Inter_Parma

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Donadoni non affondare Stramaccioni

Domenica 21 aprile 2013 l’EDITORIALE Beppe Vigani

“Devo conservare l’amore nel mio cuore oggi, altrimenti come sopravvivrò a questa giornata?”, è una frase del “De Profundis”, una lunga lettera di Oscar Wilde al suo compagno Alfred Douglas. Rispecchierà sicuramente quello che si è detto il tifoso interista dopo l’eliminazione dalla coppa Italia. L’ennesima delusione che porta la firma della strategia discutibile di quest’anno del club di Corso Vittorio Emanuele. Il gol di Jonathan aveva illuso il pubblico del “Meazza”, il quale si è, poi, sfracellato nella delusione alla doppietta di Destro e al gol di Torosidis, prima che Alvarez rendesse più morbida la sconfitta. I due gol dell’attaccante giallorosso devono far riflettere Massimo Moratti che, ironia della sorte, è stato punito da uno dei suoi tanti ragazzi ceduti in modo avventato. E’ la giusta punizione per una società che non è riuscita a fermare l’emorragia di giovani (Longo, Livaja, Coutinho, Destro, Bonucci, Caldirola, Andreolli per citarne alcuni dei più recenti), che stanno facendo fortuna altrove. L’ennesima sconfitta di questa maledetta stagione ha tanti colpevoli: sarebbe assurdo non tenerne conto. La volontà di fare un progetto sembra esistere, il problema è che non si vede. Oggi, contro il Parma non basterà una vittoria per pensare positivo, se la stanza dei bottoni nerazzurra, una volta per tutte, non cambia registro. Sarebbe un errore fare fuori Stramaccioni e additarlo come capro espiatorio di una situazione non voluta certamente da lui. L’arrivo di Kovacic è miele per i palati di un pubblico esigente come quello interista, ma la cessione di giovani come Livaja e Coutinho per dare spazio ad alcuni paracarri è una cosa che manda il tifoso dall’analista. I giovani quando si prendono si lanciano in campo, non giù dalla fine-

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domenica 21 aprile 2013

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Riavviare il sistema!

In casa Inter si valuta il futuro, l’ex Biabiany con il dente avvelenato Finalmente, l’Inter ha posto la parola fine a tutti i suoi obiettivi stagionali. Non ci sarà un happy ending, ovviamente, perché in tutte e tre le competizioni affrontate dai nerazzurri in questa stagione la parola fine è stata sempre scritta dagli avversari affrontati sul campo. Certo, i fattori che hanno portato a queste débâcle sono infiniti, tuttavia in Italia il risultato non è importante, è tutto e allora spazio alle valutazioni (negative) e alle considerazioni sul futuro di questa società, del suo allenatore e, infine anche dei suoi uomini. Partendo dal fondo, e quindi dai giocatori, è impossibile non pensare ai tremendi infortuni che

continua da pag.1 stra. Alvarez ha cominciato a segnare e a giocare meglio di quanto abbia fatto fino a qualche settimana fa quando ha avuto più spazio. Ai giovani non serve la panchina. Loro devono giocare, sbagliare per crescere. L’esperienza deve andare a braccetto con la gioventù, così si forma la chimica giusta per ambire a grandi traguardi. Ci vuole coraggio, presidente Moratti. Il coraggio che fa grande l’amore di un tifoso, necessario per sopravvivere ai momenti tristi.

Andrea StramaccioniMassimo Moratti, odore di separazione

hanno falcidiato la rosa interista. Eppure chi è sceso in campo, perlomeno nel giorno del giudizio più importante (in Europa League contro il Tottenham e in Coppa Italia con la Roma), ha sicuramente dato tutto, mostrando anche un buon calcio, che tuttavia non è bastato. La domanda ora è: chi confermare l’anno prossimo? Bastano due gare (non vinte) per valutare la stagione di alcuni di questi ragazzi? In occasione della finale di ritorno di Coppa Italia, inoltre, la frangia più accesa dei tifosi interisti ha lanciato un segnale forte contro la società. La riflessione del presidente Moratti dovrà, quindi, passare necessariamente da qui. L’Inter ha fatto storicamente bene con un condottiero in grado di unire la folla, stringere le fila degli adepti e lasciare la squadra sola ed isolata rispetto al resto del mondo. L’Inter agli interisti, questo chiedono

i tifosi e non sarà solo Marco Fassone a essere sotto esame, bensì anche il duo di mercato BrancaAusilio in grado di mettere in piedi una squadra risultata decimata e senza valide alternative da due mesi ad oggi. Gli infortuni, a dirla tutta, non sono propriamente imputabili agli uomini-scrivania nerazzurri, bensì al reparto medico-atletico. Tante, probabilmente, saranno le teste che salteranno a fine stagione e proprio in questo settore Massimo Moratti opererà i tagli più importanti. Non solo Combi e il suo staff quindi, ma anche quei preparatori atletici che non hanno saputo supportare il lavoro sul campo di Andrea Stramaccioni costringendolo a salti mortali quadrupli per riuscire a schierare una formazione completa di undici titolari da qui a fine stagione. Sei partite, a partire da quella contro il Parma che poco o nulla hanno da aggiungere a questa sfortunatissima stagione. Contro i ducali i nerazzurri riproporranno gli stessi 11 scesi in campo contro la Roma, data la folta lista di infortunati che comprende ben 11 giocatori, praticamente una squadra intera. Il Parma, al contrario arriverà a Milano in formazione tipo con il solo Paletta costretto ai box dalla squalifica rimediata per diffida contro l’Udinese. Date le parole al

la PARTITA Emanuele Tramacere

vetriolo di tutti gli ex nerazzurri che in questo straordinario periodo stanno punendo rigorosamente l’Inter, l’attenzione andrà senza timori di smentita sull’ala tutto pepe Jonathan Biabiany cresciuto e arrivato all’esordio nell’era Benitez e scaricato con fin troppa leggerezza nella pianura emiliana. The end, game over, punto e a capo. L’Inter guarda già al futuro cercando di dimenticare le 6 gare che la separano dalla tanta agognata fine di questa stagione. Tutti guardano avanti e sperano, ma colui che spera più di tutti è proprio Andrea Stramaccioni. “Siamo orfani di Mourinho” ha titolato la curva. Un paragone pesante per chiunque sia passato dopo di lui e che, nell’ordine, ha bruciato la personalità di Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri e, ora, anche Stramaccioni. E’ ufficialmente partito il toto-sostituto, ma l’allenatore romano ha ancora sei gare per giocarsi le sue, esigue possibilità di conferma. Altrimenti l’intera squadra dovrà passare dal più classico dei comandi informatici. L’applicazione non risponde? Terminare e riavviare il sistema.

La tradizione è nerazzurra Nelle ultime due partite l’Inter ha rifilato 10 gol al Parma Inter e Parma si sono affrontati al Meazza 21 volte. I nerazzurri hanno vinto in14 occasioni contro 1 degli ospiti. In tutto 6 pareggi. La prima vittoria per i padroni di casa risale all’8ª giornata della stagione 1990-91: finì 2-1 con gol di Serena, Mattheus e Melli per gli emiliani. La vittoria più larga dei nerazzurri è dello scorso anno: 5-0 alla 17ª giornata. Doppietta di Milito e reti di Thiago Motta, Pazzini e Faraoni. Per vedere il successo con più reti tra queste due formazioni bisogna fermarsi a due stagioni or sono, quando alla

STATISTICHE Severa Bisceglia

della stagione 1998-99: terminò 3-1. Nerazzurri in vantaggio con Ronaldo e rimonta degli ospiti con Stani, Asprilla e Fuser. Complessivamente InterParma, hanno realizzato 64 gol, di cui 45 a favore dei nerazzurri e 19 a favore dei gialloblu. Inter e Parma hanno segnato complessivamente 31 gol nel primo tempo, nella ripresa la somma sale a 33. Nel primo tempo l’Inter ha siglato 21 reti mentre il Parma Ruben Sosa, autore di 5 gol contro il Parma ne ha messe 10. Nella ripresa i padroni di casa hanno segnato 24 volte, il 14ª giornata il risultato si fissò Parma 9. Andrea Stramaccioni sul 5-2: tripletta di Stankovic e Roberto Donadoni si sono afe reti di Cambiasso e Thiago frontati una volta sola al MeazMotta, doppietta di Crespo per i za: è accaduto la scorsa stagione ducali. L’unico successo targato e il bilancio è ovviamente a faParma è datato alla 32ª giornata vore del tecnico nerazzurro.

STADIO MEAZZA ORE 12.30

INTER

PARMA In Casa

In Casa

Ultima Vittoria 30/3/13

Ultima Vittoria 10/2/13

Parma-Pescara 3-0

Inter-Chievo 3-1 Ultimo Pareggio 24/2/13

Ultimo Pareggio 10/2/13

Inter-Milan : 1-1

Parma-Genoa 0-0 Ultima Sconfitta 14/4/13

Ultima Sconfitta 7/4/13

Parma-Udinese 0-3

Inter-Atalanta 3-4

Fuori Casa

Fuori Casa

Ultima Vittoria 22/12/12

Ultima Vittoria 3/4/13

Bologna-Parma 1-2

Sampdoria-Inter 0-2

Ultimo Pareggio 7/4/13

Ultimo Pareggio 20/1/13

Siena-Parma 0-0

Roma-Inter 1-1

Ultima Sconfitta 17/3/13

Ultima Sconfitta 14/4/13

Roma-Parma 2-0

Cagliari-Inter 2-0

Arbitro: Antonio

Allenatore: Andrea Stramaccioni

Damato di Barletta

Allenatore: Roberto Donadoni

INTER (3-5-1-1)

PARMA (3-5-2)

1 Handanovic; 23 Ranocchia, 6 Silvestre, 40 Juan Jesus; 4 Zanetti, 17 Kuzmanovic, 10 Kovacic, 24 Benassi, 31 Pereira; 11 Alvarez; 18 Rocchi

83 Mirante; 28 Benalouane, 31 Coda, 6 Lucarelli; 87 Rosi, 32 Marchionni, 10 Valdes, 16 Parolo, 18 Gobbi; 11 Amauri, 21 Sansone


domenica 21 aprile 2013

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Il big match è a Torino con Juve-Milan il CAMPIONATO Laura Tangari

Qualcuno ci aveva perfino creduto dopo il gol di Jonathan alla Roma siglato nel primo tempo. Poi, nella ripresa, tutto cancellato con un colpo di spugna per le due bordate vincenti di Destro e la rete di Torosidis. Altro che Inter. In finale, a disputarsi la Coppa

Sprofonda l’Inter anche in Coppa Italia Italia 2013, il 26 maggio prossimo contro la Lazio, ci andranno Totti e compagni con tanti saluti ai cinquantamila e passa tifosi nerazzurri presenti a San Siro per la ipotesi di resurrezione della Beneamata dopo i due kappaò consecutivi in campionato con Atalanta e Cagliari. Un brutto epilogo per la squadra di Stramaccioni chiamata oggi a mezzogiorno nuo-

vamente al Meazza per la sfida col Parma che potrebbe, in caso di altro capitombolo, segnare la sorte dell’allenatore interista in prospettiva futura. Moratti, infatti, malgrado le belle parole della scorsa settimana in difesa del tecnico romano, sembrerebbe optare per un licenziamento se anche col Parma dovesse arrivare un risultato negativo. Detto dell’Inter, il

partitissima di Torino fra Juve e Milan, con i rossoneri alla ricerca del terreno perduto dopo il pareggio casalingo col Napoli di una settimana fa. La Vecchia Signora viaggia comodamente in carrozza dopo aver liquidato la pratica Lazio che ha portato il vantaggio a undici punti in classifica sul Napoli secondo, pareggiante appunto col Milan. Ormai per i bianconeri di Conte la strada è tutta in discesa ed ogni impegno si traturno odierno riserva in serata la sforma in una passerella d’onore.

Il Personaggio del Parma: Ishak Belfodil

L’attaccante con la Mezza Luna Il Parma su di lui ci ha scommesso e l’algerino ha risposto facendo vedere numeri da campioncino. A gennaio la Juventus si è fatta avanti. Ma il discorso si è arenato sul nascere

È possibile un ritorno all’attacco della Juventus per Ishak Belfodil. Il Parma è pronto a ricavare un’interessante plusvalenza dalla Vecchia Signora. Intanto, Donadoni non lo perde mai di vista. Anzi, lo tutela e cerca di farlo restare coi piedi a terra. Belfodil ha iniziato aggregandosi alla prima squadra dell’Olympique Lione nella stagione 20082009 ma esordendo nella stagione successiva e giocando tre partite nella Ligue 1 (20092010). È sceso in campo nel terzo turno preliminare di Champions League nella vittoria per 3-1 sull’Anderlecht. Dall’estate 2010 al dicembre del 2011 ha giocato nella seconda squadra del Lione collezionando 27 presenze e segnando sette gol. Nel frattempo nel 2011-2012 ha disputato anche altre sette presenze con la prima squadra in Ligue 1. Il 31 gennaio del 2012 è passato in prestito al Bologna. Ha fatto il suo esordio in A il 26 febbraio 2012 contro l’Udinese. Il 29 aprile,

l’OSPITE Alessandra Caronni

con un’azione personale dalla fascia sinistra, dopo pochi minuti dal suo ingresso, ha contribuito al gol del 3-1 contro il Genoa. Ha concluso il campionato con otto presenze. Il 30 giugno 2012, il Lione ha ufficializzato il suo passaggio a titolo definitivo al Parma. Belfodil esordisce in campionato con la maglia del Parma il 25 agosto 2012 contro la Juventus subentrando nel secondo tempo e il 2 settembre segna il suo primo gol in maglia crociata, ai danni del Chievo Verona. Realizza il suo secondo gol in campionato contro la Roma, sempre al Tardini, nella partita vinta dai crociati per 3-2. In quella gara, entrato al posto di Amauri al 16esimo del primo tempo a causa di un infortunio, si fa espellere per doppia ammonizione. Realizza la sua prima doppietta in A il 16 dicembre nella partita casalinga con il Cagliari, terminata 4-1 per i ducali. Realizza il suo settimo gol stagionale nella trasferta contro il Chievo.

LA CLASSIFICA Pos.

Squadra

P.ti

G

V

N

S

Gf

Gs

+/-

1 Juventus 74 32 23 5 4 63 20 43 2 Napoli 63 32 18 9 5 58 30 28 3 Milan 59 32 17 8 7 56 35 21 4 Fiorentina 55 32 16 7 9 58 39 19 5 Roma 51 32 15 6 11 63 53 10 6 Lazio 51 32 15 6 11 40 39 1 7 Inter 50 32 15 5 12 50 45 5 8 Udinese 48 32 12 12 8 44 39 5 9 Catania 47 32 13 8 11 40 38 2 10 Cagliari 42 32 11 9 12 39 49 -10 11 Parma 39 32 10 9 13 39 42 -3 12 Bologna 38 32 10 8 14 42 41 1 13 Sampdoria 37 32 10 8 14 37 39 -2 14 Atalanta 37 32 11 6 15 34 47 -13 15 Torino 36 32 8 13 11 40 45 -5 16 Chievo 36 32 10 6 16 32 48 -16 17 Siena 30 32 9 9 14 34 44 -10 18 Palermo 28 32 5 13 14 29 45 -16 19 Genoa 28 32 6 10 16 32 50 -18 20 Pescara 21 32 6 3 23 24 66 -42 Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.

classifica marcatori 22 reti Cavani (Napoli; 4 rigori) 17 reti Di Natale (Udinese; 4 rigori) 16 reti El Shaarawy (Milan) 15 reti Denis (Atalanta; 5 rigori) 13 reti Pazzini (Milan; 3 rigori) Lamela (Roma)

12 reti Jovetic (Fiorentina; 1 rigore) Palacio (Inter) Totti (Roma; 3 rigori) 11 reti Gilardino (Bologna) Sau (Cagliari; 1 rigore) Osvaldo (Roma; 2 rigori) 10 reti Klose (Lazio) Amauri (Parma; 1 rigore)

9 reti Borriello (Genoa; 2 rigori) Milito (Inter; 3 rigori) Vucinic (Juventus; 2 rigori) Hernanes (Lazio; 1 rigore) Hamsik (Napoli) Icardi (Sampdoria) Bianchi (Torino; 3 rigori) 8 reti Bergessio (Catania) Cassano (Inter) Quagliarella (Juventus)

Si combatte comunque sempre per il posto in Champions dove la Fiorentina, ospitando il Toro, potrebbe avvicinarsi al Milan in caso di vittoria. Nei bassifondi, dopo il quasi scontato addio alla serie A del Pescara, lotta a tre fra Siena, Palermo e Genoa. I toscani riceveranno il Chievo mentre il Genoa incrocerà a Marassi l’Atalanta ormai salva. Derby non buono per i deboli di cuore, infine, al Cibali dove il Catania se la vedrà col Palermo.

La quiete dopo la tempesta Dall’analisi della biosituazione dei giocatori delle due squadre che probabilmente scenderanno in campo si evidenzia che il valore medio assoluto riguardante lo stato di benessere psicofisico dell’Inter di 6,04 è superiore a quello del Parma di 5,98. Secondo il pronostico bioritmico i nerazzurri dovrebbero essere avvantaggiati e quindi avere più possibilità di vittoria rispetto alla squadra allenata da Donadoni. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei vari atleti, si nota che la squadra di casa risulta più tonica e più energica fisicamente 6,05 della formazione del Parma con 5,93: Juan Jesus e Kuzmanović 6,49, Rocchi 6,37, Zanetti ed Alvarez 6,32 contro Amauri 6,44, Santacroce 6,41, Parolo 6,32. Dal punto di vista dell’umore e dell’autostima i bioritmi dell’Inter risultano superiori con il valore medio di 6,12 contro il 5,98 degli ospiti: Handanovic, Juan Jesus,

i BIORITMI Enzo Occhiuto

Cambiasso e Rocchi 6,49, A. Pereira 6,39 e Jonathan 6,31 contro Rosi 6,50, Lucarelli, Marchionni e Parolo 6,45, Coda 6,31. Mentre, dal punto di vista delle facoltà mentali i giocatori del Parma, molto concentrati ed intuitivi, risultano avvantaggiati con 6,15 rispetto ai nerazzurri con 6,03: Santacroce e Rosi 6,50, Valdes 6,49, Sansone 6,47, Ninis 6,35, Gobbi 6,31 contro Samuel e Pereira 6,49 (con triade bio nettamente positiva quindi in condizione ottimale), Juan Jesus 6,42, Kuzmanović 6,35. Con la speranza che anche questa volta gli allenatori non capovolgano le formazioni previste dalla nostra stima vi anticipiamo una partita molto intensa emotivamente.

TURNO ODIERNO Sabato 20 Aprile - 33. Giornata 20 Apr, 18:00 Genoa - Atalanta Stadio Luigi Ferraris, Genova 20 Apr, 20:45 Udinese - Lazio Stadio Friuli, Udine Domenica 21 Aprile - 33. Giornata 21 Apr, 12:30 Inter - Parma Stadio Giuseppe Meazza, Milano 21 Apr, 15:00 Napoli - Cagliari Stadio San Paolo, Napoli 21 Apr, 15:00 Siena - Chievo Stadio A. Franchi-Montepaschi Arena, Siena 21 Apr, 15:00 Catania - Palermo Stadio Angelo Massimino, Catania 21 Apr, 15:00 Roma - Pescara Stadio Olimpico, Roma 21 Apr, 15:00 Bologna - Sampdoria Stadio Dall’Ara, Bologna 21 Apr, 15:00 Fiorentina - Torino Stadio Artemio Franchi, Firenze 21 Apr, 20:45 Juventus - Milan Juventus Stadium, Torino

7 reti Bonaventura (Atalanta) Diamanti (Bologna; 2 rigori) Gomez (Catania) Paloschi (Chievo; 2 rigori) Thereau (Chievo; 1 rigore) Toni (Fiorentina) Giovinco (Juventus; 1 rigore) Matri (Juventus) Balotelli (Milan; 3 rigori) Ilicic (Palermo) Belfodil (Parma)

PROSSIMO TURNO Sabato 27 Aprile - 34. Giornata 27 Apr, 18:00 Atalanta - Bologna Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 27 Apr, 18:00 Cagliari - Udinese Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 27 Apr, 20:45 Pescara - Napoli Stadio Adriatico, Pescara Domenica 28 Aprile - 34. Giornata 28 Apr, 15:00 Chievo - Genoa Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 28 Apr, 15:00 Palermo - Inter Stadio Renzo Barbera, Palermo 28 Apr, 15:00 Torino - Juventus Stadio Olimpico, Torino 28 Apr, 15:00 Roma - Siena Stadio Olimpico, Roma 28 Apr, 15:00 Sampdoria - Fiorentina Stadio Luigi Ferraris, Genova 28 Apr, 20:45 Milan - Catania Stadio Giuseppe Meazza, Milano Lunedì 29 Aprile - 34. Giornata 29 Apr, 20:45 Parma - Lazio Stadio Ennio Tardini, Parma


amarcord domenica 21 aprile 2013

Oscar Damiani

Hernán Jorge Crespo

ad una sua marcatura, il successo in Coppa Italia contro la Fiorentina, segnerà in entrambe le finali, e la conquista della Supercoppa italiana contro il Milan, ancora una volta grazie anche ad un suo gol.. Passando dalla Lazio, dove vincerà il come premio la Scarpetta d’Argento, approda all’Inter, per una sola stagione, il 31 agosto 2002 per 38 milioni. In campionato non renderà molto, ma contribuirà alla conquista della semifinale di Champions League con 9 reti. Dopo una stagione passata al Chelsea e una al Milan farà ritorno in nerazzurro con cui vincerà una Supercoppa italiana e tre scudetti consecuti-

Hernán Jorge Crespo

Marco Delvecchio

maglie dall’interista nel cuore Nicola Berti passando per Stefano Bettarini, che ha giocato nelle giovanili dell’Inter, fino ad arrivare a Matias Almeyda, Marco Ballotta, Giovanni Bia, Marco Branca, Benito Carbone, il campione del mondo Fabio Cannavaro e tantissimi altri. Quanti di voi ricordano il centrocampista portoghese Sérgio Paulo Marceneiro da Conceição che con la Lazio in due anni vincerà uno scudetto, una Coppa delle Coppe una Supercoppa Europea, una Supercoppa italiana e una Coppa Italia? Dopo l’esperienza positiva nella Capitale brilla meno nell’unica stagione con il Parma, 5 reti in 25 presenze, e splende ancora meno nei due anni passati all’Inter anche a causa di un infortunio importante. In nerazzurro segnerà una sola rete in 45 presenze. L’ex attaccante argentino Hernán Jorge Crespo apre e chiude la sua esperienza in Italia con il Parma. Nell’agosto del ‘96, all’età di 21 anni, viene acquistato dalla squadra emiliana per 8 miliardi di lire. Segnerà 12 reti nella prima stagione e altrettante nella seconda. Il terzo anno con i Ducali è quello della consacrazione: 16 gol in campionato, la conquista della Coppa UEFA contro il Marsiglia grazie anche

Marco Delvecchio

prietà, al Parma. Nella stagione 2002-2003 con Adrian Mutu forma una coppia d’attacco irresistibile che lo porta a realizzare 15 reti in 29 partite. La stagione successiva parte benissimo, 8 reti in 7 incontri, è capocannoniere del campionato, ma si infortuna ed è costretto a saltare tutto il resto del girone d’andata. Con gli emiliani ha totalizzato 23 reti in 37 presenze. Nel gennaio del 2004 fa ritorno all’Inter che acquista anche l’altra metà del cartellino per 15 milioni di euro circa contribuendo, con 9 gol, alla qualificazione ai preliminari di Champions League dei nerazzurri. La stagione successiva risulterà decisivo nella conquista della Coppa Italia contro la Roma, suoi i due gol nella partita di andata, segnando 16 reti in campionato, 2 in Coppa Italia e 7 in Champions League, esclusi i preliminari. Anche nel campionato successivo ne è protagonista chiudendo la stagione con 20 gol di cui 16 in campionato. Il centrocampista Dino Baggio arriverà all’Inter, per una sola stagione, in prestito dalla Juventus, un gol per lui in 27 presenze. Dopo due stagioni ancora in bianconero viene ceduto definitivamente al Parma allenato da Nevio Scala. Con i ducali giocherà dal ’94 al 2000 segnando 19 reti in 172 presenze. Tanti i calciatori che hanno indossato entrambe le

Adriano Leite Ribeiro

Sérgio Paulo Marceneiro da Conceição

Adriano Leite Ribeiro

L’Imperatore, dall’omonimo sovrano dell’antica Roma, Adriano Leite Ribeiro, noto semplicemente come Adriano, con l’Inter, oltre alla conquista di tre scudetti, tre Supercoppa italiana e due Coppa Italia, è riuscito a vincere anche il premio “Bidone d’Oro” quale peggior calciatore della Serie A. Nell’estate del 2001 approda per la prima volta a Milano, ma trova poco spazio in una rosa che annovera attaccanti dal calibro di Vieri, Ronaldo, Ventola, Kallon e il super protetto Alvaro Recoba. L’esordio in nerazzurro lo fa all’88’ di gioco nell’amichevole valevole per il ‘Trofeo Santiago Bernabéu’ contro il Real Madrid realizzando la rete decisiva dopo solo due minuti di gioco con una bordata su punizione dal limite. In Serie A esordisce a Parma e l’unica rete la segna al Venezia. Dopo solo 8 presenze con la maglia della Beneamata viene mandato a ‘svernare’ in prestito alla Fiorentina e successivamente, in compro-

Severa Bisceglia

Sérgio Paulo Marceneiro da Conceição

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Dino Baggio Dino Baggio

vi, nella prima stagione vincerà anche la classifica cannonieri con 20 reti. Dopo un anno passato al Genoa torna al Parma, a dieci anni di distanza dalla prima esperienza in gialloblu, a titolo gratuito. Anche Oscar Damiani, partendo dalle giovanili dell’Inter, ne ha fatta di strada fino ad approdare al Parma, quasi a fine carriera, per una stagione. L’attaccante Marco Delvecchio l’esordio in Serie A lo fa proprio con la maglia dell’Inter nella stagione 91-92 senza, però, trovare grandi spazi, solo quattro le presenze e senza gol all’attivo. Dopo un anno passato al Venezia e uno all’Udinese, torna in nerazzurro, ancora per una sola stagione, giocando 33 partite e segnando 5 reti. I successivi dieci anni passati alla Roma, soprattutto quella di Capello, lo consacreranno campione. La stagione 2005-2006, prima di appendere le scarpette al chiodo, gioca con il Parma e segnerà un gol in otto presenze.


domenica 21 aprile 2013

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Juve-Milan finisce in pareggio il BAFFO Sandro Mazzola

Bayern in formissima ma passa il Barcellona. Mi spiace tantissimo per l’Inter fuori da tutto Poveri noi. L’altra sera nel match di Coppa Italia con la Roma tutti speravano in un miracolo. Che invece non è arrivato. Ci siamo illusi un po’ col gol di Jonathan ma alla fine ha vinto la squadra più in palla e con le idee chiare. Peccato, perché la Coppa Italia avrebbe in parte chiuso con meno amarezza questa sciagurata stagione partita male finita peggio.

Le due scoppole incassate con l’Atalanta e il Cagliari, assommate agli infortuni e alla scarsa forma di alcuni giocatori, non hanno di certo aiutato sul piano psicologico l’ambiente nerazzurro e adesso siamo qui a raccattare le briciole sperando non so in cosa. Auguriamoci di battere il Parma e rientrare in corsa per un posto in Europa League, altrimenti è la fine. Il presidente Moratti non deve perdere un solo attimo e rivalutare a fondo la situazione gettando le basi per una pronta risalita. L’Inter non può restare nell’anonimato. I tifosi hanno ragione di lamentarsi. E’ vero, c’eravamo abituati bene con gli scudetti vinti da Mancini e Mourinho, però è anche vero che l’Inter deve tornare grande. Personalmente faccio un bel “in bocca al lupo” ai miei amici nerazzurri. Il campionato,

Francesc Vilanova i Bayó, meglio conosciuto come Tito Vilanova, tecnico del Barcellona

La vecchia Inter non si scorda mai Cari amici e nemici, nel 2005 l’Inter cambiò la propria storia recente vincendo, dopo diversi anni, un trofeo che al momento non tutti ne capirono l’importanza, snobbandola: la Coppa Italia. Dopo un ciclo di vittorie impareggiabili sembra arrivata alla fine, avrebbe voluto e potuto concludere questa stagione falli-

una Via Crucis (calcistica s’intende) che altro. Disquisire su Stramaccioni se deve conservare o meno la panchina nerazzurra mi sembra puro onanismo dialettico.

mentare ancora con la conquista di questo trofeo. Avrebbe dovuto battere la Roma, ma visto l’attuale momento di forma e le disgrazie che l’avvolgono e che si è andata a cercare, l’impresa non è riuscita. Questo trofeo in bacheca avrebbe, quanto meno, chiuso in modo decoroso una stagione risultata più

Moratti la scelta l’ha fatta e non avrebbe senso cambiare allenatore se prima non cambia l’intera strategia di mercato. Basterebbe un po’ di attenzione e delle idee calcisticamente validi. Esempio: quando presero Lucio sapevano già che il meglio l’aveva già dato, ma aveva ancora un paio d’anni

l’ANGOLO di Franco Rossi

gentilmente concesso da francorossi.com

di autonomia e, in quei due anni, fu fondamentale. Non voglio dare suggerimenti, ma con Terry sul mercato, perché non provarci? Il difensore del Chelsea ha personalità, è bravo, forte di testa e nei contrasti, sa comandare la difesa perché è un leader di quelli veri. Potrebbe benissimo fare da balia a Ranocchia, un giovane che rischia di restare un eterna promessa. Cercare poi uno simile a Kovacic e un grande attaccante. Tre innesti di questo livello non farebbero dell’Inter una squadra da scudetto, ma ne verrebbe sicuramente fuori un squadra competitiva per l’ingresso in Champions League. Icardi va bene per migliorare la rosa, ma 30 milioni per Lewandowsky sarebbero sicuramente un investimento fondamentale, migliore di quelli sperperati per i vari Jonathan, Schelotto, Pereira ecc.

Auz, col Parma tocchiamo ferro

Stasera mi diverto con Juve-Milan Auz, pensavate fossi morto vero? Invece mi sto toccando mentre scrivo questo mio nuovo e competente articolo. Vi sono mancato? Beh, in ogni caso del vostro parere non me ne frega un beato azz….. Ma torniamo a parlare di calcio, dove la Juve ormai ha vinto il suo scudetto, 28? 29? 30? Boh, non ci capisco più niente, di certo di 28 ce né uno tutti gli altri lo hanno lungo 31 (ed io anche modestamente, ma da moscio). Il Milan arranca contro l’altra squadra nordica, il Napoli, per il secondo posto e l’altra squadra lombarda? L’Atalanta? Diciamo che va abbastanza bene. Ma mi fanno notare che ne dimentico qualcuna. A si, i cugini. Beh, viste le ottime prestazioni meglio scordarla tale squadra che ricordarla. 5 sconfitte in 6 partite, non male e non è riuscita neppure contro la magica Roma per la semifinale di Coppa Italia, unica competizione che l’Inter poteva miracolosamente sperare ancora di vincere. Ma come si fa dico io, sembrava post vittoria

in campionato contro i gobbi che la squadra potesse dare una scossa al campionato invece sta solo facendo quello che da anni è l’Inter, ovvero schifo. Ora caro Massimo, prendi me ad allenare, io non ci capisco niente di calcio, ma credo di poter dare gli stessi risultati di chi crede di capirci. Peggio di così non credo di poter fare, anzi. Speriamo che i Russi, mettano la fresca nella Società e che con i nuovi soldi vengano accattati giocatori degni di tale nome e professione. Auz, c’è sempre la possibilità che Massimo invece preferisca pagare altri allenatori invano aumentando il suo harem e la sua fama di benefattore. Ma quanto c...a.z. ne stai ancora pagando? Se continui così rischi di fare la fila al pane quotidiano. Una squadra vecchia, sembra mia moglie, e i nuovi non stanno facendo la differenza sperata. Mo caro staminkioni, mio nipote ha 6 anni e lo vedrei bene in attacco, se vuoi, viene via con 5.000.000 di euro netti al giorno, tanto Moratti

Inter-Parma, i numeri consigliano il Goal Al Meazza si sfidano due difese in difficoltà Dopo l’ennesima batosta stagionale con l’eliminazione dalla Tim Cup, l’Inter di Stramaccioni si rituffa in campionato alla ricerca di un piazzamento europeo. Sono ben 9 i punti da recuperare sul terzo posto occupato dal Milan, impresa complicata ma non ancora bocciata dalla matematica. A preoccupare Stramaccioni, oltre ai numerosi infortuni, è il momento poco brillante della sua Inter, reduce da 4 sconfitte nelle ultime 5 di campionato e nelle ultime 3 gare interne ha rimediato altrettante

sconfitte; di fronte c’è uno degli avversari “migliori”, leggendo i precedenti: il Parma infatti, non vince a San Siro dal 1999, da allora 10 sconfitte e 3 pareggi. Aggiungiamo il rendimento esterno da retrocessione dei ducali fatto di 2 vittorie, 4 pareggi e ben 10 sconfitte ed ecco che la quota intorno a 2 volte la giocata del segno 1 diventa la soluzione più logica. Il dato certo è quello relativo alle due difese: 45 reti subite dai nerazzurri, 42 dai gialloblu che sposta la nostra attenzione sull’opzione Goal offerta in me-

intanto, dopo il successo della Juventus all’Olimpico con la Lazio è da ritenersi chiuso. I bianconeri di Conte hanno strameritato la vittoria e la lotta per il passaggio diretto in Champions League, prendendo per le pinze la sfida di stasera di Torino fra Juve e Milan, penso sia un affare fra il Napoli e la squadra di Allegri. Un pronostico per questa sera? Secondo me finisce in pareggio. Molto difficilmente la Fiorentina riuscirà a inserirsi nel discorso fra partenopei e rossoneri. Dando un occhio alle semifinali di Champions, sarà una bella battaglia a Monaco fra il Bayern e il Barcellona. I tedeschi hanno fatto sapere che elimineranno gli spagnoli. Ma sono dichiarazioni per caricare l’ambiente. Io credo invece che alla fine prevarrà il Barça, perché questa è una squadra di grandi fenomeni.

tete scommettere Live sulla par- scaricando le applicazioni dei tita attraverso i vostri Smartpho- maggiori concessionari italiani, dia a 1,80. Vi ricordiamo che po- ne, Iphone o Tablet, dai quali, potrete entrare nel mondo della giocata durante le gare. Infine uno sguardo alle partite in programma nel pomeriggio di domenica: vi segnaliamo il segno 1 di Siena-Chievo pagato ben oltre 2 volte la posta con i bianconeri, affamati di punti in chiave salvezza e reduci da uno splendido momento di forma, che possono avere la meglio sugli ospiti che, dopo il solito grande campionato, iniziano a risentire mentalmente dello sforzo fatto, in Tommaso Rocchi, unica punta nerazzurra rimasta virtù anche di una salvezza quasi raggiunta. Completiamo il terno

paga e basta, quindi perché non provarci? Posso pure giocare io, se vuoi scendo in campo con piacere (no no, meglio non scendere in campo lo ha già fatto un certo nano portatore sano di democrazia, meglio non esagerare). Consoliamoci con la certezza aritmetica che in serie B non ci potete andare cari nerazzurri, almeno per questo anno, poi si vedrà. Anche se ritorna quell’uomo pacato di Mou, con questa squadra tutta da rifare la vedo nera. Certo a difesa dell’allenatore ci sono parecchi infortuni, ma il gioco è quello che è, al di la dei presunti torti arbitrali. Beh, con questo mio articolo potrò concorrere al Nobel per la letteratura consapevole che chi mi legge sia culturalmente elevato. Mo mi tolgo dai maroni (e non parlo del politico), alla prossima. Occhio, il Leone ruggisce ancora, miao miao miao……. AUZ a da vede son meglio di Lazzaro, non muoio mai, tornerò presto, molto presto e saranno azzi vostri. le SCOMMESSE Pino Sardiello

del pomeriggio con il segno 1 di Fiorentina-Torino offerto intorno a 1,45 e l’Over 2,5 di NapoliCagliari quotato 1,80; un multiplo da circa 55 euro con una puntata da 10. E se non ne avete abbastanza, cerchiamo il super colpo del week-end nella sfida delle 20.45 tra Juventus e Milan. Bianconeri lanciati verso lo scudetto, rossoneri che vogliono difendere il terzo posto dall’attacco della Fiorentina: proviamo a puntare su un pareggio con gol e allora andiamo in direzione di un risultato esatto 1-1, quotato 7 volte la posta. In bocca al lupo!


domenica 21 aprile 2013

Stracotti a mezzogiorno Bayern piglia tutto... 6

gli OSPITI

Giovanni Labanca

Donadoni è il primo ad esserci rimasto male domenica scorsa. Prendere tre belle sberle in casa dall’Udinese, privo di Di Natale, nessun grande mago avrebbe potuto prevedere un simile risultato. Un pareggio avrebbe accontentato il pubblico del Tardini. Invece no. Ora, ammesso che la rabbia sia sbollita e la forma sia stata recuperata da parte dei giocatori, con quale animo si presenta al cospetto dell’Inter? In altri tempi, non ci sarebbe stata storia, anche se i parmigiani qualche brutto quarto d’ora lo hanno fatto passare ai nerazzurri. Vista l’Inter di queste settimane, cacciata a malo modo dalla Roma anche dalla Coppa Italia, il mister ex milanista non diciamo che possa stare tranquillo, ma più di una speranza lo accompagna a Milano, sul suo vecchio palcoscenico, dove ha mostrato spettacolo e ricevuto i meritati applausi. L’Inter è in crisi nera e come una qualsiasi compagine di metà classifica è in cerca di un punticino da aggiungere, per maggiore sicurezza, al magro bottino rimediato finora. I sudditi del Granducato queste cose le sanno bene, anche per

aver castigato l’Inter l’anno scorso in casa propria, senza paura. Allora, perché avere paura, perché non tirar fuori le unghia e mostrarle tutte alla spaurita Beneamata? E’ un trucco che si può tentare e se va bene si può riportare sana la pelle a casa per la cena, altrimenti c’è sempre pronto l’a-

ferano. Insomma, un bel pranzetto di cui non si potrà non sentire il forte richiamo, perché è molto importante farne subito un bel boccone, se la squadra vuol rimettere in piedi la sua classifica e non farsi risucchiare dalle emergenti squadre che non aspettano altro che qualcuna delle rivali fac-

libi della partita fuori casa, dove, quasi per legge divina, si debba per forza perdere, senza coraggio e dignità. Questa logica fa arrabbiare Donadoni. Il mister, dopo aver parlato e giustificato il passo falso sotto le mura amiche, ha lavorato bene ai fianchi e preparato psicologicamente gagliardi giovani, fino quasi a restituirli sani e forti come ad inizio di stagione. Non troveranno sicuramente del buon parmigiano stagionato, ma tre punti farciti e cotti a puntino in sugo di ragù, magari con una bella cotoletta alla milanese ed un succulento risotto giallo alla zaf-

cia un passo falso. A queste considerazioni si aggiunge perentorio il presidente Ghirardi al quale, dal primo all’ultimo, i giocatori non possono non rispondere che in un modo solo: vincere. Almeno così assicurano, molto carichi, Amauri, Biabany e compagni, per farsi perdonare, pronti a lanciare nella Scala del Calcio un magnifico “ do di petto”, che dovrebbe culminare con un bel “Vincerò”. Ora bando alle chiacchiere, lo chef chiama a gran voce perché ha già portato a tavola, manco a farlo apposta, degli speciali ‘parmacotti’. Buona appetito.

Conto alla rovescia per la Champions dove martedì sera andrà in onda la sfida interstellare fra il Bayern Monaco e il Barcellona. I tedeschi di Heynckes, in attesa degli spagnoli all’Allianz Arena, hanno intanto scaldato i muscoli in Coppa di Germania dove hanno distrutto, in semifinale, il malcapitato Wolfsburg per 6-1 conquistando la finalissima dell’Olimpico di Berlino del prossimo primo giugno contro lo Stoccarda che a sua volta ha superato per 2-1 il Friburgo. Una passeggiata per Ribery e compagni in prospettiva del match con il Barca di Vilanova. Per la cronaca l’anno scorso il successo in Coppa di Germania è stato appannaggio del Borussia Dortmund, un mese fa poi eliminato nei quarti proprio dal Bayern Monaco. “Barca – ha ripetuto più volte in settimana Franck Ribery – ti faremo fuori. Sia all’Allianz Arena che al Camp Nou. Non abbiamo paura di nessuno”. I bavaresi si

augurano di tutto cuore di poter affrontare a Londra, nella finalissima di

ESTERO Luigi Sada

I tedeschi nella finalissima di Londra vogliono il derby col Dortmund

Wembley, i cugini del Dortmund mandando a casa il Real di Mourinho insieme ai Blaugrana. Intanto in Inghilterra frena leggermente lo United che pareggia 2-2 a Londra con il West Ham con una rete di Van Persie in fuorigioco mentre il City di Mancini di misura batte il pericolante Wigan con un gol di Tevez. Bene anche il Chelsea con lo 0-3 rifilato al Fulham nella ennesima stracittadina della capitale. In Francia, clamoroso in Coppa a

Evian dove i padroni di casa fanno fuori ai calci di rigore il Psg di Ancelotti. Fatali gli errori dal dischetto degli ex milanisti Ibra e Thiago Silva. Vanno in semifinale con l’Evian anche il Bordeaux, Troyes e Lorient. In Coppa di Russia avanzano Cska, Anzhi, e Zenit. L’Anzhi si sbarazza della Dinamo Mosca ai supplementari grazie a un gol di Samuel Eto’o. Lo Zenit di Spalletti vince 4-3 ai rigori con il Kuban.


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NOTTE FONDA Stagione fallimentare. Disatteso ogni obiettivo. Scudetto perso da mesi, Coppa Italia appena salutata, niente Champions League e niente Europa League. Il fallimento assoluto. L’Inter, fatta eccezione per poche partite, non è riuscita ad essere, neppure lontanamente, la squadra capace di competere, come una squadra del suo blasone dovrebbe, per gli obiettivi e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. D’accordo, la classe arbitrale ha penalizzato, a differenza di Moratti noi crediamo in buona fede, una squadra che nel baratro ci sarebbe comunque finita solo per meriti propri, ma non bastano gli errori arbitrali a giustificare una simile disfatta.

Tutto da rifare, l’ennesima conferma di Stramaccioni innesca gli inevitabili suggerimenti ed ipotesi che voglio l’Inter rivoluzionata in ogni ruolo, dal direttore generale Fassone, che potrebbe essere assegnato ad altro compito (partner per il nuovo stadio), al dottor Combi e non ultimo il preparatore atletico Rapetti, questi ultimi incapaci di gestire una condizione atletica lontana dall’infermeria. Troppi infortuni e condizione atletica discutibile. Le ipotesi di ricostruzione partono da Walter Zenga, ex bandiera nerazzurra che ha conservato ottimi rapporti con Moratti, passando per Sportske. Neppure a dirlo, l’attuale tecnico dell’Al-Nasar, pur

Severa Bisceglia

di vedere realizzato il suo sogno, partirebbe immediatamente per Milano. Altri possibili nomi che concorrono al ‘toto-panchina’, dopo l’eliminazione dalla lista di Mazzarri, sempre più vicino alla riconferma con i partenopei. Ancora aperte le ipotesi Mihajlovic e Blanc, ma l’ennesimo ambizioso progetto punterebbe su Luciano Spalletti ostacolato, però, da un reale problema di ingaggio. Ultimo nome, solo in termini temporali, a far capolino è quello di Zeman, Il boemo dopo aver fallito in Capitale vorrebbe rimettersi in gioco e Moratti, che non ha mai fatto mistero della stima per il suo gioco, potrebbe persino abboccare.

Inter Club Lipari Tesoriero con i responsabili della Scuola

Gi. Lab - Nel bellissimo mare siciliano, la perla delle Isole Eolie risplende sempre più ed è pronta ad accogliere i turisti

con la proverbiale ospitalità. Nel frattempo, il locale Inter Club Isole Eolie “Peppino Prisco”, presieduto da Andrea Te-

soriero, ha messo a segno un altro obiettivo di estremo valore sociale. Il club nerazzurro, infatti, utilizzando i proventi della lotteria nerazzurra 2012/13, ha donato un computer alla scuola Elementare di Lipari per bambini diversamente abili, sostenuti dall’Associazione “Frammenti di Sole”, presieduto da Salvatore Naso. Per questa nobile iniziativa, il presidente Tesoriero e i suoi collaboratori hanno ricevuto i complimenti e i ringraziamenti di tutta la popolazione della bella Lipari.

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Inter Club Beirut i CLUB Questa bella notizia arriva da una orgogliosi di appartenere anche Nazione non certamente tran- noi alla grande famiglia degli Giovanni Labanca quilla, al contrario di quanto lo Inter Club e di poter dare anche era nel passato. Si tratta del Libano, l’antica terra dei Fenici, il bel Paese dei cedri. Qui la vita civile, nonostante le guerre, ha proseguito il suo ritmo seppure in uno stato di perenne precarietà. Tra le belle cose che nessuna bomba ha potuto tranciare, ci sono i valori e la passione della gente. Rientra in questo novero anche il tifo per il calcio, specialmente per quello italiano che ha piacevolmente contagiato un gruppo di tifosi dell’Inter che, inizialmente, si scambiavano messaggi su FaceIl presidente Mohamad pronto al taglio della torta book. Nel tempo i rapporti sono diventati più fitti e soprattutto il nostro contributo di tifo, assai hanno accettato nelle loro file e importante in questi tempi non noi risponderemo a questo con facili. Tra le prime cose, abbiamo la massima passione che l’Informato una squadra di calcio ter possa meritare.” Il 9 marzo per aiutare i bambini, perché per scorso hanno organizzato una cena per celebrare il loro 2° anniversario e il “visivo”. Insomma, per iniziativa 105° di dell’intraprendente Mohamad FC InAbou Merhi, hanno deciso di ternazioincontrarsi e di dare vita, come nale, con era nei loro desideri, ad un Club una festa chiamandolo semplicemente che ha “Inter Club Libano”, in onore alla La magnifica torta riscaldaloro Nazione. Mohamad Abou to i cuori Merhi, nominato presidente all’unanimità, è euforico. “Abbia- noi tutti il Club non è solo tifo, e riempito di gioia i numerosi mo superato tante difficoltà, ma ma partecipazione e coscienza partecipanti. Una torta particoalla fine ci siamo riusciti. Siamo civile, uno stile di vita. Ringra- lare, con gli slogan del Club, ha già a quota 65 soci e il numero ziamo sentitamente la Società e addolcito ancora di più la macrescerà in futuro. Ci sentiamo il Centro Coordinamento che ci gnifica giornata.

Champions - Europa League - Serie A TIM su MAXI schermo - diretta PREMIUM


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Vietato sbagliare L’EA7 è costretta a vincere tutte e tre le partite per finire al meglio la regular season

Milano è stata bocciata nell’esame con Varese (81-95) ed è sprofondata al quarto posto con altre squadre. Dal possibile terzo posto, la squadra di Sergio Scariolo, per via della classifica avulsa, ora si trova al settimo posto. Vi sono, però, ancora tre partite alla fine della regular season e può migliorare (o peggiorare) in vista della griglia dei playoff. Ora c’è Biella RUGBY Tony Morandi

(sconfitta domenica da Brindisi), che virtualmente è già retrocessa. La squadra di Massimiliano Cancellieri non ha più grandi motivazioni, ma avere la mente sgombra e non aver più nulla da perdere potrebbe dare una lettura diversa alla partita. Il playmaker della squadra piemontese è Taylor Rochestie. Il giocatore di Houston è un regista ordinato, con un buon tira da 2 (56,6%) e con una mano freddina da 3 (28,3). Il giocatore più pericoloso di Cancellieri è Trey Johnson. La guardia della Jackson State University ha odo-

gara). Da gennaio il centro dei piemontesi è ancora Kevinn Pinkney. Il giocatore di Colton ha assaporato anche il gusto dell’Nba, prima con i Wizard di Washington e poi con i Boston Celtics. Poi l’arrivo a Biella nel 2007, Cantù nel 2008 prima di lasciare l’Ita-

Parco di Trenno, ingresso da Via Cascina Bellaria 90, i nuovi minirugbisti, potranno scoprire e sperimentare il gioco più di moda del momento, grazie alla guida dei quaranta istruttori messi a disposizione da Amatori Junior Milano e Cus Milano Rugby: “I nostri istruttori – afferma Roberto Fulgoni Responsabile dell’attività giovanile di Cus Milano Rugby – sono tutti laureati e laureandi di Scienze Motorie. Sono quindi professionisti che hanno scelto di essere educatori. Tutti hanno partecipato ai corsi organizzati dalla Federazione Italiana Rugby a completamento del loro bagaglio formativo”. Il programma delle attività è ispirato ai giochi tradizionali all’aperto: “I ragazzi si potranno cimentare – dice Pier Letizia Responsabile delle attività di Amatori Junior Milano – in un percorso a stazioni, in cui saran-

no sollecitate le diverse abilità motorie dei bambini, con giochi dove l’attrezzo è il pallone ovale”. L’iscrizione può essere fatta direttamente al Parco di Trenno: è necessaria la presenza di almeno uno dei genitori. Oltre ai vari aspetti del gioco, i bambini saranno guidati alla conoscenza dei valori fondamentali del rugby. Quei valori di rispetto, condivisione e sostegno già conosciuti dai ragazzi che nell’area adiacente all’attività dei neofiti, prenderanno parte al torneo ufficiale del Comitato Regionale Lombardo della Federazione Italiana Rugby, riservato alle categorie under 8 e under 10. Al torneo parteciperanno le squadre di Amatori Junior, Cus Milano, Cus Pavia, Chicken Rozzano, Monza e Velate: “Abbiamo da subito – dice il presidente del Comitato Lombardo della FIR Angelo Bresciani – sostenuto questa bella

iniziativa. E’ bella perché gli organizzatori e il Comune di Milano hanno trovato un modo alternativo di far giocare i bambini, cosa complicata, soprattutto perché gli impianti tradizionali sono molto spesso occupati dall’attività dei grandi. Con questo progetto, la Lombardia si pone all’avanguardia del rugby nazionale, anche nel proporre innovazioni per aumentare la diffusione del nostro sport sul territorio”. Nell’area del Parco di Trenno riservata a Rugby nei Parchi, il Comune inaugurerà domenica il primo campo pubblico in una grande città italiana. Un segnale della volontà del comune di offrire nuovi spazi per l’attività sportiva e per il rugby in particolare. Per concludere, domenica si celebra anche il derby di serie B: al Giuriati va di scena Rugby Grande Milano-ASR. Calcio d’inizio alle 15.30

BASKET Beppe Vigani

rato anche l’Nba con i Cleveland Cavaliers. Mano interessante da 2 (50,2%) e da 3 (45%). Johnson ha anche nelle corde rimbalzi e assist, poiché viaggia rispettivamente a 3,4 e 2,9 di media a partita. Tommaso Raspino, 24 anni, è un piemontese doc. A volte parte nel quintetto titolare come ala-piccola, con buonissime percentuali da 2 (60%). Ha buona intelligenza cestistica, ma deve

A Trenno con la bislunga

Parte oggi la giornata dedicata al Rugby nei Parchi “Manifestazioni così servono. Tanto. E’ una maniera interessante di sviluppare e diffondere il rugby . E’ importante che bambini e ragazzini si avvicinino alla nostra disciplina, che imparino i rudimenti e le regole-base, ma il nostro vero tesoro sono i valori: il rispetto per i compagni, per l’avversario, il rispetto per le regole e per l’arbitro. Il rispetto per se stessi. Questa è la cosa più importante, i valori. Dobbiamo proteggerli e trasmetterli ai più piccoli per far sì che li imparino e li facciano propri”. Le parole del commissario tecnico della Nazionale italiana hanno posto l’accento sul valore di Rugby nei Parchi, even-

crescere nella costanza. L’Angelico nel settore dei lunghi annovera Goran Jurak, vecchia conoscenza del basket nostrano. Lo sloveno è un’ala che può giocare centro. Ha una mano temibile, soprattutto da 2 (54,2%), ed è un buon rimbalzista (5,2 a

lia per i soldi israeliani, sloveni e russi. Grande leadership e un’ottima mano da 2 (oltre il 64%) e, se è in giornata, fa male anche da 3 (31,8%). Sotto le plance ha una media di oltre 8 rimbalzi catturati a partita. Da citare che contro Brindisi mancava Dimitrios Tsaldaris, guardia greca, che con Milano dovrebbe rientrare. Per concludere due giocatori da tenere sempre sott’occhio: capitan Matteo Soragna, 37 anni compiuti, che viaggia ancora con il 53,6% da 2 e il 24,2% da 3 e soprattutto è capace ancora di mettere il bavaglio ad attaccanti di grande calibro, e Marco Laganà, 20 anni, e grandi potenzialità a tiro (37,2% da 2 e 32% da 3 per il momento) e a rimbalzo (2,3 palloni catturati a partita).

chi è diventato un progetto pilota, capace di segnare la strada e di evidenziare la bontà dei risultati che si possono ottenere, quando varie eccellenze di Milano decidono di collaborare tra Bambini durante Rugby nei loro. Infatti, il progetto, nato Parchi dello scorso anno con l’idea di recuperare spazi di socialità come i parchi to che inizierà domenica 21 aprile per restituirli ai bambini e alle al Parco di Trenno organizzato da loro famiglie, ha trovato il sosteRugby Grande Milano in collabo- gno d’importanti aziende italiarazione con il Comune di Milano. ne come Alleanza Toro, Gruppo La partecipazione è riservata a Mediobanca e A2A che, essendo bambine, bambini, ragazze e ra- legate al territorio milanese, hangazzi dai sei ai dodici anni e, cosa no aderito al progetto, cogliendo molto importanti in un periodo a pieno il messaggio di Rugby nei di crisi, è gratuita. Rugby nei Par- Parchi. Domenica, dalle ore 10, al

Keith Langford, protagonista a Varese con 28 punti Foto di Savino Paolella 2013


domenica 21 aprile 2013

Una rossa non fa primavera Archiviata la vittoria a Shanghai si torna in pista domenica in Bahrein E’ stato di parola, Fernando Alonso. Alla vigilia del GP della Cina lo spagnolo aveva annunciato di puntare solo al primo posto. Ora, con 31 vittorie in carriera, è salito nella top five dei piloti più forti di sempre, eguagliando un certo Nigel Mansell. Il ferrarista ha condotto una gara senza sbavature, merito in parte della sua F138 che domenica scorsa era una spanna sopra le dirette avversarie. Mentre queste ultime facevano i conti con la degradazione delle gomme, la monoposto guidata dallo spagnolo ha saputo sfruttare al meglio gli ostici pneumatici Pirelli. Le tre settimane di pausa e di test in galleria del vento hanno prodotto i primi risultati. Piccole modifiche sono state apportate da tutti i team, in special modo sull’alettone anteriore (Ferrari e

novità domenica, ulteriori aggiustamenti aerodinamici. Alonso sa di essere l’uomo da battere, il pilota che su questo tracciato ha vinto tre volte, più di tutti gli altri. Dietro di lui c’è il compagno Felipe MasSul circuito del GP del Bahrein possono esserci sguardi indiscreti sa, autore qui di due successi conMercedes), ma non sono bastate conferenza stampa poco dopo la secutivi. Deluso dal sesto posto per competere con le prestazioni vittoria aveva dichiarato : «Siamo in Cina e ostaggio delle gomme della rossa. A fine gara nei box del ottimisti. Il comportamento degli per tutto il week-end, il brasiliaCavallino Rampante si respirava pneumatici ha obbligato a pre- no sta riprendendo lentamente un’aria di fiducia, senza perdere occuparci (…). Abbiamo ancora fiducia in se stesso : sta a lui trodi vista il prossimo obiettivo , vale un po’ di potenziale. Ci auguria- vare il giusto assetto per sfruttaa dire trionfare anche sul circui- mo di sfruttarlo nella prossima re le enormi potenzialità della to del Sakhir. Lo stesso Alonso in gara». Non mancheranno altre sua F138, anche se nel deserto

Esclusiva partnership tra la Fédération Internationale Cinéma Télévision Sportifs e il “Premio Gentleman 2013”. La FICTS ha concesso – per il secondo anno consecutivo - il Patrocinio al “Premio Gentleman” che avrà luogo il 13 maggio nella prestigiosa cornice del Marriot Hotel a Milano. La partnership prevede la consegna del “Premio speciale Gentleman” messo in palio, per “le opere che maggiormente avranno contribuito alla divulgazione della cultura del fair-play”, a “Sport Movies & Tv 2013” in programma a Milano dal 4 all’8 dicembre (www. ficts.com). Nella passata edizione, protagonista della campagna di sensibilizzazione verso il valore dello sport, la lealtà e l’onore nel calcio con lo spot “Io tifo fairplay” è stato il “capitano” della F.C. Inter Javier Zanetti, insignito della “Excellence Guirlande d’Honneur” dal Presidente della FICTS Prof. Franco Ascani. Il video, presentato in anteprima a

“Sport Movies & Tv 2012”, è stato proiettato in 60 Scuole di Milano e Provincia nell’ambito dell’iniziativa “Emozioni dello sport attraverso le immagini”, promossa a titolo gratuito da FICTS Italia a.s.d., e finalizzata alla diffusione della cultura sportiva e dei valori olimpici tra i giovani nonché all’importanza dello sport come investimento sociale, come strumento di educazione, di formazione e di inclusione sociale. Il “Premio Gentleman”, ideato dal Dott. Gianfranco Fasan e da Federico Aloisi (organizzato dalla GF Communication & Eventi) è rivolta ad un giocatore del Milan, uno dell’Inter e ad un calciatore del Campionato di Seria A che “abbia dimostrato un comportamento di gioco tale da sottolineare lo spirito della lealtà, della passione, dello stile, della correttezza e del rispetto dell’avversario dentro e fuori dal campo”. Nel corso della serata verranno consegnati il Premio per il “Miglior

Javier Zanetti, protagonista della passata edizione

“Premio Gentleman fair-play 2013” con Fc Inter e Ac Milan gol Milan ed Inter” della stagione 2012/13, in collaborazione con i canali tematici Inter Channel e Milan Channel. Per la seconda stagione consecutiva, una Giuria di giornalisti assegnerà il Gentleman Serie B “Morosini” (nel ricordo del calciatore bergamasco del Livorno scomparso). Il C.t. della Nazionale di calcio Italiana Cesare Prandelli riceverà il premio speciale “Gentleman Internazionale” mentre il Premio speciale “Vita per il calcio” sarà assegnato ad Adriano Galliani. Edoardo Garrone riceverà il Premio “Gentleman per lo sport” in memoria del padre Riccardo, Presidente della Sampdoria scomparso il gennaio scorso. Sarà consegnata una targa a Milan Channel per ricordare il giornalista Claudio Lippi. Sul

palco del Marriott salirà anche Kevin Prince Boateng, testimonial Campagna Anti Razzismo e ambasciatore dell’Onu su questo tema. L’evento è patrocinato da FICTS, FIGC, Lega Calcio Serie A e B, Lega Pro, AIPS, GLGSUSSI Lombardia, Associazione Italiana Calciatori, AC Milan, FC Internazionale e Fondazione Circolo della Stampa.

del Bahrein il graining potrebbe giocargli un altro brutto scherzo. Gli altri, nel frattempo, non sono rimasti a guardare. Se Fernando, grazie ai 25 punti conquistati a Shanghai, è balzato al terzo posto in classifica, Kimi Raikkonen occupa saldamente la seconda posizione, mentre Sebastian Vettel, piazzatosi quarto e protagonista di un fine settimana sotto tono, è ancora in testa. Il pilota tedesco, autore del giro veloce, ha adottato una strategia di gara con meno soste, non riuscendo comunque a tenere il passo con il ferrarista. Per quel che concerne il GP del Bahrain, Vettel parte con il vantaggio di aver trionfato qui nel 2012. Disastrosa invece l’avventura cinese del povero Webber, costretto al ritiro da una gomma mal fissata dai suoi meccanici. L’australiano spera di scrollarsi di dosso la sfortuna che lo perseguita da inizio stagione per tornare

13 FORMULA1 Debora Cheli

ai fasti di un anno fa, quando sul circuito del Sakhir arrivò quarto. Splendida invece la prestazione del finlandese, secondo, dopo una serie di peripezie alla Fantozzi. Una brutta partenza, poi il contatto con Sutil al 16esimo giro che danneggia l’ala posteriore della sua vettura. Nonostante tutto Raikkonen, con il suo consueto aplomb, ha dichiarato a fine gara di essere deluso di non aver vinto, riconoscendo la superiorità di Alonso. Resta un rivale pericoloso, la mina vagante del campionato destinata a portare scompiglio nei piani alti della classifica. Anche Lewis Hamilton, terzo in Cina, è considerato un avversario da non sottovalutare. L’inglese da inizio campionato è salito due volte sul terzo gradino del podio, mentre in Australia aveva concluso al quinto posto. E’ in crescita e le prestazioni della sua Mercedes vanno di pari passo.

Saugella Monza prima nel girone Campionato B1F

VOLLEY Silvia Fortunato

Il Saugella Team Monza vince anche la partita numero 23 e, con tre giornate di anticipo, ha la matematica certezza del primato del girone e una possibilità in più nei play off. Un gioco, quello espresso da Monza, forse meno brillante del solito, dovuto al fatto che nell’ultimo periodo la squadra ha già iniziato ad impostare il lavoro fisico in vista degli impegni di maggio. Per la gara contro Busto Mazzola sceglie Sintoni in palleggio in diagonale con Agostinetto, Lugli e Bonetti di banda, le centrali Bruno e Facchinetti ed il libero Polato. Lucchini risponde con Prandi in diagonale con Taborelli, le bande Spirito e Degradi, al centro la coppia Tonello e Piazza, libero Varone. Partenza a rilento per la Saugella, che fatica in fase di contrattacco e subisce l’ottima difesa ospite; Busto mette a segno il break decisivo sul finale grazie

al turno in battuta di Ghezzi, subentrata a Piazza (19-25). Si cambia musica nella seconda frazione: (25-13). Qualche errore di troppo all’inizio del terzo set mantiene la giovane compagine ospite in vantaggio, ma al secondo time out tecnico è la Saugella ad avere in mano il gioco; Bruno scava il solco,

Facchinetti e Lugli vanno a chiudere (25-17). L’inerzia del gioco ora è saldamente nelle mani di Monza, che non concede più nulla e va a chiudere set e partita grazie ad un ace di Lugli (25-17). Il secondo allenatore Dario Keller si complimenta: “Con il risultato di oggi abbiamo matematicamente vinto il nostro girone, diamo il giusto merito a questo gruppo che lavora splendidamente ormai da mesi.


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domenica 21 aprile 2013

The Italian DJ Contest MUSICA Riccardo Sada

La finale vinta da un diciassettenne

The Italian DJ Contest, la competizione che oggi probabilmente meglio rappresenta il djing tricolore, ha decretato il proprio vincitore: è il 17enne Tony Ro

Il 17enne Antonio Romano, aka Tony Ro, ha vinto il The Italian DJ Contest, la competizione che oggi probabilmente meglio rappresenta il djing tricolore. Tony viene da Orvieto. Durante la finale di venerdì scorso alla discoteca Alcatraz di Milano ha spaziato in tutta la dance possibile: prog house, electro e tanta trance. Emozionato davanti ai conduttori della kermesse, il DJ Ross e la dj Giulia Regain, Tony ha sorpreso il pubblico della discoteca di via Valtellina. “Tutti devono partire dai giovani, solo che è facile dirlo ma difficile farlo”, spiega l’amministratore delegato di Pioneer Italia, Masao Miyashita. “Noi di Pioneer proviamo con questo dj contest. Diamo a loro l’opportunità di esibirsi davanti a un vero pubblico. Ma non basta: bisogna sapere apprezzare e giudicare i giovani per merito e, nel nostro caso, per la musicalità, la creatività e le tecniche da dj. Per questo, in giuria abbiamo inserito esperti con diverse competenze: un top dj (Marchi), una software house per dj producer (Steinberg), una radio dance (Studio Più), una casa discografica (Melodica), una scuola per dj (Re.Creative), un mensile specializzato (DJ Mag). Voglio così ringraziare tutta la giuria, lo staff Pioneer e sopratutto l’Alcatraz, che ci ha dato questo meraviglioso palcoscenico con

3000 giovani festanti”. Così Tony ha conquistato tutti: colpita da tale coraggio, ha emesso un verdetto più che positivo. Sembrava un concorrente “straniero”, a tratti, Antonio. Educato, sufficientemente preparato: a modo. E spesso nell’Olimpo si entra in punta di piedi. Piccolo ma grande, Tony Ro si è esibito per ultimo. Ma si sa, spesso gli ultimi sono i primi. Anche a posizionarsi sul podio. “È un traguardo enorme, questo: ho cercato di dare il meglio e ce l’ho fatta”, dice il campioncino. La sua scelta musicale? “Mi piace la trance perché trasmette emozioni”. Gli errori commessi? “Non si finisce mai di imparare. Ma sono giovane e migliorerò”. Anche il giurato Cristian Marchi commenta: “Tony ha mostrato talento e creatività. Gli auguro tanta fortuna”. DJ Ross: “Ha vinto il migliore. È giovane e interessante”. Giulia Regain: “È un bel segnale per chi è alle prime armi, la sua vittoria”. Roberta Bontempi: “Siamo felici per lui e per la riuscita dell’evento. Oggi Pioneer può dire di vendere non solo prodotti ma anche sogni…”. Il secondo e il terzo classificato. Gabriele Buffo, aka Gabry B, 22 anni da Messina, ha suonato una house bella viva e lontana dalla deep tech che aveva presentato durante le semifinali. Bravo. Non ci fosse stato Tony Ro, forse

oggi saremmo qui a parlare della sua vittoria. Forse. Anche Buffo è educato, come tutti i finalisti del resto. A guardarlo, ma soprattutto a sentirlo, pare un dj fatto e finito. Più che il testimonial per Pioneer Italia, potrebbe preoccuparsi di trovare un buon manager (che non avrà difficoltà a trovargli delle date). Stessa cosa per colui che si è esibito per secondo, Lucio Marchegiano, 27 anni da Genova, preparato nella tecnica e nella selezione, e prontissimo a girare il mondo. Stiamo parlando di semiprofessionismo, ormai. Buffo e Marchegiano sono dj solidi e cal-

di per il grande salto. I finalisti categoria WeGO Da 4 gironi composti da 2 partecipanti, e dopo una “dj battle” della durata di 5 minuti ciascuna, anche la categoria WeGO ha emesso il suo verdetto: tra gli otto finalisti ha alzato la targa al cielo Marco Braccini, noto ai più come DJ Brax da Castelnuovo di Porto (Roma), che ha battuto in finale Danilo Lo Piccolo aka DjDen, da Virgilio (Mantova). Info su www.theitaliandjcontest.it


domenica 21 aprile 2013

*** Maria De Filippi

GOSSIP Marjilia Bisceglia

***Ornella Roddi

Alleva ‘serpe in seno’. Il tanto ambito e super discusso programma “Amici”, da lei magistralmente condotto, continua a ‘partorire’ rabbia e polemiche, ovviamente dagli esclusi. Ora è la volta di Valerio Pino intento a ricoprire di veleno i suoi ex compagni, fatta eccezione per pochi, e soprattutto la protagonista indiscussa del programma: Maria De Filippi. Ignaro di custodire il segreto di Pulcinella, l’ex ballerino rivela al grande pubblico di Twitter l’omosessualità di Maria mettendoci nel calderone anche Emma Marrone: “Arriverà un giorno che tutto verrà a galla perché c’è una giustizia divina che esiste! Fiducioso io. … La De Filippi è più maschio di Silvio”. Chi come lui ha tantissimo tempo da spendere in pettegolezzi, il lavoro oggi è una vera chimera, si tuffa nella discussione lasciando, senza molti sotterfugi, intendere che la De Filippi avrebbe truccato Amici a dovere per far vincere Emma Marrone e come se non bastasse hanno aperto una discussione sulla regolarità della trasmissione. Ma il fondo non era stato già toccato?

Vigilessa più sexy di Roma. La sua bellezza non l’aiuta nella carriera del corpo di Polizia della Capitale. La bella Ornella ha diversi problemi da risolvere per continuare a gestire il lavoro con il taccuino in mano e la carriera in tv. La polizia Municipale di Roma, per opera del suo comandante, tenta di far rispettare delle regole molto rigide, anche dopo l’orario di servizio: niente capelli sciolti e orecchini vistosi in servizio, regola valida ovviamente per le donne. La sexy Ornella, ha partecipato alla finale di Miss Italia e a Miss Universo, non ci sta e ha pubblicato sul suo sito un comunicato stampa per chiarire la questione: “Ho vinto giovanissima a 21 anni un regolare concorso pubblico nel 1999 e da allora ho deciso di usufruire del regime del part-time verticale al 50% istituito con leggi dello Stato. Chi beneficia di tale regime può effettuare attività extralavorative retribuite, purché autorizzato, senza incorrere in alcuna sanzione amministrativa o penale perché rinuncia appunto al 50% dello stipendio”. Vita difficile anche per i Vigili Urbani.

Ilona Staller*** Alias Cicciolina, ormai in età da pensione ma più attiva che mai. Tanto per cambiare, cosa c’è di più rasserenante e tranquillo sul territorio italiano? La politica! Perché Cicciolina non dovrebbe ambire al posto che mette al riparo da ogni malefatta e soprattutto, per chi non ha nulla da farsi perdonare, che garantisce una pensione senza pensieri? Dopo l’esperienza del 1987, eletta deputata tra le fila dei Radicali subito dietro il leader Marco Pannella, si ributta in politica cambiando sponda. La porno star tifa e concorrerebbe per il PLI, Partito Liberale Italiano, e soprattutto per il suo Presidente Enzo Palumbo. Il PLI candiderebbe Cicciolina a Sindaco di Roma per le tanto attese elezioni previste il 26 Maggio prossimo. Fra le tante cose, il suo programma prevedrebbe: il riconoscimento legale delle coppie di fatto; la legalizzazione della prostituzione, la liberalizzazione delle droghe leggere e la tutela della dignità dei detenuti. La Città Santa già trema.

***Fabrizio Corona e Nina Moric

*** Luca Toni e Marta Cecchetto Torna la felicità. Dopo il dolore che la coppia ha vissuto lo scorso anno per il loro bambino nato morto, oggi c’è la gioia della nuova gravidanza che procede bene, facendo tutti gli scongiuri. Ormai è al 4° - 5° mese di gravidanza e fra pochi mesi darà alla luce il frutto dell’amore con Luca Toni, attaccante dei Gigliati, suo compagno da 14 anni. La coppia, soprattutto dopo la passata esperienza, non ama i riflettori, vuole viversi questa esperienza lontana dalla ribalta e tra le mura domestiche, magari nella casa nuova preparata per la coppia e per ospitare il tanto desiderato erede. Tantissimi auguri alla coppia.

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Niente accordo per il divorzio. Al tribunale di Milano, grande assente Fabrizio Corona rinchiuso in cella nel carcere di Busto Arsizio, salta l’accordo raggiunto lo scorso 14 febbraio. Il nodo grosso da sciogliere è gestire le visite del figlio della coppia al padre. La modella croata vuole cautelare e proteggere il figlio, Corona, da canto suo, vorrebbe vederlo almeno due sabati al mese, seppur in incontri regolamentati: “Mi aspetto buone cose da questa udienza. La condanna di Fabrizio? Non posso giudicare posso solo stare in silenzio e proteggere mio figlio, faccio la mamma di mio figlio. Dieci anni di carcere sono troppi”. questo il commento della Moric. Il povero Fabrizio, intanto, non vede più il figlio dal giorno del suo arresto.


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