Domenica 2 Dicembre 2012
Anno 2 N. 45
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COPIA OMAGGIO
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Domenica 2 Dicembre 2012
Domenica 2 Dicembre 2012
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L’ Editoriale
Si volta pagina
Le stimmate sono per i predestinati, come chi ha talento. Nessuno regala qualcosa a qualcuno, semmai è prestato. In questi ultimi giorni si è assistito al secondo round tra Juventus e Inter. Massimo Moratti, all’ennesimo torto subito, ha ricordato Calciopoli. Il patron dell’Inter non ricorda che contro Chievo, Genoa e Milan la sua Inter ha avuto la sorte a favore. Il calcio quello che dà alla fine toglie. Andrea Agnelli ha replicato alle invettive del presidente del club nerazzurro facendo notare che le uniche squadre che hanno vinto cinque scudetti consecutivi sono ‘solo’ Juventus e Torino, dimenticando l’Inter, che ha avuto lo stesso numero di titoli in serie dei due club della Mole Antonelliana. La sfida tra le due società è proseguita qualche giorno dopo, quando Antonio Conte ha voluto rispondere ad Antonio Cassano, il quale ha rivelato che, qualche tempo prima, aveva rifiutato il passaggio al club bianconero, perché là ci sono soldatini. Il tecnico dei campioni d’Italia (squalificato fino all’8 dicembre) ha risposto, rimarcando la vita poco professionale del talento di Bari Vecchia. Le sciabolate dei due club stanno tenendo banco sui giornali, ma è una battaglia di frustrazione e mentalità stantia, roba da malati come nei libri di Louis Ferdinand Céline, scrittore francese del XX secolo, in cui gli anziani si menano vanto di avere più malattie. I giornali
devono inventarsi qualcosa per reggere il confronto con internet. Leggere le notizie il giorno dopo, non va più di moda. E allora bisogna cavalcare le polemiche, entrare nelle loro sfere più intime, quasi ostentando becerume e chissà quale forma di nichilismo, che poi tutto diventano bolle di sapone. Intanto il calcio va in cantina. Facciamo finta di niente. Nessuno parla dell’Italia che in Champions League è a un passo della doppia qualificazione, di tre squadre che passano ai sedicesimi di Europa League. Un bel passo, di quelli che conciliano alle ultime stagioni (dopo il trionfo dell’Inter in Champions) figure meschine. Si potrebbe parlare per ore intere dei ragazzi nostrani, che Cesare Prandelli sta coltivando con la maglia azzurra, poiché le nostre società spesso nicchiano. Andrea Stramaccioni ha provato in Europa League a dare fiducia a un nugolo di giovanotti, senza molti risultati. Belec, Romanò, Benassi, Livaya e Donkor, senza dimenticare Coutinho e Juan Jesus, già titolari in prima squadra. Non una bella figura, ma è il pane duro che fa crescere. Le nudità sono pericolose, ma servono per migliorare e maturare: non si deve sempre far bella figura per capire i progressi. Il coraggio, la mentalità, il carattere sono tutti requisiti che passano attraverso l’esperienza. I risultati positivi aiutano a credere al lavoro, quelli negativi a ingrossar-
di Beppe Vigani
ne la scorza. Il Milan ha scoperto El Shaarawy, prelevato dal Padova la stagione passata, ma sta perdendo Pato. I giovani sono sempre un rebus, per questo non bisogna gridare al campione quando iniziano bene e
al bidone se all’inizio toppano. Vi ricordate Santon? Era un fenomeno a detta di Mourinho, poi il lento declino. E’ un ‘91 eppure per molti è diventato un ‘pacco’. Questa è la mentalità che deve cambiare. Credere ai ragazzi è
il tema che tutti devono sviluppare. Solo così si va avanti. I milioni servono per gli stadi. Ma questa è un’altra storia. nella foto: Louis Ferdinand Céline
Arbitro: Mauro
INTER 3-4-1-2
1 Handanovic, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 40 Juan Jesus, 4 Zanetti, 14 Guarin, 19 Cambiasso, 55 Nagatomo, 7 Coutinho, 8 Palacio, 22 Milito
Bergonzi di Genova PALERMO 3-4-2-1
1 Ujkani, 6 Muñoz, 15 Milanovic, 29 Garcia, 89 Morganella, 5 Barreto, 28 Kurtic, 17 Giorgi, 27 Ilicic, 21 Brienza, 9 Dybala
Gian Piero Gasperini
Andrea Stramaccioni
Stadio G. Meazza ore 15.00
Domenica 2 Dicembre 2012
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10 reti El Shaarawy (Milan) 8 reti Klose (Lazio) Cavani (Napoli; 2 rigori) Lamela (Roma) Di Natale (Udinese; 3 rigori) 7 reti Milito (Inter; 3 rigori) Osvaldo (Roma; 2 rigori) 6 reti Gilardino (Bologna) Jovetic (Fiorentina) Quagliarella (Juventus) Hernanes (Lazio) Hamsik (Napoli)
Pos.
Squadra
P.ti
G
V
N
S
Gf
Gs
+/-
1 Juventus 32 14 10 2 2 29 10 19 2 Napoli 30 14 9 3 2 23 11 12 3 Fiorentina 28 14 8 4 2 25 12 13 4 Inter 28 14 9 1 4 26 16 10 5 Lazio 26 14 8 2 4 22 17 5 6 Roma 23 14 7 2 5 31 23 8 7 Parma 20 14 5 5 4 17 18 -1 8 Catania 19 14 5 4 5 18 20 -2 9 Milan 18 14 5 3 6 21 18 3 10 Atalanta 18 14 6 2 6 14 20 -6 11 Sampdoria 16 14 5 2 7 17 19 -2 12 Udinese 16 14 3 7 4 18 23 -5 13 Cagliari 16 14 4 4 6 13 20 -7 14 Torino 15 14 3 7 4 15 14 1 15 Palermo 14 14 3 5 6 14 21 -7 16 Genoa 12 14 3 3 8 14 22 -8 17 Chievo 12 14 3 3 8 13 25 -12 18 Siena 11 14 4 5 5 13 14 -1 19 Bologna 11 14 3 2 9 15 19 -4 20 Pescara 11 14 3 2 9 9 25 -16 Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.
LA CLASSIFICA
Venerdì 30 Novembre - 15. Giornata 30 Nov, 20:45 Catania - Milan Stadio Angelo Massimino, Catania Sabato 1 Dicembre - 15. Giornata 1 Dic, 20:45 Juventus - Torino Juventus Stadium, Torino Domenica 2 Dicembre - 15. Giornata 2 Dic, 12:30 Napoli - Pescara Stadio San Paolo, Napoli 2 Dic, 15:00 Genoa - Chievo Stadio Luigi Ferraris, Genova 2 Dic, 15:00 Bologna - Atalanta Stadio Dall’Ara, Bologna 2 Dic, 15:00 Inter - Palermo Stadio Giuseppe Meazza, Milano 2 Dic, 15:00 Lazio - Parma Stadio Olimpico, Roma 2 Dic, 15:00 Siena - Roma Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena 2 Dic, 15:00 Udinese - Cagliari Stadio Friuli, Udine 2 Dic, 20:45 Fiorentina - Sampdoria Stadio Artemio Franchi, Firenze
TURNO ODIERNO
Sabato 8 Dicembre - 16. Giornata 8 Dic, 18:00 Atalanta - Parma Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 8 Dic, 20:45 Roma - Fiorentina Stadio Olimpico, Roma Domenica 9 Dicembre - 16. Giornata 9 Dic, 15:00 Palermo - Juventus Stadio Renzo Barbera, Palermo 9 Dic, 15:00 Cagliari - Chievo Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 9 Dic, 15:00 Pescara - Genoa Stadio Adriatico, Pescara 9 Dic, 15:00 Siena - Catania Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena 9 Dic, 15:00 Torino - Milan Stadio Olimpico, Torino 9 Dic, 20:45 Inter - Napoli Stadio Giuseppe Meazza, Milano Lunedì 10 Dicembre - 16. Giornata 10 Dic, 19:00 Sampdoria - Udinese Stadio Luigi Ferraris, Genova 10 Dic, 21:00 Bologna - Lazio Stadio Dall’Ara, Bologna
PROSSIMO TURNO
5 reti Cassano (Inter) Palacio (Inter) Vidal (Juventus; 2 rigori) Pazzini (Milan; 1 rigore) Miccoli (Palermo; 1 rigore) 4 reti Bonaventura (Atalanta) Denis (Atalanta; 1 rigore) Diamanti (Bologna; 1 rigore) Sau (Cagliari) Gomez (Catania) Lodi (Catania; 1 rigore) Rodriguez (Fiorentina; 1 rigore) Toni (Fiorentina) Immobile (Genoa) Giovinco (Juventus) Totti (Roma) Calaiò (Siena) Bianchi (Torino; 2 rigori) 3 reti Nené (Cagliari; 1 rigore) Bergessio (Catania) Pellissier (Chievo; 1 rigore) Aquilani (Fiorentina) Borriello (Genoa; 1 rigore) Pirlo (Juventus) Candreva (Lazio) Insigne (Napoli) Ilicic (Palermo) Amauri (Parma; 1 rigore) Weiss (Pescara) Maxi Lopez (Sampdoria) 2 reti Cigarini (Atalanta) Almiron (Catania) Barrientos (Catania) Andreolli (Chievo) Thereau (Chievo) El Hamdaoui (Fiorentina) Bertolacci (Genoa) Jankovic (Genoa) Kucka (Genoa) Guarin (Inter) Asamoah (Juventus) Pogba (Juventus) Vucinic (Juventus; 1 rigore) Mauri (Lazio) Montolivo (Milan) Pandev (Napoli) Dybala (Palermo) Giorgi (Palermo) Belfodil (Parma) Parolo (Parma) Rosi (Parma) Sansone N. (Parma) Destro (Roma) Florenzi (Roma) Pjanic (Roma) Eder (Sampdoria; 1 rigore) Maresca (Sampdoria) Munari (Sampdoria) Poli (Sampdoria) Paci (Siena) Valiani (Siena) Vergassola (Siena) D’Ambrosio (Torino) Angella (Udinese) Maicosuel (Udinese)
classifica marcatori
Domenica 2 Dicembre 2012
La partita
5
di Emanuele Tramacere
I Bioritmi
Strama troppi errori in 5 incontri SI SALVA SOLO ZANETTI Un punto in tre partite, con due sconfitte esterne e un pareggio casalingo, possono bastare per parlare di piccola crisi? La risposta, nonostante il dispiacere dei supporter nerazzurri, è assolutamente affermativa. L’Inter è in crisi, sotto almeno 4 punti di vista: condizione atletica, condizione mentale, mancanza di fantasia e mancanza di alternative all’altezza. Vista dall’esterno ed escludendo il cartellino “FC INTERNAZIONALE” sulla porta d’ingresso dello spogliatoio, una simile condizione scatenerebbe la facile associazione di queste caratteristiche a una squadra “da retrocessione”. Una squadra non attrezzata per stare in alto in classifica e con queste qualità, tuttavia, non sarebbe definibile “in crisi”, bensì semplicemente in lotta per i propri obiettivi cosciente dei propri limiti. Dopo la serie ininterrotta di risultati utili consecutivi, culminata con la gloriosa vittoria allo Juventus Stadium di Torino e con il passaggio del turno in Europa League ipotecato con la vittoria di Belgrado, purtroppo, il motore dell’Inter (utilizzando una metafora motociclistica) ha clamorosamente grippato. Le partite contro Atalanta, Cagliari e Parma si sono rivelate dei passaggi a vuoto che hanno compromesso il ritmo da prima della classe, minacciando l’integrità dell’intero ingranaggio, rendendo obbligatorio un completo check up da parte dell’allenatore romano Andrea Stramaccioni. La partita contro il Parma, in realtà, ha evidenziato in un colpo solo tutte
le difficoltà che Stramaccioni avrebbe potuto incontrare in questo difficile percorso. La gara contro i rosanero dell’ex Gasperini diventa a tutti gli effetti l’occasione della svolta, l’opportunità di testare sul campo le contromosse a queste quattro problematiche che stanno attanagliando la rosa nerazzurra ed il suo tecnico. Le notizie che provengono dall’infermeria (e dai piani alti della società) non consentono a Stramaccioni di ampliare il parco giocatori a sua disposizione. Largo quindi ad uno schieramento a specchio con il 3-4-2-1 dei rosanero contrapposto al 3-4-1-2 nerazzurro. Entrambe le squadre saranno prive, per squalifica, del loro uomo di maggior fantasia. Né Fabrizio Miccoli, né Antonio Cassano, infatti, potranno essere della partita e, inevitabilmente, la doppia assenza sposterà la chiave tattica del match nel già contestato reparto mediano. In una gara che in passato ha saputo rega-
lare caterve di gol e piogge di “over” sembra quasi paradossale tirare per la giacchetta la solidità difensiva. Eppure l’entusiasmo guadagnato dal Palermo nella vittoria del derby contro il Catania può essere contrastato principalmente con una maggiore compattezza nei reparti aggiunta ad una grande quadratura tattica della squadra. Stramaccioni dovrà dimostrare di meritarsi, ancora una volta sul campo, gli ingombranti paragoni con i santoni del passato e della storia interista. Saprà il tecnico romano fare di necessità virtù, sconvolgendo alcuni dei dogmi che hanno accompagnato la sua pur breve carriera in favore di una squadra dedita al sacrificio più che al bel gioco? La strada è in salita, ma proprio dal passato e dall’Inter di Herrera e di Mourinho arriva la conferma più importante: è con la sofferenza (e non con il bel gioco) che l’Inter ha conquistato le vittorie più grandi.
di Enzo Occhiuto
Dall’analisi dei potenziali bioritmici (forza fisica, sensibilità tecnica, ragionata visione del gioco e istintività) dei singoli giocatori che, presumibilmente, scenderanno in campo a San Siro emerge un maggiore stato di benessere psicofisico dell’Inter 6,04 contro un valore medio di 5,99 della squadra palermitana. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei vari atleti, si nota che la squadra nerazzurra ha una capacità alla resistenza fisica e alla tonicità individuale di 6,00, maggiore della compagine isolana con 5,92: Juan Jesus 6,37, Zanetti 6,50 (in grande spolvero anche dal punto di vista mentale 6,35, in grado, quindi, di rianimare, con il suo grande carisma personale e la sua lucidità mentale, l’intera squadra), Gargano 6,32, Nagatomo 6,20, Coutinho 6,37 e Palacio 6,07 contro Milanovic 6,49, Von Bergen 6,44, Kurtic 6,20, Brienza e Zahari 6,47, Dybala 6,06. I neroazzurri con 6,08 si presentano maggiormente motivati, dopo la sconfitta con il Parma, per restare al vertice della classifica: Handanovic, Cambiasso e Juan Je-
sus 6,49, Ranocchia, Coutinho, Nagatomo e Palacio 6,22, Pereira 6,39 contro gli isolani con 6,03 : Uikani e Ilicic 6,22, Barreto e Giorgi 6,50, Morganella 6,39, Garcia 6,45 e Dybala 6,11. Anche dal punto di vista intellettivo e ragionata visione di gioco la formazione di Stramaccioni risulta più competitiva con 6,05 rispetto alla formazione di Gasperini 6,04: Handanovic 6,45 (illuminato positivamente e fortemente reattivo), Palacio 6,41 (triade di valori positivi, in condizione di incidere fortemente sul risultato finale con 6,50 indice massimo di istintività individuale), Ranocchia 6,23, Samuel 6,09, Cambiasso 6,31 (in netta ripresa anche emozionale), Nagatomo 6,50 (triade di bio positivi, determinante in fase d’attacco), Guarin 6,05 contro gli agguerriti avversari: Uikani e Munoz 6,45, Von Bergen 6,47, , Garcia 6,27, Kurtic 6,14, attenzione a Brienza 6,27 in condizioni generali ottime e con un tasso di istintività superiore alla media 6,27. Assisteremo quindi ad una partita dai forti toni agonistici e altamente motivata dagli ultimi risultati negativi.
‘Occhio al Palermo’ parola di Fontana L’intervista
Alberto “Jimmy” Fontana è stato, forse, uno dei portieri più sottovalutati del panorama calcistico italiano. Figlio della scelta di “coprire le spalle” a Francesco Toldo, nella Milano nerazzurra dal 2001 al 2005, Jimmy ha saputo ritagliarsi, comunque grandi momenti di ribalta. Inter e Palermo si approcciano ad una partita “chiave” per il proseguo del campionato con due andamenti
completamente opposti. L’inter è in un periodo non brillante, mentre il Palermo, con la vittoria nel derby si sta risollevando… Sono stupito di come l’Inter, dopo aver vinto in maniera egregia contro la Juventus si sia lasciata andare. In casa i nerazzurri non possono più sbagliare e dal punto di vista prettamente mentale, credo che basti un approccio pari a quello del Palermo per avere la meglio. Il Palermo, però, è in un momento di grande entusiasmo. Perdere il derby avrebbe innescato una serie di meccanismi che avrebbero probabilmente affossato una squadra bisognosa di risultati. Ottenuto il risultato per eccellenza la squadra si è compattata e ha ritrovato fiducia. Gasperini fatica a far trovare una continuità di rendimento al Palermo con ottimi risultati in casa e pessimi fuori..
di Emanuele Tramacere Giocare a Palermo aiuta tantissimo soprattutto una squadra che ha cambiato molto e che non ha ancora assimilato il gioco dell’allenatore. La formazione di quest’anno non è amalgamata al meglio e giocare nello stadio in cui i tuoi tifosi ti sostengono aiuta a compattare il gruppo. Un pareggio e due sconfitte nelle ultime tre gare di campionato per l’Inter. 4 punti in 5 gare considerando anche l’Europa League. Possiamo parlare di piccola crisi? L’Europa League la metterei da parte, perché per questa Inter ritengo molto più importanti la qualificazione in Champions League e lo scudetto. Più che crisi, comunque, penso che inconsciamente la vittoria contro la Juve abbia portato i nerazzurri a ritenere più facili determinate partite con le più piccole. Da ora in avanti non è più concesso sbagliare e Stramaccioni dovrà riuscire a scrollare di
dosso dalla squadra questa convinzione. Un ricordo positivo e uno negativo della sua esperienza in nerazzurro? Sinceramente della mia esperienza nerazzurra ho solo ricordi positivi. Non smetterò mai di ringraziare Marco Branca e Giacinto Facchetti per i momenti che mi hanno fatto passare a Milano. Sono sempre stati dei signori nell’atteggiamento, una qualità rara nel mondo del calcio che ho sempre apprezzato. Ma i clan sono sempre esistiti? Non prendiamoci in giro. In un gruppo composto da 30 persone è normale che per affinità si creino dei legami differenti. E’ impensabile che tutti quanti siano amici al di fuori del campo perché la vita di un ventenne single è diversa da quella di uno di 35 sposato e con figli. Ciò che è importante è che all’interno del campo da gioco tutti si comportino da pro-
fessionisti e siano disponibili a sacrificarsi per il proprio compagno. Sembra particolarmente bravo nel dare consigli sui portieri emergenti. Le faccio 4 nomi: Perin, Bardi, Leali e Goicoechea… Innanzitutto bisogna dimenticarsi dei vari Buffon, Peruzzi, Toldo… Quelli erano fenomeni in grado di incidere sulle rispettive squadre già a 17 anni. Questi sono ragazzi molti interessanti. Bardi mi piace parecchio e penso che stia crescendo molto bene. Per Perin credo che serva più tempo e qualche altro anno in provincia per poter fare il salto decisivo. Se però dovessi scegliere due portieri già pronti per una piazza importante i nomi che mi vengono in mente sono quelli di Consigli e Mirante. Hanno già acquisito l’esperienza necessaria per farsi carico della difesa di qualunque grande squadra e mi stupisco che nessuno abbia mai pensato a loro.
Statistiche del Match
Meazza tabù Domenica 2 Dicembre 2012
6
di Severa Bisceglia
per il Palermo
I rosanero non hanno mai vinto in casa dei nerazzurri Inter e Palermo domenica si sfideranno al ‘Giuseppe Meazza’ per la 26ª volta. I nerazzurri hanno conquistato 17 vittorie contro nessuna dei rosanero. In tutto i pareggi sono stati 8. La vittoria più larga dei padroni di casa risale alla stagione 1932/1933, quando alla 13ª giornata Inter-Palermo si concluse per 5-1 con doppietta di Meazza e gol di Serantoni (su rigore), Demaria e Frione per i nerazzurri, mentre Hector Scarone segnò il classico gol dell’ex. Complessivamente nell’incontro Inter-Palermo, sono stati messi a segno 90 gol, di cui 67 a favore dell’Inter e 23 per il Palermo. In questa sfida il maggior numero di reti è stata realizzata nel se-
La Joya rosanera
condo tempo: nella prima frazione di gara i gol delle due squadre si ferma a 36, nella ripresa la somma sale sino a 54 gol. Nel primo tempo l’Inter ha segnato 29 reti, contro 7 dei siciliani. Nella ripresa i nerazzurri hanno messo a segno 38 reti, contro 16 degli avversari. Il Palermo non ha mai espugnato il campo dei nerazzurri. L’ultima vittoria dell’Inter risale alla 22ª giornata della stagione 2010/2011 quando, sotto 0-2, riuscì a rimontare e vincere per 3-2: dopo i gol di Miccoli e Nocerino, ci fu una doppietta di Pazzini e la rete di Eto. L’anno scorso terminò 4-4 con poker di Milito.
Dybala L’ Ospite
di Alessandra Caronni
Tradotto in italiano, è il gioiello. Paulo Bruno Dybala è il giovane in cui vengono riposte tutte le speranze del Palermo, fucina di talenti ormai da anni L’attuale direttore sportivo del Genoa, Rino Foschi, è un esperto in promesse e recentemente si è pronunciato su Paulo Dybala, dicendo. “È un giovane molto interessante, ma ancora non può dimostrare pienamente di essere un campione. Probabilmente il Palermo ha trovato un nuovo campioncino per il futuro, per divertirsi”. Ma Foschi non è solo. Al coro si aggiunge anche l’agente José Alberti, esperto di mercato sudamericano. Sull’attaccante argentino ha aggiunto: “Due anni fa costava molto meno, alcune società italiane però non hanno voluto puntare su un calciatore minorenne. Se a Dybala aumentano la massa muscolare, questo ragazzo diventerà uno dei più forti al mondo”. Elegante prima o seconda punta, paragonata ai connazionali Sergio Agüero e Javier Pastore, e spesso all’italiano Vincenzo Montella, Paulo Dybala è un mancino molto abile nel lanciare i suoi compagni a rete. Riesce anche a muoversi bene sulla linea del fuorigioco. È bravo nel contropiede e nel dribbling e riesce a segnare anche dei gol di testa grazie alla rapidità negli spazi brevi e alla sua agilità. A livello tattico è bravo nel proteggere il pallone per far salire la squadra
e di fare pressing sul portatore di palla avversario. Preferisce partire dalla fascia sinistra del campo per accentrarsi e tirare col suo mancino preciso e potente. Cresciuto fin da bambino nell’Instituto de Córdoba, a dieci anni ha sostenuto un provino con il Newell’s Old Boys ma il padre ha preferito farlo restare all’Instituto vista la maggiore vicinanza a casa. A quindici anni perde il genitore, così va a vivere nella pensione del club: è per questo motivo che è soprannominato anche el pibe de la pensión. Esordisce in Italia nella seconda giornata di campionato, Lazio-Palermo (3-0), al posto di Miccoli.
Chi è Dybala Nato a Laguna Larga, in Argentina, il 15 novembre del ’93, Paulo Bruno Dybala è soprannominato La Joya (in lingua italiana il gioiello). Grazie al nonno Bolesław, Dybala possiede anche un passaporto polacco. La sua famiglia invece è di origini italiane, grazie alla nonna materna (che gli ha permesso di ottenere la nostra cittadinanza lo scorso 13 agosto).
INTER RIALZATI Domenica 2 Dicembre 2012
Bocciata la prestazione con Rubin Kazan e Parma
7
Il campionato Allarme rosso. L’Inter affonda. Perde a Bergamo, pareggia col Cagliari, riperde con il Parma. Senza contare i tre ceffoni incassati la scorsa settimana dal Rubin Kazan in Europa League. Risultato: su quattro partite, tre sconfitte, nove gol incassati, tre realizzati. Un disastro. Ma di chi è la colpa? Dell’allenatore, forse, no. Del presidente, nemmeno. Allora ecco il coltello nella piaga. Metà dei giocatori non è da Inter e Stramaccioni fino adesso ha fatto miracoli. Questa è la verità. Oggi, comunque, al di la del risultato del derby della Mole, contro il Palermo la squadra nerazzurra dovrà dimostrare di non essere così broccaccia come lo è stata nelle ultime gare, provando a conquistare una vittoria che perlomeno allontanerebbe provvisoriamente lo spettro di una crisi venuta alla luce già in occasione della sconfitta esterna con l’Atalanta. Di questa situazione, considerando la vittoria del Milan della settimana scorsa con la Juve, ne hanno tratto vantaggio il Napoli bravo nell’espugnare l’Is Arenas di Cagliari e la Lazio caparbia nel liquidare la pratica Udinese. Pure la Fiorentina, pareggiante in casa del Toro, ne ha tratto beneficio. Ma il campionato, per il momento, dice ancora Juve, anche se il Na-
di Laura Tangari poli, che oggi ospita il povero Pescara, sembra di botto diventato l’anti Vecchia Signora nella corsa al titolo. Le due romane, intanto, non mollano. La Lazio, come detto, questo pomeriggio sarà ancora di scena all’Olimpico affrontando quel Parma che ha castigato l’Inter mentre la Roma di Zeman proverà a fare uno sgarbo a Cosmi cercando di strappare i tre punti al Siena nella trasferta al Franchi. Da seguire anche le due genovesi con la Samp a Firenze con la Viola sostenuta dal tifo di Matteo Renzi, al quale va l’augurio di vincere il ballottaggio delle Primarie. A Marassi il Genoa, reduce dal bel successo di Bergamo con l’Atalanta, incrocerà le armi col Chievo che sta ancora mangiandosi le mani per il pareggio di Verona col Siena. Partita della disperazione a Bologna dove i rossoblu di casa riceveranno un’Atalanta dal dente avvelenato alla ricerca di rivincite arbitrali. Chiudono Udinese-Cagliari con gli isolani di Lopez e Pulga pronti a mettere un pericoloso bastone fra le ruote dei friulani di Guidolin per riscattare la sconfitta casalinga di lunedì scorso col Napoli.
CADE IL REALIntanto FUGGE IL BARCA il Bayern Monaco Campionati esteri
Bayern Monaco sempre in fuga solitaria nella Bundesliga giunta alla quattordicesima giornata. I bavaresi non mollano e mantengono le distanze approfittando dello scontro diretto per la seconda piazza fra lo Schalke 04 e l’Eintracht Francoforte, finito in parità, con i campioni in carica del Borussia Dortmund, gasati per il successo esterno della scorsa settimana in Champions con l’Ajax, pronti a colpire. Di male in peggio in fondo alla classifica la coppia Furth-Aue, due matricole che stanno pagando a caro prezzo l’esperienza nella massima serie. In Inghilterra prosegue invece il tiro incrociato al vertice fra le due squadre di Manchester e il Chelsea, quest’ultimo con il nuovo allenatore Benitez alla guida della squadra dopo il licenziamento di Di Matteo per la sconfitta incassata a Torino con la Juve. Dietro il terzetto il sempre più sorprendente West Bromwich tallonato da Everton e Arsenal. In coda
di Luigi Sada
staccatissimo il QPR. In Ligue 1 il Psg prova nuovamente ad allungare con il Marsiglia alle spalle, mentre frenano il Bordeaux e il Lione, quest’ultimo battuto 3-0 dal Tolosa; il Saint Etienne è pronto ad entrare nei giochi. Annaspano nei bassifondi il Nancy e il Troyes mentre il Montpellier tenta la risalita in classifica dopo una partenza disastrosa. In Spagna niente da fare per le avversarie del Barca. Messi e compagni tengono alla larga soprattutto il Real di Mourinho, punito dal Betis Siviglia, e l’Atletico Madrid di Falcao. In acque pericolose navigano l’Espanol, che vorrebbe dall’Inter Alvarez, e l’Osasuna con il Deportivo La Coruna un solo punto sopra. In Portogallo braccio di ferro infinito fra il Benfica e il Porto col Braga staccato
pigia l’acceleratore
di qualche lunghezza. In coda il Beira Mar. In Olanda prove di fuga per il Psv fuori dall’Europa dopo la sconfitta casalinga con il Dnipro. Inseguono Twente, Ajax e Vitesse. In fondo il Willem II. Negli altri tornei viaggiano forte lo Shakhtar in Ucraina con dieci punti sulla seconda Dnipro, la Steaua Bucarest in Romania con otto lunghezze sul Panduri e il CSKA Mosca in Russia bravo a sorpassare l’Anzhi di Eto’o negli ultimi turno di campionato. Nella Superliga di Turchia va a gonfie vele il Galatasaray con l’Antalyaspor che non molla la presa, in NBI Liga ungherese fa voce grossa il Gyor con sei punti di vantaggio sull’MTK Budapest mentre in Svizzera il Grasshoppers lotta per il primato con il San Gallo e il Sion di Gattuso.
amarcord Domenica 2 Dicembre 2012
8
di Severa Bisceglia
Il Campione del Mondo, Germania 2006, Fabio Grosso, terzino abile nella corsa e nel cross, ha debuttato tra i professionisti con il Chieti in Serie C2, ma il salto di qualità lo fa nel Palermo, ingaggiato il 30 gennaio 2004, che militava in Serie B. Conquistata subito la promozione alla massima divisione, l’anno successivo con i rosanero conquista anche l’accesso alla Coppa Uefa. Resta a Palermo per tre stagioni, tempo sufficiente per guadagnarsi la convocazione al Mondiale 2006 vinto dagli azzurri. Nel luglio 2006 viene ufficializzata la sua cessione all’Inter per 6.5 milioni di euro. Nell’anno trascorso in nerazzurro non gioca con continuità, 23 presenze in campionato (2 reti) ed una in Coppa Italia, ma conquista comunque il suo primo scudetto e la Supercoppa italiana. Questo Amarcord lo apre, non casualmente, Fabio Grosso per i meriti avuti nel Mondiale, non si può dimenticare né il gol pazzesco fatto in semifinale contro la Germania, che di fatto sblocca la partita, né il rigore decisivo nella finale contro la Francia. Felice Centofanti, di ruolo difensore, nella sua lunga
Fabio Grosso
Fabio Grosso ruolo centrocampista, cresce nell’Inter, ma il suo esordio da professionista è con il Parma, in Serie B, nella stagione 87-88. L’anno successivo torna all’Inter e scende in campo 11 volte. Dopo avere indossato le maglie del Bologna e Venezia arriva a Palermo (1995) dove gioca due stagioni in serie cadetta. Il difensore Italo argentino Paolo Hernán Della Fiore cresce nelle giovanili dell’Inter, ma in prima squadra (2004-2005) gioca solo una partita in Champions League contro l’Anderlecht. Nel 2006-2007 vien ceduto al Palermo nell’ambito dell’affare che ha portato all’Inter Fabio Grosso. Con i rosanero giocherà solo sette partite prima di essere ancora ceduto. Fra i tanti ex di entrambe le squadre, che non sono mai scesi in campo con la maglia dell’Inter, vi sono: l’allenatore Gianni De Biasi (centrocampista), l’attaccante Claudio Fermanelli, il difensore Giammarco Frezza, il cileno, attuale attaccante del Cagliari, Mauricio Ricardo Pinilla Ferrera e il portiere della Fiorentina Emiliano Viviano, cresciuto nel vivaio viola.
Felice Centofanti carriera, ancora oggi, a 43 anni, gioca nella Sannicolese (squadra del suo paese che milita in Terza Categoria abruzzese), ha giocato in molte squadre, ma sicuramente il club più prestigioso in cui ha militato è l’Inter. Arriva a Milano nell’anno della prima gestione Moratti che coincide anche con l’introduzione dei numeri personali, Centofanti sceglie il numero 9, nonostante sia un difensore, lo stesso numero delle sue presenze in nerazzurro. Prima di approdare all’Inter, nella stagione 1991-1992 indossa la maglia rosanero in 28 occasioni segnando 8 reti. Il centrocampista Lorenzo Barlassina cresce nelle giovanili dell’Inter e vince tre titoli italiani con la formazione Allievi e Primavera senza, però, mai riuscire a debuttare in Serie A. Nelle stagioni 1973-1975 indossa la maglia del Palermo segnando anche 2 gol. Altra carriera quella del terzino Tarcisio Burgnich, soprannominato “Roccia” (Carlo Novelli ebbe uno scontro con lui e, a terra dolorante, disse a Picchi di essersi scontrato con una roccia). Inizia nelle giovanili dell’Udinese, compagno di squadra di Zino Zoff,
e approda a Palermo nella stagione 61-62, nello stesso periodo faceva anche il servizio di leva a Roma e questo lo costrinse a saltare molti allenamenti. Nel 1962 arriva all’Inter di Helenio Herrera per 100 milioni di
lire. Con i nerazzurri, in dodici anni, vincerà quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Il difensore Mirko Taccola fa il suo esordio in Serie A proprio con l’Inter, nel derby del 22 novem-
Tarcisio Burgnich
Mirko Taccola
bre 1992 contro il Milan, pareggiato 1-1. E’ stato ceduto al termine della stagione. Ha indossato molte maglie nella sua carriera, anche quella del Palermo nella stagione 94-95 e 2000. Il milanese Pierluigi Di Già, di
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L’Angolo
di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com
El Shaarawy alla Juventus Cari amici e nemici, primo traguardo raggiunto dal Milan, è vero che la qualificazione agli ottavi era scontata già al momento dei sorteggi, ma è altrettanto vero che di questi tempi la squadra è talmente malridotta che ogni pronostico poteva saltare. Nel Milan di Bruxelles si sono viste un paio di cose pregevoli, ad esempio il gol di Mexes, gesto istintivo ricompensato da un pizzico di fortuna e spettacolo che da tempo non si vedeva. Naturalmente la cosa positiva vera è la continua crescita di El Shaarawy, un giovane che, se acquistasse velocità e un po’ di potenza (senza gonfiargli i muscoli, per carità!), potrebbe diventare un piccolo Sheva, come già detto. El Shaarawy ha la rapidità che gli consente di coordinarsi in frazioni di secondi e in spazi ristretti.
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E’ grazie a lui se il Milan è sprofondato meno di quel che doveva, in questa prima parte della stagione. Il “Faraone” è il classico giocatore, e perfetto, da Juventus. La velocità collettiva dei bianconeri ne esalterebbe la sua rapidità e il suo buonissimo senso del gol. E’ l’unico calciatore di livello che ha il Milan per contrastare la Juve nel prossimo turno. Per adesso agli ottavi di Champions c’è solo il Milan, ma la Juve è vicina. Benitez ha firmato un contratto record con il Chelsea, una decina di milioni tra ingaggio e bonus, che traghetterà fino a fine stagione, quando sarà rilevato da Guardiola (oltre cento milioni per cinque anni). Abramovic se non ci fosse andrebbe inventato e magari santificato, vista la mole di danaro che elargisce al mondo del pallone.
AUZ, mamma mia, allora hanno proprio ragione i Maya, qui siamo veramente alla fine del mondo, e chi si salva più! Il Milan che riesce a battere la Juventus a San Siro contro ogni pronostico, è proprio roba da non credere, sarà stato cu.. o il supporto spirituale di padre Silvio presente allo stadio? Boh, di certo per me rimane un mistero, anche se forse la fortuna del Milan è stata l’infortunio di Abbiati, chiedetelo al buon Adriano visti i commenti sul numero 1 …. E questa Inter che cosa mi combina? Solo un punto in tre partite? Lunedì poteva avvicinarsi ed annusare il cu.. delle zebre bianconere, invece gli è rimasto indigesto il prosciutto di Parma e vederli giocare mi ha fatto afflosciare i … palloni. Muoia Sansone con tutti i Filistei hanno sperato tutti i tifosi interisti, peccato che non è stato così ….. O hanno perso perché Anthony Cassano non ha giocato? Riprendendo una sua recente frase: “non è colpa tua se hai arbitrato male, è colpa di chi ti ha mandato”, frase che gli è costata 2 turni di riposo forzato, io direi a questa pazza Inter che: “non è colpa tua se hai perso a Parma, è colpa di chi ti ha portato….”. Ma volete proprio farmelo incazzare il buon Massimo? Per fortuna almeno un’altra squadra lombarda sembra tenere il passo della Juve, o Napoli, altrimenti sarebbe un campionato triste, triste, triste come quando vedo mia moglie nuda AUZ. Le due milanesi si spartiranno le due sicule, rispettivamente il Catania per i rossoneri e il Palermo per i neroazzurri, nord contro sud, sud contro nord, polentoni contro torroni, ops terroni, scusate ma con il Natale vicino mi sono confuso, AUZ. Farà tutto da sola l’Inter (anche io mi faccio da solo). Buon per l’Inter l’assenza di Miccoli squalificato dal giudice sportivo. AUZ.. Che bel c... Strama. Staremo a vedere, io di palle me ne intendo abbastanza, specialmente quelle di Natale… AUZ a da vede come sono pelose le palle di Natale, vero Natale?
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Cara inter senti a me, Leone di Lernia, non mollare mai, come il libro di Marco Mazzoli, quindi cari tifosi sono ottimista, come si fa a non esserlo visto che domenica scende in
campo Fantantonio (scende in campo? Mi ricorda qualcuno, chissà chi) che, da buon meridionale è abituato a faticare e a sudare e quindi scommetto che darà l’anima in capo e porterà sicuramente la sua squadra alla vittoria (AUZ mi sto toccando le pa..e e NON quelle di Natale, anche se a lui piacerebbe e magari pure un pochino anche a me; AUZ cambiano i tempi, bisogna adeguarsi). Beh, dopo queste perle di saggezza vi lascio. Devo cominciare a fare i primi regali per il 25/12/2012 anche se forse mi conviene aspettare. Perché spendere i soldi se il 21/12/2012 finisce il mondo? Beh speriamo almeno non finisca mai il calcio, altrimenti che ca..o faccio? Non posso mica vivere con lo stipendio che mi passa l’INPS. Un bacio a RADIO 105 e tutti i suoi ascoltatori. Grazie al solito Marco (la mia Banca si che è differente).
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Inter Club Rogoredo i Club
di Giovanni Labanca
Il presidente Bersani consegna targa ricordo a Spairani. rio: la Società Sportiva Rogoredo 84 e l’Associazione Donatori Sangue dell’istituto Nazionale dei Tumori Gruppo Rogoredo, con il dottore Fernando Ravagnani e l’Ospedale Sacco, con il dottore Renato Dal Compare. Ha fat-
to gli onori di casa il presidente Cav. Ambrogio Bersani, che ha ripercorso tutta l’esemplare storia del Club, ricordando con affetto i presidenti che lo hanno preceduto: Giovanni Alzacuffi, Giancarlo Alzacuffi, Aldo Guatta. Bersani ha avuto parole di elogio per tutti i soci che hanno fatto l’Inter Club Rogoredo, uno dei migliori del-
la Lombardia, risultato riconosciuto anche da Bedy Moratti nel suo intervento. Un commosso e affettuoso ricordo è andato a Beppe Chiappella di Rogredo, deceduto due anni orsono. La serata è trascorsa tra i ricordi di vari soci e particolarmente toccante è stata la lettura di una poesia dedicata all’Inter da Anna Maria Valsecchi ,veterana del Club, salutata da scroscianti applausi. Anche l’Inter Club Terranova di Pollino è gemellato con Rogoredo dal 1974. Durante la serata è stata realizzata una lotteria, il cui ricavato sarà devoluto all’Istituto Nazionale dei Tumori.
Con Corso e Bedy Moratti,Valsecchi,Bersani e Boscaglia. Il 13 novembre, al ristorante l’Osterietta di San Donato Milanese, si è celebrato il 50° anno di attività dell’Inter Club Rogoredo. La felice ricorrenza ha richiamato quasi tutti i soci, tanti della prima ora, a cui si
sono uniti, per la parte “istituzionale”, Bedy Moratti, Walter Samuel, Mario Corso, Sergio Spairani, Nicola Ranieri, Valerio Bressani e Alessandro Buono del CCIC. Sono intervenute anche due associazioni del territo-
Valsecchi,Bersani e Boscaglia con Samuel e Spairani
Bedy Moratti consegna il logo del 50° anniversario ad Angelo Valsecchi.
Valsecchi con Samuel.
Raduno Club Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta Il 17 novembre a Lerici (SP) si è svolta la quinta riunione per “macroaree”, con gli Inter Club della Liguria, della Toscana e del Piemonte - Valle D’Aosta. Presenti oltre 100 soci in rappresentanza di 101 Inter Club, i coordinatori Claudio Restelli (Liguria), Fernando Panci (Toscana), Giuseppe Fisichella e i coadiutori Alberto Bac-
chetta e Enzo Novembre (Piemonte – Valle d’Aosta).
nella foto: Enzo Novembre,Alberto Bacchetta, Giuseppe Fisichella, Sergio Spairani,Claudio Restelli, Fernando Panci, Alessandro Buono e Nicola Ranieri
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IL PUNTO
Qualche settimana fa era difficile pensare ad un epilogo diverso di questo campionato fin troppo scontato e sempre più saldamente nelle mani della Juventus. Tutto parlava a favore dei bianconeri, anche se il meccanismo si era leggermente inceppato e metà strada per via della sconfitta casalinga rimediata con l’Inter. Poi la squadra di Stramaccioni è caduta a Bergamo con l’Atalanta e a Torino è tornato il sorriso. Ma non è finita. La capolista del campionato viene battuta nuovamente, stavolta dal Milan a San Siro, e l’Inter sta a guardare. Anzi, non guarda nemmeno dal momento che col Parma si presentano al Tardini dei fantasmi e non dei giocatori come qualcuno giustamente si aspettava. Risultato: la Juventus sorride di nuovo e ringrazia, pur sentendo il fiato sul collo del Napoli pronto a rientrare nei giochi grazie al successo dell’Is Arenas col Cagliari, centrato in pieno pur con la forzata assenza di Edison Cavani. In Sardegna l’uruguagio era in tribuna, ma senza strafare l’undici di Mazzarri, con la coppia Hamsik-Insigne, si è intascato i tre punti fondamentali per diventare la seconda forza
di Severa Bisceglia del campionato davanti all’Inter, tra l’altro agganciata in classifica dalla Fiorentina reduce dal faticoso e difficile pareggio rimediato col Toro in terra piemontese. Inoltre, questa Inter pasticciona e senza cuore si vede minacciata dalla Lazio grande nel match dell’Olimpico a liquidare con un secco 3-0 l’Udinese di Guidolin. Insomma, la Juventus è sempre la candidata numero 1 per lo scudetto mentre la seconda forza del torneo ha cambiato padrone concedendo semaforo verde al Napoli. E il Milan? Ai rossoneri vanno i complimenti per aver battuto i ragazzi di Conte e Alessio, ma la strada del riscatto resta lunga perché i punti da recuperare in classifica per salire al vertice o almeno in zona Europa League sono parecchi. Resta, comunque, un buon campionato. Aperto ancora a diverse squadre, alla stessa Inter, se non commette altri errori anche oggi col Palermo, alla Roma di Zeman che per la seconda volta consecutiva non incassa gol e soprattutto alla Fiorentina pur orfana ancora per qualche tempo di Jovetic al quale si sono aggiunti Toni e Ljajic dopo la gara col Torino.
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BELLA FINO A QUANDO?
fantamercato di Luigi Sada
O D N A I N Z G Z E O S AV L
Sognare non costa nulla. L’Inter del futuro sembra avere programmi sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda di Andrea Stramaccioni, anche se il giovane tecnico romano non allontana per nulla il canto delle sirene del Manchester United che lo vuole alla guida della squadra nella prossima stagione. Sir Alex Ferguson è prossimo alla pensione e dall’Inghilterra continuano arrivare segnali invitanti per mister “Strama”, che comunque ha fatto sapere di stare benone all’Inter e di volere in questo momento pensare solo a fare del suo meglio sulla panchina nerazzurra da qui a fine stagione. Ma dietro le quinte, nel frattempo, le voci si inseguono arrampicate sulle nuvole dove sono disegnate le più strane ipotesi in prospettiva futura. Ecco, d’incanto, giungere dalla Francia la notizia del possibile addio al Psg di Pocho Lavezzi con il quale Carletto Ancelotti sta prendendo alcune decisioni in merito al suo impiego in settori diversificati rispetto alle proprie caratteristiche tecniche personali. L’argentino, intanto, non si ferma. Ha realizzato due gol alla Dinamo Kiev regalando in Champions il passaggio anticipato agli ottavi del club parigino. Non è infatti un segreto che La-
vezzi già lo scorso anno fosse nel mirino dell’Inter prima di fare le valige per la capitale francese. Poi Leonardo e un bel mucchio di euro ha dirottato, come è noto, l’ex napoletano lungo le sponde della Senna dove ad attenderlo c’erano Sirigu, Pastore, Menez, Ancelotti e altre conoscenze del calcio internazionale. Ma sapete perché il Psg potrebbe concedere semaforo verde all’argentino? Presto detto: nel mirino della società d’oltralpe ci sono un paio di giocatori che fanno gola ad Ancelotti. Vale a dire Ranocchia e Cassano quest’ultimo un pallino del mister di Reggiolo in tempi non sospetti. Lo stesso Psg sta trattando l’acquisto di Paulinho centrocampista ventiquattrenne brasiliano del Corinthians e della Selecao, strappato proprio all’Inter nei giorni scorsi dopo una serie di trattative. Dalla Spagna è stato infine chiesto al club nerazzurro da parte dell’Espanol, ex squadra di Coutinho, il giovane Alvarez, mentre Moratti sembra aver messo gli occhi sul viola Cuadrado che però Della Valle e il sindaco Renzi, in qualità di sponsor personale del giocatore, hanno in partenza bloccato ogni trattativa.
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Over the top Domenica 2 Dicembre 2012
Basket
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di Beppe Vigani
Con la seconda in classifica Milano deve fare risultato
Dopo due successi di fila in campionato, per giunta in trasferta, e la qualificazione nella Top 16 in Eurolega, con qualche angoscia di troppo, l’EA7 si appresta a ricevere Sassari, secondo in classifica. La squadra di Romeo Sacchetti è la vera sorpresa di questo campionato, anche se è da un paio di anni che sorprende gli addetti ai lavori con risultati eccellenti. Quest’anno la squadra isolana è ancora più forte ed equilibrata, grazie ai due cugini Diener, autentici idoli dei tifosi locali. Travis è il playmaker di Sassari. Grande intelligenza tattica, legge la partita come pochi. Nelle nove partite disputate in questo
Travis Diener
campionato, ha realizzato 15,8 punti a partita, col 49,2 % da 2 e 35% da 3. E’ un grande smazzatore di assist con 7,7 a partita. Ha giocato in Nba con Orlando, Indiana e Portland. Drake è invece una guardia che segna poco meno del cugino con 15,4 punti a gara. Ha percentuali migliori nel tiro da due (60,6%), mentre da 3 tira peggio (34,3%). Buon rimbalzista e ottimo passatore, a campo aperto è micidiale. Altro uomo da temere del quintetto di Sassari è Bootsy Marvis Thornton. L’ala della St. John’s University realizza 15,1 punti a partita (52,2%) e 38,9 da 3. Si fa sentire anche sotto le plance (4,2 rimbalzi a
partita). Thornton ha giocato anche a Siena e Cantù. Un punto fermo della Dinamo è Michal Ignarski. Polacco di 32 anni, ha mani morbide e tanti numeri nelle mani. Segna 13,4 punti a partita (45,8% da 2 e 32,7% da 3), cattura 5,7 rimbalzi di media. La posizione da centro è occupata da Tony Easley. Ottimo stoppatore (0,7 a gara), ha addirittura il 73,2% da 2. Cattura 6,8 rimbalzi a partita. Concludiamo con Manuel Vannuzzo, l’ex di turno, avendo giocato sotto la Madonnina con la Pippo e la Breil. Eccellente difensore, tira col 40% da e 31% da 3. Cattura anche 2,1 rimbalzi a partita.
NON C’E’ DUE SENZA TRE Hockey su ghiaccio Rialzarsi dopo una pesante caduta non é sempre facile, abbattersi alle prime difficoltà non é la politica dell’Hockey Milano Rossoblu. Reduci dal netto ko casalingo contro il Valpellice (6-2 lo score finale per la formazione piemontese), i ragazzi di Da Rin hanno mostrato carattere e tecnica per superare brillantemente l’Alleghe, terza in classifica, martedi sera con un convincente 5-2 . Trascinatore del reparto offensivo, il neo acquisto Knackstedt che si é reso protagonista con una doppietta al Valpellice e un gol contro gli agordini. Il canadese s’intende a meraviglia con i suoi compagni di linea Edoardo Caletti e Diego Iori , entrambi autori di una rete contro le civette e migliori marcatori rossoblu. I tre tenori sono l’asso nella manica di coach Da Rin. Senza dimenticare le prestazioni di Liffiton, terzino dal polso agile, impeccabile quando la situazione lo richiede: suo il gol che sblocca il Milano nel primo periodo contro l’Alleghe. Anche Kisanewich ha potuto mettere il suo nome nel tabellino dell’incontro, un primo passo avanti verso un inserimento che prende un po’ più di
Il Milano affronta il Bolzano, sempre sconfitto nelle precedenti gare
di Debora Cheli tempo del previsto. Archiviato il match contro la capolista Val Pusteria, all’orizzonte si profila un ostacolo importante, il match di recupero del campionato in programma martedì a Bolzano. I precedenti di questa stagione per ora premiano i rossoblu, vincitori in entrambe le partite finora giocate. Tuttavia i bolzanini sono avversari da non sottovalutare. I biancorossi hanno infatti raggiunto la Final Four della Continental Cup lo scorso fine settimana e, dopo una tre giorni caratterizzata da tre incontri e altrettanti successi, si preparano il prossimo gennaio a tentare di aggiudicarsi la competizione europea, in cui il miglior risultato ottenuto dagli altoatesini é un terzo posto nel 2009. Inoltre martedi scorso le volpi hanno sonoramente liquidato anche il Pontebba, con un perentorio 10-0. D’accordo che i friulani sono in piena crisi (sul ghiaccio e non), ma non é un mistero che la formazione altoatesina goda di ottima salute. Al Palaonda hanno ancora gli occhi che brillano di scintille di vittoria, toccherà ai ragazzi di Da Rin trasformarle in lacrime di sconfitta.
Volley
Ryan Kinasewich
di Silvia Fortunato
Thomas Beretta al rientro dal collegiale della Nazionale L’atleta milanese racconta la sua “due giorni” con Mauro Berruto a Roma
E’ rientrato martedì, e il giorno dopo era già sul taraflex del PalaIper insieme alla squadra per la sessione di allenamento. Thomas Beretta, centrale di Vero Volley Monza, ha passato due giorni a Roma per il collegiale della Nazionale Seniores agli ordini di coach Mauro Berruto e del suo staff per il Progetto Rio 2016. Un’esperienza che Beretta ha vissuto insieme ad altri 26 compagni provenienti dalle formazioni di Serie A1 e A2 di tutta Italia e che ha raccontato
Mauro Berruto
così: “Speravo molto in questa convocazione, ovviamente mi interessa entrare nel giro della Nazionale. Quando mi hanno detto che ero nel gruppo sono stato molto contento, ora apettiamo gli altri collegiali (il prossimo a gennaio al Centro Sportivo Pavesi, ndR) e, chissà, magari Rio!” Due giorni molto intensi che non hanno lasciato molto tempo al giocatore milanese per riposare: “E’ stato tutto molto interessante, c’era lo staff della Nazionale al completo: Berruto, Giani e gli altri. Gli altri li conoscevo più o meno tutti, è stato bello lavorare insieme, siamo un bel gruppo. Lunedì pomeriggio abbiamo fatto subito allenamento, la sera una riunione tecnica per conoscerci un po’ meglio reciprocamente. Martedì mattina lavoro in sala pesi e pomeriggio nuovamente allenamento con partite 6 contro 6”. Positivo il giudizio su Mauro Berruto: “E’ una persona intelligente e molto appassionata, si vede che tiene
molto al suo lavoro e crede in quello che fa. E’ una persona alla mano, sempre pronto ad ascoltare; in palestra è perfetto per il ruolo che ha. Comunque tutto lo staff è in gamba”. Soddisfazione anche per la dirigenza del Consorzio Vero Volley: “Siamo molto contenti - ha commentato il DS Claudio Bonati - prima di tutto per la fiducia che abbiamo riposto in questo ragazzo, che rappresenta il primo grosso investimento della società: Beretta è un giocatore in continua crescita ed è giusto che venga valorizzato; sicuramente questa convocazione gli aprirà nuovi scenari e nuove prospettive”. Concluso il collegiale, Beretta ha ripreso la preparazione insieme alla squadra in vista della partita di domenica 2 dicembre in trasferta ad Avellino contro la Sidigas Atripalda. Prossimo impegno casalingo al PalaIper di via Stucchi domenica 9 dicembre alle 18 contro la Sieco Service Ortona.
Thomas Beretta
Frank Sent Us 14
Domenica 2 Dicembre 2012
Musica
di Riccardo Sada
Largo al suono creativo
Adidas Originals ha deciso: i Frank Sent Us sono i prescelti tra le tantissime crew partecipanti al casting di “all Originals represent”, campagna lanciata lo scorso settembre alla ricerca del gruppo più originale e creativo d’Italia Il collettivo romano dei Frank Sent Us ha attirato l’attenzione di Adidas grazie a un innovativo approccio alla musica. Frank Sandrello, Mastro, Frenetik Beat e Mr. Orange, gli eccentrici componenti della crew, portano avanti con passione un progetto audio-visivo che unisce i suoni alle immagini, rielaborando e remixando in musica i contenuti visivi ripresi da giochi, film, serie tv e cultura pop. Adidas Originals ha ritrovato nei Frank Sent Us autenticità, originalità, forte sintonia e creatività, valori che caratterizzano da sempre il Trifoglio. “Siamo arrivati a Originals tramite il casting delle crew all Originals #represent, ma nel percorso di ognuno di noi c’è almeno un giacchetto e un paio di scarpe adidas. Orange ne ha 12. Ci sembra una collaborazione… vera”. Si distinguono suonando “con i Blues Brothers” oppure “cantando con Hulk Hogan e Terminator”, i Frank Sent Us. “Non abbiamo una cantante, ma tanti cantanti o pezzi di video e film che noi usiamo come melodie”.
Teatro
di Silvia Arosio
Sta per arrivare, al Nuovo di Milano, il musical “Titanic, il racconto di un sogno”, con Danilo Brugia e Valentina Spalletta ( libretto e musica Federico Bellone, musica e orchestrazioni Cristiano Alberghini, regia Federico Bellone). Il tutto prodotto dall’abile mano della Barley Arts. 8 storie si intrecceranno nella trama dello spettacolo, che avrà un finale non così drammatico come nel film ma che, nella tragicità, lascerà aperte le porte alla speranza. D’altronde, si racconta un sogno ed è bello andare a teatro per poter sognare e sperare. Non come il film, appunto: dimenticatevi la pellicola del 1997 diretta da James Cameron, con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet. Qui i personaggi sono diversi, le musiche originali, anche se resterà la vena poetica e le emozioni forti che la storia stessa riesce a suscitare. Un musical, quindi, dove ci si commuoverà, ma la lacrima sarà spesso anche di gioia e fiducia verso il futuro: non mancheranno gag comiche e ottima recitazione,
Il loro genere lo chiamano audio/ video rock’n’roll. “Abbiamo deciso che quest’anno punteremo più a dei singoli piuttosto che a lavorare ad un album. La cosa ci fa sentire più a nostro agio ed è un modo di produrre che ci rispecchia di più e ci consente di muoverci rapidamente attraverso tutti i generi musicali che ci piacciono e che nascono”. In questo modo il cantiere non chiude mai… “E appena è pronto un singolo si lavora subito ad un altro”. Chiunque può cadere nei loro campionatori. “Abbiamo collaborazioni in ballo, ma non possiamo parlarne altrimenti quelli con cui stiamo collaborando se ne accorgerebbero. Stiamo aspettando anche una risposta da Iron Man e l’incredibile Hulk”.
Siti Internet www.franksentus.com www.facebook.com/franksentus www.youtube.com/franksentus www.vimeo.com/user2379061
Sbarca al Nuovo di Milano Titanic il Musical
requisito fondamentale richiesto dallo staff al cast. Tra gli interpreti dello spettacolo, nella parte di Francesco, il giovane e affascinante clandestino che si imbarca sul translatlantico ricco di sogni ed entusiasmo, troviamo Danilo Brugia, già affermato attore, a breve di nuovo sugli schermi televisivi di Rai 1 protagonista della seconda serie della fiction “Rossella”. Pochi sanno che Danilo ha iniziato come cantante. Valentina Spalletta, attrice teatrale, già protagonista del musical “Aladin” di Stefano D’Orazio, è la giovanissima cantante lirica Isabelle Duval, affascinata e poi perdutamente innamorata corrisposta di Francesco. Nella parte di Madame Duval troviamo la straordinaria Dora Romano, già diretta da registi del calibro di Eduardo De Filippo, Ermanno Olmi, Glauco Mauri, solo per citarne alcuni. Insieme a loro un nutrito cast di attori cantanti come gipeto, Marco D’Alberti, Luca Giacomelli, Marco Massari, Antonio Orler, Nicoletta Ramorino, Angelo de Maco, Andrea Fazio, Ca-
milla Mafezzoli, Sergio Maniscalco e Angela Pascucci darà vita ad uno spettacolo struggente, sorprendente ed emozionale fra mistero, avventura ed effetti di scena che non potranno che commuovere il pubblico. Lo spet-
tacolo, con musiche e libretto originali, come vi dicevo, nasce da un’idea di Federico Bellone, già direttore artistico per Stage Entertainment in musical di successo quali “La Bella e La Bestia” e “Flashdance” fra gli altri, qui impegnato nel duplice ruolo di regista e co-produttore. Ad affiancarlo in questa veste c’è Barley Arts, che dopo 2 stagioni di successo con “We Will Rock You” dei Queen, giunge con “Titanic” alla sua seconda esperienza nella produzione di un musical. “Titanic - il musical”, per la prima volta in Italia, interpreta in chiave teatrale una struggente storia d’amore, con cambi di scena, costumi sontuosi, effetti speciali e un indimenticabile tema del Maestro Ennio Morricone, in un mix di avventura, mistero, sentimento, azione, lusso e sensualità, per creare un affresco di personaggi
d’inizio ‘900, così diversi fra loro ma tutti uguali di fronte al destino. Da non mancare. Al Nuovo di Milano, dal 27/11/12 al 09/12/12. www.teatronuovo.it
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Gossip & Curiosità di Marjlja Bisceglia
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*** Kevin Prince Boateng, nella speranza di non vedere più al polso della sua fidanzata gli orologi ricevuti in regalo dal suo ex Christian Vieri, in occasione del loro primo anniversario le ha regalato un orologio Rolex, unico nel suo genere, da 30.000 euro e, per non lasciare nulla al caso, ci ha fatto incidere le loro iniziali dietro il quadrante, perché non faccia confusione. Il centrocampista del Milan, in fatto di regali, non bada a spese.
*** Bianca Leão, modella tra le più ricercate in Brasile e Miss Brasileirao 2012, ha mantenuto la promessa di spogliarsi in caso di vittoria del suo Fluminense, di cui è tifosissima. Ha festeggiato la vittoria in campionato della sua squadra del cuore improvvisando uno spogliarello, così come promesso: “Se vince il Flu, farò uno spogliarello per i tifosi, qualcosa di piccante, magari sulla spiaggia”. Promette bene la 23enne brasileira!
*** Elton John e David Furnish, grazie a una madre surrogata, stanno per diventare genitori per la seconda volta. La coppia ha già un figlio, Zachary, messo al mondo dalla stessa donna che porta in grembo il loro secondogenito. Il piccolo dovrebbe nascere nel 2013. La coppia è al settimo cielo e vorrebbe tre figli, ma non sottovaluta le difficoltà a cui potrebbero essere sottoposti i bambini fin dai primi anni della loro infanzia. Difficoltà che potrebbero nascere anche alla più semplice domanda: perché non hanno una madre ma due papà, domanda alla quale potrebbero trovarsi impreparati nonostante la quotidianità.
*** Sara Tommasi e la speranza di riprendere in mano la sua vita lontana dai riflettori, nella riservatezza di una vita normale. In un programma televisivo, ospite con sua madre, ha parlato del dramma che l’ha coinvolta direttamente e del dramma che coinvolge la sua famiglia. Sua madre, che non ha potuto starle vicino, impegnata a curarsi della malattia che l’ha colpita, il l morbo di Parkinson. A questo punto della vicenda è doveroso, da parte di tutti i media, rispettare la riservatezza auspicata dalla diretta interessata e soprattutto rispettare la dignità di queste due donne che hanno avuto il coraggio di parlare apertamente del loro dramma.
*** Federica Nocerino, moglie del milanista Antonio, oltre a mostrare, senza nessun imbarazzo, pubblicamente la sua gelosia ha dimostrato anche molta poca classe, tutto accade negli studi di X-Factor. Selvaggia Lucarelli avrebbe twittato, sul profilo Twitter del giocatore, un complimento che non è stato apprezzato dalla moglie Federica, dopo averlo letto dal telefonino, subito dopo la diretta della trasmissione, avrebbe cercato la giornalista negli studi televisivi. Il Marito, nel tentativo di calmarla, si sarebbe beccato pubblicamente del deficiente e, come se non bastasse, non potendo dar sfogo alla sua rabbia, il giorno dopo, su Facebook avrebbe dato della “Vecchia vacca” a Selvaggia Lucarelli. Nocerino, agli attacchi della moglie, preferisce sicuramente quelli degli avversari in campo.
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Collaboratori Andrea Anelli, Silvia Arosio, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Silvia Fortunato, Giovanni Labanca, Enzo Occhiuto, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Federico Zanon Grafica Federico Maria Di Sivo - eMail: grafica@stadio5.it Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011
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