RIZA SCIENZE
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LA RIVISTA DI SCIENZA DELL’UOMO
GENNAIO/FEBBRAIO 2020 - N. 370 - EURO 9,90 Periodico bimestrale P.I. 07/01/2020
Direttore responsabile: Daniela Marafante - Aut. Tribunale di Milano n. 601 del 30/12/1983 ISSN 1125-114X
Riza Scienze con: Come vincere gli attacchi di panico € 19,60 / Autostima € 19,40
LA CURA PIÙ ANTICA PER LA MENTE E IL CORPO
AYURVEDA La via del benessere Gli esercizi, l’automassaggio e l’alimentazione che ci regalano salute, longevità e armonia interiore FAI IL NOSTRO TEST Così scopri qual è la tua costituzione e i rimedi su misura proprio per te
• ECCO I TRATTAMENTI CON GLI OLI GIUSTI PER ELIMINARE LO STRESS Cartone Riza Scienze 370 - Ayurveda_OK.indd 1
• LA DEPURAZIONE AYURVEDICA TI MANTIENE GIOVANE
• LE ERBE RIGENERANTI CHE TI RICARICANO DI ENERGIA VITALE 17/12/19 18:23
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Sommario LA SCIENZA DELLA VITA PAG.
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Longevità e salute alla portata di tutti PAG.
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Le tre energie dominanti
LA DIETA DELL’ARMONIA
LA COSTITUZIONE INDIVIDUALE PAG.
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Scopri il tuo dosha PAG.
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Come si affrontano i disturbi?
LO YOGA PER I DOSHA PAG.
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Riallinea le energie del benessere PAG. PAG.
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Rispetta la tua Natura anche a tavola PAG.
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Ayurveda per dimagrire
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Equilibra Vata PAG.
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I movimenti per Pitta PAG.
LA PURIFICAZIONE ANTIAGE PAG.
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Rinnova a fondo il tuo stile di vita PAG.
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Ripulisci la mente con la meditazione
AYURVEDA PER LA BELLEZZA PAG.
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Gli antichi rimedi per la pelle PAG.
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Le erbe indiane per attenuare i disturbi del ciclo
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Le asana per Kapha
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IL MASSAGGIO
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IL TRATTAMENTO DEI MARMA PAG.
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Il rituale antico per rigenerarti PAG.
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Gli oli della tradizione
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Direttore Generale: Liliana Tieger Immagini: 123rf, Adobe Stock, Shutterstock Editore: Edizioni Riza S.p.A. Via Luigi Anelli 1, 20122 Milano tel.02/5845961 fax 02/58318162 www.riza.it Con la collaborazione di: R. Compostella e D. Arena Distribuzione: SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.a., via Bettola 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI) Stampato in Italia da: Rotolito S.p.a. - Stabilimento di Cernusco sul Naviglio (MI) Associato a:
Il tocco che risveglia l’energia curativa PAG.
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Le pressioni facili da imparare subito
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La Scienza della Vita
I Dosha
TRE ENERGIE DOMINANTI: Vento, Fuoco e Terra LE TRE LE GRANDI ENERGIE FONDAMENTALI CHE GOVERNANO L’INTERO UNIVERSO E STANNO ALLA BASE DI OGNI ATTIVITÀ DELLA FISIOLOGIA UMANA SONO CHIAMATE DOSHA
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econdo la filosofia Ayurvedica - spiega il dottor Compostella, medico terapista ayurvedico e docente - esistono tre energie fondamentali (dosha) che compongono tutte le cose, compreso il nostro stesso organismo: Vata (vento), Pitta (fuoco) e Kapha (terra-acqua). Sono dei fattori energetici che, a vari livelli, organizzano la struttura e il funzionamento del nostro organismo, e determinano il nostro modo di essere. OGNUNO DI NOI HA UN DOSHA DOMINANTE Ognuno di noi è composto da un mix unico dei tre elementi, che corrisponde alla sua costituzione alla nascita (Prakriti). In genere, un dosha domina
sugli altri, definendo abitudini, preferenze e caratteristiche individuali, e la predisposizione a diverse malattie e disturbi. I dosha non sono statici, ma si modificano in rapporto alle esperienze della vita: ecco perché, accanto alla Prakriti, esiste anche la Vikriti, ossia l’assetto doshico che presentiamo in que-
sto momento e che in genere non si discosta profondamente dalla Prakriti». Quando in noi i dosha sono bilanciati, stiamo bene, sia sul piano fisico che su quello psichico, ci sentiamo sereni e viviamo in armonia. Ma se sono sbilanciati, possono manifestarsi disturbi di vario genere, secondo il dosha che in quel momento sovrabbonda. Lo sbilanciamento dei dosha ci rende vulnerabili, è all’origine di tutti i disagi e può manifestarsi come un malessere specifico oppure come un senso generale di “qualcosa che non va”.
LA CONOSCENZA DELLA VITA Il termine Ayurveda è dato dall’unione di due parole: Ahiu che significa “vita” e Veda “conoscenza”. Questa conoscenza riguarda quindi la natura, lo scopo e l’obiettivo della vita e tratta sia l’aspetto fisico sia quello metafisico, salute e malattia, felicità e tristezza, dolore e piacere.
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Lo squilibrio dei dosha è dovuto quasi sempre all’eccesso di uno dei tre elementi Vata, Pitta o Kapha. COSA ALTERA IL NOSTRO EQUILIBRIO? «Tutto ciò che ci tocca dal punto di vista fisico o psichico può alterare i dosha: traumi, clima troppo caldo o troppo freddo, cambi di stagione, ma anche emozioni forti e l’avanzare dell’età. Dieta scorretta, routine inadatta, mancato rispetto dei cicli orari giornalieri, eccesso di attività sessuale, di alcol o di tensione emotiva. Lo stress, per esempio, aumenta Vata; la tristezza squilibra Kapha e l’eccesso di calore o di entusiasmo influenzano Pitta. Per armonizzare i dosha, si utilizza la dieta, ma dà importanza anche al rispetto dei ritmi giornalieri e stagionali e alle pratiche depurative, come la pulizia del naso, della lingua e le abluzioni (Panchakarma). Tra le tecniche di equilibrio ci sono il massaggio dei punti energetici,
Una saggezza millenaria GLI ANTICHI TESTI AYURVEDICI I due scritti più antichi in cui si possono trovare le basi della Medicina ayurvedica sono: • il Caaraka Samhita che, risalente al 400 a.C. circa, è il più antico testo sanscrito dell’Ayurveda e descrive i cinque subdoshas di vata (vedere pag. 28); • il Sushruta Samhita, opera del saggio Nagarjuna e che descrive la chirurgia, il sangue e i 5 subdoshas di Pitta).
lo yoga, la meditazione, la stimolazione dei sensi con i colori, gli aromi e la musica, e l’erboristeria», precisa l’esperto. Anche la mente va purificata «Nella tradizione orientale, l’assetto psichico è importante per il benessere generalƒe di un individuo - spiega Compostella. Se i pensieri sono ossessivi e saturi di negatività, difficil-
mente si potrà godere di un buon equilibrio fisico. Per questo, accanto alle tecniche che agiscono sul corpo o sui sistemi sensoriali, vi sono anche tante tecniche per la mente, come la meditazione o lo Yoga, che riconnettono la dimensione fisica a quella mentale ed emozionale, e riportano l’organismo in equilibrio».
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La purificazione antiage
Le basi della salute
RINNOVA A FONDO il tuo stile di vita LE PIÙ SEMPLICI ABITUDINI QUOTIDIANE COSTRUISCONO LA NOSTRA SALUTE GIORNO DOPO GIORNO, E SONO A FONDAMENTO DEL BENESSERE. OGGI ANCHE L’EPIGENETICA NE DÀ LA CONFERMA!
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n quanto “scienza della vita” l’Ayurveda comprende naturalmente competenze mediche per la cura delle malattie, ma anche e soprattutto una vera filosofia di vita, centrata su principi che garantiscano la corretta gestione della salute, correggendo gli squilibri del corpo prima che sfocino in una malattia. A tal fine l’Ayurveda prende in considerazione la totalità dell’uomo, mente, corpo e anima, collocandolo nel contesto dell’inseparabile relazione con l’ambiente naturale in cui vive e con i sistemi relazionali e sociali a cui appartiene. La saggezza ayurvedica pone una grande importanza allo stile di vita, non solo per la prevenzione di tutte le malattie e gli stati di infelicità, ma anche per curare o attenuare la maggior parte dei malesseri. Si tratta di un sapere che in fondo è proprio di tutte le antiche medicine: solo negli ultimi secoli e soprattutto oggi con la scienza medica moderna, la priorità la acquisisce la lotta contro malattie specifiche.
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Gesti quotidiani per star bene TRE PASSI VERSO L’EQUILIBRIO Gli stadi per il mantenimento o la reintegrazione della salute sono tre, secondo l’Ayurveda: • attività quotidiane oppure stagionali da svolgersi in modo ciclico, per prevenire le malattie; • azioni purificatrici quotidiane o stagionali; • pratiche di rinnovamento e di rivitalizzazione. Tutte queste azioni terapeutiche, dalle più semplici e alle più complesse, dovranno sempre avvenire tenendo conto della costituzione e del dosha dominante al momento.
In Ayurveda, la salute si coltiva non solo combattendo la patologia in sé ma avendo cura delle condizioni che permettono alla salute di rifiorire. Uno stile di vita equilibrato è spesso sufficiente ad attivare la risposta naturale di reazione e riparazione del corpo, più di qualsiasi trattamento. LE RIVELAZIONI DELL’EPIGENETICA Oggi l’epigenetica, la disciplina che studia l’effetto delle condizioni di vita sull’attivazione o addirittura la trasformazione di alcuni geni, conferma che il cibo che mangiamo, l’ambiente in cui viviamo, la qualità dei nostri pensieri e delle nostre relazioni, il modo di prenderci cura di noi ha un impatto sui nostri geni, negativo o positivo; le nostre scelte di vita hanno cioè la possibilità di attivare i geni del benessere, lasciando silenti quelli connessi a condizioni di patologia. DIETETICA E RINGIOVANIMENTO Ampio spazio è dato alle regole quotidiane di dietetica e comportamento, nonché alle cure di ringiovanimento che sono oggi oggetto di interesse e studio.
Studiando i principi dell’Ayurveda troviamo analogie con i risultati delle più avanzate ricerche delle scienze, dalla fisica alla medicina alla psicobioneurologia. Le strategie dell’Ayurveda moderna, inoltre, ripropongono in un sistema modernizzato l’intera gamma degli approcci pratici e teorici antichi. L’IMPORTANZA DI VIVERE SECONDO STAGIONE L’Ayurveda è molto attenta a identificare e prevenire gli squilibri causati dall’alternarsi dei diversi cicli stagionali: quando l’organismo è portato a riadattarsi a nuove condizioni climatiche ed energetiche, infatti, è più fragile e soggetto a squilibri che aumentano la sua fragilità. Molti grandi riti collettivi della tradizione indiana, non a caso, prevedono pratiche di purificazione in determinati periodi dell’anno, contribuendo così a proteggere l’organismo dai disturbi stagionali. La purificazione periodica, in particolare, aiuta l’organismo a liberarsi dei materiali di rifiuto che, ostruendo i canali energetici, potrebbero aumentare le probabilità di insorgenza di malattie o di malesseri psicologici.
«L’uomo intelligente dovrebbe fare ogni possibile sforzo per conseguire il benessere del corpo. Poiché gli esseri umani sono incarnati nel corpo, esso è il vero fondamento del benessere della persona. È dovere di ciascuno prendersi cura del proprio corpo, perché in mancanza di esso viene meno tutto ciò che caratterizza gli esseri incarnati», Caraka 41
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Lo yoga per i dosha
Le posizioni per te
Riallinea le energie DEL BENESSERE LE POSIZIONI DELLO YOGA (O ASANA) REGALANO BENESSERE, LEGGEREZZA, VITALITÀ; MIGLIORANO IL PORTAMENTO, DANNO FLESSIBILITÀ ALLA COLONNA E TONIFICANO ARMONIOSAMENTE TUTTI I MUSCOLI
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atha significa forza. L’Hatha Yoga, infatti, richiede al praticante qualche sforzo, ma soprattutto molta tenacia, per manifestare tutti i
suoi benefici. Perseverando nella pratica, i cambiamenti che si potranno notare saranno straordinari, sul piano fisico, mentale, energetico e spirituale. La colonna vertebrale è la gran-
de protagonista dello Yoga. Nel simbolismo indiano, l’intero universo ruota intorno a una spina dorsale. Dal punto di vista yogico, questa parte del corpo racchiude l’energia sottile
L’AMBIENTE CHE TI CALMA È importante, quando se ne ha la possibilità, praticare in un luogo tranquillo e, magari, all’aperto. È consigliato anche cercare un posto non troppo rumoroso per la pratica delle asana che potranno essere accompagnate da musica soft e rilassante. Spegniamo il telefono e il cellulare, in modo che niente possa disturbare il nostro rituale di benessere. L’incenso può favorire l’ascolto e l’introspezione.
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Da dove cominciare... ORGANIZZA LA TUA SEQUENZA L’importante è adattare la pratica dello Yoga alla propria struttura psico fisica e alle proprie esigenze. Ci sono però alcune regole generali per strutturare la propria pratica. 1. Rilassamento e preparazione della mente. Eventuale canto del mantra OM. 2. Esercizi di riscaldamento. 3. Posizione capovolta o semicapovolta. 4. Distensione in avanti e flessione indietro. 5. Torsione. 6. rilassamento profondo e canto OM.
che dal coccige (dove si trova il primo chakra) corre fino alla cima della testa. Questo canale si chiama Sushumna nadi, o canale benedetto: da qui risale l’energia del serpente risvegliato, la Kundalini Shakti. Quasi tutte le posizioni sono predisposte per sollecitarla e rafforzarla, perché la sua elasticità è alla base della buona salute e della corretta circolazione dell’energia all’interno del corpo. Queste asana hanno anche un buon effetto calmante contro gli stati di ansia. Per prepararsi è utile fare qualche allungamento dei legamenti delle gambe e mobilizzare anche il bacino. ADATTO ANCHE AI PRINCIPIANTI Ogni seduta inizia con il silenzio e l’immobilità del proprio corpo. Il respiro calmo e regolare gradualmente diviene più lento e più profondo. Con il tempo e l’esercizio si acquisiranno forza e tranquillità e avrà inizio un profondo cambiamento.
Praticato con costanza, lo yoga è uno splendido modo per iniziare la giornata • Il momento migliore per la pratica degli esercizi è il mattino o la sera al tramonto. Non tutti hanno la possibilità di praticare in queste ore, perciò si suggerisce, almeno all’inizio, di scegliere un momento in cui ci si sente bene fisicamente, ben disposti mentalmente e si ha il tempo necessario per completare una seduta in tranquillità. • Inizialmente è meglio non superare i quindici minuti di attività. Successivamente, con l’acquisizione della pratica, si può arrivare anche a una o due ore. Le asana vanno mantenute per il tempo in cui sono confortevoli e permettono una buona respirazione, calma e regolare. • L’esecuzione delle asana deve avvenire sempre lontano dai pasti, con la vescica e le visce-
re possibilmente vuote. • Meglio indossare abiti comodi, meglio se chiari e fatti di fibra naturale. • Mettersi a piedi nudi per tutte le posture erette perché è importante sentire il terreno. Si può utilizzare un tappetino per le posizioni a terra. • Prima di eseguire una asana, visualizzarla con la mente, percorrendone tutte le fasi. Così si migliora l’esecuzione e soprattutto si aumenta la consapevolezza. • I movimenti devono essere lenti, la respirazione regolare ed eseguita con il naso. A ogni inspirazione, si perfeziona la posizione, mentre espirando si rende più profondo il rilassamento. • Dopo ogni asana occorre un momento di ascolto, nel corpo e nella mente, dell’eco lasciata dalla posizione. • Dopo una sequenza occorre un rilassamento profondo di almeno 10-15 minuti. • Evitare la pratica durante il ciclo mestruale e per 30 giorni dopo il parto.
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Ayurveda per la bellezza
La giovinezza si riattiva
Gli antichi rimedi CHE DANNO LUCE E SPLENDORE ALLA PELLE ECCO LE RICETTE PIÙ USATE DA MILLENNI E ANCORA OGGI NEL CONTINENTE INDIANO DA UOMINI E DONNE, PER VALORIZZARE L’ESTETICA DEL CORPO E PROTEGGERNE LA BELLEZZA GIORNO DOPO GIORNO
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he la bellezza nasca dall’interno, l’Ayurveda lo sa da sempre: equilibrare il corpo, sostenere la salute digestiva e rispettare nella vita quotidiana il proprio dosha porta inevitabilmente a un miglioramento dell’aspetto estetico e della piacevolezza del corpo. Tuttavia questa tradizione è anche incredibilmente ricca di rimedi specificamente indicati per la cura meramente estetica di pelle e capelli. Così come accade per la cura della salute, anche per quella per la bellezza bisogna sempre tenere presente la costituzione individuale, ossia il dosha o i dosha dominanti. Vata in genere ha la pelle secca e i pori sottili, è maggiormente predisposto alle rughe e ha bisogno di un’idratazione profon-
da, mentre Pitta si arrossa più facilmente e va moderato con elementi rinfrescanti e distensivi. Kapha, invece, tende ad avere la pelle spessa e grassa, con impurità e imperfezioni, da ripulire delicatamente. IL MASSAGGIO DEL VISO Oltre al massaggio del corpo va preso in considerazione il massaggio del viso eseguito con oli
che tengano conto dello squilibrio del dosha. Per Vata il cui squilibrio provoca secchezza, rughe, screpolature, sono indicati l’olio di sesamo, di avocado e burro ghee. Per Pitta, alla cui disarmonia sono associati arrossamenti, eczemi, acne sono indicati olio di cocco, di girasole e zafferano. Per Kapha il cui eccesso provoca ritenzione dei liquidi,
LO SCIACQUO DOLCE PER PROFUMARE IL RESPIRO La tradizione indiana utilizza l’olio come collutorio. Può suonare strano, eppure quest’abitudine migliora molto l’igiene orale e la salute delle gengive. Si può risciacquare la bocca per esempio con olio di sesamo o di cocco. Possiamo aggiungere anche una goccia di olio essenziale a nostra scelta.
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Il burro Ghee UN ELISIR DI BELLEZZA Il latte grasso chiarificato o burro è noto anche come Ghee. Per prepararlo si scalda il burro al di sopra dei 100 gradi, poi si rimuove il liquido dovuto all’ebollizione; filtrando il residuo rimane il Ghee. Il suo colore è giallo tendente al bianco e questo dipende dal carotene contenuto. È ottimo per gli occhi, stimola la digestione, sostiene la bellezza, migliora la memoria e la capacità di resistenza, promuove la longevità e protegge il corpo da molte malattie.
ristagni linfatici e gonfiori palpebrali, olio di mandorle, di oliva e di senape. Per tridosha olio di sesamo di cocco a seconda della stagione. GLI OLI E I PROFUMI CHE TI FANNO RIFIORIRE Il massaggio con l’olio è considerato essenziale anche nei trattamenti di bellezza, perché si ritiene depuri la pelle, la stimoli, oltre naturalmente a nutrirla con tante sostanze specifiche. Alcuni degli oli più raccomandati per i trattamenti beauty sono i seguenti. Dasamool Taila, per alleggerire il corpo - Per trattamenti per tutti i dosha Vata, Pitta e Kapha; va utilizzato per trattamenti della pelle. Unicamente per il massaggio del corpo. Contiene: Sesamum indicum, Tribulus terrestris, Aegle marmelos, Permana, Integrifolia, Oroxylum, Gmelina arborea, Stereospermum tetrago, Sola-
num melongena. Shanti Taila per togliere la stanchezza - Questo olio ha proprietà lenitive ed emollienti. Allevia la stanchezza aiuta a rimuovere la stanchezza muscolare e dà lucentezza e vigore alla pelle. Il massaggio con questo olio stimola la circolazione linfatica soprattutto se applicato con frizioni e movimenti circolari effettuati sulle giunture in modo da favorire la secrezione di fluidi dai linfonodi. Questo processo fa sì che circolino nel corpo più proteine, glucosio, minerali e ossigeno presenti nel sistema linfatico. Riduce: dosha Vata e Kapha. Contiene: Tulsi (Ocinum sanctum), Ashwaganda (Withania somnifera) Shankhpushpi (Convolvulus pluricaulis) e Bala Beej (Sida cordifolia).
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