Martedì 6 Novembre 2012
Anno 2 N. 41
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Martedì 6 Novembre 2012
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L’ Editoriale
di Beppe Vigani
Mille amori, una sola passione
La squadra di calcio è una fede. In questo momento i milanisti ne hanno bisogno Sono i versi di Francesco Petrarca dedicati a Laura, la sua amata, citata nel Canzoniere. Questa poesia, nella raccolta del celebre scrittore aretino, richiama una bellezza svanita, di una donna, forse, mai amata abbastanza. In sostanza questa donna diventa per il poeta una sorta di tarlo, un senso di colpa che nasce dalla sua incapacità di entrare in relazione con il mondo e, spesso, anche con se stesso. Perdonatemi questa sorta di panegirico per rendervi partecipe dell’inquietudine che sta attanagliando il mio stato d’animo. Chi non è mai stato innamorato
“
di una donna? O di un uomo? A molti sarà capitato di averne fatto una malattia o una ragione di vita, ma alla fine di una specie di sortilegio. Un cordone ombelicale difficile da staccare. Avrei potuto citare Beatrice di Dante, Fiammetta di Boccaccio, Silvia di Leopardi. E’ Laura, invece, che mi ha rapito, per quella sua sofferenza e irrequietezza, nonostante il suo incedere elegante, i suoi lineamenti dolcissimi. Esattamente come il tifoso che intravede nella propria squadra, una figura elegante, bella, affascinante, ma che regala momenti
Quand’io son tutto vòlto in quella parte ove ‘l bel viso di madonna luce, e m’è rimasa nel pensier la luce che m’arde e strugge dentro a parte a parte, i’, che temo del cor che mi si parte e veggio presso il fin de la mia luce, vammene in guisa d’orbo, senza luce, che non sa ove si vada e pur si parte. Così davanti a i colpi de la morte fuggo; ma non sì ratto che ‘l desio meco non venga, come venir sole.
”
d’indecifrabile follia. Nei versi di Boccaccio s’intravede una donna cui la bellezza non si vede più, svanita, che ormai è un solo ricordo, sbiadito nel tempo. Queste parole mi rimandano ai colori del Milan, che sembrano sempre più scoloriti. C’era una volta Laura, c’era una volta il Milan. Sembra un paragone irriverente, ma non molto distante. Non è vero che la squadra del cuore è come se fosse l’amata di ognuno di noi? Chi la tradirebbe mai? E’ vero che in questo momento la maglia rossonera sembra intrisa di dolore, di dispiacere? Laura, purtroppo, non c’è più, il Petrarca la reclama, ne piange la sua morte. Vale lo stesso per tutti i tifosi che hanno visto la propria squadra soccombere pesantemente. Ora però è tempo di guardare più in là: non bisogna dimenticare Laura. La propria amata si ama fino in fondo; per questo che c’è sofferenza. La passione che travolge il tifoso è inesauribile, non crollerà mai. Laura deve essere per sempre. Le squadre di calcio sono un amore duraturo, universale, che regalano gioie e dolori, che solo la fede può reggere al loro urto. La passione bisogna alimentarla, però, con devozione, coraggio e tanto sacrificio. Perché gli amori possono essere mille, ma la passione è una sola.
MILAN 4-2-3-1
Abbiati, Abate, Mexess, Bonera, De Sciglio, Montolivo, De Jong, Boateng, Bojan, El Shaarawy, Pato
MALAGA 4-4-2
Willy, Jesus Gamez, Demichelis, Weligton, Eliseu, Camacho, Iturra, Joaquin, Isco, Portillo, Saviola
Manuel Pellegrini
Massimiliano Allegri
Stadio G. Meazza ore 20.45
Martedì 6 Novembre 2012
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Verso gli ottavi
La UEFA Champions League si compone di tre turni preliminari, un turno di spareggio, una fase a gironi e quattro turni a eliminazione diretta. Preliminari Nei tre turni preliminari e nello spareggio, le squadre si sfidano su andata e ritorno. La squadra che segna complessivamente il maggior numero di gol si qualifica per il turno seguente. In caso di parità di numero di gol segnati, si qualifica la squadra che ha segnato più gol fuori casa. In caso di ulteriore persistenza della parità, si ricorre a tempi supplementari e calci di rigore. Fase a gironi Le dieci squadre che avranno superato gli spareggi – cinque dal percorso per i campioni nazionali e cinque da quello per non campioni nazionali – raggiungeranno i 22 club ammessi direttamente alla fase a gironi a 32 squadre. I club vengono quindi suddivisi in otto gironi da quattro squadre. Le formazioni si affrontano in casa e fuori casa contro le avversarie del girone da settembre a dicembre per decidere quali due squadre di ogni girone raggiungono gli ottavi di finale. Le squadre terze classificate di ogni girone accedono ai sedicesimi di finale di UEFA Europa League. Fase a eliminazione diretta Dagli ottavi di finale alle semifinali, le squadre si sfidano in gare di andata e ritorno con le stesse regole dei turni preliminari e di spareggio. Negli ottavi, le prime classificate dei gironi affrontano le seconde classificate, ad eccezione dell’avversaria del proprio girone e delle squadre della stessa nazione. Dai quarti di finale in avanti il sorteggio è aperto. Finale La finale è unica e quest’anno si giocherà allo Wembley Stadium sabato 25 maggio 2013. Per ulteriori dettagli, inclusi i criteri per determinare la classifica finale di un girone in caso di parità di punti tra due o più squadre, è possibile consultare il regolamento ufficiale del torneo (in inglese).
Martedì 6 Novembre 2012
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La “manita” che aiuta Bene con il Chievo ma l’Europa è un’altra cosa La Partita
È un problema psicologico e tecnico. In estrema sintesi sono queste le difficoltà del Milan di questa stagione e in avvicinamento a una gara fondamentale come quella con il Malaga: il 5-1 al Chievo può aiutare a livello mentale. La più bella prestazione dei rossoneri dall’inizio? Dal punto di vista del gioco può essere, da quello realizzativo, certamente. Allegri aveva chiesto un filotto di vittorie per tornare a essere competitivi su tutti i fronti e se in campionato c’è la possibilità di raddrizzare le cose, in Champions League il margine d’errore è molto più ristretto. Dopo tre gare, sono stati raccolti quattro punti, ma con due partite in trasferta. Molto deludente l’esordio casalingo con l’Anderlecht, meglio a San Pietroburgo con lo Zenit e di nuovo non convincente in Spagna. L’ottovolante di Allegri è da
di Andrea Anelli
stabilizzare e questa è un’occasione ottima per non dare subito agli spagnoli il biglietto per gli ottavi e, anzi, rimettere in discussione la prima posizione del girone. La squadra di Pellegrini sembrava spacciata dopo la fuga degli arabi e la cessione in estate di pedine importanti, invece è prima a punteggio pieno con sette gol fatti e zero subiti a fronte anche di un bello spettacolo offerto sia in casa che fuori. Vincere aiuta a vincere e forse anche a ripopolare lo stadio che sembra sempre più deserto. Il gelo ancora non è arrivato, ma il clima che si avverte a San Siro è da pupazzo di neve. Il dodicesimo uomo non può essere solo il nuovo e scintillante Juventus Stadium, anche il vecchio Meazza sa come trascinare la squadra nei momenti difficili. Attendiamo allora la famosa musichetta della Champions
per riscoprire il Milan anche in versione europea, quello che dà il meglio di se, quello che in Europa si sente “a casa sua”. Galliani e Berlusconi se lo sono detti al telefono sabato sera dopo il Chievo, ma con il Malaga non sarà la stessa cosa. Allegri ha trovato certezze dal punto di vista tattico, il 4-2-3-1 è l’unico modulo che ha dato risultati positivi e probabilmente esalta le caratteristiche di molti giocatori in rosa, partendo da El Shaarawy, passando per Montolivo, Bojan ed Emanuelson. Unico scontento: Nocerino. Il centrocampista napoletano con questo modulo è fuori ruolo ovunque. Nella formazione titolare dovrebbe tornare dal primo minuto Pato per Pazzini e De Jong per Ambrosini, conferme per Constant sulla sinistra anche perché Antonini ne avrà ancora per una decina di giorni.
LO SCEICCO NON PAGA, IL MALAGA METTE IN VENDITA ISCO Sul mercato il talento spagnolo per ripianare un debito di 30 milioni di euro
Gli Avversari
Nel calcio d’oggi esistono regole economiche che puntualmente non vengono rispettate. Con le promesse di pagamento si può fare tutto, anche avere una squadra terza in campionato davanti al Real Madrid e con un passo negli ottavi di Champions League alla prima apparizione. La storia del Malaga ha del paradosso. La proprietà qatariota, invece di garantire solidità, investimenti e un futuro roseo come nel caso di Paris Saint-Germain e Manchester City, ha portato solo guai, che in soldoni vuol dire un indebitamento complessivo di quasi trenta milioni di euro. Lo sceicco (non un imprenditore qualunque colpito dalla crisi) Al Thani deve a giocatori, staff tecnico e impiegati del Malaga 10 milioni di arretrati relativi all’ultima stagione, ai quali vanno aggiunti i 18 milioni che pretende il fisco spagnolo. Un bel problema, ma non in Spagna, dove i conti in rosso sono quasi un must. Tanto che la parte lesa, per il momento, ha deciso di non alzare la voce, nonostante il 31 ottobre, deadline per i pagamenti arretrati, sia già passato. “Aspettiamo e speriamo” è la posizione ufficiale, l’Uefa, invece, ha già preso la decisione di bloccare l’erogazione dei premi che la squadra si è conquistata superando il prelimi-
I Bioritmi
di Enzo Occhiuto
Il Milan affronta il Malaga per la 4° giornata del Girone C di Champions League. La squadra rossonera, dopo la sconfitta subita il 24 ottobre per 1 – 0 in casa dalla squadra andalusa, ha bisogno di tre punti per consolidare il secondo posto nel Gruppo C e per mantenere a distanza lo Zenit di Spalletti. Il Malaga, dopo la vittoria nella gara d’andata, si è assicurato in pratica la qualificazione essendo ancora a punteggio pieno. Ricordiamo ad Allegri, per curiosità, che il Malaga detiene il record di goal più veloce
di Federico Zanon
nare di Champions (circa dieci milioni di euro, più altri tre che spetterebbero al club dei Boquerones per il passaggio agli ottavi di finale). Il futuro è un punto di domanda, in Andalusia i ben informati sono certi che a gennaio qualcuno della rosa verrà sacrificato per fare cassa, esattamente come successo in estate per Cazorla, ceduto all’Arsenal per venti milioni di euro. Gli indizi portano tutti a Isco, centrocampista offensivo classe 1992, che ha incantato mezza Europa, compresi Milan e Juventus, che non hanno però i soldi per strapparlo alla concorrenza. Il Manchester City si e si sta già muovendo per anticipare tutti: il neo direttore Txiki Beguiristain l’ha chiesto personalmente al suo sceicco Al Mansour, cosicché Mancini è volato in Spagna per visionarlo nel match contro l’Atletico Madrid. Isco ha un contratto fino al 2016 e una clausola rescissoria di 21 milioni di euro, che il Malaga vuole portare a 40, ma senza il bonifico con gli stipendi sul conto personale il talentuoso fantasista di Benalmadena difficilmente accetterà, nonostante l’amore incondizionato per i colori bianco e azzurro. Al Thani sta giocando con la fiducia dei suoi dipendenti, che non sono disposti ad accettare altri rinvii.
LA RIVINCITA di ALLEGRI : “Ora stupiremo tutti”
nella storia del campionato spagnolo, grazie a Dario Silva che riusci nell’impresa di spedire la palla in rete dopo soli 7 secondi dall’inizio di una partita contro il Valladolid. Dall’analisi dei potenziali bioritmici ( forza fisica, coordinamento motorio, visione del gioco e istintività individuale), dei singoli giocatori che presumibilmente scenderanno in campo, si evidenzia un maggior stato di benessere psicofisico del Milan 6,10 rispetto a quello del Malaga 6,08. Nello specifico delle potenziali di ren-
dimento dei vari atleti, si legge che la formazione allenata da Allegri, dopo la brillante vittoria contro il Chievo per 5-1, largamente prevista dai bioritmi, risulta fortemente motivata e galvanizzata 6,24 di quella spagnola con 6: Yepes 6,50, Mexes 6,50, Constant 6,31, De Jong 6,31, Ambrosini 6,45, Emanuelson 6,49, El Shaarawy 6,50, Pato 6,39. Anche la tonicità e la resistenza alla fatica con 6,09 stanno dalla parte dei padroni di casa contro il 6,04 dei biancocelesti: Abbiati 6,26, De Sciglio 6,41, Bonera 6,49,
Mexes 6,13, Montolivo 6,07, Emanuelson 6,37, Pato 6,26, El Shaarawy 6,13 e Bojan 6,20. La squadra allenata dall’ottimo tecnico Manuel Pellegrini ( 59 anni) si presenta con una maggiore capacità intellettiva e ottima visione di gioco con 6,19 soprattutto nei giocatori: Caballero 6,47, Monreal 6,14, Gamez 6,49, Camacho 6,41, Isco,6,31, Eliseu 6,27 e Saviola 6,19. Assisteremo quindi ad incontro molto avvolgente dal punta di vista emotivo ed agonisticamente interessan-
te. Tengo tuttavia a precisare che la scienza dei bioritmi non è una previsione astrologica, ma studia matematicamente le nostre quotidiane condizioni fisiche,emotive e mentali.
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Martedì 6 Novembre 2012
IL PUNTO
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Prima da vincere INTER, PREDESTINATA ALLA VITTORIA Si parlava già da settimane. Tutti davano l’Inter perdente nel derby d’Italia. Invece Stramaccioni ha preso in contropiede ogni pronostico regalando ai tifosi della Beneamata una serata da favola. Sembrava tutto stabilito. Ci si è messo il principe Milito che rompe l’incantesimo bussando due volte alla porta di Buffon, l’Inter che entra di diritto e a testa alta nel castello del civico 49: una predestinata alla vittoria. Per una volta, grazie al risultato, si può andare oltre i singoli episodi. I nerazzurri hanno saputo tenere alta la concentrazione e fare in modo che il gol iniziale della Juventus, ingiustamente convalidato per una “svista” del guardalinee Preti che non ha fermato il gioco sullo scatto di Asamoah, in netto fuorigioco, di almeno un metro, mettendo in mezzo per Vidal che segna a porta praticamente vuota, non diventasse l’argomento del giorno, e neppure il gol giustamente annullato a Palacio, per un fuorigioco millimetrico. In match di questo calibro le polemiche, però, sembrano essere inevitabili: se non sono le decisioni arbitrali ci pensano i dirigenti. Polemica gratuita dell’amministratore delegato della Juventus dottor Giuseppe Marotta, prima della partita, che ironicamente dichiarava divertente la spensieratezza tattica dell’Inter e del suo allenatore. In questo caso ci ha pensato il campo a dare una lezione di umiltà al dirigente bianconero che, visto il risultato convincente, inevitabilmente
di Severa Bisceglia
dovrebbe anche aver cambiato idea. Non dovrebbero neppure esserci giustificazioni che da settimane girano: la Juventus inizia a pagare la lontananza dal suo allenatore. Questa giornata consegna alla storia l’Inter, per essere stata la prima squadra ospite a vincere allo Juventus Stadium, tutto il resto farà solo statistica. Lasciamo ogni tipo di polemica. A tenere banco, sorseggiando un buon bicchiere di vino rosso, è la vittoria, a prescindere dalle decisioni arbitrali, della ‘vecchia’ Inter che conferma, fin qui, la validità delle idee di Stramaccioni. Il derby d’Italia è stato assegnato alla squadra che ha meglio giocato e che, se si esclude lo sbandamento iniziale (con l’errore arbitrale), non ha mai perso la concentrazione, ci ha creduto. Oltre che vincere, l’Inter con i suoi senatori, ha l’arduo compito di prendere per mano i giovani e accompagnarli a fine stagione mostrando loro come si vincono le sfide importanti, quelle ad alta tensione. Non accadeva da tempo, per una volta la Milano del pallone è unita nell’esultanza, a prescindere dalla sponda di appartenenza del naviglio. I rossoneri, vittoriosi per 5-1 sul Chievo colpevole solo di avere abbassato la guardia troppo presto, lanciati a recuperare punti in classifica. Il Milan ritrova, convincendo, la via del gol, anzi dei 5 gol. Un bel segnale.
L’intervista
Il Malaga è al suo esordio al ‘Meazza’ (s.b.) A parte il match dell’andata, non vi sono precedenti tra Milan e Malaga. L’ultima volta che i rossoneri hanno affrontato una squadra spagnola, è stato la stagione passata quando contro il Barcellona finì 0-0 (poi al Cam Nou con i catalani perse 3-1 nel ritorno dei quarti di finale di Champions e venne eliminato dal torneo). Non ci sono precedenti nemmeno tra andalusi e squadre italiane, anche perché per il Malaga è la prima partecipazione nella massima manifestazione europea.
di Emanuele Tramacere
FILIPPO GALLI
BASTA POCO PER TORNARE IN ALTO MANCAVANO CERTEZZE SU CUI LAVORARE. CON IL 4-2-3-1 LE HANNO TROVATE Colonna portante di un Milan vincente, baluardo difensivo di un Milan concreto, diretto e letale, Filippo Galli è stato un grande protagonista di un Milan dominatore in Italia, in Europa e nel Mondo. Il suo palmares, del resto, parla più di mille parole. 5 scudetti, 4 Supercoppe italiane, 3 Champions League, 3 Supercoppe europee e 2 Coppe intercontinentali per un bottino complessivo di 17 trofei conquistati in prima linea e alle spalle di una retroguardia granitica lontana parente dei titolari a disposizione di Allegri in questa stagione. Proprio il paragone con quella gloriosa difesa, in cui oltre a Galli figuravano Baresi, Maldini, Tassotti e Costacurta, fa rabbrividire i tifosi rossoneri che, nonostante la vittoriosa partita contro il Chievo, registrano l’ennesimo gol subito su calcio piazzato dalla retroguardia amica. Galli, lei è stato un abilissimo difensore, a cosa sono dovuti i continui svarioni della difesa rossonera soprattutto nei calci da fermo? Io non credo che, soprattutto nella partita contro il Chievo, l’errore sia imputabile alla difesa. E’ vero, il Milan soffre nelle situazioni su calcio da fermo, ma con dei piccoli accorgimenti, un po’ più d’attenzione, l’aiuto degli attaccanti soprattutto sul primo palo, la copertura della palla e altri piccoli dettagli, il Milan potrà rimediare anche a queste sbavature. Allegri sembra aver trovato il bandolo della matassa con il 4-2-3-1… Dare sicurezza alla squadra, soprattutto in questi momenti di difficoltà è fondamentale. Si è fatto un passo avanti con l’unico modulo che valorizza la rosa a disposizione dell’allenatore. Il Milan visto contro il Chievo ha sfruttato bene tutto il campo, allargando la manovra e
concedendo agli attaccanti la libertà necessaria per far male alle difese avversarie. Eppure la decisione sembra essere arrivata più con una spintarella dall’alto piuttosto che alle idee dell’allenatore. Vede Allegri saldo in panchina fino alla fine? Allegri ha fatto bene il primo anno vincendo lo scudetto, la scorsa stagione ha perso il campionato nelle ultime 12 gare, però quest’anno anche a lui si chiede il salto di qualità. E’ normale che, dopo aver cambiato le fondamenta della squadra, bisogna cambiare molto e ci vuole tempo, ma Allegri deve dimostrare di meritarsi il ruolo che ricopre. Galliani è molto esperto ormai e se il diktat del modulo è arrivato dall’alto sono certo che sia stato fatto con la giusta convinzione anche nel lavoro dell’allenatore. Venendo al Malaga, la sfida di questa sera sarà decisiva per il cammino in Champions di entrambe le squadre… E’ vero, il Milan dovrà affrontare la partita con la necessità di vincere. La classifica parla chiaro e Allegri dovrà imporre ai suoi la voglia di portare a casa i tre punti. Certo la vittoria di sabato concede all’intero ambiente una fiducia e una serenità insperata e questo potrebbe essere positivo per i giocatori e, soprattutto, per lo stesso Allegri che può lavorare sulla testa dei propri uomini senza eccessive pressioni. Chi sarà l’uomo decisivo? Sarebbe facile dire El Sharaawy perché sta convincendo il mondo intero a suon di gol. Io spero che il gol di Pazzini abbia fatto bene al ragazzo che ha bisogno di ritrovare la serenità giusta e la fiducia nei propri mezzi per tornare ai livelli cui lui e noi siamo abituati.
Isco L’ Ospite
Un futuro nella Juve Martedì 6 Novembre 2012
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di Alessandra Caronni
Principalmente è un giocatore offensivo, non certo una prima punta, è senza dubbio un elemento capace di cambiare le sorti del suo Malaga. E un domani anche quelle della Vecchia Signora
Chi è Isco Nato a Benalmádena, in Spagna, il 21 aprile del ‘92, Francisco Román Alarcón Suárez, meglio noto come Isco è un attaccante. Proveniente dalla primavera del Valencia, debutta in prima squadra l’11 novembre 2010, nella Coppa del Re contro il Logrones. Debutta in Champions League il 24 novembre seguente in ValenciaBursaspor 6-1. Nell’estate del 2011 passa a titolo definitivo al Málaga. Il 18 settembre 2012, in occasione della prima giornata di Champions League tra Málaga-Zenit, realizza una doppietta determinante nel 3-0 vinta dalla sua squadra. In Champions League lo scorso 18 settembre ha segnato due gol e vinto per 3-0 contro lo Zenit di San Pietroburgo.
Una voce clamorosa da Torino circola in tutte le redazioni sportive e non poteva che giungere anche alla nostra. È quella relativa alla Juventus che sembrerebbe stia planando su Malaga e su Francisco Roman Alarcon, meglio noto solamente come Isco, gioiello del Malaga letteralmente in via d’esplosione tra Liga, Champions League e Under 21 spagnola. Si tratta di un’ala tecnica, anche trequartista all’occorrenza, dotato di una tecnica di base fuori dal comune e ottime movenze a testa alta. Bravo anche negli inserimenti senza palla, Isco è principalmente un giocatore offensivo, non certo una prima punta. E questo fattore fa doppiamente notizia. Sarebbe ancora più clamoroso se i bianconeri effettuassero davvero una mossa di mercato che non sia su un centravanti. Verrebbero smentiti gli operatori che danno per certa la disperata ricerca di una prima punta da parte di Marotta e Paratici e soprattutto verrebbe smentita la critica che continua a vedere nell’uomo-gol la grande carenza della Juventus. Isco, che ha fatto il suo debutto con la prima squadra del Valencia l’11 novembre 2010, contro il Logroñés, durante la stagione di Coppa del Re, ha giocato la sua prima partita in Liga tre giorni dopo, esattamente il 14 novembre, giocando 20 minuti in casa contro il Getafe. A metà luglio dell’anno successivo ha firmato un contratto da 6 milioni e valido per 5 anni con il Malaga. E ora lo vuole la Juve.
Benalmádena, quel curioso posto Isco è nato in una cittadina molto particolare nella regione dell’Andalusia e in provincia di Malaga. Lo sviluppo moderno del luogo ha avuto inizio solo nel 1784 per merito di Félix Solesio, un fabbricante italiano di carte da gioco e proveniente da Finale Ligure (territorio appartenente alla corona spagnola sino al 1713).
SCOMMETTIAMO Settimana internazionale alla Snai con le partite di Champions e Europa League. Le luci dei riflettori sono puntate su San Siro dove il Milan ospiterà la capolista del girone C Malaga. Il successo degli spagnoli paga bene 3,30 contro il 2,10 dei rossoneri. Per il pareggio si prendono 3,30 la posta. Stessa cifra viene incassata se le due squadre segnano almeno quattro gol. Una rete in apertura di Pazzini vale invece 8 volte la giocata. X-2 si aggira attorno al punto 1,62. Paga bene pure la vittoria del Milan al termine dei primi 45’: 2,75 contro il 3,85 del Malaga. Insomma la formazione di Allegri è la favorita del match. Compiendo un giro d’orizzonte verso le altre gara del programma europeo di martedì e mercoledì sera vediamo lo Zenit San Pietroburgo pagato 2,40 a Bruxelles al cospetto dell’Anderlecht. Il successo dei belgi, al contrario, è fissato a 2,7. La partita è una specie di spareggio per non perdere d’occhio il Milan, al di la del risultato di San Siro. Il Malaga non ha problemi e i belgi insieme ai russi non gli fanno neanche il solletico. Passando agli altri gruppi, ci sono belle quote per chi vuole rischiare qualche spicciolo
con le cenerentole dell’Europa. La vittoria della Dinamo Zagabria a Parigi col Psg ad esempio è pagata 16 volte mentre quella del Borussia Dortmund (che non è una cenerentola) è valutata 6,75. Alto, se non altissimo, un eventuale colpaccio dei danesi del Nordsjealland a Torino con la Juventus. Con due euro se ne prendono 40. Si incassa bene (11 volte) pure nella gara Valencia-Bate Borisov dove i bielorussi, che tra l’altro sono a pari punteggio (6) in classifica con gli spagnoli, nella realtà non sembrano affatto vittime predestinate. C’è anche la vittoria del Lille a Monaco col Bayern a tenere al massimo la pressione. Il successo dei francesi è quotato a 16, praticamente sulla stessa lunghezza d’onda dei croati della Dinamo Zagabria con Ibra e compagni. Occhi aperti pure a Glasgow dove una battuta d’arresto del Barcellona col Celtic viene pagata 9 volte mentre l’Ajax vittorioso a Manchester col City
di Mancini fa mettere in tasca 8,5 volte la posta. Infine se lo Shakhtar vince a Londra col Chelsea con la giocata di tre euro se ne vincono dodici. Per quanto concerne l’Europa League, Partizan - Inter vede i nerazzurri favoriti. Il successo dei serbi è pagato ben 5 volte la posta. a cura di Luigi Sada
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MILAN Ultima spiaggia
Martedì 6 Novembre 2012
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Girone Milan di Laura Tangari Tempi di rivincite in Champions League nel quarto turno in onda stasera per quanto concerne i gruppi A,B,C,D del torneo. Il Milan ha il dente avvelenato per la sconfitta rimediata a Malaga e proverà a rovesciare il pronostico che al momento, sulla carta, vede leggermente favoriti gli spagnoli. Non sarà facile perchè il Malaga è in gran spolvero, anche se nell’ultimo match della Liga ha pagato dazio col Rayo Valecano vedendo scappare ancor di più il Barcellona. La qualificazione agli ottavi dovrebbe in effetti essere un discorso fra l’undici di Allegri e quello di Pellegrini ma tutto dipenderà in parte dalla sfida di stasera dove il Milan a quota quattro si gioca il passaggio del turno contro la big del gruppo che, come è noto, viaggia a punteggio pieno con mezza qualificazione già in tasca. Il Milan terrà d’occhio la gara di Bruxelles dove lo Zenit si giocherà le ultime chance con l’Anderlecht battuto a San Pietroburgo lo scorso 23 ottobre. Se i russi vincono e il Milan non batte il Malaga ci sarà il sorpasso con i belgi tagliati fuori definiti-
A San Siro con un occhio a Bruxelles
vamente dai giochi. Insomma, per i rossoneri nulla è perduto. Ma l’importante e fare risultato con gli spagnoli per poi giocarsi tutto con lo Zenit di Spalletti. Nel Gruppo A il Psg sembra aver innestato la quinta, non solo in campionato. La squadra di Ancelotti stasera affronterà sul terreno di casa la Dinamo Zagabria, fanalino di coda del girone. I francesi quindici giorni fa hanno espugnato Zagabria senza pigiare il piede sull’acceleratore e a Parigi c’è da stare tranquilli che Ibrahimovic e compagni cercheranno la goleada. L’altra aspirante agli ottavi è il Porto chiamato però a un compito non tanto facile in Ucraina con la Dinamo Kiev intenzionata a salire sul treno della qualificazione puntando nella circostanza sul fattore campo. Nel Gruppo B non ha sicuramente problemi lo Schalke 04 al comando a punteggio pieno grazie al successo di Londra della scorsa settimana con l’Arsenal. I campi oggi sono invertiti
e per gli inglesi sarà durissima rilanciarsi in classifica. Un fattore gioca a favore dei londinesi, il Montpellier e l’Olympiacos in questo gruppo non possono far altro che gareggiare, salvo sorprese, per il posto in Europa League che tocca alla terza classificata. Infine, il Gruppo D, quello delle deluse, al momento. Il City di Mancini, bastonato dall’Ajax nell’andata, proverà a rimettersi in piedi ospitando gli olandesi. La vittoria per Balotelli e compagni è d’obbligo. Chi sorride, ma è ovviamente preoccupato, è il Borussia Dortmund che andrà al Bernabeu ad affrontare il Real di Mourinho steso al tappeto due settimane fa dall’Onda Gialla tedesca. Il Real, comunque, guarda le avversarie dall’alto dei sei punti ma Mourinho non vuol più cali di tensione come è accaduto in Germania col Dortmund. Che guarda caso arriva oggi a Madrid con l’intenzione di tirare un altro sgambetto al Number One.
IL CELTIC TENTA IL COLPACCIO COL BARCA JUVE, guai fallire con i danesi Stasera in onda i quattro gruppi di Champions, domani il resto del programma con tanto di partitissime pronte a regalare sogni e scintille. I riflettori dell’Europa sono puntati, in particolare modo, sulla Juve chiamata contro i danesi del Nordsjaelland a mettere finalmente un paletto alla serie infinita di pareggi che hanno caratterizzato le prestazioni di Pirlo e compagni negli appuntamenti internazionali delle ultime stagioni. Per non dare ulteriori dispiaceri ai propri tifosi la Juve deve vincere assolutamente, anche perchè un altro nulla di fatto con i ragazzi di Copenaghen metterebbe le ali al resto delle avversarie pregiudicando tantissimo il cammino in Europa della squadra. La Juve potrebbe avere nelle gambe la sfida con l’Inter di sabato scorso ma Conte, in questa circostanza, non vuole sentire ragioni. “Con i danesi dobbiamo vincere. Punto e basta”, ha ribadito alla vigilia della gara il tecnico della Vecchia Signora. Un successo con il Nordsjaelland, comunque,
dando un occhiata alla classifica, non spalancherebbe di sicuro le porte alla qualificazione degli ottavi ma sarebbe solo un propellente per far progressivamente continuare la corsa della Juve verso il traguardo finale. In effetti, è bene ricordare che lo Shakhtar viaggia con quattro lunghezze di vantaggio, a quota 7, sui bianconeri terzi, mentre il Chelsea, pur con la battuta
di Luigi Sada
Panorama Champions
di arresto di Donetsk, resta un gradino sopra ai torinesi. Conte guarderà sicuramente con ansia al risultato di Londra dove il Chelsea incrocerà le armi con gli ucraini guidati da Lucescu, vecchia conoscenza del calcio italiano. Ci vorrà una grande prestazione della squadra di Di Matteo per avere ragione dello Shakhtar. Nel Gruppo F vola il Valencia. Gli spagnoli nel turno precedente hanno liquidato alla grande a Minsk il Bate Borisov, imbattuto fino a quel momento e non hanno nessuna intenzione di fermarsi Le due squadre si giocano il passaggio agli ottavi nello scontro diretto di Valencia. Nella circostanza potrebbe approfittarne il Bayern Monaco tornato alla vittoria dopo il passo falso col Bate. I tedeschi se la vedranno con il Lille bloccato a zero
punti e ormai fuori dalla corsa. Il Barcellona, pur vincente, continua nel frattempo a tenere col fiato sospeso i propri tifosi. Messi e compagni andranno a Glasgow sfidando il Celtic, formazione capace di qualsiasi impresa. Dando per scontato il primo posto del Barca a contendersi l’altro posto per gli ottavi insieme agli scozzesi saranno Spartak Mosca e Benfica. I russi sono attesi a Lisbona per chiarire la situazione. Infine nel Gruppo H il Manchester United tenta la fuga tallonato dal Cluj e dal redivivo Galatasaray, con il Braga pronto a rientrare nei giochi se riuscirà a fare risultato in Portogallo con lo United.
VINCERE AIUTA A VINCERE NO NINKOVIC, NO PARTI..ZAN Gli Avversari
di Federico Zanon
Dopo la vittoria con la Juventus, l’Inter vuole vincere anche in Europa A cinque giorni della sfida vinta con la Juventus va in scena a Belgrado la sfida fra Inter e Partizan Belgrado che, al di là delle necessità (poche) di classifica in Europa League, dovrà consentire agli uomini di Stramaccioni di rifiatare e trova la giusta concentrazione dopo il sorprendente risultato maturato allo Juventus Stadium. Andrea Stramaccioni dovrà mettere da parte il successo contro i campioni d’Italia per ritrovare la tranquillità e la serenità mostrata nelle sfide precedenti, come quella di sabato scorso. I risultati importanti di fine stagione, infatti, non arrivano mai dai grandi exploit negli scontri diretti (ovviamente le eccezioni esistono), bensì dalla regolarità di rendimento, partita dopo partita. Certo, vincere a Torino contro una Juventus fino a quel momento imbattibile crea grandi aspettative nell’intero ambiente, ma soprattutto negli uomini che sono stati protagonisti di questo grande risultato. Ecco quindi che si aprono ampiamente le porte del turnover ad Appiano Gentile. Ottenere un risultato positivo in trasferta a Belgrado porterebbe sicuramente più certezze e conferme all’interno dello spogliatoio nerazzurro. L’impegno di Torino, tuttavia, ha prosciugato le energie psicofisiche di molti nerazzurri che gioverebbero di un turno di riposo, soprattutto nella zona avanzata del campo. Spazio quindi alle
cosiddette “riserve” chiamate al difficile compito di non far sentire la mancanza dei titolarissimi di Stramaccioni. Silvestre, Mudingayi e Livaja sono i principali candidati a una maglia da titolare in terra serba. L’assetto difensivo della squadra, proprio in virtù del tanto criticato turnover, potrebbe, a differenza della sfida di Torino, riproporre la difesa a 4, lanciando Jonathan e Pereira (esclusi contro la Juventus) sugli esterni. Con un occhio al posticipo di domenica sera all’Atleti Azzurri d’Italia, conquistare i tre punti contro il Partizan significherebbe conquistare, sul campo e con due giornate d’anticipo, la qualificazione alla fase successiva di Europa League, togliendo pressione sulle rimanenti sfide contro il Neftci Baku e Rubin Kazan consegnando alla sfida con i Russi il solo scopo della conquista del primato nel girone. Vincere aiuta a vincere, Stramaccioni lo sa e caricherà al massimo l’ambiente per trovare la conferma di un momento positivo, quasi magico che l’intero popolo interista sogna e spera possa essere realmente senza fine.
Cugini in trasferta di Emanuele Tramacere
I serbi si affidano al talento classe 1994 per battere l’Inter
Stessa squadra, due strade diverse. Il Partizan Belgrado di campionato non è lo stesso di coppa. Nella Super Liga, infatti, il bilancio è quasi perfetto con dieci vittorie e una sconfitta in undici uscite ufficiali, mentre in coppa l’andamento è decisamente più negativo. L’ultima settimana è servita a confermare questo trend: in campionato è arrivato il successo in scioltezza Radnicki Nis, in coppa di Serbia è arrivata la sorprendente sconfitta interna contro il Borac Cacak che è valsa l’eliminazione. Questione di testa e anche di uomini: Vladimir Vermezovic ha cambiato diversi uomini da un match all’altro e la differenza si è vista. Vi sono dei giocatori sui quali il Partizan non più fare a meno, tra questi c’è soprattutto Nikola Ninkovic, trequartista classe 1994, che è già entrato nella storia del club: con 17 anni, 10 mesi e 12 giorni è diventato il più giovane capitano di sempre battendo di nove giorni il record che apparteneva a Stevan Jovetic, gioiello della Fiorentina. Vermezovic si affiderà a lui, in coppia con l’altro baby talento Markovic, per provare a segnare il primo gol in questa fase a gironi (sarebbe il 300esimo nelle competizioni UEFA), conquistare la prima vittoria interna in questa Europa League e tornare a sperare nella qualificazione. Di fronte ci sarà l’Inter che oltre alla superiorità tecnica, ha i numeri dalla sua parte: il bilancio in cinque partite contro il Partizan è di quattro vittorie e un pareggio.
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i Club
Milan Club Carano Dolomiti
Parte da lontano la storia e la nascita del Milan Club Carano Dolomiti
Agli inizi degli anni 70 Remo Delvai e Natale Demattio si recavano ogni 15 giorni ad Egna per seguire il Milan in trasferta, aggregandosi al Milan Club Bassa Atesina. Altri tifosi fiammazzi si aggregavano sempre più spesso allo stesso club, fino a che Demattio e Delvai non decisero di costituire un proprio Milan Club nel loro paese. E così fu. In data 28 settembre 1984 nasce il Milan Club Carano Dolomiti , con sede al bar Sport. Remo Delvai venne eletto, logicamente, presidente. I primi tifosi furono 70, ma ben presto arrivarono a 250. Partenza, quindi, alla grande e subito si cominciò ad organizzare trasferte per conto proprio. La prima fu a Milano per un derby, seguita da quelle per Verona, Torino, Roma, Genova, Napoli, Firenze e in tante altre città dove giocava la squadra del cuore. Nel corso dell’estate, a campionato fermo, venivano organizzate serate di ballo e di banchetti, per la gioia di tutti. Nel 1992, venne fatto il primo gemellaggio con il Milan Club di Mantova. Tra le tante cose belle organizzate, la più attesa è la castagnata rossonera.
di Giovanni Labanca
Milan Club Lago D’Orta Si potrebbe cominciare l’articolo con una famosa frase, riadattata per l’occasione: “sul lago luccica il bel Milan Club”. E’ proprio così. E ne vanno fieri i tifosi lacustri per quello che hanno saputo fare con impegno e dedizione ai colori sociali. Il merito va a tutti, ma in particolare vanno segnalati i componenti del direttivo: presidente Enrico Vittoni; vice
presidente Emilio Beccaria; segretario Ilario Bertolosi; segreteria operativa Davide Lavanda e Donatella Vittoni; addetto stampa Stefano Guido; consiglieri Eliseo Moreo, Christian Pecoraro, Gino Castello, Guido Galeo e Renato Colla. Tutti immortalati nelle foto che Stadio5 pubblica con estremo piacere. Auguri.
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Milano Restaurant Week
menù completo a € 25 in Ristoranti TOP
Info e booking: www.saporedellanno.it
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I Ristoranti della Milano Restaurant Week 4 Cento 0289517771 Via Campazzino 14
Alacena 0244406 Via Masaccio, 19
Amici del Liberty 028394302 Via Savona, n° 20
Il Capestrano 025693345 Via Gian Francesco Pizzi, 14
Il Grecale 0289056661 Via Giuseppe Mercalli, ang. Via S. Francesco d’Assisi
Chi Mi Ama 0233499196 Viale del Ghisallo, 20
La Cantina di Manuela 023452034 Via Procaccini, 41
La Corte della Risaia 0289181248 Via Bardolino, 30
La Piazzetta Antares Hotel Concorde 0226112020 Viale Monza, 132 Emilia e Carlo 02862100 Via Sacchi, 8
Evo l'Extravergine 0254102692 Via Friuli, 77
Manhattan 0286451654 Piazza Erculea, 9
Il Mosto Selvatico 0289406172 Via Cesare da Sesto, 13
L' Isola del Tesoro 0258307003 Via Ludovico da Viadana, 2 Callistos 0266713546 Piazza Greco, 10
Maison 0289540234 Via Montegani, 68
Lambruscheria 022055400 Via Broggi, 1
Milleluci 0229411250 Via Rosouno Pilo, 7
Mudra 3454512459 Piazza 24 Maggio, 8
Osteria dei Vecchi Sapori 026686148 Via Carmagnola, 3
Podkova 0289515776 Via della Chiesa Rossa, 25 Primadonna 0267891 Via Andrea Doria, 4
Le 3 melarance 0255196477 Via Orti, 10 Puerto Alegre 0289420969 Via Borsi, 9
Green HMS 0287096815 Via Dell’Orso, 7
Hostaria Borromei 0286453760 Via Borromei, 4
I chiostri di San Barnaba 025466494 Via San Barnaba, 48
Lee's Reastaurant & Pub 0291477961 Viale Lombardia, 32
Lo Stacco 0237052223 Via Noto, 10
L'Uovo di Colombo 0229406214 Corso Buenos Aires, 3
Relà Cafè 0233107454 Via Principe Eugenio, 8 Roses Grand 0288127833 Via Cesare Beccaria, 4
Sarla 0289095538 Via Stampa, 4
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L’Angolo
di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com
UDITE , UDITEEEEEEEE L’INTER SI TINGE DI “GIALLO” Seconda parte
Per quale motivo, infatti, l’Inter avrebbe dovuto andare a cercarsi proprio in Cina l’appaltatore per il nuovo stadio? La stampa cinese, per la precisione il China Daily, ha infatti lucidamente notato che la proprietà parziale di una squadra di calcio italiana non dovrebbe essere un obiettivo per gli investimenti di un’impresa di costruzioni come la Crcc e che il governo impone alle imprese statali di espandersi all’estero rispettando il proprio “core business” – cioè la propria attività principale n.d.r. – Se la Crcc insiste nel dire che le quote nell’Inter sono solo un investimento per il suo lavoro di costruzione, i regolatori nazionali dovrebbero capire che il muro eretto per prevenire investimenti azzardati all’estero è troppo basso e può essere saltato. Anche l’Inter, sebbene con le forme tutte italiche, delle “voci vicino alla società” che, con affermazioni mai smentite, avevano fatto sapere che il club milanese non aveva mai parlato di ingresso della CRCC nel capitale sociale, né, verrebbe da dire ovviamente,
L’amore nasce a Malaga, Malaga, Malaga … AUZ..!
fatto alcuna cifra. La questione, quindi, sembrava chiusa, soprattutto dopo il rimbalzare di voci che, dopo due giorni di “verifica dei documenti” (il che, detto con meno approssimatività, starebbe a dire che sono due giorni che gli avvocati stanno rivedendo il testo degli accordi definitivi da sottoscrivere contestualmente all’ingresso dei cinesi nel capitale sociale), il cosiddetto “closing” si sarebbe tenuto o si starebbe per tenere nei prossimi giorni. Per “closing” si intende quell’insieme di attività che riguardano l’esecuzione dell’operazione e, quindi, in questo caso, l’approvazione, da parte dell’assemblea dell’Inter, della delibera di aumento di capitale per settanta milioni di euro, la sottoscrizione di quest’ultimo da parte del nuovo socio ed – eventualmente – l’immediato versamento del relativo importo nelle casse sociali da parte di quest’ultimo. Con queste novità, il “giallo” (scusandoci per lo scontato gioco di parole) cinese si infittisce ulteriormente. FINE DELLA SECONDA PUNTATA
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Il mio cuore resta a Malaga, Malaga, Malaga …. Con questo Milan un po‘ all’antica quanta dolcezza, quanta mosciezza speriamo che non lasciamo il nostro cuore a Malaga e che il gioco sia più bello di quello dell’andata. Effettivamente ogni volta che gioca il Milan c’è molta tristezza, il cuore dei tifosi che palpita ed Allegri che ha sempre un piede nella fossa e l’altro su di una buccia di banana … e tira … tira … non la banana ma tira vento …. AUZ. A Galliani sembra stiano crescendo i capelli in testa, non fa altro che grattarsi la testa e tra poco gli nasce la cresta … AUZ stile FARAONE? Però che bella immagine … Se vince il Milan (già mi viene da ridere) li porto tutti allo ZELIG come fenomeni e cabarettisti. Speriamo che IBRA segni come sempre e porti il Milan alla sperata vittoria …. AUZ ma che ca..o sto dicendo, io sto sognando …. Sono proprio un pirla pugliese, non mi ricordavo che IBRA sta guadagnando qualche centesimo in più a Parigi; speriamo portino il suo stipendio almeno ad un euro, esentasse. A S. Siro comincia a fare freddo, mi ricorda il clima estivo della mia Puglia e a vedere il freddo gioco del Milan mi si sono raffreddate anche le mie palle … di Natale ovviamente. Un vecchio di 80 anni ieri mi ha detto che il Milan vincerà lo scudetto, AUZ non ho fatto in tempo a chiedergli i numeri del lotto che lo hanno portato via con l’ambulanza. Io ci spero, così se vince lascio radio 105 e me ne vado a Mediaset con il buon Silvio, che sicuramente un posticino ad Arcore come giardiniere me lo troverà. Mo mi soro rotto le pa..e fredde, grazie a 105, a Stadio5 e a Marco della banca che ogni volta mi ruba i soldi, eppure non è Juventino ….. AUZ
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Motori
SUPER VETTEL VITTORIA A RAIKKONEN di Severa Bisceglia
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Il pilota finlandese della Lotus, Kimi Raikkonen, trionfa nel 18° appuntamento del Mondiale disputato sulla pista di Dubai. Primo successo stagionale per lui e 19° vittoria della carriera. Non accadeva da Spa 2009 con la Ferrari. La Rossa di Fernando Alonso si piazza seconda e il grande favorito del week end, prima della retrocessione al 24° e ultimo posto deciso dalla Commissione, Sebastian Vettel, con la sua Red Bull, arriva terzo dopo una gara, a dir poco straordinaria. Quarto Jenson Button, superato a tre giri dalla fine proprio da Vettel, quinta posizione per Pastor Maldonado su Williams, a seguire il giapponese Kamui Kobayashi su Sauber. Mentre Felipe Massa, protagonista di uno spettacolare testa coda, con l’altra Ferrari è solo settimo. A chiudere la top ten Senna (Williams), Di Resta (Force India) e Ricciardo (Toto Rosso). Ritirati Lewis Hamilton, dopo 20 giri mentre era al comando della corsa, e Mark Webber, coinvolto nell’incidente avviato da Perez e che ha messo fuori causa anche Grosjean. La domenica
gioca contro il tedesco. Il Gran Premio di Abu Dhabi, sul circuito di Yas Marina, riapre i battenti rimescolando le carte. Il grande favorito, Sebastian Vettel, viene escluso dai risultati di qualificazione del sabato. I commissari, dopo 4 ore di camera di consiglio decidono di far partire il tedesco, che aveva chiuso terzo nelle prove ufficiali, dalla pit line, in ultima fila. Seconda fila, invece, col sesto posto di partenza, per Alonso, che recupera in pratica una posizione. La Red Bull di Vettel ha utilizzato una quantità di carburante insufficiente nelle qualifiche. La partenza vede Hamilton in pool. L’inglese è subito primo, Webber perde posizioni e viene superato da Raikkonen e Moldonado, mentre Alonso ha più fortuna sorpassando subito Webber. A due gare dalla fine la classifica è sempre nelle mani del 25 enne di Heppenheim che guida con 255 punti, dieci lunghezze di vantaggio sul ferrarista Alonso che recupera solo tre punti nei confronti di Vettel. Magra consolazione. I due si contenderanno, a suon di sorpassi e
TIFOSERIA
SETTIMO UOMO IN CAMPO
68° Campionato Nazionale Serie A2 Maschile Sesta Giornata Pala Andrea Ioan, Città di Castello (PG) Gherardi SVI Città di Castello - Vero Volley Monza: 3-1 (25-18, 22-25, 25-21, 25-20) Il Pala Andrea Ioan premia i propri beniamini, al termine di un incontro emozionante tra due candidate alle posizioni alte della classifica, in cui la tifoseria tifernate è stato sicuramente il settimo uomo in campo. Città di Castello mantiene la sua imbattibilità ed il comando del girone, confermandosi la squadra più in forma del momento; Monza ritorna a casa con la consapevolezza di aver giocato un’ottima gara e di aver tenuto testa per quasi tutto il tempo ad una delle favorite al salto di categoria. Starting seven rodato per coach Fumagalli, con Tiberti in regia, Baroti opposto, Botto e Hrazdira di banda, i centri Cozzi e Beretta ed il libero Angelov; dall’altra parte della rete nessuna novità rispetto al pronostico della vigilia: la diagonale palleggiatore opposto Visentin - Van Walle, i due martelli Rosalba e Fromm e Piano e Braga al centro, libero Tosi. Primo set a senso unico per Città di Castello, che scende in campo ben decisa a forzare fin da subito il gioco. Monza accusa il colpo, resta attonita per buona parte del parziale (8-4, 16-9), per arginare nel finale l’avanzata dei locali (25-18). Vero Volley ritrova se stessa nella seconda frazione, il minimo vantaggio ai time out tecnici (7-8, 15-16) viene incrementato nel finale (22-25) per l’1-1. I locali tornano in
campo con la stessa determinazione del primo parziale, scavando subito il solco (8-4, 16-11). Monza reagisce e ricuce lo strappo sul 22-15 con un break di 0-5, ma non basta per invertire l’inerzia del set (25-21). Niente da fare nell’ultimo parziale, con Città di Castello che dimostra di avere quel qualcosa in più per mantenere sempre il pallino del gioco (25-20). Coach Fumagalli vede comunque il bicchiere mezzo pieno: “E’ una partita che ci ha dato molte indicazioni: a parte il primo set, in cui abbiamo subìto la loro pressione, abbiamo quasi sempre giocato alla pari. Nel terzo e nel quarto set loro hanno scavato un break che noi abbiamo tentato di recuperare, non ce l’abbiamo fatta più che altro per demerito nostro. Non usciamo sconfitti in maniera così netta come lo sono state le precedenti avversarie di Città di Castello: loro oggi hanno dimostrato di essere più squadra, noi di avere ancora ampi margini di miglioramento. I vari cambi sono stati frutto di una scelta tecnica precisa: ho cercato risorse e risposte da tutti”. I ragazzi di Vero Volley Monza torneranno di nuovo in campo al PalaIper domenica 10 novembre alle 18 contro la Tonazzo Padova, che giocherà domani, lunedì, il posticipo contro la Conad Reggio Emilia. La classifica: Gherardi SVI CIttà di Castello 15, Sidigas Atripalda 14, Sieco Service Ortona 14, Pallavolo Molfetta 12, Vero Volley Monza 10, Globo BP Frusinate Sora 8, Conad Reggio Emilia 8, Tonazzo Padova 7, Caffè Aiello Corigliano 4, Elettrosud Brolo 4, B-Chem Golden Plast Potenza Picena 4, Coserplast Matera 4, Pallavolo Loreto 1.
piazzamenti, la vittoria del campionato del mondo piloti nelle ultime due gare. Geniale recupero del tedesco partito dalla ventiquattresima posizione, complice la sefty car entrata due volte in pista, riuscendo a limitare i danni in classifica generale con la rimonta di ben 21 posizioni. La svolta al 20° giro, Hamilton, in testa alla gara, accusa un improvviso calo di potenza che lo costringe al ritiro. Intanto Vettel risale fino all’ottava posizione inanellando una serie di giri veloci. Al 32° il tedesco è risalito fino alla seconda posizione - tutti gli altri piloti avevano effettuato il pit stop previsto - a poco più di un secondo da Raikkonen. Al 38° giro anche Vettel effettua il pit stop e al suo rientro in pista si colloca quarto. Negli ultimi giri è Alonso ad effettuare una serie di tornate veloci ma senza grandi risultati. E’ Vettel il vero vincitore di questa gara che ha dovuto subire una partenza ad handicap che lo ha costretto a iniziare dall’ultima posizione e, come se non bastasse, ha anche avuto durante la fase centrale
della gara un problema all’impian- tivo rimane sempre lo stesso,tentare to frenante, subito risolto. Queste le di conquistare punti su Vettel”. dichiarazioni del tedesco: “Mi hanno chiesto di fermarmi, non so cosa sia successo. Non dovrebbe essere stato un problema importante. Nel pomeriggio abbiamo dimostrato di avere un buon passo, ma la McLaren di Hamilton non era alla nostra portata. In Q3 avrei dovuto spingere di più, ma comunque non so se sarei potuto arrivare secondo”. Poco soddisfatto Alonso, ha perso una grande occasione per recuperare sul diretto avversario che lo precede: “Abbiamo fatto il massimo – sottolinea il pilota spagnolo- le qualifiche rimangono il nostro punto debole. Le novità che abbiamo introdotto hanno funzionato, ma non bisogna mai dimenticarsi che anche i nostri avversari lavorano, non rimangono certo a casa guardare la tv. Se anche avessi continuato a girare all’infinito il mio tempo sarebbe stato sempre quello. Per il sabato questo è il massimo che riusciamo a fare, ma in gara riusciamo sempre ad avere un buon passo. Il nostro obiet-
Volley
di Silvia Fortunato
CONTINUA LA MARCIA DEL VOLLEY IN ROSA
Campionato Nazionale Serie B1F – Gir. A – 04a gior. Pala Laura Vicuna, piazza Giovanni XXIII (VC) Vigneti Valle Roncati Villata - Saugella: 0-3 (17-25, 19-25, 18-25)
Un’altra prestazione da manuale per il Saugella Team Monza, che si impone in tre set sul campo del Villata e consolida il solitario primato nel girone, a +2 dalle inseguitrici Alba e Busto, vincenti solo al tie break. Mazzola schiera la diagonale palleggio - opposto Sintoni - Agostinetto, di banda Lugli e Bonetti, al centro la rodata coppia Bruno e Facchinetti, libero Polato. Boiero risponde con Stomeo in regia opposta ad Arioli, i due posti quattro Gomiero e Bordignon, Dainotto e Raccagni al centro, libero Zardo. Inizio di gara all’insegna del punto a punto: nella prima parte del set la partita è in equilibrio; al primo time out tecnico Villata conduce 8-7. Un break in battuta di Bonetti riporta la Saugella in vantaggio: al secondo time out è Monza a condurre per 12-16. Sintoni gestisce al meglio le sue attaccanti, con Lugli in evidenza sul finire del set; la Saugella si porta sul 13-24, qualche errore di troppo e Villata tenta il recupero, ma chiude Facchinetti (17-25). Nella seconda frazione punto a punto fino alprimo time out tecnico, dove le padrone di casa conducono nuovamente per 8-7, poi ci pensano Bruno, Bonetti e Agostinetto ad invertire l’inerzia e ad incrementare il vantaggio fino al secondo time out, che Monza conduce per 13-16. Ancora una volta gli attacchi di Bonetti, Bruno e Lugli portano la squadra sul 17-20 e la Saugella chiude agevolmente il set sul 19-25. Nella terza frazione la Saugella spinge fin da subito con Bonetti al servizio; Monza va al primo time out in vantaggio per 5-8. Al rientro in campo le ospiti continuano a macinare punti, arrivando al secondo time out sul 12-16. Bonetti, ben supportata da Agostinetto e Lugli, porta la
Saugella sul 24-18, chiude Bruno con un primo tempo (18-25). Il commento a fine gara di coach Enrico Mazzola: “Ottima prestazione della squadra, che ha dimostrato un miglioramento nella continuità di gioco. L’approccio alla partita è stato perfetto, abbiamo dato ancora una volta dimostrazione di una notevole determinazione nella ricerca del risultato positivo”. Soddisfazione anche da parte del Direttore Sportivo Christian Merati: “E’ stata una partita preparata alla perfezione in settimana, e affrontata nel modo giusto e opportuno. Le ragazze hanno evidenziato un ottimo gioco di squadra e hanno dimostrato anche di saper uscire dai pochi passaggi a vuoto con lucidità e grinta. Buona la prestazione di Polato in ricezione e difesa, che ha permesso quindi ad un’efficace Sintoni di dirigere l’orchestra a suo piacimento. Ora aspettiamo tutti i nostri sostenitori sabato prossimo al PalaIper”. Si torna in campo sabato 10 novembre alle 21 presso il Palazzetto di via Stucchi a Monza contro la Grima Volley Tradate. Il tabellino dell’incontro: Saugella Team Monza: L. Lugli 7, B. Bruno 6, I. Polato (L), M. Agostinetto 13, E. Franco (K)(ne), F. Facchinetti 10., C. Sintoni, M. Bonetti 15, S. Missaglia (ne), M. Pastrenge (ne), F. Muscinelli, A. Piovan. All. Mazzola e Parigi. Vigneti Valle Roncati Villata: M. Bordignon 7 , R. Rinaldi 2, A. Pizzasegola 1, E. Dainotto 4, I. Gomiero 4 (K), G. Arioli 10, S. Raccagni 4, S. Paggi (ne), R. Costenaro, D. Stomeo , C. Zardo (L), S. Mo, E. Sangiacomo (ne). All. Boieri e Morri. La classifica: Saugella Team Monza 12, Unendo Yamamay Busto 10, Sunsystem Albese 10, Lilliput Settimo 9, Banca Cherasco Bentley 9, Famila Habimat Chieri 7, Grima Volley Gorla 6, Asti Volley 6, Vigneti Valle Roncati 5, Gso Villa Cortese 4, Vistalli Foppapedretti 3, Easy Volley Desio 3, Club Italia 0, AsystelCarnaghi Orago 0.
Milano è l’ora del risveglio Martedì 6 Novembre 2012
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Contro l’Olimpiakos, bisogna tornare a vincere in Eurolega L’EA7 si riaffaccia in Europa, dopo due sconfitte consecutive. L’inizio scoppiettante è stato immediatamente soffocato dal Caja Laboral e Zalgiris Kaunas, ridimensionando così velleità importanti. Contro i lituani c’è stato un miglioramento significativo, tanto che per tutto il match le ‘scarpette rosse’ sono state a un soffio dalla vittoria. Peccato per lo strappo dei lituani nel terzo tempo, che ha deciso la partita. Indicazioni positive dai due esterni, Hairston e Langford, mentre è la regia di Cook e la lotta sotto le plance, che non sono state all’altezza. Una partita, comunque, che ha dato sensazioni importanti: Milano sta crescendo. Giovedì 8 novembre, al Forum, l’Olimpia ospiterà i greci dell’Olympiacos, squadra che si trova al terzo posto, appaiata proprio con i milanesi. Il team ha come leader Vassilis Spanoulis, icona del basket greco. Il play di Larissa possiede mani infuocate, capaci di cose incredibili. Nel 2006-2007 è passato anche in Nba (con Houston), ma 31 partite sono state poca cosa per mostrare tutto il suo talento. In Eurolega, nelle quattro gare disputate, è andato sempre in doppia cifra, con il 50% da 2 e il 41% da 3. Sforna sei assist a partita, non male a questi
livelli. E’ micidiale a campo aperto e quando il clima è infuocato. Un giocatore di vecchia conoscenza italiana è Kyle Hines, ala di 26 anni, che sta viaggiando con una media del 56,7%, da 2. L’esterno statunitense è molto reattivo sotto le plance, visto la media di rimbalzi che riesce a catturare (7.5). Coach Georgios Bartzokas sta dando parecchia fiducia a Kostas Papanikolaou. E’ un’ala grande di 22 anni, che in attacco fa sentire i suoi muscoli e la sua reattività. E’ un cecchino nei tiri liberi. Altro giocatore pericoloso, da tenere sotto osservazione da Giorgio Scariolo è Georgios Printezis. Ala che tira da 2 (50%) e da 3 (33%), ma è un ottimo contropiedista sta e nei momenti decisivi è sempre presente. Altro giocatore da prendere con le molle è Acie Law, play-guardia di 27 anni, che in quattro anni ha girato mezza Nba (Atlanta, Golden State, Charlotte, Chicago, Memphis). E’ molto incostante, nonostante abbia mezzi fisici considerevoli. Chiudiamo con Joey Dorsey, sette anni in Nba (Memphis, Houston, Sacramento, Toronto), qualche acciacco fisico, ma tanta esperienza. Usato con il contagocce, è un buon rimbalzista e tira col 50% da 2.
Hockey su ghiaccio
di Debora Cheli
Basket
di Beppe Vigani Vassilis Spanoulis e Richard Dorsey
Si è svegliato
il soldato Ryan
L’ex Nhl ancora a segno. Il Milano si gode la vittoria con il Cortina e la pausa di campionato
Matt Ryan
La volata finale prima della pausa del campionato è stata decisamente proficua per i colori di Milano. Sabato sera, nella sfida a Cortina, i rossoblu hanno vinto 3-2 con i padroni di casa, conquistando tre punti preziosi che proiettano la formazione meneghina al quinto posto in classifica al pari del Bolzano. Ora i ragazzi di Da Rin sono a quota 24 punti e possono tirare il fiato sapendo che la ripresa è cominciata. Lo stop di 12 giorni a causa dell’impegno con la Nazionale all’Euro Ice Hockey Challenge permetterà al Milano di raccogliere le energie necessarie per affrontare serenamente la seconda parte della regular season, sapendo che non ci saranno ulteriori periodi di riposo nemmeno durante le feste natalizie. Comunque sia, la partita a Cortina non è stata una passeggiata, anzi. Il primo tempo si è chiuso a reti inviolate, ma nella seconda frazione di gioco sono stati gli ampezzani a prendere in mano l’incontro con la doppietta di Stanislav Gron, abile a sfruttare la superiorità numerica in entrambe le occasioni. Con un parziale del genere, poche squadre sarebbero state capaci di ribaltare la situazione. Ebbene, i rossoblu hanno messo carattere e cuore
per risolvere il match. Nel terzo periodo infatti gli equilibri sono stravolti: prima è Ryan a centrare la gabbia di Levasseur, poi è il turno di Lutz, autore di una spettacolare azione personale. E’ pari, ma mancano pochi minuti alla sirena finale. La sorte sorride al Milano, infatti l’arbitro Pichler assegna due penalità consecutive al Cortina e Migliore approfitta dell’opportunità irripetibile per segnare il definitivo 3-2, grazie anche all’assist dell’ispirato Lutz, protagonista indiscusso della serata con due assist e un gol all’attivo. In attesa di ricominciare il cammino verso i playoff è arrivato anche un nuovo attaccante straniero ad implementare il roster rossoblu. Si tratta di Ryan Kinasewich, ala sinistra canadese di 29 anni con passaporto croato, che vanta un bilancio di 185 gol nella East Coast Hockey League e 124 punti in 112 partite del campionato austriaco. E’ un elemento di peso, utile a potenziare l’attacco milanese bisognoso d’idee e occasioni, ma soprattutto una macchina da punti. L’esordio di Kinasewich è atteso per Milano-Asiago, l’incontro che segnerà la ripresa del campionato il prossimo 15 novembre.
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Vasco sul grande schermo 18
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L’esperimento nei cinema è oggi collaudato: il signor Rossi più famoso d’Italia è stato il primo a far entrare un concerto rock nelle sale. Era con “Il mondo che vorrei”, nel 2008. E ora? C’è anche un dvd Musica
di Riccardo Sada
L’intensità della cover con la foto di Gianluca Simoni è alta: Vasco Rossi immortalato in un momento molto privato durante il concerto è davvero cosa rara. Di spalle, appoggiato al suo microfono e stretto nel suo giubbotto di pelle. Sono quasi palpabili le emozioni nascoste dentro una canzone. E Vasco, una settimana prima della pubblicazione del suo nuovo progetto, ovvero il 22 e 23 novembre, grazie a The Space Extra e QMI, darà in pasto ai fan il concerto non solo attraverso un dvd ma anche con la proiezione dello show nelle sale cinematografiche di tutta Italia. In radio da lunedì scorso con “Vivere O Niente”, la struggente ballata in cui si riconosce il genio musicale di Tullio Ferro quando incontra un testo particolarmente poetico, Vasco sbarca anche su iTunes dal mercoledì 6 novembre, quando sarà possibile preordinare la versione digitale di “Live Kom 011” che comprende il doppio cd e cinque video tratti dal DVD “Live Kom 011”. E non solo: per la prima volta, chi preordina potrà scaricare gratuitamente il video Live di “Vivere non è facile”. “Un tour è un lungo viaggio, comincia mesi prima con la preparazione atletica e la concentrazione”, scriveva la rockstar alla vigilia della partenza per il Live Kom 011. “Questo è un periodo di grande intensità emotiva. L’inizio delle prove, quando ogni giorno le idee, i dubbi e le incertezze sono accompagnati dalla musica che mi tranquillizza. Le prime prove sul palco quando me lo guardo incantato e me lo godo.. e naturalmente la prima data. Poi la seconda, la terza, la quarta e così via. Cambiano gli alberghi, gli scenari, la tensione è continua ma quando comincia la musica ogni volta e’ una libidine unica”.
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Martedì 6 Novembre 2012
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Gossip & Curiosità di Marjlja Bisceglia ***Il signor Rodriguez prova a lavorare in attesa dell’erede, sembra non dispiacergli essere considerato il “Signor Rodriguez”, ma prova a farsi rispettare: “Io mi sono fatto da solo e sono contento di quello che mi ha dato il successo perché so qual è la vera fatica per raggiungerlo. Da quando sono con Belen ho più opportunità grazie all’eco mediatico, Spero di lasciare un segno come ballerino, ma non mi scoccia essere ricordato come il fidanzato di Belen, perché sto con una persona stupenda”. Felicissimo di diventare papà: “Un emozione grandissima, una cosa che ho voluto fortemente e fortunatamente sta arrivando”. Per il ballerino il sesso del nascituro sarà quello scritto nel destino. Auguri
***Selvaggia Lucarelli e Giuseppe Cruciali, la loro storia d’amore sembra volgere al termine, almeno secondo alcune voci che vorrebbero la coppia al capolinea. Si dice che la coppia, fin qui considerata solida ed affiatata, sia ai ferri corti e a porre la parola fine sembra sia stata proprio Selvaggia che, senza tante spiegazioni, avrebbe anche già lasciato il collega Cruciali. E’ solo gossip?
** Elisabetta Canalis nulla di fatto. Tra pettegolezzi e smentite, tra alti e bassi la storia con lo stuntman americano Steve-O appartiene già al passato. Sembra che la decisione sia stata presa a tavolino. Lo conferma la stessa showgirl: “Ci abbiamo provato e ci abbiamo ripensato entrambi”. Eli è libera e sul mercato. Per non sbagliare più vi fa sapere cosa fare o non fare per conquistarla: “L’unico criterio valido è che non pensi mai di accendere la luce di notte, dopo che mi sono già struccata, e che sia entusiasta di guardare documentari su criminali, disadattati, trafficanti e carcerati prima di dormire. Credo di avere una discreta cultura su questo tipo di programmi e mi piacerebbe condividerla con la persona che amo”. Ora il grande desiderio è la maternità: “Quando Maddalena Corvaglia mi ha chiamata per dirmi che sarebbe diventata mamma, ho pensato non è possibile, se la natura ha fatto sì che un camionista nel corpo di una bellissima donna abbia ricevuto il dono della maternità, allora prima o poi toccherà anche a me”. Auguri Eli
*** Carmen Russo e la cicogna sempre desiderata La soubrette, a 53 anni, è felicissima di aspettare il bambino che ha sempre voluto. Dopo avere scoperto di avere le tube chiuse è ricorsa all’inseminazione. E’ la diretta interessata a confermarlo: “Aspetto un figlio da Enzo Paolo Turchi, è vero. Sono al quarto mese di gravidanza. Lo so, ho 53 anni. Ma che male c’è? Questo figlio è un dono di Dio. Da almeno 1 anno, Enzo ed io, facevamo tentativi, ma ci è andata sempre male, poi a Luglio la grande sorpresa. Ho sempre nutrito il desiderio di diventare mamma, ma il bambino non voleva arrivare in modo naturale, così sono ricorsa alla fecondazione assistita”. Sempre più agguerrita: “So che alcuni pensano che alla mia età non avrei dovuto… In cuor mio farò il massimo per vivere il più allungo possibile… Chi vuole uccidere la mia felicità si faccia avanti”.
**** Aida Yespica conferma “Sono single, e le nozze con Gonzales sono state una follia. E’ finita”. I malpensanti dicono che sia stato lui a chiuderle la porta in faccia, e nel peggiore dei modi: con un sms. Lei invece parla di non amore e del sogno di sposarsi con l’abito bianco. “Ci siamo sposati dopo solo un mese che ci siamo conosciuti. Lui è una persona stupenda, è buono e simpatico. Però il matrimonio a Las Vegas è stata pura follia. Gli voglio bene, ma se non c’è amore non si può continuare”. Giusto. Continua la showgirl: “Vorrei avere due figli, stavolta una bambina con un uomo che stia con me. Non vorrei ripetere l’esperienza dolorosa che ho vissuto, cioè fare un figlio e poi separarsi”. Ora la Yespica vorrebbe innamorasi, sposarsi in chiesa e con l’abito bianco. Proprio come accade nelle fiabe.
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