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Sport & Spettacolo

Più Internazionale di così! DOMENICA 23 AGOSTO 2015 ANNO 5 N 28

Inter

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Atalanta


domenica 23 agosto 2015

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Sandro Mazzola

INTER MIA

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nche in questa stagione Stadio5 si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione e come negli anni precedenti proverà a raccontare gli umori di Inter e Milan e, perché no, delle squadre di Milano in generale. Nella sfera dell’arte pedatoria una domanda fa capolino nei bar, sui tram e nei discorsi occasionali di marciapiede: chissà se la longa manus della Juventus porterà via anche questo campionato? Da anni non si vedeva un’estate così bollente, così come un mercato così faraonico da parte delle squadre italiane. Alcuni se ne sono andati (vedi Tevez e Vidal), ma altri sono arrivati. Il Milan sta impressionando più dell’Inter: gli uomini di Mihajlovic hanno battuto per ben due volte i cugini e, soprattutto, hanno passato in carrozza il terzo turno di Coppa Italia, superando un buon Perugia per 2-0. Niente di che, ma la squadra del serbo sta cominciando a trovare la quadratura del cerchio e, sicuramente, è apparsa più in palla dei nerazzurri. Questo è quello che Le chiacchiere dell’estate finiranno sabato quando comincerà il campionato di Serie A 2015-2016. I fari sono puntati sull’Inter, anche per quel tourbillon di moduli provati e di giocatori che sono arrivati ad Appiano Gentile. C’è l’Atalanta, non il Real Madrid, ma l’Inter non sembra il Barcellona. E poi gli orobici hanno sbancato il “Meazza” per ben due volte negli ultimi tre incontri (l’anno scorso invece i Mancini-boys vinsero 2-0). Il mister di Jesi dovrà convincere che la cessione di Kovacic sia stata una scelta azzeccata, altrimenti saranno dolori per lui e tutta la dirigenza nerazzurra. Che comunque non ha lesinato economie, visti gli acquisti sin qui fatti. Se saranno funzionali, l’Inter sarà una grande protagonista, altrimenti è facile immaginare l’ennesima stagione di contestazioni. Dio ce ne scampi, perché Milano ha bisogno di ritrovare al più presto le sue squadre in cima all’Olimpo della Serie A e non fuori dall’Europa che conta come ormai gli accade da qualche anno. Domenica sera l’Inter non deve convincere, ma uscire con i tre punti. Per il bel gioco ci saranno ancora 37 partite, perché come diceva uno che sapeva conquistare scudetti: “Vincere non è importante, è la cosa che più conta”.

PARTI COL PIEDE GIUSTO

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agazzi, si ricomincia. Un’altra stagione all’insegna del grande calcio con la Juventus e la Roma favorite secondo il mio punto di vista. I bianconeri di Allegri hanno perso due pedine importati come Pirlo e Tevez ma sono arrivati degli ottimi giocatori in loro sostituzione. La Juventus ha tutte le carte in regola per disputare un’altra stagione ad alto livello ma la Roma spaventa. La società giallorossa sul mercato ha operato alla grande prendendo Dzeko e Salah ma pare che non sia ancora finita. Sicuramente, al di la del risultato di ieri sera col Verona, la squadra di Garcia mi sembra la candidata principale in qualità di avversaria ai bianconeri. Sarà senz’altro un bel duello molto più aperto di quello dello scorso anno. Per quanto concerne l’Inter mi auguro che i nuovi arrivati non deludano le aspettative. E’partito Kovacic è sicuramente l’ossatura si è indebolita, però gente come

queste sono partite da vincere se si vuole correre per le piazze alte. Sono curioso di vedere all’opera il Frosinone e il Carpi. Si tratta di due belle realtà che infiammeranno i tifosi di casa. Oggi a Firenze sicuramente assisteremo a un grande match perché i viola hanno dimostrato di essere una formazione di tutto rispetto non tanto per i due successi conquistati con il Barcellona e il Chelsea quanto per il gioco espresso da tutto il collettivo. Tra l’altro Paulo Souza è un ottimo tecnico al quale auguro una grande stagione. Il Napoli? Beh, mi lascia un po’ perplesso. Ma i partenopei sono capici di sorprenderti in qualunque momento.

Jovetic, Miranda e Montoya potrebbero regalarci buoni risultati rispetto al recente passato. In difesa mi sembra che ci siamo rinforzati e in attacco con il mon-

Inter Allenatore

STADIO

Roberto Mancini

tenegrino Icardi e Palacio si dovrebbe fare decisamente meglio rispetto allo scorso anno. Oggi affronteremo l’Atalanta a San Siro e dovremo partire vol piede

MEAZZA

Arbitro: Gianpaolo

INTER (4-3-1-2)

Giampiero Boniperti

Handanovic; Santon, Miranda, Murillo, Juan Jesus; Gnoukouri, Medel, Kondogbia; Brozovic; Icardi, Jovetic

giusto dimenticando la tradizione che vuole i bergamaschi in campo come bestia nera dell’Inter. La squadra di Reja è un avversario da non sottovalutare ma

Atalanta ORE 20.45

Allenatore

Edoardo Reja

Calvarese di Teramo ATALANTA (4-3-3)

Sportiello; Raimondi, A. Masiello, Cherubin, Dramè; Kurtic, De Roon, Carmona; D’Alessandro, Pinilla, Gomez


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La PRIMA è nerazzurra Partita

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an Siro questa sera si tinge di nerazzurro per la prima sfida di campionato. Il Biscione ospita la Dea e, almeno sulla carta, i padroni di casa dovrebbero avere la meglio anche se molto lontani dalla forma ottimale e soprattutto distante dalla scelta degli schemi da mettere in campo. Nelle ultime 27 partite di esordio in campionato l’Inter è sempre andata in gol ad eccezione dei due pareggi con Bologna e Torino. Anche nello scontro diretto, sempre alla prima di campionato, con gli orobici la banda di Mancini ha avuto la meglio nelle quattro occasioni: tre vittorie e

un pareggio mentre gli uomini di Reja hanno vinto una sola partita d’apertura giocata in trasferta e resta memorabile il 6-2 rifilato a Bologna nel lontano 1949. L’Inter invece non perde in casa la prima partita dalla sconfitta subita dal Pescara (1987), da allora 10 gare a bottino pieno e tre pareggi. Oggi i giochi sono diversi, anche le idee, ma uno dei giocatori bergamaschi va sicuramente sorvegliato in modo speciale… Mauricio Pinilla. Il Cileno è la vera bestia nera dell’Inter che ha subito ben cinque reti in otto sue presenze al Meazza. Roberto Mancini inizia la stagione in casa

con l’atteso riscatto in un mare di dubbi e confusione nonostante un mercato estivo, non ancora concluso, ambizioso. L’auspicio è quello di vedere finalmente una squadra all’altezza non solo del suo blasone ma degli uomini a disposizione. Poco condivisa la cessione di Xherdan Shaqiri e contrastatissima quella di Mateo Kovacic che non è mai riuscito a trovare la giusta collocazione in questa squadra. Vedremo subito in campo i neo acquisti Kondogbia, impegnato a centrocampo in sostituzione di Kovacic, e l’attaccante Jovetic intenzionato a dare una grande mano a Mauri-

to Icardi. L’Atalanta dovrà fare a meno del buon Cigarini sostituito da De Roon. Per questa Inter è già banco di prova l’incontro di questa sera visti i risultati deludenti del precampionato. Attesa la coppia Icardi-Jovetic per far tornare il sorriso e le speranze nei tanti tifosi nerazzurri. Non è una partita di cartello ma pur sempre insidiosa, l’Atalanta ha un attacco sempre pronto a sfruttare il minimo errore avversario e sarebbe un errore sottovalutarla. Mancini manderà in campo l’11 dell’ultima decisione, alcuni giocatori sono ancora fuori condizione, e di sicuro a far buona guar-

dia a i pali nerazzurri ci sarà Handanovic mentre come centrali vedremo sicuramente la nuova coppia Miranda-Murillo con a sinistra Santon e Hernanes come trequartista a supportare le due punte Jovetic e Icardi. A centrocampo il sipario si apre sul nuovo acquisto Kondogbia, il palcoscenico sarà tutto suo. Reja non ci sta al ruolo di vittima sacrificale, peserà molto l’assenza di Cigarini a centrocampo, e sarà costretto ad affidare il ruolo di ‘macinagioco’ al nuovo acquisto De Roon a sostegno dei compagni Kurtic e Carmona. Qualche dubbio su chi schierare nel ruolo

di centravanti Reja sicuramente ce l’ha. Pinilla o Denis? Sarà una partita tutta da vedere, Mancini ha stravolto la squadra e la società non si è risparmiata nel mercato estivo. L’Atalanta è una squadra sicuramente abbordabile, soprattutto dopo la cessione di uomini importanti, e non dovrebbe avere molte chance di uscire sorridente da San Siro ma resta tra le squadra meno prevedibili del campionato.

RIFLETTORI PUNTATI SU FIORENTINA-MILAN

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uve contro tutti alla vigilia del via ufficiale delle operazioni per il campionato 2015-16. I bianconeri di Allegri, orfani di Pirlo e Tevez, sono pronti a respingere gli attacchi di Roma, Inter, Milan.Napoli e Fiorentina, le maggior candidate nella corsa allo scudetto. La squadra torinese sarà di scena oggi allo Juventus Stadium contro l’Udinese di Colantuono che non nasconde i pregetti per un gran colpo alla faccia dei pronostici della viglia che vogliono i padroni di casa favoriti in maniera sfacciata. L’Udinese vista in Coppa Italia col Novara sembra fornire ottime garanzie per un risultato di prestigio ma i bianconeri di Allegri puntano al successo pieno in modo da partire col piede giusto nel match dell’esordio in campionato. Ieri hanno scaldato i muscoli Roma e Lazio impe-

gnate la prima a Verona con l’Hellas, la seconda all’Olimpico col neo promosso Bologna, tra l’altro eliminato dalla Coppa Italia dal Pavia. Ma l’incontro che illumina il cartello della serie A nella odierna giornata è quello in programma al Franchi dove il Milan sfiderà la Fiorentina di Paulo Souza reduce da un precampionato con i fiocchi che l’hanno vista protagonista in assoluto col Barcellona e il Chelsea entrambi battuti con merito a Firenze e Londra grazie a una super prestazione dei viola in cattedra col giovane Bernardeschi autore di una doppietta con gli spagnoli di Luis Enrique. Il Milan, rimesso in sesto da Mihajlovic, sembra in buona condizione psicologica grazie anche alla di-

Carlos Bacca

screta gara giocata col Perugia in Coppa Italia è pronto a rispondere colpo su colpo ai toscani per intascarsi i tre punti. Punti preziosi con i quali dovrà fare i conti pure l’Inter manciniana reduce dal mezzo flop di Ancona con i greci dell’AIK e dalla doppie sconfitte al trofeo Tim con i cugini del Milan e il Sassuolo. Pgghi aperti duqneu con l’Atalanta. Da seguire con curiosità l’esordio del Carpi nella massima divisione a Marassi contro la Samp di Zenga mentre l’altra neo promossa Frosinone ospiterà al Matusa il lanciato Torino vincitore in Coppa Italia col Pescara con un poker. Trasferta non facile per il Napoli a Reggio Emilia col Sassuolo e del Gena a Palermo contro l’undici di Iachini del dopo Djvala.

LA CLASSIFICA

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cantiere nerazzurro

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I n ter ancora da ri d i s egnare. Contro l ’ Atal a nta ci sarà i l “gi o i e l i n o” Gnoukouri ? Assane Gnoukouri

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orna il campionato. Questa sera al “Meazza” c’è l’Atalanta. Non si può scherzare. Incamerare i primi tre punti della stagione è d’obbligo, anche perchè c’è bisogno di ridare morale ai tifosi nerazzurri, delusi da una squadra che viaggia sempre con l’incubo del fairplay finanziario, i debiti accumulati e una ricostruzione non ancora completata. L’addio forzato di Kovacic, la bocciatura, senza appello, di Shaqiri non lasciano nessun alibi al tecnico Mancini, chiamato a ridisegnare, dopo il flop del scorso anno, una squadra nuova, come lui fortemente desidera. I risultati del precampionato spesso po-

trebbero risultare non veritieri, anche perchè con i tre punti in palio, maggiore sarà la carica di vittoria che anima i protagonisti del pallone, ma un campanello d’allarme per la squadra

nerazzurra c’è, anche perché il gioco, con una campagna acquisti ancora in corso e giocatori schierati fuori ruolo, non si è mai visto. Proprio nell’ultimo test amichevole disputato

ad Ancona, domenica scorsa contro l’Aek Atene, i nerazzurri hanno palesato limiti evidenti soprattutto sul piano atletico. Si corre poco senza palla, la manovra lenta diventa preve-

dibile e la via del gol si complica. Undici amichevoli, tre sole vittorie, due delle quali con avversari facilmente abbordabili, (Stuggarter Kickers e Carpi) e l’altra vittoria conquistata a Parma contro l’Atletico Bilbao grazie ai gol dei bomber Jovetic e Icardi, è un bilancio certamente negativo alla partenza di un campionato nella quale Juve e Roma godono i favori del pronostico per la vittoria finale. Tra le note positive del precampionato dell’Inter c’è comunque la consacrazione di Assane Gnoukouri. Il giovane calciatore ivoriano, che non ha ancora compiuto 19 anni, proveniente dal florido vivaio nerazzurro, si è subito messo in mostra anche nella fase di preparazione a Riscone di Brunico, confermando tutto quello che di bello si dice su questo

gioiellino della cantera che, nonostante la giovanissima età, riesce a farsi rispettare da compagni ed avversari. In campo, Assane difficilmente spreca palloni. Come una volpe, il boys nerazzurro quasi sempre sfrutta la sua astuzia, trovando gli spazi liberi, le occasioni che si creano sul rettangolo di gioco durante le fasi di una partita. Si pensava, ad inizio agosto, ad un suo possibile trasferimento in prestito ad una squadra di B, ma poi il ragazzo ha convinto Mancini. Possibile un suo impiego questa sera contro l’Atalanta, anche perchè Gnoukouri, nell’ultima amichevole contro i greci dell’Aek è stato una delle poche note intonate di un Inter che viaggia ancora a piccoli passi verso traguardi ambiziosi, ad iniziare dalla qualificazione in Champions.

Napoli si torna al lavoro artigianale, benvenuti in Paradiso

giù al nord

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ra qualche settimana riprende il campionato di serie A, il Napoli ha cambiato il mister, siamo passati da una dimensione “industriale” quella di Benitez con tutti gli oneri e gli onori a una più di stampo “artigianale” che ha come nocchiero Maurizio Sarri, per la verità per ora, tutto il popolo azzurro pare sia assolutamente contento della cosa. Sarà per via che quando più si sale si affrontano squadre forti e ricche che al nostro cospetto sembrano richiamare il testo di un romanzo di anni fa : “Il Principe e il Povero”, questa situazione se intriga per qualche tempo alla lunga, visto l’ineluttabilità della realtà di cassa che ci vede come una organizzazione sportiva al quinto posto come fatturato in Italia, uscendo poi dal recinto interno, ci ritroviamo chissà in quale posto pensando ai colossi del calcio spagnolo, inglese, tedesco le posizioni diventano

mister Sarri, quel Mirko Valdifiori che nelle uscite amichevoli di questo inizio di stagione ha già dato modo di farsi apprezzare; serviva uno capace di fare la doppia fase ed è arrivato a mio parere quanto di meglio c’era sul mercato interno, quell’Allan Marques Loureiro dall’Udinese che su carta dovrebbe risolvere il problema dell’anno passato, anche se pure in questo caso, la storia ci dice che da Udine, tra Armero, Quagliarella e Inler, il prezzo non è poi stato adeguato alle prestazioni, che si sono rivelate non proprio all’altezza del loro costo, rimanendo in tema c’è da sottolinea il ritorno al ruolo di Marek Hamsik e almeno finora il rientro del giovane Jacopo Dezi classe 1992 che ha fatto due ottime stagioni a Crotone in sedavvero distanti, siderali, certo è stato bello sognare finora ma la realtà ci riporta a vivere di altro,con i piedi ben piantati per terra, una nuova esperienza Naldi è l’ultimo dei desideri di chi ama Napoli, tutto sommato alla fine i “pezzi pregiati” da Higuain a Callejon, da Insigne a Hamisk sono tutti rimasti a Napoli. L’artigiano Maurizio Sarri, che tra l’altro nelle due esperienze in Campania ha subito altrettanti esoneri, ha dalla sua anche una cabala negativa di tecnici nati a Napoli, il primo è Gianni Di Marzio che nella prima stagione 1977 - 78 si piazzò in classifica con un onorevole sesto posto e una finale di Coppa Italia, ma che l’anno successivo fu esonerato solo appena tre turni di campionato, gli altri due sono Giovanni Galeone e Vincenzo Montefusco che retrocessero nella stagione 1997-98. Quindi nascere a Napoli e allenarne i co-

lori non sempre porta bene anche se cabala per cabala rimane in questo caso quel famoso “non c’è due senza tre” che da come si evince c’è già stato. Il Napoli del campionato che si appresta mi piace, c’era da mettere a posto il reparto difensivo e qualcosa si è fatto, certo non è che con le scommesse come il rumeno Vlad Chiricheș o come il giovane Elseid Hysaj che si risolvono gli atavici problemi di difesa ma peggio di ieri non potrà mai essere, almeno Pepe Reina contribuirà di sicuro portando in dote la sue esperienza e le doti innate di leader oltre al suo amore più volte dichiarato in questi tempi per i colori partenopei. Il reparto di centrocampo invece è quello meglio sistemato serviva un metronomo che mancava dai tempi di Gatti in B e di Fontana addirittura in C, è arrivato finalmente il regista da Empoli, che è stato alle dirette dipendenze del

rie B, sperando che il Napoli non lo ceda in giro. Il nuovo direttore sportivo Cristiano Giuntoli è l’artefice del miracolo Carpi squadra promossa nella serie A. L’attacco atomico è rimasto quello dell’anno passato tranne la cessione in prestito di Duvan Zapata che ha comunque bisogno di giocare e fare esperienza. Siamo tutti presi dall’inizio, le altre squadre su carta sembra si siano rinforzate, l’unica che appare invece più debole a mio sommesso avviso è proprio la squadra quattro volte di seguito campione d’Italia, ai posteri l’ardua sentenza. Chiudo questo mio primo articolo con un pensiero di Yayà Tourè, per spiegare un poco a tutti cosa significa il Napoli per noi napoletani: “La mattina andammo a fare riscaldamento al San Pa-

olo, Carlos (Tevez) mi parlava di questo stadio, ma io che ho giocato nel Barca mi dicevo, che sarà mai?Eppure quando misi piede su quel campo sentii un qualcosa di magico, di diverso. La sera quando ci fu l’inno della Champions, vedendo ottantamila persone fischiarci mi resi conto in che guaio ci eravamo messi... Qualche partita importante nella mia carriera l’ho giocata, ma quando sentii quell’urlo fu la prima volta che mi tremarono le gambe. Bene, fu li che mi resi conto che questa non e’ una solo squadra per loro, questo e’ un amore viscerale, come quello che c’è tra una madre ed un figlio. Fu l’unica volta che dopo aver perso rimasi in campo per godermi lo spettacolo”. Buon campionato a tutti.


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Marjlja Bisceglia

l’Ospite

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Germàn Gustavo Denis P

ur essendo centravanti di peso, Germàn veste solitamente il ruolo di prima punta, è inoltre un giocatore essenziale per la propria squadra, essendo in grado di difendere il pallone, fornire assist ai compagni e molto abile nel gioco aereo con tiri al volo e colpi di testa.

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ermàn Gustavo Denis, nato a Lomas de Zamora il 10 settembre 1981 è un calciatore argentino, attualmente attaccante dell’Atalanta. Nel 2010 Denis ha ottenuto la cittadinanza comunitaria e all’età di trentaquattro anni è già padre di quattro figli.

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a prima squadra italiana nella quale gioca è il Cesena, esperienza che si conclude con 3 gol all’attivo. Nel 2003 il giocatore torna in patria, prestato all’Arsenal de Sarandì, che lo riscatterà dal Cesena per 50000 dollari. In seguito nel 2008 Denis torna in Italia, giocando per il Napoli, con un contratto quinquennale di 8 milioni di euro complessivi svolgendo una splendida stagione.

El Tanque G

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rr o

ar ma

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razie alla sua forza fisica, in Argentina è stato soprannominato “El Tanque”, in italiano il carroarmato, capacità grazie alla quale mette in difficoltà le difese avversarie. La carriera del calciatore inizia nel 1997, quando esordisce nel Talleres de Remedio de Escalda, ma dopo solo due stagioni si trasferisce al Quilmes e in seguito ancora nel Club Atlético Los Andes.

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el 2010 viene invece dato in compartecipazione all’Udinese in cui giocherà solo un anno poiché nel 2011 verrà ceduto con diritto di riscatto agli orobici e nella quale ricopre un ruolo fondamentale. Denis ha inoltre giocato nella nazionale argentina non vincendo mai un titolo. Darà sicuramente filo da torcere questa sera ai nerazzurri milanesi.


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24 La diga che fermò Lionel Messi Classe 1992, con la stessa tenacia messa in campo con il Granada difende la Nazionale colombiana. Difensore centrale e destro naturale. L’Inter lo blocca già a gennaio per chiudere la partita e ufficializzarne l’acquisto lo scorso 3 luglio. L’operazione alle casse nerazzurre è costata 8 milioni di euro

più 1 milione di bonus. Jeison Fabián Murillo Cerón ha firma un contratto che lo legherà all’Inter per cinque anni con un ingaggio iniziale di 1,2 milioni di euro a stagione. Ventitre anni e 183 centimetri di altezza capaci di un buon gioco di testa e grande intuito che gli permette ottimi anticipi contenitivi.

Je iso n

F ab iá n

e t n e m a v i s o l p es

M ur ill oC er ón

Per Piero Ausilio ha una personalità esplosiva con un buon piede, aggressivo e veloce… ricorda Ivan Cordoba. Riuscirà il colombiano a tappare i buchi difensivi nerazzurri?

u l o vE Involu


e n o i zu & uzion e

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MIRANDA PER IL RISCATTO

João

2 Mir

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Paragonato a Lucio per la capacità di far ripartire il gioco dalla trequarti difensiva, molto capace anche nel gioco d’attacco. Il difensore brasiliano ex Atletico Madrid dal fisico possente ha firmato con l’Inter un contratto triennale che obbliga la società di corso Vittorio Emanuele al riscatto del cartellino nel giugno 2016. L’operazione avrà il costo totale di 15 milioni di euro, bonus compresi, ed al futuro numero 2 nerazzurri saranno versati 2,5 milioni di euro a stagione.

a de Sou za F ilho

30 milioni per la Champions dall’accento francese

o a r i u b g fut ey Kondo

r f f Geo

Geoffrey Kondogbia ha 30 milioni di buoni motivi per far bene a centrocampo anche a Milano. Una regia pagata ben 365.853 euro al chilo. Il centrocampista africano, naturalizzato francese, ha firmato un contratto che lo legherà alla squadra meneghina fino al 30 giugno 2020 e il presidente Thoir si è esposto per 30 milioni di euro oltre a 6 di bonus al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Cinque anni all’ombra della Madonnina percependo 3,7 milioni di euro a stagione fino

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ad arrivare a 4,2 milioni, per fortuna bonus inclusi, al quinto anno. L’ambizione del mondo nerazzurro è quella di sperare che il

numero 7 si guadagni ogni centesimo degli euro spesi dall’Inter per strapparlo alla concorrenza rossonera.


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Uno JO-JO montenegrino alla corte del Mancio Stevan Jovetić dal Manchester City a suon di milioni, 12 per l’esattezza. Prestito biennale da 3 milioni di euro a stagione oltre a 300,000 euro di diritti d’immagine e bonus direttamente proporzionati al numero dI gol segnati con obbligo di riscatto fissato a 12 milioni nel 2017. Contratto della durata totale di quattro anni e se

e n o i z & u l o Ev e n o i z vIn olu

Stevan Jovetic

l’Inter si qualificherà in Champions il City farà festa perché la squadra nerazzurra verserà altri 2 milioni di euro, praticamente un affare se si considera che la squadra inglese lo aveva acquistato per 26 milioni più 4 di bonus.


domenica 23 agosto 2015 Torneo che comporta anche non poche spese di organizzazione. Il trofeo, che nelle due precedenti edizioni aveva una dimensione prettamente ludica, quest’anno è stato organizzato con lo specifico scopo di aiutare un giovane calciatore della città di Yambol che a causa di un incidente e della successiva pa-

Inter Club Bulgaria

Vita di CLUB

Giovanni Labanca

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a capitale Sofia ha ospitato la terza edizione del Torneo di calcio riservato ai fan club delle squadre straniere in Bulgaria. Lo ha vinto l’Inter Club Bulgaria, che ha bissato la vittoria del 2013, per la gioia e la soddisfazione dei soci e del presidente allenatore Ivan Ivanov, battendo con un perentorio 4-1 i ragazzi del Chelsea. Le squadre che vi hanno preso parte sono state, oltre a quella bulgara, la Lazio, l’Arsenal,il Manchester United ed il Real Madrid. Tutte hanno messo in campo il massimo impegno, onorando come l’occasione richiedeva, il

INTER CLUB MONOPOLI

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n occasione del ponte della Liberazione, il 25 e 26 aprile, l’Inter Club ‘S. Puteo’ di Monopoli ha organizzato una riuscitissima gita a Cascia con meta precisa la visita al santuario di Santa Rita, il luogo

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che maggiormente ha attirato l’attenzione soprattutto per motivi religiosi e spirituali, oltre che per la bellezza stessa della verdeggiante Umbria. E’ stata una bella gita che ha abbracciato devozione, spirito

aggregativo e relax, arricchite anche da tante sante preghiere per la buona stagione dell’Inter. Il viaggio, atteso e programmato da tempo, è stato reso possibile grazie all’instancabile organizzazio-

ralisi agli arti inferiori non ha avuto tragicamente la possibilità di di essere protagonista della manifestazione e quindi di godersi la bellezza del gioco più affascinante del mondo. I fondi raccolti grazie al Torneo avranno l’obiettivo di aiu-

ne del direttivo, con il segretario Iacopo Petrachi in testa, e di tutti i soci dell’Inter Club monopolitano, capace in 25 anni d’attività di mettere insieme molteplici e svariate iniziative sportive, di puro svago ed anche di significativo ed apprezzato carattere socio-culturale.

tarlo nel suo recupero con la dovuta riabilitazione. Il presidente Ivanov ha ringraziato tutti per la grande generosità dimostrata in questa particolare occasione. Le finalità raggiunte, culminata con la raccolta fondi, hanno ampiamente

ripagato gli organizzatori dell’impegno profuso per la buona riuscita di una bella esperienza sportiva e sociale, per cui sono giunti a Sofia i complimenti del Centro Coordinamento di Milano.


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Calcio USA

Christopher Nasso

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ampioni dal grande passato ma anche talenti nel pieno della carriera, è questa la Major League Soccer, campionato che comprende club Statunitensi e Canadesi. Nel pieno della sua 20° edizione, la MLS sta espandendo sempre più i propri orizzonti, con l’obiettivo di far crescere questo Sport nei confini nazionali e diventare uno dei tornei di Calcio più importanti al mondo. L’acquisto di calciatori non più solo a fine carriera sta contribuendo a rendere

MLS: Un campionato in continua crescita il campionato più interessante, competitivo, entusiasmante, capace di ritagliarsi uno spazio significativo all’interno di una nazione (USA) maestra in tanti altri Sport, Baseball in primis. L’ultimo weekend ha visto protagonisti “vecchie” conoscenze del grande calcio, nell’anticipo della Eastern Conference il New York City di Lampard, Pirlo e David Villa hanno sconfitto 3-1 i Dc United del Presidente Interista Erick Thohir, assist dell’italiano per lo spagnolo in occasione del 2-1. Brutta sconfitta per i Toronto di Giovinco, 3-0 a favore dei New York Redbulls, pareggio tanto spettacolare quanto inutile tra i Philadelphia Union dell’ex Leverkusen Tranquillo Barnetta e i Chicago Fire, 3-3 il risultato finale. Nella Western Conference spicca il 4-3 dei Vancouver

Andrea Pirlo, regista del New York City

11 Whitecaps ai danni dello Sporting Kansas City, fondamentale la doppietta del brasiliano Paulo Nagamura per ribaltare il 3-1 iniziale (doppietta del giovane Gambiano Menneh). Entrambe le squadre insidiano la capolista Los Angeles Galaxy, vittoriosa 2-1 sui Dallas, protagonisti l’infinito Robbie Keane (doppietta) e l’ex promessa blaugrana Giovani Dos Santos. Nei match tra squadre delle 2 conference risalta il 4-0 inflitto dai Seattle Sounders all’Orlando City di Kakà, alla 3° sconfitta nelle ultime 5 gare e momentaneamente fuori dai Playoff. L’ex interista Obafemi Martins mattatore della sfida con una doppietta, a segno anche il paraguaiano Haedo Valdez, ex tra le altre del Werder Brema. Nella Eastern Conference guidano i Dc United a 44, 5 punti ma anche 3 gare in più dei New York Redbulls, lotta apertissima per arrivare nelle prime sei posizioni e giocarsi la qualificazione ai Playoff, obiettivo minimo dei New York City, attualmente ottavi. Nella Western Conferen-

ce più combattuta la lotta per le prime 2 posizioni, dal 5° posto occupato momentaneamente dai Dallas (38 punti in 23/34 partite) al 1°dei Galaxy (43 punti in 26/34 gare) tutto è possibile. I Seattle Sounders sono i favoriti per la sesta posizione, con la possibilità anche di scalare posizioni, soprattutto con l’ Oba Oba Martins visto nell’ultima gara. Gli ultimi mondiali hanno dimostrato come gli Americani si stiano interessando sempre più “al “gioco del pallone”, la nazionale guidata da Klinsmann è riuscita a entusiasmare e riunire allo Stadio o dietro il televisore un numero sempre più crescente di tifosi. Tutto questo, unito a strutture all’avanguardia e a grandi disponibilità economiche, rende la ML un campionato destinato a crescere. Dall’altra parte sarà necessario cambiare la cultura, affiancare ai maestri del Business esperti di questo magnifico Sport, in questo senso l’avvento di imprenditori Americani alla guida di club Europei è stato solo un primo passo.

PARTENZA COL BOTTO DEL PSG

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arte a razzo il Psg in Ligue 1 liquidando Lille e Ajaccio nei primi due turni di campionato. I parigini al comando, a punteggio pieno, sono in compagnia di Caen e Reims mentre il Monaco frena sotto di due punti dal terzetto capolista. Un disastro invece per il Marsiglia con Bielsa dimissionario dopo la sconfitta del Velodrome col Caen. La squadra biancoceleste fa flop pure col Reims e finisce all’ultimo posto a zero punti. In Premier scattano alla grande i due Manchester infilando due successi consecutivi; il più importante è quello del City che abbatte con un sonoro 3-0 il Chelsea di Mourinho. Rialza la testa l’Arsenal dopo il capitombolo casalingo con il West Ham mentre il Leicster guarda dall’alto della classifica le rivali per la lotta per non retrocedere. In Bundesliga il Bayern Monaco non poteva cominciare meglio. I bavaresi di Pep Guardiola passeggiano sull’Amburgo con un sonante 5-0 a cui fa eco il Borussia Dortmund, orfano di Klopp,g con un poker rifilato all’altro Borussia, quello di Moenchengladbach, Colpaccio del Colonia a Stoccarda per 1-3, idem per l’Herta Berlino che espugna

Campionati Esteri

Augsburg. Il Leverkusen, avversario della Lazio nei preliminari di Champions, in rimonta fa suoi i tre punti in trasferta piegando Hoffenheim. In Spagna, partita la Liga venerdi sera, tiene banco la terza sfida nel giro di dieci giorni fra i campioni in carica del Barcellona e l’Atletich Bilbao. Si gioca al San Mamete oggi con i baschi che stanno ancora festeggiando la vittoria nella Supercoppa di Spagna vinta grazie al 4-0 dell’andata e dell’1-1 del ritorno al Camp Nou in risposta alla rete di Messi. Barca con i nervi a fior di pelle, vedi l’espulsione per protesta di Piquè nel match di lunedì sera con l’undici di Valverde. Uno schiaffo a Luis Enrique che pensava alla remontada dopo il poker incassato nella sfida dell’andata.


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Lorenzo grande protagonista

Marjlja Bisceglia

GRAN BRETAGNA IN ATTESA DI “RE” MARQUEZ

MotoGP

Ma il Dottore ha ancora molto da dire

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otta serrata tra le Yamaha di Rossi e Lorenzo e le Honda di Marc e Daniel In mezzo le Ducati tutte italiane con Andrea Iannone e Andrea Dovizioso. Ancora tutto da scrivere questo mondiale. Valentino Rossi continua a fare la voce grossa mentre il campione del mondo in carica si fa strada tra le Ducati dei due Andrea. Non sarà facile questo mondiale che a sette gare dalla fine vede in testa alla classifica i due piloti ufficiali Yamaha a pari punti (211), il terzo posto di Valentino Rossi sul circuito di

Bianca Elton Ara

Formula 1

Brno è servito solo a tenerlo ancora in testa alla classifica seppur in compagnia di Lorenzo che domenica scorsa ha lasciato gli appassionati a bocca aperta, una gara perfetta preceduta da una qualifica perfetta e conclusa con il più perfetto dei risultati. Jorge Lorenzo in Repubblica Ceca ha vinto la 5° gara della stagione, al Dottore solo tre vittorie ma 15° podio stagionale, e conquistata la giusta convinzione che questo Mondiale può farlo suo. Lorenzo ha riaperto un mondiale che sembrava tutto in mano al

compagno di squadra Rossi. Da Sachsenring a Silverstone, dal 13 luglio al 30 agosto, questo è bastato a Jorge Lorenzo per rinascere e rimettere in piedi una stagione che prima del GP di Germania sembrava fallimentare. Intanto fa capolino Marc Marquez, secondo in Repubblica Ceca e mai supportato dal compagno Pedrosa, a prende le misure al Dottore. Il pilota di Palma de Maiorca arriva in Gran Bretagna conscio di poter dominare anche il circuito di Silverstone come nessun altro, un vero e proprio cavallo di battaglia di Lorenzo. Valentino Rossi comunque non mollerà la presa. Silverstone vedrà i piloti impegnati per 20 giri, 5,9 km a giro, per un totale di 118 Km fatti di bagarre e sfida all’ultima curva. Jorge Lorenzo (cinque vittorie) contro Valentino Rossi (3 vittorie) e Marc Marquez che dista

la sua mentre Pedrosa è ancora a caccia della prima vittoria stagionale. Dovizioso è ancora lontano dai tempi che contano, anche

a Brno gli è toccato inseguire. Partito bene e come sempre si è arreso prima al suo compagno di squadra e poi a Pedrosa.

TRA HAMILTON E ROSBERG FA CAPOLINO VETTEL

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opo la vittoria conquistata, seconda in questo mondiale dopo quella dello scorso marzo in Malesia, al GP d’Ungheria che ha chiuso i battenti per la pausa estiva Sebastian Vettel è chiamato a confermare i progressi ottenuti con la sua Ferrari. Oggi riapre anche il Mondiale di F1 sulla pista belga e il Cavallino spera in una vittoria perfetta come quella di Budapest che ha proiettato il suo primo pilota nell’olimpo dei più grandi. Il ventottenne pilota tedesco, campione del mondo per quattro volte consecutive

ancora 52 lunghezze dalla coppia di testa sono una giusta miscela per un weekend tutto da gustare. Anche Iannone prova a dire

con la Red Bull, grazie al 41° successo conquistato nell’ultima gara ha raggiunto Ayton Senna al terzo posto della speciale classifica in termini di successi

(1 mondiale in più del tedesco sul pilota brasiliano 4-3 e in meno stagioni disputate -Senna ha corso 12 gare in più del collega), preceduto da “mostri sacri”

che portano il nome di Michael Schumacher (91 vittorie) e Alain Prost. (51) Vettel è andato in vacanza consapevole di aver corso una gara perfetta, partenza e gestione della corsa da vero campione qual’è e avere ancora tantissimo tempo a disposizione per raggiungere il connazionale in testa alla speciale classifica e battere tutti record dopo quello conquistato nel 2011 (15 vittorie in una sola stagione). La decima gara stagionale ha detto bene a Vettel che ha dominato grazie ad una partenza degna di memoria, ma oggi in Belgio, circuito SpaFrancorchamps tra i più veloci

e belli del mondiale, le Ferrari si giocano ancora un pezzo di credibilità in un mondiale dominato dalle Mercedes che però hanno fallito nell’ultima gara prima della pausa estiva: Lewis Hamilton ha corso la gara peggiore della sua carriera e Nico Rosberg ha messo in atto un vero e proprio suicidio di difficile comprensione negli ultimi giri. La pista belga dice bene, almeno sulla carta, alle Mercedes. Circuito veloce che darà alla Williams, dopo due gare buie, la possibilità di riscatto provando a sfruttare la propria aerodinamica in fantastici sorpassi. Nella lotta al po-

dio è attesa anche la Force India visti i continui sviluppi e i due piloti particolarmente in forma che hanno sfruttato al meglio le alte velocità di percorrenza, il tutto se nella pausa estiva avrà risolto i problemi di affidabilità. La Red Bull, dopo il sorprende doppio podio, è la scuderia più attesa a sciogliere i dubbi legati alla propria power unit decisamente inferiore alle concorrenti. La Ferrari, come dichiarato dallo stesso James Allison, ha raggiunto il limite di sviluppo dell’attuale propulsore e restiamo in attesa di capire come pensa di contenere la supremazia della Mercedes.

stra e 10 a sinistra. La parte più bella del tracciato è sicuramente Eau Rouge -Radillon, curve 2,3 e 4. La curva dei campioni si corre a 300 Km/h quasi tutta sui cordoli mettendo a dura prova il collo dei piloti che subisce sol-

lecitazioni laterali. La curva più agevole ai sorpassi è sicuramente la 5 Les Combes, subito dopo il rettilineo del Kemmel, che vede le vetture impegnate in un staccata da 330 a 140 km/h in quarta marcia sottoponendo i piloti ad

una forza laterale pari a 3,2 g. La zona da temere per gli incidenti, non mancheranno i sorpassi, è quella delle curve 18 e 19 chicane Bus Stop e Blanchimont che costringono i piloti a tenere una linea molto stretta.

Circuito de Spa-Francorchamps

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torico tracciato risalente agli anni ’20 nato dall’incrocio delle vie che congiungevano i

paesi di Stavelot, Francorchamps e Malmedy. Oggi tra i circuiti più spettacolari al mondo capa-

ce di scatenare adrenalina pura nei circa 7 chilometri a giro. La prima gara automobilistica fu ospitata nel 1924, allora la pista misurava poco meno di 15 chilometri, ma nel 1970 i piloti riuscito a fare esclude questo circuito dal mondiale per la scarsa sicurezza. Nel 1983 la Formula1 rifà capolino a Spa dopo le opportune modifiche che hanno comunque lasciato inalterate alcune situazioni da capogiro come la curva Eau Rouge e migliorato, soprattutto in termini di sicurezza, altre ritenute altamente pericolose coma la chicane Bus Stop. Oltre ad essere una tra le piste più entusiasmanti al mondo è riconosciuto da piloti ed esperti quale il più tecnico del mondiale. Come anzidetto la pista misura circa 7 chilometri con 19 curve, 9 a de-


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E’ PARTITA LA VUELTA CON NIBALI CONTRO FROOME. OCCHIO A POZZOVIVO E’

scattata ieri con la cronometro a squadre di 7,4 chilometri da Puerto Banus a Marbella la 70esima edizione della Vuelta de Espana. Allo starter di partenza le migliori firme del ciclismo internazionale capeggiate dal nostro Vincenzo Nibali e da Chris Froome vincitore dell’ultimo Tour de France, da Alessandro Valverde. Fabio Aru e Domenico Pozzovivo col lucano al rientro in una corsa a tappe dopo l’incidente al Giro d’Italia. Una rivincita fra il campione della Sky e il nostro portacolori di Messina che sarà sicuramente un motivo in più per animare e creare interesse per la corsa spagnola che si snoderà in 22 tappe per una distanza complessiva di 3.374,4 chilometri con partenza da Marbella e arrivo a Madrid il 13 settembre. Tredici saranno le impennate in alta quota e due le crono, una a squadre (quella inaugurale di ieri) e l’altra individuale. L’anno scorso la Vuelta

Domenico Pozzovivo

scintille, il capitano sarà il sardo e il siciliano si è detto pronto a rispettare le consegne. “Fra noi – ha specificato Aru – c’è grande rispetto. Io e Vincenzo siamo un gruppo e faremo il possibile per centrare ogni traguardo, soprattutto quello finale”. Lo Squalo, cioà Nibali,.ha un conto aperto con Froome e di conseguenza

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Ciclismo

lo spettacolo è assicurato. Ogni giorno Eurosport trasmetterà in diretta la Vuelta a partire dal primi pomeriggio.

Chris Froome

Vincenzo Nibali

vide Alberto Contador alzare lo scettro di vincitore a Madrid, quest’anno ci proverà Nibali non nuovo a questa impresa, sempre se riuscirà ad avere la meglio

sul britannico della Sky deciso a intascarsi la doppietta dopo il successo al Tour. Da seguire con attenzione il nostro Fabio Aru e il rientrante Pozzovivo che

personalmente si è prefisso di diventare protagonista in assoluto nelle tappe di montagna. La coppia principe di colore azzurro (Astana) Nibali-Aru promette


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Atletica Chiara Franzetti

TANTO AZZURRO ALLA MEZZA MARATONA CITTA’ DI CREMONA

2014 in 1:15’11”, anno in cui viene preceduta dalla migliore italiana al traguardo, Laila Soufyane, terza assoluta in 1:12’47”. Merita infine una citazione anche Gloria Marconi, quinta nel 2011 in 1:13’19”. E anche al maschile la Mezza Maratona Città di Cremona ha ospitato l’eccellenza del fondo azzurro; ad iniziare dalla primissima edizione che vede trionfare Giacomo Le-

(2:11’41” nel 1998), a presentarsi ai nastri di partenza nel 2006: Salvatore Bettiol, quinto in maratona alle Olimpiadi di Barcellona 1992. In chiave azzurra l’anno seguente fa meglio di lui Migidio Buorifa, sesto in 1:05’32”. Un Bourifa che si ripropone poi qualche anno più tardi: è il 2011 quando il portacolori dell’Atletica Valle Brembana chiude al decimo posto in 1:03’58”; un 2011 che viene ricordato come l’anno con il maggior numero di italiani nelle prime venti posizioni. Fa meglio di Bourifa solo Francesco Bona - ottavo in 1:03’52”; dietro di lui, oltre a tre componenti della squadra maschile di maratona di Zurigo 2014 (Domenico Ricatti, Michele Palamini e Liberato Pellecchia), quattro nomi che hanno impreziosito la storia del fondo azzurro: Denis Curzi, tredicesimo in 1:04’12”, con un personale di 1:02’31”

fondo, due volte campione mondiale di corsa in montagna (2001 e 2002), e bronzo agli Europei di Corsa Campestre a Thun nel 2001. Ed eccetto Curzi, gli altri tre atleti sono tornati a Cremona anche nel 2013: Giovanni Gualdi agguanta la dodicesima posizione in 1:04’06” migliorandosi di otre 40 secondi; Giovanni Ruggiero è invece diciannovesimo in 1:06’03”, mentre Stefano Scaini lo segue a ruota in 1:06’07”. La Maratonina di Cremona viene scelta anche da Danilo Goffi nella seconda vita sportiva: sia nel 2013 che nel 2014 è infatti proprio questa 21k una tappa fondamentale nella preparazione della Maratona di New York, vinta entrambi gli anni nella categoria Master - diciottesimo nel 2013 in 1:05’58”, undicesimo l’anno seguente in 1:06’24”. E Cremona è aperta anche al futuro della corsa lunga azzurra. Almeno due sono

one: l’atleta di Francavilla Fontana, ultimo italiano ed europeo a vincere la Maratona di New York nel 1996 (2:09’54” il suo tempo), taglia per primo il traguardo in 1:03’34”. E il suo è ancora oggi l’unico alloro maschile italiano della Maratonina nella città di Stradivari. Ed è un altro atleta capace di un secondo posto sempre ai 42km nella Grande Mela

sulla distanza;Giovanni Ruggiero (1:04’27” il suo tempo), indimenticabile medaglia d’oro a squadre in maratona agli Europei di Budapest 1998; Giovanni Gualdi (sedicesimo in 1:04’51”), specialista delle lunghe distanze e campione italiano di Maratona nel 2011; e Stefano Scaini (diciottesimo in 1:05’35”), atleta eclettico che spazia dal mezzofondo al

infatti gli azzurrini che hanno corso e ben interpretato questa gara: nel 2012 Daniele D’Onofrio, sedicesimo in 1:09’09”; lo scorso anno Nekagenet Crippa, nono in 1:05’31”. Con una storia simile, la Mezza Maratona Città di Cremona promette un parterre de roi ai nastri di partenza anche per il prossimo 3 ottobre.

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zzurro. Non solo il rosso mattone dei tetti cittadini e il verde brillante del l’erba dei campi che circondano la provincia lombarda, colori ripresi nel nuovo logo della manifestazione. C’è anche l’azzurro della nazionale italiana a colorare la Mezza Maratona Città di Cremona; una 21,097km che, nel corso delle sue 14 edizioni, ha visto al via i migliori interpreti della distanza di casa nostra. Se al maschile il record della gara batte bandiera keniana - 1:01’37” firmato da Yego Solomon Kirwa nel 2012, la miglior prestazione femminile è stata siglata da Nadia Ejjafini: il suo crono di 1:08’27” del 2011 è ancora oggi il terzo miglior tempo italiano sulla distanza; più veloci di lei in mezza maratona, solo Anna Incerti e Valeria Straneo capaci di correre rispettivamente in 1:08’18 e 1:07’46” a Ostia nel 2012. E anche queste due punte di diamante della nazionale italiana si sono avvicendate al via della Maratonina cremonese: il 2008 è infatti l’anno della Incerti, prima al traguardo in 1:11’26”; nel 2011 è invece la volta della Straneo che sale sul secondo gradino del podio con il tempo di 1:09’42” proprio dietro alla Ejjafini. Della squadra femminile che ai recenti Campionati Europei di Zurigo si è messa al collo la medaglia del metallo più prezioso, anche un’altra atleta ha partecipato alla stracittadina cremonese: stiamo parlando di Deborah Toniolo, per la prima volta a Cremona nel 2010 - terza in 1:14’44”; stesso piazzamento nel 2013 in 1:13’57” dietro ad Ivana Iozzia (seconda in 1:13’52”) e a Claudia Pinna (prima in 1:13’14”), e poi quinta nel 2014 in 1:15’11”. Tornando invece alla

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classifica delle migliori prestazioni femminili italiane all time nella mezza maratona, balza agli occhi un altro crono siglato proprio a Cremona: quello di Fatna Maraoui del 2011 - 1:10’08”, il nono assoluto in Italia. Scorrendo li annali della manifestazione, ci si imbatte in altri nomi azzurri di peso. Ad iniziare da Bruna Genovese, olimpionica ad Atene 2004 e a Pechino 2008, prima a Cremona sia nel 2004 (1:11’58”), sia nel 2005 (1:11’22”), e poi seconda nel 2010 in 1:14’27”; o la veterana Marcella Mancini: oro nel 2007 (1:15’59”), quarta l’an-

no seguente (1:16’42”), quinta nel 2011 (1:13’19”), quarta nel 2012 (1:19’02”), undicesima nel 2012 (1:22’46”). Nel 2009 è invece Vincenza Sicari ad aggiudicarsi l’alloro della vittoria - 1:13’04” il suo crono, che l’anno seguente passa lo scettro a Emma Quaglia - 1:13’06”; la genovese, dottoressa in medicina con specializzazione in medicina dello sport, aveva già conquistato l’argento nel 2008 - 1:11’26, anno che vede Lucilla Andreucci al sesto posto (1:17’50”). Due partecipazioni anche per Giovanna Epis, quarta sia nel 2011 in 1:13’02” che nel


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Intervista a

Edoardo Erba

drammaturgo e regista italiano

doardo Erba, è nato a Pavia, si è formato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano e vive a Roma. Ha scritto per il teatro, la televisione e la radio, ha pubblicato numerose opere in Italia e all’estero e ha anche curato molti adattamenti per il teatro. È considerato tra i talenti più brillanti della sua generazione. Nelle sue trame si intrecciano tutte le sfumature, dal giallo alla vena comica della commedia. Maratona di New York è il titolo più conosciuto fra le sue opere teatrali insieme a Muratori e Margharita e il Gallo. Maratona è stata tradotta in diciassette lingue, pubblicata in otto e rappresentata in tutto il mondo. Muratori è un cult alla tredicesima stagione di repliche. Margherita e il Gallo è stata presentata nei maggiori teatri in Italia. “Le sue opere contengono l’humor di Gogol, con lo charme di Italo Calvino e Fellini” (Los Angeles Time) “Colpisce per la sua capacità satirica, il ritmo incalzante delle situazioni, l’abilità di evocare umoristiche catastrofi e la capacità di collegare gli archetipi della commedia brillante di Simon e Coward ai modi del ridere e dell’irridere del nostro tempo” (Il Giorno) Noi di Stadio5 siamo andati a conoscerlo più da vicino.

“Credo che sia sottovalutata, l’Italia ha prodotto molte cose interessanti, noi siamo esterofili e al contrario dei francesi, non crediamo nel nostro bagaglio culturale. Rispetto ai francesi abbiamo una drammaturgia migliore. Si continua a parlare di novità italiane, si dovrebbe invece parlare delle opere dagli anni ’90 in poi, non è assolutamente una drammaturgia minore”. Quanto c’è di autobiografico nelle sue opere e da che cosa prende spunto per scrivere? “Difficilmente parto da un fatto autobiografico oppure è soltanto uno spunto lontano. Uso le biografie come materiale, come se fosse-

Come drammaturgo a chi si è ispirato dei grandi del passato? “Ho letto molta drammaturgia inglese, per me sono stati importanti Beckett e Pinter, poi anche Mamet. Io leggo molto Il Guardian per tenermi aggiornato sul teatro a Londra e ho visto con piacere che un classico di Sheppard “American Buffalo” è di nuovo in scena. C’è stato anche un grande amore per la drammaturgia americana prima, come Williams e Miller, i modelli nelle mie prime opere si ispiravano a loro. In “Margherita e il Gallo” mi sono invece ispirato ad una commedia erotica del ‘500, in tal modo ho recuperato le nostre tradizioni”. Cosa ne pensa della drammaturgia italiana?

ro dei colori che metto dentro. In tanti testi ci sono molte cose vere ma vengono decontestualizzate, le uso come innesti per migliorare la qualità della pianta, è un ceppo di fantasia”. Con quale personaggio si identifica di più? “Non c’ho mai pensato, quello che mi viene più spontaneo è Mario di “Maratona di New York” che è il personaggio debole, è il protagonista della storia, beh, non dico quello che gli succede perché racconterei la storia, ma è il dialogo fra due personaggi e fra i due lui è certamente il più debole, l’altro è più forte però, ecco, quello contiene tanti spunti autobiografici messi un po’ a macchia di leopardo. Mi assomiglia un po’ come fi-

sionomia di personaggio”. Le è capitato di fare la regia ad una tua opera? “Sì, all’inizio anzi le mettevo in scena tutte io poi ho smesso perché ho pensato che forse c’era qualcuno che poteva metterle in scena meglio di me. All’inizio il rapporto coi registi è un po’ ansiogeno perché hai paura, è come dare una casa in affitto e poi non si è più padroni di casa e se entri è violazione di domicilio però poi col tempo impari a capire quali sono i registi con i quali si può essere in sintonia e quali meno e poi essere più morbido ad accettare i pareri e le interpretazioni di altri”. Come cambia il linguaggio drammaturgico nello scrivere per il teatro, per il cinema e la radio? “Il teatro è quello che mantiene un rapporto più vicino alla poesia e naturalmente è vietato farlo avvertire questo rapporto per cui almeno nella mia concezione, poi uno può averne completamente un’altra con la stessa ragione o la stessa dignità, ma nella mia concezione la parola deve essere anche musicale nel teatro, non è necessario nel cinema e nemmeno nella radio. La battuta deve suonare musicalmente, il testo dialogato deve avere un ritmo musicale poetico anche se il linguaggio è apparentemente quotidiano e preso dalla strada, sporcato, però tutto questo deve avere un andamento poetico per me. Di questi tre generi il teatro è quello più imparentato alla poesia e la radio quella più imparentata al teatro e quindi anche lì in qualche modo c’è un legame”. Quanto scarto c’è tra una prima stesura più spontanea ed il prodotto finito? “Non si può dirlo come una categoria generale, dipende da caso a caso, , per esempio anni fa ho scritto un pezzo che poi è venuto molto bene che si chiamava “Parete Nord” e all’inizio erano due amanti che salivano sulla parete della montagna e lei era cieca e lui l’ha portata su, l’avevo scritto tutto però non mi piaceva, non funzionava, era artificioso, già si sente da come lo racconto. Alla fine erano un padre e un figlio e il figlio era miope, l’ho riscritto completamente però è raro che sia così, un paio di volte mi è capitato di fare delle versioni completamente differenti, di solito la

differenza tra la prima versione e le altre è una serie di aggiustamenti, di precisazioni, di approfondimenti, cose che ti vengono in mente dopo che vuoi aggiungere, bisogna però stare attenti a non peggiorare, perché naturalmente ogni volta che ci ritorni sopra e hai in mente il quadro complessivo, tendi a regolarizzare l’asperità, invece a volte sono proprio le asperità che fanno l’originalità di un testo”. Lei insegna scrittura all’Accademia Drammatica Silvio D’Amico di Roma, quali sono le regole principali che vorrebbe trasmettere? “Beh, cerco di trasmettere il gusto per l’originalità del soggetto, prima di tutto l’originalità dell’idea. Penso sempre che forse in futuro scriveranno le macchine e se noi abbiamo una piccola chance di competere è ancora sull’originalità dell’idea che è talmente frutto di un’intuizione che passa attraverso dei mondi molto complessi, va a pescare un gancio importante che mi immagino sia difficilmente riproducibile da una macchina per lo meno in tempi brevi. Quando insegno cerco di privilegiare tutta la fase dell’ideazione, degli appunti, della preparazione piuttosto che incattivirmi sulla scrittura vera e propria”. Cosa vorrebbe che restasse al lettore? Un’immagine forte, su questo ho le idee abbastanza chiare. Non ho letto tantissimi libri, sono uno che fa un po’ fatica a leggere però leggo, ho sempre fatto fatica a leggere la narrativa, leggo più i saggi, leggo poesia, leggo teatro naturalmente, di solito quando si dice uno che legge è uno che legge narrativa. Di tanti libri di narrativa che ho letto, di pochi mi sono rimaste delle immagini, tu leggi un libro e passano dieci anni cosa ti ricordi di quel libro? Se però quel libro ha sviluppato due o tre immagini forti questi te li ricordi, ti faccio l’esempio dei “Sessanta Racconti” di Buzzati che è uno scrittore assolutamente sottovalutato, una perla della letteratura italiana del secondo ‘900, te li leggi una volta e te li ricordi tutti a uno a uno. Sono fatti di immagini talmente forti che ti si stampano in mente per tutta la vita”. A questo punto le chiedo qual’è il suo libro preferito “Un libro preferito è un libro che uno legge e rilegge, se no non è preferito, se devo pensare a dei libri che ho letto e riletto sono dei libri un po’ sapienziali quindi “Il Discorso della Montagna” di Gesù piuttosto che “Il Sutra del Loto” piuttosto che il “Tao”, ecco questi sono libri che ogni tanto mi vado a riprendere e mi rileggo ma anche pezzi della Bibbia, “Il Cantico dei Cantici”, forse “I Promessi Sposi” l’ho letto due o tre volte. Sui racconti sono più propenso, il mio racconto preferito è “Dottor Jeckyll e Mr. Hyde”, quello l’ho letto tante volte e tutte le volte penso che quando Stevenson l’ha scritto in tre giorni mi gira la testa perché è eccezionale, una bravura d’altri tempi, una bravura che fa paura, che mi sorprende”. Per passare ad altro, so che è anche impegnato nel sociale tanto da aver adottato un bam-

bino dall’Etiopia. Cosa ha significato per lei l’adozione? “È un’esperienza bellissima e la devo a mia moglie, Maria Amelia Monti, perché è stata lei ad avere l’idea, io l’ho solamente appoggiata, cioè non trovavo ragioni per dirle di no e quindi l’ho affettuosamente seguita, sostenuta in questa impresa dove ha fatto quasi tutto lei da un punto di vista burocratico che è un aspetto molto pesante. Poi naturalmente quando è arrivato il bambino la collaborazione è stata totale. È un’esperienza eccezionale, sono molto contento di quest’esperienza anche se vedo amici miei che hanno figli più grandi e dove ad un certo punto delle difficoltà quasi inevitabili escono fuori anche in modo molto pesante però devo dire che questo momento dell’infanzia è un momento bellissimo, bisogna essere anche fortunati e noi lo siamo stati. Ti fa riflettere su cosa sono i figli, io assolutamente non vedo differenze tra i miei figli biologici e lui, una volta che tu hai assunto questo bambino sei genitore al cento per cento, non fai nessuna distinzione e non è che sono bravo io, sento i miei amici ed è così. Quindi diciamo che l’adozione non è un fatto innaturale, è un fatto naturale, il momento che tu accogli un bambino il nostro istinto di essere genitori è così forte che diventa tuo, non c’è più nessuna differenza, abbiamo dentro un faro che non è tanto sfruttato ma è forte”. Lei è uno sportivo, fa ciclismo, corre, ha fatto delle maratone e le piace il calcio, che squadra tifa? “Sì abbastanza, sono Interista”. Nella sua squadra ideale chi metterebbe come regista di un suo spettacolo, chi come attaccante, difensore, portiere e chi come arbitro? “Quando ho iniziato a scrivere

ARTISTIC BUL avevo pensato di mettere su una squadra! Bruno Armando è un difensore, lo mettiamo in difesa, lui è quello che difende lo spettacolo, poi io devo fare i lanci, sono un centrocampista e Mario Sala, che è un attore di Milano fa i gol, Mario è quello che va a segno. Poi anche quelli che sono venuti dopo, Maria Amelia è una che va a segno, è quella che poi ti porta a casa l’effetto diciamo, tu devi fare il lancio, servire il pallone sul piede. In porta ci metterei un’ Agente, un Produttore, però non facciamo nomi e come arbitro ci mettiamo, beh un arbitro dovrebbe essere uno super-partes, Franco Quadri è un buon arbitro. È stato un uomo molto detestato per dei piccoli difetti che aveva e non si è tanto considerato l’enorme lavoro che ha fatto per tutto il teatro italiano. Io ero completamente diverso da Franco Quadri ma forse sono stato l’unico al quale ha pubblicato due volumi, ho apprezzato molto la sua apertura mentale, cioè da pubblicare uno che era diversissimo da lui e oltre tutto siamo diventati pure amici e diventando amico ho capito la grandezza, lui è stato veramente arbitro, alcuni dicono un arbitro di parte, forse lo è stato quando era giovane ma alla fine era veramente un arbitro imparziale. Certo come tutti i grandi lui concepiva il suo lavoro come una forma d’arte per cui era un po’ un morale, era una persona emotiva però una persona di una grandissima generosità nel lavoro e capacità di vedere tutto, quello che gli piaceva ma anche quello che non gli piaceva e di dare valore a tutto, era un buon arbitro”. E se il tuo teatro fosse una squadra, cosa direbbe? Forza Inter!

Cinema & spettacoloico

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BOLLETTINO ARTISTICO DALLA CAPITALE


domenica 23 agosto 2015 Interview

Edoardo Erba “Maratona a New York”, he is the weak character, he’s also the protagonist of the story, well, I don’t want to say what happens to him because it would be telling the story, but it is a dialogue between the two characters and he is definitely the weakest, it is autobiographical to some extent”. Have you ever directed your own works? “Yes, indeed in the beginning I directed them all, then I stopped because I thought maybe there was someone else who could do it better than me. At first the relationship with the Directors creates a little anxiety because you’re afraid, it’s just like renting a house and then you are no longer hosts and if you enter it’s considered trespassing but then with time you learn to understand which

my point of view, the word must be musical, it is not necessary in cinema or even in radio. The lines must have a certain musicality, the text must have a spoken and a musical poetic rhythm even if the language is apparently daily or taken from the street, dirty. Of these three genres theatre is more related to poetry and radio more related to theatre and therefore in somehow there is a link”. What difference is there between a spontaneous first draft and the finished product that has been processed? “You cannot say in general terms, it depends from case to case, for example, years ago I wrote a piece that then I became quite happy with, it’s called “Parete Nord” and at first it spoke about two lovers that climbed the mountain ,she was blind, I had finished it but I didn’t like it, it didn’t work, it was fake. I changed the characters into a father and a son and the son was short-sighted, I rewrote it completely, it’s quite rare that this comes about, it has happened

sometimes it is the roughness that makes the originality of a text”. You teach writing technique at the Accademia Drammatica Silvio D’Amico, what are the basic rules that you want to convey? “Well, I try to transmit the taste

Directors to work with and which not and then you learn to soften and accept opinions and ideas of others”. How does the dramatic language in writing for theatre, cinema and radio change? “The theatre is closely related to poetry and of course it is forbidden to make this comparison without any warning, that’s from

a couple of times to have to completely re-write a new version, usually the differences between the first version and the final are a series of adjustments, details, things that come into mind after, but you must be careful not to make it worse, because of course every time you correct it having in mind the overall picture, you tend to regularize the bumps, however

for the originality of the subject, above all the originality of the idea. I always think that maybe in the future machines will write and if we have a small chance to compete it is still on the level of the originality of the idea, it is the result of an intuition that crosses very complex worlds, it picks out a very important aspect that I feel would be difficult a car could re-

LLETIN FROM THE CAPITAL

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doardo Erba, was born in Pavia, trained at the school of the Piccolo Teatro di Milano and lives in Rome. He has written for theatre, television and radio, has published numerous works in Italy and abroad and has also edited many adaptations for the theatre. He is considered one of the most challenging talents of his generation. His plots intertwine with all shades of moods from yellow to comic comedy. Maratona a New York is one of his most known plays together with Muratori and Margarita e il Gallo. Maratona has been translated into seventeen languages, published in eight and represented worldwide. Muratori is a cult in its thirteenth season of reruns. Margherita e il Gallo has been performed in the major theatres in Italy. “His works contain the humor of Gogol, with the charm of Italo Calvino and Fellini” (Los Angeles Times) “His satirical ability is striking, the fast-paced situations, the ability to summon humorous disasters and the ability to connect the archetypes of comedy to Simon and Coward” (The Day ) We from Stadio5 went to get to know him better. Who are the great playwrights of the past that inspired you? “I have read a lot of English drama, Beckett and Pinter have been of significant importance to me, then also Mamet. I regularly read The Guardian in order to keep a close eye on the theatrical situation in London, I am pleased to see that a classic piece like Sheppard’s “American Buffalo” is back on stage again. There was also a great love for early American drama, such as Williams and Miller, the models in my early works were inspired by them. In “Margherita e il Gallo” I was inspired by an erotic comedy of the 16th century, so I returned to our traditions”. What do you think of Italian drama? “I think it’s underestimated, Italy has produced many interesting things, we are heterophile and unlike the French, do not believe in our culture. Italian drama is better than French drama. There’s a lot of talk about Italian novelties, but we should speak of the works from the 90’s onwards, no way is it to be considered a minor drama”. How much autobiographical material goes into your works and where do you get your inspiration from? “I don’t usually start from a true fact or use autobiographical material, it may only be the starting idea. I use biographies as material, as if they were colors that I put into the plot. In many texts there are many things that are true but are out of context, I use them as grafts to improve the quality of the plant, it’s a strain of fantasy”. Which character do you most identify yourself with? “I have never thought of it. The character that comes into mind more than others is Mario from

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produce, at least in the short term. When I teach I try to focus on all the phases of creation, notes, preparation work rather than getting angry about the actual writing”. What do you want the reader to remember? “A strong image, I am quite sure about that. I have not read many books, I don’t read much, however, I do read, I have always found it difficult to read fiction, I read mostly essays, I read poetry, I read theatre course. Of the many fiction books I’ve read, I remember a few images, you read a book and after ten years what do you remember of that book? But if that book has developed two or three strong images you remember them all, for example the “Sessanti Racconti” by Buzzati who is a totally underestimated writer, a pearl of Italian literature of the second part of the 20th century, you read them once and you remember them all, one by one. They are made up of such strong images that you print them in your mind forever”. Do you have a favourite book? “A favourite book is a book that one reads and rereads, otherwise it is not a favourite book, if I think of the books I have read and reread they are books of wisdom, such as Jesus’ “Discorso sulla Montagna” rather than “”Il Sutra del Loto” or the “Tao”, but also parts of the Bible, “Cantico dei Cantici”, I think I have “I Promessi Sposi” I have read two or three times. I prefer tales, my favourite tale is “Dr. Jeckyll and Mr. Hyde”, I have read it so many times and every time I am amazed at how Stevenson wrote it in three days, my head spins because it is exceptional, he is a true talent, that scares me”. I know you are also involved in social work so much so as to have adopted a child from Ethiopia. What has this adoption meant to you? “It is a wonderful experience and I owe it to my wife, Maria Amelia Monti, because she’s the one to have the idea, I only supported her, I couldn’t find any reason not to do so and so I happily cottoned on, I helped her but she did almost everything especially from a bureaucratic point of view and that was challenging. Then of course when it came to child collaboration I became totally involved. It is an awesome experience, I’m very happy to have undertaken it even if I see my friends who have older children with almost inevitable difficulties but I must say this childhood period is a

beautiful moment, and we have been very lucky too. It makes you reflect on what children mean to you, I absolutely don’t see any difference between my biological children and my adopted child, once you have taken on this duty you are one hundred percent parent to the child, it’s not that I’m especially good, my friends feel the same way too. So let’s say that adoption is not something unnatural, it is a natural event, the moment you welcome a child our instinct to be parents is so powerful that he becomes your own, there’s a light in us, it’s strong but not very exploited”. You are an athlete, you go cycling, you run, you’ve done marathons, do you like football, which team do you support? “Yes, I like football. I support Inter”. In your ideal team who would you put as as Director of your own show, who as a striker, defender, goalkeeper and who as a referee? “When I first started writing I had thought of putting together a team! Bruno Armando is a defender, I’d put him in defense, he’s the one who defends the show, then I have to kick the ball, I’m a striker and Mario Sala, who is a Milanese actor, can score, Mario can score the goal. Even Maria Amelia can score, she’s the one who brings home the effect, as we can put it. As goalie I’d put an Agent or Producer but I won’t say any names and as referee, well, a referee should be a ‘super-partes’, Franco Quadri could be a good referee. He was a much hated man for small defects of his but the huge job he has done for all the Italian theatre has been underestimated. I was completely different from Franco Quadri yet he published two books of mine, I loved his open-mindedness, we became friends as well and in getting to know him better I saw his greatness, he was truly a referee, some say a referee at hand, maybe he was when he was young but in the end he was really an impartial referee. Of course like all great minds he conceived his work as a form of art, he was an emotional person but a person of great generosity in his work and had a great ability to see everything, what he liked but also what he did not like and to give value to everything, he was a good referee”. And if your theatre were a team, what would you say? Forza Inter!


Riccardo Sada

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opo R3hab & Deorro con “https://youtu.be/ y8ka4wp19xe” “Flashlight” su Spinnin’ Records, ecco di nuovo la label olandese con un artista che prende ispirazione dal catalogo Media Records, Ummet Ozcan con “https://soundcloud. com/spinninrecords/ummetozcan-lose-control-availablemay-25” “Lose Control”. Trattasi di innamoramento nei confronti dell’infinito universo Media Records? Cosa succede all’orizzonte? Lo abbiamo chiesto direttamente al celebre produttore e visionario Gianfranco Bortolotti (nella foto). Che ha risposto così: “L’EDM si ispira fortemente a gli anni ‘90, Media è l’etichetta che negli anni 90 ha raccolto più successi nel mondo, pertanto tutti i nuovi dj e produttori, inevitabilmente, finiscono con il campionare, risuonare, remixare o... mashuppare i nostri dischi.

Media Records e le “ispirazioni” per la Spinnin’ Il Media Sound forse è stato l’antesignano dell’EDM?

Cappella o Antico ispirano ancora oggi?

Nel dubbio, parla Gianfranco Bortolotti, CEO di Media Records In particolare, Spinnin’, che sembra non poterne fare a meno. Media Records è, a tutti gli effetti, tuttora, la Casa Discografica dei Djs. È la loro ispiratrice, la loro musa. Per Spinnin’ e tutte le etichette di oggi, Media Records è quello che era la Motown Records per la precedente generazione. Si può parlare di amore, di attrazione fatale, di infatuazione musicale. Il sound del futuro si realizza così”. L’EDM sembra piacere e tanto, a Gianfranco Bortolotti. “Mi piace l’EDM. Ma la preferirei più... techno, più potente, più travolgente. Nei suoni, non nella masterizzazione. La vedrei più vicina a BXR, etichetta techno di Media Records, eccellenza techno mondiale. Penso che la #futuretechno che sto producendo ora possa avere l’alchimia giusta per soddisfare le aspettative dei giovani dei festival. Quindi, per me EDM = Back to the Sound of the Future. E Future Techno = The Sound of the Future. Credo che Media Records sia stata e sarà per sempre l’etichetta di riferimento per coloro che amano l’energia, sia essa house o techno”. Ancora una volta la mitica Spinnin’... “Spinnin’ e Ultra sono le etichette più aggressive, ma ne vedo crescere altre. Le affinità con Media

Stefy NRG, “Glammy Style” sigla del tour di Carla Gozzi “Glammy Style”, il nuovo singolo della dj Stefy NRG, è ufficialmente la sigla del tour live estivo di Carla Gozzi www.carlagozzi. it, style coache e volto amatissimo di Real Time (www.realtimetv.it), canale 31 digitale terrestre (conduce programmi come “Ma Come Ti Vesti”, “Shopping Night” insieme a Enzo Miccio e altri ancora). “L’evento è partito da Milano Marittima più di un mese fa passando per Riccione, Formia e Jesolo”, spiega Stefy NRG. “Carla, sul palco, insieme alle tue top assistant uscite dalla sua academy di stile, dà i consigli a ritmo di dance per essere alla moda in questa afosa estate”, conclude la dj emiliana. www.facebook.com/carlagozzistylecoach

Media Records, arriva la Golden Collection

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utte le superhit Media Records degli anni ‘90 ora in pieno stile EDM. Su vinile in oro e gratis in digitale. “Siamo ormai pronti. Abbiamo intenzione di

entrare nel mercato EDM americano e prenderci la quota di mercato che sapremo meritarci”. Sono le parole, queste, di Gianfranco Bortolotti, in merito alla collezione Golden Collection delle superhits Media Records anni 90 in pieno stile EDM, disponibili su supporto fisico (vinile d’oro 12”) e digitale (download gratuito). Dmc Worldwide Buzz Chart dice: “Very excited for your gold Media release Mr Bortolotti, look forward to giving Buzz support”. A breve verranno comunicati ulteriori dettagli, come date di uscita e siti di riferimento. HYPERLINK “https:// twitter.com/gfbortolotti”https:// twitter.com/gfbortolotti

Records sono evidenti”. Dopo i rumeni che hanno fatto propria la italodance anni fa, l’Italia dovrebbe concedere agli olandesi (e non solo a loro) di rivisitare questo storico suono

italiano? “Gli italiani lo hanno già concesso. Se si riunissero e pianificassero qualche cosa insieme, forse otterrebbero di più. Io sono a disposizione”.

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a canzone dell’estate prende il titolo dal film di Gabriele Muccino (nelle sale nel 2016) che ha firmato anche il videoclip: “L’Estate Addosso” è il nuovo singolo tratto da “Lorenzo 2015 CC”. A seguito del successo di “Sabatomania”, il singolo si potrà ascoltare in ogni tipo di dancefloor e impianto audio grazie alla versione “Turboremix”, raccolta di 13 versioni del brano (8 remix e 5 extended version dal sound molto differenziato, si va dall’EDM al soul, al reggaeton e alla versione acustica) ad opera di top dj e producer, disponibile dallo scorso venerdì 10 luglio su tutte le piattaforme digitali, una vera e propria “insolazione di remix!”. La raccolta dei remix esce ad un prezzo specialissimo di 2,99 euro per 13 tracce. HYPERLINK “http:// www.jova.tv/”www.jova.tv

Jasmine Thompson, una quattordicenne al debutto

Musica

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Jovanotti mette il... Turboremix

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antautrice londinese, Jasmine Thompson debutta con il suo primo inedito intitolato “Adore”. Fenomeno globale grazie alle 250 milioni di view su YouTube, Jasmine è diventata una sorta di musa nel mondo dei top dj EDM, tanto che lo stesso Avicii le ha chiesto di realizzare una cover della sua “The Days”. Per realizzare il suo e.p. di debutto, la ragazza si è trasferita a New York e Los Angeles. Il progetto Mac vedrà in team con gente come Jesse Shatkin (Sia, Kelly Clarkson), Amy Wadge (Ed Sheeran), Josh Grant & Scott Harris (Shawn Mendes) ed Emily Warren (Jessie J). “Adore” è stata remixata nel contempo da Addal, Boy Kiss Girl, K Theory, Attom, My Digital Enemy e Teemid. HYPERLINK “https://youtu.be/ fyG9La0PAsM”https://youtu.be/ fyG9La0PAsM

Dimitri Vegas, Like Mike e il singolo con Ne-Yo

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imitri Vegas, Like Mike & Ne-Yo hanno realizzato il lyric-video della colonna sonora dell’estate “Higher Place” come anticipazione del video ufficiale, da Smash The House a Just Entertainment. Dopo l’avvio della stagione 2015 con la celebre “The Hum”, che ha visto la partecipazione nel video di Charlie Sheen e Jean Claude Van Damme, i fratelli inarrestabili, titolari della Smash the House, tornano con l’icona dell’hip-hop Ne-Yo per la hit dell’estate “Higher Place”. Presentato live agli EDC di Las Vegas, accompagnato dall’esibizione del vincitore dei Grammy Award, Ne-Yo, in veste di special guest sul palco, “Higher Place” ha fatto impazzire i 60 mila fan presenti all’evento. HYPERLINK “https://youtu.be/ LaGChm9Gnvo”https://youtu.be/ LaGChm9Gnvo


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SNOWBOMBING 2016 TICKETS NOW ON SALE! The 2016 edition of Europe’s biggest snow and music festival will take place from 4-9 April 2016 Clare Dover Tickets for Europe’s largest and longest established snow and music festival, Snowbombing, are now on sale! Taking place on 4-9 April 2016, Snowbombing will wake the sleepy Alpine town of Mayrhofen in Austria once again, bringing a show-stopping line-up to the Austrian slopes.

O

ffering one of the most incredible festival locations in Europe, Snowbombing plays host to the most out-of-thisworld venues giving guests the chance to dance somewhere different. With a party inside a giant igloo on top of a mountain, a magical forest where festivalgoer’s can become immersed in an array of lasers and pinewood

and an authentic Austrian après ski bar complete with wooden beams – there is something for everyone. Highlights from previous years include The Prodigy, Rudimental and 2manydjs performing in the middle of an enchanted forest, Skrillex, Carl Cox, MK, Nina Kraviz and Idris Elba playing out to a captive crowd inside a real igloo made completely of ice, Kasabian taking to the stage at sunset, 6,000 feet up a snow capped mountain, Eats Everything and Artwork hosting a pop up party in local butcher shop ‘Hans the Butcher’ and Hot Since 82 bringing his TAKEN phenomena to the event. The acts for 2016 will be announced soon and there are sure to be plenty of surprises in store for the 2016 edition, with a line-up sure to rival past years as it combines groundbreaking music acts with iconic legends. Full packages available from just £219 (+bf) for 5 nights’ accommodation and festival wristband. So if dancing the night away to a picturesque alpine backdrop, listening to some of the world’s most groundbreaking music acts, relaxing in a luxury spa or just skiing on the fresh white snow appeals, then join us for what’s set to be the most incredible year yet.


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DAVE CLARKE PRESENTS: A WHITE NOISE RETROSPECTIVE AND 500TH WHITE NOISE SHOW

Last Friday Dave Clarke celebrated his 500th White Noise show being broadcast across the Globe and if thats not enough a surprise compilation album can now be revealed. Consisting of 11 tracks that represent the White Noise sound, Dave Clarke presents: A White Noise Retrospective is available now via bandcamp. All proceeds from the release will be going to ‘No Guts No Glory’, a Dutch foundation that provides cancer patients with funds for treatment not covered by health insurance. You can download Dave Clarke’s 500th White Noise show here - http://www. rte.ie/2fm/white-noise/programmes/2015/0731/718451-whitenoise-500/

To mark the 500th edition of his iconic White Noise radio show, Dave Clarke presents: a white noise retrospective. Dave Clarke announces a surprise compilation celebrating the 500th episode of his long-lasting radio show White Noise to be downloaded at thepublicstand.bandcamp. com. ‘Dave Clarke presents A White Noise Retrospective’ was released July 31st, the day Dave Clarke Broadcast his 500th episode. The compilation is Dave’s personal curation of music and artists he exposes every single week on radio. All proceeds of the 11 tracks compilation go to ‘No Guts No Glory’, a Dutch foundation that provides cancer patients with funds for treatment not covered by health insurance. “The Public Stand approached me to do this compilationaas the label releases alot of music that featured on my show, they wanted to give an homage to White Noise and who could turn down something so lovely? To cover all angles of White Noise i suggested to have Bass Agenda Re-

cordings to provide the electro tracks that have been featured on White Noise past years. The two labels kindly agreed and it was very easy to choose the right tracks. Alex Slagter who does all my design work suggested the charity and we all wholeheartedly agreed” Clarke explains. The compilation consists of 11 tracks curated by The Baron of which the techno tracks are provided by The Public Stand and the electro tracks are provided by Bass Agenda Recordings, plus bonus tracks by Datrus and White Noise favorite Mazzula. Looking back it’s very rewar-

ding to see White Noise caused an ecosystem of label and artists collaborating. Many artists found a home and of course i spotted Mr. Jones who got me back in the studio again after sending me new material every week. I can do this easily for another 500 shows” Dave Clarke presents: A White Noise Retrospective is available now on thepublicstand.bandcamp.com and only costs 5 euro’s. All proceeds go to No Guts No Glory Foundation. Dave Clarke’s 500th edition of his famous white noise show is now available to download here .

ABOUT DAVE CLARKE He may be known as The Baron Of Techno, a moniker given to him by renowned BBC Radio DJ / journalist John Peel, but Dave Clarke has an anarchist streak a mile wide and punk in his soul, having no truck with establishment figures or authoritarianism. A hard working purist, forward thinking futurist, technology geek, part Gothic

and gadget lover who embraced the digital revolution in an early stage while his peers where still sniffing the smell of vinyl, a format he hasn’t used professionally in eleven years. It’s unsurprising he revels in the libertarianism of the World Wide Web. It gives symmetry to his savvy techno vision. As a talented DJ and producer Dave Clarke will continue his newfound love for making

music, gather air miles by the gallon and preach his vision on techno both on the decks and on the radio, whilst never forgetting the long and bumpy journey he had to undertake to get where he is now: on top of the game, respected by both fans and peers and very much relevant in today’s scene. “He might be established, but he will never be establishment”.


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l cantante Tiziano Ferro, ormai dichiarato apertamente gay da anni, ha rilasciato un’intervista a “Vanity Fair”, in cui parla del suo rapporto con le donne e con il mondo femminile. Secondo la star le donne sarebbero più sensibili, aperte e forti, ha inoltre affermato di avere molte più amiche che amici e di lavorare meglio con le donne. Ha dichiarato anche: “Il bello dei concerti è incontrare chi ascolta le tue canzoni. Ho la conferma che la gente è profonda e sensibile, caratteristiche che le donne hanno in maniera più spiccata”. Tiziano si schiera inoltre contro il cliché del cantante playboy e casanova, che ha ogni giorno accanto una modella diversa, “è quando decidi che non ha senso seguire queste regole che ti rendi conto che la gente è disposta ad ascoltarti e che ti capisce”. Il cantante ha sicuramente trasmesso un messaggio importante.

S

haron Stone ha deciso, all’età di 57

“Bisogna sapersi apprezzare, se pensassi

anni, di posare completamente nuda

che essere sexy significhi cercare di essere

per la copertina del mensile” ”, per lei in-

quella che ero in Basic Insinct, ora avrem-

fatti i suoi anni sono solo un fatto anagra-

mo tutti una brutta giornata”. Dopo le di-

fico rifiutando il bisturi. Nelle foto indossa

verse problematiche che l’hanno colpita,

solamente delle Jimmy Choo e un brac-

come un aneurism e un divorzio, la Stone

cialetto Cartier, foto nelle quali l’attrice è

torna più forte che mai nella serie titolata

magnifica e sensuale, a 23 anni di distanza

“Agent X”. E riguardo la chirurgia estetica

dal film Basic Instinct, ma senza aver per-

l’attrice non accetta compromessi : “ Uti-

so nessuna delle sue qualità. Non poco cri-

lizzo il mascara, alternativa migliore di

ticata, l’attrice si difende parlando di con-

farmi tagliuzzare la faccia”.

A

urora Ramazzotti, intervistata dal settimanale “Chi”, si difende dalle numerose critiche rivoltele recentemente. La figlia della famosa conduttrice e showgirl Michelle chiede una possibilità nel mondo della tv, dovrebbe infatti iniziare a condurre X Factor Daily, il noto programma su sky, non immaginva però che questo le desse la nomea di raccomandata. Aurora invita tutti a guardare il programma e a muovere critiche costruttive. La ragazza si dichiara

inoltre molto emozionata e spera di poter condividere questo momento importante con tutti, perché oltre a condurre, sarà anche la testimonial per la campagna autunno-inverno di SH, marchio di moda giovanile, Silver Heach, non resta che augurarle buona fortuna. Anche il padre Eros su Instagram commenta le voci che coinvolgono Aurora e prova a fare chiarezza: “Cari ragazzi/e, i genitori di Aurora(io sono il padre se non si era capito, non quello della foto) -

scrive Ramazzotti - oltre ad aver fatto la gavetta avendo ottenuto calci nel culo e porte in faccia da quasi tutti, oggi, con la grinta e il talento che mi/ci distingueva dalla massa, fanno lavorare migliaia e migliaia di persone in quasi tutto il mondo. Sentire la becera gente attaccare Aurora Ramazzotti come quella “raccomandata” e paragonarla al nepotismo schifoso di una societa marcia come la nostra, mi VIENE LETTERALMENTE DA RIDERE”.

sapevolezza di se stessi e di divertimento:

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ualche mese fa Elton John si era scagliato contro Dolce e Gabbana per aver definito i bambini adottati dalle coppie gay con fecondazione in vitro, “sintetici”. Ora è invece in lotta contro il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, definito dal cantante bigotto e cafone. Brugnaro ha infatti deciso di rimuovere dalle scuole alcuni libri che parlano dell’identità sessuale delle perone, considerati una minaccia all’idea di famiglia. Gesto che Elton John , non ha apprezzato. Inoltre il primo cittadino della città italiana ha continuato a far parlare di se’, pubblicando ‘immagine di un cartellone imbrattato con scritte omofobe rivolte al cantante Mika, dichiarandolo però, dopo le numerose critiche, come un “Gesto di solidarietà”.


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