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La meditazione Meditare è semplice, si può fare in pochi minuti e non richiede particolari abilità o sforzi. Ti suggeriamo una serie di meditazioni guidate, con il testo e con le immagini, per arrivare a placare l’ansia e lo stress, rilassare la mente e il corpo, ritrovare la gioia. Puoi cogliere l’occasione per meditare anche nelle semplici azioni quotidiane: mangiare, camminare, correre...
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La meditazione felice
La meditazione è una pratica antichissima che è ridiventata attuale negli ultimi anni. Gli studi scientifici hanno indagato molto sugli effetti benefici che produce nel cervello ma le motivazioni per cui è utile meditare sono semplici: la contemplazione silenziosa ci mette in contatto con il centro di noi stessi e riattiva le energie naturali che ci curano e ci fanno riscoprire la felicità che è in noi.
Meditare vuol dire cambiare il proprio sguardo su ciò che ci circonda. Così apri la strada alla gioia di vivere
Giorno dopo giorno sfumano i malesseri interiori, l’ansia, la disistima e la paura Contemplare con distacco e senza giudizio ti allontana dalla sofferenza
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Edizioni Riza S.p.A. - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it
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Sommario Le pratiche per calmare la mente PAGINA
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Perché meditare oggi?
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44 Riscopri in te la felicità
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80 Fatti guidare dalle immagini PAGINA
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La meditazione felice Foto: Shutterstock, Fotolia, 123rf EDIZIONI RIZA S.P.A. Via Luigi Anelli 1 - 20122 Milano www.riza.it - info@riza.it Stampato in Italia da: Rotolito S.p.A. Stabilimento di Cernusco sul Naviglio (MI) Distribuzione per l’Italia: So.Di.P “Angelo Patuzzi” S.p.A., Via Bettola 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI)
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La meditazione in ogni gesto
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Non pensare trop p comincia subito a meditare C ominciare a meditare è probabilmente il più bel dono che una persona possa fare a se stessa, ma non se ne può rendere conto finché non comincia davvero a meditare. Però molti non si sono ancora decisi a farlo. Hanno sentito parlare della meditazione, forse hanno letto qualcosa sull’argomento, ma ancora non l’hanno mai fatto. Circolano ancora molte convinzioni infondate sulla meditazione, che la fanno apparire una pratica impegnativa e difficile. Nelle prossime pagine cerchiamo di chiarire tutti i dubbi e rispondere a tutte le obiezioni. Ma la risposta più adatta è una sola: smettila di pensarci sopra e comincia a meditare… Fallo senza aspettative, senza propositi, senza dare dei giudizi. Puoi semplicemente stare seduto, socchiudere gli occhi, concentrarti sul tuo respiro. Stai così anche solo pochi minuti e stai già meditando. Naturalmente ci sono molte altre forme e molte tecniche di meditazione, ma la base è questa. Parti semplicemente da qui, e gustati il viaggio…
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p po,
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Non farti trattenere da idee sbagliate Circolano molte convinzioni errate sulla meditazione, che per alcuni rappresentano un freno. Ecco i pregiudizi da cancellare
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onostante una sempre maggiore diffusione della pratica di meditazione, ancora molte persone non la conoscono a fondo e rinunciano a sperimentarla, perché condizionate da una serie di pregiudizi e idee sbagliate sulla meditazione. Ecco i motivi più comuni che le persone adducono per non praticare.
«È difficile: non riesco a calmare la mente»
Se abbiamo forti aspettative o siamo attaccati agli obiettivi e ai “tempi”, allora la meditazione sarà difficile. La meditazione è
un processo, la chiave è imparare a goderti il processo. Lascia andare l’autocritica, il confronto e le aspettative. Allora la meditazione non sarà difficile, né facile, ma semplicemente un processo gradevole e salutare. Molte persone ritengono che la meditazione sia difficile perché credono di dover combattere con i loro pensieri o cercare di svuotare la mente. L’unica cosa che facciamo meditando è di ritirare coscientemente la nostra attenzione dall’inseguire i pensieri, focalizzandoci su qualcos’altro (il respiro, il mantra, i colori…). Non c’è lotta, non c’è repressione e
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e
«Non ho tempo per meditare»
forza nella meditazione. Combattere con i pensieri li rafforzerà e ci condurrà a uno stato di agitazione.
Ci sono dirigenti d’azienda molto impegnati, personaggi noti che svolgono tante attività che trovano sempre il tempo per la loro meditazione quotidiana. Basta ritagliarsi pochi minuti e poi aumentare gradatamente, ma senza sentirsi in obbligo. Alcune persone scoprono che dopo aver iniziato a meditare, hanno più tempo nella loro vita. Ottengono chiarezza su ciò che è veramente importante per loro e smettono di spendere tempo in cose che non servono.
«Ci vogliono anni per ottenere veri benefici»
Certo, un monaco buddista con 20mila ore di meditazione avrà accumulato più benefici di una persona che ha iniziato a praticare per 10 minuti al giorno da un mese. La meditazione ha molti livelli di benefici. Ma molte ricerche dimostrano che la meditazione apporta grandi vantaggi di salute fisica e mentale dopo appena 8 settimane di pratica quotidiana e anche per pochi minuti. La pratica stessa ti fa star bene. Ti sentirai meglio dopo ogni sessione di meditazione: più rilassato, più concentrato, più riposato. E man mano che procederai nella pratica i benefici aumenteranno sempre più. Ti risulterà più facile meditare e potrai farlo in ogni occasione della giornata.
«Bisogna avere motivazioni religiose o spirituali»
La meditazione è una pratica molto antica, ed è stata creata all’interno di contesti religiosi, con lo scopo di raggiungere obiettivi di crescita spirituale. Tuttavia, nella maggior parte delle tecniche - specialmente quelle praticate in Occidente - non c’è nulla di religioso. Molte persone praticano la meditazione esclusivamente per il benessere e la salute. Puoi praticare la meditazione senza dover credere in nulla. Un cristiano o un musulmano possono meditare, senza alcun conflitto con la propria fede. Lo stesso vale anche per gli atei e gli agnostici. Per praticare la meditazione non serve essere credenti in qualche fede, né il meditare ti renderà religioso se già non lo sei o se non desideri diventarlo.
«Occorre seguire rituali strani…»
Non è necessario sedersi nella posizione del loto, a gambe incrociate, per meditare. Puoi stare normalmente seduto o sdraiato. Non è necessario seguire alcun rituale (incenso, musica, profumi…) o indossare indumenti speciali. Alcune persone scelgono di farlo perché trovano che li aiuti a preparare la mente alla meditazione, ma non è essenziale per meditare. Così come non è indispensabile la ripetizione di un mantra. Esistono diverse tecniche di meditazione. Ciascuno sceglie il modo, l’ambiente, la posizione che gli risulta più adatta. Come vedremo, si può meditare in qualsiasi situazione e in qualsiasi ambiente.
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Le immagini sponta n
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elle meditazioni presentate nelle pagine precedenti abbiamo proposto di seguire un percorso immaginativo ben preciso, visualizzando nella propria mente le immagini indicate, per poi accogliere le suggestioni e le emozioni che esse suscitano in noi. Ma si può usare la pratica della meditazione anche in maniera più libera e meno vincolata alle frasi che fanno da guida. Lo stato meditativo infatti può aprire la porta a immagini che sgorgano spontanee dalla mente di ognuno di noi. Non si tratta però delle fantasie che spesso facciamo (a occhi chiusi o aperti) immaginando lo svolgersi degli eventi fu-
turi, né delle scene che compaiono nei sogni. Le immagini di cui parliamo qui sono “gioielli psichici” nascosti nel profondo: riscoprirle può farci vedere quali sono i nostri reali desideri e bisogni, permettendoci così di ritrovare armonia nelle nostre vite. Farle sgorgare non è facile, quando ci si riesce però si può arrivare alla pace interiore, quel senso profondo della vita che erroneamente si cerca nel successo, nelle conquiste amorose, nel potere. Le immagini di cui parliamo appaiono spontaneamente quando la mente è distratta, quando non stiamo ragionando ma compiendo azioni minime. Anche la meditazione serve a “distrarre” la mente e - come abbiamo già detto e come vedremo da altri esempi - si può meditare anche compiendo semplici gesti quotidiani. Altre parole chiave per entrare in contatto con queste immagini interiori sono: silenzio, abbandono, disponibilità ad ascoltare. Non potrai mai metterle sotto un microscopio né trovarle ragionandoci sopra, poi-
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a nee ti parlano di te ché sono come il pigmento sottile che copre le ali delle farfalle, quello che forma disegni così belli e variopinti. Se prendi in mano una farfalla e sfreghi le ali, cancelli tutto, fai del male alla farfalla e ti resta una polverina colorata (e inutile) sulle dita...
Meditare “senza scopo”
La meditazione spontanea, libera da progetti e propositi arriva dalla consapevolezza del presente, senza scelte programmate, stando attenti alle situazioni che di volta in volta si verificano attorno a noi. È una
meditazione senza tecniche e senza regole, ma è necessario rimanere consapevoli, rilassati ma anche attenti. Così in effetti stiamo meditando anche semplicemente ascoltando musica, osservando le onde del mare o le nuvole che scorrono, guardando un paesaggio naturale. La meditazione spontanea è vita vissuta consapevolmente, presenza di spirito che permette che affiorino dal nostro profondo delle immagini che ci caratterizzano, che sono solo nostre, che ci apportano un’ondata di tranquilla e rivitalizzante energia.
Associa le tue sensazioni a una forma naturale Trova un angolo della casa confortevole e lontano da ogni possibile fonte di distrazione, sistemati comodamente e chiudi gli occhi orientando la tua attenzione verso l’interno. Senti l’aria che entra e che esce…che entra e che esce…percepisci il tuo corpo sempre più cedevole e quando si fanno largo dentro di te il vuoto e il silenzio comincia a immaginare…ti trovi in un ambiente naturale che ti piace…osservi il paesaggio intorno a te, se ci sono piante…animali…sei completamente immerso nella natura… sei sempre più a tuo agio… adesso cerca di visualizzare un problema che ti tormenta, al quale fai fatica a trovare una soluzione...il tuo rapporto tormentato con lui o con lei… le incomprensioni con i colleghi…i rimproveri del tuo capo ufficio…tu che non ti stimi mai abbastanza…il tradimento di quello che credevi essere un carissimo amico…adesso la figura si fa sempre più nitida… si definisce sempre più… a quale elemento naturale ti verrebbe da paragonarla? Senza troppo pensarci associala alla prima forma naturale che ti viene in mente…un ciclone…una palude…una nuvola…un deserto? Fissa subito questa immagine dentro di te…è proprio quella che ci serve! Adesso che hai “ottenuto” questa immagine, falla “depositare” e portala con te facendola riaffiorare soprattutto nei momenti in cui ti senti in difficoltà.
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Che cosa ti appare nel tuo p I
l noto psicoanalista e psicoterapeuta James Hillman nei suoi testi sostiene che il nostro problema è come un “emblema”, un’immagine che ci caratterizza e ci ricorda la nostra unicità. Dietro ai nostri disturbi sono nascoste delle funzioni che non siamo ancora riusciti ad esprimere. Come capire quali sono? Come tradurre il loro insegnamento nella pratica? Leggendo i significati dei diversi elementi naturali che ci compaiono alla mente spontaneamente. Qual è l’immagine naturale che ti si presenta più spesso? Rievocala e scopri il suo significato in queste pagine.
Palude, stagno
Onda - mare in tempesta
È un luogo arido, vuoto, dove è difficile vivere e il paesaggio dà quasi l’impressione che lo spazio si dilati all’infinito. Senza case, alberi, cibo, acqua… Può essere un’immagine angosciante, dove un uomo si può sentire, impotente, forzatamente isolato e a tu per tu con la propria fragilità e i propri limiti. Ma proprio per questi motivi il deserto rappresenta una potente immagine di introspezione e crescita, non dimentichiamo che è proprio attraverso la solitudine che si ha una nuova esperienza di se stessi, lontani dai condizionamenti ritroviamo contatto con il nostro centro interiore.
Quest’immagine indica momenti di grande incertezza e turbamento, le onde che si sollevano rappresentano il desiderio dell’individuo di entrare in contatto con le “forze oscure” che lo abitano e cioè le emozioni più autentiche per troppo tempo sepolte nel profondo. È vero: il vecchio equilibrio psicofisico della persona è in pericolo, ma la tempeste e le onde indicano che è il momento di cambiare. Del resto, è proprio nel caos della tempesta che appaiono i grandi inizi e le fini delle epoche storiche.
L’acqua, simbolo di vita e rinascita, mostra il suo aspetto mortifero proprio nell’immagine dello stagno. È il luogo della putrefazione dove tutto è fermo e immobile, ma se da un lato indica un blocco esistenziale, dall’altro brulica di vita embrionaria: girini e rane. Questi animali rappresentano un salto in avanti della coscienza, sono un anello di passaggio tra gli animali acquatici e quelli terreni. Grazie a una stasi potrà emergere una nuova consapevolezza; infatti nell’acqua ferma ci si può riflettere.
Deserto
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o paesaggio interiore? Vento-ciclone
Se da una parte rivela una condizione di forte instabilità ed il rischio è quello di essere travolti dalla violenza della forza pulsionale che il vento rappresenta; dall’altra se si accoglie la sua forza dirompente preannuncia l’arrivo di una grande trasformazione. Il vento infatti secondo le cosmologie tradizionali è un elemento attivo e maschile, simbolo di spiritualizzazione: il soffio cosmico che dà origine alla vita e spazza via il vecchio e le incertezze.
Nuvola
Le nuvole sono come i pensieri e le preoccupazioni che attraversando la mente offuscano la nostra visione e rappresentano le situazioni di incertezza e di attesa. Ma allo stesso modo in cui velocemente si formano, altrettanto velocemente si dissolvono nel cielo; quindi il nostro sguardo rimarrà coperto e il nostro umore rimarrà cupo solo per poco tempo. L’immagine delle nuvole, per loro natura legate all’effimero, al passeggero, può indicare uno stato fugace dell’essere, emozioni destinate a passare e da non prendere troppo seriamente.
Terremoto
Ci si sente allertati, in pericolo a causa di un terremoto in atto? Se ci trema la terra sotto i piedi significa che si stanno sgretolando tutte le vecchie certezze che avevamo. Ma dietro la paura che si associa all’immagine del terremoto si nasconde spesso la sensazione che sia necessario cambiare radicalmente la propria esistenza. È ora di liberarsi da inutili “costruzioni” mentali che non ci reggono più per andare a rimettere radici più solide e lasciare spazio alla trasformazione.
Vulcano che erutta
L’eruzione di un vulcano rappresenta la forza delle pulsioni più profonde che prorompono, i sentimenti a lungo taciuti e repressi che trovano sfogo attraverso l’esplosione vulcanica. Se da una parte si avverte il pericolo di distruzione provocate da questa eruzione, dall’altra però si sente che finalmente si apre la possibilità di far fluire liberamente le proprie emozioni più vere. Ovvero stiamo per manifestare apertamente una passione irrefrenabile oppure la rabbia che era stata frenata o un’aggressività per troppo tempo trattenuta.
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