Milan lazio 36 2013

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Mercoledì 30 ottobre 2013

Anno 3 n. 36

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COPIA OMAGGIO

MILAN LAZIO TECNO MOTORS SPA

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Pensiero Stupendo... di Beppe Vigani

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ilan e Lazio si affrontano in un momento critico per entrambe. I rossoneri arrivano da una sconfitta a Parma che sa di beffa, vista che è arrivata al 95’. Quest’anno gli uomini di Allegri erano riusciti in qualche occasione a spuntarla proprio in zona Cesarini, invece questa volta è andata male. Molto male, visto che la distanza dalle prime della classe sta diventando importante. E nell’ultima giornata hanno vinto tutte: Roma, Juventus, Inter e Fiorentina. Dai giallorossi sono già 16 i punti di distacco, da bianconeri e azzurri 11, mentre da cugini e viola 7. A dirla tutta questo inizio di stagione per il Milan è sembrato un Golgota, attenuato da un’ottima Champions che, senza dirlo ad alta voce, sta regalando soddisfazioni inaspettate, come il pareggio con il Barcellona. Non inaspettate per il blasone dei rossoneri, sia chiaro, ma alla luce degli ultimi risultati in campionato, più che mai sorprendenti. I biancocelesti, invece, tre giorni fa hanno brindato al successo, allontanando per il momento tensioni che la stanno corrodendo dall’inizio di questa stagione. E’ un match importante quello di stasera perché servirà di capire chi riuscirà a dire la propria in questo campionato. Difficile per la zona-Champions, ma almeno per l’Europa meno prestigiosa. Difficile dirla così, ma i chiari di luna sono questi. Allegri, dopo il match contro il Barcellona, sperava di andare a Parma a fare bottino pieno e invece e tornato con le pive nel sacco. Uno stop inatteso, anche per Galliani, il quale ha dovuto giustificare, come ogni sconfitta, la grande debacle. Temo che a questo punto il mister livornese non possa più sbagliare. Nove partite non sono tante, ma cominciano a essere molti i punti da recuperare su almeno cinque squadre. Il Milan deve trovare l’intensità di Champions in campionato, altrimenti non se ne esce. Da qui i rossoneri devono ripartire. Se vogliono risalire la china, devono sentire l’atmosfera europea, quella che riesce a trasformali. Volontà, determinazione e motivazione. Insomma crederci, perché non importa quello che stai guardando ma quello che riesci a vedere.

Mercoledi 30 ottobre 2013

NIENTE SCHERZI ALLARME ROSSO…!NERO! LaMILAN Lazio non vince al Meazza da ventiquattro anni

Continua il periodo difficile, serve una scossa T

esta bassa. Il Milan piomba (ancora) nel baratro e l’unica possibilità di rialzare la testa sembra quella di trovare la scintilla che riesca ad accendere una squadra potenzialmente da zona Champions League ma che concretamente non raccoglie quasi niente di quello che semina. Undici punti in nove gare sono una media da “salvezza tranquilla” non certo da squadra che ha iniziato con il piede sbagliato e che deve rincorrere. Allegri dice che i problemi sono sostanzialmente due: l’attenzione e il rendimento in trasferta. Sicuramente lontano da San Siro la media punti è drammatica con la bellezza di tre sconfitte e due pareggi su cinque partite ma non può ridursi tutto ad alcune situazioni in cui l’attenzione non era rimasta nemmeno negli spogliatoi ma direttamente a Milano. Sedici i gol fatti e altrettanti quelli subiti, paragonando i numeri della prima della classe (23 fatti e 1 subito) si capisce che tipo di voragine c’è tra chi punta a stare la davanti fino alla fine e chi ancora cerca se stesso. La società ha l’esperienza giusta per gestire momenti difficili come questi mantenendo la calma, però diventa francamente

arduo non alzare la voce contro alcuni aspetti diventati stucchevoli. E’ chiaro che sul banco degli imputati finiscono tutti e da tutti ci si aspetta risposte convincenti. Nella passata stagione si sono riscontrate le stesse difficoltà di quella in corso ma quest’anno la squadra ha dovuto affrontare ad agosto un impegno che era stato definito “crocevia” della stagione stessa, quindi la preparazione e la condizione dovevano essere già molto alte per non rischiare di steccare. L’approdo alla fase ai gironi è arrivato ma le prestazioni successive non sono compatibili con quanto appena analizzato, si poteva pensare magari a un calo pre-natalizio o sul finire di stagione, non certo tra settembre e ottobre. Gli infortuni non hanno aiutato ma hanno inciso di più le amnesie e i cali di concentrazione. La buona prestazione con il Barcellona sembrava potesse essere il giusto punto di (ri)partenza per risalire la classifica, invece a Parma è andato

Alessandro Matri si è sbloccato contro il Parma

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ilan-Lazio, è un match fondamentale per entrambe, vista la classifica deficitaria. Le loro sfide al Meazza sono 70. I rossoneri hanno collezionato 40 vittorie contro 9 dei biancocelesti. In tutto i pareggi sono 21. Il primo incontro nel campionato unico tra le due squadra, risale alla stagione 1929-1930, quando all’8ª giornata i padroni di casa vinsero 2-1 con doppietta di Santagostino e rete di Malatesta per i romani. La vittoria più larga del Milan risale alla stagione 1957/1958, alla 28ª giornata: i rossoneri superarono gli avversari per 6-1 con un pokerissimo di Carlo Galli e rete di Amos Mariani, mentre per la squadra allenata da Alfredo Monza il gol della bandiera fu realizzato da Muccinelli. L’anno successivo, alla 13ª giornata, il risultato fu diverso, ma il divario fu lo stesso: 5-0 con doppiette di Altafini e Danova e rete di Grillo. Il successo più netto degli ospiti fu nel corso della 28ª giornata della stagione 1941-1942: la Lazio espugnò l’allora San Siro per 5-2. Tripletta di Puccinelli e doppietta di Piola per la formazione allenata da Alexander Popovic, mentre per l’undici guidato da Mario Magnozzi andò a segno Cappello, autore di due gol. Nei 70 match tra Milan e Lazio, sono stati messi a segno 206 gol, di cui 141 a favore dei rossoneri e 65 a favore dei biancocelesti. Il mag-

STADIO MEAZZA ORE 20.45

MIL AN

gior numero di reti in questa sfida sono state realizzate nel secondo tempo: 108 contro 98 della prima frazione di gioco. Nel primo tempo è il Milan ad essere andato più volte a segno con 70 centri, contro 28 dei romani. Nella ripresa sono sempre i rossoneri ad aver bucato più volte il portiere avversario con 71 gol contro 37 degli ospiti. L’ultimo successo della squadra biancoceleste risale invece alla 2ª giornata della stagione 1989-1990 quando gli uomini di Giuseppe Materazzi (padre di Marco) s’imposero grazie a un’autorete di Maldini. L’ ultima vittoria del Milan contro i biancocelesti, davanti al proprio pubblico, invece, risale alla 27ª giornata della scorsa stagione quando vinse per 3-0 grazie alla doppietta di Pazzini e una rete di Boateng.

LAZIO

In Casa Ultima Vittoria 20/10/13 Milan-Udinese 1-0

In Casa Ultima Vittoria 27/10/13 Lazio-Cagliari 2-0

Ultimo Pareggio 12/5/13 Milan-Roma 0-0

Ultimo Pareggio 06/10/13 Lazio-Fiorentina 0-0

Ultima Sconfitta 22/9/13 Milan-Napoli 1-2

Ultima Sconfitta 14/4/13 Lazio-Juventus 0-2

Fuori Casa Ultima Vittoria 19/5/13 Siena-Milan 1-2

Fuori Casa Ultima Vittoria 8/5/13 Inter-Lazio 1-3

Ultimo Pareggio 25/09/13 Bologna-Milan 3-3

Ultimo Pareggio 29/9/13 Sassuolo-Lazio 2-2

Ultima Sconfitta 27/10/13 Parma-Milan 3-2

Ultima Sconfitta 20/10/13 Atalanta-Lazio 2-1

Allenatore:

Allenatore:

Arbitro: Antonio Damato di Barletta

Massimiliano Allegri

MILAN (4-3-1-2)

Henry David Thoreau filosofo, scrittore e poeta statunitense

in scena il “festival dell’errore” al quale non hanno partecipato solo in pochi. Le scuse sono finite, gli alibi sono evaporati ora non si può più sbagliare, ora ci vuole di più. Ripartire dalle note positive come Poli, unico vero centrocampista moderno nello spogliatoio e utilizzato ancora troppo poco, oppure Kakà, sempre pronto a sacrificarsi nonostante il suo livello tecnico sia il più alto in rosa. Originale l’idea di affibbiare a Balotelli un “tutor” fuori dal campo, il ragazzo andrebbe stimolato a fare meglio in campo e poi, forse, a cascata andrebbero meglio le cose anche fuori. Aiuterà certamente anche il recupero completo di De Sciglio sulla fascia sinistra e il gol ritrovato da Matri che pippone non lo è mai stato. La Lazio di Petkovic è un avversario tosto, ma non al meglio come quella ammirata l’anno scorso, quindi un buon avversario per fare il pieno di punti e continuare a spingere a testa bassa.

Vladimir Petković

LAZIO ( 4 -1- 4 - 1)

Abbiati;

Marchetti;

Abate, Zaccardo, Zapata, Constant; Poli, Muntari, De Jong; Montolivo; Robinho e Balotelli.

Konko, Biava, Cana, Lulic; Ledesma; Candreva, Biglia, Hernanes, Ederson; Klose.


FUORI LE CORNA

mercoledì 30 ottobre 2013

Kakà la stella cometa L

’analisi dei potenziali bioritmici evidenzia un superiore stato di benessere psicofisico del Milan 6.08 contro un valore medio di 5.99 della compagine laziale. Secondo questa lettura bioritmica, i rossoneri dovrebbero essere favoriti e quindi avere un margine superiore di vittoria rispetto alla squadra ospite. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli atle-

ti, la Lazio risulta più tonica e resistente agli scontri con 6.13 contro 6.00 rispetto ai rossoneri (in via di ripresa); i più in forma risulteranno: Abate e Constant 6.49, Muntari 6.42 e De Jong 6.44 contro Novaretti e Anderson 6.49, Perea 6.41 e Keita e Radu 6.37. Dal punto di vista emozionale con 6.22 a padroni di casa dimostreranno maggior grinta ed una maggiore personalità rispetto ai biancocelesti con 5.77; i più motivati: Robinho 6.50 (in risalita come condizione generale), Zapata, Birsa e Kaka’ 6,49 (giornata altamente positiva e

con morale alle stelle), Constant, De Jong e Poli 6.45 (eccezionale vederli cosi uniti con i bio in positivo) contro Kieta 6.50 e Radu 6.00. Sul fronte delle energie intellettive ed intuitive il Milan risulta leggermente più perspicace con 6.06 contro 6.03 dei laziali; i più incisivi: Cana 6.50 , Ciani, Klose 6.46 e Candreva 6.45 (in stato di grazia) contro Matri 6.50 (molto ispirato e rincuorato), Abate e Zapata 6.46, Constant e Balotelli.6,42 (pronti per farsi perdonare la giornataccia contro il Parma), De Sciglio 6.31 (in attesa del grande rientro).

LA CLASSIFICA Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/1 Roma 27 9 9 0 0 23 1 22 2 Napoli 22 9 7 1 1 20 6 14 3 Juventus 22 9 7 1 1 18 10 8 4 Inter 18 9 5 3 1 23 11 12 5 Fiorentina 18 9 5 3 1 19 11 8 6 Verona 16 9 5 1 3 18 16 2 7 Lazio 14 9 4 2 3 14 12 2 8 Parma 12 9 3 3 3 16 17 -1 9 Atalanta 12 9 4 0 5 11 12 -1 10 Milan 11 9 3 2 4 16 16 0 11 Udinese 10 9 3 1 5 9 10 -1 12 Torino 10 9 2 4 3 13 15 -2 13 Cagliari 10 9 2 4 3 10 14 -4 14 Sampdoria 9 9 2 3 4 9 14 -5 15 Livorno 8 9 2 2 5 9 13 -4 16 Genoa 8 9 2 2 5 8 14 -6 17 Catania 6 9 1 3 5 6 13 -7 18 Bologna 6 9 1 3 5 10 22 -12 19 Sassuolo 6 9 1 3 5 7 22 -15 20 Chievo 4 9 1 1 7 7 17 -10

classifica marcatori 8 reti Rossi (Fiorentina) 6 reti Cerci (Torino) Palacio (Inter) 5 reti Hamšík (Napoli) Parolo (Parma) Jorginho (Verona) Tévez (Juventus) Higuaín (Napoli) 4 reti

Vidal (Juventus) Candreva (Lazio) Callejón (Napoli) Denis (Atalanta) Cassano (Parma) Florenzi (Roma) 3 reti Gervinho (Roma) Cambiasso (Inter) Balotelli (Milan) Paulinho (Livorno) Éder (Sampdoria)

Toni (Verona) Totti (Roma) Gilardino (Genoa) Muntari (Milan) Ljajic (Roma) Pjanic (Roma) Barrientos (Catania) Pandev (Napoli) Diamanti (Bologna) Cacciatore (Verona) 2 reti Rosi (Parma) Poli (Milan) Benatia (Roma) Zaza (Sassuolo)

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opo il recupero di Kakà e Silvestre, anche Mattia De Sciglio torna i rosa dopo due mesi fuori dal rettangolo di gioco, Massimiliano Allegri ha pensato di riprendere a respirare, errore. Nulla ha potuto contro l’attacco messo in campo da Donadoni a Parma, ha puntando tutto sull’esperienza della coppia d’attacco Cassano-Amauri, almeno fino all’infortunio del barese. Reduce dal buon pareggio con il Barcellona a San Siro, Allegri schiera dal primo minuto Balotelli lasciando in panchina Kakà, ma resta lo stesso pensiero: difficile recuperare sulla Roma che ha centrato, anche senza Totti, la nona vittoria consecutiva espugnando anche il campo di Udine e sulla Juventus vittoriosa sul Genova. Per arrivare in cima bisogna fare i conti ancora con l’ottimo Napoli vincente contro il Torino e la Fiorentina, capace di ribaltare il risultato dopo la rete subita dal Chievo. Anche l’Inter, in questo momento, sembra irraggiungibile, 4 gol al Verona rivelazione di questo campionato. Ma il Campionato è lungo e i giochi iniziano, come sempre, a gennaio, però arrivarci con qualche punto di vantaggio sarebbe prudente oltre che opportuno per una squadra blaso-

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nata come quella rossonera. A Parma il Milan è stato capace di rimontare il doppio svantaggio e la sfortuna l’ha punito nei secondi finali, peccato. Peccato anche per la prestazione insipida di Balotelli, ancora ammonito per simulazione. Questa sera a San Siro riprenderà a guidare i suoi compagni, come sempre. Come anzidetto, il cammino è lungo, il Napoli deve giocarsela anche in Champions e potrebbe non riu-

scire a trovare la giusta concentrazione in entrambe le competizioni, quindi potrebbe lasciare per strada qualche punticino e la Juventus, da canto suo, vive ormai con stress l’impegno in Europa, alzerà sicuramente il tiro in Campionato. L’Inter, come sempre, resta una scommessa.

TURNO ODIERNO

10ª Giornata

Martedì 29 Ottobre 20:45 Atalanta - Inter Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo Mercoledì 30 Ottobre 20:45 Cagliari - Bologna Stadio Sant’Elia, Cagliari 20:45 Fiorentina - Napoli Stadio Artemio Franchi, Firenze 20:45 Genoa - Parma Stadio Luigi Ferraris, Genova 20:45 Juventus - Catania Juventus Stadium, Torino 20:45 Verona - Sampdoria Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 20:45 Livorno - Torino Stadio Armando Picchi, Livorno 20:45 Milan - Lazio Stadio Giuseppe Meazza, Milano 20:45 Sassuolo - Udinese Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia Giovedì 31 Ottobre 20:45 Roma - Chievo Stadio Olimpico, Roma

Immobile (Torino) Gabbiadini (Sampdoria) Hernanes (Lazio) Nagatomo (Inter) Floro Flores (Sassuolo) Pinilla (Cagliari) Mario Gomez (Fiorentina) Stendardo (Atalanta) Di Natale (Udinese) Lodi (Genoa) Klose (Lazio) Birsa (Milan) Alvarez (Inter) Nainggolan (Cagliari) Paloschi (Chievo)

PROSSIMO TURNO

11ª Giornata

Sabato 2 Novembre 18:00 Parma - Juventus Stadio Ennio Tardini, Parma 20:45 Milan - Fiorentina Stadio Giuseppe Meazza, Milano 20:45 Napoli - Catania Stadio San Paolo, Napoli

Domenica 3 Novembre 12:30 Livorno - Atalanta Stadio Armando Picchi, Livorno 15:00 Udinese - Inter Stadio Friuli, Udine 15:00 Lazio - Genoa Stadio Olimpico, Roma 15:00 Sampdoria - Sassuolo Stadio Luigi Ferraris, Genova 15:00 Verona - Cagliari Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 20:45 Torino - Roma Stadio Olimpico, Torino Lunedì 4 Novembre 20:45 Bologna - Chievo Stadio Dall’Ara, Bologna


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Io son Candreva! Questo romano de Roma ha sangue biancoceleste nelle vene 4

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on ha esitato un attimo a dire sì, all’offerta di rinnovo di contratto. Candreva ama la Lazio. “Vorrei solo diventare totalmente della società da giugno”, dice il centrocampista che sogna di diventare capitano dei biancocelesti. “Magari. Tuttavia, ci sono tanti qui che hanno dato davvero molto sino a diventare vere bandiere”. L’altro sogno si chiama Nazionale. “Anche lì, soprattutto lì, il posto non te lo regala nessuno. Ma se faccio bene con la Lazio, magari mi portano ai Mondiali”. Punta in alto, sempre, Candreva. La sua Lazio ambisce a orizzonti grandi. “Siamo grandi e pensiamo in grande. Possiamo solo migliorare”. All’inizio il giocatore non aveva fiducia nell’ambiente, in seguito tutto si è sistemato. “Il sostegno dei tifosi è essenziale”, adora ripetere. Auspicandosi un futuro a lungo termine con la maglia della Lazio, sostiene di non aver esitato a firmare il rinnovo. “Ho incontrato mister Petkovic in un momento cruciale della mia carriera: lui ha fatto tanto per

farmi crescere. La continuità con la Lazio è determinante per raggiungere la Nazionale: penso a fare una grande stagione”. Il 16 maggio scorso Candreva è stato inserito da Prandelli nella lista di trentuno nomi da cui uscirà la rosa per la FIFA Confederations Cup 2013. Nella semifinale Spagna-Italia, finita ai rigori, si è distinto per aver trafitto il portiere spagnolo Casillas con un “cucchiaio” dagli undici metri. Un gol poco prezioso ma che nonostante tutto dimostra la classe di questo elemento che prosegue a fare bene, col sua squadra di club e in Nazionale.

Chi è Candreva Nato a Roma il 28 febbraio dell’87, Antonio Candreva è in compartecipazione con l’Udinese. Ha iniziato la propria carriera da professionista nove anni fa

in B con la Ternana. Nel 2007 ha firmato per l’Udinese e il 27 gennaio dell’anno seguente ha esordito in A in Udinese-Inter. Ma in Friuli non è amato, tutto va storto, l’allenatore Marino lo fa giocare pochissime volte e così Candreva chiede di andarsene. Accontentato, finisce alla Lazio.

LA ROMA DEI RECORD PASSA ANCHE A UDINE TRE PUNTI A TUTTI I COSTI GLI OSPI TI

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olteggia minacciosa su San Siro l’aquila laziale, pronta a catapultarsi sul Diavolo, ridotta quasi a brandelli da Parma, per una sfida di altri tempi che vale i preziosi tre punti per entrambe le formazioni. Il Milan, più della Lazio, ha bisogno della vittoria, ma incontra una squadra che ha l’assoluta necessità di migliorare il proprio cammino traballante. Non è quella stessa Lazio che veleggiava senza problemi lo scorso anno, deve temere anche un Milan indebolito e confusionario. Petkovic, come sempre, non è tranquillo e nemmeno sa spiegarsi il calo di concentrazione dei suoi uomini. Punta sulla prova d’orgoglio dei suoi ragazzi, ed è certo che avrà la reazione che si attende. “Non posso credere che abbiamo dimenticato la lezione come tanti negligenti scolaretti. Sono uomini di talento e devono ritrovare lo stimolo giusto che l’anno scorso li ha portati tanto in alto” chiosa il mister biancoceleste. Gli aquilotti non nascondono la loro delusione e sono, in un certo senso fortunati ad incontrare un Diavolo dalle corna spuntate. “Noi temiamo, - fanno eco al loro mister -, il ritorno di giocatori come Balotelli

Vincono Napoli e Juventus. I Milan beffato a Parma al 93’

e Kaka, che, come si è visto domenica scorsa avevano rimontato la partita di Parma, salvo poi la distrazione fatale nel finale di gara. La promessa che facciamo ai nostri appassionati tifosi è di impegnarci al massimo, ma loro stessi debbono avere più fiducia in noi”. L’eco che ritorna dalla curva laziale è la condivisione di questo momento assai delicato che il presidente Lotito digerisce a malavoglia, ma non contesta ai suoi dipendenti nessuna cattiva volontà. Come dire che , cari ragazzi, finora abbiamo scherzato e , da oggi in avanti bisogna dimostrare ancora una volta di essere da Lazio. I gigli dell’aquila capitolina avranno da sudare per

battere il Milan che vorrà avere la pronta riscossa per non far rabbuiare il già funereo Galliani ed il preoccupassimo presidente Berlusconi. Chi avrà, dunque, la meglio sotto i bollenti riflettori di San Siro: i malconci padroni di casa o i vogliosi romani che nel frattempo avranno limato non di poco gli artigli per far male, come tante volte è capitato a Milano. E se il Diavolo ne inventasse una delle sue, come ha dimostrato di saper fare? Sarà sicuramente una bella gran partita senza esclusione di colpi. Avrà la meglio la temibile Aquila dei Romani per una nuova gloria? Al campo, come si dice, l’ardua sentenza, calcistica.

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oma sempre al comando con cinque lunghezze di vantaggio sulla coppia inseguitrice formata da Juventus e Napoli dopo il successo del Friuli contro l’Udinese. Il campionato è lungo e per i giallorossi di Garcia l’impegno odierno dell’Olimpico col Chievo, dopo la nona vittoria record consecutiva, può risultare determinante per la corsa allo scudetto. La Vecchia Signora domenica non ha avuto difficoltà a liquidare la pratica Genoa mentre il Napoli, grazie a una doppietta di Higuain nell’appuntamento di mezzogiorno, si è intascato i tre punti fondamentali contro il Torino per restare nella scia della lanciatissima Roma insieme ai bianconeri di Conte. L’undici partenopeo stasera sarà messo alla dura prova al Franchi contro una Fiorentina brava a rovesciare a proprio favore col Chievo lo svantaggio incassato al Bentegodi col gol di Cesar dopo solo tre minuti di gioco. Meno difficile sulla carta sembra invece la gara casalinga della Juventus contro un Catania mezzo sfiduciato reduce dal pareggio interno col Sassuolo. I bianconeri, considerando le difficoltà della squadra di Benitez a Firenze, hanno di conseguenza serie possibilità

di staccare il Napoli inseguendo da soli la capolista Roma. Da seguire con attenzione la sfida di San Siro fra il Milan e la Lazio. I rossoneri col Parma hanno fatto imbufalire i propri tifosi incassando una rete al 93’ su calcio di punizione di Parolo. Un risultato tondo di fronte al proprio pubblico contro l’undici di Petkovic può ridare un po’ di ossigeno a una stagione cominciata male.

Balzaretti

E che potrebbe finire peggio. Le altre gare in programma vedono la Sampdoria a Verona contro i gialloblu di Mandorlini che debbono riscattarsi dal poker subito a San Siro dall’Inter sabato sera. Trasferte insidiose per l’Udinese a Reggio Emilia col Sassuolo e del Bologna al Sant Elia col Cagliari. Chiudono la giornata il Torino a Livorno e il Parma a Marassi col Genoa.


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GRANDE SFIDA GRANDI CAMPIONI A BARCELLONA IL CLASICO ASSEGNA LA VITTORIA AL BARÇA Il Milan pensa sicuramente alla sfida di Champions al Nou Camp

Negato un rigore a Cristiano Ronaldo e il Real Ancelotti finisce a gambe all’aria

questa sera con la Lazio si gioca un pezzo di futuro. La Roma è molto avanti in classifica e i rossoneri sono costretti a vivere un po’ alla giornata. Sicuramente l’obiettivo al momento resta la Champions dove sarà chiamato alla verifica fra una settimana col Barcellona nella gara di ritorno del Camp Nou. Sono contento invece per l’Inter. Il poker inflitto sabato sera al Verona, tra l’altro una delle formazioni più in forma del torneo, è molto significativo in prospettiva degli impegni futuri. C’è qualcosa sicuramente da

ora dividono in Liga le due formazioni. Nel giorno del Clasico da registrare il clamoroso rovescio casalingo del Malaga (0-5) col Celta Vigo reduce da quattro sconfitte consecutive. In Premier League vince in trasferta la capolista Arsenal con il Crystal Palace con gol di Arteta e Giroud mentre il Liverpool gli risponde con un poker rifilato al WBA grazie a una tripletta di Suarez e gol di Sturridge. Fa fatica lo United a liquidare lo Stoke City per 3-2 con le reti firmate da Van Persie, Rooney e Hernandez mentre l’Everton espugnando Birmingham batte l’Aston Villa piazzandosi al terzo posto. In Bundesliga

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tavolta mi sono proprio divertito. Il Clasico, che ho seguito sabato pomeriggio alla televisione, ha rispettato in pieno le previsioni regalando tante emozioni e uno spettacolo straordinario. Mi dispiace parecchio per il mio amico Carlo Ancelotti ma il Barcellona penso abbia meritato di vincere, anche se alcuni episodi, come il rigore non concesso per un fallo su Cristiano Ronaldo e la traversa colpita da Benzema, avrebbero potuto forse cambiare il risultato. Forse ha contribuito anche l’errore di Diego Lopez fuori dai pali con quel pallonetto messo alle sue spalle da Sanchez, però i catalani mi sono sembrati più squadra, meglio organizzati nel complesso e senz’altro molto cinici e lesti negli ultimi sedici metri rispetto agli avversari. Sicuramente è stata una sfida fra grandi fuoriclasse, anche se Messi questa volta non mi è parso molto in palla stando alle recenti prestazioni. Adesso la Liga si è fatta difficile per il Real Madrid ma la stagione è ancora lunga. Tornando al nostro campionato il Milan

rivedere in difesa perché non è possibile incassare cinque gol in due partite come è successo col Torino e il Verona ma siamo sulla buona strada. Ci sono diversi giocatori trasformati rispetto alla scorsa stagione e questo è senz’altro un merito di Mazzarri, però la squadra, con un po’ più di convinzione, può migliorare, indipendentemente al risultato di Bergamo con l’Atalanta.

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l Clasico regala spettacolo e gol, premiando al Camp Nou il Barcellona che porta a sei le lunghezze di vantaggio in classifica nei confronti del Real Madrid di Carletto Ancelotti. Una partita stregata per le Merengues, capaci di tenere testa ai blaugrana fino alla rete capolavoro di Alexis Sanchez grande nel mettere il sigillo alla sfida con la complicità di un assente Diego Lopez fuori dai pali e beffato di conseguenza da un perfetto pallonetto. In apertura a regalare il vantaggio al Barça era stato Neymar lesto a battere con un diagonale Lopez. Il Real non si è arreso. E’ andato subito alla ricerca del pareggio costruendo diverse palle gol con Cristiano Ronaldo, al quale sul finire del primo tempo è stato negato un clamoroso rigore in piena area. Poi ci ha provato Benzema centrando con sfortuna la traversa ma alla fine Sanchez, con la complicità del portiere del Real, ha chiuso ogni discorso. A tempo scaduto è arrivata quindi la rete di Jesè per addolcire un po’ la sconfitta, però non di sicuro i sei punti che

dominano le prime della classe: il Bayern Monaco batte l’Herta Berlino all’Allianz Arena con una doppietta di Mandzukic e una prodezza di Goetze, il Leverkusen fa sua di misura (2-1) la sfida con l’Augusta e il Borussia Dortmund di Klopp sorride superando in trasferta per 1-3 lo Schalke 04 con i gol di Aubameyang, Sahin e Blaszezykowski. In Francia nuovo capitombolo del Marsiglia al Velodrome dopo quello in Champions col Napoli. A far man bassi di punti stavolta è il Reims (2-3). Il Lille vince di misura a Nantes mentre il Monaco in casa col Lione e il Psg a Saint Etienne pareggia 2 -2

Milan-Barcellona profuma di pareggio Due giorni di sfide Italia-Spagna che promettono spettacolo D

Balotelli si è presentato in campo senza cresta e senza orecchino. Finalmente, ripulito così, sembra un delinquente per bene.

Conte se l’è presa con i giornalisti che hanno parlato dei suoi problemi con Marotta. Chi l’ha visto giura che era così arrabbiato che aveva un diavolo per setola.

La Roma vince la nona partita di seguito. Garcia: “Non siamo Totti-dipendenti”. Totti ha commentato: “E meno male, sinnò me toccava daje pure ‘a tredicesima!”

opo un inizio di campionato piuttosto deludente, Milan e Lazio cercano di rientrare in corsa per le posizioni europee affrontandosi nel 10° turno della Serie A. Rossoneri che pian piano vedono svuotarsi l’infermeria e che dunque possono lavorare meglio alla ricerca della condizione ottimale, biancocelesti che, invece, hanno ancora piccole defezioni e, chissà, sintomi da pancia piena dovuta al post derby di Coppa Italia; settimana complicata per gli uomini di Petkovic dopo le presunte voci di dimissioni del tecnico che hanno destabilizzato l’ambiente ma da Roma c’è la massima convinzione sul lavoro della squadra e sulla voglia di riprendersi le posizioni che più competono ai capitolini, nel Milan possibile turn over per Allegri in previsione delle sfide che verranno con Fiorentina e Barcellona. Match che vede i padroni di casa favoriti ed è in questa direzione che vi consigliamo di andare accoppiando il segno 1 all’opzione Over 2,5: 1 + Over 2,5 offerto in media intorno a 3 volte la giocata. A proposito di “primo Marcatore” attenzione ovviamente ai 2 fuoriclasse che dovrebbero

scendere in campo: Balotelli, che paga intorno a 4 volte e mezzo la giocata e Klose, al rientro, giocabile intorno a 7 volte la posta. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Uno sguardo, infine, alle più importanti partite di giornata: archiviata la trasferta dell’Inter a Bergamo, al “Franchi” sfida spettacolare tra Fiorentina e Napoli con entrambe le compagini che vogliono candidarsi alla successione della Juventus. Ancora assente Gomez ma con un Rossi ritrovato, Montella cerca un suc-

cesso che lancerebbe ai vertici la viola; di contro i ragazzi di Benitez vogliono accorciare sulla Roma capolista e allungare sulle rivali in chiave Champions: una sfida dove l’opzione Gol, offerto mediamente intorno all’1,70, si lascia preferire. Impegno interno per la Juventus che ospita il nuovo Catania di De Canio, una gara che pende dalla parte dei bianconeri e dove l’opzione Over 2,5 per possibilità e quota, 1,75, è ipotesi interessante. Occhiata anche al posticipo di domani tra Roma e Chievo con i giallorossi che dovrebbero far valere la maggior qualità ma attenzione ai clivensi in cerca di riscatto dopo un inizio in chiaroscuro: 1 + Over 2,5 la giocata che vi consigliamo offerta introno al 2,50. Incrociamo le dita.


mercoledì 30 ottobre 2013

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Daniele Marantelli: “Kakà ha ridato al Milan personalità” Ma serve tornare sul mercato per prendere due leader, uno a centrocampo e uno in difesa. Muntari e De Jong, due guerrieri

Il Milan ha tenuto testa a Barcellona e Juve, allora la squadra c’è? “Il cuore direbbe sì, ma serve freddezza nell’analisi. Col Barcellona abbiamo potuto contare su Kakà che quando gira fa diventare il Milan di alto livello”. Kakà è ancora un campione? “È un campione che però non

può tenere novanta minuti. Col Barcellona, grazie anche a lui, il Milan ha ritrovato personalità. In Europa siamo imbattuti. Purtroppo in campionato il rendimento è differente: non c’è sufficiente cattiveria e concentrazione. Troppe distrazioni in difesa e a centrocampo”. Allegri ha trovato la quadratura del cerchio? “Prematuro dire che l’assetto è consolidato, anche se i risultati porterebbero a dirlo. Diciamo, per esempio, che non si può fare a meno di Muntari e De Jong, due

guerrieri”. Conte si lamenta della cessione di Matri. “Matri non ha dato i risultati sperati, evidentemente è un problema di ambientamento: i gol ovunque è andato, li ha sempre fatti. Si deve solo sbloccare”. E Birsa? “Una sorpresa. Ha qualità tecniche. Sei punti conquistati in campionato dipendono dai suoi gol”. Balotelli è un campione?

Roma imbattibile S

abato prossimo ritorna il campionato Primavera. Nel Girone B, dopo più di un mese, Inter e Milan tornano all’inseguimento del Chievo, sorpresa di questo inizio di campionato. 13 punti per la squadra allenata da Paolo Nicolato che è prima in classifica, insieme con l’Atalanta, mentre l’Inter è distanziata a soli 2 punti e il Milan a 3. I nerazzurri di Salvatore Cerrone sabato prossima se la vedranno in casa contro il Padova, fermo a quota 4, mentre più arduo è il compito dei ragazzi di Pippo Inzaghi, che andranno a far visita al Varese, che li segue a due soli punti. Il Chievo, invece, va a Cittadella che è ancora al palo, avendo perso tutte le partite. Insomma un match che appare più una passeggiata di salute. I bergamaschi allenati da Valter Bonacina, primi in classifica insieme con i clivensi, vanno a giocare a Verona, contro l’Hellas che è la terza forza del campionato, visto che i ragazzi allenati da Massimo Pavanel sono terzi, appaiati all’In-

L’Inter in casa col Padova il Milan a Varese ter. E’ il match-clou di giornata e si aspettano sorprese. Ne Girone chi comanda è il Torino con 13 punti, a tre lunghezze Empoli, Bologna e Spezia, a quota 9 troviamo Sassuolo e Juventus. In questo Girone, sabato prossimo spicca il match Torino-Sassuolo, mentre i bianconeri guidati da Andrea Zanchetta andrà a Parma, dietro soltanto di due punti. Nel Girone C sta spadroneggiando la Roma, proprio come in Serie A. Anche qui filotto di cinque vittorie consecutive. La squadra

di Alberto De Rossi sabato prossimo incontrerà la Lazio in un derby infuocatissimo. L’undici di Alberto Bollini è quarto a sei lunghezze dai cugini giallorossi ed è per questo che la stracittadina aumenta ancor di più di significato. Altri match interessanti sono Fiorentina- Reggina (viola secondi a 3 punti dalla vetta, mentre gli amaranto hanno 8 lunghezze dalla Roma) e NapoliLivorno (partenopei a 8 punti, mentre i labronici condividono il secondo posto con i viola).

Alberto De Rossi, allenatore della Roma

“Lui ha una capacità di calcio che pochi al mondo hanno. È un patrimonio dello sport italiano che va difeso. Detto questo deve migliorare alcuni difetti caratteriali che un campione non può avere. Totti da questo punto di vista è un esempio. Pure lui ha fatto qualche errore in passato ma riesce a essere ancora leader”.

Quali acquisiti consiglierebbe a gennaio?

Il Milan se la può giocare in Europa?

“La Lazio è squadra insidiosa. Ha reso meno in base alle sue potenzialità. Ha giocatori importanti come Klose e Hernanes. Poi sarà motivata dalle voci che circolano di un possibile cambio di allenatore in vista di risultati negativi”.

“Se si fa qualche acquisto chirurgico, sì. Altrimenti le solite ‘big’, Real, Barcellona ecc., sono più avanti di noi”.

V

ivere tutti giorni sotto la lente d’ingrandimento non è certo facile, anche se Balotelli non ha bisogno di essere interprato con la lente, è plateale nelle sue ‘marachelle’. Non è neppure corretto nascondersi dietro alle cose scontate del tipo: “Dal momento che diventi un personaggio pubblico, anche il privato diventa pubblico. E se firmi un contratto come quello dei calciatori, devi accettare anche di non avere una vita priva”. Tutto vero, ma ci deve essere un limite, e nel caso di Balotelli questo limite è stato abbondantemente superato. Il procuratore dell’attaccante rossonero, Mino Raiola, nei giorni scorsi ha parlato proprio della pressione sul calciatore smentendo la figura del tanto chiacchierato tutor che il Milan avrebbe assegnato al ragazzo: “Non ci sono tutor, questa è un’invenzione dei media. Il Milan non ha messo alcun tutor, è una cosa che non permetterei. All’estero arriva un’immagine ridicola. Forse ho sbagliato a riportare Mario in Italia, non so come faccia a sopportare questa pressione 365 giorni l’anno. Qualsiasi cosa faccia Mario si monta una storia. La sua vita privata è diventata pubblica. E’

“A centrocampo serve uno che abbia ‘materia grigia’ e che dia del ‘tu’ al pallone. Dietro abbiamo bisogno un giocatore di personalità che ci faccia prendere meno gol”. Pericoli per Milan-Lazio?

Gioca ancora a calcio? “Sì, nella Nazionale parlamentari italiana. Ho come compagni Onorevoli tifosi del Milan, Fiorentina, Lazio, Inter. È una squadra democratica”.

Nelle foto: Daniele Marantelli deputato e giocatore della Nazionale parlamentari italiana

VITA DIFFICILE PER BALOTELLI

già difficile fare il suo lavoro, tutta questa pressione complica ancora di più. Io, veramente, ammiro Mario. In questi giorni che ero con lui, ho visto la pressione che ha addosso e non so se io potrei sopportare tutto questo per 365 giorni. Forse è diventata una normalità per lui, ma questa non è una vita normale. Quando l’ho riportato dal City, pensavo proprio di fargli vivere meno questa pressione. Perché non dobbiamo lasciarlo tranquillo come tutti gli altri giocatori? Perché l’attenzio-

ne è sempre su di lui? Sono stato tre giorni con Mario in 4 mesi e divento tutor? In Italia forse ci capiamo su queste cose, ma all’estero arriva un’immagine ridicola. Passando al campo, Mario si è allenato bene, il mister è contento e già è importante, poi sono decisioni che spettano a lui. Mario fa parte di una squadra, il gruppo lo sostiene e anche loro soffrono un po’ questa pressione su di lui, ho parlato con alcuni di loro ed è veramente un bel gruppo”.


Mercoledi 30 ottobre 2013

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Milan Club Lissone I

l primo presidente fu Gerolamo Montrasio, eletto durante una indimenticabile cena alla presenza di Giovanni Trapattoni e dei primi 120 soci. Marco Paganelli, succeduto dopo appena un anno a Montrasio, diede ulteriore impulso alla vita del Club, coincidente con la stagione d’oro della squadra. Nel 1970, la presidenza fu affidata a Franco Tognon, uno dei fondatori che, in linea con i suoi predecessori, diede vita ad eccellenti iniziative sportive e sociali, come l’organizzazione della “Scarpinada” e cene

con illustri ospiti, come Alberatosi e Callon. Dopo un periodo di stasi, nel 1977 la presidenza venne affidata a Giovanni Radaelli, che impresse una nuova ed attesa accelerazione al club, tanto da far salire il numero dei soci a 160. Altre iniziative sportive ne caratterizzarono la sua azione, come il Torneo di calcio “Alvaro Gasperini”, al quale parteciparono le giovanile di Milan, Como e Monza. Radaelli, purtroppo, scomparve prematuramente, lasciando dolore e rimpianto, oltre ad un indelebile ottimo ricordo.

Angelo Lambrughi, dopo la beve parentesi di Attilio Zampa, fu il presidente, ancora in carica, che maggiormente ne continuò l’opera, inserendo nel direttivo molti giovani, tra cui l’addetto stampa Diego Formenti. Il culmine delle manifestazioni si toccò con la grande festa del 40° compleanno, al pari di quello dell’AIMC, in occasione della quale venne organizzato il Torneo di Calcio “Giovanni Radaelli”, in memoria, appunto, del compianto presidente.

Milan Club Meda

P

residente del Milan Club “Nereo Rocco” di Meda, Sergio Basilico è tornato a San Siro per sostenere la sua squadra del cuore. Purtroppo, il destino è stato amaro nei suoi confronti, ma ciò non ha minimamente minato la sua tenacia e la passione per la vita ed il calcio. Eccolo, al primo anello arancio, davanti allo striscione del Club, circondato amorevolmente dal figlio e da altri suoi cari amici. Dalla Società, l’A.I.M.C., da quanti lo hanno da sempre conosciuto ed apprezzato,compreso Stadio5, gli arriva forte un messaggio di vera amicizia ed un caloroso incitamento a non mollare, perché tanti dovranno essere ancora gli anni che lo vedranno al fianco del suo Milan.

Milan Club Monopoli fondato nel 1987

Milan Club Trissino fondato nel 1978


POKER DI VETTEL mercoledì 30 ottobre 2013

N

on vi erano dubbi sul fatto che Sebastian Vettel sarebbe diventato campione del mondo domenica scorsa, ma qualche appassionato aveva sperato perlomeno in una gara un po’ più combattuta, specialmente da parte di Alonso. Invece, in quello che è stato l’ultimo GP d’India, il campione della Red Bull ha surclassato gli avversari, benché deluso dalla mancata pole position. Ancora una volta, la decima quest’anno e la sesta consecutiva, il fuoriclasse tedesco ha tagliato il traguardo per primo, concedendosi un piccolo strappo al regolamento. “Sono andato in mezzo ai tifosi, ho voluto farlo – ha esclamato il neo iridato in lacrime - ho sentito che fosse la cosa giusta. Voglio dire grazie a tutti quelli che lavorano. Non è stata una stagione facile anche se dell’esterno si pensa che avevamo tutto in mano. Ho subito anche delle contestazioni, ma ho cercato sempre di rispondere in pista e sono fiero di quello che ho fatto. Eguagliare piloti come Prost, Fangio e Schumacher è incredibile”. Al traguardo ha effettuato un burn out, poi si è inchinato davanti alla sua monoposto. Il 26enne di Heppenheim, il più giovane pilota a vincere quattro titoli consecutivi, ha già

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Il tedesco vince anche in India e si aggiudica il quarto titolo mondiale lanciato il guanto di sfida per il prossimo futuro: “Sono travolto dalle emozioni, credo sia uno dei giorni migliori della mia vita. Penso a quando ho cominciato e non pensavo di arrivare a questo punto. Non credo di essere ancora vecchio e raggiungere tutto questo è difficile anche in dieci anni”. Una metafora per dire ai suoi rivali di mettersi l’anima in pace, che la sua sete di vittorie non si è affatto placata. E’ stata davvero una giornata storica per Vettel, che si sarebbe trasformata in un tripudio per la Red Bull se anche il compagno di squadra Mark Webber avesse mantenuto la seconda posizione fino al termine della corsa, ma l’australiano è stato vittima di un guasto al cambio (l’ennesimo problema meccanico per lui in questa stagione) che lo ha costretto al ritiro a soli 20 giri dalla fine. A guadagnarci è stato Nico Rosberg, secondo davanti al francese della Lotus Romain Grosjean, e la Mercedes, che ha scavalcato

la Ferrari in classifica costruttori attestandosi in seconda posizione a 313 punti contro i 309 del team di Maranello. Insomma, è stato un altro week-end infernale per la Scuderia, la cui unica consolazione viene dal quarto posto di Felipe Massa, autore di una gara quasi perfetta. Non così si può dire di Fernando Alonso, ottavo sulla griglia di partenza e protagonista di un contatto al via con la monoposto di Webber, episodio che lo ha costretto ad una sosta forzata ai box per sostituire l’ala anteriore. L’australiano è stato penalizzato, ancora una volta, da una strategia sbagliata e si è dovuto accontentare dell’undicesima piazza, ennesima delusione di una stagione a dir poco negativa. A denti stretti, non ha potuto che complimentarsi con il neo campione del mondo: “Lui e la Red Bull sono stati i migliori, dobbiamo congratularci con loro”. Sia il pilota spagnolo che Domenicali hanno poi, di nuovo, concentrato l’attenzione sul-

la prossima stagione. “Ora – ha affermato Alonso - ripartiamo da zero per il prossimo anno, la Ferrari lotterà. Quest’anno Vettel

è andato fortissimo ma speriamo di rendergli la vita difficile. (...) I tifosi devono stare tranquilli, saremo in grado di lottare”. Non

resta che aspettare le ultime tre gare per capire se esista almeno la volontà di provarci per davvero.

TITOLO ALL’ULTIMA GARA IL REAL FA PAURA Jorge Lorenzo vince in Giappone

Nella terza giornata di Eurolega, l’EA7 è a Madrid

quest’ultimo matematicamente fuori dalla corsa al titolo. Tutto si deciderà a Valencia, al primo pilota Honda, in vantaggio di 13 lunghezze sul rivale della Yamaha, gli basterà arrivare quarto, a prescindere dal piazzamento di Lorenzo che in Giappone ha dato spettacolo partendo in pole e, almeno nella prima parte di gara, con Valentino Rossi a proteggerlo dalle due Honda. Le due Yamaha sembrano essere partite benissimo, precedendo Marquez e Pedrosa, ma ecco il primo errore del Dottore che consente

deve temere più di tutti, per non farsi del male e Ioannis Bourousis, all’Olimpia per due stagioni. Questo gigante greco è un centro atipico, con movimenti al tiro da ala, pressoché immarcabile dalla distanza. Nelle due partite di Eurolega ha realizzato 7 punti a gara e raccolto 6 rimbalzi di media. Non un fulmine di guerra in difesa, ma è mortifero sotto canestro. Salah Mejri contro i tedeschi del Bamberg ha giocato solo 15 minuti, ma si è comportato egregiamente. Per il centro tunisino 8 punti e 4 rimbalzi. Da non sottovalutare Dontaye Drape, atleta puro, che porta palla e che contro i tedeschi ha

M

arquez continuerà a riflettere, si spera non con dispiacere, sulla bandiera nera rimediata a Phillip Island. I giochi, grazie anche alla decurtazione dei punti in classifica, sono rimandati all’ultima gara. Jorge Lorenzo ce la mette tutta per conquistare il titolo iridato e rosicchia altri cinque punti a Marquez. Il maiorchino si aggiudica la gara a Motegi precedendo le Honda di Marquez e Pedrosa,

alle Honda di superarlo e puntare Lorenzo. Per il centauro di Tavullia, ancora una indecisione al giro successivo, la gara si fa difficile ed è costretto a recuperare dalla undicesima posizione, chiuderà sesto. La gara è tutta nelle mani della Yamaha e delle due Honda, ma Pedrosa è poco incisivo e lascia la scena al compagno di squadra che abbozza un duello con Lorenzo, ma dura poco. Anche questa gara ha confermato la stagione deludente delle Ducati, Hayden nono seguito da Dovizioso

A

rchiviato il match di Serie A con Caserta, per l’EA7 guidata da Luca Banchi nel giorno dei santi c’è la missione Madrid. Non uno scherzo, visto che i blancos sono tra le leggende del basket europeo e che comandano alla grande il gruppo B di Eurolega. Prima sculacciando lo Zalgiris a Kaunas, poi asfaltando il Bamberg Brose per 98-58. Al palazzetto dello sport de la Comudidad de Madrid, l’Olimpia sembra non aver scampo. Troppo debole in cabina di regia, troppo fragile sotto i tabelloni per far sentire gli urli di “Fiero Guerriero”. Le scarpette rosse devono provare, osare di più, soprattutto, in attacco, questo è sicuro. Gli uomini di Pablo Laso hanno in cabina di regia Sergio Rodriguez, un fenomeno che fa viaggiare il pallone come un missile, ma che è in grado di ragionare. Viaggia con una media di 4 assist a partita. Nel pacchetto guardie c’ un certo Sergio Llull, che tra Zalgiris e Bamberg ha realizzato 16.5 punti di media, non fallendo ancora un tiro da 2! Rudy Fernandez è un 2-3 che parte può partire nel quintetto titolare, buone mani e soprattutto uno che smazza a 5.5 assist a match. Il giocatore che Milano

piazzato 4 stoppate. Il Real è una squadra votata sulla corsa, che anche dalla panchina ottiene punti importanti. Un altro giocatore utile alla squadra di Laso è Jaycee Carroll, guardia molto brava nel tiro dall’arco del 6,75 e capace anche di ragionare. Buon difensore è un altro elemento su cui lavorare. I biancorossi arrivano con qualche defaillance di troppo: recuperato Chiotti, ma è troppo poco. Sotto le plance è la battaglia più importante. Sempre con l’auspicio che Hynes e Jerrells migliorino sempre di più e che Langford e Gentile possano fare la gara della vita. Per vincere in Spagna gli si chiede questo.

Ioannis Borousis, il centro l’anno scorso giocava a Milano


Mercoledi 30 ottobre 2013

RGM rialza la testa! RUSSO CAMPI O NE DEL MONDO NEI 91 KG Dopo il derby i milanesi perdono anche contro i Caimani 10

di Toni Morandi

I

nterrompere la serie nera è l’obiettivo di Rugby Grande Milano nella gara casalinga di domenica contro Lecco. Dopo due vittorie, sono arrivate le sconfitte contro ASR Milano e Caimani, e la sfida di domenica è importante per delineare le ambizioni di RGM: “La nostra squadra - dice il ds Antonio Raimondi - è composta da molti giovani e un po’ temevamo la possibilità di avere alti e bassi. In più dobbiamo fare i conti con un’infermeria piuttosto piena e per tanto, qualcosa si è¨ inceppato nelle ultime due

partite. Il Lecco è squadra tosta che si è rinforzata in estate e quindi non sarà semplice”. Nel 19 a 7 sul campo dei Caimani, sono stati commessi molti errori: “Abbiamo fatto l’analisi della partita - afferma il direttore tecnico Gianluca Ragusi - e abbiamo lavorato intensamente durante la settimana per correggere gli errori. Servirà giocare con grande aggressività , ma soprattutto dobbiamo restare concentrati su eseguire le cose con semplicità . Abbiamo le qualità , ma spesso facciamo errori banali. Dobbiamo lasciare la pressione su Lecco che probabilmente sperava

molto di più da questo inizio stagione”. Ci sono tre giornate alla fine del primo ciclo di sette partite e mettere il bilancio in positivo servirebbe anche per il morale: “E’ un campionato duro, anche perché si è partiti con un tour de force - prosegue Antonio Raimondi - le sette partite in sette domeniche, complica molto i recuperi dei giocatori. Siamo stati sfortunati e per domenica speriamo di recuperare due o tre giocatori importanti. Di certo i ragazzi sanno che non ci possiamo permettere una nuova sconfitta e questa deve essere una pressione positiva”.

C

lemente Russo, dopo quello conquistato a Chicago nel 2007, conquista il secondo titolo iridato in carriera. Il pugile di Caserta, argento olimpico a Pechino 2008 e Londra 2012, nella finale della diciassettesima edi-

zione degli Aiba World Boxing Championships, sul ring kazako della Baluan Sholak Palace of Culture di Almaty, ha sconfitto per 3-0 (28-28, 29-28, 29-28) il russo Evgeny Tischenko. Cammarelle e Valentino, invece, si

sono dovuti accontentare del bronzo. Il lombardo Roberto Cammarelle nella categoria oltre i 91 Kg e Domenico Valentino che nei 60 Kg ha dovuto arrendersi al fortissimo brasiliano Robson Conceiçao.

foto di Omar Lonardi mischia di RGM

Clemente Russo

SI CORRE DOMENICA LA “CENTO CHILOMETRI DI SEREGNO” VITTORIA DAVANTI AL PUBBLICO DI CASA PER LA SQUADRA DI ORESTE VACONDIO I

l Consiglio federale della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) riunitosi a Roma, ha deciso che la “Cento Chilometri di Seregno” che

si correrà domenica 30 marzo sarà valida per il campionato italiano assoluto e master. La “Cento Chilometri” ospiterà, per la seconda volta, i campionati italiani. La precedente edizione, nel 2010, è stata dominata dal favorito Giorgio Calcaterra che ha realizzato anche il suo miglior tempo, 6.28.49. tra le donne, invece, dominò la brianzola

Monica Casiraghi con il tempo di 7.56.43. La seconda edizione prevede lo stesso percorso del mondiale 2012, con partenza e arrivo in via Parada di Seregno, compresi i venti chilometri da percorrere cinque volte attraverso le strade e le piazze del centro abitato, di Galbiate, Giussano, Verano Brianza e Carate Brianza.

U

n altro 3-0 per Vero Volley Monza, che si impone in modo piuttosto netto sui giovani della neopromossa Materdominivolley in tre set e ora guarda tutti dall’alto della classifica di A2. In casa Monza da segnalare solamente l’assenza di Paolo Cozzi, che sta recuperando i problemi alla schiena, mentre il libero Pieri sarà a disposizione a partire dal 10 novembre. Vacondio sceglie il sestetto di settimana scorsa: Tiberti - Padura Diaz palleggiatore - opposto, le bande Botto e Puliti, i centrali Elia e Preval, libero Procopio. Nel corso del match troveranno posto il giovane Calligaro in battuta, Bonetti su Puliti, Vigil Gonzalez su Preval e Caci su Tiberti sul finale del secondo set. Castellana risponde con Pellegrino in palleggio e Cazzaniga opposto, schiacciatori Castellano e Ruiz, al centro la coppia Sperandio e Spadavecchia, libero Battista. Nel primo set si evidenzia fin dai primi scambi la voglia di Vero Volley di confermarsi e di fare bella figura davanti al proprio pubblico. Bene a muro e in attacco, Monza scava un

solco significativo, aiutata anche da alcuni errori degli ospiti, e si tiene stretta i punti di vantaggio (25-18). Ottima partenza nella seconda frazione: Botto dai nove metri allunga (7-2), ma Pellegrino restituisce il favore (7-7); punto a punto fino alla fine, Botto guadagna a muro un set point, annullato poi con un errore a servizio, nella concitata fase finale Bonetti, subentrato a un Puliti non al top, sigla il 2625; chiude Padura Diaz (27-25). Si riparte punto a punto, Elia e

Botto suonano la carica (10-8) e la partita si fa in discesa per Vero Volley; chiude un errore in battuta di Spadavecchia (25-19). Da segnalare, oltre al “solito” Padura Diaz, punto di riferimento per il regista Tiberti, anche le buone prove di Elia (60% di positività in attacco e 4 muri) e di Bonetti (86% in attacco, bene in difesa). Vero Volley Monza ritornerà in campo domenica 3 novembre, ancora al PalaIper di via Stucchi a Monza alle 18, contro la Sieco Service Ortona.


Tanto ballo, niente sballo mercoledì 30 ottobre 2013

Musica & Arte

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C’è il nuovo singolo di Carolina Marquez ma anche quello di Calvin Harris e Alesso, e con la voce di Theo HutchcraftedeldjitalianoMolella.Comefermareilpiedinochesimuoveetieneilritmodellenostregiornate?

La hit dell’inverno tutta da ballare E MOLELLA MARTELLA

Su le mani per Carolina L D a scorsa estate ha segnato il ritorno in grande stile di una delle regine indiscusse della dance, Carolina Marquez. Il singolo “Sing La La La” è stato un successo trasversale che partendo dai club ha invaso le playlist radiofoniche e scalato le classifiche di vendita fino al riconoscimento del disco d’oro per le oltre 15mila copie di download. Oggi Carolina Marquez è pronta a scuotere il mondo della dance con il suo nuovo singolo “Get On

The Floor (Vamos Dancar)” che la vede duettare ancora una volta con il cantante Dale Saunders (già presente nella hit “Sing La La La”) e Pitbull. “Get On The Floor (Vamos Dancar)” è un brano che mixa perfettamente beat pop-dance internazionali ad una riff di fiati ipnotico e travolgente nella versione del duo tedesco E-partment, alla quale si aggiunge la versione curata da Vanni G e Nick Peloso, ancor più mirata per le dancefloor.

all’incredibile collaborazione tra due dei più forti dj in circolazione, Calvin Harris e Alesso, e con la voce di Theo Hutchcraft degli Hurts, ecco un pezzo destinato a far impazzire il mondo: trattasi di “Under Control”, un brano pubblicato da Columbia Records il 25 novembre prossimo e nelle radio già da questo venerdì, 18 ottobre. Dopo l’album “18 Months”, che ha fat-

to molto bene in tutto il pianeta e che conta sulle collaborazioni di Rihanna, Florence Welch, Ellie Goulding e tanti altri, Harris ci riprova. Il dj scozzese tra l’altro sarà impegnato in un tour in Gran Bretagna per il mese di dicembre e toccherà città come Belfast (Odyssey Arena il 18), Glasgow (il 22 all’Hydro Arena) e prima ancora Londra (all’Earls Court il 20).

T

orna su Time Records il dj Molella. Lo fa con il singolo “You And Me Forever” in tutte le radio dallo scorso venerdì 25 ottobre. Il pezzo, che vede il featuring di Adam Savage, è un remake del celeberrimo brano “Love Lasts Forever” dello stesso produttore/dj milanese che

12 anni fa, esattamente nel 2001, riscosse grande successo in Italia ma non solo. Molella conduce giornalmente Mollybox su m2o e detta costantemente le tendenze musicali in Italia e non solo fin dagli anni ‘90 in cui spopolava su Radio Deejay.

SCORCCiO, maestro della riproduzione

WARHOL A MILANO

di Marby

Centosessanta opere dell’artista in mostra a Palazzo Reale la fontana

C

ontinua a Palazzo Reale la rassegna “arte americana”, con l’evento dedicato all’artista Andy Warhol attraverso la presentazione di 160 opere che il collezionista e imprenditore Peter Brand, appassionato d’arte e magnate della carta stampata, aveva acquistato fin dagli esordi dell’amico-artista. I due si conobbero negli anni ‘60 alla mitica Factory, la fabbrica dell’arte Pop, che Warhol aveva fondato per dare uno spazio collettivo di lavoro ai giovani artisti newyorchesi di cui ricordiamo JeanMichel Basquiat, Keith Haring e l’italiano Francesco Clemente. Andy Warhol è l’artista che meglio ha saputo interpretare

il concetto di Pop art, cioè arte popolare non nel senso della provenienza, ma della capacità di privare un oggetto di uso quotidiano, o un personaggio mitico della loro unicità. L’opera d’arte che fino allora, era considerata non riproducibile, ma unica e irripetibile viene svuotata di questo significato. Così anche gli oggetti più banali come lattine di coca cola, diventano opera, e personaggi come Marylin Monroe si trasformano in persona e non in miti. La forza della Pop art è quella di aver cambiato i parametri del modo di vedere l’opera e di questo argomento aveva tracciato la strada un noto artista, Marcel Duchamp che

prima di Warhol, metteva in mostra i suoi famosi ready made, oggetti di uso quotidiano trasformati in opera d’arte, come la famosa “Fontana” (vedi foto allegata). L’influenza di Duchamp sugli artisti successivi, benché enorme e ingombrante, è molto mediata, tanto che non è facile riconoscerne gli epigoni diretti, ma Andy Warhol, ha saputo ben interpretare le azioni e i comportamenti del vecchio maestro e della cultura rivoluzionaria del movimento Dadaista nato tra le due guerre in Svizzera. Da questa contestazione parte la sua opera per andare oltre. Le tecniche che Warhol usa sono quelle serigrafiche e il collage, che com-

una serigrafia di Andy Warhol

pone con i materiali provenienti dai giornali quotidiani, selezionandone gli argomenti per farne una sintesi da incollare al quadro e dimostrare che la realtà che ci circonda è più forte dell’immaginazione. Anche i personaggi come Mao Tze Tung, Marylin Monroe, Jackie Kennedy sono riprodotti in serie per snaturali del loro potere mitico. Questo è il messaggio della Pop art, l’utopia di democratizzare il prodotto artistico, di renderlo più fruibile e commerciale. La grande mostra di Palazzo Reale, curata dallo stesso Peter Brant, con la collaborazione di Francesco Bonami e dedicata al fondo privato e immenso dello stesso imprenditore, oltre alle opere esposte, rappresenta anche l’avventura editoriale che i due amici siglarono per la realizzazione della nota rivista glamour Interview, e pellicole di film che lo stesso Warhol, artista eclettico e ribelle realizzava per il numeroso pubblico che frequentava la sua Factory studio. Oggi nell’epoca della riproducibilità tecnica di tutto ciò da cui siamo circondati, ritorna il bisogno di personalizzare, rendere unico e irripetibile, un gesto ,un volto, un oggetto, ma la lezione di Warhol e degli artisti Pop rimangono il gesto più utopico e rivoluzionario nell’arte dagli anni ‘60 ai nostri giorni. Info: Palazzo Reale dal 24 ottobre al 9 marzo. tel. 02 54913

V

ive e lavora a Barcellona ma è nato a Londra. Si fa chiamare SCORCCiO ma all’anagrafe è Mark Summers, il cui lavoro sulla carta è davvero semplice: ricostruisce da zero una porzione sonora, in modo che l’artista, l’etichetta o comunque

il proprietario di un master non debba aspettare tempi biblici per ricevere liberatorie (clearance) o concessioni varie dai vari aventi diritto (editori, discografici). Mark crea una porzione sonora che è una cover davvero vicina come risultato all’originale.

Un olandese conquista il Disco d’Oro in Italia

A

ncora una volta la casa discografica italiana Time e ancora una volta un dj. Siamo ha da poco annunciato che l’olandese Martin Garrix con la sua “Animals” ha raggiunto il Disco d’Oro nel nostro Paese. Il brano, pubblicato su Rise Records, eti-

chetta club di Time Records, ha superato le 15mila copie di vendita in digitale. ”Animals”, dopo aver conquistato le classifiche di tutta Europa, si conferma anche nel nostro territorio come uno dei fenomeni musicali dell’anno.


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