N 31 2013 milan sampdoria

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Sabato 28 settembre 2013

Anno 3 n. 31

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COPIA OMAGGIO

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MILAN-SAMPDORIA

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sabato 28 settembre 2013

Pensiero Stupendo...

Rebus Milan

Il tecnico della Sampdoria ha perso un solo Infortuni, svarioni difensivi, occasioni sprecate e zona Cesarini confronto diretto con il collega rossonero

di Beppe Vigani

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ndubbiamente bello! E’ il campionato. Il nostro campionato. Avvincente, incerto, mai scontato. La Juventus che fa fatica a Verona, il Sassuolo che ferma il Napoli, il Milan che fa sempre più fatica. La Roma ride, dopo tre anni e mezzo è prima in classifica da sola, per la prima volta nella sua storia vince le prime cinque giornate del torneo. Dalle nostre parti si dice che chi parte bene è a metà dell’opera. Chi, invece, non ha tradito le attese è la squadra di Massimiliano Allegri, che anche quest’anno ha cominciato la stagione come peggio non poteva. Già dieci punti persi in cinque partite, non è uno scherzo. Il panettone è a rischio: per il momento il tecnico toscano deve la sua tranquillità alla voglia di Berlusconi di non mollare in politica, in questo periodo la sua priorità. “Non servirti mai di una scusa per difenderti finché non sei accusato”, diceva Carlo Magno, re dei Franchi e dei Longobardi e imperatore del Sacro Romano Impero. Gli assenti hanno sempre torto, oppure per dirla in modo più sarcastico, sono sempre i migliori: di certo il melone Allegri se lo gratta. I forfait di Montolivo, De Sciglio, El Shaarawy, l’involuzione di Niang, le amnesie difensive di Mexes e Zapata, la mancanza di alternative lì dietro, perché Bonera e Silvestre sono sempre fermi in infermeria, non aiutano l’allenatore livornese. Guai, però, pensare che il Milan sia morto. Guai credere che la Juventus, insolitamente in difficoltà, poiché per la quarta volta in questa stagione ha dovuto rimontare, si sia seduta. Come insegna il nostro campionato chi va forte spesso va fuori strada e chi va piano può andare molto lontano. Ecco perché i rossoneri possono ancora dire la loro e i giallorossi non hanno ancora vinto. Il Sassuolo, per molti vittima sacrificale della stagione, ha spaventato lo squadrone di Benitez, che stava prendendo quota. La farfalla smette di muovere le ali, se non trova più la forza. Ma quando riesce a volare è irraggiungibile. La Roma è la farfalla di adesso. Bella, leggiadra, che entusiasma con i suoi toni e colori. Un solo gol subito e ha già mandato in rete nove giocatori diversi. Durerà?

Rossi bestia nera di Allegri

Geroglifico rossonero. Decifrare questo Milan è un compito arduo, da qualsiasi punto lo si guardi. Una rosa che conta già un numero considerevole di infortuni che tolgono responsabilità alla squadra, appoggiandole a staff tecnico e società, ma si registrano anche dieci punti di svantaggio dalla vetta dopo solo cinque gare. La stagione scorsa è stata segnata dall’inizio a rilento e la conquista del Preliminare di Champions League è sembrata quasi un miracolo, peraltro propedeutico a un inizio più convinto della stagione in corso. Il bello del calcio è che è uno sport mai scontato e così la preparazione del Preliminare ad agosto non ha portato alcun beneficio ai rossoneri al contrario di quello che ci si aspettava. Un Milan che sbaglia tanto, troppo in fase difensiva. Errori grossolani che evidenziano una mancanza di attenzione come nel caso del primo gol del Bologna, subìto da un rilancio dal fondo del portiere tramutatosi in un assist per Laxalt. La coppia difensiva Mexes e Zapata non riesce a dare quelle garanzie che si erano viste nel girone di ritorno dello scorso anno e in tutto questo Allegri non ha la possibilità di ruotare i giocatori data l’indisponibilità di Bonera e Silvestre. A centrocampo l’assen-

za di Montolivo è pesantissima, la manovra ne risente in fluidità e geometrie a favore di maggiore prestanza fisica che però non si traduce in copertura alla difesa e, dunque, fine a se stessa. Neanche il reparto avanzato è esente da critiche. Balotelli ha ancora due giornate di squalifica da scontare per l’aggressione verbale al direttore di gara Luca Banti, Alessandro Matri ha spedito in curva le speranze di fare bottino pieno a Bologna, El Shaarawy è fermo ai box, Robinho ha dato segni di risveglio, mentre Niang è ancora alle prese con il “test d’ingresso”! Uno scenario che si presta bene per un suicidio di massa, ma qualcosa di buono ad Allegri e i suoi bisognerà pur riconoscerglielo. La voglia di non mollare fino all’ultimo secondo anche sotto di due gol non è mai mancata così come la capacità di sopperire ad assenze importanti nel migliore dei modi. Con un

pizzico di concretezza in più si sarebbe potuto preparare la gara con la Samp con meno pressioni ma tantè Impossibile pensare a un risultato diverso dalla vittoria e quindi attenzione all’approccio, quello che ha determinato la gara con il Napoli condizionandola dall’inizio. Allegri potrebbe recuperare Montolivo ma la cautela non è mai troppa, quindi prepariamoci a vedere una linea mediana con Poli, De Jong e Muntari. In difesa nessuna sorpresa in mezzo, mentre sugli esterni rimane costante il ballottaggio tra Constant ed Emanuelson. Reparto offensivo obbligato con Birsa e Robinho alle spalle di Matri sempre alla ricerca del primo centro così come Niang che rimane, a oggi, oggetto misterioso. Dall’altra parte Delio Rossi arriva da un periodo negativo ma rimane ancorato alla sua punta di diamante, Manolo Gabbiadini, pericolo numero uno dei blucerhiati.

M

ilan-Sampdoria, si sfidano a Milano per la 56ª volta. Il computo totale è di 36 vittorie per i rossoneri contro 10 dei blucerchiati. In tutto i pareggi sono 9. La vittoria più eclatante della squadra di casa risale alla stagione 1955/1956, 2ª giornata: MilanSampdoria 6-1. In quell’occasione fece tutto il Milan: a cominciare dal gol d’apertura dei doriani, grazie all’autorete di Tognon, prima del diluvio di gol rossonero ad opera di Nordahl, Schiaffino (entrambi autori di una doppietta), Dal Monte e Mariani. Per quanto riguarda la Sampdoria, la sua miglior vittoria risale nella stagione 1954/1955, 19ª giornata, quando vinse 3-1 con reti di Ronzon, Conti e Mari, con il gol di Vicariotto per il momentaneo pareggio rossonero. Nel match Milan-Sampdoria, sono stati messi a segno in totale 143 goal, di cui 102 a favore dei padroni di casa e 41 a favore della Samp. Nella prima frazione di gara le due squadre hanno segnato complessivamente 69 gol, nel secondo tempo 74. Nel primo tempo il Milan ha realizzato 46 contro 23 degli avversari. Nella ripresa sempre i rossoneri hanno segnato di più con 56 reti, contro 18 dei doriani. L’ultimo successo della Samp risale alla 1ª giornata della stagio-

ne 2012/2013 e terminò per 1-0 grazie al gol di Costa. L’ ultima vittoria del Milan, invece, risale alla 33ª giornata della stagione 2010/2011 e finì per 3-0 con gol di Seedorf , Cassano e Robinho. Tra Massimiliano Allegri e Delio Rossi sono quattro i precedenti in casa del tecnico livornese: il computo è 3-1 per l’allenatore marchigiano. Nel 2008/2009 Cagliari-Lazio 1-4 (con Allegri sulla panchina dei padroni di casa), nel 2010/2011 Milan-Palermo 3-1, nel 2011-2012 Milan-Fiorentina 1-2, nella scorsa stagione MilanSampdoria 0-1.

STADIO MEAZZA ORE 20.45

MILAN

Sincere condoglianze da parte della redazione di Stadio5 alla nostra giornalista e amica Bianca Elton Ara per l’improvvisa scomparsa del padre Antonio.

SAMPDORIA In Casa

In Casa

Ultima Vittoria 19/5/13 Sampdoria-Juventus 3-2 Ultimo Pareggio 8/5/13 Sampdoria-Catania 1-1 Ultima Sconfitta 25/9/13 Sampdoria-Roma 0-2

Ultima Vittoria 1/9/13 Milan-Cagliari 3-1 Ultimo Pareggio 12/5/13 Milan-Roma 0-0 Ultima Sconfitta 22/9/13 Milan-Napoli 1-2

Fuori Casa Ultima Vittoria 6/1/13 Juventus-Sampdoria 1-2 Ultimo Pareggio 22/9/13 Cagliari-Sampdoria 2-2 Ultima Sconfitta 12/5/13 Lazio-Sampdoria 2-0

Fuori Casa Ultima Vittoria 19/5/13 Siena-Milan 1-2 Ultimo Pareggio 25/9/13 Bologna-Milan 3-3 Ultima Sconfitta 25/8/13 Verona-Milan 2-1

Arbitro: Luca

Allenatore: Massimiliano Allegri

Banti

Allenatore Delio Rossi

MILAN (4-3-1-2) Milan

Abbiati Abate Zapata Mexs Constant

Sampdoria Da Costa

Poli DeJong Muntari

De Silvestri Mustafi Gastaldello Costa

Emanuelson

Gavazzi Palombo Obiang Wszolek

Matri Robinho

Sansone Gabbiadin

Sampdoria ( 4-3-1-2)


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Balotelli diventa adulto... B i o r i t m i Il problema è Balotelli. Il Milan avrà tutta una serie di guai dovuti agli infortuni e ai contrattempi di ogni settimana ma la preoccupazione maggiore di Allegri è sicuramente SuperMario per i suoi fuori programmi che costano cari alla società. L’episodio di fine partita col Napoli è abbastanza emblematico ed è costato al giocatore (e alla società) la pesante squalifica di tre turni, uno dei

quali già scontato mercoledì sera nel match col Bologna. Balo starà fuori anche nella gara odierna contro la Sampdoria però a pesare nell’economia della squadra sarà sicuramente, l’assenza del giocatore contro la Juve nel match in programma allo Juventus Stadium la prossima settimana. Il Milan, tra l’altro, soffre. Continua a soffrire. Una sola vittoria (col Cagliari) in cinque partite sono una miseria per i rossoneri, anche se il precedente dello scorso anno era stato analogo a quello attuale. Intanto la Roma scappa.

E’ a quota 15 mentre il Diavolo è fermo a 5, con ben dieci lunghezze di ritardo sui giallorossi. Ma sono parecchi anche i punti di distacco dal terzetto formato da Inter, Juventus e Napoli: ben 8. Di conseguenza per aprire un piccolo spiraglio in funzione futura, il Milan non può assolutamente mancare all’appuntamento con la vittoria nella sfida di questa sera con la Sampdoria. I liguri arrivano dal capitombolo casalingo con la Roma e sicuramente non regaleranno niente al Milan. Il problema dei rossoneri, tra l’al-

LA CLASSIFICA

tro, infortuni a parte, è la difesa. Troppi gol incassati su palle ferme e troppe disattenzioni in ogni angolo del campo. Col Torino e il Bologna le gare sono state raddrizzate in zona Cesarini grazie a Balotelli e Abate ma non sempre la fortuna sarà dalla parte rossonera come è successo in queste due gare. Poteva accadere anche col Napoli di riuscire a rimettere in sesto la situazione. Ma non è successo. Dunque, attenzione a non commettere gli stessi errori con la Sampdoria. Potrebbe costare carissimo.

L

’analisi dei bioritmi, che esprimono la potenzialità Fisica, la partecipazione Emotiva e la rapidità delle intuizioni di gioco dei singoli atleti mette in evidenza un maggior stato di benessere psicofisico della squadra del Milan 6.03 contro un valore medio di 5.97 della Sampdoria. Secondo questa lettura bioritmica, i rossoneri dovrebbero essere avvantaggiati ed avere più possibilità di vittoria rispetto alla formazione allenata da Delio Rossi. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli giocatori, i padroni di casa hanno una tonicità ed una resistenza alla fatica di 6.10 (valore assoluto), superiore ai blucerchiati con 6.00: Abbiati, Matri e Robinho 6.50, Mexes 6.49, Emanuelson 6.47, Niang 6.44 e Nocerino 6.37 contro Palombo 6.47, Costa

6.44 e Bjarnason 6.32. Dal punto di vista emozionale gli uomini di Allegri sono maggiomente stimolati agonisticamente con 5.97 della compagine genovese con 5.91 di valore assoluto: Zapata 6.39, Nocerino e Robinho 6.31 contro Krsticic, Sansone e Salamon 6.39. Sul fronte delle energie intellettive ed intuittive, la formazione rossonera risulta più concentrata e determinata con 6.04 della Sampdoria con 5.87: Robinho ed Emanuelson 6.50, Abbiati 6.46, Matri 6.45 (pronto a sboccarsi definitivamente), Abate 6.42 contro Krsticic e Palombo 6.49, Da Costa 6,46 e Petagna 6.31. Tengo a precisare che la Scienza dei Bioritmi studia solamente la predisposizione ad agire e comportarsi in un certo modo piuttosto che in un altro. Non tiene, quindi, conto di tutti gli altri imprevisti del gioco come le condizioni ambientali, il terreno di gioco e soprattutto degli gli “errori” arbitrali.

TURNO ODIERNO

6. Giornata

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs 1 Roma 15 5 5 0 0 12 1 Napoli 2 13 5 4 1 0 12 4 3 Juventus 13 5 4 1 0 10 4 Inter 13 5 4 1 0 15 2 4 Fiorentina 5 10 5 3 1 1 11 6 Lazio 9 5 3 0 2 9 8 6 Livorno 7 8 5 2 2 1 7 4 8 Torino 8 5 2 2 1 8 7 Udinese 9 7 5 2 1 2 7 6 Verona 10 7 5 2 1 2 7 8 Cagliari 6 5 1 3 1 7 8 11 Milan 5 5 1 2 2 10 10 12 13 Parma 5 5 1 2 2 6 9 Genoa 14 4 5 1 1 3 5 8 Chievo 15 4 5 1 1 3 5 10 Bologna 3 5 0 3 2 7 11 16 Atalanta 17 3 5 1 0 4 6 10 18 Sampdoria2 5 0 2 3 4 10 Catania 19 1 5 0 1 4 2 10 Sassuolo 20 1 5 0 1 4 2 16

classifica marcatori 5 reti Giuseppe Rossi (Fiorentina) Cerci (Torino) 4 reti Hamšík (Napoli) 3 reti Callejón (Napoli) Paulinho (Livorno)

Palacio (Inter) Vidal ( Juventus) Higuaín (Napoli) Balotelli (Milan) Tévez (Juventus) 2 reti Stendardo (Atalanta) Toni (Verona) Lodi (Genoa)

+/11 8 6 13 5 1 3 1 1 -1 -1 0 -3 -3 -5 -4 -4 -6 -8 -14

Sabato 28 Settembre 18:00 Genoa - Napoli St. L. Ferraris, Genova 20:45 Milan-Sampdoria St. G. Meazza, Milano Domenica 29 Settembre Torino - Juventus St. Olimpico, Torino 12:30 Catania - Chievo St. A. Massimino,Catania 15:00 Cagliari - Inte St. N. Rocco, Trieste 15:00 Atalanta - Udinese St. Azz. d’Italia Bergamo 15:00 Verona - Livorno M. A. Bentegodi, Verona 15:00 Sassuolo - Lazio St. Tricolore, Reggio Emilia 15:00 Roma - Bologna St. Olimpico, Roma 20:45 Lunedì 30 Settembre Fiorentina - Parma St. A. Franchi, Firenze 20:45

Mario Gomez (Fiorentina) Barrientos (Catania) Candreva (Lazio) Hernanes (Lazio Nagatomo (Inter) Paloschi (Chievo) Ljajic (Roma) Zaza (Sassuolo) Gabbiadini (Sampdoria) Poli (Milan)

Álvarez (Inte)r Cambiasso (Inter) Milito (Inter) Robinho (Milan) Parolo (Parma) D’Ambrosio (Torino) Lulic (Lazio) Muriel (Udinese) Florenzi (Roma) Laxalt (Bologna)

PROSSIMO TURNO

7. Giornata Sabato 5 Ottobre Chievo-Atalanta St. M. A. Bentegodi, Verona 18:00 Inter-Roma St. G. Meazza, Milano 20:45 Domenica 6 Ottobre Parma-Sassuolo St. E. Tardini, Parma 12.30 Udinese - Cagliari St. Friuli, Udine 15:00 Catania - Genoa St. A. Massimino, Catania 15:00 Napoli - Livorno St. S. Paolo, Napoli 15:00 Bologna - Verona St. Dall’Ara, Bologna 15:00 Sampdoria-Torino St. L. Ferraris, Genova 15:00 Juventus-Milan St. Juventus Stadium, Torino 20:45 Lazio-Fiorentina Stadio Olimpico, Roma 20:45


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IL PERSONAGGIO DELLA SAMPDORIA: MANOLO GABBIADINI

Mi voleva la Juve Samp: bella storia È dai tempi di Bologna che Gabbiadini è nelle mire della Vecchia Signora. Lui però ha preferito la Sampdoria: perché in riva al mare blucerchiato nessuno gli negherà mai un posto da titolare. E se in questo campionato hai visibilità…

S

ono attimi sfuggenti, questi, per Manolo Gabbiadini. Attimi cruciali. In questo frame di una carriera che sembra un film, anche una presenza in più in campo fa la sua fondamentale differenza. Manolo lo sa. Lui che ora ha la testa per la sua Sampdoria. Perché anche la maglia Azzurra è solo una naturale conseguenza, un premio sulla carta e non solo. Il Bologna è ormai alle spalle. E se là, sulla via Emilia, ha imparato parecchio (soprattutto da compagni come Gilardino e Diamanti), ora è il momento di guardare avanti. E guardare anche al Milan. Manolo è cresciuto nelle giovanili

del Bolgare e poi in quelle dell’Atalanta. Ha esordito in A con gli orobici il 14 marzo di tre anni fa, poco più che maggiorenne. È stato comunque un campionato da dimenticare, quello, con solo un paio di presenze e la retrocessione atalantina. Dopo una stagione in B con la maglia del Cittadella, Manolo viene riscattato interamente dall’Atalanta. Il suo agente, Silvio Pagliari, spiega che il club nerazzurro intende puntare molto sulle sue doti. Aggregato alla prima squadra ne lla stagione 2011-12, Manolo il 21 agosto al debutto segna la sua prima rete nerazzurra in Coppa Italia contro il Gubbio. Il salto in alto avviene invece il 24 agosto dell’anno seguente, quando viene acquistato in compartecipazione dalla Ju-

ventus per 5,5 milioni di euro. Viene tuttavia prestato a titolo gratuito al Bologna sino a giugno di quest’anno. Il 9 luglio la Juve comunica di aver risolto a proprio favore l’accordo di partecipazione con l’Atalanta: la cifra è di 5,5 milioni di euro. Viene ceduto alla Sampdoria a titolo definitivo per 11 milioni. Esordisce il 17 agosto in blucerchiato nel terzo turno di Coppa Italia, contro il Benevento.

nella pipa di Baciccia La Sampdoria, l’altra squadra sotto la Lanterna, non ha una storia che si possa definire “blasonata”, dovuta anche alla sua giovane età, nata nell’immediato dopoguerra quando ancora si sparava per le vie delle città. La sua storia, se vogliamo, è tutta racchiusa nella inconfondibile faccia o testa di Giovanni Battista, in arte genovese “Baciccia”. In questo schizzo del simpatico pescatore c’è tutta la vita di una fusione di due altre piccole compagini di Sampierdarena, perché a Genova città già spadroneggiava il grande Genoa, la più vecchia d’Italia. E non è di poco conto il fatto che un ometto così gracile sintetizzasse, in modo decisivo, tanta passione, energia ed entusiasmo. Sono tutte qualità aumentate nel tempo, anche se la squadra ha compiuto tanti

viaggi in serie B, da cui è sempre ritornata, anche per vincere un scudetto, l’unico finora, nel 9091, sotto il regno di Paolo Mantovano. La Sampdoria ha il suo pubblico nella curva Sud, dalla quale vengono solo incitamenti, tifo vero e passione. Ai tifosi interessa vincere o perdere con dignità, perché hanno ancora in mente il duo fantastico Mancini-Vialli e tante altre presenze che hanno dato l’anima e tante belle vittorie contro rivali più forti che ci hanno lasciato le penne sul terreno di Marassi. Oggi la Sampdoria si presenta al cospetto del Milan, per un esame importante, dopo la batosta casalinga subita tra capo e collo dalla Roma Capoccia. Il maestro che ne misurerà la preparazione non è un gran che, non è una “cima”, per cui debba temere domande difficili e piene di insidiosi trabocchetti. Sarà, diciamo così, un esame di routine che si può anche superare, se aumenta l’impegno e diminuiscono le di-

strazioni. Il giovane presidente Garrone ha fiducia nei sui ragazzi perché i suoi blucerchiati hanno nel cuore la forza d’animo di Baciccia che, vuoi proprio vedere che da abile e consumato pescatore riuscirà ad imbrigliare nella sua rete, da pescatore, qualche buona triglia da portare agli amici di Sampierdarena? Il Diavolo non è tranquillo ed è il momento buono per approfittarne. Baciccia non fuma, però la sua pipa spenta fa paura, come faceva paura al Centro antitabacco genovese che la accusava di essere cattivo esempio per i tifosi e ne aveva chiesto la soppressione dal logo. Era nel 2009 e il presidente Garrone rispose perentoriamente di no, perché sapeva e sa che la storia, la vita, le gioie e anche le delusioni della Samp sono tutte racchiuse e ben custodite in quella pipa spenta che al suo interno, invisibile ai più, batte , come su di uno scoglio, il forte mare del tifo dei tanti blucerchiati.

se non è da escludere la presenza di Kuzmanovic dal primo minuto al posto di un Taider a corto di energie. Difficile, al contrario, vedere un ricambio nella linea difensiva. Samuel scalpita per ritrovare la maglia da titolare persa in estate per infortunio. Ma il punto cardine della strategia dell’allena-

tore nerazzurro è l’equilibrio in fase difensiva. Ecco perché Cambiasso, Handanovic e i tre difensori saranno chiamati ad un tour de force che li porterà da titolari fino alla partita fondamentale contro la Roma. Un altro step verso la conferma che l’Inter è davvero rinata è stato sancito contro la

Fiorentina. A Cagliari i tre punti sono fondamentali. Sarà un’altra tappa importante verso traguardi finora ancora impronunciabili. Sarà, probabilmente, l’ultimo giro di valzer di un Inter storica targata Moratti. Un’Inter che si appresta ad aprire un ciclo nuovo e sempre più Internazionale.

Chi è Manolo Gabbiadini

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ato a Calcinate, in provincia di Bergamo, il 26 novembre del 91, Manolo Gabbiadini è oggi in comproprietà con la Juventus. In famiglia si respira molta aria di calcio: la sorella è Melania (Gabbiadini), attaccante del Bardolino e della Nazionale femminile italiana. Manolo è un ottimo attaccante, veloce e con un buon fisico. Il suo sinistro è imprevedibile. Ma è il suo saper mantenere la calma in piena area avversaria a mandare in bestia i difensori di ogni squadra.

Inter alla prova del turnover

Mazzarri costretto a cambiare uomini contro un Cagliari ritrovato.

Neanche il tempo di gioire, neanche il tempo di esultare che è già tempo di campionato. La vittoriosa partita contro la Fiorentina, i tre punti sudati sul campo, conquistati in rimonta contro una squadra tosta, quadrata, solida e, soprattutto, contro una rivale nella corsa a quell’agognato posto Champions che può valere, in termini economici, per cambiare il volto di un’intera stagione. Tutti a Cagliari, quindi, o meglio a Trieste, per affrontare la compagine cagliaritana. Gli annosi problemi legati allo stadio del capoluogo sardo, i continui rinvii e l’assolu-

ta incertezza fino alla giornata di martedì sull’ufficialità del Nereo Rocco, costringeranno l’Inter ad affrontare, ancora una volta, il proprio avversario in un’atmosfera tutt’altro che realistica. Il vero problema, quello sui cui Mazzarri ha dovuto lavorare in questi due giorni, in realtà, è la differenza di pressione, fisica e mentale, che l’Inter avrà contro una squadra che non solo ha avuto un giorno in più per riposare, bensì ha anche avuto la forza di mettere in atto un piccolo turnover nell’1-1 esterno contro il Livorno. Lopez ritroverà dal primo minuto il folletto Sau che a San Siro l’anno scorso aveva punito i nerazzurri di Stramaccioni. Daniele Conti, scampato all’ammonizione, guiderà il centrocampo a rombo af-

fiancato da Ekdal e Nainggolan con il rientro sulla trequarti di Andrea Cossu, tenuto a riposo precauzionale contro il Livorno. Il talento cristallino del giovane Murru, già obiettivo di mercato insieme al centrocampista belga/ indonesiano in ottica nerazzurra, ritroverà i galloni da titolare sulla fascia sinistra completando il 4-3-1-2 isolano. Dal canto suo Mazzarri ha rassicurato il popolo nerazzurro sulla titolarità del talentino Mateo Kovacic e sebbene le scuse di Guarin siano state gradite dalla tifoseria toccherà proprio al centrocampista colombiano fargli posto. Il dubbio in attacco con l’opzione doppia punta Icardi - Palacio potrebbe portare in mediana un Alvarez sempre più in condizione, anche


amarcord Sabato 28 settembre 2013

S

i aprono i cancelli, tutti attenti al calcio d’inizio di questo campionato che tutti ci auspichiamo più entusiasmante del precedente. Anche Stadio5 si ripresenta con la propria squadra rinnovata, alla luce

delle cessioni e dei nuovi acquisti estivi, proprio come una vera squadra. I tifosi rossoneri, preoccupati per le cessioni eccellenti di Zlatan Ibraimovich e Thiago Silva, attendono questo Milan ridisegnato, o semplicemente ridimensionato come molti sostengono. Milan Sampdoria è una partita ricca di storia che ha visto diversi calciatori partire da Milano all’ombra della “lanterna” e viceversa. Una meritata vetrina sullo scambio, correva l’anno 1970, Giovanni Lodetti – Romeo Benetti. Il centrocampista Lodetti, cresciuto nelle giova-

nili del Milan, fa il suo esordio in Serie A nella stagione 1961-1962 e vince subito l’ottavo scudetto della storia del Milan. La permanenza al Milan è ricca di trionfi: 2 scudetti (1961-1962 e 1967-1968) , 2 Coppa

dei Campioni (1962-1963 1968-1969), Coppa Italia (1966-1967), Coppa delle Coppe e Coppa Intercontinentale nella stessa stagione (1967-1968). Nel 1970 lascia il Milan per la Sampdoria, dove giocherà fino al 1974, e al Milan, dalla Sampdoria, arriva Romeo Benetti, passato alla storia come uno dei giocatori più granitici di tutti i tempi. Alcuni dei suoi colleghi lo definirono “un vero animale”, un incubo per i suoi avversari. In una partita contro il Bologna, per un fallo su Francesco Liguori, che riportò un serio infortunio al gi-

nocchio destro che chiuse la sua carriera, fu denunciato alla Procura di Milano e alla Pretura di Bologna. Benetti con il Milan vincerà la Coppa Italia (1971-1972 e 1972-1973) e la Coppa delle Coppe (1972-1973). Lo scambio più clamoroso invece è stato il passaggio, in un primo tempo in prestito, del rossonero Ruud Gullit alla Sampdoria nella stagione 1993-1994. Voci di corridoio, senza però mai trovare conferme, dichiaravano come causa di questo trasferimento la storia amorosa dell’olandese con la moglie di un dirigente rossonero. Non sono neppure mancati i rifiuti eccellenti come quello dell’allora doriano Gianluca Vialli. I blucerchiati, guidati dal nuovo tecnico Ciro Ferrara, incontrano il vecchio compagno di squadra Gianpaolo Pazzini, frutto del recente scambio con Cassano oltre ad un conguaglio di 7.5 milioni di euro nelle casse della società di Corso Vittorio Emanuele, e l’attaccante Maxi Lopez incontra gli ex compagni rossoneri. I precedenti vedono il Milan nettamente favorito in questo match. Per Maxi Lopez è stimolante giocare per una squadra che ha di-

mostrato di volerlo a tutti i costi e che porta avanti un progetto importante. E’ durata poco la trattativa tra il

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Milan e l’Inter, unico punto fermo è stato l’indennizzo che i rossoneri verseranno nelle casse dei nerazzurri.

stagione per tre anni, oltre i bonus. Il Milan cercava una punta centrale, con Pazzini ha risolto il problema?

Tutto pronto per Pazzini in maglia rossonera, superate le visite mediche a Busto Arsizio ha dichiarato: “Sono veramente felice, adesso voglio solo vincere”. L’attaccante ha firmato un contratto da 2,8 milioni di euro a

La palla è ora ai piedi del già ex Atalanta, Fiorentina e Sampdoria dimostrare di poter giocare nella squadra più titolata al mondo, a pari merito con il Boca Juniors, per numero di titoli internazionali conquistati.


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sabato 28 settembre 2013

ROMA DA RECORD NAPOLI BLOCCATO DAL SASSUOLO R

oma da sballo in campionato. I giallorossi fanno man bassa a Marassi con la Samp e provano a scappare approfittando del passo falso casalingo del Napoli col Sassuolo. L’undici di Garcia - record per la Lupa le cinque vittorie consecutive in avvio di stagione - domani, essendo già al corrente del risultato del Napoli, impegnato oggi alle 18 col Genoa, cercherà all’Olimpico col Bologna

di gettare le basi per un altro primato che lo proietterebbe verso il paradiso della classifica con un entusiasmo sicuramente fuori dal comune per il popolo giallorosso. Alle spalle della Roma si è rifatta sotto la Juventus andata a vincere, con un po’ di fortuna, a Verona con un Chievo che sicuramente avrebbe meritato qualcosina in più. La Vecchia Signora domani a mezzogiorno dovrà vedersela col Torino nella stracittadina dove la squadra di Ventura, malgrado il pari interno col Verona, tenterà il colpaccio inseguito da anni.

La Roma sicuramente tiferà Toro. Stasera invece riflettori puntati su San Siro dove il Milan, reduce dal rocambolesco 3-3 col Bologna, proverà a risalire la china con la Sampdoria, bruciata sul traguardo mercoledì sera dalla Roma. Allegri, probabilmente, con la squadra incerottata non avrà tante armi a disposizione per fare il turn over in vista della trasferta di Champions con l’Ajax e la squadra di Delio Rossi potrebbe creargli non poche difficoltà, in particolare modo per lo stato di salute della difesa rossonera. Da tenere

d’occhio la trasferta dell’Inter col Cagliari, quest’ultimo reduce dal pareggio di Livorno. Attenzione anche al Sassuolo che rientra dall’impresa del San Paolo. La formazione di Di Francesco, rispetto a quella vista con l’Inter sommersa da sette gol, dovrà vedersela con la Lazio, quest’ultima rilanciata dal 3-1 dell’Olimpico col Catania, fanalino di coda col Sassuolo. I siciliani al Cibali affronteranno il Chievo. Ma non sarà facile perché i veronesi hanno fatto vedere con la Juventus di quale pasta sono fatti.

Totti rinnova il contratto con la Roma fino al 2016

Evani: “Milan in crescita, nonostante le assenze”

L’ex centrocampista è convinto che Allegri e Rossi possono fare bene

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l decennio che va dal 1981 al 1993, in Italia, in Europa e nel Mondo è stato caratterizzato per larghi tratti da una formazione che sembrava invincibile. Era il Milan del neo-presidente Silvio Berlusconi che, dopo la doppia caduta in serie B era riuscita a rialzare l’orgoglio del club rossonero grazie ad un perfetto mix fra grandi calciatori stranieri e un folto gruppo di “ragazzi terribili” italiani. Alberigo Evani, di quel gruppo è quello che più a lungo è rimasto al Milan (13 stagioni) entrando di diritto nelle memorie di quel Milan “stellare”. E’ proprio un gol centrocampista, segnato al termine dei tempi supplementari contro i colombiani del Nacional Medellìn, a ridare al Milan, dopo oltre venti anni, la vittoria nella

Coppa Intercontinentale. Lascia il Milan per trasferirsi a Genova, sponda Samp dove aggiunge una Coppa Italia al suo già ricco palmares. Appesi le scarpe bullonate al chiodo si dedica al ruolo di allenatore, prima nelle giovanili del Milan e poi nel San Marino arrivando, poi ad intraprendere la carriera di commissario tecnico per le nazionali giovanili italiane. Attualmente è il selezionatore dell’Italia Under 20. Lei è un doppio ex di Milan e Sampdoria, che partita si aspetta di vedere al Meazza? Nessuna delle due squadre sta attraversando un bel periodo. Il Milan sta migliorando sotto l’aspetto del gioco, qualche miglioria la si sta vedendo e si è vista nonostante non siano arrivati i risultati nelle ultime tre sfide. La Sampdoria invece è una squadra molto giovane e sappiamo bene che, quando hai a che fare con dei ragazzi, se le cose vanno bene è facile continuare in un percorso, quando invece vanno

male, qualche problemino viene fuori. Il Milan ha il problema di avere in squadra numerose assenze. La mancanza di risultati è giustificabile con questo dato o c’è altro? Ovviamente un po’ di motivazioni risiedono in questo dato. Avere giocatori importanti, soprattutto dal punto di vista della qualità. Il gioco dovrebbe sempre sopperire a queste assenze che, comunque, durante l’anno sono messe in preventivo. Come detto il Milan sta pagando queste assenze, ma nelle ultime giornate si è visto un miglioramento e deve migliorare ancora di più dal punto di vista della compattezza di squadra. Fisicamente, però, la squadra sta già bene. Fino al 90’ resiste e combatte. Il difetto è quasi sempre l’approccio iniziale. Quante colpe ha Allegri? Non credo assolutamente sia colpa dell’allenatore. Allegri sta cercando pian piano di dare un gioco ben

definito. Se fosse fortuna può succedere una volta non due o tre. Il gruppo è compatto e sta seguendo l’allenatore. La squadra deve migliorare l’approccio, ma per farlo dovrà affidarsi ai dettami dell’allenatore e non viceversa. Anche la Samp non sta attraversando un periodo positivo. Cos’è cambiato dal finale della scorsa stagione in cui i risultati arrivavano con serenità? Beh la Sampdoria ha perso Poli che è un gran bel giocatore e lo sta dimostrando anche al Milan. Alla Sampdoria credo che manchi proprio lui, perché non è mai un giocatore scontato, attacca gli spazi, vede la porta, crea superiorità. Al di là delle operazioni di mercato, tuttavia, io ribadisco che la Samp è una squadra giovane e con i ragazzi bisogna avere più pazienza e che le difficoltà ci possano sempre essere. Credo che questa squadra

con il tempo riuscirà a mettersi a posto e a fare un discreto campionato. Se non dovessero portare a casa i tre punti Rossi e Allegri rischiano la panchina? Mi auguro veramente di no. Anche perché il calcio sta andando in una direzione in cui quando le cose vanno male la colpa è soltanto l’allenatore. Mi dispiace perché questo genere di discorsi si sta allargando sempre più, anche ai settori giovanili. Il mio ex compagno di squadra Stefano Eranio è addirittura stato esonerato dalle giovanili del

Genoa. Quando si sceglie un allenatore bisognerebbe credere di più nelle sue capacità e nel suo lavoro, per questo non mi aspetto l’esonero dei due tecnici a prescindere dal risultato. Come finisce il match? In questo momento la qualità e l’esperienza del Milan, nonostante gli infortuni, è superiore a quella della Sampdoria. Per questo io vedo comunque favorito il Milan per la vittoria finale. Però le partite vanno giocate sul campo e il risultato sulla carta non è mai così scontato.

Milan–Sampdoria guai chi perde

Rossoneri e blucerchiati non possono fare altri passi falsi

La sesta giornata della Serie A propone a San Siro la delicata sfida tra Milan e Sampdoria con le due squadre, per motivi e situazioni diverse, a caccia di una vittoria che potrebbe rappresentare una svolta dopo un inizio di stagione complicato. Chiaramente nel Milan l’assenza di Balotelli pesa e peserà, ma il finale di Bologna può far ben sperare Allegri, in attesa che si sblocchi il neo acquisto Matri; a proposito, 5 volte la posta come “Primo Marcatore” della sfida, una quota verso la quale dirigersi con discrete possibilità di successo. Delio Rossi sperava invece che il pareggio in extremis a Trieste contro il Cagliari avesse eliminato le scorie post derby, la sconfitta al Ferraris contro la Roma, però, ha fatto ripiombare in crisi i doriani che ora devono cominciare prima ad offrire prestazioni qualitativamente più convincenti e dopo, dato non secondario, a fare punti pesanti. La sfida del Meazza non si presta però a questa soluzione Evani anche perché i rossoneri sono

nella stessa situazione con il distacco dalla vetta della classifica già di 10 punti; tutto fa pensare a un successo, sofferto, dei padroni di casa con una Samp che andrà comunque in rete e allora la soluzione 1 + GOL a quota 2,40 è una giocata da tenere in seria considerazione. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smartphone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine vi proponiamo il prono-

stico per il derby della Mole, Torino-Juventus, in programma domenica alle 12,30: a differenza del Meazza non saranno di fronte 2 squadre in difficoltà, anzi, ma lo sviluppo della gara potrebbe essere molto simile con la Juve vincente ed un Torino che può trovare la via del gol, con un Cerci in grande spolvero da tenere in considerazione per la giocata “Primo Marcatore” al pari dell’altrettanto scatenato Tevez. Puntiamo dunque sul 2 + GOL, quotato ben oltre 3 volte la posta, non male per vivere un bel “mezzogiorno di fuoco”. In bocca al lupo.

Alessandro Matri.


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UN’ INTER GRANDE MILAN AD AMSTERDAM PER CONTINUARE IL SOGNO UNA BELLA FIORENTINA, MILAN PER IL RISCATTO CON LA SAMP L’Inter con il successo sulla Fiorentina fa sognare i tifosi. Si era messa male dopo il rigore realizzato da Pepito Rossi, però i nerazzurri hanno reagito alla grande rimontando lo svantaggio chiudendo la gara in crescendo. Una bella Fiorentina, direi. Ma anche una grande Inter capace di uscire nel migliore dei modi da una partita che si era fatta tremendamente difficile. Un bel passo avanti rispetto alla scorsa stagione. Tra l’altro i nerazzurri non hanno impegni in Europa e questo gioca a loro favore. Speriamo in un’altra performance a Trieste col Cagliari. Chi invece fa fatica a ingranare è il Milan. Ha

acciuffato per i capelli il pareggio a Bologna ripetendo quando era successo la settimana prima a Torino contro i granata di Ventura. Un altro spavento per i tifosi che non si aspettavano una partenza così disastrosa.. Certo che il distacco dalla Roma al momento è piuttosto preoccupante per i cugini. L’importante per loro sarà la gara di oggi con la Sampdoria. Purtroppo Allegri non è fortunato perché l’infermeria rossonera si riempie ogni giorno all’inverosimile. Oltretutto c’è il problema di Balotelli. Il ragazzo non è nuovo a queste situazioni. Va gestito. Certamente la sua assenza è pesante per la squadra, che con lui in campo acquisisce almeno il cinquanta per cento in più di potenzialità di andare in gol. Ribadisco con la Sampdoria non sarà un impegno facile perché i liguri

avranno il dente avvelenato per la sconfitta di Marassi con la Roma. Comunque complimenti ai giallorossi e a Totti per il rinnovo del contratto. Francesco è un grande è meritava questo attestato di stima. Vorrei spendere due parole sul Sassuolo: una squadra, quella vista al San Paolo, trasformata rispetto a quella vista con l’Inter. Un bel lavoro di ricostruzione fatto di Di Francesco. Ha messo alle corde il Napoli che adesso è in nostra compagnia al secondo posto. Della Juve che dire? Ha vinto col Chievo grazie a un disgraziato autogol e una rete regolare di Paloschi annullata dall’arbitro.

Juve contro i turchi di Terim per i tre punti Napoli a Londra con l’Arsenal di Wenger

Milan in campo martedì sera in Champions, ad Amsterdam, contro un Ajax incerottato e ancora intontito per il poker subito nel primo turno al Camp Nou col Barca. Gli olandesi hanno stilato piani di riscossa per risollevare la situazione e i rossoneri di Allegri dovranno tenerne conto per evitare brutte sorprese. Bisognerà anzitutto valutare quali saranno le condizioni psicologiche di Balotelli fermato in campionato dalla squalifica dopo gli episodi di San Siro col Napoli e prenderne atto. Il Milan, grazie al successo col Celtic, ha tre punti in classifica come il Barcellona che andrà a Glasgow ospite dell’undici di Lennon che si gioca già ora la qualificazione. Nel Gruppo F tiene banco l’altra trasferta delle italiane, quella del Napoli chiamato alla prova del nove a Londra contro l’Arsenal di Wenger che ha messo sotto nel turn o

inaugurale al Velodrome l’OM. Una specie di spareggio per il primo posto quello fra i partenopei di Rafa Benitez e i Gunners. Col dente avvelenato il Borussia Dortmund, fatto fuori al San Paolo, cercherà i primi tre punti ospitando il Marsiglia, al quale restano poche chance per rientrare in gioco se i tedeschi tornano ad essere quelli dello scorso anno. La Juventus, reduce dal triste pareggio di Copenaghen, proverà a vincere con quel Galatasaray di Drogba finito sotto i colpi micidiali del Real Madrid di Carletto Ancelotti. Dando per scontato il successo delle Merengues al Bernabeu con i danesi, i bianconeri potrebbero, battendo i turchi, approfittare della situazione distanziando di non poco lo stesso Galatasaray e il Copenaghen mettendo una piccola ipoteca sul secondo po-

Tutte le squadre hanno dei santi in paradiso. La Juve solo Preti... che fanno i guardalinee

sto, importante per centrare la qualificazione, anche se siamo solo agli inizi. Bella da vedere anche la sfida inglese dove col Bayern Monaco sarà di scena col Manchester City che arriva dal poker inflitto allo United in Premier e dal tondo 0-3 della gara inaugurale giocata a Plzen col Viktoria. Nel gruppo C il Psg, dopo aver strapazzato l’Olympiacos al Pireo, riceve il Benfica che si presenta forte del 2-0 conquistato con i belgi dell’Anderlecht il 17 settembre scorso mentre nell’A il Leverkusen è chiamato al riscatto di fronte ai propri tifosi contro la Real Sociedad dopo la debacle esterna con il Manchester che a sua volta affronterà in Ucraina lo Shakhtar di Lucescu uscito vittorioso con i baschi quindici giorni fa. Interessante è il match di Basilea fra i padroni di casa e lo Schalke con gli svizzeri gasati per il successo esterno con il Chelsea a sua volta chiamato al riscatto a Bucarest con la Steaua. Scontro al vertice infine nel gruppo G fra il Porto e l’Atletico Madrid con l’altra gara di giornata di San P i e t ro b u r g o fra lo Zenit di Spalletti e l’AustriaVienna di Bjelica.

Duro il giudice sportivo con Balottelli. TRE giornate per il suo sfogo a fine partita. Totti ha commentato: tre giornate per uno sfogo? Se je veniva l’eritema je davano du anni. Polemiche a sinistra. Pisapia risponde a Renzi: per il momento vi abbiamo asfaltato noi.Inter fiorentina 2 a 1


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RADUNO DEI MILAN CLUB DELLA CAMPANIA

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l 18 luglio 2013, nella vori, ha ringraziato gli ami- il richiamo “territoriale” è splendida Ischia, si è te- ci ospiti dell’accoglienza, troppo forte per non restarnuto il raduno dei Milan sottolineando come anche ne affascinati. Club della Regione. Ospiti d’eccezione, invitati dal Coordinatore Regionale Carmine Lombardi, il giornalista e direttore di Milan Channel Mauro Suma, Il Consigliere AIMC Nuccia Malvestiti . Molti ed interessanti i temi trattati che hanno portato anche a dei notevoli cambiamenti atti a migliorare la gestione stessa dei Club. Tutti votati ed accolti con molto favore. Suma, che ha condotto i laIschia castello Aragonese

Milan Club

VALMADRERA D

iamo, in questa pagina, una breve carrellata di avvenimenti che hanno interessato vari club della penisola rossonera. In modo particolare, sono stati a centro di feste varie i compleanni del Club. Cominciamo dal Nord. Milan Club VALMADRERA. Il Club festeggia il primo decennale della sua storia che è già ricca di avvenimenti e di belle sorprese. Nella splendida cornice lecchese, il 16 giugno 2013, in un magnifico locale gestito da tifosi rossoneri “il Tetto Brianzolo”, i soci

Milan Club A

del Milan Club hanno festeggiato i dieci anni della fondazione del club con ospite d’onore la Champions, portata da Milano dalla ambasciatrice ufficiale Nuccia Malvestita che , ormai ,ha attraversata tutta la penisola e che si identifica sempre più con la Coppa dalle orecchie larghe. Valmadrera è stata sempre vicina alla squadra, con i suoi supporters nelle trasferte casalinghe ed internazionali, tanto da meritare, come premio di riconoscenza, Milan Club VALMADRERA poter ospitare la Coppa nella propria sede.

Milan Club Sassuolo

Cava Dei Tirreni

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ava dei Tirreni è una ridente cittadina della costa salernitana del Tirreno, in provincia di Salerno, dove il sole è sempre di casa e lo splendido mare è sempre pronto ad accoglierti. Mancava un’altra perla e ci hanno pensati i milanisti a rimediare con l’inaugurazione dell’ennesimo Milan Club. Il Club è stato dedicato ad un personaggio molto amato e

stimato “Beniamino Pisapia”, tifosissimo del Milan. Il direttivo non poteva fare scelta migliore , anche per averlo come esempio costante per il tanto lavoro che attende il Club negli anni futuri.

Sassuolo, pur avendo una bella squadra in Serie A, non mancano tifosi “ traditori”, La passione dimostra che non esiste colore che tenga. Lo scorso luglio, il Milan Club ha festeggiato la bella ed invidiabile quota di 30 anni di attività ed affiliazione all’AIMC Trent’anni con l’A.I.M.C. Nato nel 1973, ha avuto una parentesi di un paio d’anni , per poi rientrare nell’Associazione nel 1983, grazie al rinnovato impegno di alcuni soci ancora presenti nel club. Un vero primato che li fa essere uno dei Club più attivi e meritevoli di elogi da parte della Società. 30 anni passati in tutti gli stadi

d’Italia , d’Europa e del Mondo , in casa e trasferta sempre con il Milan. Tanti sono anche gli abbonati allo stadio che seguono le partite casalinghe della nostra squadra e tanti ragazzi giovani entusiasti che assicurano un futuro al Milan club. 140 soci sono stati presenti alla festa che ha avuto come ospiti anche i presidenti dei club limitrofi dell’Emilia invitati dall’iperattivo presidente del Club Giuliano Manni. Una festa splendida in cui non sono mancati anche momenti toccanti come il ricordo di tre giovani ragazzi scomparsi in diverse circostanze ma tutti uni-

ti dal club, in ricordo dei quali è stata aggiunta nel nome del club la sigla R.E.M.: Rino, Emanuele e Mauro. Un plauso particolare è stato inviato appositamente dalla Società a tutto il direttivo del club che ha permesso di vivere questi magnifici 30 anni con l’AIMC , con l’augurio di continuare ancora per tantissimi anni ,con la stessa intensità e passione.

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AL BERNABEU SUPER DERBY INSIDIA BOJAN PER IL MILAN NAPOLI ALL’ESAME D’INGLESE FRA REAL E ATLETICO A Londra oggi Tottenham-Chelsea

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iflettori puntati sul derby di Madrid fra il Real e l’Atletico questa sera nella Liga quale digestivo di una giornata caratterizzata da importanti sfide pomeridiane. L’Atletico di Cholo Simeone è a punteggio pieno al comando della classifica in compagnia del Barcellona dopo il 2-1 inflitto all’Osasuna mentre il Real di Carletto Ancelotti, vittorioso sull’Eiche, insegue a due lunghezze. Per le Merengues sono imperativi i tre punti per non perdere altro terreno sui catalani scatenati martedì con la Real Sociedad alla quale è stato rifilato un pesante

poker firmato da Messi, Boscquets, Neymar e Mantral. In Premier League va invece in onda, alle 13,45 di oggi, una delle tante stracittadine di Londra fra il Tottenham e il Chelsea, un match che determinerà probabilmente l’avversaria principale della capolista Arsenal impegnata nella non facile trasferta di Swansea, in Galles. La gara fra Spurs e Blues vedrà tra l’altro di fronte Mourinho a Vilas Boas, due portoghesi, il maestro e l’allievo. Il buon Josè sembra aver smaltito la botta in Champions col Basilea battendo in settimana il Fulham ma intanto l’Arsenal non perde un colpo. Da seguire con attenzione lo United in casa col WBA mentre il Liverpool sarà ospite del fanalino di coda Sunderland orfano di Di Canio licenziato domenica sera. In Bundes Liga occhio al Borussia

Dortmund chiamato a riscattare il pareggio col Norimberga che ha permesso l’aggancio del Bayern al comando della classifica. L’undici di Kloop affronterà il Friburgo mentre i monegaschi di Guardiola dovranno vedersela all’Allianz Arena con il Wolfsbug. Il Bayer Leverkusen, immediato inseguitore della coppia di testa, affronterà invece l’insidioso Hannover. L’Herta a Berlino, infine, incrocerà le armi con un Mainz dal dente avvelenato per il poker incassato dal Bayer. In Ligue 1 prosegue la marcia del Monaco, tallonato dal Psg. La squadra di Ranieri ha liquidato la pratica Bastia con un secco 3-0 siglato da una doppietta di Falcao e gol di Riviere. L’undici di Blanc ha replicato andando a vincere a Velenciennes con una rete di Cavani. Bravo il Marsiglia a battere il Saint Etienne.

La Juventus ha bisogno di una vittoria contro il Galatasaray, orfano di Terim

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hampions League, secondo atto. I prossimi novanta minuti diranno molto su quello che sarà il cammino delle italiane nella fase a gironi della Coppa Campioni. Chi ha bisogno di una vittoria scaccia crisi è la Juventus, obbligata a conquistare i tre punti dopo il deludente pareggio in Danimarca contro l’FC Copenaghen. L’avversario è più che abbordabile, quel Galatasaray sconfitto 6-1 all’esordio dal Real Madrid di Ancelotti, senza vittorie da quattro partite e in piena crisi d’identità, aggravata dall’esonero di Fatih Terim, dopo il no di quest’ultimo al rinnovo biennale del contratto. Il pericolo numero uno per Conte è rappresentato dal 35enne attaccante ivoriano Didier Drogba, trattato senza successo dalla Juventus lo scorso gennaio, con lui ci saranno le vecchie conoscenze italiane Sneijder e Muslera, più il grande ex Felipe Melo, che a Torino ha lasciato più nemici che amici. Da tenere d’occhio anche la punta turca Burak Yilmaz, sogno di una notte di mezza estate della Lazio, l’anno scorso capace di segnare 8 gol in 9 partite di Champions League. Allo Juventus Stadium ci sarà il tutto esaurito, discorso valido anche per l’Amsterdam Arena, teatro di Ajax-Milan. Una sfi-

da che profuma di storia, tra due squadre in crisi di risultati e di gioco. I Lancieri di Bojan, ex per nulla rimpianto da Allegri, sono stati presi a schiaffi da Barcellona e Psv, perdendo 4-0 sia in Champions League che in Eredivisie, due ko che hanno messo in luce i limiti di una squadra giovane che, dopo le cessioni di Eriksen al Tottenham e Alderweireld all’Atletico Madrid, paga l’assenza di un vero leader. De Boer, che qualcuno dà nelle mire dell’Inter di Thohir, ha però le armi giuste per fare male al Milan, tra queste ci sono il capitano Siem de Jong e il talento danese classe 1994 Viktor Fischer, obiettivo di mercato della Roma, che in patria considerano l’erede di Laudrup. Come il Milan, giocherà in trasferta anche il Napoli di Benitez, al secondo esame di maturità in due settimane, dopo aver superato a pieni voti il

test contro il Borussia Dortmund vice campione in carica. Questa volta toccherà al professor Wenger e al suo Arsenal “interrogare” gli scugnizzi azzurri guidati dal Pipita Higuain, cercato in estate proprio dai Gunners. Il tecnico francese ha perso per infortunio Walcott, costretto a un lungo stop per un problema agli addominali, ma può contare sul talento di Ozil, arrivato nelle ultime ore di mercato dal Real Madrid per 50 milioni di euro, e sull’esplosione del gallese Ramsey, a segno quattro volte nelle ultime tre partite. Il Napoli torna a giocare una partita di Champions a Londra 18 mesi dopo il ko con il Chelsea di Di Matteo e si rivede nella casa dell’Arsenal un mese e mezzo dopo l’Emirates Cup. Lo scorso 3 agosto finÏ 2-2 con gol di Insigne e Pandev per gli azzurri, di Sagna e Koscielny per i Gunners.

Siem de Jong, capitano dell’Ajax, avversaria del Milan

Primavera: il Milan a caccia di vittoria L’Inter di Cerrone, invece, farà visita all’Udinese

LA LAZIO IN TURCHIA FIORENTINA IN UCRAINA Difficile trasferta giovedì in Turchia per la Lazio di Petkovic nel secondo turno di Europa League. L’undici della capitale affronterà il Trabzonspor formazione di tutto rispetto appaiata in classifica a quota 3 grazie al successo conquistato in trasferta con i ciprioti dell’Apollon di Limassol. Il discorso qualificazione del Gruppo j dovrebbe essere un affare provato fra la Lazio e i turchi, anche perché la quarta squadra del girone è il Legia Varsavia, team polacco di media levatura uscito battuto,

sia pur di misura, dall’Olimpico nel match con Lazio di quindici giorni fa. Per Klose e compagni un’unica preoccupazione: il leggendario pubblico turco, ormai considerato da tempo il dodicesimo giocatore in campo. Se la Lazio rischia la Fiorentina non è da meno. Forte del successo conquistato con i portoghesi del Pacos Ferreira la Viola va in Ucraina dove affronterà il Dnipro che a Cluj nella gara inaugurale ha superato abbastanza agevolmente i rumeni del Panduri. La squadra di Montella, reduce dalla sconfitta di San Siro, prima di trasferirsi in Ucraina dovrà superare lo

scoglio del Parma nel posticipo di campionato di lunedì. Negli altri gironi sfida al vertice nell’A fra lo Swansea e il San Gallo. I gallesi hanno espugnato alla grande Valencia mentre gli elvetici hanno battuto i russi del Kuban. Occhi puntati anche sul Gruppo B dove i bulgari del Ludogores, saliti alla ribalta per il successo tondo conquistato in Olanda a Eindhoven col Psv, sfidano sul loro terreno la Dinamo Zagabria a pari punti in classifica. Nel girone F cerca un riscatto invece il Bordeaux sonoramente bastonato dall’Eintracht Francoforte. In Russia con l’Anzhj,il Tottenham di Vilas Boas

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l Milan di Inzaghi, dopo una settimana nella quale ha giocato tre incontri ravvicinati (Virtus Lanciano, Celtic e Verona) si prepara ad affrontare un Cagliari alla ricerca disperata di punti per risalire in classifica. I sardi, con una gara in meno rispetto alle concorrenti, nell’ultimo turno ha vinto con merito ai danni dell’Udinese grazie a un gol del difensore Russu, classe ’95, convocato più volte in prima squadra dal tecnico Lopez. Più che gli avversari, Superpippo dovrà tener conto del dispendio fisico dei suoi giocatori, dopo le fatiche ravvicinate di coppa col Celtic e in campionato contro la capolista Verona. Proprio contro gli scaligeri si è messo in evidenza un altro talento arrivato quest’estate: Marks Barisic. Il Baby attaccante, classe ’95, lanciato da Inzaghi contro i gialloblu per sopperire l’assenza dello squalificato Cernigoi, si è messo in evidenza grazie alle sue immense giocate, mostrando un

grande cinismo nell’azione del momentaneo vantaggio rossonero contro gli scaligeri. L’attaccante sloveno, lo scorso anno nelle fila del Catania, è stato voluto fortemente da Inzaghi il quale lo ha richiesto come contropartita alla cessione di Kingsley Boateng agli etnei. Dopo il gol messo a segno domenica, l’ex etneo ha rivelato: “Sono un tifoso rossonero da quando ero un bambino. Quando il Milan mi ha fatto l’offerta per venire a giocare qui ho accettato subito. Il giorno che ho firmato il contratto ho capito che il mio sogno si stava realizzando. Dopo la vittoria contro il Celtic in Youth League, Galliani è venuto negli spogliatoi facendoci i complimenti e dicendoci che quello era un momento speciale per il Milan. Inzaghi è un grande allenatore. Quando l’ho incontrato per la prima volta è stato un momento speciale. Sono davvero contento di averlo come allenatore”. Nel tridente d’attacco insieme allo sloveno giocherà uno tra Fabbro e Vido, e Claveria. A centrocampo ai lati del regista Piccinocchi, ci saranno Pinato e Benedicic. In difesa sulle corsie laterali confer-

mato Tamas a sinistra, col rientro di Calabria sulla destra. Al centro della difesa ci saranno Pacifico e Iotti. I baby nerazzurri, invece, se la vedranno con l’Udinese, settima forza del campionato. Friulani in cerca di riscatto giacché vorranno dimenticare in fretta l’amara sconfitta subito col Brescia in coppa Italia.

M. Barisic, attaccante del Milan Primavera


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MILAN FAI COME UDINESE E BORUSSIA DORTMUND: PUNTA SUI GIOVANI

Teniamoci stretto Berlusconi senza Balotelli rischiamo la B

M “

ilan già fuori dallo scudetto? Troppe squadre davanti, troppi punti di distacco. L’obiettivo è la Champions. Bisogna essere realisti”. In Champions però il Milan non entusiasma e in campionato tentenna. Cosa serve alla squadra? “Deve capire che la sua nuova dimensione non è più quella di squadra di vertice. Il Milan è alla portata di tutti e affronta avversari che non sentono più il timore reverenziale dovuto al suo blasone”.

squadra in Italia o in Europa da prendere oggi a esempio? “L’Udinese, il Borussia. Non hanno molti soldi ma lavorano sui giovani. Il Milan non ha più disponibilità economiche illimitate. Servono giocatori alla Inzaghi, alla Virdis. Non campioni, ma che possano diventarlo. E che danno molto sul campo”.

imprenditore indonesiano, ritiene più in generale che ci sia una perdita del made in Italy anche nel calcio? “Quando uno pensa a Milano pensa a Milan e Inter. Che nessun imprenditore italiano prenda in mano delle eccellenze è un elemento di debolezza e deve far riflettere. Mi viene da dire che dovremmo quasi quasi discutere in Consiglio Dando un’occhiata a quello che comunale che l’Inter non è più itasuccede in casa dei “cugini”, con liana”. il passaggio di proprietà a un

D’altronde, per tornare al Milan, la politica di bilancio della società è quella delle ricerca di un equilibrio attraverso il contenimento degli stipendi e l’aumento dei ricavi commerciali. “Sì ma calcisticamente Milano deve dare l’idea, la lezione che è una città dove ci si fa da sé. Deve insegnare l’attivismo, la capacità di lavoro dei milanesi. Berlusconi prima maniera incarnava perfettamente questa mentalità. Le squadre fatte solo coi soldi danno

invece solo l’idea di rendita”.

Berlusconi come presidente del Milan è stato un genio? “Ha preso Sacchi dalla B, ha costruito non comprando figurine di calciatori già affermati. Ha dato lustro all’idea di Milano che si fa col lavoro e l’innovazione. Oggi servono bravi dirigenti, bravi allenatori e giocatori che abbiano voglia di emergere”. E se un giorno Berlusconi ce-

Come giudica le operazioni di mercato, da Kakà a Matri? “In astratto buone, ma gli acquisti da un punto di vista logico non sono quelli giusti. Il Milan è una squadra di medio livello che deve diventare brava e puntare su giovani. Kakà è una scommessa del cuore, ma era meglio Ljajić. Matri doveva accontentare l’allenatore, ma non può giocare con Balotelli: i due manco si passano la palla”. Balotelli è una comparsa o un protagonista? “Senza Balotelli si rischia la retrocessione. Detto questo però il Milan deve imparare a fare gioco anche senza Balotelli”. Il Milan è sempre stato un modello societario. C’è qualche

Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale di Milano

desse a imprenditori arabi o cinesi? “Mi dispiacerebbe tantissimo. Mi metterei alla testa di un’azionariato popolare. Deve rimanere qualcosa che identifichi e rappresenti Milano. Teniamoci stretto Berlusconi”.

Come vede il match con la Samp? “Una delle tante partite in cui bisogna vincere. E non solo giocare bene”.


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TOSCANA IRIDATA COL MONDIALE DI FIRENZE

Fra i favoriti, Sagan, Gilbert, Valverde, Cancellara e il nostro Nibali questi ultimi reduci dal Giro della Gran Bretagna. Per il mitico ex citi azzurro Alfredo Martini i favoriti sono Rodriguez, Valverde e Nibaemaforo verde domani mat- li mentre per Beppe Saronni tina in Toscana per il Mon- sul podio potrebbe salire diale 2013 di ciclismo su strada professionisti. Si corre da Lucca a Firenze sulla distanza di 272,2 chilometri scalando a metà gara lo strappo del San Baronto. Una volta arrivati a Firenze si svolgerà in città un circuito della lunghezza di 16,6 chilometri, da ripetersi dieci volte, con l’inserimento della salita di Fiesole. Al via i primi trentuno migliori corridori della classifica mondiale in rappresentanza di 54 nazioni. L’uomo da battere è il campione uscente Philippe Gilbert che dovrà guardarsi dallo slovacco Peter Sagan e da un altro gruppetto di atleti formato dal nostro Vincenzo Nibali, dallo spagnolo Alejandro Valverde, dallo svizzero Fabian Cancellara, dal norvegese Boasson Hagel, dall’olandese Robert Gesink, dagli inglesi Bradley Wiggins e Mark Cavendish,

Pozzato. Il sindaco Renzi, che ha tenuto a battesimo il Mondiale scattato sei giorni fa, sono d’obbligo gli auguri alla squadra azzurra con un pensierino particolare al Golden Boys di casa Diego

ASPETTANDO LA COREA

I team si concentrano sulla prossima stagione

Archiviata di fatto la corsa al titolo Mondiale (a meno di un miracolo), a Maranello fervono i preparativi per la messa a punto della monoposto della prossima stagione. La sfida è cruciale e gli imprevisti non mancano. Come il ritardo nei lavori di ristrutturazione della galleria del vento, disegnata da Renzo Piano e costruita all’interno dello stabilimento emiliano nel 1999, che doveva essere pronta per inizio estate e che invece, se non ci saranno altre sorprese, verrà riaperta a metà ottobre. Una volta tolte le impalcature poi bisognerà effettuare le tarature per allineare i dati raccolti al suo interno a quelli reali della pista. Sono ormai due anni che la galleria del vento Ferrari è chiusa e che la scuderia utilizza

quella messa a disposizione dalla Toyota a Colonia, in Germania. Con l’arrivo dei motori V6 e la progettazione da zero di una nuova vettura la mancanza di tale struttura di lavoro diventa impensabile. Ci sono cambiamenti anche nella squadra. Come afferma Stefano Domenicali sul sito ufficiale Ferrari: “Dobbiamo fare un salto di qualità, ad ogni livello, inclusi metodologie e strumenti di lavoro. Lo sappiamo bene e stiamo lavorando per raggiungere questo obiettivo, rinforzando la struttura tecnica nelle aree dove ce n’è più bisogno, come testimoniano gli arrivi delle ultime settimane e quelli che verranno. Intendiamoci, non penso minimamente che le nostre persone siano meno capaci di chi lavora in altre squadre, anzi sono convinto del contrario ma è un fatto che gli altri abbiano lavorato meglio di noi è questo deve servirci da

stimolo”. Si avvicina, intanto, un nuovo appuntamento iridato, con il GP della Corea in programma il prossimo fine settimana. La notizia è che Kimi Raikkonen probabilmente non correrà al volante della sua Lotus, in quanto sofferente alla schiena già durante la scorsa gara a Singapore. «Ovvio che voglio correre – ha affermato Iceman - sono qui per questo», ma secondo la stampa specializzata il finlandese comunicherebbe ormai con la sua scuderia solo via sms. Un segnale ulteriore del clima pesante che si respira nel team inglese. Già all’annuncio dell’ingaggio del finlandese alla Ferrari i dirigenti della Lotus avevano fatto presente di essere stati gli ultimi a sapere. Dal canto suo, Kimi ha ribadito fin dall’inizio che il problema vero erano i soldi: il suo stipendio annuale non era ancora stato corrisposto e il finlandese ha abbandonato la nave

Ulissi, una delle carte vincenti del citi Bettini nell’appuntamento di domani che vanta a soli 24 anni ben due maglie iridate conquistate ai mondiali junior del 2006 e 2007. “Sarà una corsa dura

- ha detto Ulissi - che provocherà parecchie selezioni, in particolare modo per via dello strappo Salviati, capace alla distanza a far piegare le gambe anche agli atleti più preparati”. I Mon-

diali hanno alzato il sipario con la cronometro a squadre professionisti che ha registrato il successo della Omega di Martin alla folle media oraria di oltre 53 su un percorso di 42 chilometri. In campo femminile vittoria degli Usa a 50,165 l’ora. Per la gara di domani dei professionisti, con partenza da Lucca e arrivo al Forum Mandela di Firenze, la squadra annunciata dal citi Bettini è la seguente: Vincenzo Nibali (Astana), Alessandro Vanotti (Astana), Luca Paolini (Katusha), Rinaldo Nocentini (Ag2r), Ivan Santaromita (Bmc), Michele Scarponi (Lampre-Merida), Filippo Pozzato (LampreMerida), Diego Ulissi (Lampre-Merida), Giovanni Visconti (Movistar),Simone Ponzi (Astana), Gianpaolo Caruso (Katusha). Questo il tracciato: Lucca, Località Montecarlo, Collodi, Montecatini, Lamporecchio, San Baronto, Casalguidi, Poggio a Caiano, Firenze. Nella cronometro individuale, intanto, oro a Tony Martin, argento a Wiggins e bronzo a Cancellara

prima che affondasse. Si parla, nel frattempo, della penalizzazione cui incorrerà Mark Webber nella prossima gara: 10 posizioni in più sulla griglia di partenza. La punizione è arrivata dal momento che Fernando Alonso ha

dato un «passaggio » al collega australiano al termine del GP di Singapore, dopo che la sua monoposto era andata quasi a fuoco. Il pilota Red Bull si è accomodato a fianco dell’asturiano, un atteggiamento molto comune nella storia

delle corse, ma che da quest’anno è severamente punito dal regolamento. La ragione principale è la sicurezza dei piloti, ma in questo modo, dicono gli appassionati, si dà un’altra mazzata alla spontaneità della F1.


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sabato 28 settembre 2013

Si può fare anche del bene Musica

Mentre il mondo guarda gli orrori della crisi in Siria, “Save The Children” lancia un lungometraggio allo scopo di alzare l’attenzione su quello che sta accadendo in quel paese e raccogliere fondi per i bambini le cui vite sono state stravolte dal conflitto in corso

Un super lavoro per Big Fish

B

ig Fish è colui che sta dietro ai più forti pezzi rap italiani. Oggi ha fatto un suo cd. “Questo disco è una nuova sfida per il mio percorso”, dice. “Ho voluto rimescolare le carte facendo musica che mi piace, senza ingabbiarla in definizioni”. Big Fish ha convocato artisti provenienti da mondi musicali diversi ma che “hanno in comune la voglia di comunicare qualcosa

e di mettersi in gioco”. Ed ecco infatti che nella tracklist appaiono pezzi come “La Macchina del Tempo” (fatto con Rancore), “Lasciami Leccare L'Adrenalina” (con Manuel Agnelli), “Io Faccio” (con Morgan), “Luce Sarà” (con Arisa), altri inediti e i suoi remix di “Una Storia Semplice” dei Negramaro e di “Tensione Evolutiva Remix” di Jovanotti. Sito internet: www.donermusic.it

Big Fish

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DUD, anche il dj E arriva “Swing ‘N’ Milan” vuole il suo look S

dj volevano qualcosa che li potesse contraddistinguere da tutto il resto e oggi ce l’hanno. Si chiama DUD ed è una linea d’abbigliamento street, urban e fashion volta anche a musicisti e frequentatori di discoteche. Il marchio nasce cinque anni fa nell’ambito del clubbing italiano grazie all’intuizione del giovane dj siciliano nonché imprenditore Giuseppe Silvestri, attualmente dj resident del Loola Paloosa di Milano. Che dice: “L’intenzione è soddisfare l’esigenze (tecniche e non) dei dj esprimendo messaggi e tendenze verso la propria audience”. Il confine tra musica e moda è quasi invisibile: creatività, brand, ricerca per dare vita a nuove tendenze e messaggi chiari e forti. Il supporto? Da dj come MassimilanoTroiani (m2o, Radio Deejay), Alberto Remondini (m2o), Vincenzo Callea (Ti.Pi.Cal), Dud

Goulding supporta i bambini siriani La vincitrice dei Brit Awards, cantante e cantautrice Ellie Goulding ha deciso di supportare la campagna di “Save The Children” regalando la sua canzone “I Know You Care” come colonna sonora di questo video curato dal regista

Beeban Kidron (“Che Pasticcio Bridget Jones”). Il video è visibile a questo link http://bit.ly/syriafilm. I proventi ricavati dall’acquisto su iTunes, Amazon e sui principali store online verranno devoluti a “Save The Children per la Siria”.

ulla scia del ritrovato successo che la cultura e la musica swing stanno riscuoAlex Guesta, Addal, Michael Pra- tendo in tutto il mondo, l’11, do e altri ancora. 12 e 13 ottobre arriva “Swing Sito internet: www.dudcollec- ‘N’ Milan”, il primo festival tion.com e www.silvestridj.com della città di Milano dedicato alla cultura, alla musica, alla danza e all’atmosfera americana degli anni ‘30 e ‘40. Tre giorni di festa, musica, danza, moda e cibo che animeranno le vie di Brera e avranno come quartier generale La Pelota, sala da ballo che sarà luogo simbolo e cuore pulsante del Festival e si trasformerà per la prima volta in ballroom con: musica dal vivo, big band e dj set, ballerini professionisti di fama internazionale che, con il loro inconfondibile look, si metteranno a disposizione dei più curiosi. Sito internet: www.

Nel frattempo la Goulding sta lavorando alla pubblicazione del suo album, “Halcyon Days” (dove sarà presente anche il brano “I Know you care”) atteso in Italia per il primo ottobre. Sito internet: www. elliegoulding.com

“Swing ‘N’ Milan”

swingnmilan.it

Capolavori a Milano “Da Matisse a Bacon. Il volto del ‘900”, mostra a Palazzo Reale fino al 9 febbraio 2014 Di Marby drammatica della propria interio- tratto una certa posizione sociale. «Nei tratti del nostro volto è scolpito il ritratto della nostra anima», è il pensiero di Thomas Browne, letterato e filosofo del ‘700, che studia la fisiognomica, l’arte di riconoscere attraverso il volto, le caratteristiche dell’anima. Ma di questo l’artista si occupa sempre, la ricerca del sé, più autentico, la traccia segnica sul quadro del proprio modo di essere. La storia del ritratto è molto antica, cambiano i modi della rappresentazione, ma il gusto del fare il ritratto e di farsi l’autoritratto, rimane il modo più autentico di raggiungere l’anima dei personaggi e la propria. L’esposizione di Palazzo Reale, raccoglie più di ottanta capolavori dal Centre Pompidou di Parigi, ritratti e autoritratti, dalla corrente espressionista francese, di cui Henri Matisse, Suzanne Valadon, Maurice de Vlaminck, André Derain, Pierre Bonnard, sono gli interpreti più significativi, ai cubisti, come Pablo Picasso, Fernand Léger, ai pittori surrealisti come René Magritte, Max Ernst, fino a Francis Bacon, grande interprete del ritratto come ricerca anche

rità. E’, infatti, importante riflettere sul fatto che l’artista moderno del ‘900 pratica il ritratto non solo allo scopo di illustrare il modello, ma si libera dai vincoli che fino a quel periodo erano connaturati al ritratto e definiti dai committenti, che si garantivano attraverso il ri-

La mostra si divide in 7 sezioni:1. I misteri dell’anima, 2. Autoritratti, 3. Il volto alla prova del Formalismo 4. Volti in sogno. Surrealismo, 5. Caos e disordine, o l’impossibile permanenza dell’essere, 6. Dopo la fotografia, 7. La disintegrazione del soggetto


Sabato 28 settembre 2013

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Dalla Corea l’antica disciplina marziale ora sport Olimpico

Dall ex del Milan Ibraimovic a Zanetti il taekwondo sbarca a Milano

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a medaglia d’oro di Carlo Molfetta nelle ultimi Olimpiadi svoltesi a Londra ha emozionato non solo la sua città natale, ma l’Italia intera. L’atleta di Mesagne, infatti, ha portato nello ‘stivale’ uno storico oro olimpico nella categoria +80 kg di Taekwondo. La sua fede calcistica è tinta di nerazzurro e sono passati solo pochi giorni dal suo incontro con il presidente dell’Inter Massimo Moratti a ‘Casa Italia’. Per discutere delle emozioni provate in quell’istante e della Beneamata, FcInter1908.it ha intervistato in esclusiva il ‘Lupo’: “Moratti si è complimentato con me: mi ha detto che sono bravo e che mi aspetta ad Appiano Gentile. Io, naturalmente, conto di andarci appena possibile, compatibilmente con gli impegni di questo periodo. Provino? No, non ho parlato di questo con il presidente. Si è scherzato un po’,

perché nell’incontro a ‘Casa Italia’ lui mi disse: ‘Molfetta, lei è forte, venga all’Inter!’”. Poi la sua passione per i colori nerazzurri: “E’ stato il nonno materno a trasmettermela, ma non solo: anche mamma è un’interista sfegatata. La prima volta al ‘Meazza’? Due anni fa ho assistito a Inter-Udinese. Che emozioni ho provato? E’ la mia squadra da sempre, mi emoziona sempre vederla giocare”. Ma ci sarà si o no questa sfida con Ibra nel campo in cui il mesagnese è nettamente più forte? “Con Ibra non è previsto nessun incontro c’è stato due anni fa a Milanello” (quattro anni fa la Federazione Italiana Taekwondo omaggiò Ibrahimovic della cintura nera). Come non chiedergli poi se questa Inter è da medaglia d’oro, d’argento o di bronzo? Ecco la battuta del campione olimpico mesagnese: “L’Inter è sempre d’oro. Forza Inter!”. La prima prima passione di Ibra, prima che il calcio, è stato il Taekwondo che da piccolo praticava nelle periferie di Malmoe in Svezia. Il calciatore, attualmente in forza al Paris Saint-Germain,

ha ricevuto una cintura nera honoris causa da una delegazione della nazionale azzurra, guidata da Mauro Sarmiento, Carlo Molfetta, Leonardo Basile.

Sarmiento Ibraimovic Basile Molfetta

Le doti acribatiche di Zlatan-Ibrahimovic merito del taekwondo Javier Zanetti icon il dobok e Carlo Molfetta la magla dell’Inter


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