Domenica 22 settembre 2013
Anno 3 n. 29
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“Napoli attento, il Diavolo non muore mai” Kakà non sgomma ma spero sia decisivo nei due derby. Contro la violenza negli stadi serve tolleranza zero L’ europarlamentare Lara Comi intervista il Governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni
Arriva un Napoli che vola e guarda i rossoneri dall’alto verso il basso. Dobbiamo prendere atto che è cambiata la geografia calcistica? “Spero proprio di no, anche se Napoli ha espresso in passato grandi campioni ed eccellenti performance. Scaramanticamente faccio i miei migliori auguri per ogni successo alla squadra partenopea, ma spero che almeno domenica il Milan faccia valere il suo blasone di team più titolato d’Europa”. Se i partenopei passassero a San Siro, il Milan si ritroverebbe a 8 punti di lunghezza. È già un match decisivo per lo scudetto? “È decisivo in quanto otto punti sarebbero davvero difficili da recuperare a questi livelli e a quel punto ci rimarrebbe solo da sperare nella Champions League, ma il Diavolo è il Diavolo e non si può mai dare per morta una squadra come il Milan”. Come giudica il mercato del Milan? “Complessivamente il mercato del Milan di quest’anno non mi ha entusiasmato. Ho grande stima per Kakà ma, come temevo, il suo acquisto si è rivelato poco produttivo come purtroppo dimostra anche il suo infortunio di questi giorni”. Kakà è una “minestra riscaldata” o è ancora in grado di garantire un salto di qualità alla squadra grazie alle sue proverbiali “sgommate”? “Kakà è un grande campione anche se adesso ha dei limiti che vediamo: mi basterebbe che ci facesse vincere i due derby segnando i gol decisivi, poi nel resto della stagione può anche tirare il fiato”. In campionato i rossoneri hanno avuto una partenza un po’ stentata. Perché? “Ritengo sia una questione di preparazione. Penso che il Milan punti giustamente ad essere al meglio della condizione non a inizio stagione ma quando serve davvero, ovvero per la partita più importante dell’anno che è la finale di Champions League che si gioca a maggio: è quella la partita in cui conta davvero essere in forma. È chiaro che questo tipo di preparazione penalizza la squadra nell’inizio di campionato ma questo avvio stentato non mi preoccupa perché c’è tempo e modo per recuperare e lo abbiamo già visto in passato”. Sacchi sostiene da sempre che una squadra di calcio è come un’orchestra che gioca interpretando uno spartito. È d’accordo il musicista Ma-
roni? “Assolutamente d’accordo. Sacchi per me è un idolo, lo conosco di persona e lo stimo moltissimo. Lo considero il miglior allenatore che il Milan abbia mai avuto: ha costruito una squadra che ci ha regalato emozioni che difficilmente possono essere ripetute e se cita la musica come armonia con me sfonda una porta aperta”. Allegri sembra sempre sul punto di prendere la valigia, è un allenatore da Milan? “Per me Allegri è da Milan, so che alcuni hanno dei dubbi, ma per me è assolutamente un allenatore da Milan e l’anno scorso lo ha dimostrato portando un Milan da sesto/ settimo posto fino al terzo posto ovvero in Champions League e questo risultato è stato solo merito suo”. Il ct della nazionale azzurra Cesare Prandelli in vista dei Mondiali si è lamentato che nel nostro campionato ci sono troppi stranieri. È d’accordo? “Se per stranieri parliamo anche dei giocatori europei c’è poco di cui parlare, perché la normativa europea prevede questo e se siamo nell’Europa unita non ci possiamo essere solo quando ci fa comodo esserci. Del resto queste regole non le hanno scelte le squadre e non si può neanche pretendere che le squadre di club si sacrifichino per aiutare la Nazionale, rinunciando alle potenzialità che hanno mettendo giocatori stranieri più forti. Detto questo
penso che, se ci fosse la volontà, i giocatori italiani potrebbero avere più spazio. Per esempio la Figc potrebbe mettere in atto politiche di incentivazioni per le società che puntano sui vivai e questo potrebbe portare ad avere più talenti che avrebbero più facilità a trovare spazio”. Si è parlato recentemente dell’ipotesi di una cittadella dello sport nell’area Expo per il dopo-evento. Pensa che si possa costruire lì uno stadio nuovo di proprietà del Milan? “L’unico stadio degno del Milan è quello di San Siro. Sono favorevole alla costruzione di un nuovo stadio a Milano ma per l’Inter, in modo da lasciare la ‘Scala del calcio’ solo al Milan!”. Roberto Maroni è con Galliani e Maldini al Palazzo Lombardia di Milano, sede della Regione, Il campionato è iniziato un in occasione del 50esimo anniversario della prima Coppa Campioni conquistata dal Milan grave atto teppistico con l’assalto al bus del Verona. A che punto siamo sulla questione violenza negli stadi? “Quando ero ministro dell’Interno avevo preso misure impegnative e severe per contrastare la violenza negli stadi e infatti in quel periodo gli incidenti erano diminuiti. Ma alcune di queste misure sono state poi cancellate o ridotte. È chiaro che nel contrasto alla violenza negli stadi bisogna intervenire con forza e determinazione senza guardare in faccia nessuno, senza cedere alle pressioni dei club o delle tifoserie organizzate e io lo avevo fatto prendendomi insulti e minacce dai tifosi ma, lo ripeto, sotto la mia gestione gli incidenti erano diminuiti”.
Galliani consegna la maglia personalizzata al Governatore
Pensiero Stupendo... di Beppe Vigani
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iracolo a Milano! L’Inter non si è macchiata dell’omicidio della Vecchia Signora, ma per lunghi minuti è stata indagata del misfatto. Il campionato, per il momento, è salvo. Tre giornate sono poche, ma bastano per riempire il buco dello stomaco. Oscar Wilde chiosava: “Elargisco sempre buoni consigli, non saprei che altro farmene”. Altri non se ne vergognano e sono pronti a dispensare tributi e lodi alla squadra nerazzurra che, contro i campioni d’Italia, ha mostrato piglio e autorevolezza. Gli stessi che per mesi hanno scambiato la stesa come un’accozzaglia di pelabrocchi. Il calcio non è una scienza esatta, ma non è per tutti. Abbiamo modo di sentire in qualche radio o televisione d’improvvida esperienza. “Se arriva Mazzarri io non tengo più l’Inter”, oppure: “Kovacic è il vero fenomeno della squadra” o ancora: “Moratti è meglio che se ne vada, altrimenti non vinciamo più niente”. Ora come stanno le cose? Non che certe riflessioni siano state del tutto smentite, ma il buon senso è un’altra cosa. I tifosi col microfono sono i più pericolosi, perché non fanno salire né la conoscenza, né la coscienza, alimentando alibi in caso di sconfitte e tracimare l’orgoglio fino all’esasperazione una vittoria, a volte, immeritata. Chi vince ha sempre ragione, ma chi arriva secondo non può essere tacciato da perdente o da scarpone. Dall’altra parte del Naviglio le cose non cambiano di molto. Allegri è sempre sulla graticola. Il pari di Torino ha mostrato ancora una volta la difficoltà del Milan agli inizi di stagione. I preliminari di Champions sono andati più che bene, “ma davanti c’era una squadra scarsa”, poi la vittoria in campionato “ma il Cagliari è un’altra cosa”, ora il pareggio con il Torino “pareggiare con una squadra di scarponi…”. Il tifoso quando punta qualcuno è terribile. Stasera c’è il Napoli, il big-match di giornata. Gli uomini di Benitez comandano la classifica a punteggio pieno e fanno paura, ma non vincono al Meazza da 27 anni. E i rossoneri stanno crescendo, sperando che non sia un’aggravante per Allegri. Non si sa mai.
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Napoli, 27 ANNI SENZA VITTORIE I rossoneri sono in ritardo di 5 punti Finite in parità le ultime due stagioni al Meazza
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tasera Milan e Napoli si sfidan o al Meazza per la 66ª volta in Serie A. I rossoneri hanno ottenuto 31 vittorie contro le 11 dei rivali. In tutto i pareggi sono 23. La vittoria più larga del club di via Turati risale alla stagione 1958/1959, 19ª giornata, quando vinse 6-1 con doppiette di Grillo e Altafini e gol di Danova e Bean, mentre per gli azzurri arrivò un’autorete di Liedholm. Per gli ospiti, la vittoria più netta fu durante la 4ª giornata nella stagione 1932/33, andarono in gol Benatti, Vojak (rigore) e Sallustro. Un’altra vittoria sonante i partenopei la ottennero sempre alla 4ª giornata ma della stagione 1956/57 quando piegarono i milanesi 5-3 con doppietta di Pesaola e Vinicio e rete di Posio, mentre per i rossoneri andarono a segno due volte Schiaffino e gol di Galli. Veniamo ai gol siglati. Complessivamente in questa sfida, sono stati realizzati 174 gol,
di cui 113 a favore dei rossoneri e 61 per gli azzurri. Nella ripresa sono state segnate più reti: 91. Nel primo tempo, invece, i gol sono 83. Nella prima frazione di gioco il Milan ha messo a segno 50 gol, mentre il Napoli 33. Nella ripresa i rossoneri hanno bucato la porta partenopea 63 volte, contro 28 degli avversari. L’ultimo successo del Napoli risale alla 28ª giornata della stagione 1985/1986, quando vinse 2-1 con gol di Giordano e Maradona, mentre per i padroni di casa realizzò Di Bartolomei. L’ultima vittoria de Milan, invece, risale alla 27ª giornata della stagione 2010/2011, che piegò la squadra di Mazzarri per 3-0 con gol di Ibrahimovic, Boateng e Pato. Tra Massimiliano Allegri e Rafael Benitez è il primo confronto, ma ricordiamo che in parti invertite il tecnico toscano vinse un derby in trasferta (14 novembre Inter-Milan 0-1, rete di Ibrahimovic su rigore al 5’) contro il collega spagnolo.
Notte di gala a San Siro Milan sempre in emergenza, ma è vietato sbagliare Per la quarta giornata di campionato San Siro è già costretto ad indossare l’abito scuro, quello della festa, quello che si mette solo in certe serate, solo in occasione dei derby o di grandi sfide con squadre di livello. Il Napoli è certamente una di queste e con il cambio di guida tecnica in estate, sembra aver guadagnato in autorevolezza, i numeri parlano chiaro, che sia Serie A o Champions League la squadra di Benitez non ha perso un solo punto per strada. Decisamente diversa la situazione in casa Milan dove, se è vero che il mercoledì di coppa ha regalato gioie, è anche vero che la buona sorte è andata incontro ai rossoneri. Tre punti nel girone più tanto morale ma anche la consapevolezza che i molti infortuni hanno condizionato la prestazione del Milan soprattutto nella zona centrale del campo. Allegri ha gli uomini contati e di questi, qualcuno è anche in fase grigia come Nocerino e Robinho, senza contare gli “esordienti” alle prese con mesi
di inattività forzata alle spalle. Le brutte notizie per il tecnico toscano non finiscono qui, infatti, classifica alla mano, una sconfitta porterebbe il Milan a meno otto punti dalla vetta ricreando quella brutta situazione già vissuta dodici mesi fa. La sconfitta di Verona e l’anonima prestazione di Torino sono due jolly che Allegri si è già giocato e sono due in tre gare di campionato, per questo motivo le aspettative salgono ulteriormente. Non dovrebbero esserci grosse sorprese in difesa con i soliti Mexes e Zapata centrali e sugli esterni dovrebbe trovare conferme Constant a sinistra e Zaccardo a destra a meno di un miracoloso recupero di Ignazio Abate. L’esperimento Emanuelson trequartista, come nella prima sua stagione al Milan, non è andato come si aspettava Allegri, così da decidere di rispedirlo terzino e li si giocherà il posto con Constant. La linea mediana vedrà certamente De Jong davanti alla difesa e probabilmente Muntari con Poli nel ruolo delle classiche mezzali. Nocerino morderà il freno ancora una volta ma sembra davvero un lontano parente di quello ammi-
rato due anni e mezzo or sono. Stessa sorte toccata a Robinho che però ha come antagonista Birsa e quindi qualche chance in più di spuntarla. Lo sloveno è ancora fuori dagli schemi di Allegri e pare aver pagato un po’di emozione nella gara con il Celtic. Lo schieramento di Robinho nel ruolo di trequartista libera la strada alla coppia Balotelli-Matri che non ha sfigurato mercoledì scorso, ma che necessita di più palloni giocabili. Benitez invece dorme sonni tranquilli vedendo l’approccio tattico e mentale dei suoi prima di gare semplici sulla carta o dei grandi appuntamenti come quello con i vicecampioni d’Europa. Molto probabilmente il tecnico spagnolo confermerà il 4-2-3-1 con Higuain, Callejon ed Hamsik nel reparto d’attacco e sarà titolare Paolo Cannavaro per far rifiatare Britos in difesa.
STADIO MEAZZA ORE 20.45
MILAN
NAPOLI
In Casa Ultima Vittoria 1/9/13 Milan-Cagliari 3-1
In Casa Ultima Vittoria 15/9/13 Napoli-Atalanta 2-0
Ultimo Pareggio 12/5/13 Milan-Roma 0-0
Ultimo Pareggio 3/3/13 Napoli-Juventus 1-1 Ultima Sconfitta 16/12/12 Napoli-Bologna 2-3
Ultima Sconfitta 11/11/12 Milan-Fiorentina 1-3
Fuori Casa Ultima Vittoria 1/9/13 Chievo-Napoli 2-4
Fuori Casa Ultima Vittoria 19/5/13 Siena-Milan 1-2 Ultimo Pareggio 15/9/13 Torino-Milan 2-2
Ultimo Pareggio 14/4/13 Milan-Napoli 1-1
Ultima Sconfitta 25/8/13 Verona-Milan 2-1
Sconfitta 19/5/13 Roma-Napoli 2-1
Allenatore: Massimiliano Allegri
Allenatore: Rafael Benítez
Arbitro: Luca Banti di Livorno
MILAN (4-3-1-2)
Napoli (4-2-3-1)
Abbiati Abate
Mexes
Poli
Reina
Zapata Emanuelsson De Jong
Muntari
Robinho Matri
Balotelli
Maggio
Albiol
Behrami Callejon
Britos
Zuniga
Inler Hamsyk Higuain
Insigne
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BALOTELLI SUPER STAR
BELLA INTER
SBIADITO MILAN Berlusconi, malgrado i guai politici e giudiziari, può sorridere. Il suo Milan ha strappato in extremis tre punti pesanti al Celtic in Champions gettando le basi per un bel testa a testa col Barcellona e, dopo la paura di Torino contro i granata di ventura, si appresta ad incrociare le armi con quel Napoli da favola che ha messo sotto l’Atalanta in campionato e il Borussia Dortmund in Europa. Non sarà facile contro i ragazzi di Benitez perchè Allegri, purtroppo, ancora una volta sarà costretto a guardare cosa succede nell’infermeria rossonera prima di poter stilare una formazione decente da opporre al Napoli. Il Milan, è inutile nasconderlo, è partito col piede sbagliato cadendo rovinosamente a Verona nel match inaugurale di campionato con i gialloblu di Mandor-
lini, guarda caso un ex interista. Poi ha rialzato la testa battendo il Cagliari a San Siro, quindi ha rimediato quel pareggio fortunoso in zona Cesarini all’Olimpico torinese conquistando il quarto punto in tre partite. Intanto Napoli e Roma, vincendo sempre, sono andate in fuga distanziando i rossoneri di cinque punti, che non sono pochi pur considerando che se siamo alle prime battute. Il futuro molto dipenderà dal risultato di stasera, dove gli avversari si presentano con un biglietto da visita eclatante per aver battuto in Champions i vice campioni d’Europa del Borussia. I pericoli per il Milan arrivano da diverse direzioni, in primo luogo da Higuain e Hamsik, poi da Insigne, il cui calcio piazzato messo a segno con i tedeschi è già entrato nella storia del club partenopeo e pron-
tamente paragonato alle prodezze di Maradona. Senza Kakà e senza altri gioielli, Allegri, se lo augurano i tifosi, cercherà di fare del suo meglio per bloccare l’armata di Benitez. per l’Inter, fuori dalle coppe, il discorso è un po’ diverso. I nerazzurri targati Mazzarri, finora hanno fatto bene: hanno liquidato senza grandi patemi il Genoa a San Siro nella gara inaugurale, poi hanno messo sotto il Catania al Cibali senza grandi difficoltà, quindi hanno inchiodato la Juventus costringendola al pareggio una settimana fa. La classifica dei nerazzurri è buona se non ottima. L’Inter sarà di scena a Reggio Emilia oggi a mezzogiorno contro il Sassuolo fanalino di coda. Facile sulla carta, però meglio non fidarsi perchè il ricordo di due stagioni fa col Novara al Piola brucia ancora parecchio.
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ontro la prima in classifica a punteggio pieno e con nove titolari in infermeria, l’imperturbabile e pacifico Allegri non avrà vita facile nell’affrontare la “Corazzata Napoli”. Per fortuna i Bioritmi, che esprimono la potenzialità Fisica, la partecipazione Emotiva e la rapidità delle intuizioni di gioco dei singoli atleti, sono favorevoli ai rossoneri con 5,99 contro un valore medio di 5,94 del Napoli. Secondo questa analisi, il Milan dovrebbe es-
sere avvantaggiato ed avere più possibilità di vittoria rispetto alla formazione allenata dall’ottimo Rafa Benitez. Nello specifico delle potenzialità di rendimento, le due contendenti, dal punto di vista tonicità e resistenza alla fatica, hanno lo stesso valore assoluto di 6.02: Zaccardo 6.50, Zapata e Saponara 6.20, Balotelli 6.13 contro Reina 6.50, Inler 6.47, Insigne 6.44 e Fernandez 6.41. Dal punto di vista emozionale, i partenopei dimostreranno maggior agonismo 6.09 degli uomini di Allegri
con 6.06 di valore assoluto: Reina 6.45, Maggio, Callejon, Mertens e Higuain 6.39 contro Zaccardo e Muntari 6.49, Abbiati e Nocerino 6.45. Sul fronte delle energie intellettive ed intuitive, la formazione milanese risulterà più concentrata e fortemente determinata con 6.14 rispetto agli avversari con 5.8: Saponara 6.50, Robinho 6.49, Zaccardo e Saponara 6.48 e Balotelli 6.42 (forte intuizione e sesto senso) contro Fernandez 6.50 (grande perspicacia), Insigne 6.37 e Higuain 6.26 (decisamente in palla). Partita emotiva.
Milan-Napoli. Allegri disperato per l’incidente a Kakà. I medici gli hanno detto che rimarrà fuori squadra solo per quaranta giorni. Mario Gomez infortunato, per sei settimane porterà il gesso alla gamba destra. Della Valle ha commentato: “Meglio, risparmio su una scarpa”. Milan-Napoli. Sulla carta, grande disparità di valori. San Gennaro ha un tesoro di diamanti, brillanti, argenti, coralli lavorati, zaffiri, smeraldi, e collane d’oro massiccio; San Siro ha solo tre anelli.
LA CLASSIFICA Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 16 18 19 20
Napoli 9 3 3 0 0 9 2 7 Roma 9 3 3 0 0 8 1 7 Inter 7 3 2 1 0 6 1 5 Fiorentina 7 3 2 1 0 8 4 4 Juventus 7 3 2 1 0 6 2 4 Livorno 6 3 2 0 1 6 3 3 Lazio 6 3 2 0 1 6 5 1 Verona 6 3 2 0 1 4 4 0 Milan 4 3 1 1 1 6 5 1 Udinese 4 3 1 1 1 5 4 1 Torino 4 3 1 1 1 4 4 0 Cagliari 4 3 1 1 1 4 5 -1 Atalanta 3 3 1 0 2 3 4 -1 Genoa 3 3 1 0 2 5 7 -2 Bologna 2 3 0 2 1 3 6 -3 Parma 1 3 0 1 2 2 6 -4 Sampdoria 1 3 0 1 2 2 6 -4 Chievo 1 3 0 1 2 2 7 -5 Catania 0 3 0 0 3 1 7 -6 Sassuolo 0 3 0 0 3 1 8 -7
TURNO ODIERNO 4ª Giornata
Sabato 21 Settembre 18:00 Cagliari - Sampdoria: Nereo Rocco,Trieste Sabato 21 Settembre 18:00 Chievo - Udinese: Marc Antonio Bentegodi, Verona Sabato 21 Settembre 20:45 Genoa - Livorno: Luigi Ferraris, Genova Domenica 22 Settembre 12:30 Sassuolo - Inter: Città del Tricolore, Reggio Emilia Domenica 22 Settembre 15:00 Atalanta - Fiorentina: Azzurri d’Italia, Bergamo Domenica 22 Set, 15:00 Bologna - Torino: Dall’Ara, Bologna 22 Settembre 15:00 Roma - Lazio: Stadio Olimpico, Roma Domenica 22 Settembre 15:00 Catania - Parma: Angelo Massimino, Catania Domenica 22 Settembre 15:00 Juventus - Verona: Juventus Stadium, Torino Domenica 22 Settembre 20:45 Milan - Napoli: Giuseppe Meazza, Milano
classifica marcatori 4 reti Hamsik (Napoli) 3 reti Callejon (Napoli) Rossi (Fiorentina) Vidal (Juventus) Paulinho (Livorno) 2 reti Stendardo (Atalanta) Paloschi (Chievo) Gomez (Fiorentina; 1 rigore)
Lodi (Genoa; 1 rigore) Nagatomo (Inter) Palacio (Inter) Tevez (Juventus) Candreva (Lazio; 1 rigore) Emeghara (Livorno; 1 rigore) Balotelli (Milan; 1 rigore) Higuain (Napoli) Florenzi (Roma) Cerci (Torino) Muriel (Udinese; 1 rigore)
Toni (Verona) 1 rete Lucchini (Atalanta) Diamanti (Bologna) Kone (Bologna) Moscardelli (Bologna) Cabrera (Cagliari) Nainggolan (Cagliari) Pinilla (Cagliari) Sau (Cagliari) Barrientos (Catania)
Aquilani (Fiorentina) Borja Valero (Fiorentina) Pizarro (Fiorentina) Antonini (Genoa) Calaio’ (Genoa) Gilardino (Genoa) Alvarez (Inter) Icardi (Inter) Vucinic (Juventus) Cavanda (Lazio) Hernanes (Lazio) Klose (Lazio)
PROSSIMO TURNO 5ª Giornata
Martedì 24 Settembre 20:45 Udinese - Genoa: Friuli, Udine Mercoledì 25 Settembre 25 Set, 20:45 Lazio - Catania Olimpico, Roma 25 Set, 20:45 Chievo - Juventus: Marc Antonio Bentegodi, Verona 25 Set, 20:45 Livorno - Cagliari: Armando Picchi, Livorno 25 Set, 20:45 Napoli - Sassuolo: San Paolo, Napoli 25 Set, 20:45 Bologna - Milan: Dall’Ara, Bologna 25 Set, 20:45 Parma - Atalanta: Ennio Tardini, Parma 25 Set, 20:45 Sampdoria - Roma: Luigi Ferraris, Genova 25 Set, 20:45 Torino - Verona: Stadio Olimpico, Torino
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IL PERSONAGGIO DEL NAPOLI: GONZALO HIGUAIN
Lo chiamavano Speedy Gonzalo
Gol, assist, affetto, passione e sudore, lavoro e impegno. Leader, uomo immagine in campo e fuori, il Pipita dice grazie ai nuovi tifosi a suo modo: tanti gol e poche parole
H
a regalato i tre punti e un primo posto in classifica al Napoli in una domenica all’insegna di un ritmo incalzante. Gonzalo Higuain ha le spalle forti, il fiuto da goleador ed è ricco di un’esperienza che solo in una squadra come Real Madrid si può imparare. “A Madrid ci sono stati momenti in cui mi sono divertito, altri in cui le cose sono andate diversamente”, spiega il giocatore, che ha trovato la propria dimensione all’ombra del Vesuvio. “In Spagna ho vissuto momenti positivi, altri meno. Soffrivo il fatto di dovermi dividere le partite con Benzema”.
Che l’argentino sia un elemento speciale lo si è potuto notare anche un paio di settimane fa, quando, durante una grande festa all’Official Store del Napoli al Centro Commerciale Campania, è stato ospite del punto vendita esclusivo di Marcianise improvvisandosi commesso. “È comunque sempre bellissimo essere a contatto con la gente e con i tifosi azzurri in un modo divertente e diverso dal solito”. Dopo essere rientrato dalla Francia insieme alla sua famiglia, Higuaín muove i primi passi in ambito calcistico tra le file dell’Atlético Palermo. Dall’omonimo club del quartiere di Buenos Aires, il River Plate lo acquista all’età di 10 anni. Higuaín fa
“O’ Ciucc” Senza Santi a San Siro
Gira che ti gira, il Napoli, dopo l’esperienza positiva con Mazzarri, sembra aver trovato l’allenatore giusto all’ambiente partenopeo. Rafael Benitez è di sangue caliente, gioviale, quasi una figura perfetta del napoletano prima maniera, quello che riesce ad identificarsi il più possibile con l’ambiente in cui lavora. Non stiamo parlando male di Mazzarri, che il suo lavoro lo ha fatto bene, ma, evidentemente, non aveva indossato l’abito giusto per essere “napoletano”, nonostante gli sforzi. Un posticino nel cuore dei tifosi azzurri lo aveva, comunque, conquistato per aver portato la squadra al calcio che conta. Da questa posizione ora è ripartita la compagine vesuviana che si trova a guidare la classifica e cerca la conferma questa stasera contro i rossoneri. Gli undici di De Laurentis sono saliti in terra lombarda senza aver portato a seguito il loro miglior amico, un certo San Gennaro, perché sperano, dopo aver visto quello che ha combinato l’altro santo a Torino, non ne cali dal cielo un collega con la stessa maglia a strisce. Il Napoli è cambiato, prima di ogni altra cosa nella mentalità, lasciando da parte il vecchio e consunto “fata-
lismo” di cui spesso si è fatto scudo. Il Ciuccio, non ronzino ben inteso, sa come galoppare accompagnato dall’entusiasmo. Il Milan ne è consapevole e sa che non basterà l’apporto di un balbettante, e non più giovanotto, ripescato dal Naviglio come Mosè dal Nilo. La differenza, però, sta nel fatto che quest’ultimo era il “predestinato” del Signore, mentre Kakà non assomiglia, almeno per il momento, nemmeno ad un calciatore di serie C. Napoli e Milan, al di là del sarcasmo, si affronteranno come hanno sempre fatto in passato, con lealtà e forza. Il primo per rafforzare il suo primato, il secondo per non perdere altro terreno, sperando che il Napoli, come gli succede spesso, davanti agli ottantamila di San Siro perda la concentrazione e fallisca la stoccata. I figli del Vesuvio, ovviamente, non ci stanno e lo dimostreranno con tutta la loro intatta forza, in onore di don Raffaele, il nuovo “profeta” del calcio napoletano. Un vero “guappo” della panchina.
una trafila nelle giovanili e debutta in prima squadra il 29 maggio 2005, all’età di 17 anni. Il River Plate lo cede poi al 50% (del cartellino) al Locarno. Il 14 dicembre del 2006, pochi giorni dopo aver compiuto 19 anni, viene acquistato a titolo definitivo dal Real Madrid per 13 milioni di euro. Firma un contratto di sei anni e mezzo a decorrere dal gennaio seguente. A fine anno lascia il Real Madrid dopo sei stagioni e mezzo con sei trofei vinti, 264 partite giocate e 121 reti realizzate. Il 27 luglio scorso è stato acquistato a titolo definitivo dal Napoli e bloccato con un contratto quinquennale.
Gonzalo Gerardo Higuaín è un calciatore argentino in possesso del passaporto francese e con lo status di comunitario. Figlio d’arte (il padre Jorge, ex difensore, ha trascorso quasi per intero la propria carriera in Argentina), è soprannominato el Pipita, nomignolo che trae origine dal soprannome del padre, detto el Pipa.
Chi è Gonzalo Higuain Nato a Brest, in Francia, il 10 dicembre 1987,
La Mazzarrinter cerca conferme col Sassuolo Nella nuova casa degli uomini di Squinzi sarà gara vera e carica di tensioni
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bbiamo parlato in lungo e in largo di un Inter-Juventus che sarebbe stata decisiva, soprattutto dal punto di vista psicologico (perlomeno seguendo il pensiero di Antonio Conte) per il percorso futuro dei nerazzurri in campionato. Il pareggio scaturito al Meazza dopo una prestazione maiuscola e ad armi pari contro la regina del campionato, non può che aver rinfrancato, soprattutto per la tenuta fisica della squadra, l’intero ambiente nerazzurro. Dopo aver sistemato la condizione atletica grazie al lavoro di Giuseppe Pondrelli, infatti, Walter Mazzarri si è dedicato a sistemare e rivoluzionare dal punto di vista psicologico la condizione mentale dell’intera squadra. La conferma non arriva soltanto dalla personalità messa in campo dai giocatori nella sfida contro Genoa, Catania o, ancor di più, contro la Juventus a San Siro. Il vero segreto di questo colpo di spugna risiede proprio nei numeri e nelle statistiche che mettono l’Inter ai primi posti in tutte le categorie. A partire dai contrasti (oltre la media è la percentuale dei contrasti vinti) passando per l’elevato numero di cross per partita (in cui può leggere la ritrovata fiducia per gli esterni) e infine nel numero di
falli fatti nella zona nevralgica del campo (sintomo di un ritrovato coraggio, nell’interrompere aggressivamente le trame di gioco avversarie) Mazzarri è riuscito ad infondere, per ora perlomeno nei suoi titolarissimi, una nuova percezione delle prprie potenzialità. E allora spazio, anche a Sassuolo, al confermatissimo undici in grado di iniziare così bene la stagione. Gli unici ballottaggi riguardano il rientro degli infortunati, Samuel su tutti dato il problema al piede che sta tormentando Andrea Ranocchia e il possibile inserimento fin dal primo minuto di una vera prima punta, con conseguente arretramento sulla linea mediana di Ricky Alvarez. Mazzarri, probabilmente lancerà ancora una volta Icardi o Belfodil dalla panchina, a partita in corsa, quando la prestanza atletica dei due bomber potrebbe spaccare in due la partita. Taider ha dimo-
strato come con il suo dinamismo possa meritare una maglia da titolare relegando la classe e le geometrie di Mateo Kovacic ancora verso la panchina.L’impegno contro il Sassuolo, carico di tensioni dovute alle dichiarazioni da tifoso del presidente Squinzi, non fanno altro che caricare di significato il vero banco di prova per il nuovo corso nerazzurro. Il Sassuolo di Eusebio Di Francesco è una squadra vivace, aggressiva e pungente. Zaza e Floro Flores sono in grado di essere attivati con pericolosità dalla coppia di centrocampisti Kurtic-Marrone, due che sanno abbinare con costanza qualità e quantità; Terranova è ormai leader e trascinatore del reparto difensivo che, seppur fragile, offre comunque un grande contributo alla fase di costruzione. Una formazione tutt’altro che battuta in partenza, che davanti al proprio pubblico ha tutta l’intenzione di
mettere i bastoni fra le ruote a questa Inter.Una squadra ritrovata e rinfrancata, comunque, dal lavoro di Walter Mazzarri che partendo dalle basi, ha ridato vitalità e concretezza ad un gruppo che aveva perso la convinzione di essere importante. E se a questo aggiungessimo il recupero di Mateo Kovacic e Diego Milito otterremmo innanzitutto una squadra con due armi in più a disposizione del tecnico, con una dose di qualità in campo o in panchina più elevata e la possibilità di variare in corso d’opera schemi, ritmi e tattiche per offrire soluzioni alternative al comunque collaudato 3-5-1-1. Due frecce in più, quindi, nella faretra di Walter Mazzarri che potrà giostrare i propri uomini anche con un po’ di turnover lanciando la rincorsa della sua Inter verso le posizioni che contano. La sfida è lanciata.
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Il figlio d’arte Ignazio Abate, dotato di grande velocità, difensore del Milan e della Nazionale italiana, inizia la sua carriera nelle giovanili della squadra di Rescaldina e nel 1999 passa al Milan
con il quale ha vinto il Campionato Allievi Nazionale nella stagione 2002-2003. L’esordio in prima squadra, a 17 anni, è in Coppa Italia contro la Sampdoria in sostituzione di Dario Šimić. La settimana successiva, a San Siro, contro il Celta Vigo ottiene anche la prima presenza in Champions League, diventando a 17 anni e 27 giorni il giocatore più
giovane, successivamente superato da Bryan Cristante, nella storia rossonera a esordire nella competizione. Successivamente viene mandato, in prestito, al Napoli in Serie C1. Con i partenopei collezionerà 32 presenze e 2 reti. Dopo essere passato da Genoana, sponda blucerchiata, Piacenza, Modena, Empoli e Torino, nel 2009 torna al Milan.
il padre Beniamino Abate, di ruolo portiere, parte dalla primavera rossonera senza, però, mai esordire in prima squadra. Nella stagione 8283 indosserà la maglia del Napoli senza mai scendere in campo. In carriera conquisterà solo una Coppa UEFA, ma con l’Inter. Attualmente Abate è allenatore dei portieri della Primavera, ma dal 2004 al 2008 ha allenato i portieri della prima squadra. L’attuale allenatore rossonero Massimiliano Allegri ha iniziato la carriera come calciatore nella Cuoiopelli, successivamente ha fatto esperienza nelle società toscane di Livorno, Pisa e Pro Livorno, i campi si Serie A li calpesterà con la maglia del Pescara e il suo primo gol lo segnerà
stagione del suo esordio sulla panchina rossonera. Chi non ricorda il grande José João Altafini, brasiliano ma di origini italiane? Ha fat-
to parte sia della Nazionale brasiliana, con cui ha vinto il mondiale nel 1958 in Svezia segnando due reti in tre partite, che della Nazionale italiana dal 1961. Dal ‘58 al ’76, con 120 reti in 205 presenze, ha indossato i colori rossoneri vincendo due scudetti e una Coppa dei Campioni, in quest’ultima competizione ha segnato ben 14 reti e nella partita vinta contro l’Union Luxembourg Con i rossoneri ha vinto un proprio al Milan al primo per 8-0 segnò 5 reti, record Campionato italiano e una minuto, partita persa poi che detiene con altri otto Supercoppa italiana. Anche per 4-5. Con il Pescara, in calciatori e ancora imbattuSerie A, segnerà 4 gol in 46 presenze. Una volta appese le scarpette al chiodo inizierà la carriera di allenatore. Con il Milan ha vinto uno scudetto e una Supercoppa italiana e al Gran Galà del calcio AIC ha vinto il premio individuale quale migliore allenatore, tutto nella
to. In rossonero sarò anche capocannoniere della Coppa Italia ’60-61, della Serie A nella stagione successiva e della Coppa dei Campioni l’anno successivo ancora. Dopo le sette stagioni al Milan passò altri sette anni con la maglia del Napoli collezionando 71 reti in 180 partite giocate e vincendo una Coppa delle Alpi. Piccola nota di Gossip che all’epoca, parliamo della fine degli anni ’60, era semplicemente uno scandalo. Josè Altafini, già sposato con una ragazza brasiliana, si innamora di Annamaria Galli moglie del suo ex compagno di squadra al Milan Paolo Barison e madre di tre figli. La donna lascerà il marito per andare a vivere con Altafini che poi sposò nel 1973. Lasciamo la cronaca rosa per tornare a calciare il pallone con Giorgio Braglia arrivato al Napoli allenato da Luís Vinício nell’estate del 1973. Con gli azzurri vivrà il periodo più brillante della sua carriera, in tre stagioni segnerà ventiquattro reti in ottanta partite contribuendo alla conquista della Coppa Italia del ’76, suo uno dei quattro gol che il Napoli segnò al Verona nella finale dell’Olimpico. Finita l’avventura campana Braglia arriva al Milan nel ’76 giocando poco in campionato, solo tre incontri disputati, ma determinante per la conquista della Coppa Italia, di cui si aggiudica anche il titolo di capocannoniere con sei reti a pari merito con il compagno di
squadra Calloni, andando a segno anche nella finale di San Siro contro l’Inter. La stagione successiva, però, non viene confermato e parte alla volta del Foggia. L’attaccante Giuseppe Damiani, da tutti conosciuto come Oscar Damiani, cresciuto nelle giovanili dell’Inter gioca nel Napoli la stagione ’72-73 segnando 5 gol in 26 partite. Con i rossoneri, invece, giocherà dal 1982 al 1981, di cui una stagione in Serie B. “Flipper” , questo il suo soprannome, con il Milan vincerà il Campionato italiano di Serie B 82-83. Dopo l’attività agonistica ha intrapreso la carriera da procuratore occupandosi di Billy Costacurta, Massimo Marazzina, Beppe Signori, Christian Panucci, Marco Simone, Lilian Thuram e Andriy Shevchenko. Oggi e agente di Tommaso Rocchi, Kevin Constant,
Mikael Silvestre, S erg i o Pe l l i s s i e r, J e a n François Gillet e Flavio Roma.
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Lodetti trema. L’ex centrocampista del Milan: ‘’Mi auguro che la vit oria in Champions sia servita” Due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe, due scudetti e due coppe Italia. Giovanni Lodetti è un grandissimo pezzo di storia del Milan e della nazionale italiana. Se l’Italia può vantare in bacheca una vittoria nei campionati Europei, lo deve anche alla grinta, alla dinamicità e alla grande dedizione che il centrocampista di Caselle Lurani ha sempre messo in campo al servizio della squadra. Era così coriaceo e decisivo nel suo apporto difensivo che descrivendone l’incisività tanti opinionisti e giornalisti coniarono il detto “11 Lodetti vinceranno sempre contro 11 Rivera”. Da quando ha appeso gli scarpini al chiodo non ha mai lasciato veramente il mondo del calcio, diventando lui stesso un volto tv di numerose trasmissioni, non ultima quella di Odeon – Il campionato dei campioni. Milan-Napoli che partita si aspetta di vedere al Meazza? Prima di tutto mi aspetto di vedere un Milan all’altezza della partita. Diverso da quello sceso in campo in Champions. Credo che sarà comunque una partita interessante. Entrambe le squadre avendo vinto in Europa sono moralmente rinvigorite. Sarà una partita combattuta ma sicuramente molto bella. Milan che, però è in emergenza
infortuni, con Allegri che sarà costretto ad affidarsi, ancora una volta al solo estro di Mario Balotelli… Che poi Balotelli non sta neanche
punto chiave della partita sarà il solido partendo già dal trequarcentrocampo ed è lì che il Milan tista, Birsa, più difensivo di Robinho sta soffrendo, soprattutto dal pun- Sicuramente dal punto di vista delto di vista della creazione di trame la quadratura Birsa assicura più
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di Benitez? Il Napoli ha entusiasmo, volontà di far bene e una squadra molto forte. La vittoria in Champions ha ovviamente implementato la fiducia nei propri mezzi di questa squadra. Benitez mi ha stupito, perché diversamente da quanto fatto vedere all’Inter, sta dimostrando tutto il suo valore lanciando il Napoli verso obiettivi importanti. Quale giocatore toglierebbe a questo Napoli? In mezzo al campo toglierei quello che più mi ha impressionato: Valon Behrami, un centrocampista incredibilmente atletico, che recupera un sacco di palloni e garantisce equilibrio alla squadra. Noi ci concentriamo spesso sui giocatori che fanno gol, ma sono giocatori come Behrami e Maggio a far quadrare il cerchio. Oltretutto sulla fascia sinistra del Milan Emanuelson e Costant non sono secondo me all’altezza di fronteggiare un esterno offensivo come Maggio.
giocando benissimo. Affiancato da Matri il peso dell’attacco in realtà ricadrà anche sull’attaccante ex-Juventus. Il problema è che il
offensive. Però in Champions alla fine sono arrivati i tre punti con un centrocampo molto chiuso e
quantità. Il problema è che non lo ritengo adatto a quel ruolo e, forse anche ad un Milan con obiettivi importanti. Io continuo a credere
IL NAPOLI PROVA A BRUCIARE LE ALI AL DIAVOLO l Sud domina il campionato. La classifica, dopo tre giornate, parla chiaro: Napoli e Roma sono in fuga a punteggio pieno con tanti saluti a Juventus, Inter e Fiorentina bloccate sul pareggio nel turno precedente. Il bello però deve ancora venire. Il Napoli di Rafa Benitez stasera a San Siro incrocerà le armi col Milan di Allegri reduce dal pirotecnico e polemico 2-2 col Toro, partita che sembrava ormai chiusa per Kakà e compagni dopo la seconda rete di Cerci. Il match di oggi dovrà dire, in sintesi, se il Milan nel suo dna ha ancora la potenza degli scorsi ani per far fuori i partenopei in modo da rimonta-
che Robinho possa essere decisivo, perché è un giocatore che può assicurare sia un aiuto in fase difensiva, ma soprattutto può dare vivacità ed imprevedibilità alle trame
re lo svantaggio in classifica, oppure concedere semaforo verde agli avversari mettendo già da parte con largo anticipo ambizioni di scudetto o piazzamenti per la futura Champions. Il Napoli è inutile negarlo è una forza dirompente del campionato. Higuain ha già fatto dimenticare Cavani mentre Benitez è entrato con prepotenza nel cuore dei napoletani dopo l’addio di Mazzarri. Ma la quarta di campionato non regala solo Milan-Napoli. All’Olimpico va in onda il derby della Capitale con una Roma lanciatissima che affronta un Lazio tonificata dal rotondo successo col Chievo. bestia nera dell’undici di Petkovic da quasi dieci tornei. Dei due scontri al vertice potrebbero trarre vantaggio gli immediati inseguitori, cioè Fio-
rentina, Juventus e Inter. La Viola andrà a Bergamo contro un’Atalanta dal dente avvelenato per lo 0-2 del San Paolo, i bianconeri ospiteranno la rivelazione Verona di mister Mandorlini mentre i nerazzurri di Mazzarri terranno a battesimo il fanalino di coda Sassuolo oggi a mezzogiorno a Reggio Emilia. La formazione di Di Francesco è alla caccia del primo successo in serie A dopo tre sconfitte (pesanti) coinsecutive. Per il resto la giornata ha regalato i tre anticipi del sabato fra Cagliari-Samp, Chievo-Udinese e Genoa-Livorno. Da seguire la trasferta del Torino a Bologna e quella del Parma, bastonato dalla Roma, al Massimino contro un Catania ancora a quota zero malgrado il discreto avvio.
Pronostico e marcatori? Nessun pronostico, questa è una partita da tripla sopra ogni punto di vista. Diciamo che mi auguro che la vittoria in Champions abbia ridato il giusto morale al Milan e, offensive di Allegri. La vittoria del Napoli contro il quindi che con il cuore i rossoneri Borussia Dortmund garantisce possano uscire vincenti da questa un morale diverso alla squadra sfida.
Milan-Napoli festival del gol Al Meazza sfida tra difese in rodaggio e attacchi atomici
Nel posticipo del terzo turno il Napoli di Rafa Benitez fa visita al Milan di Max Allegri, con i rossoneri imbattuti nelle ultime 19 sfide dirette a San Siro. Le 2 squadre, ritenute tra le più agguerrite rivali in chiave scudetto, arrivano a questo appuntamento con rendimenti opposti: percorso netto degli azzurri, in testa alla classifica a punteggio pieno, mentre i rossoneri, falcidiati dagli infortuni, hanno perso a Verona, vinto con il Cagliari e pareggiato, tra mille po-
lemiche, allo scadere contro il Torino. Da verificare, inoltre, quante scorie psico-fisiche ha lasciato nei calciatori l’impegno in Champions League di mercoledì con entrambe le compagini alla terza partita in sette giorni e attese dal turno infrasettimanale; con il Milan a Bologna e gli azzurri che ospitano il Sassuolo, mentre sabato il Napoli sarà al “Galileo Ferraris” con il Genoa e il Milan che ospiterà la Sampdoria. In virtù dell’intenso calendario e delle caratteristiche simili
delle due protagoniste, che vantano attacchi tra i migliori d’Europa, ma difese non del tutto collaudate, ci si può attendere una sfida ricca di gol: se non vi gusta molto il pareggio (offerto mediamente a 3.20) vi segnaliamo l’Over 3,5 che sfiora quota 3,40. Vi ricordiamo che, attraverso i vostri smartphone, iphone e tablet scaricando le applicazioni dei maggiori concessionari, potete divertirvi scommettendo in modalità Live sull’evento. Ricordatevi sempre di giocare con responsabilità. Vi proponiamo, infine, le quote relative al Primo marcatore della gara, ovvero colui che segnerà il primo gol dell’incontro: gettonatissimi i bomber Balotelli e Higuain, che pagano 4 volte e mezzo la puntata, interessanti anche le opzioni Callejon a 6,50, Hamsik ed El Sharaawy a 7 e Matri a 8. Da non escludere Insigne e Robinho entrambi in lavagna a 11 volte la posta.
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UNA SFIDA COL BATTICUORE, OCCHIO A HIGUAIN IL CALCIO ITALIANO TORNA AI GRANDI NOMI U
na bella Inter. Sinceramente non me l’aspettavo. Ha tenuto in scacco la Juve ribattendo colpo su colpo fino al fischio di chiusura. Avessimo vinto nessuno avrebbe avuto da ridire. Sono contento perché Mazzarri sta lavorando bene e i ragazzi gli rispondono positivamente. Ma passiamo al campionato. Ho visto un grande Napoli. La squadra di Benitez ha dimostrato tutta la sua potenza piegando una tenace Atalanta. Stasera avrà nelle gambe la partita di Champions con il Borussia, però sono certo che darà parecchio fastidio al Milan tentando il colpaccio. Il Napoli è una signora squadra. La partenza di Cavani ha regalato al club partenopeo la possibilità di rinforzare parecchio la
squadra in ogni settore. Higuain è un fior di giocatore, Callejon è l’uomo giusto per questa squadra, Albiol è un grande mentre fra i pali c’è un portiere esperto come Reina senza togliere nulla al partente De Sanctis Poi se guardiamo quanto ha fatto Hamsik nelle prime tre gare di campionato c’è da rimanere a bocca aperta. Lo slovacco è arrivato sicuramente al top della carriera e per il Milan in questa gara sarà il sorvegliato a vista. Personalmente ritengo che il Napoli abbia le carte in regola per vincere lo scudetto. Anche se la Juventus resta la favorita d’obbligo. Il campionato è bello e interessante perché insieme alla Vecchia Signora, oltre al Napoli, a pole ci sono Roma, Inter e Fiorentina. La Roma anche a Parma ha dimostrato di essere un squadra con grandi risorse e il derby di oggi con la Lazio penso confer-
merà la mia analisi. Peccato per la Fiorentina. Montella ha perso Gomez per un po’ di tempo e questo potrebbe influire sul rendimento della squadra , soprattutto in una trasferta insidiosa come quella di Bergamo con l’Atalanta. Sono curioso di vedere l’Inter impegnata col Sassuolo. Finora la squadra emiliana ha deluso le aspettative prendendo gol a raffica. Mi auguro che non si rifaccia con l’Inter. Se penso al Sassuolo mi viene in mente la partita di due stagioni fa al Piola col Novara, dove noi eravamo i favoriti, poi ci abbiamo clamorosamente lasciato le penne Mazzarri sa benissimo quali sono i rischi per una gara del genere. Ho seguito con attenzione il Genoa nel derby della Lanterna. Una bella squadra, complimenti a Liverani.
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inalmente qualcosa di nuovo, anzi di antico: tornano finalmente in Italia i grandi nomi del calcio internazionale, calciatori di un certo livello dopo che per anni c’è stata una emorragia che ha portato il nostro calcio ad un preoccupante impoverimento. Balotelli, Llorente, Tevez, Mario Gomez e non finisce qui. Non è gente di basso profilo che è approdata in Italia anzi, sino a qualche mese fa era impensabile immaginare Gomez alla Fiorentina. Quelle di Llorente e Tevez sono state due operazioni portate avanti con grande attenzione e maestria, te-
nendo conto anche del cosiddetto Fair Play finanziario che, spesso, è una scusa dietro la quale si nasconde la poca voglia di spendere o la mancanza di strategia finanziaria. Anche sul mercato interno ci sono stati movimenti molto importanti, specialmente da parte della Juventus che ha scavato intorno tra se e le altre squadre un vero e proprio abisso, vista la facilità con cui ha vinto l’ultimo campionato. Il Napoli, da canto suo, ha preso Callejon, Higuain e Alviol, oltre a Reina e Zapata con i soldi incassati dalla cessione di Cavani. Il Milan si è
ripreso Kakà e secondo me è stato un errore, questi rientri lasciano sempre qualche dubbio, vedere il ritorno di Shevchenco. L’Inter, dopo Belfodil e Icardi avrebbe potuto e dovuto trovare un sostituto di Zanetti che, anche dopo il recupero di questo infortunio, potrebbe non essere più lo stesso calciatore che abbiamo visto in campo fino alla partita che lo ha visto protagonista dell’infortunio.
IL NAPOLI SU MESSI E MASCHERANO TRIPLETTA DELLA FIORENTINA CON ROSSI SUPERSTAR Osvaldo verso l’Inter? Lazio di misura sul Legia Varsavia
Partenza col piede giusto per la Fiorentina in Europa League. I viola di Montella, pur orfani di Gomez e Cuadrado, hanno liquidato tranquillamente la pratica Pacos de Ferreira battendo i portoghesi al Franchi con un secco 3-0. A segno Rodriguez, Matis e Pablito Rossi. Un bel segnale in prospettiva dell’impegno di campionato di giovedì sera con l’Inter a San Siro. Il Pacos, arrivato terzo lo scorso anno nella Premiera lusitana, era stato eliminato nei preliminari di Champions dallo Zenit San Pietroburgo di Spalletti. Un cliente, comunque, non facile che la Fiorentina ha messo sotto costruendo poco per volta il successo. Costinha, mister dei portoghesi, le ha tentate tutte per frenare gli attacchi di Borja Valero
e compagni ma alla fine ha dovuto arrendersi. Nello stesso girone della Viola il Dnipro ha dilagato a Cluj superando per 1-3 i rumeni del Panduri collocandosi a pari punti con i toscani al comando della classifica del Gruppo E. bene anche la Lazio che all’Olimpico vince di stretta misura con i polacchi del Legia Varsavia. Petkovic ha fatto parecchio turn over in prospettiva del derby di domenica con la Roma. Il gol partita è stato realizzato da Hernanes con un perfetto colpo di testa. Fa clamore in questo primo turno la sconfitta casalinga del Psv con i bulgari del Ludogores ritenuti la cenerentola del girone. Uno 0-2 tondo tondo indiscutibile che mette sotto accusa gli olandesi che, come è noto, erano stati eliminati dal Milan nello scontro diretto dei preliminari di Champions. Nel gruppo A bravissimo il San Gallo a battere
per 2-0 i russi del Kuban nella gara disputata in Svizzera, colpaccio dello Swansea a Valencia con un secco 0-3 legato però agli 80 minuti e passa giocati dagli spagnoli in inferiorità numerica. Lo Swansea è bene ricordare aveva bloccato in Premier League sabato scorso il capolista Liverpool. Da segnalare il successo dell’Eintracht Francoforte con il Bordeaux. I francesi non sono mai stati in partita e i tedeschi li hanno puniti. Impattano Siviglia e Lione mentre il Genk espugna alla grande Kiev battendo la Dinamo. Travolgente anche il Rubin Kazan che va vincere a Maribor e il Salisburgo che abbatte gli svedesi dell’Elfborg. I russi dell’Anzhj pareggiano in casa dei moldavi dello Sheriff e il Tottenham chiude la pratica con i norvegesi del Tromso per 3-0. Pareggio con reti inviolate fra Maccabi Tel Aviv e Apoel Nicosia.
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l Milan insiste con Honda. L’attaccante del Cska dovrebbe arrivare a gennaio nel mercato di riparazione ma su di lui è piombata anche l’Inter, non tanto per fare uno sgarbo ai cugini quanto al fatto che il giapponesino non disdegnerebbe il passaggio dall’altra parte del naviglio per via dell’amico e compagno di nazionale Nagatomo. Vedremo come andrà a finire. Insistono invece le voci riguardo a El Sharawy in merito al passaggio al Napoli ma il club partenopeo smentisce. Un nuovo arrivo, sempre per quanto concerne la squadra di Benitez, riguarda Mascherano. Il Barca lo lascerebbe libero però quale contropartita vorrebbe un’opzione su Hamsik in prospettiva della prossima stagione. De Laurentiis ci
sta pensando. Ma non è finita. Il Napoli milionario pensa addirittura al colpaccio di Messi, come fece ai tempi con Maradona. Napoli sogna. E nel calcio mai dire mai. L’Inter, indipendentemente da Honda, prova a tastare il terreno per Osvaldo. L’ex bomber della Roma nel Sunderland di Di Canio non gira e con la squadra all’ultimo posto in Premier League vorrebbe fare le valige per rientrare al più presto in Italia dove l’Inter lo accoglierebbe a braccia aperte. Occhi, ritornando in casa nostra, anche sul bresciano Mitrovic andato in gol con una doppietta l’altra sera nella gara del campionato cadetto delle rondinelle contro la Ternana. Il croato è seguito con attenzione dalla Lazio e dalla Sampdoria. Intanto il Real pare sia tornato alla carica per Handanovic ma l’Inter pren-
de tempo. Sulla Juve è piombato qualche giorno fa il Psg di Lorent Blanc. La squadra parigina vorrebbe Pogba ma il club bianconero ha risposto che il giocatore è incedibile. Facendo mente su Zidane anche allora la Vecchia Signora aveva dichiarato incedibile il fuoriclasse francese ma alla fine i quattrini (tanti) messi a disposizione dal Real Madrid hanno fatto fare marcia indietro ai dirigenti bianconeri concedendo via libera a Zidane. I possibile acquirenti di Cristiano Ronaldo invece possono mettersi il cuore in pace. CR7 era inseguito da parecchi club, in primis il Tottenham di Vilas Boas forte degli euro incassati dalla cessione di Bale. Ebbene CR7 ha rinnovato il contratto con le Merengues fino al 2018, per una cifra che si aggira attorno ai 17 milioni a stagione.
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40^ Coppa Italia per Milan Club Vince MC Cassano Murge
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a Coppa Italia per Milan Club è stata, a giudicare dalle partecipazioni, un grande successo che bissa quello degli anni passati per la partecipazione di molti Milan Club affiliati all’AIMC. Nell’organizzazione di questo torneo, grande merito deve essere riconosciuto ad Alessandro Capitanio, dirigente AIMC purtroppo recentemente scomparso, autore di tantissime iniziative che hanno coinvolto il mondo della tifoseria rossonera. Torniamo ad una “sua” creatura, la Coppa Italia per Milan Club, le cui fasi finali si sono svolte nella stupenda cornice del Centro Sportivo di Milanello. Sono state, queste conclusive del Trofeo Nereo Rocco, due magnifiche giornate di sport con tantissimo pubblico e con una grande partecipazione dei soci dell’Associazione, tutto reso possibile dalla disponibilità della Società, che ha concesso l’uso dell’impianto sportivo e dal
suo Direttore Antore Peloso. Eccezionale la partecipazione delle squadre a tutte le fasi eliminatorie della competizione che hanno dato il “passaporto” per le finali di Milanello e molta “chiassosa” la presenza delle famiglie dei calciatori che, oltre a fare un gran tifo per i propri parenti, hanno colto la bella occasione di visitare Milano. Sei squadre, anziché le solite quattro, in rappresentanza di altrettanti Milan Club, sono giunte alle finali dell’8 e 9 giugno e, per la prima volta, ecco anche una rappresentante dei numerosi club esteri iscritti alla Associazione Milan Club. Le squadre sono state premiate dal Direttore di Milanello Antore Peloso, dal Presidente dell’AIMC . Munafò, dai consiglieri Maestroni , Malvestiti , . Carrara e Buongiorno e dalla segretaria Arabella Pozzato. Sono stati premiati anche i singoli atleti per i ruoli più importanti: Il goleador del torneo Francesco
De Gennaro (Terlizzi), Il miglior portiere: Qentin Frauenlob (Baldersheim); Il miglior giocatore: Leonardo Cioce (Terlizzi). In ricordo di “Alessandro Capitanio” , alla squadra vincitrice è stato consegnato, dalle nipoti, il trofeo dedicato al presidente di tanti anni storici dell’Associazione.
Classifica Finale 1° ASD Olimpia Sacro Cuore Terlizzi –M.C.Cassano Murge (Puglia); 2° ASD Athletic Felsinea – M.C. Forza Milan Argenta (Emilia); 3° SC Adelkam – M.C. Alcamo (Sicilia); 4° ASD Trezzano Sul Naviglio – M.C. M.Tassotti (Lombardia); 5° ASD Sesto Bagnarola M.C.Cordovado (Friuli);
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6° FC Baldersheim – M.C. Alsace
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e squadre sono state premiate dal Direttore di Milanello Antore Peloso, dal Presidente dell’AIMC . Munafò, dai consiglieri Maestroni , Malvestiti , . Carrara e Buongiorno e dalla segretaria Arabella Pozzato. Sono stati premiati anche i singoli atleti per i ruoli più importanti: Il goleador del torneo Francesco De Gennaro (Terlizzi), Il miglior portiere: Qentin Frauenlob (Baldersheim); Il miglior giocatore: Leonardo Cioce (Terlizzi). In ricordo di “Alessandro Capitanio” , alla squadra vincitrice è stato consegnato, dalle nipoti, il trofeo dedicato al presidente di tanti anni storici dell’Associazione
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domenica 22 settembre 2013
FA PAURA L’ ATLETICO MADRID AL BARCA MONACO IN FUGA. DORTMUND A PUNTEGGIO PIENO. LIVERPOOL OCCASIONE SPRECATA
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olano in Liga l’Atletico Madrid di Simeone e il Barca di Leo Messi. Le due squadre sono a punteggio pieno dopo quattro turni mentre il Real di Carletto Ancelotti è stato costretto al pareggio nella sfida di Villareal contro l’avversario con il quale condivideva il primato in classifica insieme alle Merengues e ai catalani. Ancelotti, adesso in ritardo di due lunghezze sulla coppia di testa, si consola col rinnovo del contratto di Cristiano Ronaldo fino al 2018 per una cifra che si aggira attorno ai 17 milioni di euro a stagione. Bale ha esordito con un gol ma quanto ha scucito in quattrini il Real per strapparlo al Tottenham resta sempre un affronto al miseria per quanto se ne dica. Intanto al Barca sono preoccupati per l’infortunio di Jordi Alba per uno strappo muscolare alla gamba. Ne avrà per un mese. In Germania il Borussia Dortmund, nel frattempo, con-
tinua a far sfracelli, col Bayern Monaco che non sta comunque alla finestra. La formazione che ha affrontato il Napoli mercoledì in Champions ha rifilato per sei gol al povero Amburgo mentre i bavaresi di Guardiola hanno replicato superando l’Hannover per 2-0 all’Allianz Arena. Al momento l’unica squadra a tenere il passo della coppia regina e dominatrice in Europa lo scorso anno, è il Leverkusen terzo a quota dodici con un ritardo di tre punti sul capolista Dortmund. Botta pesante dell’Herta Berlino che cade all’Olimpiastadium con lo Stoccarda. In ripresa lo Schalke 04 che espugna Magonza. Crolla il Werder Brema davanti al pubblico di casa incassando tre reti dall’Eintracht Francoforte mentre il neo promosso Braunschweg conquista il primo punticino in Bundesliga impattando col Norimberga. In Premier frena il Liverpool bloccato dallo Swansea sul 2-2 nel posticipo di lunedì. La squadra di capitan Gerrard vincendo avrebbe potuto innestare un piccola fuga dal momento che Arsenal e
Tottenham erano appaiati a quota nove. Tonfo invece del Chelsea di Mourinho a Liverpool con l’Everton. In ripresa lo United che vince in casa col Crystal Palace mentre non va oltre il pari il City sul campo dello Stoke. In coda il Sunderland di Di Canio battuto dall’Arsenal. In Francia continua il braccio di ferro fra il Monaco e il Psg. La squadra del Principato batte di stretta misura il Lorient mentre i parigini di Blanc fanno man bassa a Bordeaux battendo i Girondini col classico 0-2. Tiene il passo il Sant’Etienne, ora secondo, che va a vincere a Valenciennes, si salva il Marsiglia a Tolosa contro la coriacea formazione dei Pirenei impattando 1-1. Bene il Nizza che spugna Lille alla grande. Ancora in crisi il Lione.
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Primavera: esordio vincente per il Milan Nella Champions Youth League i baby di Inzaghi s’impongono 3-1 sul Celtic
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nzaghi e l’Europa hanno un feeling particolare: Superpippo, che da calciatore ha segnato più di 50 gol in Champions, supera alla grande il suo primo impegno europeo da allenatore. I suoi ragazzi, infatti, s’mpongono, allo Stadio di Breda di Sesto San Giovanni, per 3-1 ai danni dei pari età del Celtic. Una vittoria dalla doppia importanza: primo perché hanno tenuto testa a una squadra fisicamente notevole, e secondo perché tra giocatori prestati ad Allegri e fuori quota non ammessi (il limite d’età nella Champions giovanile è di 18 anni, quindi classe 95’) Inzaghi si è ritrovato con la squadra decimata. Tuttavia, la grinta e la caparbietà dell’allenatore dei baby rossoneri va oltre a queste difficoltà, e in campo i suoi ragazzi lo ascoltano che è un piacere mostrando la stessa voglia di vincere di Superpippo. Nel primo tempo il Milan, dopo aver trovato il vantaggio grazie ad una perla su
punizione di Pinato, si mostra padrone assoluto del campo anche se alla prima ingenuità difensiva viene punita dagli scozzesi grazie a un gol allo scadere del centrocampista Lindsay. Nella ripresa il Milan schiaccia sull’acceleratore e, nel giro di dieci minuti trova prima il vantaggio su rigore, sempre con Pinato, e poi la terza rete con una percussione di Tamas, il quale conclude a rete con un rasoterra imprendibile. E’ proprio il versante sinistro rossonero, composto da Tamas e Pinato, ad aver permesso a Inzaghi di ‘sgretolare’ il bunker difensivo scozzese. Pi-
nato, figlio d’arte, la scorsa stagione schierato quasi sempre terzino sinistro da Dolcetti, ha espresso, nel dopo partita, tutta la sua soddisfazione: “Sono contento, da piccolo ho ricoperto spesso il ruolo da attaccante. Sono a disposizione del Mister, e non ho nessun problema a giocare più avanzato. Per me fare la mezzala o il terzino è totalmente indifferente. La mia crescita? Sicuramente devo ringraziare Dolcetti e tutto lo staff rossonero dello scorso anno – conclude -, ma anche in questa stagione la fiducia di Inzaghi mi sta dando tanto”.
MILAN OK, BARCA E REAL DIECI GOL IN UNA NOTTE IL SAMURAY SUL CAMPO DEL BAREGGIO Alla tripletta di Ronaldo al Galatasaray risponde Messi con un tris all’Ajax di Luigi Sada
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n Napoli da favola stende il Borussia Dortmund al San Paolo e lancia il guanto di sfida all’Arsenal (vittorioso a Marsiglia) prossimo avversario nel secondo turno di Champions del Gruppo F. Apre Higuain con un perfetto colpo di testa, chiude Insigne con una punizione capolavoro. Tedeschi in dieci per l’espulsione di Weidenfeller e con Klopp, nervosissimo e cacciato dalla panchina, ma a rete nel finale grazie a un autogol di Zuniga. Bene anche il Milan del batticuore che piega l’ostico Celtic in dirittura d’arrivo grazie a una deviazione di Izaguirre e centro finale di Muntari. I rossoneri rischiano grosso con gli scozzesi e dopo aver sfio-
rato il kappaò per una traversa scheggiata da Stokes si rimettono in gioco un po’ come è accaduto col Toro in campionato sabato scorso. Il prossimo impegno dell’undici di Allegri è in trasferta ad Amsterdam contro un Ajax travolto al Camp Nou dal Barcellona che fa poker con una tripletta di Messi che risponde, ventiquattro ore più tardi, a Cristiano Ronaldo a segno ad Istanbul con tre prodezze segnate al Galatasaray di Drogba che va al tappeto sommerso da sei reti. Un dramma per Terim. Per CR7, un record: si tratta del 206° gol in 205 partite ufficiali. La Juve, che doveva asfaltare il Copenaghen, fa fatica invece a portarsi a casa un pareggio (gol di Quagliarella) dalla Danimarca. Una figuraccia, o quasi, per la squadra di Conte chiamata alla prossima gara interna col frastornato Galatasaray. Nella serata della grande goleada non poteva mancare il Bayern Monaco, campione in carica. L’undici di Guardiola punisce il CSKA all’Allianz Arena con le reti di Abala, Mandzukic e Robben a dà appuntamen-
to al City a Manchester nel secondo turno. Gli inglesi di Pellegrini in Repubblica Ceca rifilano tre gol al Plzen grazie a Dzeko, Tourè e Aguero dopo aver sciupato l’impossibile. Fa poker anche lo United (doppietta di Rooney e gol di Van Persie e Valencia) col Leverkusen mentre lo Shakhtar di Lucescu espugna alla grande San Sabastian battendo la Real Societad col classico 0-2. Bene anche il Psg di Blanc che stende al Pireo l’Olimpiacos con una doppietta di Thiago Motta, gol di Cavani e Marquinhos. Spettacolare la rete greca della bandiera segnata dall’ex pescarese Weiss. Vittoria del Benfica a Lisbona con l’Anderlecht e successi nel gruppo G di Porto (con l’Austria Vienna 0-1) e Atletico Madrid (con lo Zenit 3-1). Clamoroso, infine, a Londra dove il Basilea beffa il Chelsea di Mourinho con i gol di Salah e Streller nella ripresa. Un disastro per i Blues. Senza problemi lo Schalke 04 che ne fa tre alla Steaua Bucarest con il nostro Piovaccari stranamente lasciato in panchina fino al 19’ del secondo tempo.
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opo Nagatomo il Sol Levante ci propone una nuova futura stella, almeno questa è l’ambizione di Yanai, tifosissimo del nerazzurroNagatomo. Shunya Yanai, classe 1988, è in Italia per motivi di studio e, grazie all’agente FIFA Cataldo Bevacqua e del suo collaboratore Riccardo Maggese, calcherà i campi di calcio locali con la società del San Martino intenzionata a giocarsi il campionato 2013-2014
da protagonista, potendo contare, ora, anche dell’apporto tecnico e fisico del nipponico, marcato a vista dal DS Emiliano Cofrancesco. Yanai è stato presentato, come le grandi star, al Just Cavalli di Milano il 12 settembre scorso, dopo un amichevole disputata contro il Seregno al campo sportivo “Falcone” del AC Bareggio San Martino. Il nipponico unirà l’utile al dilettevole, mentre studia la nostra lingua cercherà, anche, di sfondare nel mondo pallonaro, almeno su questo punta il suo agente Bevacqua dopo l’anno in standby imposto dalla norma che vieta l’ingresso in squadre di FGCI prima dell’anno passato sul nostro territorio.
Shunya Yanai
Riccardo Maggese e Cataldo Bevacqua consegnano la maglia a Shunya Yanai
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MOTOMONDIALE TARGATO SPAGNA LA NOTTE E’ PICCOLA A SINGAPORE A Singapore si rinnova il duello Red Bull-Ferrari
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n attesa della prossima gara, prevista il 29 settembre a Laguna Seca, i protagonisti fanno analisi delle prestazioni fin qui messe in pista. Jorge Lorenzo si gode la vittoria di Misano, sul circuito dedicato a Marco Simoncelli, di domenica scorsa. Ha fatto una bella partenza che lo ha portato a superare Marquez e prendere il largo già nei primi giri, poi è stato tutto più semplice senza avere mai la necessità di voltarsi indietro dando oltre tre secondi alle Honda ufficiali: “Ho fatto una bella partenza e ho passato Marquez, è stata una gara molto fisica. Abbiamo messo la forcella più
dura, sono stato fortunato a trovare la soluzione, dopo il warm up ero molto convito di fare una bella partenza e andare via. Nelle ultime gare ho fatto la stessa strategia, ma non era andata bene. Oggi invece dopo i primi giri ho messo secondi importanti e ho vinto. Marc Marquez è l’avversario più duro da quando corro, non si arrende mai”. Il compagno di scuderia Valentino Rossi, quarto alla bandiera a scacchi, ha qualche rimpianto e molta stima dello spagnolo: “Lorenzo è da paura, soprattutto nei primi 2 giri, non sbaglia mai la partenza ed è sempre davanti. Come me lo spiego? Probabilmente è bravo... All’inizio è stata una bella gara, ma purtroppo Pedrosa mi ha passato subito. Cercavo di tenere il ritmo di Dani, sono stato lì con lui per un po’ ma faticavo molto in fre-
nata. Le Honda avevano qualche decimo da spendere, sarebbe stato bello salire sul podio ma non ce l’ho fatta. Peccato, volevo il podio ma sapevo che sarebbe stata molto dura. I primi 3 hanno fatto una gara di livello altissimo, mi è mancato qualcosa. In qualifica ad ogni modo le cose sono andate bene e anche nei primi giri le note sono positive. Diciamo che bisogna mettere insieme la fase iniziale di oggi con quella finale delle altre gare...’’. Marc Marquez resta leader del mondiale, nonostante non sia riuscito a sfruttare la pole, accontentandosi del secondo piazzamento a danno del compagno di squadra Dani Pedrosa arrivato terzo. Valentino Rossi, invece, partendo dalla prima fila riesce ad arrivare quarto a quindici secondi dal compagno di squadra precedendo Bradl e Crutchlow.
Nei paddock non si parla d’altro. Nonostante l’attualità impegni i piloti nel GP di Singapore, il ritorno di Kimi Raikkonen alla Ferrari a partire dalla prossima stagione ha destato di colpo gli animi addormentati da fine campionato. Nel corso della settimana non si sono sprecati i commenti sulla scelta del pilota finlandese, campione del mondo con la monoposto del Cavallino nel 2007, al posto di Felipe Massa, da sette stagioni in rosso. E proprio il brasiliano si è concesso una piccola rivincita scherzando con i dirigenti della Scuderia : godetevi la tranquillità, perché l’anno prossimo l’atmosfera sarà molto diversa. In un’intervista alla rete televisiva brasiliana Globo, l’ormai ex ferrarista si è tolto qualche sassolino dalle scarpe. «Conosco bene Fernando e Kimi – ha affermato il pilota brasiliano– e penso che siano ottime guide, ma temo che ci saranno scintille fra loro quando si troveranno a fare squadra insieme». Persino Michael Schumacher ha alzato il sopracciglio. In un intervento su Bild, ha com-
mentato così la strana coppia : «un mélange esplosivo » ma, poi, ha rettificato aggiungendo che i due saranno un osso duro per gli avversari e uno spettacolo per i tifosi. Gli interessati si attengono alle dichiarazioni di rito, senza dimenticare che restano ancora sette gare e che oggi è in programma il Gran Premio più duro della stagione. Sul circuito cittadino di Marina Bay si corre in notturna, ma questo non basta a rendere più sopportabile l’umidità. Per i piloti è un vero e proprio bagno di sudore, senza contare che la gara difficilmente si completa in meno di due ore, il tempo massimo previsto dal regolamento. Impegnativo anche il tracciato, fatto di curve in cui il minimo errore del pilota può costare caro, ma che ne esalta le caratteristiche tecniche, specialmente quest’anno che la pista ha subito qualche modifica per agevolare la guida e conta due zone in cui è permesso il DRS. Fondamentale tanto carico aerodinamico e una buona resa di freni e sospensioni, sollecitati a ripetizione nel corso
dei 61 giri previsti. Il favorito per la vittoria è, manco a dirlo, Sebastian Vettel, che su questo circuito ha trionfato per due anni di fila. Il leader della classifica iridata sa di poter contare su una vettura superiore alle avversarie e punta dritto al titolo, mentre le altre scuderie sembrano già battere in ritirata per preparare al meglio la prossima stagione. Per domenica, resta l’incognita del meteo : le previsioni danno pioggia anche il giorno della gara e sarebbe la prima volta che accade a Singapore. Alonso può solo sperare in un errore del tedesco per risalire la china, mentre Massa lotta con i brutti ricordi. E’ stato qui, durante la prima edizione del Gran Premio nel 2008, che il brasiliano ha perso il titolo mondiale a causa di un errore dei meccanici : allora il tubo del rifornimento era rimasto attaccato alla monoposto.
SAGAN E CANCELLARA DA BATTERE AL MONDIALE DI FIRENZE
Nibali, reduce dalla Vuelta prova a fare lo squalo
Scatta oggi in Toscana il Mondiale di ciclismo su strada con la Cronometro femminile da Pistoia a Firenze sulla distanza di 42,7 chilometri. A seguire quella a squadre riservata ai maschi con partenza da Montecatini Terme e arrivo sempre in riva all’Arno a Firenze con 57,8 chilometri da percorrere. Si andrà avanti in settimana con le gare junior, elite 23 con il via fissato dalle Cascine. Il clou è naturalmente l’appuntamento di domenica 29 riservato ai professionisti, con partenza da Lucca e arrivo al Forum Mandela dopo 272 chilometri. Il tracciato iridato prevede due strappi iniziali a Montecatini e San Baronio per poi concludersi sul circuito di Fiesole lungo 6,6 chilometri da ripetersi dieci volte. Il sindaco
Renzi, che ha tenuto a battesimo l’impegno mondiale, tiene molto al successo della manifestazione e una vittoria azzurra potrebbe consegnargli qualche punto in più nella corsa alla poltrona di segretario del Pd. Politica a parte, con Berlusconi che potrebbe assistere alla gara dei professionisti, l’uomo da battere domenica pomeriggio dovrebbe essere Peter Sagan, recente vincitore del GP di Montreal e con un curriculum che vanta ben 23 successi nel 2013, Un record, quello dello slovacco, che ha fatto alzare le antenne al campione uscente, il belga Philippe Gilbert, andato a segno quest’anno una sola volta nella Vuelta di Spagna conclusa sette giorni fa con la vittoria dello statunitense Chris Horner, 42 anni suonati, davanti a Vincenzo Nibali maglia rossa di leader sino a tre tappe dal termine. Il messinese resta il nostro uomo di
punta e il citi Bettini, nella circostanza gli metterà a disposizione i seguenti corridori:Alessandro Vanotti,Luca Paolini, Rinaldo Nocentini, Ivan Santaromita, Michele Scarponi, Filippo Pozzato, Diego Ulissi, Giovanni Visconti, Simone Ponzi, Giampaolo Caruso. In settimana Bettini deciderà le due riserve. Fra gli altri favoriti alla maglia iridata, lo svizzero Fabian Cancellara vincitore quest’anno del Fiandre e della Roubaix, Alejandro Valverde, Mark Cavendish e Bradley Wiggins. Un occhio particolare per Gerrans e e Goss, i due portacolori dell’australiana Orica Greenedge di Vittorio Algeri. Per quanto concerne la Cronometro gli azzurri saranno Adriano Malori e Marco Pinotti. Favorito Fabian Cancellara. Il presidente della FCI Renato Di Rocco ha detto: “Spero che questo mondiale possa essere utile alla promozione dell’Italia”.
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È UNA TRIBU CHE BALLA Dopo tanti festival questa estate, la musica dance invade le radio e anche le discoteche italiane con le sue star Amsterdam Dance Event verso il tutto esaurito
Avicii, è la volta dell’album
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rotagonista dell’iTunes Festival lo scorso venerdì, Avicii ha presentato l’album durante un esclusivo concerto alla Roundhouse di Londra. Il dj svedese si è impossessato delle prime posizioni di tutte le classifiche radio e digitali del mondo con il singolo “Wake Me Up!”, al primo posto della classifica dei singoli più venduti in Italia da 8 settimane consecutive (su iTunes ha raggiunto la vetta della classifica dei singoli in 70 paesi e non ha nessuna intenzione di mollare la presa). Dopo il successo mondiale di “Wake Me Up!” con oltre 4 milioni di singoli venduti e un video che ha già superato le 58 milioni di visualizzazioni, Avicii presenta “True”, in vendita da martedì 17 settembre nei negozi tradizionali e su iTunes. Sito internet: HYPERLINK “http:// www.avicii.com” www.avicii.com
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ono esauriti da qualche settimana gli abbonamenti validi per 5 giorni che consentono di accedere ai saloni del Felix Meritis, quartier generale dell’Amsterdam Dance Event. Da tempo il club festival olandese è il più importante momento di ritrovo in Europa per dj, organizzatori, discografici (insomma, chi lavora nell’industria musicale che ruota intorno alle discoteche). Di notte la città si riempie di dj set, di giorno si assiste a conferenze, come quelle che terranno i dj Hardwell, Richie Hawtin, Tiesto e il blogger Bob Lefsetz. Il programma è praticamente infinito e l’organizzazione quasi perfetta. Sito internet: HYPERLINK “http:// www.amsterdam-dance-event.nl” www.amsterdam-dance-event.nl
Un libro sulla libertà delle radio Midance conquista la discografia
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’autore Michele Anelli, intrecciando le vicende locali di Radio Libertà con quelle globali delle radio (ancora) libere e indipendenti che sopravvivono e combattono ogni giorno, ha scritto un libro che ricostruisce l’identità dell’emittenza radiofonica indipendente attraverso un colto e meticoloso lavoro di ricerca storica e una narrazione semplice ma accurata che predilige sempre il lato popolare e musicale delle trasmissioni. Sulle frequenze di “Radio Libertà” trovano posto Eugenio Finardi e Pierangelo Bertoli, i canti delle Resistenza e le canzoni ribelli dei Gang, Woody Guthrie e Bruce Springsteen, i Clash e Billy Bragg, Elvis Presley e i Rolling Stones. Sito internet: HYPERLINK “http://www.vololiberoedizioni.it” www.vololiberoedizioni.it
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unedì 16 settembre presso il Sio Cafe di via Temolo a Milano si è tenuta la nuova edizione del Midance, la manifestazione itinerante e non a scopo di lucro che permette a dj, produttori, musicisti, promoter e discografici di scambiare idee, promo e quant’altro. Midance si tiene ogni qual volta i partecipanti – nella maggioranza addetti ai lavori della musica dance (underground, pop ed elettronica) – dimostrino disponibilità a interesse nell’incontrarsi per dibattere delle tematiche relative ai problemi dell’industria discografica e musicale. Artisti, produttori, giornalisti, speaker, dj e promoter del mondo delle sette note, indipendente e non, si incontrano dal 2002 nel massimo della serenità tra vinili, cd, chiavette con mp3 e drink. Sito internet: HYPERLINK “http://w w w.faceb o ok.com/ groups/149723781717383” w w w.facebook.com/ groups/149723781717383
Unica data in Italia per Bloody Beetroots
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Bloody Beetroots saranno in Italia, per un’unica data, l’11 novembre all’Alcatraz di Milano. Sir Bob Cornelius Rifo, il re della dance punk rock più famoso come Bloody Beetroots, ha pubblicato martedì 17 settembre il suo nuovo album su etichetta Ultra Music/ Sony Music. Si tratta di “Hide”, quindici brani con la partecipazione di numerosi artisti, tra cui il rapper di Brooklyn Theophilus London, Paul McCartney & Youth, il chitarrista Peter Frampton (vincitore di un Grammy), Tommy Lee (fondatore dei Mötley Crüe) e il cantautore australiano Sam Sparro. Sito internet: HYPERLINK “ http : / / w w w. t h e bl o o dy b e etrootsofficial.com” www.thebloodybeetrootsofficial.com
BERSANI E LA NUVOLA NUMERO NOVE E’ finalmente uscito l’ultimo album del cantautore di Cattolica. “En e Xanax” il titolo del singolo che ha preceduto l’uscita dell’ultimissimo lavoro di Samuele “Nuvola Numero Nove”. Ormai da anni abituati alla stravaganza dei suoi lavori, anche in questo caso, Samuele stupisce e trascina l’ascoltatore nel suo mondo, un mondo che iniziò nel 1991 grazie anche a colui che diventerà il suo mentore per tantissimi anni: Il grandissimo Lucio Dalla. “Il mostro” fu il primo brano con cui Samuele convinse il suo pubblico, “un mostro peloso a sei zampe”, uno di quei brani che, ascoltato attentamente, non può non entrare dentro e farti venire la pelle d’oca. Un artista che va ascoltato e mai sentito distrattamente, perché la musica dovrebbe essere anche questo a volte. La ricerca delle parole non è mai banale, mai scontata esattamente come le armonie e le melodie che caratterizzano tutte le sue produzioni. L’elaborazione è davvero al limite della genialità. Quello che cantava “Chicco e Spillo” con forte accento Emiliano e sempre lui che nel 1994 è riuscito ad incantare tutti con “Freak” con oltre 150 mila
copie vendute e a rimanere per oltre 56 settimane consecutive nella TOP 100 FIMI. Le sonorità di Samuele sono spesso al limite della ricerca musicale, apparentemente senza regole ma con grande maestria alla fine tutto torna sempre. Nel 1996 scrive “Canzone” che Dalla porta al successo immediatamente e che riesce a stare in vetta alle classifiche per 4 mesi consecutivi. Ma Samuele è solamente all’inizio perché l’anno successivo entra in maniera dirompente nelle case degli italiani con uno dei brani più belli in assoluto che gli fece vincere nel 1998, il Premio Lunezia come miglior testo letterario. “ Giudizi Universali”. I premi della critica non sono certo novità: Nel 2000 vince il Premio Mia Martini, con la canzone Replay e nello stesso anno viene premiato con uno dei premi più ambiti in ambito musicale: La Targa Tenco. Di certo a Samuele non mancano le collaborazioni di calibro, come Mina, Fiorella Mannoia,Ornella Vanoni e fa in fretta nel 2004 a vincere questa volta ben due Targhe Tenco per il miglior disco dell’anno “Caramella Smog”. Forse non è facilissimo prendere una chitarra e cantare sulla spiaggia, attorno ad un falò, le canzoni di Samuele perché la ricerca melodica e armonica che determinano le sue opere, rendono l’impresa assai complicata a chi non ha frequentato un corso avanzato di armonia, ma po-
trebbe anche bastare chiudere gli occhi e provare ad ascoltare nel silenzio quello che la musica regala. Nuvola Numero Nove dopo un paio di ascolti convince. Forse questa volta convincono di più’ i testi delle musiche e degli arrangiamenti, che probabilmente non spiccano, a differenza di molti altri lavori. Sicuramente non è facile oggi inventare qualcosa di nuovo ed innovativo in ambito musicale poiché sono in molti a sostenere che ormai è già stato fatto tutto ma noi, dai grandissimi come Samuele Bersani, ce lo aspettiamo sempre e comunque.
Monet, il pittore della luce. Le opere dell’artista francese sono esposte al Castello Visconteo di Pavia di Marbyfly “Monet au coeur de la vie” è il titolo dell’esposizione, a cura di Philippe Cros, alle Scuderie del Castello di Pavia dal 14 settembre al 15 dicembre 2013, che presenta una selezione di opere provenienti da prestigiosi musei di tutto il mondo. La mostra, ripercorre la produzione dell’artista dalla formazione fino alla maturità. Oltre alle opere esposte, una serie di videoinstallazioni permetteranno al pubblico di rivivere i momenti salienti della sua vita per comprenderne meglio l’opera. Ma chi era Monet e qual era il suo tempo? Monet, viene definito il pittore della luce. E’ l’impressionista vero, il suo tempo è quello che sancisce la fine del movimento neoclassico caratterizzato dai due grandi pittori francesi, Ingres e Delacroix, l’uno più neoclassico,
l’altro più romantico, i quali raccontano la storia e la cronaca del loro tempo. Il mondo sta cambiando velocemente, la città diventa grande metropoli. L’artista non lavora più per una committenza che lo imbriglia al contenuto dell’opera, ma si fa strada il movimento naturalista e poi quello impressionista che dipingono paesaggi emozionali. Gli impressionisti di cui Monet, sarà l’interprete principale, guarda al paesaggio, alla natura, dipinge molte volte uno stesso soggetto in diverse ore del giorno, come le Ninfee nel suo giardino a Giverny, o la Cattedrale di Rouen, per dimostrare come la luce modelli il mondo e, come ciò che vediamo, può essere trasformato velocemente per restituirci l’emozione del qui ed ora, dell’ attimo del tempo che fugge.
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e ision ” v e l are a te dell i “sput ero ù i v ep ed tern ccasion i Dalì, ezza o p d n n ’o a no l volo l musa a giovi ni tv, r b r seme coglieeacenni. Lsaua secontdrasmissiroasmisa e da oLppo trasiahto per dlice della pateticheesentato ta stufata. n a m nuta tr mang ita, è fe sta con a ho pr o mi h sta fran A * * * ana dive cui ha lla sua v cia: “Ba i in Itali to mond e”. L’arti scar’, sta itali iatto in ato de in Fran er ann . Ques na seri ady O umi di P L n p peg ccesso teatro. evo più lm o u tere’ e ‘ a, i cost Gaulnel m i t fi l o is e o st il su ruol ta con lo per n ne p un tel au min tagoni ean Pau Questo r o o o J u viss i vivo s iche. N solo pe anique vede pr amico gi e di i t P a ‘ orm tv pate tv sarà sso di ’ che la dal suo di Par e a i i à n sion rnerò i dal succ ‘Divin te creat Variet o e o n l t Se t reduce proget osame tro del r , l a cese ando a tti rigo e al Te u r r t o b lav sono settem a n e 3 s c da l 1 . azia tier, a ringr li l’Ita
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la. N Nico l ma on si ha e Mi nett della nno Rub p c i se i o ù n y n d Lom . La mil anna i otizie p mbra in n i u b terra ardia, tante de primo bbliche ghiottita s g l ni, i spagno embra a PDL, e rado su di lei, a dal nul mpr la r i x v sulta ere rit consig bita ne ncor pr endi ta in l i r l t i p o o o in A una pro re nella spite d vato se era dell rocesso e a mer fond r l r e regi suo isto nit ic la in cita a e pro a crisi e razione ex Giu à a Ibiz one vare siste a tor dove a. In . Sem sepp n a e n pref l’ha lasc are e ri rifarsi ziale, v bra ess Cipria o u erisc e p i e viv ata, ma rendere na vita. rrebbe t re cadura L N ere a l lla g icole se a sua vit a famig sferirsi lia, p mbr iorn a esa a no ata. e n vo ttament rò, e da lern e sap ere,
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cile ita diffi li v a h Fico Mario Balotel e a l l e a r . ff *** Rpaadre di sua figaliadeciso a conofasc. eL’ex esi ncor con il si sia a ormai nove m condun o n he ta pare Pia, na rasmissione c l patron a l o c c i t la p ante la s ha chiesto a i quer u d , a s Kis tita d gieffin dio Kis itarla alla par ’occasione a R u s ce inv lto l poli di rentiis ha co ersi accana N l e d u ed affa. De L a rò, di s sta sera regandola, pe a Galliani. R la p ia on al volo er fare invid a San Siro c ato i p iv i rs to a lu bbe presenta za che sia arr i e, al tre an ella po ia, nella sper tazioni uffici nn P e àa piccola to delle pres an Siro ci sar S en do le il mom probabilità, a za. Conoscen soos ni an con og y, l’attuale fid ll’attaccante r io, e n ar d n che Fa di dribbling fasce. M e l l u s a à capacit iamo una fug m nero, te esta a posto. t metti la
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anc Vin h mez e lui, c cenz ne. zi che ome m o Ni l S b sem e ti sp ’era mo olti per ali è o plic plice c si o ti derna sonagg di ten o c i i mes fan, a munic nasce i mett famos denza, e t u a s t pro inese ravers rlo a n figli a disp i, usa i p fi h o o o glie lo twi a com i soci arenti, , è mo siziot u a ta la Rachel ter, di nicato l netw amici lto più a e , e s Vue vittor : “Rag pettar attrav ork. Il semia p e azzi c lta? e r i iù b sceg ?? P vole un fig so il p clista e r l r l o l i t o i p glia ere, c vate la tor e sap o da lla m rio a in nan ere osa a z z dov nas qua do urra pre oc a i l che ituro. ?” face ferirest nare!!! casa d è staS e sion ha pot iamo ndo rif : mag Se voi d opo la l f u e e e di C del s to, co lici p rimen ia rosa oveste s e e t per hris C condo ì, supe r il 28 o al se o mao r e s corr gran p rner, d posto are in nne si so del cilia fret arte idor opo alla ta V n e de a d ll’As ella c ver m uelta, a la del o u o a tana lle n m e al petizi tenuto spalle o la m l ogli ne. Au a testa e Ra gur i che le. al
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