Inter_Cagliari_n_43

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Domenica 18 Novembre 2012

Anno 2 N. 43

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COPIA OMAGGIO

INTER - CAGLIARI

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L’onestà di seconda mano Domenica 18 Novembre 2012

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L’ Editoriale

di Beppe Vigani

Il campionato ostaggio di… cinque arbitri La Juventus contro il Pescara ha dato dimostrazione di forza, come se la sconfitta contro l’Inter, come poi ha rivelato lo stesso Marchisio, sia stata una sorta di purga, quasi per ripulirsi di un’abbondante abbuffata durata 49 partite. Dieci gol tra Champions e campionato, mica male come reazione. Tutti a dire, adesso, che la Serie A ha trovato nell’Inter l’anti-Juve. Non fatevi illusioni. Il campionato è ancora lungo e tutto può succedere. Si vive il momento, le emozioni di questi istanti, intrisi di pathos e sensazioni, ma a mente lucida tanto deve ancora giocarsi. Come volevasi dimostrare, l’Inter è andata a Bergamo e ha perso, mentre il Napoli ha espugnato il Galileo Ferraris, confermandosi in terza posizione. Sale anche la Fiorentina che ha rifilato tre sberle al Milan, sempre più in crisi d’identità e di gioco. Tutto qui? Certo che no. Quanta acqua dovrà scorrere sotto i ponti, prima di dare un’analisi perfetta di questo torneo, comunque sempre più avvincente. Lasciando il calcio giocato, passiamo a quello meno spettacolare, ma più pepato

della categoria arbitrale. Lunedì scorso Pierluigi Collina, personalmente l’arbitro più bravo visto a dirigere una gara in quarant’anni che seguo il calcio, si è arenato su una diatriba che si sta avviluppando negli stanzoni della Fifa e in qualche altro locale adiacente. L’ex fischietto di Viareggio, ora, con tanto di medaglia al valore, designatore Uefa ha commentato positivamente l’esperimento dei giudici di porta. - L’obiettivo per cui si è cominciato a pensare all’introduzione dei giudici di porta era dare un supporto all’arbitro - ricorda Collina - le condizioni delle partite sono mutate, e non mi riferisco alla maggiore presenza della tv ma a un cambiamento oggettivo del calcio, c’è una maggiore velocità, mentre prima c’erano molti meno contatti, meno occasioni di sbagliare. Va dato merito alla Figc di aver provato a percorrere questa strada in tempi brevi, parliamo di due settimane tra la decisione dell’Ifab e quella del Consiglio federale. Non è stato un salto nel buio, molti degli arbitri italiani avevano già sperimentato questo sistema nelle partite in-

Fëdor Dostoevskij

ternazionali negli anni precedenti, è stata fatta un’attività di istruzione e direi che, nonostante i tempi siano stati stretti e le difficoltà organizzative, i risultati ottenuti fino a qui siano stati positivi, buoni”. Ecco la mania di dare giudizi sempre positivi (per non inimicarsi qualcuno delle alte sfere), all’ennesima frode calcistica, perpetrata negli ultimi anni. I cinque arbitri si sono rivelati un fallimento, non nascondiamolo. E’ un modo come un altro per far lavorare arbitri fermati per aver combinato qualche disastro nei turni precedenti. E’ scoccata l’ora dell’occhio di falco, altro che storie. Michel Platini, che ciurla nel manico da troppo tempo, cerca di sfilare la poltrona della Fifa sotto il sedere di Sepp Blatter, mantenendosi ancorato ai dogmi che rievocano ancora un calcio passato di moda, bisognoso di maquillage e di aria nuova. Fëdor Dostoevskij, non un cretino qualsiasi, riteneva che “per trasformare un uomo in una nullità, non bisogna fare altro che ritenere inutile il suo lavoro”. Capito, monsieur Platini?

INTER 4-3-3

1 Handanovic, 55 Nagatomo, 6 Silvestre, 40 Juan Jesus, 31 Pereira, 21 Gargano, 19 Cambiasso, 4 Zanetti, 8 Palacio, 22 Milito, 99 Cassano

4-3-1-2 ROMA

1 Agazzi, 14 pisano, 15 rossettini, 13 astori, 8 avelar, 21 dessena, 5 conti, 4 nainggolan, 7 cossu, 51 pinilla, 27 sau

Diego Lopez

Andrea Stramaccioni

Stadio G. Meazza ore 15.00


Domenica 18 Novembre 2012

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8 reti El Shaarawy (Milan) Cavani (Napoli; 2 rigori) Lamela (Roma) 7 reti Milito (Inter; 3 rigori) Klose (Lazio) Di Natale (Udinese; 3 rigori) 6 reti Jovetic (Fiorentina) Quagliarella (Juventus) Osvaldo (Roma; 1 rigore) 5 reti Pos.

Squadra

1 Juventus 2 Inter 3 Napoli 4 Fiorentina 5 Lazio 6 Atalanta 7 Roma 8 Catania 9 Parma 10 Udinese 11 Cagliari 12 Torino 13 Milan 14 Palermo 15 Chievo 16 Pescara 17 Sampdoria 18 Genoa 19 Bologna 20 Siena

P.ti

G

V

N

S

Gf

Gs

+/-

31 12 10 1 1 29 9 20 27 12 9 0 3 24 13 11 26 12 8 2 2 20 9 11 24 12 7 3 2 19 9 10 22 12 7 1 4 19 17 2 18 12 6 2 4 13 15 -2 17 12 5 2 5 28 23 5 16 12 4 4 4 15 16 -1 16 12 4 4 4 14 16 -2 15 12 3 6 3 16 18 -2 15 12 4 3 5 11 17 -6 14 12 3 6 3 13 10 3 14 12 4 2 6 18 16 2 11 12 2 5 5 11 17 -6 11 12 3 2 7 12 23 -11 11 12 3 2 7 9 23 -14 10 12 3 2 7 13 18 -5 9 12 2 3 7 12 19 -7 8 12 2 2 8 12 18 -6 7 12 3 4 5 12 14 -2

Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.

LA CLASSIFICA

Gilardino (Bologna) Cassano (Inter) Vidal (Juventus; 2 rigori) Hernanes (Lazio) Pazzini (Milan; 1 rigore) Hamsik (Napoli) 4 reti Denis (Atalanta; 1 rigore) Gomez (Catania) Palacio (Inter) Giovinco (Juventus) Miccoli (Palermo; 1 rigore) Totti (Roma) Calaiò (Siena) Bianchi (Torino; 2 rigori) 3 reti Bonaventura (Atalanta) Diamanti (Bologna; 1 rigore) Nenè (Cagliari; 1 rigore) Bergessio (Catania) Lodi (Catania; 1 rigore) Pellissier (Chievo; 1 rigore) Toni (Fiorentina) Borriello (Genoa; 1 rigore) Immobile (Genoa) Pirlo (Juventus) Candreva (Lazio) Amauri (Parma; 1 rigore) Weiss (Pescara) Maxi Lopez (Sampdoria) 2 reti

Sabato 17 Novembre - 13. Giornata 17 Nov, 18:00 Juventus - Lazio Juventus Stadium, Torino 17 Nov, 20:45 Napoli - Milan Stadio San Paolo, Napoli Domenica 18 Novembre - 13. Giornata 18 Nov, 15:00 Bologna - Palermo Stadio Dall’Ara, Bologna 18 Nov, 15:00 Catania - Chievo Stadio Angelo Massimino, Catania 18 Nov, 15:00 Fiorentina - Atalanta Stadio Artemio Franchi, Firenze 18 Nov, 15:00 Inter - Cagliari Stadio Giuseppe Meazza, Milano 18 Nov, 15:00 Udinese - Parma Stadio Friuli, Udine 18 Nov, 15:00 Siena - Pescara Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena 18 Nov, 20:45 Sampdoria - Genoa Stadio Luigi Ferraris, Genova Lunedì 19 Novembre - 13. Giornata 19 Nov, 20:45 Roma - Torino Stadio Olimpico, Roma

TURNO ODIERNO

Sabato 24 Novembre - 14. Giornata 24 Nov, 20:45 Palermo - Catania Stadio Renzo Barbera, Palermo Domenica 25 Novembre - 14. Giornata 25 Nov, 15:00 Chievo - Siena Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 25 Nov, 15:00 Pescara - Roma Stadio Adriatico, Pescara 25 Nov, 15:00 Sampdoria - Bologna Stadio Luigi Ferraris, Genova 25 Nov, 15:00 Torino - Fiorentina Stadio Olimpico, Torino 25 Nov, 15:00 Atalanta - Genoa Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 25 Nov, 20:45 Milan - Juventus Stadio Giuseppe Meazza, Milano Lunedì 26 Novembre - 14. Giornata 26 Nov, 19:00 Cagliari - Napoli Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 26 Nov, 21:00 Parma - Inter Stadio Ennio Tardini, Parma

Cigarini (Atalanta) Sau (Cagliari) Barrientos (Catania) Thereau (Chievo) Rodriguez (Fiorentina) Jankovic (Genoa) Kucka (Genoa) Guarin (Inter) Asamoah (Juventus) Pogba (Juventus) Vucinic (Juventus; 1 rigore) Mauri (Lazio) Montolivo (Milan) Insigne (Napoli) Pandev (Napoli) Dybala (Palermo) Giorgi (Palermo) Belfodil (Parma) Parolo (Parma) Rosi (Parma) Florenzi (Roma) Eder (Sampdoria; 1 rigore) Maresca (Sampdoria) Munari (Sampdoria) Paci (Siena) Vergassola (Siena) D’Ambrosio (Torino) Angella (Udinese) Maicosuel (Udinese)

Martedì 27 Novembre - 14. Giornata 27 Nov, 20:45 Lazio - Udinese Stadio Olimpico, Roma

PROSSIMO TURNO

classifica marcatori


Inter stringi i denti Domenica 18 Novembre 2012

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Problemi d’infortuni tra i nerazzurri che sperano di recuperare Coutinho Chi avrebbe immaginato, nel day-after la strepitosa vittoria allo Juventus Stadium contro i bianconeri, di trovare, a solo sette giorni di distanza, un’Inter a pezzi nel fisico e, soprattutto con le batterie scariche a livello mentale? Persi Ranocchia e Samuel per infortunio, infatti, Stramaccioni ha dovuto mischiare le carte a disposizione nel suo mazzo trovando, però poche soluzioni a disposizione. Il montante arrivato dall’Atleti Azzurri d’Italia ha fatto barcollare alcune certezze dell’allenatore romano che è parso, nell’immediato post-partita, stranamente nervoso e l’infortunio di Guarin, arrivato nella mattinata di lunedì, ha completato un quadro tutt’altro che roseo. In questo clima da allarme rosso, quindi, ben venga la sosta per le nazionali appena passata. L’Inter ha concesso alle rappresentative nazionali soltanto otto uomini, di cui i soli Palacio, Alvarez e Nagatomo

I Bioritmi

impegnati in trasferte extra-europee. Poter lavorare sul campo e forzare i tempi di recupero degli infortunati “in bilico” è stata una prelibatezza difficilmente gustabile in un calcio moderno che vive su ritmi frenetici divisi fra coppe europee e coppe e campionati nazionali. Le buone notizie arrivano da tre talenti che, nel corso di questa prima parte di stagione, hanno vissuto finora parabole completamente differenti. Andrea Ranocchia è prossimo al rientro e fino all’ultimo, probabilmente, non si avrà la certezza della sua assenza dal terreno di gioco. Il rientro del forte difensore assisano consentirebbe a Stramaccioni di riproporre con maggiore serenità la difesa a tre senza dover correre il rischio di privare la linea mediana del suo perno imprescindibile, Esteban Cambiasso. Proprio in quella posizione potrebbe trovare spazio, anche se solo nei minuti finali, il rientrante dal

di Enzo Occhiuto

DUELLO MILITO - NENE’ Dopo aver interrotto, una settimana prima, l’ imbattibilità della Juventus, l’Inter rompe anche il filotto di 10 vittorie consecutive esterne, perdendo malamente a Bergamo contro una perfetta e sorprendente Atalanta, adesso sesta in classifica generale. Stramaccioni ha considerato questa cocente sconfitta come la chiave di ripartenza: “Abbiamo una settimana piena per lavorare e in fondo era impensabile vincere tutte le partite. Questa sconfitta, però, non deve toglierci l’entusiasmo, andiamo avanti a testa alta, come sempre”. Dall’analisi dei potenziali bioritmici (forza fisica, coordinamento motorio, visione di gioco e istintività individuale) dei singoli giocatori, che presumibilmente scenderanno in campo, emerge un maggior stato di benessere psicofisico dell’Inter 5,97 accompagnato da 6,03 valore istintivo, contro 5,96 seguito da 5,85 istintivo della squadra Cagliaritana. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei vari atleti si riscontra maggiore tonicità e resistenza alla fatica della squadra nerazzurra con 6,02 contro 5,86 dei giocatori isolani. In particolare notiamo per l’Inter: Handanovic 6,44,

Cambiasso 6,44, Pereira 6,41, Milito 6,00 in stato di grazia bioritmica con un trittico singolare ( 6,45 emotivo, 6,27 intellettivo e 6,24 capacità intuitiva), Cassano 6,13 anch’esso in stato critico di esaltazione che potrebbe fare la differenza, Guarin 6,13 in stato superlativo rispetto agli altri per valori molto alti in assoluto (6,49 emotivamente, 6,19 intellettivamente e 6,27 per capire in anticipo le mosse degli avversari (maggiore intuizione). Lo stato emozionale in generale è ad appannaggio dei cagliaritani: Pisano 6,22, Agazzi 6,45, Rossettini, 6,44, Ekdal 6,22 con un trittico bio molto elevato (6,22 emotivo, 6,00 mentale e 6,16 intuizione e perspicacia), Nenè 6,39 anch’esso in stato di forma smagliante capace di incidere fortemente sulla partita (6,07 fisicamente, 6,23 mentalmente ). Si assisterà quindi ad una partita piena di emozioni e di genialità calcistiche. Questa previsione, fatta con l’aiuto della scienza dei bioritmi, è naturalmente soggetta a quelle variazioni che sono proprie di tutti i fenomeni biologici, nell’ambito dei quali non è possibile ottenere un risultato esatto al 100 per cento.

La partita

lungo infortunio al ginocchio McDonald Mariga. Per il gigante kenyota difficilmente ci sarà spazio, se non a risultato acquisito, ma il recupero di un’ulteriore pedina in una mediana falcidiata dagli infortuni fa ben sperare in ottica futura. Chi ha subito un brutto stop proprio nel momento di maggior freschezza della propria stella è Philippe Coutinho che dopo gli stenti d’inizio stagione aveva trovato la giusta condizione e convinzione nei propri mezzi. L’infortunio alla caviglia

di Emanuele Tramacere

rimediato in Europa League è ormai alle spalle e il suo rientro fornisce a Stramaccioni una valida alternativa al tridente pesante. Gli avversari, al di là di quanto intuibile dalla cabala e dalle statistiche, sono tutt’altro che sottovalutabili. Il Cagliari, infatti, ha conquistato ben 4 vittorie e 1 pareggio nelle ultime sei giornate arrendendosi alla sola, altrettanto sorprendente Fiorentina. Il punto di forza di questa squadra è dato dalla incredibile solidità difensiva abbinata ad una straordinaria capacità di lanciarsi in verticale una volta recuperato il pallone. Il “sempreverde” Daniele Conti è pronto in mediana a guidare una squadra vogliosa di ribaltare il pronostico della vigilia e sostituire con il 2012 quel 1995 che segna l’ultima vittoria in campionato dei sardi in terra milanese. Le tante certezze della coppia di allenatori cagliaritana fanno quindi da contralta-

re all’unica certezza o, quantomeno, necessità di Andrea Stramaccioni: i tre punteros non riposeranno neanche in questa occasione. Il tecnico romano ha scelto spesso di affidarsi al trio Milito – Cassano – Palacio per dare un’iniezione di fiducia enorme ai restanti reparti della squadra. La decisione si è rivelata positiva e, escludendo la gara contro l’Atalanta, ha anche portato punti importanti per la classifica nerazzurra. Il vero problema, in questo particolare momento di ristrettezza, potrebbe essere, tuttavia, proprio il “dover” scegliere il tridente, contrapposto al “voler” adottarlo. Stramaccioni dovrà superarsi per ridare stabilità a una squadra che sull’equilibrio ha fondato i suoi successi. La scelta è obbligata: che la difesa sia a tre o a quattro sarà comunque, ancora una volta, il tempo giusto per il tridente pesante.

E’ in gioco il primato del girone Europa League

L’analisi

Il Kazan ha una difesa di ferro

di Federico Zanon

Una sfida che serve a definire le gerarchie del gruppo H e scuotere dalla naftalina tutti quei giocatori che finora hanno visto il campo da panchina o tribuna. La quinta giornata di Europa League è tutta qui, un match visto quasi come un fastidio da Rubin Kazan e Inter che con la qualificazione ai sedicesimi di finale già in tasca hanno la testa solo al campionato. Gli Stramaboys si giocano con il Napoli il ruolo di anti-Juve, il Rubin vuole migliorare il sesto posto nella Premier League russa (a 9 punti dalla capolista CSKA Mosca), che in questo momento vorrebbe dire esclusione dalle coppe europee. Ecco perché il protagonista della serata sarà l’ampio turnover, che non toccherà Salvatore Bocchetti, ex compagno di Palacio, Ranocchia e Milito ai tempi del Genoa, in odore di ritorno in serie A a gennaio, dove piace a Napoli e Juve. Dopo il guizzo di Nagatomo, che nel match d’andata ha regalato al fotofinish all’Inter un punto prezioso, il Rubin non ha più subito gol in Europa, conquistando tre vittorie consecutive. Giovedì sera allo stadio Centralniy proverà a confermare questo trend, cercando il gol numero 50 nelle competizioni Uefa, che potrebbe voler dire prima vittoria assoluta contro un club italiano. Berdyev difficilmente si affiderà a Natcho, centrocampista israeliano classe 1988 e miglior marcatore di Rubin in campionato con 7 gol, magari chiederà aiuto al suo rosario mussulmano, fedele compagno dal 2001.


L’Inter ha vinto le ultime tre gare con il Cagliari Domenica 18 Novembre 2012

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Statistiche del Match

Gli isolani non vincono al Meazza da ben 17 anni

di Severa Bisceglia

Inter e Cagliari si sono affrontate 33 volte. 21 vittorie contro 5 per i padroni di casa. In tutto i pareggi sono stati 7. La vittoria più larga dell’Inter è del 1998/1999, nella 18ª giornata del girone di ritorno, quando la squadra guidata da Mircea Lucescu vinse per 5-1: dopo essere passati in vantaggio con Muzzi, i sardi si dovettero arrendere sotto i colpi di Baggio, Simeone (per entrambi una doppietta) e Simic. Il successo più largo dei rossoblu richiama alla quarta giornata della stagione 1970/1971, allorché il Cagliari sbancò San Siro per 3-1 con doppietta di Riva e rete di Domenghini, contro l’unica segnatura dei nerazzurri realizzata da Mazzola. Sono stati realizzati nella casa dei nerazzurri 94 gol, di cui 65 per la

Beneamata e 29 a favore degli isolani. Passando nello specifico, Inter e Cagliari nel primo tempo hanno realizzato 45 gol, mentre nella ripresa le reti salgono a 49. Nella prima frazione è l’Inter che ha segnato di più con 31 gol, contro i 14 degli avversari. Nella ripresa l’Inter ha segnato per 34 volte, contro i 15 del Cagliari. L’ultimo successo dei sardi risale alla 32° turno del 1994/1995 e finì con il punteggio di 2-1: dopo i gol di Ruben Sosa e Dely Valdes, decise un’autorete di Massimo Paganin all’11’ della ripresa. L’ultima vittoria dei nerazzurri risale alla 12ª giornata dello scorso anno quando finì con il punteggio di 2-1 con gol di Thiago Motta e Coutinho per i padroni di casa e Larrivey per i sardi.

Boninsegna conta su Milito L’ex bomber di Inter e Cagliari non trascura una possibile sorpresa

Attaccante di razza, dotato di un tiro potente e preciso, letale nei colpi di testa e, soprattutto, dotato di un’immensa fisicità. Roberto Boninsegna è stato uno dei più grandi bomber che l’Italia abbia conosciuto nel corso della sua storia. Cresciuto nelle giovanili dell’Inter si è fatto le ossa in giro per l’Italia esplodendo nella squadra

sarda del Cagliari. Avete presente lo scudetto degli isolani del 1969-70? Boninsegna ne fu protagonista, suo malgrado, soltanto alla lontana. Dopo aver completato 83 presenze andando in gol in 23 occasioni, il cartellino del Bonimba (così fu soprannominato da Gianni Brera) viene inserito nella trattativa che porterà Domenghini, Gori e Poli a Cagliari al fianco di Gigi Riva. La rivincita, però, arriva soltanto un anno più tardi, nel 1970-71, quando Boninsegna si carica sulle spalle l’Inter del subentrante Giovanni Invernizzi e trascina i nerazzurri alla vittoria dell’undicesimo scudetto della loro storia. Il suo anno d’oro culmina con la convocazione per i Mondiali in Messico del 1970 in cui si rende protagonista di un gol e un assist (per il gol decisivo di Rivera) nella ormai celebre “Partita del secolo” disputatasi allo stadio Azteca di Città del Messico fra Italia e Germania dell’Ovest terminata con il sorprendente risultato di 4-3 per gli azzurri. Lei è stato un grande di entrambe le squadre, che partita si aspetta fra queste due compagini che si sono rese protagoniste, finora, di una stagione entusiasmante?

L’intervista

L’Inter viene da una sconfitta, forse pesante, che potrebbe portare a un risultato inaspettato. La partita in sé è aperta a molte sfaccettature perché il Cagliari viene da una situazione di centro classifica di tranquillità, ma anche di fiducia e affronterà un’Inter abbastanza nervosa, perché l’occasione sfumata a Bergamo di rimanere a contatto con la Juventus potrebbe portare ad una reazione rabbiosa proprio in questa partita. Stramaccioni ha dovuto e dovrà fare a meno di molti uomini soprattutto nel reparto arretrato, come crede che potrà districarsi fra scelte forzate e decisioni volute? Premesso che secondo me ha commesso un peccato di gioventù, ma sugli sbagli si costruisce il proprio bagaglio di esperienza e Stramaccioni ha bisogno di poter sbagliare. A Bergamo ha voluto giocare a 4 dietro con due terzini, Nagatomo e Zanetti, che tanto terzini non sono. Secondo me tornerà alla difesa a tre con l’abbassamento di Cambiasso in mezzo nel caso in cui non dovesse rientrare Ranocchia. Se Stramaccioni fosse costretto a scegliere una delle tre punte da far

sedere in panchina per ridare equilibrio alla squadra chi butterebbe giù dalla torre? In questo momento di difficoltà, in realtà, l’unico accorgimento che farei è quello di ritornare alla difesa a tre irrobustendo il centrocampo. E’ vero che l’assenza di Guarin potrebbe essere decisiva, ma Stramaccioni era riuscito a dare solidità a tutta la squadra e ritornando a giocare con il 3-4-3 non sarebbe necessaria la rinuncia ad uno dei tre attaccanti. Questo Cagliari viene da 4 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 6 partite in cui si è arreso alla sola Fiorentina. Dove può arrivare la coppia PulgaLopez e cosa manca per fare il salto definitivo? Il Cagliari è, attualmente una squadra da centro classifica. La squadra ha fatto un’ottima serie di risultati consecutivi e ha perso contro la Fiorentina che è forse la squadra che sta mostrando il miglior calcio in Italia in questo momento. Secondo me manca ancora qualcosa all’interno della rosa per poter pensare all’obiettivo zona Europa, ma resta una squadra temibile contro cui è davvero difficile esprimere un bel calcio.

Quel gitano diventato isolano

di Emanuele Tramacere

Lei è stato un osservatore nerazzurro fino allo scorso giugno, se le chiedessi un talento dal futuro assicurato che ha suggerito ai nerazzurri, ma che non è approdato alla corte di Stramaccioni? L’anno scorso avevamo proposto e segnalato Marco Verratti prima che esplodesse nel Pescara di Zeman. L’avevo visionato insieme ad Insigne più volte, ma alla fine i soldi del Paris Saint Germain hanno avuto la meglio sulla volontà della squadra. Se dovesse scegliere un giocatore che deciderà l’incontro fra Inter e Cagliari? Sarò banale, ma io dico Diego Milito. Oltre al fatto di non aver segnato, o meglio, di non aver fornito una buona prova contro l’Atalanta, Milito resta il terminale offensivo di una squadra che produce tanto in fase realizzativa. Gran parte delle azioni dell’Inter passano attraverso le giocate di Milito e mi aspetto da lui la partita del riscatto. Probabilmente ha bisogno di un sostituto da prendere sul mercato, ma questo ragionamento andrà posticipato alla sessione di mercato invernale o, probabilmente, addirittura al termine di questa stagione.

Pinilla L’ Ospite

di Alessandra Caronni

Capace di calciare punizioni e rigori con classe, ha nel proprio repertorio una rovesciata letale

Quando lasciò l’Italia dopo l’esperienza al Chievo, dichiarò: “Per cinque anni sono stato in giro per il mondo a combinare stupidaggini, inseguendo bella vita e soldi, piuttosto che il successo sportivo. Poi, non so come, per una volta ho trovato l’umiltà di ripartire da zero”. Esame di

coscienza e una cura disintossicante in una clinica di Marbella alle spalle, oggi Pinilla è un uomo nuovo. Attaccante completo, potente, molto bravo di testa, veloce, in grado di difendere bene il pallone grazie alla sua abilità coi piedi e di fare reparto da solo per merito del suo senso della posizione, Pinilla è stato paragonato fisicamente a Christian Vieri. Considerato inizialmente il miglior giovane della storia del calcio cileno, più forte di Iván Zamorano (del quale ne é stato dichiarato l’erede naturale) e di Marcelo Salas, Pinilla ha mosso i primi passi come calciatore professionista nella squadra dell’Universidad de Chile, dove, nel 2002 e nel 2003 ha realizzato 20 gol in 39 partite. A sette anni viveva di calcio a tempo pieno. La sua prima esperienza italiana è stata proprio con la maglia dell’Inter e poi con quella del Chievo Verona. Nel

luglio del 2003 viene acquistato dai nerazzurri per due milioni e mezzo di euro. Il direttore tecnico Marco Branca fu il primo a sponsorizzarlo negli uffici della Beneamata e questo per le sue prestazioni in Cile e grazie alle parole dell’ex attaccante nerazzurro e suo procuratore, Iván Zamorano. Pinilla però viene immediatamente girato in prestito al ChievoVerona. In seguito, ha militato di nuovo nell’Inter e nel Celta Vigo nel 2004, nello Sporting CP sino al 2006 e in seguito nel Racing Santander. Sino al 2007 è all’Hearts e poi di nuovo all’Universidad de Chile. Ripassa all’Hearts e si trasferisce nel 2008 al Vasco da Gama, nel 2009 all’Apollon Limassol e torna in Italia, dal 2010, al Grosseto; è nel Palermo sino al campionato 2011-2012 ma alla fine sceglie Cagliari. Sarà la sua ultima squadra? Noi crediamo di no.

Chi è Pinilla Nato a Santiago del Cile il 4 febbraio dell’84, Mauricio Ricardo Pinilla Ferrera è attaccante del Cagliari e della Nazionale cilena. Nella sua esperienza al Grosseto è stato soprannominato Pinigol. Possiede il passaporto italiano (i nonni sono liguri, di Lumarzo, in provincia di Genova). L’11 giugno del 2011 si è sposato a Santiago del Cile con Gisella Gallardo, da cui aveva avuto già due figlie, Agustina Paz e Matilda (nata a Palermo).


amarcord Domenica 18 Novembre 2012

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di Severa Bisceglia

Cristiano Zanetti

con Boninsegna all’Inter. Anche nel Cagliari, alla sua prima stagione, vince lo scudetto formando una coppia d’attacco strepitosa con Gigi Riva. Davide Fontolan, di ruolo centrocampista, oggi produttore di vino, crebbe nel Legnano e dopo Parma, Udinese e Genoa arriva all’Inter nel 1990. In nerazzurro gioca, fino al 1996, 127 partite e segna 11 gol. Dal 1996 al 2000 giocherà nel Cagliari.

del 2007 il calciatore è conteso dal Milan e dall’Inter. I nerazzurri hanno la meglio. Lo stesso presidente del Cagliari, Massimo Cellini, afferma di aver ceduto il contratto di Suazo all’Inter e lo stesso giocatore si sottopone a tutte le visite mediche al centro sportivo “Angelo Moratti” ad Appiano Gentile. Pochi giorni dopo è il Milan ad annunciare il passaggio del calciatore in rossonero e, ancora una volta, confermato anche dal presidente Cellini. Sarà lo stesso Suazo

Gianfranco Matteoli, oggi dirigente sportivo e responsabile del Settore Giovanile del Cagliari, che detenne per cinque anni il primato della rete più veloce della Serie A: 9 secondi e 9 decimi contro il Cesena. Cresce calcisticamente nel Cantù. Il centrocampista sardo approda, per 4,8 miliardi di lire, all’Inter dei record di Giovanni Trapattoni. Con la maglia nerazzurra vincerà uno scudetto e

Óscar David Suazo Velásquez

Cristiano Zanetti

infortuni, viene scalzato dai Veron e Cambiasso. L’attaccante honduregno Óscar David Suazo Velásquez, alias “La Pantera”, fa il suo esordio in Italia proprio in Sardegna dove, nella prima stagione, gioca 13 incontri e segna un gol. L’anno successivo, in Serie B, gioca di più e segna 12 gol. La quinta stagione in rossoblu è quella più proficua, segna 19 gol e contribuisce al ritorno in Serie A dei sardi. Resterà con il Cagliari fino al 2007. Nel giugno

Davide Fontolan Davide Fontolan

Angelo Domenghini

Gianfranco Matteoli

Roberto Boninsegna

a risolvere la diatriba: voglio l’Inter. Il primo gol in nerazzurro arriva al 74° minuto in Inter-Genoa del 31 ottobre, la prima doppietta la vediamo in Inter-Livorno 2-0. Dopo una breve parentesi, in prestito per 200.000 euro. al Benfica torna all’Inter, ma con Mourinho trova pochi spazi e colleziona il numero “1”: una sola presenza in Campionato, Champions League, Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Roberto Boninsegna, un attaccante di razza capace di fare grandi numeri sia di testa che con la potenza dei

suoi precisissimi tiri. “Bonimba”, così lo soprannominò Gianni Brera, inizia la sua fortuna calcistica proprio con il Cagliari di Gigi Riva nel 1966, ma parte, alla volta di Milano, proprio prima che la squadra sarda vinca lo storico scudetto del 69-70, grazie allo scambio con Angelo Domenghini. Nell’Inter vive il periodo di maggior splendore della sua carriera: 1 scudetto (197071) in cui è anche capocannoniere con 24 gol, ancora capocannoniere l’anno successivo con 22 reti. Con la maglia dell’Inter scese in campo 281 volte segnando 171 reti. L’attaccante, campione europeo nel 1968, Angelo Domenghini, ancora giovanissimo rincorre il pallone nell’oratorio del suo paese natio. Fu proprio il parroco a venderlo per ventitremila lire al

Il leccese Francesco Moriero, di ruolo centrocampista impiegato anche come Ala destra per le suo azioni in velocità e autore di due reti in rovesciata, cresce calcisticamente nel Lecce con cui esordisce in Serie B nella stagione 86-87. Nel 1992 si trasferisce a Cagliari per due anni. Nel 1997, pur accordandosi con il Milan, firma con l’Inter, per la cifra simbolica di un milione di lire, nell’ambito di uno scambio con André Cruz che aveva già firmato un precontratto con i nerazzurri. Esordisce il 31 agosto 1997 al Meazza contro il Brescia. Il primo anno all’Inter si chiude con 28 presenze e tre gol e vince anche la Coppa UEFA, nella quale, contro il Neuchatel Xamax segna un gol in rovesciata. Molti lo ricorderanno per il gesto di lustrare le scarpe ai compagni che andavano in gol. Altro ex di entrambe le squadre

Óscar David Suazo Velásquez

club dilettantistico della città di Verdello. Nel 1961 fa il suo esordio in Serie A con l’Atalanta. Nell’estate del 1964 viene acquistato dall’Inter e nella sua prima stagione in nerazzurro vince subito lo scudetto, la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale, giocando in campionato 26 partite e segnando 9 gol. L’anno successivo, segnando 12 gol, vince il secondo scudetto personale e ancora la Coppa Intercontinentale. Nel 1969 passa al Cagliari, grazie allo scambio

Francesco Moriero

una Supercoppa Italiana. Nel 1990 rientra nella sua Sardegna e veste la maglia rossoblu divenendone il simbolo. Con il Cagliari ha raggiunto la qualificazione alla Coppa UEFA, dopo molti anni di assenza.

Gianfranco Matteoli

Apriamo questo tuffo nel passato delle due squadre con il centrocampista Cristiano Zanetti, cresciuto calcisticamente nella Fiorentina, dove fa anche l’esordio in Serie A. Nella stagione 1998-99 approda all’Inter ma viene subito dirottato, in prestito al Cagliari. Torna in nerazzurro nel 2001 e vi resta per cinque stagioni. Nell’Inter di Cuper è titolare, ma con l’arrivo di Mancini, a causa anche degli

Francesco Moriero con Bisoli e Oliveira


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Una squadra sola al comando: la Juve L’Inter col Cagliari a San Siro difende il secondo posto Cotolette alla milanese bruciate sulla griglia di Bergamo e di San Siro per Inter e Milan al cospetto delle lanciatissime Atalanta e Fiorentina. Nerazzurri e rossoneri hanno pagato a caro prezzo la sfida con i bergamaschi e i toscani tant’è che hanno dovuto ridimensionare i loro progetti in prospettiva futura. L’Inter inseguiva la Juve a una sola lunghezza, il Milan sembrava pronto al riscatto dopo la cinquina rifilata al Chievo la scorsa settimana. Invece è successo il patratac. Tutte e due le squadre le hanno buscate, e forte, dall’undici di Colantuono e da quello di Montella. L’Areoplanino sembrerebbe entrare nei piani del club di via Turati nella prossima stagione subentrando ad Allegri mentre Stramaccioni potrebbe fare le valige per la Premier League sedendosi sulla panchina del Manchester United. Ieri intanto la Juventus, nell’anticipo della tredicesima, ha incrociato le armi con la

Lazio reduce dalla vittoria contro la Roma nel derby capitolino mentre il Milan ha provato a risollevare la testa al San Paolo col Napoli arrivato al match con i rossoneri con in tasca il clamoroso 2-4 inflitto a Marassi al Genoa, grazie a una formidabile rimonta analoga a quella di qualche giorno prima in Europa League con il Dnipro. Ma la vita continua. L’Inter oggi a San Siro affronterà il Cagliari squadra che gode ottima salute dopo il cambio d’allenatore (via Ficcadenti). Milito e compagni proveranno a riprendere quota dopo la battuta d’arresto di Bergamo che ha interrotto la striscia positiva di dieci vittorie consecutive lontane da San Siro. Non sarà facile per l’undici di Stramaccioni, però i tre punti, salvo sorprese, sembrano a portata di mano. Sugli altri campi apre i giochi la partita di Firenze dove la Viola, ormai decisa a puntare alla zona Champions, attende quell’Atalanta

Campionati esteri di Luigi Sada

dei miracoli che Colantuono ha saputo ricostruire alla grande come era accaduto, con successo, la scorsa stagione. I bergamaschi in caso di colpaccio sentirebbero profumo d’Europa, cosa immaginabile fino a un mese fa. La partita della disperazione si gioca invece a Bologna dove salirà un Palermo rinfrancato dalla vittoria con la Samp della scorsa domenica ma ancora alla ricerca di quella quadratura della squadra voluta fortemente da Gasperini. In serata altra partita della disperazione, il derby della Lanterna fra il Genoa strapazzato dal Napoli e la Samp col dente avvelenato per la sette sconfitte consecutive. Al Friuli va in onda Udinese-Parma mentre a Catania il Chievo prova a fare uno sgambetto a Maran. Sipario, infine, a Siena dove scende in campo un Pescara ancora sotto choc per l’16 incassato dalla Juventus. Domani all’Olimpico Roma - Torino.

Il campionato di Laura Tangari

IBRA DA SOGNO

Lo svedese gioca a poker con l’Inghilterra. Il PSG gongola L’Europa e il resto del Mondo viaggiano a braccetto dopo la fase iniziale della stagione che ha regalato non poche sorprese nei rispettivi campionati. I pronostici, per il momento, sono stati rispettati nei quattro tornei più importanti del vecchio Continente. In Spagna il Barcellona, pur frenato in Champions dalla sconfitta di Glasgow col Celtic, continua la marcia al comando della classifica con il solo Atletico Madrid alle immediate spalle. Messi segna a raffica e Falcao, alla distanza risponde. Il Real di Mourinho annaspa in ritardo di nove punti. La sorpresa è il Rayo Vallecano. In Ligue 1 il Psg di Ibra, dopo una partenza falsa che ha permesso un poderoso allungo del Marsiglia, si riprende la testa anche se il cammino è ancora lungo. Ibra, intanto fa quattro gol agli Inglesi con i colori della Svezia. Provano a rientrare nel gioco a due il Lione e il Lille mentre

i campioni in carica del Montpellier sembrano l’ombra di se stessi rispetto alla scorsa stagione. Braccio di ferro pure in Inghilterra con lo United in leggera prevalenza sul City di Mancini. Le altre sembrano fuori corsa, ad eccezione, forse, del Chelsea che tiene un po’ il passo grazie ai gol di Torres. In Germania ha ripreso a correre il Bayern Monaco col Borussia Dortmund e lo Schalke 04 pronte ad approfittare di un altra battuta d’arresto dei bavaresi. Negli altri campionati, in Olanda non perde un colpo il Twente con l’Ajax e il Psv sempre in agguato mentre in Russia va di male in peggio lo Zenit di Spalletti battuto e mazziato in Champions dal non irresistibile Anderlecht. In testa alla Premier russa l’Anzhi di Eto’o. Il camerunense non lo dice ma ha una gran voglia d’Europa occidentale. In Belgio lotta serrata fra il già citato Anderlecht e il Bruges col Genk terzo

incomodo. In Croazia vola la Dinamo Zagabria col Belupo che prova stargli dietro. In Grecia l’Olympiacos prova ad allungare sul Paok mentre in Polonia nell’Ekstraklaga il Widz Lodz prova a respingere gli attacchi del Legia Varsavia e della coppia Lech Poznam-Slask Wroclaw. In Portogallo non c’è tregua fra il Porto e il Benfica, un eterno scontro fra le due grandi della Primera. In Repubblica Ceca su tutti il Vikoria Plzen con lo Sparta Praga ad inseguire. In Romania il Panduri tenta di frenare la Steaua Bucarest col Vaslui, ex avversario dell’Inter, pronto a fare da terza forza. In Slovacchia allunga lo Slovan Bratislava sullo Zilina e in Turchia non si ferma il Galatasaray. In Ucraina la fa da padrone lo Shakhtar di Lucescu con il Dnipro in leggero affanno. Infine, in Ungheria il Gyor tenta la fuga con l’MTK Budapest nelle immediate retrovie.

La tradizione c’è sempre Il talento ai belgi non manca Champions

Doveva essere la squadra più debole del girone, è quella che probabilmente contenderà al Milan la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. L’Anderlecht non è più il club che faceva la voce grossa negli anni ‘70-‘80, ma resta il meglio che il campionato belga possa offrire e dopo tante delusioni è pronta a tornare a dire la sua in Europa. La classifica lascia una porta aperta, l’esperienza non manca, il talento nemmeno, ci sono tutti gli ingredienti per sorprendere il Milan mercoledì sera al Constant Vanden Stock, dove l’Anderlecht in Champions ha vinto solo una volta dal 2005 (1-0 contro lo Zenit nell’ultimo turno). Senza l’infortunato Suarez, miglior attaccante dell’ultima Jupiler League e out fino a gennaio per un problema ai lega-

L’analisi

di Federico Zanon

menti del ginocchio, sarà ancora il congolese che piace alla Juventus Dieumerci Mbokani a caricarsi la squadra delle spalle, supportato da Milan Jovanovic, seguito da Galliani prima che il serbo firmasse per il Liverpool, e Kanu, brasiliano che deve il suo nome alla somiglianza con l’ex attaccante dell’Inter. Il Milan ha tutte le armi per vincere, ma farà bene anche a non sottovalutare due baby talenti, Bruno e Praet, rispettivamente classe 1993 e 1994, possibili titolari mercoledì. Il primo è nel giro dell’Under 21 belga il secondo sarà presto chiamato da Wilmots per gli impegni del Belgio dei grandi. Un predestinato, come lo era Kakà, che nel 2006 regalò l’ultimo successo al Milan a Bruxelles contro l’Anderlecht. Altri tempi, altro Milan.


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i Club

RIUNIONE INTER

CLUB DELLA SICILIA Il Centro Coordinamento Inter Club sta cambiando pelle. Sono molte, infatti, le novità di gestione introdotte e, per spiegarle meglio ai tifosi, lo staff dirigenziale sta attraversando l’Italia intera per incontrare coordinatori e soci. Domenica 4 novembre ad Enna , si è svolta la quarta riunione per “macroaree” che ha visto coinvolti tutti gli Inter Club della Sicilia. Presenti all’incontro il coordinatore regionale Francesco Scuderi e 150 soci in rappresentanza di 40 Inter Club. Sergio Spairani, responsabile

del Centro, ha illustrato il programma e ha introdotto tutti gli argomenti, successivamente approfonditi durante il corso della giornata. In particolare, sono state toccate le tematiche riguardanti i numeri della stagione 2011/12, i format delle ospitalità riservate ai soci Inter Club, le regole della vita associativa, il “mondo” dei servizi Inter Club, la Crociera Nerazzurra e le nuove funzioni del portale ccic.inter.it. Nella seconda parte della giornata si è dato invece ampio spazio alle domande della platea.

di Giovanni Labanca

Questa settimana rendiamo omaggio ad alcuni Inter Club dell’estero. Cominciamo con i ragazzi dell’Inter Club Los Angeles che partecipano a vari tornei sempre con ottimi risultati.

Ecco la formazione dei promettenti ragazzi statunitensi. In piedi: All. Antonio Gamboa, Justin Bortis, Ethan Senatore, Noel Teclemarian, Gavin Ramirez, Ethan Lu, Alonzo Fuller, Gionin Balmelli e Johnny Rodriquez. Accosciati: Irwin Chen, Thomas Avila, Max Garcia, Justin Lin, Jesse Ibarra, Abdul Abbouchi e Dillon Johnson. Sergio Spairani, Valerio Bressani, Nicola Ranieri con in mano l’omaggio appena ricevuto, con Francesco Scuderi, Francesco Paolo Fazzi e Giuseppe Scillia. RIUNIONE INTER CLUB DELLA SICILIA

Ospiti della Società In occasione di Inter -Sampdoria, alcuni club del Coordinamento della provincia di Lecco sono stati ospiti della Società. Accompagnati, nel loro percorso dal coordinatore Roberto Colnaghi, erano infatti presenti i rappresentanti degli Inter Club di Brivio, Calolziocorte, Centro Lario, Cesana Brianza, Colle Brianza, Galbiate, Lomagna, Mandello Lario, Missagliola, Montevecchia, Paderno d’Adda, Verderio, che hanno manifestato piena soddisfazione per quanto è stato organizzato per loro. (Fonte Inter.it)

Nelle altre due foto, tifosi dell’Albania in piazza Duomo e tifosi dell’Inter Club Georgia, a cui Stadio 5 fa i migliori auguri di tanti successi.

Champions - Europa League - Serie A TIM su MAXI schermo - diretta PREMIUM


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L’Angolo

di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com

JUVENTUS

LA SQUADRA PIÙ FORTE A DA VEDEE.! La sconfitta dell’Inter a Bergamo non cambia l’esito finale dello scudetto, ma ha confermato quanto si sapeva già: l’Inter a livello di titolari è all’altezza della Juventus, ma come seconde linee è nettamente inferiore. Se giochi con Silvestre e Jesus come difensori centrali, invece che con Ranocchia e Samuel, la differenza è abissale, è quella differenza che passa tra perdere e vincere. Stramaccioni sta lavorando non bene, ma benissimo, però se ogni volta che un avversario si presenta davanti a Silvestre e riesce a passare senza difficoltà, lui non può farci nulla. L’obiettivo della Champions resta accessibile per l’Inter e, alla fine, sarà un grande risultato a prescindere. Tanti paragoni fra Stramaccioni e allenatori del passato, il più azzeccato, forse, è quello con Ettore Messina. Personalmente, per deformazione professionale, lo paragono a un allenatore che una quarantina di anni fa stupì il mondo più di ogni altro: Brian Clough. La crisi del Milan è endemica e, per il futuro,

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non c’è Berlusconi che tenga. Una nota sulla Premier: dalla prossima stagione venderà i diritti televisivi. In cima l’affare di 3.018 milioni di sterline, per le stagioni 2013/2014, sarà portato a 5 miliardi di sterline. In caso di rottura, con il ricavo totale, della barriera di 5 miliardi di sterline (come previsto), l’importo in palio, che il titolo di vincitore del club riceve per il 20132014, sarà di 100 milioni di sterline. In pratica le società inglesi saranno tutte in regola con il fair play finanziario. Il Chelsea chiuderà la stagione in attivo, nonostante sia stata, negli ultimi dieci anni, la società che ha speso di più al mondo. Per inciso: il Chelsea sta trattando Falcao sulla base di ottanta milioni di sterline e il City è entrato in concorrenza. Lo stesso Chelsea, che ha chiesto il prezzo di Balotelli (ma non è arrivata nessuna risposta) potrebbe finanziare, almeno in parte l’operazione del City, visto che lo stesso Balotelli è un pallino di Guardiola.

Un accenno ai cugini sfigati, mi perdonino gli interisti e se non mi perdonano ca..i loro, Napule è mille colori? Si col ca..o, per voi sarà Napule mille dolori … Vedi Napoli e poi muori e voi, cari milanisti, siete già morti AUZ. E domenica 25 ci stanno i gobbi, provate a toccare la gobba, dicono che porta bene, chissà magari non le buscate. Ma torniamo alla seconda in classifica, anche se sempre più lontana dalla vetta e con le altre squadre che stanno venendo dietro AUZ che male AUZ da dietro AUZ (lo dico per esperienza, ma poi ci si abitua A DA VEDEE COME CI SI ABITUA). Ma voi cari giocatori dell’Inter dovete decidervi non stiamo mica giocando!!! Prima fate il cu.o a strisce (bianco e nere, soprattutto nere) alla Juve, vincendo a Torino, squadra ex imbattuta da ben 49 turni, e poi perdete a Bergamo contro i pari colori atalantini. Potevate fare un nuovo record di 11 vittorie in trasferta e invece la magia si è spezzata e il signor Bonaventura (e non parlo di Simona) invece di portarti l’assegno di un milione di lire, vi ha portato la prima delle tre pere prese, AUZ, meglio le pere delle banane, dico sempre io che ho provato. Boh io non ci capisco più niente, per fortuna che l’unica certezza me la da sempre il Milan che, ovunque gioca, perde. Speriamo che al mio amico Cassano, “S. Antonio” per gli amici, non sia rimasta indigesta la polenta taragna, visto che noi nordisti pugliesi siamo abituati alla nouvelle cusine e siamo famosi in tutto

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il mondo per i nostri piatti leggeri e con poche calorie. Mah, caro Cassano, tutti dopo la partita di Bergamo in pagella ti hanno dato un bel 4 di media, mi sembrano i voti di quando andavo a scuola io, se avevo studiato, altrimenti erano più bassi. D’altra parte le scuole al SUD sono difficili, è risaputo in tutta Italia, figuratevi che per un capello (non Fabio) non ho vinto il Nobel nella letteratura. Anche il redivivo Milito ha fatto ca..re; ops non si può dire ca.. re? Beh allora ha fatto effetto prugna, va bene? Una domenica gioca bene e l’altra male, se fossi un tifoso interista la manderei sempre a fare in … goal, ogni domenica. Stramaccioni, non sarai stato mica geloso del Milan? Non è che se loro perdono dovete perdere anche voi, guarda che non funziona così, credi a me. A DA VEDE come andrà a finire se non tenete il passo della Juve. Però sono fiducioso per domenica contro il Cagliari, nell’ennesimo derby lombardo, se tanto mi da tanto (come disse una mia amica a Rocco Siffredi) Milito dovrebbe spaccare il c..o a tutti e l’Inter tornare a vincere. AUZ già vedo tutti i tifosi a toccarsi le pa..e, speriamo che qualche tifosa venga a toccare le mie. Buon campionato a tutti, ora vi lascio devo andare a comprare il panettone per Allegri, o lo magna adesso o al 25 dicembre non ci arriva, e sotto Natale anche uno str..zo come me è più buono. Grazie a tutti gli ascoltatori di radio 105, ai lettori di Stadio5 e al solito bancario Marco, fossero tutti onesti come lui, le banche fallirebbero subito. ciAUZ……

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Juventus Domenica 18 Novembre 2012

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IL PUNTO pronta al 29° scudetto di Severa Bisceglia

Improbabile rimonta delle avversarie Questo campionato, poco prevedibile e sempre più definito, è saldamente nelle mani della Juventus, anzi sui piedi buoni dei suoi tanti uomini, ormai colonne portanti della squadra. Si possono sprecare fiumi di inchiostro nel tentativo di spiegarne il perché. Il successo, che convince, dei bianconeri è dovuto, in primis, al suo condottiero. Un allenatore, meticoloso e perfezionista, che conosce benissimo l’ambiente e che ha la mentalità del vincente. E’ dovuto

anche all’abilità del centrocampo, uno su tutti: Claudio Marchisio. Un centrocampista, abilissimo anche in zona gol, dalle eccezionali qualità. In realtà il segreto delle zebre sta nella capacità, dell’intera squadra, di dare il massimo, sino all’ultimo istante e a prescindere dai ruoli, in ogni partita come fosse sempre la partita della vita. A seguire l’Inter, che prova a tornare grande, ma deve fare i conti con i tanti infortuni, uno rientra in campo e due vanno in infermeria. Oggi la

tegola porta il nome di Fredy Guarin che ha rimediato, nella partita contro l’Atalanta, lo stiramento di primo grado alla coscia sinistra e si unisce a Stankovic, Mudingayi e Mariga. Saranno bastati i due giorni di riposo, concessi da Stramaccioni ai suoi uomini, dopo la trasferta di Bergamo? Questa contro il Cagliari non è una partita da prendere “sottogamba”. Parlare dell’amarezza del Milan, ormai precipitato nella vera paura del risultato, non è cosa semplice. Una squadra che non può puntare tutto sul giovane attaccante El Shaarawy, ma che non può neppure puntare su Pato, tanto osannato al suo inizio al Milan e oggi protetto dalla società ma poco sostenuto dalla tifoseria che conta. Quella stessa tifoseria che ha urlato a squarcia gola il suo nome ad ogni gol e che oggi lo aggredisce verbalmente, anche fuori dallo stadio, dopo il rigore sbagliato contro la Fiorentina. Verrebbe voglia di ripetere la frase, ormai cotta e stracotta, “il rigore può sbagliarlo solo chi ha il coraggio di tirarlo” oppure “non è da un rigore sbagliato che si giudica un giocatore”, ma questi tifosi dovrebbero conoscere la differenza tra il tifo in uno stadio e il rispetto dell’uomo. Il signor Pato, prima ancora di essere un calciatore del Milan, è un uomo. Tornando al Milan, come se non ba-

stasse, non può neppure sperare che solo ‘il più navigato’ Pazzini gli risolva la partita. I problemi del Milan vanno ben oltre le singole pedine e vanno persino oltre l’allenatore Allegri. Per concludere, sulla stessa linea del messaggio ai tifosi del Milan, una considerazione sul nostro calcio non giocato: qual è il significato degli atteggiamenti di alcuni, cosiddetti, tifosi come il 23enne ultras romanista,

appartenente al Gruppo “Offensiva Ultras” (già il nome la dice lunga) di aggredire ed incitare alla violenza prima ancora che la stessa partita abbia inizio? Perché uno ‘pseudotifoso’ dovrebbe lanciare una molotov contro il cordone delle forze dell’ordine e, non autorizzato neppure a partita conclusa, prima ancora di conoscere il risultato dell’incontro? E questo sarebbe tifo? Questa è violenza fine a stessa, gratuita. Se si pensa che la violenza non ‘fa bene’ neppure quando potrebbero esserci dei presupposti, immaginate, anche solo per un istante, quanto può ‘far bene’ questa dettata da uno stupido tifo! Bisognerebbe veramente buttare via la chiave! Potrebbe essere una soluzione.

fantamercato di Luigi Sada

Lo United chiama Strama

E’ Fantamercato. Ma fino a un certo punto. Dall’Inghilterra arrivano voci piuttosto strane sul futuro di Andrea Stramaccioni, quale candidato alla panchina del Manchester United, dal momento che sir Ferguson non è immortale e sembra giunto al capolinea della carriera. L’allenatore del’Inter piace assai ai vertici dello United e non è detto che a fine stagione, salvo blocchi nerazzurri, non faccia le valige per il Regno Unito rilevando il posto dello scozzese. Ad Alex Ferguson. i dirigenti del club, tra l’altro, hanno già fatto costruire in suo onore una statua che verrà inaugurata il giorno 23 novembre in occasione della partita casalinga con il Queens Park Rangers. Ferguson era approdato allo United nel lontano 22 novembre 1986 e in questo caso (in linea parallela con l’inaugurazione della statua del giorno 23) compirebbe il ventiseiesimo anno di attività con il prestigioso club di Manchester stabilendo un altro record personale nella sua straordinaria avventura calciofila da allenatore. Per Andrea Stramaccioni l’interesse della squadra inglese nei suoi confronti è sicuramente un riconoscimento impor-

tante, che non fa altro che confermare le qualità messe in luce dal tecnico romano nel giro di poco più di una stagione. Intanto Ferguson, per completare i suoi successi in carriera, ha aggiunto un altro risultato prestigioso al proprio palmares: la qualificazione agli ottavi di Champions con due turni di anticipo. Se si muove lo United pure l’Inter non sta ferma. Il sogno sarebbe di portare a Milano prima o poi l’olandese Van Persie ma da quell’orecchio a Manchester non ci sentono. Dall’Australia, mentre Del Piero col Sidney continua a fare cilecca, arrivano notizie in merito al giovane Nabbout del Victoria Melbourne. Il ragazzino è salito alla ribalta con una doppietta rifilata allo Sidney sabato l’altro, confermando qualità straordinarie non solo come bomber ma anche quale fornitore di assist ai propri compagni di squadra. L’Inter pare abbia già messo gli occhi su questo giovane talento e sicuramente qualche dirigente nerazzurro nei prossimi giorni volerà in Australia per seguirlo da vicino. Si muove pure il Milan alla ricerca di un attaccante che possa sostituire Pato. Il Papero brasilero piace al PSG di Carletto Ancelotti che sarebbe disposto girare al club rossonero l’ex palermitano Pastore. Voci di corridoio, infine, danno per scontato l’arrivo a Parigi del romanista De Rossi, forse in cambio di Alex, più una quindicina di milioni di euro.


“A MILANO MI SENTO A CASA” Domenica 18 Novembre 2012

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Raycroft, portiere rossoblu, fa il bilancio dei suoi primi due mesi milanesi Hockey su ghiaccio Come giudica la tua esperienza milanese? Devo dire che per il momento sono molto contento di come sta andando, è un’esperienza esaltante. Ho scelto di giocare qui perché Milano è una bella città, tutti ne parlano dalle mie parti come di un posto in cui ci si diverte molto ed è così. In più c’era l’opportunità di poter giocare a hockey su ghiaccio quindi ho accettato subito. Cosa ne pensa dei tuoi compagni di squadra? E’ un gruppo di ragazzi fantastici, tutti i giocatori sono brave persone e l’organizzazione del team è ottima. Chiaramente ci vuole del tempo per fare funzionare le cose e devo dire che stiamo crescendo. Penso che possiamo avere buone possibilità in campionato. E’ contento delle tue prestazioni in campo fino ad ora? Penso di aver giocato abbastanza bene, poi è anche vero che stiamo migliorando ad ogni incontro e speriamo di continuare su questa strada. Mi trovo bene qui e spero di restare anche l’anno prossimo. Quali sono state le maggiori difficoltà che lei ha incontrato nel tuo trasferimento? Nessuna in particolare, in fondo non ci sono molte differenze, sono un portiere e il mio scopo è lo stesso ovunque: cercare di fermare i tiri avversari e fare il meglio che posso per la mia squadra. Ci metto lo stesso impegno qui che in NHL. Anche la professionalità degli arbitri è identica. Così come il lavoro del coach Da Rin o dello staff, sono tutti molto competenti e professionali. Si aspettava così tanta partecipazione dei tifosi? Sinceramente, sono rimasto positivamente sorpreso del calore dei tifosi: davvero è impressionante. Non immaginavo che il tifo del Milano fosse così colorato e presente, è un bello spettacolo. In NHL ci sono gadget di ogni tipo, figurine dei giocatori, c’è molto seguito ma non esiste il concetto di curva. E’ bello vedere una folla urlante e festosa a ogni partita.

Il mestiere del goalie è uno dei più duri che si possa immaginare. Non solo la squadra intera dipende dalle prestazioni dell’estremo difensore, le cui scelte talvolta possono vanificare il lavoro dei cinque giocatori di movimento, ma la buona riuscita di un incontro poggia per l’80-90% sulle sue larghe spalle imbottite. Ed è solo come non mai quando un disco sfugge al controllo del reparto arretrato e sfila fra i suoi gambali, trafiggendo beffardo quel pertugio impossibile. Tu puoi essere lo sportivo più forte del mondo eppure tutto il tuo valore si gioca in poche frazioni di secondo, lo spazio fra il tiro e la traiettoria che prende quel proiettile di caucciù. Uno scatto, un gesto d’istinto della stecca, un rimbalzo poco riuscito e la vittoria va a farsi benedire. Per anni i portieri di hockey su ghiaccio sono stati considerati come mezzi matti. Perché solo un pazzo può scegliere di difendere quella piccola gabbia da cui dipendono le sorti di tutto il team, a volte rischiando letteralmente la pelle. Eppure Andrew Raycroft, fin da bambino, non ha mai avuto dubbi: da grande sarebbe diventato un goalie. Ora è il portiere titolare dell’Hockey Milano Rossoblu, ha 32 anni ma ha già una lunga esperienza sui ghiacci americani e quest’anno affronta il suo primo campionato italiano. Nel suo curriculum annovera ben cinque stagioni fra le fila dei Boston Bruins, due a Toronto, una in Colorado e a Vancouver. Tutte squadre di punta della NHL, il massimo campionato di hockey d’oltreoceano. Adesso ha scelto di giocare a Milano e anche se gli mancano molte cose del suo Canada, qui si sente un po’ come a casa.

di Debora Cheli Parliamo della sua carriera, a quale squadra fra quelle in cui hai giocato sei più affezionato? Ho giocato per grandi squadre in tante città e sono state tutte delle esperienze interessanti, molto diverse fra loro, ma sicuramente direi Boston. E’ il team dove ho iniziato a giocare a hockey, a Boston ho incontrato mia moglie, insomma guardando indietro posso tranquillamente affermare che è stata la mia esperienza preferita. A quale portiere lei si ispirato di più? Quando ero molto più giovane il mio goalie preferito era Patrick Roy, era il miglior portiere in quegli anni, ha vinto due Stanley Cup, un idolo. Per noi l’hockey è come il calcio qui in Italia. Diventare un giocatore era il sogno di tutti i ragazzini in Canada e le prestazioni di Roy sono state fonte di grande ispirazione per me. Ho scelto di diventare goalie anche grazie a lui, ma soprattutto perché era l’unica cosa in cui ero bravo. Parlando di sport, si interessa a qualche altra disciplina che non sia l’hockey? Adoro guardare le partite di calcio, sono persino andato a San Siro qualche volta, a vedere il derby per esempio, o la Champions League. Mi piace anche guardare il golf e il football americano, ma sono un amante dello sport in generale. Anche se con gli allenamenti ho poco tempo libero, in estate mi piace molto praticare il golf, mi rilassa. Ha visitato un po’ l’Italia? Ho avuto l’occasione tre anni fa di andare a Venezia e a Roma con mia moglie, adesso aspettiamo ancora un paio di mesi e poi ci piacerebbe tornare a viaggiare per conoscere il vostro Paese. Cosa le manca del Canada? Sarò banale, ma mi manca la famiglia, gli amici. Insomma le solite cose. E poi andare al cinema, qui è un problema per via della lingua. Ma mi sto impegnando a imparare l’italiano. Per ora so chiedere caffè e brioche al bar, è già qualcosa. Almeno non rischio di morir di fame!


Etichetta sbiadita Domenica 18 Novembre 2012

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Un momento difficile in campionato per l’EA7 Se in Europa le sconfitte sono in parte giustificate, nel campionato non funziona così. L’EA7 contro Venezia è incappata in una sconfitta inopinata, ma figlia di una situazione di squadra allarmante. Si cominciano a fare i conti con un passato recente, dove per molto meno un tecnico è stato fatto fuori. Stiamo parlando di Piero Bucchi, fatto fuori nel dicembre del 2010, forse in modo un po’ improvvido, visto i risultati successivi. Sergio Scariolo è uno dei migliori tecnici europei, questo è fuori di dubbio, ma a Milano far quadrare il cerchio è diventata un’impresa biblica. L’Olimpia è una squadra costata una fortuna, ma che va a corrente alternata, situazione improponibile per puntare in alto. Dopo l’impegno in Turchia di venerdì scorso, le ‘scarpette rosse’ si rituffano in campionato per cercare di dimenticare la sconfitta di domenica. Lunedì sera a Cremona non bisogna fare l’errore di entrare in campo come se si portasse a passeggio il cane, com’è avvenuto in qualche occasione. Scariolo dovrà assolutamente mettere sotto pressione Richard Hendrix, oggetto misterioso da un milione di dollari, arrivato dal Maccabi Tel Aviv. Al PalaRadi di Cre-

mona ci sarà Attilio Caja, allenatore dell’Olimpia nella gestione Giorgio Corbelli, nella stagione 2007/2008. Occhi puntati su Lance Harris, guardia della State Kansas University, che viaggia con oltre 20 punti di media a partita, con il 50% da due e il 33.4% da 3. E’ anche un buon rimbalzista e predilige il campo aperto. Un altro giocatore che ha il ventello nelle mani è Jackson Jarrius. Porta palla, buona visione, predilige la media distanza, ma se non è in giornata è anche un mangiapalloni. Non sta tirando con percentuali monstre, ma è capace d’innescarsi e fare male. Dai primi di novembre è entrato a far parte della squadra cremonese anche Peric Hrvoje, ala croata di Dubrovnik, che contro Cantù è andato in doppia cifra. Sotto le plance gli uomini di Caja, annoverano il finlandese Kotti Tuukka, che ha la media di oltre 8 rimbalzi a partita. Da non dimenticare che nella Vanoli gioca anche Luca Vitali, play di oltre due metri, ex di turno (ha giocato a Milano nella stagione 2008/2009), grande talento, spesso non sfruttato, che comunque gravita nel giro della Nazionale.

Basket

di Beppe Vigani

A2M: Ancora un big match, si parte per Molfetta Partita impegnativa per Vero Volley Monza, in trasferta da Saitta&Co Monza - Sarà ancora una sfida impegnativa quella che vedrà i ragazzi di coach Fumagalli schierati contro la Pallavolo Molfetta di Juan Manuel Cichello. Due gli stop finora subìti dai pugliesi, rispettivamente contro Sora e Ortona, 12 i punti in classifica, solo uno in meno rispetto ai monzesi; entrambe le squadre hanno già scontato il turno di riposo imposto dal campionato. Punti importanti, quindi, quelli in palio domenica, anche in chiave Final Four di Coppa Italia. Le squadre che concluderanno il girone di andata ai primi quattro posto, infatti, sono ammesse alle semifinali della Del Monte Coppa Italia del 26 dicembre, le prime due avranno il diritto di giocarsi in casa la possibilità di accedere alla finalissima di Assago del 30 gennaio. La Pallavolo Molfetta, una delle rivelazioni della scorsa stagione, ha cambiato il suo assetto inserendo nel suo organico l›esperto palleggiatore Saitta (da Isernia),

in diagonale con l›olandese Van Dijk, l›anno scorso a Sora, in ripresa dall›infortunio. A completare il sestetto capitan Giosa, Giglioli, Ippolito, Verhanneman e Rizzo, tutti giocatori con esperienza nelle manssime serie del campionato italiano. Coach Fumagalli presenta la gara di oggi: «Molfetta è una squadra che, rispetto all›anno scorso, ha cambiato la sua diagonale palleggiatoreopposto: Van Dijk sta rientrando, ma Morelli ha comunque avuto un ottimo avvio di campionato. A loro si aggiunge Saitta, uno dei palleggiatori più imprevedibili, con delle ottime qualità di distribuzione del gioco. Noi stiamo prestando grande attenzione alla preparazione di questa gara, per noi sarà un test significativo: Molfetta in casa può contare sul suo pubblico, l›atmosfera nel palazzetto sarà caldissima». Tiberti e compagni saranno in campo oggi al Pala Giosuè Poli di Molfetta; fischio d›inizio alle 18. La par-

tita sarà seguita dai collegamenti di Radio NumberOne (FM 104.2) all›interno della trasmissione «Sporting Club».

coach Fumagalli

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“Non Solo Sport” ogni giovedì sera sintesi delle partite casalinghe: Campionato Nazionale Allievi Nazionale A.C.Milan Campionato Nazionale Serie D A.S.D. Trezzano Calcio Ore 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia Ore 23:30 Telemilano City

“Riflettori Su……”

Settimanale sul mondo dello spettacolo in onda ogni venerdì sera Ore 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia Ore 23:30 Telemilano City

Volley

di Silvia Fortunato


Milano Restaurant Week Domenica 18 Novembre 2012

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menù completo a € 25 in Ristoranti TOP

“Ristoranti Top a un prezzo accessibile per una buona causa” È questa la missione della Restaurant Week, che quest’anno approda a Milano. Da venerdì 9 a domenica 18 novembre 2012 sarà infatti possibile pranzare o cenare in un ristorante milanese di alto livello ad un prezzo fisso pari a 25 euro (con un menù completo: antipasto o primo piatto, secondo con contorno, dessert, caffè e coperto; bevande escluse), di cui 1 euro sarà devoluto in beneficienza a Fondazione Progetto Arca e a Fondazione Italiana per il Cuore. Nata a New York diversi anni fa, la Restaurant

Week si ripete ogni anno in oltre 100 città al mondo. Quest’anno avrà luogo anche a Milano organizzata da Sapore dell’Anno, la certificazione di qualità che attesta l’ottimo sapore dei prodotti alimentari attribuita direttamente dai consumatori. La lista degli oltre 30 ristoranti di Milano aderenti all’iniziativa è disponibile su saporedellanno.com e su facebook.com/SaporedellAnno. È possibile prenotare chiamando direttamente il ristorante prescelto oppure via web su saporedellanno.com e atrapalo.it.


Calvin Harris I 18 mesi del cantautore elettronico Domenica 18 Novembre 2012

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Musica

di Riccardo Sada

Pop, funk, electro e house music. Largo al genio della dance reduce dal fortunato tour mondiale che lo ha visto impegnato come supporter a Rihanna

Chi è Calvin Harris All’anagrafe Adam Richard Wiles, Calvin Harris è un musicista, cantante, autore, DJ e produttore britannico. Notato grazie al social network MySpace, ha scritto e prodotto per numerosi altri interpreti come l’album “X” di Kylie Minogue e “Dance Wiv Me” con Dizzee Rascal.

Teatro Il bello di vedere (o rivedere) gli spettacoli di questo tipo di comici, cioè la vecchia guardia della nostra sana comicità italica, è che sono sempre nuovi, perchè sanno reinventarsi. E sono sempre all’avanguardia. E anche “La gallina”, riproposta oggi, diventa una satira che ci fa pensare alle escort o comunque a qualcosa di molto attuale. Evviva quindi il ritorno sulle scene teatrali di Cochi e Renato, al teatro Nuovo, che, con “Quelli del cabaret” (Varietà con band dal vivo), continueranno a cantare e a divertirci con i loro astrusi ragionamenti e le battute tragicomiche, che ci fanno ridere, pensando. Il duo comico formatosi negli anni sessanta e composto da Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto ha debuttato nel 1965 al celebre Derby di Milano, creando un genere di comicità originale, poetica e surreale al tempo stesso. Dal successo al Derby sono passati alla televisione partecipando e conducendo trasmissioni con grande seguito di pubblico come “Canzonissima” (1974). Riproporranno alcuni dei loro più grandi successi con i quali sono entrati nella cultura popolare italiana, come “La gallina”, “Canzone intelligente” , “E la vita, la vita”, e soprattutto la loro personalissima interpretazione di “Come porti i capelli bella bionda”, ma non mancheranno gag e brani inediti. Una comicità surreale, trasversale cronologicamente e geograficamente (i due sono reduci dalla loro prima volta a Roma, al Sistina, dove hanno ottenuto un grande successo), che oggi potrebbe essere nelle mani di pochi eletti, come Ale&Franz, che Cochi e Renato vedono come propri eredi. 30 anni separati, dove Cochi ha fatto teatro da solo e Renato cinema e tv, per poi ritrovarsi insieme come prima:

di Silvia Arosio

d’altronde, Renato, dopo Le Comiche, ha dichiarato di vergognarsi per quel tipo di comicità e ha deciso di lasciare il cinema. Farà a marzo una fiction, sulla Rai, che ha scritto ed interpretato, Casa Ipoteca, scritta in tempi non sospetti e dedicata alla cri-

si, ovviamente. Quelli del Cabaret sono loro, infine, la coppia inossidabile che, “senza volerlo” nel 1965 ha creato il cabaret. Nuove canzoni e nuovi sketch, studiati apposta sull’attualità e sulla politica, in cui Cochi e Renato dimostrano di non aver perso nemmeno un

“18 Months” è il terzo album del dj, produttore e musicista scozzese Calvin Harris. È uno di grande talento, Harris: è considerato uno dei punti di riferimento della nuova scena dance mondiale. Dopo una lunga serie di collaborazioni prestigiose, tra cui Kylie Minogue, Example e Dizzee Rascal, ha debuttato nel 2007 con l’album “I Created Disco”, con cui ha venduto oltre un milione di copie in tutto il mondo. Con il successivo lavoro di inediti, “Ready For The Weekend”, del 2009, Harris ha raggiunto la prima posizione della classifica UK e nuovamente riscosso grande successo di critica e pubblico ovunque. Alla pubblicazione di quest’ultimo è seguito il fortunato tour mondiale che lo ha visto impegnato come supporter a Rihanna. In “18 Months”, Harris si diverte a spaziare magistralmente tra i suoi generi musicali preferiti: pop, funk, electro e house music. Il disco è stato anticipato dall’uscita di ben sei singoli inseriti nell’album: “Bounce”, cantato da Kelis, “Feel So Close”, “We Found Love” interpretato da Rihanna, “Let’s Go” con la voce di Ne-Yo, “We’ll Be Coming Back” con gli Example e il recentissimo “Sweet Nothing” con l’apporto dei Florence Welch, nota anche in Italia per essere la leader dei Florence and the Machine.

La Tracklisting di “18 Months” 1) Green Valley 2) Bounce feat. Kelis 3) Feel So Close 4) We Found Love feat. Rihanna 5) We’ll Be Coming Back featuring Example 6) Mansion 7) Iron with Nicky Romero 8) I Need Your Love featuring Ellie Goulding 9) Drinking From The Bottle featuring Tinie Tempah 10) Sweet Nothing feat. Florence Welch 11) School 12) Here To China feat. Dizzee Rascal 13) Let’s Go feat. Ne-Yo 14) Awooga 15) Thinking About You feat. Ayah

Quelli del Cabaret

sono Cochi e Renato grammo del loro smalto e della loro vista acuta su quello che succede attorno a noi. Del resto, si sa, il vero cabaret è questo: riproporci la vita di tutti, con un taglio sarcastico, ironico e sdrammatizzante. Il pubblico

cade letteralmente in delirio, ovviamente, sui cavalli di battaglia, come La canzone intelligente o La vita, la vita: pazzesco rileggere oggi un testo come quello, scritto 35 anni fa, e poterci ritrovare quello che siamo oggi: chi parte, chi resta, chi salta la finestra e chi ha avuto un sinistro. L’Italia

cambia, ma in fondo siamo sempre noi. Vale dunque la pena di vincere la pigrizia e il muro della nebbia in Val Padana, per uscire di casa e andare a teatro a vedere questi capostipiti del miglior cabaret milanese.

Magari in metropolitana.

dal 13 al 25 novembre 2012 Teatro Nuovo Piazza San Babila, Milano Tel. 02.794026, www.teatronuovo.it


Domenica 18 Novembre 2012

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Gossip & Curiosità di Marjlja Bisceglia

*** Cecilia Rodriguez ha il suo calendario sexy, come ogni showgirl che si rispetti ed è in guerra contro Rai colpevole, a suo dire, della radiazione a causa delle intercettazioni telefoniche di Fabrizio Corona. “La RAI non mi vuole”. La giovane di casa Rodriguez segue le orme della più famosa sorella. Cecilia ha posato per il calendario 2013 del magazine For Men, contro il volere di Belen che ha poi ritrattato: “ D’istinto, le ho risposto di non permettersi di farlo. Poi ci ho ripensato e le ho detto Scusami, hai vent’anni, goditi la vita. Prendi i soldi, non ti posso certo giudicare io”. *** Lady Gaga dimostra continuamente di essere “numero uno” anche nella solidarietà. Ha donato un milione di dollari a favore della popolazione americana colpita dall’uragano Sandy e in Brasile è andata a trovare i bambini, giocandoci e cantando con loro ‘Born This Way’, nelle baraccopoli della favela Catalogalo, a Rio De Janeiro, per verificare il progetto sociale realizzato dal network Globo in collaborazione con l’Onu e facendosi portavoce di un messaggio di pace e uguaglianza. *** Belen Rodriguez e Stefano De Martino potrebbero, a breve, convolare a giuste nozze. I futuri genitori del piccolo Santiago potrebbero approfittare delle vacanze natalizie in Argentina. La stessa sorellina Cecilia aveva lasciato trapelare qualcosa e il futuro sposo si dichiara comunque contrario alle nozze a Napoli: “Non mi sposerei a Napoli perché c’è troppo traffico e finiremmo per creare confusione, meglio un posto più tranquillo e lontano dai media e dai paparazzi”.

*** Valeria Marini e Giovanni Cottone hanno, invece, già deciso tutto. Le nozze ci saranno e la data sarà il 5 maggio prossimo. Sembrava ricadesse tutto nella solita ‘bufala’, ma i fatti hanno smentito la crisi. Il matrimonio tra la quarantacinquenne ‘Veleriona’ e l’imprenditore, di 10 anni più vecchio, si celebrerà a Roma e sia la cerimonia che il ricevimento saranno organizzati dal maggiore esperto di pubbliche relazioni a livello internazionale, nonché amico di tanti vip, Massimo Gargia.

*** Tra Mario Balotelli e Raffaella Figo i problemi non sembrano tutti risolti. Nonostante le dichiarazioni in un intervista dell’attaccante del City che si diceva pronto a prendersi tutte le responsabilità di padre e compagno. La Fico non sembra così serena e lo dichiara apertamente dopo le indiscrezioni di un matrimonio imminente: “Preferisco non commentare. Dico solo che per essere un buon padre non basta prestare il proprio Dna. Un buon padre deve stare vicino alla donna con la quale ha scelto di avere un figlio. Deve essere presente, interessarsi: non è che uno arriva all’ultimo e si prende il pacchetto. I figli non si comprano.” Brava Raffaella, l’amore non lo si può pretendere il rispetto si.

*** Melissa Satta e Kevin Prince Boateng hanno ormai deciso il grande passo, manca solo la data. La coppia, che ha festeggiato il primo anniversario della storia d’amore che li vede coinvolti, ha già superato anche la prova della convivenza e soprattutto lei ha già ricevuto l’anello. E’ la stessa showgirl a confermare le future nozze: “Non c’è ancora una data, ma c’è il pegno d’amore. Non si sa ancora quando, ma prima o poi succederà”.


Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it Amministrazione eMail: commerciale@stadio5.it

Direttore responsabile Beppe Vigani eMail: direttore@stadio5.it Concessionaria pubblicitĂ Edizioni SBM eMail: marketing@stadio5.it

Collaboratori Andrea Anelli, Silvia Arosio, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Silvia Fortunato, Giovanni Labanca, Enzo Occhiuto, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Federico Zanon Grafica Federico Maria Di Sivo - eMail: grafica@stadio5.it Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

SEREGNI CERNUSCO S.r.l. Gruppo Seregni Via Brescia n. 22 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Tel. 02.92104710 eMail: tecnico.stem@seregni.com


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