N 15 2014 milan chievo

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PERICOLO SCAMPATO sabato 29 marzo 2014 Anno 4 n 15

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Parola al Baffo Milan in ripresa dopo Firenze

Il commento della bandiera interista

Sandro Mazzola

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LA PARTITA

Equilibrio e punti per i rossoneri

Andrea Anelli

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STRATEGIE MILAN

Chi resta e Chi parte

E. Tramacere

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PALLA ALL’ONOREVOLE intervista a

Valentina Aprea

Assessore Regione Lombardia

Lara Comi

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VITA DI CLUB Milan Club Capistrello G. Labanca

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OBAMA A ROMA

Milan

Chievo

Luigi Sada

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Pensiero Stupendo... 2

di Beppe Vigani Il Milan dà un calcio alla crisi, espugna Firenze e si ributta all’inseguimento di un’Europa che sembra troppo lontana. Forse è tardi, ma una vittoria del genere fa tanto bene. Dopo quattro partite a parlare di incapacità, di giocatori scarsi e di scarse motivazioni, i rossoneri hanno piegato i viola con i due giocatori tra i più discussi d’Italia. Le strade tortuose non sempre portano all’inferno. Da quando in via Aldo Rossi hanno dato l’ultimatum a Seedorf, l’olandese ha ottenuto quattro punti su sei, in due trasferte tra le più ostiche. Più dell’Inter nei due match casalinghi. E potrebbe non essere finita qui. I nerazzurri, fra due giorni, incontreranno il Livorno, ma subito dopo Bologna (col coltello in mezzo ai denti per la precaria posizione di classifica) e, soprattutto, Sampdoria, Parma in trasferta, poi Napoli e il derby. Quattro partite in cui si gioca molto Walter Mazzarri, il quale si deve ancora conquistare la riconferma per il prossimo anno. L’ha detto, mercoledì, Erick Thohir: “Alla fine della stagione faremo i confronto con il management e prenderemo una decisione”. Parole che suonano come una minaccia, cui il tecnico dei nerazzurri non dà molto importanza: “Sono sempre stato abituato a mettermi in discussione, è uno stimolo”. Se Seedorf ora è in paradiso, Mazzarri appare avere la panchina più traballante che mai. Se dovesse mancare la qualificazione in Europa League, è facile prevedere un suo allontanamento. Un paradosso. Non può correre rischi l’Inter con il Livorno, ma questa stagione di normale non ha nulla. Il Milan ne è un fedele testimone. Saette e fulmini contro giocatori e allenatore per vedere una reazione degna di tale nome. A volte la mente umana è strana. Contro il Chievo, stasera, non sarà una passeggiata, ma in questi tre giorni si sono dissipati i nembi che ghermivano Milanello e dintorni. A volte si cambia senza volerlo: “La difficoltà non sta nel credere alle nuove idee ma nel rifuggire dalle vecchie”, parola di J. M. Keynes (uno dei più grandi economisti del XX secolo).

EQUILIBRIO & PUNTI sabato 29 marzo 2014

la partita Andrea Anelli

C

hi si ferma è perduto. Non c’è dubbio che questa sia davvero l’ultima chance per il Milan di provare a sognare un ingresso in Europa nella prossima stagione, opportunità che si presenta proprio quando meno te lo aspetti, quando tanti avevano già gettato la spugna e c’era già chi pensava solo alla progettazione della prossima stagione sotto tutti i profili. Invece, il calcio è bello perché anche quando sembri moribondo puoi riprenderti e far cambiare opinione ai più grandi intenditori: circa 60 milioni di italiani. Tutti allenatori, tutti competenti, tutti pronti a sfoderare la soluzione giusta a dispetto di ogni logica perché, alle volte, la logica non c’è e la fortuna si presenta senza invito sconquassandoti piani, teorie, giudizi sulle prestazioni e aspettative per il futuro. Clarence Seedorf ha lavorato molto sull’aspetto tattico

il Milan, in forte difficoltà,

Calendario e buona sorte si attacca alla cabala sono da sfruttare al massimo del suo Milan e l’attenzione mostrata dai suoi uomini in campo al Franchi di Firenze ne è prova inconfutabile. Altrettanto evidente il fatto che lo spettacolo non sia stato dei migliori, qualche sbadiglio galeotto è finito comunque a referto, ma i tre punti sono tutto quello che conta adesso. Equilibrio in campo e fuori ecco cosa va cercando l’olandese per la sua squadra. In campo si è visto un impegno da parte di tutti i giocatori, anche chi fino a ieri sembrava un oggetto misterioso (Honda ad esempio). Il giapponese, presentato come giocatore talentuoso e dotato di ottima tecnica individuale, ha brillato a Firenze per l’impegno al servizio della squadra e non per le giocate sopraffine che invece ci si aspetterebbe da un numero 10. Riuscire a tenere le linee strette è servito a soffocare il gioco della Fiorentina e in generale dell’avversario che si presenta e così è stato. Analizzando però anche gli aspetti negativi bisogna dire

Clarence Seedorf indicazioni Clarence Seedorf dàdà indicazioni

Milan

STADIO

In Casa Ultima Vittoria 16/2/14 Milan-Bologna 1-0 Ultimo Pareggio 2/2/14 Milan-Torino 1-1 Ultima Sconfitta 16/3/14 Milan-Parma 2-4

a onor del vero che le amnesie difensive non sono mancate neanche contro i Viola. Qua entra in gioco anche il “fattore C” utile come non mai in tutti i settori. Il Matri fiorentino non è lontano dai livelli di quello milanista e allora il fato vuole che le migliori palle capitino sempre a lui e che le stecchi tutte. Contro Juventus e Atletico Madrid invece l’esatto contrario, buone prestazioni condizionate da disattenzioni, poche e fatali. Con il Chievo a San Siro si aspettano i tre punti per poter accorciare ulteriormente su chi sta davanti che non pare essere propriamente irresistibile. Chievo, Genoa e Catania i prossimi appuntamenti con i tre punti che potrebbero essere sfruttati a dovere e allora a quel punto, il derby di maggio, sarebbe visto sotto un’altra luce. Per quanto riguarda la formazione bisognerà ancora una volta mischiare le carte per far fronte a infortuni, stanchezza e squalifiche. In difesa resta indisponibile De Sciglio e, se fosse confermato il forfeit anche di Abate, probabilmente ci sarebbe l’inserimento di Zaccardo a destra e lo spostamento di Bonera al centro al posto di Mexes squalificato. A centrocampo probabile il rientro di Montolivo, certo quello di Poli, dopo il turno di stop inflitto dal giudice sportivo. Ancora titolare Balotelli che è sembrato in crescita sia psicologica, sia fisica anche se ci si aspetta di vederlo protagonista non solo su palla da fermo.

MEAZZA

statistiche Severa Bisceglia

S

ono solo 11 i match disputati nel campionato di Serie A tra Milan e Chievo. Il club dei “mussi volanti” si è affacciato nel massimo campionato solo nel 2001. Nelle partite disputate al ‘Giu-

maggior numero di reti nel primo tempo, rispetto al secondo: 20 contro 15. Nel primo tempo è stato il Milan ad andare più a segno, poiché ha insaccato 13 palloni, contro 7 del Chievo. Stesso discorso nella ripresa: rossoneri a segno per 14 volte, contro una soltanto dei ‘mussi volanti’. L’ultima vittoria dei padroni di casa risale all’11ª giornata della scorsa stagione, come già detto. Nel-

Andriy Mykolayovych Shevchenko

seppe Meazza’ sono stati realizzati in totale 35 gol di cui 27 rossoneri e 8 dei clivensi. Il Milan ha ottenuto 9 successi, mentre gli ospiti non hanno mai vinto. I pareggi sono 2. La vittoria più larga della squadra di Via Turati risale alla scorsa stagione, quando all’11ª giornata vinse per 5-1. Segnarono nell’occasione Emanuelson, pareggio di Pellissier e poi altre reti firmate da Montolivo, Bojan, El Shaarawy e Pazzini. Questa partita ha registrato un

la prima partita in assoluto tra le due squadre, alla 13ª giornata del 2001-2002, i veronesi, guidati in panchina da Luigi Delneri, ribaltarono il gol iniziale di Inzaghi con Marazzina e Corradi, prima di soccombere per una doppietta di Shevchenko. L’ultima volta che il Chievo è riuscito a non uscire battuto dal Meazza è stato nella 27ª giornata del 2003-2004, quando il Chievo in vantaggio 2-0 con gol di Sculli e Perrotta fu raggiunto da Pirlo e Shevchenko.

Chievo

20.45

In Casa Ultima Vittoria 26/3/14 Chievo-Bologna 3-0 Ultimo Pareggio 6/1/14 Chievo-Cagliari 0-0 Ultima Sconfitta 23/3/14 Chievo-Roma 0-2 Fuori Casa Ultima Vittoria 8/12/13 Sassuolo-Chievo 0-1 Ultimo Pareggio 26/1/14 Napoli-Chievo 1-1 Ultima Sconfitta 16/3/14 Fiorentina-Chievo 3-1

Fuori Casa Ultima Vittoria 26/3/14 Fiorentina-Milan 0-2 Ultimo Pareggio 23/3/14 Lazio-Milan 1-1 Ultima Sconfitta 9/3/14 Udinese-Milan 1-0

Arbitro: Piero Giacomelli di Trieste

Allenatore Clarence Seedorf

MILAN (4-2-3-1)

J.M.Keynes, primo Barone Keynes di Tilton. Economista britannico considerato il padre della macroeconomia

IL CHIEVO NON HA MAI VINTO A SAN SIRO

Allenatore Eugenio Corini

(4-3-1-2) CHIEVO

Abbiati;

Agazzi;

Bonera, Rami, Zapata, Emanuelson; De Jong, Muntari; Honda, Poli, Taarabt; Balotelli

Frey, Dainelli, Cesar, Dramè; Radovanovic, Bentivoglio, Guarente; Hetemaj; Paloschi Obimma


sabato 29 marzo 2014

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MILAN IN RIPRESA Milan-Chievo... a tutto Over 2,5 Tre punti in arrivo Seedorf e Corini uniti scommesse

A

Pino Sardiello

nticipo della 31ª giornata di Serie A a San Siro tra Milan e Chievo con le due compagini che sono accomunate da problemi evidenti in difesa che le pongono tra le peggiori del massimo campionato italiano. Se per il Chievo c’era da aspettarsi qualche problema nel reparto arretrato, per i rossoneri è una novità quasi assoluta, infatti anche nella scorsa stagione targata Allegri, il Milan si mise in mostra, soprattutto nella seconda parte, come uno dei migliori reparti arretrati che fu alla base della rimonta in chiave 3° posto. Sembrano altri tempi, e in effetti lo sono, Allegri non c’è più, c’è Seedorf e c’è un Milan in clima di rifondazione dopo una stagione che dire fallimentare è poco. Attenzione alla necessità dei veronesi di ottenere punti importanti in chia-

bioritmi

nei problemi difensivi ve salvezza vista la situazione di classifica non proprio esaltante che obbliga Corini a cercare il risultato su tutti i campi e allora attenzione alle motivazioni del Chievo in una gara che, secondo i concessionari italiani, sembra avere l’esito scontato a favore dei padroni di casa offerti intorno all’1,45, ma la giocata più allettante per questo tipo di match è l’Over 2,5, offerto intorno all’1,75, da inserire in multipla. Per la giocata in singola andiamo in direzione di una soluzione più remunerativa optando per l’1+ Gol (rossoneri vincenti con entrambe le squadre a segno) che viene offerta intorno al 2,50. Non dimenticatevi che scommettere Live su questo evento è possibile, basta scaricare una delle tante applicazioni dei maggiori concessionari italiani dal vostro Smartphone, Iphone o Tablet ed entrare nel mondo del-

LA CLASSIFICA

la giocata durante lo svolgimento del match. Scommettete Live sulla vostra squadra del cuore ed esultate il doppio, ma ricordatevi di farlo con RESPONSABILITA’. Infine, uno sguardo alle gare che si disputeranno nella giornata di domani: alle 15 si affrontano Lazio e Parma in una gara da dentro o fuori per decidere chi, fino alla fine, può sperare in una qualificazione all’Europa League: potrebbe venire fuori un pareggio, deleterio per entrambe, che in lavagna resta la migliore proposta dall’alto della golosissima quota (3,40). Stesso orario per la sfida tra Sampdoria e Fiorentina con i viola a caccia di punti per tutelare la quarta piazza, con un occhio al Napoli non lontano e che occupa il 3° posto, Samp serena dopo l’inizio problematico in cerca di soddisfazioni e crescita del gruppo: ottima la quota del Gol in lavagna mediamente intorno all’1,75. Chiudiamo con la sfida del San Paolo tra Napoli e Juventus con i partenopei a metà tra l’inseguire la Roma e il distanziare le inseguitrici, mentre Conte vuole chiudere i conti con il terzo scudetto il prima possibile e dedicarsi all’avventura europea dove ad attenderlo c’è il Lione. Si potrebbe profilare un match equilibrato con entrambe in rete, opzione, quella del Gol, offerta intorno all’1,70. In bocca al lupo.

Pos. Giocatore Gol Squadra 1 Carlos Tévez 18 Juventus 2 Ciro Immobile 17 Torino 3 Gonzalo Higuaín 14 Napoli 3 Giuseppe Rossi 14 Fiorentina 5 Luca Toni 13 Verona 5 Alberto Gilardino 13 Genoa 5 Rodrigo Palacio 13 Inter 8 Mario Balotelli 12 Milan 8 Domenico Berardi 12 Sassuolo 10 José Callejón 11 Napoli

Enzo Occhiuto

S

e non succederanno terremoti, il Milan stasera dovrebbe conquistare col Chievo di Corini un’altra salutare vittoria. I bioritmi, infatti, sono favorevoli ai rossoneri dal momento che al 6,09 dei ragazzi di Seedorf si contrappone un 6,01 dei gialloblu veronesi. Tre punti, quelli in palio, fondamentali per la risalita progressiva della classifica del Milan dopo i venti di guerra emersi qualche settimane fa per via di una serie di risultati negativi. Nelle file del vecchio Diavolo i bioritmi più positivi risultano quelli di Taarabt con un valore complessivo che si aggira attorno a 6,40 seguito a ruota da Balotelli con 6,39. Bene anche Muntari e Honda grazie a un bioritmo complessivo (intelletto, fisicità, emotività) attestato a

MUNTARI Muscoli, cuore, dinamismo, fisicità, proprio quello che mancava al centrocampo dei rossoneri. Non sarà un fuoriclasse ma ci mette, sempre, la faccia

TOP

accompagnato a breve distanza da Rigoni e Sardo con 6,28. Per quanto riguarda gli allenatori, Seedorf segna 6,11, Corini 6,09. Una piccola differenza che nella circostanza potrà variare non di poco in funzione delle mosse sul rettangolo di gioco dei due tecnici durante la partita a secondo del risultato acquisito.

FLOP

&

CONSTANT Non è nel suo momento migliore, fa dentro e fuori dalla panca e non è mai sereno, dando sempre un’impressione di inadeguatezza al ruolo da interpretare

di Aldo Colombo

31 GIORNATA

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/1 Juventus 81 30 26 3 1 67 20 47 2 Roma 67 29 20 7 2 56 15 41 3 Napoli 61 30 18 7 5 57 32 25 4 Fiorentina 51 30 15 6 9 49 33 16 5 Inter 48 30 12 12 6 47 31 16 6 Parma 47 29 12 11 6 47 34 13 7 Atalanta 43 30 13 4 13 35 39 -4 8 Lazio 42 30 11 9 10 37 38 -1 9 Sampdoria 40 30 11 7 12 40 43 -3 10 Verona 40 30 12 4 14 43 52 -9 11 Torino 39 30 10 9 11 43 39 4 12 Milan 39 30 10 9 11 44 43 1 13 Genoa 39 30 10 9 11 34 36 -2 14 Udinese 35 30 10 5 15 33 42 -9 15 Cagliari 32 30 7 11 12 28 39 -11 16 Chievo 27 30 7 6 17 26 43 -17 17 Bologna 26 30 5 11 14 24 46 -22 18 Livorno 24 30 6 6 18 32 56 -24 19 Sassuolo 21 30 5 6 19 29 59 -30 20 Catania 20 30 4 8 18 23 54 -31 Qualificazione diretta Champion Preliminari Champion Qualificazione Europa league Retrocesse

Marcatori

6,29. Per quanto riguarda Kakà, il valore bioritmico sfiora invece il 6,24. Bene anche Rami (6,31) In campo clivense il portiere Agazzi risulta con i bioritmi abbastanza preoccupanti, cioè attorno ai 6,07 contro quelli di Abbiati fermi a 6,18. Sempre nelle file del Chievo troviamo il bomber Paloschi con un buon 6,38

MIGLIOR ATTACCO

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 8 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

Squadra Gol fatti Juventus 67 Napoli 57 Roma 56 Fiorentina 49 Parma 47 Inter 47 Milan 44 Torino 43 Verona 43 Sampdoria 40 Lazio 37 Atalanta 35 Genoa 34 Udinese 33 Livorno 32 Sassuolo 29 Cagliari 28 Chievo 26 Bologna 24 Catania 23

MIGLIOR DIFESA

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 9 9 12 13 13 13 16 17 18 19 20

Squadra Gol subiti Roma 15 Juventus 20 Inter 31 Napoli 32 Fiorentina 33 Parma 34 Genoa 36 Lazio 38 Torin o 39 Atalanta 39 Cagliari 39 Udinese 42 Sampdoria 43 Milan 43 Chievo 43 Bologna 46 Verona 52 Catania 54 Livorno 56 Sassuolo 59

TURNO ODIERNO

Sabato 29 Marzo 18:00 Bologna-Atalanta Stadio Dall’Ara, Bologna 20:45 Milan-Chievo Stadio Giuseppe Meazza, Milano Domenica 30 Marzo 12:30 Sassuolo-Roma Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia 15:00 Torino-Cagliari Stadio Olimpico, Torino 15:00 Verona-Genoa Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 15:00 Lazio-Parma Stadio Olimpico, Roma 15:00 Sampdoria-Fiorentina Stadio Luigi Ferraris, Genova 20:45 Napoli-Juventus Stadio San Paolo, Napoli Lunedì 31 Marzo 19:00 Udinese-Catania Stadio Friuli, Udine 21:00 Livorno-Inter Stadio Armando Picchi, Livorno

PROSSIMO TURNO Chievo-Verona Inter-Bologna Lazio-Sampdoria Atalanta-Sassuolo Cagliari-Roma Fiorentina-Udinese Catania-Torino Parma-Napoli Juventus-Livorno Genoa-Milan


sabato 29 marzo 2014

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UN BUON MILAN IN RIPRESA DOPO FIRENZE Sandro Mazzola

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on l’Inter proprio non ci siamo. Dopo la sconfitta con l’Atalanta è arrivato il pareggio con l’Udinese, pareggio che pregiudica in parte l’assalto al quarto posto dove la Fiorentina, malgrado il kappaò interno col Milan, mantiene la stessa percentuale di possibilità per agganciare l’Europa League. Un vero peccato per i nerazzurri di

Mazzarri aver portato a casa un solo punto in due partite perché con un po’ più di attenzione ora la classifica le sorriderebbe alla grande. Lunedì sera a Livorno per l’Inter sarà molto dura considerando la situazione precaria degli avversari. Auguriamoci, nel frattempo, che la Sampdoria batta la Fiorentina, in modo da lasciare aperto uno spiraglio per la quarta piazza, al di la del risultato dell’Ardenza. Complimenti ai cugini per la vittoria di Firenze, tre punti fondamentali per la risalita della corrente dopo un

mese di sofferenze. Stasera col Chievo però il Milan non dovrà distrarsi perché la squadra di Corini, soprattutto col Bologna, ha dimostrato di essere in gran spolvero, in grado di colpire in qualsiasi momento l’avversario. Per il Milan, quelli col Chievo, sono sicuramente tre punti fondamentali per riaprire il discorso almeno in merito ai preliminari di Europa League. Sicuramente, ci sarà da divertirsi domani sera al San Paolo col match di cartello fra il Napoli e la Juventus. Per i bianconeri, a caccia di record, non sarà facile strappare un risultato positivo, anche perché i partenopei nel loro dna hanno la vittoria di fronte al loro pubblico. Ultimamente, è vero, visti i risultati col Porto e la Fiorentina, le cose non sono andate come avrebbe voluto Benitez ma stavolta l’occasione è buona per riscattare le recenti delusioni in Coppa e campionato. Tra l’altro i tre punti in palio per il Napoli sono molto importanti per provare a rimettersi in discussione con la Roma, anche se quest’ultima a Reggio Emilia col Sassuolo non dovrebbe avere problemi particolari per vincere.

LIVORNO-INTER, IL FUTURO PUÒ ATTENDERE i cugini Emanuele Tramacere

A

rchiviate le due gare casalinghe contro Atalanta e Udinese che qualche ferita hanno lasciato nel cuore dei tifosi nerazzurri, Walter Mazzarri è già tornato al lavoro per disegnare l’Inter che affronterà lunedì sera il Livorno. La voglia di centrare un piazzamento in Europa League, l’obbligo nei confronti della proprietà, soprattutto in ottica futura e le grandi manovre di mercato in vista della prossima stagione che non prescindono dalla qualificazione alle coppe europee, costringe l’Inter a non abbassare la guardia nonostante l’avversario possa essere alla portata. La terza uscita nell’ultima settimana quella che, storicamente, Mazzarri teme maggiormente dal punto di vista atletico in una serie di incontri ravvicinati. Ecco perché, se contro l’Udinese il tecnico di San Vincenzo ha scelto di riproporre l’undici titolare, sono tanti i dubbi di formazione che lo costringeranno ad attente valutazioni in sede di allenamento. Mateo Kovacic troverà finalmente ampio spazio dal primo minuto. L’ampio numero di diffidati soprattutto a centrocampo potrebbe far considerare all’allenatore un turnover scientifico. Soprattutto lungo gli esterni Danilo D’Ambrosio troverà spazio dal primo minuto essendo l’unico ad avere ampio margine nel computo dei cartellini gialli stagionali. Infine Walter Samuel troverà nuovamente spazio da titolare al centro della difesa. L’Inter si troverà davanti un Livorno agguerrito, alla disperata ricerca di punti salvezza. Ma soprattutto si troverà di fronte gran parte del proprio futuro o, per-

I nerazzurri non possono sbagliare se non vogliono perdere di vista l’Europa

lomeno, di quel patrimonio di giovani talenti che il presidente Thohir continua ad elogiare. Sì, perché a Livorno cinque ragazzi cresciuti nel vivaio nerazzurro si stanno mettendo in luce come ottimi prospetti futuri. A partire da Francesco Bardi, autore di uno sfortunato intervento nella gara di andata, ma che potrebbe portare l’Inter a considerare la cessione di Samir Handanovic al termine della stagione. Passando per Ibrahima Mbaye, uno degli

esterni che potrebbe rafforzare il reparto a costi contenuti, ad Alfred Duncan e Marco Benassi, fondamentali per la compilazione della lista Europa League, e infine per Ishak Belfodil, bocciato a San Siro e in cerca di riscatto in toscana. Una sfida tutt’altro che semplice con tanti retroscena in grado di modificare l’andamento di un’intera stagione. L’Europa è alla portata e il futuro dell’Inter, per una volta, non potrà far altro che attendere.

IL DESIDERATO DAL DIAVOLO l’ospite

Alessandra Caronni

la società rossonera disputando successivamente una gara contro il Piacenza. In quell’impegno segnò due gol che valsero la vittoria. Da qui, un amore

passato in prestito con diritto di riscatto di compartecipazione al Chievo, esordendo in gialloblu il successivo 18 settembre proprio contro una sua ex, il Parma.

Nel Chievo da tre stagioni, tra alti e bassi a causa degli infortuni che lo hanno visto giocare e segnare nonostante tutto con una buona regolarità, Alberto Paloschi ora entra tra gli obiettivi del Milan. Le sue performance non possono passare più sotto traccia. L’attaccante sarebbe la soluzione offensiva adatta per far giocare insieme Pazzini e Balotelli. La motivazione nota sul perché i due non possano essere in campo insieme (assenza di riserve di qualità in panchina)

Un innato fiuto del gol che ricorda il suo idolo, SuperPippo Inzaghi verrebbe così spazzata via da una terza punta poco ingombrante a livello di spogliatoio e di ingaggio (a differenza di Alessandro Matri, anche lui comunque cuore rossonero), di buona esperienza in Serie A, di buon comportamento caratteriale, di qualità e assolutamente futuribile.

Paloschi è un veterano. Troppo spesso però è stato considerato acerbo, immaturo, non abbastanza pronto e inadeguato. Il bomberino di Chiari potrebbe riprendersi il suo sogno, e anche il “suo” Milan, dopo quell’esordio indimenticabile e da record. Perché Paloschi alla corte del Diavolo ci è nato. Il primo ottobre del 2001, a Linate, sostenne un provino per

sviscerato e raramente dichiarato al club di Berlusconi. Dopo le parentesi al Parma e al Genoa, Paloschi l’8 agosto del 2011 è Chi è Alberto Paloschi Nato a Chiari il 4 gennaio ‘90, Alberto Paloschi è attaccante del Chievo. Nel 2008 è stato indicato dal quotidiano inglese The Sun come uno tra i più promettenti giovani calciatori europei. Ha iniziato a giocare come esterno di centrocampo. Ha fatto diversi provini all’Atalanta, ma nessuno di questi ha avuto esito positivo. È stato inoltre inserito tra i 23 convocati per la fase finale dell’Europeo Under-21 2013 in Israele dove ha disputato da titolare la terza ed ultima partita

della fase a gironi contro la Norvegia, pareggiata 1-1.

TORRES AL MILAN PER BALOTELLI mercato Luigi Sada

T

orres per Balotelli? Può essere. Il bomber spagnolo è stufo di fare panchina per far posto nei Blues a Eto’o, preferito da Mourinho, fin dal giorno del rientro dall’avventura con l’Anzj. Il camerunense, è vero, gioca e fa gol, però non per questo ‘El Nino’ deve essere messo in un angolo lasciandogli le briciole con qualche spezzone di partita a risultato acquisito. Per questo motivo Torres, a fine stagione,

A

i rriv

potrebbe dire addio al Chelsea scegliendo il Milan, dove ormai, da diversi anni, viene inseguito con poca fortuna. Balotelli, come si sa, indipendentemente dal gol messo a segno l’altro giorno alla Fiorentina che gli ha di poco fatto salire l’indice di gradimento, pare sia ai ferri corti col club rossonero e di conseguenza sarebbe ben felice di tornare in Inghilterra sedendosi alla corte di Mourinho, dove è atteso a braccia aperte. Ma attenzione perché a caccia di Torres non c’è solo il Milan. Ci sono anche i cugini dell’Inter con il presidente Thohir in primo piano annunciato nei prossimi giorni in Gran Bretagna per sbloccare Sa-

i l ie r a n r Gio

a gna e s Con

gnà dall’Arsenal e forse Wenger, probabile sostituto di Mazzarri a fine giugno. Il Milan, oltre che su Torres, ha messo le mani su Muriel, rilanciato da Guidolin a San Siro l’altra sera dopo giornate di panchina. L’attaccante friulano, afferma radiomercato, verrebbe a Milano grazie alla contropartita di Pazzini. In casa Real si parla del possibile arrivo di Hart dal City, sempre che quest’ultimo riesca ad avere Handanovic dall’Inter. Per i nerazzurri ci sono voci anche per Montoya e per l’udinese Widmer. Partisse Handonovic all’Inter arriverebbe il genoano Perin. Infine, Fiorentina sull’atalantino Bonaventura e Tottenham su Cassano.

ic do m

ilio

...dal mare solo il meglio!

Francesco Bardi, 22 anni, portiere del Livorno, ma di proprietà dell’Inter

via Mussi angolo Piero della Francesca, 20 Milano Info: tel. 023318253 pescheriamimmo@gmail.com


sabato 29 marzo 2014

STRATEGIE ROSSONERE Emanuele Tramacere

D

ata da cerchiare in rosso, o, meglio, settimana da tenere in grande considerazione. Ad Aprile in casa Milan si giocherà una partita che molto avrà da dire sull’immediato futuro della società di via Aldo Rossi. Una battaglia che si disputerà sulle scrivanie del Consiglio di Amministrazione straordinario che fra il 19 e il 26 di Aprile delineerà in via definitiva il nuovo assetto societario del club presieduto da Silvio Berlusconi. Da una parte si schiera la famiglia dell’ex Cavaliere con la figlia Barbara, il nuovo che avanza, che vuole rifondare la società rossonera e renderla più manageriale e appetibile a livello globale. Dall’altra parte della barricata si siederà Adriano Galliani, amministrato-

Ecco cosa cambia in casa Milan la prossima stagione E club, il numero di tesserati dagli attuali 30 a non più di 23 elementi. La politica degli ingaggi sarà rivisitata al 100% liberando il monte stipendi di contratti importanti oltre i 4 milioni di euro. CHI RIMANE – In pochi dell’attuale rosa hanno la certezza di una permanenza al termine della stagione. Abbiati rimarrà nel ruolo di secondo portiere per un altro anno. In difesa Bonera e Zapata, nonostante quest’ultimo non abbia convinto in questo campionato, sono certi della permanenza in squadra. A centrocampo e sugli esterni i soli Montolivo, De Jong, Kakà e De Sciglio possono considerarsi intoccabili mentre in attacco Pazzini ed El Shaarawy, con il secondo da considerarsi incedibile per via delle condizioni ancora incerte per il rientro in campo, saranno

rinnovati e, inoltre, non sarà rinnovata la fiducia a Constant, Muntari, Birsa, Saponara ed Essien. Capitolo a parte meritano il deludente Keisuke Honda e il mai domo Mario Balotelli. Entrambi i giocatori, a oggi, non hanno mercato e le rispettive scelte di marketing potrebbero convincere il Milan a trattenerli in squadra. Soprattutto per quanto riguarda SuperMario, tuttavia, la necessità di cambiare aria potrebbe portare il suo procuratore, Mino Raiola, alla ricerca di una pretendente europea in grado di rilanciarne la carriera anche, e soprattutto, in seguito al prossimo Mondiale in Brasile. COSA SERVE – Il Milan, come confermato anche dalla stessa Barbara Berlusconi, è alla ricerca di giovani talenti già pronti per una grande piazza ma non ancora

Sean Sogliano, d.s. del Verona, interessa al Milan re delegato del club, con i suoi 28 anni di carriera al fianco del club e dello stesso Berlusconi. In ballo non ci sarà soltanto la gestione amministrativa del club ma, soprattutto, la riforma del settore sportivo, con l’assunzione di un nuovo Direttore da affiancare a Galliani dopo l’addio di Ariedo Braida. I principali candidati restano Riccardo Bigon, attuale direttore sportivo del Napoli e Sean Sogliano, ds del Verona, entrambi, comunque, graditi anche allo stesso Galliani. Con l’assunzione di un nuovo uomo mercato, il Milan darà il via libera a una serie di tagli nella rosa che faranno scendere, complice la sempre più probabile esclusione dalle competizioni europee del

il punto di partenza per ripartire nella prossima stagione. CHI PARTE – Continuamente sotto la lente di ingrandimento dei tifosi e, soprattutto, sotto quella dei revisori dei conti rossoneri, Robinho e Mexes dovranno forzatamente lasciare il club rossonero. Il loro ingaggio, superiore ai 4 milioni di euro, sfora il tetto salariale previsto dalla nuova gestione societaria. Difficile, a meno di un finale di stagione ad altissimi livelli, che gli uomini mercato del club possano arrivare al riscatto (oneroso) di Taarabt, Rami, Poli e Silvestre. I contratti di Emanuelson (in scadenza, a fine stagione) e Abate (la cui scadenza è a giugno 2015) non saranno

affermati a livello mondiale. Investimenti importanti per giocatori datati, anche se a parametro zero, non saranno più accettati. In tre anni il club dovrà arrivare ad una gestione autofinanziata sul modello di Arsenal e Borussia Dortmund. Un difensore centrale, un terzino possibilmente sinistro, un centrocampista centrale di qualità e una seconda punta in grado di arrivare facilmente in doppia cifra sono i settori da rimpolpare e rinforzare in sede di mercato. Ecco perché nella prossima campagna acquisti serviranno idee, metodo e disciplina abbinate ad un grande lavoro di scouting. Il nuovo Milan è solo all’inizio.

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Aldo Colombo

così Lazzaro Seedorf è resuscitato anche lui e non si è gettato nell’Arno: in qualche angolo di qualche vangelo apocrifo stava scritto che all’improvviso… Mexes sarebbe diventato un goleador, che Balo sarebbe tornato il valore aggiunto della squadra e non di Facebook, che Honda non sarebbe più stato il bello addormentato nel bosco. Magie di un mercoledì night nel quale il Milan è sembrato finalmente UNA SQUADRA. Concetto banalissimo, direte voi, e invece fondamentale per una banda di calciatori che sembrava letteralmente allo sbaraglio e timorosa del nulla. In tutto ciò però, la complicità dei gigliati è sembrata quantomeno evidente: mamma mia che disastro questa Fiorentina d’inizio primavera: vuota, completamente vuota, priva di fisico e di idee, complici infortuni che avrebbero steso un toro. Out Gomez e out Pepito Rossi, ecco Matri al centro dell’attacco ed è stato un disastro, come se il centravanti non ci fosse oppure sbagliasse tutto quello che era lecito sbagliare. Dal centrocampo non è arrivata nessuna idea e così Abbiati è rimasto letteralmente in ferie. Il Milan comunque ha giocato, e questa è una notizia che farà piacere, magari non a Galliani che punta al risultato, ma al Presidentissimo sì: la quadratura del cerchio l’ha mostrata un modesto portatore d’acqua quale Muntari che invece, come spesso accade, si è mostrato utilissimo e ha garantito fisicità e verticalizzazioni, lasciando Honda e Taarabt ad occuparsi della fase di non possesso palla in modo equilibrato. Inoltre, tutti hanno lottato per tutti e per Clarence che, a detta

di molti, non aveva la squadra in pugno. Invece, almeno così sembra, nessuno ha voltato le spalle al trainer che si ritrova un filo più forte di prima. Ora, naturalmente, si tratta di proseguire il discorso e di non interromperlo più visto che alla fine del campionato non manca un’eternità e un eventuale passo falso non sarebbe giustamente più perdonato. Primo ostacolo il Chievo che, guarda caso, sembrava morto anche lui ed invece è resuscitato lui pure. Oddio, lo stesso discorso del Milan vale per i veronesi e cioè l’ostacolo Bologna si è rivelato molle più o meno quanto la Fiorentina. Spesso e volentieri però i ragazzi di Corini giocano meglio in trasferta e questo è un elemento da non sottovalutare: la caratura tecnica non è di quelle da disprezzare e Paloschi è un

ex col dente più che avvelenato. II giovane centravanti segna con una certa continuità, e al contrario di Matri per esempio, il fiuto del gol in questo momento è quotato a livello altissimo. Occhio quindi, perché un attacco molto abile nelle ripartenze potrebbe far male ad una difesa che deve ancora dimostrare di aver ottimizzato una sicurezza che ancora oggi si vede a sprazzi. Logico che il Milan del Prof. non debba aver paura di questo Chievo ma anche sottovalutarlo troppo sarebbe un errore: non bisogna sprecare il tesoretto positivo delle due trasferte con Lazio e Fiorentina, tesoretto fatto di un’autostima che finalmente è a freccia in su. Quella dell’allenatore, invece, sembra a freccia in giù. Ed è un fattore positivo anche questo, credetemi…

LA DONZELLETTA CHE VIEN DALLA CAMPAGNA gli ospiti

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Giovanni Labanca

Romani lo hanno chiamato “Clivius mantici!, la collina del buon bosco mistico, per la posizione assolutamente strategica come osservatorio militare. Questo è Chievo come allora, villaggio non fagocitato dalla vicina Verona, da cui tiene ben salde le distanze e ne rivendica la continua autonomia, nonostante le pressioni scaligere di allargare anche alla frazione il suo dominus. Conta, si potrebbe dire, più campane ben 9 in un sol campanile che abitanti, tremila, in tutto, oltre ad una ben famosa scuola di Musica per campanari. A parte i Romani e gli altri illustri ospiti che vi hanno soggiornato, compreso il terribile Federico Barbarossa, di questo soave lembo di buona terra del circondario scaligero pochi ne avevano conoscenza, fino a quando, nel 1929 venne approntata la prima squadra di calcio , arruolando baldi giovani dal ceppo rigorosamente di Chievo, squadra rifondata dopo il periodo bellico nel 1948. Questa simpatica compagine, passo dopo passo e senza preoccupazione superflua, risale tutti i gradini delle varie categorie fono a sbarcare, con tutto lo scampanio delle nove campane, sul tetto della serie A, grazie all’opera incredibilmente meritoria di un misterino sco-

nosciuto che risponde a Gigi Del Neri.Nasce, dunque, il mito di questo borgo, stona chiamarlo frazione, che, con orgogliosa determinazione, cresce come avversario temibile sul campo e ben presto soppianta l’Hellas che finisce la sua gloria nel pozzo senza fine della serie B. Arriva, addirittura, ai preliminari di Coppa dei Campioni e Coppa UEFA, per la gioia immensa del presidente Luca Campedelli. Questo giovane ed entusiasta imprenditore del Pandoro, assicurata una gestione economica sana e virtuosa, mette i suoi pupilli nella “ dolce” condizione di giocare sempre con tranquillità, alla pari degli altri, con l’arma del bel gioco che, un maestro pasticciere come il Gigino Del Neri sa conferire ai suoi uomini. Squadra serena è sinonimo si quadra tosta. Tosta come quella di questo pomeriggio a San Siro che, come una semplice donzelletta che vien dalla campagna, non per niente svampita, si pre-

senta al cospetto regale di un Diavolo infuriato, ma dal ventre molle per non essere affrontato e bucato. La donzella, infatti, come solida e fresca espressione di un territorio dove le polemiche non sono di casa e dove la passione e la gioia per il bel gioco rappresentato i segreti di un successo inaspettato, non dà dimostrazione di essere l’agnello sacrificale per squadre in crisi. Si presenta il Chievo alla Scala del calcio, sempre in attesa di bravi maestri suonatori, con bei punti in classifica, ma anche con brutte prestazioni nelle due ultime giocate di campionato e non debbono essere troppo sicuri nell’affrontare il Diavolo ,che sempre tale rimane , anche va raccogliendo magre figuracce di qua e di là. La missione, come direbbe subito qualcuno, sembra, anzi, pare impossibile, ma si gioca per questo, per vedere cosa succede , Se no, che gusto ci sarebbe? Vero, donzelletta sempiterna che vieni dalla campagna?


sabato 29 marzo 2014

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“AVANTI CON SEEDORF, E’ LA PERSONA GIUSTA PER IL RILANCIO DEL MILAN” Baresi il più grande di tutti, un simbolo dei valori in cui ha sempre creduto la società rossonera palla all’On Lara Comi europarlamentare Da quando è tifosa rossonera? “Ho sempre simpatizzato per il Milan, ma la mia è diventata una vera passione da quando ho iniziato a collaborare con il Presidente Berlusconi, al quale sono legata da una grande amicizia e stima”. Chi è stato per lei il più grande campione rossonero e perché? “Sicuramente il capitano di mille vittorie, Franco Baresi. Uomo che ha incarnato sia sportivamente che umanamente i valori che da sempre contraddistinguono la grande società rossonera”. Ci racconti un suo ricordo di come ha vissuto un momento speciale dei successi del Milan. “Il ricordo più emozionante è quello della finale di Atene del maggio 1994, quando il club rossonero vinse per 4 a 0 contro il fortissimo Barcellona. È stata per me la vittoria più sentita, in quanto è stata la prima a livello internazionale che ho potuto festeggiare da parlamentare di Forza Italia. Ricordo, infatti, di aver

visto la partita insieme ad altri allora parlamentari a Roma”. Recentemente è stato inaugurato un Milan Club presso la Regione Lombardia, a Palazzo Pirelli. Una scelta coraggiosa visti i tempi… “Sì. Ero presente all’inaugurazione ed è stata una giornata emozionante perché ho avuto la possibilità di conoscere personalmente il grande campione, Franco Baresi. La scelta di aprire un Milan Club, in un periodo in cui la squadra attraversa un momento non facile, è sicuramente un segnale di vicinanza e di attaccamento ai colori rossoneri da parte dei tifosi”. Milan in crisi, si cerca di capire. Qual è la sua idea? “Durante tutti gli anni della Presidenza Berlusconi il Milan ha raggiunto traguardi incredibili, vincendo sia in Italia che a livello internazionale e diventando il club più titolato al mondo. Credo che sia normale che all’interno di un ciclo così lungo e vittorioso ci possano essere degli anni di transizione senza successi. Noi tifosi milanisti siamo abituati bene, ma non si può sempre vincere!”. Maldini ha detto che non esiste un progetto, si guarda all’og-

a causa delle difficoltà e restrizioni economiche che ci vengono imposte dalla crisi che stiamo affrontando. Penso che la società rossonera, scegliendo in questi ultimi anni di porre grandissima attenzione al bilancio, stia po-

Il 4- 0 al Barcellona il ricordo più emozionante Valentina Aprea, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia

gi e non al domani. È vero? “Ritengo che questi siano anni di transizione e vadano affrontati con estrema cautela, soprattutto

TUTTO ESAURITO AL SAN PAOLO PER NAPOLI-JUVE campionato

Laura Tangari

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on lo scudetto già in tasca la Juventus domani sera scende in campo al San Paolo sfidando un Napoli forte e determinato rimessosi prontamente in carreggiata grazie al successo per 2-4 di mercoledì scorso del Massimino col Catania. Per i partenopei la sfida con la capolista non segna una svolta in classifica perché la Roma è troppo avanti in classifica e la Fiorentina è troppo indietro. Ma è un motivo di orgoglio per vedere fino a che punto Higuain e compagni sapranno contrapporsi alla Regina del campionato, tra l’altro sempre vincente malgrado qualche perplessità emersa nell’ultimo impegno giocato a

Torino col Parma dove i ducali hanno dovuto fare i conti con l’affrettata e quanto mai ingiusta espulsione di Amauri e un rigore grande come una casa negato sul finale di gara. Ma la Juventus ha vinto, sia pure fra mille polemiche. Ecco perché il match del San Paolo avrà un sapore tutto particolare non solo per il Napoli ma soprattutto per Pirlo e compagni attesi fra cinque giorni all’impegno di Europa League a Lione. Intanto a San Siro il Milan, ricaricato per i quattro preziosi punti conquistati nella doppia trasferta di Roma con la Lazio e di Firenze con la Viola, prova il bis col Chievo rilanciato dalla bella e tonda vittoria del Bentegodi col Bologna. C’è l’ex Paloschi, in gran spolvero, a mettere un po’ di ansia ai rossoneri ma Seedorf riuscirà a far ripetere la prestazione di Firenze ai suoi ragazzi ben difficilmente i veronesi riusciranno ad uscire con un ri-

nali al gioco ma solo parametri zero. Si spende male? “Sicuramente la società è stata più accorta nell’acquisto dei giocatori negli ultimi anni, evitando di spendere cifre folli che magari sarebbero state funzionali a vincere subito ma che non sarebbero state sopportabili economicamen-

sultato positivo da San Siro. Nel campionato dei giochi già fatti in vetta alla classifica con i tre posti che portano in Europa c’è anche una Roma che va a Reggio Emilia a sfidare un Sassuolo sempre più disperato battuto nell’ultima uscita casalinga da una Sampdoria sempre più cinica ricostruita a dovere da Sinisa Mjhailovic. Samp che riceverà a Marassi la Fiorentina in leggero declino alla pari di un forte Toro a caccia di punti all’Olimpico col Cagliari. Attenzione al Verona, dente avvelenato per la quattro sconfitte consecutive, che prova a scacciare la crisi al Benetegodi contro un Genoa sempre pià in palla che fa sognare alla grande i tifosi del Grifone. Oggi, anteprima di Milan-Chievo a Bologna l’Atalanta dei record proverà a centrare la sesta vittoria consecutiva ai danni dei petroniani in campo col morale sotto i tacchi dopo il kappaò di Verona col Chievo.

nendo le basi per una imminente rinascita. Sono sicura che i risultati non tarderanno ad arrivare, bisogna solo avere pazienza e fiducia nelle persone che fin qui hanno contribuito a rendere il Milan una della squadre più vincenti e famose nel mondo”. Altro capo di accusa, non si comprano giocatori funzio-

te nel lungo periodo. Si è comunque riusciti a portare a casa degli ottimi affari a delle cifre molto basse e si è iniziato un importante lavoro con il settore giovanile che ha permesso ad alcuni dei nostri ragazzi di giocare stabilmente in prima squadra, come De Sciglio. Non dimentichiamoci dell’importante vittoria della Primavera nel torneo di Viareggio, a dimostrazione che la società sta lavorando bene con i giovani, che saranno il nostro futuro!”. Balotelli è funzionale al gioco di squadra del Milan? “A me Balotelli piace tantissimo, è un grande campione con grandissime potenzialità ancora non del tutto espresse. Ritengo che i tifosi debbano avere pazienza e porre in lui maggiore fiducia. Sarà sicuramente uno dei protagonisti della rinascita e del-

amarcord

Il terzino sinistro del Milan, Kévin Constant, ha iniziato la sua avventura italiana nel Chievo. Il francese naturalizzato guineano e cresciuto nel Tolosa, è stato notato dai clivensi e tesserato in prestito per la stagione 20102011. Il suo esordio italiano è al San Paolo contro il Napoli, partita vinta 3-1, dove confeziona l’assist vincente per Pellissier. Il suo primo gol in maglia gialloblu è contro il Bologna, firma la rete dell’1-0, an c h e questa partita è vinta da Constant e compagni per 2-0. Con il Chievo, che nel 2011 ha riscattato completamente il giocatore dallo Châteauroux, ha disputato 32 partite e segnato solo 2 gol. Dopo una parentesi al genoa, l’attaccante approda al Milan, 20 giugno 2012, in prestito con diritto di riscatto. Il guineano con la maglia rossonera numero 21 è sceso in campo in 38 partite. Nel gennaio 2013 il Milan acquista il 50% del suo cartellino e il 27 luglio seguente lo riscatta definitivamente.

Anche il sudamericano Mario Alberto Yepes Díaz approda al Chievo per la sua prima esperienza italiana. Nell’agosto del 2008, dopo la conquista della Coppa di Francia nel 2006 e la Coppa di Lega francese nel 2008 con il Paris Saint-Germain, il colombiano firma un contratto annuale, successivamente rinnovato ancora per una stagione, con i clivensi. L’esordio in Serie A risale al 21 settembre 2008 al Ferraris contro la Sampdoria e segna anche la sua prima rete italiana, il punteggio finale sarà 1-1. Nei due anni con la squadra veronese è sceso in campo per 61 partite e segnato 1 gol. Dal 2010 al 2013 Yepes indosserà la maglia rossonera, con il Milan vincerà il suo primo scudetto oltre alla Supercoppa italiana. Il primo gol in rossonero porta la data del 23 ottobre 2011. Con il Milan giocherà 38 partite e andrà a segno una sola volta.

la sfida dell’andata ha visto soccombere i partenopei

le prossima vittorie del Milan”. Cambiare Allegri con Seedorf è stata una scelta giusta? “Preferisco non entrare nel merito delle scelte della società, che fino ad ora ha sempre dimostrato di saper fare la scelta giusta. Allegri ci ha fatto vincere uno scudetto e ha avuto la bravura di guidare la squadra ottimamente in momenti un po’ difficili non solo per il Milan, ma per tutto il calcio italiano. Seedorf è stato un grandissimo protagonista delle recenti vittorie rossonere e ha un grande carattere e carisma. Ritengo che sia la persona giusta per portare avanti il progetto Milan e farci gioire nuovamente”. Ma perché Donadoni, che sta facendo benissimo al Parma, non è stato preso in considerazione come scelta per la panchina? “Questa è una domanda cui non posso rispondere. Donadoni sta facendo sicuramente benissimo a Parma, ma se la società ha scelto di puntare su Clarence avrà sicuramente le sue buone ragioni. Invito i tifosi a sostenere la squadra sempre, soprattutto nei momenti di difficoltà, come da sempre ci insegna il nostro Presidente, al quale auguro, insieme a tutti i tifosi, di festeggiare il prima possibile nuovi trionfi. Forza Milan!”.


sabato 29 marzo 2014

Mio fratello è catanese

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i club Giovanni Labanca

MILAN CLUB CAPISTRELLO

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apistrllo, 6 mila abitanti, si trova nel cuore dell’Abruzzo in provincia dell’Aquila, nella parte nord della Valle Roveto, a circa 100 km ad est di Roma e circa 110 km ad ovest di Pescara. Si raggiunge facilmente tramite l’autostrada A25 ToranoPescara - uscita casello di Avezzano (da cui dista circa 7 km) e la S.P. n° 82 a scorrimento veloce del Liri, Avezzano-Sora (da cui dista circa 40 km). Con il treno si può utilizzare la linea ferroviaria Avezzano-SoraRoccasecca. E dopo queste utili indicazioni a carattere locale, andiamo a conoscere la Capistrello sportiva e del tifo. La maggioranza dei ragazzi segue il calcio ed il tifo è equamente suddiviso tra gli storici rivali di sempre. Il vantaggio va ai milanisti che hanno fondato un Milan Club, come punto di arrivo ed allo stesso tempo anche di partenza. Il presidente Paolino Angelini lo presiede e sorregge molto bene da sempre, con passione e competenza e le sue intenzioni, come quelle degli altri componenti del direttivo viaggiano sullo stesso binario. “Certo, ci dice in una fredda giornata abruzzese, le cose non vanno troppo bene per noi, l’entusiasmo e sempre quello, ma quando ti vengono meno certi

principi e certezze, cominci a vacillare paurosamente. Scontiamo l’operazione Seedorf come una delle più sciagurate operazioni di mercato, condotta in modo approssimato e maldestro dalla figlia Barbare del Cavalier e portata avanti anche contro lo stesso Galliani. Ha rovinato tutto e si vedono le conseguenze. La cosa che colpisce tutti noi, più di ogni altra, è l’assenza totale di Berlusconi, proprio come se la cosa non lo riguardasse. E noi non ci stiamo nel modo più assoluto” I commenti raccolti nel Club non si discostano molto da quello del loro presidente e sanno ancora più di rabbia. A parte queste note stonate, ci preme mettere ben in risalto la vita del club,

Intitolato a Paolo Maldini. Si fa ogni cosa, nel campo sportivo e sociale. Si segue la squadra e questo comporta non pochi sacrifici. Nel corso della loro storia , a parte le cene sociali e ripetitive, due sono stati gli avvenimenti che maggiormente hanno “scosso” l’ambiente: la visita di Ganz e quella della Coppa Champions, portata Da Nuccia Malvestiti, la Vestale dell’AIMC. I propositi dei soci sono improntati sulla realtà dei fatti e vogliono, da uomini saggi, aspettare che la piena passi ed il giungo ritorni diritto a percepire nuove sensazioni di rinascita e rivalsa. In conclusione, il Milan è avvertito: basta fesserie e più impegno, ma di quello vero.

’Italia pallonara ha tra le sue infinite peculiarità anche i derby. Derby è la definizione di uso giornalistico di una partita di calcio giocata tra due squadre della stessa città, ma noi come spesso ci capita di fare, abbiamo esteso il derby anche ad altro, per estensione il termine derby indica un incontro molto sentito fra squadre con accese rivalità agonistiche. Nella storia dei derby, ne rammento uno del passato tra Napoli e Avellino con l’ arbitrio D’Elia di Salerno , chissà quel giorno, se i due guardalinee erano rispettivamente di Caserta e Benevento, sarebbe stata la giusta chiosa di un evento eccezionale. Certo in giro per il mondo ce ne è tante di partita di campanile, anche importanti come ad esempio El Clásico Barcelona-Real Madrid. Ma da noi c’è l’apoteosi: Derby d’Italia: Inter - Juventus. Quello del Nord Italia: Juventus – Milan; della Madonnina: Inter - Milan ; di Roma: Lazio – Roma; della Mole: Torino - Juventus; della Lanterna: GenoaSampdoria; della Scala: Hellas Verona - Chievo Verona; della Via Emilia: Bologna - Parma;di Puglia: Bari - Lecce; di Sicilia: Palermo - Catania; di Toscana: Fiorentina – Livorno; del Sole o Derby del Sud: Napoli Roma; dello Stretto: Messina - Reggina; delle Isole: Cagliari - Palermo e poi quelli che oggi si definiscono derby delle Due Sicilie come quelli tra Napoli e Palermo o Napoli e Catania. Ieri 26 marzo 2014 si è consumato uno dei derby tra due squadra delle Due Sicilie anche detto: derby dei vulcani, al Massimino di Catania , partita quasi drammatica per le due compagini, una in lotta per

raggiungere la Champions League l’altra disperatamente in cerca di punti salvezza; per chi è legato come me all’idea identitaria delle Due Sicilie, ha di certo sofferto molto per questo incontro, perché da qualche anno il senso di appartenenza ad un territorio e alla storia gloriosa che fu, quella della gente del sud italico, valica talvolta anche la realtà periferica del tifo. Il Napoli doveva vincere per non perdere terreno nei confronti della Roma ed evitare di far avvicinare troppo la Fiorentina che ambisce a scalzarlo e prenderne la posizione di terzo in classifica per la questione Champions; abbiamo vinto ma mi sono sentito e con me molti altri come una sorte diConte Ugolino. Mi auguro che il Catania rimanga in Serie A e non retroceda a causa nostra; mi rincresce però e che la mia squadra del cuore abbia

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giù al nord Fiore Marro concesso punti a tutte e tre le avversarie dirette dei rosso - azzurri siciliani purtroppo. Sono certo che nessun vero tifoso del Napoli ha gioito fino in fondo per la vittoria azzurra contro i fratelli etnei. Chi è stato in Sicilia in occasione del incontro ha assistito ad un “terzo tempo” che è stata una cartolina del “bello calcio”; i canti, gli abbracci tra le due tifoserie, le bandiere delle due squadre che sventolavano all’unisono è stato un epilogo stupendo di una riscoperta fratellanza che va oltre il mondo del calcio e che riporta finalmente un messaggio che sia di monito a tutto il cosmo terronico, noi del sud siamo tutti figli di una sola Patria come hanno dimostrato ieri catanesi e napoletani, fratelli duosiciliani all’ombra dei vulcani! Mio fratello è catanese.

le due sicilie, Catania e Napoli


PSG COL CHELSEA E BAYERN CON LO UNITED

sabato 29 marzo 2014

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champions Luigi Sada

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orna la Champions con Mourinho contro Ibra mercoledì sera 2 aprile al Parco dei Principi nel match fra il Psg e il Chelsea che regalerà alla vincente una piccola percentuale per il passaggio del turno. Londinesi e parigini, in considerazione della loro potenza d’urto e dell’attuale smagliante stato di forma, avrebbero potuto tranquillamente incrociare le armi nella finalissima di Lisbona del prossimo maggio

ma, ironia della sorte, anzi del sorteggio, sono state messe una contro l’altra con la benedizione di Pep Guardiola e Carletto Ancelotti in campo rispettivamente contro lo sgangherato Manchester United (punito con un secco 3-0 dal City nel recupero di Premier dello scorso martedì) e quel Borussia Dortmund di Klopp che sembra la fotocopia sbiadita dello scorso anno quando arrivò in finale affrontando Robben e compagni senza problemi particolari, pur perdendo la sfida. Mourinho in questa occasione avrebbe sicuramente preferito evitare il Psg, non tanto per la presenza di Ibra, quanto per la carica agonistica e la classe in-

il Chelsea deve vedersela con Ibra e compagni

dividuale del collettivo di Blanc messa in luce in questa sua straordinaria stagione che lo vede ormai proiettato alla conquista del titolo di campione di Francia. La gara del Parco dei Principi si disputerà in concomitanza con l’altra sfida del Bernabeu dove il Real Madrid ospiterà i tedeschi del Borussia Dortmund, altalenanti, come già sottolineato, in campionato ma pur sempre pronti al colpo vincente in Champions. Le ultime notizie provenienti dalla Bundesliga, infatti, non sono molto esaltanti per i vice campioni d’Europa distanziati in classifica, in compagnia dello Schalke 04, di ventisei punti dal Bayern Monaco, tra l’altro laureatosi qualche giorno fa campione di Germania con sette turni di anticipo grazie allo 0-3 inflitto martedì a Berlino all’Herta. Tutto da seguire invece l’inedito derby spagnolo fra il Barca e l’Atletico Madrid, con i Colchoneros pronti a fare uno sgambetto a Messi e compagni. I Blaugrana però arrivano dal successo nel Clasico vinto per 3-4 col Real Madrid, il che ha fatto nuovamente aprire gli occhi a Pablo Simeone gongolante ancora per la doppia vittoria sul Milan negli ottavi di finale.

UN GIORNO DA LIONE PER I FRANCESI, CON LA JUVENTUS europa league Severa Bisceglia

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opo Napoli la Juventus si rituffa in Europa League affrontando giovedì sera in terra francese il Lione, arrivato ai quarti di finale dopo aver eliminato negli ottavi il Viktoria Plzen, vecchia conoscenza del calcio italiano e del Milan, con scarsa fortuna, un paio di stagioni fa. Una sfida inedita in questa Europa 2 per i bianconeri di Conte dopo l’avventura in Champions col Galatasaray e con i transalpini abituati, pure loro, alle platee ad alto livello grazie al filotto di titoli vinti in Ligue 1 nel recente passato. La Juventus dovrà tenere d’occhio soprattutto Gomis, un peperino capace di trasformare in oro in qualsiasi momento anche le occasioni più complicate e difficili create in area avversaria. Per la Vecchia Signora, ovviamente, l’obbiettivo è passare il turno in modo da gettare le basi per la finalissima dello Juventus Stadium in programma il prossimo maggio. Le altre partite dei quarti vedranno invece impegnate

severamente il Porto, che ospiterà il Siviglia dopo aver tolto di mezzo il Napoli grazie al pareggio del San Paolo e al successo dell’andata in Portogallo, e il Valencia quest’ultima chiamata sul campo di Basilea a ribadire la propria superiorità messa in luce nelle gare di qualificazione. Gli spagnoli faranno comunque bene a tenere in considerazione gli svizzeri perché gli avversari di turno sono stati capaci di espugnare Salisburgo giocando in inferiorità numerica per oltre settanta minuti. Tra l’altro il Salisburgo veniva da una serie incredibile di vittorie fra le quali

spicca il doppio successo conseguito con l’Ajax, che naturalmente non è l’ultimo arrivato in campo internazionale. Ebbene, il Basilea ha fatto fuori gli austriaci con una partita perfetta, interrompendo la marcia trionfale del Salisburgo, oltretutto, vincitore della Bundeliga austriaca con oltre venti punti di vantaggio sulla seconda classificata. Attenzione anche al Benfica, la squadra di Jesus nel match di andata dovrà vedersela con gli olandesi dell’Az Alkmar, lanciatissimi e decisi a vendicare l’eliminazione dei cugini dell’Ajax per opera del già citato Salisburgo.

PRIMAVERA, IL MILAN OSPITA IL BRESCIA BAYERN CAMPIONISSIMO primavera

Daniel Rizzo

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a squadra di Pippo Inzaghi, dopo il rinvio del derby con l’Inter, è pronta a riprendere il cammino in campionato con l’obiettivo di raggiungere le capoliste Atalanta e Chievo, distanti 8 punti (i rossoneri, però, devono recuperare ancora due gare). In settimana, però, in casa Milan è arrivata una notizia poco rassicurante: L’attaccante Di Molfetta, già infortunatosi durante gli ottavi di finale della Viareggio Cup contro il Rijeka, si è nuovamente infortunato al flessore della coscia destra e dovrà rimanere fuori per circa sei settimane. L’obiettivo è almeno di recuperarlo in vista delle Final Eight. Infortuni a parte, la truppa rossonera fisicamente sta bene, e dopo le fatiche della Viareggio Cup e Youth League, può concentrarsi esclusivamente sul campionato, il cui obiettivo primario è quello di raggiungere almeno il secondo posto in classifica, il quale garantirebbe l’accesso diretto alle finali scudetto. Se così non fosse, la squadra allenata di Inzaghi sarà costretta a passare per i playoff, una fatica che l’ambiente rossonero spera di evitare. I baby rossoneri, sabato pomeriggio alle 15.00, saranno di scena allo stadio Vismara contro i pari età del Brescia. Le rondinelle nella gara d’andata misero in serie difficoltà i rossoneri, vincendo in rimonta per 3-2. Il

L’Inter cerca il riscatto

Con sette turni di anticipo con l’Hellas Verona estero

Brescia, inoltre, è in piena corsa per un posto nei playoff, per cui la concentrazione degli Inzaghiboys dovrà essere altissima. Sfida particolare soprattutto per l’ex di turno, il portiere Gori, il quale di recente ha giocato il secondo tempo dell’amichevole disputata a Ostia dell’Italia Under 18 contro l’Ungheria. Gara non facile anche per i nerazzurri di Cerrone, la cui posizione in classifica lascia poche speranza all’accesso diretto alle Final Eight. La truppa nerazzurra, ora, dovrà

difendere la propria posizione in classifica che in questo momento gli permetterebbe di disputare i playoff. Sabato, inoltre, l’Inter dovrà affrontare fuori casa l’Hellas Verona, squadra che punta fortemente ad entrare nella fase finale. Intanto, C’è un’auto-candidatura per la prima squadra da parte di un giovane ragazzo della Primavera di Salvatore Cerrone: è il romeno George Puscas che vanta già qualche convocazione in prima squadra durante questa stagione.

George Puscas, talento nerazzurro

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Luigi Sada

l Bayern come la Juve. Anzi, meglio. I tedeschi di Pep Guardiola, infatti, hanno già messo il timbro sulla Bundesliga conquistando matematicamente il titolo di campioni di Germania con sette turni di anticipo, il che fa a loro onore indipendentemente dai risultati (da record) della Vecchia Signora nel campionato italiano. Da oggi in poi per Robben e compagni il torneo si trasforma in una passerella con il Borussia Dortmunt e lo Schalke 04 a darsi battaglia per un prestigioso secondo posto che porta direttamente in Europa assieme alla terza qualificata. I gol dei panzer di Guardiola non lasciano dubbi sulla loro importanza, anche se nell’ultima uscita, quella di Berlino, contro l’Herta non hanno portato la firma di Ribery e Muller. La quarta forza della Bundesliga è il Leverkusen che si è comunque perso per strada capitolando fra le mura amiche nelle ultime partite giocate con Mainz e Friburgo. Lotta accesa nei piani bassi fra il blasonato Stoccarda, vincitore sei anni fa del campionato, e l’Eintracht Braunschweig fanalino di coda. In Francia, altro torneo dove sembra ormai tutto deciso, con il Psg scatenato alla ricerca di record da scrivere nella storia.

Ibra è il capocannoniere in assoluto mentre il Monaco di Ranieri non riesce a tenere il ritmo della capolista bloccato dalla terza forza della Ligue 1 Lille sul terreno di casa del Saint Louis. Nei bassifondi della graduatoria sembra orami spaccio l’Ajaccio malgrado qualche colpo di coda. Bene il Nizza, male il Marsiglia nuovamente finito a gambe all’aria al Velodrome sotto i colpi del Rennes. Molto più equilibrati gli altri campionati, cominciando da quello spagnolo dove tre squadre, il Real Madrid, l’Atletico Madrid e il Barcellona, stanno sottobraccio tutte e tre in un solo punto, grazie anche alla vittoria per 3-4 dei catalani di Tata Martino al Bernabeu nel “Clasico” giocato domenica scorsa con le Merengues di Ancelotti. Intanto a inizio settimana il Real cade a

Siviglia sotto due bombe di Bacca, mentre l’Atletico con Costa, battendo il Granada, torna al comanndo della classifica. In coda sembra ormai spacciato il Betis Siviglia che nel derby d’Europa League, nel tentativo di riscattarsi, ha gettato alle ortiche il passaggio del turno sbagliando due calci di rigore nell’extra time giocato con i cugini del Siviglia. Stesso discorso o quasi in Premier League dove il Chelsea sta disperatamente respingendo gli attacchi del City di Pellegrini andato a segno con un significativo 0-3 allo United nel recupero di martedì. Bene, anzi, benissimo, infine, il Liverpool, secondo in classifica, trascinato da un grande Suarez che vuol fare le scarpe a Mourinho, lancia il guanto di sfida al Chelsea. Domani in onda Arsenal- City.


PESARO PRIMA DEL GRAN FINALE ODORE DI PIOGGIA A SEPANG sabato 29 marzo 2014

basket Beppe Vigani

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ella decima giornata di ritorno, l’EA7 affronta la Scavolini Pesaro, negli anni Novanta una delle squadre più forti d’Italia. Una nobile decaduta la squadra marchigiana, che in quegli anni faceva masticare pane duro all’Olimpia dei Meneghin, D’Antoni, McAdoo e compagnia cantante. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel periodo e tante cose sono passate. Milano, ad esempio, ha vinto solo un campionato (1996) e più niente. Pesaro non vince nulla dal 1991-92

Non un impegno probante Secondo appuntamento Mondiale

ma l’Euroleague logora (Coppa Italia) e il digiuno appare ancora lontano dal terminare. Tornando al presente, l’Olimpia ha nell’ultimo turno ha sbancato il parquet di Montegranaro 8876, approfittando così delle battute d’arresto contemporanee di Brindisi e Cantù e allungando in classifica a +6, mentre gli adriatici sono dovuti soccombere 9685. In classifica piove bagnato per la squadra di Sandro Dell’Agnello, che è ultima in classifica. Le possibilità dei marchigiani sono ridotte al lumicino: bisogna solo capire quante energie hanno perso le scarpette rosse foto di Savino Paolella 2014

Bruno Cerella, con la sua difesa L’EA7 va lontano

nella trasferta di ieri a Istambul contro il Fenerbahçe, nel terzultimo appuntamento delle Top 16 di Euroleague. Perry Petty è il playmaker arrivato a gennaio per salvare la squadra da una retrocessione che sembra sicura. Nulla di trascendentale, poiché il suo 42.3% da due e il 27.3 da tre, nonostante la buona visione di gioco (3.3 assist a partita) e la buona presenza sotto canestro (4.9 di media) nelle 8 partite giocate inducano a pensare che si tratta di un ottimo giocatore. Elston Turner è una gurdia, che ha una buona visione, sa portare palla e tira col 48% da due e 31.6% da tre. Non è un fenomeno, ma a rimbalzo (2.7) e a smazzare assist (2.4) non è proprio uno sprovveduto. Altro giocatore arrivato in corsa è Ravern Johnson, guardia di 25 anni, che ha buone mani (50% da due e 36.8% da tre), fa sentire il suo apporto in difesa. Marc Trasolini è l’ala forte che ha Dell’Agnello: il giocatore nato a Vancouver, ma con passaporto italiano, 24 anni fa fisicamente è un armadio che si fa rispettare e che al tiro non è per nulla mano (55.8 da due), mentre da tre non è lontano dal 30%. La sua stazza gli fa catturare anche 6.6 rimbalzi a partita. Il centro è sicuramente uno dei più spettacolari in campionato: O. D. Anosike, che viaggia a una media di 12.4 rimbalzi a partita. Bene anche al tiro da due (oltre il 60%, soprattutto frutto dei secondi tiri della squadra). E’ giusto sottolineare la presenza di Andrea Pecile, esperienza da vendere, pupillo di Tanjevic agli Europei del 2001. Ha comunque il 50.7% al tiro da due e i suoi 2 rimbalzi a partita li cattura.

BUONA LA PRIMA moto gp

M

Marjlja Bisceglia

eglio non poteva partire questo mondiale. Marc Marquez, per quei pochi diffidenti, ha ribadito il suo potere e Valentino Rossi ha urlato a gran voce che come pilota non è finito. La gara in Qatar ha soddisfatto soprattutto i piloti e i Team italiani. Il ritorno delle Ducati, unitamente al secondo posto del Dottore, fa notizia. Partiamo dall’esultanza dello spagnolo campione del mondo in carica nonché vincitore del primo appuntamento della stagione: “Il segreto del mio successo? La spensieratezza, la voglia e la positività. Non pensavo di vincere già alla prima gara, al massimo speravo in un podio, ma abbiamo iniziato molto bene quest’anno e speriamo di continuare così. Rispetto alla passata stagione, ora ho maggiore pressione mentre nel 2013 l’ho avvertita solo nelle ultime gare e quando tutto ormai dipendeva solo da me”. Lo spagnolo sembra già navigato nel gestire la tensione: “Se la gente fa pressione su di me, significa

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Il Texas attende che si aspetta da me grandi cose e che posso ottenerle”. Non ha dubbi neppure si quali sono i possibili rivali in questo mondiale appena iniziato.: “I rivali da tenere a bada sono Lorenzo e Pedrosa, ma non escludo Valentino Rossi che ha fatto benissimo in Qatar. Lui è una persona speciale, un grandissimo appassionato delle due ruote. Già al primo mondiale conosceva il mio nome. Mi piace molto sia come persona che come pilota”. Non meno entusiasmo accampa ai box Ducati, uno su titti: Andrea

Iannone nonostante la dodicesima posizione che ha fruttato comunque quattro punti: “Sono molto contento, ho raggiunto il mio obiettivo stabilito per la prima gara della stagione. Ho lottato tutta la gara con gli avversari finendo in dodicesima posizione. L’ultimo giro purtroppo mi è saltata una marcia e Aoyama mi ha superato. Sono contento di aver fatto quattro punti. Ora continueremo a lavorare per migliorare”. Ora tutta l’attenzione è al Gran Premio del Texas, dove sono attese delle conferme.

F1 Debora Cheli

L

a gara prenderà il via domani mattina alle 10 ora italiana e mai come quest’anno l’esito del Gp della Malesia appare incerto. Senza dimenticare che per la mattinata è prevista la pioggia, per questa ragione Pirelli ha deciso che si correrà con gomme intermedie e dure. Difficile azzardare previsioni, anche se le favorite restano le due Mercedes

Button, vincitore nel 2009, e Magnussen, entrambi sul podio a Melbourne (dopo la squalifica di Ricciardo). La giovane matricola in particolare ha incantato gli appassionati arrivando secondo in occasione della sua gara d’esordio in F1, unico danese nella storia di questo sport a salire sul podio. L’attenzione è puntata anche sulle Williams, specialmente dopo il quinto posto di Bottas a Melbourne. I piloti in attività che hanno vinto di più in Malesia sono Alonso e Vettel, veri esperti del circuito con tre successi ciascuno. Se il quattro volte campione del mondo, che

to secondo alle spalle di Vettel. Complessivamente, la Ferrari è la squadra che ha vinto di più in Malesia, con ben 6 vittorie, mentre la Red Bull è a quota tre. Il circuito di Sepang si trova a pochi chilometri da Kuala Lumpur ed è il primo disegnato da Hermann Tilke, l’architetto che ha messo la firma sui nuovi tracciati del Mondiale. Lungo 5,543 km, è composto da 15 curve e due lunghi rettilinei dove è concesso l’utilizzo del DRS. I punti dove è più semplice effettuare un sorpasso sono la curva 1, abbastanza larga da permettere diverse traiettorie, e l’ultima curva, un Il circuito di Kuala Lumpur

di Hamilton e Rosberg, benché i due piloti non abbiano mai vinto qui. L’ inglese in particolare ha voglia di rifarsi dopo il ritiro in Australia: partito in pole position, Lewis ha potuto fare solo qualche giro sul tracciato australiano prima di rientrare mestamente ai box a causa di un guasto. A oggi, le monoposto della scuderia tedesca sono le più veloci dello schieramento, ma nemmeno gli altri team che montano un motore dell’omonima casa sono da sottovalutare. In lizza per un posto di primo piano ci sono anche le due McLaren di

qui ha vinto anche la scorsa stagione, ha sempre trionfato con la Red Bull, lo spagnolo è arrivato primo a bordo di tre vetture diverse: con la Renault nel 2005, con la McLaren due anni dopo ed infine con la Ferrari nel 2012. Ora che la scuderia austriaca è in difficoltà, l’asturiano potrebbe approfittarne, fermo restando l’affidabilità e la velocità della sua F14 T, ancora tutta da verificare. Alonso però dovrà guardarsi alle spalle, perché anche Raikkonen è già salito sul gradino più alto del podio qui e per due volte. Nel 2013 il finlandese era arriva-

tornante che porta al rettilineo principale. Massima concentrazione da parte del pilota sul passaggio dalla curva 7 alla 8, un tratto particolarmente insidioso specialmente in caso di asfalto bagnato. Per quanto riguarda le monoposto l’attenzione verrà posta sul motore e i freni, costantemente sotto pressione per i drastici cambi di passo. Particolarmente insidiosi i quattro tornanti che compongono la pista, mentre le alte temperature tipiche di questa zona possono degradare gli pneumatici anzitempo.

Calendario 2014 FORMULA 1

Data Granpremio Circuito 16/03/2014 Australia Melbourne 30/03/2014 Malesia Kuala Lumpur 06/04/2014 Bahrain Sakhir 20/04/2014 Cina Shangai 11/05/2014 Spagna Catalunya 25/05/2014 Monaco Monte Carlo 08/06/2014 Canada Montreal 22/06/2014 Austria Spielberg 06/07/2014 Inghilterra Silverstone 20/07/2014 Germania Hockenheim 27/07/2014 Ungheria Hungaroring 24/08/2014 Belgio Spa - Francorchamps 07/09/2014 Italia Monza 21/09/2014 Singapore Singapore Grand Prix 05/10/2014 Giappone Suzuka 12/10/2014 Russia Sochi 02/11/2014 Stati Uniti Austin 09/11/2014 Brasile San Paolo 23/11/2014 Abu Dhabi Yas Marina

Calendario 2014 moto MOTO GP Data Granpremio Circuito 23/03/2014 Qatar Losail 13/04/2014 USA Austin 27/04/2014 Argentina Termas de Rio Hondo 04/05/2014 Spagna Jerez 18/05/2014 Francia Le Mans 01/06/2014 Italia Mugello 15/06/2014 Spagna Catalogna 28/06/2014 Olanda Assen 13/07/2014 Germania Sachsenring 10/08/2014 USA Indianapolis 17/08/2014 Rep. Ceca Brno 31/08/2014 Gran Bretagna Silverstone 14/09/2014 San Marino Misano 28/09/2014 Spagna Aragona 12/10/2014 Giappone Motegi 19/10/2014 Australia Phillip Island 26/10/2014 Malesia Sepang 09/11/2014 Spagna Communita Valenciana


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rugby Toni Morandi

sabato 29 marzo 2014

ESAME PARABIAGO STORICO INCONTRO A ROMA FRA OBAMA E RENZI

RGM è alle prese anche con il Rugby nei Parchi

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a volata finale del campionato di Serie B per Rugby Grande Milano è una finestra aperta sul futuro. Il gruppo si è ritrovato venerdì sera per una cena che è un patto per consolidare il gruppo nato quest’anno e proiettarsi con ambizione sulla nuova stagione, mentre la società continuerà ad attrezzarsi, per costruire quei fondamentali che dovrebbero permettere alla squadra di esprimersi al massimo del suo potenziale: “E’ importante in un club come il nostro - afferma il direttore sportivo Antonio Raimondi - che i giocatori siano convinti e motivati per fare il salto di qualità. Noi con un gruppo come quello che abbiamo iniziato a creare quest’anno, siamo doppiamente motivati e abbiamo un dovere morale di fare le cose al meglio per i giocatori. E’ lo spirito con cui stiamo già pen-

sando alla prossima stagione, cercando di correggere quegli errori che abbiamo fatto in fase di impostazione lo scorso anno. Sono convinto che siamo un bel gruppo con giovani molto interessanti che spingono anche dal basso”. Inizia un ciclo di tre partite, prima della pausa di Pasqua, che dovrà dare una nuova valutazione dell’avanzamento lavori di RGM: “Domenica prossima saremo a Parabiago che ci attende per vendicarsi della sconfitta che gli abbiamo inflitto nella gara di andata. Inoltre da loro ci sono molti nostri ex giocatori che saranno molto motivati. Poi avremo Rovato in casa e quindi andremo a far visita a Lumezzane, primo in classifica che abbiamo battuto all’andata. L’obiettivo per noi è dimostrare di essere vicino ai migliori, perché dobbiamo pensare davvero al futuro.

Domenica il match di Parabiago sarà davvero difficile, principalmente perché loro ci conoscono bene e hanno il contributo di chi ha giocato con noi per tanti anni e conoscono molto del nostro modo di giocare e delle nostre debolezze. All’andata per noi è stata la partita della svolta di questa stagione”. Futuro che per Rugby Grande Milano significa anche Rugby nei Parchi: “Riporteremo la palla ovale nei parchi cittadini, come abbiamo fatto nelle ultime due stagioni - continua Antonio Raimondi -. E’ un progetto che il Comune di Milano ha sostenuto con convinzione fin dall’inizio e ora possiamo dire che è un successo. L’edizione 2014 di Rugby nei Parchi sarà svelata il prossimo otto aprile. In conferenza stampa a Palazzo Marino e ci saranno alcune novità interessanti, a fianco di una formula consolidata, per la quale abbiamo avuto richieste da molte altre città. L’obiettivo è chiaramente quello di superare i numeri di partecipazione degli altri anni, ma soprattutto è di presentare il nostro sport alla città e lo facciamo offrendo a bambini, dai 6 ai 12 anni, e alle loro famiglie delle giornate all’aria aperta, di grande divertimento e, cosa non secondaria di questi tempi, totalmente gratuita. Aspettiamo ragazze e ragazzi nei parchi milanesi. Promuovere il nostro sport è importante, soprattutto per noi che guidiamo un progetto che è principalmente dedicato alla formazione dei giovani. Toccare con mano i risultati di Rugby nei Parchi è motivo d’orgoglio e ci dà la spinta per impegnarci con ancora maggior forza”.

Luigi Sada

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Il Presidente USA in visita al Colosseo

bama tifa Roma, Renzi lo applaude. Dietro le quinte, però, il presidente del Consiglio ricorda allo staff italiano presente nella Capitale che il suo cuore batte solo per la Fiorentina, la Viola di Mario Gomez per inten-

fatore come è giusto fare con i grandi personaggi della storia. Il presidente Usa ha ringraziato ed è stato al gioco, come quando su grandi steli in centro città è apparso al fianco di Totti, il magico

derci, la cui maglia col numero 33 è stata consegnata in regalo alla Merkel in segno d’affetto nel recente viaggio a Berlino prima del vertice di Bruxelles di qualche giorno fa. Barack Obama a Roma è stato accolto da trion-

della Magica, uno dei suoi idoli come si vocifera nella Grande Mela dopo che il Soccer ha esordito negli States alla grande qualche anno fa con i Mondiali del 94. “Il calcio mi piace – ha detto Obama – e mi diverte tantissimo.

E’ chiaro che la mia passione sia orientata soprattutto sul baseball e il basket. Ma anche il calcio mi appassiona”. Figurarsi la soddisfazione di Matteo Renzi, Viola doc e assiduo spettatore in tribuna vip della squadra di Vincenzo Montella nell’apprendere tale notizia dal capo degli Stati Uniti d’America. “Accidenti al Milan” è sbottato l’ex sindaco di Firenze, dopo aver appreso la notizia della vittoria dei rossoneri. Renzi non si aspettava invece un Obama così calcistico e sportivo. Per fortuna non sono passati in secondo piano i problemi dell’Italia messi sul tavolo inerenti alla svolta che Renzi sta dando alla politica nazzionale dopo la sua nomina. L’Ucraina era sicuramente importante forse molto di più degli F35 e dei nostri Marò prigionieri in India. Ma Renzi ha fatto in sintesi un ottimo lavoro riconsegnando una ventata di fiducia agli italiani in prospettiva futura. Grazie Matteo, grazie Obama. Buon viaggio in Arabia Saudita.

italiano dopo ben due anni di assenza: è successo l’altra domenica e il cavallo si chiama Playboy Wind, davvero un bel nome: <Lui è un soggetto velocissimo – ci specifica lo stesso Wim – in partenza l’ho lasciato fare, siamo andati subito in testa e così siamo arrivati al traguardo, senza troppe sofferenze. Speriamo di fare subito il bis, adesso di cavalli in scuderia qui in Toscana ne ho solo una decina ma spero presto di aumentarli anche se con la crisi che c’è non è facile. Ma io nell’Italia ci credo ancora e voglio andare un po’ controcorrente. Anche con tutta la crisi che stiamo attraversando secondo me qui la qualità della vita è inarrivabile, difatti torno sperando che i tempi più duri siano alle spalle, che ci sia un progetto da realizzare. Certo vent’anni fa era tutto un altro trotto ma è persino banale dirlo. Anche la Francia, gli stessi States che ho

frequentato parecchio, per non dire della Germania, hanno vissuto momenti durissimi di crisi per poi tornare a guardare al futuro con fiducia>. Beh, detto da uno che ha girato mezzo mondo questo concetto non può che fare molto ma molto piacere: <Dico la verità, in questo momento le sicurezze non sono molte ma non bisogna mai perdere la propria credibilità e investire nel valore della professione. Il nostro è un bellissimo sport, l’unico difetto è che parecchia gente non lo conosce e associa il mondo delle corse a elementi spesso negativi. Non è così e proprio per questo vi invito a passare un pomeriggio alle corse, vedrete che cambierete idea: io, per esempio, mi diverto sempre e sono assolutamente contento del mestiere che faccio. Poi, se riesci a farlo in un posto che ti piace e dove le cose belle e buone non mancano, allora è il massimo!

S

toria da raccontare quella di Wim Paal, uno dei personaggi del nostro trotto più estrosi e creativi. Lui è tetesco di Germania ma ha preso molto da noi e difatti dice che l’Italia è il suo Paese preferito: non mente visto che ci ha trovato pure la fidanzata, la bella e brava Alessandra Baldi, dinastia di driver di prim’ordine. Paal è un vero e proprio giramondo, nel suo posto d’origine, la Germania appunto, il trotto non se la passa bene ormai da parecchi decenni. E lui cosa si è inventato? Il mestiere del catch internazionale ed ha cominciato proprio in Italia, dove arrivò nell’ormai lontano 1989 dalle parti di Soresina. Arrivarono subito i grandi successi, perché Wim non è bravo, è bravissimo, soprattutto col fuoriclasse Toss Out, un americano che in Italia vinse tutto compreso il Lotteria di Agnano. Poi Paal emigrò prima in Francia e poi addirittura negli Stati Uniti, prima che la grande crisi arrivasse anche lì. Ma il primo amore non si scorda mai e così, durante una scorribanda in Toscana pochi mesi fa, il fuoriclasse tedesco ha adocchiato un allevamento che si poteva affittare, quello denominato Il Fungo, e ci ha messo di nuovo le radici. E cosa è successo subito? Che Paal ha vinto la sua prima corsa in un ippodromo

cavalli al trotto


sabato 29 marzo 2014

musica Riccardo Sada

Alla caccia di tormentoni

Mastik Lickers, il tormentone arriva dalla Sicilia Who is who? Chi è chi? Se lo chiedono ancora i Mastik Lickers, ovvero Davide Messina e Luigi Lazzari, dj e produttori siciliani, incontratisi sui banchi di scuola e nati nel clubbing ufficialmente solo quattro anni fa. La coppia ha dato vita a un progetto back2back e dopo l’incontro con Jurgen Cecconi ha pensato bene di sviluppare una collaborazione discografica, diventata la prima release sulla label che ringhia di casa Ego, la GRRR. Dalla diatriba tra Eminem e Afrojack di qualche mese fa è nato il singolo “Who?”,

che include i remix di Slangship Brothers e di Bass Squad. “Armin Van Buuren. Who?”, “Avicii. Who?”. Soprattutto, si

Lykke Li è pronta con l’album “I Follow Rivers” è stato un enorme successo: oltre un milione e duecentomila singoli venduti in tutto il mondo. Ora Lykke Li è pronta a tornare sulle scene musicali internazionali. Il nuovo album “I Never Learn” uscirà a maggio, prodotto dal collaboratore di sempre Björn Yttling, Greg Kurstin e per la prima volta dalla stessa cantante svedese. “No Rest For

The Wicked” è il primo singolo estratto e racchiude il tocco magico potente ed evocativo a cui l’artista ha abituato i fan. “Ho scritto questo brano in Svezia dopo la fine di una storia, è stato un periodo orribile. Ho sentito il dolore, la vergogna, la tristezza, il senso di colpa, il desiderio, e nel testo parlo di tutto questo volendo però allargare il discorso a tutti noi”, ha detto Lykke Li.

chiedono ironicamente, “Who is Hardwell?”, rivolgendosi al vincitore dell’ultima Top 100 di DJ Mag.

la performance, oltre naturalmente alla padronanza tecnica, i tre DJ che hanno sbaragliato la concorrenza sono: Giacomo Bernini, aka Jack Bernini, classe 1993, Parma; Luciano Trenta, aka Lucio Marchegiano, classe 1985, Genova; e Nicola Pigini, aka nicolapigini, classe 1992,

Sergio Cerruti, dj e discografico a caccia di hit Da anni Sergio Cerruti è il talent scout di una delle etichette di riferimento nella dance, la sua Just Entertainment. Attualmente si sta concentrando sulle attività collegate al decimo compleanno di JE. “In questa occasione lanceremo tutta una nuova serie di prodotti, tra i quali la nuova linea di compilation tematiche JTB (Just The Best), la famosa ‘Toolroom Knights’ in versione italiana e molto altro ancora”, spiega il dj romano. Ulteriori accordi strategici in ambito europeo sono in arrivo. “Questi ci proietteranno verso un ulteriore aumento del market share nel panorama dance italiano”. Cerruti collabora con artisti come Donati & Amato e tanti altri ancora. A Londra recentemente si è incontrato con quelli del Ministry of Sound per avviare una partnership.

Libertà creativa per The Kooks “Down” è il nuovo atteso singolo che segna il ritorno discografico dei The Kooks, a distanza di due anni dal precedente lavoro del 2011 “Junk Of The Heart”. Il brano è una presa di posizione

totalmente nuovo per la band composta dal citato Pritchard (voce e chitarra), Hugh Harris (chitarra), Pete Denton (basso) e Alexis Nunez (batteria). “Per questo disco non abbiamo fatto

della nuova missione della band: voler riscoprire cosa amano davvero nel fare musica. Scritto e co-prodotto da Luke Pritchard e il giovane artista hiphop Inflo, il pezzo è qualcosa di

nessuna prova prima. C’è stato un vero e proprio processo di libertà creativa”, dicono.

The Italian DJ Contest entra nel vivo Due giorni di lotta durissima combattuta con mixer, CDJ e remix station a colpi di loop, sample ed effetti. Le semifinali di The Italian DJ Contest, il concorso per aspiranti DJ più atteso dell’anno, hanno visto sfidarsi i dieci migliori talenti della console a livello nazionale, che tra martedì 25 e mercoledì 26 marzo si sono esibiti davanti alla giuria tecnica di Pioneer, composta da un selezionato panel di esperti. Considerato l’alto tasso qualitativo dei duellanti, la scelta non è stata affatto semplice ma alla fine si è giunti al tanto atteso verdetto, che è stato poi sommato ai punteggi maturati durante la fase della votazione online, conclusasi a mezzanotte di lunedì 24 marzo. Premiati per la loro creatività e presenza scenica durante

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Castelfidardo (Ancona). A scegliere il volto del nuovo testimonial DJ di Pioneer sarà la grande finale dell’Alcatraz di Milano, uno straordinario evento aperto al pubblico durante il quale i tre virtuosi del mixer daranno spettacolo e si daranno battaglia fino all’ultima traccia.

We Have Band, e.p. anche tour

Gli undici brani di “Movements”, il terzo album degli We Have Band, sono nati nel loro studio di East London e prodotti dal membro della band Tom WeggProsser con l’eccellente tocco di Tim Goldsworthy (DFA Records, LCD Soundsystem, Unkle, Mo ‘Wax). Ad anticipare l’album, in uscita il 29 aprile su Naive/ Self, sarà l’e.p. di “Someone”, disponibile in digitale dal 31

marzo e che conterrà diverse rivisitazioni (Glitches Remix, Passarella Death Squad Remix e Removes Version). La band tra l’altro è impegnatissima con un tour europeo che toccherà città come Liverpool (per il locale Sound City Festival il 3 maggio), Parigi (al Nouveau Casino il 16 dello stesso mese) e poi Bruxelles, Berlino e altre ancora.


sabato 29 marzo 2014

PROVOCAZIONE E IRONIA

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arte

di Marby

L

’arte non è solo pennello ma anche sfida concettuale, ironia, provocazione modo di interpretare il nostro comune comportamento ed essere artista è risvegliare le coscienze sopite. Pirelli Hangar Bicocca che a Milano è il luogo che dedica spazio all’arte contemporanea, presenta Cildo Meireles Installations uno dei più importanti artisti del panorama internazionale per la prima volta in Italia. La mostra curata da Vicente Todoli comprende grandi installazioni prodotte dall’artista dal 1970 ad oggi. Ma che cosa si intende per installazione? E’ un termine che indica un’opera d’arte tridimensionale realizzata con materiali

Entrevendo

Marulho

Meireles presente all’Hangar Bicocca con lavori anche sensoriali

Amerikka diversi con cui il pubblico può interagire. Cildo Meireles ci conduce su un percorso sensoriale attraverso dodici installazioni di grandi dimensioni e sculture microscopiche. Dal cubo di legno sacro, Cruzeiro do Sul , una scultura minuscola di nove millimetri realizzata in legno di pino e quercia, alberi sacri per gli indigeni d’America, all’opera Marlulho, che consiste nella riproduzione di un lungo pontile di legno sovrastante un tappeto di diciassette mila libri con immagini del mare e l’accompagnamento di voci che ripetono in lingue diverse la parola “acqua”. L’artista appartiene a quella corrente storico-artistica definita con il termine “concettuale”, nata nella

seconda metà degli anni 60 del Novecento per opera del gruppo inglese Art & Language per indicare il modo di fare “arte” come pura produzione mentale. Lui si spinge oltre e ci permette di intraprendere un viaggio fisico e sensoriale capace di risvegliare e nutrire la nostra consapevolezza di essere nel mondo. Esplora la percezione umana nella sua totalità. Affronta temi universali e anche drammatici come la dittatura, il colonialismo, la globalizzazione e i diritti umani. Alcune opere come Olvido, 1987, che è realizzata con una distesa di tre tonnellate di ossa, sei mila banconote americane e sette mila candele dove al centro è posta la tradizionale tenda dei nativi dell’America settentrionale ci parla della storia americana. Altre opere come Abajur, uno dei lavori più recenti dell’artista ci fa ascoltare il suono dei gabbiani in volo e il sapore del mare. Solo in un secondo momento allo sguardo dello spettatore si svela il meccanismo che fa muovere l’installazione costituito da alcune persone che azionano una dinamo che fa roteare il perno centrale dell’opera. L’artista che è nato a Rio de Janeiro nel 1948 è uno dei primi artisti brasiliani a partecipare con la sua opera al MOMA di New York nel 1990, alla Tate Modern Gallery di Londra nel 2008 e alla Biennale di Venezia nell’anno successivo. Per concludere, una mostra in dodici installazioni che è un percorso multisensoriale dove sarete fisicamente ed emotivamente coinvolti.

Abajour

Atlas 2007

Cildo Meireles Installations dal 27 marzo al 13 luglio 2014

Fondazione HangarBicocca Via Chiese 2, 20126 Milano T (+39) 02 66 11 15 73 F (+39) 02 64 70 275 info@hangarbicocca.org Olvido Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it

Amministrazione mail: commerciale@stadio5.it Concessionaria pubblicità Edizioni SBM Tel. 329 3847157 mail: commerciale@stadio5.it

Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - mail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM mail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Aldo Colombo, Lara Comi, Luca De Franco, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Marby, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011


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