Inter_Torino

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Domenica 27 Gennaio 2013

Anno 3 n. 5

INTER

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COPIA OMAGGIO

TORINO

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Domenica 27 Gennaio 2013

Gioventù da non bruciare L’Italia si sta mettendo le vesti da scolaretta, grazie ad alcuni under 20, che stanno dimostrando di meritare, eccome, la prima squadra. Sembra naturale partire con Paul Pogba, sabato scorso autore di un missile terra-aria e di un tiro con tanto di cesello per confezionare due bellissime, di cui una da cineteca. Il centrocampista francese, 20 anni a marzo, proveniente dal Manchester United, sta facendo la fortuna della Juventus facendo diventare livido di rabbia Alex Ferguson, preso in giro anche dalla stampa britannica. L’indomani della doppietta del ragazzo di Lagnysur-marne, infatti, il Daily Mail salutava così il manager dei Red Devils: “See what you’re missing!”, guarda cosa ti sei perso. Pogba non è l’unico della nidiata di casa Italia. Erik Lamela e Stephan El Shaarawy, costati quasi 16 milioni ognuno (più del doppio di Sneijder, per intenderci), sono investimenti onerosi, che stanno dimostrando tutto il loro valore. Entrambi sono del ‘92 (21 anni non ancora compiti) e hanno già segnato più dei loro compagni di squadra. E non sono gli unici. Si parla un gran bene di Mattia Perin, portiere del Pescara. Altro del ‘92, che la prossima stagione, sicuramente, andrà via dall’Abruzzo per approdare in una grande squadra (gli indizi portano al Milan). Sul Naviglio, sponda Milan, hanno scoperto anche Mattia De Sciglio (sempre del ‘92) e, sponda Inter, Juan Jesus (classe ‘91, ahimé) ai lati di Marquinhos, centrale della Roma (addirittura del ‘94), Stefan Savic, difensore della Fiorentina, classe ‘91, Mario Sampirisi, Grifone del ‘92, e Dario Del Fabro, dal Cagliari, 18 anni a marzo. A centrocampo piacciono Pedro Obiang (‘92), della Sampdoria e Alessandro Florenzi (‘91), pupillo di Zeman. Nelle ultime settimane Andrea Stra-

maccioni ha lanciato anche Marco Benassi (‘94), motorino con fosforo dell’Inter. Anche in attacco, oltre al Faraone, c’è da leccarsi le dita. Lorenzo Insigne (‘91) del Napoli, M’Baye Niang, del Milan (’94), Marko Livaja è la risposta nerazzurra (‘93), e Paulo Dybala, del Palermo (‘93). Non dimentichiamo anche Ciro Immobile (‘90) del Genoa e Marco Verrati (‘92) emigrato in Francia, dopo essere stato inseguito a lungo dalla Juventus. Mario Balotelli (‘90) e Davide Santon (‘91), entrambi in Inghilterra, giocano da una vita, ma non hanno di certo le rughe. Facendo dei calcoli l’età media del campionato italiano è di 27 anni, a un anno da quella portoghese e tedesca che sono al di sotto dei 26. C’è ancora una maglia nera a casa nostra che bisogna abbandonare in fretta: l’Italia è l’ultima squadra in Europa quanto a numero di giovani calciatori promossi in prima squadra (solo il 7,8%). Un dato allarmante è che dei ragazzi di Serie A che abbiamo elencato meno della metà si è formata dai settori giovanili dei nostri club. Il 2012-2013 è l’anno zero per le società italiane, che da quando hanno la pistola puntata alla tempia per il fair-play finanziario stanno diventando più propositive verso i giovani. Bisognava iniziare. La materia, d’altronde, prima non è per niente male. Non bisogna menar vanto, è stato tutto fatto per necessità, sicuramente. Lo stesso Platone recitava: “La necessità è madre dell’invenzione”. Platone (in greco Πλάτων, Pláton; Atene, 428 a.C./427 a.C. – Atene, 348 a.C./347 a.C.) è stato un filosofo ateniese. Assieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale.

Il vecchio che avanza Roberto Baggio lascia la presidenza del settore tecnico della Figc. Parlavamo di ambiente del calcio da svecchiare, a cominciare dai quei vecchi tromboni che con il loro peso hanno sfondato tutte le sedie a disposizione. Baggio era stato chiamato per formare non solo i nuovi allenatori ma i maestri del calcio, più che mai utili di questi tempi soprattutto per le squadre giovanili. Abete accetta con entusiasmo e lo nomina il 2 agosto 2010: Baggio, 45 anni, un grande campione che ha smesso nel 2004 ma è ancora amatissimo dai tifosi. La scelta appare azzeccata. 23 gennaio 2013 Baggio lascia la carica: “Lascio la Figc, non mi hanno fatto lavorare. Il mio progetto è stato ignorato. Non mi sento utile, io privilegio il lavoro e non la poltrona. Meglio andar via”. La dignità per qualcuno non ha prezzo. Luigi Abete è stato rieletto, Mario Beretta anche. Vecchie storie, vecchie abitudini.

Stadio G. Meazza ore 20.45

Arbitro: Davide

Andrea Stramaccioni

INTER

3-4-1-2

1 Handanovic; 23 Ranocchia, 26 Chivu, 40 Juan Jesus; 55 Nagatomo, 4 Zanetti, 21 Gargano, 31 Pereira; 14 Guarin; 99 Cassano, 8 Palacio

Massa di Imperia

TORINO

4-2-4

1 Gillet; 3 D’ambrosio, 25 Glik, 2 Rodriguez, 17 Masiello; 14 Gazzi, 33 Brighi; 11 Cerci, 10 Barreto, 9 Bianchi, 7 Santana

Giampiero Ventura


Domenica 27 Gennaio 2013

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17 reti Cavani (Napoli; 3 rigori) 14 reti El Shaarawy (Milan) Di Natale (Udinese; 4 rigori)

Pos.

Squadra

P.ti

G

V

N

1 Juventus 48 21 15 3 2 Napoli 43 21 13 4 3 Lazio 43 21 13 4 4 Inter 39 21 12 3 5 Fiorentina 36 21 10 6 6 Milan 34 21 10 4 7 Roma 33 21 10 3 8 Catania 32 21 9 5 9 Parma 31 21 8 7 10 Udinese 30 21 7 9 11 Torino 26 21 6 9 12 Chievo 25 21 7 4 13 Atalanta 23 21 7 4 14 Bologna 21 21 6 3 15 Sampdoria 21 21 6 4 16 Cagliari 20 21 5 5 17 Pescara 20 21 6 2 18 Genoa 17 21 4 5 19 Palermo 16 21 3 7 20 Siena 14 21 5 5

S

Gf

Gs

+/-

3 45 14 31 4 41 19 22 4 32 21 11 6 33 23 10 5 38 25 13 7 38 28 10 8 44 35 9 7 29 27 2 6 29 27 2 5 32 31 1 6 25 24 1 10 22 34 -12 10 19 31 -12 12 26 28 -2 11 22 29 -7 11 20 37 -17 13 17 39 -22 12 21 34 -13 11 18 34 -16 11 20 31 -11

Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.

LA CLASSIFICA

Sabato 26 Gennaio - 22. Giornata

Venerdì 1 Febbraio - 23. Giornata

26 Gen, 18:00 Lazio - Chievo Stadio Olimpico, Roma 26 Gen, 20:45 Juventus - Genoa Juventus Stadium, Torino

1 Feb, 20:45 Roma - Cagliari Stadio Olimpico, Roma

Domenica 27 Gennaio - 22. Giornata

2 Feb, 18:00 Torino - Sampdoria Stadio Olimpico, Torino 2 Feb, 20:45 Napoli - Catania Stadio San Paolo, Napoli

27 Gen, 12:30 Bologna - Roma Stadio Dall’Ara, Bologna 27 Gen, 15:00 Parma - Napoli Stadio Ennio Tardini, Parma 27 Gen, 15:00 Cagliari - Palermo Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 27 Gen, 15:00 Sampdoria - Pescara Stadio Luigi Ferraris, Genova 27 Gen, 15:00 Udinese - Siena Stadio Friuli, Udine 27 Gen, 15:00 Atalanta - Milan Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 27 Gen, 15:00 Catania - Fiorentina Stadio Angelo Massimino, Catania 27 Gen, 20:45 Inter - Torino Stadio Giuseppe Meazza, Milano

TURNO ODIERNO

Sabato 2 Febbraio - 23. Giornata

Domenica 3 Febbraio - 23. Giornata 3 Feb, 12:30 Chievo - Juventus Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 3 Feb, 15:00 Palermo - Atalanta Stadio Renzo Barbera, Palermo 3 Feb, 15:00 Pescara - Bologna Stadio Adriatico, Pescara 3 Feb, 15:00 Siena - Inter Stadio A. Franchi-Montepaschi Arena, Siena 3 Feb, 15:00 Genoa - Lazio Stadio Luigi Ferraris, Genova 3 Feb, 15:00 Fiorentina - Parma Stadio Artemio Franchi, Firenze 3 Feb, 20:45 Milan - Udinese Stadio Giuseppe Meazza, Milano

PROSSIMO TURNO

10 reti Klose (Lazio) Pazzini (Milan; 3 rigori) Lamela (Roma) Osvaldo (Roma; 2 rigori) 8 reti Gilardino (Bologna) Jovetic (Fiorentina; 1 rigore) Milito (Inter; 3 rigori) Hernanes (Lazio; 1 rigore) 7 reti Denis (Atalanta; 2 rigori) Sau (Cagliari) Bergessio (Catania) Palacio (Inter) Hamsik (Napoli) Belfodil (Parma) Totti (Roma; 1 rigore) Bianchi (Torino; 2 rigori) 6 reti Paloschi (Chievo; 2 rigori) Toni (Fiorentina) Giovinco (Juventus; 1 rigore) Quagliarella (Juventus) 5 reti Diamanti (Bologna; 1 rigore) Gomez (Catania) Rodriguez (Fiorentina; 2 rigori) Borriello (Genoa; 1 rigore) Immobile (Genoa) Cassano (Inter) Pirlo (Juventus) Vidal (Juventus; 2 rigori) Vucinic (Juventus; 1 rigore) Miccoli (Palermo; 1 rigore) Amauri (Parma; 1 rigore) 4 reti Bonaventura (Atalanta) Gabbiadini (Bologna) Barrientos (Catania) Lodi (Catania; 1 rigore) Pellissier (Chievo; 1 rigore) Aquilani (Fiorentina) Guarin (Inter) Marchisio (Juventus) Matri (Juventus) Pogba (Juventus) Candreva (Lazio; 1 rigore) Inler (Napoli) Insigne (Napoli) Maggio (Napoli) Ilicic (Palermo) Sansone N. (Parma) Destro (Roma) Calaiò (Siena)

classifica marcatori


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Palacio-Guarin alla guida dell’Inter Ventura a ranghi completi sfida il Biscione in costante emergenza

Finalmente la città eterna ha aperto le sue porte consentendo all’Inter e al suo allenatore di indirizzare forze ed attenzioni alla più probante sfida di campionato contro il Torino. Le due partite di Roma e contro la Roma vanno agli archivi come una pagina non del tutto positiva nella timeline di Andrea Stramaccioni che, con un pareggio e una sconfitta (che si va a sommare al brutto stop subito a San Siro a settembre), conferma il pessimo rapporto sulla panchina nerazzurra con la squadra del suo recente passato. Occhi, mente e corpo al Torino, quindi, squadra arcigna, tosta e quadrata che già nella gara di andata aveva saputo mettere in difficoltà i nerazzurri all’Olimpico inebriando le fonti di gioco interiste e proponendo una tenacia tattica battuta soltanto da due invenzioni estemporanee del duo Milito-Cassano. Ecco proprio El Principe ed il talento di Bari vecchia sono i due elementi che più stanno mancando alla squadra in questo recente periodo e, a meno di miracolose sorprese, potrebbero non scendere in campo contro i granata. Guarin ha un potenziale inestimabile e la conferma in zona gol di un ritrovato Palacio forniscono comunque garanzie alternative alla coppia titolare eppure, proprio il costante e forzato impiego di entrambi e l’eccessivo minutaggio dovuto anche alla Coppa Italia stanno costringendo i due calciatori ad uno sforzo estremo che potrebbe presto costargli una battuta d’ar-

resto. Del resto nessuno è eterno, neanche Cambiasso e Zanetti che, dopo un ottobre ed un novembre da record (di presenze e di rendimento), stanno subendo la costanza nella titolarità con piccoli acciacchi e una condizione atletica non ottimale. Le notizie positive, invece, potrebbero arrivare per una volta dagli infortunati cronici che, lentamente, stanno liberando i posti letto occupati nell’infermeria di Appiano. Dejan Stankovic ha rivisto il campo da gioco e presto potrà aiutare le rotazioni a

centrocampo, Nagatomo e Obi hanno già ritrovato il campo, ma la notizia più importante sembrano essere i recuperi inaspettati di Ricky Alvarez e Philippe Coutinho. Entrambi dati sul piede di partenza (ma , per ora, confermati da Stramaccioni), i due trequartisti dal futuro annunciato, attendono con ansia la possibilità di scendere in campo. Stramaccioni contro la

Roma ha adottato, in corso d’opera un cambio di modulo che ha consentito alla squadra una maggiore quadratura e, con gli esterni romani costantemente in superiorità, anche una più fluida copertura delle fasce laterali. Il Torino di Ventura copre in velocità gran parte della larghezza del campo e, proprio grazie alla pericolosità di Cerci e Santana crea i presupposti per gran parte dei gol granata. La possibilità di rivedere una difesa a 4 con Jesus e Nagatomo sugli esterni e Pereira ed Alvarez esterni di centrocampo, quindi, è tutt’altro che remota. Dal canto suo Ventura avrà l’intera rosa granata a disposizione ad eccezione di Ogbonna operato d’ernia prima della sosta natalizia. Anche Alessio Cerci, uscito malconcio dalla partita contro il Pescara sarà recuperato e, proprio la sua eccezionale condizione fisica sta fruttando al Toro lo straordinario momento di forma coinciso con i 10 punti su 12 disponibili nelle ultime 4 partite. Ventura non farà sconti e confermerà l’ormai classico 4-4-2 guidato dalla coppia Meggiorini-Bianchi tornato a disposizione dopo l’assenza forzata contro i delfini pescaresi. In un turno di campionato che difficilmente riserverà grosse sorprese con tutte le contendenti alla zona Champions che affronteranno, sulla carta, un turno abbordabile, un fallimento contro il Torino non è minimamente considerabile nell’agenda di Stramaccioni. La corsa a Napoli e Lazio non può subire battute d’arresto. Per gli ultimi giorni di mercato invernale, per l’entusiasmo dei tifosi e per, soprattutto, la sofferta campagna acquisti che attenderà l’Inter nella prossima estate, qualificarsi in Champions League è divenuto l’obiettivo minimo fondamentale dell’annata nerazzurra.

INTER, NON TI RESTA Quelli tra mercato e... CHE VINCERE realtà! Dall’analisi dei potenziali bioritmici (forza fisica, coordinamento motorio, visione del gioco e istintività individuale) dei singoli giocatori, si evidenzia un maggior stato di benessere psicofisico dell’Inter 6,08 rispetto a quello del Torino 6,06. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei vari atleti, si nota che i nerazzurri hanno una lieve capacità alla resistenza fisica ed alla tonicità individuale 6,11 rispetto alla squadra ospite 6,10: Handanovic, Chivu, e Cambiasso 6,49, Ranocchia 6,44 (con una triade bio estremamente positiva che lo pone trai migliori in campo), Pereira e Obi 6,32 ( ambedue illuminati da una forte individualità 6,31), Livaja e Guarin 6,26 (condizionato positivamente da chiare visioni del gioco), contro D’Ambrosio, Cerci e Rodriguez 6,49 (quest’ultimo ben fortemente concentrato e determinato intellettiva-

mente), Barreto 6,44(in condizione emotiva e istintiva 6,50 superlativa). Anche dal punto di vista emozionale i padroni di casa sono aiutati da bioritmi più favorevoli: Handanovic, Cambiasso e Rocchi 6,49 che con molta naturalezza saranno tra quelli da elogiare a fine partita; Ranocchia, Nagatomo e Palacio 6,22 sopportati da capacità di analisi ottima si evidenzieranno positivamente. Dal punto di vista visione del gioco i granata con 6,03 si presentano più meritevoli in organizzazione dei nerazzurri con 5,98. Attenzione quindi a Meggiorini 6,50, Santana 6,45 e Caceres 6,43 che sicuramente tireranno fuori le loro doti personali. A proposito del consiglio, dato nel numero precedente, a Stramaccioni, di farsi aiutare al più presto possibile da un “mental coach”, lo riteniamo sempre valido e d’attualità per superare la rimanente parte del campionato senza più patemi d’animo e sempre più convinti che “come esiste l’allenamento atletico, dovrebbe esserci anche quello mentale per trovare la chiave giusta per ogni testa”. Prepariamoci quindi ad assistere ad un incontro molto equilibrato con molti colpi di scena.

Ancora pochi giorni di mercato poi si farà il bilancio Gli ultimi giorni di mercato regalano, come sempre, emozioni forti ai tifosi anche se la maggior parte non andranno in porto e rimarranno solo vane chimere. Kakà, Balotelli, Drogba, Beckham … nomi che riempiono le prime pagine dei giornali e stimolano tutti gli allenatori-tifosi a cercare le soluzioni tattiche migliori per schierarli in campo. A dire il vero alcune operazioni lasciano anche parecchio perplessi essendo in contrasto con la linea verde e austera, tracciata dalla società a inizio stagione. La classica riga la tireremo però il 31 gennaio per fare un bilancio e capire meglio quali saranno le priorità per il finale di stagione e per il futuro, ora Allegri deve fare i conti quelli che ha e per fortuna l’infermeria sta iniziando a svuotarsi. La trasferta di Bergamo è tanto vicina quanto insidiosa, non bisogna, infatti, farsi distrarre dalle statistiche. I bergamaschi non vincono dal giorno dell’Immacolata e fuori casa hanno raccolto solo 6 punti. Musica diametralmente opposta all’Atleti Azzurri d’Italia, dove hanno pagato dazio in tanti, com-

presi Stramaccioni e Mazzarri. Oggettivamente non è un gran momento per l’Atalanta (un solo punto in questo inizio di 2013), ma l’arrivo di una grande carica l’ambiente per le imprese casalinghe. Colantuono dovrebbe confermare gran parte de della squadra vista contro il Cagliari, con Canini e Stendardo al centro di una difesa a quattro e in attacco il solito Denis supportato da Moralez e Bonaventura. Dall’altra parte Allegri vuole continuare a fare punti e smetterla di avvicinarsi al terzo posto con l’elastico. Abbiati troverà posto dall’inizio ma, davanti a lui, finalmente, c’è disponibile tutta batteria di centrali, quindi solo imbarazzo della scelta per l’allenatore livornese. In mediana non ce la fa Ambrosini, così potrebbe trovare posto Sulley Muntari che scalpita dalla voglia di tonare in campo. Qualche dubbio in meno per i tre davanti, dove El Shaarawy affiancherà Pazzini e probabilmente Niang. Il piccolo faraone continua ad essere il vero leader di questa squadra anche se la doppietta contro il Bologna ha ridato al Pazzo fiducia e voglia di vincere.


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Cauet sceglie i campioni!

Guarin ed Handanovic sono decisivi. Entrambi i tecnici sono molto furbi e la sfida sulle fasce sarà decisiva Il postino suona sempre due volte. Così recitava James Mallahan Cain nel suo libro e Benoit Cauet, francese classe 1969 di Chatellerault, non si è discostato molto dal destino descritto dall’originale titolo di quell’opera. Nella famiglia Cauet, in realtà, il postino era il padre di Benoit; per il modo di comportarsi in campo, per la grande mole di lavoro supportata nella zona mediana e per l’enorme quantità di palloni recuperati e recapitati sui piedi dei compagni, tuttavia, il ruolo di postino del centrocampo non stava assolutamente stretto al centrocampista transalpino. Tre campionati francesi vinti in 10 anni di Ligue 1 con le maglie di Marsiglia, Caen, Nantes e PSG, poi la chiamata di Massimo Moratti e l’arrivo in Italia, nel 1997, in una delle Inter più convincenti del recente passato. Cauet è titolare inamovibile della squadra guidata da Gigi Simoni campione d’Europa in carica e per i successivi 4 anni tutti gli allenatori interisti scelgono lui per la guida di un centrocampo solido e dinamico al tempo stesso. Nel 2001 l’arrivo di Cuper allontana Benoit dal campo convincendo il calciatore a rigenerarsi nella Torino granata in cui, in un solo anno, conquista il cuore dei tifosi con l’ultimo gol realizzato dal Toro nella storia dei Derby della Mole. Appesi gli scarpini al chiodo si dedica fervidamente alla carriera di allenatore e, dopo due anni di apprendistato all’Accademia Inter ottiene il master di Coverciano e riceve la seconda chiamata da Appiano Gentile. La panchina dei Giovanissimi Nazionali è pronta per lui e, nella stagione in corso Cauet ottiene 12 vittorie su 13 partite guidando, a pari punti con il Milan la classifica del girone B del campionato. Lei è un ex di entrambe le formazioni, che tipo di partita si aspetta? “Sicuramente una bella gara perché

Statistiche del Match

di Severa Bisceglia

entrambe le squadre sono guidate da allenatori che cercano di impostare il gioco palla a terra e cercano di offendere più che difendere. Il Torino gioca molto bene, perché Ventura è molto navigato dato che conosce bene la categoria. Stramaccioni invece è molto bravo nello sfruttare al meglio i giocatori che ha a disposizione”. Un’Inter che arriva da due sfide contro la Roma molto impegnative soprattutto dal punto di vista mentale. Da allenatore, come si rigenera un gruppo da questo genere di fatiche? “Sia in campionato, sia in Coppa Italia sono state lasciate sul campo molte energie perché entrambe le squadre non hanno saputo o voluto risparmiarsi. La sconfitta in coppa lascia di sicuro preoccupazione, ma il discorso qualificazione è ancora aperto e ci sarà tempo per pensare alla gara di ritorno di San Siro. Di sicuro l’Inter in campionato non può permettersi passi falsi

se vuole fare punti per entrare nella famosa zona Champions e, proprio per questo, ridare motivazioni ad un gruppo così solido di professionisti non può essere un problema”. L’Inter è in costante emergenza offensiva con Milito e Cassano in forte dubbio. Senza questi giocatori non si rischia di essere troppo dipendenti dalle giocate di Fredy Guarin? “Ma ben venga! Guarin è un campione vero, un grandissimo giocatore che l’Inter è stata brava a scovare e acquistare ad un prezzo tutto sommato contenuto per quello che vale. E’ vero, Guarin gioca sempre e la squadra si affida spesso alle sue giocate perché fa la differenza, ma è anche normale perché ogni squadra ha uno o due giocatori che attirano di più il gioco. Anche Handanovic sta crescendo tanto da essersi affermato a livelli mondiali, e anche lui, infatti, gioca sempre come successo anche in coppa”.

Con Jean Gillet nessuna barba… al palo

Il Gatto di Liegi avrà da graffiare contro l’Inter

Era notizia fresca, quella in merito al “calcio scommesse” e quindi il reato contestato agli atleti è concorso in frode sportiva nella giornata di lunedì. Tra i coinvolti ci sarebbe anche il portiere del Torino, Jean François Gillet. Questa storia tuttavia, ancora non definitivamente chiarita, non macchia la carriera

Roba d’altri tempi

Nerazzurri e granata spesso hanno dato spettacolo sivamente 150 goal, di cui 108 a Inter-Torino è un altro di quei match che gronda di gloria e leggenda. Il numero di incontri disputati a Milano è pari a 68. I nerazzurri hanno vinto per 36 volte, contro le 9 dei granata. I pareggi sono 23. La vittoria più clamorosa della squadra di casa è sicuramente quella della stagione 1932/1933, quando nella 25ª giornata il match si concluse 5-1. Inter in vantaggio con Serantoni, pareggio del Torino su rigore con Feliaciano Monti, poi doppiette di Meazza e Levratto. Il successo spettacolare dei granata risale alla 18ª giornata della stagione 1941-1942: 3-2. Iniziano bene i nerazzurri che vanno

Tornando alla partita, il Torino ha ritrovato nelle ultime partite una splendida condizione atletica soprattutto nei suoi uomini migliori tra cui Alessio Cerci. Sarà una partita decisa lungo gli esterni? “Il Torino utilizza molto bene le fasce e i cambi di gioco in orizzontale per far spostare la difesa avversaria e aprire i varchi lungo gli esterni. Ventura è molto bravo in questo e aver fatto maturare una grande promessa come Cerci può essere solo positivo per questo Toro. Stramaccioni però è molto scaltro e probabilmente escogiterà una contromossa vincente, magari un cambio di modulo come fatto vedere in Coppa Italia contro la Roma”. Milan e Inter guidano a braccetto la classifica dei Giovanissimi Nazionali. Sarà un derby infinito fino al termine della stagione? “Milan e Inter sono le due rose dotate di più qualità tecniche e sicuramente

fino alla fine della stagione si contenderanno la vetta del campionato. Non vanno però sottovalutate tutte le altre partite, perché restano comunque dei ragazzi che devono crescere molto e devono imparare ora che sono giovani l’importanza della concentrazione partita dopo partita”. C’è già qualche giovane in rosa dal futuro assicurato? Si parla bene di Opoku e Taufer… C’è invece qualcuno che ha visionato durante l’anno? “Le giovanili dell’Inter in toto stanno facendo un lavoro eccezionale. Non solo i miei ragazzi, bensì anche la Berretti di Zanetti, gli Allievi di Cerrone e la Primavera di Bernazzani stanno producendo, grazie al lavoro di Roberto Samaden una serie di ragazzi che potranno contribuire al futuro dell’Inter. Per ora non voglio sbilanciarmi, perché in questa età (sono classe 1998) il rendimento è così altalenante da rendere difficile una previsione sul futuro di questi giocatori. Noi siamo sempre vigili anche sul mercato e con il grandissimo lavoro svolto da Pierluigi Casiraghi cerchiamo sempre di portare nella nostra scuderia i migliori talenti”. Chi si aggiudicherà, in conclusione, il match fra Inter e Torino? “Nonostante io sia rimasto molto legato a Torino, perché in quella piazza e con quei tifosi ho trovato molta serenità e grande fiducia, io spero in una vittoria dell’Inter e credo che questo sarà il risultato finale”.

in vantaggio con Guarnieri, pareggio di Menti, Petron porta in vantaggio gli ospiti, impatta Poli e gol della vittoria per il Torino con Felice Borel. In questo incontro sono state realizzate comples-

favore dell’Inter e 42 a favore del Torino. Sono state realizzate più reti nel secondo tempo: 83, contro le 67 della prima frazione di gioco. Nel primo tempo i padroni di casa sono andati a segno 47 volte, contro le 20 degli ospiti. La ripresa racconta che l’Inter è andata a segno 61 volte, il Torino 22. L’ultimo successo dei granata risale invece alla 19ª giornata della stagione 1987-1988: finì 1-0 con un gol di Cravero. L’ ultima vittoria dei nerazzurri è stata conseguita nella 15ª giornata della stagione 2007-2008 e terminò con il punteggio di 4-0: a segno Ibrahimovic, Cruz, Jimenez e Cordoba.

sportiva di un grande estremo difensore come il Nazionale belga. E nonostante la società granata abbia fatto intendere di essere interessata a Samir Ujkani (portiere kosovaro naturalizzato albanese e in forza ora al Palermo), Gillet non demorde. Anzi, promette una grande prestazione contro l’Inter. Ma da dove proviene questo atipico portiere? Gillet ha iniziato la sua carriera professionistica nelle giovanili dello Standard Liegi venendo convocato anche in prima squadra a 17 anni. Nel ‘96 ha debuttato nel massimo campionato belga. Nell’estate 1999, all’età di vent’anni, è passato a titolo definitivo al Monza, all’epoca in serie B. Promosso subito titolare della squadra, ha disputato una stagione di buon livello giocando 33 partite. Dopo aver disputato quattro partite di campionato ad agosto con i brianzoli, negli ultimi giorni di calciomercato accetta il trasferimento al Bari, in Serie A, che lo acquista per 5 miliardi di lire. La sua prima stagione in A, nonostante 20 presenze e grandi prestazioni tra i pali, è contrassegnata dall’accusa per doping. Dopo la partita Bari-Reggina del 21 gennaio, infatti, diventa il primo giocatore in Italia ad essere rinviato a giudizio per la positività al Nandrolone ed è costretto dal tribunale sportivo a una squalifica di quattro mesi. La piccola parentesi di 44

partite nella stagione 2003-2004 con la maglia del Treviso causa alcuni dissapori con l’allora tecnico della formazione Marco Tardelli. Gillet poi torna al Bari. In seguito andrà al Bologna. Il 5 luglio passa per 1,7 milioni di euro al Torino.

Chi è Jean François Gillet Nato a Liegi, in Belgio, il 31 maggio del 1979, Jean François Gillet pur essendo di altezza contenuta per un ruolo tra i pali è dotato di riflessi e di grande rapidità nel salto. Sono qualità queste che gli sono valse il soprannome di Gatto di Liegi. Infatti è abile sia sui calci piazzati che sui tiri dalla lunga distanza. Inoltre è un ottimo pararigori, avendone neutralizzati numerosi nel corso della carriera, specialmente quando difendeva la porta del Bari. Inoltre, è molto bravo coi piedi. Grazie alle sue abilità permette alla squadra di impostare da dietro l’azione anziché lanciarla lontana verso l’attaccante.


amarcord 6

Coppa UEFA (97-98). Nel 1999 si trasferì a Torino giocando tre anni in Serie A e due stagioni in Serie B. L’attuale tecnico dell’Hellas Verona Fabio Galante

nello “scandalo passaporti” e subì una squalifica di 4 mesi, all’Inter, invece, costò una penale di due miliardi di lire. Vincenzo Scifo, nato in Belgio da genitori italiani e attuale tecnico del Mons, è stato centrocampista dell’Inter nella stagione ’87-’88 dove segna 4 reti in 28 presenze. Dopo tre anni passati all’estero fa il suo ritorno in Italia per indossare la maglia del Torino per due stagioni, acquistato per 8.7 miliardi di lire. Con il ‘Toro’ ha raggiunto la finale di Coppa UEFA, persa contro l’Ajax, e vinse la Coppa Italia l’anno seguente contro la Roma. L’allenatore dell’Inter, stagione ’97-’99, Luigi Simoni detto Gigi, ha giocato come centrocampista nel

giornate. Nella stessa stagione vincerà il premio ‘panchina d’oro’. Nicola Ventola, di ruolo attaccante, cresce nel Bari, squadra con cui esordisce

in Serie A. Viene acquistato dall’Inter nel 1998 e nella sua prima stagione a Milano disputerà 21 partite segnando 6 reti. Tornerà in nerazzurro nella stagione 2001-2002 segnando 4 gol in 16 presenze. Dopo varie esperienze in altre società, nel giugno del 2007 firmerà un contratto biennale con il Torino. La nota più curiosa della sua esperienza torinese è nella partita Torino-Lazio, persa per 1-3, dove, a causa dell’espulsione del portiere Nicola Ventola

Andrea Mandorlini è cresciuto calcisticamente, di ruolo difensore, nel Ravenna. Dal 1978 al 1980 gioca per il Torino disputando solo 27 partite. Transitando dall’Atalanta e l’Ascoli, arriva all’Inter nel 1984 e vi resta fino al 1991. Disputa 180 partite andando in gol 9 volte. In nerazzurro vincerà lo scudetto dei record con Giovanni Trapattoni, una Supercoppa italiana e la Coppa UEFA nella sua ultima stagione all’Inter. L’attaccante uruguaiano Álvaro Alexander Recoba Rivero, soprannominato

Andrea Mandorlini

Sereni, prende posto tra i pali. Se la cava bene ma nulla può contro il rigore calciato da Zárate. Ventola vincerà il Campionato d’Europa Under-21 (Slovacchia 2000) e i Giochi del Mediterraneo (Bari 1997). Nella primavera del 2004 sarà coinvolto con altri colleghi nell’inchiesta condotta dalla Procura di Napoli inerente alle illecite combine e relative scommesse. L’inchiesta è relativa al suo periodo passato al Siena. Da queste accuse sarà ufficialmente assolto. Altra esperienza negativa riferita allo scandalo del calcioscommesse del 2011. Nel maggio del 2012 viene deferito dalla Procura federale della FIGC. Il 18 giugno successivo, in primo grado, gli viene confermata la squalifica di 3 anni e sei mesi. Christian Vieri, ex attaccante soprannominato Bobo, nella sua carriera ha giocato con dodici diverse squadre. Pelé lo ha inserito nella FIFA 100 e occupa ancora il 71° posto nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Il suo esordio in Serie A lo fa proprio con

Christian Vieri

Luigi Simoni

di Severa Bisceglia

Vincenzo Scifo

Si fermerà a Milano fino all’estate del 2007. In sei anni con l’Inter, rendendo in modo discontinuo anche a causa degli infortuni, ha vinto una Coppa UEFA, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane e due Campionati italiani. Il 31 agosto 2007 Recoba lascia l’Inter e parte per Torino. Con i granata raccoglie poco, segna una sola rete in 22 partite di campionato e una doppietta negli ottavi di finale della Coppa Italia nel match di andata contro la Roma. Il Chino, negli anni passati in nerazzurro, fu coinvolto

Torino per tre stagioni a partire dal 1964. Da calciatore professionista ha disputato in totale 368 partite e realizzato 62 reti. Appese le scarpette al chiodo tornerà a Torino come allenatore. Nella stagione 1997-1998 ha allenato l’Inter con la quale vincerà la Coppa UEFA, battendo per 3-0 la Lazio nella finale di Parigi, e otterrà solo il secondo posto nel campionato italiano, dopo che la squadra era stata in testa alla classifica nelle prime 16

Álvaro Alexander Recoba Rivero

‘El Chino’, iniziò la sua carriera da professionista con il Danubio. Nel 1997 lo acquistò l’Inter per sette miliardi di lire e nella stagione del suo esordio italiano segna tre gol in otto presenze. Entra nel cuore dei tifosi nerazzurri già alla sua prima partita a San Siro, contro il Brescia, nella prima giornata di campionato. L’Inter chiude la prima frazione di gioco sotto di un gol, al rientro dagli spogliatoi, in coppia con Ronaldo, mette in campo la vittoria della sua squadra con un gol dai 30 metri, per il momentaneo pareggio, e a seguire il gol vincente su punizione con palla a girare sotto l’incrocio dei pali. Álvaro Alexander Recoba Rivero

Fabio Galante

Francesco Coco

Vincenzo Scifo

Il terzino sinistro Francesco Coco, ritiratosi nel 2007 per iniziare la carriera di attore negli Stati Uniti d’America, esordisce da professionista con il Milan il 27 agosto 1995, nel campionato di Serie A ’95-’96, e, con la guida di Capello, vince lo scudetto. Dopo tre stagioni in rossonero, una parentesi al Vicenza, viene ceduto in prestito al Torino e, nonostante il difficile rapporto con Monsonico, gioca 21 partite. Torna a Milano a fine stagione, i granata retrocedono in Serie B, e segna solo due reti in 44 incontri disputati. Dopo l’esperienza con il “Barça” torna a Milano per passare sull’altra sponda del naviglio. Nel 2002 il Milan e l’Inter fanno uno scambio alla pari tra Seedorf e Coco. Gioca in nerazzurro dal 2002 al 2005 e in tre stagioni, con tre allenatori diversi: Hector Cuper, Alberto Zaccheroni e Roberto Mancini, scende in campo pochissimo a causa dei continui infortuni. Fabio Galante, di ruolo difensore, viene acquistato dall’Inter nell’estate del ’96 per 5 miliardi di lire e vi rimane per tre anni vincendo anche una

Domenica 27 Gennaio 2013

i granata il 15 dicembre 1991 contro la Fiorentina. Successivamente, dopo aver indossato la maglia della Juventus, dell’Atletico Madrid e della Lazio, arriva all’Inter nell’estate 1999, per la cifra record di 90 miliardi di lire, esordendo il 29 agosto nella gara contro il Verona, vinta 3-0 grazie alla sua tripletta. Contro il Brescia invece realizzerà una quaterna. In nerazzurro ha realizzato 123 reti in 190 gare disputate e vincerà un solo trofeo, la Coppa Italia 2004-2005 vinta contro la Roma. Insieme a Felice Borel, è l’unico calciatore ad avere vinto la classifica marcatori della Serie A con un numero di gol superiore al numero delle presenze. E’ stato premiato come miglior calciatore assoluto nel 1999 e miglior calciatore italiano nel 1999 e 2002. Nel maggio del 2012 Bobo Vieri, con altri colleghi, viene indagato per il calcioscommesse, ma non finisco qui i guai per l’ex attaccante: l’11 gennaio scorso viene indagato dalla Procura di Milano per concorso in bancarotta insieme all’amico, ex compagno di squadra, Cristian Brocchi. I due ex calciatori sono sotto inchiesta per un fallimento da 14 milioni di euro.


Juve in fuga, Napoli e Lazio col fiatone Domenica 27 Gennaio 2013

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Frenano i partenopei e i laziali

E’ bastata una settimana alla Juventus per riprendere la corsa allo scudetto dopo la frenata col Parma. La Vecchia Signora si è subito scrollata da dosso le scorie del Tardini e a Torino, con una super prestazione, ha liquidato con un poker quell’Udinese che nel giro di due partite aveva rifilato sei reti in totale a Inter e Fiorentina riaccendendo gli entusiasmi del Friuli. Lazio e Napoli hanno infatti immediatamente ceduto il passo ai bianconeri di Conte tornando a meno cinque in classifica con i due pareggi rimediati rispettivamente contro Palermo e Fiorentina. Mentre il giornale va in stampa la Lazio all’Olimpico incrocia le armi con il Chievo mentre la Juve, ancora una volta fra le mura di casa, affronta un Genoa in piena crisi che ha affidato la panchina a Ballardini dopo l’esonero di Delneri. Detto questo, con Lazio e Juve che arrivano dal pareggio in Coppa Italia di martedì scorso, la ventiduesima giornata regala a mezzogiorno e mezzo, quale aperitivo domenicale, la sfida del Dall’Ara col Bologna che ospita l’enigmatica Roma di Zeman capace di tutto oppure di niente se i suoi fuoriclasse non tirano fuori gli artigli vincenti. Non ci sarà Lamela squalificato ma per Zeman non è questo il problema. Il guaio è che il Milan, col successo sul Bologna, ha messo fuori la freccia del sorpasso e i giallorossi attualmente sono settimi con il Catania e il Parma alle immediate spalle. Quindi, per la Roma, non sono ammesse altre distrazioni. Bologna permettendo. Chi spera in un sussulto positivo è

In Liga allarme Falcao L’Atletico Madrid spera in pronto recupero Brutta tegola in Liga sull’Atletico Madrid. Si blocca per tre settimane il bomber Falcao (lesione muscolare) e l’undici di Cholo Simeone, in rimonta sul Barca battuto dal Real Sociedad,è nei guai perchè nessuno in attacco sembra in grado di poter sostituire l’asso colombiano in fatto di gol. I catalani, infatti, a San Sebastian in vantaggio di due reti (Messi) si sono fatti prima agganciare poi superare dalla squadra basca perdendo l’imbattibilità esterna. L’Atletico, dal canto suo, ha liquidato col classico 2-0 il Levante mentre il Real Madrid si è preso una rivincita clamorosa mandando al tappeto per 0-5, al Mestalla, il lanciatissimo Valencia. Le reti sono state messe a segno da Cristiano Ronaldo e Di Maria con due doppiette e da Higuain. Fra il Barca e il Real, comunque, c’è ancora un distacco abissale in classifica. Ben 15 punti. Per la quarta piazza continuano a battersi il Betis Siviglia e il Malaga seguito a ruota dal sorprendente Rayo Vallecano. Nei piani bassi tentano la risalita il Deportivo La Coruna, il Maiorca e l’Osasuna. Prove di rientro intanto in Premier League, sotto la neve, per il City di Mancini vittorioso domenica scorsa sul Fulham per 2-0. Dzeko e compagni hanno accorciato le distanze dall’United beffato al 92’ a Londra dal Tottenham col pareggio di Dempsey in replica alla rete di Van Persie. Gara spettacolare sotto una fitta nevicata con sir Ferguson a dir poco furibondo per il recupero in extremis degli Spurs. In ripresa il Chelsea di Benitez che si aggiudica il derby londinese con l’Arsenal per 2-1 (Mata e Lampard). Cinquina, infine, del Liverpool al malcapitato Norwich, In coda annaspa il QPR a tre lunghezze dal Wigan. In Germania si è ripreso alla grande col Bayern Monaco sempre a dettare legge. Dietro i bavaresi incalza il Borussia Dortmund, anche se il secondo posto è difeso con tutte le forze dal Leverkusen. Nei bassifondi della classifica dopo quattro mesi ritorna al successo l’Augsburg con la vittoria esterna (non vinceva da quattro mesi) contro il Fortuna Dusseldorf. In Ligue 1 continua il braccio di ferro a tre fra il Lione, il Psg e il Marsiglia. I parigini espugnano Bordeaux con un gol di Ibra mentre il Lione è fermato sullo 0-0 fra le mura amiche dall’Evian. Il Marsiglia, in dirittura d’arrivo, batte al Velodrome i campioni in carica del Montpellier passando dall’1-2 al 3-2. In Olanda sempre lotta aperta fra la capolista Twente e il tandem Ajax-Psv.

TOTO CHELSEA Abramovich bussa a Spalletti

Il patron dei Blues, dopo aver perso la corsa alla conquista di Pepe Guardiola e rinunciato, forse, anzitempo all’ipotesi Mourinho, sembra interessato all’attuale allenatore dello Zenit Luciano Spalletti. Alla guida del Club inglese, che sembrerebbe non intenzionato a rinnovare il contratto in scadenza a fine stagione a Benitez, potremmo trovare ancora un italiano, dopo Di Matteo.

invece l’Inter che guarda, dal quarto posto in classifica, con attenzione ai risultati di Roma e Parma dove Lazio e Napoli, col Chievo e gli emiliani di Donadoni, proveranno a rispondere alla capolista Juventus. L’Inter chiuderà in serata il turno odierno ricevendo a San Siro il Torino di Ventura, bravo domenica scorsa ad intascarsi i tre punti all’Adriatico col Pescara avversario diretto nella lotta per la salvezza. La squadra di Stramaccioni ha dato l’addio definitivo a Sneijder ma poco importa dal momento che la squadra ha giocato ormai più di quattro mesi senza l’olandese. La giornata odierna vede poi il Milan in trasferta a Bergamo contro un’Atalanta assetata di punti specialmente dopo il pareggio interno col Cagliari. I rossoneri sono tornati a sentire il profumo d’Europa ma la strada è ancora lunga. Interessanti sono comunque le sfide di Catania, dove scenderà la Fiorentina, e di Genova con la Samp che ospita il Pescara. Da seguire la gara del Friuli con l’Udinese che deve riprendersi col Siena dal kappao di Torino con la Juventus mentre non è da perdere il viaggio a Cagliari del Palermo dove è in programma lo scontro salvezza, anche se da qui a maggio la strada da percorrere è ancora parecchia.

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA

Edinson Cavani

Non ci sono dubbi, è lui il personaggio della settimana. Edinson Roberto Cavani Gomez e i suoi primi 100 gol italiani passeranno alla storia del calcio, lo dice l’ex allenatore del Milan e della Nazionale Arrigo Sacchi: “Giocatore fantastico, grazie anche a Mazzarri che lo ha valorizzato. L’attaccante uruguaiano è un calciatore senza controindicazioni umane, professionali e tattiche. Gioca a tutto campo, si sacrifica per la squadra ed è adatto a qualsiasi tipo di gioco. E’ affamato di vittorie. Oggi è un fuoriclasse che non ha prezzo”. Lo sa bene l’attaccante del Napoli che non dimentica cos’è stata la sua vita e soprattutto ha le idee chiare sul suo futuro: segnare e segnare ancora tantissimi gol divertendosi. Vuole solo giocare a calcio, perché è la cosa che più ama e che gli riesce meglio. Le sue conquiste, anche future, le vuole condividere con il Napoli ed i suoi tifosi: “La gente di Napoli, la società e la squadra mi hanno fatto crescere e hanno tirato fuori oltre il cento per cento di me stesso. I napoletani mi danno la forza di dare sempre il massimo e sono nel mio cuore per l’affetto che mi regalano”. Forza campione, ancora 100 gol e poi, ancora 100 + 100.


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Domenica 27 Gennaio 2013

Gli Inter Club della Basilicata ospiti della Società In occasione dell’incontro Inter-Pescara una qualificata delegazione di Inter Club del Coordinamento Basilicata è stata ospite del Centro Coordinamento e della Società Accolti con estrema cortesia dai responsabili, Bedy Moratti, presidentessa onoraria, Sergio Spairani, Nicola Ranieri, Valerio Bressani, Alessandro Buono ed Enzo Rubino, sono stati accompagnati nella interessante e emotiva visita alle varie strutture dello stadio dal coordinatore regionale della Basilicata, Ludovico Iannotti. Erano presenti: Angela Chiaradonna, dell’ Inter Club di Aliano, Donato Marone di Anzi, Donato Castiello, Bernalda; Pietro Chiacchio di Episcopia; Ugo Bonanno di Latronico; Cristian Viceconti di Marconia; Beatrice Giasi del Club Angelo Moratti Matera; Michele Mastrosimone di Policoro; Angelica Montano di Pomarico; Raffaele Zaccagnino di Potenza; Giovanni Labanca di Terranova di Pollino; Franco Roseto per l’Inter Club Tursi.

Presidenti con Scarpino

Giovanni Labanca e Franco Roseto sotto lo storico striscione del primo Club della Basilicata

Grande è stata l’emozione vissuta dai tifosi lucani nel “mettere piede” negli stessi luoghi calpestati dai loro beniamini, rivivendone il medesimo pathos che precede ogni incontro. Si è cominciato con la visita alla sala stampa per passare al vicino spogliatoio, al Centro Coordinamento, dove hanno posato per foto ricordo con il direttore di In-

ter Channel, Robert Scarpino e con Sergio Spairani, direttore del Centro. Emozionante è stato per tutti l’ingresso in campo attraverso il tunnel, la “seduta” sulla panchina e la foto in formazione sul terreno di gioco. Alla fine, dopo la foto di rito con Bedy Moratti, tutti alla Sala Executive per gustare un magnifico buffet di squisite pietanze. I presidenti hanno manifestato piena soddisfazione per quanto è stato organizzato per loro. La vittoria della squadra ha suggellato, infine, una serata memorabile, che resterà per sempre scolpita nei cuori dei presidenti della lontana Basilicata. Il presidente di Policoro, Mastrosimone con Alesandro Buono dellCCIC

Fonte e foto: Inter.it

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Roma un passo avanti

Domenica 27 Gennaio 2013

L’Angolo

di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com

ATTENZIONE

rispetto all’Inter

All’Olimpico i giallorossi meglio dei nerazzurri

ALLE MELE MARCE

acmilan.com Questa volta voglio, prima ancora di parlare di campionato, fare delle considerazioni sul perché di alcune sconfitte o vittorie. Anni fa c’era una mela marcia di 17 anni che affrontava la Juventus a Torino in Coppa Italia, le segnava due reti eliminandola. Nell’incontro di Coppa Italia Juve-Milan, che ha visto eliminare i rossoneri, non c’erano mele marce in campo ed ha vinto la squadra che non aveva mele marce, ma pere mature. La

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squadra invece che ha un presidente che sembra molto esperto di mele marce ne e’ uscita eliminata. Al posto di El Shaarawy, a fine partita, avrei consegnato la maglia ai compagni dicendo: Con voi forse non gioco più. E’ stato il migliore del Milan assieme ad Ambrosini. Il faraone è un frutto straordinario ed è pronto per una maturazione raffinatissima, mentre Ambrosini è una pera più che matura, ma piena di zuccheri e sostanze ancora di primo ordine. La Juve ha fatto quel che doveva con grande tranquillità e sicurezza, non si è fatta smontare mentalmente dal gol preso in apertura ed ha reagito da squadra superiore. Milan fuori dalla lotta scudetto, fuori dalla Coppa Italia e più fuori che dentro dalla Champions, percorre il suo cammino verso una stagione più che deludente. L’anno scorso il Milan arrivò secondo e quest’anno non arriverà nessuna mela marcia per migliorare.

L’Inter non ce l’ha fatta. Contro la Roma in Coppa Italia, nella gara di andata dell’Olimpico, la squadra di Stramaccioni ha fallito l’obiettivo rimediando una discutibile sconfitta che potrebbe pregiudicarle la possibilità di accedere alla finalissima del 26 maggio. Un gol di Florenzi e una stoccata di Destro nel primo tempo hanno messo alle corde Zanetti e compagni facendo perdere smalto alla squadra. A una manciata di secondi dal riposo Palacio ha accorciato le distanze fulminando con furbizia Stekelenburg ma nella ripresa la situazione non è cambiata. Niente di compromesso, comunque, per l’Inter considerando il valore del gol realizzato in trasferta che potrebbe pesare tantissimo ai giallorossi nella gara di ritorno del 17 aprile. A Stramaccioni il risultato non è dispiaciuto. “La squadra ha giocato bene, soprattutto nella ripresa quando è entrato Alvarez. Una bella prestazione di tutto il collettivo. Mi spiace solo per quell’ingenuiità difensiva sul gol di Florenzi. Personalmente sono fiducioso sul passaggio del turno. La rete di Palacio è molto importante perchè vale il doppio”. La Roma ha sprecato tantissimo in particolare modo con Lamela marcato a vista con successo da Jesus. Nell’altro match di Coppa brava la Lazio a Torino nel rimontare lo svantaggio con la Juve andata a segno con Peluso con un colpo di testa ritenuto regolare dall’arbitro e dal giudice di porta malgrado l’ex atalantino si fosse chiaramente appoggiato sulle spalle di un laziale. Mauri però in dirittura d’arrivo ha agguantato il pari ridando ossigeno ai biancocelesti in prospettiva della gara di ritorno di martedì. I tifosi romani sognano un derby della Capitale, ma i prossimi risultati potrebbero anche regalare un altro derby, quello d’Italia fra Inter e Juve.

MATERAZZI-BENITEZ ANCORA POLEMICHE Continua il botta e risposta tra Matrix e l’ex allenatore dei nerazzurri. Marco Materazzi, intervistato da France Football, ha rilasciato dichiarazioni poco edificanti nei confronti di Benitez e del suo periodo a Milano, sottolineando anche l’episodio in cui il tecnico spagnolo avrebbe staccato dall’armadietto la foto del suo predecessore José Mourinho:

“Fossi un presidente di club non gli affiderei mai una squadra. Non mi è mai piaciuto il modo in cui si è presentato al gruppo, un grande allenatore, come Mourinho o Lippi, fa valere delle regole non scritte all’interno del gruppo, Benitez le mise per iscritto quelle regole. Come se fossimo a scuola...”. Naturalmente è arrivata pronta la replica di Benitez:

“Materazzi è un bugiardo, soltanto un bugiardo. Tutto ciò che ha detto sono bugie. Semplice. Che ne parlava con Mourinho, è una bugia. Perché nessuno sapeva che potessi andare all’Inter, nemmeno io. Quella delle foto, è una bugia. Quindi lui è un bugiardo”. Alla prossima puntata.

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Domenica 27 Gennaio 2013

GRAN GALA’ del calcio 2013 In onda domani sera sul canale 60 di Sportitalia Tutto è pronto per l’evento in programma questa sera a Milano al Teatro Dal Verme e trasmesso in esclusiva sugli schermi di Sportitalia domani a partire dalle ore 21. La serata, organizzata dall’Associazione Italiana Calciatori, in collaborazione con Micri Comunication, sarà condotta da Michele Criscitiello, Alessia Ventura e Dan Peterson, con la partecipazione di Damiano Tommasi, presidente dell’Aic e del segretario generale Gianni Grazioli. Alla manifestazione hanno confermato la loro presenza il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, Giancarlo Abete, Andrea Agnelli, Adriano Galliani e il c.t azzurro Cesare Prandelli. Come anticipato da giorni sarà soprattutto la festa della Juventus campione d’Italia in carica. Sul palco del Dal Verme, a turno, saliranno i calciatori bianconeri Gianluigi Buffon, Andrea Barzagli, Claudio Marchisio e Andrea Pirlo per contendersi il premio di ‘Miglior Giocatore dell’Anno” e

IL MAROCCO RISCHIA GROSSO

Quasi ipotecato il passaggio del turno del Sudafrica E’ partita la Coppa d’Africa e subito il Mali, paese in guerra al nord, centra il primo successo battendo di misura il Niger per 1-0. Il gol della vittoria lo realizza il trentatreenne Keita, ex giocatore del Barcellona, attualmente in Cina nella formazione dello Shangai. “Dedico questa vittoria al popolo maliano che sta soffrendo”, ha detto Keita a fine gara, promettendo di realizzarne altri nel proseguo del torneo. Contro il Niger si è visto sul terreno di gioco anche Sissoko, ex juventino, in forza al Psg. Erano tre anni che Sissoko non giocava con la Nazionale e il suo ritorno è stato molto apprezzato dai dirigenti maliani. Nell’altra partita del Gruppo D pareggio del grande favorito Ghana fermato sul 2-2 dal modesto Congo. Nel Ghana hanno giocato lo juventino

Asamoah e l’udinese Badu. Le Black Stars ghanesi erano passate in vantaggio senza molti problemi proprio con i gol realizzati da Badu e Asamoah ma nella ripresa sono stati raggiunti dalle reti di Mputu e Mbokani. Intanto nel Gruppo B non mancano le sorprese. Il Marocco si salva pareggiando 1-1 a Durban con il modesto Capoverde. Grande attesa per vedere all’opera Belhanda giocatore al centro dell’attenzione per l’intrigo di mercato fra il Montpellier e l’Inter. Belhanda delude e l’Inter forse ci ripensa. Vince senza problemi invece il Sudafrica che batte col classico 2-0 l’Angola grazie alle reti di Sangwemi e Majoro. I Bafana Bafana hanno in pratica già staccato il biglietto per il passaggio del turno ai quarti.

fantamercato

di Luigi Sada

Come piace Pogba. Come è bravo Pogba. Quanto costa Pogba. Il ritornello è questo. Il baby francese non è costato quasi nulla alla Juve (preso a parametro zero, poi un milione versato allo United), però in questo momento il valore del suo cartellino ha toccato i venti milioni di euro, che non sono pochi per un ragazzo di soli diciannove anni. Pogba ha firmato due reti straordinarie all’Udinese e le porte del paradiso gli sono state aperte. Adesso lo vogliono un po’ tutti. Il Cska Mosca si è già fatto avanti con la Juve e a ruota lo ha seguito l’Anzhi di Eto’o. Ma il ragazzo (che ha già cambiato look in occasione della gara di Coppa Italia con la Lazio) piace molto al Barcellona che ormai da tempo insegue

il potenziale erede di Piquè. Insomma, attorno al giovane talento bianconero ci sono migliaia di voci che danno per certa la sua partenza da Torino. Il mercato si infiamma. All’Executive di Milano tutto è pronto per il botto finale. Anche il Chelsea di Abramovich si è fatto avanti. Intanto il prezzo lievita. Marotta, per il momento getta acqua sul fuoco, pur sapendo che Pogba è inseguito da una valanga di società. Per ora la Juve vuol chiudere con Llorente, cosa che si può fare e che potrebbe andare in porto proprio nel momento di chiusura del nostro giornale. Nell’agenda di Marotta ci sono pure Nico Castillo e Josè Cavallos, quest’ultimo diciottenne ecuadoriano nazionale under. Dalla Juve al Milan il passo è breve. Sembra ormai fatta per il ritorno di Kakà in rossonero. Berlusconi ha detto che è un suo sogno. “E’ sempre rimasto nel mio cuore. E’ un ragazzo straordinario”, ha ribadito il Cavaliere in più occasioni. Ci sono le elezioni vicine e un colpo messo a segno con Kakà potrebbe regalare parecchi voti al Popolo delle Libertà che secondo i sondaggi sta andando poco per volta ad acchiappare il PD di Bersani e Vendola. Sull’arrivo di Kakà al Milan esulta anche Bobo Maroni. Da via Bellerio fanno sapere, quelli di sponda rossonera, che il brasiliano è l’uomo giusto per la rinascita del Milan. E l’Inter? I nerazzurri dopo la partenza di Sneijder sono alla ricerca del sostituto. Piace Schelotto ma l’alternativa potrebbe essere Missiroli del Sassuolo. In pole c’è anche il cagliaritano Sau che arriverebbe in cambio di Coutinho o Alvarez. Alla Roma sembra profilarsi uno scambio Osvaldo-Jovetic. Da Firenze è arrivata la smentita. Ma nel calcio mai dire mai. Voci anche su Ibarbo verso la Lazio. All’estero si torna a parlare di Dzeko. Al bosniaco sono state fatte delle avance dal Real Madrid ma il City tiene duro.

ROBERTO BAGGIO LASCIA LA FEDERCALCIO

L’ex ‘divin codino’, annuncia il suo divorzio, non senza polemiche, lamentando l’impossibilità di lavorare come vorrebbe. Baggio, che dal 5 luglio del 2012 ha acquisito il titolo di allenatore di prima categoria UefaPro, aveva assunto l’incarico di presidente del settore tecnico il 4 agosto del 2010, sostenuto sia dal presidente della Figc, Giancarlo Abete, che dal presidente dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri. “Ho provato a esercitare il ruolo che mi era stato affidato, non mi è stato consentito e non sono più disposto ad andare avanti. Ho presentato il mio progetto nel dicembre 2011, 900 pagine, ed è rimasto lettera morta. Non amo le poltrone, quindi a malincuore ho deciso di lasciare”, - queste le dichiarazioni dell’ex attaccante che replica anche a chi lo accusa di non aver partecipato alle riunioni del Consiglio federale - “Come presidente del settore tecnico non avevo diritto di voto e non aveva senso andare alle riunioni in cui si parlava di argomenti che non avevano alcun collegamento con il mio lavoro. Amo il calcio e il mio Paese. Sono disponibile a qualunque iniziativa per il bene dello sport”.

di Severa Bisceglia

il posto nella Formazione Ideale del campionato. Ad Antonio Conte, tecnico della Vecchia Signora, verrà assegnato il trofeo quale ‘Miglior Allenatore” per la stagione 2011-12, precedendo Vincenzo Montella e Francesco Guidolin. Il titolo di ‘Migliore Attaccante’ sarà un affare a tre fra Totò Di Natale (Udinese), Edinson Cavani (Napoli) e Stephan El Shaarawy (Milan). La giuria, che dovrà stabilire la “Miglior Formazione dell’Anno”, sarà composta da allenatori, ex arbitri, giornalisti e diversi calciatori in attività. In sintesi i principali riconoscimenti che verranno assegnati sono: “Miglior Calciatore Assoluto”, “Miglior Allenatore”, “Miglior Calciatore della Serie B” e “Miglior Arbitro”. Un appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati del calcio.

IL MERCATO IMPAZZA di Bianca Elton Ara La Juventus non riesce a portare a Torino l’attaccante argentino Lisandro Lopez, attualmente in forza al Lione. E’ lo stesso presidente del club francese Jean-Michel Aulas a spegnere ogni speranza bianconera, escludendo anche altre trattative intervenute da altri club europei: “Il prestito non conviene al giocatore. Secondo me Lopez resterà con noi”. Intanto si assicura il centravanti basco Fernando Llorente, in scadenza di contratto con l’Atheltic Bilbao, per circa 4,5 milioni a stagione, più bonus, fino al 30 giugno 2017: “Il futuro di Llorente è bianconero. Il nazionale spagnolo ha siglato un accordo che lo legherà alla Juventus dal 1° luglio 2013..” – questa la nota diffusa dal club bianconero sul suo sito internet. L’Inter, dal canto suo, sembrerebbe aver preso contatti per Edin Dzeko, anche se l’agente del calciatore Irfan Redzepagic smentisce: “Si tratta solo di rumors, voci. Non ho nessun aggiornamento o novità su Edin visto che il mio assistito è felice al City dove ha ancora un contratto lungo”. Il mercato ci ha abituato alle secche smentite per poi vedere gli stessi calciatori tesserati come da previsione. Nessuna conferma neppure da Bergamo sul fronte Matias Ezequiel Schelotto. Il direttore generale dell’Atalanta conferma le voci che vogliono la trattativa lontana dalla conclusione: “Ribadisco che l’operazione stenta a decollare. Ci sono state delle incomprensioni fra i due presidenti Moratti e Percassi. I loro rapporti sono ancora ottimi, ma si è registrata una netta differenza tra offerta e richiesta. Livaja? È una contropartita difficile da valutare. È un buon giocatore ma per ora non ha ancora fatto vedere di valere quanto Schelotto, non avendo avuto abbastanza spazio per esprimersi. Qualora l’affare dovesse saltare, sarò felice di poter garantire il giocatore al tecnico Colantuono anche per la seconda parte della stagione, visto che la sua presenza ci darebbe maggiore tranquillità per quello che sarà il nostro futuro”. Sembrerebbe chiuso il capitolo del dopo Wesley Sneijder, sarà Younès Belhanda il suo sostituto. Il 22enne fantasista marocchino dovrebbe lasciare il Montpellier per 14 milioni di euro, come confermato da Louis Nicollin: “Nella trattativa con il Fenerbaçhe non ci sono sviluppi di alcun tipo. Posso però confermare che giovedì (17 gennaio ndr) ho ricevuto un’offerta dell’Inter pari a 14 milioni di euro. Ebbene, ho accettato quest’offerta. La società che si aggiudica Belhanda è l’Inter, perché il Fenerbaçhe ha offerto soltanto 8 milioni che non è il prezzo adeguato”. Ancora in affanno, invece, il Milan alla ricerca del colpo dell’anno. Nonostante le smentite dell’ad Galliani, circolano ancora le voci sul presunto ritorno di Kakà. Il presidente del Real Madrid Florentino Perez, non vuole che il giocatore si muova in prestito, contempla solo la cessione ed avrebbe fissato il costo del cartellino del brasiliano in 12 milioni di euro, costo che il Milan non può e non vuole sostenere. Se non arriva Kakà potrebbe riprendere in considerazione Drogba, voluto anche dalla Juventus, per il quale il diavolo sarebbe disposto a spendere 8 milioni di euro. Non tanto i milioni di euro, quanto il suo noto amore per la città di Milano, potrebbero portare il giocatore l’ivoriano a riflettere in positivo e il club rossonero sarebbe felicissimo di accoglierlo. L’ipotesi Balotelli è troppo lontana da San Siro, il cartellino molto oneroso e i capricci dell’attaccante del City rendono questa ipotesi irrealizzabile, almeno in questa fase conclusiva del mercato invernale.


Domenica 27 Gennaio 2013

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E’ pronto il decollo

L’EA7 non perde un colpo in trasferta. Ora c’è Bologna e la classifica comincia a sorridere Milano a Caserta infila la settima vittoria consecutiva in trasferta. L’EA7 lontano dal Forum riesce a trovare, quasi sempre, la quadratura del cerchio. L’Olimpia ha sbancato il PalaMaggiò 78-69, con un’ottima ripresa, raggiungendo il sesto posto in classifica. Stasera alle 18.15 c’è Bologna, squadra delusione di questa prima parte di campionato. Fuori dalla Coppa Italia, la squadra di Alessandro Finelli affida le proprie chance allo zoccolo duro italiano, anche se fino a questo momento non è bastato. Partiamo con Matteo Imbrò, playmaker classe 1994, che contro Cantù, quindici giorni or sono, ha stabilito il suo più alto minutaggio stagionale: 27. Futuro illuminante per il ragazzo di Agrigento, che per il momento sparacchia da due (tira col 20%), mentre da tre è appena sufficiente (32/%). Mano timida, ma ha davanti tanto tempo per crescere. Collega di ruolo del siciliano è Giuseppe Poeta. Il play campano ha mano più che discreta da 2 (53%), non male anche da 3 (40%). Indubbiamente, uno dei penetratori più temibili della Serie A. Riccardo Maraschini è un’altra promessa del quin-

tetto virtussino. Classe 1991, la guardia ferrarese di Cento tira col 41% da 2, mentre litiga speso col tiro da 3 (11%). Buon fisico, si aspetta in questa stagione la sua completa maturazione. Altro elemento del quintetto titolare è l’ala Viktor Gaddefors. Lo svedese ha mani educate, tanto che dal campo tira col 63% abbondante, mentre da 3 ha un discreto 36%. E’ anche un buon rimbalzista. Altro giocatore di vitale importanza per Finelli e Mason Rocca. L’americano di Highland Park, ma di passaporto italiano, tira col 54% da due. Non ha una grande mano l’ex giocatore dell’Olimpia, ma ha cuore e grinta da vendere, tento che riesce a fare la differenza anche sotto i tabelloni (più di 5 rimbalzi a partita). L’altro centro dei felsinei è Angelo Gigli. Buone mani dalla distanza (tira col 56% abbondante da 2) ed è anche un ottimo rimbalzista con una media di 6 palloni catturati sotto le plance. Altro elemento da tenere d’occhio è l’ala-centro Steven Smith. Ottimo rimbalzista (5,5 rimbalzi a partita), ma anche una buona mano da 2 (44%) e un 30% da 3, che non lo rendono infallibile, ma certamente pericoloso.

CONTADOR E NIBALI

PRONTI VIA di Luigi Sada

RIACCENDERE LA LUCE CON LE AQUILE Archiviata la batosta contro la squadra veneta, Milano riparte dal Pontebba. Tutto sembrava andare per il meglio dopo i primi tre incontri del Relegation Round. Milano aveva liquidato senza problemi Pontebba, Fassa e Cortina, grazie ad una ritrovata coesione degli elementi e ai gol di Kinasevich, fino a litigarsi la vetta della classifica del gironcino con l’Asiago. Proprio la formazione veneta, però, ha riportato alla luce i limiti dei ragazzi di Insam, travolti dai vicentini 6-1 giovedì scorso. Una sconfitta amara, davanti ai propri tifosi, un pubblico di 2200 persone a sostenere i colori rossoblu fino alla fine della partita, nonostante i giochi fossero già fatti. Dimo-

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strazione di carattere che non è invece riuscita alla squadra. Sono riemersi i soliti problemi difensivi, il solito atteggiamento individualista di certi giocatori. Così Milano non è entrato nemmeno in partita, si è semplicemente spento di fronte ad un Asiago che ha mostrato qualità e soprattutto continuità. Qualcosa che qui sembra davvero mancare. I veneti hanno saputo opporre una difesa attenta, condite da due prime linee coriacee. I nostri faticano a trovare l’assetto vincente, ma qualcosa potrebbe cambiare con l’arrivo del centro italo-canadese Angelo Esposito. Approdato nel capoluogo lombardo una settimana fa dalla Finlandia, dove giocava con i Lahti Pelicans, il giovane attaccante 24enne é stato una promessa dell’NHL fino all’infortunio al ginocchio che ne ha condizionato la carriera. Ora Esposito è di nuovo in forma e può farsi valere nel campionato italiano, più lento rispetto agli standard d’oltreoceano. Dotato di una pattinata fluida e veloce, merito del suo passato nel pattinaggio artistico, il centro ha esordito nel match contro il Cortina e per ora fatica a brillare. Ci vorrà un po’ di pazienza prima di vedere sul ghiaccio la qualità di questo giocatore, un innesto comunque necessario in vista dei playoff, un traguardo che i rossoblu non avranno difficoltà a raggiungere. Dopo il turno di riposo di ieri, Milano affronterà il girone di ritorno a partire da martedì contro il Pontebba. La formazione friulana, ormai matematicamente fuori dai primi tre, metterà in campo l’orgoglio per salvare ciò che resta di una stagione difficile, sotto tutti gli aspetti. Le aquile si batteranno con onore davanti ai propri sostenitori, mentre i rossoblu non hanno diritto ad ulteriori distrazioni. Il momento decisivo è alle porte.

Conto alla rovescia per la stagione ciclistica italiana 2013. Archiviato con tristezza il caso Armstrong dopo le ultime sconcertanti confessioni in diretta sul doping del texano, fra quindici giorni si ricomincia con la cinquantesima edizione del Trofeo Laigueglia, che precede di qualche settimana la classicissima di primavera Milano-Sanremo. Tutte le squadre sono già al lavoro e sotto pressione dall’altra parte del globo dove Contador e Nibali, insieme a Pozzato, Petacchi, Rodriguez, Sagan, Modolo, Nocentini e Cavendish, hanno aperto le danze con il Tour San Luis che si disputa in Argentina, la terra di Leo Messi. San Luis si trova a oltre 900 chilometri da Bue-

nos Aires e per raggiungerla, oltre all’aereo, occorre usare il battello dove Nibali e Contador durante le traversate si scambiano spesso opinioni sul proprio stato di salute. “Il Giro d’Italia è il mio principale obbiettivo”, rivela il siciliano. “Punto alla doppietta Giro e Tour”, replica lo spagnolo sentendo che è arrivato finalmente il momento delle rivincite. Ma non si corre soltanto in Argentina. Una bella fetta di corridori è attualmente impegnata in Australia dove il tedesco Andrè Graipel sta imponendosi alla grande facendo man bassa di vittorie, l’ultima in ordine di tempo quella conquistata sull Circuito di Adelaide. Il ragazzo di Rostock ha bruciato in volata il padrone di casa Goss. A metà settimana, sempre in Australia, ha poi preso il via il Tour Down da disputarsi in sei tappe dove il favorito è il campione del mondo Philippe Gilbert. Ma non è finita: si corre anche in Africa dove Andrea Palini ha regalato alla Lampre in Gabon il primo successo stagionale. Una nota poco lieta, infine: l’addio alle corse di Marzio Bruseghin dopo quindici anni da professionista. Il trevigiano in carriera ha vinto tre titoli tricolori.


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Domenica 27 Gennaio 2013

di Silvia Fortunato

A2M:

Archiviata la bella vittoria di domenica scorsa contro Pallavolo Loreto, Vero Volley Monza è tornata sul taraflex per iniziare a preparare la gara contro Potenza Picena, che andrà in scena il 27 gennaio alle 18 al PalaIper di via Stucchi. Un’altra partita casalinga da vincere assolutamente, prima del tour de force che vedrà gli uomini di Del Federico in trasferta mercoledì 30 a Matera e di nuovo in casa domenica 3 febbraio contro la capolista Città di Castello, unica formazione attualmente ancora imbattuta in campionato. Il primo allenatore monzese ha così commentato l’inizio della settimana: “La vittoria con Loreto è stata importante dal punto di vista del risultato, ma dob-

Vero Volley al lavoro per Potenza Picena La squadra prepara la partita di domenica alle 18 al PalaIper

pero e sarà a disposizione per domenica”, ha concluso il tecnico argentino. Tiberti e compagni danno appuntamento a tutti i propri sostenitori oggi alle 18 tra le mura amiche del PalaIper di via Stucchi a Monza; avversaria di turno la B-Chem Golden Plast Potenza Picena dell’ex Mario Mercorio.

biamo ancora migliorare nella continuità, soprattutto in battuta. Questa settimana il lavoro si svolge regolarmente: negli allenamenti del mattino abbiamo privilegiato la tecnica, ora ci concentreremo più sul lavoro di squadra pensando agli avversari”. Potenza Picena, attuale decima in classifica, è in lotta per allontanarsi dalla retrocessione: “Siamo nel girone di ritorno - ha continuato Del Federico - Ormai conosciamo tutte le squadre e sappiamo che tutte hanno bisogno di punti per perseguire i loro obiettivi, non dobbiamo sottovalutare nessuno”. In via di recupero tutti gli acciaccati: “Abbiamo avuto qualche problemino fisico negli ultimi giorni, ma è tutto sotto controllo; Pieri è in netto recu-

Campionato B1F Girone A - 13^ giornata Saugella Team Monza - Easy Volley Desio: 3-0 Nuovo allungo monzese grazie alla battuta (25-21, 27-25, 25-22) 14). di Bonetti, Villa chiede tempo per interrompere

Si. For. - Tredicesima ed ultima giornata del girone di andata; la Saugella si conferma capolista indiscussa del girone A, con tredici vittorie e solo tre set persi. Partita dai tanti risvolti emozionali, tra le Saugelle “di oggi” e quelle “di ieri”, date le molte giocatrici di Desio che nelle scorse stagioni hanno vestito la maglia monzese. Per le locali da segnalare il ritorno in campo di Lara Lugli, titolare in diagonale con Bonetti, Sintoni in regia con Agostinetto opposto, la coppia dei centrali Bruno e Facchineti ed il libero Polato. Villa risponde con Orucevic in palleggio in diagonale con Corbetta, le schiacciatrici Balesteri e Maniaci, le centrali Erbetta e Santamaria, libero Acquistapace. 1° set - Primi scambi alla pari tra le due formazioni, rompe l’equilibrio il turno in battuta di Agostinetto (4-2); Saugella allunga dopo il primo time out tecnico (11-6). Qualche errore di troppo sul turno dai nove metri di Balesteri permette a Desio di riavvicinarsi (14-13), una doppia di Sintoni e le ospiti impattano; Saugella di nuovo avanti grazie all’errore in battuta della schiacciatrice neroarancio, Agostinetto guadagna la seconda interruzione obbligatoria del gioco e ripristina il doppio vantaggio (16-

la serie positiva delle locali (19-15): la manovra riesce, Desio riguadagna due punti grazie a Corbetta e Maniaci, ma la Saugella spegne subito ogni velleità avversaria e si avvia alla conclusione del parziale (25-21). 2° set - Desio per la prima volta avanti sul 2-3 con un attacco di Corbetta non tenuto da Polato, risponde Agostinetto (3-3) e Saugella nuovamente in vantaggio con un’invasione delle avversarie. Easy Volley non molla, doppio vantaggio delle noroarancio con l’attacco di Maniaci e la doppia di Sintoni (5-7); primo time out tecnico con le ospiti avanti (68). Nuova parità sul 10 con la battuta di Bonetti, che suona la carica, Bruno sigla l’11-10 e dà il via alla riscossa della capolista; Villa prova ad interrompere la striscia positiva con un time out (12-10). Desio non molla, ace di Balesteri per la nuova parità sul 12 e nuova fase di punto a punto; doppietta di Facchinetti per il secondo time out tecnico (16-13), ma ancora Desio, grazie all’ottima difesa, riesce ad annullare il vantaggio e a raggiungere la capolista sul 17. Il turno in battuta di Erbetta (tre ace consecutivi) mette in crisi la ricezione locale, nemmeno il tempestivo intervento di Franco, che rileva Lugli, cambia l’i-

La classifica: Città di Castello 40, Sora 33, Molfetta 30, Atripalda 27, Monza 26,Corigliano 24, Orona 23, Reggio Emilia 23, Padova 22, Brolo 11, Potenza Picena 11, Loreto 9, Matera 9. Prossimo turno (27-01): Padova Matera, Sora - Città di Castello, Brolo - Reggio Emilia, Vero Volley - Potenza Picena, Loreto - Molfetta, Ortona - Atripalda. nerzia (18-22); salva la situazione Bonetti. Punto a punto la concitata fase finale, con la Saugella che riesce ad imporsi ai vantaggi grazie a Facchinetti e Agostinetto (27-25). 3° set - Desio non appare per nulla piegato dalla perdita del set precedente e torna in campo con nuovo vigore, mentre la Saugella appare in affanno per la prima volta della stagione (5-8). Monza ritrova la parità, ma fatica più del solito a trovare gli spunti giusti, lasciando troppa libertà all’attacco di Desio. Agostinetto per il secondo time out tecnico (16-15), ma il set continua punto a punto. Finalmente la Saugella si scuote dal torpore e prova a dare la zampata finale con Bruno in battuta; time out per Villa (22-19) e Easy Volley nuovamente vicino (22-21). Facchinetti conquista il match point, realizzato subito da Bonetti (25-22). Il commento di Laura Ferro, team manager monzese: “Per la prima volta abbiamo sofferto, un po’ per demerito nostro, un po’ per merito delle avversarie e della loro ottima difesa, che ci ha fatto faticare non poco per mettere giù la palla. In battuta siamo state meno efficaci del solito e abbiamo commesso molti più errori rispetto alla nostra media. Siamo comunque state brave nel secondo set a rimontare, ennesima dimostrazione del fatto che, quando la squadra trova equilibrio e tranquillità, non ce n’è per nessuno. Siamo contenti perchè abbiamo chiuso il girone di andata a punteggio pieno, ora prenderemo spunto da questa partita per correggere gli errori e non ripeterli più anche in vista del prossimo impegno di Coppa Italia”. Il Saugella Team Monza tornerà al PalaIper di via Stucchi venerdì 25 gennaio alle 21:15 per il ritorno dei quarti di Coppa Italia contro la Famila Habimat Chieri (all’andata Monza si era imposta per 3-1); prima di ritorno di campionato sabato 2 febbraio alle 21:00 contro AsystelCarnaghi Orago.

fantapolitica

di Luigi Sada Pronti via. Le elezioni sono dietro l’angolo e tutto è pronto per regalare (finalmente) un nuovo Governo agli italiani, ormai alla canna del gas dopo le tasse di Monti. Gli ultimi sondaggi danno il Centrodestra in grande rimonta sul tandem BersaniVendola e Berlusconi, ovviamente, si frega le mani soddisfatto per quanto sta succedendo. L’intervento di tre settimane fa del Cavaliere alla trasmissione di Santoro “Servizio Pubblico” ha fatto compiere un bel salto in avanti al Pdl, sotto fino a quel momento di oltre quindici punti rispetto agli avversari. Esulta, dunque, il popolo berlusconiano ed esulta pure la Lega Nord che vede, col trascorrere dei giorni, consolidare la posizione di Bobo Maroni nella corsa al podio della Lombardia. Qualcuno in Lega ha storto il naso dopo l’accordo siglato con il Pdl la scorsa settimana fra Maroni e Berlusconi, ma alla fine tutti hanno capito che correndo da soli la strada delle elezioni sarebbe stata fortemente in salita con poche possibilità di successo, soprattutto in prospettiva dell’obiettivo primario di portare a capo del Governo lombardo Roberto Maroni. Se Maroni verrà eletto, al Nord si comincerà concretamente a parlare di una Macroregione europea, formata in questo caso dalla Lombardia, il Veneto e il Piemonte. Cota e Zaja stanno seguendo con la massima attenzione la situazione che al momento, secondo alcuni sondaggi, nella gara per il Pirellone, colloca Maroni in pole position davanti a Ambrosoli e Albertini. Se Maroni vince il 75% delle tasse dei Lumbard resterà sul territorio, se perde avrà vinto ancora Roma, con tanti saluti ai sedici miliardi che voleranno immediatamente a rinforzare le casse del Governo Centrale dove, come sempre, verranno polverizzati nel giro di poco tempo da una gestione che ha reso negli ultimi anni sempre più poveri gli italiani.


Domenica 27 Gennaio 2013

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Aria di derby per Rugby Grande Milano Il capitano Morabito lancia l’inseguimento alla capolista Biella di Toni Morandi

E’ un campionato tormentato dalla neve quello di Rugby Grande Milano. Domenica scorsa per la terza volta, la squadra di Bertoncini e Ragusi non ha potuto giocare, perché la neve caduta abbondantemente sabato ha reso impraticabile il campo di Asti. Un viaggio a vuoto che è costato il momentaneo secondo posto, perché il Cus Genova ha vinto il suo match contro Sondrio, ed è così salito al secondo posto, con un punto di vantaggio su RGM. Anche la capolista Biella ha vinto nella trasferta con la Union Milano, sono ora dodici i punti che separano RGM dalla vetta: “E’ un peccato – dice Daniele Morabito capitano di RGM – non aver giocato an-

che domenica scorsa, perché così non riusciamo a prendere il ritmo. Negli ultimi 50 giorni abbiamo disputato solo una partita, quella vinta con Rovato, e domenica non sarà facile trovare il ritmo giusto”. Domenica in programma c’è uno dei derby stagionali con la Union. Nell’andata RGM si è imposta nettamente quaranta a diciassette: “E’ un risultato ormai passato – afferma Morabito –. La Union è una buona squadra e rispetto alla gara di andata, la sua seconda in Serie B, si è adattata al salto di categoria. In più ha recuperato qualche giocatore importante e quindi ci aspettiamo un avversario molto cresciuto e quindi pericoloso, oltre che molto aggressivo”. Con tre partite da recuperare, il cam-

pionato di RGM si è trasformato in una gara ad inseguimento, dove in pratica non e’ mai possibile sbagliare e la pressione sarà più forte: “Avremmo preferito seguire la cadenza del calendario – sostiene Morabito – ma dobbiamo adattarci e in pratica dopo la sosta del prossimo tre febbraio, dovremo giocare senza soste fino alla fine della stagione e potremo pagare alla distanza la stanchezza. Ma questa è una squadra che ha qualità e voglia di arrivare, per maneggiare senza problemi anche questo contrattempo”. Domenica si gioca al Giuriati di Via Pascal 6 alle 14.30 e come sempre RGM invita i tifosi allo stadio e poi al terzo tempo presso la sua sede, dove è possibile condividere una birra con le due squadre riunite.

Il capitano RGM placca un avversario

VERSO IL COLPO DI PISTOLA MOTORI

IL PROGRAMMA DELL’81ª CINQUE MULINI CHE SI DISPUTERA’ IL 3 FEBBRAIO Il conto alla rovescia è iniziato: una settimana esatta al colpo di pistola che darà il via alla lunga e intensa giornata di gare in programma domenica 3 febbraio a San Vittore Olona in occasione dell’81ª Cinque Mulini, “il cross più bello del mondo” – così definito dalla grandissima Grete A. Waitz, plurivittoriosa campionessa sulle rive del fiume Olona. Anche quest’anno l’Unione Sportiva San Vittore Olona 1906 sta facendo l’impossibile per portare sui campi il gotha del fondo e del mezzofondo mondiale, sfidando una congiuntura economica non particolarmente favorevole anche per il mondo sportivo. Ai tanti nomi noti che si daranno battaglia trai gli angusti quanto avvincenti passaggi tra i mulini Cozzi e Meraviglia, si affiancano quelli degli appassionati di corsa campestre richiamati dal fascino e dall’allure storica della Cinque Mulini: giovani e meno giovani, Vigili del Fuoco iscritti al Campionato Italiano di sezione, amatori e master del circuito Cross per Tutti 2013 – FidalMilano (tappa, quella di San Vittore Olona, valida quale Campionato Regionale di categoria), avranno infatti il piacere di correre per primi sugli sterrati locali. Il programma potrebbe subire variazioni per esigenze televisive, in linea di massima si dovrebbe partire in quest’ordine: Cadetti 1998/1999 Cadette 1998/1999 Ragazzi 2000/2001 Ragazze 2000/2001 Esordienti A 2002/2003 Maschile Esordienti A 2002/2003 Femminile Esordienti B 2004/2005 Maschile Esordienti B 2004/2005 Femminile Esordienti C 2006/2007 Maschile Esordienti C 2006/2007 Femminile Campionato Italiano Vigili del Fuoco Campionato Regionale Master Femminile (tutte le fasce di età) Campionato Regionale Master Maschile (MM 50-55- e oltre) Campionato Regionale Master Maschile (MM 35-40-45). Allievi Maschile e Femminile Juniores Maschile Internazionale Junior/Senior/ Promesse Femminile Internazionale 81^ Cinque Mulini Internazionale mt. 2.000 mt. 2.000 mt. 1.000 mt. 1.000 mt. 800 mt. 800 mt. 400 mt. 400 mt. 400 mt. 400 mt. 6.000 mt. 4.000 mt. 6.000 mt. 6.000 mt. 4.000 mt. 8.000 mt. 6.000 mt. 10.000 E’ doveroso segnalare che le categorie Amatori TM e TF gareggeranno con i Master. Ricordiamo infine a tutti gli iscritti del Cross per Tutti 2013 – FidalMilano che per partecipare alla Cinque Mulini è necessario iscriversi scaricando l’apposito modulo dal sito www.cinquemulini.org o mandando una mail all’indirizzo iscrizioni@cinquemulini.org.

ACCESI

Si avvicina la data prevista per i primi test di Jerez de la Frontera e le novità non si fanno attendere. Timo Glock apre le novità della nuova stagione di Formula1. A sorpresa, dopo tre anni, ha rotto il contratto con il suo team, Marussia, pronto a sostenere un test con la BmwDTM, prevista a Valencia la prossima settimana. “Con la Marussia ho trascorso tre anni positivi e di questo devo ringraziare tutti i componenti del team. Adesso, però, voglio affrontare nuove sfide nella mia carriera. Con la Marussia ci siamo lasciati da amici, senza polemiche” questa l’unica spiegazione data dal pilota, senza polemizzare. Gran movimento anche negli altri team. Lewis Hamilton è pronto a dare il massimo per tornare a vincere: “Sono molto grato per l’accoglienza che ho ricevuto e sono anche molto entusiasta di potere guidare una Mercedes da Formula1. Questo il commento del britannico e continua: “Sono andato alla fabbrica di Brackley nel mese di dicembre e ho formulato un sacco di domande, cercando di inserirmi il più possibile in questa nuova realtà. Ognuno di noi era entusiasta e determinato e questo approccio mi ha dato un sacco di motivazioni per tutto l’inverno. Penso che questa stagione sarà molto interessante, sarà un bel viaggio. E credo che ci divertiremo. Io vivo per vincere, è per questo che lavoro tutto l’anno. Certo, sarà difficile competere con le squadre che sono già al top, come la Red Bull, la Ferrari e la McLaren, ma non credo che sia impossibile”. Anche la Ferrari lavora a pieno regime. Fernando Alonso, a Madonna di Campiglio, ha tenuto la sua prima conferenza stampa del 2013 con la determinazione di sempre e non ne ha fatto mistero, vuole vincere il titolo: “Non c’è obbligo di vincere. Lo sport è sacrificio, determinazione, piacere per quello che fai. Non tutti i 24 piloti hanno la fortuna di lottare per il Mondiale e vincere delle gare. L’esperienza di e la Rosa ci aiuterà molto, il simulatore era un nostro settore non troppo forte. La galleria? Dovremmo essere un po’ più tranquilli con quella di Colonia, la decisione dovrebbe aiutarci a risolvere i problemi che avevamo. Il ferrarista continua, parlando anche dei suoi colleghi: “Sono una persona competitiva nella squadra migliore della storia della F1, normale che dobbiamo vincere il titolo. Sarebbe una cosa speciale, diversa dalle altre. Cosa è mancato in questi tre anni? Prestazione, soprattutto all’inizio. Settimi in Cina, noni in Bahrain... Poi abbiamo migliorato, costantemente sul podio, come si deve fare per puntare al Mondiale”. A chi gli chiede di fare il nome del pilota più forte del momento, non ha dubbi: “E’ Hamilton, è un pilota super bravo, sono certo che sará tra i primi e vincerá più di una gara, come ha sempre fatto e poi basta vere Nico l’anno scorso in Cina. Ma capiremo tutto in Australia. Sebastian il titolo se l’è meritato, non ha mai fatto alcun errore anche se aveva la macchina migliore e poteva rilassarsi. I vincitori sono sempre giusti. Nell’arco di 20 gare ci sono sempre decisioni controverse, ma è sempre stato così anche quando vinceva la Ferrari o nei due anni in cui ho vinto io. E’ la storia della F1, ma alla fine è così, come nel calcio. Non credo sia stato solo Newey a fare la differenza, ma tutta la squadra che c’è attorno a lui, avevano una macchina che può entrare nella storia sicuramente”.


Tenera è la notte 14

Domenica 27 Gennaio 2013

Ci sono Mike Oldfield e Dido che tornano più moderni che mai. Poi c’è la novità Elen Levon e la clip per Biagio D’Anelli. E l’apertura del Memo La migliore electro-pop la fa Dido

Dido dallo scorso 18 gennaio è nell’airplay italiano grazie anche al suo nuovo singolo, “No Freedom”, remixato da Benny Benassi. È una delle artiste inglesi di maggior successo e il prossimo 5 marzo pubblicherà (su etichetta RCA/Sony Music) il suo attesissimo quarto album: “Girl Who Got Away”, in cui la troviamo nuovamente a fianco del fratello Rollo Armstrong, che ha prodotto buona parte dell’album, e a collaborare con gente come Brian Eno, Jeff Bhasker, Rick Nowels e Greg Kurstin. Sono 11 brani introspettivi, di cui Dido stessa è autrice, e all’insegna della migliore electro-pop. “Il brano che dà il titolo al disco è una delle canzoni che preferisco tra quelle contenute nell’album”, dice Dido. “Ma credo che riassuma anche gli ultimi anni. L’essermi allontanata dalle scene per vivere la felice avventura di metter su famiglia e realizzare un album del quale sono davvero orgogliosa. E adesso non vedo l’ora di farvelo ascoltare”. Info su www.didomusic.com

Biagio D’Anelli, la clip di “The Sun Goes Up” è… firmata

“Tubolar Bells” si è rifatto il suono

Mike Oldfield ha dato l’okay. Il popolare artista ha permesso la serie di remix dei brani contenuti nel famoso album “Tubolar Bells” e lasciato pubblicare pertanto il suo nuovo lavoro da studio, “Tubular Beats”, rielaborato insieme a Torsten Stenzel, noto ai più come York. Il cd e il formato digitale saranno in vendita a partire da martedì 5 febbraio tramite earMusic. Tutti i brani sono stati rielaborati dalle registrazioni originali multitraccia. Sono state inoltre aggiunte delle parti di chitarra registrate di recente dallo stesso Oldfield. Al contesto è stato inserito “Never Too Far”, un brano inedito interpretato dalla ex cantante dei Nightwish, Tarja Turunen. L’album integra classici come “Tubular Bells”, “To France” e “Moonlight Shadow”, che ora brillano maggiormente grazie a nuovi arrangiamenti e anche beat ballabili. Info su www.mikeoldfieldofficial.com

Ha la regia di Barbara De Rossi l’accattivante videoclip di “The Sun Goes Up”, brano dance pop, fresco e solare (prodotto da Kennvad Publishing), che si candida a tormentone della primavera-estate 2013. Grazie ai produttori Pierfrancesco Di Stolfo, Maurizio Rossi, Albert Keyn e al dj Biagio D’Anelli, emerge il grande talento e la forte passione per la musica house. Il progetto musicale è nato dall’unione tra D’Anelli e Di Stolfo ed è stato lanciato a livello nazionale lo scorso 11 gennaio. Proveniente dalla Montagna del Sole, D’Anelli non è solo un dj: è ballerino, attore, personalità televisiva, modello, produttore. Il suo amore per la musica lo ha portato a suonare insieme a nomi come Tiesto, Sebastian Ingrosso, Crookers, Planet Funk, Pete Tong, Nicky Romero e altri dj di fama nazionale ed internazionale. Da anni organizza lo Sweet Paradise a Rodi Garganico, un evento annuale dance dove si esibiscono star della consolle come Farfa, Joe T Vannelli, Pasta Boys, Ivan Iacobucci e tanti altri. Info su www.kennvadmusic.com

Il potere dell’amore in una canzone: Elen Levon

Classe 1994. E classe da vendere. Si chiama Elen Levon, ha appena compiuto 18 anni ed è stata paragonata a due super teenstar: Justin Bieber e Selena Gomez. Nata in Ucraina, Elen ad appena otto mesi si è trasferita in Australia con i genitori. È lì che a tre anni ha iniziato a studiare canto e danza e a sei a suonare il pianoforte. “Dancing To The Same Song” è il suo terzo singolo, risultato di un periodo di lavoro e ricerca a Los Angeles. L’ha scritto insieme al gruppo americano 3OH!3, famoso per aver lavorato con Katy Perry. “È una canzone d’amore che parla di quanto sia difficile vivere una storia a distanza”, spiega Elen. Il suo lui è in Giappone, a Tokyo. Lei è rimasta in Australia, a Melbourne. Info su www.egomusic.net

Memo, il luogo che non c’era

Un luogo dove trascorrere una serata dall’aperitivo alla tarda notte. Dove l’ambiente si trasforma per soddisfare le nostre emozioni, dal gusto aldivertimento. Un ristorante con guardaroba, un palco, un bel bar, una ottima cucina che di notte si trasforma in locale per spettacoli. Lo ha fatto Memo Colucci, proprietario del Memo (viale Monte Ortigara 30 a Milano - Tel. 02.54019856), un teatro, un drink restaurant, un live music, una design gallery, dove i visitatori possono esplorare un mondo poliedrico. La location è quella dell’ex cinema Abadan. L’ambiente è in stile anni Trenta. Un luogo da vedere, con piatti e spettacoli da gustareper un momento di emozione davvero unico. Info su www.memorestaurant.com


Domenica 27 Gennaio 2013

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*** Fabrizio Corona

Kevin Prince Boateng e Melissa Satta *** Sempre più uniti ed intenzionati a passare la vita insieme. Vogliono sposarsi: “L’idea di fare una famiglia c’è, stiamo insieme per questo e un giorno ci sposeremo, ma ancora non abbiamo stabilito la data”, questo il pensiero di entrambi. Entrambi sensibili al rispetto dell’essere umano, a prescindere dalle differenze, che coinvolge soprattutto Boateng, vittima il 3 gennaio scorso con alcuni suoi compagni di episodi di razzismo. La coppia ha partecipato alla presentazione, da parte di un noto marchio, della linea di t-shirt ‘One World, 0% differences 100% love’ volta a sensibilizzare i giovani al rispetto degli altri, anche se di colore diverso.

Dopo quattro giorni di latitanza, ricercato anche dalla polizia internazionale, si è costituito. La sua latitanza ha inizio dopo la conferma di condanna a 5 anni di carcere della Suprema Corte, rigettando il ricorso presentato dalla difesa di Corona contro la sentenza della Corte d’Appello di Torino che aveva inasprito la pena da tre anni e quattro mesi a 5 anni, oltre alla multa di mille euro e all’interdizione ai pubblici uffici. L’ex “paparazzo di lusso” è stato considerato responsabile di estorsione aggravata e trattamento illecito dei dati personali per aver chiesto, nel maggio del 2006, 25 mila euro all’allora attaccante della Juventus David Trezeguet in cambio della non pubblicazione delle foto che lo ritraevano in compagnia di una donna. La polizia, lo scorso 18 gennaio, è andata a prelevarlo a casa sua a Milano, dove aveva l’obbligo di dimora dopo le ore 21, ma non l’ha trovato ed è stato, quindi, dichiarato latitante. Il rampante Fabrizio ha fatto perdere le sue tracce innescando così una vera e propria caccia al fuggitivo. Si è consegnato alla polizia portoghese a Lisbona: “Sono arrivato adesso in Portogallo dopo quattro giorni di viaggio, mi sto consegnando spontaneamente alle autorità portoghesi”. L’ex fotografo dei vip si è forse lasciato convincere dall’appello della sua famiglia che, preoccupata, ha affidato il compito al fratello Federico che, con un comunicato stampa, lo esortava a costituirsi: “Fabrizio, siamo affranti. Con la poca lucidità di cui disponiamo in un momento così drammatico, ovunque tu sia, ti chiediamo di tornare al più presto e consegnarti alla giustizia”.

Aurora Ramazzotti ***

E’ disperata, i ladri le hanno portato via la sua Microcar M8 regalata dalla mamma Michelle Hunziker e dal papà Eros in occasione del suo sedicesimo compleanno. La Microcar, del valore di 15 mila euro, è assicurata, ma l’adolescente vorrebbe ritrovarla. Le è stata rubata mentre era parcheggiata fuori dall’istituto scolastico che frequenta. Tutti i paparazzi di Milano, e non solo, l’aiuteranno in questa affannosa ricerca.

*** Nicoletta Mantovani E’ tornata felice tra le braccia del suo nuovo compagno Filippo Vernassa. A cinque anni dalla scomparsa di suo marito, il grande Luciano Pavarotti da cui ha avuto una figlia, non fa più mistero della felicità ritrovata, vorrebbe anche un figlio dal nuovo compagno con cui ha una relazione da tre anni, ma lascia fare al destino: “Ci siamo conosciuti nel 2009, ma l’amore è nato piano piano. Per me era difficile presentare ad Alice qualcuno di cui non fossi sicurissima. Si sono studiati a lungo, ma adesso loro due hanno un rapporto meraviglioso. Lei ha trovato in lui la figura maschile che le mancava. E io posso finalmente dire che la mia famiglia è ripartita”. Nicoletta si rende conto delle difficoltà di una nuova maternità legate non solo all’età, è affetta da più di vent’anni da sclerosi multipla e si è sottoposta di recente ad un intervento innovativo. “La voglia di un altro figlio ci sarebbe, ma io credo di essere un po’ al limite con l’età. Vediamo quello che la vita ci offre, cerco di non fare grandi piani per il futuro perché la vita mi ha insegnato che spesso è lei a farne altri per te, nel male e nel bene”.

*** Shakira e Gerard Piquè

Felici per la nascita di Milan, il loro bambino. Lo stesso difensore del Barcellona ne ha dato la notizia su facebook. Il bambino sta bene e porterà un nome che non lo lega al club rossonero di casa nostra e, come spigato dal papà, non ha nulla a che fare con lo sport. Milan, in slavo, significa caro, amato. La popstar colombiana, Ambasciatrice Unicef dal 2003, si è sempre prodigata molto per i bambini meno fortunati, oggi più che mai. Con lei in questa ‘missione’, oggi anche il compagno e padre di suo figlio, il campione del Barcellona di dieci anni più giovane. Entrambi hanno postato su Twitter l’invito a sostenere questa buona causa con donazioni attraverso la virtuale World Baby Shower: “Ci piacerebbe celebrare la nascita del nostro bambino con tutti voi. Speriamo che a suo nome, altri bambini meno fortunati nel mondo possano avere le loro principali necessità con regali e donazioni. Grazie per condividere questo momento indimenticabile con noi”. La coppia ha creato un sito dove i sostenitori posso acquistare gift da un minimo di 5 ad un massimo di 110 dollari per sostenere i bambini in difficoltà, invitando i loro sostenitori ad entrare nel sito, acquistare e promuoverlo, invece di inviare regali al proprio bambino. Lodevole iniziativa.


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