RCollection IZA
Bimestrale n.22 Ottobre/Novembre 2021 € 9,90 - ITALIA - P.I. 07/10/2021 Direttore responsabile: Vittorio Caprioglio Autorizzazione del tribunale di Milano n.38 del 14/02/2018 ISSN 2611-3139 - Riza Collection + Libro €19,80
LE SPEZIE ALLEATE DELLA SALUTE E DELLA LINEA
Zenzero Curcuma Cannella Sono ricchissime di antiossidanti Disinfiammano, depurano e spazzano via tutte le tossine più pericolose
Indispensabili per dimagrire: bruciano il grasso del girovita e fanno volare il metabolismo
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Sommario Zenzero: una spezia pag. 6 prodigiosa La storia dello zenzero, la spezia tuttofare 8 Una radice ricca di sostanze benefiche 10 Le sue mille proprietà utili alla salute generale 12 Un gusto piccante che aiuta a perdere peso 16 I rimedi pratici a base di zenzero 20
Per la bellezza: un alleato per viso e corpo 26 Per il corpo: leviga e drena 28 Una radice molto apprezzata in cucina 30 Le ricette con lo zenzero 32
Curcuma, un pizzico pag. 38 di salute La polvere d’oro colma di virtù Per mantenersi giovani Contro infiammazioni e dolori diffusi Le varie forme in cui la trovi abitualmente Alcuni rimedi pratici Ti aiuta anche a restare in forma Utile poi in campo cosmetico
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Cannella, l’aroma che cura pag. 70 La storia di una merce davvero preziosa Come si produce Ricchissima di principi attivi benefici Come si usa contro i disturbi
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Utile anche per perdere peso 82 Un cucchiaino al giorno per snellire il girovita 84 Come sfruttare le sue incredibili proprietà 88 I rimedi con il potente olio essenziale 92 In cucina: un ingrediente universale 94
Dà sapore e colore a tutti i piatti, li rende più salutari e snellenti 60 L’uso in cucina: si “sposa” con tuttoi i cibi 62
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Zenzero: una spezia prodigiosa Ne basta un pizzico per dare sapore ai piatti, dolci o salati, e per mantenere sani cervello, polmoni, cuore e colon (e molto altro ancora!). Senza contare i benefici per la linea
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ntiossidante, antimicrobico, antinfiammatorio, antiobesità, anticancro, digestivo, protettivo per cervello, cuore e polmoni. Queste sono solo alcune delle proprietà dello zenzero confermate dalle ricerche e spesso note già agli antichi. Il merito di questi effetti è di gingeroli (antinfiammatori, analgesici e antibatterici), shogaoli (fortemente antiossidanti) e zingerone (benefico per l’intestino). Scopriamo come sfruttarne al massimo le proprietà curative per risolvere i diversi disturbi e come usarlo in cucina per creare ricette gourmet.
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La storia dello zenzero, la spezia tuttofare
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riginario delle zone dell’India e del Sudest asiatico, lo zenzero o “ginger” è una spezia antichissima, usata nella cucina e nella medicina di Oriente e Medio Oriente da oltre 5.000 anni. La prima traccia di questa pianta nella letteratura medica risale addirittura al terzo millennio a.C., quando nel “Pen Tsao Ching”, ovvero il “Canone delle erbe mediche della tradizione”, è stata indicata come rimedio infallibile per la cura di raffreddore, febbre, lebbra e tetano. Usato nella medicina popolare cinese come tonico riscaldante della milza, come rimedio contro avvelenamenti e intossicazioni alimentari da pesci e crostacei (non è un caso che venga utilizzato ancora oggi nei Paesi tropicali per tutti i piatti a base di frutti di mare) e per prevenire il mal di mare durante i lunghi viaggi ed evitare lo scorbuto, lo zenzero era un alimento fondamentale nella dieta antica. Anche in India l’uso dello zenzero nella farmacopea popolare è diffuso e molto antico: citato nei Veda, i testi sacri dell’Induismo, era usato come purificatore prima dei riti religiosi e nella medicina ayurvedica come vivificante del “fuoco divino”.
contro i dolori alle gambe, ai piedi e per i reumatismi, per stimolare l’attività gastrica e contro gli eczemi. Usato anche contro le epidemie di peste per evitare il contagio, lo zenzero fu considerato per secoli una panacea per ogni male. Ancora oggi, come vedremo, se ne riscoprono le caratteristiche e le proprietà curative.
La pianta da cui si ricava Comunemente si indica come “zenzero” termine dall’etimologia sconosciuta - la radice dello Zingiber officinalis, una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberacee. La pianta che si sviluppa dalla radice tuberosa che usiamo e conosciamo come
Nella cucina dell’antica Roma La spezia giunse in Europa grazie ai Persiani, che la fecero conoscere ai Greci (era chiamata zingiberi), e si diffuse rapidamente anche nell’antica Roma, come digestivo e condimento principe di piatti di carne e legumi. In particolare, nella tradizione culinaria romana, le classi patrizie erano solite consumarlo come ingrediente del “sal conditus”, una miscela di sale e spezie da unire a varie pietanze. Anche nel Medioevo questa spezia fu onnipresente sia in cucina sia come rimedio erboristico consigliato
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genere, quando le foglie della pianta cominciano ad appassire, ma si può raccogliere la radice sia giovane sia molto matura; dopo l’estrazione dal terreno, poi, i rizomi vengono immersi in acqua bollente per allontanare batteri e parassiti, e in seguito spazzolati, bruciati ed essiccati. Mentre lo zenzero più giovane, morbido e dall’aroma di limone è usato per sciroppi, infusi, tisane e canditi, quello lasciato più a lungo sotto terra diventa più scuro e piccante e viene utilizzato per la produzione della polvere di zenzero.
spezia può essere alta all’incirca un metro. Dai singoli rizomi germoglia a primavera un fusto sterile (senza fiori), al cui fianco compaiono altri fusti con fiori a corolla, di colore gialloverdastro, rosa o rossi, dal profumo delicato, e foglie lineari lanceolate che nascono direttamente dal rizoma. Oggi la pianta è coltivata solo in Paesi a clima caldo tropicale, come Cina, Taiwan, Giappone, Thailandia, Indonesia, Brasile, Giamaica, Australia, Africa centrale ecc. La raccolta delle radici ha inizio, in
La radice della fertilità Da Oriente a Occidente, lo zenzero è stato sempre riconosciuto come potente afrodisiaco: in Cina era considerato un efficace tonico yang, capace di rafforzare le energie maschili e offerto agli dei per favorire la nascita dei figli maschi; in Turchia, si usava in una bevanda per propiziare gli incontri amorosi; nelle Americhe, gli Aztechi lo consideravano, assieme al cacao, un dono del dio Quetzcoatl, per la sua capacità di suscitare la fertilità; candito era distribuito invece dagli Arabi negli harem femminili.
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Una radice ricca di sostanze b
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l grande successo dello zenzero nella cucina e nella medicina di tutto il mondo è legato alla ricchezza di principi attivi e nutrienti racchiusi nella sua radice. Costituito per l’80% di acqua, è composto per lo più da amido, proteine, grassi, fibre, minerali, vitamine, zolfo e oli essenziali. La componente di sali è particolarmente ricca ed è formata da un’alta dose di magnesio e calcio, fosforo, ferro e potassio, che rendono lo zenzero un eccezionale rimineralizzante. La sostanza che ne determina l’aroma piccante e il profumo pungente è invece il gingerolo che, insieme allo shogaolo, al cineolo, al gingerdione e molte altre sostanze, permette allo zenzero di essere antiossidante
(dunque in grado di proteggere il corpo dai radicali liberi e dall’invecchiamento), antinfiammatorio, antidolorifico, digestivo, anticoagulante, antipiretico ecc.
Come sfruttarne le proprietà È possibile assumere lo zenzero in vario modo: la radice si trova in commercio fresca, essiccata o candita; si può assumere anche sotto forma di olio essenziale, tisane, sciroppi, conserve, tintura madre e capsule. Bisogna tenere presente che secondo i medici cinesi e i seguaci della medicina ayurvedica, la forma di assunzione dello zenzero è molto importante per i benefici che si vogliono ottenere. Lo zenzero fresco, che ha un aroma molto più deciso di quello essiccato e un profumo più intenso, è anche più adatto, affettato o grattugiato, quando se ne intendono sfruttare le sostanze volatili, come in bagni caldi, tisane e inalazioni. Lo zenzero in polvere disidratata (zenzero essiccato) è molto concentrato (10 volte di più rispetto allo zenzero fresco) e durante i processi di essiccazione sviluppa una sostanza che abbiamo già nominato, lo shogaolo, che ha delle proprietà comuni a quelle della tradizionale aspirina. In molti usi, inoltre, può essere sostituito allo zenzero fresco senza alcun cambiamento di effetto e con il mantenimento delle medesime proprietà. A partire da queste forme base di zenzero è possibile ricavare numerose preparazioni curative, tra cui oli essenziali, tinture madri, capsule e tisane.
L’olio essenziale: un concentrato di virtù L’olio essenziale ottenuto dalla distillazione del rizoma fresco della pianta, ha un’alta concentrazione di gingerolo e ciò lo rende adatto all’uso esterno (anche per impiegare le proprietà
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e benefiche
Come si conserva Se si decide di usare lo zenzero fresco e acquistarlo al supermercato, dove oramai è facile trovarlo (proviene in genere da Ceylon, Cina e Brasile), è importante verificare che la scorza sia soda e ben tesa: non deve avere alcuna traccia di muffa o apparire invecchiata e raggrinzita. La “mano”, com’è spesso definito il rizoma, deve essere piena e, una volta tagliata, non troppo fibrosa. Il colore, invece, deve andare dal bianco al giallo, ma in alcune specie più costose e pregiate è possibile riconoscere dei cerchi blu attorno al rizoma. È preferibile acquistare lo zenzero non trattato con sostanze chimiche e coltivato con i metodi dell’agricoltura biologica, soprattutto se si ha intenzione di usarlo a scopi curativi. Puoi conservare lo zenzero fresco per alcune settimane: basta avvolgerlo in carta oleata e metterlo in un barattolo da chiudere ermeticamente. È inoltre possibile tenerlo in frigo per ben 3 mesi in un contenitore con del vino bianco secco (abitudine diffusa nei Caraibi); in seguito si potrà usare il vino per aromatizzare carne e salse. Se, in alternativa, decidi di acquistare lo zenzero essiccato, riponilo in un luogo asciutto e al riparo dalla luce oppure conservalo in salamoia o sotto aceto. Quando aggiungi lo zenzero ai tuoi piatti, ricordati di eliminare le parti macchiate. Puoi sbucciarlo con l’aiuto di un pelapatate e grattugiarlo.
volatili) per bagni, impacchi, frizioni e lavaggi. Questa essenza è molto utilizzata dall’industria alimentare per aromatizzare bevande e liquori e dall’industria cosmetica per arricchire di pungente fragranza cosmetici e profumi. La tintura madre, che si trova in erboristeria e farmacia, viene preparata triturando i rizomi e lasciandoli macerare per 3 settimane in una miscela di acqua e alcol, poi filtrata. È molto indicata nel caso di problemi digestivi o raffreddore perché viene subito assimilata dall’organismo e perché dà la possibilità allo shogaolo di entrare immediatamente in circolo. Ricorda di conservarla lontano dalla luce.
Le capsule da comprare in erboristeria e in farmacia Sono realizzate con lo zenzero essiccato e in polvere. Bisogna fare attenzione alla quantità di zenzero in esse racchiuso, per stabilire in che dose assumerne. Si consiglia di prenderne al massimo 100-200 mg ogni 4 ore, fino a un massimo di 3 assunzioni. La tisana è un’altra preparazione molto adatta per sfruttare lo zenzero. Puoi trovarla già preparata, in bustine da lasciare in infusione nell’acqua bollente, puoi richiederla al tuo erborista, o puoi prepararla versando 100 ml di acqua bollente su 5 g di polvere essiccata di zenzero o 5-6 fettine sottili di zenzero fresco. Lascia riposare per 10 minuti, poi filtra accuratamente e bevi. Ricorda che per tutti questi usi, la dose giornaliera di zenzero non dovrebbe mai superare i 2-4 g.
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Le sue mille proprietà utili a
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o zenzero occupa un posto fondamentale nelle medicine tradizionali orientali non solo come rimedio da usare puro, ma anche per potenziare l’azione terapeutica di altre piante medicinali. Può essere utilizzato praticamente da tutti perché non ha particolari controindicazioni. Tuttavia, è meglio usarlo sempre sotto controllo medico durante la gravidanza, in caso di calcoli biliari o di terapia di fluidificazione del sangue.
Aiuta molto la digestione Secondo la medicina tradizionale ayurvedica lo zenzero è un rimedio preziosissimo per aumentare l’Agni, il “fuoco digestivo”, ed eliminare le tossine e le scorie accumulate dall’organismo durante i processi digestivi, indicati come Ama. Vari studi hanno provato l’azione gastroprotettiva dello zenzero e inibitoria nei confronti dell’Helicobacter pylori, una delle cause principali dell’ulcera peptica. Nelle dispepsie caratterizzate da una
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i alla salute generale scarsa produzione di enzimi digestivi o di acido cloridrico, quando il cibo staziona a lungo nello stomaco e fermenta, provocando senso di pesantezza, dolore, nausea e meteorismo, lo zenzero è utilissimo, perché è in grado di aumentare la contrattilità dello stomaco (azione procinetica), accelerandone lo svuotamento, contrastando la formazione di bolle gassose e rendendo più semplice la digestione. Uno dei principi attivi che, oltre al gingerolo e allo shogaolo, determina l’azione digestiva dello zenzero è il gingerdione, una sostanza che fa parte delle vitamine fenoliche, che costituiscono il sistema di difesa delle piante contro virus, batteri e insetti.
quest’azione è stata attribuita alla protezione che i principi attivi dello zenzero sono in grado di esercitare sulle cellule pancreatiche, produttrici dell’insulina, l’ormone che si occupa di promuovere l’assorbimento degli zuccheri, per ridurre i livelli di glucosio nel sangue.
Depura intestino e fegato Stimolando i movimenti peristaltici, anche dell’intestino, lo zenzero è uno degli integratori più adatti ad aumentare l’eliminazione delle scorie della digestione. Questo lavoro è sostenuto anche dall’azione che esercita sulla colecisti: lo zenzero la stimola a contrarsi, permettendo il deflusso della bile nel duodeno. La bile è un liquido prodotto dalle cellule epatiche e dalle cellule dei canalicoli biliari ed è indispensabile per l’assorbimento intestinale dei grassi alimentari e delle vitamine liposolubili, oltre che principale veicolo di eliminazione di sostanze tossiche, farmaci e colesterolo.
Regolarizza il livello di zuccheri Tra le grandi proprietà che il gingerdione contenuto nello zenzero può apportare alla salute, c’è anche quella ipoglicemizzante. Lo zenzero è in grado, infatti, di regolarizzare i livelli di zucchero nel sangue:
Allevia anche la nausea Usato da tempi antichissimi per combattere il mal di mare, lo zenzero ha un’azione molto efficace sul trattamento di nausea, vomito e reflusso. Secondo la rivista “The Lancet”, l’azione antiemetica dello zenzero si è rivelata più utile di quella dei medicinali tradizionali, anche su malati di tumore sottoposti a chemioterapia (un pizzico con il benestare del medico). L’aggiunta dell’estratto di zenzero ai cibi, infatti, è in grado di ridurre quelle disfunzioni ritmiche dello stomaco che possono causare la nausea e il vomito. Si rivela utile pertanto, anche in caso di mal d’auto e persino per le nausee da gravidanza (durante uno studio condotto su 187 donne durante i primi mesi di gestazione, il 66% ha trovato un netto miglioramento grazie alla terapia con lo zenzero). Tuttavia, in questo caso, lo zenzero deve essere assunto al massimo entro i primi 2 mesi, in una dose massima di 250 mg al giorno e sempre con il consenso del medico, anche durante l’allattamento.
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Un farmaco naturale multiazione Riduce le infiammazioni
Protegge il sistema nervoso
L’azione antinfiammatoria dello zenzero è legata principalmente al gingerolo. Alcuni test in laboratorio hanno dimostrato che questa sostanza blocca la produzione di Cox-2, un enzima che causa svariate forme di infiammazione. Ecco perché consumare regolarmente zenzero potrebbe essere di aiuto anche per la prevenzione dei tumori, che hanno origine proprio dalle infiammazioni. Le qualità antitumorali del gingerolo riguardano anche la capacità, a elevate concentrazioni, di bloccare la crescita dei tumori (i gingeroli aumentano l’attività delle caspasi, le proteine che si occupano di favorire l’apoptosi, cioè un processo naturale e autonomo dell’organismo di “auto eliminazione” delle cellule malate) e l’angiogenesi, ossia la formazione di nuovi vasi sanguigni di cui il tumore ha essenziale bisogno per procurarsi l’ossigeno e i nutrienti che gli occorrono.
L’azione antinfiammatoria dello zenzero è particolarmente apprezzata anche per i suoi effetti neuroprotettivi: le infiammazioni croniche, oltre ad affaticare l’organismo, sembrano giocare un ruolo importante nel manifestarsi di patologie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. Anche nel caso della sciatalgia, un’infiammazione del nervo più lungo del corpo, il nervo sciatico (che decorre dalla colonna vertebrale fino al piede), con dolori acuti che possono colpire anche un solo arto e causano torpore e prurito, alcune componenti dello zenzero, come gli shogaoli, possono avere un effetto antiflogistico e antidolorifico.
In caso di dolori reumatici Legato all’azione antinfiammatoria di questa spezia è anche il suo potere antireumatico e adatto a contrastare i dolori artritici. Riduce infatti la sintesi di quella classe di prostaglandine prodotte dalle cellule per scatenare la risposta infiammatoria e il dolore a essa legato. In caso di artrite (infiammazione delle articolazioni) e osteoartrite (degenerazione delle cartilagini), lo zenzero si è rivelato addirittura più efficace dell’ibuprofene, il farmaco antinfiammatorio più usato in questi casi. Caldo, antisettico e corroborante, l’olio essenziale di zenzero è noto fin dai tempi antichi per le sue proprietà riscaldanti e analgesiche, in grado di attenuare i dolori articolari.
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Aiuta a superare la stanchezza Nei periodi di stress fisico ed emotivo alcune sostanze presenti nello zenzero possono agire da riequilibranti dell’umore, rinforzando la capacità di resistenza. Per recuperare forza e lucidità, mangia un pezzo di zenzero candito o gusta all’ora dello spuntino un succo da preparare con 4 mele, 10 cm di zenzero fresco, miele q.b., 5-6 foglie di menta e 5-6 cubetti di ghiaccio. Lava le mele, pela lo zenzero e centrifuga tutto. Versa tutto nei bicchieri e aggiungi il miele, la menta e il ghiaccio.
Tonifica cuore e circolazione Il potere tonificante dello zenzero sul sistema cardiocircolatorio è legato ancora ai gingeroli, che fortificano il cuore e facilitano l’assimilazione del calcio, un minerale necessario per regolarizzare la pressione sanguigna. Inoltre, secondo uno studio pubblicato sul “New England Journal of Medicine”, il “ginger” (nome inglese della spezia) è in grado di abbassare anche la quantità di colesterolo nel sangue, prevenendo il rischio di arteriosclerosi (perdita di elasticità delle pareti delle arterie) e di aterosclerosi (accumulo di grasso nel sangue in placche), patologie che rallentano la circolazione e aumentano il rischio di infarti e ictus. Lo zenzero è poi un antitrombotico: fluidifica il sangue (è sconsigliato infatti a chi già assume farmaci emofluidificanti) e impedisce l’aggregazione di piastrine, che possono ostruire irrimediabilmente i vasi.
terpeni dello zenzero sono efficaci come antibatterici, nel combattere i virus del raffreddore e, più in generale, tutte le malattie respiratorie, anche legate all’allergia. La nostra spezia agisce fortificando le difese immunitarie e drenando il corpo dall’accumulo di catarro (grazie al cineolo e al pinene), contrastando efficacemente la tosse ed eliminando le infiammazioni respiratorie. Attenzione però a non assumerlo in caso di febbre alta: come riscaldante affaticherebbe ancora di più l’azione termoregolatrice dell’organismo.
È utile contro il raffreddore Come evidenziano numerose ricerche, il cumene, il cimene, il linalolo, il mircene, il nerale e altri
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