N 20 2015 inter milan

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Sport & Spettacolo

C’era una volta il Derby

domenica 19 aprile 2015 Anno 5 n 20

Inter Milan

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domenica 19 aprile 2015

INTER FAMMI SOGNARE

Sandro Mazzola

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I

nter e Milan sull’ottovolante della mediocrità provano in questo derby a dare un piccolo senso alla stagione, fin qui, fallimentare. Rossoneri avanti di un punto che, se dovessero vincere, darebbero una spallata ai cugini, quasi definitiva per la supremazia della Madonnina. Magra consolazione, ma vincere il derby rimane sempre un valore aggiunto. Questione di campanilismo, prestigio e orgoglio, amenità se pensiamo al cammino della Juventus e al campionato della Lazio che, partita in sordina, si sta dimostrando un’autentica rivelazione, forse la vera sorpresa di questo campionato. Le ultime stracittadine non sono state indimenticabili, ma questa potrebbe rivelarsi terribile. Mancini e Inzaghi non possono fallire e un pareggio sarebbe il risultato da scongiurare, perché non muoverebbe di un millimetro la considerazione sulle due squadre di questo annus horribilis. Guardare la classifica sotto le due milanesi c’è il baratro, poiché lì si va a finire sul lato destro della classifica, la posizione dei bocciati o di chi si deve salvare. I due allenatori sono tra i più contestati; Mancini perché non è riuscito a fare meglio di Mazzarri, almeno nei punti conquistati, Inzaghi perché non sembra ancora maturo per una squadra di tale blasone e poi per le sue concezioni tattiche che non convincono. La somma finale dà ragione ai loro detrattori, anche se il campionato deve ancora concludersi. La Juventus, intanto, continua a vincere in Europa, il Bayern ne prende tre dal Porto e il Super Real frena davanti all’Atletico realizzando nemmeno una rete. Il calcio fa i capricci, a questo punto i bianconeri devono osare. Riuscire a salvare l’anima allo Stade Louis II e poi il sogno potrebbe diventare realtà. In Europa League anche Napoli e Fiorentina hanno fatto la voce grossa. Gli azzurri di Benitez, segnando quattro gol alla Volkswagen Arena, mentre la Fiorentina ha pareggiato 1-1 a Kiev. Nel calcio che conta mancano proprio le milanesi. Perdere anche il derby per una di loro sarebbe davvero un peccato. Mortale!

il risultato sembrava scontato. Mancini fa del suo meglio e sono curioso di vedere come andrà a finire la partita di questa sera. Inzaghi da parte sua ha avuto appoggio incondizionato dalla società ma anche lui ha subito le lune storte dei suoi giocatori. Per quanto riguarda le altre partite direi che si può fare un applauso e un elogio al Napoli per il poker rifilato al Wolfsburg in Europa League e alla Fiorentina per il pareggio di Kiev. Sia i partenopei che la Viola possono fare bottino pieno col Cagliari e il Verona mentre per la Roma, che cercherà di riagguantare il secondo posto, non sarà facile all’Olimpico con l’Atalanta, anche se quest’ultima dopo la vittoria col Sassuolo si è tirata fuori bene dalla sabbiei mobile della bassa classifica.

E

ro in Rai una settimana fa a commentare in Sabato Sprint la vittoria dell’Inter a Verona con l’Hellas e in tutta sincerità devo dire che visto una squadra in salute pronta a ribattere colpo su colpo all’avversaria col piglio delle grandi come ai bei tempi. Finalmente l’Inter mi è piaciuta e questo è sicuramente un viatico importante in prospettiva del derby di domenica sera di San Siro. E non lo dico solo io. Il derby è sempre il derby ed anche in questa circostanza con le due milanesi relegate a centro classifica o poco lì resta sempre la partita più importante del campionato. I cugini sembrano anche loro in leggera ripresa anche se dopo il successo di Palermo hanno frenato in casa con la Sampdoria che non è sicuramernte l’ultima arrivata. Sia l’Inter che il Milan sono parecchio lontana dalla zona per l’Europa ed ho il presagio che al di là del risultato di questa

INTER Allenatore

sera difficilmente potranno centrare l’obbiettivo. Ci sono troppe squadre davanti in classifica e conti alla mano

appare quasi impossibile riuscire a centrare questo traguardo. Sia l’Inter che i cugini hanno gettato al vento troppe

STADIO

MEAZZA

occasioni in diverse fasi della stagione, soprattutto i nerazzurri perdendo banalmente delle partite casalinghe dove

ORE 20,45

MILAN Allenatore

Filippo Inzaghi

Roberto Mancini

Arbitro: Luca

INTER (4-3-1-2)

Handanovic; Nagatomo, Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Hernanes, Medel, Obi; Shaqiri; Icardi, Palacio

Banti di Livorno MILAN (4-3-3)

Diego Lopez; Abate, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, de Jong, van Ginkel; Bonaventura, Menez, Honda


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STRACITTADINA STRAMALATA

L

a classifica fa rimpiangere i campionati che furono, entrambe le squadre milanesi non possono permettersi il lusso di bearsi dei vecchi lustri. Il Milan precede i cugini di un punto e non basta per sorridere. Inzaghi sempre più sulla graticola, arrivare a fine campionato per lui sarà comunque un trionfo, e Mancini sempre più depresso, incapace di dare alla squadra una vera sterzata. Nonostante il campionato fallimentare per entrambe le compagini, il derby resta pur sempre la partita da vincere per appuntare almeno una piccola nota positivo al cammino nero. La Madonnina i derby li segue tutti e questo, seppur mesta, la vedrà ancora una volta presente a tifare per la vittoria della squadra migliore… arduo comprendere quale delle due formazioni è meno fuori forma. Allora eccoci qui, ancora una volta a cantare ‘O mia bela Madunina’ per l’Inter e per salutare il numero 1, con ogni probabilità alla sua ultima stracittadina, che para l’imparabile, anche i rigori. Il portiere sloveno, con contratto in scadenza nel 2016, non è

riuscito a raggiungere un accordo con l’Inter, o forse il contrario, e con ogni probabilità la società nerazzurra sarà costretta a cederlo nella prossima estate. Probabile ultimo derby

campista croato potrebbe non gradire partire sempre dalla panchina. Personalmente preferirei blindare il giovane talento croato. Questa sera tutti a cantare ‘O mia bela Madu-

di rinnovo da parte della società, salvo un colpo di coda nel finale che potrebbe legare ancora il francese e l’olandese al Milan ma con un contratto a ribasso. Con ogni probabilità

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positivi, con una squadra da gestire in grande difficoltà. Potrebbe essere l’ultimo derby da presidente anche per Silvio Berlusconi che sta trattando la

TORNIAMO SUL CAMPO

P

milanese anche per l’attaccante Mauro Icardi che non ha ancora deciso per il prolungamento nonostante un congruo aumento di stipendio. In alternativa all’attaccante argentino, nel mercato in uscita, potrebbe lasciare la maglia nerazzurra Mateo Kovacic. Il centro-

LA CLASSIFICA

classifica marcatori Giocatore reti minuti giocati 1) Tevez (Juve) 18 2313 2) Icardi (Inter) 16 2296 Menez (Milan) 16 2567 4) Toni (Verona) 15 2674 5) Higuain (Napoli 13 2382 Dybala (Palermo) 13 2638 7) Di Natale (Udi) 11 2129 Quagliarella (TO) 11 2238 9) Klose (LZ) 10 1464 Felipe (LZ) 10 1518

nina’ anche per il Milan e per Nigel de Jong (3,5 milioni netti all’anno di ingaggio) e Philippe Mexes (4 milioni netti, il più pagato della rosa). I due leader della difesa e del centrocampo rossonero sono in scadenza di contratto a giugno e pare che non vi siano grosse intenzioni

Squadra 1 Juventus 2 Lazio 3 Roma 4 Napoli 5 Sampdoria 6 Fiorentina 7 Genoa 8 Torino 9 Milan 10 Inter 11 Palermo 12 Sassuolo 13 Chievo 14 Udinese 15 Empoli 16 Verona 17 Atalanta 18 Cesena 19 Cagliari 20 Parma

il difensore ed il centrocampista a fine stagione si svincoleranno a parametro zero. Sembra certo, invece, l’ultimo derby alla guida dei rossoneri per Filippo Inzaghi partito per questa avventura, seppur sull’onda dell’entusiasmo galvanizzato dai primi risultati

PG PT 31 73 31 58 30 57 30 50 31 50 30 49 30 44 30 43 30 42 30 41 30 38 30 35 30 35 30 34 30 33 30 33 30 29 31 23 30 21 30 12

cessione della società a gruppi cinesi. Il prossimo derby potrebbe essere quello della Madonnina con gli occhi a mandorla.

artita valevole unicamente per la supremazia territoriale e per una flebile possibilità di giocare la prossima stagione almeno l’Europa League. Nonostante la stagione disastrosa, il derby resta sempre la partita dell’anno. La partita d’andata decretò l’1-1 che non fece gioire nessuna delle due formazioni. Menez fece sognare il popolo rossonero fino al pareggio di Obi. Nella formazione nerazzurra mancheranno i soli Dodò e Jonathan oltre agli squalificati Campagnaro, Brozovic e Guarin. Dal primo minuto dovrebbe partire Obi, nonostante qualche piccolo ‘acciacco’ preferibile a Gnoukouri. In campo vedremo schierato un probabile 4-3-1-2 con Shaqiri a foraggiare Palacio

e Icardi. Sul fronte rossonero la stessa consapevolezza: tre punti per continuare a vedere ancora la lucina sbiadita per il posticino in l’Europa. L’ultimo pareggio contro la Sampdoria tiene ancora col fiato sospeso i tifosi del Diavolo che potrà contare sempre sul sostegno della Curva Sud che non si arrende mai. Pippo Inzaghi potrà contare su Honda e Mattia Destro autore di un recupero lampo dal trauma alla tibia rimediato contro i blucerchiati. L’attaccante marchigiano dovrebbe partire dalla panchina e Menez dal primo minuto come centravanti. Sulla fascia destra Keisuke Honda dovrebbe avere la meglio su Suso. Buon derby a tutti, nerazzurri e rossoneri.

TURNO ODIERNO Giornata 31 sabato 18 aprile

orario

Sampdoria-Cesena

18.00

Juventus-Lazio 20.45 domenica 19 aprile Sassuolo-Torino 12.30 Roma-Atalanta 15.00 Chievo-Udinese 15.00 Palermo-Genova 15.00 Empoli-Parma 15.00 Napoli-Cagliari 18.00 Inter-Milan 20.45 lunedi 20 aprile Fiorentina-Verona

20.45


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diamo... i numeri

N

on tutti sanno che il primo derby milanese della storia si è disputato fuori Milano. E’ l’anno 1908, i nerazzurri, sette mesi dopo la fondazione, (9 marzo) sfidano il Milan in amichevole. La gara madre di tutti i derby si disputa a Chiasso, in Svizzera, al campo del “Gas” (nella foto). E’ il pomeriggio del 18 ottobre, quando l’Inter, composta in gran parte da giocatori svizzeri, sfida la squadra rossonera. I protagonisti nerazzurri sono tutti giovanissimi. In formazione ci sono due 15enni: Campelli, portiere con il classico cappellino a righe sempre in testa e il difensore Fronte con i suoi baffettini quasi alla Bergomi, il polivalente Aeby, milane-

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Dalla Svizzera al Meazza passando per Porta Monforte

se, 16 anni, che colleziona presenze in Nazionale sia con la maglia dell’Inter che con quella del Milan, Fossati, il primo della squadra nerazzurra che giocherà in Nazionale e molti calciatori elvetici, come il 16enne Peterly, capace di segnare ben 30 reti in 55 gare, vincere uno scudetto e alimentare naturalmente la gioia anche della gente del Canton Ticino. Sugli spalti il tifo nerazzurro è grandioso, ma alla fine sul campo, dopo i 50 minuti di gioco, ( i due tempi durano 25 minuti n.d.r) prevale il Milan 2 a 1, grazie ad un gol di Forlano. Il primo incontro ufficiale di campionato tra le due squadre milanesi viene disputato l’anno successivo sul campo del Milan a Porta Monforte. Vincono i rossoneri (3-2). I nerazzurri comunque non tardano ad imporsi, quando

la stagione successiva, sullo stesso terreno, superano i cugini 5 a 0 con tre reti di Capra, Peterly II e Payer. Le sfide continuano a partire dal 1910 non solo sul campetto di Porta Monforte, ma anche nella struttura dell’Arena Civica, capace di ospitare 10 mila persone e che diventa lo stadio solo per gli incontri ufficiali e casalinghi dell’Inter fino al 21 luglio del 1946. Dall’anno successivo, infatti, gli incontri di campionato della squadra nerazzurra, come del resto quelli del Milan, sono disputati sul palcoscenico di San Siro, uno stadio che, dopo la sua inaugurazione che avviene con un derby amichevole nel 1926 tra rossoneri e nerazzurri, subisce, nel corso degli anni, una graduale trasformazione, tanto che dall’iniziale capienza di 55 spettatori, la struttura è ora

Il derby non muore mai

capace di contenere oltre 80 mila spettatori; pubblico che sicuramente stasera, anche in occasione di un

derby in tono minore, non vorrà mancare all’appuntamento di una sfida, che si annuncia sempre ricca di

fascino, colori ed emozioni . Il derby, in fin dei conti, è sempre un derby e non muore mai.

DERBY SENZA VINCITORI IN TUTTI I SENSI

C

orsi e ricorsi storici. Sicuramente ne avrete sentito parlare; accadimenti avvenuti tempo fa che si ripetono ci fanno riflettere dopo averci stupito. Nel 1986 la Roma, che era riuscita a rimontare otto punti alla Juventus del Trap, affrontò nella penultima giornata l’ormai retrocesso Lecce. I Salentini si imposero all’Olimpico per 3 a 2 e i giallorossi dovettero dire addio alla possibilità di vincere il titolo. La Vittoria del Parma, ultimo della classe, fallito e retrocesso contro la Juve,prima e solitaria in vetta

alla classifica ha fatto saltare una stragrande percentuale di multipli e ha sorpreso chi mastica calcio e chi pensa di sapere tutto dello sport nazionale. Quello che fa piacere è che una squadra,ormai rassegnata al peggio, trovi energie e testa per battere i più forti, dimostrando quella professionalità che dovrebbe essere patrimonio di tutti coloro che gravitano nell’orbita del pallone. Per onor del vero, bisogna dire che la sconfitta dei torinesi accade in un contesto decisamente diverso da quello di circa trent’anni fa, infatti

ZEMAN E’ IL VERO TEDESCO restano pressoché immutate le possibilità della Juve di tagliare per prima il traguardo ma la vittoria degli Emiliani sarà per quest’ultimi (in tutti i sensi) un ricordo indelebile e consolatorio in una stagione travagliata e negativa. Corsi e ricorsi storici, si diceva. Chi come me ha parecchie primavere sulle spalle non avrà dimenticato la prima vittoria dell’Inter nell’allora Coppa dei Campioni. I nerazzurri

affrontarono ed eliminarono consecutivamente il tedeschi del Borussia ed i francesi del Monaco, gli stessi ostacoli che la Juventus ha trovato e trova sul suo cammino. I bianconeri hanno battuto i Monegaschi per un solo gol a zero ma restano ampiamente favoriti nella gara di ritorno e potrebbero anche, come fecero i nerazzurri, imporsi in questo entusiasmante torneo, avendo uomini e classe a sufficienza. Per chi vi scrive, il Barcellona resta il favorito, ma è noto che mi sbaglio spesso e a proposito di errori andiamo a prendere in esame e a pronosticare le partite della dodicesima giornata del girone di ritorno. Il Sassuolo ospita i granata del Torino e hanno una gran voglia di tornare alla vittoria dopo la cocente sconfitta di Bergamo. Alla compagine di Di Francesco l’alloro dei vincitori, dopo aspra contesa. L’Udinese dopo essere andati letteralmente K.O. contro il Palermo medita il riscatto ai danni del Chievo, galvanizzato dopo la gara Cesena. Sarà solo parziale visto Stramaccioni farà le barricate per guadagnarsi un

punto che fa morale. L’Empoli, che sembra ormai avere le gomme a terra se la vedrà con i matadores della Juve: il Parma. Quest’ultimi reduci dalla sconfitta infrasettimanale con il Genoa potrebbero giocare con la testa sgombra da ogni pressione, un vantaggio ma allo stesso tempo uno svantaggio e di conseguenza soccomberanno di nuovo. I Liguri, di cui si diceva sopra, continueranno nella loro serie positiva e usciranno vittoriosi dall’ostica trasferta in terra siciliana. La Roma faticherà non poco ma alla fine metterà sotto l’Atalanta, che sembra salvarsi dalla B più per demeriti altrui che per propri meriti. Il Cagliari, sembra in caduta libera, ma troverà le giuste motivazioni

per avere la meglio sul Napoli ormai concentrato, come un pomodoro, solo in Europa League. La Fiorentina si riscatterà con il Verona dell’ex Toni. Il derby di Milano vede di fronte due squadre tra le più deluse del campionato, prive di obbiettivi futuri immediati, che non vedono l’ora di andarsene in vacanza al più presto. Uno squallido pareggio sarà il giusto corollario di una stagione piena di ombre. Questo è quanto e spero che domenica sera si canti in coro un epinicio per la ricca vincita conseguita. A presto.


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Andrea Poli

Sulley Muntari

Gianpaolo Pazzini

Gianpaolo Pazzini Andrea Poli


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Marjlja Bisceglia

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L’Ospite

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on il suo ruolo da centrocampista difensivo centrale, Nigel de Jong, ormai calciatore del Milan e della nazionale olandese è sicuramente da non sottovalutare. Nato il 30 ottobre del 1984, il giocatore è cresciuto nelle giovanili dell’Ajax, in cui è arrivato all’età di soli nove anni, e nel 2002 ha debuttato finalmente con la maglia della prima squadra. L’anno seguente esordisce inoltre nelle competizioni UEFA per club, durante la quale segnerà anche il suo primo gol da professionista nella partita pareggiata per 1-1 in casa dell’Arsenal. Nel 2006 si trasferisce invece ad Amburgo, Ger-

mania, debuttando magnificamente, segnando e così vincendo contro il Bayern

Monaco. Viene trasferito al Manchester City con la maglia numero 34, il 21

Nigel de Jong

gennaio 2009, per 18 milioni di sterline, diventando il punto fermo del centro-

campo celeste totalizzando 16 presenze. Nel 2010 viene inoltre nominato “Man of the match”, dopo una vittoria contro il Chelsea, partita che il calciatore definirà come i migliori 90 minuti giocati in tutta la sua carriera. Il 31 agosto 2012 durante l’ultimo giorno della sessione estiva di calciomercato, mantenendo il numero di maglia 34, passa al Milan, con il quale firma un contratto triennale. La prima stagione con la squadra milanese non è

Durante la stagione successiva è però il giocatore più utilizzato, realizzando inoltre il gol di testa che segnerà la vittoria del derby

la maglia arancio contro l’Islanda, gioca inoltre numerose partite inclusa la finale persa 1-0 controlla Spagna, partita durante

molto fortunata, nella prima partita rimedia infatti un’ammonizione ed in seguito alla sedicesima presenza in campo rimedia una rottura sottocutanea al tendine d’Achille che lo costringe a terminare anticipatamente la stagione.

con l’Inter. De Jong non è inizialmente preso in considerazione per Euro 2004 e non partecipa neanche ai mondiali 2006 a causa di un infortunio al ginocchio. Durante le qualificazioni per i Mondiali 2010 però, segna il suo primo gol con

la quale colpisce in pieno petto l’avversario Howard Web, rischiando di essere espulso ma rimediando solo un’ammonizione. Con il suo carattere irruente e vivace sarà sicuramente il protagonista di questo derby.


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vita di club la penna a Gianmarco Larovere

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bbiamo fondato il Milan club Margherita da quasi un anno con risultati strepitosi,dando sempre il massimo nell’organizzare e non far mancar nulla ai nostri soci,come delle estrazione di biglietti per lo stadio o maglie dei nostri calciatori come Fernando Torres e Jeremy Menez. Il nostro impegno è di soddisfare l’esigenze dei tesserati sia per quanto riguarda le trasferte e sia per la vita sociale all’interno del club. Stiamo già effettuando riunioni per migliore il nostro Milan club per la prossima stagione organizzando diverse attività coinvolgendo diverse collaborazioni e sponsorizzazioni. Adesso è presto per tirare le somme, serve fare un grosso respiro e vivere in apnea questi ultimi due mesi di campionato. Noi non molliamo mai!!Un anno difficile da sopportartare per noi tifosi , ma bisogna avere pazienza e sostenere sempre la nostra squadra del cuore che ci regala, Emozioni, gioie, ma anche scottanti delusioni e amarezze, stati d’animo che non hanno mai intaccato il nostro spirito,quello del Milan club Margherita che vanta molti simpatizzanti anche nelle città limitrofe. Il milan club Margherita vanta centinaia di tifosi portati al seguito delle tante trasferte organizzate in giro per l’Italia. Noi ci siamo e ci saremo sempre a sostenere la nostra

Milan club Margherita

7 squadra. Un ringraziamento particolare va a tutti gli sponsor che credono nel nostro progetto e a voi per l’importante vetrina concessaci. Forza Milan!!!!


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ZEBRA INARRESTABILE B

raccio di ferro per il secondo posto fra Lazio e Roma nella trentunesima giornata di campionato. La squadra di Pioli, vera rivelazione della seconda fase del torneo, guarda l’undici di Garcia con attenzione e sospetto dopo la sfida dello Juventus Stadium con i campioni d’Italia guidati da Allegri. L’anticipo non ha detto bene agli Aquilotti che hanno subito un secco 2-0 da Tevez e compagni. La gara resta aperta e toccherà oggi pomeriggio all’Olimpico alla Roma far bottino pieno con l’Atalanta di Reja che si presenta in gran spolvero contro i giallorossi dopo il successo conquistato la scorsa settimana a Bergamo col Sassuolo. In merito alla corsa per il posto in Europa League trovano sempre più conferma Napoli (che si è visto sfuggire la possibilità di un aggancio

al secondo posto), Sampdoria e la stessa Fiorentina. Il Napoli sarà al Sant’Elia contro un Cagliari che non può assolutamente permettersi un altro passo falso,

pena la retrocessione anticipata mentre la Fiorentina ospiterà domani sera al Franchi un Verona in affanno per via della sconfitta casalinga rimediata con l’Inter

della scorsa settimana. Due partite che potrebbero lasciare il segno se i partenopei e i viola non dovessero fare risultato a Cagliari e Firenze. Sicuramente di-

vertente sarà il match di Reggio Emilia fra il Sassuolo e il Torino, dal momento che i granata, dopo l’eliminazione dall’Europa Ligue puntano a un rientro nel gruppo che combatte dal quarto posto in giù. A stavamo per dimenticarci del derby della Madonnina. Inter

e Milan si sfideranno a San Siro per la supremazia cittadina. Ma quanta malinconia a pensare cosa succedeva qualche anno fa quando le due milanesi si battevano per lo scudetto e non per il decimo posto.

indipendentemente dal risultato della scorsa settimana nello scontro fra i due Borussia. Nei guai lo Stoccarda fanalino di coda in crisi profonda. In Spagna continua il braccio di ferro fra il Barcellona capolista e il Real Madrid, quest’ultimo frenato in Champions nel derby dell’andata dall’Atletico di Simeone, al contrario dei blaugrana turisti vincenti a Parigi col Psg orfano di Ibrahimovic. Ieri i catalani al Camp Nou se le sono vista col Valencia e la sfida si è conclusa con due reti messe a segno da Suarez al 1’ e l’indomabile Messi al 90’. Mentre il Real

Madrid col Malaga è andato a segno 3 volte, 3-1 il risultato finale, apre le marcature Ramos seguito da Rodriguez, nel mezzo c’è stato il tempo per un rigore sbagliato di Cristiano Ronaldo che si fa perdonare al al 95’ realizzato la terza marcatura. Il gol bandiera del Valencia è realizzato da Juanni al 71’. In Ligue 1 batti e ribatti fra il Lione e il Psg per il primo posto dopo l’addio quasi definitivo del Marsiglia finito al tappeto anche a Nantes dopo la sconfitta casalinga per 2-3 con i ragazzi di Blanc. Trema la panchina di Bielsa dopo l’ennesimo stop di venerdì sera.

CHELSEA E MANCHESTER UNITED CHE BOTTE campionati esteri

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a caccia al primato della Premier League fra il Chelsea e il redivivo United si è conclusa con il successo dell’undici di Morinho per 1-0 nella sfida clou di Londra con il gol partita realizzato da Hazard con l’Arsenal, secondo in classifica, pronto allo strappo finale dopo la vittoria per 1-2 con il Sunderland. Il City di Dzeko impantanatosi negli ultimi due turni e precipitato al quarto po-

sto oggi riceverà il West Ham, una delle squadre più in forma del momento. IL Tottenham sarà invece di scena a Newcastle dove i bianconeri di casa proveranno a fargli uno sgambetto. In Germania il Bayern Monaco, ancora scottato per il passo falso in Champions col Porto, è sempre al comando della Bundesliga dove il Wolfsburg castigato dal Napoli giovedì in Europa League, proverà a risollevare la testa affrontando di fronte al proprio pubblico il temibile Schalke 04 quarto in graduatoria e staccato di 17 punti dai biancoverdi secondi. Ha fatto scalpore l’annuncio di Kloop che lascerà a fine stagione il Borussia Dortmund,


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La scienza inesatta del calcio Napoli che dir si voglia è però arrivata contro lo squadrone teutonico del Wolfsburg, nei quarti di finale di Europa League , la squadra della Volkswagen ve-

lato tra l’altro quattro “pappine” al tanto decantato Bayern Munchen di Pep Guardiola e che è seconda in classifica, nel campionato tedesco, de-

pensiero di tutto ciò, come minimo, un tifoso verace avrebbe dovuto cantare il ritornello famoso di Donatella Rettore : Dammi una lametta

mo, micidiale, meraviglioso e inaspettato 4 a 1 per la banda napoletana, con la rinascita ( speriamo sia tale) di Marek Hamsik che oltre la doppietta, ha messo pure lo zampino nel gol del Pipita, Pipita stratosferico, inafferrabile. Ho assistito a una gara dove ho dovuto più volte stropicciarmi gli oc-

niva da ventitré risultati utili, consecutivi, tra le mura di casa, squadra che aveva rifi-

tentore del titolo mondiali di football conquistato in Brasile nella stagione scorsa. Al solo

che mi taglio le vene. Come è andata invece? E’ finita con un funambolico, strettissi-

chi, triangolazioni, dribbling, assist perfetti, ripartenze eccellenti, movimenti incro-

nizzati, squadra corta nella maniera giusta, mai avevo visto un Miguel Ángel Britos Cabrera così: preciso, puntuale, sempre a tempo, mai una sbavatura, non avrei più aspirato a rivedere il Christian Maggio dei tempi di Edy Reja, in Germania è stato a parte un dribbling di troppo,

che poteva costarci caro, da dieci e lode, e poi che gioia il quarto gol azzurro, tutto italiano, assist di Lorenzo Insigne e realizzazione di Manolo Gabbiadini, il futuro del Napoli già presente e vincente. Al Volkswagen-Arena abbiamo visto finalmente quella che si usa chiamare: La partita perfetta. In Germania, il Napoli non aveva mai vinto, anche in occasione della finale di ritorno, che ci vide vincere il trofeo Uefa, contro lo Stoccarda di Jürgen Klinsmann, quando Maradona e Careca schiantarono la difesa tedesca al Gottlieb-Daimler-Stadion oggi ribattezzato MercedesBenz Arena, per la cronaca quella sfida finì tre a tre; anche se la partita più bella affrontata in terra tedesca, tra tutte, fu quella contro il Bayern, uno splendido 2-2 a Monaco, era il 19 aprile 1989, Antonio de Olivera Filho più semplicemente conosciuto con il nome di Careca, segnò due splendidi gol, su assist del Pibe de Oro. Domenica si affronta il Cagliari del redivivo Zeman, squadra in piena bagarre retrocessione, cosa dire? Con questo Napoli può accadere tutto e il contrario di tutto, comunque sia sarà un successo. Io? Io speriamo che me la cavo!

I

l calcio si sa è una scienza inesatta, il Napoli di Rafa Benitez è la prova assoluta di ciò che affermo. Gli azzurri di De Laurentis hanno inanellato nel mese di marzo la bellezza di sette risultati negativi, cinque sconfitte e due pareggi in casa, uno tra l’altro contro l’Atalanta, che per molti minuti ha dovuto giocare con l’uomo in meno, causa l’espulsione dell’ex partenopeo Luca Cigarini; una squadra alla deriva il Napoli, una deriva che ha mandato in depressione tifosi e giornalisti sportivi. Un gruppo molle, senza forza, senza anima, questa è stata l’impressione che gli azzurri hanno trasmesso , per oltre un mese al punto che in tanti, me compreso, hanno temuto il peggio e sperato che la stagione finisse presto e senza troppe altre figuracce. Temevano la Fiorentina di Vincenzo Montella, bellissima a Torino contro la Juventus in occasione della semifinale di Coppa Italia, stratosferica contro il Tottenham, il Napoli, la squadra più pazza del mondo, ha ribaltano i pronostici, strapazzando i viola con un tre a zero che è apparso ai più stretto, specie per quel gol annullato a Gonzalo Higuian. La prova del nove o controprova


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TANTA PAURA...PER NULLA!

atletica Chiara Franzetti ...PAURA che ci fossimo dimenticati di voi, eh? ...PAURA che le acque dell’Idroscalo quest’anno avessero inghiottito il nostro Giro, eh? ...PAURA che la nostra comunicazione dello scorso mese fosse uno scherzo di carnevale in ritardo - proprio come nel nostro stile, del resto? E invece no! Il Giro da Paura c’è, eccome se c’è! Beh, a dirla tutta, questa volta di PAURA ne abbiamo avuta noi, e non poca. I nostri pazzi temerari impegnati dietro le quinte di questa gara da brividi si erano già messi in moto per l’organizzazione, quando è arrivato un brusco stop dovuto ai lavori in corso all’Idroscalo; lavori in corso che piombavano proprio nel bel mezzo del nostro percorso. Disdetta! Panico! E un po’ PAURA! Altro che urlo di Munch: le grida di Daniele Bonesini & compagnia bella si sono

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levate tanto alte e sonore da rompere persino il servizio di bicchieri della festa, maniacalmente riposto nella credenza di casa! Fortuna che lo sconquassamento generale è stato rapido e poco doloroso: chiama di qua, scrivi di giù, senti di su, parla a destra, telefona a sinistra, e la soluzione è saltata fuori. Un salto temporale in avanti, un cambio data, e il Giro da Paura è salvo anche questa volta! Serata a parte, non cambiano gli altri ingredienti di questa competizione: l’Idroscalo di Milano sarà come sempre lo scenario della serata; anche quest’anno il Comando Prima Regione Aerea dell’Aeronautica di Milano supporterà l’Atletica da Paura per

la logistica dell’evento; le corse riservate ai più piccoli anticiperanno questa tappa del Circuito CorriMilano; OTC srl si occuperà del rilevamento cronometrico; Koala Sport a Milano è il punto di raccolta iscrizioni. Insomma, tutto in ordine, no? Beh, cosa aggiungere d’altro... Già, la data, che sbadati! Del resto, vi avevamo avvisato fin dall’inizio che con noi non c’è nemmeno l’ombra della PAURA, ma ci sono segni evidenti di una sana e divertente allegria! Comunque, prima di dimenticarci, il Giro da Paura 2015 prenderà il via il prossimo 4 luglio. E non abbiate PAURA, questa volta si fa sul serio: on July, the 4th, we want you!

DANILO GOFFI COI THEODORA’S FAB FOUR IN STAFFETTA A MILANO Chiara Franzetti

E

anche il penultimo scalino del percorso verso la Boston Marathon, è stato salito: Danilo Goffi ieri ha preso parte ad una delle staffette della SuisseGas Milano Marathon, gara che lo scorso anno lo ha visto conquistare il titolo di Campione Italiano dei 42k. Dire staffetta nel capoluogo lombardo non significa soltanto squadra di quattro elementi; questo termine è soprattutto sinonimo di solidarietà. E per combinare al meglio questi due aspetti, il portacolori del biancorosso Monza Marathon Team non si è risparmiato: da un lato, ha chiamato a raccolta tre grandi amici particolarmente sensibili al sociale; dall’altro, ha sposato una causa a favore dei più piccoli.

Trait d’union, adidas che ha fornito il materiale tecnico indossato in gara. “Il mondo dello sport mi ha permesso di conoscere tante persone vere, amici dei quali non potrei più fare a meno; inoltre questo stesso mondo è un ottimo canale per sensibilizzare la gente su aspetti sociali ai quali spesso non si presta la dovuta attenzione. Ero quindi sicuro che Denis Curzi, Giovanni Ruggiero e Raphael Tahary non mi avrebbero lasciato solo con la Fondazione Theodora Onlus”, racconta Goffi. Gli fa eco Emanuela Basso Petrino, Direttore Generale dell’associazione: “Siamo commossi e onorati che atleti del calibro di Danilo Goffi, Denis Curzi, Giovanni Ruggiero e Raphael Tahary abbiano scelto di formare una staffetta e correre alla Maratona di Milano

2015 per Fondazione Theodora Onlus, che da vent’anni porta momenti di gioco, ascolto e sorriso ai bambini in ospedale con i suoi Dottor Sogni, artisti professionisti, assunti e formati dalla Fondazione per operare in am-

bito ospedaliero pediatrico.” Ma veniamo alla gara. Primo frazionista, l’istrionico Giovanni Ruggiero, il John Lennon di questi moderni Fab Four. Per capire il suo enorme valore sportivo, basta ricordare che con il suo piazzamento ai Campionati Europei di Budapest 1998 la squadra azzurra è salita sul gradino più alto del podio dopo la tripletta individuale Baldini-Goffi-Modica: indispensabile. Al primo cambio, Raphael Tahary, la ventata di freschezza della squadra. Come Ringo Star, sembra essere un personaggio di contorno; ma la sua presenza nel team è stata fondamentale per dare ritmo al gruppo - e non solo in corsa! Terza frazione per Denis Curzi, apparentemente introverso, ma in realtà molto riflessivo e sempre pronto alla battuta. Insomma, è lui il George Harrison dei moderni Fab Four legato da una profonda amicizia con Paul McCartney, pardon, Danilo Goffi: compagni fin dall’inizio della loro carriera nel Gruppo Sportivo Carabinieri, inseparabili

in svariate occasioni, dai raduni azzurri alle gare che contano, non è un caso che abbiano deciso di correre insieme le ultime due frazioni. Certo, come ogni coppia che si rispetti, discutendo a lungo sul ritmo gara da tenere; ma, alla fine, come sempre, han trovato un compromesso. E vedere questi quattro esempi di sport e di vita percorrere insieme gli ultimi 200 metri di gara prima di tagliare il traguardo con

le mani alzate e i nasoni rossi da clown, ha scaldato&emozionato il folto pubblico assiepato lungo le transenne della zona arrivo. “A dispetto del cronometro, oggi abbiamo vinto moralmente”, è il loro messaggio corale a fine gara. “Siamo stati ancora una volta insieme, e abbiamo corso per divertirci, senza l’assillo del tempo e della prestazione, ma per veicolare un grande messaggio: lo sport è vita, è amicizia, è un impegno da prendere con serietà ed è un strumento con il quale si può fare del bene. La degenza in ospedale è difficile e dolorosa, soprattutto per i più piccoli; per questo i Dottor Sogni della Fondazione Theodora Onlus ricoprono un ruolo fondamentale.” La festa ora è finita. È tempo di ritrovare la concentrazione. Perché la SuisseGas Milano Marathon è il penultimo scalino. Per arrivare in cima alla scala bisogna aspettare ancora sette giorni, prendere l’aereo e attraversate l’oceano: Danilo, la Boston Marathon ti aspetta!


domenica 19 aprile 2015

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I

n Calabria l’edizione 2015 della Festa dell’Aria è alle porte. Dall’1 al 3 maggio ritorna l’appuntamento per gli amanti del volo in parapendio, il volo libero, ecologico, senza motore, il volo che sfrutta l’energia del sole, il volo che dona emozioni impareggiabili. L’evento è organizzato da Parapendio Pizzo, club di piloti che prende il nome da Pizzo Calabro (Vibo Valentia), borgo arroccato su un promontorio al centro del Golfo di Sant’Eufemia. Sotto la frastagliata Costa degli Dei, contraddistinta a nord-est dalla pineta mediterranea fino alla foce del fiume Angitola e da nove chilometri di ampie spiagge sabbiose. Più a sud, dove si innalza il masso di tufo sul uale si sviluppa Pizzo, numerose calette, grotte e zone ricche di scogli naturali. Suggestivo il panorama dall’alto con le isole Eolie sullo sfondo. Mete turistiche in ona sono Tropea, il Castello Murat e la Chiesetta di Piedigrotta. Ma visitare i vicoli di Pizzo o immergersi nelle sue acque cristalline non regalerà pari spettacolo di quello provato dagli uccelli in volo, cioè come la si vede volando con un parapendio o con un deltaplano. All’organizzazione di questa tre giorni di emozioni, festa ed allegria collaborano anche i club Fly Maratea ed Etna Fly, quest’ultimo in trasferta dalle pendici del vulcano siciliano. Il programma di massima prevede

voli liberi durante le mattine, prove di precisione in atterraggio nei pomeriggi e cene sociali la sera, programma che potrebbe subire variazioni secondo le

condizioni meteorologiche che vincolano fortemente la pratica del volo libero. Chi tra il pubblico vorrà provare l’ebbrezza del volo potrà farlo grazie a piloti

abilitati ed equipaggiati con parapendio biposto, cioè vele idonee al trasporto del pilota più il passeggero. I piloti più ambiziosi potranno cimentarsi

in voli di distanza, perché con il parapendio è possibile volare per molti chilometri. Basta pensare che il record del mondo maschile si attesta in ben 478

km e quello femminile in 376 km. Entrambi i record sono stati stabiliti in Brasile da Donizete Baldessar Lemos e dalla nostra Nicole Fedele.


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BOLLETTINO SPETTACOLI DALLA CAPITALE cinema

S

i chiamerà De Serpentis Munere il film in uscita di Roberto Leoni e prossimo al mercato di Cannes. Leoni, conosciuto per film come Santa Sangre, Un uomo da rispettare, Vieni avanti cretino, Casablanca Express e molti altri…. ha scelto di girare il film interamente in lingua inglese e alcuni dei ruoli sono stati doppiati proprio in questi giorni negli studi di Cinecittà a Roma in collaborazione con la Royfilm. Avendo partecipato alla lavorazione del film su più fronti, in qualità di traduttrice della sceneggiatura, dialogue coach sul set, ruolo nel film e direttrice al doppiaggio, sono riuscita a rubare tra un turno di doppiaggio e l’altro un paio di interviste, al nostro regista e a uno dei protagonisti del film Guglielmo Scilla, meglio conosciuto al pubblico come Willwoosh. Roberto, con questo film hai ritratto ambienti religiosi, che rapporto hai con la religione? Ho un rapporto di grande rispetto per tutte le religioni, perché ogni religione rispetta la spiritualità, è una testimonianza e ogni uomo ha il diritto di credere in quello che vuole. In base a cosa scegli le tue regie?

Al via il doppiaggio dell’ultimo film di Roberto Leoni

Sono le storie che non voglio vendere. Ho scritto ottanta sceneggiature e ne ho dirette sei, sono quelle che non potevo far fare ad altri. Le spose più belle me le sono tenute io, le ho amate solo io. Quando scrivi fai già la regia?

Sì. Talvolta è un difetto, consegno la sceneggiatura già impostata, poche volte mi è stato chiesto di togliere l’impostazione registica e di lasciare il puro fatto narrativo. Cosa cerchi in un attore? Cerco la mia verità dentro di lui.

Io non posso interpretare un ruolo e quindi devo delegare. Tu hai detto che i tuoi film sono come i tuoi figli, sono “piezz’e core”, e gli attori chi sono per te? Sono i babysitter. Hai mai chiesto al bambino che eri se è contento di cosa sei diventato? Il bambino che ero era terribile. Un giorno per merito di una maestra ho ricevuto un libro e mi ha detto: guarda che la vita nei libri è più bella. Io mi sono incantato e da allora sono diventato il più bravo della classe. Avevo bisogno di sfide, non ero più annoiato. Quali sono i tuoi valori principali? L’amore, il rispetto e la giustizia. Mi parli del film? Il film è un thriller metafisico perché in realtà è un giallo dell’anima. Nel nostro animo ci sono delle profondità sconosciute, misteriose. Il film è una metafora

Un compleanno speciale D

per indagare il DNA dell’anima. E un giorno questa indagine risale fino a Eva. Che cosa può fare Eva in questo mondo? Pensi che un titolo in latino possa allontanare il pubblico? Penso che è molto pericoloso però è anche un curioso richiamo. Ho fatto pubblicità e so che talvolta è qualcosa di non immediatamente comprensibile, suscita interesse, molto più di una cosa chiara, esplicita. Pensi che questo film ti darà il merito di avere scoperto qualche attore destinato ad una lunga carriera? Sì Bianca Elton Ara, nel ruolo misterioso. E poi i miei splendidi protagonisti, Guglielmo Scilla, Benjamin Stender, Valentina Reggio, Alexandra Dinu… Grazie per avermi citato, questo lo scrivo… Affiancandoti nel film ho avuto modo di vedere come lavori, è sempre stata una tua caratteristica cambiare le cose in corso d’opera? E’ la cosa più bella di essere lo sceneggiatore, il regista, sei il padrone del film, e se il Produttore te lo permette e io ho avuto la fortuna di avere accanto Mario d’Andrea che mi ha lasciato carta bianca perché godiamo di una reciproca e assoluta fiducia. Ti piace lavorare di notte? Io ho fatto il giornalista, ho lavorato in radio di notte, io mi costringo ad andare a dormire. I sogni sono vicini, basta aprire la finestra, a volte bussano. Il grande poeta Rilke diceva: “aprite a chi vi bussa alla porta, gli angeli arrivano senza avvertire”. E allora grazie Maestro… ci rivediamo a Cannes. ra la parola passa a uno dei protagonisti del film. Chi è Guglielmo Scilla? E’ un ragazzo di 27 anni che ha sempre sognato il lavoro che fa oggi… - E chi è Adam? Adam è un professore, è una persona con una

O

enorme passione per il suo lavoro e finisce per completarlo. E’ un uomo che si trova di fronte ad un grandissimo paradosso, la ricerca di se stesso attraverso la perdita di se stesso. Adam si trova di fronte all’opportunità della sua vita, teoria che rischia di cambiare oggi l’uomo. Qual’è stata l’emozione più grande che hai provato girando questo film? E’ stata la scena dell’acqua, quando parlo con me, con la parte più selvaggia di me che è Mada ed è stato un insieme di emozioni, più grande dell’impotenza a svolgere il mio compito. E’ un misto di tradimento e dell’accorgersi di aver lottato e accudito una cosa che ha sempre cercato di distruggerti. Un addio che sfocia in rabbia violenta dove io e Mada diventiamo speculari. Da semplice spettatore andresti a vedere questo film? Sì e rimarrei sconvolto nello scoprire che è stato fatto nel mio paese. E’ un film che riesce ad essere modernissimo che conserva quella spina dorsale di autorialità. Nel film il tuo personaggio viene sdoppiato, ti riconosci anche nella parte femminile interpretata da Valentina Reggio? C’è stato un momento in cui io e Valentina ci siamo confrontati perché quello che era Valentina ero anch’io e viceversa, insomma ci siamo incontrati. C’è un altro personaggio che ti sarebbe piaciuto interpretare nel film? Sì, Erasmus. Mi intriga quest’amore per il bello e forte senso di potere e lascività, molto diverso da Adam. Beh, per scoprire questo e tutto il resto di cui abbiamo parlato non ci resta che vedere il film. Mi impegno con i nostri lettori ad informarli sull’uscita nelle sale italiane…

teatro

a sabato a Milano ritorna-

la loro magia, i colori e gli effet-

no le winx che per l’occa-

ti speciali che rendono unico lo

sione festeggiano il loro decimo

show. Nello spettacolo non man-

compleanno con lo spettacolo

cano ovviamente le streghe Trix,

Martinelli, già flying special ef-

Winx Club Musical Show, con

che per la prima volta presenta-

fects per lo spettacolo Peter Pan

la regia di Gianni Donati. Lo

no una loro canzone inedita. Le

e Italia’s Got Talent, che le farà

spettacolo rispecchia 10 anni di

Winx voleranno poi grazie agli

volteggiare in aria pronte a di-

canzoni, musiche, colori, magia,

effetti speciali di Massimiliano

fendere l’Universo Magico!

amicizia e valori che contraddistinguono la serie animata “Winx Club” arrivata ormai alla 7^ stagione. Sul palco del Winx Club Musical Show le magiche fatine nate dal genio creativo di Iginio Straffi, autore anche dello spettacolo, raccontano i 10 anni con le canzoni che hanno reso celebre la serie e portano tutta


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Dubfire brings his acclaimed live show dubfire:live HYBRID to the biggest electronic events this summer Dubfire will bring his acclaimed audio visual concept dubfire:live HYBRID to some of the worlds biggest music events in 2015. dubfire:live HYBRID, the techno star’s most ambitious achievement to date, will be showcased at events including Sonar, Time Warp Argentina, Caprices Festival and SW4 with more to be announced. First premiered at the annual Amsterdam Dance Event, Dubfire’s innovative live show reinvents the concert experience by seamlessly weaving together

domenica 19 aprile 2015

dubfire:live HYBRID WORLD TOUR ANNOUNCED elements of 2D and 3D animation with live audio and lighting to explore the intersection of science and technology - of man and machine - and their resulting evolution and inevitable fusion. Dubfire’s audio visual concept will be touching down at major events including Caprices Festival, Time Warp Argentina, Baum Festival, Sonar, SW4 with more special one off shows still to be announced. Says Dubfire: “I’d always intended for my music to be performed live, supported by the latest advancements in music, stage design, lighting and sound technology. It took me years to build up a body of work that I’m proud to stand behind and to find the team to create the HYBRID show. It’s been an incredibly inspiring ride and I’m tremendously

excited to finally bring the show to the fans who continue to support me and my sound”

Presenting at 2015’s major electronic events, don’t miss your chance to experience this years most talked about electronic event. Take a sneak preview at what’s in store here: https://www.youtube.com/ watch?v=iuORN3mydD0 2015 HYBRID DATES 11.04 CAPRICES FESTIVAL Crans-Montana CH 17.04 TIME WARP Buenos Aires AR 30.05 BAUM FESTIVAL Bogota CO 20.06 SONAR Barcelona SP 29.08 SW4 London UK

25.09 CITADELA Brno CZ PLUS MORE DATES TO BE ANNOUNCED MEDIA SAY It was as if a spell had been cast upon the building. Dubfire:live- Hybrid was well deserving of the weeks of build-up- DJ Mag, CA Now, as one of the most inspirational and powerful techno DJ’ in the world, Dubfire is able to confidently step up and reinterpret his music for the fans who always wanted him to play live – DJ Mag, USA Hybrid; an ambitious - and we have to say very successful - set audio / video in which rides with safety and with renewed inspiration in the stylistic canons minimal tech-house key – Soundwall, IT The cinematic experience of Dubfire’s performance feels like you are inside a

movie...indeed the highlight of this years Amsterdam Dance Event - The Creators Project, Vice, NL Dubfire creates a unique experience with his live show…one of the highlights of a fantastic ADE – The Sun, UK We don’t exaggerate when we tell you the event was unlike anything we had previously seen or heard before anywhere, let alone at ADE – Thump, US However, there’s little doubt that the night belonged to Dubfire, whose North American debut of his dubfire:liveHYBRID performance was a cinematic excursion that truly put the “techno” into “technology.” Combining 2D and 3D visuals that told a loose story of man and machine coming together as one, attendees were treated to an experience not often seen within the

genre. – DJ Times, US Playing behind four panels that enhanced and refracted his shadows, he(Dubfire) unveiled his new live show on Friday night, captivating the crowd with a spellbinding combination of minimal techno and trippy rendered visuals. – Billboard, US While techno shows are often thought as a low-tech affair, Time Warp US got a pleasant dose of technology with the unveiling of Dubfire’s newest live show experience…. the crowd exploded in applause, immediately making the performance a highlight of the evening. – EDM Tunes, US It was only for Dubfire’s US debut of his live HYBRID set, which featured an awesome visual display featuring a series of translucent squares that should be seen to be fully understood – Live for live music, US


domenica 19 aprile 2015

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l programma mediaset Verissimo avrebbe degli aggiornamenti sulla recente crisi di coppia che avrebbe colpito Stefano De Martino e la moglie Belen Rodriguez. Il ballerino sarebbe infatti finalmente tornato a casa

dalla showgirl lasciando l’hotel milanese nel quale ha pernottato per un breve periodo, nonostante ciò non si è sicuri che si tratti di un ritorno definitivo. Belèn ha sempre dichiarato di aver bisogno di passione in tutte le sue

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U

na nuova coppia sembrerebbe essersi formata tra la ex Pupa Pasqualina Sanna e il cantante de “Il Volo” Gianluca Ginoble, sembrerebbe infatti che la Sanna abbia fatto perdere la testa al tenore, ma i due fotografati insieme dalla rivista “Diva e Donna” non hanno mai confermato la relazione. La showgirl e modella ventiquattrenne avrebbe quindi rapito il cuore del cantante quattro anni più giovane nonché membro più giovane del gruppo e più invidiato, i loro atteggiamenti affettuosi per la capitale hanno rivelato del tenero. E mentre il popolo gossipparo avrebbe insinuato che il cantante sia quasi un toy boy per la modella che è evidentemente più grande di lui, bisogna ammettere che la differenza di età non è poi così evidente e che la coppia potrebbe davvero funzionare.

storie, ci si chiede quindi se dopo un anno mezzo di matrimonio la quotidianità e l’abitudine abbiano rovinato la storia d’amore, alle domande riguardanti questa crisi lei però risponde in modo vago parlando di semplici litigi. A tenerli uniti però ci sarebbe sempre il piccolo Santiago, che entrambi amano, che il ritorno a casa del ballerino sia dovuto solo al figlio?, la coppia sembrerebbe comunque propensa alla riappacificazione.

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A

lex Belli, eliminato al televoto contro Rocco Siffredi e Valerio Scanu, lascia l’isola dei famosi per tornare a casa, dove gli aspettano grandi sorprese. Il concorrente prima di lasciare il programma ha affermato una frase che ha fatto ridere in molti: “Amore mi raccomando, riscalda l’acqua per la pasta perché sto morendo di fame”, riferendosi alla moglie Katrina, non considerando però che tra il flirt con la Buccino, altra concorrente

dell’isola e la presunta amante rivelata da Alfonso Signorini, probabilmente sua moglie lo aspetterà a casa non per cucinare ma per tirargli la pentola in testa. Inoltre come se non bastasse l’attore di “Centovetrine” a causa della chiusura del programma si trova disoccupato, non è quindi un bel periodo per il bell’attore, che si è visto sfumare davanti anche la possibilità di vincere il programma.

D

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na delle coppie più paparazzate del momento è sicuramente quella composta da Laura Chiatti e Marco Bocci, genitori da poco del piccolo Enea, sul quale vi sono state numerose critiche riguardo al nome. Ultima foto postata su instagram dall’attrice ritrae la famiglia felice prima di andare a dormire, con il piccoletto accoccolato teneramente ala mamma. Da quando sono genitori i due innamorati si sono mostrati attenti alle esigenze del bimbo e hanno postato numerose foto che li ritraggono insieme felici e orgogliosi del prodotto del loro amore. Sono stati inoltre

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opo le dichiarazioni a difesa della famiglia tradizionale della coppia di stilisti composta da Domenico Dolce e Stefano Gabbana, anche Alfonso Signorini e Cristiano Malgioglio sono stati intervistati sull’argomento che è diventato ormai di dibattito internazionale. Dopo le affermazioni dei due stilisti il mondo dello spettacolo si è infatti diviso tra personaggi, come Elton John, rimasti sconcertati da tali affermazioni, e chi invece difende i due stilisti. Signorini, apertamente dichiarato gay, va a favore della famiglia composta da uomo e donna dichiarando: “La famiglia la concepisco nel senso tradizionale del termine, perché così ha voluto natura”, Cristiano Malgioglio invece afferma: ”L’Italia non è preparata per questo però comunque la presenza di una donna, di una mamma è molto importante”.

paparazzati a scambiarsi effus. ioni durante lo shopping, la coppia è sicuramente una delle più

invidiate del momento, si spera quindi che rimanga tale.


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