Sabato 5 ottobre 2013
Anno 3 n. 32
INTER
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COPIA OMAGGIO
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sabato 5 ottobre 2013
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Pensiero Stupendo... di Beppe Vigani
RITORNO AL FUTURO
La Partita
Inter e Roma tornano a giocarsi tre punti d’alta classifica spazio-temporale fra le realtà odierne e quelle passate. Maicon non è al meglio e, nonostante abbia forzato i tempi, non dovrebbe essere della contesa. Garcia confermerà l’11 schierato contro il Parma. Gervinho e Florenzi affiancheranno Totti in attacco. La cerniera in mediana composta da Strootman, De Rossi e Pjanic fornisce garanzie incredibili in entrambe le fasi e se il dubbio per la fascia destra della difesa rimane invariato con il probabile slittamento sulla destra di Balzaretti, le certezze arrivano dal duo Benatia-Castan, capaci, finora di segnare al passivo soltanto 1 marcatura.Mazzarri ritrova tutti i titolarissimi della sua gestione. Alvarez e Campagnaro hanno recuperato dai fastidi muscolari che li hanno fermati nella sfida
I
nter-Roma, il massimo. Come Massimo (il circo), come Massimo (Moratti). Il Massimo. Come i giallorossi (perché sono i primi), Totti, Palacio, Milito. Appuntamento da abito da sera il match del Meazza. Il destino che gioca, si nasconde. Il paradosso, la coincidenza. Il fato, l’occasione. Chissà. La Roma è là in cima, l’Inter non molto distante. Proprio le due squadre, che l’anno scorso hanno fatto piangere (o ridere, dipende da che parte si sta), sono là in cima. Rudi Garcia (mi raccomando l’accento sulla a) e Walter Mazzarri, untori di capacità e saggezza hanno mandato sull’ottovolante le loro squadre. Il francese è addirittura primo con un filotto di sei su sei (ai capitolini non era mai successo), roba da ricchi. La partita di stasera è un’occasione per entrambi, per non lasciare scappare o per fuggire. Tutto sta andando bene. Gervinho,
Q
uesta sera a San Siro andrà in scena il primo scontro fra Rudi Garcia e Walter Mazzarri, due allenatori in grado di compiere un piccolo miracolo, una rivoluzione, capace di riportare ai vertici della classifica due realtà distrutte da gestioni scellerate e, probabilmente, fin troppo sfortunate. Due allenatori in grado di rivalutare uomini cardine come Daniele De Rossi da una parte ed Esteban Cambiasso dall’altra, due uomini simbolo di una ripresa neanche lontanamente ipotizzata quest’estate. Soprattutto, tuttavia, è l’impatto avuto con l’ambiente, con le tifoserie, a rendere “speciali” questi due professionisti. Saranno solo tre punti, come sempre del resto, ma saranno tre punti in grado di stabilire quale delle due squadra potrà considerarsi guarita a tutti gli effetti. Rudi Garcia dovrà fare a meno dell’ex più importante, il calciatore in grado di creare un ponte
contro il Cagliari e nonostante Milito stia scaldando i motori, molto probabilmente sarà ancora la scelta più prudente quella vincente nella testa del tecnico di San Vincenzo. Confermato, quindi, il 3-5-1-1 diventato ormai celebre quanto una filastrocca: Handanovic, Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Cambiasso, … L’unico dubbio, anche per i nerazzurri riguarda la linea mediana di centrocampo dove un Fredy Guarin apparso in grande difficoltà di rendimento potrebbe perdere il ballottaggio con lo scalpitante Mateo Kovacic.Inter-Roma è finalmente tornata ad essere una partita in cui la posta in gioco vale ben più di quei semplici tre punti. La famigerata lotta lungo l’asse Milano-Roma, il prestigio nazionale, due settimane di titoli, show radio-televisivi ed interviste (complice la pausa per le nazionali). Insomma vincere questa sfida vorrebbe dire fare un salto nel passato senza stogliere lo sguardo alla fine di questo campionato. Un vero e proprio ritorno al futuro per due grandi realtà bisognose di riscatto.
L’INTER NON VINCE DA DUE ANNI
L’anno scorso i nerazzurri persero in casa per 3-1
Statistiche
I
nter e Roma, stasera si sfidano per l’81ª volta in Serie A, a Milano. I nerazzurri hanno ottenuto 42 vittorie mentre i giallorossi 13. I pareggi sono 25. I padroni di casa hanno vinto per ben due volte 6-0: la prima volta accadde nella stagione 1929-1930, 25ª giornata, con poker di Meazza, Visentin e Blasevich, la seconda nella stagione 1950-1951, alla 7ª giornata: in quell’occasione la tripletta di Nyers, la doppietta di Wilkes e una rete di Armano decisero la contesa. Per quanto riguarda gli ospiti, il miglior successo risale alla 6ª giornata della stagione 1980-1981: 4-2 con tripletta di Pruzzo e autorete di Bini, mentre per la squadra allenata da Bersellini andò a segno
Altobelli con una doppietta. In Inter-Roma, sono stati messi a segno in tutto 232 gol, di cui 151 sono nerazzurri e 81 giallorossi. Nel primo tempo sono stati realizzati 107 gol, nel secondo 125. Nella prima frazione i padroni di casa hanno realizzato 64 reti, gli ospiti 43. Nella ripresa 87 gol interisti contro 38 degli avversari che hanno vinto l’ultima volta la scorsa stagione per 3-1 con reti di Florenzi, Osvaldo e Marquinho, mentre per l’Inter Cassano aveva firmato il momentaneo pareggio. L’ultima vittoria dei nerazzurri risale alla 24ª giornata della stagione 20102011: 5-3 con doppietta di Eto’o e reti di Sneijder, Thiago Motta e Cambiasso, mentre per gli ospiti segnarono Simplicio, Vucinic e Loria.
Pruzzo
STADIO MEAZZA ORE 20.45 Lucio Anneo Seneca, filosofo, poeta, politico e drammaturgo romano
scappato dall’Emirates Stadium, ha già segnato tre gol, come Ljaijc, ultimo acquisto di una campagna felice. E poi c’è Totti, 37 primavere da raccontare, che gioca con l’entusiasmo di un bambino, con leadership e voglia ancora di stupire. Dall’altra parte la musica è quasi la stessa. Palacio ogni cosa che tocca la fa brillare, Icardi entra, sbaglia tutto, ma poi è decisivo, mentre Alvarez e Jonathan sembrano marziani atterrati per salvare il mondo. Non dimentichiamo Milito che ha già assaporato il gusto del gol. Mancano ancora molti all’appello, ma per il momento basta così. E poi c’è il Milan. Reduce dal successo con la Sampdoria, all’ultimo minuto si è salvato in Champions. Stanno crescendo i rossoneri. Ma c’è la Juventus, ferita dal pareggio in Europa contro il Galatasaray. E’ un big match da far tremare i polsi. Nessuno può perdere e i rossoneri sono stanchi di aspettare. Diceva Seneca: “Dum differtur, vita transcurrit” (Mentre si rinvia, la vita passa).
INTER
ROMA
In Casa
In Casa
Ultima Vittoria 25/9/13 Inter-Fiorentina 2-1
Ultima Vittoria 29/9/13 Roma-Bologna 5-0
Ultimo Pareggio 15/9/13 Inter-Juventus 1-1
Ultimo Pareggio 21/4/13 Roma-Pescara 1-1
Ultima Sconfitta 19/5/13 Inter-Udinese 2-5
Ultima Sconfitta 8/5/13 Roma-Chievo 0-1
Fuori Casa
Fuori Casa
Ultima Vittoria 22/9/13 Sassuolo-Inter 0-7
Ultima Vittoria 25/9/13 Sampdoria-Roma 0-2
Ultimo Pareggio 29/9/13 Cagliari-Inter 1-1
Ultimo Pareggio 12/5/13 Milan-Roma 0-0
Ultima Sconfitta 5/5/13 Napoli-Inter 3-1
Ultima Sconfitta 30/3/13 Palermo-Roma 2- 0
Arbitro: Paolo
Allenatore: Walter Mazzarri
Tagliavento di Terni
Allenatore: Rudi Garcia
INTER (3-5-1-1)
ROMA (4-3-3)
Handanovic
De Sanctis,
Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus;
Balzaretti, Benatia, Castan, Torosidis;
Jonathan, Cambiasso, Kovacic, Guarin, Nagatomo;
De Rossi, Strootman, Pjanic;
Alvarez;
Florenzi, Totti, Gervinho
Palacio
sabato 5 ottobre 2013
Bioritmi
LO SGAMBETTO DI MAZZARRI D
all’analisi dei potenziali bioritmici, forza fisica, coordinamento motorio, visione del gioco ed individualità personale dei singoli giocatori emerge un maggior stato di benessere psicofisico della squadra nerazzurra 6.11 rispetto al valore medio di 6.04 della formazione capitolina. Secondo questa lettura dei dati bioritmici, l’Inter dovrebbe essere avvantaggiata e quindi avere un margine superiore di vitto-
ria rispetto alla squadra allenata da Rudi Garcia. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli giocatori, i padroni di casa hanno una tonicità e resistenza alla lotta di 6.10 (valore assoluto) rispetto ai romani con 6.03; i più prestanti risulteranno: Pereira 6.47, Kovacic 6.41, Handanovic e Cambiasso 6.37 contro Benatia e Pjanic 6.41, Boriello 6.37 e Taddei 6.32. Dal punto di vista emozionale entrambe le squadre sono state caricate al massimo con 6.17 per il sogno scudetto di Garcia e con 6.20 per il sogno “sgambetto” di Mazzarri
6.20. I più in forma: Handanovic 6.50, Kovacic 6.49, Juan Jesus, Pereira e Cambiasso 6.45 contro Ljajic, Benatia e Balzaretti 6.49, Boriello e Taddei 6.39. Anche sul fronte delle energie intellettive e soprattutto intuitive, la formazione nerazzurra risulta più determinata e concentrata a vincere la partita con 6.07 contro il 6.00 della Roma. I più incisivi delle due squadre: Icardi e Kuzmanovic 6.50, Campagnaro e Pereira 6.49, Jonathan 6,46 contro Strooman 6.50, Pjanic e De Rossi 6.49, Torosidis e De Sanctis 6.47.
Handanovic
Pos. Squadra
LA CLASSIFICA
P.ti G V N S
Gf Gs
+/-
1 Roma 18 6 6 0 0 17 1 16 2 Napoli 16 6 5 1 0 14 4 10 3 Juventus 16 6 5 1 0 11 4 7 4 Inter 14 6 4 2 0 16 3 13 5 Fiorentina 11 6 3 2 1 13 8 5 6 Lazio 10 6 3 1 2 11 10 1 7 Verona 10 6 3 1 2 9 9 0 8 Livorno 8 6 2 2 2 8 6 2 9 Milan 8 6 2 2 2 11 10 1 10 Torino 8 6 2 2 2 8 8 0 11 Cagliari 7 6 1 4 1 8 9 -1 12 Udinese 7 6 2 1 3 7 8 -1 13 Atalanta 6 6 2 0 4 8 10 -2 14 Parma 6 6 1 3 2 8 11 -3 15 Genoa 4 6 1 1 4 5 10 -5 16 Catania 4 6 1 1 4 4 10 -6 17 Chievo 4 6 1 1 4 5 12 -7 18 Bologna 3 6 0 3 3 7 16 -9 19 Sampdoria 2 6 0 2 4 4 11 -7 20 Sassuolo 2 6 0 2 4 4 18 -14
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ROMA DA RECORD
Inter alla ricerca di conferme
P
artita insidiosa per l’Inter dopo la beffa di domenica scorsa col Cagliari. A Trieste si è presentata un’Inter stanca, dopo la partita giocata contro la Fiorentina, che ingranava a fatica, causa anche un terreno impraticabile. Handanovic ha provato, in più di un occasione, a salvare la partita, ma nulla ha potuto sul destro da fuori area di Nainggolan e deviato da Rolando. Continui pensieri sulla dirigenza nerazzurra frullano anche nella testa dei ragazzi di Mazzarri, la telenovela MorattiThoir è un po’ una storia infinita con un epilogo non ancora decifrato. Questa sera, sia per l’Inter che per la Roma, non è sicuramente una partita qualsiasi ma un vero e proprio scontro al vertice. I giallorossi non voglio-
Callejon (Napoli) Higuain (Napoli) Florenzi (Roma) Gervinho (Roma) Ljajic (Roma; 1 rigore) Gabbiadini (Sampdoria) 2 reti Stendardo (Atalanta) Laxalt (Bologna) Nainggolan (Cagliari) Barrientos (Catania) Paloschi (Chievo) Gomez (Fiorentina; 1 rigore)
Lodi (Genoa; 1 rigore) Alvarez (Inter) Cambiasso (Inter) Icardi (Inter) Milito (Inter) Nagatomo (Inter) Hernanes (Lazio) Lulic (Lazio) Emeghara (Livorno; 1 rigore) Poli (Milan) Robinho (Milan) Pandev (Napoli) Parolo (Parma)
no interrompere la striscia positiva, mai accaduta prima d’ora, e i nerazzurri hanno la necessità di confermare lo stato di salute generale dove, una sconfitta non vanificherebbe comunque il lavoro del mister livornese. La Beneamata metterà in campo tutto l’orgoglio e, con ogni probabilità, Milito assetato di gol, dopo averne riassaporato il gusto della doppietta a Reggio Emilia contro il Sassuolo. La Roma, fin qui miglior difesa (una sola rete subita) e miglior attacco del campionato, sei vittorie su altrettanti incontri, dimostra di volere giocare al calcio al di là del peso della squadra avversaria. L’impegno non è investito solo nelle partite che contano, come quella di questa sera, ma anche nelle partite che in passato sono state quasi
snobbate. I capitolini non sottovalutano nessun avversario, la concentrazione resta alta e fino al triplice fischio finale, se non sarà lo scudetto, il meritato premio finale, sarà la qualificazione in Europa, meglio, logicamente, se Champions League. L’Inter ha dimostrato di poter lottare con le grandi, la prova più significativa è stata quella messa in luce contro la Juventus, ma ancora in fase, a differenze delle altre squadre che sembrano già perfettamente rodate, di assestamento. Questa sera potrebbe cancellare ogni dubbio sulla forza di questa squadra che conserva più o meno l’assetto della stagione precedente, ma con un arma in più: la consapevolezza di poter giocare ogni partita da grande squadra.
TURNO ODIERNO 7. Giornata
Sabato 5 Ottobre Chievo-Atalanta Stadio Marc Antonio Bentegodi Verona ore 18:00 Inter - Roma St. Giuseppe Meazza Milano ore 20,45 Domenica 6 Ottobre Parma - Sassuolo St. Ennio Tardini Parma ore 12,45 Udinese - Cagliari St. Friuli, Udine ore 15,00 Catania - Genoa St. Angelo Massimino, Catania ore15,00 Napoli - Livorno Stadio San Paolo Napoli 15,00 Bologna - Verona St. Dall’Ara, Bologna ore 15,00 Sampdoria - Torino St. Luigi Ferraris Genova ore 15,00 Juventus - Milan St. Juventus Stadium, Torino ore 20,45 Lazio - Fiorentina St. Olimpico, Roma ore 20,45
classifica marcatori 5 reti Rossi (Fiorentina; 1 rigore) Cerci (Torino; 2 rigori) 4 reti Hamsik (Napoli) 3 reti Denis (Atalanta) Palacio (Inter) Tevez (Juventus) Vidal (Juventus) Candreva (Lazio; 1 rigore) Paulinho (Livorno) Balotelli (Milan; 1 rigore)
Commento
Benatia (Roma) Zaza (Sassuolo) D’Ambrosio (Torino) Muriel (Udinese; 1 rigore) Jorginho Frello (Verona; 2 rigori) Toni (Verona) 1 rete Bonaventura (Atalanta) Livaja (Atalanta) Lucchini (Atalanta) Cristaldo (Bologna) Diamanti (Bologna)
PROSSIMO TURNO 8. Giornata Sabato19 Ottobre Roma - Napoli St. Olimpico Roma ore 18,00 Cagliari - Catania Nereo Rocco Trieste ore 18,00 Milan - Udinese St. Giuseppe Meazza Milano ore 20,45 Domenica 19 Ottobre Atalanta - Lazio St. Atleti Azzurri d’Italia Bergamo ore 12,30 Fiorentina - Juventus St. Artemio Franchi Firenzeore 15,00 Livorno - Sampdoria Stadio Armando Picchi, Livorno ore 15,00 Verona - Parma St. Marc Antonio Bentegodi Verona ore 15,00 Genoa - Chievo St. Luigi Ferraris, Genova ore 15,00 Sassuolo - Bologna St. Città del Tricolore Reggio Emilia ore 15,00 Torino - Inter Stadio Olimpico Torino 20.45
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L’O s p i t e
A
una manciata di giorni dal compimento del suo trentasettesimo compleanno, Francesco Totti ha ancora la faccia di uno che arriva da una festa. Ripete che il campionato è ancora lungo e che per sognare un tricolore tutto dipende dalla testa che uno ha. Avessero tutti la testa del Capitano, alla Roma: la compagine sarebbe già sul podio. Ma spesso la squadra è troppo Tottidipendente. E sbaglia. Ma la speranza, sarà anche una banalità, è l’ultima a morire, sulla sponda giallorossa del Tevere. “Ci sono squadre più forti di noi che riusciranno a dire la loro, ma
Tutti per Totti. E siamo a 37
Trentasette anni e non sentirli, il Capitano non lo ferma nessuno. Motivato più che mai sogna lo scudetto e uno sgambetto all’Inter
non avendo le coppe europee da disputare avremo la possibilità di allenarci bene”, dice Totti. Ma il campionato è lungo e la Roma se vuole raccogliere risultati è obbligata a mantenere questa serie positiva. Totti sembra ringiovanire col passare degli anni. “Vivo questo momento con serenità e tranquillità. Devo mantenermi sempre in forma, anche perché a questa età se non lo fai rischi di finire prima. Chi mi dà la forza di fare grandi cose? I tifosi. Per loro cerco di onorare sempre questa maglia”. E come dice Carletto Mazzone, quando
la Roma vince e Francesco è il migliore in campo, c’è da essere felici. Un Totti da mondiali. Ma è facile fantasticare. E poi c’è lei, Ilary, a tenere su il morale a tutti, a colorare l’atmosfera. La Blasi è la Sandra Mondaini della celebre coppia con Raimondo Vianello. Secondo la rivista Oggi, Mediaset vorrebbe realizzare una sit-com con il Capitano e sua moglie in qualità di protagonisti. La coppia ha già recitato insieme in tivù per un noto spot di una compagnia telefonica. Adesso i due potrebbero mettersi alla prova con una commedia.
Chi è Francesco Totti
Nato a Roma il 27 settembre del ’76, Francesco Totti per la squadra giallorossa è il miglior realizzatore di tutti i tempi e il calciatore con più presenze nell’intera storia societaria. Nel 2004 è stato
incluso nella FIFA 100, lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni per il centenario della federazione. È stato inoltre 5 volte eletto Miglior Calciatore Italiano dall’Associazione Italiana Calciatori. Un record assoluto.
I Cugini
Gli Ospiti
Lupa famelica nel Colosseo di San Siro MISSIONE IMPOSSIBILE
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omenica scorsa, tanto per non perdere l’abitudine, ha sbranato il povero Balanzone, di cui stanno ancora raccogliendo i miseri resti sul prato dell’Olimpico. Ora è qui, a Milano, pronta ad una nuova scorpacciata. I suoi uomini, armati di gladio e di scudo, sono pronti a fare una nuova vittima, una delle tante della nuova serie. I nerazzurri, rinati grazie alla miracolosa cura Mazzarri, non poco delusi dal pareggio con il Cagliari subito, come la vecchia Inter, quando sembrava avessero già confezionato il pacco dei tre punti da portare a casa, venderanno carissima la pelle, prima di soccombere ai rivali. I giallorossi hanno sempre giocato al massimo guidati da Totti, applaudito per la sua classe anche dagli sportivi nerazzurri.
La Lupa a cosa deve il miracolo di questa trasformazione? Un elisir miracoloso, una bacchetta magica avuta in prestito da una maga giallorossa? Niente di tutto questo. A Roma, abbandonato il lezioso ponentino, hanno riscoperto la voglia di giocare, la serietà nell’impegno, grazie ad un nuovo allenatore che non ha fatto nessuna rivoluzione francese, ma ha semplicemente messo a posto le maglie che si erano leggermente allentate, rafforzandole con pochi ma buoni innesti, recuperando uomini distratti dal mercato, uno su tutti De Rossi. Anche Francesco Totti ha trovato maggiore entusiasmo, felice padre di famiglia, cosa che non guasta mai in un calciatore che deve guidare la truppa verso la riscossa, dopo un campionato anonimo e deludente come quello passato tra i fischi e le incomprensione dei suoi focosi tifosi, arrivati assai vicino al punto di
rottura. Ecco il segreto dei capitolini che si erano adagiati fin troppo su degli allori che non avevano mai avuto in abbondanza. I tifosi, anche loro rinati e più battaglieri di prima, accompagnano la squadra dovunque. Stasera, sono a migliaia mescolati negli 80 mila di San Siro a far sentire il loro sonoro incitamento, senza badare a complimenti, con il rischio di un’altra squalifica della loro curva. Non succederà, se la legge su questo abusato razzismo fosse rivolta altrove con maggiore severità. La Lupa non può temere questo danno, proprio ora che, limate le zanne e tolto il pelo rancido, è tornata ad essere famelica su ogni campo. A Milano non si vive di favole, cara rinata degna figlia del Cupolone. Anche se non è periodo, qualche lesto e furbo cacciatore può sempre sbucare nella notte a dar man forte all’orgoglio bauscia della Beneamata.
Squadra decimata e distratta
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ilan e Juve, giù la maschera! Il posticipo domenicale vede di fronte due squadre che tra Serie A e Champions League cambiano atteggiamento e, di conseguenza, anche i risultati non sono quelli che rispecchiano l’andamento nell’altra competizione. I rossoneri sono secondi nel girone alle spalle del Barça con quattro punti e tre lunghezze sulla terza mentre i bianconeri sono rimasti impantanati a soli due punti, dopo gli scontri con le due squadre più abbordabili del girone mettendo a rischio il passaggio del turno agli ottavi. In campionato è diverso. Il Milan trova difficoltà a restare attaccata al trenino di testa, tanto che conta già dieci punti di svantaggio dalla Roma capolista, al contrario la Juve è sempre in alto determinata a riprendersi la leadership che deteneva da due anni. Alla luce di questo, lo scenario rossonero si fa più cupo e i nuvoloni si sono addensati sopra Milanello anche in settimana,
quando si è appresa la notizia dell’infortunio di El Shaarawy. Il capitolo infermeria si arricchisce di altri due paragrafi, però questa volta in casa Juve con i forfait di Lichsteiner e Vucinic, usciti anzitempo dal campo mercoledì sera contro il Galatasaray. Allegri dovrà fare a meno ancora una volta di Balotelli (terza e ultima giornata di squalifica, ma che non gli farà perderà la Nazionale) e quindi all’unico, vero giocatore che fa la differenza in casa Milan anche quando pare non essere in giornata. L’arma del collettivo sarà fondamentale per cercare di fare bene in casa dei campioni d’Italia oltre a una carica agonistica molto lontana da quella vista nelle ultime uscite in campionato. Non mancheranno le motivazioni, quelle arrivano in automatico prima di una sfida simile, ma l’attenzione sulle palle ferme rimane un aspetto che ancora gli Allegri-boys non sono riusciti a sistemare. Ad Amsterdam si sono viste ancora marcature troppo larghe o in alcuni casi inesistenti e francamente non è più accettabile inciampare ancora in disattenzioni simili. Guardando il bicchiere mezzo
pieno si può serenamente affermare che il Milan è una squadra che non molla mai, gli ultimi minuti sono diventati terreno fertile per coltivare punti importanti. Quale sarà l’atteggiamento tattico scelto da Allegri? Sicuramente non spregiudicato, la lista degli infortunati rimane sempre di tutto rispetto, ma nemmeno (si spera) quello del primo tempo contro l’Ajax, in cui la squadra ha tenuto il baricentro molto basso lasciando gioco e possesso ad un avversario non irresistibile. Insomma il tecnico toscano dovrà dar fondo a tutte le sue risorse per scacciare anche tutte le critiche piovutegli addosso dopo l’ennesimo inizio di stagione tentennante. Allegri non recupera nessuno dall’infermeria, anzi deve contare l’assenza anche di Birsa e allora le scelte sembrano quasi obbligate. In difesa, oltre ad Abbiati in porta, ci saranno Abate a destra e Constant a sinistra con i soliti Mexes e Zapata centrali. La linea dei centrocampisti dovrebbe vedere De Jong con Poli e Muntari mentre Montolivo dovrebbe avanzare a fianco di Robinho, alle spalle dell’ex di turno Alessandro Matri.
amarcord sabato 5 ottobre 2013
Q
uesta partita vede molti volti famosi indossare i colori di entrambe le squadre. Partiamo da che inizia a giocare, da professionista, proprio nell’Inter nella stagione 1991-1992 dove però non trova grandi spazi e viene mandato a fare esperienza prima al Venezia e successivamente all’Udinese. Nella stagione 1994-1995 gioca ancora in nerazzurro 29 partite e poi viene venduto proprio alla Roma in cambio di Marco Branca. Nei giallorossi sboccia segnando molti gol e vincendo, nella stagione 1999-2000, lo scudetto che porta la firma di Fabio Capello. Facendo un passo in dietro troviamo che, al contrario di Marco Delvecchio, fa il suo esordio con il Banco di Roma e viene poi acquistato dall’Inter che lo fa giocare in serie A all’età di vent’anni.
Poca fortuna in nerazzurro, solo 5 presenze, e viene ceduto al Como, dove resterà fino al 1987. Viene poi acquistato dalla Roma per due miliardi di lire. Tra i volti noti troviamo anche “Cicciobello” Stefano Desideri. Anche lui
cresciuto nelle giovanili della Roma e nella stagione 1983-1984 diventa campione d’Italia con la formazione Primavera allenata da Romeo Benetti. Il centrocampista viene acquistato dall’Inter, nel 1991 per sette miliardi di lire, in compartecipazione con la
squadre, Claudio Ranieri attuale allenatore dei francesi del Monaco. Il calciatore Ranieri esordisce nella massima serie, prima come calciatore, il 4 novembre 1973 in Genoa-Roma, persa dai giallorossi per 2-1. Ha disputato solo sei partite nelle file della lupa per poi passare, dal 1976 al 1982, al Catanzaro. Successivamente come allenatore, partendo dalla categoria interregionale alla guida del Vigor Lamezia (1986), ne fa di strada calpestando i campi di gioco negli stadi più prestigiosi: Napoli, Fiorentina, all’estero Valencia, Atletico Madrid e Chelsea, torna in Italia passando da Parma, Torino –sponda Bianconera-, approda a Roma il 2 settembre 2009, subentrando a Luciano Spalleti. Nella Roma, squadra
dell’esonerato Gian Piero Gasperini. Anche alla guida nei nerazzurri, nonostante gli sforzi, ma poco seguito dai ragazzi di corso
che l’aveva lanciato anche come calciatore, non ha vinto nulla pur giocando bene, rassegnerà le dimissioni, dando grande prova di orgoglio, nel febbraio 2011 e passerà, nel settembre dello stesso anno, all’Inter in sostituzione
Vittorio Emanuele, ottiene poco, anzi nulla. Riesce ad anellare una tale serie di sconfitte che costringerà l’Inter fuori dalla Coppa Italia e dalla Champions League, oltre all’ottavo posto finale in campionato.
Juventus. In nerazzurro si rivela un acquisto deludente e difficili sono anche i rapporti, a causa del suo pessimo carattere, con gli allenatori Corrado Orrico prime ed il suo successore Luis Suarez a
cui ha rivolto ripetute offese che gli costarono una multa e l’esclusione dalla rosa. Nella stagione 1992-1993, dopo aver disputato le prime 4 partite, viene ceduto all’Udinese. Arriviamo ai giorni nostri con, l’ex di entrambe le
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sabato 5 ottobre 2013
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Campionato
Scommesse
LA ROMA VOLA, TOCCA ALL’INTER FERMARLA E
’ una Roma da favola quella di Garcia. Sei partite consecutive vinte alla grande nemmeno il tifoso più ottimista sperava tanto. I giallorossi hanno liquidato con cinque pappine un frastornato Bologna gettato, così, il guanto di sfida alla Juventus concedendo, oltretutto, uno spettacolo davvero straordinario, fuori dal comune. La conferma di questa forza d’urto della Roma verrà nuovamente messa sotto osservazione dal test di questa sera a San Siro contro l’Inter di Mazzarri, che si presenta leggermente ridimensionata dopo il pareggio di Trieste contro il Cagliari. La Roma attuale, in effetti, spaventa tutti, a cominciare dai nerazzurri che dovran-
no trovare la soluzione migliore per fermare Totti e compagni. Un successo della Beneamata sui giallorossi riaprirebbe in parte il campionato regalando di conseguenza ottime chance agli avversari che sono costretti ad inseguire, in primis Napoli e Juventus tornate al successo, i partenopei a Marassi col Genoa dopo il pareggio del San Paolo col Sassuolo e i bianconeri nel derby avvelenato della Mole con il Toro che ancora oggi protesta per il gol di Pogba viziato dal fuorigioco. Se poi ci mettiamo anche la rete annullata al Chievo la scorsa settimana il gioco è fatto. Intanto domani i Campioni d’Italia e il Napoli potranno avere le idee più chiare sapendo in anticipo il risultato della Roma a San Siro. Il che non è poco. La Juventus a Torino metterà alla frusta il Milan ancora orfano di Balotelli, mentre il Napoli
Garcia, allenatore giallorosso
all’ombra del Vesuvio cercherà col Livorno di allontanare le tossine di Champions inghiottite a Londra contro l’Arsenal. Stesso discorso anche per la Vecchia Signora reduce dal match europeo con i turchi del Galatasaray. Con una sola differenza, che il Milan pur incerottato è sempre il Milan e non il Livorno, pur con tutto il rispetto per la squadra labronica di Nicola. Oggi apriranno i giochi il Chievo alle 18 ospitando al Bentegodi un’Atalanta rilanciata dal successo con l’Udinese mentre l’undici di Guidolin sarà al Friuli domani pomeriggio col Cagliari. A mezzogiorno andrà in onda il derby emiliano fra il Parma e il Sassuolo, due squadre in gran forma che hanno dato filo da torcere a Fiorentina e Lazio. All’Olimpico, insieme a Juve-Milan, chiuderanno la giornata Lazio e Fiorentina, le due deluse dell’ultima ora.
Il nerazzurro Walter Mazzarri
Javier Zanetti, il grande assente
Inter-Roma, il campionato chiama chi risponde? Le due squadre senza Coppe in palio
puntano tutto sul titolo italiano
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l 7° turno della Serie A ci propone sfide dal grande fascino a partire dal big match di San Siro tra Inter e Roma fino al posticipo di domenica sera tra Juventus e Milan. Quella del Meazza è senz’altro la gara che più incuriosisce, tutti vogliono capire il reale valore della nuova Inter di Mazzarri, fin qui molto bene con i 14 punti raccolti, ma anche della nuova Roma di Garcia che giunge in terra nerazzurra con un bottino di sei vittorie in altrettante partite e che vanta il miglior attacco e la miglior difesa del torneo. Si preannuncia una sfida equilibratissima tra due formazioni che come obiettivo si pongono il ritorno in Europa, meglio se in Champions, ma che vogliono giocarsi tutte le carte a disposizione nella lotta per lo scudetto. In quest’ottica vi ricordiamo le quote “Antepost Vincente Serie A” che al momento vedono la Juventus su tutte offerta intorno all’1,70, il Napoli a quota 4,50 poi, eccole, la Roma a 8 e l’Inter offerta a 12. Restando alla gara odierna ci sbilanciamo, ipotizzando una
gara incerta fino all’ultimo, su una soluzione che spesso vi proponiamo, ovvero il segno finale insieme all’ipotesi Gol: la nostra giocata va in direzione di un X + GOL, quindi un pareggio con entrambe a segno, che paga discretamente bene intorno al 3,70. Vi ricordiamo la possibilità di scommettere Live sull’evento attraverso i vostri Smartphone, Iphone o Tablet dai quali, scaricando le applicazioni dei maggiori concessionari italiani, potrete entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimento degli eventi. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine vi proponiamo il pronostico per l’altra gara di cartello di questo 7° turno, quel-
la dello Juventus Stadium con i bianconeri di Conte che ospitano il Milan di Allegri. Entrambe reduci da prestazioni non del tutto convincenti in Champions League ma che hanno comunque ancora notevoli possibilità di passaggio del turno; diverso il discorso per il campionato in quanto per i rossoneri sembra essere l’ultima chiamata per il treno scudetto visti i già troppi punti di distacco dalle prime posizioni. Quanto peserà l’assenza di Balotelli? Questa è la domanda da porsi per ipotizzare una giocata sul match, secondo noi, visti i numeri, tantissimo ed allora andiamo in direzione di un segno 1 con quota non troppo alta ma di tutto rispetto: 1,70. In bocca al lupo.
sabato 5 ottobre 2013
ROMA FORTISSIMA IN LIGA VOLANO BARCA E ATLETICO Inter perplessa
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i nostri ragazzi questa sera a San Siro chiediamo una partita straordinaria. La Roma, che ho seguito con attenzione fin dall’inizio di campionato, è forte anzi, fortissima. Di conseguenza per batterla occorrerà una prestazione perfetta, senza disattenzioni come è accaduto mercoledì scorso a Trieste contro il Cagliari. Visto come si era messo il match nella parte centrale mi sembrava che non ci fossero grandi possibilità di recupero per i sardi. Invece è successo il patatrac. Siamo andati in bambola incassando un gol che sicuramente si poteva evitare. Ora siamo qui ad inseguire la testa della classifica con quattro lunghezze di ritardo che mi auguro non divengano insuperabili nel proseguo della stagione. Personalmente ho ancora qualche piccolo dubbio sul valore dell’Inter. In primo luogo perchè l’intelaiatura è la stessa dello
scorso anno, secondo perchè, a parte la Juventus, gli avversari che abbiamo incontrato non fanno certamente parte di quella elite rappresentativa del torneo. Ho seguito con attenzione la gara di Reggio Emilia col Sassuolo dove la squadra nerazzurra è andata in gol sette volte. Mi sono chiesto se il Sassuolo con la testa ci fosse. Alla fine mi sono convinto che al di là del valore dell’avversario, l’Inter quel giorno avesse innestato il turbo. La squadra contro la Fiorentina l’ho trovata un po’ in difficoltà dopo il gol viola ma fortunatamente, una volta sotto, c’è stata una grande reazione che ha ribaltato il risultato nel finale, quando forse nessuno se l’aspettava. Insomma, dopo una leggera riflessione, mi sono convinto che Mazzarri ha dato l’input giusto ai giocatori riconsegnandogli quell’autostima e la determinazione che è venuta a mancare,
in particolare modo, sul finale di campionato quando tutto è andato a catafascio e non siamo neanche riusciti a centrare l’Europa League, Questa partita con la Roma metterà sicuramente alla prova le coronarie dei tifosi e del sottoscritto. Abbiamo visto un Totti alla seconda giovinezza ma abbiamo anche registrato che la Roma è una macchina perfetta. Il meglio lo da soprattutto nel secondo tempo ma col Bologna i giallorossi sono partiti alla grande chiudendo già a metà gara la pratica con un avversario ammutolito per tanta qualità a capacità messa in campo. Per l’Inter, in sintesi, è la prova del nove. la Roma è un test difficile e da questa gara ne sapremo sicuramente di più in merito al futuro nerazzurro.
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In Bundes Bayern e Dortmund al comando idem in Ligue 1 con Psg e Monaco
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l derby di Madrid va all’Atletico e Simeone asfalta Ancelotti distanziando il Real di cinque lunghezze in classifica. Va a segno Diego Costa infiammando i tifosi biancorossi. Risponde il Barca liquidando l’Almeria con i gol di Messi e Adriano proiettando l’undici di Martino al comando delle operazioni, insieme all’Atletico, con sette vittorie su sette partite. In Liga si mette, dunque, male per Carletto Ancelotti ora costretto a inseguire i concittadini e i catalani. Nei piani alti frena la Real Sociedad costretta al pareggio davanti al pubblico di casa dal Siviglia mentre il Valencia torna al successo battendo il Rayo Vallecano in forte crisi. In Francia prosegue il braccio di ferro fra il Psg e il Monaco. L’undici di Blanc non ha problemi nel superare al parco dei principi il Tolosa, che a sua volta aveva costretto al
pari i monegaschi di Ranieri qualche settimana fa. In gol il solito Cavani e l’ex romanista Marquinho. Monaco che anche stavolta non va oltre il pari nella terra dello Champagne col Reims mentre il Marsiglia fa il pieno espugnando Lorient. Da seguire domani al Velodrome la sfida dell’OM col Psg. Non perde un colpo il Nizza che vuole fare il bis come la scorsa stagione. I ragazzi della Costa Azzurri battono il Guingamp e balzano al quarto posto affiancando il Lilla bloccato sullo 0-0 dal Lione. In Germania Il Borussia Dortmund ha di nuovo ingranato la quinta segnando cinque reti al povero Friburgo mentre il Bayern di Guardiola deve accontentarsi di uno striminzito 1-0 col Wolfsburg centrato all’Allianz Arena grazie alla rete di Moeller. Non molla il Leverkusen nello scontro diretto per
Mercoledì scorso Totti aveva dichiarato: “La nostra testa è già a San Siro”. Nel suo caso, però, non si può parlare di fuga di cervelli.
la terza piazza con l’Hannover 06. le Aspirine vincono 2-0 con gol di Sam e Rolfes. Torna al successo l’Herta Berlino che all’Olimpiastadium fa suoi i tre punti con il pericoloso Mainz. In Premier invece continua la marcia dell’Arsenal ripresosi alla grande dopo la caduta iniziale casalinga con l’Aston Villa. La squadra di Wenger resta al comando battendo in Galles lo Swansea mentre il Tottenham pareggia nel derby londinese con il Chelsea di Mourinho che in rimonta fa 1-1 malgrado l’espulsione di Torres. Segna nel primo tempo Sigurdsson, risponde Terry nella ripresa. Crollano clamorosamente le due di Manchester. Lo United perde addirittura in casa 1-2 per opera dello WBA mentre il Manchester City cade sotto i colpi di un detrminatissimo Aston Villa, non nuovo a queste imprese.
Dopo sei vittorie in sei giornate, ormai Garcia si crede Dio. Mazzarri: “Ah si? allora speriamo che alla settima giornata si riposi!”
La Juve, per la seconda settimana, porta a casa tre punti rubati. Se non è furto quantomeno ricettazione.
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Vita di Club
li Inter Club di tutta Italia sono impegnati in questi giorni nella campagna d’iscrizione dei soci per la stagione
Raduno Inter Club Campania
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’ stato organizzato, nella accogliente ed ampia sala dell’Inter Club ad Afragola, il primo raduno della nuova stagione degli Inter Club della Campania: presenti 28 club campani su 51 (compresi i neo affiliati Afragola e Cardito). Adriana De Leva, coordinatrice per la Campania , una delle ultime vecchie leve rimasta ancora in carica dopo un vasto rinnovamento che ha interessato il Centro, ha ricordato, in apertura della manifestazione, un caro amico di tutto il Coordinamento ed un grande interista, Lorenzo Ferretta, scomparso prematuramente ed improvvisa-
mente durante l’estate e portato il caloroso saluto del Centro Coordinamento e della Società. Il presidente dell’I.C. Afragola, Giovanni De Francesco, ha accolto tutti i colleghi con significative e toccanti parole, prima di cedere definitivamente il microfono alla coordinatrice regionale che si è soffermata a lungo su tutti gli importanti punti all’ordine del giorno: iniziative future del Coordinamento Campano, programma trasferte, disposizioni e nuovi servizi CCIC, Wivi l’Inter a Napoli, 29° raduno nel Beneventano, bilancio coordinamento e, tra le varie, Zanetti a
Inter Club Francavilla sul Sinni
Giovanni De Francesco, presidente IC Afragola
L’intervento di De Leva.jpg
un momento della riunione
Capri, tessere del tifoso mai ricevute, Store CCIC, Inter Channel. Diversi gli interventi che sono seguiti, tra cui quello molto interessante ed applaudito di Mariano Visone, presidente dell’I. C. Ottaviano, che ha ricordato il proseguimento da parte del suo club del progetto Dynamo Camp. La discussione è stata ricca, con toni talvolta accesi, ma sempre interessantissima. Un grazie particolare agli organizzatori lo ha espresso De Leva, per la bella sede che dispone di un ampio parcheggio, locali spaziosi con tavolo da pingpong, calcio balilla, sala TV e angolo bar. Un grazie a Giovanni Gargiulo (Penisola Sorrentina) e Pasquale Morra per le fotografie.
2013-2014, una specie di gara a chi riesce ad affiliarne il maggior numero possibile al Centro Coordinamento di Milano. Non sono da meno quelli della Basilicata, una delle regioni più attive sotto la guida del valente coordinatore Ludovico Iannotti. Uno dei primi ad aver compiuto, fino in fondo, il proprio dovere è stato l’Inter Club Francavilla sul Sinni, sotto la sferzante azione
del presidente Camillo Mangieri e del super dinamico segretario Vitaliano Fanelli. Per festeggiare, i soci vecchi e nuovi, si sono ritrovati, approfittando delle belle residue giornate settembrine, in una splendida faggeta del Parco Nazionale del Pollino, di cui Francavilla fa parte, attorno ad una tavolata ricca di prodotti locali. La giornata si è conclusa cantando “ Pazza Inter”.
Questa pagina è dedicata ai Club e ai tifosi interisti. Coloro i quali volessero comunicare messaggi, o semplicemente vedere pubblicato il loro pensiero, possono scrivere a redazione@stadio5.it
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Champions
IL GALATASARAY SPAVENTA LA JUVENTUS sabato 5 ottobre 2013
CADE IL NAPOLI CON L’ARSENAL E IL MILAN SI SALVA IN EXTREMIS
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ale Napoli e Juventus, benino il Milan. Alle italiane il secondo turno di Champions League non ha regalato sicuramente grandi soddisfazioni. Anzi, ha portato più delusioni che felicità. Il Napoli è caduto rovinosamente a Londra con l’Arsenal, mettendo in luce i propri limiti quando viene affrontata da una grande, il Milan ha trovato su un piatto d’argento il pareggio ad Amsterdam con l’Ajax grazie a un rigore inventato dall’arbitro svedese Eriksson al 94° e trasformato da Balotelli, mentre la Juventus, davanti al pubblico di casa, ha visto i sorci verdi con un Galatasaray rigenerato nel giro
di due giorni da Mancini. E pensare che i book maker, alla vigilia, davano la vittoria dei turchi a dodici, roba da stropicciarsi gli occhi, dopo aver seguito il primo tempo della Vecchia Signora. La Juventus, non è una novità, in Champions, è abituata a queste partenze false, però dopo il pareggio di Copenaghen lo stesso Conte sicuramente si attendeva una prova di carattere dei suoi giocatori, anche in virtù dei sei gol incassati a Istanbul dal Galatasaray quindici giorni fa dal Real Madrid, ma non è stato così. Drogba, che è bene ricordare non è affatto l’ombra del Drogba del Chelsea, ha subito approfittato
di un disgraziato retropassaggio di Bonucci per infilare alle spalle di Buffon un pallonetto beffardo. Nella ripresa la Juventus ha provato a cambiare marcia ma solo il rigore trasformato da Vidal ha ricaricato a fondo le batterie bianconere. Poi Quagliarella ha completato la rimonta ridando il sorriso al popolo della Madama. Ma nel calcio mai dire mai, tant’è che i turchi su rovesciamento di fronte, un minuto più tardi, hanno riagguantato il pareggio con Bolut lesto nel battere Buffon su azione di contropiede. E il Napoli? I partenopei sono affondati a Londra senza riuscire a controbattere all’Arsenal ogni pallone.
Non c’era Higuain ma la prova dei campani non è stata sicuramente all’altezza dell’impegno. Prima Ozil, poi Giroud hanno messo alle spalle di Reina due capolavori gettando nello sconforto Benitez, uno che conosce a memoria il calcio inglese. Per il Napoli il prossimo ostacolo sarà il Marsiglia che col Borussia ha dimostrato, pure lui, tutti i suoi limiti. Al Velodrome vedremo se il Napoli riuscirà a risollevare la testa. per quanto concerne il Milan, c’è poco da dire. la squadra continua a salvarsi in zona Cesarini, come in campionato. Al novantesimo la frittata sembrava fatta col gol di Benswil, poi l’arbitro Eriksson ha salvato i rossoneri col regalo a Balotelli.
VINCONO TUTTE E QUATTRO LE TEDESCHE Il Bayern regala spettacolo, un velo sul Napoli. Rimandate Juventus e Milan G
ermania Uber Alles nel secondo turno di Champions League. Vincono tutte e quattro le tedesche, due delle quali (Bayern e Schalke 04) mettono una seria ipoteca sulla qualificazione ai sedicesimi di finale. Il Bayern Monaco, per l'appunto, travolge a Manchester il City di Dzeko con un significativo 1-3 mentre lo Schalke 04 espugna Basilea ridimensionando gli svizzeri reduci dal colpaccio di quindici giorni fa a Londra col Chelsea di Mourinho. I campioni d'Europa guidati, da Guardiola, sono partiti alla grande a Manchester e nel giro di poche battute hanno subito messo alla frusta l'avversario che, ricordiamo, arrivava dal successo esterno di Pzlzen
col Viktoria. Prima è andato a segno Ribery, poi ha raddoppiato Mueller, infine ha chiuso i conti Robben. Ha salvato l'onore degli inglesi Negredo. Le altre due formazioni della Bundes Liga si sono immediatamente riscattate dal passo falso iniziale col Napoli e il Manchester United; il Borussia Dortmund, con Kloop in tribuna per squalifica, ha piegato tranquillamente per 3-0 il Marsiglia con una doppietta di Lewandowski e gol di Reus, il Leverkusen ha strappato i tre punti nel finale di gara superando il Real Sociedad di stretta misura. E' andata male alla Juventus col Galatasaray di Mancini, il Milan si è salvato con l'Ajax in pieno recupero con un
rigore regalato a Balotelli mentre il Napoli, come tutti avevano previsto, è caduto sotto i micidiali colpi dell'Arsenal, la squadra più in forma del momento. Il Barcellona, inserito nello stesso girone del Milan, ha faticato parecchio a Glasgow col Celtic ma alla fine Fabregas ha messo le cose a posto con una splendida rete. Il Real Madrid di Carletto Ancelotti, ancora turbato per la sconfitta del Bernabeu rimediata con i cugini dell'Atletico di Simeone, è tornato a galla davanti ai suoi tifosi liquidando con un poker firmato dalle doppiette di Cristiano Ronaldo e Di Maria ai danni dei danesi del Copenaghen, che due settimane fa avevano bloccato in casa propria la
Juventus sull'1.1, L'Atletico corre come un treno ed ha messo al tappeto il Porto rimontando il gol iniziale dei portoghesi chiudendo il match per 1-3. Frena invece lo United che in Ucraina con lo Shakhtar di Lucescu pareggia dopo essere passato in vantaggio con Welbeck. Senza timori fa una tripletta il Paris Saint Germain al Parco dei Principi col Benfica; doppio Ibrahimovic e rete di Marquinhos. Impresa dell'Olympiacos con una tripletta di Mitroglu che stende a Bruxelles l'Anderlecht. Bocciato, infine, nuovamente lo Zenit di Spalletti pareggiante (0-0) a Leningrado con l'Austria Vienna.
Primavera, Inter di misura sull’Udinese Rossoneri straripanti in Europa: 2-3 all’Ajax
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l campionato Primavera osserverà un mese di pausa. Il torneo subisce infatti una sosta a causa del Mondiale Under 17 che si giocherà negli Emirati Arabi. E l’Inter guidata da Salvatore Cerrone chiude il mese di settembre con una grande vittoria espugnando il campo di Udine. Dopo un primo tempo equilibrato, i nerazzurri nella ripresa schiacciano sull’acceleratore e trovano il gol partita grazie ad un guizzo di Capello al 69’. Una rete che ha permesso ai baby in-
teristi di salire a quota 11 in classifica, a due punti dalle capolista Chievo Verona e Atalanta. Situazione di cui il tecnico interista non può essere soddisfatto del tutto: “Ho visto una buona squadra, non è facile giocare a Udine, loro avevano anche già vinto le due prime partite in casa. Nel primo tempo abbiamo giocato a viso aperto, abbiamo anche avuto subito un’occasione, poi anche loro ne hanno avute. Il risultato è rimasto bloccato sullo zero a zero ma poi nel secondo tempo siamo stati più bravi noi, abbiamo rischiato pochissimo, siamo stati determinati, abbiamo trova-
to il gol e creato altre occasioni e siamo stati compatti. Alla fine è arrivato questo gol, secondo me meritato, e la vittoria. Verso la fine poi loro hanno provato col carattere a pareggiare ma noi non siamo stati da meno, siamo stati compatti e abbiamo mantenuto il vantaggio, da squadra. Ho visto tante buone cose oggi ma si può fare ancora meglio. Tutto sommato però siamo sulla buona strada”. Tra i nerazzurri da segnalare la presenza di Gaby Mudingayi, alla seconda gara consecutiva con la Primavera e in campo per tutti i 90 minuti. Con il mondiale Under 17 alle
porte, il ct Zoratto molto probabilmente convocherà i difensori Matteo Vito Lomolino e Giacomo Sciacca. Se l’Inter sta bene, il Milan invece sta benissimo. Il Milan di Inzaghi, dopo aver vinto in campionato con un rotondo 3-0 ai danni del Cagliari, vince in casa dell’Ajax per 2-3, e si porta a punteggio pieno nel girone di Champions insieme al Barcellona. Un periodo d’oro quello vissuto dai baby rossoneri, i quali hanno interiorizzato a pieno i dogmi di Super Pippo asfaltando ogni avversario che trovano sulla propria strada. Contro i lancieri, i rossoneri vanno subito sotto
nel primo tempo a causa di un gol di Vissers. Poi, nella ripresa, Inzaghi azzecca i cambi inserendo Fabbro e Rondanini, i quali conducono i propri compagni alla rimonta finale. E’ proprio il terzino destro l’eroe della giornata segnando all’86’ il gol 2-3, due minuti dopo del 2-2 olandese di Van de Boomen. L’incontenibile Inzaghi, a fine gara, commenta cosi la seconda vittoria ottenuta in Champions: ‘Queste sono partite straordinarie, per vincere qui dovevamo fare una partita straordinaria, siamo un grande gruppo, sapevo che avremmo giocato bene, ma non pensavo di
vincere contro l’Ajax, per il Milan questa vittoria è una grande soddisfazione, abbiamo costruito tante occasioni su un campo cosÏ difficile, e questo è motivo di grande orgoglio, i ragazzi devono godersi questa splendida vittoria”. Poi aggiunge: “Dalla partita col Celtic avevo capito che stavamo diventando un bel gruppo, quando c’è questo spirito chiunque dà il meglio, abbiamo affrontato squadre di grande blasone come il Celtic e l’Ajax. Siamo felici, e ci godiamo questa impresa, non capita spesso di vincere partite di questo tipo, i ragazzi hanno dato l’anima, sono contentissimo, abbiamo avuto la forza di reagire anche sul 2-2”.
sabato 5 ottobre 2013
L’intervista
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Ignazio La Russa deputato ed ex ministro della Difesa
Moratti non farà il Re Travicello
E’ finita l’era romantica per tutto il calcio italiano
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’ex ministro a tutto campo. Sulla società: a Moratti non si può chiedere di cantare e portare la croce. Sull’Inter: Jonathan e Alvarez i migliori acquisti ma per il centrocampo manca un top player, Cambiasso non può essere eterno. Sulle altre squadre: la Roma non è antipatica, la Juve invece continua a godere di favoritismi. Sugli allenatori: Mazzarri? Chi allena bene in Italia è cercato nel mondo; Benitez all’Inter fu l’uomo sbagliato al momento sbagliato; Stramaccioni non era Mourinho, io lo avevo detto. Inter-Roma è anche la sfida tra futuri e attuali investitori stranieri, indonesiani e americani. Il calcio italiano va verso quello inglese dove la proprietà dei club è a maggioranza straniera. Le piace questa rivoluzione? “In linea di principio no, preferirei rimanesse in mano a investitori italiani. Per l’Inter però non credo si possa chiedere a Moratti di cantare e portare la croce. Credo stia facendo di tutto per dare alla società la possibilità di competere ancora a livello internazionale. La sua famiglia quello che doveva fare l’ha già fatto”. Le squadre del Centro-Sud tornano ai vertici della classifica, un’altra rivoluzione? “È troppo presto per dirlo,
aspettiamo. Comunque Roma e Napoli sono realtà del calcio italiano senza distinzione tra Nord e Sud. Anche il Catania lo scorso anno, che è arrivato all’ottavo posto in classifica, è stato la prova che è questione di organizzazione societaria e non di latitudine”. Moratti ha investito più di 1 miliardo in 18 anni. Con Thohir finisce l’era romantica all’Inter? “Se davvero è stata un’era romantica è stata un’era costosa. Comunque l’era romantica per tutto il calcio è finita da tempo anche se la passione resta forte”. Moratti deve rimanere comunque presidente? “Sì, ma non credo voglia fare il Re Travicello. Comunque saprà lui cosa fare del suo ruolo”. È più antipatica, calcisticamente parlando, la Roma o la Juve? “La Roma non ha motivo per risultare particolarmente antipatica se non ai laziali. La Juventus invece qualche motivazione negli anni l’ha data. È un po’ come Berlusconi: o la si ama o la si odia. Io mi sforzo di rimanere obiettivo ma faccio molta fatica. Per esempio in queste ultime due partite con cinque arbitri che non vedono due fuorigioco di cui uno ancor più evidente di una macchia d’inchiostro su di un foglio bianco...”.
Visti i risultati di Mazzarri, chi ha visto in Stramaccioni il nuovo Mourinho deve cospargersi il capo di cenere? Eppure Stramaccioni, è notizia di questi giorni, rivendica di avere superato il corso di Coverciano a pieni voti, 110 e lode. “Ma c’è davvero qualcuno che aveva visto in Stramaccioni il nuovo Mourinho? Io no. È un allenatore, magari bravo, ma che non era ancora all’altezza di una grande squadra”. Mazzarri è un tecnico che sa allenare bene solo in Italia come ha detto in modo pungente il presidente del Napoli De Laurentis? “Chi sa allenare bene in Italia è ricercato dalle migliori squadre del mondo. Perciò...”. Che effetto le fa vedere Benitez che guida così bene il Napoli. L’Inter ha sbagliato a cacciarlo? “Benitez all’Inter era l’uomo sbagliato al momento sbagliato mentre al Napoli è l’uomo giusto al momento giusto. Ogni cosa deve avvenire al tempo adeguato”. C’è qualche rimprovero da fare alla società per le operazioni di mercato? “Noi tifosi vorremmo sempre molto di più ma i migliori acquisti fino a oggi li avevamo in casa: Jonathan e Alvarez. Manca forse un
top player a centrocampo. Neanche Cambiasso può essere eterno”.
Ignazio La Russa, Presidente di Fratelli d’Italia - Centrodestra Nazionale
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Ciclismo
sabato 5 ottobre 2013
GIRO DI LOMBARDIA IL MONDIALE DI FIRENZE A RUI COSTA
LA RIVINCITA DEL MONDIALE Prova di coraggio di Vincenzo Nibali caduto in discesa S
i corre domani, con partenza da Bergamo e arrivo sul lungolario Isonzo di Lecco, il Giro di Lombardia, giunto quest’anno alla 107° edizione. E’ un po’, come sempre, una piccola rivincita del Mondiale disputato di recente in Toscana, anche se in questa circostanza non è data per scontata la partecipazione del neoiridato Rui Costa che in settimana, pare, abbia dato per certa solo la sua presenza al prossimo Tour di Pechino, manifestazione in 5 tappe in programma dall’11 al 15 ottobre. Se Costa sarà al via, l’uomo da battere sarà sicuramente lui, anche se fra i favoriti entra d’obbligo Joaquin Rodriguez, vincitore della scorsa edizione, medaglia d’argento a Firenze e il bronzo Alejandro Valverde. Il tracciato del Lombardia calcherà in linea di massima, il percorso dello scorso anno vale a dire, la salita della Madonna del Ghisallo, il terribile Muro di Sormano e lo strappo finale di Villa Vergano a poche decine di chilometri dall’epilogo di Lecco. Il percorso prevede, quindi, salite oltre il 1.300 metri, tornanti strettissimi e pendenze che superano il 25% fino a sfiorare il 30%. Nibali dif-
Basket
ficilmente sarà al via in quanto ancora acciaccato per la rovinosa caduta al Mondiale. Di sicuro ci saranno i protagonisti che hanno preso parte in settimana alla classica Milano-Torino, la corsa più vecchia del calendario (la prima edizione venne disputata addirittura nel lontano 1878) vinta mercoledì dall’italiano della Lampre-Merida Diego Ulissi, precedendo Rafal Majka e Daniel Moreno, che ha dato il meglio di se sulla doppia ascesa del Colle di Superga, Gran premio della montagna di 4,9 km e 8,9% di pendenza media. Fra i favoriti del Lombardia, il lucano Pozzovivo, seguito da Cunego, Rodriguez, Ulissi, Ponzi, Pel-
lizotti. Felline, Nocentini, dal campione d’Italia Santaromita e, con ogni probabilità, dal vincitore dell’ultima Vuelta de Espana, l’americano Horner letteralmente sparito però a Firenze dopo le belle premesse della vigilia. Allo starter di partenza forse vedremo Contador, anche se il fuoriclasse spagnolo non ha ufficializzato la sua adesione. Il Lombardia è uno degli ultimi appuntamenti della stagione. Giovedì 16 si disputerà a Peccioli la Coppa Sabatini, sabato 12 andrà in onda il Giro dell’Emilia con partenza da Modena e arrivo a Bologna San Luca. Infine, domenica 13 calerà il sipario con il GP Beghelli in programma a Monteveglio.
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ulla da fare per Vincenzo Nibali al Mondiale di Firenze di ciclismo su strada. Il messinese ce l’ha messa tutta per vincerlo ma alla fine a sfrecciare sul traguardo del capoluogo toscano, davanti a una folla oceanica, è stato il portoghese Rui Costa partito all’ultimo chilometro con lo spagnolo Joaquin Rodriguez, lasciandosi progressivamente alle proprie spalle il nostro Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde, con l’azzurro per un soffio fuori dal podio. Un Mondiale caratterizzato da una pioggia battente per tre quarti di gara, con cinque protagonisti nella fase iniziale e centrale poi raggiunti da un grande Nibali, rientrato con prepotenza in gioco dopo una rovinosa caduta nella discesa del Fiesole a poche battute dal termine. Un corsa stregata per lo Squalo siciliano che va in archivio accompagnata da un po’ di delusione, considerando gli altri risultati (zero medaglie) della squadra italiana. Ha fatto man bassa invece la Germania con cinque titoli, due dei quali vinti da Tony Martin, grazie in
particolare modo alla cronometro individuale dove ha battuto il britannico Bladley Wiggins e lo svizzero Fabian Cancellara. Al di là del risultato poco felice della formazione azzurra diretta dal cittì Paolo Bettini, il Mondiale di Toscana, malgrado la pioggia battente della gara professionisti, ha registrato un grande successo di pubblico lungo il tracciato che portava i corridori da Lucca e Firenze, Domenica i corridori (280 al via) hanno percorso 272 chilometri, 166 dei quali corsi nei dieci giri finali del circuito dove era incluso lo strappo selettivo di Fiesole. “Andiamo avanti così - ha detto Bettini - perchè i ragazzi non hanno nulla da rimproverarsi. Si sono battuti bene tutti. E’ mancato solo il risulta-
to. Nibali è stato sfortunato con quella caduta, però ha dimostrato di essere un atleta formidabile lottando sino alla fine”. Bettini, nominato cittì nel 2010, è ancora all’asciutto per quanto concerne i risultati della squadra azzurra. E’ alla pari con Fusi subentrato nel ‘98 al mitico Alfredo Martini andato a segno sei volte al Mondiale nei 24 anni della sua gestione. Meglio di tutti ha fatto però il compianto Ballerini: quattro titoli iridati in nove anni Il presidente della FCI Renato Di Rocco in settimana ha confermato piena fiducia a Bettini. “Non ho mai valutato i risultati di Paolo e non ho mai preso in considerazione un suo addio. Andiamo avanti così guardando con fiducia il futuro”.
Rui Costa, vincitore del Mondiale
TUTTI A CACCIA DI SIENA
La Serie A parte domenica 13 ottobre con Milano che va a Brindisi A distanza di un paio di settimane dagli Europei in cui la nostra Nazionale non ha sfigurato, torna il campionato di Serie A 2013/2014 che prende il via domenica 13 ottobre. L’antipasto arriva cinque giorni prima con la Supercoppa Italiana tra Montepaschi Siena e Cimberio Varese. Le date sono state ufficializzate già tempo addietro e adesso si comincia a fare i conti per eventuali misfatti. Polemiche a parte, si comincia a fare sul serio. Già la prima giornata offre piatti succulenti. I campioni d’Italia della Montepaschi Siena esordiranno in casa contro la Vanoli Cremona, ma spiccano soprattutto Granarolo Bologna-Banco di Sardegna Sassari, Cimberio Varese-Grissin Bon Reggio Emilia ed Enel BrindisiEA7 Emporio Armani Milano. La settimana successiva, il 20 ottobre, a Milano c’è il tradizionale derby tra EA7 Emporio Armani Milano e Cimberio Varese. Il match, che ha sapore di rivincita dopo l’ultima finale scudetto, tra Montepaschi e Virtus Roma è in programma il 15 dicembre a Siena. L’Armani, invece, gioca contro i campioni d’Italia proprio all’ultima giornata del girone d’andata, il 12 gennaio, mentre l’1 dicembre incontra la Virtus Roma e il 22 dello stesso mese Cantù. Il 5 gennaio la squadra di Luca Banchi è a Sassari contro
il quintetto di Romeo Sacchet- maggio con eventuale gara7 di ti. Nel caso di partecipazione di finale prevista per il 27 giugno. una squadra italiana alla Final Da ricordare che da quest’anno Four di Eurolega (in programma i quarti di finale torneranno a al Forum di Milano dal 15 al 18 disputarsi al meglio delle cinque maggio 2014) i play off inizie- gare, mentre saranno al meglio ranno mercoledì 21 maggio per delle 7 le semifinali e la finale. La concludersi con eventuale gara Beko Final Eight che assegnerà 7 di finale il 29 giugno. Nel caso, la Coppa Italia è, invece in proinvece, in cui non vi sia nessu- gramma dal 7 al 9 febbraio 2014, na squadra italiana impegnata, mentre il Beko All Star Game si i play off inizieranno lunedì 19 giocherà il 13 aprile. Questa la prima giornata Vanoli Cremona Montepaschi Siena Cimberio Varese Grissin Bon Reggio Emilia Pallacanestro Cantù Pistoia Basket 2000 Pasta Reggia Caserta Umana Reyer Venezia Sidigas Avellino Victoria Libertas Pesaro Enel Basket Brindisi EA7 Emporio Armani Milano S.S. Sutor Montegranaro Virtus Roma Granarolo Bologna Banco di Sardegna Sassari
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Motori
VETTEL CONTRO IL TRIONFO DI MARQUEZ TUTTI Valentino Rossi sul podio
Il Mondiale fa tappa in Corea ma l’attenzione è puntata sulla prossima stagione
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ono trascorse due settimane dall’ultimo appuntamento iridato a Singapore e il Circus prosegue la sua permanenza in Asia con il GP della Corea. Il tracciato, lungo più di 5.6 chilometri, è costituito da curve veloci e tratti più lenti che mettono a dura prova il pilota. In aggiunta, si corre in senso antiorario, cosa piuttosto rara in F1. Il circuito di Kopki è, inoltre, uno dei più esigenti in fatto di gomme, per questa ragione la Pirelli porterà due mescole ben distinte per affrontare i 55 giri previsti: la medium e la super soft, proprio come accaduto nell’ultima prova del Mondiale quindici giorni fa. Questo permetterà ai team di puntare su diverse strategie di gara, ma anche di gestire meglio eventuali cambiamenti climatici. Nel fine settimana è infatti prevista la pioggia, un’incognita che potrebbe davvero rimescolare le carte in tavola, proprio come accadde qui nel 2010, quando Fernando Alonso, sotto il diluvio, approfittò della rottura del motore di Sebastian Vettel per salire sul gradino più alto del podio. Uno scenario che non dispiacerebbe affatto alla Ferrari, ben sapendo che il tedesco ha
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poi vinto le due ultime edizioni e che, salvo imprevisti, si appresta a fare il tris domenica. Se lo strapotere della Red Bull ammazza l’interesse verso il Campionato, dietro le quinte fervono i preparativi per affrontare la prossima stagione e le inevitabili incognite dell’arrivo dei nuovi motori V6. Mentre le scuderie alternano il lavoro in pista a quello in fabbrica, si sprecano le opinioni attorno ai possibili scenari all’orizzonte. Voci autorevoli si lanciano in profezie a breve termine, fra queste c’è quella di Alain Prost, che così ha commentato su Autosport a proposito della rivoluzione del nuovo regolamento: «Potete starne certi, ci saranno molti problemi di affidabilità, specialmente all’inizio» - ha affermato il quattro volte iridato, ex ferrarista e ambasciatore della Renault – «vedremo cosa succederà nei test invernali, ma al momento nessuno ha le idee chiare. In un certo senso è un bene perché siamo agli albori di questa tecnologia, come è successo con i motori turbo negli anni ‘70 e ’80. Ad ogni modo l’affidabilità sarà un problema non solo per quel che concerne il motore, ma anche per le componenti elet-
troniche, i cavi, i nuovi sistemi». Il messaggio è chiaramente rivolto ai tre costruttori (Ferrari, Mercedes e appunto Renault), ma il problema è sentito anche a livello degli organi federali, in particolar modo dopo il varo del calendario (provvisorio) della prossima stagione, che conta ben 22 gare, a fronte di una riduzione del numero di motori disponibili per ciascun pilota: dagli 8 previsti attualmente ai 5 imposti dal regolamento 2014. Se tutti gli appuntamenti venissero confermati , la cifra potrebbe salire a sei, ma la notizia non è stata ben accolta da tutti i team, specialmente quelli che versano in difficoltà economiche (Lotus, Williams, Force India per nominarne alcuni). Nel calendario ci sarà il primo GP di Russia, che si correrà sul circuito di Sochi, attualmente in costruzione, proprio dove si disputeranno le prossime Olimpiadi invernali. Sicuro anche il ritorno del GP d’Austria, soppresso nel 2003, mentre in forse ci sono il GP del Messico, quello del New Jersey e della Corea, finito in lista d’attesa a causa dei debiti e dello scarso interesse del pubblico locale.
A
d Aragon Marc Marquez prova ad ipotecare il mondiale. Dopo una lunga lotta con il connazionale Jorge Lorenzo, in prima posizione per metà gara, riesce a spuntarla facendo un buon salto in avanti in classifica generale. Sul podio abbiamo rivisto Valentino Rossi, fortunato per la caduta di Dani Pedrosa che lo precedeva, arrivato a ben 13” dal battistrada, riuscendo a tenere, comunque, a bada Bautista. Non benissimo per gli altri italiani, Dovizioso passa la bandiera a scacchi in ottava posizione e decimo Iannone. Il più deluso è sicuramente Lorenzo: “Peccato, perché adesso per il titolo è più difficile. “La nostra unica opzione era andare via e lo
abbiamo fatto ma Marquez era semplicemente più veloce, quando mi ha preso e ho chiuso il gas per salvare un po’ più di energie, lui ha provato ad andare via e io ero due-tre decimi più lento”. Marquez, da canto suo, è raggiante e poco rammaricato per la caduta di Pedrosa, caduto probabilmente per un contatto: “Peccato solo per la partenza. Lorenzo ha fatto un primo giro molto forte ma stavolta non ho perso molto e ho visto che potevo andare veloce. Dopo sono andato a riprendere Jorge e ho vinto una gara molto bella. Mi hanno detto che forse toccato Pedrosa, non so come sia successo, se è successo l’ho toccato appena, è stata solo sfortuna”. Valentino Rossi, no-
nostante il podio, non è del tutto soddisfatto, era più felice nelle qualifiche, partito in seconda fila a soli cinque millesimi: “Devo dire che mi aspettavo di andare più forte e girare 1’49”6, 1’49”5 come mi era riuscito sabato. Per la gomma davanti ho messo la morbida, pensavo fosse la scelta giusta ma quando doveva aiutarmi ha cominciato a spingere, gli altri sono andati più forte e sono andati via. Sono però riuscito a tenere Bautista e a salire sul podio che è un buon risultato”. Ha molto migliorato la moto ed è più competitivo, ma no è bastato. Il prossimo appuntamento con la MotoGp è a Sepang il 13 ottobre, quartultima gara della stagione.
Marquez e Lorenzo nel più classico dei duelli
IL VIGORELLI TORNA DI MODA
La palla ovale di scena al mitico impianto sportivo
R
ugby Grande Milano promuove una giornata di mobilitazione a sostegno del progetto di riqualificazione prima ancora che uno slogan, che il popolo della palla ovale vorrebbe per il futuro della città. Il progetto che ha vinto il concorso internazionale indetto dal Comune di Milano ha messo al centro la multi-funzionalità che offrirebbe anche al rugby, in condivisione con altri sport, per l’alto livello. “La vicenda del Vigorelli - dice Sergio Barozzi presidente di Rugby Grande Milano - è una tipica manifestazione dei mali italiani, milioni di euro disponibili per rendere l’impianto agibile a football americano, rugby e ciclismo sono bloccati da ritardi burocratici e falso garantismo. Noi insieme agli amici del football vogliamo solo che sia restituita alla città una struttura in via di degrado nel rispetto delle regole e del valore architettonico dell’opera e cogliamo anche l’occasione per sostenere il rugby in Madagascar”. RGM in occasione dell’evento di sabato ha promosso la raccolta di maglie da gioco tra i rugbisti milanesi, da donare all’associazione Ecole de Rugby, ecole de la vie! che opera in Ma-
dagascar. Oggi, dalle 15 alle 20, al Vigorelli sfileranno rugbisti milanesi di tutte le età e ci sarà la Infatti, dalle quindici saranno protagonisti i mini-rugbisti del Cus Milano, che sosterranno una sessione di allenamento e offriranno a bambini e bambine dai 6 ai 12 anni di provare il gioco del rugby, seguendo un programma speciale, dedicato proprio ai neofiti. A seguire, dalle 16, saranno di scena le ragazze. La prima parte di allenamento/ dimostrazione sarà aperta a tutte le ragazze, in una sorta di battesimo ovale. Nella seconda parte si svolgerà un mini torneo con la partecipazione di Rugby Monza, Rugby Colorno, Cus Milano Rugby e Rugby Martesana. In seguito in campo andranno gli under 18 di Rugby Grande Milano, che presenterà al via dei campionati di categoria che inizieranno il prossimo tredici ottobre due squadre: una nel girone élite e una nel girone regionale. Il finale di giornata sarà dedicato al rugby amatoriale, che impegna in campo, quanto nello sviluppo di progetti di alto contenuto sociale. E’ la Rossa di Milano iscritta al campionato UISP e rugbisti milanesi. “La storia centenaria
del rugby a Milano - dice Antonio Raimondi direttore sportivo di Rugby Grande Milano - e il successo che il nostro sport sta avendo in città, sia per numero di tesserati, sia per la capacità di attirare pubblico, come hanno dimostrato gli ottantamila del Meazza per la Nazionale, sono segnali importanti del potenziale ancora inespresso della palla ovale nella nostra città. La riqualificazione del Vigorelli offrirebbe una nuova opportunità di crescita. Per questo abbiamo voluto sensibilizzare il ministro Bray. Al Comune chiediamo di farsi promotore per organizzare grandi eventi di rugby a Milano. Nel 2015 avremo la finale della Heineken Cup: si stima che quella del 2013 per Dublino abbia avuto un impatto economico di circa ventuno milioni di euro. Avere, ad esempio, ogni anno un incontro della nostra Nazionale, porterebbe ricchezza a Milano e permetterebbe una costante crescita del nostro sport, e magari sarebbe possibile recuperare risorse da investire in impianti sportivi per tutti gli sportivi milanesi”. Tony Morandi.
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Musica & Arte
sabato 5 ottobre 2013
La mia banda suona il pop
C’è la melodia della Vanoni e una blogger matta che le canta a tutti. Ci sono i graditi ritorni di Lisa Stansfield e Dhamm. E persino un cantante protagonista di un incidente diplomatico internazionale
Ornella Vanoni scala le chart
C
on l’album, pubblicato da Sony Music e disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming, Ornella Vanoni dice addio alla discografia: “Meticci” (Io Mi Fermo Qui) sarà infatti l’ultimo album di inediti della sua carriera. Anticipato in radio dal primo singolo “Basta Poco”, l’album arriva a 6 anni da
“Una bellissima ragazza” (2007) e a 3 dal doppio album dal vivo “Live al Blue Note” (2010). Il nuovo lavoro della Vanoni è entrato direttamente nella top ten (al sesto posto) della classifica degli album più venduti della settimana (dati diffusi oggi da GFK Retail and Technology Italia). Sito internet: www.ornellavanoni.it
Che ci fa una fashion blogger a un party nudista? VIAGGIO ILLUSTRATO TRA LE MODE DEGLI ANNI ‘60
B
logger, fashionist e popstar polacca, Margaret è la protagonista dell’esilarante video di “Thank You Very Much” nel quale andare in giro nudi per strada sembra sia diventata una normalità. La colonna sonora è ovviamente pop dance. L’artista ringrazia di poter ancora indossare i suoi abiti e scomoda la mis-
sione Apollo13 con la frase “space calling earth again, Houston, this is the end!”. Nel contempo, Margaret spopola tra le radio italiane e su internet grazie al video ufficiale visibile attraverso il link https://vimeo.com/75376804. Sito internet: www.margaret-j. blogspot.it
Ornella Vanoni scala “Meticci”
I Dhamm hanno fatto 13 D opo 13 anni, la band romana dei Dhamm torna sulla scena musicale con un nuovo progetto discografico. Dallo scorso venerdì 27 settembre è in radio, disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming, “La Gente Giudica” (distribuito da Artist First), il singolo che anticipa l’uscita del nuovo album di inediti, prevista per gennaio 2014. La band ha recentemente presentato a Roma, oltre ai più grandi successi, alcuni nuovi brani, unendo tecnica e melodia in un’originale miscela pop-rock di grande effetto. Sono passati tredici anni dall’ultimo disco dei Dhamm, diciassette
dalla scissione del nucleo originale, tempo in cui ognuno dei quattro musicisti romani è stato impegnato in progetti paralleli italiani ed internazionali. Sito internet: www.dhammofficial.it
“Sognatori e dissidenti” è la mostra che la Triennale di Milano presenta dal 4 al 27 Ottobre di Marby
S Souleyman, l’album, la Siria e l’incidente diplomatico
I Dhamm.
Il cantante siriano Omar Souleyman pubblica “Wenu Wenu”, il nuovo album in uscita il prossimo 21 ottobre, che vede alla coproduzione il re dell’elettronica Four Tet e viene pubblicato dall’etichetta Ribbon. Souleyman oggi è una delle star più affermate sulla scena internazionale della musica alternativa, soprattutto a causa delle vicissitudini in cui versa la Siria. Atteso in Svezia durante i primi giorni d’agosto
per un’esibizione allo Stockholm Music & Arts festival, il 53enne musicista si è reso involontariamente protagonista di un incidente diplomatico internazionale vedendosi negare l’ingresso sul territorio scandinavo. Il timore, da parte del governo di Stoccolma, era che l’artista potesse chiedere asilo politico. Sito internet: https:// soundcloud.com/omar-souleyman
ì, perché proprio in quegli anni i protagonisti della musica, dell’arte del design e della moda sono stati i più’ rivoluzionari e anche i più’ visionari. Carosello annuncia con i suoi spot il nuovo miracolo economico, crescono i redditi , diminuiscono i disoccupati, e tutti consumano nei nuovi supermarket in stile oltreoceano. Sempre dai mitici USA approdano in Italia tutte le novità di cui noi ci vogliamo nutrire, il rock ‘n’ roll, il jazz, la pop art e la cultura psichedelica di marca californiana, e i tempi diventano maturi per quella desiderata libertà’ dei costumi che la stilista inglese Mary Quant, immortalerà nella “minigonna”. La mostra presenta una selezione di disegni dell’artista e storico del costume, Matteo Guarnaccia e Giulia Pivetta che hanno lavorato sullo stesso tema pur appartenendo per età a generazioni diverse. Attraverso un’insolita storia del costume concentrata in un centinaio di
tavole, ricche di notizie e curiosità riusciremo a conoscere meglio i protagonisti di questo periodo. Dai i gruppi più radicali e creativi, come gli hippy o figli dei fiori il cui ideale era la pace e non la guerra, ai New Dandy volti alla ricerca estetica e al gusto dell’originalità. Dai Black Panthers, storica organizzazione rivoluzionaria, ai fan dei Beatles. “Dalla nascita, questo museo si è posta l’obiettivo di analizzare i fenomeni storici, culturali e di costume legati al mondo della progettazione a partire da punti di vista inediti, percorrendo territori inesplorati e meno scontati”, afferma Silvana Annicchiarico, direttore del Triennale Design Museum. Forse, questo efficace spaccato degli anni ‘60 ci farà pensare a come eravamo, con un misto di nostalgia per un mondo più genuino e forse più visionario che sperava sempre nel cambiamento e nella creatività.
sabato 5 ottobre 2013
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Gossip & Curiosità *** Javi García si allena
*** Novak Djokovic si sposa
anche per diventare un buon padre Il centrocampista spagnolo, in forza al Manchester City, aspetta un figlio dalla bellissima compagna Elena Gomez. La stessa modella spagnola ha dato la notizia sul suo profilo Twitter pubblicando la foto con il pancione: “E’ il momento di rendervi partecipi del fatto che oggi festeggiamo quattro mesi di assoluta felicità”. Momento importante per la coppia. La modella, impegnata nella ginnastica artistica, campionessa (unica spagnola) del mondo nel 2002 con la sua svolta quadrupla e medaglia di bronzo l’anno successivo a Anaheim con il punteggio di 9.675, è molto impegnata negli allenamenti per conservare il suo fisico atletico e sexy. Nella sua categoria ha rappresentato la Spagna anche alle Olimpiadi estive del 2004. Si è ritirata definitivamente dall’agonismo nel 2006. Auguri alla coppia.
***Pamela Rìos una nuova tifosa nerazzurra E che tifosa!. La modella sudamericana ha una grande passione per l’Inter ch e segue in tutte le partite. Esulta con gli uomini di Mazzarri ad ogni gol e gioisce di ogni vittoria. Pamela, le cui misure –udite udite- 86-60-95, si definisce “interista fanatica” e la sua squadra del cuore, questa stagione, qualche soddisfazione le sta dando, ripagando volentieri la
E’ lo stesso tennista, vittorioso ancora una volta sull’eterno rivale Rafael Nadal agli Open d’Australia dopo una partita durata cinque ore, a comunicarlo ai suoi sostenitori e non, attraverso i social network: “Ecco la mia fidanzata e futura sposa. Siamo così felici! Grazie a tutti per i meravigliosi auguri”. La fortunata futura signora Djokovic è la bella serba Jelena Ristic da sempre accanto a lui, in tut-
compostezza, attenti a tenersi lontani dai paparazzi. Auguri ai futuri sposi.
***Alessandro Matri in tribuna vip, a San Siro, ha la sua spettatrice preferita Federica Nargi. I l calciatore rossonero ha giocato poco in Milan-Cagliari, ma la sua compagna è comunque felice della comparsa di circa venti minuti. La coppia è collaudata e sembra procedere tutto bene. Lei, Miss Roma e Miss Cotonella, ha avuto la grande occasione grazie a ‘Striscia la Notizia’, di cui conserva il primato, in coppia con Costanza Caracciolo, di quattro edizioni consecutive. E’ stata modella e testimonial della casa di moda Coralline per le campagne
pubblicitarie della primavera 2013, successivamente è stata testimonial della casa di moda Yamamay,Golden Point. Federica ha anche partecipato al Game show di Rai 1 ‘Red or Black?’ ed ha condotto, con Fiammetta Cicogna, ‘Colorado… a rotazione!’ su Italia 1. Attualmente è testimonial di tre case di moda: Hip Hop, Tèr de Caractère e Golden Point. Dal 5 settembre, per 7 puntate, conduce in prima serata, con Niccolò Torielli, lo show su Rai 2 ‘Facciamo
*** Esteban Matías Cambiasso Delau al settimo cielo N
te le sue imprese. Jelena ha una certa passione anche per il Bel Paese, ha studiato a Milano alla Bocconi ed ha lavorato come coordinatrice delle risorse umane per una azienda petrolifera. Djokovic, invece, ha partecipato, recentemente, alla trasmissione di Fiorello accompagnato dalla compagna. La coppia è molto ricercata ed apprezzata nel mondo delle celebrità per la loro riservatezza, eleganza e
on solo per la ritrovata Inter, dove non manca la sua zampata vincente e la nota capacità di regia. E’ nato Dante, il secondogenito che la moglie Claudia ha dato alla luce due settimane fa circa. Il calciatore argentino ha eguagliato Lionel Messi nella conquista, nella storia del calcio argentino, del maggior numero di titoli (23). Con i nerazzurri, di cui attualmente è vicecapitano, ha conquistato 15 trofei: cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Champions League e una Coppa del mondo per club FIFA, ma i due trofei più importanti li ha conquistati, con Claudia, nella vita privata. Augurissimi alla coppia, in attesa di vedere Dante Cambiasso sui campi da gioco.
pace’. Le cose sembrano andare veramente bene. Il grande pubblico ha potuto apprezzare la sua bellezza, compreso il Matri.
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