CON LAUNTESTA ALLA CHAMPIONS REGALO PER SAN VALENTINO Vomenica 14 febbraio 2014 Anno 4 n 7
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Parola al Baffo
IL BOLOGNA NON SCHERZA
Il commento della bandiera interista Sandro Mazzola pag 5
LA PARTITA Milan
Il ritorno del fattore campo
Andrea Anelli
pag 2
INTERVISTA Cesare Maldini
Balotelli non è un problema E. Tramacere
pag 5
PALLA ALL’ONOREVOLE intervista Raffaele Baldassarre europarlamentare
“Milan, cambia modulo e metti in campo più determinazione”
Lara Comi
pag 8
COPPA ITALIA
Milan
Bologna
Finalissima
Napoli-Fiorentina
Marjlja Bisceglia pag 8
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Pensiero Stupendo... 2
venerdì 14 febbraio 2014
IL RITORNO DEL FATTORE CAMPO SI RIPARTE DA PAZZINI
di Beppe Vigani
N
embi sul Milan. La sconfitta contro il Napoli condanna Clarence Seedorf a una situazione kafkiana: meglio il Milan di Allegri? Non vi sono dubbi sulla liceità della domanda, ma la risposta è introvabile. Il club rossonero esigeva un cambiamento e così è stato. Il settore tecnico, di solito, è il primo a pagare. Cose vecchie che fanno brodo. Stasera c’è il Bologna, squadra che si è risollevata con un colpo clamoroso. Differenza di umori, in sostanza la dicotomia del momento. Questa volta Seedorf è con le spalle al muro: vincere per allontanare i dubbi della società. Quali non è dato sapere, mentre sarebbe curioso che cosa eventualmente penserebbe Silvio Berlusconi, qualora l’olandese guidasse la squadra in un’altra magra figura. Contro i felsinei non conta giocare bene, per quello c’è tempo, ma vincere, e il tempo per questo non è mai sufficiente. La pazienza porta tempo, allontana la fretta e addomestica le nevrosi dell’immediatezza. Settimana prossima c’è la Champions e il Milan deve dare una scossa a questo periodo e in ogni modo deve recuperare Balotelli, mai così giù come in questi ultimi giorni. Facciamo tutti il tifo per lui, umanamente parlando, ma che non sia l’ennesima scusa per nasconderci qualcosa d’irrisolto del suo carattere, come direbbe Mourinho, “naif ”. Per il resto la musichetta farà il resto. Dall’altra parte del Naviglio l’umore è salito di un punto, ma niente entusiasmo da Oscar. Non ce n’è motivo. La vittoria contro il Sassuolo ha esaurito una vena maledetta che durava da troppo tempo. Una buona partita per abnegazione, ma c’era pur sempre la penultima in classifica che ha cambiato 8/11 e allenatore, facile avere delle difficoltà oggettive. La sfida di domani con la Fiorentina dirà se è passata la crisi nerazzurra o se la convalescenza è ancora lunga. Per il momento il calcio prodotto dalle squadre milanesi ha convinto nessuno e la cosa peggiore è che la classifica lo conferma. Niente drammi se una delle due squadre ci lascerà le penne, l’importante sarà capire cosa fare. C’è un frase che sovente occupa i miei pensieri: “Occorre molto tempo per imparare che in realtà non si ha un bel niente da fare. E quasi sempre è proprio allora che si comincia finalmente a fare qualcosa”.
la partita
U
Andrea Anelli
na volta una gara come quella di questa sera sarebbe stata preparata in modo diverso. Possibilità di turn over elevata, quantità di concentrazione relativamente bassa e impegno minimo sindacale nei novanta minuti. Oggi il Milan è una squadra diversa, una società diversa e anche il tifoso medio, ormai, ha iniziato a tarare le proprie aspettative in base alla cruda realtà dei fatti. I rossoneri sono impantanati nelle zone basse della classifica e hanno l’obbligo di risalire almeno al quinto posto per trovare uno sbocco in Europa nella prossima stagione e l’obiettivo, nonostante tutto, è alla portata. Sette punti da recuperare (al momento) all’Inter non sono un’infinità ma l’inversione di tendenza deve essere netta almeno nei turni casalinghi. Proprio in questi giorni in cui si parla (ancora!) di unpossibile
San Siro deve aiutare la squadra in difficoltà impianto creato ad hoc solo per i rossoneri in stile Juventus Stadium, bisogna a tutti i costi tornare a sfruttare il fattore campo. San Siro e le sue tribune possono essere un’arma a doppio taglio. Tanto spietate e fredde con chi non si mostra degno di indossare la maglia, per poco impegno o per un livello tecnico inferiore alla sopportazione, quanto calde e osannanti nei confronti di chi non risparmia una sola goccia di sudore o accende le luci con giocate di classe. Il fattore campo deve tornare a essere un valore aggiunto, uno spauracchio per chi calca quel terreno magari solo due volte l’anno e si trova a guardarsi attorno intimorito da un ruggito che, negli anni, ha dato il suo bel contributo. A inizio stagione sembrava addirittura quasi il contrario, un paradosso. C’è tanto lavoro da fare per arrivare a questo e lo sanno tutti, primo della lista Clarence See-
Milan
STADIO
In Casa Ultima Vittoria 19/1/14 Milan-Verona 1-0 Ultimo Pareggio 2/2/14 Milan-Torino 1-1 Ultima Sconfitta 3/11/13 Milan-Fiorentina 0-2
MEAZZA
Il Bologna non vince da oltre cinque anni
M
ilan-Bologna profuma di storia. I felsinei arrivano a Milano per la 67ª volta. Per i rossoneri 37 vittorie contro 12 dei rossoblu. I pareggi sono 17. La vittoria più clamorosa dei sette volte campioni d’Europa, allenati all’epoca da Arrigo Sacchi, risale alla stagione 19901991, quando alla 32ª giornata vinsero per 6-0. Tripletta di Van Basten e gol di Evani, Simone e Rijkaard . Per quanto riguarda gli emiliani, la miglior vittoria è datata 1932/1933, quando alla 30ª giornata s’imposero per 3-0 con gol di Schiavio e doppietta di Biavati. In Milan-Bologna, sono state messe a segno 175 reti: 120 dei rossoneri e 55 degli emiliani. Il maggior numero di reti sono state realizzate nella ripresa: 111
statistiche Severa Bisceglia contro le 64 del primo tempo. Nel primo tempo è andato più a segno il Milan (45 gol contro 19 degli avversari). Anche nella ripresa la parte del leone l’hanno fatta i rossoneri con 75 gol contro 36 del Bologna. L’ultimo successo dei rossoblu risale alla 1ª giornata della stagione 20082009 grazie al 2-1 in rimonta: gol di Di Vaio, pareggio di Ambrosini, e match-point di Valiani. L’ultima vittoria dei rossoneri risale alla 21ª giornata della scorsa stagione: fece tutto il Milan con doppietta di Pazzini e autorete di Mexes.
Marco Van Basten, autore di una tripletta nella stagione 90-91
ORE 20.45
Bologna In Casa Ultima Vittoria 22/12/13 Bologna-Genoa 1-0 Ultimo Pareggio 19/1/14 Bologna-Napoli 2-2 Ultima Sconfitta 2/2/14 Bologna-Udinese 0-2 Fuori Casa Ultima Vittoria 9/2/14 Torino-Bologna 1-2 Ultimo Pareggio 26/1/14 Sampdoria-Bologna 1-1 Ultima Sconfitta 6/1/14 Catania-Bologna 2-0
Fuori Casa Ultima Vittoria 26/1/14 Cagliari-Milan 1-2 Ultimo Pareggio 8/12/13 Livorno-Milan 2-2 Ultima Sconfitta 9/2/14 Napoli-Milan 3-1
Allenatore:
Clarence Seedorf
Arbitro: Mauro
MILAN (4-2-3-1) Abbiati;
Sándor Márai, scrittore e giornalista ungherese
dorf che sapeva di non essere un mago, ma forse non si aspettava una squadra tanto svuotata. Per il momento la possibilità di cambiare modulo tattico non è nella lista delle “cose da fare” dell’olandese e allora sotto di nuovo con la difesa vista a Napoli e i due mediani di peso davanti. Il capitano, Riccardo Montolivo, è probabile però che torni in possesso della sua posizione in campo a discapito di uno tra De Jong ed Essien. Data la settimana non semplice di Mario Balotelli è probabile che Seedorf opti per l’inserimento dal primo minuto di Pazzini; ma il vero nodo da sciogliere è capire chi metterà alle sue spalle. Come prima uscita è andato molto bene il giovane marocchino Adel Taarabt che troverà sicuramente un maglia da titolare, gli altri invece sono un grosso punto di domanda. Kakà potrebbe restare ai box per tirare un po’ il fiato, Robinho rimarrà out per almeno una decina di giorni senza contare anche l’assenza di Birsa e quella del lungo degente El Shaarawy. Insomma potrebbe trovare spazio Honda e magari il giovane Saponara, tutti elementi inutilizzabili in Champions mercoledì contro lì’Atletico Madrid. Nelle file rossoblu è appena partito Diamanti direzione Cina ma pare sia già nata una nuova stella, Cristaldo.
L‘anno scorso decise l’attaccante
Abate, Rami, Zapata, De Sciglio; Montolivo, Muntari; Honda, Kakà, Taarabt; Balotelli
Allenatore Davide Ballardini
Bergonzi di Genova
(3-5-2) Bologna Curci; Antonsson, Natali, Mantovani, Garics, Kone, Perez, Christodoulopoulos, Morleo; Cristaldo, Bianchi.
venerdì 14 febbraio 2014
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MILAN-BOLOGNA TRIPLICHIAMO CON LA GIOCATA 1 + GOL PIL BOLOGNA FA PAURA MA IL MILAN CE LA FARA’ Fondamentale sarà quanto Atletico ci sarà nella testa dei rossoneri
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iornata 24 della Serie A e nel giorno di San Valentino a San Siro il Milan, deluso dalla prestazione di Napoli, affronta il rigenerato Bologna di Ballardini che, dopo il successo di Torino, ha ritrovato motivazioni che sembravano seppellite dopo il trasferimento di Diamanti alla corte di Lippi in Cina. Settimana complicata quella dei rossoneri che hanno dovuto fare i conti con il post Napoli in cui la squadra di Seedorf ha mostrato limiti strutturali e un equilibrio precario che non consente di sfruttare a pieno le potenzialità, comunque di rilievo, degli attaccanti. Il problema non è solo dare una risposta importante davanti al proprio pubblico, ma anche quello di dover pensare a quella che è diventata la doppia sfida dell’anno, ormai prossima, con l’Atletico Madrid in Champions. E attenzione all’ottimo momento dei rossoblu, per molti già condannati, ma che hanno dato un segnale importante con una prova di grande carattere in trasferta contro i granata; un 2-1 firmato dalla doppietta di Cristaldo che, proprio al Milan, all’andata segnò il suo primo gol in A. Questa serie di fattori ci porta a prendere in considerazione la giocata 1 + Gol con i rossoneri vincenti ma che potrebbero
confermare questa non proprio eccellente caratteristica di subire gol di fronte ad una squadra che si potrebbe chiudere, in fondo un punto non lo si butterebbe, cercando di ripartire appena possibile: questa opzione è offerta a 2,95, soluzione interessante anche in singola. Non dimenticatevi che scommettere Live su questo evento è possibile, basta scaricare una delle tante applicazioni dei maggiori concessionari italiani dal vostro Smartphone, Iphone o Tablet ed entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimento del match. Scommettete Live sulla vostra squadra del cuore ed esultate il doppio, ma ricordatevi di farlo con RESPONSABILITA’. Attenzione alla sfida di domani sera del “Franchi” tra Fiorentina e Inter con i
1 X 2
scommesse
Pino Sardiello viola freschi finalisti della Coppa Italia che vogliono tenere la scia del Napoli in chiave Champions ma di fronte c’è l’Inter di Mazzarri in cerca di riscatto dopo un periodo molto negativo, reso meno pesante dalla vittoria con il Sassuolo. Da non sottovalutare l’aspetto fisico con i viola alla quinta partita in due settimane e prossimi al ritorno dell’Europa League, mentre i nerazzurri, non sottoposti a questa serie di impegni ravvicinati, potrebbero essere più efficaci nella ripresa, ecco perchè vi proponiamo la giocata sul segno X, quotata intorno al 3,30 ed in alternativa una giocata molto più rischiosa ma tremendamente remunerativa: parziale/finale 1/X con i viola avanti al 45’ e parità al termine....14 volte la posta....sarebbe un gran colpo. Come pensiero per il giorno degli innamorati vi proponiamo il podio delle quote Antepost sulla vincente Champions ed Europa League: Bayern 3,40, Real 5 e Barcellona 6 nella massima competizione europea, con il Milan oltre quota 40, mentre nella vecchia coppa Uefa Juve a 4, Tottenham a 8 e Napoli a 9, con Fiorentina a 12 e Lazio a 28. In bocca al lupo.
LA CLASSIFICA Pos. Squadra P.ti G V N 1 Juventus 60 23 19 3 2 Roma 51 22 15 6 3 Napoli 47 23 14 5 4 Fiorentina 44 23 13 5 5 Inter 36 23 9 9 6 Verona 36 23 11 3 7 Parma 33 22 8 9 8 Torino 33 23 8 9 9 Lazio 32 23 8 8 10 Genoa 30 23 8 6 11 Milan 29 23 7 8 12 Sampdoria 28 23 7 7 13 Atalanta 27 23 8 3 14 Udinese 26 23 8 2 15 Cagliari 24 23 5 9 16 Bologna 21 23 4 9 17 Chievo 18 23 4 6 18 Livorno 17 23 4 5 19 Sassuolo 17 23 4 5 20 Catania 16 23 3 7
S Gf Gs +/1 56 18 38 1 45 11 34 4 47 27 20 5 42 24 18 5 40 27 13 9 39 37 2 5 32 27 5 6 36 30 6 7 29 29 0 9 24 28 -4 8 36 35 1 9 27 32 -5 12 24 32 -8 13 25 32 -7 9 21 32 -11 10 22 39 -17 13 16 32 -16 14 22 41 -19 14 23 49 -26 13 16 40 -24
classifica marcatori Pos. Giocatore Gol Squadra 1. Giuseppe Rossi 14 Fiorentina 2 Carlos Tévez 13 Juventus 3 Gonzalo Higuaín 12 Napoli 3 Ciro Immobile 12 Torino 3 Domenico Berardi 12 Sassuolo 6 Arturo Vidal 11 Juventus 6 Luca Toni 11 Verona 8 Alessio Cerci 10 Torino 8 Rodrigo Palacio 10 Inter 10 Éder 9 Sampdoria 10 José Callejón 9 Napoli 10 Germán Denis 9 Atalanta
er un soffio, secondo i bioritmi, il Milan dovrebbe farcela ad avere la meglio sul Bologna. I valori complessivi della squadra di Seedorf si aggirano attorno al 6.07 contro il 6.03 dell’undici di Ballardini. La differenza è lieve, anzi lievissima, però salvo cambiamenti di formazione dell’ultima ora, il verdetto premierebbe il Milan, allontanando le ombre di una crisi emergente dopo la sconfitta rimediata sabato scorso al San Paolo col Napoli. In prospettiva dell’impegno di Champions League con l’Atletico Madrid un successo col Bologna sarebbe importante soprattutto sul piano emotivo dove il Milan
pecca parecchio in questi ultimi tempi. Per quanto riguarda i ragazzi di Seedorf il più tonico risulta Kakà grazie al 6,34 emerso dal totale dei bioritmi. In buona forma si presenta anche Abbiati con 6,29 seguito a breve distanza da Emanuelson (6,20) e da Essien (6,17) a loro volta tallonati da Balotelli con 6,15. Non molto in palla pure Pazzini fermo a quota 6,12. Non tanto bene Honda con 6,10. Basso l’allenatore Seedorf con un 6 secco. Per il Bologna Cristaldo è davanti a tutti con un buon 6,34 che fa ben sperare i tifosi del Balanzone. Anche Garics va benissimo col suo 6,39, stessa quota registrata
TURNO ODIERNO 24ª Giornata
Venerdì 14 Febbraio 20:45 Milan-Bologna Stadio Giuseppe Meazza, Milano Sabato 15 Febbraio 20:45 Fiorentina-Inter Stadio Artemio Franchi, Firenze Domenica 16 Febbraio 12:30 Catania-Lazio Stadio Angelo Massimino, Catania 15:00 Cagliari-Livorno Stadio Sant’Elia, Cagliari 15:00 Sassuolo-Napoli Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia 15:00 Atalanta-Parma Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 15:00 Juventus-Chievo Juventus Stadium, Torino 15:00 Genoa-Udinese Stadio Luigi Ferraris, Genova 20:45 Roma-Sampdoria Stadio Olimpico, Roma Lunedì 17 Febbraio 20:45 Verona-Torino Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona
PROSSIMO turno 21ª Giornata
Bologna-Roma Livorno-Verona Inter-Cagliari Chievo-Catania Udinese-Atalanta Sampdoria-Milan Juventus-Torino Lazio-Sassuolo Parma-Fiorentina Napoli-Genoa
bioritmi
Enzo Occhiuto dal bomber Bianchi pronto a colpire la difesa rossonera al primo errore. Fra i pali Curci registra uno 6,03 mentre Perez e Antonson hanno dei valori attorno al punto 6. Chi non sta molto bene in chiave bioritmica è il difensore Natali con 5,60. Il tecnico Ballardini, infine, tocca quota 5,80, molto basso rispetto al collega Seedorf.
MIGLIOR ATTACCO Pos. 1 2 3 4 5 6 7 7 9 10 11 12 13 13 15 16 16 18 19 19
Squadra Gol fatti Juventus 56 Napoli 47 Roma 45 Fiorentina 42 Inter 40 Verona 39 Torino 36 Milan 36 Parma 32 Lazio 29 Sampdoria 27 Udinese 25 Genoa 24 Atalanta 24 Sassuolo 23 Bologna 22 Livorno 22 Cagliari 21 Chievo 16 Catania 16
Miglior DIFESA Pos. Squadra Gol subiti 1 Roma 11 2 Juventus 18 3 Fiorentina 24 4 Parma 27 5 Inter 27 5 Napoli 27 7 Genoa 28 8 Lazio 29 9 Torino 30 10 Udinese 32 10 Cagliari 32 10 Atalanta 32 10 Chievo 32 15 Milan 35 16 Verona 37 17 Bologna 39 18 Catania 40 19 Livorno 41 20 Sassuolo 49
venerdì 14 febbraio 2014
JONATHAN EZEQUIEL CRISTALDO SEEDORF NON SUPERA IL PRIMO ESAME IMPORTANTE 4
l’ospite
C
Alessandra Caronni
ome si fa a dimenticare Diamanti? Semplice, si pensa intensamente a Jonathan Ezequiel Cristaldo, uno che dà sempre in campo una grande prova di carattere alla squadra. Gli infortuni hanno costretto Ballardini a ributtare nella mischia il giovane argentino. Che ora impazza, nonostante le sue condizioni fisiche non sempre eccellenti. “Sul finale settimana scorsa ho avvertito dei crampi, ma nulla di grave. Comunque, posso giocare tranquillamente da titolare. Tutti siamo importanti per la squadra e alla fine è il mister che decide. Ci sono anche altri attaccanti e
L'uomo partita L’argentino fa dimenticare Diamanti
siamo tutti a disposizione. Dobbiamo solo pensare a fare bene”, spiega il sudamericano, che era tornato dalle vacanze di Natale in sovrappeso di 4-5 chili. “Ha fatto la prima partita dopo le feste, poi ha lavorato a parte perché non era in condizione e ora mi sembra stia davvero meglio”, aggiunge Ballardini. Cresciuto nel settore giovanile del Vélez Sársfield, Cristaldo ha esordito in prima squadra il 22 aprile 2007, poco più che maggiorenne, nella partita contro il Rosario Central. Ha vinto il Clausura del 2009 giocando da titolare le
ultime partite della stagione ma ha segnato solo 4 gol. Confermato titolare anche nella stagione successiva, ha realizzato anche una rete in Copa Sudamericana nel 2009 contro il Boca Juniors. Così il Vélez ha passato la qualificazione. Il 10 gennaio del 2011 è passato al Metalist, con cui esordisce in Europa League il 17 febbraio 2011. Il primo settembre 2013 si è trasferito a Bologna. La prima volta con i rossoblu è il 15 settembre (Udinese-Bologna 1-1). Il 25 settembre ha siglato il primo gol con la casacca felsinea in casa col Milan (3-3).
il punto
Severa Bisceglia
S
empre più pesante l’aria in casa rossonera. Da settimane sosteniamo l’impossibilità di Seedorf a risanare una squadra che fa acqua da tutte le parti. Al di là del tecnico, divenuto tale da poche settimane e quindi senza nessun tipo di esperienza in panchina, come pensano Lady B e Adriano Galliani di gestire una squadra che non ci crede più. Un gruppo che non si può più considerare tale da mesi e che ha meritatamente perso a Napoli. Clarence Seedorf ha giustamente sostituito un inutile Mario Balotelli, molto lontano dal SuperMario che nel tempo abbiamo apprezzato e che oggi perde una valanga di palloni che andrebbero solo guidati in rete,
L’INTER PRENDE UNA PICCOLA
BOCCATA D’OSSIGENO ma l’uscita in lacrime al San Paolo la dice lunga sullo stato emotivo dei rossoneri sotto continua pressione per la mancanza di risultati. Balotelli può togliersi la croce di dosso, non tutto dipende da lui, è la squadra che non gira più e che ha perso ogni equilibrio, identità, cinismo, concretezza e affidabilità. A differenza dei nerazzurri, il Milan ha i campioni. In molti hanno gridato al miracolo dopo il momentaneo vantaggio rossonero firmato da Taarabt, ma la gioia è durata solo quattro minuti. Dall’undicesimo minuto il Napoli e soprattutto il ‘Pipita’ Higuain hanno messo in mostra, ancora una volta, tutti i limiti del Milan pur considerate le tante assenze importanti e che oggi deve fare i conti anche
con un Bologna che è riuscito nell’impresa ribaltando un risultato che li vedeva sconfitti già al 5’ contro il Torino. Dove è finito quel Milan che ci credeva e lottava fino al triplice fischio? L’Inter, invece, con un Milito poco efficace divenuto ormai un semplice giullare di corte, con Guarin e Hernanes molto volitivi riesce a prende una boccata di ossigeno lasciando ancora sperare in quel posticino in Europa League. Tanto lavoro per Walter Mazzarri e pochi uomini a disposizione per riuscire a costruire un gruppo competitivo. Ottimo l’esordio del Profeta Hernanes, suo il passaggio per Samuel che segna di testa, Jonathan il solito uomo ininfluente alla continua ricerca di margherite.
Chi è Jonathan Ezequiel Cristaldo Nato a Ingeniero Budge, in Argentina, il 5 marzo dell’89, Jonathan Ezequiel Cristaldo è un attaccante del Bologna e in prestito dalla squadra ucraina del Metalist. Soprannominato El Churry a causa della sua passione giovanile per il churrasco, è dotato di una buona tecnica e di un discreto senso del gol. Non ama i dribbling ma è molto veloce. E nonostante il suo metro e 75 centimetri di altezza, ha un notevole stacco aereo.
GUARIGIONE IL DOTTOR BALANZONE AL CAPEZZALE DEL DIAVOLO PROVE DI L’Inter tenta di uscire gli ospiti
E
Giovanni Labanca
’ malato grave e lo sanno tutti, questo” benedetto” Diavolo. Per salvarlo occorre, urgentemente, non un medico qualsiasi, ma un eccellente luminare, costi quel che costi e che venga cercato fino negli angoli più remoti del pianeta. Guarda caso, quando si dice la fortuna, ne è stato trovato uno tra i migliori a due passi da Milano, viene dalla dotta Bologna e fa di nome Balanzone. Tutti dicono che sia bravissimo, anche se caro per la verità, e che abbia risolto non pochi casi gravissimi quando, come raccontano gli annali impolverati delle vecchie biblioteche, “tremare il mondo faceva”. Eccolo qui a San Siro con tutti i suoi arnesi un po’ strani, accompagnato da una folta schiera di altrettanto strani infermieri, in calzoncini corti e magliette di rossoblu rigate. Che succede mai, perché
questo insolito camuffamento, in un momento tanto serio per la vita di un illustre paziente, che ha disperato bisogno di guarire? Ma sì, signori miei, stasera, in questo bellissimo “ospedale” erboso che di nome fa San Siro, ( tutti i santi hanno un ospedale) con tanta gente ad assistere, si gioca una partita di calcio decisiva per il medico ed il paziente. Il primo, dopo una bella cura ricostituente fatta domenica scorsa a Torino, lotta per non finire in una categoria che poco sarebbe degna della sua fama, il secondo deve far di tutto per ingoiare le pillole da tre punti per rianimarsi, dopo le dure botte in testa avute dal signor Pulcinella al San Paolo (non è un ospedale di Napoli). Sarà dura e curiosa perché Balanzone, di Ippocrate figlio fedele, ha un giuramento da rispettare, a tutti i costi: salvare l’infermo. Lo farà o penserà alla ghiotta opportunità che gli si presenta? E’ un caso di coscienza assai delicato. Ci penserà bene, il dottor Balanzone, perché, svegliatosi dall’incantesimo, si ren-
derà conto che lui, si proprio Lui è il Bologna, squadra di calcio, che ha bisogno di far punti, cosa non impossibile, per vivere più tranquillo. Dunque, Ippocrate o non Ippocrate, proverà a staccare, con un colpo secco e senza rimorsi alcuni, la flebo che mantiene in vita il povero e malcapitato Diavolo.
i cugini
Emanuele Tramacere
F
inalmente i tre punti, finalmente una vittoria che dà morale e, finalmente un gol segnato senza subirne. La partita vinta contro il Sassuolo ha finalmente smosso le acque all’interno di Appiano Gentile ridando slancio al lavoro svolto da Walter Mazzarri con la sua Inter. Poco importa, in realtà, che la scossa sia arrivata da quei giocatori che sono i principali candidati a lasciare la squadra al termine di questa stagione, ma in un momento delicato come quello che sta attraversando la formazione nerazzurra l’allenatore toscano non può far altro che aggrapparsi ai campioni, e Walter Samuel ne è un esempio, che possono assicurare un rendimento assoluto per prestazione e personalità. L’Inter vola a Firenze carica di motivazioni e sano agonismo nelle gambe, il vantaggio del lavoro settimanale consente, fi-
indenne dal Franchi
nalmente, al tecnico di San Vincenzo di poter valutare attentamente tutte le possibili soluzioni tattiche a disposizione. Sul difficile campo del Franchi, dove la Fiorentina allenata da Vincenzo Montella arriva carica dal passaggio del turno conquistato in Coppa Italia contro l’Udinese, Mazzarri dovrà trovare le giuste conferme a questi progressi. I viola, così come in coppa, non avranno a disposizione il proprio faro di centrocampo Borja Valero, così come dovranno fare a meno degli infortunati Rossi, Gomez e Tomovic. Sostanzialmente priva dell’asse centrale della squadra, Montella dovrà, giocoforza puntare tutto sui duelli decisivi che si giocheranno lungo le fasce laterali. Yuto Nagatomo dovrà prendere in consegna la scheggia impazzita Juan Cuadrado mentre Danilo D’Ambrosio, all’esordio dal primo minuto, prenderà in consegna il ritrovato Juan Manuel
Vargas, duelli cruciali, così come quelli che, sulla trequarti offensiva vedranno coinvolti i veri trascinatori della formazione nerazzurra: Hernanes e Guarin. Con l’assenza forzata di Alvarez e Cambiasso saranno proprio i due talentuosi centrocampisti a caricarsi sulle spalle il peso di un attacco che, con Milito e Palacio non sta attraversando un periodo di grande prolificità. Tre punti in palio, ma, soprattutto, la conferma della possibilità di confrontare la ritrovata fiducia con un avversario di pari livello in qualità della rosa, classifica ed obiettivi. Vincere aiuta a vincere e contro la Fiorentina Mazzarri è alla ricerca della conferma decisiva.
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IL BOLOGNA NON SCHERZA FROMA: OCCASIONE SPRECATA Sandro Mazzola
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na volta tanto siamo stati fortunati. Col Sassuolo non è stato facile però alla fine,
c’è ancora parecchio da lavorare e bisogna tenere duro. Per il resto direi che sono rimasto sorpreso dal pareggio di Verona della Juventus rimontata e colpita senza pietà nel finale da Gomez. Non mi è piaciuto molto il derby di Roma. Troppa paura di perdere per entrambe le squadre. Pote-
loro gioiellino Diamanti verso la Cina agli ordini di Lippi. L’Inter invece domani sarà a Firenze, un test decisivo per l’aggancio all’Europa League. La squadra di Montella potrebbe avere nelle gambe l’impegno di Coppa Italia con l’Udinese ma per portare a casa un risultato positivo i ne-
Higuai sottera le speranze rossonere
grazie alla capocciata di Samuel, l’Inter è riuscita ad intascarsi una vittoria che la rilancia in classifica e soprattutto nel morale. Ho seguito la partita di San Siro a Telenova dove ero ospite in studio durante la diretta ‘Novastadio’ condotta dall’amico Luciano Rindone. C’erano anche Viganò, Frosio e Marchetti e giustamente sono stati un po’ critici nei confronti della squadra nerazzurra che, tanto per cambiare, in alcuni momenti ha sbandato entrando in seria difficoltà con un coraggioso Sassuolo. Comunque
va essere l’occasione buona per i giallorossi per recuperare un po’ di terreno in classifica sulla Juventus ma non ce l’hanno fatta. A guadagnarci stavolta è stato il Napoli che, purtroppo per i cugini, ha mandato a gambe all’aria il Milan dopo le belle premesse iniziali di partita. La squadra di Benitez ha colpito al momento giusto e il Milan è affondato. Stasera col Bologna non sarà sicuramente una passeggiata anche perché gli emiliani hanno saputo reagire alla grande col Torino assorbendo bene la partenza del
rena la Juventus col Verona ma la Roma non ne approfitta pareggiando il derby dell’Olimpico con la Lazio. Una occasione sprecata, gettata al vento, per l’undici di Garcia che, come si sa, deve recuperare la gara con il Parma rinviata per il nubifragio abbattutosi sulla Capitale l’altra domenica. Nove erano i punti di vantaggio della Vecchia Signora su Totti e compagni, nove sono rimasti facendo tirare un bel sospirone a un Conte furibondo per la rimonta da 0-2 a 2-2 degli scaligeri di Mandorlini. Gomez, insomma, ha rovinato la festa ai bianconeri che nel 24esimo turno ospiteranno a Torino quel Chievo bastonato dall’Udinese nell’anticipo di sabato scorso. Ai vertici della classifica non dovrebbero esserci grossi scossoni domenica sera dal momento che anche la Roma sarà di scena da-
vanti al pubblico di casa contro una Sampdoria rigenerata da Mihajlovic ma sicuramente inferiore sotto il profilo tecnico e tattico. Sarà una giornata particolare anche per il Napoli chiamato a Reggio Emilia al confronto col Sassuolo di Malesani ancora a secco di punti dopo aver rilevato la panchina di Di Francesco. Cosa poco gradita, per il cambio di guardia, ai tifosi neroverdi non tanto per Malesani quanto per la simpatia e il lavoro svolto da Di Francesco in queste ultime stagioni vincenti. Intanto stasera il Milan bastonato dal Napoli riceve il rigenerato Bologna uscito vittorioso alla grande col Torino dopo i pianti registrati dall’addio di Diamanti la scorsa settimana. I rossoneri dovranno tenere gli occhi bene aperti perché un altro passo falso dopo quello del San Paolo potrebbe mettere in
campionato Laura Tangari
discussione Seedorf, anche se Galliani ha smentito ogni accusa arrivata in settimana da Berlusconi in merito alla situazione poco felice della squadra rossonera. Per quanto concerne l’Inter la formazione nerazzurra sembra aver preso una boccata d’ossigeno con la vittoria sul Sassuolo ma domani al Franchi sarà chiamata alla realtà affrontando una Fiorentina ritornata in palla con il successo contro l’Atalanta. Occhio all’Udinese che va a Marassi contro un Genoa lanciatissimo grazie alla vittoria dell’Ardenza col Livorno.
razzurri al Franchi non dovranno sbagliare una sola virgola. Per quanto concerne la Juventus dovrebbe essere un pomeriggio tranquillo visto che il Chievo di questi tempi è la brutta copia di qualche mese fa. Più difficile il compito della Roma contro una Sampdoria che non regala più niente a nessuno.
CESARE MALDINI: “LA CHAMPIONS TOGLIE ENERGIE” intervista Emanuele Tramacere
U
n cognome che è una garanzia di successi, una figura simbolo del nostro calcio e di tante splendide pagine della storia della nostra nazionale. Cesare Maldini, 82 anni lo scorso 5 febbraio è stata una delle bandiere più importanti che l’Italia e soprattutto il Milan hanno avuto fra le proprie fila. 4 campionati e 1 coppa dei campioni vinti da giocatore. 1 coppa delle coppe e 1 coppa Italia vinta da allenatore ma, soprattutto 3 campionati Europei Under 21 vinti consecutivamente. Record irripetibile nella storia del calcio italiano. Con lui e suo figlio Paolo si possono raccontare 40anni di storia rossonera che, ad oggi, continua con la terza generazione dei “Maldini”. Che partita si aspetta di vedere fra Milan e Bologna? Al Milan è capitata una giornata non felice contro il Napoli, ma credo che già contro il Bologna la situazione potrà cambiare. Non si gioca male due volte di fila e credo proprio che il Milan abbia tutte le carte giuste per poter vincere questa partita. Ma le partite vanno sempre giocate e su ciò che accadrà in campo non si può fare previsioni.
Per l’ex tecnico della Nazionale
Balotelli non è un problema Quanto inciderà l’impegno in Champions League sulla partita dei rossoneri? Seedorf farà turnover? Sicuramente la Champions League porta via qualcosa e sappiamo bene come per il Milan è una cosa importantissima. Sappiamo bene come il Milan faccia sempre di tutto pur di parteciparvi,
e quanto sia importante per il club andare il più avanti possibile. Certo, la Champions distrae, però credo che la concentrazione non influenzerà la partita contro il Bologna. Contro il Napoli il Milan ha palesato grossi limiti in fase di costruzione della manovra e se Balotelli non riesce ad incidere
Cesare Maldini ai tempi del Milan
un momento della partita l’intera squadra fatica ad imporsi. Qual è il rimedio? Balotelli è un talento, non ci sarà bisogno di alcun rimedio. E’ ancora tutto sommato giovane e proprio per questo può capitare che il ragazzo attraversi dei momenti particolari. Questo però non mette assolutamente in discussione il suo valore. Ha degli alti e bassi che Seedorf dovrà essere bravo a gestire. La squadra è solida e dovrà sopportare i cali fisiologici che può avere. Taarabt è la nota lieta della sfida contro il Napoli, che impressione le ha fatto? Quando arriva in Italia un giocatore nuovo, bisogna prima di tutto avere pazienza. Serve tempo per far conoscere al ragazzo il campionato in cui è arrivato, la squadra, l’ambiente, sono tutte novità che bisogna assimilare per poter capire quanto Taarabt sia valido. Sicuramente ha mostrato di avere delle buone doti e se saprà integrarsi potrà rivelarsi molto utile. Anche il Bologna non sta attraversando un momento idilliaco al di fuori dal campo, ma con la cessione di Diamanti Ballardini ha ritrovato giocatori che si erano, finora, nascosti all’ombra del campione come Cristaldo… Partiamo dal presupposto che quando un buon giocatore va
via la squadra non ci guadagna mai. Però sono convinto che senza Diamanti la squadra cercherà di dimostrare che ce la può fare anche senza di lui. Tutti stanno dando il meglio di sé per garantire il massimo e mettersi in luce. Non so se arriverà la salvezza ma sono sicuro che lotteranno fino alla fine. Condivide, con i Mondiali alle porta, la scelta di Diamanti? Ritengo che sia una cosa buona
voler andare a provare un’avventura all’estero. Lui ha trovato un contratto importante, che può garantirgli un portafoglio molto ricco ma che sarà sicuramente un’esperienza positiva. Mondiale? Bisogna vedere il giocatore come la pensa. Per l’Italia sarebbe stato meglio che fosse partito a Mondiale concluso, ma ribadisco l’occasione è arrivata ed è stato giusto coglierla.
amarcord venerdì 14 febbraio 2014
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Cristian Zaccardo al Milan dal 2013. Ruolo difensore, sette presenze totali
L’attaccante Alberto Gilardino ha indossato anche la maglia del Milan dal 2005 al 2008. In 94 incontri disputati ha segnato 36 reti
Alberto Gilardino al Bologna nella stagione 2012-2013 con 13 reti in 36 presenze
Cristian Zaccardo al Bologna dal 2001 al 2004 91 presenze di cui 79 in Serie A, 6 in Coppa Italia e 6 in Intertoto. 3 gol totali per lui Il portiere del Bologna Francesco Antonioli dal 95 al 99 e dal 2006 al 2009. In 222 partite ha incassato 233 reti
Nicola Legrottaglie al Bologna nel 2005. Zero reti in 9 partite giocate
Roberto Baggio attaccante del Milan dal 1995 al 1997. In 51 partite giocate ha messo a segno 12 gol
Francesco Antonioli ha difeso anche la porta rossonera dal 1991 al 1993 incassando 10 reti in 13 partite. Ha indossato i guantoni rossoneri anche dal ‘88 al ‘90 senza però mai sendere in campo.
L’attuale difensore del Catania, Nicola Legrottaglie ha indossato anche i colori rossoneri disputando 1 sola partita
Roberto Baggio al Bologna nella stagione 97-98. 22 reti per lui in 30 partite giocate
venerdì 14 febbraio 2014
I club
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Giovanni Labanca
ola il tempo e porta con sé, inesorabilmente, pezzi di vita con i ricordi belli e brutti e cancella,via via, le sensazioni di allegria che si ritenevano eterne. Una cosa, però, Cronos non è riuscito a cancellare dalla mente dei tifosi rossoneri del Lago d’Orta: la fondazione del primo Milan Club del lago che ha appena compiuto il suo onorevole compleanno numero quarantacinque. Sono tanti gli anni passa-
ti ma non sufficienti a far dimenticare cosa avvenne quel giorno di festa. “Si è stato un gran bel giorno, ci dice l’attuale presidente Enrico Vittoni. Certo eravamo tanti giovani di belle speranze e ne abbiamo visto di tutti i colori, da allora. Come si fa a non ricordare le tante vittorie del Milan tra campionati, coppe dei Campioni e del Mondo, anche se oggi, per la verità soffriamo e lo dovremo fare ancora per tanto tempo, purtroppo. E’ la storia che va scritta ogni giorno e quella del Milan attuale è sbiadita,
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MILAN CLUB LAGO D’ORTA Milan Club Pesaro C
orreva il gennaio del lontano 1973, quando Marcello Leonardi e Giovanni Felli fondarono il Club rossonero, con Albertini, Stefanelli, Panzieri, Mazzoli, Francucci, Barbieri, Donati, Bassi, Garbarino, Carnaroli, Ga-
nonostante qualche guizzo della società che non serve a tanto se non a riscaldare l’ambiente, giusto per una settimana. Per essere sincero, avrei preferito che Allegri avesse terminato il suo lavoro, bene o male e preparare
meglio la sua successione. Speriamo bene.” Intanto, si pensa a festeggiare ancora il compleanno, dopo la bella manifestazione svoltasi il 26 settembre scorso presso il ristorante “Imbarcadero”, dove si sono riuniti i soci e famiglie nell’evento Crystal Lake, per una ricorrenza memorabile, nonostante la cattiva sorte della squadra. Anche il socio Guido Pasquale esprime il suo giudizio poco lusinghiero sull’attuale momento “Andiamo male e non si vedono vie d’uscita immediate. Seedorf è un semplice palliativo
da esperimento quasi fallimentare, se non salviamo la faccia almeno contro il Bologna. Noi siamo, tuttavia ,fiduciosi che alla fine non saremo tanto indietro in classifica. Bisogna non mollare, fino a quando il vento non girerà dalla parte giusta, con una nuova azione della dirigenza , almeno per l’anno nuovo”. E’ quello che si augurano tutti quelli che vivono sul placido lago, in attesa di un vascello che porti, per la gioia dei tifosi rivieraschi, un bel tricolore.Direttivo: Presidente, Vittoni Enrico;Vice Presidente, Beccaria Emilio;Segretario, Bertolosi Ilario; Segreteria Operativa, Lavarda Davide e Vittoni Donatella;addetto alle comunicazioni web,Guido Stefano;consiglieri,Morea Eliseo, Pecoraro Christian, Castello Gino,Gallo Guido, Crolla Renato. La sede sociale è a Gozzano, presso l’Albergo Valsesiana.
sperotto Sani, Berroni, Montesi, Pezzolesi, Maurizio (bar Guerra), Meliffi, Matteacci, Camillini attuale Presidente. Nel corso dei suoi numerosissimi anni, può raccontarne di avventure dietro la squadra, come il bel record di aver portato a S. Siro più di 60.000 persone; 35.000 negli ultimi 15 anni, grazie anche ai vicini club di Fano, Faenza, Urbino ed altri di Romagna e Marche, che ben volentieri si associano a Pesaro non solo per motivi bandiera, ma anche per comodità economiche e logistiche. Nella sua bella sede, sono passati tanti campioni di varie discipline degli anni passati , che sono stati
premiati per le loro vittorie.. Dal 1987 ha seguito il Milan con lo striscione “M.C. PESARO” in tutti gli stadi d’Europa, compresi quelli delle finali di Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale a Tokio. Non c’è che da
fare i complimenti a dirigenti e soci per la loro costanza e per la loro incommensurabile passione, virtù che STADIO5 ha il piacere di risaltare con il dovuto rispetto. Ad maiora semper.
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Lara Comi
europarlamentare
Raffaele Baldassarre
intervista a europarlamentare
“MILAN, CAMBIA MODULO E METTI IN CAMPO PIÙ DETERMINAZIONE”
I rossoneri giocano al di sotto delle loro reali possibilità: con l’Atletico ce la possiamo fare, non sempre vince il più forte
La brutta sconfitta di Napoli ha ridimensionato le aspettative? “Ha ridimensionato le aspettative di una rapida ripresa. La stagione si conferma non esaltante, sarà molto difficile arrivare in Europa League”. Seedorf utilizza un modulo molto offensivo, il 4-2-3-1, che scopre però la difesa. “Il Milan ha nel dna la propensione offensiva e il modulo parte anche dalla rosa che si ha a disposizione. È però vero che in questo momento sarebbe meglio essere più realisti e giocare più coperti visto che la nostra difesa non brilla”. Fanno parlare le lacrime di Balotelli. Boban ha detto che è sbagliato costruire la squadra attorno a lui, visto che non è un fuoriclasse. Ha ragione o sbaglia? “Balotelli è un grande giocatore: che diventi un fuoriclasse è però ancora da vedere. Non è comple-
tamente maturo e non è ancora in grado di trascinare la squadra. La maturità sportiva è del resto interconnessa con quella personale”. Non è un bel momento per il calcio milanese. Perché? “È un problema di risorse. La politica societaria varata due anni fa, in linea col fair play finanziario, è realistica e ha portato alla rifondazione, ma si stenta a decollare. Altre squadre hanno invece fatto investimenti poderosi che le rendono invincibili. Se si vogliono rinverdire i fasti del passato servono soldi. Giusto puntare sui giovani, ma i migliori, come Verratti, costano”. Sacchi ha “rottamato” il calcio all’italiana. Aveva ragione lui o oggi il calcio diverte meno a causa dell’eccesso di tattica? “In realtà il calcio italiano è sempre stato tattico rispetto a un maggiore spontaneismo praticato in altri campionati esteri. Non credo che il gioco a zona
SETTORE GIOVANILE, UN FUTURO SBIADITO giù al nord
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Fiore Marro
i è stato raccontato che una delegazione giovanile di una società abbastanza quotata del calcio italiano ha partecipato in Catalunya ad un torneo dove giocavano i pari età della Cantera del Barca . Lo stupore è stato sapere che il risultato finale dell’incontro è stato di 70 a 0. Sì, avete letto bene: 70 a 0, 40 gol presi dalla squadra A e il resto dalle riserve di questi. Alleno e insegno calcio da qualche anno, mi toccano squadre Juniores, Allievi e Giovanissimi. Devo, mio malgrado, testimoniare che la qualità e la predisposizione delle nuove leve è abbastanza scadente, per nulla qualitativa. Il problema non è solo mentale, soprattutto caratteriale. Forse non c’è più quella volontà di emergere e di sacrificarsi come una volta, probabilmente è per questo che i sostituti dei nostri ragazzi in serie A arrivano dall’Africa, dall’ Est Europa e dal Sud America, dove la fame e la ricerca di fama sono ancora fortemente presenti. Questa inversione di tendenza è frutto anche dell’atteggiamento dei procuratori che
pur di guadagnare hanno aperto un eccessivo cursus esterofilo con il risultato di sostituire i nostri ragazzi nelle nostre squadre nazionali. Tanti piccoli motivi che, insieme, stanno rendendo il calcio italiano sempre meno forte, sempre meno intrigante, sempre meno competitivo. Pensate ai portieri ad esempio: nella tradizione italiana c’è stata una lunga fila di “numero uno” da Ragno Nero Fabio Cudicini, ad Enrico Albertosi, da Ivano Bordon al grande inimitabile Dino Zoff. E ancora, Luciano Castellini, Walter Zenga, Stefano Tacconi e tanti altri fino a qualche tempo fa. Oggi ci sono portieri brasiliani a difendere le nostre porte, quando notoriamente i brasiliani mettevano in porta chi non sapeva giocare a calcio non chi sapeva parare: un esempio su tutti Valdir Peres che fu manna per Paolo Rossi al mondiale di Espana ’82. Negli anni 80, qui da noi, ad insegnare calcio, a Napoli, scese il maestro del tiro a “foglia morta” il grande Mario Corso: nel giro di poco tempo riuscì a sfornare dei buoni calciatori. Alcuni di loro si ritrovarono a far parte della squadra che vinse per la prima volta lo scudetto in Campania: Costanzo Celestini, Raimondo Marino, Ciro Muro, Luigi Caffarelli. InGanni Rivera
somma una buona nidiata, allevata nell’arco di pochissimi anni, quando si lavora seriamente tutto è possibile come in questo caso. Credo si debba invertire la rotta perché è vero che il mondo si va sempre più globalizzando ma sapere che in Seria A ci arriverà anche “Mariolino” che sto allenando o che allenerò domani o già ho allenato è un fatto che renderebbe felici e motiverebbe ulteriormente tanti altri ragazzini del Paese, che sognano ad occhi aperti di poter diventare come Cristiano Ronaldo. Il mio Napoli per esempio ha un solo napoletano in squadra, Lorenzo Insigne, il più bistrattato tra l’altro. Tra i titolari, poi, c’è un solo italiano, Christian Maggio. Per carità, niente di male: ma un minimo di appartenenza ad un luogo non dispiacerebbe, anzi darebbe l’idea che oltre ai colori anche gli uomini hanno un’appartenenza territoriale. Nessuno vuole fermare naturalmente la globalizzazione ed il mondo in continua evoluzione, il mio non è un discorso settario. Sperò, però, che da noi non finisca la tradizione calcistica, quella che ha tirato fuori campioni venuti dai posti in cui si è da sempre fatto calcio: la chiesa, il campanile, il campetto sotto casa, la squadretta comunale, quella della scuola, sono stati da sempre parte della nostra vita quotidiana e da sempre è da queste realtà che sono venuti fuori i Cannavaro, i Totti, i Nesta, i Montella, i Pirlo ultimi brandelli di un calcio identitario che pare ora una chimera. “Albertosi era amico di Zoff, Antognoni e Rivera, tutti insieme poi si misero a giocare con un palla di giornale. E poi Bettega, Riva, Boninsegna con Rossi che in quel cortile senza prato noi facemmo un campionato e chi vinse ebbe una coppa di gelato”.
abbia rovinato il calcio. Al di là dei moduli servono certe qualità. Come la determinazione, quella che hanno i giocatori della Juventus”. Il Milan è stato un simbolo dell’innovazione. Cosa ne pensa delle dichiarazioni di Andrea Agnelli che ha accusato il calcio italiano di forte immobilismo? “Sono d’accordo. Prima di Agnelli certe idee innovative, come lo stadio di proprietà, le aveva formulate Berlusconi, anche se poi non si sono potute realizzare. Il calcio di oggi dovrebbe far cescere il merchandising, attrarre di più le famiglie agli stadi grazie, per esempio, al fair play nei campi che sarebbe una conquista di civiltà”. Al Milan servirebbe un fuoriclasse? “Tifo Milan da quando ero bambino. Fare l’elenco dei campioni che hanno vestito la maglia rossonera sarebbe lunghissimo. Un
tempo ci siamo permessi il lusso di avere come riserva un nazionale francese come Papin. Oggi la squadra non ha fuoriclasse, se si esclude Kakà che qualche ‘numero’ lo concede ancora, ma solo buoni giocatori. Come De Sciglio o lo stesso Balotelli”. Si avvicina la partita di Champions con l’Atletico. Il Milan ha qualche chance? “Se facciamo una grande partita ce la possiamo anche fare. Non sempre nel calcio vincono i migliori. Il Chelsea ha conquistato la Champions senza essere la squadra più forte. Il Milan gioca al di sotto delle sue reali possibilità, questo è il vero problema”. Arriva un Bologna affamato di punti. Che pericoli ci sono “Anche se si è privato di Diamanti, il Bologna è tosto. Ha vinto a Torino contro una bella squadra che ha attaccanti di valore. Dobbiamo giocare con umiltà, questo è il mio consiglio”
forte del 2-1 conquistato al Friuli una settimana fa grazie ai gol di Di Natale e Muriel. Il Napoli al San Paolo ha, come detto, steso i giallorossi di Rudi Garcia rispedendoli a casa con un secco 3-0 che non ammette discussioni. Eppure la Roma era partita bene; un ottimo quarto d’ora iniziale che ha impegnato Reina in un paio di circostanze, soprattutto con Gervinho il migliore dei romanisti. Dalla mezz’ora in poi in campo si è visto solo il Napoli che puntualmente è andato in gol con una perfetta inzuccata di Callejon sulla quale De Sanctis non ha potuto far nulla. Ma la Roma ha pagato a caro prezzo l’i-
nizio di ripresa quando Higuain e Jorginho in contropiede, con un uno due spettacolare, hanno abbattuto senza scampo De Sanctis. C’era Maradona in tribuna a seguire la partita e il Pibe de oro ha esultato, abbracciando De Laurentiis alla terza segnatura dei partenopei. La gara avrebbe potuto riaprire il discorso qualificazione se la Roma avesse segnato una rete ma a poco più di un quarto d’ora dal fischio di chiusura Stroogman, facendosi espellere ingenuamente da Rocchi per un doppio cartellino giallo, ha tarpato le ali ai giallorossi chiudendo definitivamente sfida del San Paolo. Sarà dunque Napoli-Fiorentina la finalissima dell’Olimpico. A Firenze la Viola, da parte sua, non ha faticato molto per avere ragione di una Udinese rinunciataria e piuttosto abulica. Davanti a Matteo Renzi i ragazzi di Montella sono andati a segno con due splendidi gol firmati da Pasqual e Cuadrado e hanno chiuso la pratica. L’anno scorso, per la cronaca, la finalissima l’avevano conquistata Roma e Lazio. Coppa poi vinta da Klose e compagni.
FINALISSIMA NAPOLI-FIORENTINA coppa Italia Marjlja Bisceglia
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ono Napoli e Fiorentina le due squadre che disputeranno la finalissima di Coppa Italia in programma allo stadio Olimpico il 3 maggio prossimo. L’undici di Benitez ha travolto al San Paolo la Roma ribaltando il risultato dell’andata mentre la formazione toscana guidata da Montella ha staccato il biglietto per la sfida finale togliendo di mezzo l’Udinese scesa in campo al Franchi
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MATA: COLPO VINCENTE DELLO UNITED mercato Luigi Sada
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os’è cambiato in Europa dopo il mercato di ripara-
a Matic a Londra è approdato anche il talentuoso egiziano del Basilea Salah pagato circa 12 milioni. I Blues hanno preso pure il diciannovenne francese Zouma che però resterà fino a fine stagione al Saint Etienne. Qualcosa ha combinato l’Arsenal di Wenger con l’acquisto dello svedese Kallstrom dello Spartak
un mese fa. E’ arrivato il bulgaro Berbatov a far felice Ranieri. Berbatov era in forza al Fulham e non ne poteva più di giocare in una squadra ultima in classifica nella Premier. In Germania i campioni del Bayern Monaco si sono mossi in anticipo bloccando per la prossima stagione il gioiello del rivale Borussia
Juan Mata, la rottura con il Chelsea era nell’aria
Napoli-Milan. Balotelli che piangeva in panchina non sembrava più lui. Tanto che la Fico ha chiesto un altro esame del dna.
L’arrivo del Profeta ha dato buoni risultati. L’Inter non vinceva da così tanto tempo che i fumogeni degli ultrà erano scaduti!
zione dello scorso gennaio? Non molto. In Inghilterra il colpo più clamoroso è stato quello del passaggio di Mata dal Chelsea al Manchester United seguito a ruota dal trasferimento del serbo Matic dal Benfica alla corte di Mourinho per una cifra attorno ai 25 milioni di euro. Insieme
Mosca. Unico problema, l’infortunio dello scandinavo che verrà recuperato solo a marzo. Il West Ham ha fatto invece spesa in Italia prendendo Nocerino, Borriello e Armero. In Francia si è mosso il Monaco a caccia del sostituto di Falcao bloccato fino a giugno dall’infortunio di
Dortmund, Lewandowski facendo imbufalire Klopp che a sua volta ha fortemente voluto, e ottenuto, il serbo del Partizan Belgrado, Milos Jojic per la modica cifra di 2 milioni. A giugno alla corte di Klopp arriverà anche Rode dall’Eintracht Francoforte valutato attorno ai 9 milioni.
TORNEO DI VIAREGGIO primavera Daniel Rizzo
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ella 66esima edizione del Torneo di Viareggio, i rossoneri di Inzaghi, ammessi di diritto agli ottavi di finale, debuttano alla grande contro i croati del Rijeka. I rossoneri partono col piede sbagliato andando sotto di un gol dopo già un minuto, ma la reazione dei ragazzi è veemente, e nella ripresa trovano subito il pari con Simic, poi il fantasista Benedicic sale in cattedra e firma la doppietta che regala i quarti a Pippo Inzaghi. Nel quarti il Milan troverà i colombiano dell’Envigado, i quali hanno eliminato la Sampdoria con un rotondo 3-0. Così Pippo Inzaghi al termine dell’Ottavo di finale di Altopascio: “Sono molto contento, perché abbiamo giocato a calcio anche su un campo in condizioni difficilissime. Adesso dovremo essere bravi a recuperare, perché oggi abbiamo speso molto. I ragazzi dell’Envigado li avevo visti, li conosco, so che sono una grande squadra, ma
MILAN AI QUARTI INTER ELIMINATA
sono convinto che ce la giocheremo al massimo delle nostre possibilità”. I baby nerazzurri, ammessi anche loro di diritto agli ottavi del Torneo, sono stati eliminati dopo un gara combattutissima contro l’Anderlecht, vincitori dell’ultima edizione del Torneo di Viareggio. La squadra di Cerrone nonostante l’ottima partenza grazie al gol di Knudsen all’8’, cade sotto i colpi
dei campioni in carica i quali si ritrovano sul 4-1 dopo 67 minuti di gioco. A nulla sono servite le reti di Bonazzoli e di Acampora nel finale. Ora i baby interisti, da domani, dovranno rimettersi al lavoro per riprendere il cammino in campionato e difendere il terzo posto. Sabato, infatti, allo Stadio Giacinto Facchetti arrivera’ il Pescara, quart’ultima in classifica a quota 11 punti.
Inzaghi si complimenta con Žan Benedičič
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Dopo il pareggio a Verona, grande sfuriata di Conte. L’allenatore della Juve ha rivisto gli errori commessi con i suoi giocatori e si è messo le mani nel toupet.
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STASERA OCCHIO AL PSG COL VALENCIENNES estero
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Luigi Sada
’Arsenal si sta ancora leccando le ferite lasciate dall’1-5 incassato dal Liverpool nell’ultimo turno di Premier ma nel frattempo pensa all’impegno di domani, in chiave rivincita, nella semifinale della FAC per far pace con i propri tifosi. Intanto in campionato la firmazione di Wenger ha impattato in casa col United. L’altro match della coppa inglese si gioca a Manchester dove il City di Pellegrini affronterà nuovamente il Chelsea di Mourinho in formissima dopo
aver sbancato e bruciato le ali a Dzeko e compagni sabato scorso. Per la Premier, dunque, una piccola ammucchiata al vertice col Chelsea davanti all’Arsenal e al City. Al quarto posto il Tottenham insieme al Liverpool. In Francia stasera va in onda l’anticipo della Ligue 1 con il Psg chiamato a respingere l’assalto del Valenciennes. Il Monaco sarà in Corsica contro il Bastia. La sfida al vertice fra i parigini di Blanc e i monegaschi di Ranieri, orfani di Falcao, è finita 1-1 con gol di Pastore e autorete di Thiago Silva. Bene il Lille di nuovo terzo grazie al successo casalingo con l’ultimo della classe Sochaux. In Spagna è clamoroso il tonfo dell’Atletico Madrid col modesto
Almeria con il Real e il Barcellona che si risvegliano rifilando entrambe un poker al Villareal e al Siviglia. Torna a segnare Messi con una doppietta. In classifica tutte e tre insieme, Real, Atletico e Barca con 57 punti. Fra ventiquattro ore il Real di Ancelotti incrocia le armi nel derby col Getafe mentre l’undici di Simeone affronta il Valladolid. Il Barca invece riceve il Rayo Vallecano. Nel frattempo in Coppa del Re le merengues vanno in finale battendo l’Atletico per 2.0 con doppietta di Ronaldo. In Bundesliga continua il dominio del Bayern Monaco chiamato domani all’Allianz Arena contro il Friburgo. Stasera in campo il Mainz contro l’Hannover.
SI ALZA IL SIPARIO CON LA SUPERSFIDA CITY-BARCA champions
di Luigi Sada i ricomincia. La Champions League è alle porte e a far da apripista negli ottavi di finale sono le due gare d’andata in programma martedì prossimo18
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le i francesi rischiano parecchio contro i tedeschi che arrivano dal successo in campionato con l’Hannover ma se Ibrahimovic è in giornata non ce ne per nessuno, anche perché al fianco dello svedese operano gente come Ca-
riusciti ad andare oltre un pareggio a reti inviolate contro il modesto Norwich. Al contrario gli spagnoli scatenati con quattro gol rifilati al Siviglia firmate 2 da Messi, Fabregas e Sanchez. A seguire, secondo round di Cham-
febbraio a Leverkusen e Manchester. Il Bayer, davanti al proprio pubblico, affronterà il Paris Saint Germain mentre il City dovrà vedersela col Barcellona, squadra accreditata al successo per il 2014 alla pari dei campioni in carica del Bayern Monaco. Il Levekusen è secondo in Bundesliga alle spalle dell’undici di Guardiola, il Psg è primo in Ligue 1 con cinque lunghezze di vantaggio sul Monaco. Stessa situazione per gli inglesi e i catalani entrambe al comando in compagnia di un paio di formazioni. A Leverkusen nel match inaugura-
vani e Pastore capaci di qualsiasi impresa in ogni occasione. Se il Psg si presenta in Germania con i suoi campioni decisi a regalare ai tifosi transalpini un risultato positivo non da meno è il Barcellona che approda a Manchester deciso a strappare agli uomini di Pellegrini il biglietto per il passaggio del turno con largo anticipo. Messi è tornato ad essere la Pulce magica capace di colpire in qualsiasi momento e per mettere un bavaglio all’argentino Dzeko e compagni dovranno tirar fuori gli artigli visto che in Premier sabato scorso non sono
pions mercoledì 19 con la sfida di San Siro fra il Milan e l’Atletico Madrid e quella di Londra fra l’Arsenal e i campioni d’Europa in carica del Bayern Monaco. I Gunners arrivano dal disastroso 1-5 incassato dal Liverpool al contrario i tedeschi vincitori in Bundes fuori casa col Norimberga. La prossima settimana, giorno 25, toccherà poi allo Zenit col Dortmund e all’Olympiacos col Manchester United, in crisi in campionato. Il giorno successivo, infine, vanno in campo lo Schalke 04 col Real Madrid e il Galatasaray col Chelsea.
L’ATLETICO DI SIMEONE VUOLE SBANCARE SAN SIRO occa al Milan proseguire le danze degli ottavi di Champions League mercoledì 19 a San Siro contro l’Atletico Madrid. Non è sicuramente un
desto Almeria, squadra di media classifica in lotta per non retrocedere fino a qualche settimana fa. Gli spagnoli di Simeone sono rimasti comunque al comando delle operazioni in compagnia di Barcellona e Real Madrid e questo dovrebbe far riflettere i ragazzi di Seedorf sulla forza e le potenzialità dell’avversario il cui curriculum è ricco di vittorie
Zenit a San Pietroburgo che ha regalato il passaggio del turno ai russi di Spalletti. Per il Milan, rispetto ai biancorossi di Madrid, il cammino delle qualificazione è stato più difficile e si è risolto positivamente al termine della sfida di San Siro con l’Ajax nella ultima giornata del girone H vinto dal Barcellona. E’ inutile dire che i punti di forza dell’Atletico, che
bel momento per i rossoneri di Seedorf reduci dalla sconfitta del San Paolo col Napoli e impegnati stasera nuovamente in campionato col Bologna. Ma anche l’Atletico non sta tanto bene dal momento che arriva dalla prima sconfitta subita in Liga rimediata cinque giorni fa col mo-
non solo in campionato ma anche in Europa per aver centrato un filotto di successi nel girone di qualificazione dove sono stati liquidati Porto e Austria Vienna senza tanti complimenti. Unico pareggio per l’undici di Simeone, accompagnato da cinque vittorie, quello strappato dallo
gioca col modulo 3-2-3-1, sono Diego Costa e Villa, due frecce velenose nell’arco di Cholo Simeone, un ex interista tanto per intenderci. Per lui sarà una specie di derby della Madonnina perché il cuore dell’argentino è ancora a Milano, sponda della Beneamata ovviamente.
champions Severa Bisceglia
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IN PARTENZA PER IL BAHRAIN SU LA TESTA Fallita la Coppa Italia venerdì 14 febbraio 2014
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basket
Beppe Vigani
Red Bull affila le unghie niente sbagli con Pistoia Lotus si presenta D I opo essere uscita con le ossa rotta dalla Coppa Italia e dopo il match contro il Barcellona di Eurolega, in programma mentre i rossoneri sono in campo contro il Bologna, l’EA7 Armani lunedì sarà a Pistoia nel monday night, posticipo della 4ª giornata di campionato. Ironia della sorte, perché la formazione toscana ha battuto Sassari alla vigilia della Coppa Italia. Uno scherzo del destino per i milanesi, i quali sono stati superati nel grande evento, che metteva in palio la coccarda, proprio dalla squadra guidata da Meo Sacchetti. Brutto week end l’ultimo passato dai biancorossi che sono stati traditi dal pronostico sin troppo scontato. Nello sport si parte sempre 0-0 e l vittoria è scritta solo alla fine, checché ne dicano i soloni che strombazzano e sdottorano in televisione. Giriamo pagina. Luca Banchi deve ricominciare da zero, se non vuole avere sorprese. Pistoia è decima in classifica a pari merito con piazze storiche come Bologna, Caserta e Varese, a dimostrare che i lustrini e la leggenda nello sport non contano più nulla. La squadra di Paolo Moretti parte da Brad Wanamaker, play che ha tanti punti
nelle mani con il 52.9% da due e 34.8 da tre. Ottima anche la media di rimbalzi catturati (3.6) e assist (4.5). Kyle Gibson è la guardia tiratrice, anche se la percentuale non l’aiuta (38.9% da due, 36% da tre). Ama il gioco a campo aperto, ma è un giocatore incostante nel rendimento. Ed Daniel è l’ala piccola di Pistoia. Mano molto dolce (56.5% da due), anche se dall’arco dei 6,75 m ha tirato una sola volta (facendo centro, peraltro). Ottimo rimbalzista (7.2 a partita), ma non è un bravo tiratore di liberi (33/53). L’ala grande è Deron Washington, che ha buone mani (44.6% da due, 39.3% da tre) e si fa valere sotto le plance con una media di 6.4 palloni catturati. E’ un giocatore diligente, che limita
al minimo le palle perse. Buon difensore. JaJuan Johnson è il centro della squadra pistoiese. Il giocatore di Indianapolis ha anche assaggiato la NBA a dimostrazione che a soli 25 anni ha un buon curriculum che può ampiamente migliorare. Buona percentuale da due (47.8%) per il pivot USA, il quale è anche un discreto rimbalzista (6.7 a partita). Da tenere sott’occhio Riccardo Cortese, guardia-ala che con il suo 47.8% da due può risultare molto pericoloso. Chiudiamo con il solito ex di turno: Giacomo Galanda, centro di 39 anni che nel 2005-2006 ha giocato nell’Olimpia. Nonostante l’età ha spazio e la mano è sempre la solita: 46.2% da due e da tre ha un dignitoso 35.3%.
JaJuan Johnson con la maglia dei Boston Celtics
VALENTINO ROSSI CI CREDE motogp
Marjlja Bisceglia
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hiusi i tre giorni di test ufficiali di MotoGp a Sepang abbiamo i primi verdetti per il Mondiale 2014. Il protagonista indiscusso resta il campione del mondo in carica Marc Marquez, ma la novità la troviamo in casa Yamaha. Valentino Rossi ci crede e i test gli hanno dato ragione. Il ragazzo trentacinquenne non rinuncia all’estasi della vittoria e mette in pista tutta la sua esperienza si, ma anche la fame di vittorie che mancano da tempo. Nel terzo giorno di test ha raggiunto risultati eccellenti scendendo sotto il muto dei 2’ e piazzandosi al secondo posto a solo un decimo dal campione iridato. Il Dottore urla a gran voce il suo ritorno: “Il test è andato molto bene, sono molto contento, soprattutto per la seconda posizione e ancora di più per il tempo sul giro, che è stato il migliore della mia carriera a Sepang. E’ la prima volta che vado sotto i 2’00”, a solo un decimo da Marc e dal record assoluto della pista. Ho trovato un buon feeling con la moto, abbiamo trovato alcune buone soluzioni e tutto è stato molto positivo. Abbiamo provato una simulazione di gara nel pomeriggio, che ci è servita molto per capire eventuali problemi: abbiamo sofferto un po’ per mantenere un buon passo, ma non è an-
data poi così male”. Sepang diche che il pluricampione di Tavullia può ancora vincere anche grazie ai cambiamenti, quasi obbligati, dopo la deludente stagione 2013. Valentino ha sostituito il suo storico capo tecnico Jeremy Burges, preferendogli l’italiano Silvano Galbusera, e cambiato anche lo stile di guida, come da lui stesso dichiarato, comprendendo che le attuali moto e i pneumatici Bridgestone hanno bisogno di una guida diversa: “Ho provato
a modificare un po’ il mio stile, così non stresso troppo i pneumatici quando sono inclinati. Provo a stare più fuori dalla moto, aumentando così l’inclinazione. Un po’ come Marquez, ma non posso farlo esattamente come lui però perché le mie gambe sono troppo lunghe. Dopo un anno di esperienza in sella a questa M1, posso lavorare di più su questi dettagli. Prima non andavo al limite con la moto e dovevo concentrarmi su altre cose prioritarie”.
Valentino Rossi.
R
icordiamo che la stagione 2014 della MotoGP non si può più seguire su Italia1 ma su Sky, che ha acquistato i diritti del Motomondiale, o in streaming su Internet, sempre a pagamento, al costo di 139,96 euro per l’intera stagione, la versione MultiScreen, mentre la versione standard prevede un costo di 99,95 euro. Quindi dal 2014, e per il prossimo triennio, non sarà più possibile seguire le gare in chiaro e gratuitamente, ma solo a pagamento. Tutte le 19 gare saranno trasmesse in
pay tv in diretta ed in alta definizione. Delle 19 gare previste in questo mondiale, undici saranno trasmesse in esclusiva e le altre andranno live sul canale 26 Cielo, il canale free sul digitale terrestre. Dal 2015 la messa in onda cambierà ulteriormente. L’intero mondiale sarà trasmesso solo su pay tv, nessuna gara sarà trasmessa in chiaro. Tra le novità annunciate da Sky, i 5 canali interattivi del mosaico in HD dedicati solo al Motomondiale visibili anche tutti in contemporanea sul teleschermo. m. b.
formula 1
l 24 gennaio la monoposto faceva capolino in una serie di istantanee sul sito ufficiale. Assente ai test di Jerez, finalmente anche la Lotus è scesa in pista sul tracciato spagnolo, sebbene con un po’ di ritardo. La E22 è stata presentata lo scorso fine settimana proprio sul circuito andaluso, occasione ideale per effettuare un centinaio di chilometri per le foto e i video promozionali di rito, approfittando della concessione presente nel regolamento e sfruttata dalla squadra britannica per raccogliere dati preziosi. Maldonado ha girato 22 volte sabato, più della Red Bull in quattro giorni di test. Un buon punto di partenza per recuperare il tempo perduto. La situazione ad Enstone non è stata infatti delle più semplici. Dopo l’addio del team principal Eric Boullier, passato alla McLaren in gennaio, i ritardi sono andati in crescendo, cosi’ come le spese. Ora si cerca il sostituto di Boullier. Fugate le voci insistenti che davano in arrivo Martin Whitmarsh, l’attenzione è puntata su Olivier Quesnel, l’ex direttore sportivo di Citroën e Peugeot. Secondo le indiscrezioni de «L’équipe» sarebbe stato proprio il patron della scuderia Gerard Lopez, attualmente responsabile ad interim della gestione sportiva, a designare il francese come suo successore. Dietro le quinte le scuderie preparano i test in Bahrain, che prenderanno il via
mercoledi prossimo. Alla Red Bull si lavora sodo, dopo la chiusura anticipata della sessione spagnola e di conseguenza con pochi dati a disposizione. Il team principal Chris Horner ha sottolineato l’importanza della spedizione sul tracciato di Sakhir, al tempo stesso ha voluto chiarire che i guai riscontrati in Spagna non derivano da un difetto di progettazione, ma dall’eccessivo riscaldamento prodotto dal motore, problema peraltro comune a molti team. Una buona notizia per Adrian Newey, il papà della RB10, un po’ meno per la Renault. Tuttavia per l’ingegne-
Debora Cheli
noposto di Woking, il cui design avrebbe suscitato la perplessità anche di altri progettisti, a suo avviso non sarebbe regolare. Secondo i dettami non è possibile inserire appendici sulle sospensioni, mentre sulla MP4-29 è stato creato uno stampo per i braccetti posteriori a forma di T, per assicurare maggiore carico aerodinamico, bloccando l’aria e riducendo le vibrazioni. Charlie Whiting, delegato tecnico della Fia, si è espresso positivamente
il particolare del doppio naso della Lotus E22 re inglese qualcosa non torna: subito dopo i test, ha sollevato un dubbio sulla nuova McLaren. Newey ha dichiarato che la sospensione posteriore della mo-
nei confronti della McLaren, ma la sua opinione non è vincolante, percio’ non si esclude un eventuale ricorso ufficiale della Red Bull.
Schumi, continua l’attesa di Debora Cheli
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on sono stati diffusi ulteriori comunicati stampa sul risveglio di Michael Schumacher, iniziato ormai da due settimane. Eppure non si placano le voci riguardanti la sorte del sette volte iridato. La scorsa settimana è trapelata addirittura la notizia del decesso, rimbalzata da un social network all’altro nel giro di poche ore. I medici hanno smentito in una secca nota ufficiale, dove è stato ribadito che Schumi
è vivo e attualmente in stato vegetativo. Lunedi scorso la Bild ha scritto che le condizioni dell’ex pilota sarebbero invece molto critiche e che non risponderebbe agli stimoli degli specialisti. Notizia impossibile da accertare in mancanza di conferme ufficiali, ma è precisa volontà della famiglia mantenere il massimo riserbo. La moglie Corinna intanto continua a parlargli, nella speranza che Michael reagisca positivamente.
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Sfida all’ASR RIPARTE DA SEVESO LA SECONDA D
di Toni Morandi
omenica al Giuriati si respira aria di Derby. Nella terza giornata di ritorno è infatti in programma la stracittadina tra Rugby Grande Milano e ASR Milano. Una partita che mette in palio il primo posto della classifica per l’ASR, mentre per RGM c’è la possibilità di riscattare la sconfitta subita nel match di andata. In termini di classifica quindi rischia di più l’ASR che condivide con Lumezzane il primo posto della classifica, e che ha bisogno di una vittoria, per continuare a tenere a distanza Parabiago, che ospita Rovato, e, in caso di sconfitta dei milanesi, potrebbe avvicinarsi pericolosamente alla zona playoff. RGM ha conservato il quarto posto in classifica, nonostante l’annullamento della partita di domenica scorsa con il Cus Brescia: “Purtroppo la pioggia delle ultime due settimane ha portato al rinvio della partita - dice il ds Antonio Raimondi - e vista la lunga
sosta, probabilmente avremmo avuto bisogno di una seconda partita, dopo la vittoria di Biella, per essere davvero al massimo della condizione. L’ASR è una squadra forte di ottimi giovani e di un movimento di squadra generale molto efficace. E’ l’unica squadra, tra quelle che ci sono davanti in classifica, che nel girone di andata non siamo riusciti a battere. Anzi, proprio la partita con loro, ha aperto a inizio campionato la nostra crisi, che abbiamo superato molto bene. Domenica sarà una partita davvero molto difficile”. Da una parte e dall’altra si guarda il cielo, nella speranza di non vedere pioggia: “Siamo preoccupati - dice Ivano Bonacina direttore tecnico di ASR - per la condizione del terreno. Sarebbe bello avere un sintetico, ma dovremo adattarci alla situazione. E’ un peccato, perché noi e RGM esprimiamo una volontà di rugby di corsa e chiaramente la qualità del gioco potrebbe essere intaccata da un terreno molto pesante”. Il de-
nominatore comune delle due squadre è la gioventù: “Ci manca un po’ di esperienza - continua Bonacina - ma abbiamo giovani di qualità e questo campionato di vertice ci dà entusiasmo per continuare a far bene”. La pioggia delle ultime settimane ha condizionato anche la preparazione della partita: “In effetti non è semplice per noi - dice Antonio Raimondi - perché le condizioni del terreno non permettono di dare qualità all’allenamento. Lunedì abbiamo fatto un lavoro in pista d’atletica, perché il campo era impraticabile. Fortunatamente mercoledì abbiamo potuto allenarci sul sintetico, perché aveva programmato da tempo un allenamento in comune con l’Accademia FIR under 18 di Milano. Speriamo a questo punto che domenica si possa giocare su un terreno non troppo pesante”. L’appuntamento è per domenica alle 14.30, il rugby milanese si mette a confronto, con tanti giovani che hanno voglia di dare spettacolo.
MATÀ DEL CROSS PER TUTTI 2014
iro di boa per la terza edizione del Cross per Tutti - 2014: domenica 16 febbraio il Marathon Club Seveso, attiva realtà sportiva locale con oltre 40 primavere sulle spalle, darà infatti il via alla seconda parte del circuito lombardo di corse
di valenza simbolica quale solo il Bosco delle Querce di Seveso può avere. Dopo l’incidente dell’Icmesa negli anni ‘70, l’area è stata interamente bonificata e piantumata con nuovi alberi, linfa nuova a simboleggiare la voglia di rinascita di questa città alle porte di Milano. Ed è proprio in questo bosco che si
ti a dare il benvenuto a tutti gli atleti del Cross per Tutti”, spiega un entusiasta Carlo Somaschini, presidente della società organizzatrice. “Perché partecipare alla tappa di Seveso? Beh, fare attività fisica fa bene alla salute; e correre nel verde di un bosco, respirando aria pulita, fa ancora meglio. Sarà una nuova occasio-
campestri patrocinato da FIDAL Milano. Buoni i risultati numerici delle tre tappe già andate in scena: sole, pioggia e fango non hanno fermato né il pubblico, né i numerosi atleti di tutte le età presenti sui percorsi. E di intemperie ne sa qualcosa proprio Seveso che lo scorso anno si é trovato a fare i conti nientemeno che con la neve; ma neanche il manto bianco ha impedito agli appassionati di correre, fornendo invece loro uno scenario tanto suggestivo, quanto surreale: ben 900 gli atleti al traguardo nel 2013 con una nutrita rappresentativa di bambini - quei bambini per i quali è stato pensato il Cross per Tutti. La peculiarità della quarta tappa del circuito è il panorama che fa da sfondo alla manifestazione; uno scenario unico nel suo genere, carico
snoda la quarta prova del Cross per Tutti: un percorso pianeggiante, non molto collinare e con pochi dislivelli, ma non per questo meno impegnativo di altri; anzi; proprio perché densamente piantumato, è ricco di curve e quindi molto tecnico ed insidioso. Ma questi stessi alberi non solo rendono più spettacolare la prova; le loro foglie sul tracciato e i loro rami fanno infatti da scudo a vento e intemperie, rendendo così il percorso più protetto e il terreno meno fangoso. A disposizione dei partecipanti, un ampio parcheggio, le docce e, soprattutto, un ristoro ben fornito, il più gettonato delle sei tappe del Cross per Tutti: tutto merito delle signore del Marathon Club Seveso che curano con amore le leccornie e il the offerto dopo le fatiche della gara. “Siamo pron-
ne per divertirsi e, in quanto tappa di un circuito, per risvegliare la mentalità competitiva degli iscritti. And last but not least, a Seveso andrà in scena uno spettacolo agonistico di prim’ordine: la prova è infatti valida quale Campionato Provinciale FIDAL Milano per le Categorie Ragazzi, Cadetti, Allievi, Junior, Promesse e Senior; l’eccellenza della corsa campestre milanese che verrà premiata dopo ogni gara.” Nessuno osa sbilanciarsi apertamente sui favoriti della giornata, viste le eccellenze nelle tappe precedenti. Il nome che tutti bisbigliano sottovoce? Quello di Samuele Nava, esponente dell’Atletica Erba, che ben ha figurato nelle ultime gare cui ha preso parte, e che darà senza dubbio del filo da torcere a Matteo Schiavone/Atletica Monza tra gli Allievi.
di Chiara Franzetti
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Indipendenti alla riscossa Dal cilindro di Neneh Cherry “12 Anni Schiavo”, la colonna sonora N musica
Riccardo Sada
ell’ottobre dello scorso anno Neneh Cherry ha fatto un importante annuncio, quello relativo al suo album da solista dopo 18 anni di silenzio. Realizzato il disco in collaborazione con RocketNumberNine, con la produzione di Kieran Hebden
(Four Tet) e la partecipazione di un ospite come Robyn, Neneh ha subito lanciato il singolo omonimo “Blank Project”. Per iniziare il nuovo anno, l’artista prima si è presentata con “Everything”, remixato da Ricardo Villalobos e Max Loderbauer, e ora con “Out
Of The Black” insieme a Robyn. Per i fan impazienti di ascoltare il nuovo materiale, la cantante ha annunciato una prima parte di tour europeo, nel periodo tra questo mese e quello di marzo, tra cui una tappa al Concrete di Londra e al Berghain di Berlino
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a colonna sonora del nuovo film di Steve McQueen, “12 Years A Slave” (“12 Anni Schiavo”), già vincitore di un Golden Globe come “Miglior Film Drammatico” e con 9 candidature agli Oscar, contiene le musiche originali del leggendario compositore Hans Zimmer ed è
Army Of The Universe, nuovo singolo
È
uscito il singolo degli Army Of The Universe, “Uniforms”, che rappresenta il loro ritorno su Metropolis Records. In contemporanea, inizia il loro tour che li vedrà impegnati questo mese in un autentico tour de force: diciotto date in venticinque giorni: quindici negli Stati Uniti e tre in Canada, a supporto degli Skinny Puppy.
Gli ingredienti della band sono sintetizzatori analogici, chitarre alquanto affilate, richiami al metal anni ottanta e all’industrial anni Novanta, senza per questo trascurare new wave, la Brit electronica e la stessa techno. Il loro viaggio musicale esplora di continuo le frontiere, le linee di confine e le contaminazioni tra rock ed elettronica.t
curato da John Legend, artista vincitore di nove Grammy. I 16 brani della colonna sonora parlano di libertà e si ispirano alla storia vera di Solomon Northup. John Legend è stato incaricato di creare un accompagnamento musicale all’appassionante
pellicola e, con l’aiuto di Mike Jackson e Thais Stiklorius, ha formato un cast stellare di musicisti: Alicia Keys, Gary Clark Jr., Chris Cornell featuring Joy Williams dei Civil Wars , Laura Mvula, Cody Chesnutt e Alabama Shakes.
As Animals, arriva ora l’album su Time Aloe Blacc, si (r)inizia con “The Man” I
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opo il successo assoluto di Imany e del suo album “The Shape of a Broken Heart”, Time Records pubblica un’altra perla del pop francese. Parliamo di “As Animals”, l’album di debutto dell’omonima band formata da Frédéric “Fred” Grange e Zara Desbonnes. Il primo singolo estratto da “As Animals” è “I See Ghost (Ghost Gunfighters)”,
brano che si è subito fatto notare per un sound potente e originale e ora nella Top 20 di iTunes. L’album è stato prodotto da Suédois Tore Johansson, già al fianco di Franz Ferdinand, The Cardigans, Titiyo, New Order e Saint Etienne, e sta ricevendo un’ottima accoglienza dalla stampa francese, ricevendo recensioni positive su testate.
n attesa di poterlo rivedere presto in Italia e ascoltare il nuovo album “Lift Your Spirit”, la cui uscita è prevista per il 25 marzo, Aloe Blacc presenta il
cuffie Beats by Dre, il brano arriva dopo l’enorme successo mondiale ottenuto dal cantante con Avicii in “Wake Me Up”, ai primi posti delle classifiche digitali e
suo nuovo singolo “The Man”. Il brano ha già venduto in America oltre 500 mila singoli entrando nella Top Ten di Billboard e iTunes US. Colonna sonora della campagna tivù americana delle
radiofoniche di tutto il mondo. Per il nuovo album Aloe ha lavorato con grandi autori e produttori come Pharrell Williams, DJ Khalil e Harold Lilly.
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LE IMMAGINI AL SERVIZIO DELLA STORIA Mostra di fotografia di Del Re 14
allo Spazio Aperto di San Fedele
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a storia siamo noi “e qualcuno la documenta. Com’è sempre stato per chi della cronaca ne ha fatto un mestiere, quello di narrare i fatti non solo con le parole ma anche con le immagini .Allo Spazio Aperto San Fedele a Milano è in corso la mostra “Appunti fotografici” di Pietro Del Re inviato di Repubblica che ci fa pregustare il sapore del fotogiornalismo in una mostra che racconta come per lui sia ancora importante nonostante la possibilità di ricevere immagini di agenzia preconfezionate, avvicinarsi ai luoghi più
difficili della terra dove le guerre sono all’ordine del giorno per poi raccontarci dal vivo, attraverso le immagini simboliche ma eloquenti i bollettini della stessa. Del resto ormai è così raro parlare di fotogiornalismo e praticare questo mestiere è sempre più difficile. L’era digitale se da un lato favorisce lo sviluppo di nuovi modi di intendere le immagini e tecniche fotografiche sempre più d’avanguardia e di veloce fruizione, dall’altro ci fa sentire in un mondo sempre più ristretto e la vicinanza che internet ci dà dei luoghi non ci permette di
sentire il viaggio, la scoperta e la sorpresa tipica appunto dell’era del fotogiornalismo della prima ora. Gli anni tra il 1930 e il 1950 contrassegnati dall’ascesa politica dei totalitarismi e dalla seconda guerra mondiale, rappresentano l’epoca d’oro del fotogiornalismo che si pone come lo strumento ideale sia per raccontare le necessità propagandistiche dei regimi, sia per immortalare le barbarie e le atrocità di uno dei momenti storici più bui dell’umanità. Fotografi come Robert Capa o Tony Vaccaro immortaleranno la guerra “in pri-
ma linea” offrendoci degli scatti scioccanti, ma ancor più importanti e necessari documenti storici che hanno contribuito alla ricostruzione e alla narrazione degli eventi. Nelle immagini di Pietro Del Re lo sguardo del reporter si fa più ermetico e simbolico ma altrettanto eloquente. I suoi appunti fotografici raccontano avvenimenti che stanno per accadere o sono già accaduti come se l’immagine che stiamo guardando ne debba contenere
giornata, con una risata ironica di chi probabilmente sa che an-
un’altra magari più drammatica che possiamo solo immaginare. La forza della denuncia non sta alle volte in un’immagine eclatante ma sono sufficienti i simboli e i comportamenti ritratti come l’uomo con la giacca rossa forse colto fotograficamente mentre esce dalla sua casa-tenda e si accinge a iniziare una nuova
che oggi potrebbe essere uno dei tanti o l’ultimo giorno da non dimenticare. Per questo “l’etica dell’inviato”, è la capacità di ritrarre con grande onestà la realtà senza ometterla né spettacolarizzarla, descrivere un fatto, un luogo un’immagine prima che tutto ciò si trasformi in notizia già interpretata e trasformata.
arte
di Marby
APPUNTI FOTOGRAFICI. L’etica dell’inviato Fotografie di Pietro Del Re A cura di Denis Curti e Andrea Dall’Asta SJ Ingresso libero 8 febbraio – 1 marzo 2014 Orari : 16.00/19.00 dal martedì al sabato e al mattino su richiesta, chiuso festivi tel. 02 86352233 www.centrosanfedele.net
Il teatro Manzoni apre al mondo della danza teatro Marco Papetti
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a lunedì 17 febbraio e fino a mercoledì 19 il teatro Manzoni di Milano propone lo spettacolo Madame Butterfly’s
son (già molto apprezzata dal pubblico di tutto il mondo dagli USA al Sud America, passando per i principali teatri d’Europa)
con le coreografie di Walter Matteini e la partecipazione della compagnia Imperfect Dancers Company. Quest’ultima è una
compagnia di danza contemporanea che nasce nel gennaio 2009 con Walter Matteini e Ina Broeckx. La squadra è formata da 8 danzatori e rappresenta una squadra artistica diversa, perché il suo nome è un gioco ma anche un richiamo all’aspetto più interiore della danza. L’essere imperfetto è per ognuno anche il proprio modo di essere perfetto. In occasione delle repliche dello spettacolo Madame Butterfly’s Son il teatro propone mercoledì 19 il primo appuntamento di “Masterclass on Stage” un’occasione per permettere al pubblico di confrontarsi sul mondo della
danza. A seguire l’incontro proprio con il coreografo, uno dei più talentuosi coreografi italiani diplomato all’Accademia Nazionale di Danza di Roma. In seguito danza con il Balletto di Roma, Le Ballet de Marseille Roland Petit, Les Ballets de Monte-Carlo, l’Opera Nazionale di Lione e Aterballetto. Durante questi anni Matteini ha la fortuna di lavorare con i più prestigiosi nomi della danza contemporanea quali Jiří Kilián, William Forsythe, Mats Ek, Ohad Naharin, Nacho Duato, Angelin Preljoçaj e tanti altri.
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a madre di Fabrizio ex re dei paparazzi, tiene viva l’attenzione mediatica sul libro scritto in carcere dai suoi due figli “Mea Culpa. Voglio che mio figlio sia orgoglioso di me” edito da Mondadori e già nella classifica dei più venduti. In effetti sorge il sospetto che si possa trattare di un’operazione commerciale, tra
*** Mario Balotelli e Raffaella Fico
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toria infinita che ha messo finalmente la parola fine. A poco più di 1 anno, questo il tempo utile all’attaccante rossonero per decidere di sottoporsi al test del DNA, dalla nascita di Pia finalmente, anche giuridi-
camente, esiste un padre certo. Peccato per l’anno buttato nella spazzatura. Finalmente siamo tutti più sereni e il neo-papà è persino felice. Ha subito cinguettato su Twitter la notizia, dopo la conferma ricevuta dalla clinica svizzera incaricata dell’esame “Finalmente la verità… PIA … dolce bambina mia!!! Tuo papà”. Nell’anno passato nell’ombra, come padre, si limitava a sostenere di non essere certo del legame di sangue: “Non so chi sia il padre della bambina, ma se dovesse essere mia, sarò pronto a fare il mio dovere”. Pensiamo che il problema stia proprio in questo. Fare il padre non consiste solo nel dovere di educarli crescere in salute e sostenerli negli studi, dovere appunto. Esiste un aspetto più gratificante: il
piacere genitoriale, e questo non può garantirlo nessun test. Non entriamo nel merito del perché il bomber del Milan non fosse certo della paternità, ma nel tempo utile alla decisione di sottoporsi all’esame, quello si, ci sentiamo di non condividere. Quale migliore occasione per chiudere in fretta questa storia? Il giorno dopo si procede al prelievo e, massimo 20-30 giorni, ti togli ogni dubbio. Tutto è bene quello che finisce bene. Pia oggi ha anche un padre certo che ci auguriamo sappia fare anche il papà. Agli avvocati lasciamo, invece, la lotta economica. Il più capace e agguerrito riuscirà ad ottenere la cifra più alta o più bassa, dipende dalla prospettiva, con conseguente soddisfazione del proprio assistito.
il suo futuro di mamma: “Faccio quello che mi sento e il mio corpo
ha reagito ottimamente fin dai primi giorni. Forse perché sono giovane oppure semplicemente perché sono serena. Dopo la nascita del bambino mi prenderò soltanto un mese per organizzare e impostare la nuova vita di mamma. Ho la fortuna di non avere orari da ufficio, quindi cercherò di gestire tutto nel migliore dei modi”. Tantissimi auguri alla coppia
l’altro gratis. Gabriella Corona replica alle parole di Belen Rodriguez che la considera un’ope-
*** Gabriella Corona razione commerciale appunto: “E’ una dichiarazione che mi ha rattristato, non me la aspettavo proprio da Belen una frase così, perché non è vero. E’ un giudizio disumano per un detenuto che ha di fronte 14 anni di galera. Il libro, sottolineo, è tutto tranne un’operazione commerciale, ma un’autoanalisi che è servita a Fabrizio per far capire a tutti che lui sta facendo un processo di cambiamento. E’ questa la verità”. Comprensibile la tristezza di una madre che si ritrova un figlio in prigione, aggiungiamo che la pena ci sembra eccessiva se consideriamo chi investe e ammazza senza farsi neppure un giorno di prigione. La signora
Corona parla anche delle condizioni di suo figlio: “Per quanto possibile sta bene, anzi, è perfino gasato in questo momento per come sta andando il suo libro nelle librerie. Le pagine scritte lo hanno messo a nudo. Nel libro viene fuori il suo carattere più profondo e autentico. Il Corona che tutti conoscevano era solo un personaggio che lui si era costruito negli anni, perché sul quel personaggio lui ci ha lavorato, ci ha guadagnato tanti soldi, ne ha fatto una carriera”, Oggi Fabrizio è seriamente impegno in un’altra carriera, ben più ardua, e per questo ci sentiamo di fargli tantissimi auguri e che possa uscirne vincente.
*** Kevin Prince Boateng e Melissa Satta STEFANOVA, FENOMENO PARANORMALE
S
ono al settimo cielo. In aprile nascerà il loro primogenito, il calciatore ha già due figli da rapporti precedenti. L’ex velina, per vivere un momento così importante e per stare vicino al suo compagno, in forza allo Shalke 04, si è trasferita in Germania. Anche fisicamente la Satta vive bene questa gravidanza, ha messo su pochissimi chili ed è serena per
di Luca De Franco
spettacolo
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eodora Stefanova è una presenza fissa di “Qui Studio a Voi Stadio”, programma di punta di Telelombardia condotto da Fabio Ravezzani. In precedenza, abbiamo visto la sensitiva più famosa d’Italia fare le sue previsioni in altri programmi televisivi su reti locali e nazionali. “Sono 23 anni che partecipo ai programmi televisivi italiani – spiega la Stefanova – condotti dai più famosi giornalisti sportivi come Ravezzani, Aldo Biscardi, Tiziano Crudeli, Elio Corno e il compianto Maurizio Mosca. La maggior parte delle mie previsioni si sono avverate, anche quelle che sembravano inverosimili e che mi procuravano non pochi battibecchi. Quando ho previsto che Kakà sarebbe tornato al Milan, ad esempio, la gente mi diceva ‘Si, tornerà al Milan quando io sarò eletto Papa’. Nessuno, ma proprio nessuno, ci credeva. Quando Ricardo è tornato a vestire la maglia rossonera, i tifosi hanno riconosciuto la bontà della mia previsione facendomi i complimenti sia allo stadio Meazza sia per la strada.” Ci parli di un altro suo successo. “Un’altra previsione straordinaria è stata quella del passaggio dell’attaccante Dimitar Berbatov al Mo-
naco di Claudio Ranieri, che io considero un grandissimo allenatore. Nemmeno i familiari di Berbatov ci credevano. Secondo me, Dimitar Berbatov è pronto per il campionato italiano: ha giocato in squadre di livello medio-alto come Bayer Leverkusen, Tottenham, Manchester United, Fulham segnando tantissimi gol. In Bulgaria ci sono altri bravi giocatori. Lo so perché seguo il campionato del mio Paese. Un nome per tutti: il difensore Stanisalv Manolev che fa parte della Nazionale” Chi vincerà lo scudetto? “La Juventus, ma con un vantaggio inferiore a quello attuale. La Roma recupererà parecchi punti.
Sarà una battaglia fino all’ultima giornata.” E la classifica dei cannonieri? “Gonzalo Higuain. Va come un treno e non si fermerà considerato anche l’infortunio di Giuseppe Rossi. Quest’ultimo tornerà in campo entro la fine del campionato e sarà un punto di forza della nazionale italiana. Il suo recupero sarà più rapido di quel che si pensa.” Il Milan riuscirà a qualificarsi per l’Europa League? “Ne sono convinta per il valore di Clarence Seedorf e dei nuovi acquisti. Il marocchino Abdel Taarabt mi è piaciuto molto contro il Napoli.”
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