Inter Napoli domenica 19 ottobre 2014 Anno 4 n 42
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INTER NAPOLI
Gettare la spugna potrebbe risultare salutare
VEDI NAPOLI... E POI VAI
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Pensiero Stupendo...
di Beppe Vigani
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azzarri parte seconda. Si apre il capitolo che potrebbe portare risvolti sorprendenti: se l’Inter perdesse contro il Napoli, Walter da San Vincenzo potrebbe essere esonerato. E con lui brucerebbero ben 3,3 milioni moltiplicati per due. Siluri più che bruscolini per una società che tutto si può dire, ma non che non stia attenta anche ai rotoli di carta igienica. La squadra nerazzurra ha conseguito solo due vittorie in sei partite, poi due sconfitte e due pareggi. A parte la Fiorentina, solo squadre di seconda fascia hanno messo il bastone tra le ruote della Beneamata. Brutto inizio, ma non irrimediabile se è vero che chi vince l’Europa League vola diritto nel tabellone principale della Champions. Un’occasione che Napoli, Fiorentina, Inter non possono lasciarsi sfuggire. Non me ne vogliano i tifosi granata, ma penso che la loro squadra sia inferiore a molti undici europei. Tornando al match di stasera, Mazzarri ha la grande occasione di mettersi alle spalle il periodo più buio da quando è a Milano, anche se una vittoria non lo metterebbe al sicuro. La stagione è ancora troppo lunga per poter compiacersi di un eventuale successo, anche se contro un avversario di prestigio. Viene da chiedersi chi potrebbe sostituire il tecnico toscano in caso di debacle contro i partenopei. Non c’è molto in giro, a parte Mancini (che costa tantissimo), Zaccheroni, magari Zenga (a Milano verrebbe anche a piedi) oppure qualche straniero che non farebbe impazzire i fan interisti. E’ presto per fasciarsi la testa, ma la domanda è d’obbligo. Dall’altra parte del Naviglio le cose vanno decisamente meglio per due motivi: il primo è che i rossoneri hanno più punti dei cugini; il secondo è che Inzaghi ha portato entusiasmo in un ambiente fagocitato dalla personalità di Clarence Seedorf, giudicato da molti troppo presuntuoso per poter andare d’accordo con Silvio Berlusconi. Se poi aggiungiamo che tra B. B. e Adriano Galliani sembra sia scoppiato l’amore, la cosa diventa ancora più interessante. Lunedì ci saranno delle nuove, ma non aspettatevi nulla di che: a volte bisogna un po’ morire per poter vivere.
domenica 19 ottobre 2014
RISCHIAMO DI ANDARE
TUTTI A CASA
Sandro Mazzola
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ol Napoli è veramente l’ultima spiaggia. Non solo per Mazzarri che rischia la panchina in caso di risultato negativo ma per tutta l’Inter che non può permettersi un’altra stagione anomala come è accaduto nelle ultime tre stagioni. Mentalmente la squadra non c’è come non c’è in merito alla condizione fisica. Tutti hanno visto cosa è successo col Cagliari e la Fiorentina e di conseguenza è facile tirare qualche conclusione. La difesa ha incassato sette gol in due partite e questo è troppo per una formazione che fino a qualche settimana prima vantava il miglior reparto arretrato del torneo.
Personalmente sono sbalordito di tanta pochezza della squadra perchè, pur con tutto il rispetto per gli azeri del Qarabag, quella partita non faceva testo. Mi sembra un po’ il paragone dell’Italia di Conte che si accontenta del risultato dopo aver fatto due figuracce con l’Azerbajgian e Malta. Ecco, per conto mio, l’Inter attuale è la fotocopia dell’Italia, con la differenza, tra l’altro, di aver perso i due impegni col Cagliari e la Fiorentina senza mostrare la minima reazione. Col Napoli vedremo come andrà a finire perchè dopo tutto quello che è accaduto ogni cosa diventa più difficile. In cima alla classifica il discorso penso sia quasi chiuso con Juventus
e Roma che fanno la corsa insieme. Bene la Sampdoria che col Cagliari potrebbe mettersi in tasca un altro risultato utile.
INTER
i pareggi hanno raggiunto quota 15. L’ultima gara finì a reti inviolate lasciando non poco amaro in bocca alle tifoserie di entrambe le compagini. La
vinto. Se l’incontro rispetterà le statistiche, Inter e Napoli hanno sempre messo in campo tanto gioco e tanti gol, ne vedremo delle belle: ben 197 i gol realizzati dalle due formazioni, 132 segnati dai meneghini e 65 quelli realizzati dagli azzurri. L’Inter ha realizzato il maggior numero di reti nella ripresa, 76 contro 56 gol messi a segno nei primi 45 minuti, Il Napoli, invece, è più equilibrato: 33 reti nel primo tempo e 32 nella ripresa. Squadre in campo e che vinca il migliore. L’inter, anche se non si rivelasse la squadra meglio messa in campo, deve solo vincere per tenere lontano il pensiero che serpeggia nell’ambiente: la crisi nerazzurra. Una vittoria dovrebbe rinviare il dilemma di chi potrebbe essere il sostituto del tecnico toscano.
Marjlja Bisceglia
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I PRECEDENTI SONO DELL’INTER
danno ragione alla squadra di Mazzarri con un risultato quasi pieno: tutte vittorie nerazzurre ad eccezione delle 8 vittorie concesse ai partenopei,
STADIO
utto è pronto, l’Inter torna a San Siro con in tasca due sconfitte che scottano ancora, Cagliari e Fiorentina, Il Napoli, invece, arriva a Milano più carico grazie al successo interno sul Torino. Entrambe le squadre hanno fame dei tre punti ma l’incamera solo chi ha più fame dell’altra e soprattutto chi saprà interpretare bene la partita. I precedenti
stagione 2012-2013 ha visto l’incontro disputato al Meazza dare ragione ai nerazzurri grazie alle reti di Guarin e Milito, a nulla è servito il gol di Cavani ad inizio ripresa, segnando anche l’inizio del declino della gestione di Stramaccioni. L’anno precedente, invece, furono i partenopei ad uscire da San Siro fischiettando, un sonoro 0-3 ad opera di Campagnaro, Maggio e Hamsik mise a tacere ogni velleità della Benamata. Questo resterà l’unico inno di gloria dei partenopei nel nuovo millennio, infatti dal 2000, tranne in questa occasione, il Napoli a San Siro non ha mai
statistiche
MEAZZA
ORE 20.45
CAGLIARI
Allenatore:
Allenatore:
Walter Mazzarri
Rafael Benìtez
Arbitro: Orsato di Schio
INTER (3-5-2)
Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Nagatomo, Hernanes, Medel, Kovacic, Dodò; Palacio; Icardi
(4-2-3-1) NAPOLI
Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Zuniga; Inler, David Lopez; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain
CANTA NAPOLI
domenica 19 ottobre 2014
la partita Severa Bisceglia
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nter meritatamente al decimo posto in classifica e superata da Milan, Fiorentina, Lazio e Napoli. Sei partite giocate e già a meno 10 punti dal vertice. Cos’altro può dire questa squadra dopo aver ab-
bondantemente dimostrato la “bontà” di un tecnico ch’è riuscito a mettere in campo il peggio del peggio: assenza totale di gioco di squadra, qualche iniziativa personale, assenza di un centrocampo
degno di essere chiamato tale e una difesa bislacca che è riuscita a far risultare un brocco persino il povero Handanovic che gioca praticamente da solo. Gentilissimo signor Mazzarri, lei fa benissimo a
L’INTER DEGLI ABISSI rientrare in quel di San Vincenzo. Montella è riuscito, come tutti i Mister che l’hanno preceduto, a darle una grande lezione di calcio. Però può ritenersi soddisfatto, l’Inter due anni fa a Firenze ne prese ben 4 di pere, a lei è andata meglio. Riuscire a perdere, e in questo modo, una partita dopo le ennesime sue rassicurazioni (farebbe bene a stare zitto prima di ogni partita, tutte le sue dichiarazioni le tornano contro come un boomerang al solo scopo di farle fare delle grandi figuracce), L’aereoplanino, avendo difronte una squadra più decimata della sua, ha vinto mettendo in campo il cuo-
bioritmi Enzo Occhiuto
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omento buio in casa Inter. L’umore di 5.93, misurato bioritmicamente, è ancora decisamente nero nell’ambiente nerazzurro dopo la batosta contro la Fiorentina, un vero incubo, soprattutto dopo la pessima prestazione casalinga contro il Cagliari di Zeman (resuscitato a San Siro dopo essere stato ad un passo dal baratro). L’umore invece della squadra Napoletana di 6,15 è molto alto, anche se il momento che sta’ attraversando è mol-
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re ma soprattutto la testa rispondendo, così al fortino da lei dichiarato e che si è rivelato di cartapesta. La squadra di Mazzarri non c’è, non esiste. Ormai tutto è allo sbando in casa Inter e lei, signor Mazzarri, non potrà certo fare la differenza. La partita di questa vede entrambe le squadre impegnate nell’affannosa ricerca di serenità e continuità dopo un inizio di campionato ben al disotto delle aspettative, soprattutto per i nerazzurri. Il tecnico di San Vincenzo, colpito da una forma influenzale che non lo ha comunque tenuto lontano dalla Pinetina, ha delegato il suo staff tecnico a preparare il solito modulo,
il 3-5-2 con Icardi e Palacio in attacco, sulle fasce Nagatomo e Dodò, al centro campo i mastini Medel e M’Vila supportati da Hernanes. In difesa Andreolli o Ranocchia, Vidic e Juan Jesus. Il Napoli si gioca la carta del ritrovato Marek Hamsik che proverà a far molto male ai nerazzurri. Il centrocampista supporterà l’unica punta Higuain, sulle fasce Callejon ed Insigne che potrebbe essere preferito a Mertens. In mediana, ad affiancare Inler, dubbio tra Gargano e Lopez mentre in difesa sussistono pochi dubbi: Zuniga, Albiol, Koulibaly e Maggio o Ghoulam. Nell’internazionale casa nerazzurra non può esserci tranquillità e ancora meno tranquillo sarà il tecnico toscano che, in caso di sconfitta, potrebbe conquistare il primo esonero della sua lunga carriera.
IL NAPOLI ESPUGNERÀ SAN SIRO to difficile. Gli otto nazionali di Rafael Benitez impegnati in mach internazionali sono rientrati con l’obiettivo di tornare a vincere. Anche la biosituazione dei giocatori delle due squadre mette in evidenza un maggior stato di benessere psicofisico del Napoli 6,08 contro un valore medio assoluto di 6,03 della squadra di casa. Secondo questa lettura bioritmica, i partenopei dovrebbero essere avvantaggiati sulla carta, ed avere più possibilità di vittoria rispetto
alla formazione guidata da Walter Mazzarri. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli giocatori la squadra nerazzurra risulta più tonica con 6,01 e più energica fisicamente rispetto alla formazione ospite con 5,97. Dal punto di vista emotivo gli uomini di W.M. Con 6.15 reagiranno con maggiore determinazione e grande entusiasmo agli 11 di Erick Thohir con 5.93 di valore assoluto. Sul fronte delle energie intellettivi ed intuitive, gli azzurri
di Aurelio De Laurentis risultano leggermente avantaggiati con 6.08 contro 6.06 di quoziente assoluto dei nerazzurri. Infine segnaliamo di seguito i giocatori che potrebbero mettersi partolarmente in luce. Inter: Kusmanovic 6.50, Icardi 6,48, Palacio e Dodo 6.46, Ranocchia e Vidic 6.37, Nagatomo 6.31. Napoli: Zunica e Koulibaly 6.50, Higuani e Maggio 6.42, Zapata 6,37, Callejon 6.31. Sfida molto sentita e spettacolare dal punto di vista tecnico.
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SI CONTINUA SOFFRIRE
l preside Erick Thohir rinnova ancora una vota la fiducia al tecnico dell’Inter Walter Mazzarri. Non potrebbe essere altrimenti, facile pensare che la decisione venga posticipata a Inter-Napoli in caso di sconfitta o di prestazione poco convincente: “Mazzarri continuerà a dare il massimo per l’Inter, merita una chance. Le sconfitte col Cagliari e la Fiorentina ci ha scosso un po’, ma sono convinto che ci sia la voglia di migliorare sia per quanto riguarda la formazione, che le rotazioni dei giocatori. Speriamo che il break possa essere utile per analizzare la situazione. Maz-
zarri continua ad avere fiducia, adesso i giocatori devono guardare dentro se stessi per preparare la prossima partita. La Serie A è un campionato molto difficile e competitivo, abbiamo bisogno di tempo”. L’argomento mercato, invece, lascia pochi dubbi: “La difesa è a posto, anche il centrocampo va bene con giocatori importanti come Kovacic, Medel ed Hernanes. In questo momento non posso dire su quale posizione o ruolo ci concentreremo. Potremmo aver bisogno di un centrocampista o di un attaccante bravo sui palloni alti, ma dobbiamo ancora valutare”.
scommesse Pino Sardiello
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a Serie A riparte dopo la sosta per le nazionali e a San Siro arriva il Napoli di Benitez per sfidare l’Inter di Mazzarri. I nerazzurri sono in crisi, dopo le due pesanti sconfitte consecutive contro Cagliari e Fiorentina, mentre i partenopei, dopo un inizio shock, si sono risollevati vincendo contro Sassuolo e Torino, mettendo alle spalle una crisi che sembrava interminabile. Sarà una partita tra due squadre che hanno l’obiettivo dichiarato di arrivare minimo al terzo posto e dunque in palio punti già pesantissimi in ottica Champions.
gli ospiti Giovanni Labanca
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Inter-Napoli, tutto gira intorno al ‘Gol’ domenica 19 ottobre 2014
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apoli, la squadra di calcio, rassomiglia sempre più al suo bel Vesuvio, il vulcano che fa le bizze per il suo comportamento. Passa lungo tempo a dormicchiare e, se non si dimentica del tutto, ogni tanto si sveglia e sbuffa quasi contro voglia. La squadra di Benitez sem-
Mazzarri e Benitez sfidano il loro passato Ad arrivare peggio all’appuntamento è la squadra di Mazzarri, non solo dal punto di vista del rendimento, ma anche sotto l’aspetto fisico con l’infermeria che non si svuota: fuori sicuramente Osvaldo e D’Ambrosio, con Kovacic, Medel e Ranocchia non al meglio l’ex allenatore del Napoli dovrà trovare soluzioni soprattutto sulle fasce dove anche Jonathan è in ritardo di condizione. Nel Napoli tutti arruolabili, da valutare solo le condizioni di
Higuain al ritorno dalla tournèe asiatica con l’Argentina: probabile una staffetta con Zapata. Puntiamo sull’opzione ‘Gol’ che viene mediamente offerta intorno all’1,75 mentre per l’esito del match è il segno X che ci affascina di più, offerto introno al 3,30: possiamo però provare anche a combinare le due giocate con un X + Gol (1-1, 2-2, ecc.) che paga oltre 4 volte e mezzo la giocata. Da segnalare anche le quote sul “Primo Marcatore” che vedono
Higuain e Icardi i più giocati e offerti intorno al 3,50, seguiti da Palacio e Hamsik (offerti a 4,50) e Callejon in lavagna a 6,00, mentre Hernanes paga intorno a 8 volte la posta. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCA-
Il Vesuvio nel pallone bra fare la stessa cosa. Parte sempre con propositi buoni e speranze sempre più forti, ma poi, come speso accade, pone le speranze e le illusioni nel cassetto e ripiomba nella noia. Parte con grandi favori del pronostico e poi perde in campionato in casa e viene eliminato, immeritatamente per la verità, dalla fase preliminare della Coppa dei Campioni. Delusione e rabbia dei tifosi e del troppo paziente
De Laurentiis afflosciano l’ambiente e poi, quando già si dà per scontata la partenza del mister . è capace di infilare due vittorie consecutive che tengono Napoli a galla ,per rimandare alla prossima occasione l’affondamento. C’è poco da meravigliarsi, perché tutto questo e nel suo dna calcistico , se si pensa che nella sua storia, la squadra partenopea non ha mai avuto continuità, tranne che nel periodo di Ma-
radona e la città con il cuore sempre palpitante lo ha capito e non si dà ragione di questo andamento lento ed alternante. Stasera quale Napoli vedremo: u’ ciucc’ addormentato o un puledro rampante da far paura all’Inter dell’ex Mazzarri, che pur qualcosa di buono aveva fatto in riva allo stupendo golfo? Benitez, all’unisono con il suo datore di lavoro, si mostra sicuro e dichiara “ Sarà una squadra viva che non andrà tanto per il sottile. Sappiamo che l’Inter attraverso una brutta crisi, ma si sbagliano gli interisti a pensare che saremo proprio noi a cacciarli fuori dai guai. Io,
RE CON RESPONSABILITA’. Infine uno sguardo al posticipo di domani sera, a Marassi c’è la sfida tra Genoa ed Empoli: i toscani dopo un inizio importante cercano punti in trasferta per
dare continuità al loro torneo e avvicinare l’obiettivo salvezza, di contro c’è un Genoa che ha attutito bena la botta subita nel derby andando a vincere in trasferta contro il Parma. Ci aspettiamo una gara con molti gol, dunque l’opzione Over 2,5, offerta intorno al’1,85, è la giocata migliore tenendo in considerazione quota e possibilità d’uscita. In bocca al lupo.
personalemte, anche se non nutro rancore, ho sotto sotto un conticino da regolare con qualcuno in casa interista e metterò al meglio le mie carte sul tappeto verde. Vedrete una bella e viva partita:” Vuoi vedere che per la troppa foga del risultato pieno, gli azzurri saranno distratti da ben altra cosa e forniranno una di quelle prove che non dovrebbero essere nel carnet degli uomini di De Laurentiis? “Tante volte ci è capitato, anche contro il Milan, di mancare il colpo del KO proprio negli incontri decisivi e cruciali, ribattono in coro i ragazzi di Benitez, come se una strana forza maligna si impadronisse delle nostre gambe. Stavolta non sarà così. Statene certi, cari nerazzurri, perché
siamo qui per vincere ed allungare la crisi a Mazzarri. Il calcio è fatto così ed ognuno pensa sempre a superare l’avversario.” Più chiaro di così non potevano essere i napoletani, proprio come le acque di Mare chiaro o di Posillipo. E poi, per vincere, i figli di Partenope contano sempre nell’aiuto dei numerosi tifosi che saranno sugli scranni di San Siro e del loro più sfegatato tifoso, quel benevolo San Gennaro che ,anche lui, preso dalle troppe suppliche, potrebbe scordarsi della partita. Ciuccio o puledrino, comunque, il Napoli sarà sempre all’altezza di ben figurare nella notte di San Siro, che ne ha visto tante di battaglie tra interisti e napoletani. Speriamo che sia così anche stavolta.
amarcord domenica 19 ottobre 2014
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ra i tanti ex di Inter e Napoli, vogliamo concentrare l’attenzione sui tecnici delle due squadre: Rafael Benìtez e Walter Mazzarri. Il primo nasce a Madrid nel 1960 e il secondo a San Vincenzo solo l’anno dopo. Ex calciatori, entrambi ricoprivano il ruolo di centrocampista. Il tecnico nerazzurro detiene un primato, quello di non avere mai subito un esonero nella carriera di allenatore, a differenza del collega che ne ha collezionati diversi, ultimo solo in ordine di tempo, fu proprio quello subito dalla società nerazzurra. Oltre alla m e r a sfida per
chiudere la stagione acciuffando la migliore posizione possibile in classifica, la voglia di riscatto nei confronti delle società è tanta. Walter Mazzarri inizia la carriera di calciatore nelle giovanili del Follonica e subito dopo un anno alla Fiorentina dove venne definito il “nuovo
Antognoni”. Come calciatore non fece una grande carriera: dopo la Fiorentina giocò 1 anno a Pescara (26 presenze e 4 gol), 4 partite e una rete con il Cagliari, 1 anno con la Reggiana (12 presente e 1 gol). Più lunga invece la sua permanenza con l’Empoli (91 presenze e 4 gol in 5 anni) contribuendo nel 1986 alla prima promozione degli azzurri in Serie A, riprende poi il suo girovagare annuale con il Licata (8 presenze a reti inviolate), Modena con cui vinse il campionato di Serie C1 (21 partite e 1 gol), Nola (30 presenze e 3 reti), Viareggio (11 partite e zero gol), Acireale con cui conquistò la promozione in serie B (32 gare e 1 gol segnato), chiude la carriera di calciatore con le 9 partite giocate con la maglia del Torres.
La carriera di allenatore ha inizio come secondo di Renzo Ulivieri, prima a Bologna, dove guida anche la Primavera, e poi a Napoli. Gli anni successivi allena l’Acireale in Serie C2 chiudendo il campionato al nono posto e la Pistoiese con cui ottiene un decimo posto finale. Il campionato 2003-2004 guida il Livorno nel viaggio dalla Serie B alla Serie A. L’anno successivo si trasferisce per 3 stagioni a Reggio Calabria. Nel 2007 Mazzarri viene ingaggiato dalla Sampdoria per due anni con opzione per il terzo. Nel 2009 torna a Napoli dopo 11 anni a sostituire l’esonerato Roberto Donadoni. L’esordio vincente sulla panchina azzurra è al San Paolo contro il Bologna, porterà la squadra a chiudere il girone di andata al terzo posto, non accadeva da 18 anni, e alla qualificazione in Europa League con due turni di anticipo. L’anno successivo chiude il campionato al terzo posto con la qualificazione i n Champions League. Il terzo anno alla guida del Napoli conquista la Coppa Italia contro la Juventus e un quinto posto in campionato. L’ultimo anno riporterà il Napoli in Champions League con il secondo posto finale e dirà addio alla società. Il treno è il diretto Napoli Milano, quella nerazzurra. Con l’Inter firma un contratto biennale. Rafael Benìtez è una creatura calcistica del Real Madrid, ma non arriverà mai in prima squadra, giocherà solo nel Castilla, società satellite (247 presenze e 7 gol). Dal 1981 al 1985 si trasferisce al Parla, contribuendo alla promozione della squadra alla Segunda Divisiòn B (8 gol in 124 partite giocate). Chiusa l’esperienza con il Parla e con la laurea in scienze motorie in tasca, gioca una stagione per il Linares che segna anche la fine della carriera grazie a un infortunio al ginocchio. La carriera di allenatore riparte dal Real Madrid, prima con le giovanile, in cinque stagioni conquisterà sei
trofei, a seguire l’U-19 e dal 93 al 95 guida il Real Madrid B. Allenerà poi il Real Valladolid (2 successi in 23 partite che gli costerà l’esonero), Osasuna (record personale, l’esonero arriva dopo solo 9 partite di campionato), il CF Extremadura disse bene al tecnico
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Marjlja Bisceglia null’altro da mettere in bacheca le stagioni successive. Il 3 giugno 2010 Benitez è ancora una volta esonerato, ufficialmente la separazione sarà consensuale, per divenire tecnico dell’Inter sette giorni dopo. Il 21 agosto successivo arriva il primo trofeo conquistato in nerazzurro, la Supercoppa italiana vinta contro la Roma. Sei giorni dopo esce sconfitto contro l’Atletico Madrid in Supercoppa UEFA. Il campionato non inizia sotto la migliore stella, complici anche i tanti infortuni c h e
colpirono i giocatori nerazzurri. Il 18 dicembre conduce l’Inter alla conquista della Coppa del Mondo per Club e cinque giorni dopo, come regalo di Natale, arriva l’ennesimo esonero. Dopo la parentesi di un anno al Chelsea, il 27 maggio 2013 viene ingaggiato dal Napoli per 3,5 milioni a stagione i n
spagnolo, portò la
squadra a l l a promozione in massima serie, anche con il Tenerife conquisterà la promozione in Liga chiudendo al terzo posto in classifica. Con il Va l e n c i a si inizia a fare sul serio. Al primo anno vince la Liga che mancava da 31 anni, primo trofeo in carriera. Nella terza ed ultima stagione passata nella città valenciana riconquista il titolo nazionale e il primo titolo europeo, sia per lui che per la squadra, nella finale di Coppa UEFA vinta per 2-0 contro l’Olympique Marsiglia. L’anno successivo guiderà il Liverpool alla conquista della Champions League vinta contro il Milan ai calci di rigore dopo avere rimontato 3 gol ai rossoneri. La stagione successiva il tecnico spagnolo vincerà la Supercoppa Europea,
sostituzione dell’attuale tecnico nerazzurro Wa l t e r Mazzarri. Q u e s t a sfida vede piatto molto più dei tre punti palio, soprattutto mister Benitez.
s u l d i i n p e r
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riflessioni Marco Papetti
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opo due settimane di allenamenti a ranghi ridotti da mercoledì i giocatori impegnati nelle Nazionali sono ritornati ai rispettivi club per preparare la partita di domenica. Per l’Inter l’impegno è particolarmente gravoso dato che affrontare il Napoli a San Siro con l’obbligo di giocare bene e possibilmente vincere non è impresa
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VINCERE PER ENTUSIASMARE
da poco. Le due squadre hanno iniziato la stagione in negativo rispetto allo scorso anno: entrambe segnano sei punti in meno dopo 6 partite, che sui 18 punti disponibili significa un 33% di performance in deficit. Mentre il Napoli sembra in ripresa dopo i risultati positivi delle ultime giornate che hanno seguito il ko interno con il Chievo, l’Inter prima della pausa
dava la sensazione di essere in una fase negativa, sia di gioco che di entusiasmo. Durante la pausa Mazzarri ha avuto il tempo di ricaricarsi e ricaricare le batterie della truppa puntando sul fatto che siamo ancora all’inizio della stagione e che per raggiungere i traguardi importanti spesso bisogna cadere per poi ripartite di slancio. Ecco perché la partita con il Na-
mazzarrate...
poli è l’occasione per raddrizzare la stagione e non sciogliersi prima ancora che sia iniziato l’inverno. E’ necessaria una prova convincente e di carattere, una partita di grande intensità e attenzione per portare a casa i 3 punti e l’entusiasmo del popolo interista. La posta in palio per entrambe le società è qualcosa di più di una semplice vittoria in campionato ma significa raddrizzare una stagione iniziata in chiaroscuro e che per mille motivi deve terminare con i colori della gloria.
In vista della partita contro la Fiorentina:
*** “La pressione ce la siamo messa da soli prendendo una scoppola. *** “Spero di sì, abbiamo visto un incidente Come facciamo sempre analizziamo le partite che si perdono ma anche quelle che si vincono e ieri l’abbiamo fatto”
*** “…Credo di essere conosciuto da sempre a Coverciano per
l’organizzazione maniacale delle squadre”.
*** “Le energie si consumano non solo quando con il dispendio musco-
lare, con la corsa, i salti e la forza, molte volte si spendono tante energie anche con il cervello e l’utilizzo degli zuccheri. Se si consuma tanto con la testa è perché siamo tesi e vorremmo mangiare l’avversario. Su questo l’allenatore lavora in modo da trovare la giusta misura per affrontare le partite. Il cal-
come quello con il Cagliari e speriamo di dare le risposte giuste. Speriamo di far vedere su un campo difficile come quello di Firenze le risposte. Parlo di una squadra vera, che abbia voglia. La squadra c’è e lotterà fino all’ultimo secondo”.
cio, come dico, è attenzione, non tensione. Le pressioni, quando un ragazzo arriva in un club come questo, sono superiori a prima, ma io lo vedo solo da un punto di vista positivo, perché i ragazzi ci tengono. Per assurdo con il Cagliari si è giocato molto tempo in dieci e nessuno aveva i crampi. In quel caso si è giocato sotto ritmo e spero sia una partita isolata”.
Inter carica! Arriva il Napoli, sosteniamola… di Luigi Rubino
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’ vero le ultime due sconfitte pesanti contro Cagliari (in casa) e Fiorentina (in trasferta) rodono il fegato, ma non bisogna abbattersi. La “beneamata” sembrava essere partita con il piede giusto, poi il motorino si è inceppato. Dopo sei giornate di campionato, l’Inter è riuscita a racimolare soltanto 8 punti ed occupa il decimo posto in classifica (due le vittorie conquistate contro Sassuolo ed Atalanta in casa). Ora al “Meazza,”sotto i riflettori c’è da affrontare il Napoli dell’ex Benitez che solo recentemente (tre vittorie consecutive tra campionato ed Europa League)
sembra aver ritrovato la strada giusta per risalire la china, dopo il flop Champions con l’eliminazione inaspettata nei preliminari e soprattutto gli stop in campionato contro Chievo in casa, Udinese in trasferta e il pareggio con il Palermo al S. Paolo, stadio più volte rivelatosi fortezza inespugnabile per gli avversari. Inter–Napoli non è comunque solo una sfida amarcord tra due allenatori che tornano a S. Siro per affrontarsi per il secondo anno consecutivo, ma anche un confronto tra due tecnici di stampo diverso, con credi calcistici completamente opposti. Mazzarri infatti ama giocare prevalentemente di rimessa, sfruttando soprattutto la
velocità sulle fasce. Benitez invece preferisce un gioco più offensivo e tambureggiante. Lo scorso anno la prima sfida al Meazza tra i due allenatori finì in parità e senza reti. L’Inter, spinta da un grande Kovacic, disputò una buona gara, sfiorando il gol in più occasioni di fronte alle ripartenze veloci del Napoli. Questa volta però i tifosi nerazzurri vorranno certamente vedere un’Inter diversa e soprattutto vittoriosa. Battere il Napoli si può, ma occorre tanta determinazione, concentrazione e forza d’urto e poi c’è da mettere da parte ogni polemica e lasciare in pace Mazzarri. Il tecnico di San Vincenzo, è vero, non ha dato finora un gioco alla squadra, ma si spera che
presto qualcosa cambi all’orizzonte. Fare previsioni nel calcio, è difficile. Il campionato è lungo e tutto potrebbe cambiare in sette mesi, quando a maggio calerà il
sipario sulla serie A. Dopo l’oscurità di solito dovrebbe risplendere la luce. Importante non mollare. L’Inter non può e non deve temere nessuno. Mazzarri lo deve
capire. Il presidenteThohir e tutti i tifosi nerazzurri aspettano la riscossa. Stasera al Meazza il sostegno non dovrà mancare. Forza ragazzi! Vinciamo…
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il punto Luigi Rubino
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entre l’Inter di Mazzarri cerca di trovare ancora un’identità di gioco, il settore giovanile continua a far felice un po’ tutti e soprattutto i tecnici Stefano Vecchi, alla guida della Primavera nerazzurra e Gigi Di Biagio, attuale trainer della Under 21, nelle cui fila militano molti giovani che hanno iniziato la loro carriera proprio con la maglia dell’Inter. Grazie all’apporto di molti ragazzi cresciuto nella “Cantera” nerazzurra, l’Under 21 proprio in settimana ha guadagnato l’accesso alle qualificazioni europee, battendo, anche se con sofferenza, la Slovacchia per 3 a 1. Alla vittoriosa gara contro gli sloveni hanno partecipato diversi calciatori che attualmente giocano in prestito in diversi club di serie A. Bardi, Bianchetti, Crisetig, Benassi, Biraghi, Longo sono le giovani promesse che il tecnico Gigi Di Biagio, con un glorioso passato in nerazzurro, ha schierato in campo a Reggio Emilia. Da incorniciare soprattutto la prestazione di Samuele Longo, che pur giocando pochi minuti, ha realizzato nel finale di gara, uno splendido gol di sinistro, mettendo in rete quasi dalla linea di fondo. Prezioso il
Inter, i giovani crescono. Bonazzoli in panchina contro il Napoli?
lavoro, invece di Crisetig a centrocampo. Il ragazzo di Cividale ( Friuli), classe ‘93 ceduto sempre in prestito quest’anno dalla società nerazzurra al Cagliari, dopo l’esperienza dello scorso anno a Crotone, si è distinto soprattutto per la sua geometria e i lanci in verticale, ma anche per qualche tentativo da fuori area. I due ragazzi hanno sicuramente margini di miglioramento e l’esperienza di Zeman a Cagliari darà certamente loro un contributo notevole per il definitivo rilancio. Thohir, che crede nei giovani, aspetta anche perché sarebbe una grande soddisfazione vedere giocare nell’Inter, ragazzi cresciuti nello stesso club e che, in fin dei conti, potrebbero far risparmiare ad E.T numerosi soldoni. Le buone notizie per i tifosi nerazzurri comunque non finiscono qui. La Primavera di Stefano Vecchi è partita con il piede giusto e dopo poche giornate di campionato sembra aver spiccato il volo. Le cinque vittorie consecutive e i tanti gol realizzati sono la conferma. La squadra è compatta in ogni reparto. La difesa, con l’apporto del centrocampo, difficilmente consente agli av-
versari di andare a rete, mentre l’attacco formato da Bonazzoli e Puscas sembra atomico. Quindici gol in due è un bottino eccezionale per due ragazzi; il primo nato nel ’97, il secondo nel ’96. Per il rumeno George Puscas la gioia è arrivata presto alla prima giornata contro il Lanciano. Cinque le reti realizzate dal giovane calciatore, seguite da altre messo a segno contro Atalanta,( 2) Udinese( 2) e Cittadella ( 1). Impressionante anche lo score realizzativo del 17enne Federico Bonazzoli. Il baby originario di Manerbio ( Brescia) oltre ad andare a segno contro Atalanta ( 1 gol) e Perugia ( 4 reti) ha realizzato, con la maglia dell’Under 19, altre tre reti nella partita per la qualificazione europea di “Championship”contro San.Marino, in Serbia. A tutto questo si aggiunge poi l’altra soddisfazione per il baby attaccante nerazzurro, inserito dal quotidiano inglese “ The Guardian” tra i migliori 40 talenti mondiali nati nel 1997. Ora, non è escluso che Bonazzoli, dopo l’infortunio di Osvaldo, possa essere convocato da Mazzarri nella difficile sfida di campionato contro il Napoli.
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Federico Bonazzoli
Infermeria nerazzurra lontano dal 100% delMarjlja Bisceglia
N
la forma e Stefano Vecchi potrebbe risultare il
on c’è pace per
salvatore della “patria”.
il povero Walter
Andando per ordine tro-
Mazzarri. In un momen-
viamo a riposo forzato
to di vera emergenza per
Osvaldo costretto a stare
giocarsela contro il Na-
lontano dai campi di gio-
poli deve attingere dalla
co per un mese almeno
Primavera. Osvaldo fuo-
a causa di un problema
ri per almeno un mese,
muscolare. Lo segue a
questa è solo la terzulti-
ruota D’Ambrosio col-
ma delle tegole in ordine
pito da un trauma di-
di tempo, Palacio ancora
storsivo al ginocchio che
lo costringerà a saltare
muscolare e la speranza è
l’incontro di questa sera.
quella di rivederli subito
medico che continua a
Anche Walter Mazzar-
Per Kovacic e Ranocchia,
in campo, magari que-
monitorare la situazione.
ri non è messo benissi-
invece, si parla unica-
sta sera, pensiero con-
Stesso discorso vale per
mo, colpito dalla classi-
mente di affaticamento
diviso anche dallo staff
Campagnaro e Jonathan.
ca influenza stagionale.
Inter Napoli: Mi ricordo si mi ricordo … I gol di Careca e i calzerot i di Giorgio Mariani domenica 19 ottobre 2014
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giù al nord
Fiore Marro
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i Inter-Napoli la cosa che mi salta agli occhi immediatamente sono i gol memorabili e spettacolari di Antonio Careca; nelle stagioni 1988-89 del 28 maggio, quando al minuto 36 Careca riceve un pallone sulla trequarti, lo fa rimbalzare per terra e fa partire uno strano bolide che si insacca nell’angolino, la partita finì 2 a 1 per la vecchia Ambrosiana, a fine stagione noi vincemmo
l’allora Coppa Uefa e l’Inter di Trapattoni il campionato, cosa ora difficilmente attuabile, visto la rosa e il tecnico dei meneghini. Nella stagione del secondo scudetto partenopeo finì 3 a 1 per i nerazzurri con
un ennesimo, fantasmagorico gol del puntero triste di Araraquara, era la 26° giornata di un freddo pomeriggio padano del 25 febbraio 1990, la rete al 7 minuto del centravanti carioca che saltò come birilli i difensori dell’Inter, andrebbe annoverato nel museo delle delizie balistiche della storia del pallone. La gara terminò 3 a 1 per i padroni di casa, ma a fine stagione il Napoli portò a casa lo scudetto. Per dirla tutta nel torneo del 198687 che ci vide vincere per la prima volta un campionato, a San Siro addirittura
perdemmo a pochi minuti dalla fine, che dire: perdere a Milano porta bene. L’ultima vittoria del Ciuccio contro l’Inter a San Siro è datata 2 ottobre 2011 per un rotondo 0-3 segnarono, nel primo tempo Hugo
Campagnaro (oggi semi - pensionato dei nerazzurri) sulla respinta del portiere Julio Cesar dal tiro dal dischetto di Hamsik al 42°. Nella ripresa Il Napoli raddoppiò con Maggio al 56°, l’ultimo gol fu Hamsik su perfetto assist di Lavezzi al 75°. Prima di questa vittoria, per gli azzurri solo magri bottini al Meazza, per ritrovare una ulteriore affermazione infatti bisogna addirittura ritornare alla stagione 1994-95 quando i campani vinsero 2 a 0 con reti di Andrè Cruz e di un autorete di Wim Jonk era l’11 dicembre 1994. Nel cassetto dei miei ricordi rammento calciatori che hanno indossato sia la maglia azzurra che quella nerazzurra: Ramon Angel Diaz il centravanti che solo nel Napoli non ha dato modo di far apprezzare le sue doti di vera punta, all’Inter fu protagonista fino a vincere lo scudetto, Mimmo Caso tecnica sopraffina che purtroppo fece scorgere più a Milano e Firenze che da noi, Peppeniello Massa uno dei tanti scugnizzi della banda di mister Vinicio, gol e dribbling fantasmagorici,Fabio Cannavaro che invece a Milano non ha dato il me-
glio di se ma che a Napoli e in altri lidi ha dimostrato tutta la sua immensa classe di difensore insuperabile, di Tarcisio Burgnich ho
ha giocato in un Napoli e in una Inter di un periodo assolutamente anonimo per la storia di entrambe le compagini: Giorgio
zo, il suo calcio è brutto e se ne sono accorti anche i media lombardi e i tifosi interisti, certo è aziendale come allenatore e riesce a
parlato già ampiamente in un altro articolo e appare tra l’altro uno dei pochi che ha fatto bene sia sotto il Vesuvio che in Valtellina e ultimamente Walter Gargano che è ha fatto la spola tra il San Paolo e San Siro, calciatore con il dente avvelenato nei confronti di Walter Mazzarri; ma quello a cui sono legato, come capita spesso è un calciatore minore di cui si persero presso le tracce e che
Mariani, il ricciolone dai calzerotti abbassati e con la chioma perennemente scomposta, ricordi di un’infanzia lontana che mitizzava forse in maniera eccessiva chi appariva dalle Figurine Panini in maniera non proprio convenzionale, Mariani è volato a cielo nel 2011 è anche lì di certo starà deliziando gli angeli con i suoi cross e le sue deliziose piroette. Due parole sul tecnico di San Vincen-
cavare sangue dalla rape, ma quando c’è da giocare a pallone, la sua natura si perde, perché lui non è in grado di sviluppare gioco è una specie di Zelig, un camaleonte che, per difendersi, si mimetizza trasformandosi fisicamente in personalità simili al contesto in cui si trova,ma che di suo non ha più nulla. Non mi dispiacerebbe vederlo perdere e addirittura esonerato.
FUGA JUVE CON LA ROMA AVVELENATA domenica 19 ottobre 2014
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veleni di Juve-Roma sono ancora nell’aria e nemmeno i due impegni ieri sera col Sassuolo e il Chievo, mentre veniva completato Stadio5, pensiamo possano aver allontanato del tutto i malumori dei giallorossi di Garcia e le preoccupazioni di Allegri. Se le due principesse del campionato vanno avanti a gomitate, al contrario, Sampdoria e Udinese provano oggi ad allungare ancora il passo affrontando rispettivamente il Cagliari al Sant Elia e il Toro all’Olimpico. dove uno Stramaccioni che maledice gli ultimi secondi del Friuli col Cesena è accompagnato da
nazionale di Luigi Sada
C
hi si contenta gode, dice un vecchio, quanto discutibile, proverbio. Conte si è detto, tutto sommato, soddisfatto dell’Italia vista con l’Azerbajgian e Malta. contento lui...Ma la verità è che quest’Italia targata don Antonio è poca cosa se si pensa che la Croazia agli azeri ha rifilato l’altra sera un 6-0 tennistico annientandola sotto ogni aspetto mentre la Norvegia, da noi battuta fra l’entusiasmo generale. con Malta a la Valletta ha passeggiato vincendo per 0-3 senza problemi. Dunque, se l’Italia è così brava come sostiene l’ex mister della
un furioso Ventura scippato a Napoli dopo aver assaporato i tre punti per buona parte della gara grazie a una splendida rete dell’ex Quagliarella. La Samp che invece non si ferma mai va invece da Zeman che ancora sogghigna soddisfatto per il poker rifilato all’Inter in quel di San Siro tre settimane fa. E a proposito di San Siro ecco l’Inter delle delusioni che affronta un Napoli deciso a portarsi a casa l’intera posta
Luigi Sada
F
uga del Marsiglia in Ligue 1 col Psg in affanno dopo la battuta d’arresto casalinga col Monaco. La squadra di Blanc fa fatica ad ingranare e l’undici di Bielsa ne approfitta. Il Psg al Parco dei Principi va in gol con Moura ma Martiaz replica alla grande. Il Marsiglia fa il pieno espugnando Caen mentre il Bordeaux cade nella terra dello champagne liquidato dal Reims. Oggi al Velodrome la capolista ospiterà il Tolosa. col Bordeaux che dovrà vedersela col Caen. In Liga dopo l’ubriacata di reti del Real Madrid al sempre più in crisi Atletich
campionato
Laura Tangari che questo pomeriggio saranno di scena a Verona contro la squadra di Mandorlini rivelazione del campionato con Sampdoria e Udinese. Il compito dei rossoneri non sarà facile ma Inzaghi farà bene a non lasciare in panchina Torres perchè lo spagnolo è sicuramente una carta vincente che non va sprecata solo per il fatto di aver deluso nell’ultimo match col Chievo.
DUE FIGURACCE PER L ITALIA DI CONTE
Juve perchè con l’Azerbajgian e Malta ha faticato come un bufalo che tira una carretta carica di pietre a vincere queste due gare? La verità è che siamo rimasti ai tempi di Prandelli col timbro marcato dall’insuccesso col Costarica e il tonfo con l’Uruguay di Suarez, il vampiro di stato del quale Chiellini porta ancora i segni a distanza di quattro mesi. A proposito di Chiellini vi ricordate che i due gol agli azeri sono firmati da lui e la rete vincente di Malta è stata opera di Pellè con un fortunato tapin? Bene, questa è l’Italia magari capace di far male alla Croazia a Milano,
stadio di San Siro, il prossimo 18 novembre. Ma è un’Italia che non piace, bocciata da tutti, che dovrà cambiare sicuramente qualcosa perchè se il gioco è quello vista in queste due ultime partite c’è poco da stare allegri. Stesso discorso, o quasi, anche quello dell’Under 21di Gigi Di Biagio. Gli azzurrini hanno letteralmente scippato la povera Slovacchia colpevole di aver giocato a Reggio Emilia e di avere avuto un arbrtro scozzese capace di fischiare il contrario di tutto. Agli slovacchi non è stato dato un rigore grande come una casa e in più due giocatori sono
IL MARSIGLIA ALLUNGA IL PASSO estero
che darebbe fiato a Benitez ma che condannerebbe Mazzarri al licenziamento ipotizzato non solo da Thohir ma anche dai tifosi nerazzurri inferociti per i sette gol incassati nelle due gare col Cagliari e la Fiorentina. Mazzarri, tra l’altro, non è tranquillo perchè la Nazionale gli ha portato via Ranocchia e Osvaldo due punti di forza della formazione nerazzurra, messa in croce e derisa dai cugini del Milan
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Bilbao seppellendolo con cinque gol tre dei quali firmati da Cristiano Ronaldo sempre più capocannoniere del campionato. Grande Valencia che elimina i campioni in carica dell’Atletico Madrid con un secco 3-1 che spezza i nervi a Simeone. Oggi il Valencia è chiamato a difendere il secondo posto sul difficile terreno del Deportivo La Coruna. Il Barcellona intanto non perde un colpo e va a vincere a Madrid per 0-2 col Rayo Vallecano. In Bundesliga, dopo tante polemiche il Bayern Monaco torna grande battendo con un poker all’Allianz Arena l’Hannover, sorpresa di questa fase iniziale del torneo. Finisce invece ancora una volta al tappeto il Borussia Dortmund capitolando davanti ai propri
tifosi con l’Amburgo. Bene l’Hoffenheim collocatosi alle spalle della squadra di Guardiola grazie al successo con lo Schalke 04. Si
stati cacciati frettolosamente dal campo con due cartellini rossi che lasciano mille dubbi. In Repubblica Ceca
gli Slovacchi non ci saranno, l’Italia sì. Una vergogna. Non ci saranno neanche Spagna e Francia uscite con le ossa rot-
te dalle sfide con la Serbia e la Svezia. Ma almeno loro non sono state aiutate dall’arbitro.
riprende la matricola Paderborn pareggiando sul difficile campo del Bayer Leverkusen attualmente in terza posizione. In Inghil-
terra attesa per il Manchester United chiamato a vincere sul terreno del WBA per non perdere contatti ci piani alti della classifica
dove primeggia il Chelsea che arriva dalla vittoria con l’Arsenal con gol di hazard e Diego Costa sempre più beniamino dei Blues.
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domenica 19 ottobre 2014
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vita di club Giovanni Labanca
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omenica 12 Ottobre, come di consueto ad ogni inizio di campionato, si organizzano le riunioni degli Inter Club di tutte le regioni italiane. In Basilicata, a Vaglio, una delle sedi dei Club lucani, la riunione regionale del coordinamento lucano ha radunato quasi tutti i club, sotto la regia del coordinatore Ludovico Iannotti. Questi, come è prassi consolidata, ha esposto agli iscritti il nuovo programma messo a punto dal Centro Coordinamento che, anno dopo anno, prevede sempre nuove iniziative a favore dei soci, che possono vedere sempre meglio soddisfatte le loro esigenze per seguire la squadra del cuore. I presidenti intervenuti hanno potuto anche pianificare insie-
Inter Club Basilicata me al coordinatore regionale, Ludovico Iannotti, le attività che li vedranno protagonisti nel corso della stagione, in fatto di trasferte e quant’altro concerne il lavoro stesso dei singoli Club. Il coordinatore ha poi consegnato ai club affiliati il gagliardetto che il CCIC ha prodotto per tutti i club attivi della stagione in corso e ha illustrato i nuovi vantaggi che Fc Internazionale ha pensato per i propri associati. La giornata si è conclusa con un pranzo conviviale all’insegna della festa per la piena soddisfazione di tutti i partecipanti. In precedenza, il 3 Ottobre, i cancelli di Appiano Gentile, nel programma di accoglienza previsto dalla società, si sono aperti per venticinque tifosi nerazzurri appartenenti al Coordinamento Basilicata e al
Inter club Monopoli
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traguardi si raggiungo con sacrificio e passione. E’ quello che ha fatto l’Inter Club “Sante Puteo” di Monopoli, in questi giorni:25 anni di attività. Alla grande festa organizzata domenica 12 ottobre, presso i saloni del rinomato Copagabana , più di 300 entusiasti soci hanno dato sfogo alla loro gioia e passione per la prestigiosa meta raggiunta in nome della Beneamata. L’Inter Club di Monopoli , grazie all’instancabile lavoro del presidente Brescia e dei suoi collaboratori, è diventato il primo club per iscritti nella provincia di Bari e il secondo in Puglia, fatto sottolineato con orgoglio dallo stesso presidente “ Per questo siamo molto orgogliosi e colgo l’occasione per esprimere la mia massima gratitudine a tutti gli iscritti, che, anche nelle occasioni non liete, hanno dato prova di grande attaccamento ai colori sociali. Ringrazio anche la dirigenza del Centro che ha voluto onorarci della presenza di Valerio Bressani, come segno di riconoscimento della nostra attività, collegata ,non solo al calcio, ma anche all’aspetto sociale a favore
della intera comunità di Monopoli. Questo per noi è un bellissimo obbiettivo, ma è pur sempre un punto di partenza per fare ancora meglio”. Valerio Bressani ,per il CCIC ed a nome della Società, ha ringraziato dell’invito ed elogiato con toccanti parole tutto il Club che ,da sempre, anche con l’assidua presenza a San
Coordinamento Marche. Hanno partecipato, per la Basilicata: Alessia, Martina ed Antonio Cavallaro (Vallenoce), Francesco Ugolini (Matera Cambiasso), Antonio e Rocco Iosco (Castelmezzano), Giacomo Calciano (Campomaggiore), Antonio Zaza e Salvatore Amorosi (Montescaglioso) accompagnati dal Coordinatore Regionale Ludovico Iannotti. Per le Marche erano presenti: Ernesto ed Emidio Cruciani (Pagliare del Tronto), Edoardo e Massimo Zagaglia (San Benedetto), Gilio e Matteo Perticarari (Pollenza), Gianluca e Nicholas Cecchini (Recanati), Diego, Nicola e Alessandro Bartolini (Marotta), Gino Bordi e Roberta Moschino (Ancona) accompagnati dal Coordinatore Regionale Mario Montesi.
razzurro, Giovanni Copertino. Il direttivo dell’Inter Club a dimostrazione dei buoni rapporti con
Siro, ha dimostrato alla squadra grande affetto. Come riconoscimento tangibile ha donato al presidente uno storico cofanetto di Pin storici della FC Internazionale. Presenti alla magnifica manifestazione anche il Coordinatore Regionale Giovanni Pezzuto e l’Assessore Comunale di Monopoli, super tifoso ne-
la tifoseria di altre squadre e con il mondo civile, ha ricevuto una targa ricordo da parte del Milan Club di Monopoli , dall’Avis sezione “Angelo Menga” e una pergamena da parte del Comune di Monopoli. A conclusione della lauta cena, con balli e attrazioni varie, si è svolta una lotteria con tantissimi premi messi in palio da alcuni esercenti locali, con premio finale la maglia autografata dal capitano della squadra Andrea Ranocchia.
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YOUSUKE KOBAYASHI Il manager giapponese pronto a portare in Italia il nuovo Honda
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e difficoltà sicuramente non mancano, e decisamente si tratta di progetti molto ambiziosi, ma Yousuke ci proverà in tutti i modi a proporre dei giocatori professionisti all’altezza dell’ ex campionato “piu’ bello del mondo”, non dimenticando che dopo l’ esperienza nipponica di Mister Zaccheroni, anche il calcio del Sol Levante è notevolmente cresciuto diventando competitivo nell’ ambito FIFA, come hanno ben dimostrato gli ultimi mondiali Brasiliani. Sicuramente il Giappone si e’ mostrato molto più degno e decoroso della nostra Nazionale.
La festa al Just Cavalli Restaurant & Club di Milano
foto di Mario Castaldi
THE CHAMP domenica 19 ottobre 2014
“Dall’esterno è sembrato un campionato facile ma non è stato così, venivo da due errori nelle ultime gare. Io sorrido sempre ma la pressione la sentivo, senza l’appoggio del team, di Honda e della famiglia non ce l’avrei fatta, Qui in Giappone va di moda il karaoke, stasera andremo a cantare We are the champions”. “Senza preoccuparmi di Lorenzo, ma solo di Rossi e Pedrosa. All’inizio non ero il Marquez di sempre, avevo paura di sbagliare. Poi, lentamente mi sono sciolto, ho passato Valentino e ho preso un po’ di vantaggio, Sul traguardo ci ho messo un po’ a realizzare di avere vinto. Lo scorso anno avevo avuto tempo per immaginarmi quel momento, questa volta no”. Due titoli consecutivi, impresa non facile se in pista devi correre contro Lorenzo, Pedrosa o Valentino Rossi al quale deve strappare il record dei sette titoli mondiali. “A me i numeri non mi interessano, il mio sogno l’ho già realizzato. Sicuramente un pilota vuole sempre vincere e migliorarsi. L’ho fatto in questa stagione e non c’è un segreto particolare, bisogna sapere ascoltare e imparare. So che non si può mai sapere cosa riserverà il futuro, quindi bisogna godersi il presente”. “Un sogno però ce l’ho ancora, quello di festeggiare il titolo in Moto3 di mio fratello Alex, vincitore della gara di Motegi e in testa al campionato. Non voglio mettergli pressione, ma sono orgoglioso di lui. Dopo avere realizzato il mio sogno nelle ultime tre gare cercherò di aiutarlo a raggiungere il suo”.
motoGp Bianca Ara
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a gara, si sapeva, è iniziata con molta tensione per il neocampione del mondo Mar Marquez che ha sbagliato la partenza, ma dopo pochi giri ha ripreso in mano la situazione e quindi la corsa. Per chiudere la stagione doveva arrivare prima di Dani Pedrosa, 75 punti di vantaggio sul compagno di scuderia, e di Valentino Rossi distaccato da 75 punti. Così è stato, è riuscito a tenerli entrambi dietro. La gara è stata dominata da Jorge Lorenzo, secondo Marquez, terzo Valentino Rossi seguito da Dani Pedrosa che non ha fatto una buona gara e rinunciando al podio già in avvio gara. Le Ducati hanno fatto un gran passo avanti ma ancora lontani dal podio. Andrea Dovizioso chiude al 5° posto
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KATANA E CASCO D’ORO PER MARQUEZ CAMPIONE DEL MONDO
Lo spagnolo ha bissato senza sorprendere nessuno
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utto secondo copione, anche se nelle ultime gare ha faticato più del previsto, Marc Marquez si laurea campione del mondo per la seconda volta consecutiva e sulla pista di casa Honda. Che dire, il mondiale ha subito preso la strada dello spagnolo che ha dovuto contenere gli attacchi degli avversari, non ultimo quelli del suo idolo Valentino Rossi, da .. in poi, dove Pedrosa ha interrotto la sua striscia positiva da record. In Giappone la gara per il neocampione non era iniziata bene, sapeva che per conquistare il titolo doveva piazzarsi almeno secondo. La partenza non è stata delle migliori, ma sono bastati pochi giri per rimontare con fredda lucidità, prerogativa dei campioni veri, riuscendo a superare anche lo scoglio Rossi -che fino al sedicesimo giro occupava la seconda posizione- con qualche numero che ha rimesso in pista i vecchi sorpassi e risorpassi. L’obiettivo era tutto sulla seconda posizione, Lorenzo risultava ormai imprendibile. Il secondo gradino del podio l’ha dovuto comunque sudare con Rossi e Pedrosa che lo hanno tallonato fino alla fine. Nel giro d’onore è stato premiato da un uomo vestito da samurai con la spada giapponese, katana, ed un casco celebrativo color oro. Abbiamo assistito alla grande emozione dello spagnolo che
ha tagliato, con la spada appena ricevuta, la fune che ha permesso al palloncino bianco con su stampato il numero uno di volare nel cielo orientale. Altro record targato Marquez: è il primo titolo della classe regina vinto
dalla Honda sulla pista casalinga. Ora tutti i sostenitori dello spagnolo attendono il prossimo traguardo: i sette titoli vinti da Valentino. La gara è stata vinta da Jorge Lorenzo, ma il palcoscenico era tutto per Marc Marquez.
FILO DIRETTO MILANO-MATTINATA domenica 19 ottobre 2014
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Severa Bisceglia
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e bellezze mozzafiato del Gargano (FG), ormai parco giochi d’Europa, hanno fatto da sfondo alla 1° edizione della Settimana Running tenutasi dal 9 al 12 ottobre scorso. Il primo evento di corsa importante in Italia, fortemente voluto dalla Regione Puglia e da Pugliapromozione per rilanciare la regione, ha potuto soddisfare le principali discipline outdoor come il trail running, skyrunning, jogging e altre discipline. Gargano Running Week, organizzato dalla A.s.d. Orma di Mattinata, ha aperto e chiuso i giochi nella “Perla del Gargano”, la ridente cittadina di Mattinata. L’organizzazione della manifestazione sportiva porta la firma del milanese Davide Orlandi. I corridori hanno dominato le più svariate aree dello sperone pugliese percorrendo spiagge, campagne e grotte calcaree fino a raggiungere la Foresta Umbra, oltre i 1000 metri s.l.m. cimentandosi nei vari percorsi previsti, Delle cinque gare previste, le più gettonate sono state
la 14, 35 e 70 km. Un grande successo che ha visto la partecipazione di circa 3000 corridori, di cui oltre seicento atleti stranieri provenienti da dodici Paesi europei. L’evento sportivo ha colorato l’intera piana di Mattinata, e non solo, partendo con la gara “I 10.000 ulivi”. Il giorno dopo due le gare: Gargano Raid, 75 km, e Mattinata Trail lungo un percorso di 34 km. Domenica si sono chiusi i giochi podistici con “Gargano Half Marathon, manifestazione a carattere nazionale, e “Saraceno Trail”. Una grande iniziativa che ha visto coinvolti grandi e piccini, professionisti e non. I bambini hanno fatto da cornice nella giornata inaugurale cimentandosi nelle Young Guns. I più piccoli, 2-3 anni, hanno corso i 200 metri fino ad arrivare ai tredicenni che si sono cimentati nella due chilometri. Tutti i giovani atleti sono stati premiati con la medaglia di partecipazione. La manifestazione è andata oltre le gare arricchendo il programma con spettacoli e iniziative promosse dal Comune di Mattinata e dalle varie Associazioni con canti, balli e concerti ad opera del complesso bandistico del paese. Per riprendersi dalle fatiche delle corse sono stati preparati banchetti con prodotti e cucina tipici del posto.
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a prima gara “10.000 Ulivi” ha visto 400 partecipanti correre lungo un percorso di 10 chilometri disegnato tra le vie e gli uliveti che circondano Mattina, paese ospitante e quartier generale dell’intera manifestazione. Ad entrare nella storia della competizione, come primo vincitore della manifestazione iridata, è il trentasettenne Matteo Notarangelo di San Giovanni Rotondo che ha corso, praticamente in solitario, con i colori dell’Atletica Vomano fermando il cronometro a 33’16”, seguito a 3’13” da Tito Tiberti. Chiude il podio Alessandro Tomaiuolo dell’ASD Gargano 2000 con il tempo di 36’24”. Tra le donne, invece, primeggia la svizzera Elisabeth Wyss con il tempo di 46’02”, sul secondo e terzo gradino del podio sono salite le sorelle Ghaoui, Maria ed Elin.
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Matteo Notarangelo
vincitore della “10.000 Ulivi”
’ultima gara che ha chiuso questa prima edizione, la più spettacolare, si è svolta sul monte Saraceno a picco sul mare e sulla spiaggia di Mattinata. Bellezze straordinarie che hanno fatto da cornice alla prima di una lunga serie di iniziative, almeno così ci auguriamo tutti.
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omplimenti al milanese Davide Orlandi capace di fondere, in un evento di questa portata, le bellezze storiche e naturali di un’area geografica spesso poco visibile con la cultura dello sport facendone una grande festa. Grazie alla Regione Puglia e Pugliapromozione. Un grazie speciale ai mattinatesi che si sono mostrati all’altezza dell’evento accogliendo un numero di persone, tra atleti e addetti ai lavori, superiore allo stesso numero degli abitanti mostrando loro, oltre alle bellezze naturali del posto, la bellezza d’animo che alberga in ogni singolo MATTINATESE.
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ella Saraceno corsa off-roa la distanza di 14 metri, ha domin lombardo Riccard Gaetano con il t di 50’45” battend sprint Mario Terb in ritardo di 4”. La posizione è stata quistata da Giam Bianco.
CON IL “GARGANO RUNNING WEEK”
o Trail, ad sulchilonato il do De tempo do allo bonetti a terza a conmpiero
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l Gargano Raid, percorso di 77 km su sterrati e tratturi mattinatesi, è stato dominato dal milanese Filippo Canetta che ha lasciato stancare i diretti avversari, come il valtellinese Cristian Pizzati che aveva allungato ad inizio corsa per poi ritirarsi all’uscita dalla Foresta Umbra a causa di un colpo di calore, per sferrare l’ultimo scatto vincente poco prima della spiaggia di Mattinatella su Tito Tiberti. Dopo 8 ore di gara ha visto premiate le fatiche di una gara su percorsi molto impegnativi e per nulla facili. Sul secondo gradino del podio è salito l’inglese Bellamy Stewart con il tempo di 8h25’07” seguito da Manolo Federici e Leonardo Camilloni, entrambi terzi. Tra le donne la prima a salire sul podio è stata Simona Morbelli con il tempo di 9h23’35”.
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Filippo Canetta vincitore del Gargano Raid
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a 34 km Mattinata Trail è stata vinta da Luigi De Franceschi con il tempo di 3h11’48” seguito venti minuti dopo dal giornalista Riccardo De Gaetano, il terzo tempo è stato quello di Giuseppe Fatone. Per le donne, invece, ha vinto Marianna Sollazzo, 4h54’12”, battendo nella fase finale Teresa Lelario in ritardo di poco più di due minuti. Al terzo posto si classifica l’olandese Lydie Thomassen.
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ALCIONE SUPER STAR FRA GLI ALLIEVI
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o sapevate che nel campionato lombardo Allievi c’è una squadra che sta battendo tutti i record, forse del mondo? Probabilmente no. Si tratta dell’Alcione formazione del girone V attualmente al comando della classifica con 15 punti in cinque partite. Tutto okaj direte voi? Sì, d’accordo. Ma l’Alcione in cinque gare ha messo a segno ben 52 gol una media di 10,4 a partita. Un neo però c’è l’Alcio-
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ne ha incassato una rete. Ultima goleada 11-0 al Muggiano. Negli altri gironi qualcuno cerca di emulare l’Alcione, vedi nella fascia dei Giovanissimi con l’Accademia Internazionale nel Gruppo N dove oltre al bottino di cinque vittoria in altrettanto match ha messo a segno 46 gol senza prenderne alcuno. Ultima perfomance 13-0 al Sempione Half. Ma attenzione l’Alcione è ancora protagonista nel gi-
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curiosità di Daniela Veronese
rone U dove con l’11-0 in casa dell’Arca ha toccato le 44 reti senza subirne. Da segnalare anche il Romano Banco, sempre fra i Giovanissimi con 5 vittorie su 5 e un bottino totale di 40 reti, 1 sola incassata. Bene pure il Rozzano nel girone W con 32 in 4 gare una rete subitaa.
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COUNTDOWN PER LA 4° TAPPA DI “MONZA CHALLENGE” - MONZA MARATHDN TEAM atletica
di Chiara Franzetti
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anca poco al quarto ed ultimo appuntamento del “Monza Challenge 2014” la autumn edition in programma sabato 8 novembre al Parco Reale di Monza. Nonostante il tempo stringa, in casa Monza Marathon Team, società sportiva ideatrice e organizzatrice della manifestazione, tutto è tranquillo e silenzioso. Segno che il meccanismo dei quattro ritrovi running stagionali è ormai ben oliato e rodato: la passione per la corsa, il profondo legame di amicizia che unisce chi lavora dietro le quinte per la buona riuscita della manifestazione, la cura dei dettagli in ogni aspetto
logistico e organizzativo, e la splendida cornice del polmone verde brianzolo, ne hanno infatti decretato il grande successo. “Ci piace correre e divertirci correndo”, dichiara Andrea Galbiati, Presidente MMT, “cercavamo una nuova occasione per condividere la nostra passione, dando la possibilità di sfidare noi stessi o i compagni di allenamento con tanto di pettorale, chip e pacco gara o più semplicemente avvicinando nuovi amici e famiglie alla corsa: il Monza Challenge è il risultato in cui sono confluiti i nostri desideri. E vista l’adesione e la grande affluenza di runners avute sia nell’edizione pilota del 2013, sia nelle tre tappe di quest’anno, ci ripeteremo anche in futuro; e per il prossimo anno, abbiamo già
delle novità da proporre.” La formula di questi appuntamenti in corsa è originale e innovativa. Si sceglie una delle quattro distanze certificate FIDAL, disponibili all’interno del Parco Real, 3K, 5K, 10K o 21.097K. Ci si presenta al chilometro “zero” - entrando da Porta Monza -, tra le 9.00 e le 10.00, per decidere poi autonomamente quando partire. Se non ci si è già iscritti in precedenza tramite il sito www.otc-srl.it, si può procedere in loco - sempre che i cento pettorali disponibili on site non siano già esauriti. Ci si cambia, ci si riscalda un po’ ... e via di corsa per sfidare sé stessi e verificare di quanto si è migliorati sul percorso dopo settimane e settimane di allenamento. E al traguardo, un dolcissima sorpresa
con brioche, thé e cioccolata calda per tutti! Non va infine dimenticato che partecipando a “Monza Challenge” si fa del bene due volte; è risaputo da sempre che mens sana in corpore sano; quindi movimento ed energia che giovano alla mente e al fisico. In secondo luogo, una parte della quota di iscrizione che da diritto a chip e pettorale, attestato di partecipazione, pacco gara all’arrivo e assistenza sanitaria, viene devoluta ai due progetti charity sostenuti dall’organizzazione: Monza Città Cardioprotetta e DAl! Comitato Maria Letizia Verga. A questo punto, non c’è scusa che tenga: sabato 8 novembre, Vi aspettiamo ancora più numerosi al chilometro zero! Per maggiori info: monzamarathonteam.it
Il mondo del Novecento domenica 19 ottobre 2014
arte e fotografia
Marby
L
e opere d’arte del ‘900 sono racchiuse nei luminosi e ben organizzati spazi delle Gallerie d’Italia in piazza Scala a Milano. L’attuale collezione che vanta oltre 3000 opere tra dipinti, sculture e altre tecniche artistiche ci narrano la storia e i protagonisti di un secolo, quello del Novecento, denso di grandi cambiamenti sto-
Bauhaus che ha formato gli artisti più rivoluzionari, in campo astratto e poi concettuale, all’America rappresentata dalla Pop art fino all’Italia con i primi artisti del movimento Futurista fino a quello Spazialista, il cui protagonista assoluto è Lucio Fontana. E’ in questo ambito che si colloca l’opera monografica dell’artista Rodolfo Ari-
quadro dal titolo “Modificazione” che è già presagio di un cambiamento sia tecnico che di contenuti. Percorsi dell’anima. Sempre più inquieta, dettati dall’esigenza, come
Camera grigia 1997
e l’emozione che lo contiene senza bisogno di fronzoli che distraggono. I titoli “Cuore freddo “, “Camera grigia”, “Anima buia”, “Chi ama crede”, “Sotto la superficie” ci condu-
In Piazza della Scala una collezione di tremila opere d’arte del resto per molta pittura di quel periodo, di passare dalla pittura figurativa e oggettuale che rappresenta la realtà a un modo più interiorizzato, per vivere invece le emozioni che la realtà stessa ci procura. Per questo le sue opere hanno titoli che ci spronano a riflettere e non solo a guardare. E le sue forme sono geometriche. Il rettangolo e il quadrato, che sintetizzano il pensiero
Anima buia 1996 rici e politici che hanno avuto ripercussioni inevitabili sull’opera di quegli artisti che hanno rivoluzionato il linguaggio espressivo, che va dal realismo quasi fotografico di natura storica, alla pittura di genere, fino all’arte concettuale e della transavanguardia. Visitare questi spazi ci aiuta a capire il nucleo fondamentale dell’arte astratta. Quel nuovo linguaggio che caratterizza sia l’Europa, sia l’America dal 1909 fino a oggi. Dalla Germania con la scuola del
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Chi ama crede 1997
cono alla nostra interiorità e ci aiutano a riflettere sulla nostra esistenza. A coronare l’opera dell’artista è anche una serie di scritti, in forma di racconto breve, riflessioni sul fare pittura, dialoghi immaginari con autori del passato come Rembrandt, Vermeer e Rothko, con cui condivide il dramma esistenziale, il silenzio siderale delle nostre anime ma anche la tenerezza e la gioia della creazione.
cò, dal titolo” Rodolfo Aricò . Pittura inquieta”, a cura di Francesca Pola nell’ambito del progetto Cantiere del ‘900. Il percorso espositivo ha come filo conduttore l’ultimo lavoro dell’artista, protagonista dell’arte italiana della seconda metà del XX secolo e punto di riferimento di quella corrente internazionale che dagli Stati Uniti prende il nome di Post-Minimal Painting (Pittura Analitica nella definizione italiana). A introdurre la sua opera è un
Dramma Apollineo 1997 Modificazione 1960
Gallerie D’Italia- Piazza Scala Milano Rodolfo Aricò. Pittura inquieta Gli anni Novanta Dal 3 ottobre 2014 Cuore freddo 1997
al 18 gennaio 2015
Notizie da un interno 1997
musica Riccardo Sada
Un album vola nell’universo
“Guardians Of The Galaxy The Avesome Mix Vol. 1” è la colonna sonora del nuovo film Marvel che ha sbancato i botteghini americani
Prima posizione nella classifica dei dischi più venduti in Usa
D
al martedì 21 ottobre la colonna sonora del nuovo film Marvel, “Guardiani Della Galassia” (nei cinema italiani il giorno seguente; negli Usa poi ha sbancato i botteghini) riecheggerà anche nel nostro Paese, puntando su un suono che arriva direttamente dagli anni Settanta (David Bowie, Jackson 5, Marvin Gaye a tanti altri). Conquistata la numero uno della classifica dei dischi più venduti in America, la Billboard Top 200, e dopo una prima posizione su iTunes in oltre 29 paesi del mondo, la colonna sonora svolge un ruolo fondamentale nel film della Marvel. Il regista James Gunn ha affermato: “Uno dei punti fondamentali del film è il fatto che Quill possiede una cassetta con una compilation [Awesome Mix #1] che sua madre ha fatto per lui e che gli ha dato prima di morire. Sono le canzoni degli anni ‘70 che lei amava e questa cassetta è l’unica cosa che gli resta di lei e della sua casa sulla Terra. La compilation rappresenta un legame con il passato e riflette la tristezza che prova per aver dovuto lasciare tutto ciò che aveva”. Per il pubblico il legame fra que-
sto bizzarro universo e il nostro mondo attuale è forte: “Questa visone diversifica questo film dagli altri film d’avventura nello spazio perché ci informa che la storia è ambientata ai nostri giorni. La musica occupa un ruolo importante nel riproporci un passato a noi molto familiare”, ha sottolineato Gunn, che ha chiesto al compositore Tyler Bates di completare alcune tracce musicali per il film prima che iniziassero le riprese, per poterle ascoltare sul set. “Anche la musica composta per il film svolge un ruolo importante”, ha dichiarato Gunn. “Ho iniziato subito a lavorare con Tyler Bates, il compositore con cui ho fatto altri tre film; insieme abbiamo scritto parte della colonna sonora con un certo anticipo per poter utilizzare la musica sul set quando giravamo le scene più emozionanti o rocambolesche. È utile ascoltare la musica sul set per entrare nell’atmosfera del film. Grazie alla musica gli attori hanno una migliore percezione del tipo di film che stanno facendo. Inoltre le riprese diventano molto più interessanti”. Nel descrivere il modo in cui
alcuni brani musicali sono stati scritti in anticipo rispetto al resto della colonna sonora, Bates ha spiegato così il suo punto di vista: “Ho scritto la musica basandomi sul copione, sulla previsualizzazione di alcune scene, e su alcune conversazioni che ho avuto con James. È stata una splendida opportunità scrivere la musica da utilizzare sul set durante le riprese, perché stabilisce l’atmosfera, il tono e il ritmo seguito dagli attori e dalla troupe. È un metodo di lavoro a cui James e io stavamo già pensando da tempo e che abbiamo finalmente realizzato con Guardiani della Galassia, e ne sono entusiasta”. Chris Pratt ha detto invece di aver visto la possibilità di lavorare con la musica di sottofondo come un valore aggiunto per il film. “Dal punto di vista di un attore, la musica aiuta a capire cosa sta succedendo nel film, inoltre alleggerisce la pressione e consente di entrare maggiormente nella scena e di completamente presente a te stesso in quel momento”. Info su www.marvel.com
SULL’IMPERO DI VEGA IL SOLE NON TRAMONTA MAI D
al dj e produttore Louie Vega (nella foto insieme alla moglie Ananè) le buone notizie non mancano davvero mai. Fresco reduce dal suo dj set di sabato 11 ottobre allo Shed Club di Busto Arsizio, ubicato a pochi chilometri di distanza dall’Aeroporto Internazionale di Milano Malpensa, Vega si conferma sempre uno dei pochi, autentici artisti dell’art of djing. La sua House Music da sempre è sinonimo di qualità e ricerca, emozioni e ricerca dell’inedito; tra le gemme di una carriera straordinaria, basterà ricordare la sua vittoria ai Grammy Awards (2008), l’esibizione al Superbowl Pre-Game Show (2007), le performance con il Cirque du Soleil, al Festival Jazz di Montreaux, il suo ensemble Elements of Live, ed i Masters At Work, fortunatissimo sodalizio creato insieme a Kenny Dope Gonzales nel 1991. Un duo
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che è stato appena celebrato con la raccolta Defected presents House Masters: Masters At Work, uscito lo scorso 21 settembre in quadruplo cd, doppio vinile e in digitale. Quaranta brani in tutto, continua fonte di ispirazione per chiunque approcci la house music. Sabato 03 ottobre, invece, è uscito il nuovo disco di Sunset Ritual, il progetto che lo vede protagonista insieme alla moglie Ananè. Gran parte di queste tracce sono state ovviamente suonate sabato 11 ottobre allo Shed, un club che negl ultimi due anni ha saputo ospitare top djs quali David Morales, Dj Antoine, Martin Solveig e Kenny Carpenter. Ospiti speciali spalmati sia allo Shed in quanto tale sia in eventi prodotti in altre location, quali Teatro Versace di Milano e Villa Reale di Monza. Sempre all’insegna della qualità assoluta, che nell’intrattenimento in quanto tale non deve mai venire meno.
Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - mail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM mail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Aldo Colombo, Lara Comi, Luca De Franco, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Marby, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Rubino, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011