Inter_Catania

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Domenica 21 Ottobre 2012

Anno 2 N. 36

I D

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COPIA OMAGGIO

E N L O I O Z G E L AN T

INTER - CATANIA TECNO MOTORS SPA

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Domenica 21 Ottobre 2012

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L’ Editoriale

di Beppe Vigani

Accontentarsi per diventare migliori

In questo campionato Inter e Milan sembrano subire la superiorità di Juve e Napoli Ero in metropolitana e stavo leggendo con molta attenzione i titoli che capeggiavano su alcuni giornali. Trattavano gli azzurri di Cesare Prandelli. Nel Belpaese la Nazionale, per molti, è un oggetto misterioso. Non per entità, ma per mentalità. Imperversa il campionato e ciò che fanno coloro i quali cantano l’inno di Mameli non interessa ad alcuno. Non vi sono Mondiali o Europei, ma un banalissimo Girone in cui Bulgaria, Armenia, Danimarca e Repubblica Ceca cercheranno di renderci la vita impossibile per strappare il biglietto di Rio 2014. In questi casi dimostriamo la nostra esterofilia, i francesi sono altra pasta. In questi giorni, in cui la Serie A ha preso un po’ di ferie, il leit motiv è stato Allegri. Giù dalla torre per tanti tifosi rossoneri. Non discuto, osservo. Viene da ridere a sentire e leggere la ridda di nomi che si accostano alla panchina milanista, ma interessa uno su tutti: Guardiola. Come fare il giro della Muraglia cinese. Poi, come se non bastasse, ecco arrivare dalla lontana Russia il re dell’alluminio come possibile, papabile, eventuale compratore. Ho messo un po’ di aggettivi per entrare meglio nella testa di chi assimila meglio il termine probabile. In Via Turati c’è fermento, almeno questo si può scrivere. Niente di grave, solo che le

speranze crescono. Immaginate se arriva un magnate russo come Oleg Deripaska con cinquecento milioni di euro pronta cassa e con il Pep sulla panchina. Roba da sceicchi. Una rivoluzione epocale, visto la congiuntura negativa che sta passando il club. Dall’altra parte del Naviglio l’atmosfera emana altri profumi. Stramaccioni sembra Mourinho, il derby vinto pare aver nascosto qualsiasi magagna di una squadra che è tutta tranne che perfetta. La classifica sorride, il gioco piange; ma cosa conta di più? Per il momento il terzo posto sembra aver sconfitto qualsiasi scetticismo. E’ solo apparenza. Juventus e Napoli sono molto distanti dal pianeta Inter. Questione di punti di vista. Dopo l’ennesima tappa forzata per gli impegni della Nazionale, le milanesi proveranno a convincerci che le prime due lassù in alto potranno essere riprese. Adriano Galliani insiste, giustamente diciamo noi, su Massimiliano Allegri, Silvio Berlusconi apprezza, ma si dispera. Massimo Moratti, invece, coccola Stramaccioni, convinto che potrebbe essere veramente il Ferguson d’Italia. Chi troppo vuole nulla stringe e sia Inter, sia Milan hanno capito che in momenti di magra è opportuno accontentarsi. Sarebbe un errore grave pensare di esporsi a promesse che oggi nessuno dei nostri due club

potrebbe mantenere. Meglio il basso profilo e lavorare nell’oscurità per evitare figuracce. Canis per fluvium carnem ferens (Il cane deluso nella sua ingordigia) era una delle novelle di Fedro che narra in modo chiaro il noto proverbio “chi troppo vuole nulla stringe”. Datemi retta: quest’anno, miracoli a parte, checché dicano Moratti e Galliani, lo scudetto prenderà una direzione diversa da quella di Milano. Speriamo solo che non diventi consuetudine.

Gaio Giulio Fedro (20 a.C. circa – 51 d.C. ca.) è stato uno scrittore romano, autore di celebri favole, attivo nel I secolo.

4-3-3 CATANIA

INTER 3-5-2

Arbitro Carmine Russo di Nola 1 Handanovic, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 40 Juan Jesus, 4 Zanetti, 14 Guarin, 21 Gargano, 19 Cambiasso, 31 Pereira, 99 Cassano, 22 Milito

21 Andujar, 22 Alvarez, 6 Legrottaglie, 3 Spolli, 12 Marchese, 13 Izco, 10 Lodi, 4 Almiron, 28 Barrientos, 9 Bergessio, 17 Gomez

Rolando Maran

Andrea Stramaccioni

Stadio G. Meazza ore 15.00


Domenica 21 Ottobre 2012

3

6 reti Cavani (Napoli; 2 rigori) 5 reti Gilardino (Bologna) Jovetic (Fiorentina) Klose (Lazio)

4 reti

Pos.

Squadra

P.ti

G

V

N

S

Gf

Gs

+/-

1 Juventus 19 7 6 1 0 17 4 13 2 Napoli 19 7 6 1 0 14 3 11 3 Lazio 15 7 5 0 2 12 6 6 4 Inter 15 7 5 0 2 11 6 5 5 Roma 11 7 3 2 2 14 11 3 6 Fiorentina 11 7 3 2 2 8 6 2 7 Catania 11 7 3 2 2 9 11 -2 8 Sampdoria 10 7 3 2 2 9 8 1 9 Genoa 9 7 2 3 2 8 8 0 10 Torino 8 7 2 3 2 9 5 4 11 Milan 7 7 2 1 4 7 7 0 12 Bologna 7 7 2 1 4 9 10 -1 13 Pescara 7 7 2 1 4 6 14 -8 14 Udinese 6 7 1 3 3 7 11 -4 15 Parma 6 7 1 3 3 6 10 -4 16 Chievo 6 7 2 0 5 6 14 -8 17 Palermo 5 7 1 2 4 6 11 -5 18 Atalanta 5 7 2 1 4 5 11 -6 19 Cagliari 5 7 1 2 4 4 11 -7 20 Siena 2 7 2 2 3 8 8 0 Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.

LA CLASSIFICA Nota: le Classifiche non sono aggiornate causa chiusura del giornale prima delle partite giocate sabato 19 ottobre. Sabato 20 Ottobre - 8. Giornata

Ci scusiamo con i lettori.

20 Ott, 18:00 Juventus - Napoli Juventus Stadium, Torino 20 Ott, 20:45 Lazio - Milan Stadio Olimpico, Roma Domenica 21 Ottobre - 8. Giornata 21 Ott, 12:30 Cagliari - Bologna Nereo Rocco, Trieste 21 Ott, 15:00 Chievo - Fiorentina Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 21 Ott, 15:00 Inter - Catania Stadio Giuseppe Meazza, Milano 21 Ott, 15:00 Palermo - Torino Stadio Renzo Barbera, Palermo 21 Ott, 15:00 Parma - Sampdoria Stadio Ennio Tardini, Parma 21 Ott, 15:00 Udinese - Pescara Stadio Friuli, Udine 21 Ott, 15:00 Atalanta - Siena Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 21 Ott, 20:45 Genoa - Roma Stadio Luigi Ferraris, Genova

TURNO ODIERNO

Sabato 27 Ottobre - 9. Giornata 27 Ott, 18:00 Siena - Palermo Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena 27 Ott, 20:45 Milan - Genoa Stadio Giuseppe Meazza, Milano Domenica 28 Ottobre - 9. Giornata 28 Ott, 12:30 Catania - Juventus Stadio Angelo Massimino, Catania 28 Ott, 15:00 Bologna - Inter Stadio Dall’Ara, Bologna 28 Ott, 15:00 Fiorentina - Lazio Stadio Artemio Franchi, Firenze 28 Ott, 15:00 Pescara - Atalanta Stadio Adriatico, Pescara 28 Ott, 15:00 Sampdoria - Cagliari Stadio Luigi Ferraris, Genova 28 Ott, 15:00 Torino - Parma Stadio Olimpico, Torino 28 Ott, 20:45 Napoli - Chievo Stadio San Paolo, Napoli 28 Ott, 20:45 Roma - Udinese Stadio Olimpico, Roma

PROSSIMO TURNO

Cassano (Inter) Hernanes (Lazio) El Shaarawy (Milan) Bianchi (Torino; 2 rigori) 3 reti Bergessio (Catania) Borriello (Genoa; 1 rigore) Milito (Inter; 1 rigore) Giovinco (Juventus) Pirlo (Juventus) Pazzini (Milan; 1 rigore) Hamsik (Napoli) Miccoli (Palermo) Osvaldo (Roma; 1 rigore) Maxi Lopez (Sampdoria) Calaiò (Siena) 2 reti Denis (Atalanta) Diamanti (Bologna; 1 rigore) Gomez (Catania) Pellissier (Chievo; 1 rigore) Immobile (Genoa) Quagliarella (Juventus) Vidal (Juventus; 2 rigori) Vucinic (Juventus; 1 rigore) Pandev (Napoli) Giorgi (Palermo) Weiss (Pescara) Florenzi (Roma) Lamela (Roma) Vergassola (Siena) Di Natale (Udinese; 1 rigore) 1 rete Cigarini (Atalanta) Moralez (Atalanta) Raimondi (Atalanta) Guarente (Bologna) Kone (Bologna) Ekdal (Cagliari) Nenè (Cagliari; 1 rigore) Pinilla (Cagliari; 1 rigore) Sau (Cagliari) Barrientos (Catania) Lodi (Catania) Marchese (Catania) Spolli (Catania) Cruzado (Chievo) Di Michele (Chievo) Rigoni (Chievo) Thereau (Chievo) Romulo (Fiorentina) Roncaglia (Fiorentina) Toni (Fiorentina) Jankovic (Genoa) Kucka (Genoa) Merkel (Genoa) Coutinho (Inter) Pereira (Inter) Samuel (Inter) Sneijder (Inter) Asamoah (Juventus) Giaccherini (Juventus) Lichtsteiner (Juventus) Marchisio (Juventus) Matri (Juventus) Candreva (Lazio) Ederson (Lazio) Ledesma (Lazio; 1 rigore) Dzemaili (Napoli)

Insigne (Napoli) Maggio (Napoli) Arevalo Rios (Palermo) Belfodil (Parma) Galloppa (Parma) Lucarelli (Parma) Parolo (Parma) Rosi (Parma) Valdes (Parma; 1 rigore) Caprari (Pescara) Delik (Pescara) Quintero (Pescara) Terlizzi (Pescara) Bradley (Roma) Lopez (Roma) Marquinho (Roma) Totti (Roma) Costa (Sampdoria) Estigarribia (Sampdoria) Gastaldello (Sampdoria) Maresca (Sampdoria) Munari (Sampdoria) Pozzi (Sampdoria; 1 rigore) Paci (Siena) Valiani (Siena) Ze Eduardo (Siena; 1 rigore) Brighi (Torino) D’Ambrosio (Torino) Gazzi (Torino) Sgrigna (Torino) Stevanovic (Torino) Basta (Udinese) Lazzari (Udinese) Maicosuel (Udinese) Pinzi (Udinese) Ranegie (Udinese)

classifica marcatori


Domenica 21 Ottobre 2012

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La partita

di Emanuele Tramacere

Inter: sei davvero da scudetto? Contro il Catania, Stramaccioni gioca a carte scoperte

Finalmente ricomincia il campionato. Dopo due settimane di “magna-magna”, parole al vento e “fumo-fumo” (senza arrosto) toccherà finalmente al campo stabilire dove ha preso casa la verità. Ben venga, sia chiaro, l’entusiasmo per la vittoria di squadra nel tanto chiacchierato derby. Tre punti conquistati contro la rivale di mille battaglie, sudando dieci camicie e con un uomo in meno per più di 40 minuti dà euforia all’ambiente e compatta lo spogliatoio. Ciò che può essere controproducente, tuttavia, sono i proclami scudetto espressi in questi 15 giorni. Ecco, quindi, che riscende in campo il campionato. L’Inter colorerà San Siro di nerazzurro dopo il grigiore proposto da una pur bella Nazionale. L’avversario non è di quelli da sottovalutare e, proprio per questo, potrà e dovrà essere la conferma, sul campo, delle belle parole espresse durante la sosta. Il Catania dell’esordiente Maran, 11 punti in campionato a 4 lunghezze dai nerazzurri, è una squadra tosta, costruita su una spina dorsale italiana che abbina qualità ad esperienza (l’asse Lodi-Legrottaglie è il punto di partenza di tutte le azioni offensive etnee) accompagnata dalle verticalizzazioni e dall’imprevedibilità degli argentini Gomez– Barrientos–Bergessio. Stramaccioni, dalla sua, recupera al 100% tutti i suoi effettivi più importanti (lungodegenti e Sneijder esclusi) e avrà l’imbarazzo della scelta soprattutto nel tandem offensivo. Alle spalle di Antonio Cassano e di quelle dell’insostituibile Diego Milito, infatti, scalpita un ritrovato Rodrigo Palacio. Vedere contro questo Catania un tridente

TANGO ARGENTINO Il Catania, cinico e concreto, approda alla Scala del calcio dopo aver festeggiato ai piedi dell’Etna, battendo 2-0 il Parma, un quinto posto in classifica generale che profuma d’Europa. Un ottimo lavoro svolto dal tecnico trentino Rolando Maran, scelto dal presidente Pulvirenti per non far rimpiangere Vincenzo Montella. Alla sua prima stagione in serie A , l’allenatore di Rovereto, è stato capace di esaltare al massimo la qualità del suo solido parco giocatori, affamato e con una voglia matta di continuare a stupire. Pertanto, analizzando i tracciati bioritmici (forza fisica, sensibilità tecnica e ragionata visione del gioco) dei singoli giocatori che presumibilmente scenderanno in campo si evidenzia chiaramente un lieve stato di benessere psicofisico dell’Inter 5,97 rispetto a quello del Catania 5,95 , ambedue con valori bio al di sotto della norma. Anche dalla lettura dei valori medi dei due moduli tattici, studiati dai rispettivi trainer, si evince la differenza di competitività tra le due squadre in campo. Stramaccioni 3

– 4 – 1 – 2 (v.6,02 – 5,90 – 6,23 – 6,04) conta su una difesa murata davanti ad Handanovic, non in serata di grazia, il centrocampo più solido in difesa e la fase offensiva molto determinata con Coutinho e Milito in grande spolvero. Rolando Maran 4 – 3 – 3 (v.5,89 – 5,94 – 5,93) difesa leggera davanti ad Andujar in stato ottimale, il centrocampo fa leva su Bellusci emotivamente forte ed Izco molto intraprendente, all’attacco si faranno notare soprattutto gli argentini Barrientos e Gomez per la loro lucidità mentale e la forte intuizione sotto porta. Nel caso in cui i due direttori d’orchestra di questo importante incontro (Stramaccioni e Maran) decidessero di mettere in campo tutto il loro parco argentino, assisteremmo ad una vero e proprio Tango Argentino calcistico, con le note musicali scandite dai (bio) ritmi dei seguenti giocatori. Per il Catania: Andujar Mariano (6,49 emotivo), Alvarez Pablo (6,16 istintivo), Izco Gonzalo (6,49 fisico e 6,50 emotivo), Almiron Sergio (6,20 fisico e 6,37 istintivo), Barrien-

tos Pablo (6,31 emotivo e 6,50 intellettivo), Bergassio Gonzalo e Gomez Alejandro (6,45 intellettivo e 6,50 intuitivo). Per l’Inter : Zanetti Javier (6,07 fisico e 6,45 emotivo), Samuel Walter (6,44 fisico e 6,31 emotivo e istintivo), Cambiasso Esteban (6,35 intellettivo e 6,50 intuittivo), Alvarez Ricardo 6,50 intellettivo), Silvestre Mattias (6,07 fisico), Milito (6,45 emotivo e 6,50 intellettivo), Palacio Rodrigo ( 6,42 istintivo). Con l’augurio di una splendida giornata di sport spettacolare.

estremamente offensivo può essere soltanto controproducente e la staffetta a partita in corsa potrà essere l’unica soluzione ipotizzabile. Se le parole di Cassano hanno animato e riscaldato (con quattro giornate di anticipo) il futuro “derby d’Italia” rinvigorendo l’orgoglio nerazzurro, sottovalutare l’impegno contro gli etnei potrebbe rivelarsi inopportuno in una giornata più che positiva dal punto di vista delle avversarie. Sì, perché portare a casa il bottino pieno contro il Catania equivarrebbe a guadagnare punti su almeno una delle tre dirette rivali nella corsa alla qualificazione in Champions League. I precedenti a San Siro fra le due formazioni sono estremamente a favore dei nerazzurri, con 15 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta, ma ciò che potrebbe preoccupare è l’incredibile tendenza, negli ultimi 6 incontri, alla realizzazione di almeno un gol da parte di entrambe le formazioni. Stramaccioni punterà fortemente sulla nuova e consolidata difesa a 3 sfruttando le qualità fisiche di Juan Jesus, ma, soprattutto, cercando di risollevare il morale di un Andrea Ranocchia sballottato, in questi 15 giorni, fra il mancato coinvolgimento nello schieramento tattico di Prandelli e paginate rosee incentrate sul calcioscommesse. Aspettando il verdetto del campo, la magia di Stramaccioni prosegue il suo corso mal celando quella parola sciagurata che tanto è costata a Claudio Ranieri dopo il derby conquistato lo scorso gennaio. Quella parola, “scudetto”, che solo fra 4 giornate potrà essere nuovamente tirata in ballo; perché l’Inter affronterà la Juventus, e, fino ad allora, ci limiteremo ad affermare “scudetto de che”?

I Bioritmi

di Enzo Occhiuto


Domenica 21 Ottobre 2012

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L’intervista

di Emanuele Tramacere

Milito sarà decisivo, ma occhio alla sosta! Mauro Bellugi

: Ranocchia e Juan Jesus stanno convincendo. Stramaccioni ha fatto sua la squadra

Mauro Bellugi è stato un grande calciatore italiano di ruolo difensore, 32 presenze in nazionale con cui vanta l’esperienza del mondiale 1978, ed un grande stopper di Inter e Bologna negli anni 70 in cui ha vinto uno scudetto (1970/71 con i nerazzurri) e una coppa Italia (1973/74 con i rossoblù). Bellugi, grande opinionista e volto noto delle principali emittenti tv locali e non solo, ha ancora a cuore le sorti della squadra nerazzurra che, da dietro il bancone di “Diretta Stadio”, difende a spada tratta analizzandone, con occhio critico, anche i lati negativi e le possibili debolezze. Finalmente riprende il campionato dopo la sosta, come si approcciano Inter e Catania alla partita? Una sosta, quando c’è un momento positivo, non sempre è favorevole. L’Inter aveva trovato una bella continuità di rendimento e Stramaccioni avrà dovuto fare un bel lavoro sul campo per mantenere alta l’atten-

L’ Ospite

zione della squadra. Il Catania è una squadra tosta che non va sottovalutata altrimenti, soprattutto in casa, si rischiano le imbarcate. Si è parlato molto di scudetto in casa nerazzurra. E’ solo euforia post-derby? Vincere un derby, chiaramente dà sempre molta carica alla squadra che porta a casa i tre punti. La Juventus, tuttavia, è al momento sicuramente più avanti dell’Inter. Se la situazione dovesse rimanere questa l’Inter dovrebbe crederci fino alla fine perché il calcio è strano, può succedere di tutto e non si sa mai quale delle squadre in lotta può inciampare lungo il percorso. Il Catania ha già affrontato molte big ed è a 4 punti dall’Inter, fin dove può arrivare? Loro sono una squadra ben strutturata. Soprattutto in casa riescono sempre a dare quel qualcosa in più che porta i tifosi a sognare. Negli ultimi anni è sempre stata una piacevole sorpresa e sono sicuro che raggiungerà una tranquilla salvezza, poi, come detto prima, potremo vedere cosa darà in più. Stramaccioni ha parlato di Grand Canyon nel salto dalla primavera alla prima squadra… Stramaccioni ha perfettamente ragione sia per quello che riguarda i giocatori che per gli allenatori. Io ho

esordito a 19 anni e l’emozione di giocare con la maglia nerazzurra si faceva certamente sentire allora tanto quanto lo si sente adesso. Non è facile adattarsi in tempi brevissimi e solo chi ha gli attributi alla fine riesce a sfondare. Stramaccioni è stato sveglio, si è ambientato bene, sul campo ha fatto la sua “esperienza” e ora ha fatto completamente sua la squadra. Da grande difensore, come giudica la difesa a 3? Ranocchia e Juan Jesus? La difesa a 3 è stata una bella intuizione, ma bisogna vedere chi si ha davanti. L’Inter ha il problema dei “cali di attenzione”, migliorando quelli, il modulo non farà più la differenza. Ranocchia e Jesus? Molto bene Ranocchia, che ha nell’anticipo la sua qualità migliore, molto rara (anche se ogni tanto ne abusa) nei difensori moderni. Jesus mi ha colpito in positivo perché non mi era piaciuto con la nazionale olimpica brasiliana, ma sta ritagliandosi fortemente il suo spazio con la giusta personalità. Chi deciderà la sfida contro il Catania? Non si può non dire Milito. Il principe dovrà riscattarsi dall’errore nel derby e io sono sicuro che a fine campionato raggiungerà la sua quota gol stagionale, proprio per questo sono convinto che potrà fare bene fin da questa giornata contro il Catania.

di Alessandra Caronni

Prendi El Toro per le corna

Ecco l’argentino che piace a grandi e piccini a segno 12 gol in 35 partite. È il 26 giugno del 2007 quando viene acquistato dal Benfica. Nel Clausura 2008 realizza 7 gol in 16 presenze, oltre a 4 gol in 9 presenze nella Coppa Libertadores 2008. Nella stagione 2008-2009 realizza 15 gol in 35 partite, oltre ad un’ulteriore segnatura in 6 presenze nella Coppa Libertadores 2009. Il 27 agosto 2009 viene acquistato dalla squadra francese del Saint-Étienne, con cui firma un contratto quadriennale. Dopo 47 presenze e 5 reti in Ligue 1, il 31 gennaio 2011 si trasferisce alla società italiana del Catania in prestito con diritto di riscatto. Il transfert per poter utilizzare il giocatore arriva dopo più di due settimane. Con i siciliani debutta dal primo minuto il 20 febbraio 2011 nella trasferta contro

uno dei quali avvenne l’anno scorso

il Napoli, mentre una settimana dopo segna il suo primo gol nella partita casalinga contro il Genoa. Il 3 aprile segna il gol del 2-0 nel derby contro il Palermo (vittoria per 4-0). Segna il gol del momentaneo 1-1 contro la Roma. Dopo aver giocato 12 partite e aver messo a segno 5 gol con la maglia etnea, la dirigenza del Catania decide di non riscattare il giocatore per la richiesta esosa del club transalpino. Pertanto torna al SaintÉtienne. Gioca le prime due partite di campionato da titolare ma viene entrambe le volte sostituito. La sera del 28 agosto 2011 torna in Italia per unirsi al Catania. Il giorno successivo la società ufficializza l’ingaggio del calciatore, che firma un contratto quadriennale. In questa stagione gioca 34 partite segnando 7 gol.

di Severa Bisceglia

Chi è Gonzalo Rubén Bergessio Nato a Córdoba, in Argentina, il 20 luglio dell’84, Gonzalo Rubén Bergessio è un calciatore argentino, attaccante del Catania. Soprannominato El Toro da amici e compagni di squadra, è cresciuto nelle giovanili del Platense, dove mise a segno 28 gol in 90 presenze nelle divisioni inferiori argentine.

Inter e Catania al ‘Meazza’ si sono affrontate 15 volte. In queste sfide sono stati realizzati 54 goal. I nerazzurri hanno conquistato ben 13 vittorie, mentre gli etnei sono a quota 0. I pareggi sono stati solo 2. Il successo più largo dei padroni di casa risale alla stagione 1983-84, quando alla 30ª giornata vinsero per 6-0. Andarono a segno Hansi Muller, autore di una doppietta, e Alessandro ‘Spillo’ che calò addirittura il poker. Nella voce reti, i nerazzurri sovrastano nettamente i rossazzurri con 43 gol a favore, contro le 11 reti subite. Inter-Catania vede più gol nella ripresa: 30, mentre nel primo tempo le reti sono 24. Sempre nella prima frazione di gara, l’Inter ha messo a segno 18 palloni, contro 6 del Catania. Nella ripresa sono sempre i milanesi a fare la voce grossa con 25 gol fatti, contro i 5 realizzati dagli avversari. L’ultimo successo dell’Inter risale alla 38ª giornata del 2010-11: finì 3-1 con doppietta di Giampaolo Pazzini e gol di Yuto Nagatomo e Pablo Ledesma. L’ultimo match, 26ª giornata dello scorso anno, finì 2-2, quando in vantaggio di due gol (Gomez e Izco), il Catania si fece raggiungere da Forlan e Milito. Il primo incontro tra le due squadre avvenne nella 29ª giornata della stagione 1954-55, con i nerazzurri che vinsero per 3-0 grazie al gol di Skoglund e una doppietta di Savioni.

Statistiche del Match

Parli del Catania. Ma non puoi ignorare la Fiorentina. Perché tra Bergessio e Montella pare sia scattata una scintilla (calcistica). Durante l’esperienza comune in Sicilia, i due si sono conosciuti, rispettati, stimati e apprezzati in modo reciproco. Bergessio non è certo il tipo che segna raffiche di gol. Anzi, difficilmente l’argentino arriva in alto alla fine di ogni stagione. Tuttavia, fa parecchio per il reparto avanzato e protegge la palla come pochi. Bergessio spesso sente Montella, si informa. “Cosa ha fatto il mister? Ha vinto? Grande…”. Che Bergessio sia nelle mire dei viola, non si sa (di preciso). Si sa invece che è soprannominato El Toro da amici e compagni di squadra. Cresciuto nelle giovanili del Platense, nell’estate del 2006 passa al Racing Avellaneda dove mette

Cancellare l’anno scorso Solo due pareggi tra Inter e Catania


amarcord Domenica 21 Ottobre 2012

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Amarcord di Severa Bisceglia

Walter Zenga

Il cuore di Walter Zenga, figlio d’arte, suo padre Alfonso è stato il portiere dell’A.C. Muggiò, è nerazzurro. Inizia la sua ascesa tra i pali all’età di nove anni, per poter giocare nella categoria pulcini si presenta con il cartellino con la data di nascita falsificata di 1 anno, nell’A.C. Macallesi di Milano. Nel 1971, a undici anni, entra di diritto, grazie a Italio Galbiati, nei pulcini dell’Inter e qui sboccia l’amore. Dopo varie esperienze in diverse categorie torna all’Inter nella stagione 82-83 e gioca le cinque gare finali di Coppa Italia. La stagione successiva è titolare scalzando Ivano Bordon. La sua avventura in nerazzurro continua fino al 1994 mettendo in bacheca diversi trofei, compreso lo scudetto dei record con Giovanni Trapattoni. E’ anche premiato come portiere dell’anno IFFHS il 1 ottobre 1989. Finita l’avventura, ma non l’amore, nell’Inter continua la sua attività in altre squadre italiane e all’estero. Appesi i guantoni al chiodo inizia l’esperienza di allenatore negli Stati Uniti, ma torna in Europa e successivamente in Italia. Nel 2008, in sostituzione di Silvio Baldini, siede sulla panchina del Catania. Fa il suo debutto il 6 aprile contro il Napoli vincendo 3-0, ma il resto della stagione raccoglie poco. La stagione successiva, invece, raggiunge con anticipo la salvezza, obiettivo richiesto, e con record dei punti. Vince il derby contro il Palermo, pareggia con la Juventus, batte il Napoli. Questa è la stagione dei re-

cord del Catania (43 punti conquistati). Il sogno di Walter Zenga: allenare l’Inter. Questo sogno, lo specialista dei calci piazzati Siniša Mihajlović, altro cuore nerazzurro, l’ha realizzato subito dopo l’attività agonistica.

E’ suo il record di punizioni realizzate (28) in serie A, ha eguagliato il record di Beppe Signori, stagione 98-99, realizzando tre gol su calcio di punizione diretta in Lazio Sampdoria. Il suo tiro mancino è stato studiato dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Belgrado e tali studi stabilirono che il suo tiro raggiungeva la velocità di 165 km/h, un bolide. Arriva in Italia acquistato dalla Roma, ma l’affermazione delle sue qualità arriva tra la Sampdoria e la Lazio. Nel 2004 viene acquistato dall’Inter e realizza sette reti (una doppietta proprio contro la Roma e su punizione). Sempre contro la Roma , ancora una volta su calcio di punizione, segna il gol decisivo nella finale di ritorno della Coppa Italia. Con l’Inter vince uno scudetto e due Coppe Italia. Chiusa la carriera di calciatore ricopre il ruolo di allenatore in seconda nell’Inter di Roberto Mancini. Con l’arrivo di Mourinho parte per Bologna e l’8 dicembre 2009 arriva alla panchina del Catania. Mihajlović riesce a portare alla vittoria il suo Catania contro la Juventus, non accadeva dal 1963 e a sconfiggere l’Inter (3-1,) interrompendo un digiuno che durava da 44 anni. Chiude la stagione con 45 punti battendo il record precedente di Walter Zenga. Altro ex interista sulla panchina siciliana è Diego Pablo Simeone. Dopo l’esperienza madrilena torna in Italia e indossa la maglia dell’Inter allenata da Gigi Simoni. Non trova grandi soddisfazioni a Milano e la stagione successiva parte per Roma, sponda laziale, dove vince lo scudetto. Chiusa l’esperienza romana riparte per l’estero, torna in Italia da allenatore e proprio sulla panchina del Catania il 19 gennaio 2011. Anche lui batte il Siniša Mihajlović

record punti (46) in serie A. Facendo un salto un po’ più lungo nel passato non si può non ricordare Nazzareno Canuti, difendore nell’Inter dal 1975 al 1982 passato, dopo Milan e Genova, al Catania. Particolarmente conteso fu l’interista David Suazo. Il 13 giugno 2007 si dichiara ufficialmente il passaggio del giocatore dal Cagliari all’Inter, manca solo la firma del calciatore che si era già sottoposto alle visite mediche. Sei giorni dopo, anche il Milan ne dichiaDavid Suazo

Nazzareno Canuti

ra l’acquisto fatto da Adriano Galliani in un bliz notturno. Solo la firma e la volontà del giocatore di indossare la maglia dell’Inter risolve questo intrigato triangolo. Gioca in nerazzurro nel campionato 2007-2008 e 20092010. Nella stagione successiva pas-

dal Catania il 28 gennaio 2008 dove conta numerose presenze e segna il suo primo gol due anni dopo. Nella formazione siciliana diviene subito un punto di riferimento e nel 2011, dopo la partenza di Mascara, eredita la fascia di capitano. Al termine della stagione il cartellino è acquistato dal Palermo per 7,3 milioni di euro. Dopo una stagione giocata con i rosanero, il 6 luglio 2012 passa all’Inter con la Diego Pablo Simeone

sa al Catania. Franco Cordova, invece, percorre il viaggio al contrario. Tira i primi calci nei campi partenopei e il salto di qualità lo fa nel Catania. Dopo due stagioni in Sicilia arriva nell’Inter tritatutto di Helenio Herrera dove però gioca una sola partita e l’anno successivo passa al Brescia.

Aquilino Bonfanti

Franco Cordova formula del prestito oneroso biennale di due milioni di euro con diritto di riscatto fissato a sei milioni. Esordisce in maglia nerazzurra con il numero 6 nell’andata del terzo turno preliminare di Europa League vinta per 3-0 in trasferta contro i croati dell’Hajduk Spalato. Matías Silvestre

Aquilino Bonfanti, cresciuto nel Milan, conta sette presenze nell’Inter (1967-1968) e dopo Verona passa al Catania, annata in cui vince la classifica cannonieri e porta in Serie A la squadra siciliana. Oggi il testimone passa a Matías Silvestre, acquistato


Inter regalaci un sogno Battere il Catania è fondamentale Domenica 21 Ottobre 2012

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Il campionato di Laura Tangari

La sosta azzurra ha regalato nuove forze a Juve e Napoli che, ieri pomeriggio a Torino, hanno dato vita ad una sfida che ha tenuto col fiato sospeso i tifosi sino al fischio di chiusura. Dello scontro diretto allo Juventus Stadium può beneficiarne oggi l’Inter a San Siro col Catania in un match sicuramente non proibitivo per i ragazzi di Stramaccioni. L’altra inseguitrice, la Lazio, ha invece incrociato le armi, alla pari di Juve e Napoli, ieri all’Olimpico nell’anticipo serale con un Milan sempre più disperato e preoccupato per la magra classifica registrata dopo la sconfitta nel derby con l’Inter. Dicevamo di Inter-Catania: i nerazzurri, sulla carta, sono favoriti e sicuramente non si faranno sfuggire l’occasione per avvicinarsi maggiormente ai piani alti del campionato dove dettano legge le compagini di Conte e Mazzarri. Stramaccioni ha già detto che non

sono ammesse distrazioni di nessun genere anche se giovedì prossimo in Europa League sono attesi a San Siro i serbi del Partizan Belgrado, formazione che solo una decina di anni fa faceva tremare gli avversari. L’ottavo turno regalerà comunque altre emozioni. La Fiorentina di Montella, ad esempio, verificherà il proprio stato di salute a Verona col Chievo dopo il successo di misura conquistato col Bologna al Franchi due settimane fa. Stesso discorso vale per la pattuglia di Corini tornata alla vittoria con la Samp al Bentegodi dopo cinque sconfitte consecutive. Ad aprire le danze oggi sarà il Cagliari che a mezzogiorno affronterà a Quartu Sant’Elena (finalmente con tanto di pubblico) un Bologna dal dente avvelenato per il passo falso di Firenze. I sardi sono riusciti a bloccare la serie negativa espugnando l’Olimpico di Torino con una gara perfetta. A

Bergamo l’Atalanta di Colantuono, bastonata a Roma da Zeman dopo aver gettato al vento almeno tre gol nella parte iniziale della gara, dal canto suo, proverà a rialzare la testa col Siena, altra squadra furibonda per aver perso con la Juve capolista una partita in piena zona Cesarini. Il pareggio agli Azzurri d’Italia sembrerebbe nell’aria. Al Barbera di Palermo scende invece un Torino reduce dall’incredibile sconfitta casalinga col Cagliari mentre a Parma arriva una Sampdoria che non ha digerito l’1-2 di Verona col Chievo. Via libera dovrebbe avere l’Udinese che al Friuli ospita il Pescara ancora frastornato dai tre ceffoni incassati all’Adriatico dalla Lazio. Chiude in serata il match di Marassi dove il Genoa proverà a fare uno sgambetto alla Roma dopo il pareggio risicato col Palermo di quindici giorni fa.

In Russia domina l’Anzhi

Eto’o non perde un colpo

Campionati esteri

Il Clasico ha regalato tante emozioni in Liga ma alla fine (col 2-2) ha tenuto alla stessa distanza in classifica Barca e Real dando fiato all’Atletico Madrid balzato al secondo posto grazie al successo col Malaga di Pellegrini. Tempi duri per l’Espanol, fanalino di coda, tre gradini sotto l’Osasuna e il Granada che ha espugnato Maiorca prima della sosta per le qualificazioni mondiali. In Premier League sempre al comando i campioni d’Europa del Chelsea. La squadra di Di Matteo sta tenendo bene con lo United di Ferguson che prova a ridurre lo svantaggio insieme ai cugini del City alle prese con mille problemi. Tiene duro nei piani alti del torneo l’Everton in tandem col Tottenham in pieno recupero di posizioni. In fondo alla classifica stanno male il QPR e il Reading. In Germania non si ferma la marcia del Bayern Monaco. Gomez e compagni hanno lasciato per il momento le briciole ai campioni in carica del Borussia Dormundt, mentre non molla l’Eintracht che sta dividendo i posti che contano con lo Schalke 04. In basso brutto momento per il Furth e l’Augsburg. Altro stop per il Norimberga dopo una partenza alla grande. Come nel Clasico in Spagna, in Francia la sfida fra il capolista Marsiglia e il Psg finisce in parità con i marsigliesi che tengono duro in cima alla classifica. L’undici di Ancelotti sembra in

di Luigi Sada ripresa dopo i tre pareggi iniziali ma il cammino è lungo. Ibra, comunque, continua a segnare. Provano a tenere il passo il Lille e il Lione, al contrario dei campioni di Francia del Montpellier relegati a metà classifica. Nei bassifondi navigano il Nancy e il Troyes. In Belgio prosegue la marcia del Bruges che tiene a breve distanza l’Anderlecht e il Genk. Va male il Cercle Bruges ultimissimo. In Olanda va benissimo il Twente, con Ajax e Psv pronte a divorarlo. In Croazia fugge la Dinamo Zagabria, anche se va male in Champions. La capolista è inseguita dal Belupo e dall’Osliek. In Grecia va avanti l’Olympiacos col Paok che lo tallona. In Portogallo continua il braccio di ferro fra il Benfica e il Porto col terzo incomodo Braga affiancato dall’Academia Coimbra. In Polonia, l’Ekstraklasa regala il Lodz in prima fila con in Legia Varsavia pronto a rientrare. In Russia lo Zenit di Spalletti sta precipitando al contrario dell’Anzhi di Eto’o che fila come un diretto inseguito dal CSKA e dallo Spartak Mosca in linea con il Lokomotiv. In Turchia, intanto, pigia sull’acceleratore il Galatasaray mentre in Romania va forte la Steaua Bucarest. Infine, in Svizzera c’è il Grasshoppers che tenta di respingere l’assalto del San Gallo e dello Sion di Gattuso, col Basilea, che dopo le delusioni in Europa, sta a guardare.


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fantamercato Domenica 21 Ottobre 2012

di Luigi Sada

CAVANI all’Inter, CASSANO al Napoli

La Madonnina sorride, il Vesuvio esplode Cavani all’Inter? Mai dire mai. Nel calcio tutto è possibile. Per sognare basta poco. Di conseguenza perché non farci un bel pensierino sull’arrivo a Milano, sponda nerazzurra, del bomber uruguagio tanto amato da De Laurentiis ed altrettanto voluto da Stramaccioni e Moratti. Il trasferimento è fantastico per il popolo interista che nella circostanza sarebbe disposto a qualsiasi sacrificio pur di vedere all’ombra della Madonnina il bomber del campionato. Cavani ha un feeling particolare col presidente

De Laurentiis, però se l’Inter chiama, il giocatore potrebbe rispondere okay. Ma l’Inter cosa offre ai partenopei, che già hanno dovuto incassare l’addio di Pocho Lavezzi finito al Psg di Carletto Ancelotti? Sul piatto, oltre a qualche milioncino, la società nerazzurra potrebbe metterci Cassano. Il pugliese non ne ha mai fatto mistero di voler chiudere la carriera alla Sampdoria e non all’Inter. E’ finito un amore? Il barese dice di no. Ma considerando che Cassano prima di arrivare ai colori nerazzurri ha gi-

rato mezzo mondo (pardon, mezza Italia) tutto pare possibile, anche vedere Fantantonio con la maglia del Napoli. A Mazzarri non dispiacerebbe Palacio, però l’ex genoano, secondo voci di corridoio, non sembra intenzionato a concedere semaforo verde all’operazione di Cavani. Sotto il Vesuvio, insomma, il candidato maggiore al trasferimento sembrerebbe essere sempre più Cassano che tra l‘altro agli inizi del 2000 rappresentava il sogno proibito degli

aficionados partenopei. Nel pentolone, non solo del Fantamercato, bollono intanto altre indiscrezioni. Ad esempio quella dell’arrivo al Milan di Balotelli. SuperMario è ormai ai ferri corti con Mancini in più è stato anche bacchettato dalla Federcalcio inglese che lo ha inserito nella lista dei giocatori più indisciplinati della Premier. L’unico problema per il Milan è il costo annuale del giocatore molto alto, anche se Berlusconi prossimamente potrà forse contare sui petroldollari degli sceicchi che dovrebbero entra-

re a far parte dell’entourage rossonero. Quale contropartita per Balotelli il City, pure lui con gli arabi addosso, sembrerebbe orientato a volere Pato. Il Papero è sempre infortunato ma il Mancio pare abbia parecchia simpatia per il brasiliano. Infine, occhio alla Juve. A Conte piace il bomber livornese Paulinho che proprio domenica scorsa nel posticipo di B ha regalato ai tifosi toscani un gol da favola rilanciando i labronici al secondo posto dietro il Sassuolo.


LO SCUDETTO ALLA JUVE Domenica 21 Ottobre 2012

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ALLEGRI E’ UN PUGILE SUONATO L’INTER DA TERZO POSTO La caratteristica di certe partite è che una volta viste bastano poche ore per dimenticarle, ad esempio il derby della Madonnina. Chi si ricorda ancora la papera di Abbiati nel gol vincente di Samuel o il gol del due a zero sbagliato da Milito? C’e’ qualcuno che ha annotato le folli giocate di Boateng o l’assenza in campo di Coutinho, Cassano o El Shaarawy? Niente di quel che e’ stato giocato si ricorderà perchè quel poco se lo porta via il dio fuggente del tempo. Si ricorderà invece quel che non e’ accaduto, a cominciare dal rigore non assegnato al milan o il perché è stato annullato il gol di Montolivo, non gol perché il gioco era già stato fermato dall’arbitro. E poi tutta la dialettica del prima e del dopo. Difesa a tre, difesa a quattro, densità a centrocampo e altre sciocchezze dette da entrambi gli allenatori. Nel dopo partita Allegri è sembrato un pugile suonato, mentre Stramaccioni, ‘adrenalizzato’ dalla vittoria, e’ andato a cercarsi la benevolenza dei tifosi della curva Nord con atteggiamenti il più affettuosi possibili. Dall’inizio della stagione dico e scrivo che Stramaccioni è un allenatore capace e fortunato. Nel derby ha ricevuto un regalo e, al contrario di quanti a Natale li riciclano, lui il regalo se l’è tenuto. Un pò come fa la Juventus da tempo, il che è segno anche di bravura, non solo di fortuna. Allegri i regali nemmeno se li va a cercare e ormai dà l’impressione dell’agnello sacrificale che aspetta con rassegnazione il colpo decisivo, cioè il licenziamento. l’Inter si può giocare il terzo

posto mentre per il Milan si aprono gli scenari più imbarazzanti. La Juve assolve il suo compito e lo fa benissimo, dispone degli avversari con superiorità disarmante e la supremazia in campionato è sempre più netta, di questo passo lo scudetto appare come un puro esercizio burocratico, tipo timbrare il cartellino. Anche il Napoli va bene, ma la sensazione è che alla lunga non reggerà alle pressioni. Sulla Lazio solo una considerazione: l’affare klose e’ stato straordinario. Il tedesco sarebbe stato ideale per il Milan (Bojan e’ sembrato un passerotto malato d’asma) e specialmente per la Juve in Champions. A proposito di campioni: Barcellona – Real Madrid e’ finita in pareggio, ma non sarebbe opportuno titolare: “Messi – Ronaldo 2-2″ ? Quanto hanno inciso sul risultato Villanova e Mourinho? Passando all’Europa League, la vera impresa portata a termine è stata quella dell’Udinese vittoriosa a Liverpool, non l’inter in terra Azera o la Lazio che ha battuto il Maribor. Il Napoli l’impresa l’ha compiuta al contrario con un Mazzarri, più divertente che divertito, che a fine partita ha detto: “Una sconfitta che ci farà bene”. Solo tre a zero dal PSV, punteggio che se fosse stato più pesante, sempre stando alle dichiarazioni di Mazzarri, avrebbe fatto ancor più bene alla squadra, magari rendendola felice. Sul piano strettamente calcistico Guidolin ha dimostrato ancora una volta di essere bravissimo nel dare un gioco alla squadra, ma di non avere la tempra per sopportare le tensioni che

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L’Angolo

di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com

a un certo punto della stagione inevitabilmente arrivano. Era dai tempi del Genoa di Bagnoli, altro allenatore simile a Guidolin per competenza tecnica e carattere, che non vedevo una squadra italiana imporsi in maniera così chiara in uno degli stadi più prestigiosi del mondo. E’ impressionante come i grandi tecnici del passato copiavano così abbondantemente quelli moderni. Negli anni venti il calcio fu cambiato da Vittorio Pozzo (due titoli mondiali e un oro olimpico) e Meisli, tecnico dell’Austria del Wunderteam di Sindelar. Andrea Stramaccioni, che del calcio evidentemente, e giustamente, e’ un grande studioso, ha mutato alcune idee del metodo e le ha modernizzate in base alle proprie esigenze. E’ questa la grande innovazione di Stramaccioni. Due difensori in Azerbajan, Silvestre e Juan Jesus, abbastanza larghi con la retrocessione di un centrocampista, Cambiasso a fare il centromediano metodista, a dare ordini da dietro ai compagni e a guidare la squadra partendo dalla difesa. Un mix azzeccato di metodista, regista difensivo e persino libero. Tatticamente una rincorsa al futuro, partendo dal passato, una rivisitazione del calcio tradizionale visto in proiezione futura. Mi ha dato l’idea di poter diventare il Gualtiero Marchesi del calcio, cioè l’artista che ispirandosi

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alla cucina tradizionale l’ha rinnovata creando la nouvelle cuisine. Il derby è stato difficile per il Milan, la cui posizione in classifica è drammatica,

e un test ulteriore e importantissimo per l’Inter. Un motivo di interesse sarà proprio vedere come farà l’Inter a continuare sulla strada intrapresa .

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Domenica 21 Ottobre 2012

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Champions

L’analisi

Mister Allegri sostituito da Mister “Tristi” OCCHIO MILAN CHE TI FA NERO! di Federico Zanon

MALAGA AL VERDE

Mercoledì prossimo i rossoneri si rituffano in Champions League contro gli spagnoli. Occhio a Isco Una cenerentola al primo ballo, che conosce bene la canzone. O forse è meglio dire la musica, quella della Champions League, che del Malaga sembra essere diventata la nuova casa. Primo posto nel girone C con due vittorie in due partite, contro Zenit e Anderlecht, ricamate da sei gol realizzati e nessuno subito. E’ proprio vero che la prima volta (tra le grandi d’Europa, in questo caso) non si scorda mai. Il Malaga di questo inizio di stagione è una sorpresa, soprattutto dopo la sfiorata rivoluzione estiva. La proprietà qatariota capeggiata

dallo sceicco Abdullah Al Thani ha prima messo in vendita la società, poi a settembre è tornato sui suoi passi, la campagna acquisti però ne ha risentito. Le cessioni di Maresca alla Sampdoria e di Cazorla all’Arsenal sono state viste come un “si salvi chi può”, gli arrivi di Saviola e Santa Cruz come tappabuchi necessari. Tra problemi economici e giocatori invitati a cercarsi squadra, l’ingegnere Pellegrini è riuscito a costruire una squadra bella e vincente, che fa del 4-2-3-1 il marchio di fabbrica. Una società al verde,

che si affida alla linea verde. La stella più luminosa è quella di Isco, fantasista classe 1992 corteggiato dalla Juventus, che ha una clausola da 21 milioni di euro, in rampa di lancio ci sono anche il nuovo Eto’o, Fabrice Olinga, 16 anni ma già a segno con il Camerun, e l’ex enfant prodige del River Plate Buonanotte. Occhio anche ad Eliseu, meteora in Italia con la maglia della Lazio, rinato in Andalusia, non ci sarà invece l’ex Roma Baptista, out fino a fine anno per un problema al tendine d’Achille.

Signore e signori, ovviamente i signori si ignorano in quanto sono etero, anche se ancora per poco, ecco un’altra domenica interessantissima di calcio, all’insegna di questo sport senza il quale saremo persi per sempre… Ma per favore! Come cantiamo noi in Puglia: “oh mia bella madunina che te brilli de luntan, tutta d’ora e piccinina ti te domini Milan…” Si Milan, direi più INTER visto il risultato del derby. Sempre peggio in casa rossonera, io fossi in Silvio, auz, magari! (dicono che le sue feste siano super) cambierei allenatore e al posto di Allegri prenderei Mister Tristi. Ora non so se esista uno con questo nome, ma di certo si addice al Milan visti i pessimi risultati conseguiti (4 sconfitte su 7 partite). Pazzini ha deluso per l’ennesima volta. Cassano non ha fatto molto ma ha comunque contribuito, insieme all’arbitro, alla vittoria nerazzurra. Pur penalizzato da alcune scelte arbitrali discutibili, di certo il gioco del Milan non ha entusiasmato i tifosi che sono giunti a San Siro riempiendo lo stadio, nonostante l’idea originaria di lasciarlo vuoto per protesta, magari!!! Una partenza così deludente era da anni che non si vedeva in cassa rossonera, da quando Cicciolina era ancora vergine. Sette punti in classifica contro i 19 delle Juventus e i 15 dei cugini. In poche giornate già a -12 dalla capolista, cari milanisti siamo solo ad

ottobre con temperature invernali. Mi raccomando copritevi bene, dormite con il culo coperto. E questa’anno del culo dovete proprio preoccuparvi, visto che la lista d’attesa per farvelo è lunga, molto lunga (chissà perché quando parlo di “culo” e di “lunga molto lunga” mi viene in mente il mio amico Rocco per il quale non raccoglierei mai una saponetta). Sabato ha giocato la Lazio, terza in classifica in quel di Roma, è riuscita a battezzare la seconda squadra di Milano? sempre che di squadra si possa ancora parlare. Io da ignorante, calcisticamente e non, parlerei di ex squadra così non faccio torto a nessuno. Avrà preso il volo l’aquila laziale sul campo dell’olimpico? Cagherà come i piccioni in testa ai rossoneri? Certo che se non si danno una mossa i giocatori del triste Allegri, sarà più facile cagargli in testa. Un pochino di concime può fare bene a chi ha bisogno di ricrescita (vedasi i buoni risultati di Conte, non solo quelli in campionato), che ne dici Adriano G.? I redivivi interisti invece ospiteranno il Catania con la speranza di ridurre il vantaggio dalla Juventus che, sempre sabato, ha affrontato un’altra squadra nordica, il Napoli. Adesso voglio chiedere un aiuto a tutti i tifosi di calcio: facciamo una colletta pro Milan, contribuite anche voi alla rinascita dell’ex squadra di Milano visto che nè Ferrero nè gli arabi hanno intenzione di spenderci neanche un euro bucato, ci sarà pure un motivo o no? Bhe adesso vi lascio che ho da fare. Devo andare dal cornuto di Saverio a sciacquarmi i capelli e le p…e. Marco della Banca grazie, sei sempre il numero uno. Ciao allo staff dello ZOO,a tutti quelli di radio 105 e a tutti i lettori di Stadio5. AUZ

SCOMMETTIAMO

Volete vincere un bel gruzzolo di euro? Scommettete sulla vittoria del Catania a Milano con l’Inter. Il successo dei siciliani con la squadra di Stramaccioni è valutato attorno agli 8 punti, che non è poco considerando i precedenti casalinghi della Beneamata in questo avvio di stagione. Se non volete rischiare potete mettere tranquillamente l’1 dei nerazzurri che vi farebbe però intascare solo 4,5 euro puntandone 3. Roba da lasciar perdere. Il pareggio invece è pagato 3,50. Il primo marcatore della partita, ad esempio Milito, viene valutato attorno ai 6,5 punti. E’alta anche la quota del Pescara nella gara del Friuli con l’Udinese: mettendo il 2 degli abruzzesi si possono vincere con 3 euro 7 volte la posta, vale a dire 21 euro tondi in un colpo secco. E’ bilanciata invece la quotazione di CagliariBologna. I padroni di casa se vincono regalano allo scommettitore 7,4 euro con una giocata di 3. Paga di più il pareggio fissato a 3,3. Quota, al contrario, leggermente più bassa ovviamente per il successo casalingo dell’Atalanta col Siena. I toscani sono avversari ostici ma i bergamaschi non possono permettersi altre distrazioni. L’uno della squadra di Colantuono è valutato attorno ai

2,2. A 4 la vittoria del Siena. Il gol di Denis, segnato in partenza, viene pagato 6 volte. Stesso discorso per Jovetic con una rete al Bentegodi ai danni di Sorrentino. La Fiorentina vincente a Verona è data a 2,8 mentre il successo del Chievo è pagato 2,46. Il nulla di fatto è a 3. Fa incassare discretamente anche la vittoria della Samp a Parma dove mettendo 3 euro se ne vincono quasi nove. Il Toro che sbanca a Palermo è pagato abbastanza bene. La quota si aggira attorno ai 4 punti e mezzo. Una rete di Miccoli o Bianchi è valutata attorno ai 6. Infine la Roma che fa bottino pieno a Marassi col Genoa fa incassare tre volte la posta. Cioè, come il pareggio. Sulla carta il Genoa è leggermente favorito. Il risultato del primo tempo è fissato a 3,5 per i rossoblu, a 2 il pareggio. L’over è basso, perché la squadra di Zeman segna ma incassa anche tanto. Ha fatto eccezione due settimane fa il 2-0 dell’Olimpico con l’Atalanta. L’under a 2,5 pagava 2,55 contro l’1,45 del’over. Per quanto concerne le quote Antepost dei cannonieri, Cavani è sempre al comando con 2,8 seguito da Milito e Gilardino a 7,

con Jovetic a 12 e Osvaldo a 15. Se si vuol vincere cifre da capogiro basta puntare su Calaiò o Zarate dove le quote personali sono fissate a 300 punti. Paga bene pure Di Natale, 25. a cura di Luigi Sada

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Scarpette rosse, vietato sbagliare Domenica 21 Ottobre 2012

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L’EA7 è obbligata a vincere per dimenticare la sconfit a di Avellino L’EA7 Milano è chiamata a superare l’esame-Roma. Dopo aver preso una sonora legnata lunedì scorso ad Avellino e giocato venerdì a Zagabria per l’Eurolega, la squadra di Sergio Scariolo dovrà vedersela davanti al proprio pubblico con un team che dopo tre giornate, ne ha vinte due e persa una (contro chebolletta Cantù). Il team di Marco Calvani incentra il suo gioco in una pallacanestro veloce con giocatori sorprendenti, vedi il polacco Aleksander Czyz, il quale sembra il clone di Mason Rocca (centro di grande tenacia e agonismo), al nigeriano Gani Lawal, intimidisce e salta come un grillo (contro Reggio Emilia ha messe al suo attivo addirittura tre schiacciate), al play rookie Jordan Taylor, alla guardia Phil Goss Jones, oltre a Gigi Da Tome sempre in doppia cifra, ed elemento di più sostanza della squadra capitolina. Nella Virtus, però, non tutto va a gonfie vele. Bobby Jones, ala di Compton, è sicuramente la stella di questa formazione, ma al momento sembra più un oggetto misterioso. Scelto alla posizione numero 37 nel Draft NBA del 2006, nella prima stagione tra i professionisti Jones gioca 44 partite con i Philadelphia 76ers. La stagione successiva, tra Denver, Memphis, Houston,

Miami e San Antonio, scende in campo 47 volte, con 3.8 punti e 2 rimbalzi di media. L’ultimo anno è il migliore, con i Miami Heat ha una media di 5.3 punti e 1.7 rimbalzi a partita. A metà stagione si trasferisce in DLeague, nei Sioux Falls Skyforce dove risulta uno dei migliori giocatori della lega, con 49 presenze e 16.1 punti, 7.6 rimbalzi e 2.4 assist di media. E’ invitato a partecipare alla Summer League di Las Vegas con i Portland Trail Blazers, dove fa un figurone: è il 2009, anno in cui inizia l’avventura italiana (a Teramo). Da uno così è giusto aspettarsi molto di più, ma per il momento è solo chiacchiere e distintivo. Il talento c’è, manca tutto il resto. Con questo punto di domanda, l’Acea Roma viene a Milano per giocarsi le sue carte. Si troverà di fronte una squadra che quest’anno, nonostante una falsa partenza, non può sbagliare, soprattutto, in campionato. Cook, Hairston, Gentile, Fotsis, Bourousis sarà il quintetto iniziale, ma non basterà se tutto deve risolversi con le stellette e le medaglie. Avellino deve insegnare. L’Olimpia sembra sempre un cantiere aperto, ma adesso non può più sbagliare, se vuole acquisire una credibilità. L’Europa fa crescere, ma insegna anche a vincere.

Hockey su ghiaccio

di Debora Cheli

Basket

di Beppe Vigani

Milano guarda in cassa Rinviato il match col Bolzano E’ tempo di bilanci, dopo due sconfitte ai rigori Concluso il primo quarto del campionato, l’Hockey Milano Rossoblu comincia a mostrare i denti. Dopo una serie positiva di tre vittorie consecutive, rispettivamente con Fassa, Cortina e Asiago, la squadra di Da Rin si è inchinata al Renon sabato scorso in casa al termine di un match molto teso, risolto ai tiri di rigore in favore degli ospiti. La formazione meneghina ha comunque portato a casa un altro punto prezioso che l’ha proiettata al quinto posto in classifica a poche lunghezze dal Bolzano. E proprio contro i biancorossi si doveva giocare ieri, ma la società altoatesina ha chiesto (e ottenuto) di rimandare l’incontro, causa dell’indisponibilità dell’impianto. Al Palaonda, infatti, è in programma una manifestazione di short track, la quale durerà tutto il week-end, quindi il match contro i rossoblu si disputerà martedi prossimo. Ma non è tutto, perchè nella partita contro il Valpellice sabato scorso, il Bolzano si è presentato sul ghiaccio con le maglie di un’altra squadra.

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“Non Solo Sport” ogni giovedì sera sintesi delle partite casalinghe: Campionato Nazionale Allievi Nazionale A.C.Milan Campionato Nazionale Serie D A.S.D. Trezzano Calcio Ore 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia Ore 23:30 Telemilano City

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Settimanale sul mondo dello spettacolo in onda ogni venerdì sera Ore 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia Ore 23:30 Telemilano City

Mancavano quelle ufficiali a causa di ‘una serie di inconvenienti’ non specificati, per citare il comunicato della società. Insomma, il caos. A Milano invece si fanno i conti con la partenza prematura di Jesse Schultz. L’ala canadese, in accordo con la dirigenza, ha deciso una risoluzione anticipata del contratto che lo legava per la stagione in corso al club rossoblu. Manca quindi un attaccante e per di più c’è Luca Ansoldi a mezzo servizio, anche se in via di recupero. Restano le note positive riguardo alle prestazioni di Raycroft, in crescita. Il goalie canadese di Belleville sta diventando un elemento fondamentale del team di Da Rin, lo si è visto nei momenti che contano e in particolare contro Renon e Val Pusteria. Discreto anche il lavoro dei terzini, anche se resta l’incognita Liffiton ancora bloccato quando si tratta di tirare. In attacco vanno forte Migliore, Lo Presti, Borghi ma soprattutto Iori, atleta dal grande cuore, che non si tira mai indietro ed è già idolo dell’Agorà.


Domenica 21 Ottobre 2012

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Motori

LE FERRARI SEGUONO LE RED BULL di Severa Bisceglia

problema di carico aerodinamico, Grande sorpasso di Vettel un continua la sua personale disavvenIl Gran Premio di Corea, quintultima gara di questo Mondiale, segna il sorpasso in classifica di un perfetto Sebastian Vettel ai danni di Fernando Alonso e il sorpasso delle Ferrari sulle McLaren nella classifica costruttori. Il circuito di Yeongam ha visto trionfare le Red Bull. Il Tedesco ha dominando precedendo anche il suo compagno di scuderia Mark Webber, Alonso terzo e quarto l’altro ferrarista Felipe Massa. Per le McLaren una gara da dimenticare, Hamilton decimo e Button non classificato. L’obiettivo di Vettel, alla sua 25sima vittoria in carriera, era vincere e portarsi al comando della classifica piloti, obiettivo centrato. Potrebbero essere solo le prove ufficiali ai festeggiamenti del suo terzo titolo. Tutto perfetto per le Red Bull, Vettel, con una partenza perfetta, si porta al comando già alla prima curva e prosegue la sua gara in solitario dominando dal primo

all’ultimo giro. Nulla ha impensierito il già 2 volte campione del Mondo, neppure il suo compagno di squadra che aveva un unico compito: tenere lontane le due Ferrari. Così l’arrivo vede la prima doppietta stagionale delle Red Bull e la terza vittoria consecutiva. Le Red Bull sembrano aver ritrovato quella marcia in più. Considerando le ultime tre gare si può dedurre che la Ferrari, che si è visto rifilare 50 punti da Vettel, ha finito le energie, partita oggi con +4 è arrivata con un magro -6. Degna di nota invece la gara dell’altro ferrarista. Alonso ci prova in tutte le gare a tirare fuori il massino dalla sua monoposto, ma la sua F2012 sembra non volerne proprio sapere. Tutto il resto è noia: le Mercedes inesistenti, per le McLaren tutto da rifare. Jenson Button subito buttato fuori da Kobayashi, Hamilton, invece, avrebbe fatto bene a far benedire il suo casco. Inizia subito con

tura con la terza sosta ai box e conclude con un pezzo di erba sintetica infilatosi nella parte posteriore della monoposto. Non degna di nota la gara delle Lotus con un inutile Kim Raikkonen e dell’inesistente Romani Grosjean. Per Alonso nulla è perduto: “Dobbiamo essere felici della nostra performance, sono arrivato terzo e Massa quarto, subito dietro le due Red Bull che oggi sono difficili da battere. E’ un buon risultato, abbiamo anche scavalcato la McLaren nel Mondiale costruttori, qualcosa che non ci aspettavamo due o tre gare fa. Ora per vincere abbiamo bisogno di qualcosa di più, serve un ultimo step per essere competitivi come le Red Bull e allora potremo vedere quattro belle gare finali”. Più entusiasta Felipe Massa delle sue ultime gare, un secondo posto a Suzuka e quarto a Yeongam: “Oggi la macchina funzionava molto bene, il bilanciamento

era perfetto, sono riuscito a sfruttare la macchina al 100% dall’inizio alla fine – queste la parole soddisfatte del brasiliano - Ho sorpassato Raikkonen e poi Hamilton e il passo era buonissimo”. Chi è veramente soddisfatto è il vincitore delle ultime tre gare, Sebastian Vettel: “Sono davvero felice, ma sarà dura restare in testa fino alla fine. Sono veramente contento, è stata una gara fantastica, era importante partire bene e così è stato, anche se mi trovato sul lato sporco, ho subito affiancato Webber, il rettilineo è lungo, ho usato il kers per difendermi e dopo la terza curva sono riuscito ad andare avanti. Ho commesso solo un errore in tutta la gara, avevamo un certo divario e siamo riusciti a conservarlo. Devo ringraziare tutti i meccanici, hanno lavorato continuamente giorno e notte e abbiamo compiuto un altro passo in avanti, speriamo di continuare nelle prossime gare. Sarà dura, molte cose possono ancora accadere”.

BIAGGI VINCE PEDROSA, LORENZO SECONDO CAMPIONE DEL GP DEL GIAPPONE VALENTINO ROSSI ANCORA SETTIMO (s.b.) Ancora una domenica da dimenticare per Valentino Rossi, il Gp del Giappone lo vince Dani Pedrosa resistendo per l’intera gara agli attacchi di Lorenzo che lascia comunque a 4 secondi. Grazia a questa vittoria il Catalano recupera 5 punti su Lorenzo, che resta comunque primo con 310 punti, nella classifica generale portandosi a 282 punti.. Il podio porta la bandiera spagnola con il terzo posto di Alvero Bautista su Honda. Quarto posto per Andrea Dovizioso su Yamaha privata, quinto Casey Stoner su Honda, rientrato dopo l’infortunio rimediato a Indianapolis, sesto Stefan Bradl su Honda e ancora una volta Valentino Rossi chiude settimo precedendo il compagno di squadra Nicky Hayden.

SESTO TITOLO IN CARRIERA PER IL CORSARO

MOTO2: VITTORIA A MARQUEZ (s.b.) Anche il Gp classe Moto2 è di uno spagnolo: Marc Marquez. Partito in difficoltà, si è dimenticato di inserire la marcia, si è visto superare da tutti i colleghi ma quando finalmente inserisce la prima, parte come un forsennato e dalla 28° posizione inizia la risalita, alla seconda curva è già dodicesimo recuperando altre 4 posizioni prima della terza curva. Inizia a vedere la testa della corsa guidata dallo spagnolo Esteve Rabat (Kalex) seguito da Pol Espargarò (Kalex) e da

MONDO IN SBK

Scott Redding (Kalex). Sono bastati 16 giri a Marquez per portarsi in testa alla corsa e continuare la sua gara, inseguito da Espargarò che non l’ha mai veramente impensierito, fino alla bandiera a scacchi. Con questa vittoria lo spagnolo è a +63 su Espargarò e mancano solo tre gare alla fine del mondiale. Il primo degli italiani, arrivato sesto, è Simone Corsi (Ftr), in diciottesima posizione Andrea Iannone (SpeedUp) e solo 20° Alex De Angelis (Ftr).

MOTO3: VINCE DANNY KENT

(s.b.) In Giappone la gara della Moto3 si decide solo negli ultimi 2 giri, grazie agli errori di Louis Salom (Kalex-Ktm) e di Sandro Cortese (Ktm) che regalano la vittoria a Kent seguito da Maverick Vinales (Ftr-Honda) e Alessandro Tonucci (Ftr-Honda) al suo primo podio in Moto3. Peccato per il tedesco Cortese, che alla penultima curva, nel tentativo di attaccare Tonucci, scivola cadendo. Il tedesco, che non è riuscito a controllarsi emotivamente, avrebbe potuto quasi ipotecare il mondiale con 3 gare di anticipo su Salom, fuori gara per un contatto con Jonas Folger. Decima posizione per Romano Fenati (Ftr-Honda) e dodicesima per Niccolò Antonelli.

(s.b.) Uno strepitoso Max Biaggi che, grazie al quinto posto in gara-2, vince il secondo titolo mondiale di Superbike in sella all’Aprilia sul circuito di Magny Cours. Campione grazie a 0,5 punti di vantaggio sul suo diretto avversario Tom Sykes, su Kawasaki, al quale non è bastata la vittoria nella seconda manche del GP di Francia. E’ sufficiente un mezzo punto a coronare un’intera stagione contraddistinta da momenti veramente difficili alternati a momenti gratificanti. Anche l’osso duro Tom Sykes è sconfitto dal Corsaro che, dopo la caduta in gara-1, parte timoroso dalla decima posizione e resta bloccato fino al 14° giro. Finalmente la carica che lo vede, con allunghi e sorpassi azzardati, conquistare quel quinto posto utile alla matematica. Grazie a questo quinto posto anche l’Aprilia si laurea campione del Mondo costruttori. Le dichiarazioni del Corsaro: “Emozione indescrivibile. Dopo quello che è successo non so che pensare. In gara-1 non mi sembra di aver fatto nulla di strano, il davanti mi è volato via e sono rimasto con il palmo di naso. Tra gara-1 e gara-2 il tempo non passava mai, l’asfalto andava asciugandosi, sono state le condizioni più difficili che mi sono capitate in carriera. E’ stato un campionato difficile, sudato con la lingua fino all’ultimo ed è una grande soddisfazione vincerlo. E’ stata una emozione indescrivibile ed è ancora difficile crederci. Di gara in gara succedeva qualsiasi cosa, ci passavamo questo titolo io Melandri e Sykes. Dedico questa vittoria a tutti i ragazzi che hanno lavorato con me, ai miei bimbi, alla mia famiglia, senza dimenticare i ragazzi dell’Aprilia, il mio fisioterapista, tutti quanti”.


Domenica 21 Ottobre 2012

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Inter Club

Raduno Inter Club Lombardia Raduno a Padova di Giovanni Labanca

Il 29 settembre scorso, a Desio, si è svolta la prima riunione per “macroaree”, con la partecipazione di 114 Inter Club della Lombardia, rappresentati da oltre 200 soci. Presenti anche i coordinatori Chiara Cobelli (MN), Rosella Cremonesi (BG), Daniela Nani (SO), Patrizio Alfieri (VA), Enrico Bello (CO), Ettore Bettinelli (CR-LO), Roberto Colnaghi (LC), Giovanbattista Giuffrida (MB), Alberto Morelli (MI sud), Enzo Rubino (PV). Sergio Spairani, responsabile del Centro Coordinamento, ha aperto i

lavori, illustrando il programma della giornata, basato su numerose ed importanti tematiche, che riguardano la vita associativa dei Club. In particolare, sono stati esaminati i numeri della stagione 2011/12, i format delle ospitalità riservate ai soci Inter Club, le regole della vita associativa, il “mondo” dei servizi Inter Club, la Crociera Nerazzurra e le nuove funzioni del portale ccic.inter.it. Alla esposizione degli argomenti, è seguito un fitto dibattito con i presenti. Hanno portato il saluto della Società il Pre-

sidente onorario del Centro Coordinamento, Bedy Moratti, e della squadra mister Andrea Stramaccioni, che si sono intrattenuti cordialmente con i presenti , rispondendo anche alle numerose domande. A completare i lavori, sono intervenuti anche Letizia Gallucci di Inter Channel, che ha illustrato le novità del format dedicato a tutti gli Inter Club, e Nicoletta Flutti accompagnata da Annalisa Novembre di Inter Campus. (Fonte Inter.it)

Presidenti e Coordinatori con Andrea Stramaccioni

Castro-Malta

microarea Nord-Est Si è svolta a Padova la seconda riunione per “macroaree” con la partecipazione degli Inter Club dell’Emilia, della Romagna, del Friuli VeneziaGiulia, del Trentino-Alto Adige-Sud Tirol e del Veneto. Presenti all’incontro oltre 170 soci, in rappresentanza di 85 Inter Club, i coordinatori Antonio Arata (Emilia), Daniela Casagrande (Trentino Alto Adige), Oreste Lugaresi (Romagna), Andrea Rizzi (Veneto), Marco Zuliani (Friuli Venezia Giulia) e i coadiutori Mario Biral (TV), Vanni Panin (PD – RO), Stefano Stefani (VE). Sergio Spairani, responsabile del Centro Coordinamento Inter Club, ha illustrato il programma dei lavori e ha

introdotto tutti gli argomenti approfonditi durante il corso della giornata. Particolare attenzione è stata data alle tematiche riguardanti i numeri della stagione 2011/12, i format delle ospitalità riservate ai soci Inter Club, le regole della vita associativa, il “mondo” dei servizi Inter Club, la Crociera Nerazzurra e le nuove funzioni del portale ccic.inter. it. Ne è seguito un dibattito molto interessante, servito per soddisfare le molteplici domande dei convenuti. A completare il programma dei lavori è intervenuta anche Letizia Gallucci di Inter Channel, che ha illustrato le novità del format dedicato a tutti gli Inter Club.

gemellaggio di mare Complici l’azzurro del mare “comune” e la passione per la stessa Beneamata, è andato felicemente “in porto” un magnifico gemellaggio tra gli Inter Club di Castro e quello di Malta. Fernando Schifano, presidente

dell’IC “Walter Zenga” di Castro (LE) ed altri suoi soci, avendo programmato da tempo un viaggio a Malta, hanno pensato bene di sfruttare l’occasione per promuovere un gemellaggio con gli amici interisti mal-

tesi. Detto fatto, hanno interessato i dirigenti del Club locale e presto è arrivata l’approvazione da parte di John Zammit, presidente dell’IC Malta, che ha accolto, ovviamente, con molta gioia la richiesta di Schifano.

Champions - Europa League - Serie A TIM su MAXI schermo - diretta PREMIUM Foto ricordo dei dirigenti con lo striscione di Castro


“The Best Of Bond... James Bond” Domenica 21 Ottobre 2012

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Per il 50° anniversario dell’agente 007 è stata pubblicata una nuova collezione commemorativa da collezionisti Musica

di Riccardo Sada

Come festeggiare il 50esimo anniversario di James Bond? Con “The Best Of Bond... James Bond”, ovviamente: mezzo secolo di colonne sonore scelte e rimasterizzate per un doppio cd commemorativo, uscito il 9 ottobre scorso su etichetta Capitol/EMI. Era il 5 ottobre del ‘62 quando uscì il primo film dell’infinita saga: “Licenza di Uccidere” (titolo originale: “Dr No”). Il doppio album “Best Of Bond... James Bond” così solennizza la data raccogliendo le sigle memorabili di tutti i 22 film ufficiali di 007, a partire dal 1962 con la canzone della “The John Barry Orchestra’s seminal” tratta dal film “Licenza di Uccidere”. Nell’album sono presenti inoltre i brani orchestrati dall’Orchestra di John Barry, la canzone d’amore di Louis Armstrong, entrambe tratte da “On Her Majesty’s Secret Service” del 1969. L’edizione deluxe raccoglie inoltre alcuni pezzi in versione integrale della The Barry John Orchestra oltre ad altre canzoni originali di Shirley Bassey, Marvin Hamlisch, The Pretenders, Moby, K.D. Lang, David Arnold e di molti altri artisti, tutti ri-

gorosamente presenti nei film di 007. Molte stelle della musica internazionale hanno avuto l’onore di scrivere e registrare delle canzoni per l’agente 007, brani che hanno accompagnato l’apertura dei film, i momenti più salienti e i titoli di coda. Molti pezzi scritti per James Bond sono stati dei grandissimi successi a livello planetario. Shirley Bassey in “Goldfinger”, Tom Jones in “Thunderball”, Paul McCartney e i Wings in “Live And Let Die”, Carly Simon in “Nobody Does It Better”, Sheena Easton in “For Your Eyes Only”, Rita Coolidge in “All Time High”, i Duran Duran in “A View To A Kill”, i Garbage in “The World Is Not Enough”, Madonna in “Die Another Day,” Jack White e Alicia Keys in “Another Way To Die” sono solo alcuni dei pezzi più suggestivi presenti su “Best Of Bond ... James Bond”.

Sito internet: www.007.com www.mgm.com

Al Nuovo di Milano è in scena Shrek! Ma che piacere vedere in Italia un musical come questo che saprà deliziare grande e piccoli. Dopo i successi di New York, Londra e Parigi, SHREK The Musical arriva finalmente in Italia. Debutterà al TEATRO NUOVO di Milano il 9 ottobre e resterà fino al 11 novembre 2012 per poi partire con una tournée nazionale. Frizzante ed esilarante, questa commedia musicale si ispira ai personaggi del primo film d’animazione della DREAMWORKS premiato agli Oscar. Uno spettacolo musicale nel quale ritroverete lo spirito della parodia del film e tutti gli straordinari personaggi che diventeranno realtà sul palco. La regia è di Ned Grujic e Claudio Insegno, mentre i protagonisti sono Nicolas Tenerani, SHREK, Alice Mistroni FIONA, Emiliano Geppetti CIUCHINO, Piero Di Blasio LORD FARQUAAD. Tutti grandi nomi del musical italiano, accompagnati da una band di 10 elementi ed un ensemble eccezionale che interpreterà lo strampalato mondo delle favole attorno al nostro orco verde. Ma da dove viene il termine Shrek? Shrek è la translitterazione in caratteri latini dell’yiddish «‫»קערש‬, deriva dalla parola «Schreck» che significa «paura » in tedesco. E’ anche possibile che sia un riferimento

all’attore Max Schreck, indimenticabile interprete di “Nosferatu, il vampiro”, film muto diretto da Friedrich W. Murnau. Il terrificante segreto della Principessa trascinerà Shrek e il suo compagno Ciuchino in un’emozionante avventura. A tutto questo aggiungete LORD FARQUAAD, uomo di piccola statura alla ricerca di una sposa fedele che gli permetterà di diventare Re, oltre ad una serie di personaggi fiabeschi e otterrete uno spettacolo di sicuro successo. La Direzione Musicale è di Dino Scuderi, le Scene e i Costumi sono di Luisa Spinatelli, le Coreografie di Valeriano Longoni e le straordinarie maschere, che vedete in queste foto, di Sergio Stivaletti. Shrekkate voi e la vostra famiglia, ma sbrigatevi: i biglietti stanno andando a ruba!

Nicolas Tenerani (Shrek) e Alice Mistroni (Fiona)

TEATRO NUOVO piazza San Babila - Milano BOTTEGHINO: piazza San Babila Dal Lunedì al Venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 Sabato mattina dalle 10.00 alle 13.00. La sera dello spettacolo, dalle 19.30 TELEFONO: 02.794026

MAIL: info@teatronuovo.it

Teatro

di Silvia Arosio

Piero Di Blasio (Lord Farquaad)


Domenica 21 Ottobre 2012

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Gossip & Curiosità di Marjlja Bisceglia

***Outing nella boxe. Grande rispetto per il portoricano Orlando Cruz, peso piuma, che, proprio nel momento di suo maggior successo, urla al mondo la sua omosessualità. Anche nella boxe, come negli altri sport, per vincere non bisogna necessariamente essere sciupa femmine. Cruz ne è la prova: 18 successi, 1 pari e 2 sconfitte. “Si, sono gay”. Inizia proprio così la sua dichiarazione. “Lo sono sempre stato e ne sono fiero, così come sono sempre stato fiero di essere portoricano. Non voglio nascondermi, ho deciso di venire allo scoperto proprio mentre la mia carriera è in ascesa, voglio essere il miglio modello possibile per i ragazzi che vedono nella boxe un’opportunità professionale”. Al sette volte campione di Porto Rico, e detentore della corona latina Wbo della sua categoria, i nostri complimenti per il suo grande coraggio.

*** Dj Francesco e Alessia Marcuzzi Amori che nascono e amori che tramontano. Anche quello ftra Francesco e Alessia pare volga al termine e per una volta sembra che non sia stato causato da un terzo incomodo, semplicemente è finito l’amore. Si sono lasciati, scelta difficile la loro. Ci hanno provato in tutti i modi a tenere in piedi il rapporto, ci hanno provato anche per i due figli, Mia nata dalla loro relazione un anno fa e Tommaso, figlio di Simone Inzaghi ex marito. Nonostante le ripete tute smentite, hanno dovuto issare bandiera bianca. Sicuramente è stata una scelta sofferta, ma si sono promessi un rapporto rispettoso che consentirà una civile gestione della parentela.

*** Maddalena Corvaglia “Faccio sesso tutti i giorni e almeno 2 volte al giorno” Questo il lato hard dell’ex velina. Oggi una donna felice, innamoratissima di suo marito Stef Burns, che passa molto del suo tempo negli Stati Uniti per motivi di lavoro, e di sua figlia. “Anche durante la gravidanza ero ‘infoiata’ e dopo il parto non è cambiato nulla sia nella testa che nel fisico. Dopo il parto abbiamo aspettato giusto tempo necessario per rifarlo, il minimo sindacale, forse una settimana”. Tutto a gonfie vele. “Mio marito va e torna dall’America per cui viviamo sempre la fase adolescenziale nel sesso. Lo facciamo tutti i giorni e più volte al giorno, almeno due. Di solito consecutive o mattina e sera”. Avanti tutta!

*** Corona Stefano Belen Altro giro di giostra. Belen aspetta un bambino, come confermato dalla diretta interessata, da Stefano, suo attuale compagno. Già questa notizia basterebbe a riempire le pagine di gossip, ma non basta, c’è dell’altro, proprio come si addice a personaggi di questo calibro. L’argentina però ha anche dei grattacapi da risolvere con l’onnipresente Fabrizio Corona. Lei lo accusa di “appropriazione indebita” della sua auto che l’aitante Fabrizio non le ha mai reso e lui ripaga con la stessa moneta: “E’ lei che mi deve dei soldi, un prestito fatto di 22 mila euro”, ma Corona non si ferma qui. Parla di un filmino hard: “Pare che in questi giorni la mia ex stia cercando informazioni all’interno di redazioni giornalistiche riguardo la possibilità che tra la refurtiva portata via dall’ufficio dei ragazzi di Social Channel ci sia anche il famoso filmino hard che lei, improvvisata regista, ci tenne a girare mentre ci divertivamo sotto e sopra le coperte”. Che stia iniziando una vera guerra legale tra i due? Lei dichiara di volergli ancora bene. Sarà vero?

***Melissa Satta La sua vita procede a gonfie vele. Ne ha fatta di strada la ex velina di “Striscia la Notizia”, ha proseguito la sua carriera calpestando le prestigiose passerelle della Moda milanese e il 23 ottobre debutterà anche come attrice di teatro. La showgirl sarda sarà la protagonista, in sostituzione di Elena Santarelli, di “A casa di David” una commedia brillante. Complimenti Melissa, soprattutto per la tanta agoniata proposta di matrimonio arrivata da un principe azzurro di “rango”: Kevin Prince Boateng.

*** Tiziano Ferro sempre più raggiante. Dopo l’outing non teme rivali. In Spagna, in un programma televisivo (il nostro c’è posta per te) è invitato come testimone di una proposta di nozze gay e si lascia andare liberamente a battute e doppi sensi. Scherza sulla cifra 19 e dichiara essere la sua età, il presentatore invece fa riferimento alle sue dimensioni. Il cantante non ha nessun problema a dichiararsi fidanzatissimo, pare, con un conduttore televisivo italiano. Pare sia uno scherzo. Tiziano si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: “Non lo sapevi che in Italia non ci sono omosessuali?” La sua presenza in trasmissione, e ancor più l’argomento trattato, ha fatto alzare il picco di share toccando punte di 2.500.000 spettatori. Tiziano Ferro è ormai un uomo a tutto share.


NON TI ABBIAMO DIMENTICATO 11 il numero della curva maledetta. 21 il numero che ha segnato il suo destino. 58 il numero del suo grande sogno divenuto realtà.

L’abbraccio di

Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it Amministrazione eMail: commerciale@stadio5.it

Direttore responsabile Beppe Vigani eMail: direttore@stadio5.it Concessionaria pubblicità Edizioni SBM eMail: marketing@stadio5.it

Collaboratori Andrea Anelli, Silvia Arosio, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Enzo Occhiuto, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Matteo Salvini, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Federico Zanon Grafica Federico Maria Di Sivo - eMail: grafica@stadio5.it Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

SEREGNI CERNUSCO S.r.l. Gruppo Seregni Via Brescia n. 22 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Tel. 02.92104710 eMail: tecnico.stem@seregni.com


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