Il linguaggio segreto degli incubi

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non sono espressione di forze ostili: arrivano per aiutarci a essere noi stessi. Le emozioni forti provocate dai brutti sogni sono una ventata di energia che scompiglia ogni certezza, una “terapia d’urto” per farci capire che stiamo trascurando una parte importante di noi. Questo libro fornisce una guida per interpretare il “vocabolario” delle immagini che ricorrono più spesso negli incubi, per intuire il modo in cui stanno “parlando” al sognatore e cosa stanno cercando di dirgli.

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Chiara Marazzina

Il linguaggio segreto degli incubi

Gli incubi che vengono a trovarci di notte

Chiara Marazzina

Il linguaggio segreto degli incubi Non dobbiamo avere paura dei brutti sogni Vengono per portarci nuove energie Ecco come scoprire il loro significato

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Il linguaggio segreto degli incubi

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Chiara Marazzina

Il linguaggio segreto degli incubi Non dobbiamo avere paura dei brutti sogni Vengono per portarci nuove energie

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Il linguaggio segreto degli incubi Testi: Chiara Marazzina Editing: Giuseppe Maffeis Copertina: Roberta Marcante Illustrazioni: Alberto Ruggieri © 2016 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore.

Chiara Marazzina - Psicologa e specializzata in psicoterapia. Lavora come psicoterapeuta presso il Centro Riza di Medicina Naturale. Cura una rubrica dedicata ai sogni sulla rivista Riza psicosomatica. È autrice dei libri “Il linguaggio dei sogni” e “Il dizionario dei sogni” Edizioni Riza.

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SOMMARIO

prefazione......................................................................... 8 introduzione.................................................................... 13 dizionario degli incubi più frequenti dallA A alla Z • alieni ................................................................................ • allarme .......................................................................... • amputazione ................................................................. • ascensore ..................................................................... • avvoltoio ........................................................................ • bambola ......................................................................... • bara ................................................................................. • battaglia ........................................................................ • bosco .............................................................................. • cadere ............................................................................ • cantina ............................................................................ • chiesa .............................................................................. • clown .............................................................................. • corvo ............................................................................... • drago .............................................................................. • esami ................................................................................ • fantasmi ..........................................................................

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• funerale ........................................................................ 68 • inseguimento ............................................................... 69 • ladro ............................................................................... 70 • orco ................................................................................. 72 • orso ................................................................................. 73 • palude ............................................................................. 76 • pipistrello .................................................................... 78 • polizia ............................................................................. 80 • porta ................................................................................ 81 • prete ................................................................................ 89 • prigione .......................................................................... 90 • soffocamento .............................................................. 91 • squalo ............................................................................. 92 • strega ............................................................................. 95 • teschio ............................................................................ 97 • tunnel ............................................................................. 101 • uccelli ............................................................................ 102 • uccidere ........................................................................ 103 • vampiro ........................................................................... 104 • zombi ............................................................................... 106 altre immagini inquietanti che abitano i nostri sogni • PAUROSE VISIONI NOTTURNE ...................................... 114 conclusione...................................................................... 129

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prefazione

Non incubi, Ma gocce di eternità

N

ei momenti in cui mi sento tranquillo, quando va tutto bene, quando le cose corrispondono a quello che credo appartenere a una vita tranquilla, prima o poi succede qualcosa che mette tutto in discussione. Un colpo di vento arriva e mischia le carte... E ricomincio su basi nuove, con meno aspettative, imparando che le cose che costruisco sono come i mandala: pronti a essere spazzati via come la sabbia. A volte vengo avvisato da un incubo. Freud aveva sottolineato che, quando il fiume dell’inconscio si sta inaridendo, quando l’energia creativa non viene più utilizzata dalla coscienza, puntualmente irrompe la libido. Vale a dire l’acqua dell’anima arriva con la forza di un maremoto per evitare che l’energia psichica si prosciughi. Questo è il vero pericolo per l’anima: la vita tranquilla, spenta, senza sussulti, senza irruzioni del Regno della Notte. L’incubo ha sempre il carattere dell’urgenza: sembra che di punto in bianco si debba stravolgere ogni certezza, che la parola d’ordine sia rimischiare le carte, che il regno del caos stia irrompendo. Sentite l’incubo che mi racconta Giulio: «Ero tranquillo

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nella mia camera da letto, quando sento dei rumori. Sono sicuro che ci sono dei ladri alla porta. Mi dico: per essere arrivati davanti alla camera, significa che hanno già aperto il portone di casa. Con tutte le mie forze sposto il cassettone, l’armadio, il letto contro la porta. Niente, vedo che si apre lo stesso. Non vedo chi c’è dietro, ma sento che è nettamente più forte di me. Nonostante i miei sforzi, in preda al terrore, vedo la porta aprirsi sempre di più. È un’agonia. Sono sudato, bagnato, stravolto. Mi sveglio in preda al panico». Questo incubo porta Giulio a contatto con l’Essere Sconosciuto, che vuole entrare a tutti i costi. Nessuna barriera può fermarlo, l’Io ne è sovrastato. Fa paura, è una ventata di energia che scompiglia ogni certezza, una specie di terapia d’urto che ci grida che c’è qualcosa di noi che stiamo trascurando, che è troppo pericoloso per la nostra vita lasciarlo fuori, lontano da noi, escluderlo dalla nostra coscienza. In tutti gli incubi, come nel caso del sogno di Giulio, si tratta di un’intrusione brusca, quella dello Sconosciuto che vuole entrare nella sua stanza, a qualsiasi costo e, nonostante le resistenza dell’Io del Sognatore. L’inconscio sembra dire: “non c’è più tempo da perdere...! Non puoi lasciar fuori dalla tua vita, dalla parte più intima di te stesso (la camera da letto) un’energia che vuole contattarti e rigenerarti”. Gli incubi rivelano, più di ogni altra istanza psichica, la lotta che il nostro Io intrattiene con le forze misteriose, con le forze creative, con l’energia istintuale, senza la quale però saremmo solo foglie perse nel vento. Così l’incubo è un brusco richiamo al Reale, a sentimenti, paure, emozioni, immagini che abbiamo escluso dalla nostra vita. 9

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PREFAZIONE

L’incubo sembra che duri anni, mentre si svolge in pochi secondi, in attimi che fuggono. Ci lascia sudati, sfiniti, come se avessimo dovuto combattere con il mondo intero, chissà per quanto tempo. Il mio paziente, Giulio, mi raccontava lo sforzo estenuante che faceva per chiudere la porta della stanza da letto, senza riuscirci. Non c’è fatica dell’Io, del nostro mondo razionale, che possa resistere... «Mi sembrava di avere a che fare con forze sovrumane, demoniache, capaci di vincere qualsiasi tentativo di resistenza». Giulio associa la sua paura dell’incubo al contatto con un altro regno. «Erano forze invisibili che spingevano la porta. Non ci sono intorno a noi». Jung collega gli incubi a “lampi di eternità” che irrompono nella nostra mente ordinaria, nel tempo della vita di tutti i giorni. Da qui al Regno del Sacro il passo è breve. Chi c’è dietro la porta che spinge? Fa paura perché si tratta di un’energia sconosciuta all’Io, lontana dall’orologio del tempo reale, in un tempo dilatato in cui le cose avvengono, si sprigionano, creano senza il nostro parere. Un’energia che sembra incurante della nostra storia, di tutte le cose buone che crediamo di aver costruito, dei rapporti che finalmente dopo anni ci sembrano funzionare, della stabilità che abbiamo raggiunto. L’energia del Divino, del Sacro, appartiene a un regno che ha nel Buio, nel Nulla, nelle Immagini Primordiali il suo motivo di essere. Si tratta di Acqua di Sorgente che irrompe: fa paura perché il letto del fiume non è capace di accogliere e di riconoscere se non le acque calme, tranquille. I vortici, le trombe d’aria, i movimenti spaventano le sponde e le rive dell’Io non capiscono le acque... agitate. Così Giulio si accorge che è di fronte a un’energia astorica, 10

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uno sconosciuto che apre la sua porta, che si diffonde all’interno della sua coscienza, nonostante tutte le resistenze. Qualcosa vuole entrare per dare un Senso alla sua Essenza, qualcosa che ha il sapore di un’energia primordiale, che rinnova, che vivifica, che spazza via le abitudini, la palude energetica in cui ci caliamo giorno dopo giorno. L’incubo di Giulio era chiaro: qualcosa deve entrare, non si può e non si deve resistere... E qui è presente tutto il lavoro di Chiara Marazzina. A volte gli incubi si rivestono di Immagini Acquatiche, altre volte di Sciami di Insetti, o di Animali Primordiali o di Stati Atmosferici. Oppure ci sono tunnel che non finiscono mai, da dove è difficile intravedere la luce e la via d’uscita. Incubi che assomigliano a Miti, a Favole, a Leggende Divine: sì, perché l’antico legame tra gli uomini e gli Dei, mai come negli incubi rivela la loro vicinanza. Gli incubi ci regalano la disidentità, ci ricordano che il nostro Io è l’ombra di un’ombra, eppure ci restituiscono frammenti di un’energia perenne, incontaminata. Ci spaventano perché il nostro Io vive della sua storia, del tempo numerico, mentre gli Archetipi sono della stessa sostanza della creazione: cioè eterni. Per questo i grandi terapeuti, come ricorda Chiara Marazzina, non amano interpretarli, spiegarli, non amano neppure parlarne troppo in psicoterapia. Semplicemente li rammentano al paziente, li lasciano depositare come compagni di viaggio, senza nulla da dire. È il modo migliore per onorarli... Del resto, semplicemente comparendo, la loro parte l’hanno già fatta per il sognatore: l’hanno curato.

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introduzione

vengono per aiutarti: risvegliano le tue energie

I

sogni sono il linguaggio misterioso e segreto della nostra anima. Anche se non sempre al risveglio li ricordiamo, ogni notte in realtà sogniamo e dalle innumerevoli immagini notturne, poi ne estrapoliamo solo pochi frammenti. Sognare è indispensabile alla salute, non solo psicologica ma anche fisica. La psicologa Marie-Louise von Franz scrive che i sogni hanno una funzione biologicamente e psicologicamente ristoratrice: «Essi hanno un effetto positivo su di noi, anche quando non li comprendiamo. Ciò che facciamo come interpreti dei sogni è semplicemente rafforzare la funzione salutare del sogno fornendo una specie di cassa di risonanza, in modo che il sogno abbia una qualità ristoratrice più forte di quanto non avrebbe se avvenisse da solo (...)». I sogni ci parlano attraverso il linguaggio segreto e misterioso del mondo interno; coloro che tendono più facilmente a ricordarli sanno bene che non sono sempre piacevoli, a volte le nostre immagini oniriche ci conducono in posti dove non vorremmo mai andare e ci fanno vedere cose che non ci saremmo mai immaginati di vedere, provocando in noi profondi turbamenti. Quando abbiamo un incubo il 13

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INTRODUZIONE

cuore batte all’impazzata, il respiro diventa affannoso e ci svegliamo di soprassalto, sudati e con una sensazione di inquietudine che ci accompagna anche nelle ore successive. Quando ci ricordiamo del contenuto di un sogno ci chiediamo quale sia il suo “messaggio”, ancora di più ci interroghiamo sul significato di un incubo. Abbiamo paura che ci stia preannunciando un evento tragico. Ma in realtà la funzione degli incubi è un’altra, di sicuro non quella di alimentare le nostre paure. L’incubo non può esserci ostile, perché viene dal nostro profondo e non può volere il nostro male. È invece un potente alleato perché, suscitando in noi delle sensazioni molto forti, ci lascia particolarmente impresso il messaggio prezioso che porta con sé. Quelle degli incubi sono immagini dense di un grande potenziale energetico che sta chiedendo di poter emergere alla nostra coscienza. Scrive la psicologa Marie-Louise von Franz: «Gli incubi sono di vitale e sostanziale importanza. Ci risvegliano con un grido; sono l’elettroshock che la natura utilizza quando vuole darci una mossa. La scena finale di un sogno, quella su cui ci risvegliamo, rappresenta l’aspetto sul quale l’inconscio ci chiede di concentrarci. Per questa ragione l’incubo diventa una vera e propria terapia d’urto. Mira a scuoterci da un sonno inconscio e profondo rispetto a una situazione di pericolo. Quando si hanno incubi, vuole dire che ci si trova in una situazione psicologicamente pericolosa, in un momento di eccessivo sonno e inconsapevolezza. L’incubo serve a risvegliare. L’incubo è caratterizzato dall’urgenza, come se l’inconscio dicesse: “Guarda qui, questo problema è urgente!”» (dal libro “Il mondo dei sogni”). 14

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Così gli incubi possono essere dispensatori di indicazioni preziose, non sempre facili da identificare, ma che riguardano in ogni caso un’esigenza che viene dal profondo. Le immagini terrifiche che rendono agitate le nostri notti fanno emergere energie inattese e inaspettate, ci scardinano da una routine ordinaria, portando in superficie una ventata di rinnovamento rigenerante. Ci invitano a posare lo sguardo su un altrove che fino ad allora non avevamo contemplato. Ricordare e portare con noi certe immagini oniriche, anche quelle che ci fanno più paura, significa essere in contatto con il proprio mondo interno, i desideri nascosti, le risorse più inesplorate. Qual è il segreto per cogliere il loro insegnamento prezioso? Provare a mettere da parte i codici della ragione nel cercare di interpretarli e affidarsi alle immagini oniriche lasciando che si depositino dentro di noi, accogliendo tutte le sensazioni che le hanno accompagnate. Così facendo potremmo disporre di quel nucleo energetico che ci servirà a raggiungere nuove consapevolezze, dandoci la spinta per affacciarci a prospettive esistenziali diverse. Prendere per mano la strega, il serpente o l’orco che ci appaiono negli incubi significa integrare e far pace con aspetti di noi che ci aiuteranno a completarci e a realizzarci nella vita, aiutandoci a esprimere le nostre capacità innate. Gli incubi hanno ispirato e dato forma a tante espressioni artistiche in cui l’autore cercava di dare un senso alla propria angoscia interiore. Come nel caso del Frankenstein di Mary Shelley, nato proprio da un incubo della scrittrice. Ricordiamo anche il sogno inquietante di Ebenezer Scrooge, il protagonista del “Canto di Natale” di Charles Dickens. Un incubo che coglie nel segno e gli cambia la vita. 15

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INTRODUZIONE

I “brutti sogni” dei bambini Gli incubi notturni popolano le notti non solo degli adulti, ma anche dei bambini. La dottoressa Patricia Garfield, grande esperta del mondo onirico, ha evidenziato che i bambini tra i 5 e gli 8 anni soffrono maggiormente di incubi notturni rispetto agli adulti. Il tema dominante dei “brutti sogni” dei bambini è l’essere inseguiti da mostri, animali feroci o persone sconosciute. Questa fuga genera nel bambino terrore e angoscia. Spesso inoltre i sogni dei piccoli sono popolati da animali enormi e minacciosi: orsi, tigri, leoni, gorilla, elefanti, draghi, animali che incarnano le esigenze psichiche emergenti, che devono ancora essere riconosciute e integrate nella loro personalità e nella loro vita. Attraverso gli incubi infantili trovano espressione stati d’animo, quali la rabbia e l’aggressività, che ancora i piccoli non gestiscono e controllano e quindi vengono proiettati all’esterno. Tra maschi e femmine ci sono però delle differenze: gli animali selvatici “abitano” maggiormente i sogni maschili e di solito non sono mammiferi, ma uccelli, serpenti o altre specie; invece le bimbe sognano più spesso i mammiferi, forse perché a livello inconscio si identificano con gli animali che si prendono cura dei loro piccoli più a lungo. Ma sia nei sogni femminili che in quelli maschili appare di frequente la figura del mostro, spesso impegnato a rincorrere minacciosamente i piccoli protagonisti. In particolare, tra questi esseri inquietanti si evidenzia “il mostro dell’armadio”, ossia una creatura minacciosa che, a luce spenta, può uscire da un guardaroba lasciato aperto e attaccare all’improvviso il bambino nel letto. Il mostro 16

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può essere anche un “uomo nero” che sbuca da sotto il letto: un personaggio terrifico che, strisciando in quello spazio buio e polveroso, tenta di afferrare una gamba del piccolo, trascinandolo con sé nell’oscurità. Anche un oggetto inanimato può prendere vita e diventare minaccioso per il bambino; per esempio c’è l’incubo del tubo di scarico che, prendendo improvvisamente vita, può risucchiarlo in un canale buio. A volte però negli incubi infantili compaiono anche persone sconosciute, che tentano di raggiungerli e catturarli. Ecco allora che il bimbo si lancia in una corsa estenuante per sfuggire a quell’uomo minaccioso, che sente sempre alle calcagna! Queste emozioni sono proprie dei bambini, poiché nei più piccoli manca la percezione di un confine netto tra realtà e fantasia, tra il sonno e la veglia; quindi le immagini paurose sono vissute come se fossero concrete e reali. Per rassicurare i bambini è importante l’aiuto dei genitori, che dovrebbero ascoltare con attenzione e partecipazione il racconto delle paure notturne dei figli, facendo però capire loro che i sogni spaventosi non sono reali e che nella vita vera non accadono le cose spaventose che vedono in sogno. I bambini poi possono essere colpiti dal “pavor nocturnus”, ossia il “terrore notturno”, che assomiglia a un incubo. Non è un vero e proprio sogno perché appare di solito nella fase del sonno non REM, caratterizzata dall’assenza di attività onirica. Poco prima di svegliarsi il bambino presenta delle tipiche reazioni fisiologiche, come l’accelerazione del battito cardiaco e respiratorio. Subito dopo il bambino si sveglia terrorizzato e urlante, con un forte senso di panico, ma non sa quale sia la causa del terrore e non ricorda nulla di quanto gli è passato per la mente. 17

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INTRODUZIONE

Gli incubi più ricorrenti Gli incubi sono situazioni “paradossali”, che rompono gli schemi dell’ordinario, ma che nello stesso tempo sentiamo e viviamo come se fossero un’esperienza vera. Le immagini oniriche infatti per il corpo e per il cervello rappresentano un evento concreto e provocano delle reazioni fisiologiche ed emotive come se si trattasse di eventi che accadono realmente. Il linguaggio degli incubi segue i codici del nostro mondo interno; utilizza immagini di archetipi a tinte “forti” che ci scuotono fin nelle viscere. Anche perché gli incubi ci vengono a trovare proprio nel momento del nostro massimo abbandono, cioè durante il sonno, quando il nostro Io e la nostra identità sono sopiti e sono abbassate le “barriere” che bloccano l’accesso alla nostra interiorità. Non possiamo far finta di niente, non possiamo continuare con la consueta indifferenza, dobbiamo tenere conto del messaggio che ci stanno urlando. Ma cosa vogliono suggerirci gli incubi, quali segnali in codice vogliono recapitarci? La loro funzione è quella di portare alla luce sentimenti o malesseri non riconosciuti; indicano la necessità di sbloccare una situazione. Evidenziano energie e aggressività inespresse, oppure ci segnalano che stiamo vivendo un periodo di particolare ipersensibilità emotiva, o ancora un momento cruciale di passaggio e trasformazione. Per accogliere al meglio i loro messaggi è consigliabile non sovraccaricare queste immagini, che sono minacciose solo in apparenza, con spiegazioni razionali, ma lasciare semplicemente che fluiscano dentro di noi, avendo la consapevolezza che esse costituiscono un nucleo 18

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energetico importante, di cui dobbiamo tenere conto. Per aiutarti a cogliere il senso simbolico e i suggerimenti nascosti in certe immagini terrifiche, nelle prossime pagine riportiamo alcune indicazioni sui possibili “messaggi” celati nelle scene che si ripetono solitamente negli incubi più comuni. Presentiamo le immagini più tipiche, descrivendole in ordine alfabetico e cercando per ognuna di esse di fornire una chiave per una lettura simbolica che possa essere utile a percepire il loro messaggio. Ma occorre tenere presente che tale interpretazione non può mai essere univoca e valida per tutti. Ognuno di noi è unico e per questo è necessario sempre dare una lettura personale ai sogni e agli incubi. Tuttavia, dal momento che le figure oniriche vengono soprattutto dall’immaginario collettivo, dai miti e dagli archetipi, è possibile individuare alcune linee guida che ci sono utili per intendere ciò che ci stanno dicendo. Analizzeremo anche alcuni racconti di incubi realmente vissuti, che ci sono stati segnalati attraverso lettere o incontri di psicoterapia. Ci aiuteranno a capire il loro “vocabolario” di immagini, il modo in cui stanno “parlando” al sognatore e cosa stanno cercando di dirgli. Da questi esempi ciascuno potrà intuire come porsi in ascolto dei propri incubi personali, perché tutti noi ne abbiamo. Ed è molto importante che ci vengano a trovare, altrimenti vorrebbe dire che si è spenta la voce-guida dentro di noi.

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GLI INCUBI DALLA A ALLA Z

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