La depressione è un malessere sempre più diffuso, ma in molti casi la profonda tristezza e l’abbattimento che la caratterizzano sono reazioni naturali a una situazione esistenziale che non è più in sintonia con le nostre vere esigenze. Gli stati depressivi sono spesso i sintomi di un disagio temporaneo, che si supera proprio dando ascolto a questi sintomi e cambiando atteggiamento mentale, con un taglio al passato. Nel libro indichiamo come riconoscere i segnali di questo “blocco” dell’anima e suggeriamo come aiutare la tristezza a fare il suo corso, affinché il periodo buio sia l’occasione per una rinascita. In più suggeriamo i rimedi naturali, l’attività fisica e gli alimenti che servono a ritrovare il buonumore e a far rifiorire il corpo e la psiche.
Curare la depressione con i rimedi naturali
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Curare la depressione
con i rimedi naturali Le erbe, i cibi, gli oli essenziali e i Fiori di bach per ritrovare serenità e gioia di vivere
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Curare la depressione
con i rimedi naturali Le erbe, i cibi, gli oli essenziali e i fiori di Bach per ritrovare serenitĂ e gioia di vivere
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Curare la depressione con i rimedi naturali Testi a cura di: Patrizia Peri Editing: Giuseppe Maffeis Grafica di copertina: Roberta Marcante Foto: 123rf, Fotolia, Shutterstock © 2018 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
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Sommario Introduzione Il periodo buio che serve per farci rifiorire ................................................................................7 Capitolo 1 Ăˆ una stasi che prepara la rinascita.................................................................11 Capitolo 2 Arriva per farci rinnovare il progetto di vita ........................................................................... 41 Capitolo 3 I rimedi verdi che migliorano il nostro umore.................................................. 73 Capitolo 4 La tristezza si combatte anche a tavola .......................................................105 Capitolo 5 Lo stile di vita per riaccendere il buonumore ..................................................133
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Introduzione
Il periodo buio che serve per farci rifiorire Uno stato di profonda tristezza che sembra non estinguersi e invade a poco a poco lo spazio della vita. Un senso di abbattimento e di sfiducia per il futuro, l’apatia che rende qualsiasi cosa priva di gusto e di interesse, la sensazione che niente valga la pena. Sono questi alcuni dei sintomi più tipici della depressione, uno stato di abbattimento profondo e persistente che nel 2017 affliggeva ben il 7% degli europei e, nel corso della vita, può riguardare tutti, anche solo per brevi periodi. Nel mondo la depressione è uno dei disturbi più diffusi in assoluto: si stima che oltre 300 milioni di persone ne soffrano. Eppure molto spesso chi è stretto nella morsa di questo disturbo viene frainteso da parenti e amici, che attribuiscono i sintomi alla scarsa forza di volontà, a mancanze caratteriali e addirittura alla pigrizia, contribuendo in tal modo ad aggravare la situazione. Rispetto al passato, l’incidenza dei disturbi depressivi 7
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Introduzione
sembra in aumento, colpendo una fascia di popolazione sempre più giovane; oggi i dati della Società Italiana di Psichiatria ci dicono che la depressione tocca o ha toccato circa il 12,5% degli italiani, un totale di ben 7,5 milioni di persone, in maggioranza donne. Se non vengono affrontati adeguatamente, gli stati depressivi hanno un alto rischio di ricadute (intorno al 50%, intorno al 75% dopo una seconda ricaduta e fino al 90% dopo il terzo episodio). Troppo spesso ai primi sintomi di una lieve depressione vengono però prescritti farmaci che in molti casi non sono necessari. La depressione è infatti spesso una reazione del tutto normale e completamente sana a eventi di vita destabilizzanti, che mettono alla prova l’equilibrio emotivo e suggeriscono un cambiamento esistenziale. In questi casi la vera cura è mutare atteggiamento mentale rispetto al passato. Invece reagire al minimo dolore con antidepressivi, oggi prescritti facilmente - anche da medici di base, per tamponare i sintomi - vuol dire impedire alla depressione di fare il suo corso. Questo finisce, in molti casi, per determinare un impoverimento esistenziale che priva la persona di un’esperienza importante e ricca di senso per la sua vita.
Quando l’esistenza si incaglia - Non sempre, quindi, la tristezza, l’abbattimento e il ripiegamento su di sé devono essere considerati vera e propria depressione e quindi destare allarme. In molti casi si tratta infatti di veri e propri segnali di un disagio temporaneo, che può essere superato proprio se si dà ascolto a questi sintomi. In questo libro indichiamo come rico8
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Il periodo buio che serve per farci rifiorire
noscere i segnali di questo “blocco” dell’anima e diamo tanti suggerimenti pratici per aiutare la tristezza a fare il suo corso, evitando che si cronicizzi, trasformandosi in depressione vera e propria. La depressione è una voce dell’anima, che ha origine anche dallo stile di vita e dal modo in cui è trattato, giorno per giorno, il proprio corpo. Oggi si sa che uno stile di vita malsano, caratterizzato da sedentarietà, una carsa esposizione alla luce naturale e una dieta ricca di tossine, zuccheri e grassi, predispone a un abbattimento generale delle energie e, con esse, anche dell’umore. La salute del corpo e quella dell’animo vanno di pari passo e per sanare gli stati depressivi lievi è necessario, oltre a rivedere i propri atteggiamenti mentali, anche adottare uno stile di vita più salutare. Una giusta alimentazione, il ricorso ai rimedi naturali e un’adeguata attività fisica sono di grande giovamento per chi si sente abbattuto e spesso triste. Nel libro consigliamo dunque anche tutti gli alleati naturali che ci permettono di far sì che un periodo buio della vita possa offrirci lo spunto per rifiorire.
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Capitolo 1
È una stasi che prepara la rinascita La depressione non è indice di debolezza: è un momento di incubazione, una fase di buio necessaria perché possiamo rinascere in una forma più consona alla nostra vera natura. La mente e il corpo si stanno bloccando per segnalare che non possiamo più continuare a fare la vita di prima
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Capitolo 1
Quando la vita sembra arenata La depressione è uno dei disturbi più comuni ed è anche quello che più di altri può sconvolgere la vita quotidiana. Si tratta di un’alterazione del tono dell’umore, che può essere più o meno profonda e più o meno duratura. In genere l’umore è flessibile, fatto per fluttuare e adattarsi alle varie circostanze della vita: durante una giornata, nel corso di un mese, di un anno e della vita, a volte siamo felici, altre siamo tristi, anche a distanza di pochi minuti. Può capitare di svegliarci la mattina giù di tono, anche per cause imprecisate, e di pensare di essere depressi. Si tratta di stati d’animo temporanei, che si dissolvono nel giro di poche ore o di pochi giorni. Entriamo davvero nel regno della depressione, invece, quando l’umore appare costantemente spostato verso il basso, senza dipendere dalle circostanze esterne. È come se si guardasse costantemente la realtà attraverso un paio di occhiali dalle lenti scure, che la rendono cupa, togliendo ogni attrattiva anche alle situazioni normalmente piacevoli. E questi occhiali non si possono togliere. La persona che ne è colpita perde lo slancio vitale. Tutto le appare irrisolvibile, insormontabile, o, nella migliore delle ipotesi, grigio e privo di attrattiva. Paralizzato in una situazione di stasi, il depresso non riesce ad appassionarsi a nulla e a prendere decisioni. Si sente inadeguato, comincia a lasciarsi andare, 12
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perde stima in se stesso; il passato gli appare pieno di errori e il futuro privo di speranza. Riduce il suo livello di attività abituale e a volte resta completamente inattivo, per tutto il giorno. Agli altri può sembrare pigro, svogliato, “incapace di reagire”; dall’esterno il suo abbattimento appare, tutto sommato, esagerato e sproporzionato rispetto alla situazione reale.
Una tristezza che non passa Questo disagio comporta una serie di sintomi quotidiani che ostacolano la regolarità delle funzioni biologiche di base (come l’alimentazione e il ciclo sonnoveglia) e influiscono sulla salute fisica e psichica della persona in ogni ambito: familiare, relazionale, lavorativo oppure scolastico. Le persone depresse tendono a isolarsi dagli altri, rendendo difficile il mantenimento di relazioni interpersonali; anche il rapporto con se stessi risulta faticoso, a causa della scarsa autostima e della mancanza di fiducia nel futuro. Questo è aggravato dal fatto che il pensiero comune attribuisce a chi soffre di depressione una serie di caratteristiche svalutanti, basate su luoghi comuni. Per esempio si ritiene spesso che la persona non abbia un reale disagio, che manchi di volontà, che non voglia davvero reagire. In realtà le cose non stanno così e soprattutto non è questione di “voglia”, di “pigrizia” o di “volontà”. La situazione psicologica è molto più complesso, come sa chi si sia addentrato nelle profondità di questo disturbo, o l’abbia sperimentato lui stesso. 13
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Capitolo 1
Cosa accade nel cervello di chi è depresso - Gli studi hanno dimostrato che la depressione è in qualche caso ereditaria essendo connessa a uno specifico gene che serve a trasportare la serotonina, uno dei neurotrasmettitori che regolano l’umore. Un tempo si riteneva che la tendenza alla depressione fosse legata alla quantità di neurotrasmettitori presenti nell’organismo: serotonina, adrenalina e noradrenalina. Oggi invece si tende a pensare che il dato più importante sia la sensibilità dei recettori che “captano” i segnali dei neurotrasmettitori e in particolare della serotonina e della dopamina, che possono essere meno sensibili. Nei depressi sembrano esserci anche differenze nelle regioni cerebrali coinvolte nelle emozioni, con iperattività dell’amigdala, e una minore capacità di regolare gli stati d’animo. Tuttavia il dato più importante da
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precisare è che queste caratteristiche fisiologiche non sono decisive per la comparsa di stati depressivi e in ogni caso, anche chi avesse una predisposizione, può essere che nella propria vita in realtà non attraversi mai una effettiva fase di depressione.
Impara a riconoscerla La depressione coinvolge il nostro organismo a 360 gradi, a livello fisico e psicologico. Una persona depressa è anche abbattuta nelle energie, subisce un rallentamento generale delle proprie attività. La depressione si manifesta con questi sintomi. A livello mentale: • pensieri di autocritica e di negatività rivolta a sé; • pessimismo rispetto alle esperienze della vita; • sfiducia nel futuro. A livello del comportamento: • evitamento dei contatti sociali e interpersonali; • riduzione delle attività; • difficoltà nell’iniziare qualcosa di nuovo; • scarsa motivazione. A livello degli stati d’animo: • tristezza; • mancanza di desideri; • irritabilità; • senso di colpa. 15
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Capitolo 1
Nelle funzioni fisiche: • problemi di sonno (insonnia o ipersonnia); • calo dell’appetito; • problemi digestivi; • stanchezza persistente; • cefalee.
È depressione se dura nel tempo Dal punto di vista medico, non è sufficiente però la semplice comparsa di uno o più dei sintomi che abbiamo elencato sopra perché si possa parlare effettivamente di depressione. Una persona viene infatti definita depressa se sono presenti almeno 5 dei seguenti sintomi, persistenti per gran parte della giornata, da almeno due settimane. • Umore depresso per la maggior parte del tempo; • marcato disinteresse o piacere verso le proprie normali attività; • significativa perdita di peso o alterazioni nell’appetito (aumento o diminuzione significativi); • insonnia o ipersonnia persistente; • eccessiva agitazione oppure un significativo rallentamento psicomotorio; • affaticamento o mancanza di energia; • bassa autostima o eccessivi sensi di colpa; • diminuzione delle capacità di attenzione e concentrazione mentale; • ricorrenti pensieri di morte. 16
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Quando chiedere aiuto - Il tono basso dell’umore non è una malattia da curare necessariamente con farmaci, per cancellarla al più presto e nel modo più rapido e indolore. Al contrario, è una condizione che va ascoltata con attenzione. A volte, infatti, un periodo di abbattimento è una reazione naturale e funzionale, non patologica, a eventi della vita; passare attraverso questo stato senza volerlo rimuovere subito, ma ascoltando il segnale che ci sta dando, aiuta a superare al meglio la crisi. Se questa condizione di tristezza profonda dura più di 2 mesi (oppure se il disagio che comporta è davvero molto forte), è il caso di rivolgersi a un esperto..
Ne esistono diversi tipi La depressione vera è un’alterazione del tono dell’umore che comporta apatia, isolamento, disinteresse generale e tristezza costante. Ne esistono di diversi tipi. Non si tratta di uno stato transitorio, ma si estende per alcune settimane (disturbo depressivo maggiore), mesi e a volte purtroppo anni (disturbo depressivo persistente o distimia); a volte può precedere il ciclo mestruale (disturbo disforico premestruale) o essere legato ai cambiamenti di stagione (disordine affettivo stagionale). A volte si alterna a momenti di euforia, iperattività ed eccitabilità. Allora siamo nel regno della forma bipolare di depressione. Entrando maggiormente nel dettaglio dei disturbi depressivi, possiamo dunque distinguere fra diverse forme: 17
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