Milan_Parma

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Venerdì 15 Febbraio 2013

L’ Editoriale

di Beppe Vigani

Lassù ci sono gli immortali, poi i normali che si fanno la pelle per sopravvivere. E’ il film di un campionato sempre più avvincente e ricco di colpi di scena. Nel crepuscolo di un inverno lungo e triste come una fotografia di lontani ricordi, la Serie A continua a regalarci emozioni di rara bellezza. Nessuno si annoia, a differenza dell’anno scorso, perché la Juventus è sì la più forte di tutti, ma non è imbattibile. Tre sconfitte sul groppone vogliono dire che i Conte-boys sono stati già fatti fessi e che qualche briciola rimane. Il Napoli annaspa a 5 punti di distanza, ma sembra l’unico a poter competere fino alla fine. E poi c’è il campionato degli altri, di quelli normali. Comanda la Lazio, ma le sensazioni sono altre. L’Inter è a un punticino dietro, il Milan è lì a un soffio. Domenica i nerazzurri vanno a Firenze, la settimana successiva c’è il derby. Per i biancocelesti tutto facile con Siena e Pescara, ma poi c’è il Milan, con gli uomini di Stramaccioni che sono a Catania a sudare sette camicie. La lotta per l’ultimo posto valido per la Champions League è più affascinante che mai. Le prime due se ne sono andate, ma niente paura: è tutto da decidere anche per il titolo. Nessun campionato in Europa è così entusiasmante. La Juventus ha perso con la Sampdoria in casa, il Napoli è stato castigato dal Bologna al San Paolo, mentre la Lazio è stata battuta sia dal Chievo, sia dal Genoa non più di due settimane fa. Inter e Milan hanno fatto già troppi danni ed essere a lottare per un posto in Champions è una sorta di miracolo. Entrambe hanno subito sette sconfitte, peggio anche dell’Udinese, attardata in classifica. Quest’anno le squadre hanno perso di più e pareggiato meno, ma tutto sommato è meglio così. E’ molto meglio vincere due volte e perdere una, piuttosto che conseguire tre pareggi. La matematica non è un’opinione. Una volta tanto, il mercato di gennaio farà la differenza. L’Inter si è data da fare più di chiunque altro, acquistando addirittura cinque giocatori, mentre il Milan si è accaparrato il’unico top-player in circolazione. Le due milanesi sembrano complete, anche se qualcosa potrebbe andare fuori posto. La “conditio sine qua non” verso la conquista del terzo posto per i nerazzurri, tuttavia, appare la vecchia guardia. Fuori Samuel, Cambiasso e Milito la ‘beneamata’ ha traballato, col rientro degli ultimi due, la squadra ha ripreso a correre. Il Milan deve districare la matassa Balotelli-El Shaarawy. L’ex Manchester City in due partite ha messo a segno addirittura tre gol, ma il Faraone è rimasto a secco e per di più non ha convinto. Niang ha fatto meglio di lui. Sembra un problema, ma i campioni alla fine vincono sempre. Allegri li saprà amalgamare a dovere. I biancocelesti sono lì davanti, ma hanno un Klose in meno. Saha non ci sembra la soluzione del problema. Comunque vada, succederanno scintille da qui alla fine. Una lotta che non porterà al titolo, ma chi ne uscirà vincitore farà pace con i tifosi e con… le casse della società.

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Venerdì 15 Febbraio 2013

La testa fa la differenza

La Partita di Andrea Anelli

Dopo il mezzo passo falso all’Is Arenas, il Milan riprende la rincorsa al terzo posto proprio pochi giorni prima della gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League con il Barcellona. A San Siro arriva il Parma di Donadoni in un insolito venerdì sera che rischia di abbassare ulteriormente la concentrazione. Già, la concentrazione. È fin troppo facile intuire come sia questa la principale difficoltà cui dovrà porre rimedio Allegri e questo anticipo al venerdì potrebbe anche rendere il lavoro del tecnico più complicato. Un evento internazionale come Milan-Barcellona rende inconsciamente nervosi e particolarmente attenti a non farsi male tutti i giocatori, in più giocare in casa con un avversario di metà classifica rischia di essere vissuto quasi come una pratica ordinaria e noiosa da sbrigare. Invece no! Il Parma è una delle realtà più interessanti del campionato e i tre punti in palio valgono oro in una giornata che segue il pareggio di Cagliari e vedrà lo scontro tra Fiorentina e In-

Affrontare il Parma e non pensare al Barça ter oltre alla Lazio che farà visita al Siena già capace di fermare proprio i nerazzurri due settimane or sono. All’andata furono El Shaarawy e Galloppa a firmare un pareggio tutto sommato giusto, ora invece non si può fallire e fa niente se il problema

sembra l’incompatibilità tra Mario Balotelli e il Faraone; bisogna mettere da parte anche queste voci. El Shaarawy ha tirato la carretta dall’inizio della stagione e ora sta passan-

do una fase di appannamento, dovuta anche a quel maledetto tendine del ginocchio che si fa sentire nonostante la giovane età. Balotelli invece è salito subito in cattedra, complici anche i due rigori trasformati, mettendo a segno tre reti in due gare. E’

bastato questo per scatenare la psicosi e allarmare inutilmente il mondo rossonero, che nel frattempo si chiedeva chi mai avesse servito l’assist per il primo gol da milanista di

SuperMario. Compatibili dunque, anche se magari a segno andrà qualcun altro, magari Niang che chiuderà il tridente d’attacco come già accaduto nelle ultime uscite. Rientra Montolivo a centrocampo e ai suoi lati è probabile l’utilizzo di Muntari e Flamini con Boateng pronto a subentrare come a Cagliari. Incertezze più grandi in difesa, in cui Allegri non ha ancora trovato una coppia di centrali che ispiri fiducia. Mexes dovrebbe essere certo della maglia da titolare, mentre Zapata è in ballottaggio con il connazionale Yepes. Unico squalificato, Ambrosini. Dall’altra parte Donadoni dovrebbe disegnare un 4-3-3 con Paletta e Lucarelli centrali di difesa e il trio Marchionni, Valdes e Parolo a centrocampo. Piccolo inciso per Marchionni che Donadoni ha deciso di utilizzarlo molto di più nel vivo del gioco piuttosto che largo in fascia. Il tecnico gialloblu ha ricordato come anche lui all’epoca chiuse gli ultimi anni di carriera in quella posizione sfruttando l’esperienza e la tecnica piuttosto che la freschezza atletica. Il tridente d’attacco vedrà Biabiany e Sansone a supporto di Belfodil, giocatore tenuto d’occhio da molti club europei.

Statistiche del Match di Severa Bisceglia

Non pensare al prosciutto

Mario Stanic ha regalato l’ultima vittoria al Parma

alla 25ª la squadra di Allegri travolse gli emiliani per 4-0: in gol Seedorf, Cassano e doppietta di Robinho. Per quanto riguarda il Parma, due vittorie ed entrambe per 1-0. Nel 1992-1993, nel corso della 24ª giornata, decise Asprilla, mentre nella stagione 1996-1997, alla 14ª giornata, decise Stanic. Tra Milan e Parma, sono stati messi a segno 58 reti, di cui 41 a favo-

Il Milan è nettamente favorito, ma i Ducali quest’anno non regalano nulla Milan e Parma per anni è stata una sfida tra grandi giocatori. Erano gli anni Novanta, quando gli emiliani facevano cose egregie anche in Europa. Il numero di match disputati nel campionato di Serie A tra queste due squadre, è di 21. I rossoneri hanno vinto 13 volte contro le 2 dei ducali. In tutto i pareggi sono 6. La vittoria con più gol risale alla stagione 2005/2006, quando alla 18ª giornata i milanesi vinsero 4-3. In vantaggio i padroni di casa con un’autorete di Cardone, raddoppio di Gilardino, poi terza rete di Kaka, accorcia Cannavaro, allunga Shevchenko, poi doppietta di Marchionni. Ma la vittoria più larga per il Milan è della stagione 2010-2011, quando

re dei padroni di casa, contro 17 degli avversari. Il maggior numero di reti sono state realizzate nel secondo tempo: mentre nella prima frazione di gara Milan e Parma hanno segnato in totale 21 goal, nel secondo tempo le realizzazioni salgono a 37. Nel primo tempo è il Milan a essere andato in gol più volte, 15, mentre sono 6 le palle insaccate dal Parma. Nella ripresa, sono sempre i rossoneri a essere andati più volte in gol: 26 contro 11 degli rossoblu. L’ultima vittoria di Milan risale alla 9ª giornata della stagione 2011/2012: gli uomini di Allegri vinsero 4-1. Fece clamore la tripletta di Nocerino. Nel tabellino anche i gol di Ibrahimovic e Giovinco.

STADIO MEAZZA ORE 20.45 MILAN

PARMA

In Casa

In Casa

Ultima Vittoria 03/02/13 Milan-Udinese 2-1

Ultima Vittoria 06/01/13 Parma-Palermo 2-1

Ultimo Pareggio 22/04/12 Milan-Bologna 1-1

Ultimo Pareggio 10/02/13 Parma-Genoa 0-0

Ultima Sconfitta 11/11/12 Milan-Fiorentina 1-3

Ultima Sconfitta 27/01/13 Parma-Napoli 1-2 Fuori Casa

Fuori Casa Ultima Vittoria 27/01/13 Atalanta-Milan 0-1

Ultima Vittoria 22/12/12 Bologna-Parma 1-2

Ultimo Pareggio 10/02/13 Cagliari-Milan 1-1

Ultimo Pareggio 20/01/13 Chievo-Parma 1-1

Ultima Sconfitta 22/12/12 Roma-Milan 4-2

Ultima Sconfitta 03/02/13 Fiorentina-Parma 2-0

Allenatore: Massimiliano Allegri

Allenatore: Roberto Donadoni

MILAN (4-3-3)

PARMA (4-3-3)

32 Abbiati; 20 Abate, 5 Mexes, 17 Zapata, 2 De Sciglio; 16 Flamini, 18 Montolivo, 4 Muntari; 19 Niang, 45 Balotelli, 7 Robinho

1 Pavarini; 87 Rosi, 29 Paletta, 6 Lucarelli, 18 Gobbi; 32 Marchionni, 10 Valdes, 16 Parolo; 7 Biabiany, 9 Belfodil, 21 Sansone


Venerdì 15 Febbraio 2013

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18 reti Cavani (Napoli; 3 rigori) Pos. Squadra

P.ti G V

N S

Gf Gs +/-

1 Juventus 55 24 17 4 3 50 16 34 2 Napoli 50 24 15 5 4 46 21 25 3 Lazio 44 24 13 5 6 35 26 9 4 Inter 43 24 13 4 7 39 29 10 5 Milan 41 24 12 5 7 42 30 12 6 Fiorentina 39 24 11 6 7 41 29 12 7 Udinese 36 24 9 9 6 35 33 2 8 Catania 36 24 10 6 8 31 30 1 9 Roma 34 24 10 4 10 50 45 5 10 Parma 32 24 8 8 8 30 31 -1 11 Sampdoria 28 24 8 5 11 31 30 1 12 Torino 28 24 6 11 7 27 27 0 13 Chievo 28 24 8 4 12 25 39 -14 14 Atalanta 27 24 8 5 11 21 33 -12 15 Bologna 26 24 7 5 12 33 34 -1 16 Cagliari 25 24 6 7 11 26 41 -15 17 Genoa 22 24 5 7 12 25 37 -12 18 Pescara 21 24 6 3 15 20 49 -29 19 Siena 18 24 6 6 12 24 34 -10 20 Palermo 18 24 3 9 12 21 38 -17 Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.

LA CLASSIFICA

Venerdì 15 Febbraio - 25. Giornata

Sabato 23 Febbraio - 26. Giornata

15 Feb, 20:45 Milan - Parma Stadio Giuseppe Meazza, Milano

23 Feb, 20:45 Palermo - Genoa Stadio Renzo Barbera, Palermo

Sabato 16 Febbraio - 25. Giornata

Domenica 24 Febbraio - 26. Giornata

16 Feb, 18:00 Chievo - Palermo Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 16 Feb, 20:45 Roma - Juventus Stadio Olimpico, Roma

24 Feb, 12:30 Sampdoria - Chievo Stadio Luigi Ferraris, Genova 24 Feb, 15:00 Parma - Catania Stadio Ennio Tardini, Parma 24 Feb, 15:00 Bologna - Fiorentina Stadio Dall’Ara, Bologna 24 Feb, 15:00 Atalanta - Roma Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 24 Feb, 15:00 Juventus - Siena Juventus Stadium, Torino 24 Feb, 15:00 Cagliari - Torino Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 24 Feb, 20:45 Inter - Milan Stadio Giuseppe Meazza, Milano

Domenica 17 Febbraio - 25. Giornata 17 Feb, 15:00 Genoa - Udinese Stadio Luigi Ferraris, Genova 17 Feb, 15:00 Torino - Atalanta Stadio Olimpico, Torino 17 Feb, 15:00 Catania - Bologna Stadio Angelo Massimino, Catania 17 Feb, 15:00 Pescara - Cagliari Stadio Adriatico, Pescara 17 Feb, 15:00 Napoli - Sampdoria Stadio San Paolo, Napoli 17 Feb, 20:45 Fiorentina - Inter Stadio Artemio Franchi, Firenze Lunedì 18 Febbraio - 25. Giornata 18 Feb, 20:45 Siena - Lazio Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena

TURNO ODIERNO

Lunedì 25 Febbraio - 26. Giornata 25 Feb, 19:00 Udinese - Napoli Stadio Friuli, Udine 25 Feb, 21:00 Lazio - Pescara Stadio Olimpico, Roma

PROSSIMO TURNO

15 reti El Shaarawy (Milan) 14 reti Di Natale (Udinese; 4 rigori) 11 reti Lamela (Roma) Osvaldo (Roma; 2 rigori) 10 reti Gilardino (Bologna) Klose (Lazio) Pazzini (Milan; 3 rigori) 9 reti Jovetic (Fiorentina; 1 rigore) Milito (Inter; 3 rigori) Hamsik (Napoli) 8 reti Denis (Atalanta; 2 rigori) Sau (Cagliari) Hernanes (Lazio; 1 rigore) Totti (Roma; 1 rigore) Icardi (Sampdoria) 7 reti Bergessio (Catania) Paloschi (Chievo; 2 rigori) Toni (Fiorentina) Borriello (Genoa; 1 rigore) Cassano (Inter) Palacio (Inter) Quagliarella (Juventus) Belfodil (Parma) Bianchi (Torino; 2 rigori) 6 reti Diamanti (Bologna; 2 rigori) Giovinco (Juventus; 1 rigore) Matri (Juventus) Vucinic (Juventus; 1 rigore) 5 reti Gabbiadini (Bologna) Kone (Bologna) Gomez (Catania) Rodriguez (Fiorentina; 2 rigori) Immobile (Genoa) Pirlo (Juventus) Vidal (Juventus; 2 rigori) Ilicic (Palermo) Miccoli (Palermo; 1 rigore) Amauri (Parma; 1 rigore)

classifica marcatori


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Venerdì 15 Febbraio 2013

I Bioritmi

di Enzo Occhiuto

Un Milan sottotono 5,99 (voto medio bio) ha interrotto a Cagliari la striscia di tre vittorie e sprecato l’occasione di saltare a ridosso della Lazio. Mancava purtroppo Montolivo, giocatore tatticamente molto importante e, senza qualità di tocco e di idee alle spalle, il tridente delle creste ne ha sofferto. SuperMario (6,00) alla recita numero due, non è stato fiammeggiante come a San Siro (6,50) una settimana prima, però ha pur sempre segnato. Due partite, tre gol. Il Milan, contro il Parma, riprenderà la sua lunga

MILAN COI BIORITMI A MILLE marcia verso l’obiettivo indicato da Silvio Berlusconi: il terzo posto in classifica generale che gli aprirà la porta della Champions. Con una forza d’urto, composta da Montolivo 6,50, Boateng 6,49, Pazzini 6,49, Niang 6,32 e Balotelli 6,45, anche i bioritmi prevedono la vittoria del Milan. Pertanto, l’analisi numerica della biosituazione (forza fisica, sensibilità tecnica, ragionata visione del gioco e istintività) dei singoli giocatori delle due squadre, premia lo stato medio di benessere psicofisico dei rossoneri 6,10 contro quello del Parma valutato 5,99. Nello specifico delle contrapposizioni delle due squadre, i rossoneri hanno più energia e vitalità individuale da spendere

6,06 contro gli ospiti di turno 5,89: Pazzini 6,49, Nocerino 6,41, Salamon e Muntari 6,37, Niang 6,32, Boateng 6,26, Abate e Constant 6,13 contro Ninis 6,49, Amauri 6,41, Benaluoane 6,37, Belfodil 6,00 ( triade positiva emotiva 6,45 e intellettiva 6,05 quindi in condizioni psicofisiche ottime). Anche dal punto di vista emotivo la formazione guidata da Allegri risulta più concentrata e con maggior entusiasmo 6,16 rispetto alla squadra diretta dal bravo Donadoni 6,06: Montolivo 6,50 (regista in grande spolvero con notevole visione di gioco e quindi in grado di fornire, con precisione, molti assist vincenti alle punte), Salamon 6,45 (triade di bioritmi positivi 6,45

medio che lo potrebbero mettere in grande evidenza), Pazzini 6,49 (in grado di far male con il suo intuito 6,46 a qualsiasi difesa), Nocerino 6,39 (potrebbe essere il giorno del suo risveglio definitivo. Triade positiva molto ispirato 6,47), Zapata, De Sciglio, Muntari e Bojan 6,31 contro gli ospiti Paletta 6,49, Gobbi 6,50, Ninis 6,39 (ottime condizioni di forma e grande capacità intuitiva 6,43 m.), Pavarini 6,22 ( visione di gioco 6,31 ), Parolo e Mariga 6,00. Dal punto di vista intellettivo e ragionata visione del gioco il Milan con 6,09 risulta superiore al Parma con 6,02 e quindi il cerchio si dovrebbe chiudere con una bella vittoria dei padroni di casa.

L’Inter sbarca al Franchi con obiettivo San Siro A due settimane dal derby di Milano la Fiorentina nasconde una doppia insidia E’ tornato Milito ed è tornata la vera Inter. È bastato poco, pochissimo, per trasformare nuovamente una squadra sull’orlo del tracollo (fisico, ma soprattutto mentale) in una fuoriserie lanciata verso l’obiettivo più importante di questa stagione. Ovviamente non si parla della conquista del terzo posto e quindi dell’ammissione, diretta o tramite i preliminari, alla prossima Champions League. Il traguardo più importante, quell’incontro che vale una stagione, è fissato alle 20.45 di domenica 24 febbraio, quando alla “Scala del calcio” andrà in scena il 282° derby della Madonnina. Ma prima di San Siro e molto prima dei rossoneri, l’Inter è chiamata ad affrontare l’impegnativa sfida del Franchi di Firenze. La Fiorentina di Vincenzo Montella non sta attraversando uno splendido periodo di forma, con gli alti e bassi di questo inizio di 2013 che hanno consegnato ai gigliati soltanto 4 punti sui 21 disponibili. Una sola vittoria (contro un Parma in costante involuzione) e un pareggio controverso contro il Napoli sono un bottino troppo amaro per una squadra che, ad inizio stagione, aveva mostrato al mondo calcistico italiano un calcio sfavillante e spettacolarmente solido allo stesso tempo. L’ex-aeroplanino ha scoperto a sue spese quanto David Pizarro sia fondamentale nello scacchiere tattico del suo centrocampo che, fin

troppo, ha sofferto l’assenza delle geometrie e della gestione del ritmo imposta dal regista cileno. Proprio la mancanza di tranquillità all’interno della linea mediana, tuttavia, ha sgretolato la solidità del reparto arretrato dei viola. La prima rivoluzione tattica di Montella in vista della sfida contro i nerazzurri, infatti, vedrà coinvolta proprio la difesa. Non un cambiamento di modulo

(come già successo in casa nerazzurra), bensì un turnover di uomini con il neoacquisto tedesco Compper pronto all’esordio dal primo minuto con la maglia gigliata. Dubbi a centrocampo con Aquilani (rientrante dalla squalifica) che resta favorito sul neoacquisto Sissoko per il terzo posto nel centrocampo completato da Pizarro e Borja Valero. Confermatissimo, invece, il reparto avanzato composto dal duo Toni-Jovetic con il Montenegrino che, tornato dal pesante infortunio al polpaccio, fatica a ritrovare la condizione ottimale. Vincenzo Montella e Andrea

Stramaccioni si conoscono bene, si stimano, sono amici e, spesso e volentieri, si confrontano sulle rispettive scelte tecniche. Ad ammetterlo sono stati proprio i due allenatori nel post-partita del match d’andata che, nel risultato finale, sorrise all’allenatore nerazzurro. Saranno pochi, però, i punti di contatto con quella fortunata gara d’andata. Il trentasettenne allenatore romano non si affiderà più alla difesa a tre (nonostante il rientro di Christian Chivu), e difficilmente confermerà il tridente pesante inserendo nel 4-3-1-2 il colombiano Guarin, che torna a disposizione dopo la squalifica per diffida. Milito e Cassano completeranno il reparto avanzato concedendo un turno di riposo a Palacio, impegnato con costanza anche nella partita di Europa League contro il Cluj. Sarà, molto probabilmente, anche la prima volta nell’undici titolare per Mateo Kovacic. Il talento croato, arrivato a peso d’oro negli ultimi giorni del mercato invernale, ha riassorbito completamente la distorsione alla caviglia rimediata nella rifinitura del match contro il Chievo ed è pronto a prendere in mano le redini del centrocampo interista. Se il 24 febbraio è una data cerchiata in rosso sul calendario di tutti i tifosi ne-

Cugini in trasferta di Emanuele Tramacere

razzurri, il posticipo di Firenze non può e non deve essere sottovalutato. Se, infatti, una vittoria potrebbe lanciare i nerazzurri da favoriti verso il derby contro i rossoneri, è altresì vero che una sconfitta porterebbe in dote un doppio risvolto negativo. Innanzitutto, avvicinarsi con una sconfitta alla settimana più mediaticamente esposta della stagione, costringerebbe la squadra a lavorare in un inutile clima di tensione; inoltre, una sconfitta contro una squadra distante in classifica soli quattro punti, permetterebbe alla temibile Fiorentina di riscrivere il proprio nome nella lista delle pretendenti per quell’agognato terzo posto. Vincere aiuta a vincere e con il mirino puntato al Giuseppe Meazza e alla stracittadina di Milano, nessun copione potrebbe essere meglio scritto di una vittoria al Franchi contro una rivale agguerrita nella corsa al terzo posto. Una sfida impegnativa, certo, ma costruita fortemente sul “fattore M”. M come Mister, Andrea Stramaccioni, ma anche M come Milito. Perché basta davvero poco, pochissimo, per trasformare una bella utilitaria in una perfetta fuoriserie.

Miti in frantumi

Purtroppo sempre più spesso sentiamo parlare di doping e il rischio più grosso è quello di arrivare a non stupirsene più. All’urlo di una nuova vittoria o nuovi record, arriva, alla velocità della luce o decenni dopo, quasi sempre un inchiesta per doping. Fa male a tutti, non solo agli appassionati, vedere i miti dello sport sgretolarsi sotto il peso di una sola parola “doping”, sempre più spesso associata alle attività sportive. Non è certo una moda dell’ultima ora, basti pensare, iniziando dal mondo del pallone, ai bombardamenti degli anni ’60 e ’70, dichiarazioni sostenute dagli stessi protagonisti nell’acting out, in primis Ferruccio Mazzola, fratello del più famoso Sandro, che non lesina pesante accuse al mondo del calcio coinvolgendo uomini del calibro di Helenio Herrera che, a suo dire, elargiva all’intera squadra, compresa la riserva, sostanze dopanti per aumentarne le prestazioni in campo. Lo stesso Mazzola attribuisce al doping la causa dei prematuri decessi dei calciatori, allora in forza all’Inter, come Armando Picchi, morto a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale, Carlo Tognin morto per un osteosarcoma, Mauro Bicicli deceduto per un tumore al fegato nel 2001 e tanti altri. Di queste accuse Ferruccio Mazzola, poi querelato dalla società nerazzurra, se ne assunse la responsabilità. Probabilmente la stessa sorte toccò al terzino della Juventus Andrea Fortunato morto, non ancora ventiquattrenne, di leucemia fulminante nel 1995. Purtroppo questa realtà, di cui nessuno ne va orgoglioso ma, forse, in tanti ne fanno uso, non riguarda solo l’Italia e soprattutto non coinvolge solo il mondo pallonaro. L’ultima triste notizia arriva ancora una volta dal ciclismo per, forse, infangare il “Re Leone” Mario Cipollini uno dei corridori più famoso e pagato nel mondo delle due ruote. Il proces-

di Severa Bisceglia so ‘Operacion puerto’ che si sta svolgendo a Madrid coinvolgerebbe anche il nostro corridore toscano, relativamente all’anno 2002, con trattamenti dopanti di Epo, ormoni e anabolizzanti, oltre ai rapporti poco chiari -si farebbe riferimento a presunti pagamenti- che avrebbe avuto con il medico spagnolo Eufemiano Fuentes, principale imputato nel processo. Lo stesso processo starebbe svelando anche il coinvolgimento, nel 2007 e 2008, di Basso e Scarponi oltre al tedesco Ullrich e lo spagnolo Valverde. Ovviamente è subito arrivata la secca smentita del velocista, vittorioso ai campionati del mondo su strada a Zolder, in Belgio, e alla Milano-Sanremo, entrambe nel 2002 – anno contestato- attraverso il suo avvocato: “Accuse assurde, smentisco categoricamente le infondate e assurde accuse mosse al mio assistito. Cipollini è disponibile a verifica ematologia di confronto con le 99 sacche ancora da identificare. I documenti pubblicati non sono in alcun modo riferibili allo stesso Cipollini”. Tra la confusione di numeri telefonici e fax intestati non si sa bene a chi, tra sacche di sangue a disposizione della magistratura spagnola, ma non ancora identificate, ci si augura, unicamente nel bene dello sport sano, che tutto si risolva come una grossa bolla di sapone. Ci lasciano ben sperare le date coinvolte nell’inchiesta: il sequestro delle sacche è avvenuto nel maggio 2006 e Mario Cipollini è sceso dai pedali nell’aprile 2005, un anno prima. Ce lo auguriamo tutti.

POCO SACRO E MOLTO PROFANO Se. Bis. - Una breve considerazione che non ha la pretesa di dissacrare la figura di Benedetto XVI né l’evento della cui portata abbiamo piena consapevolezza, ma sovviene naturale un interrogativo: Perchè le dimissioni del Santo Padre autorizzano Gianni Alemanno, sindaco di Roma, a fare una richiesta straordinaria al Governo italiano di 5 milioni di euro circa per dotare la città di risorse e mezzi straordinari per accogliere nella capitale centinaia di migliaia di fedeli e non, precisando anche – poteva evitare quest’ultima caramella che come sempre nasconde l’amaro - l’u-

tilità di tutelare l’immagine dell’Italia nel mondo? Il papa è un cittadino dello Stato Vaticano e il primo cittadino di Roma la richiesta dovrebbe farla direttamente, e solo, allo Stato Vaticano. Oltretutto coglierebbe al volo una buona occasione per risollevare, seppur parzialmente, le sorti economiche della città creando lavoro, una volta tanto a spese di altri, per 5 milioni di euro circa. Se il dott. Monti ha la facoltà di stanziare tale cifra per le dimissioni del papa perchè non lo fa per quelle famiglie che non hanno solo il problema di arrivare alla fine del mese, ma hanno anche perso il lavoro, la casa e chi più ne ha più ne metta. Meditate gente, meditate.


Venerdì 15 Febbraio 2013

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Gambaro: Balotelli-El Shaarawy è solo questione di tempo Tanti errori dei rossoneri a Cagliari. Amauri-Belfodil potenzialmente imprendibili Berlusconi e per il suo Milan segna poco. Arrivato a Milano per volere di Sacchi, Gambaro capisce subito che l’avventura rossonera non sarà tutta rose e fiori. Sacchi infatti non c’è più e l’estrema fiducia che Fabio Capello ripone in Mauro Tassotti chiude ogni spazio al terzino genovese. Arricchisce il suo palmarese, ma dopo le poche presenze collezionate in 2 anni, e dopo le parentesi in prestito con Napoli Fiorentina e Reggiana, diviene il primo calciatore italiano ad usufruire della ormai celebre sentenza Bosman.

Da piccolo sognava di fare l’attore virgola, ma è finito a fare l’opinionista sportivo. In mezzo vent’anni di calcio e di riflettori puntati, sulla fascia destra dei migliori campi di serie A e serie B. A conti fatti, dal sogno iniziale, non si è poi distaccato più di tanto. Enzo Gambaro, in carriera, ha forse ottenuto meno di quanto il suo talento potesse offrire. Dagli esordi nella Sampdoria, squadra della sua città ma per cui non faceva il tifo da bambino, alla consacrazione con il Parma trascinato in Serie A nella gestione Scala. Gambaro ha un difetto però, che per essere un terzino moderno per

L’ Ospite di Alessandra Caronni

A fine gennaio ha avuto un lungo colloquio con il suo manager Giampiero Pocetta. I due si erano incontrati a Parma per far sapere ai tedeschi dell’Hoffenheim che avrebbero detto no alla proposta. Così l’italobrasiliano resta in gialloblù, rispondendo in sintesi a una propria volontà. Ma anche alla ferma intenzione della società che per bocca del suo amministratore delegato, Pietro Leonardi, aveva dato il la alle trattative. E pensare che questo talento ha iniziato a segnare con continuità solo tredici anni fa, quando venne inserito in una rappresentativa che partecipava al Torneo di Viareggio. Nel marzo del 2000 Amauri viene tesserato come extracomunitario

Gambaro, da ex di entrambe le formazioni che partita si aspetta fra Milan e Parma? Non sarà una partita facile per il Milan anche se, sulla carta, il Parma in trasferta potrebbe sembrare una squadra abbordabile. Donadoni ha messo in piedi una squadra intelligente, quadrata che gioca un buon calcio. Il Milan visto a Cagliari, invece, sembra una squadra lascia ancora qualche dubbio, nonostante abbia a disposizione Mario Balotelli che potrà sicuramente fare la differenza. Un Milan che a Cagliari ha però vissuto un brutta battuta d’arresto

sul piano del gioco. Tutto dovuto giusti per liberare il faraone al tiro, all’assenza di Montolivo? ma ci vorrà tempo. Montolivo è sicuramente il miglior centrocampista che il Milan ha a disposizione. Il problema, tuttavia, è che la forza del Milan in questi ultimi due anni non è mai stato il gioco. Con Ibrahimovic si puntava sulle invenzioni di un singolo, e anche quest’anno si va verso questa direzione con Balotelli ed El Shaarawy. Proprio per questo non credo che sia stata l’assenza di Montolivo, piuttosto alla costante disattenzione sui calci piazzati e sulle difficoltà difensive. Anche a Parma la convivenza forzata fra Amauri e Belfodil sta creBalotelli è un accentratore di at- ando problemi nella gestione di tenzioni, ma in questo suo essere Donadoni… “super”, sembra stia condizionan- Sono due attaccanti simili e per quedo il rendimento del suo compa- sto formano una coppia atipica. Per gno di reparto El-Shaarawy… le difese può essere tutto facile o tutto Secondo me è solo questione di tem- difficile con due attaccanti così. Sia po. Giocano insieme da poco e trova- Belfodil che Amauri, infatti, sono dore i giusti ritmi non è poi così facile. tati sia di presenza fisica in area di riSe prendiamo in considerazione la gore, sia di buone doti tecniche. Tutto gara di Cagliari, inoltre, scopriremo sta nel movimento perché se entramche il 90% delle azioni offensive ros- bi optano per la scelta di stazionare a sonere si sono sviluppate sulla destra. centro area, per le difese sarà molto Chi deve darci la spiegazione di que- più facile marcarli. Se, invece decisto? I giocatori o Allegri? Il risultato dessero di crearsi spazio a vicenda finale, comunque, è che Balotelli do- sarebbero un grosso problema per vrà, giocando al centro dell’attacco tutte le difese e, a maggior ragione, rossonero, cercare di creare gli spazi a quella del Milan che non brilla per

solidità.

Un Parma che però non sta attraversando un buon periodo, dopo un ottima chiusura di girone d’andata. È Donadoni che non riesce a fare il passo decisivo per la sua consacrazione? Sono convinto che Donadoni stia ottenendo il massimo dagli uomini che ha a disposizione. Chiaramente il Parma non ha dei fenomeni in rosa e un periodo di stanca nell’arco di una stagione ci può stare. Credo che Donadoni stia facendo un ottimo lavoro che potrebbe concedergli presto una nuova chance in una squadra di vertice.

più grandi mali del calcio dalla maggior parte delle società… Tutte balle! Se le società sono in crisi è colpa dei propri dirigenti e non dei calciatori che da quella sentenza, finalmente, hanno ottenuto la possibilità di decidere del proprio futuro. Prima della sentenza Bosman le società avevano il 100% del potere sui propri tesserati. Ora però le colpe dei fallimenti (parlando di percentuali) non sono da riversare tutte sui calciatori. Il decreto ha garantito un 20% di potere ai giocatori ma l’80% delle colpe va ai dirigenti delle società che sono stati attirati nel corso degli anni in logiche di mercato fuori portata. Con quella legge si sono perse molte occasioni di migliorare questo Come il Milan…? mondo calcistico, ma se è andata così Come il Milan, come la Roma, ma non è certo per colpa dei calciatori. credo che meriterebbe una nuova occasione e se Allegri dovesse saltare a Chiusura sul match: come finirà? fine stagione perché non potrebbe es- Da ex di entrambe spero in un pasere lui il candidato ideale? reggio. 2-2 sarebbe il massimo con Balotelli a segno e, soprattutto con il Lei è stato il primo italiano a sfrut- ritorno al gol di El Shaarawy. Perché tare la “Sentenza Bosman” per se lo merita essendo già pronto per svincolarsi dal Milan. Una legge giocare in una squadra con ambizioche però è additata come uno dei ni di vittoria internazionale.

Un atto di fede per Calimero Aveva dato la sua ultima parola agli emissari dell’Hoffenheim. Li aveva ringraziati per il forte interessamento. Poi ha scelto di restare in Italia. Breve storia dell’attaccante che tutti vogliono dalla squadra svizzera del Bellinzona: in terra elvetica, anche a causa di un infortunio al ginocchio, gioca solo cinque partite segnando un gol. Così la sua proprietà non viene riscattata. In seguito va in Belgio. Torna in Italia e va a Torino. È il manager Mariano Grimaldi che lo fa restare in Italia. Qui viene acquistato dal Parma nel gennaio del 2001 e subito ceduto in prestito al Napoli, che lo tessera l’11 aprile dello stesso anno. Poi le parentesi sono con Piacenza, Empoli e Messina. Nel 2003 torna in Serie A a Verona con il Chievo. Viene acquistato dal Palermo nell’ultimo giorno della campagna dei trasferimenti del 2006 per di Denis Godeas Il 29 maggio 2008 ciatore” ai Golden Goal del calcio 8,75 milioni di euro più il cartellino viene premiato come “Miglior Cal- 2007-2008. Nel maggio 2008 firma

L’intervista

di Emanuele Tramacere

Chi è Amauri Nato a Carapicuíba, in Brasile, il 3 giugno dell’80, Amauri Carvalho de Oliveira, conosciuto come Amauri è un brasiliano naturalizzato italiano.

un contratto quadriennale da 3,5 milioni di euro l’anno con la Juventus, che lo acquista per la cifra di 22,8 milioni. Il 31 gennaio 2011, nell’ultimo giorno della sessione invernale di calciomercato, viene ufficializzato il suo passaggio in prestito al Parma. Finito il prestito, fa ritorno alla Juventus, che lo mette sul mercato in quanto non rientra nei piani tecnici di Conte. Senza alcuna presenza in bianconero nella stagione 2011-2012, il 24 gennaio del 2012 viene ufficializzato il suo passaggio a titolo definitivo alla Fiorentina. Il 2 luglio sottoscrive un contratto biennale con il Parma con opzione per il terzo, tornando per la terza volta in questa società.

Il suo nome in Brasile è pronunciato Amaurì, che significa Calimero. È sposato con Cynthia Cosini Valade­ res, connazionale conosciuta a Napoli, da cui ha avuto tre figli, ovvero Cindy, Hugo Leonardo e Miley, nati tutti in Italia. Fondamentale, per la sua vita professionale e non, è stato il suo procuratore Vittorio Grimaldi. Amauri è anche finanziatore dell’Istituto per l’infanzia abbandonata del Brasile.


amarcord 6

Venerdì 15 Febbraio 2013

allo stadio Atatürk di Istanbul, pur chiudendo il primo tempo in vantaggio di 3 reti a zero, perderà ai rigori dopo il 3-3 finale. Anche il campionato 2005-2006 sembra iniziare sotto la buona stella, il Milan è in corsa in tutte le manifestazioni, ma alla fine raccoglie il solito secondo posto dietro la Juventus e viene eliminata dalla Champions League dal Barcellona. L’anno successivo va decisamente meglio, dopo la penalizzazione iniziale di otto punti, il Milan conquista il quarto posto in campionato e vince la Champions League, proprio contro la squadra che lo aveva eliminato l’anno prima, allo Stadio Olimpico di Atene il 23 maggio 2007 contro il Liverpool per 2-1 grazie a una doppietta di Pippo Inzaghi. Il 31 agosto dello stesso anno conquista la seconda Supercoppa Europea contro il Siviglia (31), anche in questa conquista c’è la zampata vincente di Pippo Inzaghi,

L’uomo vincente, da calciatore e allenatore, Carlo Ancelotti ha corso per entrambe le squadre, proprio come per entrambe ha studiato mosse e strategie dalla panchina. Inizia nelle giovanili del Parma, con cui esordirà in Serie C, totalizzando 55 presenze e 13 gol. Passando da Roma, squadra con cui esordirà in

Serie A, arriva al Milan nel 1987 per 5,8 miliardi di lire e, nei cinque anni in rossonero, vince praticamente tutto: due scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, due Supercoppe europee e una Supercoppa italiana. Il centrocampista Carletto Ancelotti vanta anche 26 presenze in Nazionale e un gol segnato proprio nella partita d’esordio il 6 gennaio 1981 in Olanda-Italia pareggiata 1-1. Partecipa ai Mondiali di Messico 1986, agli Europei 1988 in Germania (disputando 4 partite) e ai Mondiali di Italia 90 giocando solo 3 partite. Chiude la carriera da calciatore vincente, l’hanno del suo secondo personale scudetto in rossonero, e con una doppietta nell’ultima partita giocata contro il Verona, vinta 4-0. La carriera di allenatore inizia nel 1992 davanti al grande pubblico come vice di Arrigo Sacchi nella Nazionale italiana. Nel 1995 allena la Reggina in Serie B portandola prima al quarto posto e l’anno successivo in Serie A. L’anno dopo torna a Parma da allenatore, dove si fermerà due anni. Il primo anno

porta i ducali alla qualificazione ai preliminari di Champions League, nessun altro è riuscito in questa impresa, e alla qualificazione alla Coppa UEFA l’anno successivo. Arriva sulla panchina rossonera, passando da quella bianconera della Juventus, il 5 novembre 2001. Ancora una volta con il Milan proverà a vincere tutto ma con non molta soddisfazione d’intenti. Arriva subito la vittoria nella finale di Champions League, 28 maggio 2003 finita 3-2 dopo i ri-

sono andati a segno anche Marek Jankulovski e Kaká. A dicembre dello stesso anno vince anche la sua prima Coppa del mondo per club a Yokohama, trofeo vinto anche da giocatore, contro il Boca Junior per 4-2. L’anno successivo ancora un personale primato, questa volta negativo: il Milan conclude il campionato fuori dalla zona Champions League. L’anno successivo, nonostante un avvio che lasciava pensare bene, chiude il campionato al terzo posto fallendo anche la qualificazione agli ottavi di finale di Coppa UEFA. L’ultima giornata di Serie A 2008-2009 Carlo Ancelotti, l’uomo con maggior numero di presenze sulla panchina rossonera dopo Nereo Rocco, dichiara ai giornalisti di aver deciso, in accordo con la società, di scrivere la parola fine, dopo otto anni, al rapporto con il Milan. Il calciatore Ancelotti nella sua carriera ha vinto comunque tanto: 4

di Severa Bisceglia

Coppa Italia con la Roma, 3 Campionati italiani (1 con la Roma e 2 con il Milan), 1 Supercoppa italiana con il Milan, 2 Coppe dei Campioni con il Milan, 2 Supercoppa UEFA e 2 Coppe Intercontinentali sempre con il Milan. Anche da allenatore ha portato a casa trofei importanti: 1 Coppa Italia, 1 Campionato italiano, 1 Supercoppa italiana, 2 Champions League, 2 Supercoppa UEFA e 1 Coppa del mondo per club con il Milan. 1 Coppa Intertoto con la Juventus. Con il Chelsea, invece, ha vinto 1 Comunity Shield, 1 Campionato inglese e 1 Coppa d’Inghilterra. Non sono mancati neppure i trofei personali: 2 Oscar del calcio AIC come miglior allenatore (2001 e 2004), 2 Panchina d’Oro consecutive (2002-2003 e 2003-2004), Allenatore dell’anno UEFA nel 2003, Allenatore dell’anno World Soccer sempre nel 2003 e Miglior allenatore dell’anno IFFHS nel 2007.

gori, proprio contro la Juventus, sua ex squadra, all’Old Trafford di Manchester e subito dopo la Coppa Italia contro la Roma, altra ex. L’anno successivo inizia con la vittoria in Supercoppa europea contro il Porto e finisce con la conquista dello scudetto. Anche l’anno dopo inizia bene, vittoria in Supercoppa italiana, ma finisce con la sconfitta più umiliante della sua carriera perdendo la finale di Champions League, il 25 maggio 2005, contro il Liverpool

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Venerdì 15 Febbraio 2013

La Juve scappa di nuovo La Juve ride. Napoli e Lazio non si fanno male all’Olimpico e i punti di vantaggio sui partenopei tornano a essere uno sciroppo tonificante in prospettiva futura. La Vecchia Signora ha sfidato e vinto contro la Fiorentina, in una gara nata sotto il segno del veleno, però alla fine si è intascata con pieno merito un bel successo spedendo a casa il sindaco viola Renzi con le cosiddette pive nel sacco. Domani, comunque, Pirlo e compagni saranno sottoposti all’ennesima prova del nove affrontando all’Olimpico una Roma sempre più in crisi fortemente alla ricerca di quella vittoria che manca ormai da cinque turni. Zeman è stato cacciato ma la Roma vista a Genova con la Samp

Campionati esteri di Luigi Sada

Rientra Falcao dopo lo stop di due settimane ma l’Atletico Madrid stecca nel derby col Rayo Vallecano concedendo semaforo verde al Barcellona che porta a dodici punti il vantaggio in classifica dopo la goleada (6-1) col Getafe con Messi che va segno per la tredicesima volta consecutiva. In Liga succede questo. E non è una novità Il Barca

è sembrata la fotocopia di quella del boemo, cioè senza testa, senza cuore. Buffon avverte:”Occhio alla Roma, i suoi campioni possono colpirci in qualsiasi momento”. Chi colpisce sempre è di sicuro Balotelli. SuperMario, sia pure su calcio di rigore, ha fatto strappare al Milan un importante pareggio all’Is Arenas col Cagliari, risultato accettabilissimo specialmente se si analizza a fondo il tasso di forma attuale messo in evidenza dagli isolani nelle ultime prestazioni. Stasera il Milan affronterà il Parma, conscio delle difficoltà della gara, dal momento che i ragazzi di Donadoni, dopo la brusca frenata del Tardini con il redivivo Genoa, hanno assolutamente bisogno di un risultato

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Il campionato di Laura Tangari

positivo. Vedremo se Balotelli ci regalerà qualche perla cancellando l’autogol della scorsa settimana con la multa di Linate. Domani alle 18 sarà la volta del Palermo che andrà a far visita a un Chievo piuttosto giù d’umore in considerazione della sconfitta di San Siro con l’Inter. Domenica pomeriggio toccherà poi al Napoli ad incrociare le armi con la Sampdoria una delle formazioni più in forma del momento. Difficile, se non proibitiva, la trasferta serale dell’Inter a Firenze con i viola di Montella e con l’ombra di Jovetic che potrebbe diventare nerazzurro a fine stagione Lunedì sera chiuderà la Lazio al Franchi contro il Siena di Iachini sempre più deciso a fare un altro sgambetto a una grande.

SENZA Gioca a tennis il Barcellona NIGERIA MAL D’AFRICA In Ligue 1 allunga il PSG di Ibra

ha ormai in pugno la vittoria finale fatto perdere il match col Granada, naco. I bavaresi fanno quaterna con e di conseguenza può guardare con pesa ancora parecchio. Malaga cor- lo Shalcke 04 con due gol di Alaba, serenità al prossimo appuntamen- saro a Valencia col Levante con due Gomez e Schweinsteiger.Il Borussia to di Champions del giorno 20 col Milan. Il Real di Mourinho, reduce dal passo falso col Granada, torna invece al successo liquidando con un secco poker il Siviglia. Cristiano Ronaldo fa una tripletta ma l’autogol della scorsa settimana, che ha

ETO’O: VOGLIONO UCCIDERMI

“I dirigenti della federazione voglio attentare alla di Bianca Elton Ara mia vita” questa la denuncia choc di Samuel Eto’o (nella foto), attaccante dell’Anzhi e della nazionale del Camerun, a danno dei dirigenti della sua federazione. Il giocatore teme per la sua vita, in nazionale vive sotto scorta con un poliziotto che dorme davanti alla sua porta, “Non lo faccio per snobismo ma per la mia sicurezza” - tiene a precisare, e continua - “Non metto mai la maglia della nazionale che ci dà la federazione, la chiedo direttamente allo sponsor. Non mangio con i miei compagni di quadra per evitare che mi mettano del veleno nel cibo”. L’ex attaccante dell’In-

ter e Barcellona da oltre un anno vive male il rapporto con le istituzioni calcistiche del suo Paese, accusate di incompetenza e corruzione. L’ultima convocazione della sua nazionale, per l’amichevole Camerun-Tanzania, l’ha disertata ufficialmente per infortunio e nel novembre 2011 ha guidato una contestazione, in occasione di una partita in Algeria, contro il mancato pagamento degli stipendi e premi. punita, poi, con una sonora squalifica. Il calciatore ci va giù ancora più pesante: “Queste vecchie persone ci hanno truffato a sufficienza. Invece di gestire il calcio nell’interesse generale, sono interessate solo a false missioni, viaggi di prima di prima classe e conti bancari non tracciabili in Europa”.

reti di Isco, con i cugini valenciani che vendicano la sconfitta andando a vincere a Vigo col Celta grazie alla rete di Valdes. In Francia allunga il passo il Psg che travolge il Bastia al Parco dei Principi per 3-1 con Ibra che ci mette lo zampino su calcio di rigore. Le immediate inseguitrici dei parigini frenano mica male. Il Lione, sotto la neve, paga dazio in casa battuto dal Lille mentre il Marsiglia non va oltre il pareggio a Evian. Ottimo Ajaccio che dopo il successo col Lione si ripete in Corsica superando il Bordeaux per 1-0. Non si ferma in Bundesliga il Bayern Mo-

Dortmund, inseguitore, va al tappeto perdendo clamorosamente in casa per 1-4 con l’Amburgo facendo un favore, per modo di dire, al Bayer Leverkusen che pareggia a Manchengladbach con un pirotecnico 3-3. Poker anche del Werder Brema che stende lo Stoccarda davanti al proprio pubblico. In Premier League cade ancora il City orfano di Balotelli. La squadra di Mancini ne incassa tre dal Southampton. Lo United ne approfitta superando per 2-0 l’Everton con reti di Giggs e Van Persie che va a quota 19 nella classifica dei bomber.

La Nigeria è campione d’Africa. La squadra di Stephen Keshi, tra l’altro il giorno dopo dimissionario per protesta nei confronti della federazione nigeriana e poi ritornato sui suoi passi, ha battuto in finale a Johannesburg il Burkina Faso per 1-0 grazie alla rete siglata Mba nella fase centrale della gara. La Nigeria rileva lo scettro di campione dallo Zambia vincitore dell’edizione dello scorso anno. IL Burkina Faso è l’autentica rivelazione del torneo avendo, durante il cammino verso la finale, eliminato prima il Togo di Adebayor, poi il Ghana ai calci di rigore dopo i tempi supplementari. La Nigeria ha faticato parecchio per avere la meglio sul Burkina Faso e alla fine è prevalsa la maggior esperienza in campo internazionale rispetto agli avversari

Coppa d’Africa di Daniela Veronese

che avevano quale uomo di punta Pitroipa. La Nigeria era stata invece bravissima a eliminare i favoriti della manifestazione, cioè gli Elefanti della Costa d’Avorio guidati da Drogba, battendoli nei quarti per 2-1. Nella finalina per il terzo posto il Mali ha

battuto il Ghana per 3-1. Delusione, come è noto, per l’uscita di scena anticipata di Algeria, Marocco, Tunisia e Zambia, oltre agli organizzatori, i Bafana Bafana del Sud Africa.


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Venerdì 15 Febbraio 2013

i Club

di Giovanni Labanca Era idea comune, forse ancora oggi, che il calcio fosse una disciplina prettamente maschile, ma le donne, che hanno fondato il primo club tutto rosa in Italia, hanno voluto sfatare questo dogma. Il Club viene fondato, non per caso, il 5 febbraio 1971 giorno di Sant’Agata patrona delle donne. Non è casuale neppure

Milan Club Femminile “STELLA” Saronno

(Associazione Italiana Milan Club) e nell’A.N.F.I.S.S.C. (Associazione Nazionale Femminile Italiana Sostenitrici Squadre Calcio). Le “Stelline” di Saronno sono molto attente alle problematiche sociali, nei trentasei anni di vita del Club, infatti, hanno sostenuto diverse associazioni organizzando numerose feste, tombolate, tornei di carte e tutto volto unicamente alla beneficenza. Alcuni ricorderanno la bambina montene-

il primo consiglio direttivo del club

il nome “Stella”, la cui sede è a Saronno in via Parini 56, scelto nella speranza di vedere presto la prima stella sulle maglie dei loro beniamini, non si è fatta attendere tantissimo, è arrivata nel 1978, conquista del decimo scudetto rossonero. Nei primi dieci anni le pioniere di questa iniziativa, in testa la presidentessa Tina Prandina, hanno faticato non poco per farsi largo in un mondo di maschi, allora più di oggi, ma la loro caparbietà e tenacia ha dato i meritati frutti, oggi contano una giusta posizione nell’A.I.C.M.

grina che Savicevic aveva preso a cuore, con lui le “Stelline”, ma che non sono riusciti a salvare. Altre particolarità contraddistinguono questo gruppo tutto rosa: nel 1974, annata di austerity, sono partite da Saronno per lo Stadio San Siro con un carretto per vedere la partita del loro Milan. Non si sono perse d’animo neppure negli anni tristi dei diavoli, compresa la Serie B, seguendo la squadra del cuore anche in trasferta: a Manchester contro la Juventus - conquista della sesta Champions League -, alla finale per-

sa a Istambul, ad Atene - settima Champions League conquistata - e non sono mancate neppure a Tokio per gioire con i loro Campioni del mondo. L’obiettivo principale delle “Stelline” è stare insieme divertendosi ad organizzare feste e iniziative benefiche. Un gruppo molto attivo che ha partecipato anche al concorso di Miss Tifosa più bella d’Italia, vincendo l’edizione lombarda per due anni consecutivi e arrivando seconde all’edizione nazionale del 1999 e vincendo, con la “Stellina” Marika Colombo, l’anno successivo. Tantissimi auguri al Club che il 5 febbraio scorso ha compiuto 42 anni di attività festeggiando il venerdì successivo davanti a una profumatissima pizza, ovviamente erano tutte presenti. Questo il Consiglio del Milan Club Femminile Stella Saronno: presidentessa Tina Prandina, vice pres. Pina Rossi Giribaldi, Aldina Garzoglio e Nerea Giribaldi, segretaria Adele Fugazzi, addetta stampa Marica Copreni. Consiglie-

ri: Giuseppina Pagelli Banfi, Rosangela, Canti, Guglielmina Grassi, Rosangela Busnelli, Rosaria Santagata, Rosanna Rigamonti. Tutte molte attive nella vita del Club.

Sito: www.milanclubfemminilestella.it Per adesioni: info@milanclubfemminilestella.it

Febbraio 2013: 42 anni di club

Perché un Club Femminile? di Miriam E. Costa

Perché vivere il tifo in un club… ma soprattutto perché un club femminile? Per chi come me è praticamente “nata” con la tesserina della nostra associazione in mano (mia nonna la

integrante del mio quotidiano… Spesso però mi domandano come mai il nostro gruppo è rimasto negli anni vivo ed attivo, mentre altre realtà sono andate piano piano a scemare. Il “segreto” è semplice e consiste nello star bene insieme… Siamo un gruppo molto unito

2008: la nostra annuale festa del club con due ospiti speciali, la coppa intercontinentale e mister Ancelotti

nella giornata di austerity le stelline vanno allo stadio col carretto...!!!

fondò nel lontano 1971 e mia madre anche se composto da persone la porta avanti tuttora) il club è parte con lavori, passioni e stili di vita assai diversi tra loro, come diverse sono le nostre età, infatti partiamo dalle bambine fino ad arrivare alle nostre fondatrici ormai in età da pensione... senza saltare nemmeno una generazione…

Champions - Europa League - Serie A TIM su MAXI schermo - diretta PREMIUM

Ed anche se siamo nel 2013 alcuni uomini vedono ancora il tifo femminile come un tifo “minore”, pensano a noi come tifose impreparate, che non capiscono ciò che guardano, e quando si accorgono che non solo sappiamo cos’è un fuorigioco ma che possiamo anche zittirli correggendo i loro errori su regolamenti, storia del calcio e aneddoti vari per noi è sempre una gran soddisfazione… Anche nella visione della partita la differenza uomo-donna si fa vedere nettamente… a differenza dei nostri colleghi maschietti noi cerchiamo sempre di difendere i nostri giocatori sia nei momenti belli ma soprattutto nei momenti di difficoltà e nelle sconfitte… forse è il nostro istinto da “mamme” che viene fuori… e questo non vuol dire che non ci arrabbiamo e non ardiamo di passione per i nostri colori, anzi forse siamo più agguerrite di molti uomini, il nostro è solo un modo diverso di vedere il calcio, il tifo e lo stare insieme… per noi il tifo è come la vita in famiglia… nel bene e nel male sempre unite… e pronte ad accogliere nuove “sorelle”… ed è così che nel lontano 1971 una trentina di donne partì per una nuova ed impervia avventura… un’avventura che dura da ben 42 anni e che ci ha viste aumentare di anno in anno… il cielo è rossonero e con sempre più “stelline” che lo illuminano…


Venerdì 15 Febbraio 2013

L’Angolo

di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com

Juventus, avanti tutta Inter, quasi da rifare

Napoli, secondo posto alla portata La Juventus migliora la sua posizio- di essere tornata la squadra tosta e ne in classifica, Il Napoli ha lasciato quadrata di sempre. Il Napoli ha poscappare via una buona occasione che possibilità di vincere lo scudetper restare in scia e le cosiddette to, ma ne ha molte di più di arrivare aspiranti al terzo posto hanno pa- seconda considerando che la Lazio gato una rosa di giocatori scarsi e non mette in campo continuità. E senza grandi ricambi. Il Napoli gioca comunque con continuità ammirevole e, rispetto al passato, pare aver acquisito una regolarità di livello. Cavani sfrutta al meglio ogni occasione per confermare un’immagine all’altezza della sua clausola di rescissione. Continuando a giocare così le pretendenti al suo cartellino, e quindi ad Antonio Conte un ingaggio record di circa dieci milioni l’anno, non l’Inter? I nerazzurri hanno un promancheranno di sicuro. Chelsea, blema, quello di non essere riusciti Real Madrid e City non perderan- a fermare il dio fuggente del temno l’occasione per mettere in piedi po. Dopo la vittoria allo Juventus un’asta per il giocatore e non certo Stadium, il patatrac. Non certo per per la clausola fissata a 62 milioni. colpa di Stramaccioni, un allenatore La Juve ha giocato benissimo contro le cui idee non sono confortate dalla la Fiorentina dando l’impressione dirigenza di corso Vittorio Emanue-

le. Rocchi, Schelotto e Kuzmanovic sono tre giocatori che se il settore giovanile di qualsiasi società non ne sfornasse almeno quattro o cinque l’anno andrebbe chiuso. Il successo con la Juventus ha ingannato e illuso i più ingenui. Dopo cinque mesi di campionato gli over trenta, nell’Inter abbondano, hanno il bisogno vitale di non giocare tutte le partite e non dovrebbero avere il compito di concedere fiducia a Stramaccioni e preparagli una squadra per il futuro, sarebbe un crimine calcistico. Senza sospettare che dietro le assenze di Milito ci possa essere uno dei tanti casi famosi all’Inter quando decidono la cosiddetta spalmatura del contratto. La Roma manda via Zeman perchè troppo zemaniano, e cosa si aspettavano Sabatini e Baldini? Per concludere Milan e Balotelli, un argomento da mal di fegato per i tifosi dell’Inter, che non hanno gradito il suo ritorno, e per il City che ha perso, senza di lui -anche part time -, quattro punti in due giornate. Giocate deliziose, passaggi gol, tiri in porta e una rete di difficile realizzazione per la difficoltà di coordinarsi negli spazzi stretti dell’area piccola. I due rigori realizzati li ha battuti alla solita maniera e se in tutta la carriera, tra primavera dell’Inter, prima squadra dell’Inter, City, da aggiungere a questo punto anche il Milan e nazionale, non ne ha sbagliato nessuno, un motivo ci dovrà pur essere.

LO “SPORT” CHE FA MALE Cosa sta diventando il calcio? Allenatori che dimenticano le regole base della più elementare educazione, almeno quella sportiva dovrebbe essere costantemente sul campo, come la palla. Calciatori che si concedono esternazioni, senza sottovalutare il comportamento a volte poco ortodosso in campo, poco gratificanti per uno sport così seguito e che dovrebbe dare l’esempio di sportività e rispetto delle regole. Ormai anche gli allenatori hanno perso ogni controllo. Delio Rossi, nel finale della partita contro la Roma, nonostante il risultato che metteva comunque al sicuro i blucerchiati, alza il dito medio verso Burdisso guadagnandosi una meritata squalifica per due turni e una multa dalla società. Non sovviene neppure la saggezza dell’età e, come un ragazzino, ha provato a negare l’evidenza dimenticando che le partite vengono riprese e registrate da decine di ‘occhi: “Non ho fatto nessun gestaccio. Sono cose di campo, che succedono, c’è un po’ di nervosismo, un po’ di tensione, ma finisce al 90°”. Si, tutto finisce al triplice fischio finale, anche i pugni dati al proprio giocatore Ljajic, quando allenava la Fiorentina, che gli costò l’immediato allontanamento dalla società viola. I calciatori ci hanno abituati, senza però essere condivise, ad esternazioni poco diplomatiche e nervosismo sul terreno di gioco. Claudio Marchisio, se pensiamo che il suo soprannome è “il Principino”..., in una intervista ha dichiarato la sua antipatia per i colori partenopei: “Se c’è qualche calciatore che mi suscita una sana vena di antipatia? Non

qualche faccia in particolare, ma una squadra, soprattutto dopo le finali di Coppa Italia e Supercoppa: il Napoli. Quando me li trovo di fronte, scatta qualcosa”. Dove è finita la diplomazia? La Juventus sul proprio sito, in occasione dell’incontro tra le mura domestiche con la Fiorentina, si ispira a Dante per il pensiero di benvenuto alla squadra ospite: “Qui troverete l ’ In f e r n o. La Fiorentina ha iniziato il campionato in Paradiso, ora si trova in zona Purgatorio: per loro sabato lo Juventus Stadium sarà un Inferno, lasciate ogni speranza voi che entrate”. Se questa citazione la si leggeva su qualche s t r i s c i on e allo stadio poteva anche risultare simpatica, avrebbe, quanto meno, dimostrato un minimo di cultura della tifoseria.

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di Severa Bisceglia

Esternata, in modo così plateale, da una società sportiva suscita non poca preoccupazione. Non ultimi, sicuramente in ordine di importanza, i cori offensivi della Curva Nord a San Siro in occasione del posticipo serale di Inter-Chievo Verona, rivolti a Mario

Delio Rossi

Balotelli. Questo non è sport e non è neppure calcio.

SERIE A classifica virtuale

Anelli Auto Due Viale Italia 21/25 20094 Corsico (MI) Tel. 02-4404142

Anelli Auto Due (service) Via F. Gioia 52 20090 Trezzano sul Naviglio (MI) Tel. 02-4457701

Se. Bis. - Stando alla classifica virtuale, senza gli errori arbitrali, la Juventus sarebbe sì in testa alla classifica, seppur con un punto in meno (54 invece di 55) e fin qui nulla cambia, ma con un punteggio che metterebbe ancora più al sicuro, se mai ce ne fosse bisogno, i bianconeri dal momento che il Napoli dovrebbe trovarsi a meno 8 (46 invece di 50) dalla capolista. Se riformulassimo oggi la classifica, in vista di errori arbitrali, la stessa cambierebbe soprattutto per quanto riguarda la zona Champions League. L’Inter resterebbe terza in classifica a 43 punti (non ha subito errori arbitrali), il 4° piazzamento sarebbe della Fiorentina, oggi sesta in classifica con una differenza di +2 punti, 5° la Roma a cui hanno negato cinque punti, 6° il Catania che si ritrova con un punto in più, la Lazio sarebbe solo 7° (stando alla classifica virtuale si ritrova con sette punti in più e il Milan scenderebbe al 10° posto, dopo Parma (-3) e Udinese (+2) con ben undici punti in meno rispetto agli attuali 43. In zona retrocessione la classifica virtuale risulterebbe poco influente su quella reale: Palermo 21 punti invece di 18, Siena 20 invece di 18 e il Genoa avrebbe 19 punti invece dei 22 attuali.


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Venerdì 15 Febbraio 2013

Fantamercato

Cavani verso il Real 56 milioni. E’ questa la cifra fissata dal Real Madrid per strappare Edinson Cavani al Napoli. A De Laurentiis luccicano gli occhi, a Mazzarri no. Lasciar andar via il Matador dicono tutti che sia una pazzia. Anche se nelle casse Edinson Cavani partenopee entrerebbe un bel gruzzolo di quattrini che servirebbero per rinforzare la squadra nella prossima stagione. Insomma, qualcuno sta già giocando al lotto sulla ruota di Napoli il numero sette, la maglia del bomber uruguagio. Gli spagnoli restano in attesa di una risposta, che potrebbe non arrivare mai, soprattutto se si considera la possibile rivoluzione del popolo biancazzurro se questa cessione eccellente andasse in porto. Intanto l’Inter. senza grandi clamori, ha vinto la corsa a due (ndr:

Napoli) sul sampdoriano Icardi. L’argentino arriverà a fine stagione e l’Inter pagherà al club ligure 12 milioni più un bonus. A fine campionato dirà addio alla Beneamata, Milito. Il Principe tornerà a casa, in

Argentina, andando ad indossare i colori del Racing Avelaneda. Andrà via pure Dani Alves con destinazione Cina mentre Maludà saluterà il Chelsea per accasarsi al Flamengo. Il Bologna, nel frattempo, ha messo le mani su Valdifiori dell’Empoli il cui costo del cartellino si aggira sui cinque milioni, euro più euro meno. Il Borussia Dortmund ha

di Luigi Sada

invece chiesto al Parma, Belfodil. Altra carne sul fuoco riguarda il City che dovrebbe lasciar libero David Villa, verso l’Atletico Madrid. Ma attenzione: di mezzo potrebbe esserci Falcao, giocatore che piace tantissimo a Mancini, il cui costo è però da capogiro. Lo United potrebbe rilevare Lampard dal Chelsea mentre Figueroa, ex Genoa, ha già preparato le valige per la Grecia andando a rinforzare l’attacco del Panathinaikos. Infine, ancora Inter. Il club nerazzurro non molla la presa su Jovetic. Il montegrino pare voglia andar via da Firenze e l’Inter ha pronto per lui un bel contratto, l’aggiunta di un paio di giocatori, vedi Palacio e Alvarez. Partita a due, fra Inter e Juve per il blucerchiato Obiang. Marotta sta facendo il possibile per portarlo a Torino ma l’Inter tiene duro.

LA JUVE ASFALTA IL CELTIC La Juventus ha praticamente ipotecato il passaggio del turno in Champions in modo egregio ed indolore espugnando il Celtic Park con un sonoro 3-0. Nella partita di ritorno potrà limitarsi semplicemente a contenere eventuali esuberanze degli avversari, ammesso che ve ne siano, risparmiando energie per la corsa finale in campionato e il proseguo verso la conquista della Coppa dalle grandi orecchie. Lo stesso Bonucci potrà giocare con serenità, ormai “T’ammazzo” se l’è già beccato dal suo tecnico. Bravissimo l’allenatore bianconero, grande motivatore, che ha preteso da tutti i suoi uomini la massima concentrazione fino al triplice fischio finale su un campo dove anche il Barcellona ha sudato le proverbiali sette camicie, perdendo. I quarti di finale sono alla porta e la squadra è pronta a ‘marciare’ nell’impresa Champions che manca dal secolo scorso. Una Juventus brava a impostare, sin dall’inizio, una partita sul contropiede e che ha confermato i punti affidabili nel gruppo, a partire da

Matri (nella foto), che prosegue nel suo stato di grazia rendendosi sempre più indispensabile, proseguendo con gli uomini “pilastro” come Pirlo, Vidal e Vucinic. Contro questa Juventus nulla hanno potuto fare gli scozzesi di Glasgow, pur dimostrando una sana reazione, che non ha portato alla segnatura di un solo gol.. Questa vittoria da morale e stimoli ai bianconeri

che si dicono pronti a non abbassare la guardia, nonostante il netto risultato, nella partita di ritorno come dichiarato dal capitano Gigi Buffon: “Ora siamo sereni? Troppa serenità non mi piace e penso che non possa far bene. Dobbiamo avere la giusta combattività, perchè questa si ripercuote anche in campo. Abbiamo fatto un grande passo in campo ma non diamo nulla per

di Severa Bisceglia scontato”. Il portiere bianconero fa anche una breve analisi della gara: “Se uno non ha visto la partita può farsi un’idea sbagliata di quanto è accaduto in campo. Siamo stati bravi e fortunati negli episodi, che ci hanno premiato. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno è un segnale positivo il fatto che abbiamo capitalizzato praticamente tutto”. Anche Arturo Vidal dichiara la massima concentrazione, nonostante il risultato: “E’ stata una bella partita, un risultato che ci fa stare tranquilli. Ma mancano ancora 90 minuti dove dobbiamo continuare in questo modo. Abbiamo preparato bene la partita, sapevamo che erano molto forti dal punto di vista fisico e sulle palle inattive, ma credo che siamo stati molto bravi e lo si è visto sul campo. Il risultato forse fa pensare che la partita è stata facile, ma in campo non è stato così”. Sugli altri campi il Manchester United ha strappato un prezioso pareggio a Madrid con il Real (1-1), pareggio anche tra Shakhtar e Borussia Dotmund (2-2).

Domina e rischia il PSG Lucas colpisce un palo e Ibra si fa espellere

Ibra fa un bel guaio al Mestalla in dirittura d’arrivo di Valencia-Psg. Lo svedese sferra un calcione a Guardado, si becca il rosso e finisce anzitempo negli spogliatoi giocandosi il match di ritorno del Parco dei Principi. Non bastasse questo, Ibra e compagni hanno regalato una pugnalata fuori programma a Carletto Ancelotti a una manciata di minuti dal fischio di chiusura concedendo agli spagnoli di realizzare il gol della bandiera con Rami che riapre, in pratica, il discorso qualificazione dopo il doppio vantaggio conquistato nella prima fase della gara con Lavezzi e Pastore. E pensare che il Psg avrebbe potuto mettere un sigillo definitivo sul passaggio ai quarti solo se Lucas non avesse colpito sfortunatamente il palo sullo 0-1 e fallito da pochi passi un gol già fatto neutralizzato da Guaita sia pure con qualche difficoltà. Valverde, mister degli spagnoli, era… verde di rabbia perché i suoi ragazzi effettivamente non sono stati mai in partita. Ma il calcio è fatto così. Si nutre di queste cose fuori programma e dopo un lungo dominio dei francesi è arrivata puntuale la rete di Remi a rovinare la serata ad Ancelotti. Pastore e compagni hanno creato in più di una circostanza un contropiede velenoso per il Valencia ma alla fine, come sempre, conta il risultato finale. In sintesi, non solo sulla carta, il Psg è apparso più forte dell’avversario. Ancelotti possiede veramente una rosa formidabile che gli regala tutte le garanzie possibili non solo in Champions ma pure in campionato dove la squadra sta prendendo il largo distanziando progressivamente

in classifica il Lione e il Marsiglia le uniche formazioni capaci di tenere il passo dei parigini fino a qualche settimana fa. Il prossimo 6 marzo a Parigi potrebbe essere una passeggiata per Sirigu e compagni pur orfani di Ibra. Ma nel calcio meglio non dare mai nulla per scontato.

Javier Pastore

di Laura Tangari


Venerdì 15 Febbraio 2013

Basket

di Beppe Vigani

La Coppa Italia se n’è andata e con lei anche un’EA7 da dimenticare. Brutta prestazione della squadra di Sergio Scariolo che, grazie anche all’arrivo di Marques Green, era riuscita a infilare quattro vittorie consecutive in campionato. Contro Varese, nel match più interessante dei quarti di Coppa Italia, il quintetto milanese si è sciolto come neve al sole: una situazione inspiegabile, che neanche i fantasmi del Forum sono riusciti a scoprire. E’ come una fotografia nitida a colori, che a certo punto diventa sfuocata, quasi illeggibile. La quarta giornata di ritorno di Serie A non dà tempo a Milano di prendere respiro, poiché domenica sera li aspetterà l’Acea Roma. La squadra di Marco Calvani ha ben figurato nella Final Eight del Forum, dove alla prima partita ha eliminato Cantù. I capitolini sono quinti in classifica, due punti più di Milano, ma sfoggiano un basket più edificante. Le ultime apparizioni, anche in campionato, nonostante arrivi dalla sconfitta interna con Reggio Emilia. Sette giorni prima, però, i romani ave-

Si ricomincia dalla Capitale Coppa Italia da dimenticare, l’Armani riprova in campionato vano espugnato Cantù. Uno dei giocatori più importanti di Roma è Phil Goss. Playmaker dal tiro mortifero, che fa girare la squadra come un orologio. Da tre ha un ottimo feeling: 41,2%. Buono, anche se non eccezionale, da 2: 42,6%. L’uomo di Washington non è da meno negli assist con 3,1 di media, mentre cattura 3,3 rimbalzi a partita e ruba 1,8 palloni di media. Jordan Taylor è l’alter ego di Goss. Più incisivo da due (47%), mentre è molto più impreciso da tre con il 24%. Rispetto al suo collega è meno dinamico, ma è più passatore: 3,7 assist a incontro. Bobby Jones è un’ala di ottimo talento. Ha girovagato l’Nba senza trovare la sua giusta collocazione. Buon rimbalzista (4,6 palloni a partita), ma dalla distanza non lascia di stucco: 37,7% da due e 26,5 da tre. Un giocatore che Roma si sta tenendo stretto è sicuramente Luigi Da Tome. E’ sicuramente il miglior giocatore italiano del nostro torneo. L’ala di Montebelluna ha caratteristiche importanti: pericoloso tiratore, ottimo rimbalzista e le-

‘Foto di Savino Paolella 2013’

Luigi Da Tome ala dell’Acea Roma

GUIRLANDE D’HONNEUR A MILAN E INTER

che si svolgono nei 5 Continenti. Le sedi del Circuito Internazionale “World FICTS Challenge 2013” sono: Barcellona (Spagna), Istanbul (Turchia), Hanoi (Vietnam), Rio de Janeiro (Brasile), Guayaquil (Ecuador), Tashkent (Uzbekistan), Matera (Italia), Haifa (Israele), Kazan (Rep. Tatarstan), Kampala (Uganda), Lipetsk (Russia), Liberec (Rep. Ceca), Los Angeles (USA), Milano (Italia). Pechino (Cina) ospiterà un evento “clou” organizzato in collaborazione con il BODA (Beijing Olympic Development Association). “Sport Movies & Tv” - all’insegna del motto “FICTS Is Culture Throu-

gh Sport” - è organizzato dalla FICTS (Fédération Internationale Cinéma Télévision Sportifs, a cui aderiscono 113 Nazioni) riconosciuta dal CIO - Comitato Internazionale Olimpico. La Federazione è presieduta dal Prof. Franco Ascani, Membro della Commissione Cultura ed Educazione Olimpica del CIO. Il Festival, assegna annualmente la “Guirlande d’Honneur” - la massima onorificenza della FICTS riservata a quei personaggi del cinema, della TV e dello Sport che si sono distinti in una significativa azione di promozione dei valori culturali ed etici attraverso il movimento sportivo (nella foto Javier Zanetti e Filippo Inzaghi). L’evento, che si colloca nell’ambito del Progetto EXSPORT 2015, si svolge in collaborazione con il CIO, l’UNESCO, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del CONI, del Comitato Paralimpico Italiano, della FIGC, di EXPO 2015, del Comune e della Provincia di Milano, dell’AC Milan e della FC Internazionale, , si articola in 150 Proiezioni, 8 Meeting, 2 Workshop, 4 Mostre, 2 Conferenze Stampa, 4 Eventi collegati, 30 Premiazioni di ospiti internazionali. E’ prevista la partecipazione di 230 giornalisti nonché la presenza di 200 canali televisivi sportivi che parteciperanno all’as-

S chw a z e r pronto a marciare

Se. Bis. - L’altoatesino, protagonista della triste vicenda di doping agli ultimi giochi Olimpici torna a parlare di sport e della sofferenza causata agli altri, oltre che a se stesso, con la sua iniziativa di cui si assunse l’intera responsabilità non escludendo un ritorno una volta scontata la squalifica: “Non ho più marciato dopo quel 30 luglio, ho bisogno di tempo per metabolizzare. Ci vogliono altre cose ora, ho pensato tanto alla marcia in questi anni. Sto cercando di studiare economia. La mia vita ora è completamente diversa, per ora va bene così, avendo però sempre fatto sport spero un giorno di ritornarci, almeno per me stesso. Fisicamente sono un po’ cambiato - continua il marciatore - il mio metabolismo si è tranquillizzato. Mi manca molto l’allenamento quotidiano. Con Michele Ferrari - suo medico che, in seguito alla vicenda, è stato radiato dalla giustizia sportiva - ho lavorato solo un anno. Non ho conosciuto bene la persona, ci siamo visti solo una volta al mese per eseguire i test, ma è un grande professionista, cura allenamento, riposo e dieta. Se accetti di seguirlo devi farlo per 24 ore al giorno”.

Il gioco si fa duro

MILANO CAPITALE MONDIALE DELLO SPORT PER IMMAGINI Milano dal 4 all’8 dicembre ospiterà “SPORT MOVIES & TV 2013 – 31st MILANO INTERNATIONAL FICTS FEST” (www.sportmoviestv. com), evento mondiale che avrà luogo a Milano a conclusione dei 14 Festival del Campionato Mondiale della Televisione e del Cinema sportivo “World FICTS Challenge”

ader di una squadra che lo supporta molto. I numeri dicono molto di lui, ma non tutto: da due tira col 54,5%, mentre dalla linea dei 6,75 m ha una percentuale del 47,5%. Sotto le plance ha cifre importanti: 5,6 di rimbalzi catturati di media. Perde qualche pallone di troppo (3 a partita), ma rifila una stoppata a match. Da Tome ha solo 25 anni ed è già da alcuni anni sul taccuino di molti scout Nba. Aleksander Czyz, 23 anni fra pochi giorni, è la sorpresa di quest’anno. Il polacco è un’ala poliedrica, capace di attaccare canestro con rapidità e ottimi movimenti. Ha un’ottima percentuale da 2 (51%) e non male da 3 (oltre il 37%). L’uomo di Gdynia è anche un buon rimbalzista con 4,6 palloni catturati a partita. Il centro di questa formazione è Gani Lawal. Ottimo rimbalzista (8,5 a partita), il nigeriano nativo di College Park, nel Maryland (Stati Uniti), ha una buona percentuale sottocanestro (oltre il 68%), anche se ai tiri liberi ha solo il 50%. Lawal è anche un ottimo intimidatore d’area, poiché viaggia con 1,3 stoppate a partita.

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segnazione del “Tv Sport Emotions Award” al “Miglior Canale Sportivo televisivo dell’anno” nell’ambito del Programma “TV SPORT EMOTIONS”. “Sport Movies & Tv” è una considerevole vetrina mondiale, un luogo di incontro privilegiato per emittenti televisive, network mondiali, case di produzione, pro-

duttori, registi, Comitati Olimpici e Federazioni sportive, campioni sportivi, radio, agenzie pubblicitarie e di comunicazione che illustreranno l’universo del cinema e della televisione sportiva attraverso documentari, spot, reportage, fiction, cartoni. Per informazioni, adesioni, iscrizioni gratuite alla FICTS (per i lettori di Stadio 5) inviare una mail a info@ficts.com. FICTS - Press Office - Via De Amicis, 17 - 20123 Milano Tel. +39.02.89.40.90.76 - Fax +39.02.837.59.73 ufficio.stampa@sportmoviestv.com - www.sportmoviestv.com

Il Milano è ai playoff e Knackstedt ritrova il gol Il risveglio del numero 10 rossoblu c’è stato. Quando i tifosi avevano smesso di invocarlo, Jordan Knackstedt ha finalmente rotto il digiuno di gol che durava dal 26 dicembre scorso: l’attaccante canadese aveva realizzato la sua ultima rete contro l’Alleghe. Una marcatura d’oro quella di martedì sera contro il Cortina, perché permette al Milano di raggiungere con sicurezza matematica i quarti di finale al settimo posto (grazie alla differenza reti migliore, dopo il doppio match proprio con gli ampezzani) e di affrontare quindi la seconda classificata del Master Round. Questo malgrado il risultato del match contro gli ampezzani, i quali sono riusciti a fare lo sgambetto alla truppa di Insam vincendo per 2-1 e portandosi col fiato sul collo in classifica. La sconfitta è maturata nell’ultimo periodo dell’incontro, con due reti di Gron e Moser del Cortina a sbloccare il risultato, mentre la formazione milanese si è concentrata in difesa a contenere gli assalti avversari limitando i danni grazie al gol di Kackstedt. Cosi facendo ha rinunciato al sogno ormai irraggiungibile di un primo posto nel Relega-

Hockey su ghiaccio

tion Round, ma è valsa, a ragione, la logica di conservare una posizione piu vantaggiosa in vista dei playoff. Comunque vada, raggiungere le semifinali sarà una vera impresa. Le probabili candidate ad affrontare i rossoblu ai quarti sono tutte temibili. La situazione, infatti, è ancora decisamente incerta per quel che riguarda la vetta del Master Round.

di Debora Cheli

conda fase. Soltanto domani sera Milano saprà con certezza chi è la squadra che affronterà il prossimo 19 febbraio. Resta quindi poco tempo per innestare la marcia giusta in vista dei playoff , ritrovare una grinta sportiva che troppo spesso in questa stagione di alti e bassi è venuta a mancare. La pausa Nazionale non è stata certo proficua in questo senso, ma l’atteggiamento quasi rilassato che Milano ha mostrato in campo davanti al Cortina non faceva pensare che siamo nella fase decisiva del campionato, dove ci si gioca tutto in una manciata di incontri. Per fortuna, Insam puo contare sullo spirito guerriero e sul grande cuore di eleJordan Knackstedt attaccante del Milano menti come Iori e Lo Presti, così come Martedì sera il Renon ha battuto sul sostegno dei tifosi milanesi che 3-0 il Bolzano, balzando al primo nel corso della stagione sono stati posto in classifica: 50 punti contro presenti in gran numero all’Agoi 49 dei biancorossi. Nello stesso rà e in trasferta. E’ anche grazie a momento, il Val Pusteria vinceva loro se l’Hockey Milano Rossoblu nettamente contro il Valpellice, esiste e gioca ad alti livelli, ora sta portandosi a quota 48 punti. Tre al team mettere lo stesso impegno corazzate si contendono il primato sul ghiaccio sapendo di dover die c’è ancora un incontro da dispu- mostrare di essere una squadra e tare prima del termine della se- non un gruppo di giocatori.


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TUTTO IL ROSA DELLA CORSA Serie A2 Maschile Atletica

di Beppe Vigani

Il nuovo progetto della Milano City Marathon per avvicinare le donne alla corsa

“PINK POWER: tutto il rosa della corsa”, è il programma di affiancamento e di preparazione fisica e psicologica ricco di iniziative, dedicato all’universo femminile, ideato da Milano City Marathon, in collaborazione con il Comune di Milano, per avvicinare le donne al mondo della corsa. L’Assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero del Comune di Milano Chiara Bisconti è convinta del progetto: “Perché è un’iniziativa che rientra in un progetto ben più ampio del Comune di Milano dedicato al tema del ‘riequilibrio dei generi’ a cominciare dal mondo dello sport. Occuparsi di donne nella Milano City Marathon è un primo segnale per abbassare quella barriera di linguaggio che ancora oggi tende a privilegiare fortemente il mondo maschile”. Nell’edizione 2012 le donne erano il 12% nella maratona individuale e il 28% in quella a staffetta, per un totale di 3.000 donne runners. Eppure le donne sono sempre “di corsa”: in casa, al lavoro, in palestra, ma sono poche quelle che decidono di mettersi in gioco in una maratona. Lucilla Andreucci, ex maratoneta azzurra e madrina della maratona milanese, ha una sua chiave di lettura di questa situazione: “Non c’è una motivazione precisa – spiega Andreucci -. C’è solo una presa di

coscienza da parte nostra che ci ha portato a studiare questo progetto dedicato alle donne con lo scopo preciso di dare un contributo a un percorso che non si fermerà con la maratona di Milano, ma che andrà avanti anche dopo, come stimolo al genere femminile che corre sempre nel quotidiano ma che non trova il tempo di dedicarsi a se stessa. Ci

voriscano il worklife balance, il nostro obiettivo è quello di agevolare le donne a trovare il giusto equilibrio tra vita privata e professionale. Ecco perché abbiamo fortemente voluto questa partnership con la Milano City Marathon: nella competizione sportiva e, più nello specifico, nella corsa, abbiamo individuato gli stessi principi e ideali propri delle donne

da sinistra: Ivana Di Martino, Lucilla Andreucci, Chiara Bisconti, Maria Elena Cappello

mettiamo a disposizione, con uno staff professionale per accompagnare le donne al loro traguardo”. Maria Elena Cappello, consigliera di Valore D afferma: “Ogni giorno con Valore D diamo sostegno alle donne nel loro avanzamento professionale e supportiamo le aziende associate, 73 ad oggi, a favore di un bilanciamento del ‘genere’. Siamo sempre a fianco d’iniziative che fa-

che ogni giorno affrontano le sfide sia nella carriera professionale che in quella privata: dall’allenamento, al traguardo da raggiungere fino al gioco di squadra”. Il 7 aprile, giorno della Milano City Marathon, partirà anche Ivana Di Martino, giovane runner, donna, madre e professionista impegnata, dando il via a un progetto con Doppia Difesa, “21 km x 21 giorni x 21

Tonazzo Padova - Vero Volley Monza

La Tonazzo degli ex Vedovotto e Mattera fa un brutto sgambetto ad una Monza non proprio in serata, città”, per sensibilizzare l’opinione che si vede costretta a cedere prodi Silvia Fortunato pubblica sul tema della lotta alla prio ai veneti il quinto posto. La corazzata brianzola continua a sofviolenza. Il programma prenderà il via sabato 16 febbraio con il primo frire del “mal di trasferta”: lontano coach Horacio Del Federico: “Eradei tre incontri di allenamento gra- dalle mura amiche del PalaIper la vamo troppo tesi, non siamo riusciti a costruire il nostro gioco e abbiamo tuito al Parco Sempione, coordinati fatto fatica a mettere giù la palla. da Lucilla Andreucci, ex maratoneAbbiamo perso due set di due punta azzurra e vincitrice della prima ti commettendo tantissimi errori; è edizione della maratona di Milano stata la miglior partita in attacco di che assieme ad un team di esperti Baroti, a cui però non è corrisposto fornirà consigli su alimentazione, un adeguato supporto da parte delabbigliamento e allenamenti per le bande”. Gli fa eco il DS Claudio tutti i gusti: dalla 5 km alla maraBonati: “Come è già accaduto altre tona vera e propria. Ogni incontro volte, ci troviamo a giocare set imvedrà la partecipazione di un’assoportanti punto a punto, e purtroppo ciazione non-profit legata all’unigli avversari dimostrano di avere verso femminile che presenterà la maggior freddezza per chiudere. propria iniziativa: il 16 febbraio Caf Non li abbiamo aggrediti in modo (Il girotondo delle mamme), Dopefficace in battuta, dando loro la pia Difesa (contro la violenza sulle possibilità di essere precisi in riceziodonne) il 9 marzo e Oxfam Italia ne, un fondamentale in cui di solito (Women’s Circle) il 23 marzo, con la non si esprimono così bene. Per noi partecipazione di Valore D, un’asè andato bene Arpad, mentre abbiasociazione creata per sostenere la mo avuto parecchie difficoltà in poleadership femminile nelle aziende, sto quattro”. Nota di cronaca: prima che ad oggi, raggruppa una settantidel fischio di inizio la Tonazzo ha na di imprese. Sul sito ufficiale della premiato Simone Tiberti con una squadra di Del Federico accusa difcorsa, www.milanocitymarathon. targa. Fu l’attuale palleggiatore e caficoltà ad esprimersi ad alto livello, it<http://www.milanocitymarapitano monzese, infatti, a trainare urge trovare soluzione al problema thon.it/>, sarà disponibile il forum la squadra veneta verso la promoper affrontare al meglio il finale di di iscrizione al programma oltre a zione in A1 due stagioni fa. Vero stagione. La cronaca della partita: tutte le informazioni sul Pink PoVolley Monza ritorna tra le mura entrambe le squadre si presentawer Award: il concorso che metterà amiche del PalaIper domenica 17 no in campo con i sestetti previin palio fantastici premi raccoglienfebbraio alle 18 contro Pallavolo sti. Del Federico schiera Tiberti do punti attraverso differenti moMolfetta; per l’occasione festeggein regia e Baroti opposto, Botto e dalità: dall’attività su facebook alle remo San Valentino con una simHrazdira come martelli laterali, al donazioni alle Onlus. centro Beretta e Cozzi e Pieri libe- patica iniziativa: tutte le coppie che ro. Schiavon risponde con Mattera si faranno fotografare all’ingresso al palleggio, Moretti opposto, la del PalaIper riceveranno un simpacoppia Rosso-Vedovotto in banda, tico omaggio griffato Vero Volley Salgado e Volpato al centro, Balaso (le foto verranno pubblicate sulla libero. Il commento a fine gara di homepage del sito).

Voglia di riscatto per Rugby Grande Milano Sconfitti di misura nel recupero di domenica scorsa

i milanesi affrontano in trasferta Lecco per fare il pieno di punti

Nicholas Kappa Kaspareck, il motore della mischia di RGM nica scorsa, infatti, RGM ha perso il recupero casalingo con la capolista Biella, in un match in cui non è servito segnare due mete, contro le zero degli avversari. La mancanza

Coppa del mondo Slittino PODIO TUTTO AZZURRO Armin Zoeggeler (ultimo successo in Coppa del mondo a Sigulda 2011), sul gradino più alto del podio, Dominik Fischnaller, argento, e David Mair terzo, ecco il podio tutto Italiano nella pe-

nultima tappa della Coppa del mondo a Armin Zoeggeler

C’è una sconfitta da lasciarsi alle spalle per Rugby Grande Milano che domenica sará di scena a Lecco, nella terza giornata di ritorno del campionato di Serie B. Dome-

di un po’ di disciplina ha offerto alla capolista la possibilità di marcare quindici punti con cinque piazzati, l’ultimo nel giro finale dell’orologio. Un 15-12 che rende più difficile che, però, non cambia l’obiettivo play off della squadra di Bertoncini. “Il campionato è ancora lungo - dice l’allenatore di RGM - ci saranno ancora occasioni per recuperare. Contro Biella abbiamo commesso qualche errore di troppo nella gestione del ritmo partita e alla fine siamo stati puniti. Resta l’aspetto positivo di non aver concesso mete – continua -, ma dobbiamo comunque crescere, soprattutto quando ci sono finali di match in volata come quello di domenica scorsa”. Rugby Grande Milano ha subito un’occasione di riprendere il cammino. Nella gara di andata con Lecco è arrivato un successo netto per 43-5 con tanto di punto di bonus. “Sarà sicuramente differente rispetto all’andata - afferma Bertoncini Lecco è sicuramente una squadra in

Rugby

di Toni Morandi

crescita, che potrebbe crearci problemi, anche con l’aggressività che sanno esprimere nelle partite casalinghe. Noi dobbiamo impostare la gara sul ritmo, riuscendo a mantenere ordine. Siamo una squadra che ha bisogno di giocare in velocità”. La neve che è scesa lunedì e martedì scorsi ha un po’ complicato la settimana di preparazione, che si è svolta prevalentemente in palestra. La speranza è di avere un campo almeno compatto, per poter sviluppare un rugby di corsa, com’è nelle corde della squadra. Una vittoria servirebbe per alimentare le speranze di raggiungere uno dei primi due posti che qualificano ai play off. Con Biella che appare lontano, avanti quindici punti con due partite in più rispetto a RGM, c’è vicino il secondo posto, occupato dal Cus Genova con quarantadue punti, due in più di RGM che, come detto, deve recuperare due partite e potenzialmente potrebbe tornare al secondo posto.

Lake Placid. Gli avversari nulla hanno potuto contro un trio così forte e veloce. Un fantastico Zoeggeler che, ha letteralmente dominato la scena, ha preparato al meglio questa gara e, per riuscire a dare il massimo, ha deciso di saltare i Mondiali di Whistler. Nulla hanno potuto gli avver-

COPPA DEL MONDO FIORETTO FEMMINILE E’ ripresa a Danzica, Polonia, la corsa ad un nuovo trofeo della nostra campionessa olimpica Elisa Di Francisca. Le fiorettiste di tutto il mondo si sono trovate nella città polacca, che ha dato inizio alla stagione di Coppa del Mondo di fioretto femminile, nelle giornate di venerdì e sabato, orfana di Valentina Vezzali rimasta a casa perché in attesa del secondo figlio. Dopo la storica tripletta alle Olimpiadi di Londra, con Elisa Di Francesca, Arianna Errigo e Valentina Vezzali il palcoscenico mondiale era in attesa della conferma della già citata Di Francesca, Arianna Errigo e Ilaria Salvatori, costrette a dimostrare che la tripletta olimpica non è stata un caso. Il Commissario tecnico della Nazionale di fioretto, Andrea Cipressa, alla sua prima esperienza alla guida della Nazionale femminile, si è dimostrato sicuro della sue ragazze: “Sono convinto che la

sari, se non stare a guardare, contro il campione di Foiana di Lana al suo 55° successo in carriera e vicinissimo al centesimo podio, ne manca uno solo che potrebbe conquistare già sulla pista olimpica di Sochi fra poco più di una settimana. Neppure il compagno di squadra Fischnaller,

loro esperienza sarà utile ad affrontare la gara, lasciando da parte i bei ricordi di quest’estate e con ben chiari i nuovi obiettivi da raggiungere. Danzica segnerà l’avvio della stagione individuale, dato che trattandosi di una prova valida come Gran Prix, non è in programma la prova a squadre. Questo potrà essere utile per concentrarsi solo sulla gara individuale che, essendo la prima del nuovo anno, non vedrà le ragazze in pedana al top della forma fisica. Partiamo per Danzica, quindi, con la consapevolezza che saremo chiamati a dimostrare tutto il nostro valore ed il talento. Personalmente sono certo che ognuna delle nostre otto atlete darà il massimo in pedana”. Le convocate, oltre ad Elisa Di Francisca, Arianna Errigo ed Ilaria Salvatori, sono state Benedetta Durando, Carolina Erba, Claudia Pigliapoco, Valentina Cipriani ed Alice Volpi.

in testa al termine della prima man- na protagonista negli che, è riuscito a frenare la valanga Stati Uniti. Zoeggeler. Il campione di Rio Pusteria ha dovuto accontentarsi del secondo piazzamento e David Mair, con il terzo tempo, ha conquisto il suo primo podio in carriedi Marjlja Bisceglia ra. Lo slittino italiano tor-


Venerdì 15 Febbraio 2013

Moto GP di Severa Bisceglia

Chiusa la terza ed ultima giornata di test della MotoGP a Sepang in Malesia, inaugurata da una caduta dell’esordiente Marc Marquez alla curva 15, nessun danno per il pilota, dove ha perso il controllo della sua Honda RC213V in frenata passando da 320 a 75 km/h, che aveva fatto registrare il miglior tempo. Dominio della Honda dello spagnolo Dani Pedrosa che fa registrare un tempo record 2’00’’100 precedendo il connazionale Jorge Lorenzo su Yamaha con un ritardo superiore ai tre decimi, terzo tempo per un raggiante Valentino Rossi a poco più di un decimo (0,133) dal compagno di scuderia. Il nove volte campione del mondo è molto più che soddisfatto, ci crede: “ Il primo test per noi è risultato positivo. Inizialmente ho avuto qualche dubbio, non so ancora quanto competitivo potrò essere ma so che saremo in grado di lottare per grandi risultati. Il terzo giorno è stato il migliore, siamo

PEDROSA IL PIU’ VELOCE Bene Rossi con il 3° tempo riusciti a stare a meno di mezzo secondo dalla pole position e abbiamo chiuso al terzo posto nella classifica dei tempi, che teoricamente vorrebbe dire prima fila, per cui non posso che essere felice di questi test - continua il centauro di Tavullia desideroso di riscatto dopo i due anni bui passati in Ducati – Posso iniziare il campionato con l’obiettivo di combattere Lorenzo e Pedrosa. Sono molto felice, non potevo sperare in un inizio migliore per questa nuova avventura. Terzo posto per uno strepitoso Marc Marquez che segue a ruota i 3 big. Lo spagnolo della Honda dimostra di saperci fare e di avere tutte le carte in regola nella lotta al podio chiudendo i test a soli 0,546 secondi dal connazionale battistrada Dani Pedrosa nonostante la caduta: “Sappiamo perchè sono caduto, ho perso l’anteriore nell’ultima curva, la moto è ancora po’ nervosa in frenata. Ho provato a curvare più che potevo ma non è servito. Fortunatamente

è stato un piccolo incidente a bassa velocità”. Se l’è cavata bene anche nei 19 giri consecutivi di simulazione di gara: “Questo pomeriggio abbiamo fatto una simulazione di gara, il ritmo è stato abbastanza buono, sono molto contento”. A seguire Cal Crutchlow, Bradl, Bautista e un bravo Bradley Smith che ha dimostrato tutte le sue potenzialità fissando un ottimo ottavo tempo assoluto (2’02’’500) che lo piazza prima delle due Ducati: “Sono molto contento di come siano andati questi test, i miei tempi sul giro e la posizione finale mi rendono molto fiducioso. Sono venuto a Sepang senza grandi aspettative – continua il pilota inglese della Yamaha -, ma l’ottavo posto credo sia giusto per questa moto. Non sono ancora in grado di sfruttare tutto il potenziale della YZR-M1 ma ad ogni giro guadagno sempre più confidenza”. Ancora male le Ducati con Hayden solo nono e Andrea Dovizioso decimo.

Milan, Adidas e miCoach Elite System Il club più titolato al mondo utilizzerà per primo, grazie alla collaborazione già decennale con Adidas, l’innovativo sistema di tracciamento dati. Una speciale maglietta intima, simile a quelle già usate dai calciatori, con una speciale tasca intessuta e posizionata sulla schiena tra le scapole che, grazie ad un sistema di sensori, permetterà di monitorare in tempo reale tutto ciò che accade

al calciatore, trasmettendo tramite una rete wireless tutti i dati ad un database centrale collegato, a sua volta a dei dispositivi iPad con i quali lo staff tecnico rossonero potrà monitorare in tempo reale lo stato fisico di ogni singolo atleta grazie alla trasmissione, in pochissimi secondi, di più di 200 dati. Praticamente consentirà di consultare, in tempo reale, alcuni valori importanti come frequenza cardiaca, velocità, scatto, distanza percorsa, posizione in campo e potenza, permettendo così, ad Allegri ma non solo, di valutare il carico di lavoro di ogni calciatore e la visione di insieme dell’intera squadra. Il Milan sarà in assoluto il

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primo Club ad usufruire, durante l’allenamento, di questa tecnologia rivoluzionaria grazie ad una collaborazione, iniziata nel 1998, tra Adidas e MilanLab atta a sviluppare nuovi prodotti e tecnologie applicate al calcio. “Adidas miCoach Elite System”, già presentato a Milanello dalla società rossonera, era stato, ad oggi, testato solo dalla Lega statunitense e per l’Europa l’accordo è stato preso con il Club più titolato. “Il Milan sarà il primo top Club ad usufruire del sistema “miCoach” - ha dichiarato con non poco orgoglio l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani intuendo subito le enormi potenzialità di un progetto tecnologico così innovativo – La collaborazione con Adidas è iniziata nel 1998 e, anche grazie a questo nuovo progetto, sicuramente continuerà ancora per molto. Un ruolo chiave lo ha avuto MilanLab che ha dato un contributo determinante in ogni fase di sviluppo del progetto mentre allenatore e la prima Squadra si sono messi a disposizione fin da subito per offrire i primi riscontri sul campo. Personalmente sono molto soddisfatto, oltre che delle diverse e strategiche applicazioni del progetto, anche della collaborazione di successo tra adidas e Milan che va ben oltre la sponsorizzazione tecnica: una partnership a 360° davvero proficua!”. Anche l’amministratore

di Marjlja Bisceglia

delegato dell’Adidas South-Europe, Jean-Michel Granire, si dice felice di questa collaborazione: “La sede internazionale della nostra azienda ha scelto il Club più titolato al mondo per presentare una tecnologia davvero rivoluzionaria. Fin’ora, infatti, “miCoach” era stato testato solo dalla Lega statunitense. Garantisco che si tratta di un qualcosa di unico che aiuterà lo staff tecnico del Milan a ricercare sempre più l’eccellenza, Siamo felici che il Milan sia il primo top club Adidas ad utilizzarlo – continua – Questa partnership è sempre stata interpretata da entrambi come uno stimolo all’innovazione sia nello sviluppo dei prodotti che nella comunicazione. L’introduzione di questo nuovo sistema è un’ulteriore conferma di questa attitudine ed un entusiasmante passo nel futuro della tecnologia applicata allo sport”. Anche Daniele Tognaccini, direttore di MilaLab, si dice molto soddisfatto di questa tecnologia: “Sono più di tre anni che lavoriamo a questo progetto. Nella nostra squadra è in uso già da un mese. Tutti i giocatori e i componenti dello staff si sono messi a completa disposizione mostrando tantissimo interesse per il nostro lavoro. Lo useremo a corredo di tutto ciò che, da 10 anni a questa parte, da quando è nato il noto laboratorio milanista, ha già fatto la nostra società”.

Dani Pedrosa

Lutto per Coulthard L’ex pilota di Formula 1Devid Coulthard, mentre era ospite di una trasmissione televisiva britannica, ha ricevuto la notizia della morte della sorella minore Lynsay Jackson (nella foto) di 35 anni. Alla fine della trasmissione è subito tornato in Scozia anche per capire le ragioni di una tragedia così improvvisa, non si conoscono ancora le cause della morte e, almeno per ora, gli inquirenti escludono un omicidio.

MASSA IL MIGLIORE Si chiude la quattro giorni di prove di Jerez de la Frontiera e Felipe Massa (nella foto), con il tempo di 1’17’’879 fatto registrare nella

di Bianca Elton Ara mente domato dai commissari di pista. Probabilmente il guasto è stato causato dal malfunzionamento del cambio. Peccato, visto Raikkonen (Lotus) 1’18”148, 2

penultima giornata, resta l’imbattuto della settimana, nonostante Kimi Raikkonen sia risultato il più veloce nell’ultima giornata e a digiuno di titolo da quando è sceso dalla Ferrari.. Ultima giornata di test nera per la Ferrari, dopo due soli giri di prova del collaudatore De la Rosa, la F138 ha avuto un principio d’incendio al retrotreno. Incendio pronta-

quello che il ferrarista è riuscito a fare nella terza giornata, volando davanti a tutti con le gomme morbide. E’ riuscito a dare quasi un secondo a Nico Rosberg su Mercedes (1’18’’766) , che andava benissimo, e un secondo e due decimi al campione del mondo in carica Sebastian Vettel su Red Bull (1’19’’052).Questi i tempi dell’ultima giornata di test: 1

RAIKKONEN VUOLE TORNARE A VINCERE

Kimi Raikkonen

Non ne fa mistero il finlandese della Lotus, campione del mondo nel 2007 con la Ferrari, vuole vincere il Mondiale 2013: “Vorrei essere nelle prime posizioni fin dalle prime gare. Se non si vince non si è felici e quando vinci una volta vuoi farlo ancora, fino ad arrivare all’iride. Per farlo bisogna avere una macchina competitiva e un buon pacchetto, questo è il primo passo per iniziare bene. Se mancano queste condizioni non c’è nessuna possibilità di poter raggiungere l’obiettivo. Ma io credo che ne abbiamo”.

Bianchi (Force India) 1’18”175, 3 Vettel (Red Bull) 1’18”565, 4 Gutierrez (Sauber) 1’18”669, 5 Vergne (Toro Rosso) 1’19”124, 6 Hamilton (Mercedes) 1’18”905, 7 Perez (McLaren) 1’18”944, 8 Bottas (Williams) 1’19”851, 9 De la Rosa (Ferrari) 1’20”316, 10 Pic (Caterham)1’21”105, 11 Razia (Marussia) 1’21”226 e 12 Di Resta (Force India) 1’23”435.


Venerdì 15 Febbraio 2013

Si torna a far sul serio 14

Musica

di Riccardo Sada

Sanremo se ne va in soffitta con tutte le sue magagne. Largo alla musica fresca, allora. Fatta di dj trance, cantanti israeliani, conduttori televisivi che tornano al loro primo amore. E tanto altro

Carlo Conti, da dj a conduttore a… produttore “Superstar” è un brano di successo del passato, scritto originariamente da Bob McGilpin (1978). Ha un’innata carica funky ma ora viene rivisto in chiave (remix) house dallo showman di casa Rai Carlo Conti che lo ha inserito come sottofondo nella sigla ufficiale del programma “L’Eredità”. In questo progetto si nota l’intervento di David Laudat (già vocal coach per Spice Girls, All Saints, Jamelia e tanti altri) e di David “Didascalis” Marano, uno dei più importanti cantanti italiani del panorama dance. Un brano senza tempo, questo, che riporta alla luce i fasti dell’ultima Disco. La produzione è curata dai Relight Orchestra, cioè il dj Robert-Eno, il percussionista Alex Montana e il violinista Mark Lanzetta. Stampa il tutto Ritmica Srl/Milano Lab in collaborazione con Smilax Publishing Srl. Info su www.smilaxpublishing.com

Dite no alla guerra con Bezalel Nato a Tiberiade, in Israele, in una casa di pescatori e da genitori immigrati

dalla Tunisia, Bezalel è il più giovane di 12 fratelli e ha un’ugola da usignolo. La scorsa estate è entrato nella storia nazionale tunisina quando è stato inserito, come unico artista israeliano, nel line-up del “Pop in Djerba Festival”. È recente la notizia che lo vedrà partecipare con il brano “No War” (scritta in ebraico, arabo e inglese) al contest pre “Eurovision 2013”. Se vincerà, Bezalel rappresenterà lo stato d’Israele e il resto del Medio Oriente alla kermesse europea che si svolgerà a Malmo, in Svezia. “Ho scritto il pezzo quando iniziò lo spargimento di sangue in Siria”, dice il cantante. Info su https://twitter.com/Bezalelmusic

Simon Patterson in… edizione limitata

Un nuovo brand collega il mondo della moda alla musica elettronica, si tratta di Subspecies, che ha annunciato una collaborazione con il nuovo paladino della trance Simon Patterson, dj e produttore che presenta una edizione limitata di 100 t-shirt (e chi ne acquista una avrà un download in omaggio). Si tratta di un nuovo modo di fare marketing, questo: il progetto dell’artista si chiama Open Up ed è un nuovo concetto che racchiude sviluppo di nuove tecnologie, arte, suoni, film e moda, e per l’occasione ecco la t-shirt che solennizza il lancio anche del suo nuovo album. La collaborazione tra Subspecies e il dj di Belfast è iniziata già presso il Village Underground di Shoreditch, a Londra, quando i due con una sfilata molto informale hanno presentato la nuova griffe. Info su www.subspecies.com/#!/fashion/1giuw99

Alla ricerca della nuova “Belen” Il giudice dei giudici, il sovrano del gossip tricolore, Fabrizio Corona, è

(virtualmente) impegnato nell’ardua e quasi impossibile impresa di trovare la nuova Belen con la collaborazione di Sin City Money. “Belen” quindi è il titolo di questo singolo contenuto nell’album “Pirati Urbani” (etichetta Jolly Roger, distribuzione Sony Music) realizzato dal dj e produttore Steve Forest e che include le collaborazioni con Club Dogo, J-Ax, Gemelli Diversi, Piotta, Mondo Marcio, Fatman Scoop, Navigator e… Nicola Fasano. Il videoclip che accompagna il pezzo si snoda attorno alle vicissitudini di un gruppo di avvenenti ragazze impegnate in un infinito casting. Corona ha preso parte al progetto prima di essere rinchiuso in carcere. Info su www.doityourselfmultimediagroup.it

Motel Ses Roques Formentera, il primo “sushi rock discobar” Tipica costruzione in pietra, immersa in cinquemila metri di giardino,

in piena macchia mediterranea tra secolari ulivi, al centro dell’isola di Formentera, Motel Ses Roques ha alle spalle almeno cinquant’anni di storia “travagliata”. Da qui sono passati i Pink Floyd, Bob Dylan, King Crimson, Wolf Bierma e tante altre rockstar degli anni ruggenti. Dopo aver riaperto nel 2011, e dopo un anno di accurata ristrutturazione, mantenendo la stessa atmosfera (con sushi bar e cucina mediterranea), il Ses Roques risulta essere l’unico con la musica dal vivo a contare sulla voce e la chitarra di Jarabe De Palo e il rap di Miko Weaver, bassista e chitarrista di Prince. La sua serata “Rock ‘N’ Roques” il mercoledì è un must. Info su www.facebook.com/sesroques


Venerdì 15 Febbraio 2013

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Gossip & Curiosità di Marjlja Bisceglia

*** Sanremo 2013

si ridisegna con meno censure, ricorderete le difficoltà di Federico Salvatore con il suo brano “Sulla porta” –Sanremo 1996- costretto a cambiare parte del suo testo per accontentare mamma RAI. Oggi la canzone italiana, almeno nella categoria giovani, dal palco dell’Ariston intonerà senza problemi, attendiamo comunque il giudizio del pubblico, una canzone apertamente omosessuale seppur in chiave, a tratti, poetica. Renzo Rubino, ventiquattrenne pugliese, canterà “Il Postino (Amami uomo)” affrontando in modo sereno l’amore tra due uomini. Parte del testo:

*** Mario Balotelli

rende ufficiale, non che ce ne fosse bisogno, il fidanzamento con Fanny Neguesha. E’ stata presentata ufficialmente all’intera squadra a Milanello, centro sportivo del Milan. SuperMario sembra felice di questa nuova storia d’amore anche se inizia, almeno in Italia, con qualche ‘grattacapo’. La famosa discussione con i vigili all’aeroporto di Linate, prontamente smentita da un comunicato del Milan, sarebbe avvenuta proprio perché in attesa del suo arrivo. E’ difficile trovare parcheggio a Linate, il nostro consiglio, neppure troppo oneroso, è di usare un taxi. La prossima volta, facilita non poco le cose. Auguri ragazzi.

*** Laura Pausini

annuncia felice la nascita della tanto desiderata figlia, avuta dal compagno Paolo Carta, e perché tutto procedesse bene ha annullato ogni impegno di lavoro dedicandosi solo alla gravidanza. Lo fa con un messaggio sul suo sito ufficiale: “Io e Paolo siamo felici di annunciare la nascita della nostra piccola Paola. Il suo nome è l’unione dei nostri nomi ed il simbolo del nostro amore”. Tanti auguri alla coppia.

“Sulle tue curve la mia mano ondeggerà anche se il tuo corpo di curve non ne ha sei sempre più spigoloso poi sorridi se mi mostro geloso Amami uomo con le mani da uomo e tu e toccami fiero fiero con un soffio leggero bello di mammà sto macho per papà l’uomo senza curve un donnone sposerà no c’è anche amore senza rima voglio urlare più forte di prima”

*** Checco Zalone

diventa padre di Gaia, come lui stesso annuncia, con la solita ironia che lo contraddistingue, attraverso il proprio profilo facebook: “Con 3,1 Kg di peso, 47 cm di altezza e 30.000 euro di debito è nata oggi la mia splendida Gaia”. La bimba, avuta dalla compagna Mariangela Eboli, sta bene e condivide gli onori della cronaca rosa di questi giorni con altri neovip: Paola, figlia di Laura Pausini e Paolo Carta, e Laura figlia dell’attrice Paola Cortellesi.

*** Paola Cortellesi e Riccardo Milani

felici per la nascita della loro primogenita Laura. Molto riservata e schiva ai flash l’attrice comica non ha dato in pasto ai media la sua gravidanza. Solo gli ultimi mesi la notizia è diventata di dominio pubblico confermata direttamente dal suo staff. Paola Cortellesi, all’età di 39 anni, e il marito Riccardo Milani, regista e sceneggiatore di successo, hanno voluto vivere la gravidanza come un momento intimo e personale, riuscendoci. Laura è nata a fine gennaio, in leggero anticipo rispetto alle previsioni.


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Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - eMail: direttore@stadio5.it Federico Maria Di Sivo - eMail: grafica@stadio5.it Collaboratori Andrea Anelli, Silvia Arosio, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Silvia Fortunato, Giovanni Labanca, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon

Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011


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