N 10 2014 milan juventus

Page 1

MATCH ALLA PARI CERCASI Favori alla Juventus... No grazie! Domenica 2 marzo 2014 Anno 4 n 10

www.stadio5.it

info@stadio5.it COPIAOMAGGIO

Parola al Baffo MILAN-JUVENTUS FINISCE 1-1

Il commento della bandiera interista Sandro Mazzola pag 4

LA PARTITA

Milan

alla ricerca di continuità

Andrea. Anelli

pag 2

TACA LA BALA CONTE GARCIA MAZZARRI SEEDORF

CONFRONTO A QUATTRO Aldo Colombo

pag 3

IL PUNTO

Gentilissimo signor Antonio Conte Severa Bisceglia

pag 4

PALLA ALL’ONOREVOLE intervista a

Antonio Rossi

Milan

Juventus

campione olimpico e mondiale di canoa assessore allo Sport della Regione Lombardia

Lara Comi

pag 8


Pensiero Stupendo... 2

di Beppe Vigani Il calcio segue gli umori della politica. Il mondo della politica del pallone si nasconde continuamente dietro a demagogie e paradossi per non risolvere uno sport che è sempre più paranormale. Molte partite sono falsate e le scommesse non c’entrano. Rigori che non sono assegnati, gol regolari annullati e viceversa. Nicchi e Braschi, i capi degli arbitri ci mettono del loro, commentando gli episodi bucati dai direttori di gara con sciocchezze che farebbero arrossire anche un asino. Poi ci sono gli allenatori. C’è Mihajlovic che, invece di lamentarsi per il secondo gol irregolare del Milan, va su tutte le furie perché Maxi Lopez si è fatto espellere. C’è Mazzarri, invece, che continuamente mena il torrone sui rigori non dati, quasi a dare continuamente alibi alla squadra che contro il Cagliari ha giocato un primo tempo da orecchie lunghe e bacchettate sulle mani. Sul dorso, però, che fa più male. Non cambia la cultura degli allenatori italiani, mentre quella degli stranieri è meno borbonica e più sobria. Conti alla mano all’Inter non assegnano rigori da 25 partite (questo è un dato oggettivo), ma non basta per continuare a lamentarsi. Non basta per giocare bene, non dovrebbe bastare per essere migliori in classifica. Se così non fosse qualcosa non funziona. Non ha funzionato neppure allo Juventus Stadium. Il Torino è stato gabbato. “Ma l’arbitro non poteva vedere”, ha detto Braschi: come dire che chi porta la pistola in campo e non è visto può giocare lo stesso. Se un

domenica 2 marzo 2014

COME IN EUROPA Distanza siderale in classifica ma in certe partite conta meno

partita Andrea Anelli

Milan e Juventus si trovano una di fronte all’altra nel più classico dei big match. Guardando i numeri non dovrebbe esserci storia: è uno scontro tra la prima in classifica e una squadra che arranca a metà, ma di scontato non c’è nulla. Seedorf, com’era prevedibile, non poteva cambiare il trend con lo schiocco delle dita, ma iniziare un percorso che porterà i rossoneri fuori da un tunnel tecnico, tattico e mentale. L’idea è, e rimane, il 4-2-3-

1 ma era fin troppo evidente che in Europa contro l’Atletico Madrid si sarebbe dovuto attuare una tattica diversa, e così è stato: una sorta di 4-4-1-1 più accorto e funzionale anche alla fase difensiva. In settimana Seedorf, stuzzicato sull’argomento “tattica”, ha spiegato quanto gli risultino noiose le disquisizioni sul tema, perché, a detta sua, il sistema di gioco ha valore solo per la fase difensiva. Contro la Juventus il dinamismo e il movimento senza palla saranno armi fondamentali, in particolare il gioco della squadra di Conte è caratterizzato dall’aggressività in ogni zona del campo e la capacità di rimanere concentrati per novanta minuti. Il folto centrocampo bianconero (orfano di Vidal squalificato) sarà orchestrato dal solito ex di lusso già a segno nella gara d’andata, Andrea Pirlo. Sul bresciano si concentreranno le at-

tenzioni di Kakà in fase difensiva, senza però esasperare una marcatura che non avrebbe senso né per le caratteristiche del brasiliano, né per la filosofia del tecnico rossonero, anche se i due si pesteranno i piedi per tutta la gara e in quella zona molto probabilmente si vincerà la partita. Kakà è rimasto a riposo a Genova proprio per essere tirato a lucido stasera, a lui Seedorf chiede molto, a lui il Milan si affida per scardinare da dietro la difesa bianconera. A livello difensivo il pericolo pubblico numero uno si chiama Carlos Tevez. L’argentino, tanto sognato da Adriano Galliani, è l’uomo più in forma e di lui probabilmente si occuperà Daniele Bonera, principale indiziato per coprire l’altro ruolo di centrale al fianco di Rami che per caratteristiche fisiche dovrebbe incrociare le lame per lo più con Llorente. Dovrebbe recuperare senza troppi problemi Abbiati tra i pali, mentre in cabina di regia ci sarà il capitano, Riccardo Montolivo. La squalifica di Muntari invece, potrebbe portare una maglia da titolare ad Essien in ballottaggio con De Jong. Altro ballottaggio, ma in fase offensiva, è quello tra Balotelli e Pazzini, con il primo ancora claudicante per la botta alla spalla destra, ma voglioso di affrontare la Juve, cosa mai accaduta dopo il suo rientro in Italia. Non certo di una maglia da titolare è il giapponese Honda che sta cercando ancora di ambientarsi al meglio, sicuro invece Taarabt chiamato all’esame quello più difficile: la ricerca della continuità. Prendere tre punti alla Juventus stasera non riaprirebbe i giochi scudetto per il Milan, ma sarebbe un bel passo in avanti in classifica e un segnale forte alle pretendenti per un posto in Europa… quando c’è di mezzo quella parola, il Milan non manca mai.

Milan STADIO

In Casa Ultima Vittoria 16/2/14 Milan-Bologna 1-0 Ultimo Pareggio 2/2/14 Milan-Torino 1-1 Ultima Sconfitta 3/11/13 Milan-Fiorentina 0-2

L’ULTIMA VITTORIA È ROSSONERA statistiche

n occasione del campionato Milan e Juventus si sono incontrate a Milano in 78 occasioni. E’ una delle sfide più storiche e importanti della Serie A. La squadra di casa ha vinto 27 volte, contro 18 dei bianconeri, 33 i pareggi. In questa partita sono stati realizzati complessiva-

se. Il successo più esaltante della Juventus fu registrato, invece, nel corso della 26ª giornata della stagione 1996-1997 con un risultato tennistico: 6-1 con doppietta di Jugovic e Vieri e gol di Zidane e Amoruso; di Simone la rete della bandiera rossonera. Il maggior numero di reti in questa partita è stato realizzato nel secondo tempo: 110 contro i 92 del primo tempo. Nel primo tempo il Milan ha segnato 53 volte, mentre la Juventus 39. Nella ripresa il Milan ha segnato 59 reti contro le 51 degli avversari. L’ultimo successo dei bianconeri risale alla

mente 202 gol, di cui 112 a favore dei rossoneri e 90 per gli ospiti. La vittoria più larga dei padroni di casa risale alla stagione 1947/1948, quando nella 12ª giornata del girone di andata: Milan-Juventus si concluse 5-0 con gol di Angeleri, Annovazzi, Gratton e doppietta di Carapelle-

9ª giornata del 2010/2011 quando la squadra allenata da Gigi Delneri vinse 2-1: padroni di casa in vantaggio con Ibrahimovic, ma ripresi e superati da Quagliarella e Del Piero. L’ultima vittoria dei rossoneri risale alla scorsa stagione, 14ª giornata l’1-0 con un rigore trasformato da Robinho al 31’.

Severa Bisceglia

I

La Juventus non vince al Meazza da oltre tre anni

MEAZZA

J u ve n t u s ORE 20.45

In Casa Ultima Vittoria 23/2/14 Juventus-Torino 1-0 Ultimo Pareggio 12/5/13 Juventus-Cagliari 1-1 Ultima Sconfitta 6/1/13 Juventus-Sampdoria 1-2

Fuori Casa Ultima Vittoria 23/2/14 Sampdoria-Milan 0-2 Ultimo Pareggio 8/12/13 Livorno-Milan 2-2 Ultima Sconfitta 9/2/14 Napoli-Milan 3-1

Fuori Casa Ultima Vittoria 12/1/14 Cagliari-Juventus 1-4 Ultimo Pareggio 9/2/14 Verona-Juventus 2-2 Ultima Sconfitta 20/10/13 Fiorentina-Juventus 4-2

Jean de La Bruyère moralista, scrittore e aforista francese arbitro non vede, i suoi assistenti non vedono e gli arbitri di porta non vedono allora c’è un problema. Il malato è grave. Non c’è più tempo da perdere, il calcio ha bisogno di tecnologia. La sudditanza psicologica va spazzata via, i risultati non possono essere lo specchio di continue “sviste”, errori, distrazioni o omissioni. A Nicchi, Braschi, Blatter e Platini e a tutti quelli che pensano che il calcio va fatto in televisione, sdottorando e paventando teoremi o collusioni con intrighi di palazzo e potere, dedico l’adagio di Jean de la Bruyere: “Non viviamo abbastanza per approfittare dei nostri errori. Ne commettiamo per tutto il corso della vita e tutto ciò che possiamo fare a forza di errori è morire corretti”. Gli immortali se ne facciano una ragione.

Allenatore:

Arbitro: Marco

Clarence Seedorf

Milan (4-2-3-1):

Allenatore

Guida di Pompei

Antonio Conte

(3-5-2) Juventus

Amelia;

Buffon;

Abate, Bonera, Rami, Emanuelsson; Essien, Montolivo; Honda, Kaka, Taarabt; Pazzini

Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Marchisio, Pirlo, Pogba, Asamoah; Llorente, Tevez


domenica 2 marzo 2014

Milan-Juventus bene in quota il Gol scommesse Pino Sardiello

S

fida d’altissimo livello a San Siro nel posticipo della 26a giornata della Serie A tra due delle squadre più vincenti del nostro calcio, Milan e Juventus, che avrà come attrazione principale la sfida numero uno da allenatori, dopo le tante battaglie in campo, tra Seedorf, neo arrivato alla guida tecnica dei rossoneri e Conte già consacrato nell’Olimpo del calcio italiano con la sua Juve bicampione d’Italia e in odore di terzo titolo. Una sfida che se ci si basa sul dato numerico dei punti ottenuti in campionato pare nettamente in favore dei bianconeri (ben 31 i punti di differenza tra le due formazioni) ma quando di fronte c’è il il blasone del Milan nella Scala del calcio e, dato da non trascurare, la possibile stanchezza di Tevez e compagni impegnati giovedì in Europa League con il Trabzonspor, ecco che in sede di pronostico diventa complicato sbilanciarsi; resta la necessità di entrambe di ottenere 3 punti per continuare ad inseguire i rispettivi obiettivi, lo scudetto per i bianconeri e la zona Europa

Aldo Colombo

F

a un po’ tristezza pensare alle milanesi che sfidano il vertice, ma questo passa il convento, prendere o lasciare e noi prendiamo perché il weekend è sicuramente da non perdere. In rapida successione prima RomaInter e poi Milan-Juve, con in panchina quattro mister che…

League per i rossoneri. Rimonta Champions difficile se non impossibile per i rossoneri vista la distanza dal Napoli, attualmente terzo, di oltre 15 punti come testimoniano anche le quote dei bookmakers internazionali, riportate da Agipronews, che affidano proprio agli azzurri il ruolo di favoriti per il raggiungimento del 3° posto offerti in media 1,12,

10 giocati... niente male! Non dimenticatevi che scommettere Live su questo evento è possibile, basta scaricare una delle tante applicazioni dei maggiori concessionari italiani dal vostro Smartphone, Iphone o Tablet ed entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimento del match. Scommettete Live sulla vostra squadra del cuore ed esul-

staccata la Fiorentina offerta in media 5,50, escluse tutte le altre, e fa rumore l’assenza dalla lista sia dell’Inter che proprio dei rossoneri. Tornando alla sfida odierna una delle opzioni migliori sembra essere il Gol, quindi entrambe le squadre a segno, che viene offerto mediamente intorno all’1.70. Nel tentativo di cercare una giocata più rischiosa ma conseguentemente più remunerativa andiamo in direzione di un “Parziale/Finale” (bisogna indovinare il risultato del primo tempo e quello al 90°) 1/X con i rossoneri avanti all’intervallo e pareggio finale, opzione offerta a 15 volte la giocata, 150 euro con

tate il doppio, ma ricordatevi di farlo con RESPONSABILITA’. Infine vi proponiamo le giocate in Antepost relative al testa a testa in campionato (bisogna indovinare quale delle 2 squadre in lotta finirà davanti all’altra): sfida Roma-Napoli con i giallorossi favoriti ed offerti ad 1,25 contro il 3,40 degli uomini di Benitez, duello Milan-Lazio con i rossoneri a 1,30 mentre i ragazzi di Reja sono in lavagna a 3,10 ed infine derby della lanterna con il Genoa favorito nel chiudere il campionato davanti alla Sampdoria e offerto a 1,55 contro il 2,60 dei blucerchiati. In bocca al lupo.

più diversi di così si muore! Evitiamo banalità tipo chi è più simpatico dei quattro, chi fa giocare meglio, chi ha più capelli (!!!) e concentriamoci sulle differenti filosofie per capire chi alla fine butterà la bala in rete. In stretto ordine alfabetico, Antonio Conte è la SIMPATIA: quanto è carino quando dice che il rigore per il Toro c’era, e quando non parla per un mese con la stampa che gli tira contro . Anyway, la Juve è una creatura mostruosa, a sua immagine e

somiglianza, sorridere è vietato ma giocare bene no. Appena si intravvede qualche scricchiolio il mister è pronto a martellare e a non perdonare, gli scudetti (quasi sicuramente tre di fila) si vincono così ed è curioso anche i l litigio con Don Fabio: sono così simili, sono così vincenti, sono così SIMPATICI! Andy Garcia è un discreto attore, Rudi Garcia è un grande allenatore, è la BELLEZZA, la grande bellezza. Diciamo la verità, come la Roma, in qualche scorcio s’intende, in qualche sprazzo si deduce, nessuno ha mai giocato mai. Le selvagge verticalizzazioni e l’estro davanti alla porta avversaria sono il marchio dei giallorossi e sarà curioso vederli all’opera contro una difesa, quella dell’In-

3

TRE PUNTI AI ROSSONERI bioritmi Enzo Occhiuto

L

’analisi dei bioritmi certifica un valore medio assoluto, riguardante lo stato di benessere psicofisico di 6.09 per entrambe le formazioni. Secondo questa lettura bioritmica, il pronostico dovrebbe essere di parità. Sempre che i due allenatori, all’ultimo momento, non inseriscano giocatori diversi dalla nostra analisi. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli atleti, il Milan risulta più tonico con 6.15 rispetto alla Juventus con 6.08: De sciglio 6.50, Essein 6.44, Honda 6.41 e Taarabt 6.32 (triade altamente positiva sia emotivamente che intellettivamente

TAARABT Un Milan versione marocchina, chi l’avrebbe mai detto? Un’altra magia del tanto vituperato Galliani, il ragazzo al primo impatto col nostro campionato ha dato la scossa ai rossoneri e Clarence ringrazia.

ter, che anch’essa va a sprazzi ma non sempre in senso positivo. In questo preciso momento sembra che il Rudi zingaresco si sia un po’ italianizzato, può anche non essere un male: è un male se comincia anche lui a lamentarsi nel postpartita, è un bene se inietta una buona dose di pragmaticità in una difesa che a volte ha sfarfallato pericolosamente, trovando in De Sanctis un porto sicuro. Walter Mazzarri è l’ANSIA: come vive il calcio lui non c’è nessuno, guardatelo quando, in piedi prima di sedersi in panchina, agita fra le mani il cronometro e lo fa scattare, in contemporanea al fischio dell’arbitro. Le sue camicie napoletane madide di sudore erano un mito, al nord si veste un po’ più pesante ma resta un tarantolato. Però

LA CLASSIFICA

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/1 Juventus 66 25 21 3 1 60 19 41 Roma 57 24 17 6 1 49 11 38 2 3 Napoli 51 25 15 6 4 50 28 22 4 Fiorentina 45 25 13 6 6 45 28 17 5 Inter 40 25 10 10 5 43 29 14 6 Verona 39 25 12 3 10 43 42 1 7 Parma 37 24 9 10 5 38 29 9 8 Torino 36 25 9 9 7 39 32 7 9 Milan 35 25 9 8 8 39 35 4 10 Lazio 35 25 9 8 8 33 34 -1 11 Genoa 32 25 8 8 9 28 32 -4 12 Udinese 28 25 8 4 13 29 36 -7 13 Sampdoria 28 25 7 7 11 27 37 -10 14 Atalanta 28 25 8 4 13 25 37 -12 15 Cagliari 25 25 5 10 10 23 35 -12 16 Chievo 21 25 5 6 14 19 35 -16 17 Bologna 21 25 4 9 12 22 41 -19 18 Livorno 20 25 5 5 15 26 45 -19 Catania 19 25 4 7 14 19 43 -24 19 20 Sassuolo 17 25 4 5 16 25 54 -29

6.45), contro Vidal 6.50 (al top della sua condizione psicofisica), Buffon e Barzagli 6.37 e Caceres 6.32. Dal punto di vista creativo e dell’umore personale i rossoneri con 6.12, fortemente galvanizzati dalla forte personalità di Clarence Seedorf, dimostreranno maggior grinta ed entusiasmo rispetto ai bianconeri con 6,07: Balotelli 6.50 (con indice Intuitivo 6.31 capace di esprimersi al massimo delle sue capacità), Honda 6.31 (triade positiva 6.33

TOP

concentratissimo) e Bonera 6.50 (ottimo stato di forma) contro Teves 6.50, Llorente, Asamoah e Barzagli 6.22. Sul fronte delle energie intellettive la Juventus si dimostrerà con 6.13 più perspicace del Milan fermo alla quota base di 6.00: Ohbonna, Barzagli, Asamoah 6.49, Marchisio 6,45 contro Montolivo 6.49, Abate e Taabt 6.45, Mexes 6,43. L’incontro risulterà particolarmente avvincente sia tatticamente che agonisticamente.

FLOP

di Aldo Colombo è bravo, diciamola tutta, sia in settimana che in panca. “Legge” l’avversario come nessun’altro, prepara la partita con la maniacalità di un piccolo chimico, cava spesso dalle verze l’oro e non guarda in faccia nessuno, vedi come sta gestendo l’ingestibile Icardi. Un po’ troppo lamentino con gli arbitri, un po’ poco sognatore, ma tanto utile e finalmente duttile. Osiamo? Sì, l’Inter può mettere in difficoltà la Roma, la chiave può essere un centrocampo un filo più estroso di quello che propone il lento Kuz Clarence Seedorf è la CLASSE, che non sempre fa rima con i risultati, anzi spesso quasi mai: il prof è stato fortemente voluto dal Cavaliere è questa è la prima decisiva chiave di lettura del suo essere. Cla-

MEXES Niente da fare, manco la fascia di capitano (episodio subito rientrato) l’ha rivitalizzato. Lento, indeciso, apprensivo, non lo salva più manco l’esperienza. Però è il grande amico di Taarabt…

rence può fare e disfare, adesso finalmente sta cominciando a disfare il primo credo monolitico che non andava da nessuna parte. E i risultati si sono subito visti, una manovra più ariosa, una certa pericolosità in area, un po’ più di idee in verticale che non in orizzontale, resta il grosso punto interrogativo della fase difensiva, dolentemente carente in particolare sulle palle inattive. Il contorno di tutto ciò è sublime e fa perdonare tante cose: Clarence è perfetto nei rapporti con la stampa, con i rivali, con il mondo. Sì, è lui l’ambasciatore sportivo perfetto del Cavaliere. Osiamo? Sì, il Milan può mettere in difficoltà la Juve, la chiave può essere il tiro da fuori che non viene usato spesso. E allora si goda, tutti insieme: due partite simili, in quarantotto ore, capitano di rado…

TURNO ODIERNO 26ª Giornata

PROSSIMO turno

27ª Giornata Udinese-Milan Catania-Cagliari Juventus-Fiorentina Lazio-Atalanta Inter-Torino Parma-Verona Chievo-Genoa Bologna-Sassuolo Sampdoria-Livorno Napoli-Roma

Sabato 1 Marzo 20:45 Roma-Inter Stadio Olimpico, Roma Domenica 2 Marzo 12:30 Cagliari-Udinese Stadio Sant’Elia, Cagliari 15:00 Torino-Sampdoria Stadio Olimpico, Torino 15:00 Sassuolo-Parma Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia 15:00 Verona-Bologna Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 15:00 Genoa-Catania Stadio Luigi Ferraris, Genova 15:00 Atalanta-Chievo Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 18:30 Livorno-Napoli Stadio Armando Picchi, Livorno 20:45 Milan-Juventus Stadio Giuseppe Meazza, Milano 20:45 Fiorentina-Lazio Stadio Artemio Franchi, Firenze


domenica 2 marzo 2014

4

Sandro Mazzola

N

on ce ne va bene una. Col Cagliari l’Inter ha gettato al vento un’altra bella occasione per avvicinarsi alla Fiorentina e all’Europa League dove adesso la concorrenza ha alzato la voce, in particolare modo il Verona grazie al colpaccio di Livorno. Ma la giornata di oggi non dà scampo alla retorica perché a San Siro va in onda una sfida che può decidere il campionato, anche se per conto mio il discorso scudetto sembra saldamente in mano alla Juventus, soprattutto dopo quello che è accaduto a Torino col rigore negato da Rizzoli ai granata per il fallo di Pirlo su El Kaddouri in piena area- Roba da non credere, che sicuramente ha condizionato il risultato. Il Toro stavolta non meritava assolutamente di perdere. Stesso discorso, o quasi, anche a Genova col gol segnato a Rami dopo lo scontro fra Da Costa e Pazzini. Il Milan ha tenuto in pugno la partita però molte volte il risultato è condizionato dagli errori arbitrali, come è accaduto a Torino. Oggi a San Siro verificheremo lo stato di salute dei cugini contro la Vecchia Signora ma mi sembra leggermente in dif-

QUESTA SERA FINIRÀ 1-1 Buon viaggio Trap

Laura Tangari

C

ol veleno versato in settimana per il fallo da rigore di Pirlo nel derby della Mole stasera la Juventus è chiamata a San Siro alla prova del nove contro il Milan targato Seedorf vincitore a Marassi con la Samp fra mille polemiche. Basta regali è il messaggio inviato a Braschi dopo il disastroso arbitraggio di Rizzoli a Torino. E come se non bastasse torna alla memoria il gol annullato lo scorso anno a Muntari, guarda caso nella sfida con la Vecchia Signora. Veleni a parte il campionato va avanti con la squadra di Conte al comando delle operazioni al di la del risultato di ieri sera dell’Olimpico fra Roma e Inter. Per il Milan l’incontro di questa sera con i bianconeri è in pratica fondamentale. Soprattutto in funzione Europa

Severa Bisceglia

GOL NON GOL

I

ficoltà in questi ultimi tempi. Il mio pronostico è un pareggio. Diciamo 1-1 Non sono sicuro che sia una partita spettacolare però sul piano agonistico credo che ci sarà da divertirsi perché entrambe le squadre ce la metteranno tutta per vincere la gara. Per quanto concerno il sorteggio degli Europei del 2014 penso che l’Italia possa tranquillamente superare il turno anche perché la formazione più ostica del girone è la Croazia, anche se non dovremo sottovalutare la Norvegia e la Bulgaria. Il Trap in Costa

d’Avorio? Quel ‘ragazzo’ del 39 ha sette vite come i gatti. Corre ancora come un giovanotto di vent’anni. Lo spirito d’avventura al Trap non manca. Lui mentre fa una cosa ne pensa subito a un’altra. E questo si chiama saper vivere. Personalmente auguro in bocca al lupo a questo ‘sbarbato’ del calcio. Se potessi farei anch’io la stessa cosa.

LUCI A SAN SIRO PER MILAN-JUVENTUS campionato

il punto

League dove la collocazione dei rossoneri assume la sua importanza, specialmente dopo l’addio anticipato dalla Champions del prossimo anno dovuto alla gestione poco felice di Allegri. Sulla carta stasera la Juventus resta la favorita ma il vecchio Diavolo ha tutte le ragioni per non sentirsi battuto in partenza solo per il fatto di essere staccato di ben 31 punti dalla regina della classifica. Ci sarà da divertirsi. Stessa cosa si può dire della gara del Franchi dove la Fiorentina, reduce dall’impegno europeo con i danesi dell’Esbjerg, alla pari dell’avversaria di turno, cioè la Lazio al ritorno dalla Bulgaria, sulla stessa lunghezza d’onda della partita di San Siro proverà a cancellare lo spauracchio subito al Tardini col Parma lo scorso lunedì. In palio fra Montella e Donadoni c’è il quarto posto con Inter e Verona alla finestra per vedere cosa succede. Le danze di oggi si apriranno alle 12,30 con il match del Sant’Elia dove il Cagliari affronterà un’Udinese

decisa a riprendersi i due punti persi con l’Atalanta al Friuli sette giorni fa. Un occhio particolare al Napoli impegnato al Picchi col Livorno dopo il pareggio del San Paolo col Genoa. Genoa che riceverà il Catania a Marassi pronto ad azzannarlo con Gilardino. Derby dell’Emilia infine a Reggio fra Sassuolo e Parma mentre il Verona proverà a confermare il proprio stato di salute ospitando al Bentegodi un Bologna a caccia di punti per la salvezza.

Stefano Braschi, designatore arbitri

l gioco disastroso, sprecone ed inguardabile alloggia sempre in casa nerazzurra. Come se non bastasse, Mazzarri non ha ancora compreso che con Kovacic, Botta e Icardi in campo sarebbe tutta un’altra Inter. Preso atto che Thoihr attende la conclusione del campionato per rivoluzionare l’intera squadra, cosa che i tifosi si augurano, si spera che al primo posto nei suoi pensieri vi sia il nuovo tecnico, e che sia da Inter questa volta. Tutti, la dirigenza in primis, vogliono una squadra nuova e impegnata in quel processo di crescita che vorrebbe vederla, nell’arco temporale di due o tre anni, giocare il calcio che conta ed ai massimi livelli, possibile che l’unico a non aver fatto suo questo obiettivo sia proprio Mazzarri? Il pareggio interno contro il Cagliari non lo si può definire semplicemente un ‘delitto’, bisogna aggiungerci anche l’aggravante. Se questa stagione, come la precedente, non deve essere vissuta da comparsa,

la quasi rissa al gol-non gol di Muntari farebbe bene Thoihr ad imitare Berlusconi, che di calcio se ne intende: dettasse, anzi ordinasse, le formazioni al tecnico nerazzurro che, come abbiamo sempre sostenuto, non è da Inter. Bene il Milan, invece, che da Genova è tornato con tre punti preziosi e utili alla risalita, soprattutto per la grande incognita che riserva il match di questa sera contro la Juventus: ricordate il gol-non gol di Muntari della passata stagione? Tutti vogliamo credere che la storia non si ripeterà pur consapevoli, nostro malgrado, che sovente la natura delle persone non cambia e la storia, purtroppo, spesso si ripete. Noi amanti del pallone non vorremmo parlare

di “clima terribile” né di “cose che rovinano il calcio”, queste le parole usate a fine gara, con un prezioso pareggio in tasca che ha cucito lo scudetto sulle maglie bianconere, dal combattente indomito ma leale, come lui stesso ama definirsi, Antonio Conte, ma vorremmo scrivere di leggendarie gesta e onestà sportiva che fa grande il calcio stesso. Gentilissimo signor Antonio Conte, di José Mário dos Santos Mourinho Félix, noto semplicemente come José Mourinho, ce né uno solo, e non è vero che gli altri non sono nessuno, basta semplicemente essere se stessi ed ammettere almeno ciò che al resto del mondo risulta evidente.


domenica 2 marzo 2014

“SPERO SIA UNO SPETTACOLO PER TUTTI” intervista

Emanuele Tramacere

È

un mastino abile nel distruggere il gioco degli avversari. Ha la nomea di mediano più cattivo della storia. Due i titoli vinti e un carriera conclusa in nazionale. Che partita si aspetta fra Milan e Juventus? “Mi aspetto sicuramente quel genere di partita dove vorresti esserci, ma allo stesso tempo dove non vuoi giocarla perché è importante per mille motivazioni. È una

Romeo Benetti

quando si adatta un giocatore in un ruolo differente per sopperire alle assenze non si sa mai a cosa si va incontro nel lungo periodo. Magari può far bene in una singola partita, ma la coperta rimane corta. Il Milan, ha bisogno della qualità sia di Balotelli che di De Sciglio, ma mi auguro che siano al 100% perché il Milan ha bisogno di loro nel pieno delle proprie potenzialità”. Taarabt e Rami, i

tus che farà turnover sfruttando il vantaggio dell’andata. Quello che inciderà sarà sicuramente lo sforzo nervoso che una partita e una trasferta in Europa portano sempre con sé. È un handicap, ma la Juventus è sicuramente abituata a questi sforzi e se consideriamo poi che c’è il Milan davanti, una rivale storica, una partita mai scontata, le energie vengono da sé”. Giorgio Chiellini è la pedina fondamentale della difesa bianconera? Questo è ovvio! La Juventus ha tanto bisogno di lui.

Balotelli e Chiellini fondamentali

ma solo se sono al 100%

Cuor di Re Leone 5

l’ospite Alessandra Caronni

Dribbla, fa assist, gioca di sponda e motiva la squadra

N

el Mondiale ci spera tanto, tantissimo. Osvaldo lavora duro anche per questo. È un suo obiettivo, per quest’anno. “Ce la metterò tutta”, ama ripetere. Chiaramente, non dipende solo da lui. “Non ho preso impegni per i mesi di giugno a luglio”, dice sorridendo. L’attaccante della Juve è determinato. Sogna. Desidera la maglia della nazionale anche per il periodo estivo. Tuttavia, ora vuole pensare al campionato e alla grande intesa con Tevez. “Con Carlos è facilissimo giocare, è un fenomeno, è un trascinatore. Io invece devo ancora migliorare certi movimenti, non mi piace stare fermo ad aspet-

Per Zeman è una forza della natura

tare la palla”. Osvaldo in fondo con Tevez si trova più che bene e anche con il resto della squadra c’è una buona intesa. Separato da Ana, che gli diede un figlio, Gianluca, Osvaldo ha anche altre due figlie: Victoria e Maria Helena, avute dalla relazione con Elena Braccini. Oggi è fidanzato con l’attrice Jimena Barón, dalla quale aspetta un figlio. Punta moderna, rapida, tecnica, spicca grazie a un colpo di testa molto violento. Il tiro da fuori area e la rovesciata poi sono ineccepibili. Abile con entrambi i piedi, sa dribblare e servire ottimi assist

ai compagni. Gioca spesso di sponda per far salire la squadra. Se Zeman lo definì “una forza della natura”, un motivo ci sarà. Sarà l’esperienza acquisita sin dal ‘95, quando, a 9 anni, approdò al settore giovanile del Lanús. Nel ‘99 si trasferisce al Banfield e l’anno dopo all’Huracán. Poi, un’ascesa costante e incredibile, dall’Atalanta al Lecce, dalla Fiorentina al Bologna, passando dall’Espanyol alla Roma, per poi arrivare in Inghilterra, al Southampton. Il 31 gennaio è tornato in Italia. Destinazione Juve. Prestito con diritto di riscatto .

Romeo Benetti tra Facchetti (a sinistra) e Bertini partita da vedere da fuori, perché dall’interno ci sono tante pressioni, tanti stimoli, tanti sguardi pronti a giudicare che mettono a dura prova i giocatori. Mi auguro che sia prima di tutto una partita, nel vero senso sportivo

due acquisti di gennaio stanno facendo la differenza. Galliani ha fatto centro ancora una volta? “Guardando le ultime partite mi sembra proprio che male non abbiano fatto. Certo questo in quelle poche gare che abbiamo

Conte-Capello?

Un chiarimento a distanza

della parola, e spero che, alla fine sia uno spettacolo per tutti”. Milan che con Seedorf in panchina sembra aver trovato un equilibrio inimmaginabile con Allegri in panchina. A cos’è dovuto? “Il Milan di Allegri ha avuto molte difficoltà. La rosa è cambiata oggi con l’innesto di qualche giocatore, ma prima del loro arrivo, con i numerosi infortuni che ci sono stati l’allenatore è stato costretto ad adattare gli uomini a disposizione e se adatti dei giocatori, seppur bravi, non c’è mai equilibrio Seedorf ha avuto il merito di saper inserire bene i nuovi arrivati che hanno garantito qualità”. Balotelli e De Sciglio potrebbero non essere della partita. Come cambia il Milan con i due in campo oppure no? “Anche per loro due torniamo al discorso fatto con Allegri: quando si forzano i tempi,

potuto osservare fino ad adesso. I giocatori vanno valutati nell’arco di un’intera stagione e spero tanto che continuino su questi livelli anche per il bene del Milan”. La Juventus, impegnata nel ritorno della sfida contro il Trabzonspor, farà ritorno soltanto venerdì in Italia. Quanto può incidere sulla sfida l’impegno europeo? “Dal punto di vista fisico non credo che sarà un impegno importante per la Juven-

Non tanto perché i sostituti non sono all’altezza, ma quanto per il carisma che propone, per la maniera in cui dialoga e si confronta da leader con i compagna. Spero che, come per Balotelli anche lui possa tornare in fretta in campo, ma al 100%”. Cosa ne pensa della polemica fra Conte e Capello? E degli striscioni apparsi allo Juventus Stadium durante il derby? “Mi sembra che la questione che riguarda Antonio Conte e Fabio Capello sia stata ingigantita da tutti. Per come la vedo io è stato un chiarimento, neanche tanto acceso, fra due persone che vivono lontane. Se si vuole, considerarla una polemica a tutti i costi va bene, ma per me non lo è stata. Sui tifosi dico che questi individui dovrebbero seriamente fare a meno di prodursi in esternazioni sterili, prive di ogni contenuto logico che sono lontani dal mondo del calcio.”.

Chi è Dani Osvaldo Nato a Buenos Aires, in Argentina, il 12 gennaio dell’86, Pablo Daniel Osvaldo è un calciatore argentino naturalizzato italiano, attaccante della Juventus, in prestito dal Southampton. Milita anche nella Nazionale italiana. A Roma si è conquistato in breve tempo il soprannome di Simba, dall’omonimo personaggio della celebre saga Disney. L’appellativo gli fu assegnato dai tifosi giallorossi in virtù della sua somiglianza nel look e nell’esultanza con Gabriel Batistuta, il cui soprannome era Re Leone.

Vecchia Signora, Superba Dama ospiti Giovanni Labanca

H

a portato con sé tutti i gioielli più smaglianti e gli abiti da sera all’ultima moda per il dopo Scala del calcio, si intende. Da Vecchia Signora del pallone italiano sa perfettamente quando c’è da avere paura e quando, invece, può fare un sol boccone della preda di turno e portare a casa il bel bottino che renda ancora più bella la sua classifica. La coscienza della sua potenza è tale che non è irriverente per i grandi condottieri paragonarla alle Legioni di Cesare o alle falange di Alessandro il Macedone. Ha uomini di tale forza, di tanta classe pallonara che può farne finanche un uso limitato e risparmiarne le forze per la prossima occasione. Questa partita di una piacevole serata milanese è grande ed importante da poter essere chiamata anch’essa il Derby d’Italia, ma questo, si sa, è solo appannaggio

delle storiche sfide tra Juve ed Inter. L’aria che si respira, la tensione tra le principali contendenti del titolo tricolore sono le prerogative giuste per assicurare agli ottantamila sugli spalti un grande spettacolo che trascende dalla posta in palio fino ad arrivare alla storia di due club tra i più titolati al mondo. La Dama torinese non ha nemmeno la preoccupazione di giocare in campo ostile, perché, come esperienza insegna, dopo un gol bianconero, spuntano come per uno strano incantesimo mille bandiere zebrate a garrire tra le stelle del cielo di Milano. Ed allora comincia il tripudio, iniziano i vorticosi giri di valzer ben orchestrati dal maestro Pirlo molto conosciuto da queste parti tanto che ancora è fortemente rimpianto e desiderato, si scatena anche la danza sui gradoni dondolanti, fino al termine, fine a che il trofeo non è nelle mani sicure dell’altero mister che, almeno per una volte, potrebbe mostrarsi più Conte che mai, in una reggia che vetrina più de-

siderata non può essere , anche per chi di aspirazioni europee ne ha tante e ne mostra la voglia tutta intera. La Scala applaude a più non posso e, ad un tratto ammutolisce per l’ingresso dell’altro cavaliere, finora in disparte ad aspettare il suo turno, impaziente come non mai di entrare in scena come un Diavolo burbero ,ma ospitale, come si conviene. E’ molto pronto a rispondere ai comandi di un pari diavoletto dalla pelle scura e dal piede di tritolo che ,in una memorabile occasione nerazzurra, esplose due tremendi castagnacci nella porta juventina, rimettendo in pari una vittoria già sicura. Stasera, qualcuno dei suoi uomini, magari dello stesso colore, si grande gesto del mister di oggi, tanto da far richiudere, alla domata zebrotta, in tutta fretta, gioielli e vestiti nei capienti cassoni e filarsela a Torino, con il favore delle tenebre. Questo potrebbe anche succedere, se la Dama si distraesse un attimo ed il Diavolo si ricordasse di essere il Milan. Quello di un tempo.


amarcord 6

domenica 2 marzo 2014

Il doppio ex Fabio Capello ha vissuto entrambe le esperienze, sia da calciatore che da allenatore, con successo. L’ex centrocampista fa il suo esordio in maglia rossonera, lasciando appunto la Juve, nel 1976 e vi resta fino a fine carriera nel 1980. Con il Milan Vince una Coppa Italia nel ’77 e lo scudetto datato 1979 totalizzando 65 presenze e 4 reti segnate. Appese le scarpette al chiodo, e dopo una parentesi alla guida del Milan Primavera coronata dalla conquista della Coppa Italia, si tuffa in Serie A. Il campionato 86-86 lo chiude allenando, nelle ultime sei partite della stagione, la prima squadra in sostituzione dell’esonerato Nils Liedholm garantendo alla squadra rossonera la qualificazione in Coppa UEFA dopo un vittorioso spa-

Christian Abbiati fa il suo debutto in rossonero nel 1998 e vi resta fino al 2005. Una prima esperienza non particolarmente felice dal momento che riesce a farsi superare dal pallone ben 124 volte su 110 partite giocate. Decisamente meglio dopo il suo ritorno nel 2008. Ad oggi, in 148 presenze come ultimo difensore, è stato battuto in 123 occasioni. Il portierone di Abbiategrasso arriva (2005-2006) in prestito gratuito alla Juventus per sostituire Buffon, infortunatosi alla spalla dopo lo scontro Kakà nel Trofeo Berlusconi. Il suo apporto nella Juventus, in cui è stato titolare per i primi sei mesi, con 9 reti subite in 19 partite è stato importante per la conquista dello scudetto zebrato, titolo successivamente assegnato all’Inter a seguito delle vicende legate a Calciopoli..

reggio con la Sampdoria. Capello torna a guidare il Milan nel 1991, questa volta per sostituire Arrigo Sacchi chiamato a dirigere la Nazionale Italia. Questa esperienza segna l’inizio di una serie di successi: dal 1991 al 1996 conquista quattro scudetti, di cui tre consecutivi, e una Champions League, oltre a due finali, perse, nel Mondiale per Club. Riesce anche ad aggiudicarsi diversi primati, uno su tutti: il maggior numero di risultati consecutivi in Serie A, 58 partite senza sconfitte. Dopo una parentesi al Real Madrid, dove conquista il suo personale quinto campionato in sei stagioni, torna al Milan per fare meglio del suo

predecessore. Ma non è andata bene, i rossoneri chiuderanno la stagione al decimo posto, uno in meno rispetto all’anno precedente. Fabio Capello alla Juventus ripete lo stesso percorso che successivamente farà con il Milan. Prima

da calciatore, dal 1970 al 1976, conquista tre scudetti (72, 73 e 75), in 165 partite giocate segna 27 gol, e poi, dal 2004 al 2006, guiderà i bianconeri alla conquista di due scudetti, entrambi revocati dopo lo scandalo Calciopoli

Filippo Inzaghi, attaccante di ‘rapina’ e abile nel segnare sul filo del fuorigioco come pochi, esplode nella Juventus, ma la consacrazione arriva con la maglia rossonera. Il Pippo tutto italiano, attualmente allenatore della Primavera del Milan che ha portato alla conquista del Torneo di Viareggio, detiene il primato di miglior marcatore italiano in Champions League con 50 gol realizzati ed è stato campione del mondo con la nostra Nazionale nel 2006. La sua carriera, sui campi di Serie A, ha inizio con la maglia bianconera dove, dal 1997 al 2001, realizza 57 reti in 120 partite giocate conquistando uno scudetto, una Supercoppa italiana e una Coppa Intertoto, oltre a vincere la classifica canno-

nieri della Serie A nella stagione 96-97 con 24 gol. Nel 2001 viene acquistato dal Milan per 70 miliardi di lire ( 40 in contanti più Cristian Zenoni). L’esordio in rossonero porta la data del 26 agosto 2001, ma per il primo gol all’ombra della Madonnina bisogna attendere la giornata successiva contro la Fiorentina. Con il Milan ha vinto due scudetti (2004 e 2011), due Supercoppa italiana, 1 Coppa Italia, due Champions League, due Supercoppa UEFA e una Coppa del mondo per Club. Tanti anche i premi individuali: due Oscar del calcio AIC, miglior giovane nel 1997, Premio alla carriera nel 2012, Premio Scirea alla carriera nel 2007 e miglior giocatore della finale di Champions League nel 2007.


domenica 2 marzo 2014

7 mettercela tutta, ma proprio tutta.Per la classifica e l’orgoglio dovrà essere battaglia dura , senza pensare troppo alle nostre inferiorità attuali. E poi hanno fior di giocatori come Tevez che ti fanno la partita da soli. Non dimentichiamoci le tante belle vittorie rossonere e pensiamo al futuro che non può essere che roseo se si rimboccano tutti le maniche. Dessole, te la senti di dare un consiglio all’amico Berlusconi? “Il cavaliere non ha bisogna di miei consigli, ma visto che l’età avanza , gli consiglierei maggiore

club Giovanni Labanca

U

na temperatura piuttosto mite per essere nel Nord Europa ci accoglie nel Belgio vallone. Siamo a La Louviere, una ridente cittadina di 76mila abitanti, la maggior parte dei quali di origine italiana, anche se di terza generazione. I pioneri, quelli giunti alla prima ora, quelle delle miniere e delle baracche hanno fatto tanto e con il testimone del lavoro hanno reso il posto una seconda patria per loro, lavorando in sinergia con le autorità locali ed in perfetta sintonia con gli abitanti del luogo, che non hanno impiegato poi tanto a capire di che stoffa fossero fatti gli italiani. In questo grosso centro, uno dei più attivi personaggi è senz’altro Pino Dessole, dalla Sardegna che, non solo è stato capace di crearsi una propria attività che va a gonfie vele, ma ha trovato anche il tempo per dedicarsi allo sport ed al tifo organizzato. E’ milanista da sempre ed è attualmente coordinatore ufficiale del Club del Belgio. Sente in pieno il suo compito, tanto che il suo club conta ben 650 soci, con tendenza alla crescita, e con la sua equilibrata esperienza, organizza per conto della Società Milan e dell’AIMC un raduno, nel mese di maggio, di tutti i ragazzi della zona, in cui si pratica calcio, ma si parla anche di regolamenti educazione

civica e socialità. In definitiva si tratta dell’ormai famoso Milan Junior Camp, che si organizza in stretta collaborazione con il Milan, che provvede ad inviare tecnici del settore. “Questo per

noi rimane l’obiettivo principale ed anno dopo anno crescono le richieste a cui, purtroppo, non possiamo dare seguito. Lo capiamo dalla partecipazione della popolazione quanto sia apprezzato il nostro lavoro e quanta importanza esso assuma dal punto di vista sociale. Noi aiutiamo,

anche economicamente, i ragazzi più deboli che, poi, è bello vedere sorridenti. Ne portiamo qualcuna anche a Milano per le partite di coppa o campionato” A proposito di campionato,

contro la Juve “giocherete” dagli spalti anche voi. E’ la prima trasferta dell’anno e l’affrontate con qualche timore in più rispetto al passato. Come batte il vostro polso dopo quanto sta succedendo al Milan? “Data la mia natura di bonaccione, sembra che l’attuale si-

tuazione del Milan non ci annia preoccupato più di tanto. Invece, siamo dispiaciuti ed arrabbiatissimi, come non mai. Non abbiamo gradito l’allontanamento di Allegri, come non ci è pia-

ciuta il frettoloso inserimento di Seedorf. Per correttezza deontologica la Società doveva tenere il vecchio allenatore fino alla fine della regolare stagione e poi avrebbe preso le misure necessarie. Noi tifosi che non vogliamo passare per bauscia, vorremmo essere consultati

MILAN CLUB LA LOUVIÈRE

ed ascoltati, ogni tanto, almeno per rispetto, visto che siamo noi , alla fine, a portare i danè.” Delusi tanto della sconfitta con l’Atletico? Potevate fare di più? “Abbiamo fatto la nostra onesta partita, ma non possiamo continuare a giocare partite che devio vincere, con una sola punta. Bisognava osare d più, ma non è detto che a Madrid ci possa essere una notte da Diavolo e portarci a casa la qualificazione. Tutto è possibile”. Potrebbe essere possibile anche contro la vecchia signora’; quanta paura avete della Juve che sembra un rullo compressore e qual è il giocatore spauracchio dei bianconeri che più temete? “Chi non avrebbe paura di una squadra così forte. Batterla è impensabile, ma sarà nostro dovere

prudenza nel lanciare la Barbare nella mischia nel momento più sbagliato , ciò che ha causato non poco trambusto nell’ambiente. Gli chiedo una maggior partecipazione nella Società se si vuole uscire da questo situazione che non è da Milan”. Prima della partita, solito pranzo al Replay di Piazza Pattari? In quanti sarete? “Eh sì, Ornai è una sana tradizione che dura da anni e la vogliamo rispettare finchè possiamo venire a Milano, anche perché abbiamo sempre vinto. Daremo in settanta a tifare con gli amici di Milano che ci aspettano a braccia aperte. Ci tocca partire. A dirvi il vero, lasciare questi luoghi incantevoli ci dispiace, anche se in compenso ci sorride il pensiero che saremo qui fra un anno”.


domenica 2 marzo 2014

8

intervista Lara Comi

europarlamentare

C

he effetto le fa vedere il Milan che affronta la Juve con 31 punti di distacco in classifica? “Ah, perché in campionato si gioca per una classifica? Io credevo che ogni partita fosse come una specie di finale e chi vince è il più forte... ”. Capello dice che il campionato italiano per la Juve è poco allenante e paga questa scarsa competitività in Champions. I bianconeri faranno un “allenamento” a San Siro “Da quanto mi risulta il Milan è l’unica squadra italiana ancora in lizza per la Champions. Semmai sono quindi i rossoneri a fare un ‘allenamento’ con la Juve, per preparare la sfida con l’Atletico. E per la Juve sarà un po’ come giocare ancora una partita di Champions... ”. Da ex campione dello sport quale consigli si sentirebbe di dare ai rossoneri per battere la Juve? “Sono un

Antonio Rossi, campione olimpico e mondiale di canoa, oggi assessore allo Sport della Regione Lombardia

“LA JUVE UN ‘ALLENAMENTO’ PER LA SFIDA CON L’ATLETICO” lotelli. A loro il compito di finalizzare le poche occasioni che la Juve ci concederà. Infine un consiglio buono per tutti: correre!”. Il Mi-

da qui a maggio, il ritardo continua a crescere, allora si potrebbe anche raggiungere. Però la locomotiva viaggia veloce!”. See-

lan è in crescita in campionato, merito dei nuovi acquisti o del cambio di allenatore? “Credo di entrambe le cose, anche se sono convinto che cambiare il tecnico non sia la soluzione a tutti i mali di una squadra (pensiamo a Malesani con il Sassuolo). Penso che anche il segnale di rottura e il cambiamento abbiano contri-

dorf sta attuando una serie di cambiamenti nella direzione di una maggiore cura dell’aspetto psicologico. Ha anche fatto cambiare la musica che accompagna l’ingresso in campo a San Siro con un pezzo più motivazionale. Il calcio investe ormai ogni dettaglio: quanto conta l’aspetto mentale nello

sto approccio mentale”. A quante pare il Milan non sarebbe più il club titolato al mondo superato dagli egiziani dell’Al Ahly,

sfortunato. Ce l’ha può ancora fare? “Certo, basta vincre almeno 2 a 1... ”. Sacchi ha benedetto il più prudente 4-4-2 utilizzato

tornare grandi. Che ne pensa? “Probabilmente è un escamotage per far tornare grande l’Inter... Non scherziamo per favore!”.

Nello sport si vince con la testa

Non scherziamo sulla fusione con l’Inter campione ma non un allenatore, comunque consiglierei ai ragazzi massima concentrazione e attenzione in difesa. Compito del centrocampo dovrà essere servire qualche bel pallone a Kakà e Ba-

buito a infondere più vitalità”. La squadra può ancora agganciare il treno dell’Europa? “Se il treno che porta a Lisbona è in ritardo come quello che ho preso la scorsa settimana e se,

sport? “Tantissimo. Quando si pratica sport ad alti livelli, l’allenamento di chi è al top è molto simile, quindi è la ricerca del particolare a fare la differenza. Si vince con la testa e con il giu-

19 trofei contro i 18 dei rossoneri. Cambia qualcosa a livello di immagine e sotto l’aspetto commerciale? “Credo che i ragazzini egiziani continueranno a sognare di poter indossare la maglietta del Milan anche quando l’Al Ahly arriverà a 20 trofei! ”. Si avvicina la partita di ritorno con l’Atletico. All’andata il Milan ha giocato bene ma è stato

NUOVO CONDOTTIERO NERAZZURRO Severa Bisceglia

I

l presidente Thohir sembra fare sul serio, vuole un’Inter targata Europa e, da buon leader qual è, per raggiungere l’obiettivo è disposto a calpestare chiunque abbia la malaugurata idea di mettersi lungo il suo percorso. Ogni elemento nerazzurro ha un grosso punto interrogativo sulla schiena, chi funziona resta chi no, va. Non è sano sostituire il tecnico a dodici giornate dalla fine del campionato, questa è l’unica ragione che permette ancora a Walter Mazzarri di entrare nella scala del calcio dalla porta principale, ma al triplice fischio

finale di Chievo-Inter, se non vengono prese prima decisioni diverse di conseguenza ai risultati legati strettamente al campo, al tecnico di Livorno sarà dato il benservito con l’augurio di un futuro ricco di successi, lontani da San Siro, e un assegno con molti zeri. L’indonesiano vuole fare un colpo grosso, sembrerebbe già a buon punto la trattativa che dovrebbe portare a Milano Arsène Charles Ernest Wenger, l’attuale allenatore dei Gunners. L’ex calciatore francese dopo 18 anni potrebbe lasciare l’Arsenal, di cui è il tecnico più vincente (13 Campionato inglese, 10 Coppa d’Inghilterra, 2 Coppa di Lega inglese, 1 Trofeo del centenario Mercantile Credit, 1 Coppa delle Coppe e 1 Coppa delle Fiere) e più a lungo in carica di tutte le epoche, per portare l’Inter molto in alto.

contro gli spagnoli rispetto al più rischioso 4-2-3-1. E’ d’accordo? “Per vincere bisogna osare, ma tutto dipende dalla forma fisica dei 2 davanti alla linea dei 4 della difesa. Comunque, ho provato il 4-2-3-1 alla console e mi ha convinto!”. Ernesto Paolillo, ex dg dell’Inter, ha proposto provocatoriamente una fusione tra Milan e Inter per


domenica 2 marzo 2014

9

L’ ITALIA CON CROAZIA E NORVEGIA europei Luigi Sada

I

l sorteggio di Nizza per gli Europei del 2016 regalano un sorriso all’Italia collocandola in pole position nel girone H in prospettiva dell’appuntamento in Francia, paese organizzatore, fra due anni. Meglio di così non poteva andare perché insieme a Croazia, Norvegia e Bulgaria nel nostro Gruppo, ci sono due cenerentole come l’Azerbajgian e Malta, rispettivamente 93esima

e 131esima nel ranking Fifa. La prima partita del girone di qualificazione degli azzurri si disputerà il prossimo 9 settembre a Oslo contro la Norvegia mentre a seguire il 10 ottobre sarà la volta dell’Azerbajgian in Italia con sede da stabilire e tre giorni dopo andremo a La Valletta contro Malta. Il pericolo arriva, in pratica, soprattutto dalla Croazia allenata di Niko Kovac ex mediano del Bayern Monaco. Gli azzurri affronteranno l’armata biancorossa a scacchi nel 2015, il 28 marzo alle 20,45 probabilmente a Milano. Per la prima volta ci sarà Gibilterra inserita nel gruppo D quello della Ger-

mania, Irlanda, Polonia, Scozia e Georgia. Forse il più insidioso. Nel girone A vedremo Olanda, Repubblica Ceca, Turchia, Lettonia, Islanda e Kazakistan. Nel B confermata la presenza di Israele, con Bosnia, Belgio, Galles, Cipro e Andorra, con buone possibilità della squadra con la Stella di David di accedere alle finali. I campioni in carica della Spagna, inseriti nel gruppo C, avranno come avversari Ucraina, Slovacchia, Bielorussia, Macedonia e Lussemburgo mentre nell’E l’Inghilterra dovrà incrociare le armi con Svizzera, Slovenia, Estonia, Lituania e San Marino. Nel gruppo F ci sono invece Grecia, Ungheria, Romania, Finlandia, Irlanda del Nord e Far Oer. La Russia di Fabio Capello nel G avrà come avversarie Svezia, Austria, Montenegro, Moldovia e Liechtenstein. Infine nel gruppo I il Portogallo, di Cristiano Ronaldo dovrà vedersela con Danimarca, Serbia, Armenia e Albania. Accederanno alla fase finale le vincitrici dei nove gironi, le nove seconde e la migliore terza. Altri quattro posti verranno assegnati dai play off tra le otto terze. L’Europeo vedrà in lizza ventiquattro squadre.

Ancora polemiche post derby sul chiaro rigore negato al Torino. Buffon ha detto: “Non c’è contatto”. Aveva usato la stessa scusa con la D’Amico.

Nell’ultimo derby, non fischiato un clamoroso rigore contro la Juve. O se è stato fischiato, è stato usato un fischietto ad ultrasuoni per cani.

Stangata di quattro giornate a Borja Valerio. Finalmente uno che è stato espulso senza aver criticato Grillo.

CHELSEA-MILAN 4-1 LE PARTITE ANDREBBERO VINTE SUL CAMPO primavera Danie Rizzo

D

opo le gioie di Viareggio, arriva un’amara delusione per i baby rossoneri: nella Uefa Youth League la squadra di Inzaghi subisce quattro sberle dal Chelsea ed esce dalla competizione. Un risultato bugiardo per quanto visto in campo poiché i baby rossoneri hanno sempre lottato fino all’ultimo minuto cercando sempre il gol arrivato verso lo scadere. Soprattutto nel primo tempo i rossoneri avevano dimostrato di tener testa ai fenomeni del Chelsea,

capitolando solo al 44’ per una punizione di Baker.. Adesso la squadra di Inzaghi è chiamata a rialzarsi in campionato per centrare la qualificazione diretta alle Final Eight scudetto. Ma Super Pippo può comunque ritenersi soddisfatto dei suoi uomini, i quali escono a testa alta dal torneo. Cosi il tecnico dei rossoneri al termine del match con i blues: “Ho rimpianto per

INZAGHI FUORI DALLA YOUTH LEAGUE il gol preso a fine primo tempo. Secondo me avevamo fatto una grande prima frazione di gioco e abbiamo fatto anche qualche ripartenza buona, se non gli fai gol sulle ripartenze poi rischi”. Sulll’estremo difensore Gori aggiunge: “Nel primo tempo il nostro portiere non è mai stato quasi impegnato. Quando prendi gol devi fare la partita. Avevamo poche energie, pochi cambi e

forte di noi, ho fatto un applauso ai miei ragazzi perché hanno fatto una grande Youth League”. La chiosa finale sul prosieguo della stagione: “Adesso ci buttiamo sul campionato perché vincerlo sarebbe qualcosa di straordinario per questi ragazzi. Abbiamo giocato con le squadre migliori d’Europa e gli abbiamo tenuto testa. Il Chelsea è, forse, un gradino sopra a loro ma non

I rossoneri salutano la Champions dei giovani Nerazzurri alla caccia del primo posto in campionato venivamo da un Viareggio molto faticoso, dove abbiamo giocato tantissimo e oggi avevamo pochi cambi. Va avanti una squadra più

dimentichiamo che in questa squadra mancava Cristante che è un giocatore che ti cambia tutto così come Di Molfetta”. L’Inter, invece, ripresasi alla grande dopo la vittoria esterna in casa della capolista Atalanta, dovrà affrontare l’Udinese davanti al proprio pubblico. Una sfida molto delicata poiché i bianconeri sono insieme al Verona una delle difese meno perforate del campionato. La squadra di Cerronne, però, vuole confermare quanto di buono ha fatto a Bergamo, e puntare dritto verso la vetta che è a soli 4 punti.

giù al nord Fiore Marro

L

e voci da bar al lunedì mattina: ‘Per vincere un campionato in Italia bisogna andare oltre il campo di gioco’. Bisogna avere davvero fegato nel gioire per un rigore ricevuto al 90° dell’ultima partita di campionato quando l’incontro dell’avversario diretto è già terminato, e vincere così il campionato, proprio come accadde a Catanzaro. La Fiorentina perse ingiustamente lo scudetto grazie ad un gol regolare ma annullato e che non le permise di andare oltre il pareggio. Così nasce il detto “Meglio secondo che ladro”. Accade ancora nella stagione 80-81, Juventus e Roma sono impegnate in un testa a testa valevole per lo scudetto. Ai giallorossi, nella partita decisiva, viene annullato un gol regolarissimo di Turone.

Nella giornata precedente i bianconeri vinsero contro il Perugia, praticamente già retrocesso in Serie B, grazie ad un rigore concesso su Bettega e al gol di Brio su azione fallosa. Fino ad arrivare ai giorni nostri poco o nulla è cambiato. L’ultimo derby rischia di confermare le famose voci da bar: un rigore netto di Pirlo su El Kaddouri, l’unico a non vederlo è stato Rizzoli. Il 21 marzo 1971 accade anche nella partita Inter-Napoli. Nerazzurri in difficoltà e, dopo neppure dieci minuti, come per incanto arriva

il rigore a favore dei meneghini. Nulla di nuovo all’orizzonte, noi napoletani abbiamo solo dovuto attendere l’arrivo del messia argentino per poter vincere un campionato. Maradona era un mito in tutto il mondo e il campionato italiano era seguito da troppi occhi per rischiare delle sviste che avrebbero fatto troppo rumore. La sudditanza arbitrale nei confronti delle squadre cosiddette grandi, andando avanti così, rischia di restare una voce da bar a danno del gioco e della meritocrazia, peccato.


domenica 2 marzo 2014

10

FANTASTICO REAL A GELSENKIRCHEN OGGI DERBYSSIMO A MADRID FRA ATLETICO E REAL champions Severa Bisceglia

I

l Real di Ancelotti è la magica realtà del momento. Non contento di essersi poco per volta scrollato di dosso in Liga i rivali del Barcellona e dell’Atletico, superandoli egregiamente, regalano altro spettacolo super in Champions League asfaltando il povero Schalke 04 che nulla ha potuto davanti al proprio pubblico per evitare il punteggio tennistico di 1-6. Roba da non credere, anche perché i tedeschi arrivavano da una serie utile di nove gare in Bundesliga, otto vittorie e un pareggio. Insomma un bel biglietto da visita che aveva caricato mica male le batterie di Huntelaar e compagni. Ma il Real Madrid se n’è infischiato di tutto questo e ha schiacciato il piede sull’acceleratore guidato da un Ronaldo in forma smagliante capace di offrire affondi spettacolari che hanno annichilito la

platea di Gelsenkirchen senza pietà. Due delle sei reti dei madrileni sono state siglate da CR7, alla pari con le doppie prodezze di Benzema e Bale micidiali nel colpire la piccola corazzata di casa. E’ lui il vero campionissimo nella sfera mondiale, superiore a Messi e a chi volesse mai compe-

tere con questo calciatore completo, astuto e potente. Tornando al match, eppure le cose all’inizio

non si erano presentate così facili: dopo il primo gol firmato da Benzema ha fatto seguito una paratona di Casillas che ha fatto scattare il campanello d’allarme ad Ancelotti. Così il Real è salito in cattedra dominando il resto della gara senza problemi. Il ritorno del Bernabeu sarà, ovviamente, una pura formalità I tedeschi il giorni prima, col Borussia di Klopp avevano passeggiato sullo Zenit di Spalletti a Pietroburgo rifilando un poker ai russi con una doppietta di Lewandowski e i gol iniziali di Reus e Mkhytarian. Sorpresa invece ad Atene dove l’Olympiacos, senza dannarsi tanto l’anima, affonda il coltello nella ferita allo United, già in piena crisi anche in campionato, abbattendolo per 2-0 con reti di Dominguez e Campbell. A completare l’andata di Champions, il Chelsea a Istanbul prima ha illuso i suoi tifosi col gol di Torres poi nella ripresa, tirando i remi in barca, ha incassato il pareggio di Chedjou facendo infuriare Mourinho che nel ritorno allo Stamford Bridge rischierà nuovamente grosso con Drogba e compagni.

estero

Luigi Sada

P

ortano male i paesi baschi al Barcellona e all’Atletico Madrid. I catalani prima le buscano dall’Atletich Bilbao poi cadono, sabato scorso, con la Real Sociedad incassando la seconda sconfitta del campionato in due partite che in pratica costano il primato in classifica a Messi e compagni. Non da meno sono i Colchoneros di Cholo Simeone, che rimediano, a Pamplona, con il modesto Osasuna un pesante kappaò con tre reti siglate da Cejudo, Armenteros e Roberto Torres, reti che fanno balzare solitario al comando della Liga il Real Madrid di Ancelotti vincitore sull’Elche nel fine settimana. Oggi al Calderon prova del nove per l’undici di casa nel derby di Madrid col Real. Se dovesse perdere nuovamente l’Atletico sarebbe musica per le orecchie di Seedorf che farà visita a Simeone martedì prossimo 11 marzo nel match di ritorno di Champions League. Se Ancelotti sorride, il Barca piange, perché la squadra vista in campo a San Sabastian contro la Real Sociedad sembra-

va l’ombra della corazzata che ha navigato alla velocità supersonica fino a una decina di giorni fa. Il Barca oggi, con un occhio a Madrid, scenderà in campo al Camp Nou contro l’Almeria, formazione che non è andata oltre il pareggio nella sfida dell’altra settimana con il Malaga. Intanto in Francia continua a fare la voce grossa il Psg che va ancora a segno con uina bella tripletta di Ibra sbancando con un poker Tolosa in risposta al 3-2 del Monaco al Saint Louis col Reims. Recupera terreno il Saint Etienne mentre il Lille e il Lione nello scontro diretto pareggiano. Oggi al Parco dei Principi la squadra di Blanc ospiterà il Marsiglia.

In Premier vincono tutte le prime della classe meno il Tottenham che cade clamorosamente in casa del Norwich. Chelsea sempre primo tallonato dal City e dall’Arsenal. In Bundesliga il Bayern Monaco è sempre più solo al comando dopo le sconfitte rimediate dal Laverkusen con il Wolfsburg e del Borussia Dortmund con l’Amburgo. La squadra di Klopp perde addirittura per 3-0 con i biancorossi mentre le Aspirine, giù sotto choc per il poker subito in Champions dal Psg affondano per 3-1 con i bianco verdi della Wolkwagen. Il vantaggio in classifica del Bayern sale a 19 punti. In pratica campionato finito in Germania.

almeno in parte l’astinenza sotto porta della squadra di Moyes, tra l’altro già rinforzata dall’arrivo di Mata. In pole position per spiccare il volo verso altri lidi sembra invece Giovinco che è stufo di far panchina nella Juve. Si parla di un possibile contatto con il Galatasaray che lo affiancherebbe a Drogba nell’attacco di Mancini. In corsa c’è anche il Trabzonspor rivale della Juventus in Europa

League. A Napoli si discute sull’arrivo di Ioime .mentre a Genova sponda Samp si pensa sempre di più al giovane ghanese Okrah un 93 in forza al Bechen United del quale si dicono meraviglie. Nuovi contatti, infine, fra Inter e City per Guarin e Handanovic. Dovesse partire lo sloveno a Milano arriverebbe Marchetti ormai alla canna del gas con la Lazio.

DERBY D’EUROPA FRA VIOLA E BIANCONERI IL PSG VUOLE POGBA europa league

Marjlja Bisceglia

allo Juventus Stadium di Torino. Per la cronaca la Fiorentina è andata in gol con Ilicic ed è stata raggiunta negli ultimi minuti dallo Esbjerg. Gli ottavi gli ha raggiunti anche il Napoli. Ma

L

a Juventus sbanca Trebisonda e negli ottavi di finale affronterà, in un derby tutto italiano, la Fiorentina promossa malgrado il pareggio interno con i danesi dello Esbjerg. I viola avevano vinto il match d’andata per 1-3. Una grande Juventus, invece, che ha avuto in pugno la partita dall’inizio alla fine e che ha concesso spettacolo in continuazione anche dopo le reti siglate da Vidal e Osvaldo nella prima mezz’ora. Il Trabizonspor ha evidenziato subito i suoi lati deboli, cioè la difesa, e i bianconeri di Conte non l’hanno perdonato. Come detto ci sarà un bel derby nel prossimo appuntamento di Europa League e la capolista del campionato ce la metterà sicuramente tutta per raggiungere il traguardo della finalissima del 14 maggio in programma

quanta fatica per battere i gallesi dello Swansea, prima sotto di un gol siglato da Insigne con un pallonetto, poi sull’1-1 grazie a De Guzman, e quindi fatti fuori con una spettacolare girata al volo di

Higuain e il tapin a tempo scaduto di Inler. Il San Paolo ha tirato un bel sospirone di sollievo. Ma quanta paura per Benitez che alla fine ha abbracciato il suo portiere Reina autore di un prodigioso intervento all’85esimo. Bocciatura completa invece per la Lazio eliminata a Sofia dal Ludogorets con un carambolesco 3-3 dopo lo 0-1 dell’Olimpico, con la complicità di Marchetti veramente fuori fase e con la testa fra le nuvole questa occasione. Per il resto si qualficano il Tottenham rischiando con il Dnipro, l’Anzhi che fa il corsaro a Gent e il fanalino di coda della Liga Betis che va a vincere a Kazan. Bene il Valencia malgrado lo 0-0 interno con la Dinamo Kiev, il Benfica, l’ottimo Salisburgo (altri tre gol rifilati all’Ajax) e il sorprendente Viktoria Plizen che sbanca Donetz impallinando Lucescu.

mercato

L

Luigi Sada

a notizia è che il Psg vuole Pogba. Il club parigino insiste con la Juve per avere a fine stagione il gioiellino bianconero in cambio di alcuni giocatori appetiti da Conte e Marotta. Si parla di Verratti e Pastore, in particolare quest’ultimo poco impiegato da Blanc da inizio campionato. Pastore farebbe molto comodo alla Juve ma Pogba, dicono a Torino, non si tocca. A meno che non si faccia avanti il City che sarebbe disposto a fare una follia pur di strappare alla concorrenza il giocatore della Vecchia Signora. Gli sceicchi sembrano propensi a scucire parecchi milioni di euro per aver Pogba alla corte di Pellegrini il che mette i brividi ai tifosi bianconeri alla vigilia della sfida di San Siro col Milan. Sempre dal Regno Unito arriva la richiesta dello United al Bayern in merito a Kroos, giocatore di grande talento che risolverebbe

Pogba, la cresta più amata dai bianconeri


PRONTI A PARTIRE MILANO A CACCIA DELLA LODE Dovesse vincere con Venezia sarebbero 10 successi di fila domenica 2 marzo 2014

11

formula 1

basket

Debora Cheli

Beppe Vigani

I

L

’EA7 Armani non si ferma più. Il filotto di nove vittorie consecutive in campionato, l’ultima contro Bologna, domenica scorsa per 89-66, ha permesso alla squadra di Luca Banchi di conquistare la vetta della classifica in solitaria. Dopo il match disputato contro il Panathinaikos, vinto per 77-75, i biancorossi si collocano al secondo posto dietro al fortissimo Barcellona e sperano di strappare al più presto il biglietto per i quarti di finale di Eurolega. La squadra guidata da Luca Banchi, disputa oggi la sua terza partita consecutiva al Forum (18.15): di fronte c’è l’Umana Venezia. Nonostante la squadra lagunare arrivi da quattro sconfitte consecutive (l’ultima contro Siena), Milano deve fare i conti con le fatiche di tre giorni fa e la cosa non è da poco anche se in classifica gli avversari si trovino al nono posto. Il roster di Zare Markovski (ex coach di Milano nella stagione 2006-2007, ma esonerato do sette partite) è composto da giocatori eccellenti. La cabina di regia è affidata ad Aaron Johnson, 25 anni, arrivato il 3 febbraio di quest’anno. Con lui la squadra veneta ha acquisito maggior aggressività. Nello stesso ruolo c’è anche Luca Vitali (ex

Andre Smith, il giocatore più pericoloso di Venezia di turno poiché nel 2007-2008 ha giocato a Milano), che però è anche in grado di giocare da guardia. Il play bolognese tira con il 42.1% da due e un pessimo 25% dall’arco dei 6.75 m. Buon passatore (4.4 assist a partita), ma si difende anche sotto le plance, catturando 4.4 rimbalzi di media. Jacopo Giachetti (ex di Milano fino alla scorsa stagione). Gioca circa 17 minuti di media a partita e ha brutte percentuali da due (27.6%), mentre dalla distanza è molto preciso (61%), anche se tira molto poco. La guardia titolare è Donell Taylor: 98 match nelle fila dei Washington Wizard in NBA tra il 2005 e 2007. Giocatore completo, sia in attacco, sia in difesa. Nate Linhart è un’ala con un buon tiro da due (48.7%), mentre da tre è sotto il 40%. Buona predisposizione sotto le plance con 5.1 rimbalzi a partita. L’ala grande di Venezia è

Andre Smith. Lo statunitense di St. Paul è un autentico zingaro: ha girato praticamente i parquet di tutto il mondo. Dal college di North Dakota State, in Svizzera, poi in Giappone e in Gran Bretagna. Nel 2009 è in Turchia, approda a Caserta l’anno dopo, si trasferisce in Russia e da questa stagione è a Venezia. Ottimo tiro da due (57.8%), fa male anche dalla linea dei tre (43.1%). E’ anche un ottimo rimbalzista con 7 palloni catturati e buon passatore (quasi 2 assist a partita). Andrea Crosariol è il centro titolare di Markovski. A Venezia da gennaio, proveniente dall’Oldenburg (Germania). Poche partite per mettersi in mostra, ma è una garanzia. Un giocatore che parte dalla panchina, ma che ha un minutaggio elevato è Hrvoje Peric. L’ala grande di Dubrovnik tira con quasi il 57% da due e cattura 5 rimbalzi a incontro.

motori hanno cantato ancora in Bahrain per l’ultima sessione di test, la seconda consecutiva nel piccolo stato mediorientale, in programma da giovedi fino a domenica. Urlano di gioia i V6 Mercedes, che già avevano incantato a Jerez. La scuderia di Brackley è fra le favorite per un posto di primo piano nel campionato. imprendibile sul giro secco. Rosberg infatti ha rifilato più di tre secondi alla Ferrari di Raikkonen, esprimendo il miglior tempo della prima settimana. Al muretto c’è stato di che rallegrarsi per i dati ottenuti, tuttavia il pilota ha voluto smorzare un po’ l’entusiasmo generale, ammettendo che la W05 manca ancora di affidabilità. «E’ troppo presto per fare previsioni – ha detto il tedesco - ma ho avuto

Si chiude la seconda settimana di prove sul tracciato di Sakhir buone sensazioni di guida e mi sono trovato bene sul ritmo gara e sul giro veloce». Vanno forte anche le McLaren, grazie al lavoro in pista di Button e Magnussen: quest’ultimo ha fatto segnare il miglior tempo nella seconda giornata a Sakhir, proprio come era accaduto in Spagna. Senza dimenticare le Williams di Massa e Bottas che hanno accumulato giri e dati preziosi. Chi se la passa meno bene sono i team motorizzati Renault. Fra questi, solo la Lotus ha completato il programma previsto, mentre la Red Bull manca ancora di affidabilità. Per il patron della scuderia Chris Horner fondamentali saranno gli aggiornamenti da apportare nel corso della stagione, perché ora l’assetto lascia a desiderare. Vettel, al termine dei test, ha confermato le prospettive: «E’ difficile inseguire i nostri rivali, in quanto non sappiamo come

TEST DI SEPANG: ALVARO BAUTISTA MIGLIOR TEMPO moto mondiale Marjlja Bisceglia

I

n MotoGp il calendario è in continuo movimento. La Federazione Internazionale del Motociclismo ha aggiornato il programma della stagione e annunciato l’annullamento del Gp del Brasile, le gare, dunque, passano da 19 a 18, e l’appuntamento fissato per il Brasile è stato assegnato al Gp d’Aragona posticipato, però, di sette giorni, ovvero dal 21 al 28 settembre. Nulla di personale, ma è risultata impossibile una ristrutturazione totale del circuito di Brasilia che non ospita una gara mondiale dal 1973 e quindi lontana dai restrittivi standard di sicurezza richiesti. Resta confermata la prima data che darà il via a questo mondiale, 23 marzo circuito Losail in Qatar in notturna e l’ultima data del 9 novembre sul circuito Ricardo Tormo di Valencia. Come già risaputo, il Gran Premio di Laguna Seca è stato cancellato per far posto al GP Americhe ad Austin. Confermato anche il Gran Premio d’Italia

al Mugello previsto il 1° giugno. La pausa estiva è stata fissata dal 13 luglio al 10 agosto. Torniamo alle piste che ci entusiasmano, con i test di Sepang. La prima giornata sorride ad Alvaro Bautista (Team GO&FUN Honda Gresini) che mercoledì scorso

in Malesia ha centrato il primo tempo utile 2 00 848, a seguire Aleix Espargaro (NGM Mobile Forward Racing) e Pol Espargaro (Monster Yamaha Tech 3), Rossi solo settimo (2 01 349) dopo Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa.

CALENDARIO STAGIONE 2014

giorno mese 23 marzo: 13 aprile: 27 aprile: 04 maggio: 18 maggio: 1 giugno: 15 giugno: 28 giugno: 13 giugno: 10 agosto: 17 agosto: 31 agosto: 14 settembre: 28 settembre: 12 ottobre: 19 ottobre: 26 ottobre: 9 novembre:

gara Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp Gp

luogo Qatar - Doha/Losail; Americhe - Austin; Argentina - Termas de Rio Hondo; Spagna - Jerez de la Frontera; Francia - Le Mans; Italia - Mugello; Catalogna - Barcelona; Olanda (sabato) - TT Assen; Germania - Sachsenring; Indianapolis - Indianapolis; Repubblica Ceca - Brno; Gran Bretagna - Silverstone; S. Marino - M. Simoncelli Misano; Aragona - MotorLand Aragon; Giappone - Motegi; Australia - Phillip Island; Malesia - Sepang; Valencia - Ricardo Tormo.

stiano preparandosi, ma abbiamo percorso un considerevole numero di giri ed è una buona cosa. Stiamo crescendo, ma resta ancora molto da fare». Prosegue nella messa a punto anche la Ferrari, dove piloti e ingegneri esprimono soddisfazione per il lavoro svolto, nonostante qualche inconveniente. Raikkonen ha spaventato tutti quando è finito in testacoda nella giornata conclusiva della prima sessione, incidente senza conseguenze per lui. Solo la sua F14T ne è uscita un po’ ammaccata. «Mi sono girato sul cordolo all’uscita della curva 4, può succedere - ha precisato il finlandese sul sito ufficiale del Cavallino- . Fortunatamente è avvenuto nel finale, mi dispiace solo costringere la squadra a fare del lavoro extra». Quel che conta per il ferrarista è aver raccolto dati fondamentali per configurare la monoposto per il GP d’Australia. Per quel che concerne gli avversari, il pilota ha puntualizzato che i giochi si faranno dal 16 marzo: «Certamente i team motorizzati Mercedes sono andati bene qui, ma noi avevamo un programma e non è detto che quelli che hanno fatto i tempi migliori ne avessero uno uguale. Come detto questo è un test e nei test si provano cose, si farà sul serio da Melbourne in poi».

PIANETA SCHUMI

In assenza di notizie ufficiali, i media tedeschi azzardano ipotesi sulla salute di Schumacher. Nel fine settimana è stato il magazine Focus a lanciare il sasso: il sette volte iridato non avrebbe dato segnali di miglioramento e l’équipe medica dell’ospedale di Grenoble, dov’è ricoverato dal 29 dicembre, avrebbe interrotto il processo di risveglio. La portavoce del campione Sabine Kehm ha smentito la notizia, affermando che lo stato di Schumi resta stabile. Intanto Massa, che ha fatto visita al suo ex compagno di squadra, aveva affermato di aver visto le labbra del campione muoversi, quasi a voler rispondere alle sue parole. di Debora Cheli


domenica 2 marzo 2014

12

LO SPORT CHE CAMBIA pugilato Beppe Vigani

I

l pugilato italiano diventa grande. Si è costituita la Lega Pro Boxe, di cui presidente è Carlo Nori. Candidato alla Federazione Pugilistica Italiana, il dirigente è un appassionato di boxe sin dall’età di 14 anni, pugile dilettante, proprietario di una palestra, ha una profonda conoscenza della nobile arte e dell’ambiente pugilistico italiano alla cui crescita vuole contribuire seguendo un percorso che ha già dato i primi frutti. Presidente, ci spieghi gli obiettivi della Lega Pro Boxe “La Lega Pro Boxe vuole contribuire al rilancio in grande stile del movimento professionistico in Italia. Mettiamo a disposizione degli organizzatori la nostra esperienza manageriale in altri settori come quello pubblicitario e quello televisivo. Per la raccolta pubblicitaria, ad esempio, ci avvaliamo della collaborazione di aziende affermate come ‘Boxe in Progress’ di Paolo Cassarà. Essere in grado di proporre a potenziali clienti un calendario di manifestazioni in cui investire facilita l’acquisizione del cliente stesso. Tutte le grandi aziende fanno investimenti a medio-lungo termine e quindi hanno bisogno di avere una visione ad ampio raggio del movimento pugilistico italiano. La Lega Pro Boxe collabora con i singoli organizzatori allo scopo di allestire un calendario in grado di soddisfare sponsor e reti televisive. Non ci saranno due manifestazioni nello

È nata la Lega Pro Boxe per rilanciare il pugilato stesso giorno, né troppe nello stesso mese. Bisogna organizzare gli eventi che il mercato pubblicitario e quello televisivo sono in grado di sostenere. Gli organizzatori hanno già migliorato la qualità del loro prodotto offrendo match equilibrati, un’area hospitality per gli sponsor, dando ai giornalisti il necessario per svolgere al meglio il loro lavoro (tavoli con prese elettriche, con la connessione Internet, uno spazio lontano dal caos in cui fare le interviste). In poco più di tre anni di attività (è stata fondata nell’ottobre 2010) la Lega Pro Boxe ha costruito un percorso di circa 42 manifestazioni all’anno ed ha fatto girare ricavi di oltre un milione di euro su base annua derivanti dalle sponsorizzazioni e dalla vendita dei diritti televisivi.” Quando espone le sue idee agli addetti ai lavori, trova subito consensi? “Purtroppo no. Non voglio fare polemica, ma faccio una gran fatica ad interfacciarmi con gli attori che operano nel mondo della boxe: hanno un atteggiamento critico, ma non si mettono in gioco in prima persona per risolvere i problemi. Questo atteggiamento deve cambiare, dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione per far crescere il movimento professionistico in Italia. I pugili li abbiamo e sono tutti bravi. Infatti, abbiamo diversi campioni d’Europa e molti pugili ai primi posti delle classifiche europee e mondiali. E’ la mentalità per far crescere il business che manca” Ha un esempio

da seguire? “Parlo spesso della crescita esponenziale del rugby in Italia. Hanno fatto un lavoro di comunicazione sulla nazionale italiana facendo conoscere i giocatori al grande pubblico e un lavoro organizzativo in grande stile portando le più forti nazionali in Italia con il risultato che alle partite degli azzurri assistono sempre decine di migliaia di spettatori. I dirigenti del rugby hanno raggiunto l’apice portando gli All Blacks a Milano e la gente li ha ripagati nel migliore dei modi: allo Stadio Meazza c’erano 80.000 spettatori paganti. Un risultato utopistico fino a qualche anno fa. Sono sicuro che i dirigenti del rugby hanno faticato molto a far accettare le loro idee, a convincere sponsor e reti televisive, ma alla fine il loro messaggio è passato e questo ha portato benefici a tutto il movimento rugbystico italiano.”

L

’ippica in Italia è alla frutta, in Europa e nel mondo invece si mangia primo, secondo e dessert. Sono i misteri di quello che è sempre stato definito lo sport dei re! Pensate che la regina Elisabetta il primo giornale che legge appena sveglia insieme al tè del breakfast è quello delle corse dei cavalli! Classe e passione, questa l’accoppiata vincente che in Italia però fa acqua perché

L’allevamento italiano ha conosciuto in quegli anni il suo periodo d’oro, tutto sembrava bellissimo, un patrimonio che è stato via via sperperato sempre di più, portandoci ad anni veramente molto bui. Resta il fatto che, con i pochi soldi in Italia al traguardo per le corse sia di trotto che di galoppo, si tenta ovviamente la fortuna all’estero, soprattutto in Francia e in Inghilterra, ma anche in Dubai, Cina e Giappone. I risultati, sembra incredibile, sono stati a dir poco esaltanti: i cavalli e i fantini italiani hanno vinto un sacco di corse e di soldi, il made in Italy equino è ancora di moda. Prendiamo Vincennes,

Varenne

Carlo Nori, presidente Lega Pro Boxe

tutti si sono dati da fare a spolpare il settore. All’estero invece, uomini e cavalli italiani vanno fortissimo: Varenne of course è l’esempio più eclatante visto che la sua popolarità ha fatto breccia nel cuore di tutti: è andato persino in televisione e negli studi Rai di corso Sempione se lo ricordano ancora come un mostro a quattro zampe di simpatia, un vero e proprio attore televisivo.

il tempio del trotto francese, una pista dalla quale si esce spesso con poca gloria e poco onore. I padroni di casa si mettono in combutta e ti corrono quasi sempre contro, bisogna conoscerla alla perfezione, ha un fondo pista in carbonella artificiale (tutta nera) che fa paura a chi non ci corre spesso. Insomma le condizioni ambientali si rivelano spesso proibitive e invece i nostri

atletica

ush finale, ed è proprio il caso di dirlo considerate le caratteristiche tecniche del percorso, per il Cross per Tutti 2014: con la tappa di oggi a Cinisello Balsamo, il 4° Cross Corri per

cora una prova da disputare ... e che prova! Quella di oggi è una tappa carica di valenza simbolica, oltre che sportiva. Prima di tutto, il percorso si trova vicino ad un istituto scolastico, luogo di formazione e di crescita; e lo sport vuole essere un’occasione per socializzare e imparare di-

un Sorriso valido quale 3° Prova del Gran Premio Lombardia Assoluti, si chiude infatti il circuito lombardo di corse campestri. Ma niente paura, non è ancora il momento di riporre le scarpe da corsa, basterà semplicemente levare i chiodi per indossarle dapprima sabato 15 marzo a Cesano Maderno in occasione delle premiazioni finali; poi domenica 6 aprile per mangiare l’asfalto alla SuisseGas Milano Marathon, quest’anno partner del Cross per Tutti. Non anticipiamo però troppo i tempi e procediamo invece con ordine, del resto c’è an-

vertendosi, un’opportunità che il Cross per Tutti regala a grandi e piccini. Non va poi dimenticato che questa manifestazione è nata proprio per volontà dell’Atletica Cinisello e del suo patron, Gianni Perini: da sempre grande appassionato di atletica, guardata ma soprattutto praticata. L’idea gli è venuta qualche anno fa partecipando ad una gara in Valtellina, una gara che coinvolgeva runners dai 5 agli 80 anni, e quindi perché non mutuarla anche nelle nostre zone? Infine, è una corsa campestre relativamente veloce, un buon viatico

cavalli, nel cosiddetto Meeting d’hiver 2013-2014, ci hanno vinto ben 14 volte, regalando tanti sorrisi e scommesse vincenti ai fortunati audaci che li hanno giocati. Gli ultimi due sono stati Oneghin del Ronco (primo al traguardo) e No Man’s Land (seconda) che quindi hanno confezionato un’accoppiata tutta italiana di fronte all’incredulo pubblico parigino che non credeva ai suoi occhi. E per quanto riguarda i fantini? Mirco Demuro ormai è un habituè di Hong Kong e del Giappone, ci ha vinto addirittura un Derby di galoppo e gli allenatori lo apprezzano tantissimo. Certo invece dell’amatriciana e del vino dei Castelli (è nato a Marino) deve sorbirsi il sushi ma la qualità della vita a Tokio non è affatto disprezzabile. Pierantonio Convertino invece sta facendo impazzire gli sceicchi a Dubai: vince corse a ripetizione e sembra non voglia tornare più in Italia. Questi sono i simboli dell’Italia al galoppo che vince e convince all’estero e che ci fa molto onore. Da noi, fra un paio di settimane a Milano riapre il galoppo e speriamo che la primavera porti buone notizie, tante belle corse, qualche nuova iniziativa e un po’ di pubblico in più… Intanto Varenne è ancora vivo e fa il suo dovere… a 18 milioni di euro alla botta! Un tasso di monta veramente eccezionale con il suo seme che fa il giro d’Europa per arrivare alle fattrici più selezionate. Poverino, per evitare inconvenienti fa l’amore con una specie di manichino in legno, plastica e stoffa, e solo ogni tanto, magari una volta l’anno, tanto per gradire, gli consentono di… esplodere in una giumenta vera e propria. E va beh, sono gli inconvenienti del mestiere. Di sicuro Rocco Siffredi si sarebbe quantomeno lamentato almeno un po’.

QUARTO POSTO DA DIFENDERE A CINISELLO BALSAMO LA VOLATA DEL CROSS PER TUTTI 2014 rugby

di Toni Morandi

C

on la sosta del Sei Nazioni ritornano a pieno regime i campionati di rugby nazionali. Rugby Grande Milano è impegnata oggi al Giuriati di Milano contro i Caimani. In palio c’è il quarto posto in classifica, occupato attualmente da RGM con soli due punti di vantaggio sui mantovani. RGM non ha riposato domenica scorsa, perché impegnato nel recupero contro il Marco Polo Cus Brescia, perso nonostante un inizio alla grande e un vantaggio di 20 a 0. Nel secondo tempo RGM ha avuto un calo notevole, che ha concesso ai bresciani un incredibile recupero, per un 23-26 finale che ha fruttato per RGM soltanto un punto di bonus per la sconfitta con meno di otto punti di svantaggio: “Come nel derby della settimana precedente - attacca il ds Antonio Raimondi - non siamo riusciti a gestire il buon inizio e il vantaggio che avevamo accumulato. E’ un vero peccato, perché abbiamo buttato via due possibili vittorie. Abbiamo costruito e distrutto, quasi come ha fatto la Nazionale maggiore contro la Scozia sabato scorso all’Olimpico. Non siamo comunque preoccupati ed è inutile cercare giustificazioni

RGM prova a respingere l’assalto dei Caimani nei tanti assenti. I ragazzi sono consapevoli della situazione e hanno ben chiaro l’obiettivo delle prossime otto giornate: continuare a consolidare i progressi fatti nel girone di andata. Il risultato del campo sarà soltanto uno dei parametri per la valutazione della stagione. Ci sono giocatori che hanno fatto notevoli progressi, ragazzi appena usciti dal settore giovanile, che hanno saputo adattarsi al nuovo livello fisico. Siamo un club orientato alla formazione dei giovani e quindi questo è il nostro obiettivo, ma sentiamo vicina la possibilità di poter fare il grande salto, magari già dalla prossima stagione, con i giocatori cresciuti a Milano. Anche per questo, proprio da questa settimana, abbiamo iniziato a svolgere sessioni di allenamenti comuni tra la squadra seniores e l’unger 18”. Anche se l’obiettivo è di crescita globale, non c’e’ dubbio che vincere aiuta a crescere: “Abbiamo voglia di vincere afferma il coach della mischia Mauro Vaghi - nella gara di andata con i Caimani abbiamo incontrato notevoli problemi in mischia, ma adesso siamo davvero cambiati, ci siamo adattati e i ragazzi hanno lavorato tanto. Abbiamo una mischia

leggera, ma che ha messo in difficoltà i migliori del torneo. Se sapremo fornire ancora una volta palloni di qualità ai nostri tre quarti, potremo tornare alla vittoria”. Successo che manca da due settimane: “Ci serve la vittoria - continua Antonio Raimondi - anche perché abbiamo altri impegni importanti che si accavalleranno nei prossimi mesi. Arriva da RGM il blocco principale della squadra universitaria milanese che tenterà di vincere a maggio i Campionati Nazionali Universitari di rugby a sette, che quest’anno saranno organizzati proprio dal Cus Milano. Inoltre, stiamo ultimando i preparativi per la terza edizione di Rugby nei Parchi, la manifestazione che porta la palla ovale nei parchi della nostra città. E’ una manifestazione che inizia a vantare numerose imitazioni e che da quest’anno sarà replicata in alcune città del nord Italia”.

R

di Chiara Franzetti

per le ormai prossime gare su strada. Il percorso è infatti piatto e scorrevole, anche se il manto erboso lungo il tracciato, alto in alcuni punti, lo rende pesante in qualche tratto e obbliga a repentini cambi di ritmo. “Consiglio a tutti di venire a correre a Cinisello Balsamo”, esordisce il presidente della locale società sportiva, “e per molte ragioni. Mi piace però ricordarne una su tutte: il nostro è un cross atipico, molto scorrevole e senza grosse difficoltà, anche se non semplice; è una prova sciogli-muscoli che traghetta idealmente i nostri runner dalle asperità delle corse campestri alla linearità della pista e delle competizioni su asfalto.” Ci siamo, quindi. E quest’anno sembra che anche il meteo sia dalla parte del Cross per Tutti, in entrambe le passate edizioni infatti, a Cinisello è stata la neve a farla da padrona con tanto di doppia fatica per gli uomini dell’Atletica Cinisello, impegnati a spalarla dal percorso per agevolare i partecipanti. Ma oggi non si corre questo rischio, l’unico rischio che gli organizzatori sono pronti ad affrontare è quello del gran numero di iscritti oltre 1200 quelli in gara gli scorsi anni; e l’unica corsa che vogliono vedere é il 4° Cross Corri per un Sorriso, degna conclusione del circuito lombardo di campestri per eccellenza.


Lo spettacolo deve ancora cominciare domenica 2 marzo 2014

ALBUM PER CRISTIANO DE ANDRÉ

È

in radio “Il Cielo è Vuoto”, brano di Cristiano De André presentato, al 64° Festival di Sanremo e rimasto in gara. Selezionato tra i due brani dal pubblico tramite televoto e dalla giuria della stampa dopo la prima esibizione di Sanremo. “Il

Cielo è Vuoto” (di Diego Mancino e Dario Faini con la collaborazione di Cristiano De André) è un brano rock-orchestrale: un incoraggiamento a dipingere il proprio “cielo”, un’esortazione a riempirlo di sogni e valori, anche quando è “vuoto”. Su Nuvole

Production/Universal Music Italia, questa è la riedizione dell’ultimo album di Cristiano De André, “Come in Cielo Così in Guerra (Special Edition)”, uscito la scorsa primavera, che contiene anche i due brani sanremesi “Invisibili” e “Il Cielo è Vuoto”.

La superstar globale Pharrell Williams ha annunciato la pubblicazione del suo primo album sotto etichetta Columbia Records, intitolato “GIRL”. Anticipato dal singolo candidato agli Oscar, “Happy,” l’album sarà disponibile in tutto il mondo a partire da lunedì 3 marzo. “Quando Columbia mi ha dato l’opportunità di fare un nuovo album, ho pensato a tre cose”, dichiara Pharrell. “Una è stata il senso di grande orgoglio che ho sentito quando mi sono reso conto che erano interessati a supportarmi nella realizzazione di un album che ho sempre sognato di fare. La seconda è stata che l’album avrebbe dovuto avere un mood allegro e d’impatto. E la terza, ho saputo sin dall’inizio che si sarebbe intitolato ‘GIRL’”.

13

musica Riccardo Sada

Pharrell Williams a ore nei negozi

Paolo Nutini pronto per le date italiane

P

Joycut sono “on the road” I l PieceOfUS Tour coinvolgerà la band dei JoyCut dagli Stati Uniti d’America a tutto il Canada. Ci sono ancora alcune date da confermare, fanno sapere dall’ufficio stampa. Non capita tutti i giorni in fondo che una band italiana si appresti a iniziare un tour simile. Visti, biglietti aereo, valige e strumenti in mano: i JoyCut sono pronti per imbarcarsi e portare la loro tournée in 21 stati, 30 città per 33 concerti e 43 giorni di show. Un sogno, quello statunitense, da percorrere tappa dopo tappa, palco dopo palco, quasi trattenendo il respiro, macinando chilometri su chilometri per un’esperienza unica vissuta quasi alla... Kerouac.

Sabato grasso o Festa della Donna? Tutte due

Q

uest’anno a Milano e dintorni il Sabato Grasso e la Festa della Donna cadono lo stesso giorno, quindi l’8 marzo è giocoforza festa grande allnightlong, mentre nel resto d’Italia in un certo senso è già Quaresima, con le libagioni carnevalesche che terminano martedì 4 marzo. Il nostro itinerario di sabato parte dall’Amnesia di Milano, che propone in consolle la dj Anja Sch-

neder, che ama definirsi “il moto perpetuo applicator al djing” e Camea, un passato da pianista jazz ed un presente da dj techno. Allo Spazio Ansaldo prosegue sino a domenica 9 marzo il Carnevale Transmediale 2.0, con califfi quali Wolfgang Flur (ex Kraftwerk!) e Derrick May. Ingresso gratuito - si legge sulla locandina - per chi si presenta in bicicletta. Per chi è in cerca di

sonorità estreme, suggeriamo il Factory, con il party “I’m Frenchcore Part Two: Dr Peacock, Randy e J Core”. A pochi chilometri da Milano, il Fellini di Pogliano Milanese propone un’edizione esclusiva ed in anteprima dello spettacolo Cat Show by Ale Big Mama, sottotitolato “La Rivolta dei Topi”. Animatrici ed animatori felini pronti ad affrontare speculari roditori e roditrici.

aolo Nutini torna con un nuovo album che mostra il suo talento anticonformista e la sua incredibile abilità vocale, qualità che vanno ben oltre i suoi soli 27 anni di età. Quasi cinque anni dopo l’uscita dell’album “Sunny Side Up”, Nutini con “Caustic Love” fa come un passo indietro per puntare dritto al cuore con un mix inebriante di soul e di funk, come ben dimostra il primo singolo “Scre-

am (Funk Up My Life)” già in radio e disponibile nei digital store. In uscita il 15 aprile su Atlantic, l’album contiene brani originali scritti e in buona parte prodotti dallo stesso Nutini e da Dani Castelar. L’album è stato registrato a Valencia, Londra, Glasgow e negli Stati Uniti.

“Tevez? E’ forte, ma non vale Platini o Ibra”

intervista vip

A

L’attore, di fede rossonera, non nasconde di Luca De Franco la speranza di entrare in Europa

bbiamo visto Ugo Conti in decine di film e programmi televisivi. Di recente ha recitato un ruolo drammatico nella fic-

ca scorsa l’ho visto anche saltare l’uomo. Se gioca con continuità e serenamente, può segnare molti gol come ha fatto l’anno scorso (15

Il cast di Mediterraneo, Oscar nel 1991, nel cui cast c’è Ugo Conti (terzo da sinistra)

tion “L’assalto” in prima serata su Rai 1 ed ha interpretato l’avvocato del diavolo nel programma “Avanti un altro” condotto da Paolo Bonolis su Canale 5. Ma Ugo Conti è anche un opinionista televisivo apprezzato perché dice quello che pensa senza peli sulla lingua. Non ha mai nascosto, ad esempio, di essere tifosissimo del Milan. A Stadio 5 ha voluto dire la sua sul Milan e sul campionato. Il Milan è in serie positiva. Dove può arrivare? “In Europa League. Più in alto è impossibile considerato il distacco dalla zona Champions. In ogni caso, sono fiducioso riguardo al futuro perché il Milan ha azzeccato gli ultimi acquisti. Adel Taarabt è molto bravo e lo sta dimostrando a suon di gol. Giampaolo Pazzini è tornato a giocare come sa: domeni-

con il Milan) e nelle altre squadre in cui ha giocato. Mi sembra un po’ sottovalutato come lo era Gilardino che aveva segnato molti gol prima di arrivare al Milan (e lo fece anche in rossonero: 17 gol in Serie A il primo anno, 12 il secondo, 7 il terzo), ma il suo periodo milanista non viene considerato memorabile. Forse perché di un attaccante si ricordano i gol importanti, tipo la doppietta di Pippo Inzaghi nella finale di Coppa del Mondo per club vinta per 4-2 contro il Boca Juniors il 16 dicembre 2007 all’International Stadium di Yokohama, in Giappone” Il campionato è chiuso? “Senza alcun dubbio. La Juventus non ha rivali. Non tanto per il livello tecnico dei giocatori, quanto per la loro aggressività, la loro determinazione nel cercare sempre

la vittoria. Questo atteggiamento è merito di Antonio Conte. Sono pronto a scommettere che la stessa squadra con un altro allenatore non si qualificherebbe per la Champions League.” Carlitos Tevez ha segnato 14 gol e mancano parecchie giornate al termine del campionato. Nel loro primo anno alla Juve, Michel Platini e Zlatan Ibrahimovic segnarono 16 gol. Secondo Lei, Tevez è più forte dei suoi predecessori? “Ma non scherziamo! Tevez è un ottimo giocatore, ma Platini e Ibra erano due fuoriclasse. Secondo me, un giocatore deve essere giudicato al termine della carriera e Tevez ne ha di strada da fare prima di poter essere considerato nello stesso gruppo di Platini e Ibra”

primo piano di Ugo Conti


L’IMPRESSIONISMO HA UN PADRE domenica 2 marzo 2014

14

arte

di Marby

A

ppuntamento imperdibile alle Scuderie del Castello Visconteo a Pavia, che presentano al pubblico “L’anima dell’impressionismo”, mostra di Camille Pissarro, uno dei grandi interpreti della corrente artistica, sviluppatasi in Francia fra il 1867 e il 1880. Gli impressionisti che dipingevano “en plein air”, cioè “all’aperto”, “dal vivo”, si organizzarono come gruppo intorno al 1860 e Pissarro, influenzato dalla pittura naturalistica di Jean Batiste Corot e dalla forza rivoluzionaria di Edouard Manet, con la sua opera Le déjeuner sur l’herbe, traccia le linee guida della sua poetica pittorica. Durante la guerra Pissarro e il parigino Claude Monet vanno in Inghilterra, dove hanno modo di conoscere l’opera di William Turner e John Constable, due artisti che intendevano la pittura di paesaggio in un modo completamente diverso dalla tecni-

Camille Pissarro - Dulwich College, c. 1871 - olio su tela, 50 x 61 cm - Fondation Bemberg, Tolosa

Autoportrait (Autoritratto), 1852-1854 olio su tela, 31 x 28,5 cm National Gallery of Denmark, Copenhagen © SMK Photo

A Pavia la mostra dedicata a Pissarro

mettono di cambiare la tavolozza, di capire che ciò che l’occhio percepisce è l’impressione visiva di un insieme di colori, ma que-

Camille Pissarro Portrait de Félix Pissarro en jupe (Ritratto di Félix Pissarro in gonna), c. 1882 olio su tela, 46,5 x 38,5 cm Fondation Bemberg, Tolosa

Camille Pissarro Place du Théâtre-Français, effet du soleil (Piazza del Teatro francese), 1898 olio su tela, 73 x 92 cm Narodni Muzej, Belgrado

ca tradizionalmente classica. Il movimento impressionista non ebbe da parte dei suoi protagonisti una vera e propria elaborazione teorica come lo è stato per altri movimenti artistici, ma il fondamento comune a tutti i pittori impressionisti era la ricerca della pittura dal “vero”, condizione indispensabile per riprendere il soggetto, sia paesaggistico, sia umano nella sua condizione naturale. E’, infatti, dalla pittura “en plein air” che l’impressionista riceve quegli stimoli che gli per-

sto muta con il variare della luce. A questo proposito, il letterato Emile Zola, contemporaneo degli impressionisti, commentava: “dove la luce non è più unica, si verificano effetti multipli”. E non solo Monet contribuì alle sperimentazioni sulla luce, nei suoi famosi quadri che ritraggono la Cattedrale di Rouen, un altro pittore impressionista Georges Seurat sempre parigino, colto e sensibile ai programmi di arte scientifica elaborati sulla base degli studi di ottica a opera di

studiosi come Michel Eugene Chevreul (chimico), James Clerk Maxwell (matematico-fisico), Hermann von Helmholtz (medico, fisiologo, fisico), studiavano in modo approfondito la fisica della luce. In questo contesto si colloca Pissarro e la mostra al castello Visconteo ripercorre le tappe fondamentali della sua evoluzione artistica, che lo hanno reso una figura indispensabile per la nascita e lo sviluppo dell’Impressionismo. Ma la straordinaria idea è che la mostra si trasforma anche in uno spettacolo sensoriale, creato per proporre oltreché le opere del pittore anche immagini suggestive, proiettate all’interno dello spazio espositivo e fragranze selezionate in base ai temi trattati per un’esperienza sensoriale delle opere a tutto tondo. Molto interessanti sono anche le video proiezioni che forniscono al visitatore una serie di approfondimenti testuali sui principali dipinti esposti. Inoltre per tutta la durata dell’esposizione, una serie di attività didattiche e laboratori creativi consentiranno anche ai più piccoli di scoprire il percorso artistico e le splendide opere di questo pittore.

Camille Pissarro L’Oise a Pontoise, temp gris (Giornata grigia sull’Oise a Pontoise), 1876 olio su tela, 53,5 x 64 cm Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam Foto: Studio Tromp, Rotterdam

Le Scuderie del Castello Visconteo presentano: Camille Pissarro Boulevard Montmartre: Mardi Gras (Boulevard Montmartre: martedì grasso), 1897 olio su tela, 63 x 80 cm The Armand Hammer Collection, omaggio dell’Armand Hammer Foundation. Hammer Museum, Los Angeles

Pissarro “L’anima dell’impressionismo”

21 febbraio – 2 giugno 2014

Camille Pissarro La Verger à Éragny (Frutteto a Éragny), 1896 olio su tela, 54,6 x 65,4 cm Carmen Thyssen-Bornemisza Collection, in prestito al Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid


domenica 2 marzo 2014

15

Parkour

sport da strada

Parkour, abbreviato in PK, è una disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ‘90. Consiste nell’eseguire un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo vi sia presente con la maggior efficienza di movimento possibile, adattando il proprio corpo all’ambiente circostante.

Kapuˈejɾɐ

è un’arte marziale brasiliana creata principalmente dai discendenti di schiavi africani nati in Brasile con influenza indigena brasiliana, caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l’armonia dei movimenti, per questo spesso scambiata per una danza

Street dance

danza di strada o danza urbana, si intende un insieme di stili di danza evolutisi al di fuori delle scuole di ballo tradizionali, in spazi aperti quali strade, dance party, feste di quartiere, parchi, cortili scolastici, rave party, night club, ecc... In genere sono basate sull’improvvisazione e sulla socializzazione, incoraggiando l’interazione e il contatto con gli spettatori e con gli altri ballerini. Questi balli si sono evoluti da contesti urbani e suburbani in forme di cultura underground; fanno parte della cultura locale, alla stessa maniera della danza popolare.

IN ARRIVO SWAN LAKE RELOADED A MILANO teatro Marco Papetti

C

on un po’ di anticipo rispetto all’uscita dello spettacolo in questa rubrica segnaliamo lo spettacolo Swan Lake Reloaded in programma al teatro degli Arcimboldi dal prossimo 17 marzo fino al 23. Lo show porta la firma Fredrik Rydman e ha debuttato già nel dicembre 2011 a Stoccolma ed è diventato un fenomeno di straordinario successo sia per il pubblico che per la critica. Grazie al perfetto e originale mash up di musica, danza e design, lo spettacolo continua a registrare sold-out nei principali teatri di tutta Europa (The Coliseum, Londra ‘Casino de Paris, Parigi’ Admiralspalast, Berlino - Maaghalle, Zurigo) e il 17 marzo 2014 debutterà per la prima volta in Italia. La commistione tra stili di danza apparentemente agli antipodi fra loro, street dance e danza classica, si ritrova anche nella scelta delle musiche. Per questa produzio-

ne, infatti, Rydman ha utilizzato, insieme alle musiche originali di Čajkovskij, brani composti ad hoc da musicisti pop e rock svedesi e internazionali. L’intuizione del coreografo svedese si è rivelata vincente. Rydman, membro e co-fondatore della compagnia svedese di danza Bounce, direttore creativo della

versione svedese di X Factor, si ispira al Lago dei Cigni di Mats Ek con cui aveva collaborato in occasione del tour americano, e vede nel successo dello show la conferma che la street dance può finalmente essere considerata uno stile di danza a tutti gli effetti, in grado di attirare e soddisfare un pubblico sempre più vasto.


Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it

Amministrazione mail: commerciale@stadio5.it Concessionaria pubblicitĂ Edizioni SBM Tel. 329 3847157 mail: commerciale@stadio5.it

Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - mail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM mail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Aldo Colombo, Lara Comi, Luca De Franco, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Marby, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.