Sabato 26 ottobre 2013
Anno 3 n. 35
INTER
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COPIA OMAGGIO
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Break point Verona senza vittorie sabato 26 ottobre 2013
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Pensiero Stupendo... di Beppe Vigani
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iulietta va a far visita al Meazza a un’Inter che non è per nulla disposta a sentimentalismi. Walter Mazzarri vuol vincere contro la grande sorpresa di questo campionato. Andrea Mandorlini, tecnico scaligero di indubbie qualità, ha perso in due occasioni, con Roma e Juventus, non due qualsiasi, poi ha inanellato prestazioni super, ora è a tre vittorie consecutive. Quarto posto in classifica, a tre lunghezze di distanza dai campioni d’Italia. Una matricola che sta incantando tutti, anche se qualcuno pensa che durerà poco. Intanto, sta mettendo fieno in cascina, per i momenti di crisi, quando altre squadre cresceranno e la stanchezza morderà i muscoli non proprio abituati al grande palcoscenico della Serie A. L’Inter è in salute, non è fortunata, ma è in salute. Lo dimostrano i risultati e una quadratura tattica che convince molto di più rispetto alla scorsa stagione. Contro il Torino c’è stato l’harakiri finale ma, a parte l’inizio, la squadra, in dieci dopo soli cinque minuti, ha giocato bene e, soprattutto, reagito meglio, dopo essere stata sotto per ben due volte nel risultato. I nerazzurri non vincono da un mese: dopo il successo sulla Fiorentina, due pareggi in trasferta (Cagliari e Torino) e una sconfitta in casa (Roma). Tra le mura amiche torna Mandorlini, campione d’Italia con l’Inter di Trapattoni, che non vuole fare sconti: Jorginho è il grande osservato speciale, ma non c’è solo lui. I
STATISTICHE
PA R T I TA
L’Inter con il Verona deve vincere ad ogni costo Gli scaligeri hanno pareggiato ben dieci volte
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a miglior squadra nel peggior momento. Il calendario di serie A per l’Inter di Walter Mazzarri non poteva rivelarsi più beffardo di così. A San Siro, infatti, è attesa probabilmente la squadra più informa di tutto il campionato. Con un’Inter estremamente alla ricerca di punti e risultati, quindi, la sfida, sulla carta abbordabile, contro il Verona rischia di trasformarsi in un clamoroso punto di svolta per questa stagione. Il Verona con il 4-3-3 risulta solido tanto nella fascia centrale del campo, quanto nella difesa che ritrova capitan Maietta al rientro dall’infortunio, e con Jorginho in formato nazionale in cabina di regia e aggressivo in fase di ripartenza lungo gli esterni con Iturbe e Gomez pronti ad innescare la testa di un
ritrovato Luca Toni. Uno stile di gioco tremendamente speculare (nell’identità di quadra più che nel modulo) a quello che Walter Mazzarri sta provando ad applicare con la formazione nerazzurra. Anche l’allenatore di San Vincenzo, infatti, sedutosi sulla panchina interista ha lavorato in primo luogo sulla ricerca di una solidità difensiva mancante nella disastrosa gestione Stramaccioni. Le prime cinque gare di campionato avevano restituito un’Inter tanto quadrata quanto cinica, ma il crollo coinciso con l’assenza dal rettangolo verde di Hugo Campagnaro, ha portato ad un tris di risultati negativi che accorcia clamorosamente il margine di errore a disposizione della Beneamata. Campagnaro, purtroppo, non sarà della parti-
ta. Walter Mazzarri proseguirà sul cammino tracciato nelle gare disputate finora. 3-5-2 con Rolando principale indiziato a sostituire il trentaduenne difensore argentino, ma anche con un pensierino a Walter Samuel, lontano dai campi di gioca da sei mesi. Handanovic lascerà i galloni da titolare a un Carrizo bisognoso di rifarsi dopo l’errore costato tre punti nel finale del match all’Olimpico. Formazione confermata fra centrocampo e attacco, con l’unico dubbio relativo all’impiego del duo Kovacic-Alvarez. Nessuna possibilità di errore,il Veron è una squadra pronta a metterti in difficoltà. L’avversario più ostico nel momento peggiore. Per Walter Mazzarri è già arrivata l’ora del primo esame senza appello.
I
nter-Verona, stasera, si gioca per la 25ª volta in campionato di Serie A, a Milano. In totale sono stati segnati 39 goal. La squadra di casa ha collezionato 14 vittorie e pareggiato 10. La vittoria con più gol dei nerazzurri accade nella stagione 1968-1969, giornata numero 14: finisce 4-1 con tripletta di Bertini e rete di Domenghini, mentre per gli scaligeri segna Maddé. Inter-Verona finisce con lo stesso risultato anche nella stagione 1970-1971: in gol Mazzola con una doppietta, Bedin e Boninsegna, mentre per i gialloblu realizza l’ex di turno Reif. Complessivamente, nei 24 match sono stati messi a segno 39 gol, di cui 34 per l’Inter e 5 per il Verona. Il maggior numero di reti è stato realizzato nel secondo tempo: 25. Nella prima frazione di gara, invece, Inter e Verona hanno segnato solo14 gol. Nel primo tempo i nerazzurri hanno messo a segno 12 reti, contro 2 dei veneti. Nella ripresa i milanesi hanno bucato per 22 volte la rete avversaria, il Verona solo 3. I gialloblu non hanno mai espugnato il campo avversario. L’ultima vittoria dell’Inter, invece, risale alla 6ª giornata della stagione 2001-2002 e finì con il punteggio di 3-0, con doppietta
Mario Bertini.
VERONA
STADIO MEAZZA ORE 20.45
INTER
di Ronaldo e gol di Vieri.
In Casa
In Casa
Ultima Vittoria : 20/10/13 Verona-Parma : 3-2
Ultima Vittoria 25/9/13 Inter-Fiorentina 2-1
Ultimo Pareggio : 18/05/13 Verona-Empoli : 0-0
Ultimo Pareggio 15/9/13 Inter-Juventus 1-1
Ultima Sconfitta : 02/03/13 Verona-Padova : 0-2
Ultima Sconfitta 19/5/13 Inter-Udinese 2-5
Fuori Casa
Fuori Casa ben informati dicono che stasera in tribuna c’è Erik Thohir a vedere la sua creatura. Un momento quasi ieratico, cerimoniale. Eppure questo non deve distrarre Palacio e compagni, poiché di fronte c’è una bella squadra. Non è sottovalutare, perché è molto pericoloso. I gialloblu non si accontentato di fare bella figura o di passare o per quelli che fanno il gioco-spettacolo. Loro sono il Verona, quelli che hanno già stupito. Non è una finale di Champions League, ma se l’Inter perdesse, sarebbe una sconfitta due volte dolorosa: per i tre punti che l’allontanerebbe in modo pericoloso dall’Europa (anche se manca un’eternità ai verdetti finali), ma soprattutto per il lavoro fatto sin qui che andrebbe letteralmente in fumo. E se è vero che L’ottimista proclama che viviamo nel migliore dei mondi possibili; il pessimista teme che possa essere vero. Bisogna vedere chi lo dirà alla fine del match...
Ultima Vittoria : 06/10/13 Bologna-Verona : 1-4
Ultima Vittoria 22/9/13 Sassuolo-Inter 0-7
Ultimo Pareggio : 25/09/13 Torino-Verona : 2-2
Ultimo Pareggio 29/9/13 Cagliari-Inter 1-1
Ultima Sconfitta : 22/09/13 Juventus-Verona : 2-1
Ultima Sconfitta 5/5/13 Napoli-Inter 3-1
Arbitro: Domenico
Celi di Bari
Allenatore:
Allenatore
Walter Mazzarri
Andrea Mandorlini
INTER (3-5-1-1) Carrizo;
Rolando, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider, Nagatomo; Alvarez, Palacio.
VERONA ( 4-3-3) Rafael;
Cacciatore, Gonzalez, Maietta, Agostini; Romulo, Donati, Jorginho; Martinho, Toni, Iturbe.
sabato 26 ottobre 2013
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INTER AVANTI TUTTA
L’INTER DEVE CONQUISTARE I TRE PUNTI COMMENTO
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ra che il balletto Moratti-Thohir è finito, si può tornare, finalmente, al calcio giocato, anche se in casa Inter non si può mai stare veramente tranquilli. Ora è la volta dei cambiamenti che l’indonesiano vorrà portare in casa nerazzurra. Si parla da settimane del sicuro licenziamento di Walter Mazzarri a fine campionato per fare posto a Michael Laudrup. L’attuale allenatore dei gallesi dello Swansea non ha dato nessun segnale di replica, e questo è un bene, almeno per ora. A questo punto se l’ex calciatore di Juventus e Lazio dovrà tornare in Italia per
sedere sulla panchina nerazzurra sarebbe bene porsi l’interrogativo a fine stagione e pensare di portare, intanto, a casa una posizione in classifica degna di una squadra come l’Inter. La squadra è praticamente la stessa e, purtroppo, anche i problemi sono gli stessi, nonostante i notevoli sforzi del tecnico livornese. La stagione è lunga e tempo per recuperare ce ne, bisogna evitare la pericolosa discesa di cui è stata vittima nella passata stagione, peraltro vittima di se stessa. A Torino, contro i granata, ha dimostrato di saper lottare a denti stretti, l’Inter dello scorso anno avrebbe perso sotto una valanga di gol, e invece ha saputo tenere duro ed ha rischiato di vincere. Questa sera contro il Verona non
sarà una passeggiata. L’Inter non può permettersi di piangere sulla partita di Torino che l’ha vista nei secondi finali rinunciare, suo malgrado, a 2 punti d’oro ma non determinati nel proseguo del campionato. Con Handanovic fuori e Alvarez in forse, si può sperare solo in un pronto rientro di Campagnaro, Mazzarri ci conta più di tutti, a dare sostegno a Palacio e compagni per battere i ragazzi allenati dall’ex nerazzurro Andrea Mandorlini che si gode la quarta posizione in classifica, in vantaggio di un punto sull’Inter, che profuma d’Europa. Il tecnico del Verona, da canto suo, reduce dal quarto successo casalingo ai danni del Parma, potrà contare sull’intera squadra a gran completo dopo il recupe-
LA CLASSIFICA Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/1 Roma 24 8 8 0 0 22 1 21 2 Napoli 19 8 6 1 1 18 6 12 3 Juventus 19 8 6 1 1 16 10 6 4 Verona 16 8 5 1 2 16 12 4 5 Inter 15 8 4 3 1 19 9 10 6 Fiorentina 15 8 4 3 1 17 10 7 7 Atalanta 12 8 4 0 4 11 11 0 8 Milan 11 8 3 2 3 14 13 1 9 Lazio 11 8 3 2 3 12 12 0 10 Torino 10 8 2 4 2 13 13 0 11 Udinese 10 8 3 1 4 9 9 0 12 Cagliari 10 8 2 4 2 10 12 -2 13 Parma 9 8 2 3 3 13 15 -2 14 Livorno 8 8 2 2 4 9 12 -3 15 Genoa 8 8 2 2 4 8 12 -4 16 Sampdoria 6 8 1 3 4 8 14 -6 17 Catania 5 8 1 2 5 6 13 -7 18 Sassuolo 5 8 1 2 5 7 22 -15 19 Chievo 4 8 1 1 6 6 15 -9
ro dei difensori Maietta e Moras, se a questo ci aggiungiamo una punta di diamante come Jorginho, fantastico nelle giocate e freddo calcolatore nei momenti importanti, non ci si può stupire dell’attuale posizione in classifica, a soli tre punti dalla squadra campione d’Italia in carica. Ma l’Inter non può permettersi passi falsi, soprattutto in casa, se vuole restare nella scia delle prime e giocare la Champions League il prossimo anno.
8 reti
6 reti
Cerci (Torino; 3 rigori)
5 reti
Palacio (Inter) Hamsik (Napoli)
4 reti
Denis (Atalanta) Tevez (Juventus; 1 rigore) Callejon (Napoli) Florenzi (Roma)
3 reti
Diamanti (Bologna; 2 rigori) Barrientos (Catania) Gilardino (Genoa) Vidal (Juventus) Candreva (Lazio; 1 rigore) Paulinho (Livorno) Balotelli (Milan; 1 rigore) Muntari (Milan) Higuain (Napoli) Pandev (Napoli) Cassano (Parma) Parolo (Parma)
Gervinho (Roma) Ljajic (Roma; 1 rigore) Pjanic (Roma; 1 rigore) Totti (Roma; 1 rigore) Eder (Sampdoria; 2 rigori) Gabbiadini (Sampdoria) Cacciatore (Verona) Jorginho Frello (Verona; 2 rigori) Toni (Verona) 2 reti Stendardo (Atalanta) Laxalt (Bologna)
o studio dell’analisi dei bioritmi mette in evidenza un rilevante stato di benessere psicofisico della squadra nerazzurra 6.03 contro un valore medio di 5.90 della squadra veneta allenata dal bravo Mandorlini. Secondo questa lettura bioritmica, l’Inter dovrebbe avere, quindi, un margine superiore di vittoria rispetto al Verona. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli atleti, la compagine allenata da Mazzarri risulta molto più tonica e resistente alla lotta 6.06 (valore assoluto) rispetto agli ospiti con 5,87; i più in forma risulteran-
TURNO ODIERNO 9ª Giornata
Sabato 26 Ottobre ore 18:00 Sampdoria - Atalanta Stadio Luigi Ferraris, Genova ore 20:45 Inter - Verona Stadio Giuseppe Meazza, Milano
Domenica 27 Ottobre ore12:30 Napoli - Torino Stadio San Paolo, Napoli ore 15:00 Bologna - Livorno Stadio Dall’Ara, Bologna ore 15:00 Catania - Sassuolo Stadio Angelo Massimino, Catania ore 15:00 ore 15:00 Chievo - Fiorentina Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona ore15:00 Juventus - Genoa Juventus Stadium, Torino ore 15:00 Parma - Milan Stadio Ennio Tardini, Parma ore 15:00Udinese - Roma Stadio Friuli, Udine ore 20:45 lLazio - Cagliari Stadio Olimpico, Roma
classifica marcatori Rossi (Fiorentina; 2 rigori)
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no: Kovacic 6.50, Campagnaro 6,47, Juan Jesus 6.32 e Icardi 6.20 contro Toni 6.41, Agostini 6.26, Gonzalez e Martinho 6.20. Emotivamente parlando, anche se in casa gialloblu dopo la vittoria contro il Parma il morale è alto, l’indice di 5.90 della squadra di casa è leggermente superiore al 5,86 degli ospiti; i più motivati: Wallace 6.49, Ranocchia e Alvarez 6.39 contro Maietta 6.31, Toni e Donati 6.22. Sul fronte delle energie intellettive ed intuitive il Verona risulta molto più concentrata e dotata di maggior fantasia con 6.17 contro 6.02 della formazione interista; i più incisivi: Gonzalez e Agostini 6.49, Rafael e Donati 6.48, Maietta e Gomez 6.46 contro Carrizo 6.49, Kovacic e Wallace 6.46, Nagatomo 6.45.
Ibarbo (Cagliari) Nainggolan (Cagliari) Pinilla (Cagliari) Paloschi (Chievo) Gomez (Fiorentina; 1 rigore) Lodi (Genoa; 1 rigore) Alvarez (Inter) Cambiasso (Inter) Icardi (Inter) Milito (Inter) Nagatomo (Inter) Pogba (Juventus) Hernanes (Lazio)
PROSSIMO TURNO 10ª Giornata
Martedì 29 Ottobre ore20:45 Atalanta - Inter Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo Mercoledì 30 Ottobre ore 20:45 Cagliari - Bologna Stadio Sant’Elia, Cagliari ore 20:45 Fiorentina - Napoli Stadio Artemio Franchi, Firenze ore20:45 Genoa - Parma Stadio Luigi Ferraris, Genova ore 20:45 Juventus - Catania Juventus Stadium, Torino ore 20:45 Verona - Sampdoria Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona ore 20:45 Livorno - Torino Stadio Armando Picchi, Livorno ore 20:45 Milan - Lazio Stadio Giuseppe Meazza, Milano ore 20:45 Reggio Emilia Giovedì 31 Ottobre 31 Ott, 20:45 Roma - Chievo Stadio Olimpico, Roma
sabato 26 ottobre 2013
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Jorge Luiz Frello Filho Jorginho: samba e magia Arsenal, Liverpool, Chelsea e Man chester City lo vogliono Ecco il brasiliano più corteggiato dalla Premier League I
l ds del Verona Sean Sogliano è quasi sconvolto da tutti quei club inglesi che stanano Jorginho da un po’ di tempo. L’interesse attorno al centrocampista di Imbituba. “Ma a oggi ancora nessuno è venuto a chiederlo (esplicitamente)”, precisa il dirigente scaligero. Di certo, il Verona non si priverà del suo talento almeno fino a giugno. Quando, inevitabilmente, scatterà l’asta. Si parte dalla base espressa da Setti: dieci milioni di euro. Ma il prezzo è destinato a salire. Sempre più in fretta. Vedremo cosa dirà e farà il suo agente, Joao Santos, dal suo arrivo in Italia in poi. Cresciuto calcisticamente nel vivaio gialloblù, Jorginho ha iniziato la propria carriera con la squadra Beretti. Prestato al Sassuolo per disputare il Torneo Viareggio, ha poi giocato per una stagione in Lega Pro Seconda Divisione nelle file della Sambonifacese scendendo in campo per 31 volte e siglando anche un gol. Ha esordito in B nelle file del Verona il 4 settembre 2011 divenendo in breve tempo un gioca-
tore importante della formazione veneta. Nella scorsa stagione ha contribuito alla promozione in Serie A dell’Hellas Verona con 41 presenze e 2 gol. Il 24 agosto 2013 ha fatto il suo esordio in A nella partita vinta contro il Milan dagli scaligeri 2-1. Il 25 settembre 2013 ha segnato su rigore il suo primo goal in Serie A contro il Torino e il 20 ottobre seguente ha realizzato la sua prima doppietta contro il Parma (3-2). Jorginho possiede il passaporto italiano in quanto il trisnonno paterno era di Lusiana, un picco-
lo comune nella provincia di Vicenza. Jorginho ha scelto in seguito di giocare con la Nazionale italiana. E il 16 ottobre del 2012 è stato il cittì Mangia a convocarlo tra le file degli azzurrini. Chi è Jorginho: Nato a Imbituba il 20 dicembre del ’91, Jorginho, all’anagrafe Jorge Luiz Frello Filho, è un centrocampista capace di ricoprire ogni posizione nell’area centrale del campo da gioco. Nella squadra guidata da Mandorlini, il brasiliano è un elemento insostituibile.
Verona cerca il colpaccio Tanti ex pronti a fare male GLI OSPI TI
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’anticipo di questa sera al Meazza sembra, a ben guardare, quasi uno scontro al vertice. Verona, molto più dell’Inter, rappresenta la vera sorpresa di questo inizio di campionato, essendo tra le prime della classe, con convinzione. Vive il suo momento magico che rassomiglia tanto a quello del lontano 84-85, l’anno dell’unico scudetto, che un superlativo e sorprendente Osvaldo Bagnoli riuscì a farle cucire sulle maglie gialle, con le grandi sgroppate di un non mai dimenticato Pietro Fanna, soprattutto. Altro importante momento, e qui gli interisti gongolano ancora felici ed ironici,
che può ritenersi “storico” a secondo dei punti di vista, fu la legnata che gli scaligeri rifilarono sul collo del povero Diavolo che di stelle ne videro tante, ma non quella che pensavano di conquistare per appuntarsela sul vigoroso petto, per lo scudetto numero dieci. L’astro lucente , invece, rimase ancora qualche anno nel firmamento calcistico. Fu da allora, per i rossoneri distrutti, la “fatal Verona”, che è entrata di diritto nella mitologia del calcio (si fa per dire). Dalla mitologia, o meglio dal mondo antico, Verona ha tratto il suo secondo nome: Hellas. Affascinante quanto la Grecia, l’Ellade della filosofia e del diritto, fu voluto dal gruppo di studenti e professori del liceo Classico “ Scipione Maffei”, fondatori della società sportiva, nel 1903. E’ un nome che fa storia ed anche tanta eleganza, nel mondo turbolento
del calcio e suona anche bene dal punto di vista cacofonico. Stasera, nell’anticipo, si troverà a danzare con l’Inter che con il vestito migliore proverà a conquistare, a suon di gol, il cuore della Giulietta, che, sempre al suo balconcino, attende il Romeo innamorato. Il Verona, tanto bravo nella propria Arena, alla Scala del calcio potrebbe steccare al cospetto della più blasonata Beneamata. Ed è proprio questa consapevolezza a rendere forti i figli del Pandoro che sono decisi più che mai a portare almeno il cadeau di un pareggio alla loro Giulietta, quella del balcone che aspetta sempre tra sospiri e lacrime. E se fosse un Romeo a tinte nerazzurre ad omaggiarla di un bel trifoglio? Questo finale William Shakespeare vorrebbe scriverlo lui. Noi ci accontenteremo solo di una bella partita, sempre in onore di Giulietta da Verona.
I C UGIN I
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niezione di fiducia. Le ultime uscite del Milan hanno restituito all’ambiente un po’ di ottimismo a partire dai punti presi passando per il recupero degli infortunati e per chiudere anche il gioco espresso. In campionato Birsa-gol ha regalato gran parte dei punti che costruiscono la classifica attuale, in Champions League invece c’è stata un’ottima prestazione di squadra e da quegli uomini cui ci si aspettava di più sono arrivate risposte importanti. L’impegno e l’attenzione messe contro il Barcellona non possono rimanere isolate, Allegri sta lavorando sull’aspetto psicologico che è la base per ricominciare a marciare a suon di tre punti a prescindere dall’avversario di turno. Le note positive sono arrivate anche dai brasiliani, un tempo una colonna portante del Milan, oggi una piccola colonia che però ha fatto vedere sprazzi di classe. Robinho e Kakà, ognuno a modo suo, si serviranno della serata di coppa per svoltare la stagione.
Kakà ha allontanato di colpo molto di quello scetticismo che lo accompagnava dopo la prima uscita a Torino e il conseguente infortunio, Robinho invece ha finalmente fatto vedere di essere ancora un giocatore su cui fare affidamento. A tutto questo va aggiunto che l’infermeria dovrebbe staccare il certificato di sana e robusta costituzione per Balotelli e De Sciglio, in pratica due rughe in meno sul volto del tecnico toscano. A Parma il Milan troverà una formazione affamata di punti e farcita di volti noti sicuramente stimolati e vogliosi di fare bene. Donadoni è stato accostato alla panchina dei rossoneri più volte e non c’è modo migliore per farsi ambire che mettersi in mostra alla guida di una squadra che fa punti proprio contro il Milan. Cassano, ex di turno, ha il dente avvelenato con Galliani, oltre allo stesso Allegri
e farà coppia con un certo Amauri che i tifosi del Milan accostano a quel gol che stroncò la corsa allo scudetto rossonero di due stagioni orsono. Insomma le insidie non mancano ma i rossoneri non possono sbagliare ancora. Allegri ha parecchi dubbi da sciogliere, in sostanza in ogni zona del campo. Abbiati non è ancora al meglio e, sia Gabriel, sia Amelia, si sono comportati bene nelle rispettive occasioni quindi si potrebbe optare per un recupero lento e gestito. In difesa rientrerà Silvestre al posto dello squalificato Mexes e rimane il dubbio De Sciglio fuori da oltre un mese per un intervento al ginocchio. Sulla linea mediana torna dalla squalifica De Jong, accompagnato da Montolivo e Poli, dietro le punte Kakà in versione ispiratore di Balotelli e Matri, quest’ultimo però in ballottaggio con Robinho.
amarcord sabato 26 ottobre 2013
Domenico Morfeo al Verona nel 2000
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Domenico Morfeo all’Inter 2002-2003
Pietro Fanna al Verona 1982-1985 e 1989-1993.
Cristian Brocchi con l’Inter 2000-2001
Cristian Brocchi al Verona 19998-2000
Pietro Fanna all’Inter 1985-1989
Silvano Fontolan 1983-1988 Silvano Fontolan oggi, ha giocato nell’Inter 1978-1979 Roberto Bonisegna oggi, ha giocato nel Verona la stagione 1979-1980
Sébastien Jacques André Frey all’Inter 1998-1999
Sébastien Jacques André Frey al Verona 1999-2000
Roberto Boninsegna all’Inter 1969-1976
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Pietro Fanna: “Il Verona vuole sorprendere l’Inter” LA ROMA NON LA FERMA PIU NESSUNO A
la destra in grado di svariare su ambo i fronti del campo, era dotato di tecnica, velocità e fantasia. Pietro Fanna non è mai riuscito a rendere al 100% in grandi piazze, bensì è riuscito nel processo opposto: rendere grandi compagini di medio livello, dove poteva essere spesso coinvolto nel gioco della squadra. Si parla del magico Verona, quello guidato da Osvaldo Bagnoli, capace di vincere lo scudetto rimasto impresso nella storia come l’ultimo vinto in una piazza diversa da Roma, Torino o Milano. A Milano, all’Inter, Fanna è stato anche uno dei comprimari più importanti a disposizione di Giovanni Trapattoni che, nell’annata ’88-’89 consegnò alla storia il cosiddetto “Scudetto dei Record”. Appesi gli scarpini al chiodo, intraprese la carriera da allenatore arrivando, salvo poi fermarsi, ad essere il vice allenatore di quello che, oggi, è il selezionatore della nazionale italiana di calcio: Cesare Prandelli Che partita si aspetta di vedere a San Siro? “Mi aspetto di vedere una partita affrontata in maniera tranquilla e serena dal Verona, che sta giocando bene e che sta meritando i punti conquistati e, quindi, per l’Inter non sarà per niente facile. E’ una gara in cui l’Inter dovrà fare molta attenzione, soprattutto al reparto avanzato del Verona guidato da Luca Toni, che è forse il simbolo di questo Verona, una
squadra che vuole stupire in positivo anche gli scettici. Sarà, una bella partita, giocata a viso aperto da entrambe le squadre”. Inter bisognosa di punti, dopo 3 risultati non positivi. Cosa è cambiato dall’inizio sprint di questa squadra ad oggi? “L’Inter è una squadra che sta cambiando pelle, con tanti elementi che, come ad esempio i senatori, a fine anno probabilmente non saranno neanche più all’interno della squadra. Accanto a loro ci sono giovani interessanti che però hanno bisogno di crescere, nonostante tutti noi abbiamo fretta. Mazzarri sta portando la sua esperienza, ovviamente, ma ci vorrà del tempo e, probabilmente, anche qualche giocatore nuovo più avanti. Non si può pretendere oggi che sia da primi posti, perché è ancora in costruzione e per costruzione intendo qualche anno”. Campagnaro probabilmente non sarà della partita. E’ lui l’uomo chiave per ridare equilibrio a questa squadra? “Più che uomo chiave, che mi sembra un po’ esagerato, mi sembra un calciatore che Mazzarri conosce alla perfezione e, proprio per questo motivo, può dare delle garanzie in più. Questo genere di giocatori, che hanno determinazione, voglia di lottare, fare gruppo, sono fondamentali per l’allenatore e per questo Campagnaro può essere importante. Per Mazzarri, però, non dimentichiamoci che l’importante non è il singolo, bensì il collettivo”. La sorpresa di questo campionato è il Verona di Mandorlini, qual è il segreto di questa squadra? Può potenzialmente ripe-
tere la stagione dello scudetto di Osvaldo Bagnoli? “Ma, in realtà è meglio evitare proprio i paragoni, perché nel calcio è cambiato tutto da allora. Se devo fare un confronto, però, sceglierei non l’annata dello scudetto, bensì quello prima l’annata 82’83’. Un’annata in cui il Verona è salito in Serie A, abbiamo stupito, fatto un quarto posto con l’Uefa a fine stagione. Era un gruppo solido salito dalla serie B, con l’innesto di 6 o 7 nuovi calciatori che portavano esperienza. Il Verona deve guardarsi alle spalle finchè non ci sarà una classifica che dà garanzie, poi, si potrà divertire e vedremo dove potrà arrivare. Entrare in Europa sarebbe come vincere lo scudetto”. E’ stato il vice di Prandelli a Verona e Venezia. Consiglierebbe Jorginho per la nazionale? E’ pronto per una big come l’Inter “E’ un giocatore giovane, deve crescere, seppur abbia già buone potenzialità. Ha bisogno di
Inter–Verona, una vittoria per la scalata A San Siro i nerazzurri affrontano la sorpresa del torneo
L
’Inter di Mazzarri si trova di fronte all’ottimo Verona di Mandorlini, in una partita molto importante per il proseguimento della stagione in cui come primo obiettivo c’è da invertire il senso di marcia dopo il ko contro la Roma e il pareggio, non senza polemica, dell’Olimpico contro il Torino: una sfida quella coi granata che ha lasciato l’amaro in bocca per come è sfumata la vittoria ma ha confermato il carattere della Mazzarri’s band e l’impossibilità di fare a meno di uno come Rodrigo Palacio. A proposito, invece, dei gialloblu di Mandorlini, ex interista, lasciamo spazio ai numeri: 5 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte arrivate in casa di Juventus e Roma e un gioco che a tratti ha incantato; attenzione alla voglia di grandi palcoscenici di un rigenerato Luca Toni e all’estro della nuova stella del calcio Iturbe, giocatore già sul taccuino degli osservatori nerazzurri e non solo. Ci aspettiamo una sfida equilibrata con le due squadre che hanno entrambe molte chance di andare a rete e la quota 1,75 dell’opzione Gol si fa preferire di gran lunga.
Proviamo ad azzardare anche una combinazione con il segno per la sfida del Meazza, ipotizzando un successo nerazzurro sofferto ma con entrambe le formazioni in rete: 1 + GOL che in questo caso paga ben oltre 3 volte e mezzo la puntata. Come primo marcatore della sfida occhio a Palacio offerto a 4,50 e al giovane talento Iturbe mediamente bancato sopra 8 volte la posta. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Diamo uno sguardo alle gare della domenica partendo dal “lunch match” del San Paolo tra Napoli e Torino con i partenopei reduci dalla sconfitta con la Roma ma rigenerati dal successo a Marsiglia che ha rilanciato le ambizioni dei ragazzi di Benitez in chiave europea; granata che dopo il pareggio con l’Inter cercano altri punti per continuare l’ottima stagione fin qui di-
sputata. Tutto pende dalla parte dei padroni di casa, quota non esaltante ma spendibile in una multipla, offerti intorno all’1,40. Attenzione alla voglia di riscatto della Juventus di Conte che ospita il Genoa di Gasperini con in bianconeri vogliosi di riscattare le due sconfitte in 3 giorni rimediate a Firenze e Madrid: segno 1 a 1,25 per cui vale lo stesso discorso della sfida di Fuorigrotta, mentre impegno complicato a Parma per il Milan contro Cassano e compagni dove l’opzione gol offerta a 1,70 sembra la soluzione ideale. Incrociamo le dita.
tempo, sicuramente, e per questo io credo che per la nazionale sia ancora troppo presto. Non ragione in base alla nazionalità, credo che sarà lui a dover scegliere alla fine, ma se considerassi l’annata, che è quella che porterà al mondiale, credo che sia troppo vicino per poter fare degli esperimenti. Per Jorginho il futuro in una big è certo. È veramente sulla buona strada, probabilmente anche alla nazionale”. Cosa ne pensa della trattativa Thohir-Moratti? “È una strada tracciata e credo sia solo l’inizio. Ai miei tempi si parlava solo di calciatori, ora si muovono anche i presidenti. Può esserci la possibilità che portino una cultura differente dalla nostra e potrebbe essere positivo. Moratti ha fatto la storia, e il calcio italiano ha goduto di presidenti mecenati come lui, però la globalizzazione c’è nel mondo, è impensabile che non rientri anche nel calcio”.
La Juventus affondata a Firenze cerca il riscatto
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hi la ferma la Roma? La squadra giallorossa ha ormai innestato il turbo e, dopo aver collezionato l’ottava vittoria consecutiva, tenta domani pomeriggio al Friuli con l’Udinese il nono centro personale, che significherebbe record assoluto del campionato. Totti (auguri per una pronta guarigione) e compagni sette giorni fa hanno steso il Napoli senza tanto affanno all’Olimpico ed ora, grazie al capitombolo della Juventus a Firenze, viaggiano al comando delle operazioni con ben cinque lunghezze di vantaggio sui bianconeri di Conte e i partenopei di Benitez. In Spagna, Atletico e Barca hanno interrotto il loro filotto di successi (8) consecutivi; vedremo se la Roma saprà fare di meglio battendo fra ventiquattro ore l’Udinese di Guidolin rientrata in sede col dente avvelenato per la sconfitta di San Siro col Milan. I rossoneri martedì sono stati bravissimi a fermare il Barcellona in Champions bloccandolo sull’1-1 e domani proveranno a ripetersi al Tardini contro un Parma che non ancora del tutto digerito il 3-2 incassato al Bentegodi dal Verona in pieno recupero. Un Verona, comunque, super al quarto posto in classifica davanti all’Inter costretta al pari a Torino con i granata di Ventura dopo una pirotecnica gara ha avuto come episodio principale, e determinante, l’espulsione di Handanovic dopo solo cinque minuti di partita. Una regola, quella dell’espulsione del portiere sicuramente da rivedere se non si vuole falsare il risultato delle partite. D’accordo che è l’arbitro a decidere ma questi benedetti arbitri in queste circostanze
dovrebbero mettere un po’ da parte la loro fiscalità partorita da questo assurdo regolamento. Walter Zenga qualche anno fa aveva lanciato una battaglia personale contro i quattro secondi fissati per il rinvio dall’area del portiere, alla fine il regolamento è stato cambiato. Auguriamoci che succeda la stessa cosa per gli interventi attuali dei portiere, se così non fosse, per non punire ancora i numero 1, occorrerebbe poter disporre di tre o quattro estremi in panchina. Tornando al campionato, il Napoli, reduce del bel successo del Velodrome col Marsiglia, sarà di scena al San Paolo col Torino mentre la Fiorentina scenderà in campo al Bentegodi contro un Chievo in piena crisi di risultati.
Consiglia
sabato 26 ottobre 2013
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Uef a Yout h League, un Bar c e l o na s u per s t r i t o l a i l Mi l a n di I n z a ghi Portieri troppo penalizzati dalle regole Col Verona niente errori A
I blaugrana si impongono per 6-2 in casa dei rossoneri
differenza del Milan di Allegri, SuperPippo deve arrendersi allo strapotere dei blaugrana, i quali rispetto ai suoi ragazzi sembravano di un altro pianeta. Sicuramente il tecnico dei baby milanisti può appellarsi a tanti alibi: prima di tutto la condizione fisica precaria causata dalla sosta forzata del campionato Primavera per via del Mondiali Under 17 negli Emirati, poi per le tantissime assenze tra le fila rossonero nonostante ‘il prestito’ di Cristante da parte di Allegri. Il match e’ terminato 6-2 per i catalani, i quali sono stati superiori rispetto ai rossoneri, ma non cosi tanto da giustificare una ‘scoppola’ cosi forte. Eppure il Milan aveva dato l’illusione di poter controllare il match grazie all’immediato vantaggio di Barisic, ma l’entusiasmo si e’ spento poco dopo con la rimonta del Barca grazie alle reti di El Haddadi, Sanabria e Godswill al termine dei primi 45 minuti. Poi nella ripresa Cristante ha illuso di poter pervenire al pareggio, ma la doppietta di Sanabria ha affossato qualsiasi speranza rossonera. Inzaghi, a fine partita, ha espresso tutta la sua amarezza: ‘Non dobbiamo attaccarci alle assenze. Oggi c’è un pò di rammarico perché penso che il risultato non sia così ampio. Abbiamo avuto delle occasioni per fare gol. Loro a ogni tiro l’hanno messa dentro, noi facciamo fatica a fare gol e contro i più
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rima di entrare nel vivo della partita di questa sera col Verona, vorrei spendere due parole su quanto è accaduto all’Olimpico di Torino domenica scorsa. Ho stampata nella mente l’uscita di Handanovic su Cerci che ha provocato il rigore contro l’Inter e l’espulsione del nostro portiere. Una decisione, per conto mio, assurda non solo per quanto concerne la gara di Torino, anche per le penalizzazioni a cui vanno incontro in ogni gara tutti i portieri, quando intervengono su un avversario in area di rigore. Stavolta, a pagare dazio è stata l’Inter, la prossima volta toccherà ad altre squadre. Ma non si può parlare di legge di compensazione. Il regolamen-
to è troppo severo e qualcosa va sicuramente cambiato. Tanto di cappello per quanto concerne la rete granata di Bellomo allo scadere, però l’Inter avrebbe meritato la vittoria dal momento che ha disputato quasi tutta la partita in inferiorità numerica. Stasera i nerazzurri affronteranno il Verona, una delle formazioni più in palla del momento, di conseguenza dovremo tenere gli occhi bene aperti e non commettere errori. I veronesi, bene impostati da Mandorlini non solo da ora, hanno tra l’altro in squadra quel ragazzino terribile di nome Toni, che non finisce mai di stupire. Toni è un vero falco dell’area di rigore e i nostri non dovranno perderlo d’occhio. Batto le mani
ai cugini per il bel pareggio di San Siro col Barcellona ma a Parma non sarà facile conquistare punti. Un applauso particolare alla Fiorentina per aver capovolto alla grande la partita del Franchi con una Juventus che pensava già di avere la vittoria in tasca. Una rimonta formidabile quella dei viola. Un elogio, infine, alla Roma che non finisce di stupire. Fare un filotto di otto partite non è facile per nessuno. Se vince anche a Udine difficilmente Juve e Napoli riusciranno a recuperare.
forti d’Europa puoi perdere, ma dobbiamo giocare sempre con la convinzione che ce la possiamo giovare”. Poi aggiunge: “Dopo l’ora di gioco abbiamo fatto fatica. Il loro quarto gol ci ha tagliato le gambe ma abbiamo continuato a giocare. Il girone dipende ancora da noi. Siamo in lotta per qualificarci. Fino ad ora non avevamo mai perso ma è una sconfitta che ci deve far crescere. Abbiamo la consapevolezza d’essere stati in partita. Ogni volta che andavamo in profondità abbiamo messo l’uomo davanti al portiere. I ragazzi hanno dato tutto. Con lo stop del campionato abbiamo perso qualcosa. Sono 20 giorni
Buona prestazione del Milan col Barcellona. Complimenti ad Allegri: è l’unica persona pagata dal Cavaliere per fare cose legali.
che non giochiamo ma non vogliamo accampare scuse”. Una batosta, che servirà ai ragazzi di Inzaghi per rialzarsi in fretta, e che comunque non compromette la situazione in Youth League: i rossoneri restano saldi secondi in classifica con 6 punti, alle spalle del Barca a punteggio pieno, grazie alle due vittorie ottenute nelle prime due partite contro l’Ajax e Celtic. Intanto, l’Inter continua la sua preparazione per presentarsi al meglio alla ripresa del campionato. Settimana prossima, infatti, sfiderà allo Stadio Giacinto Facchetti il Padova di Storgato, impantanato nelle zone basse della classifica con 4 punti.
Il Milan affiancherà un ex poliziotto del G8 a Mario Ballotelli. Sarà il suo tutor. Forse vogliono raddrizzare SuperMario a manganellate.
Chiellini, dopo il rigore e l’espulsione contro il Real, chiede scusa alla squadra, a Conte e a tutti i tifosi : “Mi sono distratto, pensavo di giocare nel campionato italiano”.
INTER CLUB Quarto Oggiaro sabato 26 ottobre 2013
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VITA DI CLUB
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’Inter Club Quarto Oggiaro volta pagina e rinnova quadri e sede nella più classica delle operazioni. Il primo ottobre, con la massiccia partecipazione dei soci vecchi e nuovi, con le rispettive famiglie, si è svolta una grande Festa che è culminata nella inaugurazione della nuova Sede dell’Inter Club Quarto Oggiaro Nerazzurra, presso il
Circolo ricreativo Giuseppe Meazza, centro molto importante, non solo per il nome, ma anche per le varie attività sociali e ludiche del quartiere. La presidentessa ha accolto nel migliore dei modi gli illustri ospiti che hanno reso onore alla manifestazione: Sergio Spairani, presidente del CCIC, Mauro Bellugi e Alessandro Buono, dirigente del CCIC. La stessa ha rimarcato l’importanza della funzione del Club che, con le sue attività ricreative e culturali si pone come valida alternativa alla difficile situazione sociale del quartiere che, negli ultimi anni ha dato e continua a
dare soddisfacenti segnali di crescita morale. Ai soci “veterani” come la signora Giancarla e il signor Giacomo è toccato il felice nostalgico compito di ricordare la Grande Inter ai più piccini, che li hanno abbracciati in una grande foto di gruppo. Durante l’evento è proseguita senza sosta l’iscrizione che ha raccolto le adesioni di nuovi soci e molti rinnovi. La serata si è, quindi, conclusa con il classico taglio della torta, con il logo del Club, e un corale ben augurante brindisi di buon auspicio alla nostra Inter, accompagnati dall’inno “C’è solo l’Inter”.
INTER CLUB MERATE
100 anni da interista
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l socio più ”anziano” Giovanni Gargantini ha festeggiato il suo compleanno numero 100, un traguardo assai speciale con parenti, amici e simpatizzanti nerazzurri. Con in testa un cappellino della squadra del cuore ha ricevuto regali davvero speciali, tra cui un pallone firmato dal Presidente dell’Inter Massimo Moratti. Massimo Isetti e Giacomo Ventrice del direttivo dell’Inter Club Merate hanno consegnato una maglia nerazzurra autografata da Cordoba, infine il sindaco lo ha omaggiato di un gagliardetto della città e di un libro di fotografie storiche. La festa si è conclusa con il classico taglio della torta naturalmente nerazzurra.
sabato 26 ottobre 2013
STASERA TIENE BANCO IL CLÁSICO ESTERO
E
venne il giorno. In Liga le tossine della Champions verranno sicuramente cancellate con il Clasico in programma stasera al Camp Nou fra il Barcellona e il Real Madrid. Per i catalani è importante non mollare, dal momento che i madridisti nell’ultimo turno di campionato hanno rosicchiato due punti a
Lionel Messi
Barcellona e Real si giocano il primato
Messi e compagni recuperando qualche lunghezza di ritardo in classifica. Per il Barca il mezzo passo falso di Pamplona con l’Osasuna (0-0) ha lasciato qualche smagliatura regalando alle Merengues di Ancelotti una giornata positiva, soprattutto in considerazione del kappaò incassato dall’altra capolista Atletico Madrid battuta a Barcellona clamorosamente dall’Espanol. Lo stop alla serie positiva di otto vittorie consecutive delle formazioni di Marino e Simeone si è fermata quasi inaspettatamente considerando che le avversarie di turno
Cristiano Ronaldo
non erano sicuramente considerate le big della Liga. A cogliere l’attimo giusto ci ha, come detto, pensato il Real lesto nello stendere al Bernabeu il Malaga per 2-0 con i gol del solito Cristiano Ronaldo, giunto al nono centro in campionato. Novità anche in Ligue 1 dove il Monaco è stato staccato in classifica dal Psg. La squadra di Ranieri è stata rimontata (da 0-2 a 2-2) dallo Sochaux mentre i parigini al Parco dei Principi hanno rifilato un poker al Bastia. Da seguire nel weekend la gara della quarta forza del torneo Saint Etienne in casa contro il Psg mentre il Monaco ospiterà il Lione. Bomber Falcao 7 gol, Cavani 6. In Germania il Bayer Leverkusen, grazie a un gol fantasma, tallona in Bundesliga il Bayern e agguanta il Borussia a quota 22. In Inghilterra l’Arsenal tiene sempre lo scettro di leader tallonato da Chelsea e Liverpool con alle spalle il Tottenham. Oggi Chelsea-City. Frenano lo United, bloccato in casa Southampton dell’ex romanista Osvaldo mentre il già citato Liverpool di Gerrard si ferma sul 2-2 col Newcastle.
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IL CHELSEA VINCE IN TERRA TEDESCA CON LO SCHALKE 04
Il Basilea acciuffato sul filo di lana dalla Steaua CHAMPIONS
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olpaccio dello Zenit in Portogallo contro il Porto che recrimina su una espulsione iniziale decretata dopo soli sette minuti di gara dal nostro Tagliavento alla faccia del buon senso. La squadra di Spalletti ha faticato parecchio però prima di chiudere a proprio favore (0-1) la sfida con i lusitani già battuti dall’Atletico Madrid davanti ai propri tifosi nel turno precedente del Gruppo G. I russi di San Pietroburgo, grazie a questo insperato successo, si collocano in seconda posizione alle spalle degli spagnoli dell’Atletico di Cholo Simeone dominatori in trasferta a Vienna contro l’Austria grazie una tripletta accompagnata da un gol firmato dal brasiliano Diego Costa. L’Atletico si conferma leader con nove punti, nove reti realizzate contro una subita nel match col Porto del primo ottobre. Tagliata fuori dalla corsa al passaggio del tur-
no l’Austria Vienna, ferma ad un solo punto in classifica con uno zero nel tabellino delle reti. Gli austriaci sono degli esordienti in Champions a girone e con l’Atletico hanno inseguito invano la prima marcatura come fosse la rete della vittoria. Da seguire martedì prossimo la sfida di San Pietroburgo fra lo Zenit e l’Atletico Madrid. Nel Gruppo E per un soffio il Basilea non si porta a casa un’altra vittoria esterna. A Bucarest gli svizzeri vanno in vantaggio ma si fanno recuperare dalla Steaua proprio sul filo di lana. Peccato, perché il Basilea
avrebbe meritato di condividere il primo posto in classifica col Chelsea e lo Schalke, quest’ultimo battuto pesantemente a Gelserkinken dai ragazzi di Mourinho con un secco 0-3 che riscatta in parte il passo falso compiuto nella prima giornata a Londra col Basilea. Gli inglesi trascinati da Torres adesso comandano le operazioni in compagnia dei tedeschi a pari punti, col Basilea staccato di due. Fuori ormai i rumeni della Steaua, ultimi con un solo pareggio nella casella della classifica.
Hulk, attaccante dello Zenit
Austria Vienna - Atletico Madrid
IL NAPOLI REGALA UN SORRISO A BENITEZ
Il Milan respinge l’attacco della corazzata Barcellona S
ta girando nel verso giusto la Champions di Milan e Napoli. I rossoneri mettono paura al Barcellona a San Siro mentre l’undici di Benitez, addirittura, va ad espugnare il Velodrome strappando i tre punti al Marsiglia Classifica alla mano il Gruppo F parla napoletano, dal momento che il Borussia Dortmund ha fatto il colpaccio a Londra
battendo, contro ogni pronostico, la capolista Arsenal. L’impresa del Napoli va sottolineata perché ai francesi, per restare in corsa, non restava che la vittoria. Ma i partenopei ce l’hanno fatta, portandosi a casa un bel successo firmato da Callejon e Maertens che li ripaga del passo falso in campionato. Qualche brivido il Napoli l’ha sentito in dirittura
Milan Barcellona, Constant ferma Messi
d’arrivo dopo il gol del Marsiglia che ha riaperto la gara, però i ragazzi di Benitez hanno tenuto duro intascandosi con pieno merito, e con l’applauso di De Laurentiis, i punti essenziali per balzare al comando del girone in compagnia di Arsenal e Borussia Dortmund. I tedeschi di Klopp sono andati in vantaggio per primi con Mkhitaryan, poi
gli inglesi li hanno ripresi con un gol di Giroud ma il solito Lewandowski, alla fine, ha messo le cose a posto chiudendo l’impegno alla grande. Il Marsiglia in pratica, a quota zero,può già salutare la Champions in anticipo e pensare solo alla Ligue 1. Nel Gruppo H, il Milan con il Barca era partito alla grande: Robinho, col suo gol, aveva messo le ali ai
rossoneri dando l’impressione di poter respingere la forza d’urto degli spagnoli di Messi. Ma la “Pulce” argentina, senza strafare, poco per volta ha ridato ossigeno alla sua squadra andando in rete con una stilettata a fil di palo con Amelia battuto senza scampo. Per il Milan, dove Allegri ha fatto ricorso a Balotelli nella seconda parte della partita, una
CHAMPIONS
buona serata col solo rammarico del successo del Celtic con l’Ajax che rilancia gli scozzesi nel girone. In sintesi: Barcellona a quota sette, inseguito a due lunghezze dai rossoneri, col Celtic al terzo posto con tre punti. Fuori causa, o quasi, l’Ajax dopo la sconfitta di Glasgow.
Esultanza dei giocatori del Napoli per il primo gol contro Marsiglia
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CHAMPIONS
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uventus sfortunata al Bernabeu col Real Madrid. I bianconeri sono usciti dalla sfida con un pugno di mosche grazie ad un pessimo arbitraggio che ha condizionato la gara a partire dal
secondo tempo quando è stato cacciato Chiellini per un fallo su Cristiano Ronaldo. Un arbitro troppo fiscale per la formazione di Conte, anche in occasione del calcio di rigore poi realizzato da CR7 appena dopo il 45°. La Juventus adesso rischia grosso, la sconfitta del Bernabeu è stata accompagnata dal successo per
IL SIGNOR GRAFE PUNISCE LA JUVENTUS sabato 26 ottobre 2013
Un rigore inventato e un espulsione assurda in una serata assurda la delusione del coach Antonio Conte
3-1 del Galatasaray di Mancini, successo che ha rilanciato i turchi in seconda posizione con due lunghezze di vantaggio sui bianconeri. La squadra di Conte ha giocato una buona partita, aggredendo le Merengues fin dall’inizio, tanto da dare l’impressione di poter andare in gol in qualunque momento contro una difesa
leggermente traballante che ha fatto arrabbiare Ancelotti in più di una circostanza. Casillas, che sostituiva fra i pali Lopez, è apparso insicuro in diverse occasioni e la Juventus ci ha provato. Ma Il Real è sempre il Real anche se, per tutto il secondo tempo, ha dato l’impressione di volersi accontentare di una sola rete di
vantaggio ed amministrare senza spendere molto in energia, la testa era già all’incontro con il Barcellona. Il fuoriclasse resta sempre lui, Ronaldo. Lesto e bravo a infilare Buffon sul primo errore dei difensori bianconeri. La reazione della Juventus è stata immediata e Llorente poco dopo la rete del portoghese ha subito fatto capire di non volerci stare al gioco degli spagnoli infilando Casillas con una fiondata a fil di palo. Ma al signor Grafe il pareggio evidentemente non piaceva, così ha pensato di concedere un penalty al Real per un fallo molto dubbio. Dagli undici metri Cristiano Ronaldo ha bruciato senza scampo Buffon. Nella ripresa quindi il patatrac con il cartellino rosso a Chiellini che fa infuriare non poco Conte. Una serataccia per la Juventus ma pure per il direttore di gara tedesco Manuel Grafe, un arbitro incapace e da allontanare al più presto dai rettangoli di gioco, prima che combini altri guai. La Juventus martedì 5 novembre riproverà di nuovo a vincere col Real, con la speranza che non le capiti un altro Grafe. I bianconeri pronti al riscatto.
il rammarico di Chiellini
l’esultanza di Cristiano Ronaldo
A CIPRO IBRA A RAFFICA CON L’ANDERLECHT FIORENTINA OK.CinqueLAZIsquadrOe DELUDENTE a punteggio pieno, Fiorentina compresa CHAMPIONS
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bra ne fa quattro all’Anderlecht nella sfida di Bruxelles del Gruppo C vinta dal Psg per 0-5. E’ stata una notte magica per lo svedese, grande, anzi grandissimo, nel proiettare i parigini di Blanc verso una qualificazione anticipata, considerando i risultati poco positivi delle avversarie conquistati nella serata di mercoledì. Il Psg è infatti al comando della classifica a punteggio pieno con Benfica e Olympiacos ferme a quota quattro, vale a dire a cinque lunghezze da Ibrahimovic e compagni. A Lisbona per poco i greci, sotto un vero nubifragio, non facevano il colpaccio e solo a una manciata di minuti dal fischio di chiusura i padroni di casa sono riusciti a strappare un pareggio che tiene in corsa la squadra per il secondo posto del Gruppo C. Fuori gara ormai i belgi dell’Anderlecht con tre sconfitte in tre partite. Insieme al Psg sorride anche il Bayern Monaco. I tedeschi all’Allianz Arena, nella gara del Gruppo D, per un po’ hanno
Replica del Bayern con cinque reti al Plzen giochicchiato col Viktoria Plzen poi quando hanno cominciato a pigiare l’acceleratore per i cechi non c’è stato più nulla da fare. Cinque palloni sono finiti alle spalle del povero portiere ceco con tanti saluti agli scommettitori dell’under. Il City di Pellegrini, dopo aver preso tre sberle da Guardiola nel turno precedente, si è subito riscattato andando a vincere a Mosca col Cska grazie a una doppietta di Kun Aguero. I russi erano passati in vantaggio e il City è stato bravo a rimon-
tare il passivo e chiudere con un successo che li proietta a sei punti, tre in meno del capolista Bayern. Nel Gruppo A si scatena il Bayer Leverkusen che manda al tappeto lo Shakhtar di Lucescu con un poker significativo in funzione della qualificazione. Le “Aspirine” grazie alla vittoria con gli ucraini sono adesso a un solo punto dal Manchester United a segno dopo soli 30 secondi con la Real Sociedad. I baschi hanno tentato di reagire ma gli inglesi hanno chiuso con l’1-0 iniziale.
EUROPA LEAGUE
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olare Fiorentina, pallida Lazio. In Europa League la squadra di Montella si mangia con un sol boccone al Franchi i rumeni del Pundurii rifilandogli tre pesanti ceffoni mentre la formazione di Petkovic a Cipro non va oltre un deludente zero a zero con l’Apollon Limassol gettando alle ortiche una valanga d’occasioni da gol di fronte ai propri tifosi allibiti e sconcertati. Comunque è bene tutto quello che finisce bene perchè la Lazio con questo pareggio resta in corsa nel Gruppo J superata in classifica solo dai turchi del Trabzonspor bravi a stendere i polacchi del Legia Varsavia per 2-0 con le reti di Janko e Olcan Adin. Alle spalle della Lazio, a un solo punto, i ciprioti dell’Apollon avversari il prossimo 7 novembre all’Olimpico dei biancocelesti nel quarto turno di Europa League. Splendida invece, come è stato sottolineato, la Fiorentina pur impegnata contro i modesti ragazzi del Pandurii. La Viola è andata in vantaggio a metà del
primo tempo con Joaquin ed ha messo il sigillo alla partita nella ripresa con Cuadrado entrato al posto di Matos, autore del secondo gol. I toscani sono al comando del Gruppo E a punteggio pieno con gli ucraini del Dnipro corsari in Portogallo a Guimares per 0-2 con il Paco de Ferreira. A firmare il successo Rolan e Konoplyanka. Altre quattro squadre, comunque, possono vantare il primato della Fiorentina con tre vittorie in tre partite. Sono Tottenham, Eintracht Francoforte, Salisburgo e Ludogorets, questi ultimi la vera sorpresa del torneo, insieme agli austriaci. Gli Spurs sono andati in Moldova a sbancare il campo dello Sheriff mentre l’Eintracht davanti al pubblico di casa, avvantaggiato dall’espulsione iniziale di Machevic, ha steso per 2-0 gli isra-
eliani del Maccabi Tel Aviv, che restano secondi in classifica con 4 punti nel Gruppo F. Ormai qualificati anche i bulgari del Ludogorets vincitori in Ucraina col Chamomorets per 0-1 grazie a una prodezza di Zlatinski per il Ludogorets altra impresa dopo aver espugnato Eindhoven nella gara inaugurale giocata col Psv. Infine il Salisburgo, quinta delle vip a punteggio pieno (Gruppo G), ha avuto la meglio battendo per 2-1 i belgi dello Standard Liegi con i gol di Soriani e Ramahlo. Colpaccio degli sloveni del Maribor in Olanda con lo Zulle per 1-3 e il ritorno alla vittoria del Bordeaux sull’Apoel per 2-1. Da segnalare il 5-1 del Valencia al San Gallo e il 3-0 della Dinamo Kiev con il Thun, a conferma della serataccia delle squadre elvetiche.
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Lara Comi Intervista Antonio Panzeri, europarlamentare ed ex segretario della Cgil di Milano
MandorlinièbravomacolVeronanonc’èstoria
Thohir deve prendere esempio dalla passione di Moratti e mettere mano al portafogli: all’Inter serve un terzino sinistro e un’ala destra
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opo 18 anni e finita l’era Moratti e comincia l’avventura Thohir. Ma non era meglio affidarsi agli imprenditori cinesi ? “Come si può ben immaginare, il problema non è la nazionalità degli imprenditori ma la loro solidità finanziaria e la loro prospettiva di stabilità e crescita del Club. La trattativa è stata lunga e complessa e Massimo Moratti ha detto di ‘aver posto l’Inter in mani credibili’. Ci auguriamo che sia cosi”. Moratti ha detto che ha considerato l’Inter non come un’azienda ma una passione. È finito il tempo dei sentimenti? “Non credo che quel tempo sia finito. L’attaccamento alla maglia avviene e avverrà sempre sulla base di forti sentimenti ed emozioni, e Thohir si accorgerà presto di tutto questo. Capirà che l’Azienda FC Internazionale vivrà ed avrà un futuro solo se l’ingrediente essenziale della passione verrà esaltato”. A gennaio, con la riapertura del mercato, Thohir dovrà metter mano al portafogli e con quali obiettivi? “Sicuramente servono alcuni ritocchi alla rosa, e penso sopratutto a difesa e centrocampo. Abbiamo bisogno di coprire
adeguatamente la fascia sinistra con un giocatore in grado di difendere e di proporsi in attacco. A centrocampo avremmo bisogno di quello che una volta si sarebbe detto un ‘numero 7’, e oggi si chiama cursore di fascia destra. Queste due operazioni saranno essenziali per esaltare le caratteristiche dei nostri attaccanti”. Milito può reggere una stagione? “È indubbio che il desiderio sia quello che regga la stagione, ma ho l’impressione che l’età e gli infortuni rendano questo desiderio difficile da esaudire”. L’Inter avrà un nuovo stadio? “Difficile dare una risposta. Con la cordata cinese la cosa sembrava fattibile, ma ora siamo in un’altra fase; comunque l’esigenza di un nuovo stadio è evidente, anche per far decollare l’idea di uno sviluppo moderno del progetto Inter”. Qual è il suo ricordo più bello dei 18 anni dell’avventura Moratti e il più brutto? “Il più bello è il Triplete, una cosa che rende l’Inter ancora più unica: unica squadra italiana ad averlo realizzato (che anno ragazzi!). Il più brutto è del 26 aprile 1998: il rigore negato a Ronaldo a Torino per il fallo di Iuliano. Lì il mondo del calcio, e non solo
quello, capì che c’era qualcosa che non andava nell’ambiente, cose che poi emersero con le condanne di ‘calciopoli’”. La sconfitta interna con la Roma ha ridimensionato le ambizioni nerazzurre? “Non penso che la sconfitta con la Roma e il pareggio di Torino abbiano ridimensionato le ambizioni nerazzurre. È chiaro che con Mazzarri è iniziata una stagione di ricostruzione, che mi sembra stia procedendo adeguatamente. Bisogna insistere perche è l’unica strada per toglierci molte soddisfazioni, a iniziare dall’obiettivo di conquistare un posto in Champions”. Veniamo al match col Verona, squadra rivelazione del campionato allenata da un ex nerazzurro. “Mandorlini sta lavorando molto bene a Verona, squadra solida con acquisti fatti per reggere bene la massima serie. Ma ciò detto ed esauriti i complimenti, questa partita in casa non può avere storia: queste partite si vincono e basta, se si hanno ambizioni importanti come le nostre”. Che opinione ha delle polemiche sulle chiusure delle curve per cori razziali? “C’è un problema di cultura sportiva da affrontare molto seriamente: do-
LANCIANO SUPER NEL CAMPIONATO CADETTO SERIE B
Provano a tenere il passo degli abruzzesi Cesena e Empoli
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anciano superstar in serie B. La squadra di mister Baroni è la vera sorpresa del campionato cadetti giunto oggi all’undicesimo turno. Partito senza alcun favore del pronostico, l’undici abruzzese, con il recente risultato positivo conseguito a Crotone, è tornato al comando della classifica lasciando alle proprie spalle a due lunghezze di distacco la coppia Cesena-Empoli vittoriose la scorsa settimana rispettivamente con Bari e Varese. Oggi a Lanciano scenderà il Padova finalmente tornato al successo contro la Juve Stabia dopo una partenza veramente disastrosa. E’ andata bene anche al Palermo di Iachini che ha trovato i tre punti nel po-
sticipo di lunedì col Siena diretta concorrente nella corsa alla serie A. Al Franchi ci sono state scintille fra toscani e siciliani ma alla fine, pur in inferiorità numerica per l’espulsione di Morganella il Palermo ha trovato il gol vincente regalando a Zamparini un successo importante. I rosanero questo pomeriggio sfideranno alla Favorita il Varese squadra dal dente avvelenato per la pesante sconfitta rimediata a Empoli. Stesso discorso per il Novara. La formazione piemontese è uscita con le ossa rotte dal match con la Ternana (5-0) e dopo domani al Piola col lanciatissimo Cesena di Bisoli proverà a rialzare la testa cercando una rimonta verso l’alto della classifica dove
la posizione gli compete. L’Empoli terza forza del torneo sarà invece di scena a Castellamare contro uno Stabia che non riesce più a vincere. Maccarone e compagni proveranno a rispondere alla capolista Lanciano tentando l’aggancio o il sorpasso nel caso al Padova riuscisse il colpaccio a Lanciano. Alla prova del nove dopo il successo di Pescara il Latina di Breda chiamato in quel di Carpi con gli emiliani alla ricerca dei tre punti dopo il poker incassato ad Avellino. Gli irpini, dal canto loro, quarti in classifica, andranno a Cittadella martedì sera dove si giocheranno i tre punti contro un avversario ancora sotto choc per le quattro reti incassate a Brescia sabato scorso.
vremmo tutti capire che il calcio rimane un gioco e non una guerra, uno sport che dovrebbe esaltare i sentimenti giusti e corretti della passione. L’ironia e lo sfottò all’avversario fanno parte delle regole del gioco e se fatti senza degenerare rivelano anche un lato simpatico e divertente. Ma i cori razzisti no, non sono accettabili, devono essere banditi e puniti e non devono trovare cittadinanza negli stadi. C’è bisogno che anche le società non accettino supinamente gli eventi, ma intervengano con una certa determinazione. Ne guadagnerebbe il calcio, lo spettacolo, e si darebbe un buon segnale sopratutto ai giovani”.
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RISCHIO GROSSO Milano prova a espugnare Caserta, leader del campionato
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’è Caserta. Peggior avversario non poteva incontrare l’EA7 Milano a questo punto del campionato. Sono passate poche giornate, ma l’inizio a rilento del team griffato Armani ha fatto temere il peggio. La vittoria su Varese non deve fare stappare bottiglie di champagne, ma è stata una vittoria importante. Tornando a Caserta, infatti, dopo due partite è in testa alla classifica, senza problemi e sciorinando un buon basket. All’esordio ha preso a schiaffi Venezia, mentre domenica scorsa ha espugnato Pesaro, campo notoriamente ostico. L’Olimpia sta risalendo la china, ma e proprio con la squadra di Emanuele Molin che deve dimostrare se, anche in trasferta, le cose
si stanno sistemando. I campani iniziano da Stephon Hannah, play di Chicago che viaggia a 11 punti di media, ma non con percentuali altissime. Interessante Chris Roberts, mano morbide e percentuali interessanti: oltre il 73% da due e oltre il 44% dalla linea dei 6,75 m. Michele Vitali è una guardia che con Pesaro ha provato, per alcuni sprazzi anche a giocare ala piccola. Ventidue anni con un buon 54,6% da due. Ottimo talento, buona personalità, Molin farà sicuramente affidamento su di lui anche contro l’Olimpia. Jeff Brooks è un’ala forte con molti rimbalzi nelle mani: ne ha già catturati venti in due partite, una media astronomica dalle nostre parti. L’uomo
di Louisville ha anche una buona percentuale da due (47,4%). Il centro titolare della squadra casertana è Cameron Todd Moore: 70% al tiro, buon intimidatore d’area. Ventitre anni, ancora tanto margine di miglioramento. Nella squadra di Molin non dimentichiamo Marco Mordente e Andrea Michelori: due ex di turno che conoscono molto bene i milanese e che solitamente nei momenti topici del match danno un apporto decisivo. Banchi è avvisato, anche perché al PalaMaggiò il clima sarà terribile. Le scarpette rosse provano a recuperare qualcuno ancora alle prese con guai fisici, ma fino a poche ore dal match tutto è affidato alla sorte.
VETTEL VICINO AL QUARTO TITOLO IN INDIA
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mpossibile sbagliare. Con solo quattro gare al termine e con un distacco di ben 90 punti dal diretto inseguitore Fernando Alonso, è quasi certo che Sebastian Vettel domani si laureerà campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Secondo i calcoli, anche un quinto posto gli basterebbe per aggiudicarsi il titolo iridato, a prescindere dalla posizione dello spagnolo. Difficile però che il tedesco si accontenti di un semplice piazzamento. I precedenti lo confermano: in entrambe le due edizioni della corsa, Vettel ha tagliato il traguardo per primo. Inutile ribadire che nella breve storia del Buddh International Circuit figura un solo nome in
cima a tutte le statistiche, quello del fuoriclasse di Heppenheim. Per quel che riguarda la situazione della Ferrari si è fatto sentire Luca Cordero di Montezemolo, il quale non ha affatto gradito le dichiarazioni rilasciate negli ultimi tempi dai membri del Cavallino. Monito che è giunto dritto alle orecchie di Stefano Domenicali, che non ci sta a prendersi tutte le responsabilità e l’ha ribadito in modo più o meno velato in settimana. Tuttavia anche Alonso ha manifestato più volte la delusione di non poter competere a pari armi con Vettel. Colpa degli aggiornamenti introdotti a luglio che non hanno sortito l’effetto sperato, un duro colpo considerando le modifiche apportate ai pneumatici dalla Pirelli. Le aspettative dell’australiano per domani sono almeno di salire sul podio, se non altro per difendere
il secondo posto in classifica. La gara verrà trasmessa in differita alle 15 su Rai Uno. Un evento da seguire, perché quello di domani sarà l’ultimo GP d’India sul Buddh International Circuit. Il motivo principale è lo scarso interesse del pubblico locale: al momento sono stati venduti solo 20 mila biglietti per domani, ma gli organizzatori sperano nell’arrivo degli appassionati all’ultimo minuto. Il tracciato si trova al centro di un sito di oltre mille ettari, comprendente campi da golf e due stadi. Progettato dall’architetto Hermann Tilke, lo stesso che ha disegnato i più recenti circuiti del mondiale, ha una lunghezza totale di 5137 metri con un totale di 16 curve e due rettilinei, che corrispondono alle due zone in cui è concesso l’uso del DRS, punti ideali per effettuare sorpassi.
MARC MARQUEZ VUOLE IL TITOLO IN GIAPPONE T
empi duri per Marc Marquez dopo la bandiera nera rimediata a Phillip Island, che ha di fatto riaperto il mondiale riducendo il suo vantaggio su Lorenzo a soli 18 punti. Resta comunque in vantaggio sul primo pilota Yamaha e questo gli consentirebbe di chiudere la pratica Mondiale, con una gara d’anticipo, già in Giappone. Lo spagnolo targato Honda sembra essere andato oltre l’accaduto: “Ovviamente sono dispiaciuto per quanto successo a Phillip Island, ma queste cose possono accadere. L’importante è che, ancora una volta, abbiamo dimostrato di essere competitivi
Curtis Jerrells, playmaker di Milano
e pronti alla battaglia. Adesso dobbiamo lasciarci tutto alle spalle e concentrarci su Motegi”. Al numero 93 della Honda basterà recuperare solo 8 punti in più rispetto al connazionale della Yamaha per laurearsi Campione del Mondo 2013: “Dovremo lavorare molto sul setup per accelerazione e frenata, che è un’area in cui siamo migliorati. Lavoreremo dall’inizio, seguendo il nostro normale programma e spingendo al 100% per recuperare dopo l’Australia”. Le ultime due gare terranno i sostenitori incollati alla televisione, per la lotta al titolo, almeno matematicamente, rientra anche Dani Pedrosa, dispiaciuto per le occasioni buttate via in alcune gare e per non avere a disposizione altre gare per recuperare: “Quella in Australia è stata una gara strana, ma sono soddisfatto
del lavoro fatto e di un buon secondo posto. Sono sempre impaziente di correre a Motegi, è una gara importante per la Honda e poi la pista mi piace. E’ l’ultima gara di tre consecutive e siamo un po’ stanchi, per questo sarà importante mantenere la concentrazione. La pista ha tante frenate e accelerazioni difficili e per questo bisogna trovare il giusto setup per la stabilità della moto e avere una buona trazione fuori dalle curve”. Ovviamente il più soddisfatto è il campione in carica Jorge Lorenzo, bandiera nera per Marc e vittoria per lui a Phillip Island: “Sono felice, è una vittoria importante. Non so cosa sia successo a Marquez. Abbiamo corso un grande rischio quando lui è rientrato in pista dopo il cambio gomme, perché io ero un po’ lungo e per questo ci siamo toccati”.
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RGM all’assalto contro i Caimani Al via a Milano il progetto Olimpia@school Serve una vittoria per dimenticare la sconfitta al derby RUGBY di Toni Morandi
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ugby Grande Milano, dopo la sconfitta nel derby contro l’ASR Milano, è chiamata subito al riscatto, in una trasferta che nasconde molte insidie. Il Caimani di Mantova infatti, dietro l’etichetta di neo promossa, nascondono ambizioni importanti e una campagna acquisti di valore per la categoria. Sono tra i pretendenti ai playoff e in casa promettono di costruire gran parte della loro reputazione. “Il Derby è stato una partita strana - dice Gianluca Ragusi - perché è andato tutto storto nel primo quarto d’ora. Poi siamo riusciti
a tenere il campo, ma non con sufficiente efficacia e maturità per riuscire nella rimonta. Nella seconda parte del secondo tempo, a causa di due cartellini gialli, abbiamo giocato in inferiorità numerica. Sul piano della disciplina dobbiamo senz’altro migliorare e lo faremo già da domenica”. A RGM serve una vittoria per ritrovare morale: “Siamo una squadra molto giovane - afferma il ds Antonio Raimondi - e cadute come quella di domenica scorsa, fanno parte del percorso di crescita. Domenica avevamo in campo una formazione che rientrava nelle regole del campionato Under 23 dello scorso anno. I ragazzi erano abbattuti dopo la partita, ma già lunedì all’allenamento c’era lo spirito giusto, la
volontà di riprendersi e soprattutto quella di dare una risposta principalmente come squadra. Ho visto un gruppo davvero molto unito e questo è un segnale importante, che dice che non lasceremo per strada nulla d’intentato”. Dopo quattro partite sarà fondamentale il recupero: “La condizione fisica generale è buona - continua Antonio Raimondi - anche se naturalmente qualche piccolo acciacco c’è. Domenica non ci sarà Baraggia, ma contiamo di recuperare Mantovani e Guizzetti assenti la scorsa settimana. E’ rientrato dall’Australia Bissolotti e potrebbe diventare importante nelle prossime settimane. Possiamo essere ottimisti e attendere una crescita della squadra”.
Foto di Alessandro Fornasetti
E’ un progetto voluto dall’EA7 e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
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tto classi per otto squadre. Al via a Milano il progetto Olimpia@school, voluto da Pallacanestro Olimpia Ea7 – Emporio Armani Milano e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, che coinvolgerà otto istituti superiori di Milano e provincia: i licei scientifici Vittorini, Vittorio Veneto, Salesiani di Sant’Ambrogio e Cardano, il liceo classico Beccaria, l’Itis Alessandrini di Vittuone, l’Itis Ettore Conti e l’ITCS Verri entrambi di Milano. “Si tratta di un progetto formativo - commenta Marco Bussetti, dirigente ufficio attività sportive dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia - che veicola in modo immediato valori importanti dal rispetto delle regole e dell’avversario, allo spirito di gruppo e al senso di appartenenza, valorizzando le potenzialità individuali di ogni studente. Infatti la classe-squadra parteciperà al progetto prevedendo un ruolo per ogni studente. Non ci saranno solo i ‘giocatori’ che scenderanno direttamente in campo, ma anche l’allenatore, il secondo allenatore, i dirigenti, il medico, il
massaggiatore, l’addetto stampa, il fotografo. Una squadra al completo in cui la parola ‘collaborazione’ sarà il vero capitano”. Dello stesso parere il general manager dell’Olimpia Milano, Flavio Portaluppi: “Questa collaborazione con l’Ufficio Scolastico per la Lombardia ci rende orgogliosi – afferma Portaluppi – sia per il suo valore tecnico, promozionale che educativo. Da anni la nostra società è impegnata nella diffusione di valori etici e di inclusione dei giovani, in campo e fuori, nelle proprie attività”. Il progetto - Ad un primo incontro tra la dirigenza Olimpia, il docente di educazione fisica e la classe che avverrà nell’ora di educazione fisica e sarà utile a spiegare ai ragazzi gli obiettivi e le modalità di svolgimento del progetto, seguirà un incontro tecnico-pratico nella palestra della scuola con un allenatore del settore giovanile della società insieme ad un giocatore della prima squadra. Il coach svolgerà un regolare allenamento, pianificato insieme al docente, con il giocatore e con gli studenti aiutandoli nell’apprendimento di
alcuni fondamentali. Obiettivo sarà prepararsi per il Game Day, una gara di palleggio, passaggio e tiro tra due istituti durante una delle partite di Euroleague 20132014. In primavera verrà poi svolta OlimpiaDì, una mattinata in programma nelle strutture del Lido, nella quale tutti gli istituti si sfideranno nelle gare proposte (palleggio-staffetta slalom; passaggio-quadrato; Tiro- shoot contest; Tiro – fulmine; Tiro – infinity; 3c3 maschile e 3c3 femminile). E’ stato studiato da Olimpia EA7 un sistema di punteggio che comprenderà anche un bonus per ogni “tifoso” (compagni di altre classi, docenti, genitori) portato dalla classe alle partite di Euroleague e il “Premio comunicazione” per la classe più attiva nella produzione di foto, video, articoli relativi al progetto. La prima sfida al Game Day-Euroleague 2013-2014 si disputerà il 15 novembre p.v. nell’incontro Olimpia EA7- Strasburgo. In campo gli studenti dell’ITT Ettore Conti e dell’ITIS Alessandrini Vittuone.
Gli allievi dell’ITT Ettore Conti insieme con Angelo Gigli
RUSSO CAMMARELLE VALENTINO TRE MEDAGLIE AI MONDIALI DI BOXE Il lombardo e i due campani tengono alto il pugilato italiano PUGILATO
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lemente Russo, Roberto Camerelle e Domenico Valentino In Kazakistan. I rappresentanti italiani del pugilato dilettantistico conquistano meritatamente una finale. Clemente Russo, il pugile di Marcianise, conquista la finale battendo il croato Calic nella categoria dei 91 kg dominando senza alcuna difficoltà. Il verdetto è stato unanime. Si prevede una finale con l’azero Mammadov, idolo di casa che ha superato il cubano Savon dato per favorito. Per Domenico Valentino, invece, non è stato facile il passaggio del turno nella categoria 60 chili. Isayev ha dettato i tempi costringendo, in più di un occasione, il nostro pugile a ritmi indiavolati sin dalla pri-
ma ripresa. Ma l’esperienza di Valentino ha avuto la meglio sul pugile di casa. Altra vittoria in scioltezza quella del super massimo Roberto Camerelle, opposto al croato Hrgovic. Il colosso di Cinisello Balsamo, con la potenza dei suoi colpi, avrebbe potuto chiudere anche prima del limite,
Clemente Russo
ma l’esperienza gli ha insegnato che un combattimento, se possibile, è meglio gestirlo che rischiare. Sconfitto invece Manuel Fabrizio Cappai, peccato, è andato molto vicino dal compiere l’impresa contro l’imbattuto pugile cubano Vieta Soto. Il cagliaritano esce comunque a testa alta
e con gli onori del ring. Tutto da rifare, invece per Vincenzo Mangiacapre. Il campano ha erroneamente sottovaluto l’incontro con Yeleussinov, già battuto alle Olimpiadi di Londra, nella categoria 69 Kg. Nulla ha potuto arrendendosi ai colpi del pugile di casa.
Roberto Cammarelle
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Un Halloween da impazzire
Le festa delle zucche riempie le discoteche del mondo
Halloween tutto meneghino A utentico capodanno d’autunno, giovedì 31 ottobre Halloween trova a Milano una ideale location dove divertirsi sino all’alba. Per gli amanti della techno di qualità, meta obbligata l’Amnesia, che ha appena festeggiato il suo undicesimo compleanno. In consolle Sven Vath e Maurizio Schmitz; per un divertimento musicale globale, niente di meglio di Monsterland Festival In The Circus presso l’ex
Stormy Six e Moni Ovadia insieme
Depositivo dei Treni in Porta Genova, con tanto di area trucco. All’insegna del suo mantra House Forever, Joe T Vannelli è allo Shu con la sua one-night Supalova e la diretta radiofonica su m2o. Per chi volesse uscire dalla cerchia dei Navigli, meritevoli le serate al Fellini di Pogliano Milanese con gli eventi prodotti da Big Mama Production e l’Arena di Mendrisio con un party a sorpresa. E che la notte sia con voi.
ornano gli Stormy Six con un nuovo album di inediti a distanza di 31 anni dalla loro ultima fatica discografica. Già di suo questa è una notizia strepitosa ma non é tutto. In “Benvenuti Nel Ghetto” infatti, insieme alla band, c’è un’altra grande presenza, quella di Moni Ovadia. Due significative entità artistiche e culturali si uniscono (direttamente per la prima collaborazione artistica organica) in un pro-
COPERTINA D’AUTORE
Alla Triennale il linguaggio della cover nella comunicazione
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a copertina è la finestra sull’attualità del nostro mondo, è ciò che ci seduce prima dell’acquisto di qualsiasi giornale. La mostra,100 copertine d’artista ideate in esclusiva per l’ inserto “la Lettura” del Corriere della Sera, al palazzo della Triennale di Milano dal 16 ottobre al 24 novembre, ci conduce alla riscoperta della grafica più raffinata e colta. Le 100 copertine dell’inserto “La lettura” sono la prova dice l’art director, Gianluigi Colin, di aver infranto quella barriera che separa l’arte colta dalla vita quotidiana. L’arte in copertina è un modo per far conoscere a un pubblico più vasto le idee degli artisti contemporanei attraverso un’immagine. Un
connubio felice, che non coinvolge solo l’arte ma anche l’esperienza grafica, il fare copertina come esperienza per illustrare un evento, un notizia di cronaca o semplicemente un segno per esprimere l’assenso o il dissenso di un fatto. Alle volte la pregnanza di un’immagine ci racconta più di mille parole, perché arriva nel profondo. E questo è ciò cui l’arte vuole arrivare, uno sguardo di riflessione su una realtà in continua trasformazione, come lo sono queste cover, diverse per linguaggio, stile e tecnica. E gli artisti in campo sono molti e importanti: da Anselm Kiefer a Michelangelo Pistoletto, da Emilio Isgrò a Bill Viola, Mimmo Paladino, Vanessa Beecroft, Arnaldo Pomodoro, Gabriele Basilico, Anish Kapoor, Christo, Fernando Botero, David LaChapelle e poi l’ultima di questa settimana dell’artista Yoko Ono che ci invia in copertina un’augurio di buona colazione e di buona giornata. L’idea della mostra, nasce, dice il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, per dare continuità alla tradizionale rivista culturale, “La lettura”, mensile illustrato del Corriere della Sera pubblicato dal 1901 fino al 1945 che aveva, fin dal suo esordio, un volto colto ma anche popolare e faceva riferimento a una media borghesia con il desiderio di ac-
abri Fibra si unisce a Run DMC e A-Trak nell’ultima campagna di adidas Originals. L’ultimo capitolo della campagna Unite All Originals viene solennizzato dalla presenza del rapper italiano che ha rappato sulla traccia originale di Run DMC e A-Trak, prendendo ispirazione dalle idee condivise in rete dai suoi fan con l’hashtag #unitewithfabrifibra. Il risultato è questo pezzo inedito tutto da ascoltare e vedere in un video
carico di animazioni ed effetti grafici nel quale Fibra stesso si aggira tra i grattaceli di New York insieme ai Run DMC.
Unite All Originals incontra Fabri Fibra
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di Marby
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culturarsi. E, infatti ,nell’arco di mezzo secolo scrivono sulla rivista le firme più prestigiose della prima metà del ‘900. La sua caratteristica principale era quella di avere una copertina ideata dagli illustratori più noti dell’epoca: da Enrico Sacchetti, al prestigioso Marcello Dudovich, dal fiabesco Umberto Brunelleschi al caricaturale Sergio Tofano (alias «Sto»). “In questi due anni - dice De Bortoli - abbiamo voluto rilanciare la bellezza di quell’antica rivista e abbiamo ideato un’inserto culturale degno di aver in copertina ogni volta un’artista diverso che ci desse un interpretazione della realtà. Quello che abbiamo chiesto agli autori-artisti è: come vedete la realtà che vi circonda? Qual è il messaggio caratteristico che tra venti o trent’anni vorreste consegnare ai posteri?” Ma l’idea più interessante di questa rassegna è anche quella di aver organizzato un concorso a cui hanno partecipato artisti di fama mondiale insieme ad artisti e illustratori esordienti. Al concorso iniziato nel 2011 hanno partecipato circa 600 autori, di cui una selezionata, Antonia Barbarossa. L’auspicio è che attraverso mostre e iniziative di questo genere, anche la grafica e l’illustrazione ritornino ad essere un modo per comunicare il nostro tempo.
getto di grande impegno storico e civile per raccontare in parole e musica la drammatica rivolta del ghetto di Varsavia del 1943. Gli Stormy Six in 11 tracce inedite e in perfetto stile con la storia della band rievocano quell’episodio storico supportati dalle parole dell’attore regista Moni Ovadia. Il tutto è stato registrato lo scorso 20 aprile 2013 al Teatro Ariosto di Reggio Emilia.
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l 31 ottobre prossimo il dj Global Byte con il suo suono EDM sarà tra i dj che faranno ballare il popolo del “Monsterland Halloween Festival in The Circus”, presso l’ex Deposito dei Treni FS di Milano (via Valenza 2, Porta
Monsterland Halloween Festival con Global Byte Genova). Circus di nome e di fatto, in quanto il party milanese viene allestito e sviluppato in autentici tendoni da circo, una location creata appositamente per vivere una notte magica,
senza tempo, nella quale travestirsi e trasformarsi come meglio aggradi. Mai come in questa circostanza sarà obbligatorio mascherarsi e truccarsi: saranno questi gli autentici lasciapassare
per l’evento. Tra gli altri guest, Monoloc, Emerson, Franchino, Vitalic, Ambivalent, Datura, 00 Zicky, Stephan Esse, B.Converso, Andres Diamond.
Altri inediti per Ellie Goulding “H
alcyon Days” di Ellie Goulding contiene sette nuove tracce, tra le quali il singolo “Burn” che ha debuttato al primo posto della classifica dei brani più venduti in Gran Bretagna, ed è la nuova edizione del suo secondo album di platino, “Halcyon” (che conteneva “Anything Could Happen”, “Explosions” e “I Need Your Love”). L’artista, spesso al fianco di Calvin Harris, vanta collaborazioni con Madeon, DJ Fresh, Burns e Nate Ruess dei Fun. Classe ’86, la Goulding aggiunge un nuovo tassello alla sua discografia sempre in equilibrio tra musica electropop e indie folk. Dal suo debutto nel 2009 a oggi vanta brani di successo, preziose collaborazioni anche con Tinie Tempah, Jessie J e Skrillex.
*** Manuela Arcuri aspetta un bambino. ***
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a bella attrice italiana annuncia la gravidanza promettendo, però, di tornare più in forma e bella di prima. Si sa, la maternità rende sempre più belle. Manuela è raggiante: “…Ero a casa, lo aspettavo e ci speravo. Il mio compagno era al lavoro e la sera, quando è tornato, gli ho preparato una bella cenetta romantica e gli ho dato la bella notizia”. Con il compagno Giovanni Di Francesco sembra fare sul serio. A quando le nozze? Sembra essere nell’aria ma non ancora confermato e soprattutto smentisce il loro matrimonio fatto in gran segreto, come si vociferava: “Quanto piace ai giornali chiacchierare su di me! Non è vero che ci siamo sposati, abbiamo solo due fedine di fidanzamento e io l’ho messa sulla mano sbagliata, quella degli sposi. In futuro vogliamo sposarci, me lo immagino in spiaggia con il mare
sullo sfondo”. In occasione della gravidanza, e non solo, come confermato dalla stessa attrice, si prenderà il tempo necessario per recuperare e soprattutto per godersi e coccolare il bambino: “Dopo la nascita di mio figlio
*** Eros Ramazzotti
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50 anni continua una vita che procede a gonfie vele dopo alcuni bassi, come dichiarato dallo stesso cantante. Come sempre, è l’amore a dare la forza, quella forza capace di farci sentire imbattibili. L’amore, soprattutto per Eros, è sempre stato la forza motrice, a partire da Michelle Hunziker, dalla quale e divor-
ziato da ormai 11 anni e madre della sua primogenita Aurora. Con Michelle ha conservato un rapporto sano fatto anche di complicità: “Da me non sentirete una parola negativa su Michelle. A volte ho peccato di troppa sicurezza, ho fatto lo sborone. Il fondo l’ho toccato nel 2001. Pensavo di avere in mano tutto,
non tornerò subito al lavoro, mi prenderò una pausa di qualche mese solo per lui”.
anche un patrimonio economico, e non avevo in mano niente. Ero diventato uno spendaccione, a mia insaputa. Lì ho capito che il tuo vero patrimonio è dato dall’amore della gente. Se non hai quello non hai nulla”. Oggi il cantante romano vive felicemente la sua storia d’amore con la top model Marica Pellegrini, madre della secondogenita Raffaella. “Questo 50° compleanno coincide con la mia quinta rina-
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Rocío Muñoz Morales
embra, secondo le voci gossippare, che abbia proprio fatto perdere la testa a Raoul Bova. I due si sono conosciuti due anni fa durante le riprese del film “Immaturi - il viaggio”, lui interpretava la parte del marito che tradisce e lei quella dell’amante. Il caso gioca a favore delle voci. Raul Bova si separa dalla moglie Chiara Giordano dopo 13 anni di matrimonio e si fa beccare con lei in un albergo in Spagna. Sembra che il nostro attore abbia perso la testa per la venticinquenne spagnola, attualmente impegnata ancora nelle riprese di un film. Di Bova sappiamo praticamente tutto, ma chi è la bella e sexy spagnola? Dopo il film con Bova, dove mostrava un lato B da far perdere la testa a molti uomini, probabilmente anche al nostro attore, ha
scita: perché vivo accanto a una persona giusta come Marica e alle figlie Aurora e Raffaela, che mi amano davvero. Per amore ho smesso di fumare. Da quattro anni amo perdutamente Marica, amo la bambina nata da questa unione, amo Aurora. Con la mia compagna il rapporto va sempre migliorando. Spero di avere conferme con il passare dei giorni”
*** Alexander George, figlio di William e Kate
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erzo in linea di successione al trono britannico, È stato battezzato, si potrebbe dire, a porte chiuse. Pochissimi gli invitati anche della famiglia reale. La cerimonia si è tenuta nella Chapel Royal di St. Jame’s Palace in compagnia di 22 invitati tra cui la Regina Elisabetta e consorte, il nonno Carlo con Camilla e nonni materni. Il piccolo Principe è arrivato in braccio al suo elegante papà con la mamma, anche lei elegantissima e dalla linea perfetta. Dopo la cerimonia, tutti gli invitato hanno proseguito i festeggiamenti a Clarence House con un “tea party”. Auguri al piccolo Alexander e all’intera famiglia reale.
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calcato, già famosa, le scene dell’intera Spagna e non solo. Ha alle spalle già u n a
lung a carriera
come danzatrice pro-
fessionista e il programma televisivo ‘Mira Quién Baila’ le ha dato notorietà facendola conoscere al grande pubblico. Ha anche accompagnato in tour il cantante Julio Iglesias e David Bustamante oltre ad intraprendere la carriera di fotomodella posando per importanti riviste. Dopo il film diretto da Paolo Genovese si sono aperte anche le porte del cinema, come anzidetto la bella madrilena è attualmente impegnata nelle riprese del film ‘The Glorious Seven’ diretto da Harald Franklin. Non c’è che dire, per Rocío è un periodo veramente d’oro sia nell’ambito professionale che, se le voci fossero confermate, nella vita privata.
*** Kevin Boateng e Melissa Satta
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i preparano a chiudere l’anno con un grande dono sotto l’albero di Natale, un figlio. La voglia di maternità dell’ex velina, per nulla contrastata dal Boa, sembra prendere il sopravvento. Melissa non ne ha mai fatto mistero, vuole una famiglia e un figlio. L’ex attaccante del Milan, ora gioca a Düsseldorf, ha già un figlio di 5 anni avuto da una precedente relazione: “Ho un figlio di 5 anni, vive con sua mamma in Germania e non l’ho visto molto. Adesso sarà più facile perchè abita a 30 Km da me. Non sono stato con lui ogni giorno, non so se sono un buon
padre oppure no, devo ancora mettermi alla prova.” Il calciatore e Melissa voglio fare sul serio, la notizia dell’arrivo della cicogna potrebbe arrivare prima della fine dell’anno. Il calciatore è innamorato della sua compagna che trova speciale e non ha dubbi, sarà una mamma perfetta: “Vedo in lei la mamma dei miei figli. Melissa è ancora una bambina ma quando arrivano le cose serie è molto matura. Quando vedo i bambini che impazziscono per lei penso ‘Questa è una mamma perfetta’.
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