UNA INTRODUZIONE SCIENTIFICA
Influisce anche
SULLA PSICHE? La fibromialgia si riconosce anche per i suoi effetti sulla vita emotiva e sul tono dell’umore. Trattando i sintomi fisici si ha anche un miglioramento della mente
L
a relazione tra psiche e fibromialgia è un argomento molto dibattuto. Per molto tempo, infatti, tutti i sintomi del problema venivano genericamente attribuiti a una forma di depressione e a una enfatizzazione eccessiva di disturbi banali. La realtà è invece più complessa e l’inquadramento diagnostico del paziente affetto da FM deve tenere conto di alcune difficoltà di carattere psichico e cognitivo che risultano molto diffuse e tipiche della malattia.
La cosiddetta “fibro-fog” Con “fibro-fog” si intende un senso di annebbiamento, scarsa lucidità e determinazione che accompagna il paziente fibromialgico. Il termine fog, in inglese, significa “nebbia” e ci fa facilmente comprendere come, in questi pazienti, venga meno la capacità di dirigere al meglio le energie e le risorse psicofisiche. La parola fog esprime anche bene una sensazione di ovattamento e minore sensibilità percettiva, che è altrettanto diffusa; pertanto il termine è molto adatto per descrivere i termini del disagio cognitivo accusato da questi pazienti.
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Nel paziente affetto da FM il disturbo non inizia con un calo dell’umore. La sofferenza della psiche è una conseguenza
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RIZA Dossier
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