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domenica 26 novembre 2017 anno 8 numero 38

Sport

& Spettacolo

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Diavolo e Toro

non solo questione di corna Milan

Torino

Un c a l c i o a l l a c l a s s i f i c a che scalda la panchina

L’INTER C’È

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N

azionale fuori dai Mondiali, non fa rima con l’Italia nelle coppe europee. Per la prima volta, dopo tantissimi anni, rischiamo di fare l’en plein sia in Champions, sia in Europa League. Se nella Coppa dalle grandi orecchie bisogna aspettare ancora novanta minuti per sapere il destino di Juventus, Roma e Napoli, nell’ex Coppa UEFA Lazio, Atalanta e Milan hanno strappato il biglietto per la seconda fase. Un ossimoro che ci rende un Paese ancora più stravagante di quello che siamo. Nelle qualificazioni Mondiali, una sola sconfitta ci ha relegato a giocarci un playoff maledetto, che ci ha visti sconfitti per colpa di un’autorete, quasi una premonizione in vista dell’ultima partita della prima fase di Champions. Juventus e Roma hanno perso una sola volta, eppure rischiano di uscire, se perderanno con Olympiacos e Chelsea, mentre il

Napoli, anche se vincesse a Rotterdam, dovrà aspettare il risultato di Donetsk, dove il Manchester City è atteso a un successo. Qualsiasi altro risultato eliminerebbe i partenopei che verrebbero così dirottati in Europa League. Insomma, tutte le squadre italiane potrebbero qualificarsi, ma anche essere eliminate. Nei prossimi novanta minuti, potremmo passare dalle stelle alle stalle, con la consapevolezza che, comunque andrà a finire, il calcio italiano ha bisogno un maquillage per non cadere a pezzi. Un parziale successo in Europa, anche se con i club, non deve far perdere di vista problemi strutturali

Milan

sin troppo penalizzanti. I giovani, gli stadi, il numero di squadre professioniste troppo elevato con parametri spesso irregolari, i troppi stranieri “mediocri” che invadono la Serie A, la poca italianità sono solo alcuni punti su cui riflettere. Inter e Milan, intanto, continuano i loro percorsi. I nerazzurri stanno sorprendendo tutti con il secondo posto in classifica, mentre i rossoneri, reduci dal 5-1 rifilato all’Austria Vienna, sembrano aver ripreso il timone della nave, dopo un periodo di smarrimento. Proprio la squadra di Montella ospita il Torino di Mihajlovic che, non più tardi di tre settimane fa, fermò l’Inter con una prestazione di rara intensità. In caso di vittoria, la stagione potrebbe riservare ulteriori sorprese a una società che fino adesso ha dovuto subire pressioni esterne e rumors molto destabilizzanti. Passare più avanti per l’incasso.

STADIO

Inter in vetta per una notte Parola al Baffo

Sandro Mazzola

T

utti a festeggiare il primo posto in classifica per stanotte, dopo la vittoria con il Cagliari. Per l’Inter di Spalletti è una bella soddisfazione e noi tifosi, come lo sono io, ci auguriamo che l’Udinese ci regali una vittoria con il Napoli, nella trasferta del Friuli. Se l’Udinese riuscirà a bloccare la squadra di Sarri, magari con un pareggio, il primo posto non ce lo tocca nessuno dal momento che la Juventus ha cinque punti di ritardo su

MEAZZA

di noi, che diventerebbero due, come tutti prevedono, battendo il Crotone nella sfida di oggi a Torino. Comunque, l’Inter si è confermata a Cagliari una grande squadra, perchè ha saputo gestire bene la partita fin dal gol di Icardi. Il nostro centravanti, in occasione della rete, è stato bravissimo ad anticipare tutti i difensori cagliaritani, battendo imparabilmente Rafael. Bella anche la rete di Brozovic nel secondo tempo e perfetta la terza prodezza di Icardi, che ha chiuso definitivamente la partita, dopo il bel gol di Pavoletti. Sono contento per Icardi che con la doppietta ha raggiunto quota 15 gol, agganciando Immobile al primo posto. In considerazione del prossimo impegno con il Chievo, che si giocherà a San Siro, direi che le prospettive per la corsa allo scudetto sono decisamente aumentate. Molto dipenderà anche dal risultato di oggi della Roma a Marassi, contro il Genoa. Se i giallorossi sbancheranno il campo ligure, sicuramente dovremmo considerare che la lotta al titolo riguarderà, in particola modo quattro squa-

ORE 15.00

dre, cioè Inter, Napoli, Juventus e Roma. Qualche chances dovrebbe averla anche la Lazio, se batte all’Olimpico la Fiorentina, ma la sconfitta nel derby mi pare abbia lasciato il segno, dal momento che la squadra di Inzaghi ha fatto fatica a portarsi a casa il pareggio con il modesto olandese del Vitesse. Rischia grosso oggi pomeriggio il Milan con il Torino, anche se i rossoneri hanno dimostrato di avere ripreso il passo giusto, in fase realizzativa, battendo per cinque volte, in Europa League, l’Austria Vienna. L’analisi positiva per l’Inter, in questo turno vincente in campionato è dovuta, in particolare modo, al calendario favorevole del prossimo turno casalingo con il Chievo, visto che due giorni prima di questo impegno, Napoli e Juventus si sfideranno al San Paolo, con un risultato qualsiasi che farà all’Inter e magari anche alla Roma, perchè all’Olimpico riceverà la Spal, battuta al Bentegodi dal Chievo.

Torino

PROBABILI FORMAZIONI Sinisa Mihajlovic

(3-4-2-1)

Allenatore

Allenatore

Vincenzo Montella

G. Donnarumma Zapata, Bonucci, Romagnoli; Borini Kessie, Biglia, Rodriguez; Bonaventura, Suso; Kalinic

(4-3-3) Sirigu De Silvestri, N’Koulou, Lyanco, Ansaldi; Obi, Rincon, Baselli; Iago Falque, Belotti, Ljajic


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COMANDAMENTO ROSSONERO: VINCERE

la partita

O rossonera o granata, la torta non è divisibile Severa Bisceglia

O

ggi il Milan ospita al Meazza il Torino intenzionato a far bene. E’ vero, i protagonisti palesano poco la voglia di togliersi qualche sassolino, a volte un macigno, dalla scarpa, ma la voglia di mister Mihajlovic di uscire da San Siro con tre punti in tasca non ha prezzo. L’ex rossonero Siniša Mihajlović da questo 14° turno vuole trarre vantaggio così come Vincenzo Montella pretende dai suoi un aviatoria, anche poco convincente, ma vittoria. Unico

Parliamone

Luigi Rubino

M

ilan no problem. Dalla vittoria di Europa League arrivano segnali di ripresa per i rossoneri e soprattutto per Montella che, finalmente, dopo esperimenti a gogò, è riuscito a schierare una

risultato utile al Milan per continuare a coltivare ambizioni europee anche per la prossima stagione. Un vittoria sarà utile per il morale dell’undici lombardo, soprattutto se convincente, per poi chiudere questo 2017 in positivo visto il calendario delle prossime sfide assolutamente alla portata del Milan che potrebbe chiudere l’anno con un filetto di vittorie consecutive. Il Milan dovrà fare a meno di Andrea Conti, mentre restano sotto osservazione Ignazio Abate e Davide Calabria. Qualche dubbio resta ancora sulle condizioni di Bonucci e Romagnoli, in ballottaggio, invece, Zapata e Musacchio. Riccardo Montolivo dovrebbe rientrare in

campo dal 1° minuto scalzando l’argentino Lucas Biglia in cabina di regia e Giacomo Bonaventura pronto a duettare con Jesùs Suso nel modulo preferito da Montella, il 3-4-2-1. Il tecnico rossonero può giocare bene le sue carte potendo puntare su tutte le sue pedine, anche le più importanti, proprio come il collega granata. Le due compagini hanno un solo punto di differenza in classifica, 19 per il Milan e 18 per il Toro, ma la voglia di riscatto dei rossoneri, dopo la dolorosa sconfitta in terra partenopea, potrebbe essere l’uomo in più in campo per i rossoneri. Montella arriva a questa sfida con il capo chino, sei vittorie, un pareggio e sei scon-

fitte: davvero poca cosa. Stesso metro di misura per un Siniša Mihajlović ancora alla ricerca del cosiddetto salto di qualità: cinque punti racimolati nelle ultime gare su quindici punti disponibili è altrettanto poca cosa

per puntare all’Europa League. Una gara, questa, da giocare all’ultimo respiro, un pareggio non servirebbe a nessuna delle due squadre e mettere a segno i tre punti resterà l’unico obiettivo. Il Milan arriva a questa sfida

Milan, no problem in Europa e in campionato? formazione decente. Certamente gli avversari, in Europa League, come gli austriaci, non possono essere inclusi nell’elenco delle grandi d’Europa, ma vincere dà morale, la carica giusta a tutto l’ambiente in vista delle prossime gare di campionato, dove avversarie non irresistibili da affrontare, potrebbero rilanciare la squadra verso posizioni più consone al blasone del club. Contro gli austriaci, la qualificazione ai sedicesimi di Europa League non era in pericolo, ma conquistare il primato del girone era importante, per sancire una supremazia schiacciante con tre vittorie, 13 gol, 2 pareggi e appena 3 gol subiti in 5 partite che ha permesso alla squadra di Montella di accedere al turno successivo. Segnare tre gol in quindici

minuti, dopo uno svantaggio iniziale, seppur ad avversari modesti come gli austriaci, non è mai facile. Il Milan ci è riuscito perché mai si è disunito e forte dei suoi giovani baby Cutrone e Andrè Silva, autori di due gol a testa, ha ritrovato lo spiraglio giusto o meglio la strada del gol, sfruttando a dovere l’ottimo lavoro di Rodriguez (autore del pari) e di Borini sulle fasce e l’intesa perfetta dei due bomber che ora chiedono la conferma in formazione di Montella anche in campionato; ad iniziare dalla sfida di oggi in programma al Meazza contro l’indomito Toro, allenato dall’ex Mihajlovic. Scherzi del calendario, i granata, dopo appena quindici giorni dalla sfida pareggiata contro l’Inter, tornano a giocare a San

Siro in una gara che si annuncia incerta, forse paragonata ad uno spareggio, viste le posizioni ravvicinate delle due squadre che ambiscono, entrambe, ad ottenere una qualificazione alle prossime competizioni europee. Attualmente il Milan è settimo in classifica con 19 punti, segue subito il Toro con 18. I granata non vincono a Milano da 32 anni, quando a realizzare il gol vittoria fu l’austriaco Walter Schachner. Quando vede la maglia rossonera, Daniele Baselli si trasforma. Tre i gol realizzati al Milan dal giovane centrocampista granata. Lo scorso anno, il match si concluse 3-2 a favore della squadra di Montella, dopo un possibile pareggio fallito dal Toro, con rigore sbagliato da Belotti nei minuti di recupero.

le nostre formazioni Donnarumma tra i pali difeso da Zapata, Bonucci e Romagnoli. Al centrocampo Kessié e Biglia ci sembrano i più accreditabili con Borini e Rodriguez sulle fasce. Suso e Bonaventura dovrebbero caricare l’unica punta Lainic. Questo nel possibile 3-4-2-1, in alternativa Suso in panchina e André Silva in campo dal primo minuto nell’alternativo 3-5-2. Sirigu in porta, Burdisso e N’Koulou formeranno la coppia centrale nel 4-3-3 mentre sulle corsie esterne vedremo De Silvestri e Ansaldi. Il centrocampo è affidato a Baselli, Obi e Rincon mentre in attacco ci sarà la certezza Belotti, unica punta, foraggiato da Iago Falqué e Ljajic dalle corsie esterne.

* 1 partita in più

LA CLASSIFICA

* 1 partita in meno

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con il morale alle stelle dopo la stravittoria per 5-1 contro l’Austria Vienna in Europa League, sarà questa la marcia in più degli uomini di Montella che potrebbe riportali alla vittoria anche in campionato. Il Torino, di contro, arriva a questa sfida con due pareggi e una vittoria nelle ultime tre partite. Le polemiche continuano e Mihajlovic è sempre più contestato dal popolo granata ma il tecnico è intenzionato a fare bene contro la sua ex squadra e punta al bottino pieno. Anche il tecnico serbo può puntare su tutti i suoi uomini, unici dubbi: Lyanco o Burdisso, Ansaldi o Molinaro e a centrocampo Obi o Acquah.

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Leader si nasce?

“E

’ importante per noi gestire le risorse, ogni partita per noi sarà decisiva. Siamo un po’ in ritardo rispetto alla partita della scorsa stagione ma è molto importante e significativa, serve affrontare il Torino con la giusta convinzione. I nuovi si stanno integrando. Abbiamo la possibilità di recuperare terreno. Sono ottimista, dobbiamo fare più gol. Per farlo serve pensare solo alla porta, proprio come giovedì sera in Europa League. Ci mancano i gol di Kessié e ci servono molto. Io penso sempre positivo e non al negativo. Bonucci? nonostante la scivolata del loro gol, ha fatto davvero una

grande partita. Se poi vinciamo 5-1, vuol dire che è cambiato il vento. Montolivo sta facendo molto bene ed è totalmente a disposizione. Il centrocampo di quest’anno gioca in maniera diversa, certo, comunque abbiamo necessità anche dei gol dei centrocampisti, questo è ovvio. Kalinic è arrivato dopo, per Conti che ci dava velocità sulla fascia, un problema traumatico, Jack ha avuto diversi problemi nel tempo. Ma ci sta, fa parte del gioco, noi lavoriamo di conseguenza. Per me Niang può giocare, non ci sono problemi di sorta. Suso in campo e due attaccanti? Dipende, in teoria si ma non con Suso in avanti. Dipenderà

anche da chi sono gli altri. Ci sono dei principi da portare avanti, se hai giocatori nuovi e intoppi fisici, è tutto più difficile. I numeri non mentono quasi mai ma vanno interpretati. Con le big abbiamo fatto buone prestazioni, ad eccezione di due sfide, e stiamo cercando di avvicinarci. Con le medio-piccole invece stiamo facendo il nostro dovere. Il Torino non specula mai sul risultato ed ha un’identità chiara, una squadra che gioca a calcio. Non si accontentano e per noi è difficile, dobbiamo necessariamente vincere. Non ci sono partite facili e tra quelle che affrontiamo, il Torino è la più attrezzata perché ha qualità, giocatori forti e un tecnico preparato. Può dar fastidio e avvicinarsi alle grandi. Sono convinto che la squadra stia bene. Abbiamo qualche giocatore che non è al 100% ma non vogliamo alibi, da adesso abbiamo la possibilità di avere la testa libera e concentrarci solo sul campionato con settimane tipo e tempo per lavorare”.

“P

iù continuità e più cattiveria sotto porta, ecco cosa chiedo ai miei ragazzi oggi nella gara di San Siro contro il Milan. La mia esperienza al Milan è stata tuttosommato positiva. Se hanno cambiato nove undicesimi per andare in Champions tranne Donnarumma e Romagnoli, che ho portato io, qualcosa vorrà pur dire. Sono convinto che ottenni il massimo dalla squadra che avevo a disposizione. Mi dispiacque molto non giocare la finale di Coppa Italia a cui ci eravamo qualificati, mentre in campionato quando fui esonerato eravamo sesti. Gli obiettivi di Milan e Torino sono diversi, noi vogliamo lottare per un posto in Europa League e siamo lì perché se vinciamo oggi siamo settimi. Loro invece puntavano a qualcos’altro”.

Bomber 15 reti

ciro immobile

Mauro Icardi

15 reti


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giovanile milanista ma entrambi successivamente partiti per altri lidi. Matteo Darmian, anch’egli prodotto dalla cantera rossonera ma precocemente scartato dal Milan: arrivato al Torino nel 2011 e trovata in maglia granata la definitiva consacrazione, ha lasciato la Mole nell’estate 2015 per accasarsi al Manchester United. I doppi ex più recenti rispondo-

no ai nomi di Antonio Nocerino che ebbe un esperienza breve i Piemonte, un feeling mai sbocciato con Giampiero Ventura; ed Alessio Cerci che dopo l’avven-

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tura spagnola all’Atletico Madrid ha vissuto un anno difficile di prestito al Milan trovando tuttavia una sola volta la via del gol e non riuscendo a ripetere la straordinaria stagione 2013-2014, trascorsa da vero trascinatore granata. Nelle rose attuali l’unico corrispondente all’elenco del doppi ex, oltre al già citato Abate, è Maxi Lopez: l’attaccante del To-

Gianluigi Lentini

P

assando da Menti a Loik a Darmian e Cerci e poi da Combin a Nocerino e Fuser, sono solo alcuni dei calciatori che hanno indossato entrambe le maglie: Milan e Torino. Oggi la nostra attenzione si ferma soprattutto sugli attuali doppi ex: Ignazio Abate, Maxi Lopez e mister Mihajlovic. Ma ci sembra corretto fare riferimento anche al periodi di Aldo Serena, attaccante che proprio nella stagione tra le fila del Torino trovò la propria consacrazione, il centrocampista Diego Fuser ed il portiere Giovanni Galli; arriviamo così a Gianluca Sordo ma soprattutto ad uno dei più rilevanti doppi ex della sfida: Gianluigi Lentini. Trascinatore del Torino di Mondonico traseritosi poi al Milan l’anno successivo suscitando una forte protesta da parte della piazza granata.

Maxi Lopez

Antonio Nocerino

Gianluigi Lentini Negli anni 2000 troviamo Francesco Coco e Giuseppe Pancaro che inaugurano questo decennio andando a collocarsi tra i primi acquisti del presidente Cairo, entrambi legati da un passato in maglia rossonera. Seguono poi il portiere Christian Abbiati, in prestito al Torino nella stagione 2006-2007 e ritiratosi poi dopo una lunga carriera tra i pali di San Siro, ed il terzino Ignazio Abate in granata nel 20082009; con la formula del prestito arrivarono in granata nel 2011 anche Nnamdi Oduamadi e Simone Verdi, prodotti del settore

rino è infatti transitato per Milano, sponda rossonera, in prestito dal Catania negli ultimi sei mesi della stagione 2011-2012. Ma i riflettori saranno puntati soprattutto su Sinisa Mihajlovic: tecnico granata che nella passata annata sedeva sulla panchina milanese, salvo poi essere esonerato a poche settimane dal termine di un travagliato e non poco difficile campionato e che per questo risulta ancora più motivato a portare i tre punti dal suo ex San Siro sotto la Mole.


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da Torino

Il Toro ha rimesso le corna gli Ospiti

Giovanni Labanca

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ttento Milan: il Toro ha rimesso le corna. Dopo essere passato dal maniscalco che gli ha convenientemente cambiato gli zoccoli, ha pensato bene di passare pure in una officina autorizzata per farsi dare una aggiustatina anche alle malmesse corna. L’operazione sembra abbia dato i frutti sperati, se i granata hanno costretto già

l’Inter al pari in casa nerazzurra e a salvare la faccia con il Chievo, in rimonta nello stadio amico. Ora, sembra a posto per le grandi sfide, se quella con il Milan di oggi, si possa considerare proprio una sfida. La fiducia di una gara, comunque all’altezza dei ranghi delle due squadre, è evidente nel presidentissimo di tutto quello che si stampa, Cairo, e non ci mette poi tanto a dichiarare. “Siamo a Milano in un giorno particolare, perché la squadra rossonera naviga in cattive acque e non penso potrà recuperare tutto il passato vigore in poco tempo. Noi non guarderemo in faccia a nessuno e, da leali avversari, faremo la nostra buona parte, che significa che vorremmo portare a Torino qualcosa di importante. Noi siamo tranquilli e accetteremo il verdetto che il campo sancirà. Mi auguro, altresì, che si chiarisca bene la situazione societaria, perché, da presidente, so bene cosa significhi essere in mare aperto, in cerca del canotto di salvataggio”. Il Toro è guardingo e prende la partita con le pinze, come dimostra Sinisa Mihajlovic che ci va cauto anche nelle dichiarazioni.

“Avete visto il Milan di Coppa come si è comportato. Noi dobbiamo partire da quello che è successo a San Siro giovedì sera, anche se l’avversario non era di quelli tra i più forti. I rossoneri, se non altro, hanno riacquistato molto morale e, in tante occasioni, è proprio quello che ti dà la forza di reagire e fare bene. Si è giocato con un ritmo blando e quindi i rossoneri non hanno nemmeno accusato tanta fatica ed hanno subito recuperato. A parte tutte le considerazioni che puoi fare, il Milan è sempre una buona squadra e contro di noi avranno poca voglia di perdere, davanti al pubblico amico. Ho studiato una bella tattica che potrà dare fastidio ed imbrigliare il centrocampo dei milanesi. Saremmo già contenti se ripetessimo la partita contro l’Inter, un punto fa sempre bene alla salute della classifica”. Ecco cos’è Milan-Torino: la cartina di tornasole per due squadre in cerca di conferme, la prima più di tutte. L’unica certezza che abbiamo è quella di poter assistere ad una gara avvincente, che riconcilia con il calcio, al di là della preziosa posta in palio.

Roma a caccia del primato G

iallorossi a caccia dei tre punti a Marassi con il Genoa. La squadra di Di Francesco arriva dal KO di Madrid con l’Atletico, in Champions, però è decisa a prendersi l’immediata rivincita in campionato, a spese del Grifone, reduce con il colpaccio esterno di Crotone, sotto la guida di Ballardini, subentrato a Juric. La Roma, come è noto, deve recuperare la gara in trasferta con la Sampdoria, però, teoricamente, è davanti alla Juventus, dal momento che la Vecchia Signora nel suo tabellino di marcia registra, come i giallorossi, due sole sconfitte. I partenopei, dopo il pareggio

con il Chievo, hanno dato immediati segni di ripresa, seppellendo con tre gol, al San Paolo, lo Skakhtar, in Champions League, con un gol prodezza di Insigne. Il Napoli sente il respiro dell’Inter alle proprie spalle e, con la Roma in agguato, non dovrà avere distrazioni con l’Udinese che vorrà conquistare i tre punti, anche perchè la Juventus, reduce dal pareggio casalingo con il Barcellona, sulla carta con il Crotone, non dovrebbe avere difficoltà a chiudere in cassaforte la vittoria. Il clou della giornata è quello dell’Olimpico con la Lazio, bloccata nel derby, contro la Fiorentina, dove Pioli farà moneta falsa per strappare un risultato

positivo alla sua squadra. Occhi puntati su San Siro, con il Milan chiamato alla conferma con il Torino, dopo la goleada in Europa League con l’Austria Vienna. Per i rossoneri sono determinanti i tre punti per non farsi sorpassare dallo stesso Torino e magari dalla Fiorentina, se quest’ultima farà il colpaccio con la Lazio. Il pericolo per i rossoneri arriva anche dall’Atalanta, che ha solo due punti di ritardo sulla squadra di Montella. I bergamaschi hanno fornito una prestazione maiuscola a Liverpool con l’Everton, dilagando con cinque gol. Domani sera, la formazione di Gasperini, chiuderà la 14 gior-

Se le strisce sono bianconere

ULTIMA CHIAMATA PER IL TORINO Pier Carlo Forneris

F

acile da dirsi ma complicato da realizzarsi, il Torino a milano oggi pomeriggio non può permettersi di sbagliare. Dopo la tragedia annunciata dell’eliminazione dai mondiali di Russia 2018 e la ripresa lenta e un po’ demotivata di alcuni giocatori, tra i quali Andrea Belotti, i granata ritornano a Milano con un gruppo di giocatori in cerca di un risultato utile per scalare la classifica e scavalcare squadre come il Milan in crisi di gioco e di risultati.Adem Ljajic, M’Baye Niang possono scavalcare l’uomo e diventare un incudine pericoloso nell’area rossonera. I tifosi cominciano a spazientirsi, e la trasferta milanese ha un suo

LA JUVENTUS al TURN OVER fascino per tutti i 3000, e forse più al seguito, ultras, che raggiungeranno il capoluogo meneghino. La continuità arriva con Baselli sempre pronto a sacrificarsi e a spendere tutte le energie disponibili per arrivare in rete. Ma Milano in questi giorni ha anche visto l’inaugurazione di una via a calvairate con il nome di un giocatore indimenticabile, il Valentino Mazzola degli anni ruggenti del grande Torino, mai dimenticato. L’evento è stato onorato dalla presenza di Sandro Mazzola e del presidente Urbano Cairo. A Torino, in una città stretta al mattino dalla mor-

sa del freddo e accompagnata al risveglio da brina e da una sottile nebbiolina, si attende l’arrivo del Crotone, e Massimiliano Allegri con un corposo turn over e con un modulo da riprovare dopo il pareggio a reti bianche contro i blaugrana, si aspetta più calma e attenzione dal comparto difensivo. Chiellini dopo l’infiammazione all’aduttore destro attende la chiamata, che per ora ha come sostituto il giovane Rugani, che certo mastino non è. L’allianz Stadium come sempre ha nel suo pubblico l’uomo in più e ancora rimane uno dei campi più difficili da violare in Europa.

Presidenza del Consiglio

Campionato

Ingressi a San Siro, Bertolé scrive alle associazioni del sociale

P Laura Tangari nata, ospitando il Benevento, che con il Sassuolo domenica scorsa ha sfiorato il primo punto in serie A, dopo aver segnato il pareggio. Ma i riflettori sono già puntati su sabato prossimo 2 dicembre, con la super sfida Napoli-Juve.

residente del Consiglio comunale: “Il Comune è partner del mondo associativo della città e intende rafforzare sempre di più questo legame. Per questo, tra le altre cose, riteniamo giusto destinare una quota maggiore di posti a tutte le realtà che ogni giorno si occupano dei cittadini più fragili”. Milano, 22 novembre 2017 – Estendere il più possibile l’elenco delle associazioni e delle onlus che beneficiano dei biglietti messi a disposizione gratuitamente dal Comune di Milano per i concerti e per le partite disputate da Inter e Milan allo stadio Giusep-

pe Mezza di San Siro. Con questo intento il presidente del Consiglio comunale, Lamberto Bertolé, ha scritto una lettera aperta a tutte le fondazioni, gli enti meritevoli, le associazioni e le onlus, invitandole ad accreditarsi presso l’Amministrazione comunale (compilando una scheda allegata alla lettera). L’invito, si legge nella lettera del Presidente, è rivolto in particolare agli enti che si occupano di disabilità, di minori e di adulti in difficoltà e i biglietti messi a loro disposizione - massimo 5 – 10 per ogni manifestazione, con un segue a pag 7


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Ingressi gratis a San Siro

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G

ara del riscatto per il Il Torino che non vince contro il Milan in Serie A da novembre 2001,

criterio di rotazione – serviranno a garantire la partecipazione agli eventi sportivi o musicali di gruppi di persone tutelate dalle associazioni e accompagnate da un responsabile. Tradizionalmente l’Amministrazione riserva dei biglietti omaggio alle organizzazioni che si occupano del sociale, ma con l’adozione dei nuovi criteri di assegnazione il numero dei posti a loro disposizione è cresciuto. Il nuovo regolamento adottato dalla Conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale ha eliminato infatti ogni attribuzione automatica e ha previsto di riassegnare alle associazioni anche gli ingressi riservati ai consiglieri comunali, agli assessori e ai presidenti di Municipio (due per ognuno) non prenotati entro i termini stabiliti (il lunedì precedente alle partite che si disputano il sabato e la domenica; il sabato precedente agli incontri di Coppa e una settimana prima dei concerti).

precedenti

in quell’occasione il match finì 1-0: otto pa-

“Il Comune è partner del mondo associativo della città e intende rafforzare sempre di più questo legame – dichiara il presidente del Consiglio comunale, Lamberto Bertolé -. Per questo, tra le altre cose, riteniamo giusto destinare una quota maggiore di posti a tutte le realtà che ogni giorno si occupano dei cittadini più fragili e che necessitano di un sostegno. Le manifestazioni sportive o gli eventi musicali sono momenti di svago, socializzazione e spensieratezza e possono regalare una parentesi felice a chi ne ha più bisogno”. Negli ultimi anni il numero degli ingressi omaggio offerti dall’Amministrazione al mondo associativo è cresciuto costantemente: per associazioni ed enti non profit si è passati dai 1.346 biglietti del 2014/2015 ai 3.494 del 2016/2017; nello stesso arco temporale i biglietti per Centri diurni disabili sono aumentati da 352 a 1.016, quelli dei Centri socio ricreativi da 933 a 1.041.

Milan Club Muggia E

sono quaranta. Tanto segna il bel numero sulla torta preparata per festeggiare, in questo lembo della terra triestina, il compleanno del Milan Club. Alla grande festa organizzata hanno partecipato soci,familiari e anche tifosi di altre squadre, perché a Muggia si è tutti amici fraterni. Il presidente Giorgio Co rezza, contento della magnifica riuscita della manifestazione, ha tracciato, in un breve, quanto commovente discorsetto, il sunto della vita societaria, che continua a prosperare grazie all’impegno di tutti. Ha, altresì, ribadito massima fiducia nella società ed altrettanta nella squadra, che si augura possa tornare alla vittoria già contro il Toro. Al taglio della torta, brindisi augurali e cori di speranza ed evviva per il malconcio Diavolo. Il direttivo, formato dal presidente Giorgio Corezza, dal vice Vladimiro Paver, dal cassiere Walter Besednjak, dal segretario Mauro Besednjak, da Manuel Zorzon e dai consiglieri Riccardo Bensi, Thomas Fonda, Lucio Zorzon, Marco Zlatich, Elvio Degressi e Dino Stradi (nella foto), si è detto soddisfatto della gerenza ed ha auspicato azioni ancora più incisive per la crescita del club che, intanto, si bea dei meritati e sinceri complimenti di tutta Muggia.

reggi e 11 successi rossoneri da allora. Il Milan ha mantenuto la porta inviolata in 14 delle ulMarco Papetti

time 21 partite interne con il Torino in Serie A, rimanendo imbattuto nel parziale: 15 successi rossoneri e sei pareggi. Il Milan è uscito sconfitto in sei match di questo campionato, nelle 70 stagioni precedenti di Serie A solo in un’altra occasione la squadra rossonera aveva perso così tante partite dopo 13 giornate (stagione 2012/13). Il Milan non ha segnato nelle ultime tre partite giocate in casa in Serie A, dove ha trovato un pareggio e due sconfitte; i rossoneri avevano vinto le precedenti quattro, segnando sempre almeno due gol. Il Torino ha ottenuto il successo solo in una delle ultime otto partite di campionato (4N, 3P), dopo che aveva vinto quattro delle precedenti sei (2N). Il Torino ha mantenuto inviolata la propria porta solo in una delle ultime 16 partite esterne giocate in Serie A, nell’1-0 contro il Benevento a settembre. Il Milan è, insieme alla Lazio, una delle due squadre a non aver ancora subito gol di testa, dall’altra parte invece tre delle ultime cinque reti del Torino in campionato sono arrivate con questo fondamentale. Il Torino ha tenuto solamente due volte la porta inviolata in questa Serie A: meglio del solo Benevento (zero). Nikola Kalinic ha segnato nell’ultimo incontro di Serie A giocato contro il Torino, dopo essere rimasto a secco nei precedenti tre. Daniele Baselli ha realizzato tre reti contro il Milan in Serie A: a nessuna squadra ha segnato così tanto.

Vita di Club

Calcio è…

I

l calcio è sempre di più al centro della nostra vita e anche coloro che aborrano ogni tipo di palla soprattutto quella che rotola su un campo verde in realtà condividono molto della loro esistenza con il gioco del calcio. Si perché il calcio in realtà è indissolubilmente legato alle tematiche più varie del nostro quotidiano e con oggi vorremmo inaugurare una rubrica che settimanalmente tratta un argomento solo apparentemente lontano dal mondo calcistico, da quelli più ovvi a quelli meno immediati. Oggi il calcio è architettura. Gli stadi si stanno rinnovando acquisendo sempre più il ruolo di piazza sociale in cui oltre a vedere la partita nel giorno di gara diventano delle strutture per ospitare altri tipo di eventi per i giovano e le famiglie. Negli stadi moderni oltre a tutti i temi legati alla squadra di casa spesso sono presenti shopping center, cinema, arene per la musica, ristoranti, locali: insomma la struttura diventa un aggregante sociale e la sua progettazione si erge quasi ad opera d’arte cittadina. Architettura e calcio un matrimonio iimpensabile fino a qualche anno fa e oggi sempre più comune.

di Giovanni Labanca


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i Cugini

Severa Bisceglia

L’

Inter c’è, Icardi apre e chiude la partita di Cagliari. 15 gol in 14 gare per il capitano nerazzurro e in mezzo un bellissimo gol di Marcelo Brozovic ed il gol bandiera di Pavoletti. Cagliari-Inter 1-3 e

Vita di Club

Giovanni Labanca

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na delle regioni più attive del panorama della tifoseria milanista è la Sardegna. L’isola, sebbene presenti una configurazione geografica alquanto particolare e di enormi difficoltà di collegamenti, riesce a mantenere un tessuto connettivo di socialità, grazie alla passione che lega tutti i centri al Milan. I tifosi, chiamiamoli pure “eroi” per i sacrifici che fanno, sono talmente bravi che si

Ancora doppietta di Icardi l’Inter in testa alla classifica per una notte. Con l’anticipo giocato ieri sera Luciano Spalletti prova a far sentire il fiato sul collo al collega Sarri impegnato oggi a Udine. Un Inter non brillantissima quella vista ieri sera nel secondo anticipo della quattordicesima giornata, ma cinica quanto basta per portare a casa tre punti preziosissimi, soprattutto per il morale. Il tecnico nerazzurri si ripresenta, anche per la sfida in terra sarda, con Davide Santon terzino sinistro al posto di Yuto Nagatomo, per il resto tutto invariato. L’inizio delle ostilità vede un Cagliari propositivo, due calci d’angolo conquistati in meno di sessanta secondi e qualche tentativo di Joao Pedro, poco dopo ancora

calcio d’angolo conquistato dal Cagliari su uscita di Handanovic che toglie le patate bollenti dal sacco di Spalletti. Ma l’Inter non si lascia smontare e dopo i primi cinque minuti inizia a prendere le misure a Pavoletti e compagni, non senza qualche miracolo di Handonic nel mezzo. Il Cagliari ha coraggio, aggredisce, spinge e ci prova ma è l’Inter ha dettare i tempi e l’ordine dei giochi: al 29’: cross di Candreva per Perisic che in scivolata preferisce passare la palla a Icardi che non sbaglia. Quattordicesima realizzazione per il capitano e l’Inter è in vantaggio alla prima vera occasione. Da notare anche l’errore commesso da Icardi al 35’ non arrivando sulla palla crossata da Vicino e con Rafael che sbaglia

l’uscita. Nessun problema, tutto rimandato alla seconda frazione di gioco. Dentro Brozovic per Vecino che avverte un risentimento ai flessori, Borja Valero affianca Gagliardini davanti alla difesa e Brozovic se la gioca da trequartista verso Icardi. Bastano due minuti al croato per realizzare il 2-0 nrazzurro dietro imbeccata di Candreva. Lopez prova a scuotere i suoi mandando in campo Farias per Ionita a comporre il modulo offensivo 3-4-2-1 ed ha ragione: cross di Faragò per Pavoletti che impatta al volo lasciando immobile un incredulo Handanovic. L’incredulità dell’estremo difensore nerazzurri sta nella confusione prodotta dalla propria difesa con Skriniar e D’Ambrosio visi-

bilmente in tilt. Al 38’ ci pensa capitan Icardi a rifissare le giuste distanze buttando in rete un pallone solitario che varrà l’1-3 definitivo, ma non senza aver prima consultato il Var. L’arbitro Pairet-

to, dietro suggerimento dei suoi assistenti, ha verificato e deciso non esserci il fallo di Perisic su Rafael. Cagliari-Inter 1-3 con i nerazzurri primi in classifica per una notte.

che non funzione è tutto il sistema, nel suo insieme. Paghiamo lo scotto di una situazione societaria confusa, che porta anche il tifoso più acceso ad avere seri dubbi di questa operazione cinese.

Da parte nostra, comunque, ribadiamo la massima fiducia e pazienza, continuando a svolgere le nostre attività sempre per il nostro Diavolo. In occasione di questo incontro, devo ringraziare tutti gli eletti per aver dato la massima disponibilità per tenere unito il vasto fronte del tifo, che, in un certo senso, rappresenta una questione di onore per noi gente di Sardegna”. DalI’isola dei Nuraghi, come si vede, il segnale è forte e chiaro, nella viva speranza che dalla sponda continentale ne giunga uno simile e, magari, più forte.

Coordinamento Sardegna sono organizzati nel migliore dei modi e, iscritti all’AIMC, svolgono attività di ogni genere in piena sintonia, soprattutto nell’organizzazione di trasferte per San Siro o in altre città italiane. Sono ben organizzati a tal punto che vi è stato costituito una succursale regione del Centro Coordinamento milanese, fondato sulle stesse basi, in prospettiva di una azione sempre meglio al passo dei tempi. Eccolo il Consiglio direttivo Regione Sardegna. Presidente, Ortu Alessandro, Milan Club Orotelli, Vice Pres. Marratzu Antonio (Milan Club Barbagia Fonni) Segretario, Caria Antonello, Milan Club Barbara Berlusconi Sassari; Tesoriere, Biscu Simone, Milan Club Ugo Marziano Nuoro; Consigliere, Lutzu Marco, Milan Club Orani ;Consigliere, Eugenio Brau, Milan Club Oniferi ; Consigliere, Favini Giovanni, Milan Club Oschiri; Consigliere , Cancellu Massimiliano, Milan Club Budoni. Sono i rappresentanti di tutta la Regione e vanno fieri degli incarichi.

Si sono riuniti, la settimana scorsa a Sassari, per fare i punto sulla delicata posizio-

ne della Società e, soprattutto, della pessima situazione della squadra, senza mostrare cedimenti, ma solo rammarico per quanto di inaspettato sta succedendo. “Non sappiamo spiegarci, in

nessun modo, questo stato di cose, ci dice il presidente Alessandro Ortu, del Milan

Club Orotelli. Siamo sconcertati nel vedere la nostra squadra in mezzo alla classifica, senza prospettive sicure. Avevamo fatto una magnifica campagna acquisti, ma evidentemente, quello

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ARTIGIANO IN FIERA MILANO PAD CALABRIA


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finestra sul mondo e dintorni Attualità

EMA Maledetto inganno dell’Europa a palline cuse volano roventi ed i sospetti pure, ma non si va al di là della semplice indignazione di prammatica che nulla aggiunge al pessimo valore di un Paese lacerato politicamente e tenuto insieme con lo sputo. Lo sanno in Europa che sappiamo essere solo proni ad accettare gli ordini di Berlino e, caso lampante, a sobbarcarci migliaia di disperati clandestini, che ci tocca mantenere per forza, senza battere ciglio, grazie anche alle concezioni politiche di una sinistra buonista, che si avvia a compiere il più grave misfatto della storia d’Italia: l’islamizzazione di una antica civiltà. E, in questa materia, Sala sta primeggiando e pure con caparbietà. In fin della favola, dobbiamo piangere ancora e solo piangere, perché i pugni sul tavolo europeo, troppo largo, non siamo capaci di sbatterli. La gente, il popolo oppresso dell’italico stivale vogliono vendetta e subito. Le armi per farlo ci sono, a cominciare proprio dai migranti “dalle guerre” e fesserie varie. Il governo, troppo Gentiloni, potrebbe concedere, in breve tempo, un permesso di soggiorno a tutti, in modo da poter essere liberi di circolare in tutti i paesi europei e far invadere l’Europa tutta di una merce che a noi italiani piace ma con parsimonia. Che

bello scherzetto sarebbe. Non è vero? Non azzardiamo ad evocare l’uscita, l’exit dall’Europa perché scateneremmo valanghe di insulti, anche se non sarebbe male, visto che l’Inghilterra già lo ha fatto. Che senso ha sostenere questo castello dorato di burocrati, che le studiano tutte per non farti vendere il nostro olio, le nostre arance, il nostro latte e tutto ciò che sorregge la nostra economia? Non lo vogliamo e diciamolo sinceramente, una volta per tutte. Questa Europa è stata una imposizione politica contro la volontà popolare, volta solo a cancellare confini, ma non ad unire popoli diversi, che sempre diversi rimarranno nei secoli, se poi devono assistere a questi giochetti sporchi, non degni di una comunità. Ormai è andata come è andata e bisogna ingoiare il boccone amaro. Milano rimane sempre Milano e la Spagna sempre più Spagna, terra di nacchere e cornate a tradimento. Ecco, da oggi dovremmo considerare questa stilettata alle spalle e pensarci due volte prima di osannare un Paese che, complice la stessa Europa, fa tutto per fregarci, come è successo in questo caso. Dovremmo, altresì, evitare di prostrarci genuflessi ad una entità politica che la gente non ama.

Zimbabwe: Mnangagwa probabile successore dell’ex presidente Mugabe

instaurazione di principi democratici, se non un banale scontro di potere. Il leader dell’opposizione, Morgan Tsvangirai, ha dichiarato alla BBC le sue speranze disattese su un possibile cambio di traiettoria del Paese, verso appunto giuste e libere elezioni, che prima del prossimo settembre non sono invece previste. Ancora, un importante elemento della opposizione, David Coltart, ha dichiarato la rimozione di un tiranno, ma non ancora di una tirannia. Alpha Code invece, presidente dell’unione africana si è espresso in modo favorevole all’accaduto, pur non essendo soddisfatto della gestione degli eventi. Mugabe era infatti, all’età di 93 anni, il leader più anziano al mondo, ed è stato secondo Code, abbandonato dal parlamento e uscito dalla porta posteriore. L’attivista Musvaburi è invece scoppiata in lacrime di gioia alla notizia, dichiarando la vittoria per la liberazione da un uomo di cui il paese era stanco. Si prevede comunque la possibilità che vengano fatta pressione al successore per la creazione di cambiamenti di notevole importanza, da cambiare sarebbero infatti la corruzione e la tirannia del passato che ha impossibilitato gli aiuti internazionali finanziari e gli investimenti necessari a salvare l’economia del paese.

Giovanni Labanca

E’

plumbeo il cielo sopra Milano, non meno di quello di Berlino. Su tutta Europa, il più colossale inganno mai tramato ai danni dei popoli, si muove un’aria di tempesta, dopo l’assegnazione ad Amsterdam dell’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco, ai danni di Milano, grande favorita per tutti i parametri di eccellenza dimostrati, rispetto alle altre città concorrenti. Il pronostico parlava chiaro e già, pare, si stavano mettendo a punto tutti i dettagli dei conseguenti festeggiamenti. Alla fine la beffa, perché si era tenuto

non solo Europa

Marjlja Bisceglia

L

’ex vice presidente, il cui licenziamento ha portato alle dimissioni forzate del leader Mugabe, presterà giuramento per accedere alla carica di nuovo presidente, se-

in poco conto il contorcersi di trame politiche, come ai tempi di Richelieu, che le Nazioni sorelle avrebbero messo in atto, pur di non far vincere l’Italia. Scontato il no della Germania, la più odiosa della compagnia, Milano si era aggiudicato due set contro Bratislava, cosa che, di conseguenza, avrebbe reso ancora più facile la vittoria finale, considerato l’alto punteggio delle prime votazioni. All’improvviso, però, spunta Amsterdam, fino a quel momento relegata in panchina e, colpo di scena, come diceva il buon Mike, raccoglie gli stessi voti di Milano, visto che un delegato ha preferito non votare. Pareggio a sorpresa. Maroni e Sala, sempre impassibili, impallidiscono di colpo perché, a conti fatti, è chiaro che ci sia stato il tradimento di qualcuno, quello della Spagna, la sorella invidiosa di tutto ciò che esce dalla nostra Terra. La Francia, stavolta, ci ha sostenuto, andando finanche contro la “grassona”. Chi decide? Lo deve fare un sorteggio che, poco controllato, dà la vittoria alla città dei tulipani e degli zoccoli di legno. Povera Milano, ma anche povera Italia, presa a pesci in faccia ancora una volta dalla sfortuna, ma soprattutto, dall’infimo spessore politico di cui gode tra le altre sorelle. Le ac-

condo quanto dichiarato dalla emittente statale dello Zimbabwe, notizia confermata inoltre dalla importante trasmittente “Zimbabwe Broadcasting Corporation”. Mnangagwa, che era partito per il Sud Africa due settimane fa, sarebbe tornato a casa mercoledì. A causa degli eventi delle scorse settimane il partito governante e i militari sono intervenuti ponendo fine al governo di Mugabe, che resisteva ormai da 37 anni. L’annuncio delle sue dimissioni è avvenuto mercoledì, tramite lettera, letta in parlamento, accompagnata da una debole accusa di impeachment nei suoi confronti. L’ex presidente ha affermato di annunciare le sue dimissioni per permettere un trasferimento pacifico di potere, sottolineando che la sua decisione è stata volontaria. L’annuncio ha provocato inoltre celebrazioni in tutto il Paese la notte stessa. Un rappresentante del partito governante, lo Zanu-PF, ha dichiarato che il 71enne Mnangagwa conserverà la presidenza fino a nuove elezioni, che sarebbero previste per

settembre 2018. Mnangagwa ha effettuato inoltre una dichiarazione, durante l’esilio, nella quale incita il popolo ad unirsi per ricostruire la nazione, “insieme assicureremo la pacifica transizione per consolidare la nostra democrazia, e portare un fresco inizio al popolo dello Zimbabwe di futura pace e unità”, sono le sue parole. La costituzione del paese prevedrebbe che la successione alla presidenza spetti al vice presidente servente, Phelekezela Mphoko, alleato chiave di Grace Mugabe, moglie dell’ex presidente. Mphoko però non si troverebbe nel Paese, inoltre si ritiene sia stato licenziato dal partito. Molti si chiedono se il passaggio di presidenza porterà ad un reale cambiamento nel paese, Mnangagwa era infatti capo per la sicurezza nazionale quando a causa del conflitto post-indipendenza del 1980, migliaia di civili morirono, pur negando alcuna responsabilità. Inoltre è sempre stato fedele all’ex presidente, almeno fino alla possibile successine della moglie Grace. Lo scontro non è infatti relativo alla

Disfatta ISIS buco NERO

Luigi Sada

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l califfato è stato polverizzato. L’ultima notizia sull’Isis è di qualche ora fa ed è confortante. Le forze della coalizione, guidata da Russia e Stati Uniti hanno confermato che l’ultimo baluardo dello stato islamico è caduto rovinosamente, dopo l’avanzata vincente delle truppe irachene e siriane , che hanno definitivamente conquista Raqqa, mettendo in fuga i miliziani neri. Dietro di loro, però, ci sono solo macerie con tanto di fosse comuni contenenti migliaia di morti giustiziati nel nome di Allah. Se è vero che il califfato non esiste più, è invece allarmante che migliaia di suoi componenti in fuga stanno tentando di entrare in Europa, dopo la morsa finale di USA e Russia. Questi personaggi, sicuramente erano partiti per la Siria e l’Irak, non per fede musulmana, ma per i cinque mila dollari di stipen-

dio mensile che i capi terroristi sborsavano a questi volontari arrivati in Medio Oriente da tutto il mondo. Ora, questi giovani assassini, andati a caccia di denaro più che ideali, rientrando sono un grosso pericolo, anche se qualcuno sostiene che trattandosi di mercenari, difficilmente, mettendo piede in Europa, senza stipendio dell’ISIS, non si trasformeranno in pericolosi kamikaze nelle nostre città, nelle piazze e nel metrò, visto che, per fortuna, la maggioranza di questi così detti combattenti, avevano lasciato la pelle negli attentati di un mese fa. Comunque, massima allerta perchè la mamma di questi imbecilli è sempre incinta. Ci avviciniamo a Natale e il ricordo dei mercatini con le stragi di Berlino e altre città è ancora fresco. Tutti ricorderanno i centinaia di morti provocati da questi disgraziati. E’ auspicabile che gli 007 controllino con maggiore attenzione il rientro di questi ragazzi, beccandoli in partenza ai posti di frontiera, spedendoli direttamente nelle patrie galere, sotterrando le chiavi delle prigioni per almeno cinquant’anni. Una piccola riflessione: molti di questi personaggi, saranno andati in Irak ed in Siria a combattere, probabilmente non per idee politiche e religiose, bensì per il dio quattrino, dal momento che l’Europa, in particolare modo, con la sua politica, ha creato il 60% di disoccupazione, e magari consenziente, questi giovani, costringendoli, in parte, a fuggire al proprio paese, alla ricerca di un dio che non c’è.


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Musica

Riccardo Sada

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ianfranco Bortolotti, Dino Lupelli, Damir Ivic all’inaugurazione del Velvet Culture Festival Gianfranco Bortolotti, Dino Lupelli, Damir Ivic all’inaugurazione del Velvet Culture Festival 22 novembre 2017NewsEdit Venerdì

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Bortolotti al Velvet Culture Festival Tra i relatori dell’evento inaugurale della nuova edizione del festival, le icone Dino Lupelli, Damir Ivic all’inaugurazione della kermesse all’Open Space di Lecce 22 dicembre (dalle 16 – ingresso gratuito) il Velvet Culture Festival inaugura la sua seconda edizione con “Opening Conference”, il prestigioso appuntamento con i migliori operatori musicali e culturali della penisola, all’Open Space di Piazza Sant’Oronzo. A seguito del successo della prima edizione, quest’anno il festival raddoppia il numero di ospiti e diversifica i temi trattati, con l’obiettivo di rendere l’evento accessibile e piacevole a un pubblico più eterogeneo. Alle conferenze prenderanno parte ben due icone della cultura dance italiana, il leggendario dj Claudio Coccoluto (The Dub) e l’esperto discografico Gianfranco Bortolotti (Media Records),

veri e propri punti di riferimento a livello nazionale e internazionale, per molte generazioni di appassionati e aspiranti operatori del settore. Gli organizzatori di festival Michele Casella (Loop Festival), Marco Ligurgo (roBOT Festival), Dino Lupelli (Linecheck Festival) e Cesare Veronico (Medimex – Puglia Sounds), sensibilizzeranno l’opinione pubblica sul potenziale di un festival per un territorio dal punto di vista strategico, economico e sociale, focalizzandosi su dati di investimento e sul ritorno economico e di immagine tanto per le istituzioni quanto per i cittadini. I giornalisti Damir Ivic (Il Mucchio Selvaggio, Soundwall) e Ennio Ciotta (Street Art: la ri-

voluzione nelle strade; Di Contrabbando) racconteranno di sottoculture musicali e artistiche della penisola, avendole vissute e diffuse sui media nazionali per primi. La giovane attivista Vittoria De Franchis (Terraforma Festival – Electropark Exchanges – Kepler 452b), operando tra Italia e Germania, narrerà l’essenza di recenti movimenti underground, partendo da un’analisi del linguaggio nella società moderna e della natura effimera di qualsiasi denominazione di genere, il tentativo sarà quello di afferrare il continuo mutare del significato del termine attraverso esempi concreti e concettuali. Le conferenze inaugurali del festival risultano il momento più significativo della manifestazione, per rilevanza culturale dei temi e dei relatori coinvolti, e per coinvolgimento del pubblico in prima persona, invitato a interagire con gli ospiti per comprendere in che modo la competenza degli operatori italiani abbia influenzato il modus operandi altrui. La manifestazione si sviluppa dal 22 al 25 dicembre in varie location del Salento. Il leitmotiv della nuova edizione si riassume nella parola Increase, ovvero ampliare gli orizzonti e vivere nuove esperienze, obiettivo dell’organizzazione e messaggio rivolto al pubblico, esortato a scoprire nuove tematiche, ospiti e generi musicali. Velvet Culture Festival è vincitore PIN, Iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI e finanziata con risorse del FSE – PO Puglia 2014/2020 Azione 8.4 e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesion, ed è patrocinato da Puglia Sounds, programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale.

Gianni de Berardinis presenta il suo cd Priceless Martedì 5 dicembre allo Spazio 22 di viale Sabotino 22/a Milano, alle h.20.00, la musica di qualità interpretata da chi l’ha vista da vicino di Riccardo Sada

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pazio 22 è lieta di presentare “Priceless” un racconto di 90 minuti fatto da Gianni De Berardinis, un testimone molto vicino alla musica, un dee jay della radio e della Tv

italiana dalla ribalta di una Galleria d’Arte che per più di 40 anni con programmi Tv e conduzioni per radio commerciali italiane ed estere Gianni ha raccontato e promosso tanta musica. Spazio 22 è il luogo in cui Galleria Pack e FL Gallery si associano per promuovere le nuove tendenze dell’arte contemporanea, creando un punto di aggregazione per

artisti, galleristi, collezionisti e appassionati. Priceless vuol dire che la musica è l’Arte e salvezza di tanti momenti quotidiani del nostro tempo e come espressione artistica va garantita e custodita. “La voce della Musica” esce dalle casse acustiche e si diffonde dal palco arrivando fino alla platea come una stazione radio. Voci, canzoni, note e liriche che

hanno segnato la nostra vita negli ultimi storici decenni sono il suono che ascolterete. Le esecuzioni “unplugged” di quella musica che tanto ha contribuito a dare vita ai nostri sogni in questi ultimi decenni. Due musicisti on stage suonano sul palco: Gianni De Berardinis con Andrea Rabuffetti polistrumentista e coproducer dell’album incontrano


domenica 26 novembre 2017 www.stadio5.it

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Gianni de Berardinis presenta il suo cd Priceless

iTunes: https://itunes.apple.com/it/album/priceless/id1247 929366?l=it&ls=1&app=itunes Google Play: h t t p s : / / p l a y. g o o g l e . c o m / m u s i c / m / B u d d3rioj4ywlnwa2m46q3b23oa Spotify: h t t p : / / o p e n . s p o t i f y. c o m / album/6M1r3dBHAg6Vd6R2lkmQ9a Tracklist priceless: Heroes - Don’t Let It Bring You Down - Lullaby - Have You Seen The Stars Tonight Sunday Morning - Can’t Find My Way Home; tra gli omaggi agli autori; Sutta Lu Mari - Satsong - Open G - Greta - She Falls Like Rain tra le composizioni scritte dall’autore Gianni de Berardinis.

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tanti strumenti a corda (dalla mandola al sitar, alla chitarra baritona, al banjo…). Dai Velvet Underground a David Bowie, dai Jefferson Airplane ai Cure sino a De Andrè, una carrellata di storie e di emozioni musicali per un incontro di qualità e di intrattenimento educativo e di piacere.

SPAZIO 22 V.le Sabotino 22, 20135 – Milano www.spazio22.com

Riccardo Sada

Sia, otto volte nominata ai GRAMMY Award, è fra i 10 artisti più influenti su Spotify e ha accumulato oltre 5 miliardi e 300 milioni di visualizzazioni sul suo canale YouTube. Recentemente, Sia ha portato a termine la parte Americana del suo tour Nostalgic For The Present, definito da Billboard “creativamente affascinante”. Il breve tour, le uniche date dal vivo di Sia per tutto il 2017, continuerà questo inverno

SIA sempre Natale Dopo la sua mega-hit “Cheap Thrills” arriva l’originale album con 10 canzoni inedite a tema natalizio: “Everyday is Christmas”, per la prima volta su etichetta Atlantic Records

negli stadi australiani e neo-zelandesi. Per ulteriori informazioni sulle sue date: siamusic.net/ tour. Oltre a lavorare a Everyday is Christmas, Sia si sta occupando della regia del suo primo film, ha scritto e canta con Zayn la sua ultima hit, “Dusk Til Dawn” e presta la voce al personaggio di Songbird Serenade in My Little Pony: The Movie , insieme ad attori quali Emily Blunt, Zoe Saldana e Kristin Chenoweth.

Everyday is Christmas Tracklisting: 1. Santa’s Coming For Us 2. Candy Cane Lane 3. Snowman 4. Snowflake 5. Ho Ho Ho 6. Puppies Are Forever 7. Sunshine 8. Underneath The Mistletoe 9. Everyday is Christmas 10. Underneath The Christmas Lights

Reshape Tracks & Tools, 20 Years Of House Music compilation

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racks & Tools, 20 Years Of House Music è il titolo della nuova compilation Reshape, dieci brani di pura House firmate da F.Physical, Frank’O Moiraghi Feat. Amnesia, Andy Funk, Gabriele D’Andrea, Giampiero Ponte Feat. Lisa Shine e feat. Moran e Nice Cream. Tracks & Tools è disponibile in tutti gli store digitali da pochi giorni; con questa compilation Reshape mette un punto fermo per non dire esclamativo su venti anni di House Music, genere che più di ogni altra ha rivoluzionato quella che adesso si è soliti definire musica elettronica. La sua continuità e la sua longevità non hanno eguale. Reshape è un’etichetta discografica nata nel 1996: il suo catalogo comprende oltre 2mila tracce di artisti

quali Frank’ O Moiraghi, Nerio’s Dubwork with Darryl Pandy, Scandal Dada, Fred Pellichero, F. Physical, Alex Guesta, Yan Kings, Paid n Laid, Maxx Peak, Gabriele D’Andrea, Morning Squad, Pat-Rich and tanti altri ancora. Una label che da sempre si dedica ad un unico genere musicale: la House, il genere più longevo e più coerente nella storia della musica elettronica. Senza alcun dubbio, senza alcun compromesso: le sue radici affondano nella disco e nel funk degli anni settanta, quindi sono solide come querce plurisecolari. Anche e soprattutto perché “Big Dreamers Never Sleep”, come si legge nella copertina della nuova compilation Reshape. www.reshaperecords.com RS

di Riccardo Sada

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opo il successo della mega hit “Cheap Thrills”, che ha ottenuto il Disco di Diamante in Italia e collaborazioni con artisti quali David Guetta, Beyonce, Kanye West, Rihanna, Britney Spears, Katy Perry e molti altri, Sia ha pubblicato venerdì 17 novembre il primo album a tema natalizio della sua carriera. “Everyday is Christmas”, questo è il titolo dell’album su etichetta Atlantic Records, contiene canzoni originali e inedite scritte da SIA e

Greg Kurstin e ha in copertina il volto di Maddie Ziegler , la giovanissima e strepitosa ballerina già protagonista dei suoi video più famosi, da Chandelier a Elastic Heart. Il primo estratto dall’album, “Santa’s Coming For Us”, trova spazio nell’album insieme ad altri brani inediti a tema natalizio quali “Candy Cane Lane”, “Ho Ho Ho” e “Puppies Are Forever”, che si alternano a ballate quali “Underneath The Christmas Lights”, “Snowman” e “Snowflake”.

MUSIC WEEK 20th - 26th November 2017 MUSIC WEEK is completely dedicated to pop music. Seven days of concerts, dj sets, showcases, presentations, themed evenings, surprise events and parties held throughout Milano with the participation of national and international guests. An across-the-city festival that aims to make Milano a true music capital: the entire music industry gets involved with great venues, training centres, promoters and authors all offering a platform for industry professionals and an increasingly more enjoyable music festival for the city.


domenica 26 novembre 2017 www.stadio5.it

Cinema

Anastasia Mazzia

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a nota regista Francesca Archibugi ritorna sul grande schermo dal 23 novembre con “Gli sdraiati”, pellicola incentrata sui millenians e sul difficile rapporto genitori-figli al tempo d’oggi. Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Michele Serra, il film si ambienta nella sfavillante Milano, tra grattacieli ed il noto “bosco verticale”. Giorgio Selva (claudio Bisio) è un celebre e sti-

Anastasia Mazzia

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metto Quando Voglio – Ad Honorem: il capitolo finale Pietro Zinni e la sua banda di ricercatori sono giunti al capitolo conclusivo dell’omonima

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Gli Sdraiati I millenials per l’Archibugi mato volto della tv che ha un’ex moglie, che non vede da 7 anni, un adorato suocero ed un figlio 17enne. Tito, il figlio, è il classico adolescente: svogliato, annoiato, disordinato, disubbidiente ma che allo stesso tempo vanta carte di credito dal conto illimitato e smartphone. Insieme a Tito ci sono i suoi amici di sempre, sue copie, e la fidanzatina Alice. Tutto si complica quando Rosalba, la madre di Alice, riappare: diciassette anni prima ha avuto una relazione segreta con Giorgio. La regista Archibugi, ritorna con questo film, a raccontare del difficile rapporto tra genitori e figli nella società odierna: l’incomunicabilità e la mancanza di comprensione diventano un muro insormontabile tra le due generazioni. Da un lato ci sono i “millenials” cioè una generazione di “sdraiati”, quei giovani che stanno sempre in posizione “orizzontale” sui divani o sui letti sfatti, sempre muti o che si esprimono per monosillabi, apatici e costantemente attacca-

saga di successo: “Smetto Quando Voglio – Ad Honorem” di Sydney Sibilia, dal 23 novembre al cinema. La banda delle “migliori menti dei nostri tempi”, divenuti criminali per necessità , sono stati arrestati ingiustamente. Pietro Zinni però scopre che il villain Walter Mercurio (Luigi Lo Cascio), vuole fare una strage dopo aver sintetizzato il gas nervino. la

ti agli schermi dei loro cellulari. Dall’altro lato ci sono gli adulti, apparentemente realizzati, che la Archibugi rappresenta come bisognosi di amore e mendicanti di comprensione da parte dei loro figli. A differenza del libro di Serra, dove c’era anche un’analisi storico-sociale ed una riflessione esistenziale sugli errori della sinistra borghese, la pellicola preferisce soffermarsi sul

banda dei ricercatori universitari devono necessariamente trovare il modo di evadere da Rebibbia e fermare Mercurio. Ad aiutarli ci sarà anche il violento e sfregiato Murena (Neri Marcorè). “Smetto Quando Voglio – Ad Honorem” è la degna conclusione di una trilogia tutta italiana diretta dal giovane Sydney Sibilla. Tutti gli ingredienti che hanno reso i primi due capitoli un successo di pubblico e di critica sono presenti anche in questa pellicola: c’è action, c’è tanto ritmo, molte gag divertenti, tanta ironia. C’è anche l’amara riflessione verso un mondo della ricerca, quale quella degli atenei italiani, che non riesce a sfruttare ed esaltare le menti brillanti. Ogni protagonista, dai sempre apprezzati Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero de Rienzo, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Stefano Fresi, a Neri Marcorè, ritornano con i loro personaggi, cuciti e cresciuti con loro in questi anni. In più, rispetto ai precedenti capitoli, c’è un super villain, in omaggio ai blockbuster d’oltreoceano. Il super -cattivo di Sybilla, infatti, sembra uscito da un cinecomic della Marvel: ha una storia tragica alle spalle, cerca solo vendetta per il maltolto subito. Era il 2014 quando il primo capitolo di “Smetto quando voglio” sbarcò nelle nostre sale: un esordio da 5 milioni di euro d’incasso in sala, 12 nomination ai David, un Nastro, un Globo d’Oro e due Ciak d’oro vinti. Il successo, meritato ma sicuramente inaspettato, ha reso possibile i due sequel.

rapporto malato ed inconsistente tra due generazioni accomunate solo dal bisogno di amare e di essere amati. Non vi è alcuna condanna o giudizio da parte della regista nei confronti né dei padri né dei figli! Ad una sceneggiatura ridondante e stereotipata corrispondono dialoghi banali e superficiali. Le stesse interpretazioni sono discutibili: Claudio Bisio, apprezzato attore delle

commedie italiane, risulta essere troppo comico per un ruolo che dovrebbe essere profondamente drammatico; Antonia Truppo, vincitrice di due David di Donatello per “Indivisibili” e “Lo chiamavano Jeeg Robot”, risulta poco credibile nell’interpretare una donna del nord Italia. I protagonisti stessi del film non riescono a creare alcuna empatia con lo

spettatore, spesso indispettito e sconcertato dai gesti dei giovani e dalle parole degli adulti. “Gli Sdraiati” sarebbe potuto essere un film interessante se invece che soffermarsi, estremizzandoli, sui cliché e stereotipi delle nuove e vecchie generazioni, avesse riflettuto sulle cause che hanno portato ai “millenials”.

“Smetto Quando Voglio – Ad Honorem” è il terzo ed ulti-

tente, ironica, curata nella sceneggiatura, nei dialoghi, nella

giovane regista Sybilla continuerà a sorprenderci piacevolmente

mo capitolo di una saga che si è sempre rivelata essere diver-

fotografia. La banda di Zinni sicuramente ci mancherà, ma il

con il suo modo fresco ed innovativo di fare cinema.


Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011 Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel +39 3293847157 Sito internet www.stadio5.it

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