Milan_Chievo

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Sabato 3 Novembre 2012

Anno 2 N. 40

MILAN

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COPIA OMAGGIO

CHIEVO

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CI RISIAMO

Sabato 3 Novembre 2012

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L’ Editoriale

Non starò certo a rimarcare i disastri arbitrali di domenica scorsa, ma vorrei porre l’attenzione sull’ennesima aberrante, stucchevole, inutile trovata dell’Uefa, che sta diventando l’ufficio complicazioni del calcio. Il match di domenica scorsa, Catania-Juventus, diretto con personalità discutibile dall’arbitro Andrea Gervasoni il quale, con il giudice di porta nell’occasione, Nicola Rizzoli, e il segnalinee Luca Maggiani, ha gestito la sit-com Gonzalo Bergessio come peggio non poteva. Michel Platini, presidente Uefa, con passato illustre da giocatore, sta menando il torrone che, il gioco del calcio, non deve avere ingerenze tecnico-televisive e quindi manda al pubblico ludibrio arbitri che, in alcune circostanze, non sono aiutati dalla buona sorte. Non è nostra intenzione stigmatizzare l’episodio in sé, ma la genesi che l’ha creato. I sei arbitri che devono gestire una partita (un direttore di gara, due segnalinee, il quarto uomo e due giudici di porta), secondo l’ex Le roi devono semplificare le incertezze che un match presenta. Qui casca l’asino. E’ possibile che

di Beppe Vigani

prende la strada della credibilità, che il calcio sta perdendo. L’occhio umano regala più sentimento e romanticismo allo sport, ma a certi livelli i discorsi deamicisiani trovano vicoli bui, strade senza uscite. Calciopoli, scommesopoli, l’appassionato, il tifoso vuole più certezze, anche dalla classe arbitrale. Non parliamo di macchinazioni o complotti, Andrea Agnelli sbaglia a sentirsi accerchiato. E’ una questione di uomini, di errori, di episodi. Come dice Massimo Moratti “la Juventus è cambiata e nessuno ha intenzione di rivivere quel 2006 che a livello sportivo è stata una tragedia, anche se è bene non dimenticarlo”. Un appello: basta guardare chi arbitra le partite. Il nome del direttore di gara non si dovrebbe neanche sapere. E’ un vizio tutto italiano puntare il dito contro chi ha un fischietto in bocca. Per una volta almeno impariamo a parlare di calcio, accettare una sconfitta e non fidarsi di una vittoria. Non serve essere perbenisti per guardarsi una partita senza per forza discutere la decisione di un arbitro. Abraham Lincoln (Hodgenville, 12 febbraio 1809 – Washington, 15 aprile 1865) è stato Questione di punti di vista. un politico statunitense.

interloquire tra di loro abbia provocato uno scollamento tale che alla fine tutti sono andati in confusione, risparmiando la Juventus da una momentanea sofferenza. Giuseppe Marotta, amministratore delegato del club bianconero, ha ammesso la bontà del gol dell’argentino etneo, ma ha fatto presente che loro “avrebbero vinto ugualmente”. Angelo Alessio, vice di Antonio Conte, ha invece sottolineato di come la Juventus avesse dominato la partita e quindi la questione non era da sottoporre. Mai come in questo caso fu più opportuno il silenzio. Abram Lincoln, XVI presidente degli Stati Uniti, a tal proposito coniò un adagio che gli scienziati bianconeri avrebbero dovuto interpretare alla lettera: “Meglio tacere e passare per idiota che parlare e dissipare ogni dubbio”. Tornando a piedi uniti sul dubbio amletico moviola sì-moviola no, è bene fare un giro negli altri sport dove istant replay nel basket, TMO (Television Match Official) nel rugby od occhio di falco nel tennis hanno arricchito notevolmente l’oggettività di questi sport. Un oggettività che

MILAN (3-4-3)

Arbitro: Piero Giacomelli di Trieste

1 Amelia; 5 Mexess, 17 Zapata, 76 Yepes; 20 Abate, 28 Emanuelson, 18 Montolivo, 8 Nocerino; 22 Bojan, 9 Pato, 92 El Shaarawy

CHIEVO (4-3-3)

54 Sorrentino; 21 Frey, 2 Dainelli, 3 Andreolli, 93 Dramè; 5 Guana, 16 L. Rigoni, 6 M. Rigoni; 10 Luciano, 77 Thereau, 31 Pellissier

Eugenio Corini

Massimiliano Allegri

Stadio G. Meazza ore 18.00


Sabato 3 Novembre 2012

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6 reti Klose (Lazio) El Shaarawy (Milan) Cavani (Napoli; 2 rigori) 5 reti Gilardino (Bologna) Jovetic (Fiorentina) Cassano (Inter) Hernanes (Lazio) Lamela (Roma) Osvaldo (Roma; 1 rigore) 4 reti Milito (Inter; 1 rigore) Hamsik (Napoli) Bianchi (Torino; 2 rigori) Di Natale (Udinese; 2 rigori)

Pos.

Squadra

P.ti

G

V

N

S

Gf

Gs

+/-

1 Juventus 28 10 9 1 0 22 5 17 2 Inter 24 10 8 0 2 19 9 10 3 Napoli 22 10 7 1 2 15 6 9 4 Lazio 19 10 6 1 3 16 11 5 5 Fiorentina 18 10 5 3 2 12 7 5 6 Parma 15 10 4 3 3 14 14 0 7 Roma 14 10 4 2 4 22 19 3 8 Cagliari 14 10 4 2 4 10 13 -3 9 Udinese 13 10 3 4 3 13 15 -2 10 Atalanta 12 10 4 2 4 8 12 -4 11 Catania 12 10 3 3 4 11 16 -5 12 Milan 11 10 3 2 5 12 12 0 13 Torino 10 10 2 5 3 11 9 2 14 Sampdoria 10 10 3 2 5 12 14 -2 15 Chievo 10 10 3 1 6 9 16 -7 16 Genoa 9 10 1 4 5 10 14 -4 17 Palermo 8 10 1 5 4 8 13 -5 18 Pescara 8 10 2 2 6 6 17 -11 19 Bologna 7 10 2 1 7 11 16 -5 20 Siena 3 10 2 3 5 11 14 -3 Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.

LA CLASSIFICA

Sabato 3 Novembre - 11. Giornata 3 Nov, 18:00 Milan - Chievo Stadio Giuseppe Meazza, Milano 3 Nov, 20:45 Juventus - Inter Juventus Stadium, Torino Domenica 4 Novembre - 11. Giornata 4 Nov, 12:30 Pescara - Parma Stadio Adriatico, Pescara 4 Nov, 15:00 Bologna - Udinese Stadio Dall’Ara, Bologna 4 Nov, 15:00 Catania - Lazio Stadio Angelo Massimino, Catania 4 Nov, 15:00 Fiorentina - Cagliari Stadio Artemio Franchi, Firenze 4 Nov, 15:00 Sampdoria - Atalanta Stadio Luigi Ferraris, Genova 4 Nov, 15:00 Siena - Genoa Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena 4 Nov, 15:00 Napoli - Torino Stadio San Paolo, Napoli 4 Nov, 20:45 Roma - Palermo Stadio Olimpico, Roma

TURNO ODIERNO

Sabato 10 Novembre - 12. Giornata 10 Nov, 18:00 Cagliari - Catania Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 10 Nov, 20:45 Pescara - Juventus Stadio Adriatico, Pescara Domenica 11 Novembre - 12. Giornata 11 Nov, 12:30 Palermo - Sampdoria Stadio Renzo Barbera, Palermo 11 Nov, 15:00 Torino - Bologna Stadio Olimpico, Torino 11 Nov, 15:00 Parma - Siena Stadio Ennio Tardini, Parma 11 Nov, 15:00 Chievo - Udinese Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 11 Nov, 15:00 Genoa - Napoli Stadio Luigi Ferraris, Genova 11 Nov, 15:00 Lazio - Roma Stadio Olimpico, Roma 11 Nov, 15:00 Milan - Fiorentina Stadio Giuseppe Meazza, Milano 11 Nov, 20:45 Atalanta - Inter Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo

PROSSIMO TURNO

3 reti Bergessio (Catania) Borriello (Genoa; 1 rigore) Giovinco (Juventus) Pirlo (Juventus) Vidal (Juventus; 2 rigori) Pazzini (Milan; 1 rigore) Miccoli (Palermo) Amauri (Parma; 1 rigore) Maxi Lopez (Sampdoria) Calaiò (Siena) 2 reti Cigarini (Atalanta) Denis (Atalanta) Diamanti (Bologna; 1 rigore) Gomez (Catania) Pellissier (Chievo; 1 rigore) Thereau (Chievo) Toni (Fiorentina) Immobile (Genoa) Jankovic (Genoa) Kucka (Genoa) Quagliarella (Juventus) Vucinic (Juventus; 1 rigore) Candreva (Lazio) Pandev (Napoli) Giorgi (Palermo) Rosi (Parma) Weiss (Pescara) Florenzi (Roma) Totti (Roma) Pogba (Juventus) Vergassola (Siena) Maicosuel (Udinese) 1 rete Bonaventura (Atalanta) Moralez (Atalanta) Raimondi (Atalanta) Cherubin (Bologna) Guarente (Bologna) Kone (Bologna) Dessena (Cagliari) Ekdal (Cagliari) Nainggolan (Cagliari) Nenè (Cagliari; 1 rigore) Pinilla (Cagliari; 1 rigore) Sau (Cagliari) Barrientos (Catania) Lodi (Catania) Marchese (Catania) Spolli (Catania) Cruzado (Chievo) Di Michele (Chievo) Rigoni (Chievo) Ljajic (Fiorentina) Rodriguez (Fiorentina) Romulo (Fiorentina) Roncaglia (Fiorentina) Merkel (Genoa) Cambiasso (Inter) Coutinho (Inter) Palacio (Inter) Pereira (Inter) Ranocchia (Inter) Samuel (Inter) Sneijder (Inter) Asamoah (Juventus) Caceres (Juventus) Giaccherini (Juventus) Lichtsteiner (Juventus) Marchisio (Juventus) Matri (Juventus) Ederson (Lazio) Ledesma (Lazio; 1 rigore)

De Jong (Milan) Dzemaili (Napoli) Insigne (Napoli) Maggio (Napoli) Arevalo Rios (Palermo) Belfodil (Parma) Galloppa (Parma) Lucarelli (Parma) Parolo (Parma) Sansone (Parma) Valdes (Parma; 1 rigore) Caprari (Pescara) Delik (Pescara) Quintero (Pescara) Terlizzi (Pescara) Bradley (Roma) Lopez (Roma) Marquinho (Roma) Costa (Sampdoria) Eder (Sampdoria; 1 rigore) Estigarribia (Sampdoria) Gastaldello (Sampdoria) Maresca (Sampdoria) Munari (Sampdoria) Pozzi (Sampdoria; 1 rigore) Paci (Siena) Reginaldo (Siena) Valiani (Siena) Ze Eduardo (Siena; 1 rigore) Basha (Torino) Brighi (Torino) D’Ambrosio (Torino) Gazzi (Torino) Sgrigna (Torino) Stevanovic (Torino) Basta (Udinese) Domizzi (Udinese) Lazzari (Udinese) Pinzi (Udinese) Ranegie (Udinese)

classifica marcatori


Sabato 3 Novembre 2012

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La Partita

di Andrea Anelli

Continua l’affanno rossonero Allegri sempre più in bilico Allegri l’equilibrista. Il tecnico livornese sembra sempre più appeso a un filo e mai come questa partita può diventare spartiacque della stagione rossonera. La boccata d’ossigeno presa sette giorni fa contro il Genoa di Delneri è bastata solo per 72 ore poi è tornata l’apnea. Il primo tempo della gara con il Palermo ha gettato il Milan all’inferno con il suo allenatore in prima fila. Silvio Berlusconi, presidente onorario del club, vorrebbe un cambio alla guida tecnica ormai da qualche settimana, ma il costante lavoro da pompiere di Adriano Galliani ha fatto in modo che questo ancora non sia avvenuto. Massimiliano Allegri però martedì sera ci ha messo del suo per far saltare i nervi anche all’ultimo suo sponsor, Galliani appunto. L’ennesimo cambio di modulo non è piaciuto all’amministratore delegato che non ha mancato di comunicarlo a fine gara al suo tecnico. In un momento di crisi, non solo economica evidentemente, si può sorvolare sul vecchio diktat della difesa a quattro ma non si può presentare al fischio d’inizio un centrocampo a cinque, composto di soli mediani. Questo Galliani non l’ha proprio digerito e con il ritorno al modulo, che ha regalato qualche soddisfazione nell’ultimo mese, è arrivato anche il pari a braccetto con una

buona reazione d’orgoglio e personalità. L’idea di base di provare a mischiare le carte quando le cose non vanno è buona però esagerare porta a una confusione tattica, che risulta, poi, dannosa. L’unica costante è il rendimento di ‘Re Mida’ El Shaarawy. Il giovane attaccante trasforma in oro ogni palla che tocca ed è il vero faro di questa squadra. Opposta invece questione Pato che ha bisogno di minuti per riprendere confidenza con il campo. Troverà sicuramente spazio Bojan, apparso in buona condizione nel secondo tempo di Palermo. Purtroppo non c’è possibilità di errore con il Chievo che, stando alle statistiche, sembra essere l’avversario migliore sulla carta da affrontare in questo momento. Dall’inizio della stagione, in quattro trasferte, i veneti hanno totalizzato zero punti con nove gol subiti e solo uno segnato. Da non sottovalutare la cura Corini, la quale è servita a battere il Pescara mercoledì scorso. A prescindere dal risultato finale, l’apnea rossonera durerà almeno fino a martedì sera, quando ci sarà il Malaga di scena a San Siro. Se si vuole cercare di mettere la testa fuori dall’acqua, bisognerà concretizzare un concetto espresso da Allegri dopo Palermo: inanellare un filotto di vittorie scaccia-crisi.

MI S SI O NE POSSI B I L E PRONTI AL I Bioritmi

di Enzo Occhiuto

DECOLLO Dopo l’orgogliosa rimonta dei due goal a Palermo, il Milan prova a risalire la classifica in questi due mesi prenatalizi. Il segnale, forte e chiaro, è arrivato proprio da Silvio Berlusconi durane l’intervallo del Barbera. E’ urgente cambiare registro, e la squadra di Allegri è pronta alla rivoluzione. La vittima sacrificale è la squadra allenata da Corini che incrocerà il fioretto rovente, per la classifica da retrocessione, con quella di Allegri, ultima chiamata alle armi. I potenziali bioritmici (F. forza fisica, E. Umore e galvanizzazione, I. concentrazione e intelligenza di gioco) dei singoli giocatori che presumibilmente scenderanno i campo, sono tutti a favore dei rossoneri con 6,07 contro i “mussi vo-

lanti” a 5,97. Nello specifico delle potenziali di rendimento dei vari atleti, si nota che la formazione allenata da Allegri risulta essere maggiormente motivata 6,20 rispetto a quella veronese con 6,00. La tonicità media dei due contendenti è simile con 6,07. Anche la maggior capacità di concentrazione , dovuta ad intelligenza tattica, è attribuita ai rossoneri con 5,95 contro il 5,84, completamente sotto tono, degli ospiti. Indichiamo, dulcis in fundo, i valori medi dei giocatori più in forma: Milan : Yepes 6,21, Flamini 6,15, Costan 6,08, Pato 6,17, Emanuelson 6,18, Bojan 6,21, De Jong 6,28 . Chievo : Frey 6,21,Vacek 6,12, Jokic 6,26, L.Rigoni 6,43, M.Rigoni 6,07.

(s.b.) Il Chievo arriva a Milano con il morale alle stelle, senza però sottovalutare l’incontro odierno. Il Milan è pur sempre il Milan, anche se instabile con tanto di bastone. La vittoria di mercoledì scorso al Bentegodi contro il Pescara, ha ridato ossigeno ai veronesi in quanto valutato scontro diretto nella zona retrocessione. Il successo ha caricato la squadra di Corini, il più entusiasta: “E’ stata una vittoria importante e meritata, abbiamo interpretato bene la gara e sono molto contento per i ragazzi. Non ci siamo mai fatti prendere dalla frenesia, siamo sempre stati tranquilli e abbiamo interpretato molto bene la partita. Il Pescara non è mai stato pericoloso e alla fine i gol ci hanno premiato. E’ una vittoria che ci fa fare un salto importante in classifica. Daremo il massimo pure a Milano, anche se sarà difficile fare risultato”. Non ha fatto nulla il tecnico gialloblu per nascondere la grande soddisfazione per la seconda vittoria dei

suoi ragazzi. Tutti sono d’accordo. Il Chievo giocherà spingendo a fondo l’acceleratore anche a San Siro, consapevole, comunque, dell’impegno neppure troppo arduo. Proverà a fare risultato. Per i gialloblu non è una missione impossibile, potrebbe giocarsela quasi alla pari. I clivensi potranno contare, oltre che su Luciano e Stoian entrambi a segno contro il Pescara, anche su Dramé, Guana e su qualche guizzo dell’attaccante Samassa. La punta di diamante resta sempre Pellissier, miglior marcatore di sempre nella storia dei gialloblu, il simbolo, la bandiera del Chievo. Sarà una partita decisa dai singoli episodi. Insomma, per il Chievo una partita assolutamente abbordabile se giocata con personalità e la giusta concentrazione. Il terreno è pur sempre quello del Meazza, e i giocatori sono consapevoli che affronteranno un avversario nervoso e teso come una corda di violino. Un Milan, se le cose si metteranno

a favore del Chievo, che si sentirà probabilmente fischiare dai propri tifosi ad ogni singolo errore. Se i gialloblu sapranno approfittare, nei singoli episodi, delle sviste rossonere in difesa, fin qui non rare, possono anche puntare alla vittoria. Il Chievo ha ben presente anche le non impossibili distrazioni del Milan magari con il pensiero già al Malaga. In questo scontro è la squadra di Allegri, insomma, a rischiare di più. Un Milan sempre più El Shaarawy dipendente che, nel pareggio in rimonta contro il Palermo, ha comunque dimostrato un certo carattere. Peccato che abbia letteralmente regalato un tempo ai rosaneri. Il Chievo affronterà comunque un Milan, noi ci auguriamo di no, in continuo affanno alla ricerca dello smalto perduto. I rossoneri hanno un solo punto in più dei veronesi. Se Corini batte Allegri, il presidente Berlusconi potrebbe intervenire e far correggere o strappare una parte del contratto del tecnico livornese.


Sfida d’Italia Sabato 3 Novembre 2012

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Cugini in trasferta

Juventus-Inter è un match che può dare un segnale forte al campionato Finalmente ci siamo! La madre di tutte le partite, quell’incontro atteso, aspettato e sospirato che tutti, almeno una volta nella vita, vorrebbero aver giocato, arbitrato o animato andrà in scena nel più moderno e caratteristico stadio italiano. Il derby d’Italia numero 219 non è semplicemente il match di cartello dell’undicesimo turno della Serie A, è la sfida fra due squadre il cui destino è, evidentemente, legato a doppio filo con quello dell’avversaria. Juventus - Inter è questo e molto altro ancora. E’ lo scontro fra poteri forti del calcio italiano che, (al di là del ventennio del Milan berlusconiano) ha movimentato e diviso il popolo italiano nel corso degli anni. Da una parte la Juventus, la Fiat e la massima espressione dell’imprenditoria italiana con la famiglia Agnelli al comando, dall’altra i Moratti e la Saras, manifestazione dell’evoluzione del mercato internazionale. Fin dagli albori di questa grande rivalità, tanti avvenimenti controversi e numerosi fatti scottanti sono sempre stati all’ordine del giorno. Scelte sindacabili imputabili non solo a decisioni arbitrali all’interno del campo da gioco ma, come siamo (purtroppo) abituati ad apprendere nell’ultimo periodo, anche a problematiche di più ampio respiro che hanno coinvolto aule di tribunale di processi sportivi e non. In questo complesso scenario si inserisce il primo Derby d’Italia di Andrea Stramaccioni. Primo e, certamente, non ultimo, perché il rendimento e la grinta messa in campo dall’undici del tecnico romano convince di giorno in giorno la dirigenza nerazzurra e il folto popolo di accaniti sostenitori. Eppure il turno

infrasettimanale aveva rischiato di mischiare le carte in tavola, di rompere gli equilibri. Stramaccioni aveva dichiarato: “Non possiamo andare là con 7 punti di svantaggio” e l’Inter, non senza patemi d’animo, ha portato a termine la missione impostagli dal suo allenatore. I punti, tuttavia, avrebbero potuto essere solo 2, se la zuccata vincente di Pogba al 92’ della sfida contro il Bologna non avesse spento, virtualmente, gli infuocati animi del pubblico interista. Sarà, comunque, Juventus-Inter coi fiocchi, i 4 punti di distacco impongono ai due allenatori la massima attenzione ai dettagli e ai particolari che, come sempre, nel calcio moderno possono essere decisivi. Messo da parte il turnover in casa bianconera, il trio Conte-AlessioCarrera rispolvera l’undici che ha portato a 49 gare il record di imbattibilità in campionato della vecchia signora. 3-5-2 tipico con gli unici dubbi relativi alla condizione atletica di Claudio Marchisio, al rientro dall’affaticamento muscolare, e al partner offensivo del titolarissimo Mirko Vucinic con Sebastian Giovinco in vantaggio sulla concorrenza. Stramaccioni recupera tutti i recuperabili e, con il rientro dal turno di squalifica di Juan Jesus abbandonerà momentaneamente il 4-3-3 schierato in campo contro la Sampdoria per ritornare alla più solida difesa a 3. Nel post-partita del turno infrasettimanale l’allenatore romano non ha voluto sbilanciarsi sulla possibilità di vedere schierato il tridente pesante Cassano-Milito-Palacio anche allo Juventus Stadium. Il dubbio verrà sciolto soltanto all’ultimo perché Stramaccioni, per una volta, vuole

Sergio Pellissier L’ Ospite

di Alessandra Caronni

di Emanuele Tramacere

giocare a carte coperte con un avversario estremamente organizzato nella distruzione del gioco avversario. Nota lieta del centrocampo è il recupero, soprattutto mentale, del duo Cambiasso-Guarin. La presenza in campo dell’argentino anima la corsa e il coraggio dei compagni; la dinamicità e l’apporto offensivo della mezz’ala colombiana offrono soluzioni offensive impensabili fino a qualche giornata fa. Juventus - Inter, come sempre, sarà una partita ricca di emozioni e dal risultato mai scontato. Riuscirà Stramaccioni a confermare il positivo andamento al di fuori delle mura amiche con il nono successo esterno stagionale? Saprà la Juventus confermarsi imbattibil raggiungendo la cinquantesima partita senza sconfitte in campionato? Il clima che si respirerà sugli spalti sarà sicuramente infuocato, carico di tensione e pronto ad accendersi alla prima scintilla. Il “vento del nord” dovrà scegliere da quale parte spingere e, solo alla fine dell’incontro potremo rispondere all’annosa domanda: L’Inter è o non è la vera anti-Juve?

Capitano, mio Capitano!

Da alcuni giorni è in commercio il dvd dedicato al giocatore Che ora vuole solo vincere, salvarsi. Ed eventualmente pensare al rinnovo di contratto Ha posticipato l’incontro col presidente Campedelli per il rinnovo del contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Per Sergio Pellissier questo non è tempo per parlare di burocrazia. “Voglio concentrarmi su altri obiettivi, come raggiungere il prima possibile la salvezza”. Gli accordi, anche solenni, verranno dopo. E intanto sul sito Internet www. chievostore.com e nella sede di via Galvani è in vendita da alcuni giorni il dvd dedicato a Pellissier. Un onore, per il giocatore, che durante la conferenza stampa di presentazione ha detto: “tutti quelli della vecchia guardia meriterebbero un dvd per quel che hanno fatto per il Chievo”. Pellissier si rifersice a Da Moro ma anche a Lanna e a molti altri. “Il Chievo è una grandissima squadra, ha quasi giocato la Champions, da tanto tempo in serie A e io, mi domando, cosa posso volere di più, oggi?”. Pellissier è cresciuto nel Torino con cui ha esordito in serie B nel 1997. Passa al Varese in C1 nel ‘98 e la stagione successiva viene acquistato dal Chievo Verona. A gennaio vie-

ne “girato” alla Spal. Dal 2002-2003 entra nella rosa del Chievo. Nella prima stagione in A colleziona 25 presenze e 5 gol; l’anno successivo ne fa 3. Nel 2004-2005 contribuisce alla salvezza della squadra clivense con sette reti e nel 2005-2006 si afferma definitivamente, segnando 13 reti; in seguito a Calciopoli la squadra termina al quarto posto. Nel campionato 2006-2007 viene eletto miglior giocatore del Chievo Verona, le 9 reti realizzate non bastano per la salvezza della squadra che retrocede in Serie B. Nonostante la retrocessione decide di rimanere. L’anno in B lo vede realizzare 22 reti in campionato. Nel campionato 2009/2010 realizza 11 reti. Il 21 novembre 2010 segna all’Inter il gol del vantaggio (1-0) nella vittoria per 2-1 con l’altro gol segnato da Davide Moscardelli. Con Chievo-Lazio del 6 febbraio 2011 festeggia 300 presenze con la maglia del Chievo: 287 in Campionato, 3 in Europa, 10 in Coppa Italia. Il 2 febbraio scorso contro il Novara ha messo a segno il suo 100esimo gol con la maglia del Chievo.

Chi è Sergio Pellissier Nato ad Aosta il 12 aprile del 1979, Sergio Pellissier è il capitano del Chievo Verona. Convocato da Marcello Lippi il 6 giugno 2009, ha esordito in Nazionale durante l’amichevole Italia-Irlanda del Nord (3-0) disputata a Pisa dove ha siglato la sua prima rete in azzurro dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo. Stop di petto e rovesciata al volo: gol. Il 18 febbraio è stato inserito nella lista degli indagati del processo “Last Bet” relativo al calcio scommesse: secondo l’accusa ha manipolato i risultati di alcune partite del Chievo nella stagione precedente.

Statistiche del Match

di Severa Bisceglia

IIl‘mussi volanti’ non fanno paura Chievo non ha mai vinto al Meazza

Il numero di match disputati nel campionato di Serie A tra Milan e Chievo, sono soltanto 10. Il club del presidente Luca Campedelli si è affacciato nel massimo campionato solo nel 2001. In totale nelle partite disputate al ‘Giuseppe Meazza’ sono stati realizzati 29 goal, di cui 22 sono del Milan e 7 dei clivensi. I rossoneri hanno conseguito 8 vittorie, mentre gli ospiti non hanno mai vinto. I pareggi sono 2. La vittoria più larga della squadra di Via Turati risale alla stagione 2005/2006, quando alla 33ª giornata vinse per 4-1. Segnarono nell’occasione Nesta e tripletta di Kakà, di Pellissier il gol della bandiera. Questa partita ha registrato un maggior numero di reti nel primo tempo,

rispetto al secondo: 16 contro 13. Nel primo tempo è stato il Milan ad andare più a segno, visto che ha insaccato 10 palloni, contro 6 del Chievo. Stesso discorso nella ripresa: Milan a segno per 12 volte, contro 1 una volta soltanto per i ‘mussi volanti’. L’ultima vittoria di Milan risale alla 13ª giornata dello scorso anno, che fini con il punteggio di 4-0, con gol di Thiago Silva, Pato e doppietta di Ibrahimovic. Nella prima partita in assoluto tra le due squadre, alla 13ª giornata del 2001/2002, i veronesi, guidati in panchina da Luigi Delneri, ribaltarono il gol iniziale di Inzaghi con Marazzina e Corradi, prima di soccombere peuna doppietta di Shevchenko.


amarcord Sabato 3 Novembre 2012

6

di Severa Bisceglia

Il centravanti tedesco, Oliver Bierhoff, dotato fisicamente e molto forte di testa, ha giocato in Italia raccogliendo discreta fortuna. Dall’Udinese, con cui vinse il titolo di capocannoniere, arriva al Milan, che gli frutta uno scudetto, nel 1998, e si ferma fino al campionato 2001. Nei rossoneri è destinato a fare coppia con George Weah, ma saranno i suoi 20 gol, solo due su rigore, che consentiranno al Milan di cucirsi sulla maglietta lo scudetto. Nei due anni successivi purtroppo non si ripete, risulta molto lento sul campo e soprattutto impreciso nei passaggi. Il Milan lo cede al Monaco. Nel 2002 torna in Italia per indossare la maglia del Chievo Verona. Nei gialloblu diventa un buon punto di riferimento, anche i suoi 7 gol, compresa la tripletta contro la Juventus, consentiranno alla squadra di chiudere in settima posizione. Il centrocampista francese, naturalizzato guineano, Kévin Constant arriva al Milan, dal Genoa, il 20 gennaio 2012 in prestito con diritto di riscatto per indossare la maglia numero 21. Scende in campo per la prima volta il 26 agosto contro la Sampdoria battuta per 1-0 a San Siro. Ma prima dei colori rossoneri indossa, in prestito, la maglia del Chievo e fa il suo esordio in Serie A, il 22 settembre 2010, nella partita contro il Napoli. Il suo primo gol arriva contro il Bologna, partita vinta 2-0. Lui preferisce considerarsi trequartista, ma viene schierato anche come mediano o come mezz’ala sinistra.

Oliver Bierhoff fino al 2007. Il difensore Mario Alberto Yepes Díaz, per tutti semplicemente Yepes, gioca due stagioni con il Chievo, 2008-2009 e 2009-2010. Approda al Milan nel marzo 2010 e fa il suo esordio il 7 novembre dello stesso anno in Bari-Milan, vinta dai rossoneri per 2-3. Il 7 maggio 2011 festeggia il suo primo scudetto e il 6 agosto successivo vince la Supercoppa italiana battendo l’Inter a Pechino per 2-1 restando in panchina. Il suo primo gol arriva il 23 ottobre, contro il Lecce, che consente al Milan di vincere in rimonta. Ha rinnovato il contratto con la società rossonera fino al 30 giugno 2013. Il “duca” pugliese

Alberto Paloschi

Kévin Constant Mario Alberto Yepes Díaz Luigi Sala, cresciuto nelle giovanili del Como, dove fa anche il suo esordio in Serie A, arriva al Milan nel 1998, all’età di 24 anni, e vi rimane per tre stagioni. Nella stagione 199899, allenatore Zaccheroni, contribuisce attivamente alla conquista dello scudetto giocando da titolare nel muro difensivo rossonero con Paolo Maldini e Alessandro Costacurta. Nel 2001 passa all’Atalanta per tre anni e poi gioca nelle file del Chievo. Appese le scarpette al chiodo si lancia nella carriera da allenatore, ma con Anche Federico Giunti vince uno scudetto con il Milan disputando, però, solo sei partite. Arriva a Milano nel gennaio del 1999, dopo aver giocato già due partite con il Parma, giusto in tempo, in sei mesi, per vincere lo scudetto. Resta al Milan altre due stagioni per un totale di 54 presenze, ma segna un unico gol in rossonero: nel famoso derby perso dall’Inter per 6-0. Dopo esperienze in altre squadre, compreso un campionato in Turchia, indossa i colori del Chievo, con il quale raggiunge la qualificazione europea, dal mese di agosto 2005

Federico Giunti

soneri è il 1° settembre nella partita, vinta per 3-1, allo stadio Dall’Ara contro il Bologna, l’esordio in Champions League, invece, è stato amaro nel match perso per 1-0 contro il Malaga. Alberto Paloschi, percorre il viaggio al contrario. Tesserato nelle giovanili del Milan, 1 ottobre 2001, vince con gli Allievi il campionato nazionale di categoria segnando ben 23 gol. Nel 2007 fa il suo esordio in prima squadra, giocando dal primo minuto, nell’incontro di Coppa Italia perso contro il Catania per 1-2, suo il gol della bandiera. Il fortunato debutto in Serie A, il 10 febbraio 2008, a 18 Luigi Sala

Nicola Legrottaglie

Francesco Acerbi

Nicola Legrottaglie fa il suo esordio in Serie A proprio con il Chievo, che riscatta la comproprietà da Modena, il 14 ottobre 2001 contro il Brescia. E’ uno dei protagonisti della squadra di Campedelli per due stagioni. Il 31 gennaio 2011 viene acquistato a titolo definitivo e gratuito dal Milan, con cui firma un contratto fino al 30 giugno 2011. Fa il suo esordio il giorno dopo nella partita contro la Lazio, subentrato a Bonera nel secondo tempo, dove però rimedia subito un infortunio nello scontro con il laziale Libor Kozák. Dopo quell’infortunio non è più sceso in campo ma ha comunque festeggiato il suo primo scudetto il 7 maggio.

poca fortuna. Il 26 luglio 2012 viene deferito dalla Procura federale, coinvolto nel calcio scommesse, per illecito sportivo. Grazie al patteggiamento rimedia due anni di squalifica. Francesco Acerbi cresce calcisticamente nel Pavia, ma l’esordio in Serie A lo fa il 20 novembre 2011 con il Chievo, che lo ha acquistato in comproprietà con il Genoa. Il suo primo gol lo segna nel pareggio casalingo contro il Siena. Al Chievo conta 20 presenze con un solo gol segnato. Il 20 giugno 2012 il Genoa riscatta la metà del cartellino dal Chievo e lo cede al Milan per 4 milioni di euro ed eredita la maglia numero 4 appartenuta ad Alessandro Nesta. L’esordio con i ros-

anni in Milan Chievo: sostituisce, al 18° minuto del secondo tempo, Serginho e segna il suo primo gol dopo soli 18 secondi dal suo ingresso in campo. Per Carlo Ancelotti è un “predestinato”. Negli anni successivi passa al Parma, torna ancora al Milan e l’8 agosto 2011 viene ceduto, in prestito con diritto di riscatto, al Chievo. L’esordio in maglia gialloblu è il 18 settembre 2011 contro il Parma. Con la squadra veneta, il primo anno, ha disputato 36 partite e segnato 6 gol. Oggi il suo contratto è prorogato fino a giugno 2013.


Sabato 3 Novembre 2012

Il campionato di Laura Tangari

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Derby d’Italia: SCONTRO AL

VERTICE L’Inter fino all’ultimo sperava in una sfida col sorpasso Poteva essere il derby d’Italia del sorpasso. Non avesse segnato Pogba all’ultimo minuto il gol vincente col Bologna, Juventus-Inter di stasera avrebbe preso sicuramente un’altra piega. Fino alla rete del ghanese la squadra di Stramaccioni era collocata al secondo posto a sole due lunghezze dalla Vecchia Signora capolista pareggiante di fronte al proprio pubblico. Ma è arrivata la doccia fredda. Di conseguenza oggi allo Juventus Stadium i bianconeri possono tranquillamente scendere in campo contro l’Inter senza grandi patemi d’animo accettando magari un nulla di fatto che lascerebbe inalterato il distacco in classifica. La sfida fra le due formazioni più in forma del momento resta comunque aperta ad ogni risultato, come ogni derby d’Italia che si rispetti. L’Inter arriva dal successo casalingo con la Samp che le ha permesso il sorpasso del Napoli, la Juventus dalla vittoria in extremis contro un Bologna mai domo pronto

Andrea Stramaccioni

a colpire in contropiede in ogni occasione, specialmente dopo la rete di Gilardino. Risultato: Juve e Inter, in questo momento, sono le due squadre più accreditate del campionato. I bianconeri sono imbattuti da oltre un anno, i nerazzurri stanno viaggiando a grandi ritmi collezionando una vittoria dietro l’altra. L’Inter in trasferta in questa stagione non ha mai perso. Anzi, ha vinto tutte e nove le partite lontano da San Siro. Un campanello d’allarme per i campioni d’Italia? Vedremo. Il turno di campionato regala comunque altre emozioni come quella del Meazza dove stasera il Milan, reduce dal pareggio in rimonta del Barbera col Palermo, affronterà un Chievo un po’ più rilassato per i tre punti strappati al Pescara nell’infrasettimanale. I rossoneri sono a un bivio. E’ determinante vincere, non solo in prospettiva dell’impegno di Champions di martedì col Malaga. L’undici di Allegri è a -13 dall’Inter e se non arrivano i risultati i cugini

proseguiranno negli sfottò a non finire nei confronti del vecchio Diavolo. Classifica alla mano è da seguire con attenzione il match del San Paolo dove il Napoli, bastonato dall’Atalanta, proverà a rialzare la testa con un Torino su di giri per la bella prestazione fornita all’Olimpico contro la Lazio. Lazio che dopo il pari con il Toro vede allontanarsi la zona-Champions. L’undici di Petkovic andrà a Catania dove troverà un avversario furibondo per quanto è successo prima con la Juve al Cibali poi al Friuli con l’Udinese. Attenzione alla Roma uscita con le ossa rotte col Parma dalla “piscina” del Tardini. A questo punto la situazione dei giallorossi è diventata esplosiva. Zamanlandia sembra aver fallito i progetti messi in cantiere ad agosto e il boemo rischia. Vedremo come andrà a finire col Palermo. Da seguire l’Atalanta che va a Genova con la Samp in crisi mentre il Cagliari, rilanciato da Lopez, incrocia le armi al Franchi con la Fiorentina.

In Bundesliga il Bayern vuol rialzare la testa In Spagna Real e Barcellona in coppia riprovano il bis con la cinquina col Saragozza e Celta Cerca il riscatto ad Amburgo oggi pomeriggio, in Bundesliga, il Bayern Monaco dopo la battuta d’arresto dell’Allianz Arena di sette giorni fa con il Leverkusen. I bavaresi dovrebbero recuperare Robben e alcune pedine fondamentali per la gara odierna, però i dubbi su una risposta immediata alla sconfitta con le “Aspirine” restano sempre nell’aria lasciando perplessi i tifosi di Monaco. Non avrà vita facile neanche lo Schalke 04, secondo in classifica, sul campo di un Hoffenheim affamato di punti, che attualmente non è di sicuro lo stesso della scorsa stagione, capace di spaventare le grandi del campionato. Il Bayer, reduce dal colpaccio in Baviera, affronterà invece il Fortuna Dusseldorf mentre i campioni in carica del Borussia Dortmund se la vedranno con lo Stoccarda fresco vincitore in quel di Amburgo pochi giorni fa. Da segui-

re con attenzione la gara di Brema fra il Werder e il Mainz, quest’ultimo in leggera ascesa dopo una partenza con il freno a mano tirato. In Francia il Psg non smette di correre. I parigini erano partiti male (tre pareggi consecutivi) poi con una raffica di colpi sparati da Ibrahimovic sui diretti avversari ha messo la quinta recuperando il terreno perso all’inizio, in particolare modo nei confronti del Marsiglia capolista fino l’altro giorno prima di essere fermato dal “Mistral” nella sfida casalinga col Lione e in precedenza dallo 0-1 col Troyes, ultimo in classifica. I marsigliesi oggi incroceranno le armi in Corsica con l’Ajaccio mentre il già citato Lione ospiterà il Bastia. Riflettori puntati anche su Troyes dove arriverà il Montpellier. I campioni di Francia hanno parecchi problemi e la gara promette scintille. Da seguire anche il Tolosa a Bordeaux. In Spa-

gna per il Real Madrid e il Barcellona dovrebbe essere un pomeriggio tranquillo. La squadra di Mourinho ospiterà il Saragozza quella di Vilanova il Celta, probabilmente, in considerazione dei due ultimi risultati (0-5 al Maiorca, 0-5 al Rayo Vallecano), arriverà la goleada. La terza squadra di Madrid, per l’appunto il Rayo, andrà a Malaga, che sta preparando la gara di ritorno di Champions col Milan. Il clou della giornata sarà comunque Valencia-Atletico Madrid. Falcao è pronto a colpire. Il suo obbiettivo, oltre alla vittoria e l’aggancio a Messi e Cristiano Ronaldo nella classifica dei marcatori. In Premier League lo United, reduce dal rocambolesco 3-2 esterno col Chelsea dovrà fare i conti con l’Arsenal mentre il Chelsea sarà a Swansea. Gara non facile infine per il City di Mancini a Londra contro il West Ham.

Campionati esteri di Luigi Sada


Sabato 3 Novembre 2012

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i Club

Milan Club Catanzaro Il fecondo territorio calabrese non è da meno per quanto riguarda il tifo organizzato. I colori che vanno più di moda sembrano essere quelli rossoneri, visti i tanti Milan Club che presenti in regione. Uno dei più attivi ed apprezzato è quello di Catanzaro. Il direttivo non ha avuto nemmeno difficoltà nella scelta del nome, avendo uno dei primi giocatori al mondo, oltre che del Milan fino allo scorso campionato, natio della Calabria: Rino Gattuso. Il presidente Vincenzo Paonessa, grande tifoso ma anche gran signore, ha messo a disposizione dei propri locali per farne una sede degna del Club, molto frequentata, specialmente quando si assiste alle partite del Milan in TV. Non è solo tifo quello dei sostenitori catanzaresi. Essi hanno precisi obiettivi sportivi, oltre che umani e sociali. Si preoccupano, infatti, dei ragazzi, organizzando per loro vari tornei di calcio, anche con squadre di paesi vicini per favorire i rapporti sociali e di coesione.

I soci, inoltre, non hanno mai mancato appuntamenti importanti, come quello di Capo Rizzuto, che ha visto radunati tutti i Milan Club della Calabria, alla presenza di Nuccia Malvestiti, giunta da Milano, in rappresentanza della Società e dell’AIMC, con la Coppa dei Campioni, per la gioia dei presenti. Data la lontananza, i soci del Club non possono, purtroppo, seguire la squadra a San Siro, ma non disdegnano di raggiungere Milano per gli incontri più importanti, a costo di non pochi sacrifici. Quando il Milan, invece, “scende” nel meridione, il Milan Club Catanzaro è sempre presente in forze sugli spalti per incitarlo. Al Milan Club, dalla sua fondazione, non sono mancati gli elogi di via Turati per quanto fanno per la squadra e l’affettuoso abbraccio di Rino Gattuso che, impegni prossimi permettendo, presto si recherà a Catanzaro per una visita agli amici calabresi, che faranno salti di gioia pur di averlo, seppure per poco, tra di loro.

Direttivo: Presidente, Vincenzo Paonessa; vice Giuseppe Pironaci; segretaria,

Marialuisa Squillace; direttore sportivo, Vitaliano Ciampa; Revisore contabile, Rosaria Paonessa; addetto stampa, Benito Costantino; consiglieri, Gaetano Sefrino, Stefano Cuba, Carmine Paonessa e Teresa Rotella.

Milan Club Cordovado di Giovanni Labanca

Cordovado, in provincia di Pordenone, è annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Infatti, con 2691 abitanti, è un autentico piccolo gioiello del Friuli Occidentale, ricco di storia e di monumenti pregevoli, con un castello, un borgo medioevale assai caratteristico ed, infine, può vantare il santuario mariano più vecchio della diocesi. A tutto questo, per accrescerne ancora di più l’importanza, in campo calcistico, nonostante i suoi pochi abitanti, vanta anche un attivissimo Milan Club, uno dei primi della provincia. E’ stato inaugurato il 12 settembre scorso, alla presenza di Buffon, presidente del Coordinamento del Friuli. con una festa che ha radunato soci e simpatizzanti,oltre a numerosi abitanti del paese ,che hanno salutato con estrema simpatia l’iniziativa. Il direttivo ha voluto fare le cose in grande con una suntuosa cena alla cui conclusione una grande e bella torta ha fatto da degno suggello, per la felicità di tutti. Ad maiora ed auguri da Stadio 5. Il direttivo pronto a “sbranare” la torta

Milan Club Monopoli Volentieri pubblichiamo queste foto inviateci dal Milan Club Monopoli, Bari. Ritraggono tifosi che hanno raggiunto Milano per assistere al derby. Si tratta di Alex e Giada e di Antonio e Niccolò. Pazienza ragazzi, una sconfitta, anche se contro l’Inter, non può essere un dramma. Sarà per la prossima volta.

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ANDATE A FARE I N GOOOL. . L’INTER SI TINGE DI “GIALLO” Sabato 3 Novembre 2012

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L’Angolo

di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com

UDITE, UDITEEEEEEEE

Un annuncio sensazionale, prontamente ed apparentemente, categoricamente smentito. Così sembra essersi aperta, ed immediatamente chiusa, la vicenda che aveva visto, per poche ore, la CRCC (China Railway Construction Corp.) o, meglio, una sua società controllata (la China Railway 15th Bureau Group), impegnata ad entrare a far parte dell’azionariato dell’Inter, pagando settanta milioni di euro per una partecipazione di stretta minoranza, il 15%. A qualsiasi persona dotata di una minima dimestichezza nelle operazioni societarie e nel mondo dello sport professionistico, l’annuncio era sembrato incredibile. Da una parte, non essendo il primo di aprile, i nomi dei soggetti coinvolti (una delle società più note del mondo orientale, la Saras, l’Inter, consulenti molto noti nel mondo della finanza, una banca svizzera tra le più affidabili) non lasciavano spazi a dubbi in merito alla sua verità. Dall’altro, però, veniva da chiedersi, più o meno come succede in certi giochi della Settimana Enigmistica, dove fosse l’errore. Perché un gruppo cinese doveva essere interessato ad una società calcistica italiana? Perché, poi, ad

una quota di minoranza senza alcuna possibilità di gestire, o co-gestire, l’investimento? Perché, per di più, di una società non quotata e, quindi, senza possibilità di rivendere sul mercato le azioni acquisite nel caso si volesse uscire dall’investimento? In che modo, poi, si poteva ritenere credibile una valutazione della società interista di quasi mezzo miliardo di euro? Tante, troppe cose sembravano inverosimili e i dubbi di cui sopra erano solo alcuni di quelli che nascevano immediatamente. A confortare il buon senso dei lettori più attenti erano rapidamente giunte le smentite del 3 agosto della CRCC: “La società, le sue controllate e quelle delle quali detiene quote societarie non hanno mai intessuto rapporti e negoziazioni con l’Inter per l’acquisto di quote azionarie”. Questo recitava il comunicato della capogruppo, depositato anche presso la Borsa di Shangai, per poi proseguire affermando che gli unici contatti riguardavano la possibilità che la controllata costruisse, per l’Inter, uno stadio a San Donato, il che avrebbe aggiunto stranezza alla stranezza … FINE DELLA PRIMA PUNTATA

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Mamma mia che spavento… Oh Signore benedetto…. Oh Madonna del povero pellegrino. Ave Maria piena di grazia… Padre nostro…., con il Palermo questo Milan mi ha fatto perdere quattro mesi di vita …. E quindi mi toccherà morire a 151 anni e 5 mesi …. spero di avere il tempo di trovare un mio valido sostituto e tornare 3-4 giorni in Puglia, nella mia patria dove sono nati i più grandi poeti del mondo e gli uomini più belli della terra (LEONE docet). Ma poi, per fortuna il solito FARAONE ha sistemato le cose, come sempre direi. Quindi alla fine, nel derby lombardo Milan e Palermo hanno pareggiato 2 a 2. Inter, questa Inter che tiene il passo delle zebre e questa sera scontro al vertice. Accenderò un cero a S. Antonio Cassano, non si sa mai che possa servire per contrastare i favori, anzi i leggeri favori ,arbitrali pro Juve. Correrà più la zebra o striscerà di più il serpente? Mentre i rossoneri giocheranno a S. Siro (viste le ultime partite proprio ad un Santo devono affidarsi) contro il Chie(A)vo. Ed io Chie(A)vo abbastanza e quindi penso positivo per il Milan questa volta; anzi sono quasi certo della sua vittoria e sapete perché? AUZ ma è semplicissimo, nella rosa rossonera ci sono tanti chie(A)vatori tra cui Boateng e Pato; i loro ultimi risultati calcistici per usare una metafora fanno ca..re ma, giocando contro dei chie(A)vatori sono a cavallo e quindi tra simili possono solo fare bene e vincere per il bene di Allegri. Vediamo se in campo(rella) rendono come a letto. Certo non sarà facile, loro non hanno più Cassano (altro chie(A)vatore come tutti i pugliesi D.O.C.G.) ma Pazzini, A DA VEDE CHE AFFARE della madonnina che hanno fatto con sto scambio. Speriamo che a gennaio nel mercato di riparazione non vendano anche il FARAONE beccandosi qualche altra quaglia. E poi c’è anche Silvio che è incazzato per il rendimento della squadra e vorrebbe sistemare il tutto. Certo che se non mette i soldi con la danza della pioggia difficile credere in un miracolo. Ogni volta che c’è una partita delle squadre lombarde mi viene il panico e mi cago sotto, speriamo di riuscire a trovare una medicina valida per fermare questa diarrea. Un mio amico mi ha consigliato di usare il limone ma ogni volta che lo tolgo ricomincio …. AUZ Un saluto a Marco, a voi lettori di Stadio5 e RADIO 105. LEONE DI LERNIA andate a fare in gool………

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fantamercato Sabato 3 Novembre 2012

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di Luigi Sada

2013, sempre che i Maya ci facciano superare il minaccioso 21 dicembre, lo si debba fare per l’allenatore. Ma il Fantamercato può questo e altro. Si fanno ipotesi su Cristiano Ronaldo che costa una cifra da capogiro ma si fanno pure i conti con il Manchester City per poter strappare a Mancini Dzeko che piace assai a Berlusconi, oltre che a Galliani. Qualcuno si inventa pure un nuovo portiere che andrebbe a prendere il posto di Abbiati e Amelia indicando quale erede l’ex laziale Muslera. In attacco piace anche Pocho Lavezzi giocatore attualmente poco impegnato da Ancelotti col Paris Saint Germain. I francesi però vorrebbero Pato già opzionato dal City se verrà caduto ai rossoneri Balotelli. “Andiamoci piano con la fantasia”, ha avvisato il Cavaliere – perché poi arrivare ai fatti diventa più difficile”. Ma Berlusconi resta un grande e con lui mai dire mai. Specialmente se col Milan ci tornano in mente i grandi successi centrati in Europa e nel mondo negli Anni Novanta con Sacchi e Capello alla guida della squadra.

Il Milan del futuro è già in cantiere. Per rifarsi il trucco occorrono un po’ di quattrini e tanta voglia di fare. Silvio Berlusconi, pur preso di mira da giudici e magistrati negli ultimi tempi, è però deciso ad andare fino in fondo per regalare altre soddisfazioni ai tifosi del Diavolo da troppo tempo a digiuno di grandi vittorie in campo nazionale e europeo. Non sarà facile perché le casse rossonere, dopo le multe salate a Mediaset, sono mezze vuote rispetto al passato ma se arriveranno, come è stato ipotizzato da qualche mese, i petroldollari degli sceicchi del Qatar o un bel gruzzolo di rubli dalla Russia dell’amico Putin, molti affari potranno andare in porto senza tanti patemi d’animo. In questi giorni, al di la dei risultati che verranno conseguiti da Allegri in campionato e coppe, si parla molto, se non moltissimo di Guardiola, il candidato numero 1 a rilevare la panchina rossonera nella prossima stagione. Il costo dell’ingaggio del popolare Pep è altissimo, tuttavia in via Turati si pensa che il primo sacrificio in euro del

SCOMMETTIAMO Tanta carne sul fuoco. A cominciare dalla sfida odierna di San Siro fra Milan e Chievo, due squadre alla ricerca del top dopo una partenza ad handicap. Chi scommette sui veronesi di Corini si prende 8 volte la posta, che non è poco, mentre se si gioca il parziale primo tempo 2 finale 1 s’incassano ben 25 volte i soldoni consegnati allo sportello Snai. A proposito di Snai, l’agenzia milanese di via Valla 14 giovedì ha avuto come ospite, a sorpresa, Leone di Lernia il ruggito di radio 105. Leone ha fatto divertire il responsabile della sala Riccardo Buzzi e il numeroso pubblico presente con il suo nuovo video che potete scaricare in esclusiva direttamente dal sito 105.net. Tornando alle giocate. per il parziale 2-X si prendono 12 volte la posta. Paga un niente invece l’1 fisso dei rossoneri, circa 1,45. Il primo marcatore della partita, esempio El Shaarawy, fa prendere, puntando 3 euro, circa17 al giocatore. In

serata poi va in scena il derby d’Italia fra Juve-Inter dove i favoriti sono i bianconeri. Il successo della Vecchia Signora è pagato 2 contro il 3,5 della squadra di Stramaccioni. Il pareggio viene valutato attorno al punto 3.10. Un gol di Vucinic in apertura paga 6 volte la posta mentre quello di Milito è segnalato a 7. Basso l’over, 1,70 contro l’1,90 dell’under. Curiosa la valutazione in merito ad una eventuale espulsione: 4,6, segno che si pensa ad una gara nervosa ma in linea di massima corretta. Nella sfida sui calci d’angolo quasi parità nella valutazione (1,85 per parte). Per le partite di domani sono alte le quote di Palermo e Torino impegnate rispettivamente a Roma e a Napoli. Una vittoria dei rosanero all’Olimpico con l’undici di Zeman fa guadagnare 7 volte la posta mentre quella dei granata al San Paolo con la formazione di Mazzarri fa mettere in tasca 19 euro giocandone 3. Ben quotato il

pari, 3,7 a Roma. 3,8 a Napoli. Il Catania che torna al Cibali ospitando la Lazio dopo lo scippo arbitrale con la Juventus è tenuto d’occhio soprattutto per quanto concerne il primo tempo. Se il Catania chiude i primi 45’ di gioco in vantaggio si prendono 3,2 la posta se vince dopo i 90’ regolamentari ci si mette in tasca dieci centesimi in meno. Due partite sembrerebbero destinate al pari, quella di Pescara dove scenderà il Parma e quella di Genova fra la Samp e l’Atalanta. Giocando i due pareggi insieme si possono vincere 28 euro giocandone 3. Infine non è nemmeno da trascurare un nulla di fatto a Siena dove i padroni di casa riceveranno il Genoa di Delneri assetato di punti e di gloria. A cura di Luigi Sada

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La rinascita passa da Siena Sabato 3 Novembre 2012

Basket

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di Beppe Vigani

Milano, reduce da quattro sconfitte consecutive, prova l’impresa con i toscani Milano, dopo gli ultimi dieci giorni particolarmente travagliati, cerca il riscatto. Contro lo Zargilis Kaunas è stata la quarta sconfitta consecutiva e tutto fa presagire alla quinta, lunedì, quando al PalaEstra incontrerà il Montepaschi Siena. La squadra di Luca Banchi, che ha sostituito Simone Pianigiani approdato in Turchia, ha cambiato molto visto le dipartite di Stonerook, Zisis, McCalebb, Andersen, Lavrinovic, Kaukenas, ma è riuscita a mantenere i cardini del gioco, brevettato dall’ex allenatore. Sono rimasti Moss, Carraretto, Lechthaler e Ress, con il ritorno di Eze, ai quali si sono aggiunti ben otto elementi. Dal Lietuvos Rytas è giunto il serbo Aleksandar Rasic, 24 anni. Play naturale non ha avuto mlto spazo, ma ha un tiro preciso e può spostare gli equilibri del match. Dalla tedesca Oldenburg è arrivato Bobby Brown, play-guardia di Los Angeles che ha giocato in Nba con Sacramento, Minnesota, New Orleans e Los Angeles, sponda Clippers. Buone mani, tira sopra il 50% da 2 e da 3 va a giornate. Dalla vicina Pesaro è approdato Daniel Hackett, figlio d’arte (il padre Rudy ha giocato in Italia negli anni ‘80), uno dei nazionali, ha nel campo aperto un’arma letale. Discreto tiratore da 2, fa male anche da 3, visto che ha il 42,9% di media. Dagli Usa Matt Janning, 24 anni, guardia con buona difesa e di ottima prospettiva. Altro elemento interessante è l’ex ala di Varese Kristjan Kangur. Circa 18 minuti a partita, ma tutti di qualità. Oltre il 50% di media da 2 e 4 rimbalzi a partita. Da Bologna ecco Viktor Sanikidze. Sostanza in attacco (tira col 63% da 2) e tanti rimbalzi (5 a partita). Anch’esso buon difensore è reattivo, nonostante i suoi 203 cm. Dalla Turchia la guardia-ala Marcelus Kemp, talento notevole che trova il suo liquido amniotico in Eurolega, in cui Siena, però, ha inanellato tre sconfitte consecutive. Mario Kasun, proveniente dal KK Zagabria, è un centro di 213 cm, buon difensore (5 rimbalzi a partita) ed è molto solido sotto le plance. Vietato dimenticare Benjamin Eze, ex di turno, cavallo di ritorno. Intimidatore d’area, spreca poco: il suo tallone d’Achille è la poca gestione nei falli, ma è pur sempre una garanzia sotto i tabelloni. Vincere a Siena sarebbe fondamentale per gli uomini di Scariolo, che ora devono cominciare a battere i primi colpi per non essere risucchiati da una classifica sempre più avara.

Hockey su ghiaccio

Benjamin Eze

di Debora Cheli

MILANO CALA IL POKER

I rossoblu stendono il Fassa 4-1 e fanno il pieno di punti prima della pausa Non è certo un caso se Milano è la squadra più seguita del campionato con duemila presenze a partita. Basti vedere le prestazioni in costante crescita di Raycroft, goalie sempre attento, o di attaccanti come Iori che danno tutto, in qualsiasi circostanza. Tanto pubblico era presente all’Agorà anche giovedì scorso per festeggiare la vittoria contro il Fassa. Inizio a sorpresa, ad aprire lo score sono gli avversari dopo appena 30 secondi dal via dell’incontro con un tiro di Castlunger, cui segue la risposta di

Goi che trafigge la gabbia ladina un minuto più tardi. Meno di due minuti ed è 1-1. E’ già finita la festa per il Fassa, perché i rossoblu raddoppiano grazie ad una splendida azione personale di Ryan il quale, su assist di Liffiton, si trova praticamente solo davanti a Doyle e lo punisce con un tiro angolato. L’offensiva milanese prosegue Borghi, questa volta brillantemente respinto dall’estremo difensore gialloblu. Nel secondo periodo Milano cerca di mettere al sicuro il risultato con un tiro di Migliore che

però finisce direttamente sui gambali di Doyle. Non passerà molto prima che i padroni di casa riescano nel loro intento e infatti Lo Presti realizza il terzo gol rossoblu dopo poco. Il Fassa prova a reagire, non riuscendo però ad approfittare della superiorità numerica che toglie di mezzo Betti per ben quattro minuti. Merito di Raycroft che mette una pezza sul tiro di Tyron. Ciò non impedisce ai padroni di casa di cingere d’assedio la gabbia avversaria: ci prova Ryan a due minuti dal termine del secondo

drittel. I rossoblu reclamano la rete in quanto il portiere ladino ha spostato la porta. Niente da fare. Nella terza frazione di gioco continua l’azione milanese con Caletti, il quale deve fare i conti con la bravura di Doyle. Il Fassa tenta il tutto per tutto schierando sei giocatori sul ghiaccio nel corso della penalità ai danni di Iori, ma nemmeno così riesce a trovare la via del gol. Ed è proprio quest’ultimo che mette la parola fine al match con un’azione in contropiede che lascia l’Agorà senza respiro. Il classico gol dell’ex

che si prende una bella rivincita. C’è poco tempo di tirare il fiato, già questa sera il Milano partirà in trasferta a casa degli ampezzani, ultimo sforzo prima della pausa di campionato prevista fino al 15 novembre. Il match si giocherà alle 20.30 allo Stadio Olimpico di Cortina: la formazione meneghina ha un vantaggio di cinque punti in classifica, mentre i padroni di casa, reduci da un pessimo inizio di stagione, stanno cercando di recuperare il tempo perduto. Speriamo facciano un’eccezione stasera.


Sabato 3 Novembre 2012

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MotoGP di Severa Bisceglia

VERSO I TITOLI DI CODA

La MotoGP chiude il sipario, manca una sola gara, quella di Valencia, sul mondiale in corso. E’ tempo di tirare le somme e investire nei progetti. Alcuni centauri cambiano scuderia e quindi moto, uno su tutti: Valentino Rossi che torna in sella alla Yamaha. Il dottore, seppur felice di tornare in sella ad una moto competitiva, non a caso ha vinto ancora il mondiale, è sopraffatto dai dubbi. Non si sente certo finito, i suoi tifosi concordano, ma teme di non essere più capace di vincere. Certo, due anni a guardare lo scarico delle altre moto possono infondere insicurezze, anche in un lottatore come lui. Questo il suo commento: “Il rischio è quello di non essere più competitivo dopo due anni con la Rossa. Ma questo non lo saprò finché non salirò sull’altra moto. Comunque io mi sento competitivo. Lottare sempre per la vittoria con i miei avversari sarà dura. So di essere più grande di loro e poi c’è anche il fatto che mi ritrovo davanti dei piloti che sono anch’essi maturati. Sono

più consapevoli e anche l’esperienza che hanno accumulato ora conta. In questi due anni mi sono dovuto impegnare al massimo per riuscire a fare sesto o settimo, se non lo avessi fatto, sarei arrivato 12° in tutte le gare. Alla fine ci sono state anche delle piccole soddisfazioni. Ma io mi sento ancora uno che si può giocare la vittoria» Il centauro di Tavullia continua: “Con questa moto il settimo posto era il massimo che potevo fare. Sono stati due anni difficilissimi, dove non siamo mai riusciti a risolvere i grossi problemi che avevamo. Ho calcolato che sono caduto sette volte quest›anno, di cui sei in staccata quando freno con la moto ancora dritta. Auguro a Ducati di migliorare le cose”. Sul futuro della MotoGP si esprime cosi: “Bisogna trovare il giusto compromesso tra spettacolo e ricerca tecnica, per favorire i sorpassi che sono il motivo per cui la gente viene a vedere le gare. Devo provare prima la M1, poi avrò le idee più chiare per capire se potrò tornare a

divertirmi di più in sella». In bocca al lupo anche a Marquez, vincitore del Mondiale Moto2 con una gara di anticipo che, prenderà il posto di Stoner, in sella alla Honda ufficiale affiancherà Pedrosa. L’uomo da battere nella prossima stagione resta Jorge Lorenzo, futuro compagno di Valentino. Andrea Dovizioso, nel prossimo Mondiale, lo vedremo sfrecciare sulla Ducati, mentre con il Team Althea Racing, l’azienda di Borgo Panigale, non ha trovato l’intesa per quanto riguarda la Superbike, ne consegue il mancato rinnovato del contratto. E’ già confermato, invece, il rinnovo del contratto con Carlos Checa, lo spagnolo ha vinto il titolo nel 2011 in sella alla Ducati 1198. A tutti dispiace dell’addio alle moto di Casey Stoner. L’australiano della Honda, che ha vinto la sua ‘personale’ sesta gara a Philip Island, lascia comunque uno spiraglio sul suo ritorno: «Chissà, poi in futuro ci ripenserò. Certo, dovrebbero cambiare molte cose in MotoGP, per far sì che io decida di rientrare».

Vero Volley Monza lanciatissimo

Campionato Nazionale Serie A2 Maschile Quinta Giornata PalaIper, Monza Vero Volley Monza - Goldenplast Matera: 3-0 (25-15, 25-19, 25- 21) Finalmente Vero Volley Monza scende in campo al PalaIper di via Stucchi, davanti ad un pubblico numeroso e caloroso e sostenuta dai molti tesserati del CSI che hanno raccolto l’invito del Consorzio a partecipare alla partita. A guidare la panchina di Matera, come già annunciato nei giorni scorsi, Rosario Braia, subentrato alla guida della squadra a Draganov. Monza recupera Reggio, assente a Potenza Picena per influenza, e schiera il collaudato starting seven con Tiberti in regia, Baroti opposto, Hrazdira e Botto schiacciatori, la coppia Beretta e Cozzi al centro e Angelov libero; Braia risponde con la diagonale Di Tommaso - Pinerua palleggiatore - opposto, l’ex di turno Janusek e Suglia i due martelli di posto quattro, Postiglioni e Corsini al centro, Casulli libero. Matera inizia subito ad aggredire in battuta, ma Monza non tarda a prendere le misure e, grazie all’elevata efficacia del suo attacco, prende il largo (8-5, 16-10). Hradzira segna l’allungo finale dai nove metri, chiude Botto per il 25-15 finale. Formazioni invariate per il secondo parziale, Monza continua per la sua strada (8-4), Janusek prova ad interrompere il ritmo con le sue battute insidiose, bravo Botto a mettere subito fine al tentativo materano (16-10). La Coserplast prova nuovamente a riavvicinarsi (16-12), ma Monza non si fa trovare impreparata e vola verso la conclusione (25-19). Inizio equilibrato nel terzo set, con Matera che prende coraggio e Monza che si disunisce (6-8). Fumagalli spende i due time out a sua disposizione, Beretta a muro accorcia le distanze (10-13). Vero Volley ritrova il suo gioco e passa in vantaggio (20-19), conquistando il minimo break che le consente di portare a casa set e partita (2521). Soddisfazione per coach Fumagalli (Vero Volley Monza) a fine partita: “Abbiamo avuto un passaggio

a vuoto nel terzo set, che ci era già capitato a Potenza Picena, è un aspetto su cui dobbiamo ancora lavorare; questa squadra sta dimostrando di avere questa qualità di personalità, in questo campionato sarà utile. Temevamo molto questa squadra, abbiamo studiato bene i video perchè è una squadra dalle individualità forti, sono contento di come i ragazzi hanno gestito tatticamente la gara. Vedere oggi così tanta gente qui al PalaIper per noi è stato molto emozionante, soprattutto alla luce degli sforzi che lo staff del Consorzio sta facendo per rendere vivibile questo palazzetto”. L’analisi di coach Braia (Coserplast Matera): “Il problema della mia squadra al momento è che non riesce a mantenere la giusta concentrazione. Nel terzo set siamo venuti fuori e abbiamo messo a segno il break, per poi sprecarlo. La squadra deve lavorare tanto, come sta già facendo con grande professionalità, analizzare i problemi emersi anche oggi e superare questa difficoltà”. Simone Tiberti (Vero Volley Monza), dopo due gare a punteggio pieno: “Sono un perfezionista, penso che quello che abbiamo fatto vedere oggi non basta: Matera ha fatto il break in battuta nel terzo set, dobbiamo aspettarci che altre squadre che vogliono batterci mantengano questa qualità del servizio più a lungo. A Città di Castello dobbiamo andare per vincere, loro non hanno ancora perso un set, dobbiamo cercare di mantenere la nostra imbattibilità”. Vero Volley Monza tornerà in campo domenica 4 novembre al Palasport Andrea Ioan di Città di Castello (PG) per la partita contro la capolista Gherardi SVI, ancora imbattuta a punteggio pieno. Vero Volley Monza: Hrazdira 11, Tiberti (K) 2, Cozzi 6, Botto 12, Baroti 19, Beretta 8, Angelov (L), Reggio, Mor, Puliti, Pieri (L2), Cauteruccio. All. Fumagalli e Del Federico. Goldenplast Matera: Janusek 12, Postiglioni 2, Pinerua 10, Suglia 2, Corsini, Di Tommaso 1, Casulli (L), Gaetano, Matheus, Percoco, Berni, Rispoli. All. Braia. di Silvia Fortunato

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68° Campionato Nazionale Serie A2 Maschile Vero Volley Monza – Coserplast Matera: 3-0 1° set – Scendono in campo Tiberti in palleggio con Baroti opposto, Botto e Hradzira di banda, al centro Cozzi insieme a Bertta e Angelov libero; Braia risponde con la diagonale Di Tommaso - Pinerua palleggiatore - opposto, l'ex di turno Janusek e Suglia i due martelli di posto quattro, Postiglioni e Corsini al centro, Casulli libero. Matera prova a spingere dai nove metri, ma Monza non tarda ad entrare in partita e, trainata dalla coppia Botto – Baroti, segna il primo allungo (6-4), Hradzira firma il primo time out tecnico (8-5). Vero Volley prende il ritmo, mentre Matera fatica in ricezione e nella costruzione del gioco (16-10). Il break decisivo viene segnato da Hrazdira in battuta (2214), una doppia di Di Tommaso ed un errore in battuta di Janusek consegnano a Monza il primo set ball, chiude Botto in attacco (25-15). Bene l’attacco monzese, con 17 punti realizzati ed il 65% di positività. 2° set – Parziale a senso unico per Monza; la Coserplast cresce in ricezione (59% di positività), ma fatica ancora in attacco (ferma al 36%), mentre le prime linee di Vero Volley continuano a martellare con efficacia (8-4, 16-10). Sul 19-12 gli ospiti provano a ricucire lo strappo con Berni, Suglia e Janusek, ma Baroti mette la parola fine alla frazione (25-19). 3° set – Inizio più equilibrato, al primo time out tecnico Matera si ritrova in vantaggio grazie alla miglior qualità del servizio (6-8). Matera prende coraggio e allunga, ma Vero Volley ritrova la concentrazione e, come già successo in precedenza a Potenza Picena, ribalta a suo favore le sorti dell’incontro (21-20). L’attacco locale riguadagna in efficacia e Monza mette il sigillo sulla sua seconda vittoria consecutiva a punteggio pieno e mantiene la sua imbattibilità.


Milano Restaurant Week Mercoledì 31 Ottobre2012 2012 Sabato 3 Novembre

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menù completo a € 25 in Ristoranti TOP

“Ristoranti Top a un prezzo accessibile per una buona causa” È questa la missione della Restaurant Week, che quest’anno approda a Milano. Da venerdì 9 a domenica 18 novembre 2012 sarà infatti possibile pranzare o cenare in un ristorante milanese di alto livello ad un prezzo sso pari a 25 euro (con un menù completo: antipasto o primo piatto, secondo con contorno, dessert, caffè e coperto; bevande escluse), di cui 1 euro sarà devoluto in benecienza a Fondazione Progetto Arca e a Fondazione Italiana per il Cuore. Nata a New York diversi anni fa, la Restaurant

Week si ripete ogni anno in oltre 100 città al mondo. Quest’anno avrà luogo anche a Milano organizzata da Sapore dell’Anno, la certicazione di qualità che attesta l’ottimo sapore dei prodotti alimentari attribuita direttamente dai consumatori. La lista degli oltre 30 ristoranti di Milano aderenti all’iniziativa è disponibile su saporedellanno.com e su facebook.com/SaporedellAnno. È possibile prenotare chiamando direttamente il ristorante prescelto oppure via web su saporedellanno.com.


L’indipendenza dei Kosheen Sabato 3 Novembre 2012

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Musica

di Riccardo Sada In singoli e album L’avvincente “Hide U” ha raggiunto il 6° posto nel Regno Unito e ha permesso alla band di vincere il “Track of The Year” al Muzik Dance Awards e il “Record of the Year” ai Dancestar USA Awards di Miami e fruttare un “Best Live Dance Act” al “Dancestar” inglese. “Catch” si è piazzato al 15°, “Hungry” al 13° e l’album successivo è “Resist”, che ha totalizzato un milione di copie in tutto il mondo.

Una band quella inglese che non si limita ad ignorare le regole: le riscrive. Sian Evans, Darren Decoder e Markee Substance tornano sulle scene con l’album “Independence” La parola Kosheen nasce dai due vocaboli giapponesi: “ko” (vecchio) e “shin” (nuovo). Fondendo la malinconica e potente voce della cantante Sian Evans con il sound elettronico della coppia Darren Decoder e Markee Substance, nacque un trio creatore di musiche che sfondano le barriere dei generi. “Negli ultimi dieci anni abbiamo firmato per etichette major che hanno avvilito la nostra creatività”, dice Markee Substance. “Il nostro obiettivo è di proseguire nell’intento di realizzare musica nuova in sinergia con le nostre idee. Disponiamo di un vasto repertorio con tracce inedite, utilizzeremo le migliori per il nostro nuovo album”.

Inevitabilmente il nuovo album è intitolato “Independence”, in cui i Kosheen mostrano la loro vera indole, quella per cui il loro pubblico li ha sempre sostenuti. La capacità di passare dall’elettronica più deep a momenti di apertura e riflessione in cui il suono tecnologico viene abbandonato, è dimostrazione di vero estro: quando l’energia del drum‘n’bass e del dub catapulta nel downtempo di “calma inquietante”, allora si resta spiazzati. Superando il luogo comune della dance intesa esclusivamente come dj set o musica registrata, il gruppo si propone come vera e propria electro live band. I tour dal loro secondo lavoro discografico in poi sono aumentati. Entusiasti dei grandi feedback ricevuti dalle loro esibizioni dal vivo, dopo aver lavorato su “Kokopelli”, toccano l’apice in fatto di fama e vendite. “Penso che sia stato più duro e più scuro del primo album, anche più personale. La presenza di chitarre è evidente nonostante non si tratti di un album rock. Abbiamo selezionato tutti gli elementi della musica che piace a noi per creare qualcosa di veramente nuovo”, sostiene Darren. “All In My Head”, il primo singolo estratto da “Kokopelli”, remixato dai Planet Gunk, punta così dritto al settimo posto in classifica. Lasciata la Bmg nel bel mezzo della fusione con la Sony, firmano un contratto con Universal Germany e tornano in studio per il loro terzo album: “Damage”, dalla cui creazione nel 2007 nasce il marchio Kosheen DJS (su etichette come 1605, Blufin e la propria Skeleton Recordings.

Siti Internet: www.kosheen.com - www.kosheen.eu - www.saifam.com - www.moksha.co.uk


Sabato 3 Novembre 2012

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Gossip & Curiosità di Marjlja Bisceglia

*** Fabio Marra “Il più bello d’Italia”, Miss Italia al maschile. E’ salentino l’uomo più bello del nostro paese, un bel moretto, 23enne, dalle labbra carnose, altezza 1.90 e fisico statuario. Ha vinto il concorso, domenica 28 ottobre scorso al teatro Nuovo di Torino, facendo il vuoto intorno a sé, liberandosi degli 80 ragazzi che hanno sognato di indossare la corona e la fascia del vincitore. Una fascia molto ambita, già indossata da Gabriel Garko e Raffaello Balzo. Queste le dichiarazioni del vincitore: “E’ la prima volta che partecipo a un concorso di bellezza e non avrei mai pensato di ritrovarmi nel giro di poche ore con la corona e la fascia del vincitore. Una gioia immensa che dedico alla famiglia”.

*** Luca Argentero e Myriam Catania sempre più felici e sposati. Sovente le pagine di gossip vogliono la coppia in crisi ed in procinto di divorziare. “Alla faccia di chi li vuole male” i due sembrano proprio innamorati e felici, almeno da quanto riportano le ultime foto che li vedono teneramente insieme nelle notti romane. La coppia si è conosciuta sul set della fiction “Carabinieri” nel 2004 e dopo cinque anni è convolata a ‘giuste’ nozze. Attualmente Luca è nelle sale cinematografiche, presta la voce a uno dei personaggi, con il film di animazione “Gladiatori di Roma 3d”.

*** Ledy Gaga vuole mettere su famiglia. Con il fidanzato Taylor Kinnev, che frequenta da poco più di un anno, pare abbia parlato di matrimonio e di figli. E’ pronta a vivere, dopo quelle, più che soddisfacenti, professionali, l’esperienza più ricca ed impegnativa per una donna: la maternità. Ama tanto il suo fidanzato, la rende veramente felice, è la sua anima gemella ed è la persona giusta per mettere su famiglia. Auguri!!!

*** Arisa ne ha fatta di strada dal Festival di Sanremo che la lanciò con la sua canzone ‘Sincerità’. Oggi, giudice a X Factor 6, continua la sua inarrestabile ascesa, atteso per il 20 novembre il suo nuovo album, anche come donna. Un po’ ci scherza, ma nasconde un fondo di verità? Rosalba Pippa rivela di essere attratta dall’universo femminile, del modo di pensare di alcune di loro, ma che non le dispiacerebbe: “In passato ho ricevuto avance dalle donne, ma ora che vorrei provare non ne ricevo più”. E’ tutto un gioco? Arisa è comunque ufficialmente, come da lei stessa dichiarato, impegnata ad un uomo di cui non rivela l’identità: “Ho paura che le altre donne me lo freghino...”

***David Beckham e famiglia trasloca ancora una volta. Victoria, nonostante il marito sia ancora legato da un contratto con il Los Angeles Galaxy, vuole trasferirsi a New York per aprire il suo primo negozio, lanciatissima nel mondo della moda. Potrebbe riuscirci, dal momento che Beckham ha il contratto in scadenza a dicembre con la sua squadra e, secondo voci informate, potrebbe con l’occasione dare l’addio al calcio, almeno a quello giocato. Victoria vuole vedere affermata la sua carriera nella grande mela ma, l’intera famiglia vorrebbe anche tornare a Londra, le idee sono molto confuse. Il calciatore, da canto suo, ha sempre dichiarato di non mettere in primo piano le sue necessità che sacrificherebbe subito per il bene della famiglia. Grande uomo.


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Direttore responsabile Beppe Vigani eMail: direttore@stadio5.it Concessionaria pubblicità Edizioni SBM eMail: marketing@stadio5.it

Collaboratori Andrea Anelli, Silvia Arosio, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Enzo Occhiuto, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Matteo Salvini, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Federico Zanon. Il ritratto in copertina è a cura di Sebastian Vocale.

SEREGNI CERNUSCO S.r.l.

Grafica Federico Maria Di Sivo - eMail: grafica@stadio5.it

Gruppo Seregni Via Brescia n. 22 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Tel. 02.92104710

Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

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