Vinci i disagi della vita di tutti i giorni | Capitolo 7

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La causa della nostra sofferenza non è mai nel passato o fuori di noi. Stiamo male soprattutto perché non vediamo il mondo per quello che è, ma come vorremmo che fosse. Anche la risposta è sempre in noi, se sappiamo dare ascolto al nostro corpo, che non mente mai, e se lasciamo agire le forze interiori che ci guidano alla felicità.

Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

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VINCI I DISAGI DELLA VITA DI TUTTI I GIORNI

“Non sono soddisfatto di me”, “Penso che la mia vita non abbia senso”, “Perché le mie amicizie non durano mai?”, “Non amo più mio marito, ma non riesco a lasciarlo”... Questi sono solo alcuni dei tanti problemi presi in esame; per ognuno suggeriamo la strada che conduce al benessere. La soluzione consiste sempre nell’imparare a soffermare lo sguardo solo sul presente e su se stessi.

AN D REA N ERVETTI

VINCI I DISAGI DELLA VITA DI TUTTI I GIORNI I CONSIGLI PIÙ EFFICACI PER RISOLVERE I PROBLEMI PSICOLOGICI QUOTIDIANI: COME ELIMINARE ANSIA E PANICO, FARE PACE CON SE STESSI, SUPERARE I CONFLITTI E LE SOFFERENZE D’AMORE, TROVARE ARMONIA E BENESSERE NEI RAPPORTI CON GLI ALTRI

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Questo libro risponde ai tanti quesiti e dubbi sui disagi più comuni, rivolti nel corso degli anni al sito Riza.it. Le domande poste agli psicologi riguardano vari aspetti: l’autostima, gli attacchi d’ansia, le difficoltà nei rapporti con gli altri, ma soprattutto le sofferenze d’amore.

ANDREA NERVETTI

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SOMMARIO • Introduzione La risposta è sempre dentro di noi ........................... 7

• Capitolo 1 Come sentirsi in armonia con se stessi? ................. 11 • Poca autostima............................................. 16 • Vite senza senso?.......................................... 35 • Non mi accetto.............................................. 43

• Capitolo 2 I dolori d’amore e i problemi nella coppia ............... 61

• • • •

L’abbandono................................................. 66 Paura di amare............................................. 80 Sesso ed erotismo......................................... 90 Relazioni difficili............................................ 99

• Capitolo 3 Come vivere bene con gli altri .............................. 127 • Io e la famiglia............................................ 132 • Io e gli amici............................................... 145 • Io e il lavoro............................................... 156

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non mi accetto ☛ Pensieri malvagi mi tormentano

Mi sta capitando un fatto sconvolgente: sono un cattolico molto osservante e spesso durante la notte quando non sono tranquillo e non riesco ad addormentarmi, ho dei pensieri fortemente disturbanti in cui sento e risento le volgarità e soprattutto le bestemmie che sono “costretto” ad ascoltare nell'ambiente in cui lavoro. Queste parole continuano a girarmi nella testa e non riesco ad allontanarle, a distrarmi. Anche pregare non serve. Mi rendo conto di pensare spesso anche al diavolo, al male e così entro in un circolo vizioso e sto male! Sto attraversando un periodo molto stressante, può essere la causa di questi pensieri? Luigi

Imparare a “stare” col male… fa bene Durante i periodi di forte stress, le nostre difese psicologiche vacillano e i “demoni” che normalmente teniamo a bada tornano a farsi minacciosi, esattamente come virus e batteri riescono a penetrare più facilmente le barriere del sistema immunitario quan43

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do siamo indeboliti o affaticati. Ed ecco che, nel buio della notte, Luigi sente l’invasione del male, del peccato, della bestemmia, lui che è un fervente cattolico e non vorrebbe mai pronunciare parole empie. Non entro nel merito della fede religiosa, riguarda la sfera privata di ciascuna persona e lì deve rimanere. Da un punto di vista psicologico però l’argomento proposto da Luigi riguarda la divisione fra il lato buono e quello cattivo di ognuno di noi. Una divisione fasulla e fonte di infelicità e disagio. Nessun uomo nasce del tutto buono o del tutto cattivo, in ognuno convivono demonio e santità, bene e male. Nessuno è esente da pensieri malvagi, non esistono preghiere né “esorcismi” in grado di eliminarli. Il motivo per il quale Luigi si sofferma su quelle voci non dipende quindi dalla sua volontà ed è proprio questo che lo terrorizza: si sente invaso da forze oscure e ritiene di non avere la forza per combatterle. Anzi, più prova a distrarsi, a pensare ad altro e più la presenza di quelle forze sembra invincibile. Luigi potrebbe pensare, da buon credente, che queste voci interiori siano come le tentazioni di cui fu vittima Gesù quando, durante il suo ritiro nel deserto, incontrò Satana. Questo lo porterebbe a pensare di dover resistere, come fece il figlio di Dio. Da psicoterapeuta però suggerisco un’altra strada: Luigi dovrebbe lasciar venire quelle voci, quelle bestemmie, star lì con loro, contemplarne la forza di44

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struttiva e malefica. Quelle parole che sente di notte non sono l’eco di quello che dicono i suoi colleghi di lavoro durante il giorno. Vengono da dentro, da un processo interno che deve “svolgersi” nell’anima di Luigi, un’anima che non può essere del tutto pura e candida come lui desidererebbe. È un processo di maturazione, di evoluzione, e non a caso le narrazioni religiose sono piene di racconti nei quali grandi uomini di fede o addirittura dei santi, sono stati dilaniati da tentazioni, pensieri malvagi e hanno lottato strenuamente con loro prima di raggiungere la beatitudine e la congiunzione col divino.

In ognuno di noi convivono il bene e il male Il pensiero religioso sa bene che dentro l’uomo coesistono forze opposte, altrimenti come potrebbe esistere il male sulla terra? Senza Lucifero, senza l’esistenza del male, non sarebbe possibile il libero arbitrio; secondo la religione cristiana l’adesione al divino deve essere una scelta personale di fede, il che presuppone che esista la possibilità di una alternativa, appunto quella del male. Ma c’è dell’altro, qualcosa che ha forse a che vedere con le pulsioni istintive (magari aggressive o sessuali) che Luigi ha forse provato a eliminare dalla sua vita scegliendo di vivere cristianamente. Queste pulsioni non sono eliminabili completamente, perché fanno parte di noi; possiamo sotterrarle e na45

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sconderle fingendo di essercene liberati, ma proprio nel cuore della notte, il regno dei desideri indicibili e delle tentazioni innominabili, eccole comparire e farsi beffe di noi e delle nostre certezze. Se Luigi dichiara guerra a questi “demoni” cercando di far finta che non esistano, essi lo tormenteranno ancora e lo sommergeranno di pensieri immondi.

Ascolta tutte le tue voci interiori Al contrario, Luigi può scegliere di lasciarsi travolgere, soffermandosi ad ascoltare quelle sirene infernali, senza far nulla, ma con gli occhi aperti, contemplando il male che c’è dentro di lui, come in ogni uomo. Come per miracolo quelle voci si eclisseranno, il pensiero del maligno diventerà meno frequente e forse in Luigi si svilupperà un nuovo modo di vivere la fede, meno dogmatico e più tollerante, soprattutto verso se stesso. Questo non significa certo che egli debba abbandonare la propria fede, se in lui è un sentimento autentico. Ma vuol dire che non deve combattere contro questo lato di se stesso, per cancellarlo completamente, fingendo di seppellirlo dentro di sé per non sentirlo più. Occorre essere sempre presenti e consapevoli di noi stessi, specialmente nei momenti di maggior confusione: questa presenza è la luce più potente che possiamo ricavare dal nostro intimo, quella che da sola illumina ogni percorso verso una vita più piena, più “nostra”. 46

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