Domenica 11 Novembre 2012
Anno 2 N. 42
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Domenica 11 Novembre 2012
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L’ Editoriale
di Beppe Vigani
Ignoranti d’Europa Ucraina e Francia ci hanno superato nel ranking. Basta snobbare l’Europa League Noi italiani siamo dei furbacchioni. Non abbiamo la minima idea di che cosa sia l’Europa. O meglio, lo sappiamo, ma facciamo gli scemi per non pagare dazio. Prima di questa settimana internazionale, il nostro ranking ci vedeva addirittura al sesto posto dietro a Ucraina e Francia. La nostra presunzione è a dir poco patetica: con la scusa del turnover prendiamo legnate a destra e a manca. Se Juventus e Milan devono fare i conti con un calcio di lignaggio superiore, non è certo così per Inter, Napoli, Lazio e Udinese. Nerazzurri e biancocelesti sono gli unici a mantenere in alto il tricolore, mentre partenopei e friulani hanno fatto figure poco edificanti. L’Europa League presenta squadre molto meno attrezzate di quelle italiane: Panathinaikos, Dnipro e Young Boys, infatti, non sembrano la crema del calcio internazionale. Eppure si è dimostrato l’esatto contrario. Quando si va Oltralpe le figuracce sono sempre pronte come gli zerbini. Le squadre devono essere sempre competitive, perché noi facciamo i conti sempre senza oste. In Europa League (manifestazione che ha mischiato Coppa Coppe e Coppa Uefa) conta, come in Champions League, la mentalità. Cosa che non si compra al
supermercato, o si ha o non si ha. Il Milan, ad esempio la possiede, la Juventus un po’ meno. Senza mancare di rispetto ai campioni d’Italia, ma la storia è questa. La forza tecnica è importante, la mentalità fondamentale. Quindi signor Mazzarri, come direbbe il compianto Totò: “Ma mi faccia il piacere…”. Il bravo tecnico del Napoli ha sottovalutato l’impegno a Dnipropetravsk, mentre l’Udinese non pensava di uscire da Berna con le ossa rotta. Diceva Milan Kundera, scrittore del secolo scorso: “Un uomo in grado di pensare non è sconfitto anche quando lo è sul serio”. Questo deve servire da monito alle squadre italiane, che da queste figuracce deve trarre più di un insegnamento. L’Inter contro la Juventus ha fatto questo. Dopo anni di bastonate (i nerazzurri non vincevano dal 20 aprile 2005 contro i bianconeri in campionato), è riuscita a sfatare clamorosamente il tabù Juventus Stadium (non aveva vinto nessuno, fino allo scorso sabato), sciorinando una prestazione straordinaria. Aver mandato giù bocconi amari, alla fine ha fatto crescere la squadra di Stramaccioni, che con i suoi senatori è riuscito a trovare la strada giusta. Nelle sconfitte quasi mai c’è sfortuna. E’ l’ennesimo luo-
go comune che bisogna cancellare, se si vuole crescere, soprattutto, in Europa. Questa giornata di campionato ci dirà se il mal d’Europa peserà sulla testa dei nostri club, oppure basterà un’aspirina. Il Milan contro la Fiorentina deve confermare il trend positivo che è riuscito a raggiungere negli ultimi tre turni (due vittorie e un pareggio), dopo cinque sconfitte nei primi otto turni. L’Inter a Bergamo è chiamata alla continuità: la vittoria contro la Juventus le ha dato credibilità, che non deve essere messa in naftalina in novanta minuti sbagliati. L’Europa che conta sta a guardare: il campionato più difficile del mondo non deve essere messo alla berlina da Paesi che sono tecnicamente inferiori al nostro.
Nella foto: Milan Kundera (Brno, 1º aprile 1929) è un romanziere, poeta e saggista cecoslovacco naturalizzato francese, molto attivo nella politica ceca. Ancora studente si iscrisse al partito comunista, ma ne fu espulso nel 1950 per via di alcune critiche contenute in una lettera a lui indirizzata da un amico.
MILAN (4-2-3-1)
32 Abbiati; 20 Abate, 5 Mexes, 17 Zapata, 21 Constant; 23 Ambrosini, 18 Montolivo; 28 Emanuelson, 22 Bojan, 92 El Shaarawy; 11 Pazzini
FIORENTINA (3-5-2)
1 Viviano; 4 Roncaglia, 2 Rodriguez; 40 Tomovic; 11 Cuadrado, 10 Aquilani, 7 Pizarro, 20 Borja Valero, 23Pasqual; 22 Ljajic, 9 El Hamdaou
Vincenzo Montella
Massimiliano Allegri
Stadio G. Meazza ore 15.00
Domenica 11 Novembre 2012
3
8 reti El Shaarawy (Milan) 7 reti Milito (Inter; 3 rigori) Cavani (Napoli; 2 rigori) Lamela (Roma) Di Natale (Udinese; 3 rigori) 6 reti Jovetic (Fiorentina) Klose (Lazio) Osvaldo (Roma; 1 rigore) 5 reti
Pos.
Squadra
P.ti
G
V
N
S
Gf
Gs
+/-
Gilardino (Bologna) Cassano (Inter) Hernanes (Lazio) 4 reti
1 Juventus 28 11 9 1 1 23 8 15 2 Inter 27 11 9 0 2 22 10 12 3 Napoli 23 11 7 2 2 16 7 9 4 Fiorentina 21 11 6 3 2 16 8 8 5 Lazio 19 11 6 1 4 16 15 1 6 Roma 17 11 5 2 4 26 20 6 7 Catania 15 11 4 3 4 15 16 -1 8 Parma 15 11 4 3 4 14 16 -2 9 Atalanta 15 11 5 2 4 10 13 -3 10 Milan 14 11 4 2 5 17 13 4 11 Udinese 14 11 3 5 3 14 16 -2 12 Cagliari 14 11 4 2 5 11 17 -6 13 Torino 11 11 2 6 3 12 10 2 14 Pescara 11 11 3 2 6 8 17 -9 15 Sampdoria 10 11 3 2 6 13 16 -3 16 Chievo 10 11 3 1 7 10 21 -11 17 Genoa 9 11 2 3 6 10 15 -5 18 Bologna 8 11 2 2 7 12 17 -5 19 Palermo 8 11 1 5 5 9 17 -8 20 Siena 6 11 3 3 5 12 14 -2 Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.
LA CLASSIFICA
Sabato 10 Novembre - 12. Giornata 10 Nov, 18:00 Cagliari - Catania Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 10 Nov, 20:45 Pescara - Juventus Stadio Adriatico, Pescara Domenica 11 Novembre - 12. Giornata 11 Nov, 12:30 Palermo - Sampdoria Stadio Renzo Barbera, Palermo 11 Nov, 15:00 Torino - Bologna Stadio Olimpico, Torino 11 Nov, 15:00 Parma - Siena Stadio Ennio Tardini, Parma 11 Nov, 15:00 Chievo - Udinese Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 11 Nov, 15:00 Genoa - Napoli Stadio Luigi Ferraris, Genova 11 Nov, 15:00 Lazio - Roma Stadio Olimpico, Roma 11 Nov, 15:00 Milan - Fiorentina Stadio Giuseppe Meazza, Milano 11 Nov, 20:45 Atalanta - Inter Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo
TURNO ODIERNO
Sabato 17 Novembre - 13. Giornata 17 Nov, 18:00 Juventus - Lazio Juventus Stadium, Torino 17 Nov, 20:45 Napoli - Milan Stadio San Paolo, Napoli Domenica 18 Novembre - 13. Giornata 18 Nov, 15:00 Bologna - Palermo Stadio Dall’Ara, Bologna 18 Nov, 15:00 Catania - Chievo Stadio Angelo Massimino, Catania 18 Nov, 15:00 Fiorentina - Atalanta Stadio Artemio Franchi, Firenze 18 Nov, 15:00 Inter - Cagliari Stadio Giuseppe Meazza, Milano 18 Nov, 15:00 Udinese - Parma Stadio Friuli, Udine 18 Nov, 15:00 Siena - Pescara Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena 18 Nov, 20:45 Sampdoria - Genoa Stadio Luigi Ferraris, Genova
PROSSIMO TURNO
Gomez (Catania) Vidal (Juventus; 2 rigori) Pazzini (Milan; 1 rigore) Hamsik (Napoli) Miccoli (Palermo; 1 rigore) Totti (Roma) Calaiò (Siena) Bianchi (Torino; 2 rigori) 3 reti Diamanti (Bologna; 1 rigore) Nenè (Cagliari; 1 rigore) Bergessio (Catania) Lodi (Catania; 1 rigore) Pellissier (Chievo; 1 rigore) Toni (Fiorentina) Borriello (Genoa; 1 rigore) Palacio (Inter) Giovinco (Juventus) Pirlo (Juventus) Quagliarella (Juventus) Amauri (Parma; 1 rigore) Weiss (Pescara) Maxi Lopez (Sampdoria) 2 reti Bonaventura (Atalanta) Cigarini (Atalanta) Denis (Atalanta) Sau (Cagliari) Barrientos (Catania) Thereau (Chievo) Rodriguez (Fiorentina) Immobile (Genoa) Jankovic (Genoa) Kucka (Genoa) Pogba (Juventus) Vucinic (Juventus; 1 rigore) Candreva (Lazio) Montolivo (Milan) Pandev (Napoli) Giorgi (Palermo) Belfodil (Parma) Parolo (Parma) Rosi (Parma) Florenzi (Roma) Eder (Sampdoria; 1 rigore) Maresca (Sampdoria) Munari (Sampdoria) Paci (Siena) Vergassola (Siena) Maicosuel (Udinese)
classifica marcatori
Domenica 11 Novembre 2012
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La Partita
di Andrea Anelli
Un gioco da ragazzi Bojan Krkic
Il Puzzle-Milan sta tornando a posto Il Puzzle rossonero si sta ricomponendo pezzo dopo pezzo. Serve continuità a questo Milan che sta cercando con tutte le sue forze di uscire da un momento difficile e, il filotto chiesto da Allegri per tornare nei quartieri alti del campionato e della Champions League, sarebbe un’impresa non da poco. Contro Chievo e Malaga si è vista una buona condizione fisica, tanto cuore e sprazzi di bel gioco, un mix che fa ben sperare per un mese di novembre caldo neanche fosse agosto. Si comincia in casa con la Fiorentina, rivelazione del campionato, poi al San Paolo passando per i campioni d’Italia a San Siro e chiudendo al Massimino, il tutto intervallato dalle ultime due serate di Champions League con Anderlecht e Zenit che determineranno il passaggio agli ottavi, crocevia fondamentale per la stagione sportiva e per le casse della società. Ci si gioca una bella fetta di stagione insomma e Montella è il primo scoglio da superare. Parlavamo di puzzle, di pezzi che stanno tornando al loro posto e allora il primo su tutti è di certo Pato. Il papero, oltre alla gioia del gol, ha dimostrato anche che la condizione e la gamba stanno tornando, segnale ben più confortante in ottica stagionale. Altro pezzo che
I Bioritmi
si sta sistemando è lo spagnolo Bojan, oggetto misterioso fino a dieci giorni fa, ora folletto quasi insostituibile per Allegri. Buoni segnali anche dal pacchetto arretrato dove i vari interpreti a rotazione stanno dando più sicurezza a tutta la squadra. Mancano ancora all’appello pezzi importanti come Boateng e Robinho, il primo alle prese con una vera e propria crisi d’identità. Il Boa prova di tutto: dribbling, conclusioni al volo, movimenti rapidi e cambi di direzione, ma di tutto questo gli riesce poco e niente. L’esame Fiorentina è perfetto per capire se questo Milan può dirsi davvero in ripresa o no. La squadra di Montella è quadrata in difesa con l’idolo Roncaglia e l’ottimo Gonzalo Rodriguez, piena di qualità a centrocampo, oltre a Pizarro e Borja Valero dovrebbe partire dal primo minuto anche Aquilani e, con un mix di talento e forza davanti, con Ljajic e Toni. Nota positiva per i rossoneri è l’assenza della stella viola Jovetic rimasto a casa per un guaio muscolare. Milan-Fiorentina quest’anno però, non sarà una partita normale né per i tifosi rossoneri né per Montolivo. L’anno scorso i viola a Milano gambizzarono la corsa scudetto rossonera e in quella Fiorentina giocava proprio Montolivo, oggi al servizio del diavolo.
di Enzo Occhiuto
Finalmente il Milan sembra aver trovato la quadratura del cerchio dal punto di vista tattico. Ultimamente Allegri, dovendo fare spesso di necessità virtù, ha alternato moduli diversi. Le ultime quattro partite, il pareggio col Palermo, la vittoria con il Genoa, la manita rifilata al Chievo e il pareggio col Malaga costruito con cuore, grinta e Pato, hanno dato segnali importanti. Sembra, a questo punto, che il Milan riesca a giocare meglio con il 4 -2-3-1 e con Bojan Krkic in campo. Lo spagnolo è molto in forma ed è pressoché certo che Allegri ne cavalcherà la verve anche per le prossime partite. Mentre Montella dovrà rinunciare al suo uomo di punta Jovetic, fermo per problemi muscolari. Dall’analisi dei potenziali bioritmici (forza fisica,coordinamento motorio, visione
Cugini in trasferta
di Emanuele Tramacere
Attenti all’imboscata
Il campo di Bergamo è storicamente ostico
Ne sa qualcosa anche Mourinho “Vedi Torino e poi muori”. Rivisitando il famoso detto che, in realtà, tira in ballo la città di Pulcinella, si può riconsiderare sotto una luce differente l’impresa conquistata sabato scorso allo Juventus Stadium. Battere gli acerrimi rivali bianconeri, bloccando una striscia di imbattibilità quasi infinita e profanando (soli e primi) il fino ad allora inviolabile Juventus Stadium, ha riservato nell’immediato post partita grandissime gioie per tutti i tifosi nerazzurri. Analizzando il post-gara a qualche giorno dal match, si possono notare una serie di strascichi e postumi non preventivati e, soprattutto non assorbibili dalle gioie dei già citati successi. Ovviamente, il riferimento non è alle polemiche puramente verbali e dialettiche sull’arbitraggio o sullo scontro forzato, ma “spensierato” fra Marotta e Stramaccioni (che in ogni caso crea tensione in un gruppo che ha fatto della tranquillità il suo punto di forza), bensì il rimando è al doppio infortunio che, sommato a quello del lungodegente Chivu, ha falcidiato il reparto arretrato dei nerazzurri. Statisticamente parlando, infatti, negli ultimi anni chi ha avuto a fine stagione la miglior difesa del campionato si è laureata campione d’Italia alla trentottesima giornata. Nella settimana che ha seguito il ko interno contro il Siena, Stramaccioni ha puntato fortemente il dito sulla necessità di trovare il giusto equilibrio soprattutto difensivo della sua squadra. Passando alla difesa a tre dalla gara contro il Torino in poi, la retroguardia nerazzurra ha trovato una solidità impensabile, rilanciando le prestazioni di Ranocchia e Juan Jesus e concedendo alla linea mediana di trovare i giusti ritmi che hanno portato, oggi, alla perfetta condizione atletica raggiunta dai vari Cambiasso e Zanetti. Perché quindi l’infortunio dei due centrali sarebbe un punto interrogativo così grande per la sfida di Ber-
gamo contro l’Atalanta? Il perché è spiegabile proprio con la rottura del tanto agognato equilibrio. Al di là delle scelte fatte in Europa League, infatti, Stramaccioni dovrà stravolgere, nel bene o nel male, il modulo tattico che tanto ha fatto bene. Sia se passasse alla difesa a 4 con l’abbassamento di Zanetti sulla fascia destra, sia arretrando Cambiasso al centro del terzetto difensivo, infatti, Stramaccioni modificherebbe i delicati meccanismi assimilati nella zona mediana del campo che, finora, ha anche permesso al tecnico romano di schierare con costanza il tridente pesante. Qualunque sia la scelta finale, comunque, la sfide dell’Atleti Azzurri d’Italia contro l’Atalanta sarà un bel banco di prova per trovare la conferma, in campionato, della superiorità della rosa nerazzurra su quella delle dirette inseguitrici anche e soprattutto al netto di queste defezioni. La Dea sarà in formazione tipo e, con un Denis in difficoltà in zona realizzativa, sarà proprio il confronto fra i due centrocampo a decidere le sorti di un incontro da sempre delicato. Sì perché anche negli anni più floridi del recente passato, il campo di Bergamo ha sempre regalato risultati inattesi alla vigilia. Perfino Mourinho, nel 2009 cadde sotto i colpi di Cristiano Doni e Sergio Floccari che portarono lo Special One all’esplosione nel post partita contro l’attuale team manager dell’Inter Ivan Cordoba. In pochi ricorderanno che in quella partita Cordoba giocò proprio a causa di un infortunio del titolarissimo Samuel. Se il non credere ai corsi e ricorsi storici è un diktat imprescindibile nel vocabolario del tifoso, il prestare la massima attenzione all’evoluzione dell’incontro diventa, a questo punto, quantomeno doveroso. Con la massima fiducia in Stramaccioni, sempre, e con la speranza che tutto – dentro e fuori dal campo - vada, per una volta, davvero “bene bene”.
CACCIA AL GOAL del gioco e istintività individuale), dei singoli giocatori che presumibilmente scenderanno in campo, risulta un maggior stato di benessere psicofisico del Milan 6,03 rispetto a quello della Fiorentina 5,98. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei vari atleti, si nota che la formazione rossonera risulta fisicamente più tonica e con maggiore vitalità 6,10 di quella allenata da Vincenzo Montella 5,94 sotto tono e alquanto dimessa: Abbiati 6,47, Mexes 6,50, Ambrosini 6,13, Emanuelson 6,41, El Shaarawy 6,50, Pato 6,47, Bonera 6,20 contro Tomovic 6,49,Toni 6,44, Aqulilani 6,44, Seferovic 6,13. Anche entusiasmo e creatività risultano più alti nei padroni di casa con 6,04 contro i tiepidi fiorentini con 5,97 : Abbiati 6,22, Abate 6,39, Mezes 6,22, Emanuel-
son 6,11, El Shaarawy 6,22, Boateng 6,22, Bonera 6,50 contro Cuadrado 6,31, Romulo 6,45, Borja Valero 6,11 e Pasqual 6,11. La squadra viola, in compenso, si presenta dal punto di vista energia intellettiva 6,02 superiore ai rossoneri con 5,94 : Viviano 6,50, Gonzalo Rodriguez 6,23, Pizarro 6,35, Borja Valero 609, Pasqual 6,23 e Seferovic 6,43 contro Abbiati 6,49, Constant 6,45, Ambrosini 6,23, Emanuelson 6,49, Bonera 6,27 e Boateng 6,47. Assisteremo, quindi, ad un incontro tecnicamente esaltante e tatticamente interessante. Tengo comunque a ribadire che questa previsione è stata realizzata attraverso l’analisi bioritmica che studia matematicamente le condizioni fisiche, emotive e intellettive di tutti i giocatori nel giorno dell’incontro.
Domenica 11 Novembre 2012
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L’intervista
Rossi punta su Montella di Emanuele Tramacere
L’ex allenatore della Fiorentina è convinto che le partite si vincono a centrocampo In carriera ha sempre dimostrato di essere un passionario, uno che al proprio lavoro ci tiene molto, cercando il dialogo aperto con i propri calciatori e guadagnandosi il rispetto dei suoi uomini con il lavoro sul campo. Delio Rossi, al di là dello spiacevole alterco con il giovane attaccante della Fiorentina Adem Ljajic, si è sempre dimostrato un allenatore capace, sempre a un passo dal salto in una grande squadra (tanto da dichiarare ironicamente “Sogno il Real Madrid, ma non mi chiamano”) e con un unico grande dogma: la difesa schierata costantemente a 4. Con la Fiorentina era pronto ad aprire una rivoluzione importante che, per i fatti già citati, hanno portato Montella a inaugurare questo nuovo ciclo totalmente rivoluzionato.
tà e gioca molto bene al calcio. Sono stati fatti acquisti importanti che, tra l’altro, avevo richiesto io quando ero a Firenze come Pizarro, Borja Valero ed El Hamdaoui. A Firenze si erano già accorti che la squadra aveva bisogno di una rivoluzione, è arrivata senza di me, ma sono comunque contento per il club.
Fiorentina che perde Jovetic, apparso comunque molto nervoso nell’ultima giornata. Problema di gol o rumors di mercato? Il problema di Stevan penso fosse dovuto soltanto alla difficoltà di fare gol. Aveva iniziato molto bene l’anno e bloccarsi, per un attaccante come lui, non è mai semplice. Le voci di mercato su di lui ci saranno sempre, ma Jovetic è un giocatore che quest’anno farà grande la FiorenLa Fiorentina è la quarta forza del tina. campionato e sta attraversando un periodo di forma smagliante. Insie- La Fiorentina ritroverà il miglior me con l’Inter è stata l’unica in gra- Montolivo della sua carriera. Quello do di mettere in difficoltà la Juve: allenato da lei sembra un lontano dove può arrivare? parente di questo centrocampista. La Fiorentina è la vera sorpresa del Montolivo è sempre stato un grancampionato. Ha una squadra di quali- de professionista, a Firenze, l’ultimo
anno, ha pagato fin troppo la decisione di non rinnovare il contratto con la Fiorentina, ma il ragazzo ha una classe e una tecnica superiore alla media e sta esplodendo nel Milan perché, finalmente, ha trovato la giusta responsabilizzazione e il giusto atteggiamento mentale. Montella ha scelto una strada a luglio e l’ha proseguita nel corso dei giorni; Allegri ha continuato a cambiare finché non ha trovato la giusta soluzione tattica. Chi ha ragione e chi ha torto? Non credo che ci sia la giusta ricetta. Allegri, a differenza di Montella, aveva una base vincente da cui partire. È normale che se vinci, prima di abbandonare un modulo vincente provi a girare gli interpreti a disposizione, ad adattare giocatori differenti in ruoli diversi. Montella ha avuto a disposizione gli uomini richiesti fin da quest’estate e con l’arrivo dei risultati è stato facile proseguire sulla strada tracciata.
3-5-2 contro 4-2-3-1 dove si deciderà l’incontro? Storicamente a centrocampo si vincono le partite. Non nei singoli uomini, ma nell’intero reparto mediano. La Fiorentina ha il vantaggio nel numero di uomini, ma se Allegri dovesse riuscire a tenere la squadra corta, facendo rientrare i trequartisti e rilanciandosi in contropiede, potrebbe Allegri parla da allenatore confer- anche arrivare il risultato a sorpresa mato, ma le voci di mercato lo vo- a fine partita.
Luca Toni L’ Ospite
di Alessandra Caronni
Toni accesi e sfumature di viola Il suo esordio in A? Il primo ottobre di dodici anni fa. A 23 anni, con la maglia del Vicenza, Luca debuttò contro il Milan. E perse per 2-0 Con il gol contro il Cagliari, Luca Toni ha raggiunto quota 50 gol con la maglia della Fiorentina. Nella prima avventura in viola, l’attaccate di Pavullo si fermò a 67 presenze e 47 reti. In questa nuova avventura in viola, Toni ha disputato 8 partite segnando già 3 gol. Anche contro i cagliaritani ha dimostrato di non essere poi tanto finito, come qualcuno sosteneva. Perché Toni può ancora dare tanto a questa squadra. Il suo fiuto del gol è rimasto invariato e alla prima occasione buona riesce sempre a buttarla dentro. A 35 anni, tuttavia, Toni è ancora un giocatore determinante, soprattutto per la Fiorentina: con i suoi tre gol realizzati nelle 8 presenze finora registrate in maglia gigliata è uno dei bomber più prolifici della A. E il gioco di Montella, positivamente, ne risente. Ruota la mano destra a coppa vicino all’orecchio destro. Esulta così a ogni gol. Un gesto nato quando militava nelle file del Palermo e che si porta dietro tuttora. Un personaggio, insomma. Nel 2009, mentre giocava nel Bayern Monaco, gli è stata dedicata la canzone “Numero Uno” interpretata da Matthias Matze Knop, conduttore televisivo tedesco. Il brano in Germania è diventato un vero e proprio tormentone rimanendo in classifica per nove settimane. Dopo una stagione alle Officine Meccaniche Frignanesi dal ’90 al ‘91, Toni è cresciuto nelle giovanili del Modena dove, a 13 anni, nella selezione dei Giovanissimi è stato allenato dal campione brasiliano Cinesinho. La sua carriera professionistica è iniziata in Serie C1 nella stagione 1994-
gliono, comunque, lontano dal club entro la fine della stagione… Io non auguro ad Allegri di saltare. E’ un allenatore che ha dimostrato di tenerci, anche con il continuo cambio di modulo. Sul suo rendimento, poi, pesa la perdita all’ultimo di due giocatori imprescindibili. Se vogliamo trovare un difetto, forse, non è nella mancanza di fantasia nella sostituzione dei due “fenomeni”, bensì nella mancanza di attenzione nella sostituzione dei senatori. La scelta di rinunciare ai vari Seedorf, Gattuso, Zambrotta… era preventivata da tempo, ma Allegri si è fatto cogliere impreparato ad inizio stagione.
1995. L’esordio in Serie A è stato con il Vicenza il 1º ottobre del 2000, a 23 anni, proprio contro il Milan. Finì 2-0. Il 31 agosto 2012, ultimo giorno di calciomercato, dopo una lunga serie di trasferimenti (prima ancora Modena, Empoli, Fiorenzuola, Lodigiani, Treviso; e successivamente, dopo l’esperienza vicentina, con Brescia, Palermo, Fiorentina, Bayern Monaco, Roma, Genoa, Juventus), è tornato alla Fiorentina. Oggi Toni, con la compagna Marta Cecchetto, è testimonial del marchio di telefonia Alcatel per il quale ha girato numerosi spot.
Chi è Luca Toni Nato a Pavullo nel Frignano il 26 maggio del ’77, Luca Toni è un Campione del Mondo: ha trionfato infatti con la Nazionale nel 2006. Successivamente, ha vinto la Scarpa d’oro ed è stato il terzo giocatore italiano capace di aggiudicarsi il titolo di capocannoniere in un campionato straniero.
Statistiche del Match di Severa Bisceglia
Il Milan prova a vendicare lo scorso anno L’anno scorso i rossoneri subirono una lezione dai viola Milan-Fiorentina è uno di quei match che hanno fatto la storia del calcio italiano. Il numero degli incontri tra le due squadre, allo stadio Giuseppe Meazza nel campionato di Serie A, è di 72. I gol realizzati sono stati 192, di cui 133 a favore dei rossoneri e 59 a favore dei viola. Il Milan ha collezionato 44 vittorie contro 9 della squadra ospite. In tutto i pareggi sono stati 19. La vittoria più larga dei padroni di casa risale alla stagione 2004/2005, alla 15ª giornata: Milan-Fiorentina si concluse per 6-0, con doppiette Seedorf, Crespo e Shevchenko. La miglior vittoria della Fiorentina fu registrata durante la 4ª giornata della stagione 1942/1943, quando Milan-Fiorentina si concluse con il risultato di 1-3. Per i gol di Bolla-
no, Suppi, Boniforti, Gei. In questa partita il maggior numero di reti è stato realizzato nel secondo tempo: infatti mentre nella prima frazione di gara Milan e Fiorentina hanno segnato complessivamente 90 goal, nella ripresa la somma sale sino a 102 goal. Nel primo tempo il Milan ha gonfiato la rete 62 volte, la Fiorentina 28. Nella ripresa il Milan ha realizzato 71 gol, contro i 31 della Fiorentina. L’ultimo successo dei viola risale invece alla 31ª giornata della stagione 2011/2012 e finì con il punteggio di 1-2, con gol di Ibrahimovic, Jovetic e Amauri. L’ ultima vittoria dei rossoneri risale alla 13ª giornata della stagione 2010/2011 e terminò con il punteggio di 1-0, con rete di Ibrahimovic.
amarcord Domenica 11 Novembre 2012
6
di Severa Bisceglia
Amarildo Tavares da Silveira, brasiliano di ruolo attaccante, arriva al Milan nel 1963 e si ferma quattro stagioni vincendo solo la Coppa Italia 66-67. Passa poi alla Fiorentina con cui vince lo scudetto nella stagione 1968-1969.
Amarildo Tavares da Silveira cord di 25 miliardi di lire, la tifoseria è scesa in piazza a protestare contro la dirigenza viola creando non pochi disordini e diversi feriti. Anche lo stesso Baggio soffriva la separazione, l’allora procuratore ha narrato un episodio al riguardo: “Quando Baggio passò alla Juventus, in conferenza stampa, davanti ai giornalisti gli misero al collo la sciarpa bianconera e lui la gettò via. Fu un gesto imbarazzante. Era come se avessero strappato un figlio alla madre”. Nell’estate del 1995 viene ceduto al Milan, allenato da Fabio Capello, per 18,5 miliardi di lire e vince subito lo scudetto, secondo consecutivo per lui.
Kurt Roland Hamrin
Kurt Roland Hamrin Perché io amo il calcio” questo è Stefano Borgonovo, nato calcisticamente nel Como, dove gioca ancora per due stagioni dopo essere stato acquistato dal Milan per 4 miliardi di lire. Poi passa, in prestito, alla Fiorentina di Roberto Baggio con il quale forma una perfetta coppia d’attacco, 15 gol per il ‘divin codino’ e 14 gol per ‘B2’, questo il soprannome per Borgonovo in maglia viola. Nel 1989 il Milan, proprietario del cartellino, lo vuole a Milano ma lui preferirebbe restare a Firenze e supplica Galliani di lasciarlo ancora una stagione in viola. Nulla di
Amarildo Tavares da Silveira
Il mitico ‘divin codino’, uno dei migliori attaccanti della storia del calcio mondiale, primo italiano e 16° nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata da World Soccer, Roberto Baggio. Il Pallone d’oro (1993), non ha mai vinto la classifica dei marcatori, pur avendo all’attivo 205 gol, ma resta comunque il sesto marcatore di sempre preceduto solo da Piola, Nordahl, Meazza, Altafini e Totti. E’ l’unico calciatore italiano ad aver segnato in tre diverse edizioni dei Campionati del Mondo (1990 terzo posto, 1994 vicecampione del Mondo e 1998). Il destino del ‘codino’ è segnato sin dalla nascita. Suo padre Fiorindo, calciatore dilettante, aveva due idoli Roberto Boninsegna e Roberto Bettega, ecco fatto. Il sesto degli otto figli si chiamerà proprio Roberto, poteva mai pensare di fare altro nella vita il futuro numero 10 di fama mondiale? Il fantasista Roberto Baggio inizia, come molti, nella squadra del suo paese, ma viene subito notato e, all’età di 13 anni, firma il suo primo contratto col Lanerossi Vicenza che giocava in Serie C1 e mostra tutta la sua abilità, 110 gol in 120 presenze, sono numeri da “Numero Uno”. Arriva alla Fiorentina, finalmente il calcio che conta, con un ingaggio per 2,7 miliardi di lire. A due giorni dalla firma del contratto si infortuna e rientra sui campi da gioco è nel febbraio 1986. Tanto bravo quanto sfortunato, una carriera di successi si, ma anche di infortuni. Resta a Firenze fino al 18 maggio 1990. La separazione dai viola è stata molto sofferta. Il giovane Baggio, divenuto uomo simbolo dei gigliati, fu acquistato dalla Juventus per la cifra re-
L’attaccante svedese Kurt Roland Hamrin arriva alla Fiorentina nel settembre del 1958 e vi resta fino alla stagione 66-67. Con i viola vinse una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe. Nel 1967 passa al Milan dove, con il centrocampista Giovanni Trapattoni e Giovanni Lodetti, vince finalmente lo scudetto e l’anno successivo vince anche la Coppa dei Campioni. Il centravanti Stefano Borgonuovo, invece, fa la spola tra Milano e Firenze. “Io, se potessi, scenderei in campo adesso, su un prato o all’oratorio.
Stefano Borgonovo
fatto, il Milan ha un nuovo goleador. Segna subito un gol nella prima partita di campionato e una tripletta al Galatasaray. Dopo due mesi subisce un grave infortunio al ginocchio, ma fa in tempo a rientrare per dare il suo personale contributo alla conquista della Coppa dei Campioni. Al termine della stagione torna alla Fiorentina per 8 miliardi di lire. Dal 2008 Stefano Borgonovo sta giocando la partita più importante della sua vita contro la sclerosi laterale amiotrofica (SLA).
Roberto Baggio
Stefano Borgonovo
Daniele Massaro, cresciuto nel Monza, gioca nella Fiorentina dal 1981 al 1986 segnando 11 gol in 140 presenze. Nel 1986 viene acquistato dal Milan e vince subito lo scudetto, l’anno successivo, per incompatibilità di carattere con l’allenatore Arrigo Sacchi, viene ceduto in prestito alla Roma. Torna in rossonero, Sacchi non lo schiererà mai titolare, nella stagione 1989-1990 e vince subito, anche grazie alle sue 10 reti, la Coppa dei Campioni. La musica, anche per il Milan, cambia con l’arrivo in panchina di Fabio Capello. Massaro in rossonero colleziona trofei: 4 scudetti (gli ultimi tre consecutivi), 3 Supercoppa italiana, 2 Coppa dei Campioni/ Champions League, 3 Supercoppa UEFA, 2 Coppa Intercontinentale e, per non farsi mancare nulla, diventa anche Campione del mondo in Spagna ’82.
Daniele Massaro
Daniele Massaro
Roberto Baggio
Domenica 11 Novembre 2012
Il campionato di Laura Tangari Si riaprono i giochi. L’Inter blocca la serie positiva della Juventus di 49 gare consecutive e fa sentire il fiato sul collo a Buffon e compagni nella corsa allo scudetto. Stramaccioni si stropiccia gli occhi pensando al futuro ma nel contempo si chiede se non avesse gettato al vento i tre punti casalinghi col Siena un mese e mezzo fa come sarebbe oggi la classifica per l’Inter. Comunque sta bene lo stesso. Il presidente Moratti è contentissimo, il tecnico e giocatori idem. I nerazzurri stasera, nel posticipo della dodicesima, affronteranno l’Atalanta, squadra in grande spolvero e su di giri per aver espugnato domenica scorsa Marassi con l’1-2 inflitto alla Samp del povero Ciro Ferrara. L’ostacolo per l’Inter è senza dubbio difficile ma se si guarda con attenzione il tabellino di marcia della squadra milanese lontano da San Siro (9 vittorie esterne consecutive) ci si convince che a rischiare grosso, alla fine, non sono gli interisti bensì la formazione di Colantuono, anche se il fattore campo, specialmente a Bergamo, ha sempre avuto la sua importanza, vede il successo atalantino col Napoli di quindici giorni fa. Se l’Inter non trema, la Juventus col Pescara ieri sera ha provato a risollevare la testa dopo la sconfitta di Torino nel derby d’Italia. Dal derby
di Torino a quello dell’Olimpico fra Roma e Lazio il passo è breve. Petkovic è sotto accusa per i quattro gol incassati a Catania mentre Zeman ha tirato un po’ il fiato per il poker messo a segno col Palermo. Chi deve tenere le antenne bene alzate è invece il Milan impegnato questo pomeriggio a San Siro contro una Fiorentina che Montella ha costruito a doc. La Viola dopo il poker rifilato al Cagliari si è collocata al quarto posto in classifica e minaccia il Napoli frenato al San Paolo dal Torino in pieno recupero. Il Milan non è ancora guarito del tutto è sicuramente dovrà faticare le cosidette sette camice per portarsi a casa un risultato positivo. Sarà un bel duello a distanza fra El Shaarawy e Jovetic, senza dimenticare Luce Toni, sempre pronto a sferrare la sua zampata vincente come è accaduto al Franchi col Cagliari. Dicevamo del quarto posto della Viola: bene il Napoli rischia il sorpasso se non farà punti a Marassi col Genoa. Quelli del Grifone sono disperati. Non possono più permettersi altri passi falsi, un po’ come la Samp chiamata all’ultimo squillo a Palermo contro un avversario alla canna del gas. Di questa situazione sorride il Siena in risalita dopo la vittoria col Genoa. Da seguire la sfida dell’Olimpico fra il Toro e il Bologna.
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L’Inter ha messo la quinta e prova a sbancare Bergamo La Fiorentina spera nel sorpasso, con la Lazio impegnata nel derby della Capitale
Il Barça affonda Il Milan non guarito. Il pareggio col Malaga ha confermato che l’undici di Allegri non ancora uscito dal famoso tunnel come qualcuno pensava dopo i cinque gol rifilati al Chievo nell’ultimo appuntamento di campionato. Ma la Champions il Malaga sono un’altra cosa, pur con tutto il rispetto per i veronesi. La qualificazione agli ottavi per il Milan, per fortuna, non per nulla pregiudicata dal momento che l’avversario diretto per il passaggio del turno, lo Zenit di Spalletti, crollato miseramente a Bruxelles contro un Anderlecht per niente irresistible capace di sbloccare il risultato al quarto d’ora con un gol di Mbokani. La classifica chiara: Malaga qualificato matematicamente, belgi un gradino sotto al Milan con i rossoneri in viaggio verso Bruxelles mercoledi 21 novembre quale aperitivo dello scontro di San Siro con la Juventus. Se il Milan non ride, il City di Mancini non da meno. Il Manchester con l’Ajax ha subito un gravissimo torto arbitrale che probabilmente gli costerl’eliminazione dalla Champions dopo averla toccata con mano a distanza di molti anni. Ad Agueroi stato annullata una
rete regolare a una manciata di minuti dal fischio di chiusura e in pia Balotelli stato negato un rigore grande come una casa. Risultato: il City fermo a due punti in quattro partite, anche se bene ricordare che l’Ajax ha fatto la sua onesta partita meritando il pareggio. Altra ics col fiatone quella del Bernabeu dove il Real di Mourinho per poco non ci lasciava le penne con il Borussia Dortmund. Un goil di Ozil alla scadere ha salvato le Merenguens dalla clamorosa sconfitta. Esulta Klopp, mister dei tedeschi. PSG a valanga invece con i croati della Dinamo Zagabria. Primo tempo da sonno poi, ripresa, a rullo compressore con Ibra che distribuisce assist a raffica per Menez e compagni. Bel 2-2 fra lo Schalke capolista e l’Arsenal. Anche in questa circostanza grande rimonta dei tedeschi sotto di 0-2 per i gol di Walcott e Giroud. Si rilancia l’Olympiacos che batte 3-1il fanalino di coda Montpellier. Serata di riscatto, quella di mercoledì, della Juve in Europa. I bianconeri travolgono i danesi del Nordsjaelland per 4-0 con gol di Marchisio, Vidal, Giovinco e Quagliarella, mettendo fine alla maledizio-
di Luigi Sada
Panorama Champions
Risorge la Juve con un poker al Nordsjaelland
ne dei pareggi consecutivi in campo internazionale. Nel girone E della Juve, il Chelsea con lo Shakhtar fa bingo al 94’ e aggancia gli ucraini al primo posto. La Juve resta terza a quota sei. Nel Gruppo F gioca a tennis il Bayern Monaco col povero Lilla miseramente all’ultimo posto con 12 reti incassate mentre il Valencia, pur in dieci, mette una seria ipoteca sulla qualificazione battendo al Mestalla il Bate Borisov. Impresa del Celtic a Glasgow nel G. Gli scozzesi vincono alla grande con il Barcellona per 2-1 mettendo il bavaglio a Messi fino al novantesimo. Riprende fiato il Benfica che liquida lo Spartak Mosca. Soffre per tre quarti di gara lo United in Portogallo col Braga, poi si risveglia e fa una tripletta conquistando con due turni di anticipo gli ottavi. Infine, riscatto di Terim. ex Milan, col Galatasaray. I turchi sbancano Cluj per 1-3.
Domenica 11 Novembre 2012
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i Club
Milan Club Ischia foro ricordo con Mauro Suma
Siamo convinti che, vivendo in un’isola, il piacere della vita venga maggiormente esaltato, come anche il piacere di tifare per la squadra del cuore, anche se può sembrare una piccola cosa. Ad Ischia, per esempio, il 26 maggio 2011, mentre il Milan ha appena conquistato il diciottesimo scudetto, una di quelle serate incantevoli per il clima e l’atmosfera, che sanno di magia, a due passi dal Castello Aragonese, uno dei simboli dell’Isola, l’entusiasmo e la passione di alcuni giovani si “trasformano”, come per incanto, nel primo Milan Club di Ischia. L’iniziativa va ascritta, senza dubbio, al giovanissimo Gianni Ferrandino, che ben coadiuvato anche dai “veterani” del Club esistito negli anni 80, con incredibile forza d’animo e passione, organizza una valida struttura, cui viene dato il nome di Barbara Berlusconi, la figlia del Cavaliere, che si interessa della squadra e dei giocatori. Presidente è nominato, a furor di popolo, Gianni Ferrandino. La prima grande manifestazione avviene nella sala congressi della POA, con l’ospite d’onore milanese, Benedetta Radaelli, l’affascinate voce di Milan Channel. La sede in via Giovan Battista Vico, viene inaugurata in
di Giovanni Labanca
concomitanza di Napoli-Milan, mentre il “battesimo“ di San Siro è datato 23 novembre. Da allora, nonostante la notevole distanza, Milano è sempre più meta del caloroso tifo isolano. Le attività del Club, nonostante il poco tempo a disposizione, sono numerose e di notevole importanza sociale e sportivo. Spicca, tra le altre, l’organizzazione del Milan Junior Camp, organizzato presso lo stadio Enzo Mazzella e che interessa
ben cinquanta ragazzi. Il Milan, per l’occasione, invia da Milanello i tecnici Davide Vergani, Gabriele Gallicchio e Fabio Radice. A chiudere il Camp ed assistere alle premiazioni, giunge da Milano, Mauro Suma, direttore di Milan Channel. Il Milan Club che collabora con il vicino Milan Club Isola di Capri, si avvia verso mete ambiziose, proprio come sembra stia facendo, da qualche settimana anche il Diavolo.
Presidente Gianni Ferrandino
Direttivo. Presidente,Gianni Ferrandino; vice, Michele Curci; Segretario-Tesoriere, Martino De Somma; Addetto stampa, Giuseppe Conte; Revisore dei conti, Pasquale Mancusi, Giuseppe Costagliola e Bartolomeo Migliaccio,presidente Organo di controllo; consiglieri, Amedeo Di Costanzo, Alessandro Trani, Giovanni Trofa, Raffaele d’Ambra e Leonardo Sasso.
Foto ricordo con Benedetta Radaelli.
I ragazzi del Campus.
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Domenica 11 Novembre 2012
L’Angolo
di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com
UDITE, UDITEEEEEEEE L’INTER SI TINGE DI “GIALLO”
AUZ.!
Terza ed ultima parte
Non solo, infatti, permangono tutti i dubbi sulla sensatezza dell’operazione che erano immediatamente emersi, ma ci si chiede come potrebbero reagire la Borsa di Shangai, gli azionisti, gli investitori, la stampa di settore internazionale e la comunità finanziaria all’esecuzione di un’operazione la cui esistenza era stata ufficialmente negata e la cui ipotesi era stata così fortemente criticata. A questo punto, infatti, ci sono solo due possibilità. La prima: il “closing” non si terrà ed avremo la conferma dell’ennesima, inverosimile ma almeno sostanzialmente inoffensiva, “bufala” giornalistica. La seconda, molto più inquietante, secondo la quale questo benedetto “closing” si farà. In tal caso, non solo si concluderebbe una delle operazioni di investimento più bizzarre dai tempi in cui Esaù vendette a Giacobbe la primogenitura in cambio di un piatto di lenticchie, ma soprattutto la CRCC (o, meglio, la sua controllata), spenderà, pur dopo avere giurato al mercato ed alle istituzioni finanziarie di non intendere farlo, settanta milioni di euro per assicurarsi l’ambita partecipazione del 15% (quindici per cento!) nel capitale sociale della F.C. Internazionale S.p.A., società calcistica di diritto italiano, non quotata in borsa, avente, come sostanzialmente unico ulteriore azionista Massimo Moratti, padre padrone della stessa. Se così accadesse, le domande alle quali i cinesi dovrebbero rispondere (agli azionisti, agli
organi di sorveglianza, agli enti statali, alla Borsa, alla stampa specializzata) sarebbero, come si diceva, inquietanti: perché una società di quel genere investe in una partecipazione di minoranza di una società di calcio italiana, in grossa difficoltà patrimoniale e finanziaria? Perché la valuta mezzo miliardo di euro? Perché investe in attività estranee al proprio core business? Perché va contro alle direttive del notoriamente poco comprensivo governo cinese? Perché lo fa dopo una smentita così rigorosa ed inequivoca? Perché, infine, per assicurarsi una commessa come la costruzione di uno stadio dall’altra parte del mondo, una società cinese dovrebbe fare un simile investimento, senza alcuna garanzia di poter poi trarre profitto dallo stesso e rischiando di rimanere per sempre socia di minoranza della famiglia Moratti? A queste domande ed alle molte altre che verrebbero sicuramente fatte, non si vede quali convincenti risposte potrebbero essere date. A quel punto, ci si potrebbe solo augurare che, ad operazione fatta, venga data la massima trasparenza ad ogni suo passaggio, per evitare che, in una situazione più che curiosa come quella che si va delineando, i sospetti prendano, inevitabilmente, il sopravvento e nuove nubi, potenzialmente anche nerissime e delle quali si farebbe volentieri a meno, rendano ancor più triste l’orizzonte attuale del calcio italiano.
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Madonna mia ragazze, ragazze, ragazze sono diventato un riccone (AZU non ricchione), ho scommesso 1 euro sulla vittoria del Milan contro il Chi(A)evo ed ho vinto ben 15 euro AUZ. Poi sulle ali della vittoria ho scommesso ancora un euro nella partita con il Malaga sulla non sconfitta del Milan ed ho vinto ancora (questo si che è culo vero Tiziano Ferro?). Ad essere sincero mi sono cagato sotto ma poi per fortuna ha pareggiato PATO (che patì sotto il ponte di Ponzio Pilato). Se scommettevo pure un centesimo di euro su Pato marcatore sarei stato tra i primi 5 uomini più ricconi (AUZ non ricchioni) del mondo. Ragazze io di cazzate ne scrivo, ma oggi leggendo i giornali, a dire il vero me li hanno letti perché io non so leggere, alcuni miei colleghi giornalisti, di testate meno importanti di questa, parlano già di Milan risorto, ma per favore, andate a culo fan. Che ca..o state scrivendo? Questi a scrivere così portano solo sfiga al Milan, per farlo vincere bisogna scrivere che perde e basta! Per una volta che per sbaglio hanno vinto, mo sono risorti. Ma se li ho visti giocare e mi sono pure addormentato! Va bhe dai godiamoci AHHHHHHH AHHHHHHH questo momento di euforia collettiva (saranno i fumi del PM10) e speriamo in un remake domenica contro la bistecca alla fiorentina. Mamma come mi piace la fiorentina, specie quelle dai 18 anni ai 90 anni. AUZ della maiala non si butta via mai niente e quindi vanno bene anche le 90enni. Però mi raccomando fiorentina senza osso altrimenti l’osso si incaglia tra la bocca ed il cu..o e mi blocca la discesa. Di certo i Viola (e mentre scrivo mi sto toccando le palle visto che mi ricorda il colore dei morti) sono in forma ma anche questa volta voglio giocare il mio euro pro Milan. Speriamo di vincere ancora, di certo la vedo male. A DA VEDE come la vedo male per il Diavolo. Martedì a San Siro hanno visto il mio amico Pep Guardiola e molti si sono illusi di un possibile contratto con il Milan in qualità di allenatore. Ma per favore, volete sapere la verità? Quello è stato allo stadio per farsi 4 sane risate alla faccia del gioco bello ed entusiasmante del Milan, AUZ. Speriamo che Inter e Milan vincano sempre così io continuo a lavorare e voi a erudirvi nel leggere i miei articoli. Ora scappo vado a farmi la tinta che ho un capello bianco in testa e Saverio me lo fa diventare duro… ops nero. Un saluto al mio amico Marco della Banca che è più giornalista lui di tutti gli altri, nonostante mi frega i soldi. Un abbraccio dal Leone andare a fan gool we we.
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fantamercato Domenica 11 Novembre 2012
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di Luigi Sada
MILAN IN GUARDIOLA
Il tecnico spagnolo in pole position
Il Milan vuole Pep Guardiola. Il presidente Berlusconi e Galliani non si nascondono dietro un dito e vanno avanti per la propria strada malgrado le smentite a raffica di questi giorni della società di via Turati. La trattativa c’è. In primo luogo perché l’ex tecnico del Barca, in tempi non sospetti, era sempre stato uno degli obbiettivi principali del Milan in prospettiva futura, in se-
condo perché Guardiola farebbe, riascoltando vecchi discorsi del Cavaliere, compiere un bel salto di qualità al vecchio Diavolo dopo la serie di allenatori che hanno sollevato non poche perplessità da Arrigo Sacchi in poi. A conferma che le voci di corridoio non sono solo frutto della fantasia di qualche addetto ai lavori, l’altra sera, alla vigilia del match di Champions Lea-
gue con il Malaga, il ristorante Giannino di via Pisani è stato infatti testimone di un incontro formale fra i dirigenti del Milan e il fratello del popolare Pep, il simpatico Pere, accompagnato dall’amico Manuel Estiarte, fino all’anno scorso responsabile delle relazioni esterne del club catalano. Insomma, che il Milan voglia Guardiola non più un segreto. E’ chiaro che Guardiola, salvo clamorosi colpi di scena, arriverà a fine stagione e non certamente a gennaio. Il tecnico spagnolo (ve lo ricordate mediano di spinta con la maglia del Brescia una dozzina di anni fa?) porterà con sé il proprio staff che ha lavorato negli ultimi anni con lui al Barcellona. Ma cosa chiede il Pep al Milan in cambio per sedersi tranquillamente sulla panchina rossonera? I giocatori in lista che piacciono al tecnico iberico sono diversi. Senza però esagerare con i costi. Su tutti ci sarebbe il super quotato Falcao,
bomber dell’Atletico Madrid in lotta con Messi e Cristiano Ronaldo in Liga nella classifica dei marcatori. L’asso di “Cholo” Simeone, al momento, sembra però non avere mercato in quanto troppo caro per le borse del nostro campionato e in particolare modo per quelle del Milan dove negli ultimi tempi non si è fatto che vendere per recuperare qualche spicciolo. Ma nel calcio mai dire mai. Quando meno te lo aspetti, ecco che potrebbero arrivare i petroldollari degli sceicchi del Qatar, oppure i rubli trasformati in euro da Putin, possibile interlocutore nel ping pong intrapreso dal Cavaliere e alcune aziende russe produttrici di gas. Sulla piattaforma d’attesa, tornando ai possibili rinforzi per la prossima stagione, lasciando perdere Falcao, c’è pure Nasri talento del City di Mancini. I dirigenti del Manchester storcono il naso ma se venisse messo sul piatto il redivivo Pato quale
contropartita, in Inghilterra potrebbero farci anche un pensierino cambiando idea. A Milano, con Guardiola alla guida della squadra, potrebbe esserci pure una bella novità merito al settore difensivo. Con l’innesto di Sergio Ramos che il Real Madrid lascerebbe partire se l’Inter concedesse semaforo verde per la cessione di Ranocchia. Altri nomi si inseguono: si va da Eriksen dell’Ajax per finire al solito Tevez che però, dopo quanto è successo lo scorso Natale con i tam tam a raffica rimbalzati dal Regno Unito, sembra abbia abbandonato ogni idea di lasciare il City. Chi invece potrebbe dire addio per accasarsi al Milan è Subotic del Borussia Dortmund. Klopp, mister dei giallo neri tedeschi, vorrebbe trattare Abate o in alternativa Antonini. Ma anche questo, per il momento è solo Fantamercato.
SCOMMETTIAMO C’è Milan-Fiorentina a San Siro e gli scommettitori si infiammano pensando a un colpaccio degli ospiti sicuramente più in palla di Pazzini e compagni. La vittoria dei toscani è valutata attorno ai 3,3 punti contro i 2,3 dei padroni di casa. Si incassa bene anche giocando il pareggio valutato a 3,1. E’ inutile dire che se si gioca i parziali si mettorno in tasca un bel po’ di euro. Ad esempio, primo tempo 2 finale 1 paga 26 volte, mentre il contrario, vale a dire primo tempo 1 finale 2, fa prendere 29 volte la posta. Si incassa discretamente pure col parziale 1X o 2X, circa 14 volte i quattrini scommessi. Una rete di Jovetic in apertura è valutata attorno ai 7 punti mentre quella di El Shaarawy fa mettere in tasca 6,5 la posta giocata. Insomma, se si vuole incassare qualcosa bisogna avere coraggio e giocare i parziali. sabato scorso, ad esempio, si è messo in saccoccia un bel po’ di soldini chi ha messo primo tempo Juve, finale Inter. L’agenzia di via Valla ha paga-
to il parziale ben 32 volte. Il gol messo a segno in apertura dallo juventino Vidal ha fruttato 11 volte la posta mentre il successo dei nerazzurri è costato alla Snai 4,5 la posta. Stasera l’Inter gioca a Bergamo e la vittoria è valutata attorno ai 2,10 contro il 3,8 dell’Atalanta. Paga poco invece il primo gol, se segna Milito (5) mentre se in rete va Denis si prendono 21 euro giocandone 3. Apertissimo è il derby dell’Olimpico con la Roma leggermente favorita. La vittoria della squadra di Zeman è valutata 2,6 quella della Lazio 2,8. Il pari è a 3. Si prende una miseria con l’over, anche se il derby è una partita che non fa testo rispetto alle altre. Quando c’è di mezzo Zeman non si scherza. l’over lo giocano i grandi scommettitori, vale a dire quelli che mettono cento euro per prenderne un terzo. L’under romano, al contrario, fa incassare 2,3 la posta. Un gol di Osvaldo vale 6,5 mentre quello di Totti 7. In campo laziale Hernanes paga 7. Cifre
da capogiro, infine, non ce ne sono alla portata per quanto concerne le vittorie esterne. la più alta e, al contrario, casalinga è riguardava la gara di ieri fra Pescara-Juve con il successo degli abruzzesi valutato 5,5.
a cura di Luigi Sada
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Milano, niente scherzi al Forum Domenica 11 Novembre 2012
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Dopo l’ultima sconfitta interna con Reggio Emila, Scariolo non può più sbagliare Milano ha interrotto la striscia negativa e prova a rituffarsi in campionato, dopo l’impegno con i campioni d’Europa dell’Olimpiacos. Il team di Sergio Scariolo sta ritrovando la sua identità con buone prestazioni, cominciate a Kaunas con lo Zalgiris (match perso di cinque punti, dopo essere stato in vantaggio per lunghi tratti) e con Siena, che si è dovuta inchinarsi dopo nove anni, davanti al suo pubblico. La settima di Serie A prevede un match non impossibile contro Venezia, ma l’Armani ha molto da farsi perdonare dal suo pubblico. La sconfitta interna con Reggio Emilia grida ancora vendetta, quindi vietato compiere ulteriori passi falsi, soprattutto, tra le mura amiche. Domenica, alle 20, al Forum sarà ospite la squadra di Andrea Mazzon, penultima in classifica. La squadra veneziana, che ben ha fatto lo scorso anno, ha avuto un inizio un po’ traballante, ma si riprenderà sicuramente. Tra i lagunari, da tenere sott’occhio è sicuramente Keydren Clark, uno dei marcatori più prolifici nella storia della Division I NCAA, accumulando 3.058 punti a una media di 25.9 per gara in carriera. Playmaker di 28 anni, Clark ha un fisico da fantino (solo 173 cm) tuttavia tira da 2 con il 51,4% e da 3 col 40%. E’ un ottimo ruba palloni e non disdegna raccattare qualche rimbalzo. Mortale in contropiede ha anche un’ottima visione di gioco. Una vecchia conoscenza del basket
milanese è certamente Massimo Bulleri. ‘Bullo’ è stato nominato Miglior Giocatore del campionato italiano nella stagione 2002-2003 (tanto che la stagione successiva approda a Milano), dopo aver conquistato il secondo scudetto consecutivo con i verdi della Marca, con cui ha vinto anche tre Coppe Italia, due Supercoppe italiane e una Coppa Saporta. Il play di Cecina, a 35 anni non ha più quella esplosività che lo contraddistingueva, ma quando è in campo è ancora capace a imbucare qualche pillola velenosa. E’ l’uomo nuovo di Venezia, poiché è qui da poco più di un mese. Usato col contagocce da Mazzon ha comunque il 66,7% da 2 ed è sopra il 46% da 3. Yakhouba Diawara è l’altro nome di grido di Venezia. L’ala parigina ha girovagato per l’Nba con discreto successo prima di finire in Italia. Per quattro anni ha giocato a Denver e Miami. Fisico possente, ha il 53,7% da 2, il 36% da 3, ma soprattutto 6 rimbalzi di media. Denis Marconato (altra conoscenza milanese) è un altro alfiere del basket nostrano. 37 anni, carriera da campione in cui ha vinto tutto. Quattro scudetti e altrettante Coppe Italia, medaglia d’oro agli Europei del 1999 e argento alle Olimpiadi, cinque anni dopo. Alvin Young è la guardia che dà equilibrio al quintetto della laguna. Da 2 ha una percentuale del 48.7%, anche se da 3 fa molta fatica.
Hockey su ghiaccio Ryan Kinasewich
di Debora Cheli
Basket
di Beppe Vigani
Denis Marconato
IL MILANO RIPARTE DA KINASEWICH I rossoblu approfittano della pausa
per preparare l’esordio dell’attaccante canadese Il campionato è fermo, ma i giocatori dell’Hockey Milano Rossoblu non se ne stanno con le mani in mano, anzi ne approfittano per allenarsi duramente in vista dei prossimi impegni. Benché sia praticamente impossibile aspirare alla vetta, occupata saldamente dal Val Pusteria a quota 42 punti, dieci in più dell’Alleghe, diretta inseguitrice insieme con il Renon, i milanesi sperano di risalire in classifica quel tanto che basta per proseguire il cammino nei playoff il più a lungo possibile. Milano occupa il quinto posto e il punteggio è fermo a 24 punti, gli stessi del Bolzano, ovvero a sei lunghezze di distanza dal Valpellice, che chiude il quartetto di testa. Si sa, la regular season è tutta un’altra storia, gli equilibri delle squadre cambiano radicalmente nella seconda parte della stagione. Il roster rossoblu vede alcune caselle vuote, pronte da riempire in vista dello sprint finale. Intanto è arrivato Kinasewich, ventinovenne ala sinistra dall’assist e dal gol facile, che esordirà probabilmente già dal prossimo incontro, contro l’Asiago. L’attaccante canadese ha ancora molto ghiaccio da mettere sotto i pattini per adattarsi al nostro campionato, meno
tecnico di quello statunitense o austriaco dal quale proviene, ma da non sottovalutare. Sono diversi gli impianti sportivi, i ritmi degli incontri, finanche le misure del campo su cui si gioca. Parecchi sportivi hanno avuto non poche difficoltà a inserirsi in tempi brevi. E il Milano lo sa bene. Basti rievocare la delusione Schultz, sostituito dopo pochi incontri, inconcludente in zona tiro laddove era chiamato a trascinare i suoi. Senza dimenticare il periodo negativo di Matt Ryan, il quale sta ingranando la marcia solo recentemente, risultando, finalmente, determinante nel corso delle ultime due partite. Alle evidenti mancanze del duo canadese hanno sopperito per fortuna Andreas Lutz, terzino col vizio del gol, ma soprattutto Edoardo Caletti, unico italiano fra i rossoblu ad essere chiamato in Nazionale per gli Euro Ice Hockey Challenge attualmente in corso a Lubiana in Slovenia. Insieme con Mattew De Marchi, i due attaccanti hanno realizzato 13 punti ciascuno e sono al momento i giocatori più prolifici per quanto riguarda il Milano. Sono ancora molto lontani i 30 punti di Sirianni, top scorer del campionato in forze al Brunico.
Produzioni Televisive - Pubblicità - Promotion - Marketing
“Non Solo Sport” ogni giovedì sera sintesi delle partite casalinghe: Campionato Nazionale Allievi Nazionale A.C.Milan Campionato Nazionale Serie D A.S.D. Trezzano Calcio Ore 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia Ore 23:30 Telemilano City
“Riflettori Su……”
Settimanale sul mondo dello spettacolo in onda ogni venerdì sera Ore 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia Ore 23:30 Telemilano City
Milano Restaurant Week 12
Domenica 11 Novembre 2012
menù completo a € 25 in Ristoranti TOP
“Ristoranti Top a un prezzo accessibile per una buona causa” È questa la missione della Restaurant Week, che quest’anno approda a Milano. Da venerdì 9 a domenica 18 novembre 2012 sarà infatti possibile pranzare o cenare in un ristorante milanese di alto livello ad un prezzo fisso pari a 25 euro (con un menù completo: antipasto o primo piatto, secondo con contorno, dessert, caffè e coperto; bevande escluse), di cui 1 euro sarà devoluto in beneficienza a Fondazione Progetto Arca e a Fondazione Italiana per il Cuore. Nata a New York diversi anni fa, la Restaurant
Week si ripete ogni anno in oltre 100 città al mondo. Quest’anno avrà luogo anche a Milano organizzata da Sapore dell’Anno, la certificazione di qualità che attesta l’ottimo sapore dei prodotti alimentari attribuita direttamente dai consumatori. La lista degli oltre 30 ristoranti di Milano aderenti all’iniziativa è disponibile su saporedellanno.com e su facebook.com/SaporedellAnno. È possibile prenotare chiamando direttamente il ristorante prescelto oppure via web su saporedellanno.com e atrapalo.it
Domenica 11 Novembre 2012
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I Ristoranti della Milano Restaurant Week 4 Cento 0289517771 Via Campazzino 14
Alacena 0244406 Via Masaccio, 19
Amici del Liberty 028394302 Via Savona, n° 20
Il Capestrano 025693345 Via Gian Francesco Pizzi, 14
Il Grecale 0289056661 Via Giuseppe Mercalli, ang. Via S. Francesco d’Assisi
Chi Mi Ama 0233499196 Viale del Ghisallo, 20
La Cantina di Manuela 023452034 Via Procaccini, 41
La Corte della Risaia 0289181248 Via Bardolino, 30
La Piazzetta Antares Hotel Concorde 0226112020 Viale Monza, 132 Emilia e Carlo 02862100 Via Sacchi, 8
Evo l'Extravergine 0254102692 Via Friuli, 77
Manhattan 0286451654 Piazza Erculea, 9
Il Mosto Selvatico 0289406172 Via Cesare da Sesto, 13
L' Isola del Tesoro 0258307003 Via Ludovico da Viadana, 2 Callistos 0266713546 Piazza Greco, 10
Maison 0289540234 Via Montegani, 68
Lambruscheria 022055400 Via Broggi, 1
Milleluci 0229411250 Via Rosolino Pilo, 7
Mudra 3454512459 Piazza 24 Maggio, 8
Osteria dei Vecchi Sapori 026686148 Via Carmagnola, 3
Podkova 0289515776 Via della Chiesa Rossa, 25 Primadonna 0267891 Via Andrea Doria, 4
Le 3 melarance 0255196477 Via Orti, 10 Puerto Alegre 0289420969 Via Borsi, 9
Green HMS 0287096815 Via Dell’Orso, 7
Hostaria Borromei 0286453760 Via Borromei, 4
I chiostri di San Barnaba 025466494 Via San Barnaba, 48
Lee's Reastaurant & Pub 0291477961 Viale Lombardia, 32
Lo Stacco 0237052223 Via Noto, 10
L'Uovo di Colombo 0229406214 Corso Buenos Aires, 3
Relà Cafè 0233107454 Via Principe Eugenio, 8 Roses Grand 0288127833 Via Cesare Beccaria, 4
Sarla 0289095538 Via Stampa, 4
Domenica 11 Novembre 2012
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Volley
La partita degli ex di Silvia Fortunato
Capitan Tiberti, Mattera e Vedovotto sfidano le vecchie squadre Domenica sarà una partita molto sentita quella che andrà in scena al PalaIper di via Stucchi alle 18 tra Vero Volley Monza e la Tonazzo Padova: da una parte della rete capitan Simone Tiberti, ex di Padova, dall’altra Giordano Mattera e Filippo Vedovotto, che nella scorsa stagione militavano nella formazione di coach Fumagalli. Monza ritorna in campo dopo la prima sconfitta rimediata la scorsa domenica contro la capolista Città di Castello ed è attualmente quinta in classifica, Padova si è imposta sul campo di Reggio Emilia nel posticipo di lunedì e ha raggiunto Vero Volley a quota 10. Coach Marco Fumagalli: “E’ una partita contro un’avversaria importante e sarà sicuramente molto sentita anche alla luce di incroci tra giocatori, Tiberti per noi, Mattera e Vedovotto per loro, che la rendono ancora più significativa. Tecnicamente è una squadra di grande qualità e stiamo preparando questa gara con molta attenzione; noi siamo in forma e la sconfitta contro Città di Castello non ha minato le sicurezze tecniche che abbiamo in questo momento, anche se ci ha dato indicazioni sui punti su cui c’è ancora da lavorare”. Gli fa eco il Direttore Sportivo Claudio Bonati: “Padova è una delle squadre più forti sulla carta in questo momento: anche se ha avuto qualche difficoltà all’inizio della stagione, ora è in via di ripresa dopo la bella prestazione di Reggio Emilia. Ha delle
individualità di spicco e sarà interessante incontrare nuovamente i due nostri ex giocatori. Sono sicuro che saranno motivati e faranno una grande partita, ma sono altrettanto certo che anche noi non saremo da meno”. Le partite di domenica 11 novembre: Vero Volley Monza - Tonazzo Padova, Globo BP Frusinate Sora - Sidigas Atripalda, Caffè Aiello Corigliano - Conad Reggio Emilia, Elettrosud Brolo - Gherardi SVI Città di Castello, Pallavolo Loreto - Coserplast Matera, Sieco Service Ortona - BChem Golden Plast Potenza Picena. La classifica: Gherardi SVI Città di Castello 15, Sidigas Atripalda 14, Sieco Service Ortona 14, Pallavolo Molfetta 12, Vero Volley Monza 10, Tonazzo Padova 10, Globo BP Frusinate Sora 8, Conad Reggio Emilia 8, Caffè Aiello Corigliano 4, Elettrosud Brolo 4, B-Chem Golden Plast Potenza Picena 4, Coserplast Matera 4, Pallavolo Loreto 1. Programmazione televisiva: la sintesi della partita contro Città di Castello andrà in onda venerdì alle 10:30 e domenica alle 14:30 su MonzaBrianza TV (canale 618 DT), mentre il magazine “L’angolo del Vero Volley”, con l’intervista a Riccardo Reggio sarà trasmesso oggi, giovedì, alle 21:00 su VideoStarSport (canale 630 DT) e sabato alle 11:20 su Monza Brianza TV.
Campionato B1F Girone A B1F: Sabato sera al PalaIper contro Grima Tradate
Monza - Il Saugella Team Monza sarà in campo per difendere il primato sabato sera alle 21 al PalaIper di via Stucchi a Monza contro la Grima Tradate. Tradate si presenta a Monza con due vittorie e due sconfitte nelle prime quattro giornate che le garantiscono il settimo posto in classifica, ed è reduce dall'ultima sconfitta rimediata contro la Lilliput Settimo. La squadra varesina ha mantenuto l'ossatura della squadra dello scorso anno, con il centrale Fasoli e gli schiacciatori esterni Causevic e Massara, giocatrici con esperienza di questa categoria che possono rendere Tradate un'avversaria insidiosa. La team manager Laura Ferro presenta la partita di sabato: "Ci stiamo allenando bene e proseguiamo con il nostro lavoro tecnico, andando soprattutto a correggere i passaggi a vuoto che ogni tanto ancora ci capitano e ad eliminare le sbavature emerse nelle scorse partite.Tradate ha mantenuto più o meno la stessa squadra dello scorso anno, non dobbiamo sottovalutarle perché hanno giocatrici di categoria che militano da tempo in B1. Arriveranno qui per far bene e metterci in difficoltà; il nostro obiettivo è quello di fare i tre punti e di giocare secondo le nostre possibilità, puntando molto sulla battuta per limitare lo sviluppo del loro gioco". L'appuntamento per tutti i sostenitori è fissato per sabato 10 novembre alle 21 presso il PalaIper di via Stucchi a Monza per la gara tra la capolista Saugella Team Monza e la Grima Tradate.
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Domenica 11 Novembre 2012
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Entics, nuovo genio del rap Il suo stile musicale si conferma fin da subito travolgente e innovativo, introducendo un nuovo concept reggae e dancehall “Lungo La Strada” è il primo singolo ufficiale.Lo scorso martedì è uscito il nuovo album di Cristiano Entics: “Carpe Diem”, che descrive e cattura il momento d’oro del movimento urbano italiano che continua a riscuotere un enorme successo. Il secondo lavoro di Entics conta importanti collaborazioni con diversi artisti italiani, alcuni tra i più inaspettati, così come i produttori italiani ed europei coinvolti nella realizzazione dell’album, alla pubblicazione del quale farà subito seguito un instore tour. “Mi sono concentrato sui singoli e non sono partito dall’idea stessa di fare un album. Ho fatto otto anni di accademia di pianoforte, faccio musica molto melodica e spesso d’istinto riesco a buttare giù parecchie idee, sono molto prolifico”. Fabri Fibra, Marracash, Club Dogo… “La scena è molto unita, penso che si sia toccato il limite con l’Hip Hop Tv. Ma ora c’è una nuova scuola che è molto più propositiva”. Il suo live? “Chitarre, contrabbassi elettrici e tanti altri strumenti e il dj a coordinare il tutto, come un direttore d’orchestra. Siamo molto preparati e riusciamo a ricreare dal vivo lo stesso sound nato in studio”. Pop o hip-hop? “L’hip-hop è sempre stato genuino e si è sempre fatto contaminare. Proprio queste contaminazioni oggi sono cambiate rispetto a parecchi anni fa. La forza dell’hip-hop è proprio questa. Alla fine restano le rime, resta il rap. Ma… restano anche i nostalgici”. Possibili collaborazioni con altri artisti, grazie alla Sony? “Nell’album c’è un pezzo con Raf ed è già un buon inizio. È ovvio che mi piacerebbe fare qualcosa con artisti molto grandi. Mi piacciono molto i Die Antwoord”.
Musica
Chi è Entics Nato a Milano il 16 marzo dell’85 e conosciuto come Mr. Entics, Cristiano Entics è un musicista italiano amante del raggae, del dancehall e dell’hip-hop. È cresciuto nel quartiere di Baggio. Entrato giovanissimo a far parte di BNCrew, una delle prime squadre di writer milanesi, è cresciuto nell’underground dell’hip-hop. A luglio 2010 è uscito con “Ganja Chanel da Mixtape Maad”, un riddimmixtape interamente mixato da Dj Harsh che ha totalizzato più di 20mila download in un mese. Da dicembre 2010 fa da spalla a Fabri Fibra nel tour di “Controcultura”. Nel 2011 passa alla Sony Music che nel mese di settembre ha pubblicato l’album “Soundboy”.
Tracklist “Carpe Diem” 01. Snooki 02. Carpe Diem 03. Lontana Da Me 04. Ganja Music feat. Casino Royale 05. Strade D’ Estate 06. Mixa Mixa 07. Cosa Farei Cosa Faresti feat. Raf 08. L’Amore Dà L’Amore Toglie 09. Non Vogliono Che Canti 10. Entics Tetris 11. Fresh Flash feat. Ensi e DJ Double S 12. Resta Come Sei feat. Emis Killa 13. Pazienza feat. Fabri Fibra 14. Bella Città feat. Guè Pequeno 15. Lungo La strada
Grandi nomi per un classico
Teatro di Silvia Arosio
La Stagione del Teatro Manzoni, prosegue con successo. Un classico della prosa sarà in scena dal 13 novembre al 2 dicembre: Giuliana Lojodice, insieme a Pino Micol e Luciano Virgilio porteranno in scena Cosi è (se vi pare) di Luigi Pirandello. E la regia è di Michele Placido. Dice il regista: “Il mio primo incontro con Pirandello fu la novella “La Carriola”, grazie a Leonardo Sciascia . Infatti gli chiesi consiglio per il film “Mary per sempre” di cui avevo acquisito i diritti. Io parlavo, parlavo…..Sciascia fumava, fumava….e mi guardava: non mi disse nulla sul film, però mi regalò alcune novelle di Pirandello, suggerendomi di leggere in particolare “La Carriola”. La novella narra la storia di un uomo molto stimato e preso dal suo lavoro che un giorno davanti al portone di casa vede se stesso, la sua vita, ma per non riconoscersi
di Riccardo Sada
Placido dirige Lojodice in Pirandello al Manzoni
e per non riconoscere come sua la vita che aveva vissuto fino ad allora, insomma anche lui incontra il suo fantasma. Ho recitato questa novella almeno 800-900 volte. Quando il produttore Bellomo mi propose la regia del testo “Così è (se vi pare)” ho pensato a Sciascia, a quella mattina palermitana a casa sua in cui leggendo la sceneggiatura di “Mary per sempre” entravo nel mondo Pirandelliano”. Qualcuno ha detto che con “Così è… (se vi pare)” di Luigi Pirandello siamo di fronte alla sua commedia capolavoro, un inno ai suoi personaggi martirizzati. L’argomento è uno di quelli cari all’autore, quello della verità, invano cercata concitatamente da tutti, invano affermata e contraddetta in un intrecciarsi di ipotesi senza sbocco che conducono lo spettatore a considerarne la relatività. Sullo sfondo una casa borghese in cui
agiscono quei personaggi di cui egli stesso mise a nudo ipocrisie e perbenismi, con quell’umorismo a lui assai caro, per far risaltare il grottesco di quei caratteri. Un testo non solo teatrale, ma anche una scrittura cinematografica - come sottolinea il regista Michele Placido artefice di questa edizione - che fa pensare al cinema di Hitchcock; non a caso il grande Kurosawa si è ispirato a questo testo per il suo film “Rashmon”. Una soluzione registica per la scenografia di Carmelo Giammello suggerisce di rompere lo specchio del salotto di casa Agazzi. Il risultato è che non solo Laudisi attraverso il suo monologo, ma tutti i personaggi della commedia, vedranno il loro doppio rivelarsi nei frammenti di quello specchio. Ecco che in questa scenografia i personaggi appaiono e scompaiono senza avere la necessità delle tradizionali entrate ed uscite. La signora Frola e il signor Ponza si presentano in scena come dei sopravvissuti a un terremoto che ha cancellato i loro dati anagrafici. A tutte le incalzanti domande degli abitanti della piccola cittadina che li accoglie, rispondono con delle “verità” che si contraddicono fra di loro, facendo letteralmente impazzire i componenti e gli ospiti della famiglia Agazzi. L’unico che resta apparentemente fuori dal gioco è Laudisi, che verrà in ogni caso messo in crisi dalle vicende della coppia fantasma Frola-Ponza. Anche lui infatti si chiederà allo specchio quale sia la sua vera identità. Ad affrontare i ruoli cardine della vicenda una solenne e dolente Giuliana Lojodice, ben sostenuta da due ot-
timi attori come Pino Micol e Luciano Virgilio. Le scene, che in questo spettacolo hanno un ruolo particolarmente importante, sono state affidate alle cure di Carmelo Giammello. Mentre i costumi portano la firma di Sabrina Chiocchio, apprezzata costumista teatrale. Autori delle musiche sono Davide Cavuti e Luca D’alberto.
Al Teatro Manzoni dal 13 novembre al 2 dicembre Biglietto: poltronissima € 30,00 poltrona € 20,00 Orari: feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30
Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it Amministrazione eMail: commerciale@stadio5.it
Direttore responsabile Beppe Vigani eMail: direttore@stadio5.it Concessionaria pubblicitĂ Edizioni SBM eMail: marketing@stadio5.it
Collaboratori Andrea Anelli, Silvia Arosio, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Silvia Fortunato, Giovanni Labanca, Enzo Occhiuto, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Federico Zanon
SEREGNI CERNUSCO S.r.l.
Grafica Federico Maria Di Sivo - eMail: grafica@stadio5.it
Gruppo Seregni Via Brescia n. 22 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Tel. 02.92104710
Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011
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