n_11_Inter_Milan

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Domenica 24 Febbraio 2013

L’ Editoriale

di Beppe Vigani

Quest’anno ho visto Sanremo e non me ne vergogno. Musica anticonvenzionale, ma soprattutto tutto era sistematicamente sdrammatizzato dalla coppia Fazio-Littizzetto. Ha vinto l’ironia, la sacralità di questa kermesse è stata messa a nudo dalla genialità di “Elio e le storie tese” e dalla bravura dei due presentatori. E’ piaciuto a tutti. La formula azzeccata è stata l’ironia. Quella che manca nel calcio. Maurizio Mosca mi ripeteva sempre: “Dissacrare, fare sorridere e sdrammatizzare è molto più dura che dire cazzate, se riesci a farlo, però, sei un fuoriclasse”. La Rai nella “Domenica Sportiva” da anni lo fa (prima Teo Teocoli, poi Gene Gnocchi), La Fininvest a “Controcampo” aveva provato con Ciccio Valenti e Diego Abbatantuono. Basta i toni esasperati che si odono continuamente, come se fare televisone fosse lavorare in catena di montaggio e tifare allo stadio fosse scavare in miniera. L’ironia di Giuseppe Prisco, apprezzato e rispettato anche da milanisti e juventini, il sarcasmo verbale di Dino Viola (presidente della Roma al tempo del secondo tempo) contro Gianni Agnelli, che rispondeva sempre in modo opportuno, spiritoso ed elegante. Altri tempi, forse quando si giocava più a calcio che a pallone. Quello che manca. “Non si può morire dentro” recitava una canzone. Giocatori, allenatori, dirigenti e presidenti si prendono sempre sul serio, senza mai regalare un po’ di allegria e ironia. Il calcio soffre, piange il passato di quando Rivera, Bedin o Lodetti prendevano il tram perché la sobrietà valeva ancora qualcosa. Le macchine erano già status-simbol, ma i giocatori non erano diventati ancora star di Hollywood.

Anno 3 n. 11

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COPIA OMAGGIO

E...LEZIONI DI CALCIO Lista n.1

INTER

Lista n.2

MILAN

All’interno il commento di

continua a pag. 4

Sandro Mazzola

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Domenica 24 Febbraio 2013


Domenica 24 Febbraio 2013

18 reti Cavani (Napoli; 3 rigori) 15 reti El Shaarawy (Milan)

Pos. Squadra

P.ti G V

N S

Gf Gs +/-

1 Juventus 55 25 17 4 4 50 17 33 2 Napoli 51 25 15 6 4 46 21 25 3 Milan 44 25 13 5 7 44 31 13 4 Lazio 44 25 13 5 7 35 29 6 5 Inter 43 25 13 4 8 40 33 7 6 Fiorentina 42 25 12 6 7 45 30 15 7 Catania 39 25 11 6 8 32 30 2 8 Roma 37 25 11 4 10 51 45 6 9 Udinese 36 25 9 9 7 35 34 1 10 Parma 32 25 8 8 9 31 33 -2 11 Torino 31 25 7 11 7 29 28 1 12 Sampdoria 29 25 8 6 11 31 30 1 13 Chievo 29 25 8 5 12 26 40 -14 14 Cagliari 28 25 7 7 11 28 41 -13 15 Atalanta 27 25 8 5 12 22 35 -13 16 Bologna 26 25 7 5 13 33 35 -2 17 Genoa 25 25 6 7 12 26 37 -11 18 Siena 21 25 7 6 12 27 34 -7 19 Pescara 21 25 6 3 16 20 51 -31 20 Palermo 19 25 3 10 12 22 39 -17 Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.

LA CLASSIFICA

Sabato 23 Febbraio - 26. Giornata 23 Feb, 20:45 Palermo - Genoa Stadio Renzo Barbera, Palermo Domenica 24 Febbraio - 26. Giornata 24 Feb, 12:30 Sampdoria - Chievo Stadio Luigi Ferraris, Genova 24 Feb, 15:00 Parma - Catania Stadio Ennio Tardini, Parma 24 Feb, 15:00 Bologna - Fiorentina Stadio Dall’Ara, Bologna 24 Feb, 15:00 Atalanta - Roma Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 24 Feb, 15:00 Juventus - Siena Juventus Stadium, Torino 24 Feb, 15:00 Cagliari - Torino Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 24 Feb, 20:45 Inter - Milan Stadio Giuseppe Meazza, Milano Lunedì 25 Febbraio - 26. Giornata 25 Feb, 19:00 Udinese - Napoli Stadio Friuli, Udine 25 Feb, 21:00 Lazio - Pescara Stadio Olimpico, Roma

TURNO ODIERNO

Venerdì 1 Marzo - 27. Giornata 1 Mar, 20:45 Napoli - Juventus Stadio San Paolo, Napoli Sabato 2 Marzo - 27. Giornata 2 Mar, 20:45 Milan - Lazio Stadio Giuseppe Meazza, Milano Domenica 3 Marzo - 27. Giornata 3 Mar, 12:30 Torino - Palermo Stadio Olimpico, Torino 3 Mar, 15:00 Fiorentina - Chievo Stadio Artemio Franchi, Firenze 3 Mar, 15:00 Catania - Inter Stadio Angelo Massimino, Catania 3 Mar, 15:00 Sampdoria - Parma Stadio Luigi Ferraris, Genova 3 Mar, 15:00 Pescara - Udinese Stadio Adriatico, Pescara 3 Mar, 15:00 Bologna - Cagliari Stadio Dall’Ara, Bologna 3 Mar, 15:00 Siena - Atalanta Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena 3 Mar, 20:45 Roma - Genoa Stadio Olimpico, Roma

PROSSIMO TURNO

14 reti Di Natale (Udinese; 4 rigori) 11 reti Jovetic (Fiorentina; 1 rigore) Lamela (Roma) Osvaldo (Roma; 2 rigori) 10 reti Gilardino (Bologna) Sau (Cagliari) Klose (Lazio) Pazzini (Milan; 3 rigori) 9 reti Denis (Atalanta; 3 rigori) Milito (Inter; 3 rigori) Hamsik (Napoli) Totti (Roma; 1 rigore) 8 reti Cassano (Inter) Hernanes (Lazio; 1 rigore) Icardi (Sampdoria) 7 reti Bergessio (Catania) Paloschi (Chievo; 2 rigori) Toni (Fiorentina) Borriello (Genoa; 1 rigore) Palacio (Inter) Quagliarella (Juventus) Belfodil (Parma) Bianchi (Torino; 2 rigori) 6 reti Diamanti (Bologna; 2 rigori) Giovinco (Juventus; 1 rigore) Matri (Juventus) Vucinic (Juventus; 1 rigore) 5 reti Gabbiadini (Bologna) Kone (Bologna) Gomez (Catania) Thereau (Chievo; 1 rigore) Rodriguez (Fiorentina; 2 rigori) Immobile (Genoa) Pirlo (Juventus) Vidal (Juventus; 2 rigori) Ilicic (Palermo) Miccoli (Palermo; 1 rigore) Amauri (Parma; 1 rigore) Sansone N. (Parma)

classifica marcatori

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continua da pag. 1 Le tv producono opinioni, vomitano sentenze e non sono per niente allegre. Qualcuno deve per forza arrabbiarsi, urlare altrimenti lo share cala. No, non è la fine del mondo, se qualche volta pensiamo che la nostra vita meriti qualcosa di più della solita tristezza. “Sorridi sempre, anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c’è la tristezza di non saper sorridere”, lo diceva Jim Morrison.

Gli antichi romani, forti sostenitori della centralità della capitale del loro impero, erano soliti dichiarare che tutte le strade portano a Roma, cuore nevralgico del mondo in quell’epoca. Il famoso detto è sopravvissuto all’usura dei tempi, senza trasformarsi né subire alcuna alterazione. Eppure per una sera, il mondo o perlomeno la nostra penisola si ribalterà e fermerà il fiato di milioni e milioni di persone. Sì perché per una notte intera il centro del mondo e quindi tutte le strade porteranno a Milano, nel prato verde di San Siro, che sarà il centro nevralgico di due strade destinate, fin dalla sfida di andata, ad incrociarsi nuovamente alla scala del calcio. Il derby che fermerà perfino il mondo elettorale, nel weekend che eleggerà il nuovo governo italiano a cui verrà affidata l’annosa questione degli stadi italiani (ma questo è un altro discorso),

Tutte le strade portano a Milano! La partita

di Emanuele Tramacere

sarà il numero 242 della storia. I percorsi, o le strade per restare ancorati al messaggio degli anziani saggi, che hanno portato le due milanesi alla vigilia di questa sfida sono stranamente complementari, ma totalmente opposte. Entrambe le formazioni, infatti hanno vissuto nel corso di questa stagione un grande periodo di forma fisica. Quello dei nerazzurri, coinciso con il filotto di vittorie consecutive, ha portato l’Inter da favorita al derby di andata; quello dei rossoneri, invece sta corrispondendo a questo favoloso inizio di 2013 e consegna un Milan favorito alla vigilia di questa stracittadina di ritorno. Stessa sorte, ma con echi mediatici differenti, hanno avuto gli impegni europei delle milanesi. L’impresa di San Siro del Milan ha consegnato alla storia una partita perfetta, giocata ad altissima intensità da entrambe le squadre, che ha incrementato a dismisura la fiducia nell’ambiente rossonero, ma che, se vogliamo trovare un difetto strutturale, potrebbe aver strappato una notevole fetta di energie psico-fisiche dal serbatoio di gran parte degli undici titolari. Ragionamento opposto (ancora una volta) è applicabile

Dagli ex Balotelli e Cassano alla parabola opposta di Allegri e Stramaccioni, sarà un derby ricco di intrecci

all’impegno dei nerazzurri in terra rumena, che ha consegnato la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League agli uomini di Andrea Stramaccioni. Se la sfida contro il Cluj non ha infatti riservato grandi sorprese dal punto di vista del risultato e dell’impegno

partita del grande ex Mario Balotelli, il cui processo di maturazione sembra ormai completato con il rientro nell’amata Milano. Indisponibile in Champions League, superMario vorrà riprendersi sul campo i galloni del protagonista assoluto già indossati nelle ulti-

di, per Massimiliano Allegri che, con i soli Flamini e Nocerino in dubbio (oltre ai lungodegenti De Jong e Bonera) potrà schierare la miglior formazione possibile. Se da un lato Mario Balotelli potrebbe scrivere per la prima volta una pagina importante nella sto-

profuso, è la trasferta continentale in condizioni climatiche avverse e il giorno di riposo in meno rispetto ai rivali rossoneri a creare tensione in tutto l’ambiente. Sarà, inevitabilmente anche la

me uscite dei rossoneri. Con lui in campo il Milan ha conquistato 7 punti in tre partite che sono valsi al diavolo il sorpasso in classifica proprio ai nerazzurri. Pochi dubbi di formazione, quin-

ria della stracittadina di Milano, dall’altro, non sarà, sicuramente la partita dell’uomo derby per eccellenza: Diego Milito. Stramaccioni dovrà fare a meno della freccia più acuminata presente

nella sua faretra e l’assenza del Principe costringerà l’allenatore romano, proprio come pregustato in Europa League, a variare molto l’assetto offensivo del suo undici. Cassano, Palacio e Guarin sono certi di una maglia da titolare, ma l’incognita Alvarez (che non ha sfigurato in coppa) potrebbe pesare sulla scelta di un tris di trequartisti in favore di un centrocampo più muscolare e più schiacciato lungo l’asse difensiva. Grandi dubbi per l’allenatore romano ci saranno soprattutto nella zona centrale del campo, con Cambiasso e Gargano favoriti su Kuzmanovic e Kovacic e con la grande incognita di chi affiancherà Juan Jesus al centro della linea difensiva. 4-3-3 contro 4-3-1-2, Balotelli contro Cassano, Zanetti contro Ambrosini, Stramaccioni contro Allegri. Le sfide agli antipodi che si rincorrono lungo le strade di questa partita sono dunque numerose. Gli anziani saggi ricordano che spesso e volentieri la squadra che parte favorita alla vigilia difficilmente esce vincitrice dall’arena. Ma non sempre la cultura popolare è portatrice di verità, del resto domenica sera, tutte le strade porteranno a Milano…

STADIO MEAZZA ORE 20.45

INTER

MILAN

In casa

In Casa

Ultima Vittoria 10/02/13 Inter-Chievo 3-1

Ultima Vittoria 17/02/13 Milan-Parma 2-1

Ultimo Pareggio 27/01/13 Inter-Torino 2-2

Ultimo Pareggio 22/04/12 Milan-Bologna 1-1

Ultima Sconfitta 23/09/12 Inter-Siena 0-2

Ultima Sconfitta 11/11/12 Milan-Fiorentina 1-3

Fuori casa

Fuori Casa

Ultima Vittoria 4/11/12 Juventus-Inter 1-3

Ultima Vittoria 27/01/13 Atalanta-Milan 0-1

Ultimo Pareggio 20/01/13 Roma-Inter 1-1

Ultimo Pareggio 10/02/13 Cagliari-Milan 1-1

Ultima Sconfitta 17/02/13 Fiorentina-Inter 4-1

Ultima Sconfitta 22/12/12 Roma-Milan 4-2

Arbitro: Paolo

Allenatore: Andrea Stramaccioni

Mazzoleni di Bergamo

Allenatore: Massimiliano Allegri

INTER (4-3-1-2)

MILAN (4-3-3)

1 Handanovic; 4 Zanetti, 26 Chivu, 40 Juan Jesus, 55 Nagatomo; 19 Cambiasso, 10 Kovacic1, 7 Kuzmanovic; 14 Guarin; 99 Cassano, 8 Palacio

32 Abbiati; 20 Abate, 17 Zapata, 5 Mexes, 21 Constant; 23 Ambrosini, 18 Montolivo, 4 Muntari; 10 Boateng, 45 Balotelli, 92 El Shaarawy


I cugini in Trasferta di Andrea Anelli

Mai Banale

Tre punti … d’onore Il derby non è mai fine a se stesso, anche quando non c’è da giocarsi niente di particolare rimane la voglia di primeggiare a livello cittadino e basta questo ad incendiare la piazza. Probabilmente si scadrebbe nel provincialismo pensando solo a questo aspetto e allora meglio analizzare la situazione per quella che è, ovvero un derby che può decidere la corsa per il terzo posto o per lo meno segnarla in maniera indelebile. In caso di vittoria rossonera i cugini andrebbero a quattro punti di distanza, rischierebbero il sorpasso della Fiorentina ed entrerebbero, probabilmente, in una crisi di gioco e risultati di difficile risoluzione. La squadra di Allegri allontanerebbe così la principale indiziata per giocarsi la terza piazza. Guardando un po’ più avanti vorrebbe anche dire ridimensionare i progetti futuri dei cugini e consolidare i propri con i milioni in arrivo dall’ingresso in Champions Lea-

gue. Insomma motivi per portare a casa la vittoria ce ne sono tanti, non dimentichiamo nemmeno che l’ultima vittoria rossonera risale all’agosto 2011 quando il

Questo derby numero 179 a girone unico, che vede i nerazzurri in vantaggio per 67 vittorie a 50 sui cugini rossoneri, vedrà l’Italia calcistica incollata al televisore.

Barcellona “dell’invisibile” quattro volte Pallone d’Oro Leo Messi. Bravo Allegri, che ha dato una lezione di calcio agli spagnoli confermando la regola del ribaltone e che ha preparato una squadra sempre pronta al contropiede chiudendo ogni spazio di gioco ai rivali. In attesa dello schieramento ufficiale è presumibile pensare a un Milan tutto a trazione anteriore: Boateng e un ritrovato Muntari pronti a servire El Shaarawy e Balotelli. Il Milan proverà a ripetersi, tentando di sigillare ogni zona del

Milan vinse per 2-1 aggiudicandosi la Supercoppa Italiana, da quel momento tre vittorie su tre per l’Inter. Partiti ormai tutti gli ex, da Pirlo a Seedorf passando per Ibra, il mercato di gennaio ha regalato un altro personaggio “da derby”, Mario Balotelli. Il ragazzo cresciuto calcisticamente nell’Inter ha bruciato tutte le tappe con

vittoria europea sul Barcellona dà morale e certezze a una squadra che ad inizio anno sembrava averle perse tutte. Contro i catalani il Milan ha dimostrato di avere qualità importanti sotto il profilo della concentrazione. Quasi nessuna sbavatura in fase difensiva e alta capitalizzazione davanti, un mix perfetto per le grandi imprese. Nel derby però non sarà una sola squadra a fare la partita ma entrambe le formazioni proveranno ad imporre il proprio gioco e allora ci vorrà anche precisione nella Massimiliano costruzione della Allegri, manovra. Montocapolavoro livo è ormai il dicontro rettore d’orchestra il Barcellona della formazione guidata da Allegri, classifica dei più odiati se dovesse ma ai suoi fianchi probabilmenlasciarsi andare a qualche gesto te troverà di nuovo Ambrosini e poco cavalleresco nei confronti Muntari reduci da un periodo di del pubblico che non lo accoglie- stop. Davanti è scontata la prerà certo a braccia aperte. Il so- senza di Balotelli (data l’indispogno del tifoso milanista è quello nibilità nelle coppe) con El Shaadi vederlo segnare sotto la curva rawy e Niang. Il giovane francese nord, quello di Allegri invece è ha fatto bene con il Barcellona e quello di portare a casa i tre punti dunque si merita la fiducia del a qualsiasi costo. Certamente la tecnico. la maglia nerazzurra, ma è stato capace anche di farsi odiare per il famoso lancio della maglietta nella semifinale col Barcellona, un vero e proprio affronto per società, compagni e tifosi. Come se non bastasse si è sempre dichiarato tifoso milanista e adesso ha la possibilità di salire in cima alla

Conto alla rovescia per il derby

Il big match, diretto dall’arbitro bergamasco Paolo Mazzoleni, arriva in un momento che sembrerebbe tutto a favore del Milan reduce dal 2-0, che fa morale, sul

campo in modo da essere pronto alle ripartenze che creeranno non pochi problemi all’Inter. Allegri preparerà sicuramente la partita con maggiore sereni-

tà rispetto al collega nerazzurro portando la squadra a coprirsi ma senza abbassare troppo il baricentro. L’obiettivo del Milan è quello, oltre alla giusta

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Statistiche del Match di Severa Bisceglia

Musica maestro!

E’ il derby n. 80 della Ma- Lo scarto maggiore tra le due donnina, quello che si celebra squadre è quello registratosi questa sera, in casa dell’Inter. nel derby dell’11 maggio 2001

Derby aperto, con il Milan favorito Sono stati disputati, quindi, 79 match da quando esiste il girone unico. I nerazzurri hanno vinto 27 volte, contro le 24

Istvan Nyers attaccante dell'Inter degli anni '50 dei cugini. I pareggi sono 27. Il primo match giocato nel campionato di Serie A, risale al 13 aprile 1930, fu vinto dai nerazzurri con una doppietta di Serantoni. La stracittadina con più gol è stata quella del 6 novembre 1949, conclusasi sul punteggio di 6-5 per l’Inter. Comincia bene il Milan con una doppietta di Candiani, per l’Inter Nyers accorcia lo distanze, Nordhal e Liedholm

terminato 6-0 in favore dei rossoneri. E’ la 30ª giornata: vanno a segno Comandini e Shevchenko con una doppietta a testa, Giunti e Serginho. Nel derby sono stati messi a segno 216 gol, di cui 109 a favore dei nerazzurri e 107 per i rossoneri. La stracittadina giocata in casa della Beneamata vede segnare più gol nel secondo tempo. Nella prima frazione le due squadre hanno realizzato 102 reti, mentre nella ripresa sono 114. Nel primo tempo l’Inter ha realizzato 53 gol, il Milan quattro di meno. Per quanto riguarda la seconda frazione di gioco, è il Diavolo ad aver segnato più reti: 58, contro le 56 dei rivali. L’ultimo successo del Milan risale alla 12ª giornata della stagione 2010/2011 e finì con il punteggio di 0-1 con gol di Ibrahimovic su rigore dopo appena cinque minuti. L’ultima vittoria dell’Inter risale alla 37ª giornata della stagione 2011/2012 e terminò 4-2 con reti di Milito, doppietta di Ibrahimovic per i rossoneri, ancora una doppietta di Mili-

di Bianca Elton Ara

ambizione di vincere il derby (vale quasi un campionato), di riuscire a raggiungere e superare il Napoli in classifica, attualmente avanti di sette lunghezze. Dall’altra parte arriva un’Inter reduce dalla gara di Europa League col Cluj vinta in Transilvania e che potrebbe aver influito mica male, soprattutto sul piano psicologico.

Andriy Shevchenko attaccante del Milan degli anni 2000

allungano per i rossoneri, poi Amadei e ancora Nyers per il 4-3 momentaneo. I nerazzurri ribaltano il punteggio con Amadei e Lorenzi, pareggio di Annovazzi e, infine, vittoria dei padroni di casa con il terzo gol di Amadei al 19’ della ripresa.

to e ultimo gol di Maicon. Una curiosità: in questo match furono concessi e trasformati ben quattro rigori (due per parte). I grandi goleador della sfida giocata in casa dei “bauscia” sono Istvan Nyers con 8 centri e Andriy Shevchenko con 7.


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Domenica 24 Febbraio 2013

il Baffo di Sandro Mazzola

Vittoria di emozioni insospettabili Il derby è teatro

contro i pronostici Un grande saluto ai lettori di Stadio5. Da questo numero inizia la mia collaborazione con la free press da voi preferita. Il cammino è lungo e spero di tenervi buona compagnia. Alla luce della vincente cavalcata milanista con il Barcellona verrebbe spontaneo dire che il derby andrà ai cugini rossoneri. Sembrerebbe scontato, ma come tutti i derby che si rispettano, anche quello di questa sera potrebbe regalare una vittoria alla squadra sfavorita, cioè l’Inter. In questa circostanza il pronostico dice Milan e, di conseguenza, ad intascare i tre preziosi punti potremmo essere noi. I nerazzurri, purtroppo, si sono giocati parecchia credibilità dopo i quattro gol incassati a Firenze e di colpo le loro azioni si sono ribassate rispetto al Milan che, a sua volta, è tornato ad essere la formazione favorita nello scontro all’ombra della Madonnina. Meno male che in Europa abbiamo battuto il Cluj e superato il turno. Potrebbe essere un bel segnale. In pratica, considerando il 3-0 in Romania, gli interisti si augurano di ritrovare il passo giusto nel rispetto di quanto fatto vedere nella prima fase della stagione. Comunque contro questo Milan, rigenerato e motivato dall’acquisto dell’ultima ora di Balotelli e non ultimo dalla

L’ Ospite di Alessandra Caronni

“Io e Balotelli siamo un esempio di integrazione, di fiducia e di spazio ai nuovi giovani italiani”. Sono le parole di Stephan El Shaarawy. Il sogno del Faraone comunque è un altro: vincere il Mondiale e fare sempre meglio. Due giovani. Due ragazzi. Un’importante realtà per il calcio italiano. “Non ho mai sentito pressione addosso: il mister e i compagni mi hanno sempre aiutato. Il mister al Milan ha cambiato modulo per esaltare le mie caratteristiche: lo scorso anno giocavamo con il 4-3-1-2, ora puntiamo sul 4-3-3. Io potrei trovarmi bene anche nel 4-4-2”.

vittoria contro il Barca, sarà dura. Non sarà tanto facile strappare un successo dal momento che la stessa difesa nerazzurra, vedi Firenze, traballa non poco. Tuttavia anche i rossoneri non hanno un apparato difensivo impenetrabile e l’Inter potrebbe avere la meglio, soprattutto, sui calci piazzati. Purtroppo i nerazzurri dovranno fare i conti con il buon momento di forma dei ragazzi di Allegri, anche se nelle gambe avranno sicuramente il peso della partita di mercoledì. Secondo il mio modesto parere, guardando l’assetto tattico delle due squadre, i rossoneri dovrebbero contare sulla superiorità numerica a centrocampo, cosa che potrebbe costare cara a Stramaccioni. Indipendentemente da questa analisi, il Mi-

lan lo vedo leggermente favorito, soprattutto perchè in attacco ha Balotelli. Per bloccarlo Stramaccioni dovrà trovare la giusta soluzione. Il mio consiglio, si fa per dire, sarebbe quello di stuzzicarlo con una marcatura stretta, sperando che ogni volta che viene sfiorato lui abbia una reazione da cartellino giallo. Premetto che il mio suggerimento è solo il frutto di un semplice tifoso. Ma conoscendo i precedenti di Balotelli la ruota potrebbe girare a favore dell’Inter se il giocatore risponderà platealmente alle provocazioni. L’Inter, insomma, se riuscirà a mettere il bavaglio all’ex City sarà a metà dell’opera. Peccato l’assenza di Milito, perchè avrebbe potuto essere l’asso nella manica per Stramaccioni.

Fulvio Collovati non ha bisogno di grandi presentazioni. La sua carriera (in cui ha vestito ad altissimi livelli le maglie di Inter, Milan, Udinese, Roma e Genoa) ed il suo palmares (in cui al fianco di un campionato italiano ed una coppa Italia svetta la magnifica Coppa del Mondo del 1982) parlano più di molte parole. La città di Milano, che fin da ragazzo l’ha accolto, con l’esordio nelle giovanili rossonere, è sempre stata nel suo destino. Nella metropoli milanese non solo ha diviso il grande pubblico dei tifosi (con il clamoroso cambio di casacca del 1982), ma ha posto le basi per il suo futuro lavorativo una volta appesi gli scarpini al chiodo. Chi meglio di lui, quindi, può conoscere ed analizzare le fitte trame che si celano alle spalle della madre di tutte le partite? Collovati ci eravamo sentiti per il derby di andata: che cosa è cambiato da allora e che tipo di partita si aspetta? È cambiato tutto. All’andata erano passate poche giornate di campionato, il Milan non era ancora quello di adesso, mentre l’Inter viaggiava già a ritmi elevati. Oggi la situazione si è ribaltate e l’entusiasmo e i favori dei pronostici sono tutti per i rossoneri. Però il derby è una sfida a sé, in cui è difficile capire chi porterà a casa il risultato.

Il Milan ha sfoderato una prestazione “monstre” contro il Barcellona. Quanto influirà “l’ef-

fetto Champions”? Secondo me le coppe non peseranno. Non in questa partita. Certo, l’entusiasmo che può dare una vittoria come quella contro il Barcellona crea euforia nell’ambiente, ma il Milan non potrà giocare la stessa partita vista in Champions e ci metterà, comunque, la massima concentrazione. Inter che avrà un giorno in meno di riposo rispetto al Milan dopo la sfida di giovedì in Romania… Anche per l’Inter l’Europa League, al di la della bella vittori col Cluj, non dovrebbe pesere da un punto di vista mentale. Tuttavia, bisogna considerare per i nerazzurri il fattore atletico. L’Inter può fare la conta degli infortunati e probabilmente sarà sotto l’aspetto fisico che l’Inter potrà risentire maggiormente dell’impegno europeo. Stramaccioni VS Allegri: due allenatori che stanno vivendo due parabole completamente agli antipodi. Cosa succederà a chi perderà il derby? Non credo che la sconfitta possa

Un attaccante con caratteristiche uniche. Che ora sogna di fare bene col suo amico Balotelli conguaglio di circa 7 milioni di euro). Il suo esordio ufficiale con i rossoneri avviene il 18 settembre del 2011 al San Paolo, dove entra al posto di Aquilani. Il 23 gennaio 2012 è stato premiato come “Miglior calciatore della Serie B” nel corso del Gran Galà del calcio AIC 2011 per quanto fatto con la maglia del Padova. Esordisce nelle coppe europee il 6 marzo all’Emirates Stadium di Londra, giocando titolare in Arsenal-Milan (3-0) valida per il ritorno degli ottavi di Champions League. Il 25 luglio 2012 ha prolungato il suo contratto col Milan sino al 30 giugno del 2017.

di Emanuele Tramacere

Per Collovati le Coppe non pesano in queste occasioni Milan favorito, ma mai dare per morta l’Inter

Il Faraone, sovrano rossonero Secondo Prandelli, El Shaarawy è un attaccante con caratteristiche uniche: “Mi fa piacere sentir dire che so segnare e aiutare la squadra”. Cresciuto nel vivaio del Legino, società savonese, per poi approdare al settore giovanile del Genoa, El Shaarawy il 21 dicembre del 2008 ha esordito in serie A contro il Chievo. Due anni dopo ha ottenuto la sua seconda presenza in A nella partita fuori casa contro la Juve. Il 27 giugno il Genoa lo ha ceduto in prestito al Padova, in B. Dopo i play-off giocati con i patavini, passa (in compartecipazione) dal Genoa al Milan in cambio della metà del cartellino di Merkel (e un

L’intervista

Chi è El Shaarawy Nato a Savona il 27 ottobre del ’92, Stephan Kareem El Shaarawy è soprannominato il Faraone per le sue origini egiziane. Suo padre è nato in Egitto. La madre invece è italiana. Considerato una delle promesse del calcio italiano, El Shaarawy è nato nel ruolo di attaccante esterno sinistro ma può giocare anche come trequartista o seconda punta. Nel 2012 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1991 stilata da Don Balón e in quella dei primi 100 calciatori secondo il quotidiano britannico The Guardian, in cui El Shaarawy figura al 52º posto.

portare a drastici cambiamenti per nessuno dei due allenatori. Certo la situazione di Massimiliano Allegri è nettamente migliorata nell’ultimo periodo e la vittoria in Coppa ha sicuramente consolidato la sua leadership. Al contrario Andrea Stramaccioni potrebbe risentire maggiormente di una eventuale sconfitta dato il non brillante periodo che sta attraversando la sua squadra. In casa nerazzurra, Stramaccioni dovrà fare a meno dell’uomo derby per antonomasia: Diego Milito. Senza il principe l’Inter perde gran parte del suo potenziale offensivo, come si può sopperire ad una mancanza così importante? Probabilmente non si può. Però ci sono Cassano e Palacio che insieme possono fare molto bene. Secondo me Stramaccioni proverà a rinforzare la linea del centrocampo, magari arretrando il raggio d’azione di Guarin, per poter aumentare la solidità difensiva e poter permettere alla coppia di attaccanti di agire rapidamente in contropiede. Sarà la partita, nel bene o nel male di Mario Balotelli. Eppure la sfida di Champions ha messo in mostra come El Shaarawy senza il suo nuovo partner d’attacco rende molto di più. Come vede questa coppia offensiva? Ho sempre sostenuto che Balotelli sia un accentratore di gioco proprio come lo fu Zlatan Ibrahimovic. Non è un difetto, sia chiaro, semplicemente con Mario in campo il Milan ed i suoi calciatori devono “adattarsi” e fare da spalla al gioco dell’attaccante bresciano. El Shaarawy e Balotelli insieme possono tranquillamente coesistere, semplicemente trovo impossibile vedere per entrambi la stagione record vissuta finora dal Faraone. Probabilmente il numero di assist di El Shaarawy salirà mentre calerà il numero di gol o viceversa per Balotelli. Chi sarà l’ “uomo derby”? Non ci sarà Milito, l’uomo derby per antonomasia, quindi se devo scegliere un calciatore per squadra dico Palacio per i nerazzurri, chiamato al gol in campionato, e Boateng per il Milan. In coppa l’avevo pronosticato e ha portato bene, quindi confermo la mia previsione.


amarcord

Domenica 24 Febbraio 2013

destinato a diventare un grande nel firmamento calcistico, se im-

Antonio Cassano

do da Genova, Roma e Madrid arriva al Milan, con cui vincerà uno scudetto e la Supercoppa italiana, il 27 dicembre 2010. Con la maglia rossonera totalizzerà 33 presenze e 7 gol. Nell’agosto del 2012, indossando sempre la maglia numero 99, vien acquistato dall’Inter nell’operazione che porterà, oltre ad un conguaglio per 7,5 milioni di euro a favore della società nerazzurra, in rossonero Giampaolo Pazzini. Il “Pazzo” arriva all’Inter, acquistato a titolo definitivo per 12 milioni

Andrea Pirlo carriera è in ascesa. Con l’Inter vincerà tutti e tre i trofei disputati nella stagione: Supercoppa italiana, divenendo il più giovane marcatore in Champions League della storia dell’Inter, lo scudetto e la

Manchester City torna a Milano, sponda rossonera, il 31 gennaio di quest’anno firmando un contratto fino al 30 giugno 2017 per 4 milioni di ero netti a stagione

Giampaolo Pazzini

Sulley Muntari

Champions League. In nerazzurro conterà 86 partite, con 28 gol all’attivo, e la conquista di sei trofei in totale: 3 campionati, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana e 1 Champions League. Passando da

Andrea Pirlo più bonus. Altro ex attualissimo è il nerazzurro Antonio Cassano che, dopo l’esordio in Serie A con il suo Bari, ha continuato a far parlare di sé, non sempre per le gesta calcistiche, e che passan-

Sulley Muntari

Giampaolo Pazzini

Mario Barwuah Balotelli

duttilità tattica tale da essere definito uno dei migliori calciatori nati dopo il 1989 nella lista stilata da Don Balón (rivista spagnola specializzata nel calcio spagnolo ed internazionale che ha chiuso i battenti, dopo 36 anni di attività, nel 2011). Super Mario, alla data del 10 febbraio scorso ha segnato 11 rigori su 11 calciati portando a casa il 100% del risultato. Il ghanese, naturalizzato italiano, è

para a tenere a freno la sua impulsività. “Sono italiano, mi sento italiano, giocherò sempre con la Nazionale italiana” questo il pensiero del ragazzo che all’età di cinque anni corre dietro al pallone con la squadra dell’oratorio di un quartiere di Brescia, città in cui cresce. Non ancora sedicenne esordisce in Serie C1 con il Lumezzate divenendo così il più giovane esordiente nella storia della categoria grazie a una deroga speciale concessa dalla Lega. L’Inter lo acquista, in prestito con diritto di riscatto della comproprietà, nell’agosto del 2006 inserendolo nel settore Allievi, poco dopo passato subito alla Primavera con la quale vince il campionato 2006-2007. Nella stagione successiva Roberto Mancini lo vuole in prima squadra e il 16 dicembre 2007, a 17 anni, esordisce in Cagliari-Inter seppur al 90’. Tre giorni dopo, grazie ad una doppietta in Reggina-Inter, mette in mostra tutte le sue potenzialità, da qui la sua

Antonio Cassano

Mario Barwuah Balotelli

Questo tuffo negli ex delle due squadre, intenzionalmente, verterà soprattutto sugli ex ancora in attività e che imperversano le prime pagine dei giornali, a partire dall’uomo del momento, il tanto discusso e amato/contestato Mario Barwuah Balotelli, considerato già a 18 anni tra i primi 20 giocatori al mondo. L’attuale attaccante del Milan ha classe, abilità nei calci piazzati e nei colpi di testa, ha imprevedibilità e

Oliver Bierhoff

di euro circa, nel gennaio 2011 e in occasione del suo esordio porta la squadra alla vittoria con una doppietta e un rigore a favore procurato sempre da lui. Sempre in nerazzurro festeggerà i 100 gol in carriera, oltre alla conquista della Coppa Italia e, in due stagioni, conterà 50 presenze e 16 gol. Oggi è in forza al Milan, dall’agosto 2012, come da contratto fino al 30 giugno 2015 ed ha segnato, in 20 partite giocate, 10 gol. Il

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di Severa Bisceglia

‘regista’ d’Italia Andrea Pirlo ha indossato i colori della Beneamata, a soli 19 anni, per due stagioni giocando poco, solo 32 presenze a reti inviolate. Dal 2001 al 2011 ha finalmente mostrato al calcio, non solo nazionale, di quale calibro sono i suoi piedi con la maglia del Milan, segnando 32 reti in 284 presenze. Anche l’attaccante tedesco Oliver Bierhoff ha indossato entrambe le maglie milanesi. Nel Milan, con cui ha vinto lo scudetto il primo anno, ha giocato le stagioni 98-01 segnando 37 reti in 91 presenze. Prima ancora, nel 1991, è l’Inter che punta su di lui ma non avrà mai l’onore di giocare neppure una sola partita in nerazzurro. Anche il centrocampista rossonero, autore del secondo gol al Barcellona, Sulley Muntari è reduce dai colori nerazzurri. Il ghanese viene ingaggiato dall’Inter nel luglio del 2008 per l’importo di 14 milioni di euro circa mostrandosi subito al grande pubblico segnando la rete del momentaneo vantaggio contro la Roma nella finale di Supercoppa italiana, vinta poi ai rigori. E’ l’uomo che firma gli incontri importanti segnando contro Juventus, Napoli e Lazio. Resterà con l’Inter, esclusa una parentesi in prestito allo Sunderland, fino al 2012 totalizzando 66 presenze e 7 gol. Con la maglia nerazzurra vincerà due scudetti, una Coppa Italia, due volte la Supercoppa italiana oltre alla Champions League e una Coppa del mondo per club. Il 31 maggio 2012 passa, inizialmente in prestito, al Milan per 3 milioni di euro annui e l’esordio alla ventiquattresima giornata di campionato in casa del Cesena. Dopo uno stop di circa sei mesi, causato dalla rottura del legamento crociato anteriore durante una partitella con gli amici in Ghana, torna in forza al Milan più determinato che mai e lo ha dimostrato nel gol segnato al Barcellona.


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Il campionato di Laura Tangari

Che botta la Juve all’Olimpico con la Roma. Ma la Vecchia Signora è fortunata perché il Napoli al San Paolo non va oltre allo zero a zero contro una tenace e accorta Sampdoria. I punti di vantaggio in classifica restano sempre quattro, che non sono tanti ma nemmeno pochi. E l’Inter? Ancora una volta la squadra di Stramaccioni ha gettato al vento la possibilità di ridurre lo svantaggio su Juventus, Napoli e la stessa Lazio (pesantemente battuta a Siena), crollando clamorosamente a Firenze sotto i colpi di Jovetic e compagni. Ma

La fortuna bacia la Juventus Il derby della Madonnina infiamma Milano andiamo con ordine: stasera c’è il derby della Madonnina però nel pomeriggio la Juventus scende in campo a Torino affrontando il lanciatissimo Siena di Iachini. Un successo dei bianconeri li proietterebbe a sette lunghezze di vantaggio sul Napoli che domani alle 19 sarà ospite dell’Udinese al Friuli in una gara che sa di fuori o dentro, indipendentemente dal risultato della Vecchia Signora con i toscani. Insomma, pur non essendo partite di cartello, quelle di Torino e Udine potrebbero risultare quasi determinanti per il

cammino verso lo scudetto. Adesso parliamo d i d e r by. L’Inter, b a t tuta e mazziata dalla Fiorentina, prova a rialza-

re la testa, ma con i cugini targati Balotelli non si scherza. Se pensiamo al lavoro straordinario di Handanovic al Franchi vengono i brividi perché Balotelli e El Shaarawy, pur con tutto il rispetto di Jovetic e Ljajic, valgono si-

curamente qual cosina in più. La notizia, comunque, è che il Milan è davanti all’Inter, cosa impensabile fino a qualche mese fa. Sarà un derby caldissimo, soprattutto per l’Inter, con Stramaccioni in bilico sulla panchina. In effetti, un altro risultato negativo in campionato, dopo il poker subito a Firenze, potrebbe far tremare i vetri di Corso Vittorio Emanuele e in par-

ticolare modo dare l’input a una contestazione tenuta a freno fino adesso con abilità e la massima attenzione dai vertici della società nerazzurra. Nelle altre gare, la Roma fa le prove a Bergamo con l’Atalanta mentre la Fiorentina, lanciatissima dopo la vittoria con l’Inter, fa tappa a Bologna dove Pioli non ha digerito la sconfitta col Catania. Sfida importante fra due squadre in forma a Cagliari dove arriva il Toro di Ventura, e del Pescara, sempre più disperato, che domani sera va all’Olimpico ad affrontare una Lazio che vuol spingere l’acceleratore.

In Ligue 1 continua a L’inter travolge Il Cluj Europa League sorprendere il Nizza Il PSG cade col Sochaux In Germania Bayern rullo compressore Cade in Ligue 1 il Psg. A far finire a gambe all’aria la squadra di Carletto Ancelotti è il modesto Sochaux che rifila ai parigini un sonoro 3-1 che riapre la corsa al titolo dopo l’allungo perentorio della capolista nelle scorse giornate. Quando Ibra, Lavezzi e Pastore non girano il Psg va in tilt e il risultato è la sconfitta o al massimo il pareggio. La squadra della Capitale è andata in vantaggio con Alex ma alla distanza è venuto fuori il Sochaux che con i gol di Roudet, Sio e Bakambu a 6’ dal fischio di chiusura regalando il successo all’undici di Hely. In tutta risposta il Lione è andato a vincere a Bordeaux con un secco poker siglato da Grenier (2), Fofana e Lacazette. Ritorna al successo anche il Marsiglia che batte in pieno recupero 1-0 il tenace Valenciennes con una rete di Fanni. Prosegue intanto alla grande la marcia del Nizza (adesso è quarto) che espugna Bastia con un gol di Maupay. In Spagna prosegue la

Campionati esteri

fuga del Barcellona che va a vincere a Granada per 1-2 grazie a una doppietta del solito Messi che fa 37 in 24 partite della Liga. L’Atletico Madrid, secondo in classifica distanziato di 12 punti dai blaugrana, torna al successo asfaltando il Valladolid per 0-3 con Falcao che apre le marca-

ture all’11 minuto. Nel derby di Madrid si impone il Real per 2-0 al Rayo Vallecano. Succede tutto nei primi 12 minuti di gara dove Murata e Ramos mettono il sigillo sull’incontro. Di misura il Malaga sull’Atletico Bilbao con

di Luigi Sada

gol di Saviola. Sempre più ultimo il Deportivo La Coruna che ne incassa tre dal Siviglia, Male pure il Maiorca al tappeto col Valencia per i gol di Soldado e Costa. In Bundesliga non si ferma più il Bayern Monaco. La capolista col successo a Wolfsbug per 0-2, reti di Mandzukic e Robben, porta a quindici punti il vantaggio sul Borussia Dortmund, secondo in classifica. Borussia che batte agevolmente 3-0 l’Eintracht Francoforte con una tripletta di Reus. Il Bayer Leverkusen, terzo, batte l’Augusta mentre in coda alla classifica annaspa il Furthj battuto a Dussedorf dal Fortuna. In Inghilterra va avanti la Facup mentre in campionato il Liverpool ne fa cinque allo Swansea.

In Transilvania l’Inter stacca alla grande il biglietto per il passaggio agli ottavi battendo il Cluj per 3-0 grazie alla doppietta di Guarin e al gol del giovane Benassi. Una bella Inter, cinica e attenta capace di sfruttare il minimo errore dell’avversario colpendolo in contropiede. Risultato a parte i nerazzurri sono apparsi in palla e pronti ad abbattere il Cluj in ogni momento. I gol di Guarin sono stati un piccolo capolavoro. Al 21’ Alvarez, uno dei migliori in campo, va via in dribbling scartando tre avversari. La sfera va a Palacio che appoggia in diagonale a Guarin che taglia fuori la difesa infilando Felgueiras. Per il colombiano segnare è la cosa più facile del mondo. In pieno recupero del primo tempo arriva la seconda rete: Felgueiras respinge corto una botta di Palacio e per Guarin battere a fil di palo la sfera è un gioco da ragazzi. Anche in questa circostanza c’è lo zampino di Alvarez. L’Inter nella ripresa tiene sotto controllo la partita pur rischiando qualcosa, ma Handanovic neutralizza alla grande due bordate di Hora. Nel finale rosso per Canora per fallo da ultimo uomo su Benassi, che all’88’ va in gol siglando

lo 0-3. Peccato per Ranocchia infortunatosi e che con ogni probabilità salterà il derby. Con questo successo l’Inter, dopo 3 mesi e mezzo, torna a vincere lontano da San Siro. Un bel segnale in prospettiva della stracittadina con il Milan. Passa il turno anche la Lazio che all’Olimpico con Candreva e Gonzales elimina il Borussia Monchenglabach. Il Na-

di Severa Bisceglia

poli, come era prevedibile, non solo non ha superato il turno con il Viktoria Plzen, ma è riuscito a prendere altre due “sberle”. Per l’irriconoscibile undici di Mazzarri sarebbe stata veramente un impresa far fuori i cechi dopo i tre gol incassati al San Paolo nel match d’andata.

L’esultanza di Guarin

LAZIO SOTTO TIRO Se. Bis. - La festa per il passaggio del turno degli Aquilotti agli ottavi di Europa League è macchiata da una probabile squalifica del campo, non nuova a questo tipo di problema, soprattutto in UEFA. La macchia nera, purtroppo, sta nel

comportamento di alcuni tifosi laziali che hanno accoltellato tre sostenitori del Borussia. E’ probabile che Lazio non giochi la prossima sfida con lo Stoccarda all’Olimpico anche se il patron Lotito sembra ottimista: “Evitiamo falsi allarmismi”. Nei prossimi giorni la decisione della UEFA.


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Inter verso le grandi rivoluzioni Milan verso la zona Champions L’Angolo

di Franco Rossi gentilmente concesso da francorossi.com

Per l’Inter il risveglio è stato peggio dello stesso incubo, e adesso in troppi in casa nerazzurra (per casa intendo soprattutto i tifosi) si aspettano dimissioni irrevocabili. Ma da parte di chi? Da parte di un presidente che ha deciso di non essere più da Inter la sera in cui ha conquistato il triplete? O da parte di una direzione tecnica che è riuscita a dissolvere, come neve al sole, quanto di buono e di faticoso era stato conquistato quella sera al Bernabeu senza tro-

vare degni sostituti? Mandare via Sneijder è costato una quindicina di milioni in buonuscita, trattenere Milito (un minuto dopo la conquista della Coppa dalle grandi orecchie dichiarò: “Non so se resto”) è costato ancora di più e con risultati penosi. Senza parlare delle buonuscite a Lucio, Julio Cesar e a Forlan, acquistato per disputare una manifestazione alla quale non poteva essere iscritto. Via Maxwell, via Santon eccetera, eccetera, oltre ai presti-

giosi ingaggi di Schelotto, Jonathan, Jesus, Nagatomo e Rocchi. Stanno forse tutti aspettando le dimissioni di Stramaccioni che, avrà anche la “responsabilità” dell’inesperienza, non ha mai ricevuto una mano da nessuno e, come se non bastasse, affiancato da un autentico fenomeno d’esperienza come Cordoba? O si spera nelle dimissioni degli argentini che ormai hanno preso possesso della squadra e nella quale fanno entrare connazionali preferiti a Cristiano Ronaldo, Rooney e Van Persie? Il tutto nell’attesa di un derby che si annuncia polemico come i precedenti per via del “caso Balotelli”. Il passaggio di Balotelli in rossonero, dopo la

Miracolo Milan ha provato a dare la carica ai suoi ragazzi ma Messi e compagni da quell’orecchio non ci sentivano affatto. Bravo Milan, d’accordo. Ma cosa è successo al Barca l’altra sera a San Siro? L’undici blaugrana camminava invece di correre, perdeva ogni contrasto, la difesa ballava, il centrocampo balbettava, l’attacco pure. In più se ci

Sulley Muntari

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re dall’alto alla sfida provando a centrare l’impresa senza alcuna soggezione nei confronti dell’avversario. Il popolo milanista, naturalmente, esulta, Berlusconi, reduce da Porta a Porta, pure. Insomma, anche in funzione del voto di oggi e lunedì, il successo con gli spagnoli potrebbe risultare un ottimo propellente per il Cavaliere proiettandolo ai vertici nella scalata al Governo. In sintesi, un altro colpo vincente di Silvio, più in forma che mai. Tornando alla partita di San Siro, Abbiati non ha fatto una sola pa-

rata, Valdes pure ma è stato infilato due volte dai rossoneri. Nelle altre gare di Champions è andato male o quasi l’esordio di Drogba e Sneijder con i colori del Galatasaray. I turchi hanno pareggiato a Istanbul (1-1) con i tedeschi dello Schalke 04 mentre il giorno prima il Super Bayern Monaco ha letteralmente distrutto l’Arsenal a Londra con un secco 1-3. I gol sono stati siglati da Mandzukic, Muller e Kroos, per gli inglesi Podolski. Nell’altra partita vittoria di misura del Porto col Malaga con rete di Moutinho.

Walter Mazzarri

sbandierata “opzione” da parte di Ausilio, in realtà è dovuto alla rinuncia dell’Inter, nonostante sapesse quanto aveva offerto il Milan, a mettere sul piatto almeno la stessa cifra dei rossoneri. Balotelli ha cambiato la squadra,

Champions

di Luigi Sada

I rossoneri stendono il Barça con Boateng e Muntari Gli Invincibili sono stati battuti. Il Milan ha fatto il miracolo. Il Barca a San Siro, contro una squadra che ha disputato un partita perfetta (bravo Allegri), ci ha lasciato le penne e se ne è tornato a casa imbufalito per aver soprattutto sottovalutato l’impegno. Vilanova dagli Usa (auguri di pronta guarigione allo sfortunato Tito)

come era facilmente prevedibile, e la sta portando al terzo posto. La sconfitta della Juve contro la Roma ci sta e il merito è tutto dei giallorossi più che il demerito dei bianconeri. Tanto lo scudetto è già in cassaforte in quel di To-

rino dal momento che Mazzarri (uomo da Panchina d’Oro), ad ogni partita che potrebbe segnare la svolta dei biancazzurri riesce a trasmettere ai suoi ragazzi solo nevrastenie e insicurezze. Tutti abbiamo dichiarato il Milan nettamente sfavorito nella partita di mercoledì scorso col Barcellona e, come ogni pronostico, può essere facilmente smentito dall’avere nulla da perdere e impronta, quindi, la partita sul risultato alla lunga distanza puntando allo sfinimento dell’avversaria, che è apparsa sfinita già dal primo minuto. Tornando all’Inter, i nerazzurri hanno sbancato il Cluj riaprendo forse una piccola speranza riaprendo forse le porte ad una contro rivoluzione.

mettete un Messi in serata no il risultato non poteva essere diverso. Il 2-0 siglato da Boateng e da Muntari non è ovviamente una garanzia per il passaggio ai quarti, però al Camp Nou il prossimo 12 marzo il Milan potrà guarda-

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i Club

di Giovanni Labanca

Inter, anno zero La rabbia dei tifosi

“ Bettino Calcaterra

, presidente dell’Inter Club Castellanza Ganassa, dopo un giudizio assolutamente negativo sul comportamento dei giocatori che sembrano sbolliti, giudica inadeguata la squadra per ripetere le antiche gesta del 2010; denuncia la mancanza di un vero campione, attorno al quale costruire una compagine di baldi giovani che abbiano la forza di correre per buona parte della gara, come fanno gli altri. Raccomanda maggiore attenzione della Società nella campagna acquisti e auspica l’arrivo di Edinson Cavani dal Napoli.

“ Nando Tricarico

Dalla Puglia, , segretario dell’Inter Club “Sante Puteo” di Monopoli ha le idee ben chiare: di questa squadra c’è poco da salvare, l’allenatore è assolutamente inadeguato per la serie A e va mantenuto solo per concludere il campionato, auspicando, poi, l’arrivo di Montella; i calciatori sono stati sopravvalutati. la Società, senza Mourinho, non sa che pesci pigliare, licenziare tutta la vecchia guardia, escluso Zanetti.

Sembra il titolo di un brutto film visto, purtroppo, più di una volta, con protagonisti i fantasmi di una squadra che, appena due anni fa, aveva vinto tutto quello che c’era da vincere nel mondo. Che tristezza. Non è tanto la classifica che può pregiudicare la stagione che preoccupa, perché il tempo per riconquistare il terzo posto è ancora sufficiente. Quello che fa arrabbiare i tifosi è il comportamento dei calciatori, dell’allenatore ed anche della Società. Si ha voglia di dire “amala questa pazza Inter”, quando la stessa non fornisce più il benché minino “appiglio” all’amore

“Anna Maria Cantù

incondizionato dei tifosi che, perdona oggi, perdona domani, dopo aver perdonato anche ieri, sono sul punto di “sfilarsi”, in attesa di tempi migliori, se verranno. Stadio5, per una disanima della critica situazione che non è difficile definire disastrosa, o addirittura vergognosa, ha interpellato alcuni Inter Club per tastare il polso della tifoseria che si domanda, sempre più incredula “Inter, dove vai?”. Come si vede da questo campione, il giudizio sull’Inter è, per il momento, negativo, ma i tifosi sperano sempre il ritorno del bel tempo sul cielo di San Siro.

, presidentessa dell’Inter Club Somma Lombardo, è , più o meno, sulla stessa lunghezza d’onda, ma mette sotto accusa la conduzione poco saggia dell’acquisto dei giocatori che, visti all’opera, non sono assolutamente degni dell’Inter. Di questo, prima di incolpare direttamente il presidente Moratti, getta la responsabilità sugli osservatori che, in giro per il mondo, non sembra facciano bene il loro mestiere. Si augura fortemente, infine, un pronto riscatto già da stasera contro il Milan.

” “

Mario Parciante

Da Tursi(MT), paese delle arance, , presidente dell’Inter Club, pur sfoderando una sana diplomazia, non manca di rimarcare i tanti “vuoti” della stagione dell’Inter. Accenna con dispiacere a “C’era una volta l’Inter” ed è convinto che la squadra non è stata rafforzata a dovere per chiari motivi di risanamento del bilancio societario (di chi è la colpa? n.d.r.) non giustifica la “mollezza” dei nuovi acquisti, non selezionati a dovere e mette in dubbio anche la preparazione atletica, che restituisce ogni domenica giocatori demotivati. Assolve, in parte, Stramaccioni, ma ribadisce la fede verso la Beneamata, con viva raccomandazione di “darsi una regolata”.

Pino Caprara

Di diverso avviso è , vice presidente dell’Inter Club Terranova di Pollino, Potenza. “Devo dire, senza offesa, che noi tifosi dell’Inter siamo una brutta genìa. L’Inter quest’anno non è partita favorita. Per motivi economici ha dovuto cedere giocatori strapagati (ma che, comunque, avevano dato tanto nei sette anni di trionfi), ed è riuscita, nonostante tutto, a battere la Juve a Torino, ha strapazzato il Milan dei “paperoni”, ha battuto il Napoli, migliore squadra del campionato, è ancora in corsa su tre fronti (unica in Italia con la Lazio). Giovedì scorso dicevamo che era uno squadrone, dopo le vittorie col Chievo e col Cluj, oggi diciamo che è una scamorza, perchè strabattuta dalla Fiorentina, perchè Stramaccioni non ha saputo organizzare la squadra, Branca non ha saputo fare acquisti, Moratti non ha voluto cacciare la grana. Non conosciamo mezze misure. Calma ragazzi. L’importante è non perdere la dignità.

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Domenica 24 Febbraio 2013

I Lupi inghiottono il Milano L’atmosfera che si respirava giovedì sera all’Agorà era incandescente. Non poteva essere altrimenti dopo la vittoria a sorpresa di gara 1 dei quarti di finale in casa del Brunico. Un 2-1, frutto delle prodezze della prima linea Kinasevich e Knackstedt, che aveva fatto ben sperare i tifosi milanesi. Per il secondo incontro con gli altoatesini mancava solo Esposito, ancora dolorante al ginocchio, mentre Re era rientrato in difesa. Non mancava invece il pubblico delle grandi occasioni, considerato che le restanti gare casalinghe si giocheranno a Torino, causa palazzetto occupato per un’altra manifestazione sportiva. Ciò che mancava era la voglia di vincere. Ed è così che i ragazzi di Insam non sono riusciti a recuperare un gol di svantaggio agli avversari gialloneri, letteralmente regalando gara 2 ai pusteresi. Risultato finale 1-0 per gli ospiti e la consapevolezza che ci vorrà ben altro

Basket

di Beppe Vigani

alcuni momenti del match

In casa dei rossoblu vince il Brunico 1-0

impegno per giungere alle semifinali. Il match si preannunciava già in salita, quando l’arbitro assegna un penalty al Val Pusteria. Jensen si prepara a tirare ma poi colpisce i gambali di Raycroft e la tifoseria tira un sospiro di sollievo. Le buone vibrazioni durano però solo 30 secondi, il tempo che impiega Pajic a rimediare

all’errore del compagno di squadra. E’ la rete dell’1-0 che spegne gli ardori rossoblu fino alla fine del primo periodo. Nel secondo drittel gli ospiti difendono bene il parziale, mentre i milanesi si fanno vedere spesso dalle parti di Aubin, decisamente in serata. Ci provano Borghi e Goi al settimo minuto, poi Iori per due volte ri-

L’EA7 rischia sulla Via Emilia

Milano vuole continuare il momento positivo in campionato. L’andata al Forum di Assago non fu positiva per i milanesi che subirono una cocente sconfitta. Non c’erano Langford e Green, la squadra non aveva ancora metabolizzato l’arrivo di Hendrix, che alla fine è stato tagliato. Tra le mura amiche la squadra di Massimiliano Menetti è molto pericolosa, tanto che l’accoglienza al Palabigi non sarà delle migliori per gli uomini delle “scarpette rosse”. La Pallacanestro Reggiana è reduce da due vittorie, è al settimo posto (al pari con Venezia e Brindisi) e ha intenzione di fermare la corazzata EA7, che arriva da cinque successi consecutivi in campionato, ma soprattutto vince da otto trasferte di fila. Un ossimoro, se si guardano le sconfitte in casa (cinque su nove match): peggio hanno fatto solo le ulti-

Foto di Savino Paolella 2013

ALONSO PROTAGONISTA 2013 Tutto è pronto, anche i test sulla pista di Montmelò - Barcellona sentenziano una Ferrari altamente competitiva che potrebbe giocarsi da protagonista il Mondiale 2013. Ancora qualche problema per Sebastian Vettel, alla seconda sessione di prove si è fermato per un problema tecnico alla sua Red Bull: “Piccole cose, nulla di drammatico. Non eravamo sicuri, sembra che una ruota non fosse stata montata correttamente e questo ha provocato l’esposizione della bandiera rossa. Abbiamo avuto qualche problema di affidabilità e non abbiamo potuto girare quanto avremmo voluto. E’ meglio che queste cose accadano ora e non in Australia, comunque siamo soddisfatti per il bilanciamento della

monoposto’’. Il tedesco non sembra molto preoccupato. Sembra invece arrivato, finalmente, il momento di Fernando Alonso, protagonista e il più veloce in Spagna fissando il suo giro migliore a 1’21”875. Il ferrarista, seppur entusiasta, resta comunque con i piedi per terra dopo il terzo giorno di prova: “La vettura ha reagito nella maniera in cui mi aspettavo ed è stato utile fare un paragone tra le diverse soluzioni, soprattutto per capire la direzione da prendere la prossima settimana, quando ci concentreremo maggiormente sulle prestazioni. La pista era più fredda di mercoledì, soprattutto al mattino, e la mancanza di grip ha reso più complicato il lavoro di ricerca del set-up più adatto. Abbia-

Hockey su ghiaccio di Debora Cheli

esce quasi a sorprendere il goalie c’è comunque spazio per qualche le è fissato per martedì prossimo altoatesino, in ogni caso è l’uni- fischio. Ora l’appuntamento per alle 20.30 al Pala Tazzoli di Torico a dare consistenza all’attacco quel che riguarda i quarti di fina- no per gara 4. rossoblu, che crea e poi spreca in egual misura. In questo vortice di tiri, Jensen riesce a trovare lo spazio per un’azione personale, ma è bravo Raycroft a fermare l’assalto del numero 10 giallonero. Nell’ultima frazione di gioco il Val Pusteria cerca il raddoppio, mentre Milano sembra aver perso la carica. Non è il giusto atteggiamento, coach Insam non smette di gridarlo ai suoi da una panchina che sembra davvero stretta. Intanto Oberrauch e soci cingono d’assedio la gabbia del portiere rossoblu, per fortuna l’estremo difensore milanese è attento e riesce a scongiurare una goleada. Peccato che manchi all’appello la prima linea, quasi sonnecchiante e che il resto degli attaccanti non riesca a trovare il pertugio giusto almeno per pareggiare. Il pubblico inneggia senza sosta, nonostante la prova opaca dei propri alcuni momenti del match beniamini. Alla fine dell’incontro

Strada pericolosa

Greg Brunner (maglia bianca), rimbalzista di Reggio Emilia

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Formula1 di Daniela Veronese

mo provato diverse configurazioni aerodinamiche e per la prima volta abbiamo apportato qualche modifica all’assetto per comprendere meglio il rendimento e il degrado degli pneumatici”. Conclude Alonso che ha lasciato il posto a Massa: “Bisognerà lavorare molto per capire come bilanciare al meglio la vettura anche se questo vale per tutte le squadre”. La prima giornata di test aveva proclamato Nico Rosberg (1’22”616) il più veloce sul Circuit de Catalunya di Montmelò, nella mattinata il più veloce era stato Sebastian Vettel (1’23”046).

me quattro squadre della classifica (Biella, Avellino, Scavolini, Montegranaro). Reggio Emilia, protagonista in Coppa Italia, poiché ai quarti ha fatto sudare le proverbiali sette camicie a Siena, poi vincitrice del trofeo. Tornando a bomba sul match contro l’Olimpia, i reggiani proveranno il basket-champagne che Andrea Cinciarini e compagni sanno fare. Proprio il playmaker di Cattolica, fratello di Daniele che gioca a Pesaro, è il faro di questa squadra. Il romagnolo è un buon penetratore (55% al tiro da due), ma preferisce usare le energie per “smazzare” assist (3.9 di media a partita) e far girare palla, provando a velocizzare la manovra il più possibile. Non sempre costante, ha però buona attitudine sotto le plance (4,9 a partita). Mladen Jeremic è la guardia combattiva, non una mano torrida, ma difficilmente perde concentrazione nei momenti topici. Tira con percentuali dignitose (48,7% da due e 30,2 da tre), anche nei rimbalzi prova a fare la voce grossa (2,6 palloni a gara). Il giocatore di maggior classe è Donell Taylor, guardia-

ala che tira col 47,6% da due e il 37,6% da tre, con una media di 19,7 punti realizzati a partita. Buon rimbalzista (4,2 palloni di media), il giocatore di Washington ha provato anche l’ebbrezza dell’Nba (coi Wizards) ed è sicuramente la vedette di questa compagine. Michele Antonutti è uno degli uomini-chiave del quintetto reggiano. E’ un tiratore formidabile da tre (sfiora il 52%), è ottimo anche da due (oltre il 58%). L’ala friulana non è assente anche ai rimbalzi (oltre i 3 di media) ed è infallibile nei tiri liberi (95,8%). Antonutti viaggia con quasi 10 punti a partita. L’ultimo giocatore di grande affidamento che analizziamo è Greg Brunner, ala grande di ruolo, ma centro di professione. Nato negli Usa, ma comunitario, il ventinovenne di Charles City è un “animale” d’area dove col suo fisico solido, anche se non statuario, spadroneggia sotto le plance (7,5 palloni catturati a match) con 11 stoppate rifilate in 18 partite (oltre le 10 subite). Ha anche ottime mani nelle conclusioni: 55,9% da due e, addirittura, 45,5% da tre.


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Domenica 24 Febbraio 2013

La Maratona a braccetto con l’ambiente Atletica

Il 7 aprile, giorno della manifestazione, ci sarà il blocco del traffico

di Beppe Vigani

Manca meno di un mese e mezzo dalla Milano City Marathon, in programma il prossimo 7 aprile. Il primo traguardo raggiunto è la conferma della giornata ecologica: infatti, grazie alla collaborazione del Comune di Milano, la data della Milano City Marathon rientra, come già lo scorso anno, nel calendario delle domeniche ambientali (DomenicAspasso), le giornate senza auto e moto che permettono ai cittadini di godersi

al meglio gli eventi sportivi e culturali della città, sia come partecipanti che come spettatori. Proprio alla luce di questo accordo e sulla base dell’esperienza maturata lo scorso anno, gli organizzatori, d’accordo con il Comune di Milano, la Polizia Municipale e l’ATM, hanno così deciso di modificare il percorso della maratona all’interno del tracciato cittadino, riducendo da 11 a 1 le intersezioni con i mezzi pubblici di superficie, agevolando la viabilità dei

alcuni protagonisti della Milano Marathon City dello scorso anno

68° Campionato Nazionale Serie A2 Maschile Vero Volley Monza - Exprivia Molfetta Vero Volley si arrende di misura all’Exprivia Molfetta, che si ritrova seconda in classifica grazie alla sconfitta di Atripalda e al rinvio della partita di Sora causa inagibilità del Palazzetto. Per Monza molte cose su cui riflettere, ma coach Del Federico si rifiuta di parlare di crisi: “Il gioco c’è, riusciamo a mettere in difficoltà le avversarie; possiamo parlare di crisi per il fatto che non riusciamo a trovare lo spunto giusto nei momenti cruciali dei set”. La cronaca della partita: entrambe le squadre si presentano in campo con i sestetti previsti. Del Federico schiera Tiberti in regia e Baroti opposto, Botto e Hrazdira come martelli laterali, al centro Beretta e Cozzi e Pieri libero. Coach Cichello risponde con Saitta in palleggio ed il gigante Van Dijk opposto (215 cm per lo schiacciatore olandese), le bande Ippolito e Verhanneman ed i centrali Giosa e Giglioli, libero Rizzo. Tutta la partita parla di un grande equilibrio in campo, con le due squadre che si fronteggiano alla pari a colpi di break e contro-break. Nel primo set la spunta Monza grazie a Baroti (31-29), poi la situazione si ribalta e, nei successivi tre set, è Molfetta a trovare lo spunto giusto

nei palloni finali (23-25, 21-25, 24-26). L’equilibrio è testimoniato anche dai numeri: meglio Monza in ricezione (71% di positività per Monza, 56% Molfetta), percentuali di attacco simili (46% Monza, 48% Molfetta), 12 muri punto per i locali, 11 per gli ospiti; a fare una significativa differenza il numero di battute sbagliate (15 per Vero Volley, 8 per la Exprivia). Il commento a caldo di coach Del Federico (Vero Volley Monza): “E’ stata una partita molto equilibrata, quello che ha decretato la vittoria di Molfetta è stato principalmente il numero degli errori: è una cosa che non ci si può permettere contro una squadra molto regolare, che sa gestire i palloni in fase di contrattacco. Dobbiamo continuare ad allenarci mettendoci molta pressione addosso, dobbiamo diventare molto più compatti come squadra, trovare gli spunti giusti per giocarci gli ultimi punti dei set; la freddezza si acquista anche con l’esperienza e con gli anni passati insieme, la squadra è giovane ed è cambiata molto, abbiamo pensato che potesse diventare una squadra molto prima, invece ci manca ancora qualcosa”. La risposta di coach Cichello (Ex-

di Silvia Fortunato

privia Molfetta): “Monza è una buona squadra e questo è un campo difficile; noi oggi siamo stati stati più lucidi, faccio i complimenti alla mia squadra per aver mantenuto la concentrazione alta nei momenti di difficoltà”. Francesco Pieri, libero di Vero Volley Monza: “Credo che la soluzione per uscire da questo momento negativo sia che ognuno di noi inizi a pensare di sbagliare meno, anche se non è così facile perché la palla, sul 24 pari, scotta sempre. Si può fare di più, io sono sempre critico rispetto a quello che facciamo: non stiamo giocando male, ma non stiamo giocando abbastanza bene per vincere, di questo sono dispiaciuto”. Di ben altro umore è invece Marco Rizzo, libero dell’Exprivia: “Abbiamo sfruttato la pausa per lavorare e per correggere le difficoltà che avevamo in fase di gioco, devo fare i miei complimenti alla squadra e allo staff per la vittoria di oggi”. Vero Volley Monza ritorna tra le mura amiche del PalaIper domenica 3 marzo contro Atripalda, per l’occasione i giocatori saranno impegnati nell’iniziativa benefica “In campo per Haiti”, di cui verranno dati i dettagli nei prossimi giorni.

milanesi e rendendo ancora più fluido il transito dei maratoneti. La prima grande novità della XIII edizione della corsa meneghina riguarda l’accordo siglato tra RCS Sport e Delta Medica, una delle strutture milanesi specializzate in medicina dello sport più riconosciute. Delta Medica metterà a disposizione, nei giorni vicini alla corsa, i suoi specialisti per le visite mediche ‘last minute’, rilasciando i relativi certificati medici che con-

sentiranno così anche a chi ne fosse sprovvisto di partecipare alla maratona, questo a ulteriore conferma dell’importanza per gli organizzatori della tutela sanitaria dei partecipanti. Sempre in virtù di questo accordo, Delta Medica praticherà tariffe agevolate a tutti gli iscritti alla Milano City Marathon. La prenotazione delle visite sarà possibile anche on line sia sul sito ufficiale della maratona sia su quello di Delta Medica (www.deltamedica.net). Maggiori informazioni sul sito www.milanocitymarathon.it

BARCELLONA IN APRILE, MILANO IN FINALE CINEMA, TV E CULTURA: LO SPORT PER IMMAGINI Barcellona, ospiterà, dal 18 al 20 aprile, la quarta edizione del “BCN Sports Film - Barcellona International FICTS Festival”, organizzato nell’ambito del Campionato Mondiale di Cinema e Televisione Sportiva “World FICTS Challenge”, il mezzo di presentazione che la FICTS - Federation Internationale Cinema Television Sportifs utilizza per la promozione e la diffusione dei valori olimpici e della cultura dello sport, una competizione per opere cinematografiche e televisive provenienti dai 5 Continenti che si sviluppa in 14 fasi compresa la Fase Finale che sarà a Milano. Il “BCN Sports Film Festival” è il primo di 14 Festival del Circuito Internazionale “World FICTS Challenge” che si svolgono nei 5 Continenti a cui seguiranno Istanbul (Turchia), Hanoi (Vietnam), Rio de Janeiro (Brasile), Guayaquil (Ecuador), Tashkent (Uzbekistan), Matera (Italia), Haifa (Israele), Kazan (Rep. Tatarstan), Kampala (Uganda), Lipetsk (Russia), Liberec (Rep. Ceca), Los Angeles (USA), Pechino (Cina). Milano ospiterà – dal 4 all’8 dicembre - “Sport Movies & Tv 2013 – 31st Milano International FICTS Fest” (www.sportmoviestv.com/worldfictschallenge), che rappresenta la Finale Mondiale a cui partecipano i vincitori delle 14 fasi. All’evento - organizzato dalla “Fundacio Barcelona Olimpica” diretta dal Dott. Juli Pernas Lopes (direttore del Museu Olímpic i de l’Esport) in collaborazione con la “Nikita Distribution”, con il sostegno della FICTS, del Comitato Olimpico Spagnolo, dell’Ayuntament de Barcelona Institut Barcelona Esport e del Consiglio Superiore dello Sport – hanno preso parte, nelle precedenti edizioni, alcu-

ni dei giocatori del Barcellona questa sera in campo tra cui il capitano Carles Puyol e il portiere Victor Valdes. Milan e Barcellona – oltre che sul campo – sono da sempre protagonisti di numerose produzioni cinematografiche tra cui il film sulla Finale di Champions League 1993-1994 quando il Milan targato Capello conquistò la quinta Coppa dei Campioni della sua storia battendo il Barcellona di Johan Cruijff per 4-0 ad Atene. Ultimo, in ordine di tempo, la pellicola “Soufian, el nen que volia volar” con il quattro volte “Pallone d’oro” Lionel Messi che rende felice un bambino con handicap con una lezione di solidarietà. Il “Museu Olímpic i de l’Esport” di Barcellona, che rientra nel Network dei Musei Olimpici del CIO, ospiterà la Cerimonia di Inaugurazione alla quale sarà presente il Presidente della FICTS Prof. Franco Ascani Membro della Commissione Cultura ed Educazione Olimpica del Comitato Internazionale Olimpico. La Sala Àmbit cultural of el Corte Inglés sarà le sede delle proiezioni e dei Meeting. Nell’ambito del “Barcelona International FICTS Festival” – diretto da Augustì Argelich - avrà luogo il Workshop «Contenuti sportivi audiovisivi: opportunità di business” che mira alla progettazione e allo sviluppo di una nuova strategia di business in linea con le tendenze del mercato. Maggiori informazioni o per partecipare al “BCN Sports Film Festival” a Barcellona sono disponibili su www.sportmoviestv.com o inviando una mail a info@ficts.com. FICTS Press Office - Via De Amicis, 17 - 20123 Milano - Tel. +39.02.89.40.90.76 - Fax +39.02.837.59.73 ufficio.stampa@sportmoviestv.com www.sportmoviestv.com


Domenica 24 Febbraio 2013

Fratelli coltelli Emanuele e Davide Viganò si trovano di fronte nel match Parabiago-RGM Rugby

Davide Viganò del RGM

di Toni Morandi

Emanuele Viganò del Parabiago

Nel quartier generale di Rugby Grande Milano si aspettano notizie, nella speranza di poter giocare domenica il recupero di

campionato contro Parabiago, match rinviato il 23 dicembre per impraticabilità di campo. E’ una trasferta, breve, ma impor-

tante, perché potrebbe dare la spinta per salire al secondo posto e aumentare la fiducia del gruppo che ha l’obiettivo della Serie A. Nella squadra c’è la giusta tensione e il desiderio che la neve non rovini ancora l’appuntamento domenicale, come è già successo in altre tre occasioni. Ancora più attesa c’è nella famiglia Viganò, perché per la prima volta si ritroveranno, uno contro

Grande sfida con i Dragoni

l’altro, I due fratelli, Davide che gioca con RGM, e Emanuele, che in questa stagione si è trasferito a Parabiago. Davide, detto Il Viga, ride, quando se gli chiedi della sfida con il fratello. E’ così, fuori dal campo, mentre in campo diventa aggressivo al punto giusto: “Non abbiamo mai giocato contro – dice mentre attende di iniziare l’allenamento – quindi vedremo in partita come sarà. Le uniche esperienze le abbiamo avute quando io ero in giovanile e Emanuele nella prima squadra a Cologno Monzese e si

facevano delle partite contrapposte”. Ride Il Viga, dicendo che vincevano loro, I ragazzi. C’è voglia in RGM di ritrovare “Fratello”, così era chiamato Emanuele lo scorso anno dall’allenatore maori John Akurangi. Il Viga e Fratello si ritroveranno in campo con frequenza, perché con la partenza di Emanuele, Davide ha cambiato ruolo ed ha portato

giorni (a tutto il 18 di marzo) a seguito dell’espulsione subita in un match di campionato francese. Nel rugby la squalifica è a tempo e si estende sia per le partite di club sia per la nazionale. Guardando il bicchiere mezzo pieno, questa squalifica, offrirà una motivazione in più a tutti gli altri giocatori, che dovranno dividersi una parte delle responsabilità, solitamente sulle spalle del capitano Parisse. Per il commissario tecnico Jacques Brunel invece c’è l’occasione di sperimentare, seppure forzatamente, nuove soluzioni, che in fu-

glia fisica e la partita si giocherà proprio sulla capacità italiana di reggere e vincere lo scontro fisico. Soprattutto nel reparto arretrato, quello che un tempo era definita la cavalleria leggera, c’è l’impressionante potenza gallese: a parte Biggar e Halfpenny, dalle misure “normali” tra gli ottantacinque e i novanta chili, gli altri spaccano

le bilance: North 109, Roberts 110 kg, Davies 105 kg, Cuthbert 103. La difesa azzurra sarà messa a dura prova, non servirà soltanto essere ben organizzati, ma anche forti nel placcaggio. Jacques Brunel ha cambiato un po’, rispetto all’ultimo match perso contro la Scozia. Scelte nuove, non certo una rivoluzione, det-

ria, da quando ho iniziato a correre nel Motomondiale. di Marjlja Bisceglia Il segreto è cercare sempre nuove sfide per essere sempre escludendo il periodo no in al top. Non bisogna rilassarDucati. Arrivato alla Honda ha si mai! Poi c’è stata la sfida con collezionato podi, il passaggio Ducati, che purtroppo è andata in Yamaha l’ha consacrato, non piuttosto male, e adesso l’ultima si è mai fermato davanti alle dif- sfida del ritorno in Yamaha, che ficoltà trasformandole in nuove mi da tanta motivazione e mi fa sfide. In un video dedicato ai fan diventare più giovane. Il segreto Rossi spiega il suo nuovo entu- del successo? Capire cosa bisosiasmo: “Mi viene in mente tutte gna fare in ogni diversa occasiole volte che ho cambiato catego- ne per dare sempre il 100%, cer-

cando anche motivazioni extra per dare sempre il massimo! Il talento è fondamentale per vincere, ma anche l’attitudine mentale e l’approccio alle nuove sfide possono fare la differenza. Per un pilota è utile saper guidare bene le moto e adattarsi alle diverse condizioni... Nel mio caso è fondamentale adattarsi alle moto che devi guidare!”. Il “Dottore” un po’ folle e al tempo stesso grande sognatore, come un ragazzino appena arrivato alla classe regina, parla del suo futuro in sella come dovesse durare

ancora una vita: “Bisogna essere sempre un po’ sognatori per avere nella testa l’idea di poter vincere e battere gli altri. Anche se poi essere realisti è importante, per porsi degli obiettivi difficili, ma non impossibili. La nuova stagione è una grande sfida: tornare in Yamaha è stata una scelta affascinante. Dovrò confrontarmi con i piloti più forti del mondo, al top della loro carriera. Bisogna saper rischiare, ma è importante per non rilassarsi ed evitare che il tempo limiti la prestazione”.

turo potrebbero essere utilizzati, come un’arma in più. Con o senza Parisse, restano le difficoltà di una partita contro un avversario tosto, che solo un anno fa ha vinto il torneo, realizzando il Grande Slam. Due settimane fa, a Parigi contro la Francia, i gallesi hanno interrotto una serie di otto sconfitte consecutive, rimettendosi in corsa per la vittoria nel torneo, visto che dovranno ospitare l’Inghilterra, l’unica ad aver vinto le prime due partite disputate. Prima di tutto gli azzurri si troveranno davanti ad una dura batta-

Rossi è pronto

Valentino sempre più carico in vista della nuova stagione in sella alla Yamaha, consapevole che nulla gli sarà regalato, dovrà comunque guadagnarsi tutto in pista. Questa ‘nuova’ avventura non lo preoccupa anzi: “Le sfide nella vita come nello sport sono una cosa molto importante, perché riescono a darti una motivazione in più, dandoti quel

gusto di fare il massimo per cercare di vincerle. La mia sfida più bella è stata quella con la Yamaha, arrivando dalla Honda, dove sono riuscito a vincere col botto all’esordio con l’M1. La più difficile e affascinante sarà quella di quest’anno”. Il pilota di Tavullia ha sempre tratto benefici dalle sfide che l’hanno portato a cambiare facendo sempre bene,

la sua aggressività in mischia, in terza linea, reparto dove agisce anche Emanuele. In tutta RGM c’è voglia di ritrovare l’altro Viganò, per dargli una calda accoglienza in campo, senza dimenticare che l’obiettivo è quello di una vittoria in un campo decisamente difficile, contro una delle squadre più interessanti della stagione. tate dalla necessità di mantenere equilibrio. L’assenza di Parisse ha spinto verso il cambio in seconda linea, dove Antonio Pavanello avrà anche il compito di guidare le scelte in rimessa laterale, una delle aree di responsabilità che in questo inizio di Sei Nazioni era in carico al capitano. Nel reparto arretrato c’è stato il cambio completo dei mediani con Ugo Gori e Chris Burton a occupare il posto rispettivamente di Botes e Orquera. Gli altri sono quelli che hanno affrontato la Scozia, poiché per Sgarbi, uno degli elementi importanti nella vittoria contro la Francia, salterà per infortunio il resto del torneo.Contro il Galles sarà una seconda prova per gli azzurri, per dimostrare che contro la Francia non si è trattata dell’exploit di un giorno.

Capitan Sergio Parisse è il grande assente nel match contro il Galles

Senza capitan Parisse, l’Italia alla prova col Galles To. Mor. - Non ci sarà Sergio Parisse contro il Galles nella terza giornata del Torneo delle Sei Nazioni 2013, ma non per questo l’Italia dovrà giocare in quattordici. La maglia numero 8, quella del capitano, sarà indossata da Manoa Vosawai, terza linea fijana d’Italia, mentre i gradi passeranno a Martin Castrogiovanni che dopo il suo passaggio da Sanremo è oggi senza ombra di dubbio il rugbista più famoso d’Italia. Sergio Parisse dovrà rimanere fuori per tutto il Sei Nazioni, perché è stato squalificato per trenta

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Moto GP


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Domenica 24 Febbraio 2013

Effetto Ariston (e non solo)

Musica

di Riccardo Sada

La vera felicità di Simona Molinari “La Felicità” , il brano che Simona Molinari e Peter Cincotti hanno portato sul palco del 63° Festival di Sanremo è nella top 10 dei singoli più venduti su iTunes (all’ottava posizione).“La Felicità” e “Dr. Jekyll Mr. Hyde” (l’altro brano presentato al Festival) sono contenuti nel nuovo album di Simona Molinari che, pubblicato il 14 febbraio, prende il titolo dal secondo brano sanremese ed entra al 10° posto nella classifica di iTunes. “Dr. Jekyll Mr. Hyde” (prodotto da Carlo Avarello. Atlantic/Warner Music) contiene 11 tracce e molte collaborazioni: oltre a Cincotti , protagonista anche in un altro duetto “Non so dirti no (a long way from home)” di cui firma parole e musica, sono presenti Gilberto Gil in “Sampa Milano”, scritta dall’artista brasiliano per un gemellaggio tra Italia e Brasile e tradotta da Simona, Lelio Luttazzi che è presente in “Buonanotte Rossana” sia come autore del brano, sia nella registrazione originale del suo piano, Roberto Gatto alla batteria in “Where the clouds go” e in “Sampa Milano” e il gruppo torinese The Sweet Life Society con Frank Armocida in “Gran Balon”. Info su www.simonamolinari.it e www.isoladegliartisti.it

Malika Ayane, la… primadonna

Andrea Nardinocchi in tournée

Alla 63esima edizione del Festival di Sanremo Malika Ayane è la prima donna in classifica. Con la canzone “E Se Poi” (testo e musica di Giuliano Sangiorgi) si aggiudica il 2° posto nella classifica della giuria di qualità (preceduta da Elio e Le Storie Tese) e il 4° posto nella classifica generale (preceduta da Marco Mengoni, Elio e le Storie Tese e i Modà). La cover di “Cosa hai messo nel caffè” (interpretata da Malika Ayane sul palco dell’Ariston durante la serata Sanremo Story) e i due brani sanremesi “Niente” e “E se poi”, scritti da Giuliano Sangiorgi e prodotti e arrangiati dalla stessa Malika, sono contenuti nella riedizione dell’album “Ricreazione Sanremo Edition!” (Sugar). In primavera la Ayane torna ad esibirsi nei principali teatri italiani con il “Ricreazione Tour” (una produzione di Massimo Levantini per Live Nation). Queste le prossime tappe: 11 aprile a Brindisi (Teatro Verdi); 12 aprile a Pescara (Teatro Massimo); 13 aprile a Senigallia (Teatro La Fenice); 16 aprile a Napoli (Teatro Augusteo); 18 aprile a Catania (Teatro Metropolitan); 19 aprile a Palermo (Teatro Golden); 20 aprile a Marsala TP (Teatro Impero); 26 aprile a Padova (Teatro Geox); 15 maggio Parma, (Teatro Regio); 17 maggio a S.Vincent - AO (Sala Gran Paradiso). Info su www.malikaayane.it

Ha preso il via da Torino il mini tour, nei principali instore Feltrinelli, di Andrea Nardinocchi per presentare il suo album di debutto “il Momento Perfetto”, pubblicato il 14 febbraio su etichetta Giada Mesi/Capitol. Il cd contiene “Storia impossibile”, il brano che l’artista ha presentato a Sanremo. Nel disco, oltre a “Storia Impossibile” e al singolo “Un Posto Per Me” (con cui Andrea si è fatto conoscere in questi mesi da pubblico e critica riscuotendo ampi consensi), trovano posto altre 10 canzoni inedite (14 nella versione in esclusiva per iTunes) firmate dallo stesso Andrea (testo e musica). Questa la tracklist completa: “Il Momento Perfetto”, “Un Posto Per Me”, “Storia Impossibile”, “Persi Insieme”, “Le Labbra Screpolate”, “Tu Sei Pazzo” featuring Marracash, “Le Pareti” featuring Danti dei Two Fingerz, “Non Mi Lascio Stare”, “Bisogno Di Te”, “Con Uno Sguardo”, “Amare Qualcuno”, “Come Stai”. A questi si aggiunge nella versione in esclusiva su iTunes il brano “Confondersi” e il remix di “Un posto per me”. Hanno partecipato al disco anche due dei migliori esponenti del mondo hip hop italiano: Marracash (con cui Andrea duetta nel brano “Tu Sei Pazzo”) e Danti dei Two Fingerz (nel brano “Le Pareti”). Info su www.facebook.com/andrea.nardinocchi.official

Il Genio con… Ego

Tomcraft balla con “20 Years”

Il gruppo de Il Genio è sbarcato sull’etichetta indipendente Ego Music. Gianluca De Rubertis e Alessandra Contini, duo leccese trapiantato da anni a Milano, celebre per l’ironico mantra “Pop Porno”, ad aprile uscirà con il nuovo album anticipato dal “brillante, contagioso, giocoso, scoppiettante” singolo “Amore di Massa”. Sonorità accattivanti che richiamano un’elettronica un po’ retrò, influenze indie rock e grandi cantautori francesi che fanno l’occhiolino da dietro l’angolo. Il Genio è un duo irresistibile, profondo, sensuale e malizioso, poliglotta e anche un po’ vintage, come amano precisare dalla casa discografica di Verbania. Dopo aver lanciato in radio nel dicembre del 2010 il singolo “Roberta”, appartenente al concept album “Romanzo Criminale”, il 28 marzo scorso Gianluca De Rubertis ha pubblicato un album da solista, “Autoritratti con Oggetti”, su etichetta Niegazowana. Info su www.egomusic.net

Nonostante abbia pubblicato un album come “20 Years”. Nonostante abbia realizzato successi discografici e remixato cantanti pop, il dj Thomas Brückner, in arte Tomcraft, resta un fenomeno del movimento techno rave a contatto con l’underground. Forza trainante della musica elettronica degli ultimi due decenni, ha spesso saltato da macro eventi come la Love Parade di Berlino ai locali più piccoli della scena alternativa tedesca. L’arrivo del suo nuovo album coincide con il lancio mondiale di questi giorni. Dal vivo, poi, Tomcraft, con l’anima di un guerriero della consolle che non molla mai, non lascia spazio ai dubbi: groove sporchi e collaborazioni con gente come Jimmy Pop, Xavier Naidoo, Tommie Sunshine, Sido e Sister Bliss. Info su http://tomcraftsblog. greatstuffrecords.de

Punto Lega Nord Gratosoglio di

Da quando il Punto Lega Nord Gratosoglio di via Baroni 192 è stato aperto, abbiamo cercato di incrementare la nostra presenza sul territorio al fine di meglio comprendere le problematiche e le emergenze sociali evidenti e più sentite nel quartiere e non solo. Il contatto con le associazioni di volontariato e con la gente sviluppa quella sinergia con il territorio dalla quale non si può prescindere se si vuol comprendere al meglio le varie realtà territoriali. Dipendenze,

Carlo Marnini

portatori di handicap, violenza sulle donne e sui minori, problema case e disoccupazione la fanno purtroppo da padrone insieme ai problemi legati all’invecchiamento della popolazione. L’invecchiamento della popolazione, frutto del progresso medico e sociale, pone quindi dei problemi nuovi alla famiglia, che ne risulta profondamente trasformata. Gli anziani ci sono sempre stati, ma la situazione ha subito una profonda evoluzione, la fami-

glia deve considerare l’anziano con una visione più ampia che non lo chiuda più in se stesso, ma si apra all’altro come persona permettendogli una funzionalità e un ruolo sociale più attento sia a se stesso che agli altri. Ciò si può realizzare attraverso una profonda collaborazione basata sul dialogo fra l’anziano, la sua famiglia e gli altri in una società solidale. Tale evoluzione potrà essere possibile se accompagnata e sostenuta dalla fami-

glia e dall’ambiente sociale. Il dialogo con l’anziano nel suo progressivo avanzamento di età deve necessariamente considerare l’essere anziano come status sociale avvicinandolo e completandolo alla società assimilandolo ad un fenomeno aggregativo/associativo che porti alla creazione di centri diurni protetti, sempre più solidali e condivisi tra la gente del territorio e le istituzioni locali. La prima area di impegno sociale, meglio se attraverso il volontariato, dovrebbe consistere

nell’aiutare le famiglie a gestire questo fenomeno. Basilare sarebbe una maggiore organizzazione sui servizi a domicilio, creazione di centri di incontro per sostenere un ruolo attivo delle persone evitando cosi la solitudine, attribuendo un ruolo attivo dell’anziano. Migliorare la qualità di vita delle persone anziane e quella delle loro famiglie, condividendone le esperienze, promuovendo ricerche, progetti e azioni coordinate sia a livello regionale che locale potrà risultare solo

un’ulteriore agevolazione rispetto al benessere della famiglie e dell’anziano stesso. Il Punto lega Nord di Gratosoglio punta a questa condivisione attraverso un continuo confronto con i giovani e meno giovani che desiderino confrontarsi con questa e altre situazione ai limiti dell’emergenza sociale perché il contatto con il territorio risulti essere sempre propedeutico alla soluzione dei problemi per una ricerca di un Welfare sempre più solidale e territoriale.


Domenica 24 Febbraio 2013

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Gossip & Curiosità di Marjlja Bisceglia

*** Melissa Satta

fissa sulla sua pelle il messaggio per il suo Boateng, eroe della partita contro il Barcellona: “Kevin Prince, ti amerò per sempre”. Questo sarebbe il nuovo tatuaggio della showgirl che vorrebbe realizzato il suo sogno di sposare l’attaccante del Milan ed avere un figlio entro i trent’anni. Dal momento che la bella fidanzata ha appena compiuto i 27 anni e che un figlio, più o meno richiede 1 anno di preparazione, è possibile sperare che le tanto ambite nozze possano essere celebrate proprio entro la fine del 2013. Più permissiva la stessa Melissa oltre che saggia: “C’è ancora un po’ da aspettare prima del matrimonio, comunque prima dei 30 anni le nozze e anche un bebè. Ho imparato che lasciare è peggio che essere lasciati, soffri per due. Ho passato un po’ di tempo tra New York e Los Angeles, lavoravo soprattutto nella moda e nella pubblicità. Ma a un certo punto ho dovuto decidere: la moda oltreoceano o la tv a Milano. Ho scelto l’Italia e non mi sono mai pentita”. Facile capire che la scelta è stata presa in funzione dell’amato campione

*** Osvaldo *** Vigor Bovolenta

, dopo la sua tragica morte durante una partita, nasce il quinto figlio Andrea. Ne parla la moglie del pallavolista Federica Bovolenta: “Per dieci anni abbiamo seguito la strada della fecondazione assistita, perché non riuscivamo ad avere figli naturalmente. Così sono nati 4 bambini con l’inseminazione artificiale. Solo dopo la morte di mio marito, ho scoperto di essere incinta, una gravidanza spontanea. Il destino mi ha premiato, è stato un miracolo. È stata una scelta condivisa con Vigor. Lui è sempre con noi: lassù e qui, dentro al cuore.”.

l’italoargentino attaccante della Roma, sembrerebbe più incline al divertimento che ad occuparsi dei figli, calcio permettendo. Sarebbe accusato dalle sue ex e madri dei suoi figli di pensare solo a divertirsi nel tempo libero, già poco, dagli impegni calcistici con la sua squadra. Preferirebbe i viaggi con l’attuale fidanzata Jimena Baron, attrice e cantante argentina, al tempo che potrebbe passare con i suoi figli. L’ex compagna, Elena Braccini, lo accusa di non vedere le due bambine da un mese e, a supporto, ci si mette anche la ex moglie Ana che gli rimprovera di non vedere il loro figlio Gianluca da sei mesi. Peccato Osvaldo, se così fosse, dal campo ne esci nettamente sconfitto.

*** Aida Yespica

*** Mario Balotelli

l’importante è esserci. Costretto fuori dalla rosa contro il Barcellona, per aver già giocato in competizioni europee con la maglia del Manchester City, “Super Mario” ne ha fatto di necessità virtù. La partita l’ha seguita dalla tribuna con il compagno di squadra Robinho, anche lui indisponibile, ma soprattutto in dolce compagnia della sua nuova fiamma, la ventiduenne Fanny Neguesha, il padre è italiano e la mamma congolese. L’attaccante rossonero non si è annoiato tra i gol dei suoi compagni e, nei tempi morti -si fa per dire- , le effusioni con la modella che lo segue sempre più spesso, anche a Parma ha goduto delle gesta in campo del suo boyfriend dalla tribuna.

ammette di avere, sbagliando, coinvolto il figlio Aaron nell’errore più grande, il matrimonio con Leo. La showgirl venezuelana, ora tornata single, ammette di avere commesso molti errori in amore, il più grande è stato il matrimonio lampo celebrato a Las Vegas con Leo che inevitabilmente ha coinvolto il figlio e di questo è molto dispiaciuta, lo dichiara pubblicamente per la prima volta. Aida, reduce dal film girato con Lory Del Santo, ora pensa solo al suo futuro, vuole fare cinema: “Lory mi ha ispirato, voglio fare un cortometraggio come produttrice e attrice”. In bocca al lupo.


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Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - eMail: direttore@stadio5.it Federico Maria Di Sivo - eMail: grafica@stadio5.it Collaboratori Andrea Anelli, Silvia Arosio, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Silvia Fortunato, Giovanni Labanca, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011


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