COSÌ
www.riza.it AGOSTO 2024 n. 522 PERIODICO MENSILE ISSN 2499-0418 (ONLINE)
TI LIBERI DA ANSIA E PREOCCUPAZIONI
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TI LIBERI DA ANSIA E PREOCCUPAZIONI
L’EDITORIALE DI MORELLI I disagi sono talenti che non hai ancora espresso
RITROVI ENERGIA E GIOIA DI VIVERE
Scopri gli esercizi pratici che ti rigenerano
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Quando latita troppo a lungo e in modo anomalo rispetto ai nostri ritmi naturali, c’è qualcosa che non va. Come rimediare
In natura tutto è ciclico. E il nostro corpo e la nostra psiche, che sono parte della natura e seguono le sue leggi, sono anch’essi immersi in onde di bioritmi e di ciclicità complesse, che regolano la nostra vita. Anche il desiderio sessuale, ovviamente, nel suo manifestarsi e nel suo assentarsi, nel suo farsi intenso e nel suo rarefarsi, è frutto di questi delicati bioritmi, che sono intrecciati fortemente alle nostre emozioni e al nostro vissuto. Per questo motivo la sua ciclicità non deve né stupire né spaventare. Oggi però, nella società dell’ef cienza e della prestazione, un momento di calo viene guardato con sospetto: soprattutto dagli uomini, maggiormente legati al tema del “funzionamento sessuale”, come se fossero delle macchine. Ciò, come sappiamo, ha portato all’assunzione smodata, spesso senza controllo medico, dei farmaci che favoriscono l’erezione e questo, a sua volta, a un’enorme confusione sulla possibilità di comprendere il signi cato del calo del desiderio, quando questo si presenta. Non si capisce più se sia una fase naturale o un sintomo di qualcosa che non va.
Libido: ognuno ha la sua Per capire di più cominciamo col dire che non tutti hanno la stessa “quota libidica”, cioè la stessa energia sessuale: c’è
chi, per natura, è soddisfatto dall’avere rapporti saltuari (o comunque non frequenti), e chi sente la necessità di averne più volte alla settimana. Inoltre dobbiamo tenere presente che, in una stessa persona, ci sono fasi e periodi della vita in cui il desiderio può aumentare o diminuire in modo sensibile, a seconda di stati ormonali, psicoemotivi, contestuali, alimentari, relazionali. Quando si parla di calo del desiderio non dobbiamo fare riferimento a un parametro standard in cui tutti devono rientrare, ma al calo riferito alla nostra personale normalità, alla voglia che abbiamo di solito o prevalentemente. Allo stesso modo va fatta chiarezza su un altro punto: calo del desiderio non è l’equivalente della dif coltà a raggiungere il piacere, né di vaginismo o di eiaculazione precoce. Queste, semmai, possono essere le conseguenze di un desiderio scarso o assente che sta a monte di queste manifestazioni: se manca l’energia (o il desiderio) alla sorgente, tutto ciò che sta a valle o non avviene o si complica notevolmente.
Eros e pathos Nella visione di Sigmund Freud la libido è esclusivamente energia e pulsione sessuale, mentre in quella di Carl Gustav Jung è perlopiù di natura sessuale, ma comprende anche altri “appeti-
Un’ora
alla settimana di pilates, di tennis, o di estetista, incastonata nell’agenda e compressa tra impegni inseguiti con affanno, non può avere alcun effetto sul nostro benessere psicofisico. Il principio del piacere non può vivere all’interno di striminziti ritagli di tempo. Certo non stiamo dicendo che bisogna solo divertirsi, ma che è necessario, quando si presenta un sintomo così legato al piacere come il calo del desiderio, riportare il gusto del vivere nella realtà di ogni giorno. Perché ciò accada serve una rivalutazione dell’intero stile di una vita, in cui il senso del dovere ha spazzato via tutto il resto. Non si tratta solo di “quel che si fa”, ma anche di “come lo si fa”. È ovvio che un lavoro che non piace non possa essere fonte di piacere, ma allora il resto del tempo deve contenere più momenti di divertimento, di svago, di passione. Altrimenti il sistema nervoso va in perdita e, prima o poi, le energie non potranno più sostenere la sessualità. Nonostante i tanti impegni, abbiamo quasi sempre più tempo di quel che pensiamo. Possiamo usarlo non per “portarci avanti”, ma per vivere il presente in un modo che ci piace.
ti” e pulsioni ricche di pathos e di eros, come quelle creativa, sentimentale, quella legata al denaro, al potere, al successo, al gusto del vivere. Entrambe queste visioni possono servirci per comprendere un nostro eventuale calo del desiderio. Esso cioè, per alcuni, può essere puramente di origine sessuale e
rappresentare un problema speci co ed esclusivo di quell’ambito, mentre per altri può essere di altra origine e rivelare, se correttamente interpretato, un problema in uno o più ambiti diversi dalla sessualità. Quel che è certo è che un calo o una perdita completa del desiderio, che perduri per un tempo
A cura di Vittorio
Caprioglio medico, psicoterapeuta
Immagini: Alberto Ruggieri
Stai con te stesso............. pag. 60 Rompi le certezze ............ pag. 64 3 Trova l’essenziale ............. pag. 66 4 Improvvisa di più ............. pag. 68
COME SPAZZARE VIA IN UN COLPO SOLO GLI SFORZI INUTILI PER APPARIRE O PER ADEGUARSI AGLI ALTRI, L’INSODDISFAZIONE, LA STANCHEZZA, I LAMENTI? DANDO SPAZIO AL LATO SCONOSCIUTO DI NOI STESSI!
Ripartiamo da quanto ci scrive Anna, una nostra lettrice: è un ottimo spunto per capire come liberarsi dalle tossine mentali. «Gentile dottor Morelli, ho iniziato a leggere i suoi libri e a guardare i suoi video qualche anno fa, quando ero davvero disperata. Una vita grigia, in solitudine, non riuscivo a scorgere un senso nella vita. Come suggeriva lei ho semplicemente fatto posto a ciò che c’era in quel determinato momento: dolore e solitudine. Senza commentare ho continuato a prendermi cura del mio Regno “fatto di ciò che c’è in quel momento” e mi sono accorta che il dolore mi ha portato tanta ricchezza. Sento di aver sviluppato una grande sensibilità, di riuscire a scorgere la bellezza in ogni dove e di cogliere tutte le sfumature della vita. Ho sviluppato un centro a cui mi aggrappo nei momenti bui. Io non so nulla e non faccio nulla. Attendo in silenzio che la Saggezza nel centro di me stessa agisca. Non mi giudico più e non ho alcun modello prestabilito in testa. Prima mi vedevo come una donna frustrata a causa di un lavoro impiegatizio insoddisfacente. Da quando “non so nulla”, vivo i miei anni (38) per quello che sono: tempo pulsante di vita! Sono circondata da persone meravigliose af ni a me, curiosa di accogliere i doni della vita (non quelli che penso dovrebbero andare bene per me!). Ho addirittura vissuto una relazione d’amore con una donna che mi ha portata davvero a riconsiderare quello che penso di sapere di me. La relazione è stata breve, ma intensa e mi rendo conto dei doni immensi che aveva in serbo: ha tolto ogni certezza, ha cancellato ogni de-
nizione della mia identità e soprattutto mi ha regalato il coraggio di osare, tanto che mi sono licenziata dal vecchio lavoro in uf cio. Oggi lavoro con persone splendide che stimo e con cui condivido con amore i progetti che portiamo avanti, organizzo eventi e viaggio molto. La mia anima sa quello che vuole e la lascio fare. Il vero cambiamento avviene in modo naturale, senza sforzo e senza l’idea che ci siamo fatti di come dovrebbe andare la nostra vita!»
L’accettazione
totale di sé fa scoprire energie
Diventa ciò che sei Ciascuno di noi ha un nucleo profondo e sconosciuto. Anna ha accolto dolore e solitudine senza giudizi, senza commenti: è in questo spazio di accettazione che la nostra vera natura può emergere. Creando il nulla dentro di sé ha scoperto risorse insospettate: la vita che percepiva grigia e solitaria si è trasformata in un’esistenza piena di colori, incontri e scoperte. Lasciare andare le de nizioni rigide di sé, mettersi nella condizione di “non sapere”, le ha fatto trovare una centratura interiore, una forza cui aggrapparsi nei momenti difficili. Ha scoperto così il coraggio di lasciare un lavoro insoddisfacente per seguire la gioia che sgorga naturalmente dal farsi guidare dalla propria essenza. Tutto avviene senza sforzo quando ci permettiamo di essere ciò che siamo.
Meno obiettivi: improvvisa di più 1 2 3 4
Rompi le certezze e allarghi l’orizzonte
Taglia tutto ciò che non è essenziale
Impara a stare da solo con te stesso pag. 60 pag. 64 pag. 66 pag. 68
«Prima mi vedevo come una donna frustrata a causa di un lavoro insoddisfacente.
Da quando mi affido al nulla, a un lato sconosciuto che mi abita, vivo i miei anni per quello che sono: tempo pulsante di vita! Ora attendo in silenzio che la Saggezza nel centro di me stessa agisca. Non mi giudico e non ho alcun modello prestabilito in testa»
E naturalmente su una protezione adeguata. Così puoi salvare la pelle dai rischi che l’esposizione al sole comporta e rallentare l’invecchiamento cutaneo
Stare al sole fa bene all’umore e regala una sensazione di benessere e relax. L’effetto positivo dell’abbronzatura sul nostro stato d’animo, però, non si ri ette sulla pelle che al contrario, quando è esposta al sole, si stressa. Le radiazioni solari avviano un complesso di cambiamenti, chiamato photoaging, che accelera l’invecchiamento cutaneo. Quindi è fondamentale incrementare le difese della cute, a partire da una buona idratazione e naturalmente da una protezione ef cace.
Abbronzatura a regola d’arte Ogni mattina prima di scendere in spiaggia ricordati di assumere 2 perle di olio di krill, ricchissimo di fosfolipidi
Omega 3, che schermano la pelle dagli effetti nocivi dei raggi UVA. Il krill, sostanza di origine marina che rappresenta il principale nutrimento degli animali degli oceani, è un’ottima fonte di vitamina A, E e di coenzima Q10, fondamentali per proteggere l’organismo dall’azione debilitante dell’esposizione al sole.
Filtri alti e di qualità Poi prima di esporti al sole proteggi bene la pelle usando un solare con ltro alto di qualità. Un viso abbronzato, ma senza rughe è l’obiettivo delle nuove creme con ltri solari ad alta protezione, con un SPF di 30 o di 50, che però associano principi attivi antiossidanti, antirughe e antimacchie. Spesso viene impiegata la vitamina E, la vitamina che per eccellenza è un antiossidante della cute e che contrasta i radicali liberi prodotti dall’esposizione ai raggi solari. Molto sfruttati, oltre all’immancabile acido ialuronico, sono anche gli estratti d’alghe, come la Laminaria ochroleuca o l’Ascophyllum nodosum, che concorrono a mantenere la pelle elastica e idratata, o estratti vegetali, sempre ad azione antiossidante, ricavati da frutti come mirtillo o arancio.
Contro il photoaging servono sodio, magnesio e potassio
La strategia per prevenire secchezza, perdita di tono ed elasticità causate dall’esposizione ai raggi solari si basa sul mantenere costante l’idratazione della pelle, oltre che - naturalmente - sull’uso accurato delle creme a protezione solare. Per mantenere un livello di idratazione cutanea ottimale è essenziale innanzitutto bere ogni giorno da un litro e mezzo a due litri di acqua e consumare 4-5 porzioni di frutta e verdura, scegliendo le varietà più ricche di sali minerali, come banane, mandorle, frutti di bosco, agrumi, kiwi, lattuga, fagiolini e avocado. Sodio, magnesio e potassio rappresentano circa il 20% della composizione totale del film idrolipidico dell’epidermide: per questo è così importante non farseli mai mancare, specialmente quando la sudorazione più accentuata durante l’estate ci fa perdere, insieme all’acqua, moltissimi minerali.
Olio di semi d’uva: concentrato di vitamina E
Dall’esterno puoi fare affidamento su alcuni trattamenti che aiutano la pelle a mantenersi idratata. Quelli che ti proponiamo hanno come ingrediente principale l’olio di vinaccioli, ricavato dalla macinazione dei semi d’uva, che ha un’azione idratante, levigante e antiossidante, grazie soprattutto alla ricchezza di vitamina E, la vitamina protettiva per eccellenza, la cui carenza provoca secchezza e disidratazione. Inoltre, quest’olio ha il vantaggio di essere molto leggero rispetto ad altri che risultano più untuosi, quindi penetra più facilmente nella pelle senza ostruire i pori.
LE SUE COMPONENTI CONTRASTANO
GLI EFFETTI DEI RAGGI UV
L’olio di vinaccioli ha moltissime proprietà utili per creare un “scudo protettivo” sulla pelle. Nelle giornate estive, grazie alla vitamina E, ha un effetto antiossidante e previene il danneggiamento delle cellule a causa dei raggi solari. È ricco di flavonoidi che stimolano la riparazione del collagene, mantenendo la pelle elastica. Contiene acidi grassi Omega 6 e 9, che nutrono a fondo la pelle e favoriscono la coesione delle cellule superficiali, evitando la disidratazione.
di Chiara Marazzina, psicologa e psicoterapeuta
IL VIAGGIO È UN SIMBOLO UNIVERSALE CHE RACCHIUDE
PROFONDI SIGNIFICATI: LASCIAMO IL NOTO E CI ADDENTRIAMO
NELL’IGNOTO ALLA RICERCA DI NOI STESSI, DELLA NOSTRA
AUTENTICITÀ. UN CAMMINO CHE CI RENDE SIMILI A EROI
Un luogo comodo e silenzioso, con le luci soffuse, è l’ambientazione giusta per svolgere al meglio questa meditazione con le immagini. Stenditi su un letto o un tappetino: chiudi gli occhi e quando la mente è nalmente vuota puoi procedere.
La meditazione A questo punto fai attenzione ai punti di contatto del tuo corpo con la super cie d’appoggio e percepisci il respiro, concentrati sull’aria che entra e che esce e appena avverti il corpo diventare più leggero e la mente sgombra, sempre a occhi chiusi abbandonati alle immagini… Visualizza ora la grande mappa di un atlante o un grande mappamondo… punta il dito su un punto preciso… e come per magia ti ritrovi proprio in quel luogo… ad esempio in Medioriente… c’è una grande folla… sei in un suq… un mercatino con tante bancarelle… ci sono spezie… gioielli, tessuti… senti l’atmosfera e i profumi di quel luogo… cosa evoca dentro di te questo luogo?
Come ti fa sentire? Ora lascia sfumare queste sensazioni e immagina di nuovo l’atlante o il mappamondo… questa volta dove posi il dito? Di colpo sei catapultato in un altro luogo… una foresta equatoriale… immerso completamente nella natura… le percezioni sono a or di pelle… Ancora una volta il luogo ti rimanda a nuove sensazioni… a nuove impressioni… immagina di essere un personaggio del luogo… un indigeno della foresta… osservi il mondo con occhi diversi… ora sai che puoi viaggiare con la fantasia in qualsiasi luogo… puoi visitare i ghiacci dell’Alaska…. goderti la vita frenetica di una città di grattacieli… ogni luogo risveglierà in te modi di essere e di sentire differenti... Lascia circolare per qualche istante tutte le sensazioni provate, lascia che si depositono nel buio e nel silenzio per qualche istante… quando te la senti puoi riaprire gli occhi con la consapevolezza che potrai riaccedere a queste immagini tutte le volte che ne sentirai la necessità.
IL MONDO INTERNO PARLA
CON LE IMMAGINI: FARSI
GUIDARE DA LORO DURANTE
UNA MEDITAZIONE A OCCHI
CHIUSI PERMETTE DI ATTIVARE
SPECIFICHE AREE
DEL CERVELLO, CHE CI
AVVICINANO ALLA SOLUZIONE
DEI NOSTRI PROBLEMI
Gira pagina per scoprire gli aspetti simbolici di questa immagine