RISALIRE LA PANCHINA
Domenica 6 Gennaio 2013
Anno 3 n. 1
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COPIA OMAGGIO
MILAN
SIENA
TECNO MOTORS SPA
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MARLEY DICEVA DI CREDERCI Domenica 6 Gennaio 2013
2
L’ Editoriale
Il calcio ha dormito per un paio di settimane, ma è successo di tutto. Nessuno è stato a guardare, i danni si vedranno più avanti. Il Milan ha sistemato Pato al Corinthians. Quindici milioni di euro. Una bella cifra per un giocatore che è diventato un lontano parente dello Swarovski. L’anno scorso, di questi tempi, alzi la mano chi pensa che io abbia l’Alzheimer, il Psg ne aveva offerti venticinque, liquido che sarebbe servito per prendere Tevez. La storia racconta che il Cavaliere telefonò a Galliani e fece saltare l’affare. Morale: il Milan perse lo scudetto, Pato rimase, continuando a far saltare i propri muscoli e i nervi dei tifosi. Quando il cuore è il danno per un club. Ne sa qualcosa anche Massimo Moratti, che per una vita ingrassò Alvaro Recoba, talento da ricchi, ma tenuta da beone d’osteria. Non basta più il genio, l’illuminazione, se non hai la professionalità di un artigiano e la testa da salutista. Poi uno può essere antipatico (Ibrahimovic) o simpatico (Messi), ma di sicuro rende dieci volte tanto. Maradona e Ronaldo hanno fatto tanto, se pensiamo al di fuori del rettangolo di gioco. Potremmo continuare con George
Best (attaccante irlandese del Manchester United; vinse il Pallone d’Oro nel 1968), Jimmy Greaves, nonostante sia stato il più prolifico cannoniere inglese di tutti i tempi con 357 reti segnate (124 con la maglia del Chelsea, 220 con quella del Tottenham e 13 con quella del West Ham) in 516 partite, non vinse mai un campionato inglese, Andy Van der Meyde, eccessi di alcol e droga dopo l’avventura all’Inter. Ve ne sono a camionate anche negli altri sport. Soprattutto negli Usa. Non basterebbe un semplice articolo per citarne la metà. Le società non sempre sono lungimiranti. Nelle feste natalizie siamo un pò tutti più buoni (e depressi), ma le società stanno cominciando a fare i conti con le proprie casse. Juve, Inter, Milan e Napoli cercheranno di rinforzarsi, perché la Champions è un bell’affare per tutti. I bianconeri vorrebbero fare la voce grossa già quest’anno in Europa, poiché il campionato sembra una cosa già archiviata. La stagione è lunga, ma a meno di clamorosi rovesciamenti la squadra allenata da Antonio Conte per gli avversari è una lepre imprendibile. C’è da accontentarsi delle briciole, che non sono poca cosa. Da
di Beppe Vigani
Oltralpe, il Psg ha speso addirittura 45 milioni per Lucas, attaccante ventenne proveniente dal San Paolo. Una follia, contro la quale il calcio italiano non può ribellarsi. Allora mani al melone e chi ha più fantasia faccia passi importanti verso il settore giovanile o puntando su giovani sconosciuti, lontano dai palcoscenici internazionali. Mi piacerebbe pensare che in Italia possa arrivare un Aristoteles qualsiasi (ve lo ricordate il centravanti brasiliano della Longobarda del film ‘L’allenatore nel pallone’?). Siete sicuri che in giro non vi sia nessuno all’altezza del nostro campionato? Bisogna credere nei progetti, in quello che si fa. Immobile, Verratti, Insigne, El Shaarawy, Florenzi fino a un paio di anni fa nessuno sapeva chi fossero. Qualcuno ci ha creduto. Merito di qualche tecnico (Zeman su tutti), che lavora per la squadra e non per se stesso. Mi piace chiudere con un pensiero di Bob Marley: “Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella; se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo e se guardi il cielo è perché credi ancora in qualcosa ...”. Lui la chiave l’aveva scoperta!
Arbitro: Gianpaolo
MILAN (4-3-3)
1 Amelia; 2 De Sciglio, 25 Bonera, 76 Yepes, 21 Constant; 18 Montolivo, 23 Ambrosini, 8 Nocerino; 7 Robinho, 10 Boateng, 92 El Shaarawy
Calvarese di Teramo
SIENA (3-5-2)
25 Pegolo; 13 Neto, 24 Paci, 18 Felipe; 6 Angelo, 36 Bolzoni, 10 D’agostino, 8 Vergassola, 3 Del Grosso; 27 Rosina, 63 Larrondo
Giuseppe Iachini
Massimiliano Allegri
Stadio G. Meazza ore 15.00
Domenica 6 Gennaio 2013
3
14 reti El Shaarawy (Milan) 13 reti Cavani (Napoli; 3 rigori)
Pos.
Squadra
P.ti
G
V
N
S
Gf
Gs
+/-
1 Juventus 44 18 14 2 2 39 11 28 2 Lazio 36 18 11 3 4 26 18 8 3 Fiorentina 35 18 10 5 3 36 19 17 4 Inter 35 18 11 2 5 30 19 11 5 Napoli 34 18 11 3 4 33 17 16 6 Roma 32 18 10 2 6 42 29 13 7 Milan 27 18 8 3 7 34 26 8 8 Parma 26 18 7 5 6 25 24 1 9 Catania 25 18 7 4 7 26 27 -1 10 Udinese 24 18 5 9 4 26 26 0 11 Atalanta 22 18 7 3 8 18 27 -9 12 Chievo 21 18 6 3 9 20 29 -9 13 Torino 19 18 4 8 6 20 22 -2 14 Bologna 18 18 5 3 10 21 24 -3 15 Sampdoria 17 18 5 3 10 20 27 -7 16 Pescara 17 18 5 2 11 15 35 -20 17 Cagliari 16 18 4 4 10 16 33 -17 18 Palermo 15 18 3 6 9 15 27 -12 19 Genoa 14 18 3 5 10 18 30 -12 20 Siena 11 18 4 5 9 16 26 -10 Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.
LA CLASSIFICA
Sabato 5 Gennaio - 19. Giornata 5 Gen, 18:00 Catania - Torino Stadio Angelo Massimino, Catania 5 Gen, 20:45 Lazio - Cagliari Stadio Olimpico, Roma Domenica 6 Gennaio - 19. Giornata 6 Gen, 12:30 Udinese - Inter Stadio Friuli, Udine 6 Gen, 15:00 Chievo - Atalanta Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 6 Gen, 15:00 Fiorentina - Pescara Stadio Artemio Franchi, Firenze 6 Gen, 15:00 Genoa - Bologna Stadio Luigi Ferraris, Genova 6 Gen, 15:00 Juventus - Sampdoria Juventus Stadium, Torino 6 Gen, 15:00 Milan - Siena Stadio Giuseppe Meazza, Milano 6 Gen, 15:00 Parma - Palermo Stadio Ennio Tardini, Parma 6 Gen, 20:45 Napoli - Roma Stadio San Paolo, Napoli
TURNO ODIERNO
Sabato 12 Gennaio - 20. Giornata 12 Gen, 18:00 Bologna - Chievo Stadio Dall’Ara, Bologna 12 Gen, 20:45 Inter - Pescara Stadio Giuseppe Meazza, Milano Domenica 13 Gennaio - 20. Giornata 13 Gen, 12:30 Torino - Siena Stadio Olimpico, Torino 13 Gen, 15:00 Udinese - Fiorentina Stadio Friuli, Udine 13 Gen, 15:00 Cagliari - Genoa Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 13 Gen, 15:00 Parma - Juventus Stadio Ennio Tardini, Parma 13 Gen, 15:00 Napoli - Palermo Stadio San Paolo, Napoli 13 Gen, 15:00 Catania - Roma Stadio Angelo Massimino, Catania 13 Gen, 15:00 Lazio - Atalanta Stadio Olimpico, Roma 13 Gen, 20:45 Sampdoria - Milan Stadio Luigi Ferraris, Genova
PROSSIMO TURNO
10 reti Klose (Lazio) Lamela (Roma) Di Natale (Udinese; 3 rigori) 9 reti Osvaldo (Roma; 2 rigori) 8 reti Jovetic (Fiorentina; 1 rigore) Milito (Inter; 3 rigori) 7 reti Denis (Atalanta; 2 rigori) Hernanes (Lazio) Pazzini (Milan; 2 rigori) Hamsik (Napoli) 6 reti Gilardino (Bologna) Bergessio (Catania) Toni (Fiorentina) Quagliarella (Juventus) Totti (Roma) Bianchi (Torino; 2 rigori) 5 reti Diamanti (Bologna; 1 rigore) Sau (Cagliari) Paloschi (Chievo; 2 rigori) Rodriguez (Fiorentina; 2 rigori) Immobile (Genoa) Cassano (Inter) Palacio (Inter) Giovinco (Juventus) Vidal (Juventus; 2 rigori) Miccoli (Palermo; 1 rigore) Belfodil (Parma) 4 reti Bonaventura (Atalanta) Gomez (Catania) Lodi (Catania; 1 rigore) Pellissier (Chievo; 1 rigore) Aquilani (Fiorentina) Marchisio (Juventus) Pirlo (Juventus) Vucinic (Juventus; 1 rigore) Ilicic (Palermo) Amauri (Parma; 1 rigore) Destro (Roma) Calaiò (Siena) 3 reti Gabbiadini (Bologna) Nenè (Cagliari; 1 rigore) Barrientos (Catania) Castro (Catania) Thereau (Chievo) El Hamdaoui (Fiorentina) Borriello (Genoa; 1 rigore) Jankovic (Genoa) Guarin (Inter) Matri (Juventus) Candreva (Lazio) Inler (Napoli) Insigne (Napoli) Sansone N. (Parma) Valdes (Parma; 2 rigori) Weiss (Pescara) Maresca (Sampdoria; 1 rigore) Maxi Lopez (Sampdoria) Angella (Udinese)
classifica marcatori
Domenica 6 Gennaio 2013
4
Nero fondente La befana tira le somme dell’andata La Partita
di Andrea Anelli
La Befana vien di notte con le calze tutte rotte … ma cosa lascerà nella calza di Max Allegri vicino al camino? Prendendo in considerazione solo i risultati delle prime dieci giornate, avrebbe dovuto lasciare solo delle grosse quantità di carbone per società, tecnico e giocatori, ma l’inversione di tendenza c’è stata e gli alibi pure, quindi possiamo parlare di cioccolato anche se un po’ troppo amaro. L’ultima gara del 2012 ha rovinato un po’ tutto il difficile lavoro di risalita che aveva portato i rossoneri a ridosso della zona Europa League. La Roma ha, infatti, stoppato il Milan sul più bello dandogli anche la possibilità di meditare sulle lacune che ancora ci sono da colmare e che sono tipiche di una squadra giovane. È sempre cosa buona e giusta tenere a mente la definizione di “Anno Zero” data da Galliani a inizio stagione dopo le rivoluzioni estive, ora è iniziata la sessione di mercato invernale con prospettive diverse ma sempre condite da partenze eccellenti. I nomi sono sulle prime pagine dei giornali da tempo, su tutti i brasiliani Pato e Robinho, ma questa volta c’è stata la promessa di tornare protagonisti anche in quel campo e non solo per far sorridere il bilancio. Drogba e Balotelli, ma anche Walcot
ed Ashley Cole per non parlare di Sneijder, il quale di certo c’è solo che andrà via dall’Inter. Nomi che fanno sognare i tifosi, ma che segnano anche strade profondamente diverse, strategicamente parlando. Il lavoro di Braida e Galliani sarà intenso fino a fine mese, ma nel frattempo ad Allegri sono chiesti punti e vittorie a cominciare dal Siena. I toscani a Milano hanno raccolto un punto in otto incontri e si presentano senza il loro capitano Calaiò, attacco dunque nelle mani di Rosina e Larrondo. Iachini ha reintegrato D’Agostino al centro della squadra e c’è il recupero di Paci al centro della difesa dopo il rosso preso a Firenze. Allegri dovrà rinunciare a Mexes, anche lui presente nella lista dei cattivi, stilata dal giudice sportivo, però c’è il recupero di Bonera che farà coppia con Yepes. A centrocampo troverà spazio Muntari, rientrato in campo con la Roma e davanti, unico punto fermo, il capocannoniere della Serie A, Stephan El Shaarawy. Curioso ricordare come dodici mesi or sono si parlava di una sua possibile partenza in prestito verso altri lidi dato il poco impiego, ora le cose sono cambiate e, dati alla mano, Ibra sembra un lontano ricordo.
IL MILAN RIPARTE ALL’ATTACCO Durante l’intervista di fine d’anno Massimiliano Allegri ha confermato il proprio ottimismo sul nuovo ciclo del Milan: “Chiudo l’anno con la consapevolezza di essermi adattato a situazioni diverse, e l’intelligenza sta nella capacità di adeguarsi. Sdrammatizzo, ma non mollo. Sono un testone anche se non sembra. E dico che la strada dei giovani è la strada giusta. Stiamo costruendo un nuovo Milan, è un’impresa che ha bisogno di tempo e passione. El Shaarawy e De Sciglio sono i giovani migliori d’Italia”. Speriamo però che arrivino presto forze nuove, per compensare le partenze di Robinho e Pato. Pertanto, dalla lettura della Biosi-
tuazione dei singoli giocatori delle due squadre, che presumibilmente scenderanno in campo a San Siro, emerge un maggiore stato di benessere psicofisico del Milan 6,09 contro un valore medio di 5,90 del Siena. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei vari atleti, si nota che i rossoneri risultano dal punto di vista fisico molto più tonici 6,12 della compagine senese con appena 5,81 di valore medio: Abate, Yepes, Constant 6,47, Boateng 6,41 (in giornata nettamente “si” con una triade di bio positivi 6,22 emotivo, 6,00 intellettivo e 6,37 lo stato intuitivo), Montolivo 6,37, Bojan 6,26 e Pazzini 6,07 (con un
Cugini in trasferta di Emanuele Tramacere
Finalmente si riparte! Aperti i regali, sparati i botti di fine anno ed alzati i calici verso il cielo per brindare al nuovo anno, anche la Serie A riapre i battenti per l’ultimo turno del girone d’andata. L’Inter ha valicato il 31 dicembre con grossa fatica, con poche energie e tante perplessità ereditate dall’ultimo incontro pareggiato, a fatica contro il Genoa. Guardandosi indietro Andrea Stramaccioni può sorridere a metà per i suoi 6 mesi passati alla guida della beneamata. Successi importanti, due derby vinti e l’esaltante vittoria allo Juventus Stadium poi, però, il vuoto con le numerose spie accese dai soli 8 punti conquistati nelle ultime 7 gare. Stramaccioni, tuttavia, ha avuto il merito di aprire - già con i successi della primavera campione d’Europa e d’Italia - il nuovo corso di una squadra arenata a lungo sui fallimenti di Benitez, Gasperini e Ranieri. Dal tecnico romano e con il tecnico romano è partita la ricostruzione di un’Inter vincente nel più breve tempo possibile. Messo alle spalle quindi questo 2012 ricco di alti, ma soprattutto infarcito di piccole delusioni, l’Inter si appresta ad aprire questo nuovo anno con la più insidiosa delle sfide, contro un avversario storica-
mente avverso, in grado di mettere in difficoltà i nerazzurri soprattutto sul piano del palleggio e della corsa. Guidolin è un perfetto stratega, ha radunato i suoi uomini 4 giorni prima dei nerazzurri e, nonostante il mercato si appresti a lasciar partire Armero, uno dei protagonisti più attivi della straordinaria cavalcata della scorsa stagione, il tecnico dei friulani avrà a disposizione la quasi totalità della rosa. Saranno solo 4 gli assenti al Friuli, oltre all’infortunato Willians, infatti, Guidolin dovrà fare a meno dello squalificato Pinzi e degli “africani” Benatia e Badu già partiti per la coppa d’Africa. Tutto confermato, quindi, davanti a Brkic con il confermatissimo 3-5-2 incentrato sulle straordinarie giocate di un Antonio Di Natale in splendida forma alla vigilia e pronto a punire l’ex compagno di squadra Samir Handanovic. Passando a casa Inter, la befana ha portato in dote per il suo lunch match, ricche dosi di carbone per Andrea Stramaccioni che, nel pieno delle vacanze invernali, ha ricevuto dall’ormai acerrimo nemico Gianpaolo Tosel, la “lieta novella” del doppio turno di squalifica inflitto ad Andrea Ranocchia che, oltre a dover scontare la squalifica per diffida,
I Bioritmi
alto tasso di intuizione 6,50 che gli permetterà di mettersi in evidenza), Ambrosini 6,07 (anch’esso in stato di grazia con bio altamente positivi: 6,35 intellettivi e 6,50 intuitivi); contro Bodgani 6,20 (in piena forma con 6,31 emotivo e 6,16 istintivo), Dellafiori, Reginaldo, Paci e Rosina 6,07 (in giornata altamente positiva con 6,22 emotiva, 6,50 mentale e 6,31 forte istinto creativo). Dal punto di vista emozionale Il Milan risulta ancora favorito con 6,05: il portiere Amelia 6,45, Flamini e Abate 6,39 (ambedue con dei valori altissimi 6,42 e 6,37 istintivamente), Yepes e El Shaarawy 6,22 (anch’essi oltre che essere esaltati emotivamente
di Enzo Occhiuto sono fortemente illuminati dal loro istinto rispettivamente con 6,08 e 6,31 che fa ben sperare per la segnatura della 15° rete); contro il valore di 5,93 dei bianco neri: Paci e Dellafiori 6,49 (con triade di bio positivi, indice di ottima forma), D’Agostino e Neto 6,31, Reginaldo 6,00 (non completamente in partita). Dal punto di vista intellettivo (visione di gioco) vincono ancora i rossoneri con 6,10 contro i 5,95 degli ospiti. I più lucidi mentalmente saranno: Flamini 6,41, Yepes 6,43, Ambrosini 6,35, Nocerino 6,27 contro Contini,Rubin e Mannini 6,49, Neto 6,14. Sarà una bella partita dal punto di vista tecnico.
La befana al Friuli per Strama L’Inter contro l’Udinese con il carbone di Ranocchia e Tommaso Rocchi nella calza
ha rimediato un turno aggiuntivo per comportamento “intimidatorio” nei confronti del quarto uomo. L’assenza di Ranocchia, tuttavia, non stravolgerà i piani del tecnico romano, che continuerà sulla strada della difesa a tre, ma che sarà schierata con un inedito terzetto mancino composto da Samuel, Juan Jesus e Christian Chivu. Tralasciando la strana attenzione riservata dagli assistenti al primo arbitro verso i calciatori nerazzurri, Stramaccioni, però dovrà fare i conti anche con i primi respiri post-natalizi e, quindi, con una condizione atletica non del tutto ottimale, e con i lungodegenti affezionati all’infermeria di Appiano Gentile che, nonostante le due settimane di sosta, non hanno ancora completamente smaltito i loro infortuni. Non saranno del match, quindi, i vari Stankovic, Obi e Mudingayi – per un reparto mediano costantemente a ranghi ridotti – Castellazzi e Nagatomo – reduci dagli infortuni di coppa Italia – e i trequartisti Alvarez e Coutinho - entrambi, tra l’altro, candidati ad una possibile partenza nel mercato invernale. Già, eccoci arrivati al capitolo mercato. L’inizio di questo 2013 ha già sparato il suo primo botto. Tommaso Rocchi è il
nuovo vice-Milito. In tanti storcono il naso, qualcuno resta indifferente, ma il più entusiasta per questa operazione a forti tinte low-cost è il direttore d’orchestra di questa squadra. Per Andrea Stramaccioni l’insostituibile dell’attacco nerazzurro è Diego Alberto Milito e, augurandogli la più longeva striscia di gol, chi sulla piazza avrebbe accettato di sedersi costantemente in panchina sapendo di essere la ruota di scorta del Principe del Bernal? Di Julio Ricardo Cruz sul mercato non ce ne sono più e quindi ben venga l’ex “San Tommaso”. Come detto il centrocampo nerazzurro ha un estremo bisogno di sangue giovane. Come il Gondrano di Orwell, sfruttato oltre il suo limite nella costruzione del mulino, il solo Fredy Guarin (che ha rinunciato alla trasferta in Colombia durante le festività per mantenere il suo splendido stato di forma) sta trascinando la linea mediana di Stramaccioni che a gran voce sul mercato ha chiesto un centrocampista di qualità. Tanti nomi sono e saranno ancora fatti, da Lodi a Paulinho passando per la bufala di Raul Meireles (impossibile il suo trasferimento a causa del doppio impegno già sostenuto con Chelsea e Fenerbache) e concluden-
do con il nome che sta scaldando i cuori infreddoliti dei tifosi interisti: Frank Lampard. Da qui al 31 gennaio, ne siamo certi, di nomi ne usciranno altri e, forse, ancora più allettanti, ma resteranno legati a doppio filo alla puntata 100 della telenovela Sneijder il cui oneroso contratto in scadenza a giugno 2015 tiene sotto scacco gli uomini mercato nerazzurri. La via intrapresa dalla dirigenza porta costantemente al bivio rinnovo-cessione con l’olandese fermo sulla sua volontà di mantenere il suo status di ultra milionario. Sneijder, a queste condizioni, lascerà l’Inter, ma la momentanea assenza di proposte concrete per il trequartista blocca tutte le operazioni in entrata di Branca e Ausilio. Sarà un 2013, comunque, in continua rivoluzione. Il cammino intrapreso ad inizio 2012 è estremamente ripido e tortuoso, ma la sintonia fra dirigenza e panchina, il continuo coinvolgimento del settore giovanile, i progetti pluripremiati e celebrati all’estero come Inter Campus, hanno già tracciato il percorso da seguire con costanza e dedizione. I risultati, certamente, non tarderanno ad arrivare. Senza fretta e liberi da oneri gravosi, semplicemente spensierati.
IL PALIO NON FA PAURA
Domenica 6 Gennaio 2013
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Statistiche del Match di Bianca Elton Ara
In otto match il Siena ha portato via un solo punto Per il campionato di Serie A, Milan e Siena si sono incontrate al Meazza 8 volte. I rossoneri hanno ottenuto 7 vittorie, contro nessuna dei bianconeri e 1 pareggio (stagione 2006-2007, 5ª giornata, terminò 0-0). La vittoria più larga della squadra di casa risale a due stagioni or sono, quando alla 20ª giornata, la squadra allenata da Leonardo vinse per 4-0, grazie alla tripletta di Ronaldinho e al gol di Borriello. In totale, Milan-Siena, ha registrato 20 gol, di cui 16 a favore dei padroni di casa e 4 a favore dei toscani. In questo match sono stati segnati 10 gol sia nel primo che nel secondo tempo. Nel primo tempo il Milan è la squadra che
L’ex Soviet
è andato più a segno con 8 gol contro 2 del Siena. La ripresa ha gli stessi numeri della prima frazione di gioco: 8-2 sempre per i rossoneri. Come detto all’inizio, il Siena non ha mai espugnato il campo del Meazza. La prima sfida nella massima serie tra le due squadre risale alla stagione 2003-2004 (il primo anno di Serie A nella storia dei toscani), quando i padroni di casa vinsero 2-1: andando a segno con Kakà e Tomasson per i rossoneri, Flo per i senesi. L’ultima vittoria del Milan, invece, risale alla 16ª giornata della scorsa stagione e finì con il punteggio di 2-0, con gol di Nocerino e Ibrahimovic.
Alessandro Rosina L’ Ospite
di Alessandra Caronni
Nato nel Parma, svezzato nel Torino, Rosina poco più di tre anni fa è riuscito nell’impresa di conquistare i gelidi cuori dello Zenit di San Pietroburgo. Oggi però deve pensare a un Siena ultimo in classifica Aveva nove anni quando un talent scout come Carlo Gardani lo scoprì e lo inserì nel Parma. Dalla Calabria a Casalmaggiore, nel Cremonese, è stato un difficile viaggio, soprattutto a quell’età. Alessandro Rosina ha esordito in A nell’annata 2002-2003. Nel Parma ha trovato la sua rampa di lancio con le 6 presenze. L’anno dopo viene prestato al Verona e così finisce in B. Ma gioca in continuità. Ha l’occasione di mettersi sempre in mostra. Nel 2005, a 21 anni, viene ceduto in comproprietà al Torino. Resta in B per… 400mila euro. Sono 42 le presenze e 12 i gol, per lui. Con la maglia granata la stagione successiva è un successo. Viene acquistato a
titolo definitivo dal Toro per 850mila euro. Nel 2006-2007, al suo ritorno in A, colleziona 35 presenze e mette a segno 9 reti, contribuendo alla salvezza del Torino. E dal gennaio del 2008 diventa il nuovo capitano della squadra. Nella stessa stagione colleziona 35 presenze e segna 8 reti. Il 5 ottobre 2007 prolunga la sua permanenza a Torino fino al 2011, firmando un nuovo contratto. Ma il Toro retrocede in B. Il 31 luglio 2009 passa allo Zenit San Pietroburgo per una cifra vicina ai 9 milioni di euro. Debutta il 5 agosto contro l’Amkar Perm’ negli ottavi di finale della Coppa di Russia e mette a segno il suo primo gol. Il 30 Agosto 2009 contro il
Chi è Rosina Nato a Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, il 31 gennaio dell’84, Alessandro Rosina è un trequartista mancino. Gioca come ala, su entrambe le fasce, e come seconda punta. Con la Nazionale Under-21 ha partecipato all’Europeo del 2004 diventando Campione pur senza giocare. Ha invece disputato da titolare gli Europei Under-21 nel 2006 in Portogallo, uscendo al primo turno della fase finale, e nel 2007 in Olanda, con il medesimo esito. Sempre con l’Under-21 ha disputato anche l’incontro di spareggio valido per l’ammissione alle Olimpiadi del 2008, vinto ai rigori contro il Portogallo. Il 17 ottobre 2007, a 23 anni, ha esordito in Nazionale nella partita amichevole Italia-Sudafrica (2-0), sotto la gestione di Donadoni. Ad oggi è la sua unica presenza nella Nazionale maggiore.
Chimki segna il suo primo gol in campionato. Il 14 novembre del 2010, con due giornate di anticipo, vince il campionato. Il 29 gennaio dell’anno seguente il Cesena ufficializza il suo trasferimento in Italia. Torna al gol in A il 20 febbraio 2011 in Parma-Cesena (2-2) realizzando la rete dell’1-0. Poi, ritorna allo Zenit San Pietroburgo dove vince nuovamente il campionato russo nel 2011-2012. Nell’estate del 2012 è in prova al Siena di Serse Cosmi, dove si accasa ufficialmente il 31 agosto. Debutta in campionato con la nuova maglia il 2 settembre nella sconfitta esterna per 2-1 contro la Sampdoria subentrando a Zé Eduardo al minuto 59.
amarcord Domenica 6 Gennaio 2013
6
José Vítor Roque Júnior
L’elegante difensore centrale del Catania, Nicola Legrottaglie, è un Nicola Legrottaglie missionario di Cristo nel Mondo perchè da bambino, in una preghiera, l’aveva promesso a Dio, se avesse giocato almeno una partita in Serie A. Il difensore pugliese è molto sensibile alla fede Cristiana: “Mi sono reso conto, in questa mia crescita spirituale, che nel calcio non c’è posto per Dio e soprattutto c’è troppo poco coraggio di uscire allo scoperto e dire cosa si pensa. Fa più comodo essere uguali agli altri, forse per non avere problemi, per non essere presi in giro”. Nel 2012 riceve l’ECM per l’etica nel calcio dal COEM (Comitato Etico Mondo Migliore). Il “Duca”, così soprannominato per le sue eleganti dra del Leeds, indossa la maglia del movenze, inizia la carriera calcistica Siena per una sola stagione collezionei pulcini della sua città, in provinnando 13 presenze. cia di Taranto, l’esordio in Serie A lo fa con il Modena nel 2001. Il 31 gennaio 2011 viene acquistato, dopo una buona carriera alla Juventus, a titolo definitivo dal Milan ed entra in campo subito il giorno dopo contro la Lazio per sostituire l’infortunato Bonera. E’ stato un esordio sfortunato il suo, costretto ad uscire dopo lo scontro con Libor Kozàk che lo terrà fuori dal capo fino a fine campionato. A fine stagione festeggerà comunque la conquista dello scudetto dei rossoneri, il suo primo personale, ma il Milan non gli rinnoverà il contrato,
Il Portiere Ferdinando Coppola cresce nel Napoli, quadra con cui esordisce in Serie A il 16 maggio 1998 in Napoli Bari, viene acquistato dal Milan nel 2006 a parametro zero offrendogli un contratto di tre anni. Non ha mai fatto il suo esordio nella massima serie con la maglia rossonera. Il 30 giugno 2010 viene ceduto in prestito al Siena. Anche lui viene coinvolto nell’inchiesta del calcio-
Nicola Legrottaglie la sua prima esperienza Milanese si chiude con una sola presenza nei pochi minuti giocati contro la Lazio. E’ stato ceduto in prestito dalla Juventus, grazie all’arrivo in bianconero di Fabio Cannavaro, prima a Bologna e successivamente al Siena, nella stagione 2005-2006. Il Campione del Mondo brasiliano 2002 José Vítor Roque Júnior, di ruolo difensore, ha vinto una Coppa Italia e una Champions League con il Milan giocando le stagioni 2000-2003 con 48 presenze. Nel 2004, passando dalla squa-
Ferdinando Coppola
Massimo Maccarone
di Severa Bisceglia
sommesse e il 26 luglio 2012 viene deferito dal procuratore federale Stefano Palazzi per illecito sportivo. Il 10 agosto successivo, in primo grado, la Commissione Disciplinare lo condannerà a sei mesi di squalifica per omessa denuncia, squalifica confer-
Luca Antonini Luca Antonini
mata anche in secondo grado, mentre il TNAS, ultimo grado di giudizio sportivo, riduce la squalifica a quattro mesi. Luca Antonini, attuale terzino rossonero, è cresciuto nelle giovanili del Milan. Nella stagione 2005-2006 è stato mandato in prestito a Siena. Dopo anni passati in varie società di Serie B e C1 fa il suo ritorno al Milan, esordendo in Champions League in Zurigo-Milan. Il primo gol in rossonero l’ha segnato in occasione della sua centesima presenza in Serie A, a San Siro contro la Juventus. Con la maglia rossonera ha vinto uno scudetto e una Supercoppa italiana. L’attaccante Massimo Maccarone, soprannominato “Big Mac”, da ragazzo si fece licenziare dal fruttivendolo presso cui lavorava per poter seguire le partite della Nazionale italiana. Inizia la carriera in provincia di Novara e a tredici anni vien preso dal Milan, in cui gioca cinque stagioni nelle giovanili. Gioca anche alcune amichevoli con la prima squadra allenata da Fabio Capello. Dopo varie esperienze, compresa quella inglese, arriva al Siena nel 2004 dove realizza 6 reti in 17 partite disputate e una rete in Coppa Italia contro il Brescia. Farà ritorno in bianconero nella stagione 2006-2007 e nella seconda partita, persa contro il Milan 3-4 , mette a segno la sua prima doppietta. Big Mac, oltre alla classifica cannonieri del Campionato d’Europa Under 21, ha vinto la Coppa di Lega inglese.
Domenica 6 Gennaio 2013
Il campionato Il 2013 ci porta poche novità. La Juventus sta infatti dettando legge in campionato e, se non succederanno terremoti, il 19 maggio prossimo a cucirsi lo scudetto sulle maglie saranno Pirlo e compagni a conferma della netta superiorità dei bianconeri sugli avversari. Sì, perché l’anti-Juve, fin dall’inizio delle ostilità, non c’è mai stata, se è vero che a turno si sono riproposte senza tanta convinzione Inter, Napoli e Lazio con scarso successo. Poi prima dello stop festivo è arrivata perfino la Fiorentina in grande rimonta. Ma alla fine, per questa strana bagarre, a guadagnarci è stato ancora una volta l’undici di Conte, sempre pronto ad approfittare dei passi all’indietro delle potenziali avversarie. Oggi cala il sipario sul girone d’andata e probabilmente, al di la del risultato della Vecchia Signora allo Juventus Stadium con la Sampdoria di Delio Rossi, la Viola di Montella potrebbe di prepotenza collocarsi al secondo posto se la Lazio all’Olimpico non batte il Cagliari. L’Inter, intanto, anticipa le sue fatiche a mezzogiorno affrontando al Friuli l’Udinese dopo il faticoso pareggio rimediato a San Siro col Genoa, prima della sosta natalizia. Ma la situazione attuale pare non regalare sorpre-
di Laura Tangari se. I conti sono presto fatti: la Juve è saldamente prima in classifica, le altre annaspano sperando in un rallentamento della capolista. Alcuni scienziati della pedata, in più di una trasmissione televisiva ironizzando, hanno ipotizzato il rientro alla grande nel gruppo di testa della Roma zemaniana collocandola come l’anti-Juve per il 2013, però per azzeccare tale pronostico Totti e compagni stasera dovranno far fuori il Napoli al San Paolo e toglierlo di mezzo dalla pattuglia inseguitrice degli juventini. E il Milan? I rossoneri stanno ancora medicandosi le ferite per la batosta incassata dalla Roma prima delle feste. Allegri, mentre Galliani andava in Brasile per collocare Pato e Robinho, ha cercato di ricostruire il morale dei suoi ragazzi illusi di riuscire nel sorpasso dei giallorossi in quasi tutta tranquillità. Oggi il vecchio Diavolo affronterà il Siena, formazione in piena crisi ma capace di tirare uno sgambetto alle grandi. Match disperato pure a Marassi dove il Genoa incrocerà le armi col Bologna, mentre Catania e Chievo rispettivamente contro Torino e Atalanta proveranno a far valere il fattore campo.
JUVE NON TI PRENDE PIU’ NESSUNO 7
Ora ci prova la Lazio ad inseguire
Vladimir Petković
SCAPPA LO UNITED COL CITY A SETTE PUNTI
Letargo invernale in Bundesliga, idem per tre settimane in Francia
Campionati esteri Non c’è sosta in Inghilterra per le feste di Natale e Capodanno. Giocano tutti, dalla Premier alla League Two, la nostra seconda divisione. Il risultato più eclatante è stato quello di Londra dove l’Arsenal ha rifilato ben sette gol (a tre) al malcapitato Newcastle, che non è neanche l’ultimo della classe. Vincono, seppur di misura, le grandi con il City di Mancini che espugna Norwich con un rocambolesco 3-4, il Chelsea che batte a Liverpool l’Everton con due reti di Lampard e lo United bravo nello stendere il tenace West Bromvich per 2-0. Successo esterno invece del Liverpool grazie a una tripletta al fanalino di coda QPR capace poi tre giorni dopo a rovesciare il pronostico vincendo 0-1 a Londra con l’undici di Benitez.. In classifica il Manchester di sir Ferguson mantiene la testa con sette lunghezze di vantaggio sul City e ben quattordici sul Chelsea quarto dietro il Tottenham. Ferma per lo stop invernale la Bundesliga, dove il Bayern Monaco la fa da padrone con alle spalle il Leverkusen con lo Schalke ormai quinto dopo tre sconfitte consecutive. Ci si diverte con i premi annuali dove Ribery si è intascato quello di miglior giocatore della Germania del 2012. Il campionato riprenderà fra tredici giorni con il solito anticipo del venerdì.
di Luigi Sada Stesso discorso, o quasi, in Francia con la ripresa delle ostilità a metà gennaio. In cima al torneo, tre squadre: il Paris Saint Germain, il Lione e il Marsiglia, tutte appaiate a quota 36, col Rennes e il Lorient, qualche gradino più sotto, pronte a entrare nei giochi al primo passo falso del terzetto al comando. Si gioca, al contrario, in Spagna col solito Barcellona che detta legge. La notizia più bella è che Tito Vilanova, tecnico dei catalani, è stato dimesso dall’ospedale dopo l’allarme scattato qualche settimana fa col ritorno del tumore alla gola. Da Stadio5 i più calorosi auguri per una uscita definitiva dall’incubo. Oggi, in Liga, intanto, al Camp Nou derby cittadino fra il Barca e l’Espanol. Impegno esterno invece per l’Atletico Madrid a Maiorca contro un avversario in piena crisi ma sempre insidioso. Per il Real di Mourinho, ormai staccatissimo dal Barcellona, gara casalinga contro la Real Sociedad. In Liga 2 Eiche in fuga col Girona a inseguire. In Portogallo prosegue il braccio di ferro fra il Benfica e il Porto con il Braga a fare da terzo incomodo.
Domenica 6 Gennaio 2013
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i Club
Milan Club Carpi Natale offre sempre occasioni speciali per attivarsi in opere di beneficienza. Succede anche nei sodalizi sportivi, in cui, a fianco alle consuete attività sportive, fioriscono di pari passo manifestazioni atte a raccogliere fondi da devolvere. E’ il caso del Milan Club Carpi, considerato uno dei migliori nel panorama dell’AIMC, che ha raccolto durante una grande festa pubblica, con tifosi anche di altre squadre, ben 6.200 euro che ha prontamente devoluto alla ONLUS “ Tutti insieme per Rovereto”.
A fare da testimone in questo rilevante avvenimento umano e sociale, è stata Nuccia Malvestiti dell’AIMC che è giunta espressamente da Milano con la Coppa dei Campione come fedele amica, anche a testimonianza del grande rispetto della Società verso tutti gli associati del Milan Club Carpi. Malvestiti, considerata a tutti gli effetti, la “Vestale” che attraversa tutta la penisola rossonera , ha elogiato, con parole toccanti e non solo di prammatica, l’operato del sodalizio che ogni anno è
tra i primi e più solleciti a rispondere ai richiami dei bisognosi della propria terra. Il presidente del Club, preso atto anche della presenza della funzionaria dell’AIMC, ha ringraziato, a sua volta, l’Associazione cui sono orgogliosi di appartenere ed il presidente Berlusconi. L’assegno è stato prontamente girato alla ONLUS di Rovereto, i cui rappresentanti, commossi oltre ogni dire, hanno ringraziato ed elogiato questa magnifica realtà sportiva che fa onore a tutto il territorio.
di Giovanni Labanca
MATRIMONIO ROSSONERO
Joanne e Lukasz, a tutta velocità verso la gioia
MILAN CLUB IN TRIBUNA Milan Juve: con Van Basten i Club di Slovenia e Polonia
Milan Pescara: ospiti con Bonera ed Abate, i Milano Club Casalbordino, Pescara, Montesilvano e Pescara
Champions - Europa League - Serie A TIM su MAXI schermo - diretta PREMIUM
Domenica 6 Gennaio 2013
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L’Angolo
di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com
BUON CAMPIONATO RAGAZZI DELLA B
Cari amici e nemici ben rientrati dalle feste. Per i vip della serie A la pausa è durata un po’ meno rispetto lo scorso anno. Ma la vita va vanti lo stesso. Un pochino più imbronciati forse lo sono i ragazzi della B che essendo scesi in campo il giorno di Santo Stefano non hanno neanche fatto in tempo a digerire il panettone. Panettone che quest’anno non è stato mangiato invece da Cosmi e Ferrara, oltre da altri che li hanno preceduti in autunno. Ma la vita va avanti lo stesso. Il Siena targato Iachini, nell’ultimo turno che ha preceduto la sosta natalizia, è stato sonoramente battuto in casa dal Napoli e la stessa cosa, un po’ meno drammatica, è successa a Marassi dove la Samp del neo tecnico Delio Rossi ha pagato il pedaggio alla Lazio. Insomma, c’è da chiedersi, vale o no il cambio in corsa dell’allenatore. Magari Ferrara con la Lazio avrebbe fatto meglio, lo stesso dicasi di Cosmi col Napoli. La verità sta nel mezzo. Tuttavia con la crisi
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che ci pesa addosso risparmiare qualche euro non sarebbe stato un male. Ma nel calcio si è abituati allo spreco tant’è che ogni presidente, a partire da Zamparini e Preziosi per finire a Garrone e Mezzaroma, gettare dalla finestra un allenatore è diventata quasi un’azione normale, obbligata forse, in qualche circostanza, per placare le delusioni dei tifosi, altre volte per il semplice capriccio del boss. Un’altra panchina era a rischio, quella di Allegri, però Berlusconi ha tenuto duro e senza la parentesi della scoppola dell’Olimpico rimediata con la Roma tutto sarebbe stato sotto controllo. Adesso si parla di Guardiola al Milan. Non si sa se sono solo voci. Ma nel frattempo chi vuole cacciare Allegri sta mietendo progressivamente consensi allargati. Domenica i rossoneri, intanto, affronteranno il Siena a San Siro dove per risollevare la testa è perentorio un successo. Dovesse andare male sarebbero guai per Allegri e per il Cavaliere.
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AUZ!! Ne è valsa la pena scrivere, con il sudore della fronte, questi miei articoli, non ho perso solo tempo, dal momento che i Maya hanno cannato le previsioni della fine del mondo. I dubbi mi hanno spesso assalito. Boh, io intanto li ho scritti, non si sa mai, per scaramanzia più che altro tanto ormai ho già vinto il Nobel per la letteratura ma non ditelo a Monti altrimenti mi tassa pure quello. Torniamo quindi alle prossime partite di Serie A commentando quelle appena trascorse, con la Juventus campione di inverno. Milan vittorioso per la quarta volta di fila, con ben 4 gol e sempre con il Faraone in rete; si ma che culo, dobbiamo dirlo, ben due autoreti da parte del Pescara. Vogliamo parlare anche delle pere prese a Roma? L’Inter, l’ultima partita a parte, si è portata a casa anche in anticipo il regalo di Santa Klose (una pera e sconfitta per i nerazzurri). Con relativa incazzatura di Moratti per alcuni torti arbitrali (visti solo da lui, forse) e le solite polemiche nel dopo partita. Caro Massimo io te lo devo dire, da amico, è inutile che ti incazzi, anche tu aumenti sempre la benzina ma io mica vengo sotto casa tua a farti il culo (anche perché non so dove abiti, altrimenti ….. AUZ A DA VEDE come te lo faccio il culo). L’ultimo sabato del 2012
il Milan a Roma contro la squadra di Zeman, che contro il Chievo essendo stato chiavato, l’ha presa bene e non era molto incazzato anzi….. (A DA VEDE come lo prendo bene anche io)… Quindi questa volta è stata dura per i rossoneri, sono riusciti a portare a casa una sonora sconfitta. Quindi il mio consiglio, di allora, ai tifosi del Milan di andare a Roma ma non allo stadio, e che andassero a Frascati a magnarsi la porchetta o l’abbacchio (per non tornare abbacchiati nel post partita). A Milano anche l’Inter, ormai non più seconda in classifica e nonostante la bella figura nella domenica precedente contro il Napoli, ha incontrato il Genoa, per niente remissivo, di Del Neri e del presidente Preziosi (altra personcina pacata ed a modo). I genoani, golosi di punti in classifica, hanno soddisfatto parzialmente la fame, mentre i nerazzurri non hanno soddisfatto la golosia del secondo posto e una mia amica golosa di ….. (ma questa è un’altra storia anche se, visto il simbolo del Genoa, ovvero il Grifone, stiamo sempre parlando di uccelli). Mi raccomando Stramaccioni non fare un’altra frittata anche sabato, cerca di vincere questa volta così. Certo con un Milito sbiadito ed un Cassano non al top non sarà facile. In ogni caso i tifosi interisti si consolino con Paulinho, nuovo possibile acquisto. Con questa mia ultima perla (o pirla) di saggezza del 2013, vi lascio augurando a tutti voi, cari lettori e non, cari affezionati di RADIO 105, un felice anno (o ano) nuovo, il vostro immortale Leone. AUZ.
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QUANDO IL TIFO FA MALE Domenica 6 Gennaio 2013
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Sport sano in mente sana
E’ successo di nuovo. Ancora una volta è l’ignoranza a farla da padrona. Inutili anche i tanti commenti e le tante condanne, l’imbecillità di alcuni soggetti è incurabile. Purtroppo ci troviamo a contrastare l’incapacità di quegli individui, per fortuna pochi, di elaborare i concetti più elementari. Madre natura, a danno dell’intero genere umano, con loro ha fatto un lavoro incompleto, che PECCATO! Dopo i vergognosi striscioni razzisti dell’Olimpico contro Israele di un mese fa la storia si ripete. Non è comunque prerogativa riservata alla sola provincia o alla Capitale, anni fa anche a San Siro sono apparse scritte all’esterno dello stadio: “Ebrei nei forni”. VERGOGNA. Questa volta i protagonisti dell’ ignoranza assoluta sono stati i tifosi della Pro Patria che, durante l’amichevole disputata allo stadio Speroni contro il Milan mercoledì scorso, hanno iniziato ad insultare al-
cuni giocatori rossoneri colpevoli, secondo il loro insano pensiero, di non essere abbastanza bianchi (come se qualcuno avesse mai stabilito quale debba essere il colore della pelle) ogni qualvolta toccavano la palla. I buuu buuu sono arrivati puntuali fin dall’inizio della gara. Il primo a pagare, il loro pensiero malsano, è stato Emanuelson, poi è toccato a Muntari, a seguire Niang ed infine il loro letame è arrivato alla casacca numero
10 Kevin Prince Boateng, tedesco naturalizzato ghanese. La partita, dopo i primi interventi del direttore di gara diretti ai due capitani e rivolti verso la tribuna degli imbecilli, è andata avanti senza grandi scossoni ma poi, poco prima della mezz’ora, all’ennesimo coro razzista scandito in particolare contro Boateng quest’ultimo ha fermato il gioco scagliando con rabbia il pallone contro la recinzione dove si trovavano i teppisti dello sport e della vita. Quindi si è tolto la maglia uscendo dal terreno di gioco. In quel momento ci è tornato alla mente l’ex difensore ivoriano del Messina, Marco André Zoro Kpolo, protagonista nel match di campionato contro l’Inter di qualche anno fa. Zoro, subissato dai fischi e dagli insulti ogni qual volta toccava la palla, non ce l’ha fatta più ed ha abbandonato la partita. Insomma, un altro episodio triste da condannare quello di Busto Arsizio. Alla fine non sono bastate le scuse e la presa di posizione a favore di Boateng e compagni del presidente della Pro
di Severa Bisceglia
Patria, Pietro Vavassori, e del sindaco bustocco Gianluigi Farioli. E pensare che era una normale amichevole di metà settimana. Il Milan ogni tanto fa un salto a Busto Arsizio (che è vicina a Milanello) per finalizzare il lavoro di Allegri, ma stavolta la sgambatura è finita male. Quando Boateng è uscito
dal campo tutti i giocatori rossoneri non hanno avuto dubbi e lo hanno seguito senza pensarci su due volte. Allegri stesso, in sala stampa, è stato molto duro con la teppaglia della tribuna ultras, condannando senza mezzi termini tanta “civiltà”. Ora viene da chiedersi: se fosse stata una gara ufficiale di campionato la reazione sarebbe stata la stessa? Noi ci auguriamo di sì, specialmente dopo aver ascoltato Abete in merito all’accaduto. Scritte antisemite, slogan contro Israele, insulti verso chi ha un colore della pelle diverso dal nostro (forse a questi geni non va giù il nostro colore diverso dal loro), non sono più tollerati. Non dovrebbe essere un problema, per le autorità competenti, identificare i “quattro” imbecilli autori di tanta genialità, mandarli in Africa a vendere per strada fazzoletti o borse contraffatte e fargli subire la loro “diversità”. Questa gente è pericolosa, bisogna intervenire.
fantamercato di Luigi Sada
DROGBA: IL GRANDE SOGNO
Braccio di ferro fra Milan e Juve per strappare l’ivoriano allo Shangai La Juve e il Milan sono su Drogba. L’ivoriano piace a Conte e ad Allegri ma dalla Cina fanno sapere che il costo del giocatore è alle stelle indipendentemente dalla volontà di quest’ultimo di rientrare in Europa nel calcio che conta. “Il mio sogno – ha confessato Drogba – è quello di chiudere la mia carriera in un club italiano, oppure inglese”. E dovrebbe riuscirci, a costo di andare a cozzare contro un ingaggio molto diverso da quello percepito quest’anno dallo Shangai Shaenhua. Drogba è un vecchio pallino anche dell’Inter che in questa circostanza è però stata costretta a compiere una brusca virata puntando sull’ex laziale Rocchi quale vice di Milito. Naturalmente Rocchi non è Drogba ma ormai ogni tifoso italiano, causa la recessione, deve convincersi che il convento, in questo difficile momento, non
può regalare altro che affari di secondo piano e non colpi clamorosi come era accaduto negli anni passati. E Drogba, allora? L’ivoriano è al termine della carriera, non sembra avere grandi pretese, e giocare qui da noi è sempre stato un suo sogno particolare, specialmente se le squadre interessate si chiamano Milan e Juve, anche se Berlusconi sembra abbia fatto retromarcia. L’Inter, dal canto suo, semmai, potrebbe riaprire il discorso costruito un po’ di tempo fa su Jovetic, un giocatore per il quale Stramaccioni farebbe pazzie. A novembre avevamo scritto su un possibile arrivo del montenegrino all’Inter a fine campionato, poi la voce è caduta. Ma nel calcio mai dire mai. L’Inter sembra abbia proposto addirittura Palacio e il giovane Livaja ma a Firenze da quell’orecchio non sembrano
sentirci. “Sarebbe come se Renzi passasse alla Lega Nord”, fanno sapere dal capoluogo toscano. Tuttavia la prospettiva non è del tutto tramontata. Intanto la Juve, oltre alla caccia di Drogba, ha rilevato Peluso dall’Atalanta quale sostituto dell’infortunato Chiellini. Sempre il Milan pare abbia offerto alla Roma lo scambio di portieri fra Amelia e Stekelenburg mentre a Parigi si parla con insistenza dell’arrivo di De Rossi ormai ai ferri corti con Zeman malgrado la tregua natalizia. Il costo di De Rossi si aggira attorno ai trenta milioni. Qualcuno storce il naso perché solo due stagioni fa (quando c’era l’interesse del Manchester United e del City) il giocatore era valutato il doppio. Ma gli anni passano per tutti. De Rossi presto compirà le trenta primavere che non sono poche, anche per un fuoriclasse.
CERCASI RISCOSSA Domenica 6 Gennaio 2013
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Milano prova a vincere il derby con Cantù per rilanciarsi Fuori dall’Europa e con una vittoria dopo due tempi supplementari a Biella,, l’EA7 contro Cantù si gioca un posto in Final Eight di Coppa Italia. Lo farà col neo-acquisto Marques Green (arriva dal Cedevita Zagabria), un playmaker alto 165 cm, noto in Italia per aver vinto una Coppa Italia e smazzando in un match ben 20 assist, tuttora record nel nostro campionato. Un appuntamento fondamentale per la squadra allenata da Sergio Scariolo, visto che la manifestazione si disputa proprio tra le mura amiche del Forum. I canturini, quarti in classifica, hanno visto il loro allenatore in procinto di trasformarsi nelle vesti di ct, poiché lui è ufficialmente ct parttime della nazionale della Grecia. Andrea Trinchieri a Cantù sta dando vita a un progetto che lo sta portando tra le prime squadre d’Italia, sciorinando basket di ottima fattura. Proprio nel giorno della Befana, Milano cercherà di dare una scossa per riportarsi in alto, anche se non sarà facile. Cantù è una squadra organizzata nel gioco come poche in Italia, giacché può vantare un impianto consolidato da tre stagioni abbondanti. Il direttore sportivo dei canturini, intanto, ha trovato, dopo una lunghissima ricerca, il sostituto dell’infortunato Jerry Smith. Dopo aver trattato Derwin Kitchen (passato dal Panathinaikos al Cedevita) e Taylor Rochestie (in uscita dal Caja Laboral, dove è stato sostituito da Omar Cook), la chebolletta ha ingaggiato Kevin Anderson. Il texano, 24 anni ieri, arriva dalla D-League dei Canton Charge, dove segnava 8,1 punti con 3,3 assist di media. Anderson è alla seconda esperienza europea: l’ex Richmond University, infatti, lo scorso anno aveva giocato in Francia, a Strasburgo (con 12,5 punti e 3,5 assist di media). Ander-
son dovrebbe debuttare agli ordini di Andrea Trinchieri nel match di domenica 30 contro Reggio Emilia. L’altro play di Cantù è Jonathan Tabu. Dotato di velocità, soprattutto a campo aperto, il giocatore di Kinshasa ha anche ottime percentuali al tiro: 51,1% da 2 e 47,8% da 3, riuscendo a catturare anche 4,7 rimbalzi di media. Il giocatore con più carisma tra i brianzoli è sicuramente Manuchar Markoishvili, georgiano di Tbilisi a Cantù sta trovando il suo liquido amniotico. La guardia tira col 44% da 2 e con un ottimo 40% da 3, catturando anche 3.9 rimbalzi a partita, con una punta massima di 11. Manuchar è giocatore di personalità, sul quale Trinchieri fa affidamento nei momenti topici del match. Nicolas Mazzarino è invece il giocatore che incarna il temperamento e la voglia di vittoria. La guardia uruguaiana è all’ottava stagione a Cantù ed è considerata un’istituzione. Non eccelle nel tiro da 2 (33,3%), ma è letale dall’arco dei 3 punti (48,9%). Pietro Aradori merita un capitolo a parte. E’ un’ala piccola, che con Siena ha già vinto due scudetti e che con Cantù sta cercando la consacrazione definitiva. Nazionale da parecchio tempo, il 24enne bresciano è un giocatore ordinato, con ottima percentuale da 2 (59,4%) e appena sufficiente da 3 (29,4%), sa farsi rispettare anche sotto le plance catturando 3,1 rimbalzi a partita. Altro italiano nel roster di Trinchieri è Marco Cusin. Il centro friulano è molto pericoloso da sotto con il 55,2%, mentre a rimbalzo cattura 3,7 palloni di media. Marko Scekic è un altro giocatore di rara importanza. Sta riprendendo dopo un lungo infortunio. A Milano non sarà ancora al top, ma è un giocatore su cui Trichieri fa un grande affidamento.
Basket
di Beppe Vigani
Manuchar Markoishvili
Atto di forza Hockey su ghiaccio
di Debora Cheli
coach Adolf Insam
Milano ospita questa sera l’Asiago in attesa di aprire un nuovo corso Conclusa la serie negativa durata ben sei giornate, con un bottino di zero punti in altrettanti incontri , l’Hockey Milano Rossoblu ha deciso di rialzare la testa. Esonerato coach Da Rin, che resta comunque nello staff dirigenziale , torna sulla panchina milanese l’ex allenatore Adolf Insam. Lui che aveva accettato di lasciare il capoluogo lombardo alla volta di Bolzano, dove aveva comprato casa e sembrava aver chiuso nel cassetto dei ricordi i cinque scudetti consecutivi vinti con i Vipers, è tornato in tutta fretta ad allenare la formazione rossoblu. Quella altoatesina è stata una bella avventura durata due anni, coronata anche da uno scudetto. Ma il richiamo della giungla d’asfalto è però giunto irresistibile alle orecchie di Insam, il quale non ha esitato quando la società meneghina ha chiesto il suo aiuto. Purtroppo, giunti ormai alla fine della regular season e matematicamente fuori dalla top five della classifica, ciò significa che i milanesi dovranno qualificarsi tra le prime tre della Relegation Round per entrare a far parte degli ottavi di finale: sostanzialmente una difficoltà in più che con un pò di attenzione in più si poteva evitare. Ora si lavora per arrivare a quell’obiettivo, poi si vedrà. Appena giunto
a Milano, Insam ha comunque chiarito qualche punto fondamentale. In primis, l’importanza di una difesa attenta. Tanti errori e distrazioni hanno minato alla base il buon esito degli incontri, senza contare le velleità offensive dei terzini, che nelle loro incursioni nel terzo avversario lasciano talvolta scoperte le retrovie. Ce n’è anche per gli attaccanti, secondo il coach altoatesino non abbastanza inclini alla copertura difensiva, troppo impegnati ad attendere il disco buono piuttosto che mettersi al servizio della squadra quando è in difficoltà. Sarà anche vero che una rondine non fa primavera, ma l’arrivo di Insam ha messo fine al digiuno di vittorie. Nonostante si giocasse contro la cenerentola della classifica, il Pontebba, e malgrado le assenze per infortunio di Iori e Kinasevich, si sono già visti gli effetti del rivoluzionamento in panchina. I rossoblu hanno battuto i friulani 3-0. C’è stato invece poco da fare contro la capolista Val Pusteria che domenica scorsa ha battuto nettamente la formazione meneghina 5-1. Questa sera si gioca all’Agorà contro l’Asiago : i veneti sono al sesto posto in classifica, anche loro fuori dai primi cinque, resta una squadra pericolosa. Il fischio d’inizio sarà alle 20.30.
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LA SINFONIA E’ SEMPRE TRENTINA Terza Coppa Italia consecutiva per i campioni del mondo dell’Itas Volley
Grande spettacolo al V-Day del Forum di Assago, dove domenica scorsa ha avuto luogo la Final Four di Coppa Italia. L’Itas Diatec Trentino è un rullo compressore: vince il trofeo per la terza volta di fila superando 3-1 (2517, 25-16, 21-25, 25-23) la Lube Macerata in un’ora e quarantotto minuti di spettacolo. La capolista della serie A1 prosegue nella sua striscia di vittorie consecutive e, dopo il Mondiale per club conquistato a ottobre scorso, chiude l’anno solare 2012 con un altro successo. Cominciano bene i trentini che mettono subito alle corde i campioni d’Italia. Dopo aver perso malamente i primi due set, coach Giuliani nel terzo parziale, reinventa il sestetto con Zaytsev opposto. Da quel momento si vede una partita equilibrata con Macerata, finalmente, ai suoi livelli. La rimonta non si completa perché la squadra di Stoytchev è più quadrata e, dopo aver perso il terzo set, vince il quarto e di conseguenza la coccarda tricolore. Sugli scudi
di Beppe Vigani
sicuramente il palleggiatore Raphael vero motore di un gruppo che, nonostante nel momento decisivo perda Stokr, trova in Uchikov una validissima alternativa. Apprezzabile anche le prove di capitan Kaziyski (17 punti), Juantorena (12 punti) e i centrali Djuric (autore di sei muri) e Birarelli (cinque ace sugli undici complessivi della squadra) entrambi con 11 punti. Dalla parte dei marchigiani è doveroso sottolineare Ivan Zaytsev, nonostante un difficile avvio, autore di 25 punti con cinque punti direttamente su battuta. Sempre al Forum di Assago grande sorpresa nella finale di Coppa Italia di serie A2 con il successo della Sidigas Atripalda per 3-1 sulla Gherardi Svi Citta di Castello, primo trofeo nella sua storia. Invece per la squadra umbra si tratta della prima sconfitta stagionale dopo tredici successi in altrettante gare. La squadra di Michele Totire brilla soprattutto in difesa e a muro, mentre in attacco il top scorer è Cazzaniga con 20 punti.
di Silvia Fortunato
Rientro in palestra per Vero Volley Monza Tempo di bilanci sulla prima metà della stagione della prima squadra del Consorzio Tiberti e compagni sono rientrati in palestra giovedì, dopo la pausa natalizia che ha concesso quattro giorni di riposo alla prima squadra del Consorzio Vero Volley. Il girone di andata è terminato con la sconfitta a Sora del 22 dicembre scorso, Vero Volley Monza si ritrova al quinto posto in classifica con 20 punti, sette vittorie e cinque sconfitte; sette le gare disputate fuori casa e cinque quelle davanti al pubblico amico del PalaIper, fattore da non sottovalutare nel girone di ritorno, quando le proporzioni saranno invertite. Il bilancio del primo allenatore, Horacio Del Federico: “Io sono una persona che vede sempre il bicchiere mezzo pieno, quindi il bilancio per me non può che essere positivo: siamo subito dietro alle squadre che, in questa prima parte della stagione, hanno dimostrato di avere una marcia in più, Città di Castello, Sora e Atripalda. Abbiamo tutti i numeri per stare in linea con loro, ci manca ancora qualcosa nella gestione dei palloni difficili, soprattutto in attacco, ma è un gap che si può colmare con l’allenamento e la giusta concentrazione. Sono contento di come stiamo giocando in ricezione e stiamo migliorando in battuta, il fondamentale
che deve diventare la caratteristica di questa squadra”. Così Claudio Bonati, Direttore Sportivo del settore maschile del Consorzio Vero Volley: “Il campionato è molto più equilibrato di quanto pensassimo: abbiamo sprecato delle occasioni importanti per essere in una posizione migliore in classifica. Credo che questa squadra valga più di quanto abbia dimostrato fino ad ora e sono convinto che nella seconda parte della stagione riusciremo a esprimere il nostro vero valore, anche grazie all’apporto di un pubblico sempre più numeroso. Una nota positiva da sottolineare è la chiamata di Beretta al collegiale della Nazionale Seniores lo scorso novembre, il primo atleta del Consorzio a ricevere un riconoscimento così prestigioso”. La settimana di Vero Volley Monza prosegue, oltre alle normali sessioni di lavoro, con un allenamento congiunto domenica 30 dicembre a Verona contro la Marmi Lanza, formazione di A1, in vista della ripresa del campionato domenica 6 gennaio alle 18 al PalaIper contro la Elettrosud Brolo di Paolo Tofoli, che all’andata era stata sconfitta dai monzesi al tie break.
Il Saugella Team Monza è tornato in palestra dopo la pausa natalizia. Il programma dei prossimi giorni vede, oltre alle normali sessioni di lavoro tra sala pesi e lavoro tecnico con la palla, anche due allenamenti congiunti, che permetteranno alle ragazze di Mazzola di arrivare pronte alla ripresa del campionato, dove al PalaIper hanno affrontato il Chieri. Ieri in occasione del collegiale milanese della Nazionale Pre Juniores, allenamento congiunto con la squadra di Luca Pieragnoli al PalaIper. Il 2 gennaio, invece, è stata la Nazionale Israeliana di Arie
Selinger, in tournè in Italia nella prima settimana dell’anno a far visita al Saugella Team Monza. Le parole di coach Mazzola: “I 30 punti che abbiamo guadagnato in queste prime dieci partite non sono un regalo di Natale, ma una nostra conquista con il duro lavoro di questi mesi; dobbiamo continuare così”. Le monzesi saranno impegnate anche nei quarti di finale di Coppa Italia, con il doppio scontro con la Famila Habimat Chieri: gara di andata il 9 gennaio a Chieri, ritorno previsto il 26 gennaio alle 21:15 al PalaIper di Monza.
Due settimane intense per il Saugella Team Monza La squadra di Mazzola è rientrata al lavoro a pieno ritmo
IRROMPE LA CINQUE MULINI Domenica 6 Gennaio 2013
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Atletica
di Beppe Vigani
Manca poco alla tradizionale campestre di San Vittore Olona L’ottantunesima edizione della Cinque Mulini, la classica del cross per antonomasia, si preannuncia da record. I prossimi 2 e 3 febbraio a San Vittore Olona sarà di scena una nuova tappa della gara lombarda, che vedrà sfilare sul mitico tracciato dei mulini alcuni tra i principali protagonisti della corsa campestre internazionale. Gli uomini della Cinque Mulini riescono a mandare in scena il loro grande spettacolo anche in questo periodo difficile e, con rinnovato interesse, stupiscono tutti gli appassionati di questa grande e unica disciplina. Il percorso del vallo, tracciato nervoso, che si sviluppa sui prati antistanti i cinque mulini, punti cardine delle prime edizioni, è pronto per dar vita a una nuova grande giornata di sport nel segno di una lunga tradizione che dal 22 gennaio 1033 contraddistingue la manifestazione. Novità assoluta dell’edizione 2013 è l’abbinamento con il Cross per Tutti, un circuito che raggruppa ben sette gare pensate per coloro i quali vogliono cimentarsi con l’affascinante disciplina della corsa tra i prati. Un’occasione da non perdere per tutti i runners, senza distinzione di sorta, desiderosi di esser protagonisti di una gara speciale
che nella sua storia ha visto sfilare i grandi nomi dell’atletica mondiale. Inoltre, l’edizione del prossimo 3 febbraio avrà anche l’onore di ospitare il Campionato Italiano dei Vigili del Fuoco, che fortemente hanno voluto questa combinata con la regina delle corse campestri. Infine, un occhio di riguardo viene come sempre rivolto ai giovani le cui gare in programma nella giornata di sabato sono la chiave di volta necessaria per avvicinare le nuove leve a quest’affascinante disciplina sportiva, fiore all’occhiello dell’Unione Sportiva San Vittore Olona 1906: saranno infatti un migliaio circa gli studenti delle scuole medie che si destreggeranno nella disputa della VII edizione della Cinque Mulini Studentesca. Campioni in carica delle due prove regine della classica d’inverno sono i keniani Thomas Longosiwa, fresca medaglia di bronzo nei 10.000 alle recenti Olimpiadi di Londra 2012, e Prisca Jeptleting Cherono, veterana della corsa campestre. Per le statistiche, è dal 1986 che un italiano non vince la prestigiosa campestre (l’ultimo fu Alberto Cova), mentre tra le donne l’ultimo successo risale al 1990 con Nadia Dandolo.
L’Italia che vola
Parapendio
Riparte nel 2013 il volo in deltaplano e parapendio L’anno appena concluso ha regalato importanti successi all’Italia del volo in deltaplano e parapendio, un’Italia che non conosce crisi di sorta, a partire dalle medaglie agli europei che, insieme ai titoli mondiali vinti negli anni precedenti, confermano ancora una volta gli azzurri ai vertici internazionali. Nei cieli di Kayseri in Turchia sono state conquistate due medaglie d’oro, una dalla squadra di deltaplano su 17 nazioni, ed una individuale da Alessandro Ploner, pilota di San Cassiano (Bolzano) già più volte campione del mondo e d’Europa, su oltre 100 partecipanti. Invece da SaintAndré-les-Alpes in Francia una eccellente Nicole Fedele, pilota di Gemona del Friuli (Udine), ha portato in Italia la medaglia d’oro degli europei di parapendio, presenti 134 piloti da 26 nazioni. E’ stata anche una fantastica stagione per il torinese Marco Littamè che dopo il titolo italiano 2012, ha conquistato anche quello di campio-
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“Non Solo Sport” ogni giovedì sera sintesi delle partite casalinghe: Campionato Nazionale Allievi Nazionale A.C.Milan Campionato Nazionale Serie D A.S.D. Trezzano Calcio Ore 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia Ore 23:30 Telemilano City
“Riflettori Su……”
Settimanale sul mondo dello spettacolo in onda ogni venerdì sera Ore 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia Ore 23:30 Telemilano City
di Marjlja Bisceglia
ne europeo PWC 2012, vale a dire la Coppa del Mondo di parapendio, una manifestazione che porta i piloti a viaggiare per mezzo mondo. Il 2013 vedrà i nostri piloti impegnati prima di tutto negli imminenti campionati del mondo di deltaplano che si stanno per inaugurare a Forbes in Australia il 5 gennaio e terranno dall’altra parte del globo gli azzurri fino al 18. In partenza ci sono, oltre all’immancabile Ploner, Christian Ciech di Mornago (Varese), Tullio Gervasoni di Brescia, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia), Suan Selenati di Arta Terme (Udine) e Filippo Oppici di Parma. Come CT sarà presente Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore(Varese). Invece Alberto Castagna di Milano, team leader della squadra di parapendio, deve decidere la formazione che parteciperà ai campionati del mondo di Sopot (Bulgaria) dal 13 al 26 luglio. Un ringraziamento speciale alla Federazione di Parapendio.
DJ MYKE E RANCORE, I RIVOLUZIONARI Domenica 6 Gennaio 2013
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Può esistere in Italia un rap che parte dallo hip-hop e che va oltre i luoghi comuni del genere? Sembrerebbe di sì Musica Dialogare alla pari con gli altri mondi musicali, non solo di matrice black, farsi ascoltare da orecchie sintonizzate sul rock o persino sulla canzone d’autore? Uscire dalla gabbia della musica per teenager e parlare a generazioni cresciute ascoltando altra musica e che hanno sempre guardato con distacco a un genere più agonistico che artistico, quale appare ad essi in generale lo hip-hop? Una risposta chiara e forte arriva da DJ Myke e Rancore, due artisti fuori dal comune, di due generazioni diverse ma accomunati dall’urgenza di fare musica che sposta in avanti i confini, esplorando territori diversi da quelli battuti finora. Rancore ha 23 anni ma, come molti della sua generazione, ha alle spalle ormai quasi dieci anni di pratica della rima e, soprattutto, una forte attitudine ad applicarla alla sua analisi del mondo, della vita, delle storie che lo hanno attraversato negli anni. Rancore scrive in italiano, niente slang, non parla a tribù ma a tutti coloro che possono riconoscersi nelle sue storie di vita ai margini della vita. “Capolinea” è un brano esemplare di questa sua notevole capacità di racconto, quasi cinematografico, evocativo, neorealista. DJ Myke è un musicista, nel senso più pieno del termine. Il suo prin-
Teatro
di Riccardo Sada cipale strumento è il giradischi al quale negli anni il computer si è affiancato ma senza sostituirsi alla manualità artigianale e fortemente analogica del turntablist e alla predilezione per gli strumenti suonati – di cui rimane emblematico e fra i pochi casi del genere in Italia il sorprendente e.p. “Acustico” autopubblicato nel 2010 su RockIt. Ma DJ Myke è anche uno dei pochi esponenti del mondo dei piatti in grado di produrre artisti della canzone e della “musica suonata” come fa con sempre maggiore successo. “Silenzio” è un album diverso, intenso, a tratti commovente, scuro come l’orizzonte di chi vive ai margini ma non rassegnato, combattivo ma imbracciando le armi del pensiero, prima ancora della parola, un album che apre alcuni importanti interrogativi in coloro che pensano che dal mondo hip-hop non possano uscire altro che vuoti giochi di parole, spasmi ormonali di ex adolescenti in gara per il record di “mi piace” su facebook o inni alla playstation come stile di vita.“Silenzio” sono 15 tracce per tutti coloro che hanno il coraggio di seguirle. Portano molto lontano, buon viaggio. Sito Internet: www.facebook.com/rancore. djmyke
di Silvia Arosio
IO CREDO ALLE FATE
CON PETER PAN IL MUSICAL! E’ dal 2006 che Peter Pan, il musical con la regia di Maurizio Colombi, vola sui cieli italiani...
Dopo anni di indimenticabili successi, le repliche di Peter Pan forever il musical giungono al termine. Lo spettacolo, che vede come protagonista l’inimitabile Manuel Frattini, non poteva però fermarsi senza prima salutare il pubblico di Milano che gli ha sempre riservato una calorosa accoglienza. E’ proprio per questo che Peter Pan torna a volare su Milano dall’8 al 13 gennaio al Teatro Nuovo. Questo spettacolo sostituisce “La vita condominiale di Johnny Depp” con Gene Gnocchi che era previsto nelle stesse date. Per portare un’ultima volta con lui e con Wendy i suoi affezionatissimi spettatori milanesi sull’isola che non c’è. In queste dat6e, poi, Wendy sarà un’altra amatissima dal mondo del musical italiano, Martha Rossi. Due nomi davvero eccezionali, affiancati dal Capitan Uncino (Pietro Pignatelli) e dal suo fedele e strampalato compare Spugna (Jacopo Pelliccia). Una sola condizione per tutti voi: credere alle fate almeno per una sera! Una favola che ha sempre fatto sognare piccoli e grandi si trasforma in uno spettacolo che rende ancora possibile abbandonarsi al potere della fantasia, restituendoci tutta la magia delle pagine di Barrie. In un’atmosfera incantata – né ieri, né oggi, mai o forse sempre - 25 artisti tra sorprendenti effetti speciali e le indimenticabili
musiche di Edoardo Bennato, tratte dall’album Sono solo canzonette, ci condurranno nel mondo senza tempo dell’eterno giovane dalla calzamaglia verde e il ciuffo biondo. Si viaggerà restando seduti sulle poltrone: “seconda stella a destra, questo è il cammino”. Non ci rimane che seguire Trilly e il suo campanellino attraverso immagini di grande impatto visivo e sonoro che saranno difficili da dimenticare. Se crescere è necessario, altrettanto è farlo conservando il bambino che è in tutti noi. “Un uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare”. Dice il regista Maurizio Colombi: “In Peter Pan Il Musical abbiamo voluto mantenere delle caratteristiche “da cartoon”, per quanto riguarda scenografie, costumi, e recitazione “sopra le righe”. E’ stata scelta questa impostazione perché la favola ha un contenuto così intenso e marcato che non ha bisogno di ulteriori specifiche per godersi lo spettacolo. Ognuno ha poi la libera scelta di raccogliere i molteplici contenuti di questa storia. Lo spettacolo è molto complesso anche per la tecnologia del volo e la realizzazione laser di Trilly.” Io credo alle fate e ci sarò. E voi? Al Nuovo di Milano, Piazza San Babila, 2, tel. 02 7600 0086
Domenica 6 Gennaio 2013
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Gossip & Curiosità
*** Balotelli continua a far parlare di sé dentro e fuori dal campo di gioco. E’ riuscito a far perdere le staffe anche al Mister Mancini, concentrato a preparare la partita contro il Watford di Zola, dopo un contatto violento a danno del compagno di squadra Scott Sinclair. Dopo essere stato ripreso da Mancini la situazione è degenerata. Il tecnico ha iniziato a strattonarlo con la casacca urlandogli contro e puntandogli il dito sotto il naso. Solo l’intervento di due membri dello staff ha evitato che la situazione diventasse ancora più imbarazzante. Ora Balotelli può preparare le valige. Anche nella vita privata non va meglio. L’imbarazzo è già pubblico. Non ha ancora conosciuto la figlia nata 1 mese fa e, come se non bastasse, si preoccupa di difendere la sua immagine replicando all’intervista lasciata dalla Fico, ad un settimanale di gossip, con una querela: “In relazione a quanto riportato nell’ultima intervista concessa da Raffaella Fico, mi vedo costretto mio malgrado a reagire. Avrei preferito evitare di dover prendere posizione pubblicamente su questioni private e tener fede alla scelta che avevo fatto di non replicare in nessun caso alle sue fantasiose dichiarazioni, anche per rispetto di una creatura che è da poco venuta al mondo”. Questo è quanto si legge nel comunicato inviato a La Gazzetta dello Sport. “Ma c’è un limite a tutto – continua nel suo comunicato l’attaccante – e non posso tollerare che venga leso il mio onore di uomo e mi vengano falsamente attribuiti comportamenti gravi che non hanno riscontro nella realtà. Ho pertanto incaricato i miei legali di adottare tutte le iniziative giudiziarie opportune per difendere la mia onorabilità ingiustamente lesa…”
di Marjlja Bisceglia
*** Pippo Inzaghi torna dalla sua Alessia. Dopo la tanto discussa separazione e il definitivo allontanamento, sembra sia tornato l’amore tra SuperPippo e Alessia Ventura. L’ex attaccante del Milan e la showgirl sono stati paparazzati insieme durante una romantica serata milanese. Da tempo si vociferava un possibile riavvicinamento, sembra tornato il sereno.
Punto Lega Nord Gratosolio di
Carlo Marnini
LUCCIOLE PER LANTERNE
Cari lettrici e lettori, colgo l’occasione per farvi i miei migliori Auguri per il 2013. L’anno appena passato purtroppo lascia in eredità al 2013 una delle situazione economiche e sociali più difficili degli ultime decenni. Disoccupazione galoppante maggiormente diffusa tra i giovani, esodati , aree terremotate da ricostruire e lasciate al loro destino come se fossero aree di serie b. Tassazione insostenibile, aumenti di carburanti, aumento dell’iva, ma in primis drastica riduzione del credito concesso dalle banche alle imprese, alle famiglie. Prestiti e mutui sono ormai delle chimere. Chiunque, tranne il nostro Governo, può capire che la riduzione del credito in genere non può che ridurre l’attività d’impresa e quindi bloccare l’economia e lo sviluppo creando conseguente disoccupazione e fallimenti d’aziende. Se le aziende chiudono non ci sono risorse per nessuno, ma lor signori si preoccupano solo di vessare i cittadini con tasse su tasse senza pensare allo sviluppo e alla crescita. La corretta gestione delle entrate tributarie è uno dei fattori determinanti perché da esse si ricavano le risorse necessarie per far funzionare la macchina statale, le scuole, la ricerca, i servizi sociali e in generale tutta la pubblica amministrazione. Ma la ripresa delle attività produttive, che producendo reddito danno lavoro e creano la base imponibile da tassare, è altrettanto importante perché senza di essa non si va da nessuna parte. Potrei aggiungere altro ma desidero spendere anche due parole per la nostra politica di zona 5 e di quartiere che sfugge a grandi giornali, ma è alla base del rapporto istituzioni
cittadino e va sicuramente valorizzata. In zona 5 è stata eletta nel 2011 come consigliera nelle liste della Lega Nord una nostra Militante di Gratosoglio Roberta Perrone attualmente Vice–Capogruppo del Movimento e inserita nelle commissioni Politiche Sociali, pari opportunità, urbanistica, sport e politiche Giovanili, cultura di Zona 5 oltre alla commissione Welfare Provinciale Milano della Lega Nord. Ciao Roberta raccontaci di te e di questi quasi due anni di attività politica in zona “Ciao Carlo e grazie per lo spazio concessomi in questa tua rubrica. Provengo anch’io dal mondo del Volontariato, di cui faccio ancora parte in modo attivo come operatrice soccorritrice e nell’assistenza agli anziani. Nei primi mesi del 2011, grazie anche al tuo sostegno come referente di sezione, ho consolidato l’idea di fare oltremodo qualcosa per la gente cercando di portare la mia voce all’interno delle istituzioni più vicine e quindi in Consiglio di Zona dove posso ogni giorno confrontarmi con le problematiche più spicciole e più vicine alla gente. Mi sono quindi candidata e ho ottenuto il consenso necessario per iniziare questa splendida avventura. I problemi di zona sono tanti e vanno dalla viabilità precaria per via delle strade dissestate, la carenza di illuminazione, la sicurezza venuta meno anche per la soppressione fatta dall’attuale giunta delle pattuglie miste, l’immigrazione incontrollata che appesantisce i problemi delle periferie, proliferazione di campi nomadi con conseguente aumento della microcriminalità percepita sempre con maggior difficoltà dai residenti, degrado in
genere con buona pace dei sig.ri della Giunta ben abituati alle aree urbane del centro. Anziani sempre più soli, coperture sociali ridotte per i residenti a favore, troppo spesso, di persone potenzialmente illimitate provenienti da mezzo mondo che pretendono e ottengono più di noi. Sofferenti e bisognosi sono anche i nostri residenti e non solo gli altri quindi, quanto meno che ci sia sostegno per chi ha bisogno senza discriminazioni al contrario, ovverosia contro la nostra gente. Il mio impegno, come ho fatto e come faccio da Volontaria, è a favore di tutti ma dicendo a favore di tutti intendo anche a favore dei nostri anziani, i nostri disoccupati e i nostri precari non solo per nomadi e extracomunitari in genere che va bene aiutare, ma senza penalizzare i residenti storici. Io sono, orgogliosamente, in parte di origine meridionale e ho trovato nel Movimento le giuste prerogative per crescere tutti insieme ma rimboccandosi le maniche come è giusto che sia, senza aspettare la manna dal cielo”. Ringrazio Roberta Perrone per questa sua testimonianza e le auguro un buon lavoro. Cari lettori a breve ci saranno le consultazioni Nazionali e Regionali. Monti ci ha rovinato, la Lombardia vuole rialzare la testa e Maroni Presidente potrà essere il mattone da cui ricominciare il fantastico cammino di democrazia che Monti e C. hanno interrotto un anno fa con buona pace di centinaia di furbi illusionisti che tramite le colonne di stampa fin troppo accondiscende ci vendono lucciole per lanterne.
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