N 29 2015 milan empoli web

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Sport & Spettacolo

VINCERE SABATO 23 AGOSTO 2015 ANNO 5 N 29

Milan

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Empoli


Amatore Sciesa

patriota italiano (Milano, 12 febbraio 1814 Milano, 2 agosto 1851)

Cugini occhio all’Empoli

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a prima è andata bene. L’Inter, la mia squadra del cuore, è riuscita a battere l’Atalanta sul filo di lana. Ma quanta tensione che non avrebbe dovuto esserci se guardiamo la differenza tecnica fra le due squadre. Un bel gol quello di Jovetic, però qualcosa nei meccanismi della formazione va rivisto. ùNon dovremo sottovalutare il Carpi perché il primo impegno nel suo esordio in Serie A, penso abbia fatto episodio a sé. Ma parliamo di Milan, dal momento che questa sera si gioca a San Siro con 24 ore d’anticipo rispetto al resto del programma. I rossoneri a Firenze sono apparsi piuttosto assonnati, privi quasi di qualsiasi motivazione e rassegnati al favore dei pronostici che vedevano primeggiare la Fiorentina, Miajlovic dovrà lavorare parec-

chio per assestare la squadraCon l’Empoli, che tral’altro visto molto bene nel primo tempo col Chievo, non sarà sicuramente una passeggiata. L’avversario è di quelli che non lasciano nulla di intentato. Maccarone e com-

L’attenzione di questo weekend è però proiettata sulla sfida dell’Olimpico, dove Roma e Juventus dovranno cancellare le giornatacce del primo turno di campionato. Per la Roma il pareggio di Verona va un po’ stretto, però

pagni nella prima frazione del match con i veronesi, hanno buttato al vento una valanga di gol e Giampaolo sicuramente a fine partita ed in settimana avrà bacchettato i giocatori. E questo sarà un motivo in più per i cugini per tenere gli occhi aperti.

quella del Bentegodi avrebbe potuto anche trasformarsi per gli uomini di Garcia. Della Juventus che dire?! Nessuno si aspettava un passo falso del genere con l’Udinese, che comunque non è nuova a queste imprese, soprattutto quando affronta Inter

Milan STADIO

MEAZZA

e Milan. Ci sono tre partite che tengono banco, dove chi vince può andare in fuga: TorinoFiorentina, Udinese-Palermo e Chievo-Lazio. Sono sei squadre a punteggio pieno. sulla carta la favorita per il primo posto è senz’altro l’Udinese, mentre non dobbiamo dimenticare il match di questo tardo pomeriggio fra Bologna e Sassuolo, con l’undici

di Di Francesco pronto con un altro colpaccio a spese del Bologna dopo aver mandato a picco il Napoli.

ROMA ORE 20.45 Allenatore

on c’è verso: i preliminari di Champions non sono cosa che ci appartengono. La Lazio è stata travolta al BayArena e addio speranze di gloria e, soprattutto, di euro che sarebbero andati a gonfiare e ingolosire Lotito. E’ la quinta volta, negli ultimi sei anni, che una squadra italiana è eliminata nei playoff di Champions. Roma e Juventus andranno da sole nel tabellone principale. “Tiremm inanz” avrebbe detto Amatore Sciesa, accompagnato poi alla fucilazione degli odiati austriaci del feldmaresciallo Radetzky. Era il 1851, ma certe cose fanno storia. La storia del pallone, per fortuna, non fa morti, ma solo vincitori. E anche questa volta i vincitori non sono italiani che assomigliano più a parabole perdenti e affascinanti, così lontane da assaporarne il gusto fino in fondo. La testa, ora, vola al match con l’Empoli, contro cui il Milan cerca di farsi perdonare il passo falso contro la Fiorentina. A dire il vero c’è poco da chiedere scusa, la Viola è sembrata più attrezzata. Tra i rossoneri è tornato Balotelli ma credo che serva più un centrocampista dai piedi buoni e un centrale tosto ed esperto per completare la rosa a disposizione di Mihajlovic. Che stupido non è, ma il coraggio di mettere Ely e Romagnoli al ‘pronti e via’ di campionato non è stato premiato. Ricordo ancora oggi la frase di Inzaghi, dopo il pareggio casalingo con i toscani: ‘E’ una squadra dura da battere’. Dall’altra parte c’era Sarri, che è andato a cercare fortuna a Napoli; quest’anno invece c’è Giampaolo. Fine tecnico, capace di cose egregie, ma “coccia tosta” si direbbe in Abruzzo (regione da cui proviene il mister dei toscani, anche se è nato a Bellinzona). Allegri ha una stima esagerata di lui, ma stavolta Mihajlovic non si lascerà sfuggire i tre punti, ne sono più che certo. L’indomani al “Braglia” di Modena, il Carpi ospita l’Inter, reduce da una soffertissima vittoria con l’Atalanta. Gli emiliani, che arrivano da una sconfitta contro la Sampdoria, provano il colpaccio: se dovessero riuscire nell’intento, getterebbero delle ombre giganti sulla credibilità di Mancini che sta lievitando, nonostante il successo risicato contro gli orobici. A proposito: se una squadra comincia a difendersi in modo così energico alla prima di campionato, le auguro una stagione di tanta sofferenza. Capisco la classifica, ma giocare con undici uomini dietro la palla e fare tre contropiedi è veramente stucchevole. Auguro agli amici bergamaschi che Reja cambi atteggiamento, per l’Atalanta che ha una qualità ben superiore di quella vista domenica scorsa.

BUONA LA PRIMA, ADESSO BATTIAMO IL CARPI Sandro Mazzola

N

sabato 21 marzo 2015

Allenatore

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Sinisa Mihajlovic

MILAN

Marco Giampaolo

(4-3-1-2)

Arbitro: Piero

Diego Lopez De Sciglio, Romagnoli, Zapata, Antonelli; Bertolacci, De Jong, Bonaventura; Honda; L. Adriano, Bacca

Giacomelli di imperia

EMPOLI

Skorupski Zambelli, Tonelli, Barba, M. Rui; Zilienski, Maiello, Croce; Saponara; Pucciarelli, Maccarone

(4-3-1-2)


L’ordine è RISALIRE sabato 21 marzo 2015

la partita

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classifica marcatori

ompito assai arduo quello del tecnico Sinisa Mihajlovic… se questo non ha dell’assurdo allora converrebbe parlare d’altro. Una squadra come il Milan deve preoccuparsi di non soccombere sotto la grinta dell’Empoli a San Siro per non cadere nel baratro della crisi, la stessa con cui ha chiuso lo scorso campionato. Non è assurdo? La conferma all’assunto se cui per risollevare una squadra in difficoltà non è sufficiente esonerare il tecnico di turno ha le sue fondamenta: vedere la sostituzione di Massimo Allegri, quella di Clarence Seedorf e quella di Filippo Inzaghi. E’ vero anche che non è salutare contestare il tecnico o la rosa già alla prima sconfitta, soprattutto se questa arriva per opera di una squadra come la Fiorentina che, contrariamente ai rossoneri, era in salute anche lo scorso campionato. Mihajlovic è un tecnico competente oltre che grande motivatore e può contare su un gruppo migliorato e rinforzato rispetto all’anno scorso. Questo

Éder Citadin Martins

Luis Muriel

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Empoli non è stato traumatico per il giocatore che questa sera potrebbe togliersi un sassolino dallo scarpino. Mihajlovic dovrebbe mandare in campo Diego Lopez protetto dalla difesa a quattro con De Sciglio (alla monetino con Abate), Za-

pata (possibile ballottaggio con Mexes), Romagnoli e Antonelli. Un centrocampo gestito dal trio Bertolacci-De Jong-Bonaventura, quest’ultimo atteso anche in zona gol per disorientare gli avversari e pronto a rientrare a sostegno del reparto difensivo. A

Stevan Jovetic

Alessandro Florenzi

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servire le due punte Bacca e Luiz Adriano il confermato Honda. L’auspicio del popolo rossonero è vedere andare in gol al Meazza almeno uno tra Bacca e Luiz Adriano. Giampaolo dopo il recupero di Croce a centrocampo proverà a rispondere con un

4-2-3-1: Skorupski in porta; in difesa Zambelli, Tonelli, Barba e Mario Rui; a centrocampo Zielinski e Maiello arretrati rispetto a Croce, Saponara e Pucciarelli. Il compito di “far male” a Diego Lopez è affidato all’unica punta Maccarone.

Lucas Biglia

Riccardo Saponara

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LA CLASSIFICA

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Milan guidato dal tecnico serbo ha molti margini di crescita e miglioramento, ha solo bisogno di tempo per trovare i giusti schemi ed intese. Il tempo però è tiranno e, per buttarsi alle spalle la sconfitta di Firenze, contro l’Empoli il risultato contemplato è uno solo… la vittoria non per la classifica, siamo alla seconda giornata, ma per il morale. Guai a sottovalutare l’Empoli e l’ex Saponara. Il Milan gioca questa partita in casa e non può fare altro che giocarsela per vincere e non subirla. Sinisa predilige il modulo 4-3-1-2 e temo che non possa schierare schemi alternativi viste le assenze di alcuni esterni infortunati. Se la partita dovesse mettersi male potrebbe anche decidere di buttare nella mischia il figliol prodigo SuperMario. Balotelli, convocato con Kucka, non ha nelle gambe la partita e non ha avuto neppure il tempo di allenarsi con la squadra, ma tutti conosciamo le sue qualità tecniche che possono risolvere una partita. In questo anticipo della seconda giornata di Serie A gli occhi saranno puntati tutti su Riccardo Saponara, uno dei migliori talenti italiani sulla piazza, che ha fatto gola anche al Milan ma il rapporto è stato di difficile gestione. Il ritorno ad

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sabato 21 marzo 2015

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Siamo già alla prova del nove Carpi-Inter, arriva la prima sfida che conta Nerazzurri ancora poco convincenti

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’Inter domani allo stadio Alberto Braglia incontra il Carpi umiliano domenica scorsa dalla Sampdoria di Walter Zenga che riesce anche a farsi espellere. I nerazzurri, più delle altre squadre di Serie A, sono ancora sotto esame. Dopo le deludenti amichevoli di precampionato a San Siro, domenica scorsa sono finalmente arrivati i tre punti e ancora una volta solo nei secondi finali grazie ad una perla dell’ultimo arrivato Jovetic che ha gelato l’Atalanta e mandato alle stelle i 40.000 tifosi presenti al Meazza. Contro il Carpi di Castori, almeno sulla carta, non dovrebbe esserci storia, ma l’Inter non sarebbe pazza se non rischiasse di perdere anche contro gli emiliani per poi, se tutto andasse bene, recuperare un sofferto pareggio nei secondi finali del match. Dopotutto stiamo parlando della Pazza Inter! Mancini perde un briciolo di credibilità in ogni incontro e il match contro gli orobici lo conferma. Questa Inter continua a non convincere e contro l’undici del buon Castori si trova già costretta a confermare di meritare di lottare per un posto in Champions League. L’Inter arriva domani a Modena ancora con il fiatone di domenica scorRoberto Mancini

sa a sfidare un Carpi frastornato dalle cinque sberle rimediate dai blucerchiati. I nerazzurri lottano per un posto in Champions, i biancorossi per la salvezza e, vista la differenza tecnica tra le due squadre, non dovremmo neppure stare a discutere sull’epilogo di questa partita. Ma stiamo parlando pur sempre della Pazza Inter. Rituffiamoci nel match di domani per sottolineare l’assenza pesante tra i padroni di casa degli indisponibili Lorenzo Lollo e Kevin Lasagna, in dubbio anche Jerry Uche Mbakogu per un problema al bicipite femorale e Simone Romagnoli afflitto sempre da un problema muscolare. Castori in attacco punterà sicuramente su Lazzari a sostegno di Matos. Mancini, da canto suo, è già difronte a degli impedimenti: Icardi in difficoltà per un risentimento muscolare alla coscia destra e Brozovic che ha rimediato una contusione alla caviglia sinistra. L’attaccante argentino sarà sostituito da Jovetic e Hernanes per Gnoukouri. Dato per certo il recupero di Fredy Guarin che, se in giornata giusta, può risolvere la partita da solo. In campo ci vedo un 3-5-2, Castori ha una particolare predilezione per il centrocampo, contrastato dal 4-3-3 schierato da Mancini con

Appuntamento domani al “Braglia”

Severa Bisceglia

e

Luigi Rubino

come vediamo

I Cugini l’insostituibile Handanovic tra i pali protetto da Santon, Miranda Murillo e Juan Jesus. A macinare gioco il trio Brozovic (se recupera)-Medel-Kondogbia a servire Hernanes, Jovetic e Palacio. Quella di Modena dovrebbe essere una partita giocata al risparmio dalla compagine nerazzurra, risultato fissato e al sicuro già nella prima mezzora di gioco, per conservare le energie da spendere nel match di domenica prossima. Per il derby servono uomini non doloranti e freschi. Se vinci con un gol in pieno recupero non c’è riposo e il derby è sempre un derby anche se a disputarlo sono due grandi incognite come Mila e Inter.

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’è tanta attesa e soprattutto curiosità intorno alla neo promossa formazione del Carpi che domani alle 20.45 disputerà contro l’Inter la sua prima gara casalinga in serie A. La partita, come sappiamo, non si giocherà al “ Cabassi,” vecchio e ormai storico stadio della cittadina emiliana, ma al “Braglia” di Modena, dove da pochi giorni sono terminati i lavori di rifacimento del terreno di gioco. Tutto questo, comunque non spaventerà i supporter biancorossi che, se è vero avrebbero preferito vedere giocare la propria squadra nella loro città, si preparano comunque a raggiungere Modena in auto o in torpedoni per seguire i Fabrizio Castori

propri beniamini nella prima sfida interna di campionato contro la squadra di Mancini, caricata a mille dopo i tre punti conquistati in extremis contro l’Atalanta. Nel massimo campionato di serie A, Inter e Carpi finora non si sono mai affrontate. Unica sfida tra nerazzurri e biancorossi è l’amichevole disputata lo scorso agosto a Riscone di Brunico e vinta dalla squadra di Mancini per 4 a 2, con reti di Palacio, Icardi, Hernanes e Longo per i nerazzurri e Lasagna e Matos per il Carpi. La formazione emiliana seppur reduce dalla pesante sconfitta esterna contro la Samp ( 5 – 2) e pur consapevole del difficile compito che l’attende contro l’Inter, sarà certamente caricata a mille. Ai ragazzi, allenati dal tecnico Fabrizio Castori, siamo certi che non mancherà l’agonismo contro la corazzata Inter, ancora in fase di assestamento. Ventuno vittorie, undici pareggi e appena quattro sconfitte; questo è il bilancio dell’esaltante promozione della squadra biancorossa dalla B alla A centrata lo scorso anno con quattro giornate di anticipo. Velocissimo è stato il cammino del Carpi verso il calcio che conta. In pochi anni, il sodalizio emiliano, ha spiccato il volo,

conquistando promozioni a ripetizioni; ad iniziare dalla promozione dalla serie D alla Lega Pro nel campionato 2009/2010, il passaggio in B nella stagione 2012/2013 per poi raggiungere la serie A dopo due anni. Analizzando il modulo tattico,( 4-14-1) di Castori, il Carpi di solito ama schierarsi con una difesa a quattro e solo in rare circostanze, gioca con una difesa a tre e un centrocampo con cinque elementi e le due punte. Molta importanza per il tecnico marchigiano è la linea mediana, dove di solito è schierato un giocatore dotato di piedi buoni, in grado di lanciare nei corridoi i compagni o scavalcare con lanci lunghi la difesa per servire la punta veloce, che risponde al nome del nigeriano Mbagoku. Contro la Samp, la diga storica di Castori però non ha retto. Cinque gol in una sola gara sono troppi per una squadra di A, specialmente quando l’obiettivo resta la salvezza. I tifosi biancorossi contro l’Inter si aspettano di vedere una squadra diversa, anche perché le sconfitte vistose non sempre sono digeribili. Non sarà facile, anche perché i nerazzurri, seppur privi del bomber Icardi, non hanno intenzione di fermarsi.


sabato 21 marzo 2015

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Bye Bye Liverpool Balotelli non ha perso il treno e fa ritorno a casa, almeno per 1 anno

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icuramente quello rossonero si configura ad oggi quale ultimo treno per Mario Balotelli. Ma se dovesse fallire, non solo nei risultati calcistici ma anche quelli di convivenza e sopportazione dei propri simili, questa opportunità decreterà, quella di Milanello anche l’ultima spiag-

gia di SuperMario. Il Milan vuole rischiare dando all’attaccante palermitano questa opportunità, ma la fiducia riposta in lui non è totale. Nessun acquisto per il 25enne attaccante,

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prestito secco e divisione con il Liverpool dell’onere economico ridotto quasi ad un terzo. 2 milioni e 250.000 euro e provare a riscattarsi giocando sono meglio di 6 milioni di euro a stagione percepiti dalla società inglese per non giocare. Il Milan però non vuole rischiare troppo. Il banco di prova per lil futuro attaccante rossonero durerà solo un anno e sen-

za alcun obbligo di riscatto. Meglio non rischiare troppo. Quella appena offerta dal Galliani e Berlusconi è sicuramente una grande chance, Mario Balotelli saprà sfruttarla al meglio per recuperare credibilità e soprattutto per fare pace con il popolo rossonero? Difficile credere che riesca a tenere a bada le reazioni, molte volte discutibili. Auguriamo tanti successi e

tanta fortuna a Mario Balotelli, ma soprattutto gli auguriamo che la decisione di tornare al Milan non risulti l’ennesimo fallimento e quindi fatale per la sua carriera oggi già poco affidabile e promettente.


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Vita di CLUB

Giovanni Labanca

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ffondato. Il nuovo Milan, quello di Sinisa Mihajlovic, colpito ed affondato da due siluri viola subito dopo il varo, appena scivolato in mare aperto, quello sempre insidioso del campionato italiano. Con lo scafo rossonero sembrano scomparse anche le rinate speranze della calda tifoseria, che si aspettava ben altro, dopo la deludente gestione di Inzaghi, che ha trascinato la squadra di Berlusconi in uno stagno a dir poco imbarazzante per la compagine tra le più titolate al mondo, con la conseguente esclusione dalle Coppe, che servono a portare denari freschi nelle casse della Società. E’ davvero già finito, prima ancora di cominciare? A noi sembra troppo presto per dirlo, come logica ci suggerisce. La pensano allo stesso modo i tifosi, che, in definitiva, sono quelli che pagano biglietti ed abbonamenti? Abbiamo fatto un virtuale giro d’Italia con un modernissimo drone per tastare il polso di una folta rappresentativa di Milan Club, che, intraviste nuove mete, crescono di numero, a dimostrazione di quanto sia forte il tifo per la squadra, in tutte le regioni italiane ed anche all’estero. Milan Club Alba Rossonera, Le Femmine di Saronno, Seregno, Busto Arsizio,Varese, Nereo Roc-

sabato 21 marzo 2015

MILAN: SOGNO GIA’ SVANITO? co, tanto per citarne alcuni del Nord, hanno espresso, sebbene con toni diversi, la loro cocente delusione, anche se le loro speranze di scrollarsi di dosso l’ombra del vecchio Diavolo resistono intatte nei loro cuori. Tanto per intenderci, perdonano ai giovani rampolli, scesi disorientati al Franchi, l’imprevisto passo falso, ma pongono a tutta la compagine, Società compresa, dei paletti ben fermi: basta sconfitte. Punto e basta. Nel centro Italia, le campane rossonere se non suonano a morte, poco ci manca. C’è tanta amarezza a Pesaro, Reggio Emilia, Firenze, Mozzanica, Roma, dove non l’hanno presa per niente bene la brutta figura fornita dai loro beniamini e, non tanto velatamente, lanciano pure qualche frecciatina al nuovo mister che già denota, secondo i sodalizi citati, i suoi limiti, che tradotto dal politichese, vogliono dire che allenare il Milan non è proprio come allenare la Sampdoria. Tutti, concordi sotto la stessa bella bandiera, non se la sentono più di soffrire e mandano, a chi di competenza, segnali di fumo assai bellicosi, con tutto il rispetto della tradizione. C’è da aggiungere, ad onor del vero, qualche debole giustificazione per i giovani ragazzi gettati nell’agone della competizione troppo presto, figurarsi per quando lo faranno nel catino di San Siro. Il loro chiodo fisso rimane, comunque, la vittoria nel derby che servirebbe a cancellare la prima macchia, indispettiti anche della vittoria dei “cugini” interisti, arraffata all’ultimo se-

parte del nostro mestiere Fperaeoggi lo facciamo.Tralasciamo i servizi sui Club per interessarci di quello che sta avvenendo, in questo momento, in seno alla società ed alla squadra, cosa che nessuno sa descrivere con esattezza. Dobbiamo sapere cosa ne pensa la cosiddetta massa, quella che

condo utile di gioco. I Milan Club del Sud, Ischia, Capri, Napoli, Lauria, Moliterno, Barletta, Andria, Trani, con gli amici calabresi e siciliani riflettono, di pari passo, il pensiero dei colleghi tifosi del Nord e del Centro e si dicono, al contrario di quanto si possa pensare, ansiosi di preparare le trasferte per Milano, anche per l’EXPO. In questo contesto si inserisce anche il ritorno di Balotelli tra le abbandonate file rossonere. Non tutti hanno ben accolto questa che, tutto sommato, non è una notizia che ha fatto fare veri salti di gioia ai tifosi che, consci dei limiti umani e quelli sopravvenuti, anche tecnici, del Mario il “ribelle”, pensano già allo schema di gioco che Sinisa dovrà inventarsi per sfruttare al meglio il nuovo acquisto, senza relegarlo in panchina, perchè risulterebbe una mossa poco azzeccata dalla Società e non sarebbe l’ultima. Staranno a veder i tifosi cosa ne verrà fuori da questa nuova situazione ,ma non staranno zitti se, proprio da oggi, il Diavolo non dovesse usare le appuntite corna per tornare, in fretta e furia alla vittoria, che potremmo tranquillamente definire scacciacrisi. Milan avvisato, mezzo salvato.

conta davvero e può giocare un ruolo determinate nella gestione della stessa società. Una volta si diceva “sentire gli umori” e si dice ancora così, solo che gli umori li chiamano in un’altra maniere. Sono incazzature belle e buone che noi cronisti di Stadio5 dobbiamo registrare. Il tifo è come nel matrimonio: uniti nel bene e nel male. Qui, in casa Milan si deve stare uniti nel male, perché il bene è un ricordo che si va perdendo nella notte dei tempi. Dicevamo dell’umore. La sensazione che abbiamo ricavato dal frettoloso giro fatto con i club di mezza Italia sa di pessimo sapore, proprio come leccare il sale appena raccolto con mani vergini per essere più buono. Tutti uniti, dal Nord al Sud, sono i Milan club che, come prima risposta, ci hanno parlato di sconcerto assoluto ed inspiegabile. In Lombardia e a Milano specialmente, i toni sono di fuoco vivo, proprio come quello in cui si arrovella il povero Diavolo, non per pura combinazione. Seregno, La Curva Sud, Lissone, Le Femmine di Saronno, la Provincia Granda, quelli Brianzoli. Sulla stessa linea i romagnoli, i pesaresi, quelli laziali, Lauria e Moliterno in Basilicata ed i calabresi e siculi che abbiamo sentito. Sono inviperiti e non usano parole grevi su Berlusconi solo perché gli vogliono troppo bene, per quello che ha fatto che, giustamente, non può e non si deve dimenticare, puntualizzano. Ora ci vuole quella scossa di corrente fortissima per la svolta definitiva che, con l’arrivo di mister Be può risolvere ogni cosa. “Speriamo che le voci diventino fatti, come è successo per l’Inter, altrimenti non usciremo più dalla palude dello Stige in cui Inzaghi e la sua disgraziata truppa ci hanno portato. Se prima nutrivamo un debole consenso per Filippino, ora, all’apparir del vero, lo

Giudizio impietoso

bocciamo inesorabilmente. Non ha personalità e grinta ed anche fisicamente non sembra “temibile”, perché è come un ragazzino cui puoi rubare le caramelle dalle tasche senza paura. Basti vedere quello che è successo sul pullman al ritorno da Udine.” Quasi quasi, a questo punto vi vergognate di essere rossoneri? “Vergognarci proprio no, perché il sangue è sempre quello ed il cuore che lo pompa pure. Però non andiamo più a capa testa come una volta”. Barbara Berlusconi e Galliani, i due sposi che dormono da sempre in camere separate, devono continuare a non consumare il forzato matrimonio o uno dei due deve varcare la soglia di casa Milan con il fardello retto sulle spalle con un bastoncino? Chi preferireste? “Non ci poniamo questo problema che compete al nuovo presidente che verrà dall’Estremo Oriente, ma sarebbe anche un peccato fare a meno della grande managerialità del calvo di Monza per affidarsi solo alla bella eleganza di Barbara. Comunque, alle spalle di chi rimarrebbe, ci sarà, come tutti ci auguriamo, un vero presidente con i …palloni al posto giusto. Ci siamo spiegati?” Si parla, cari amici rossoneri, di Lippi, Cannavaro e Paolo Maldini, come la nuova triade della salvezza e della riscossa. Siete d’accordo? “Sono solo nomi che circolano. Su Lippi abbiamo sempre delle riserve perché ormai è uomo del passato remoto e poi ha quella macchia bianconera che a non pochi resta indigesto. Sugli altri due saremmo d’accordo, perchè porterebbero una ventata di freschezza ed il Paolino potrebbe diventare il nuovo vessillo, sotto cui ritornerebbe compatta la folla rossonera

dei tifosi smarriti da tanto scempio. Vedremo e giudicheremo dai fatti, dopo che il Cavaliere, per noi è sempre Cavaliere, si sarà alzato definitivamente dalla sua dorata poltrona, gesto che sarebbe da filmare, tanto sarà difficile per lui. Ma poltrone ne ha altre e potrà vivere lo stesso da presidente. Auguriamoci che si faccia presto, altrimenti il ritiro imposto (una volta il ritiro era abituale n.d.r.) svanirebbe nel nulla e sarebbe un vero peccato”. Vi augurate un ripulisti generale? “A questo punto, visto che devi rinnovare l’armadio, butta via tutti gli abiti vecchi e comprane dei nuovi, un po’ da Versace e u po’ anche alla Rinascente. Chiaro il concetto? Siamo, dunque, per il rinnovamento totale, perché solo così potremmo avere pazienza ancora un paio di anni, per attendere la squadra vera, quella competitiva, insomma il vecchio Milan”. La vostra rabbia viene fuori anche perché l’altra metà di Milano vi è davanti, per il momento, anche se non messa tanto meglio di voi. “Proprio così. Figuriamoci se avessero già una decina di punti in più. Sarebbe una vera catastrofe psicologica. Come si dice, “aver compagni al duol, scema la pena”. A parte Dante, per chiudere il cerchio, cosa vogliamo dire al Milan, dopo anni di sofferenza e barzellette? “Vogliamo dire una sola cosa e chiara. Noi tifosi saremo sempre al tuo fianco, ma non incondizionatamente. Lo saremo più di prima solo se torneremo a San Siro per ammirare una squadra nuova, vera, più forte di quella di prima. Chiaro il concetto?” Più chiaro di così si muore.


sabato 21 marzo 2015

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Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro Raimondi

IL DERBY DELLA MADONNINA

pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00 isbn 978-88-6218-242-3 ell’ottobre del 1908, curioN samente a Chiasso, si disputava il primo Inter-Milan,

la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. Il derby della Madonnina ne celebra la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace racconto, ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con entrambe le maglie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e van Basten, Ibra e Kaká, a giocatori magari meno celebri ma che un’impronta, nella stracittadina, l’hanno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tanti altri. Calcio, dunque, ma non solo. Poesia, musica, fatti di cronaca si inseriscono spesso e volentieri nei racconti, al pari delle vicende di una città fortunata a possedere il derby. Perché la stracittadina, oltre a essere emozione allo stato puro, è anche de-

mocrazia: una sorta di bipolarismo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della libertà. Questo libro rappresenta un sincero, appassionato atto d’amore nei suoi confronti. Alberto Figliolia è giornalista pubblicista. Collabora con il «Gazetin», periodico indipendente di cronaca civile, e «tellusfolio», rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i concetti di agonismo, democrazia e solidarietà. Collabora con Silvana Ceruti alla conduzione del Laboratorio di Scrittura creativa nella Casa di Reclusione di MilanoOpera. Ha scritto numerosi libri navigando fra poesia e sport. Condivide con Çlirim Muça la vocazione alla divulgazione dello haiku e crede con fermezza nel martello libertario e gandhiano della poesia. Davide Grassi, giornalista pubblicista, ha collaborato con diversi quotidiani nazionali – tra cui il «Corriere della Sera» – prima di approdare agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie! (Limina, 2002), Rossoneri comunque (Limina, 2003) – antologia curata con Andrea Scanzi –, La palla è rotonda? (Limina, 2003),

Rossoneri. Il manuale del perfetto casciavit (Fratelli Frilli Editori, 2008). Nel 2013, ha curato il Diario della mia guerra (Segni e Parole), scritto da suo padre Paolo, e nel 2014 ha partecipato all’antologia 33 Racconti rock (QuiEdit). Il suo sito è www.davideg.it, il blog www.fuorigiocoblog.com. Mauro Raimondi, milanese, ha esordito nel 2003 con Invasione di campo. Una vita in rossonero (Limina), partecipando all’antologia Rossoneri comunque (Limina, 2003). Insegnante di Storia di Milano, ha curato la biografia del poeta Franco Loi in Da bambino il cielo (Garzanti, 2010). Della sua città ha raccontato il cinema in Milano Films 1896/2009 (Frilli, 2009, coautore M. Palazzini), le testimonianze dei viaggiatori stranieri in Dal tetto del Duomo (Touring Club, 2007) e i libri in CentoMilano (Frilli, 2006). I tre autori hanno pubblicato insieme Centonovantesimi (Sep, 2005), Eravamo in centomila (Frilli, 2008) e Portieri d’Italia (A.Car, 2010). Nel 2010, Figliolia e Grassi hanno inoltre scritto La sua Africa. Storia di Samuel Eto’o (Limina), e nel 2012 Grassi e Raimondi hanno pubblicato Milano è rossonera (Bradipolibri).

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l’Ospite

El Mosquito toscano

Marjlja Bisceglia

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Sebastiàn Sosa Sànchez sabato 21 marzo 2015

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Sebastiàn è certamente da attaccante

non sottovalutare, abile nel

dell’Empoli Sebastiàn

gioco aereo e nel difendere

Sosa Sànchez, el Mosquito-

la palla, è anche veloce nelle

la Zanzara in patria, avrà

ripartenze e nell’uno con-

modo di mettere in luce

tro uno. Basterebbe questo

le sue qualità tecniche nel

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campionato più bello del

sto Milan. L’attaccante uru-

mondo, si fa per dire. Sàn-

guaiano ha un ottimo con-

’attuale

avrà buone occasioni per

poco l’avventura in rosa-

mettersi in mostra nel club

nero e così inizia il suo gi-

toscano, la prima potrebbe

rovagare tra Central Espa-

essere proprio questa con-

carriera agonistica nella

rienza

con

nol (2013-2014 tre reti in

tro il Milan. Quale miglior

sua città natia facendosi

cui aveva sottoscritto nel

20 partite giocate), Senica

occasione di una rete rea-

“le ossa” nella squadra tra

2012 un contratto di cin-

(una sola rete in 7 presen-

lizzata nella Scala del cacio

le più importanti per storia

que anni senza però mai

ze) e Vlaznia. El Mosquito

italiano!

calcistica della sua città, il Melo Wanderers. Nel 2010 all’età di 16 anni viene acquistato dal Cerro Largo, squadra in cui ha militato anche il padre chiudendone la carriera, club in cui segna la sua prima rete da chez, nato a Melo nel 1994,

trollo della palla e del senso

professionista contro il Ri-

è figlio d’arte. Il padre He-

della posizione, grazie a

ver Plate. Chiuderà la sua

berley Sosa Brion, da cui

queste qualità è stato spes-

prima stagione da profes-

eredita il nomignolo è stato

so paragonato al connazio-

sionista con 9 reti all’attivo

infatti attaccante, ritirato-

nale Edinson Cavani at-

in 13 presenze… promette

si nel 2009, anche in Club

tualmente in forza al PSG.

bene il ragazzo. Sànchez

spagnoli. Tecnicamente il

El mosquito ha iniziato la

torna in Italia dopo l’espe-

palermitana

scendere in campo, dura


sabato 21 marzo 2015

Se è un incubo, svegliatemi! B

isogna” stare molto calmi” come dice Neffa, ci vuole tempo, Benitez ha lasciato in eredità a Sarri una squadra fatta di “nomi”, ma sotto il profilo atletico e mentale a pezzi, basta dare uno sguardo alle ultime giornate

della passata stagione: 33^ giornata Empoli-Napoli 4-2 , 34^ giornata, Napoli-Milan 3–0, 35^ Parma–Napoli 2–2, 36^ giornata Napoli–Cesena 3–2, 37^ giornata Juventus–Napoli 3–1, 38^ giornata Napoli–Lazio 2–4… due vittorie, la prima con una formazione già retrocessa, l’altra

con il Milan più scarso della storia del club meneghino. Le sconfitte tra l’altro di campionato, sono state inframmezzate dalla doppia uscita dai tornei di Europa League e dalla Coppa Italia a opera del Dnepr e della Lazio, ignobile pareggio con il Parma che era già fallito, ed escalation

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negativa con la Juventus e in casa con i biancocelesti capitolini; la figura più ignominiosa la facemmo al Castellani, dell’Empoli appunto di Maurizio Sarri, una Waterloo senza precedenti: 4 pappine che bruciano ancora!, quindi è mia sommessa opinione che i calciatori del Napoli, oltre

una evidente, scarsa qualità tecnica di taluni, hanno bisogno soprattutto di essere ripresi sotto il profilo mentale. E’ risaputo che “ Dove passa Benitez non cresce più l’erba”, novello Attila . La gara di Reggio nell’Emilia contro il Sassuolo di Squinzi è stata davvero una Caporetto, ma dovevamo aspettarcelo; campionato iniziato troppo presto, con gente come Gonzalo Higuain che ha finito di giocare la stagione passata a fine luglio. Certo non è solo questo il motivo della sconfitta, che potrebbe anche starci, ma è il modo come si è perso: nel primo tempo, se non fosse stato per Pepe Reina , il risultato poteva essere 3 a 1 per i nero - verdi emiliani, senza certo gridare allo scandalo. Il Napoli è stato bello per 15 minuti, poi è sparito, si è evaporato, come liquefatto su un campo di patate, tale mi è parso il manto erboso del Mapei Stadium, la partita dopo il gol di Floro Flores, un plauso per il fatto che non ha esultato alla sua rete, da napoletano vero per rispetto verso i tifosi del Napoli. Ci sono però dei problemi da narrare, per esempio gli esterni bassi: Maggio è da pensione, e tra l’altro il terzino non lo ha mai saputo fare, inguardabile nel primo gol subito, assente sul cross che a consentito a Sansone di battere Reina, l’altro esterno Hysaj (speriamo sia solo questione di emozione) è stato un disastro in fase difensiva, ma assolutamente imbarazzante in fase d’attacco, Albiol, invece, ha fregato tutti: nella prima stagione fece un buon campionato, poi zero assoluto, lo stiamo attendo d’allora,da quando si è smarrito in qualche zolla del San Mamés, da agosto 2014. Il centrocampo è un continuo equivoco, Hamsik

pesta i piedi a Valdifiori, mentre il giocatore più costoso del mercato non gioca …, come si è potuto appurare non è giocando a due o a tre che cambiano le cose, sono i musicisti che fanno la differenza, penso che Marek in quella zona di campo non sia adatto, per carità, contro il Sassuolo assieme al nostro portierone è stato il migliore in campo, ma rimango scettico comunque, non è mai stato una forza della natura e ha pause in campo tipiche delle mezze punte, riuscirà a mantenere il ritmo che serve a un mediano da qui fino alla fine? Ai posteri l’ardua sentenza. I problemi in avanti sono molteplici: Higuain è in una forma indecente, non dovrebbe proprio giocare e penso che se continuiamo a spremerlo come stiamo facendo, alla fine scoppierà davvero. Gli attaccanti del Napoli sono quasi tutti bravi in campo aperto, negli spazi lunghi, mentre sia con il Sassuolo che in amichevole con il Latina, erano e sono ridotti a giocare in un lembo di terra, addossati, ammucchiati l’uno su gli altri, in questo modo le peculiarità dei Mertens e dei Callejon non riescono a emergere, di Insigne non si può sopportare niente, né il suo modo di zampettare in campo, troppo lezioso, egoista, non rientra mai, per cui in questo momento penso, nonostante la enorme differenza di tasso tecnico, sia meglio dare spazio a El Kaddouri che almeno ha conoscenza del ruolo e tanta volontà. Sono stato impietoso, ma meglio mettere le mani avanti. Dirò di più: questa squadra è fatta su misura per Vincenzo Montella e se le cose dopo la partita con la Samp non cambiano, credo sia giusto dare a Cesare quel che è di Cesare!


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sabato 21 marzo 2015

JUVENTUS CHIAMATA AL RISCATTO ALL’OLIMPICO CON LA ROMA

Il Sassuolo vuole espugnare Bologna per la testa della classifica provvisoria

I

l Milan questa sera a San Siro prova a rialzare il capo affrontando un Empoli dal dente avvelenato per la sconfitta interna col Chievo. E’ tornato Balotelli nelle file rossonere e toccherà a Mihajlovic recuperare completamente SuperMario ridimensionato in Premier League dopo la bocciatura del Liverpool. Il Milan dovrà fare parecchia attenzione perché i toscani non sono sicuramente la squadra sbiadita vista nel secondo tempo sei giorni fa. Aprirà il programma di questa seconda giornate, tre ore prima della sfida di san Siro, il derby emiliano fra Bologna e Sassuolo, con i neroverdi di Di Francesco decisi a puntare ai tre punti per assaporare il primo posto solitario in classifica, seppur provvisorio, che sarebbe storico. Tiene cartello questo secondo turno di campionato però

Roma-Juventus, con i bianconeri che rischiano grosso dopo lo scivolone casalingo con l’Udinese. I giallorossi, reduci dal pareggio di Verona, sono infatti intenzionati a strappare il successo ai campioni d’Italia. Arbitrerà Rizzoli, una garanzia per entrambe le squadre. La gara dell’Olimpico, in programma alle ore 18.00 di domani, precederà le altre sette partite. L’Inter, col fiatone ancora addosso per l’1-0 con l’Atalanta firmato in pieno recupero da Jovetic, sarà di scena a Modena col Carpi, con la squadra di Castori ancora frastornata dalle cinque sberle incassate a Marassi dalla Sampdoria di Zenga. La squadra ligure dovrà vedersela al San Paolo col Napoli dove l’undici di Sarri ha pagato a caro prezzo l’esordio sulla panchina partenopea battuto dal Sassuolo. Un compito non facile per i blucer-

chiati che vorrebbero mantenere il vertice della classifica. Da segnalare, visto l’unico pareggio di domenica scorsa fra Verona e Roma, ben tre incontri fra squadre a punteggio pieno: quello del Bentegodi tra il Chievo e la Lazio e quelli dell’Olimpico di Torino fra i granata di Ventura e la Fiorentina di Paolo Sousa, quest’ultima vittoriosa e su di giri per il successo della scorsa settimana col Milan. Il terzo match è fra la sorprendente Udinese, che sta ancora festeggiando i tre punti conquistati allo Stadium con la Juventus e il Palermo andato a segno col Genoa in pieno recupero. Chiudono la giornata due squadre a quota zero Atalanta e Frosinone che si affrontano a Bergamo mentre a Marassi, col Grifone imbufalito per la sconfitta col Palermo, sarà di scena con l’Ellas Verona.

SUPERSFIDA IN LIGUE1 DOMANI SERA FRA MONACO E PSG Scontro al vertice stasera fra Bayern e Bayer R

eal Madrid già costretto ad inseguire il Barca dopo il pareggio con lo Sporting Giijon nel primo turno di Liga. La squadra di Benitez affronta oggi al Benabeu il neopromosso Betis Siviglia attendendo una replica del Barcellona impegnato al Newcamp col Malaga reduce, quest’ultimo, dal pareggio casalingo a reti inviolate col Siviglia. Attesa domani per il Valencia col Deportivo la Corunia mentre l’atletico Madrid andrà a far visita al già citato Siviglia. Da seguire con interesse la sfida fra Eibar, vincitore in trasferta col Granada, impegnato a respingere l’assalto dell’Atletico Bilbao castigato dal Barcellona sette giorni fa. In Francia riflettori puntati nel Principato di Montecarlo con i padroni di casa, ancora frastornati dall’eliminazione in Champions League, in campo contro il Paris San Germain in testa a punteggio

pieno in Ligue1 grazie all’ultimo successo conquistato in casa del Monpellier. Interessante vedere all’opera la matricola Angers collocata al secondo posto alle

spalle dei parigini. L’Angers dovrà vedersela col Nizza, in gran spolvero dopo aver fermato la settimana scorsa il sorprendente Caen. Il Marsiglia, dopo l’addio

di Bielsa, ha giocato a tennis al Velodrome rifilando un tondo 6-0 al Troyes. Tutta da vedere la sfida di Lille con l’Ajaccio, con entrambe le formazioni relegate

con sorpresa nei bassifondi della classifica. Attesa pure per il Lione, castigato nel turno precedente fra le mura amiche dal Rennes. I lionesi affronteranno in trasferta il Caen. In Bundesliga il Bayer Leverkusen, gasato dal successo con la Lazio di mercoledì sera dovrà incrociare le armi col Bayern Monaco con l’undici di Guardiola ancora col fittone per il faticato successo in casa dell’Hoffenheim. La squadra della Baviera ha sfiorato la clamorosa sconfitta essendo andata sotto di un gol per opera di Volland, Poi pari di Mueller, quindi un rosso a Boateng, un rigore fallito da Polanski con Lewandoswky a segno nel finale. Da seguire il match fra il Mainz e l’Hannover. In Premier League il Manchester United è superato in classifica dai cugini del City. La squadra di Van Gall, reduce dal 4-0 col Buges e col pareggio sul groppone del turno precedent col Newcastle sarà di scena domani con i gallesi dello Swansea mentre il

Estero

City, dovrebbe mantenere il primo posto osoitando il neopromosso Watford. Prova del nove dell’Arsenal in casa del Newcstle dopo il pareggio dell’Emirato Stadium col Liverpool. Liverpool che affronterà fra le mura amiche il West Ham, quest’ultimo in forte ridimensionamento dopo il successo iniziale in casa ddell’Arsenal. Il Chelsea, dal canto suo, dopo aver espugnato il campo del Bromwich attende oggi il Cristal Palce. Infine, occhi puntati sull Leicester, squadra guidata da Claudio Ranieri attualmente al secondo posto in classifica. Sarà in campo oggi nel primo pomeriggio a Bournemouth, neopromossa in Premier League.


sabato 21 marzo 2015

DERBY CAMPANO NELLA PRIMA GIORNATA DEL CAMPIONATO CADETTI L’Avellino va a Salerno alla ricerca dei 3 punti

F

ra sette giorni, con l’anticipo delle 20.30 tra il retrocesso della Serie A Cesena e il ripescato Brescia si presentano al Manuzzi per lanciare il guanto di sfida al favorito Cagliari, che chiuderà la prima giornata di B col match del Sant’Elia contro il Crotone. La squadra sarda parte con i favori del pronostico non tanto con i calabresi quanto al

Ciclismo

resto della compagnia che trova altee big come Livorno, Pescara e Spezia nel pacchetto delle pretendenti alla Serie A. Domenica 6 settembre sette gare in programma alle ore 15.00 col big match dell’Ardenza tra il Livorno di Panucci e il Pescara, intenzionato a fare lo sgambetto ai labronici. Interessante anche la sfida del Braglia col Modena che

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Serie B Daniela Veronese

ospita il Vicenza mentre il Novara neopromosso dovrà vedersela col Latina. Riflettori puntati anche a Perugia dove i padroni di casa affronteranno l’altra neopromossa Como, quest’ultimo intenzionato a tentare il salto nella massima serie grazie ai rinforzi arrivati nelle ultime ore. A Vercelli ci sarà la Virtus Lanciano che tenterà di recitare il

ruolo di protagonista come nelle ultime stagioni. Il pomeriggio verrà chiuso dalla sfida del Provinciale tra Trapani e Ternana. Il 17 il lanciassimo Spezia andrà a Bari mentre alle 20.30, come già detto, andrà in onda CagliariCrotone.

NIBALI BUTTATO FUORI DAL GIRO DI SPAGNA

Il messinese è stato squalificato per condotta scorretta: si è fatto trainare per 200 metri dall’Ammiraglia la delusione di Vincenzo Nibali

V

uelta de Spagna nell’occhio del ciclone per la squalifica di Vincenzo Nibali per il presunto traino di 200 metri dell’Ammiraglia della Astana. Il nostro portacolori era caduto e come spesso accade, il corridore malcapitato per rimontare il terreno perduto si accoda ad un auto della gara. Il rientro dopo l’incidente ci ha messo lo zampino perché la giuria ha tenuto d’occhio le mosse di Nibali per rientrare nel gruppo. Il corridore della Astana è stato di conseguenza rimandato a casa facendo

DANILO GOFFI: LA PAROLA AD INCERTI & SCAINI, TONIOLO & RUGGIERO! Atletica Chiara Franzetti

L

e vacanze – per chi ha avuto modo di farle, sono ormai un ricordo. A pochi giorni da settembre, è ora di tornare nei ranghi e riprendere le attività quotidiane interrotte prima della meritata pausa estiva. Non si è mai fermato dagli impegni lavorativi e sportivi Danilo Goffi, impegnato nell’organizzazione della sua CORRIconDANILO per salutare definitivamente la carriera agonistica. Il prossimo 3 ottobre saranno molti gli amici di lungo corso in arrivo a Nerviano per partecipare a questa festa lunga 8km tra le vie della cittadina che ha visto il maratoneta crescere e muovere i primi passi sulla locale pista di atletica. Tra loro, Anna Carmela Incerti. Atleta siciliana che lo scorso anno ha partecipato ai Campionati Europei di Zurigo conquistando il sesto posto individuale in maratona (2:29’58”) e l’oro a squadre, Anna vanta un palmares ricco di successi a livello nazionale e

internazionale. Come Danilo, al debutto sui 42km – Firenze 2003, si aggiudica il titolo italiano di specialità in 2:34’40”; oro europeo a Barcellona nel 2010, per la sua correttezza e legalità viene nominata ambasciatrice di sport pulito dalla Federazione Europea di Atletica Leggera. “Vengo volentieri a Nerviano a festeggiare Danilo”, ci racconta l’atleta che a tutt’oggi vanta la quinta miglior prestazione italiana di maratona con un crono di 2:25’32” siglato a Berlino nel 2011; “E’ un gran burlone, si presta alla grande per nomignoli vari; mi son sempre divertita ad affibbiargliene diversi, aggiornandoli regolarmente. Uno dei tanti è Mutolo. In tutta onestà, non so cosa significasse veramente: un po’ mi ricordava un possibile ottavo nano; un po’ per la scritta a caratteri cubitali di una delle magliette che indossava spesso in altura; un po’ per assonanza con la Mutola, non esile ottocentista sudafricana, lui che invece è così secco! Un domani mi piacerebbe averlo come lepre; anche perché finora è sempre stato lui a starmi dietro nelle serate dopo gara!” Le fa da eco il marito Stefano Scaini: “Danilo è un grande: forse non somiglia molto a Brad Pitt, ma quanto a simpatia non lo batte nessuno, è

il numero uno! Battute a parte, per me che ho qualche anno in meno è stato un esempio importante di atleta che spesso e volentieri ho preso come punto di riferimento: ha una capacità atletica che non è da tutti ed é uno stimolo per dare sempre il massimo.” Purtroppo l’atleta friulano classe 1983 non sarà a Nerviano poiché impegnato ai Campionati Italiani di Mezza Maratona in programma proprio il primo finesettimana di ottobre a Telese Terme dove difenderà i colori del G.S. Alpi Apuane. Atleta eclettico, Stefano si è distinto fin nelle categorie giovanili in varie specialità, dalla pista alla strada passando per la montagna e la corsa campestre. Nel 2000, da Allievo, ha conquistato il Campaccio a San Giorgio su Legnano, aggiudicandosi poi il bronzo ai Campionati Europei Juniores di Thun, Svizzera, l’anno successivo; nella medesima categoria è stata la corsa in montagna a dargli le maggiori soddisfazioni: oro individuale ai Campionati Mondiali ad Innsbruck, Austria, nel 2001 bissato l’anno successivo ad Arta Terme, Italia. Molti i titoli italiani conquistati in varie discipline, e numerosi i podi europei, soprattutto nella corsa campestre.

andare su tutte le furie gli stessi organizzatori della Vuelta e il direttore sportivo Beppe Martinelli. A causa di questo clamoroso stop viene a mancare alla gara spagnola l’atteso duello tra il messinese e il britannico Froome, recente vincitore del Toure de France. Orfana di Nibali la delta ha continuato il proprio cammino trovando alla ribalta il colombiano Esteban Chaves che si è ripreso la maglia Rossa indossata per due tappe all’inizio della manifestazione. Chaves è sfrecciato solitario sul traguardo della sesta frazione in salita di Sierra Cazorla precedendo di 5” Daniel Martin e Dumoulin. 8° Froome a 11”. In classifi-

ca generale il colombiano ha un vantaggio di 10” su Doumoulin e di 33” su Martin. Lo spagnolo Valverde è 5° a 49° mentre Froome è 6° a 55”. Gli altri favoriti al successo finale, Rodriguez, Quintana e Aru sono tutti nello spazio di 12” da Chaves. In precedenza avevano centrato il traguardo di tappa lo stesso Chaves (a Camunto Ar Rey), mentre a Malaga è sfrecciato Sagà. Nella quarta frazione, quella con l’arrivo a Cerez della Frontera acuto di Valverde davanti al coraggioso Sagan. Nella quinta tappa, quella di Al calà, primo Ewan e nuova maglia rossa indossata da Doumoulin e riconsegnata 24h più tardi a Chaves.


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A Milano la cucina si s I

l cibo è il nostro fiore all’occhiello ed è per questo che siamo riconosciuti in tutto il mondo. Se vi piace l’idea di trascorrere un pomeriggio tra posaterie pregiate, installazioni di ambienti culinari creati ad hoc, quadri d’epoca che ci parlano di cibo e di quello che rappresenta per la cultura di tutti i popoli, siete nel posto giusto. Alla Triennale di Milano è stata allestita in occasione di Expo una mostra dal titolo Arts end foods, arte e cibo per intenderci. L’idea è che non solo elaborare ricette è una vera e propria arte ma al cibo corrisponde anche l’arte del convivio, del vivere insieme e di

Theo van Doesburg Café de l’Aubette, 1926-1928 Rotterdam, Collection Het Nieuwe Institut

condividere nella diversità. Arts & Foods è l’unica Area tematica di Expo Milano 2015 realizzata in città ospitata al Palazzo della Triennale dal 9 Aprile fino al 1 Novembre 2015. La mostra si divide in aree tematiche ben distinte dall’Ottocento fino ad oggi e percorre nell’arco dei secoli la storia dei movimenti

artistici più emblematici dell’arte per passare nella ricerca che i food-design hanno fatto della posateria fino alla cucina. Nel percorso espositivo curato da Germano Celant, possiamo vedere quadri d’autore molto particolari come quello di James Ensor, il noto pittore belga dissacratore e ironico artista del

Giuseppe De Nittis, Colazione in giardino, 1884,

ceto borghese dell’epoca, che in mostra realizza una natura morta dal tono simbolico e dal segno espressionista. Al confronto Giuseppe De Nittis, più impressionista, rappresenta il giardino di una casa borghese con una tavola imbandita per la colazione. L’immagine elegantemente studiata in modo prospettico ci racconta, attraverso la messa in opera di una semplice colazione, una storia familiare. La mostra prosegue con veri colpi di scena, non solo quadri ma installazioni di vere e proprie cucine da quella ottocentesca, suddivisa in più

mobili, a quelle più contemporanee che accolgono tutte le apparecchiature in un solo blocco. In una mostra così articolata non potevano mancare nel percorso espositivo alcuni movimenti che hanno fatto dell’arte il loro motto rivoluzionario. Nikolai Mikhalovich Suetin è l’artista appartenente al movimento Suprematista russo del quale possiamo ammirare le meravigliose coffee pot con gli stilemi che richiamano lo stile astratto del movimento. Molto interessante è anche il primo vassoio ideato da Joe Colom-

Filippo Tommaso Marinetti Il poema del vestito di latte a cura dell’Ufficio Propaganda SNIA Viscosa, Milano, Officina Grafica Esperia, 1937.

Andy Warhol & The Velvet Underground

Copertina illustrata a colori di Bruno Munari,

The Velvet Underground, 1966-1967

Collezione Guido Andrea Pautasso, Milano

Progetto di allestimen Progetto grafico: I Catalogo Palazzo della Triennale


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TO A TAVOLA Set prima classe Alitalia, 1970-1972

ourtesy Alessandro Pedretti Design Collection

James Ensor

Nature morte au canard, 1880 Collection Musée des Beaux-Arts de la Ville de Tournai Tournai, Ó Ville de Liége -BAL

sposa con l’arte

Joe Colombo e Ambrogio Pozzi

Nikolai Mikhailovich Suetin Coffee pot, 1923, Tsarenkov Collection, Londra

La Maison des Jours Meilleurs, 1956, Galerie Patrick Seguin, Parigi

nto: Studio Italo Rota Irma Boom Office o Electa fino al 1 Novembre 2015

Leaning Fork with Meatball and Spaghetti II, 1994, Fiberglass painted with polyurethane

bo e Ambrogio Pozzi dal titolo, Set prima classe Alitalia, 19701972, che ci collega agli anni del boom economico quando il design italiano si occupa anche dei mezzi di trasporto. Per finire gli allestimenti dalla pop art di cui un rappresentate in mostra è Claes Oldenburg con l’opera Leaning Fork with Meatball and Spaghetti II, 1994, una maestosa forchetta ricca di spaghetti che riassume l’immagine del nostro amato paese invidiato dagli stranieri sicuramente per la bellezza e la bontà delle nostre specialità culinarie.

Claes Oldenburg and Coosje van Bruggen

Pinacoteca Comunale Giuseppe De Nittis, Barletta

Jean Prouvé

F.Gehry, The GFT Fish, 1985-1986 Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino Deposito a lungo termine, Fondazione Marco Rivetti, Photo Ó Attilio Maranzano


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Teatro

Cosa c’è da vedere a Milano

Bianca Elton Ara

MADDALENA CRIPPA DIRETTA DA PETER STEIN NEI PANNI DI TITANIA

D

opo il successo della scorsa stagione al Teatro Argentina di Roma, approda “DER PARK” di Botho Strauss al Piccolo Teatro Strehler dal 24 novembre al 6 dicembre 2015 nell’efficace traduzione di Roberto Menin e con la pungente regia di Peter Stein che ritenta una messa in scena dopo 32 anni da quella tedesca. L’ispirazione di Strauss parte da “Un Sogno di Mezza Estate” di Shakespeare e ne mantiene alcuni personaggi come Oberon interpretato da Paolo Graziosi e Titania da Maddalena Crippa e trasforma il folletto Puck in un maturo artista bizzarro omosessuale, Cyprian, le cui magie si realizzano sotto forma di amuleti che determinano i comportamenti di chi li indossa portandoli a eccessi, follie, devianze sessuali. Quindi il “sogno” fiabe-

sco e incantato si sporca di una quotidianità senza valori, superficiale e viene ambientato in una città metropolitana degli anni Ottanta dove si assiste ad uno sfacelo di una società trasgressiva ed economicamente alla deriva. Spettacolo lungo e difficile ad una immediata interpretazione che si presta ad una successione scenica con ritmi perfetti e incalzanti anche grazie ad una valida disposizione di mezzi tecnici, gli attori dal canto loro si cimentano abilmente riuscendo a sostenere il susseguirsi poco fluido e coerente degli eventi dentro la storia ma che indiscutibilmente portano la ‘griffe’ del loro regista. Elemento di unione è rappresentata dalla figura di Titania che riveste con molteplici capacità interpretative i vari personaggi che porta in vita a seconda degli

ambienti dove si trova ad agire; a inizio spettacolo appare dai cespugli di un parco rinsecchito, poi è una seduttiva nobildonna, un’assatanata imploratrice di un coito animale con una mimica particolarmente convincente, fino ad essere un’attraente signora dai capelli bianchi di alta borghesia il cui potere mitico è oramai scomparso, proprio come in Oberon che è diventato oramai un signore borghese qualunque della media borghesia e che si trova a fare affari in un clima di arrivismi e contrasti, un po’ il sogno americano di tutti. Interessante la collocazione scenica dei tavolini di un bar collocato proprio davanti al pubblico dove la gente ‘bene’ si riunisce, sembrerebbe rappresentare un po’ la triste conclusione di un mondo senza ideali e che ha rinunciato

a lottare. L’ultimo ed inaspettato quadro dello spettacolo è rappresentato dal venticinquesimo anniversario del matrimonio di Titania, signora di alta società che conversa su questioni esistenziali con il figlio omosessuale, un Minotauro dai zoccoletti

dorati, il figlio le ha preparato una festa con tanti invitati, alla quale presenziano soltanto in cinque ed uno straordinario Paolo Graziosi, Oberon, che si aggira in questo grande salone semi-deserto in cerca di un posto dove sostare. È un finale ta-

gliente e t r iste che sus cit a lo s qu a l lore di un mondo s enza ide a li e s enza va lor i, chiss à s e propr io quest a t r iste zza e disp erazione di anime s enza met a p os s a fare d a r is c atto ad un mondo mig liore.

MADDALENA CRIPPA DIRECTED BY PETER STEIN AS TITANIA di

A

fter the great success last season at the Teatro Argentina in Rome, “DER PARK” by Botho Strauss will be staged at the Piccolo Teatro Strehler

Peter Stein

Bianca Elton Ara

from November 24th to December 6th 2015 with the pungent translation of Roberto Menin and directed by Peter Stein, who attempts another staging after

32 years from the German one. Strauss’ inspiration stems from “A Midsummer Night’s Dream” by Shakespeare and maintains some of the characters, Paolo Graziosi as Oberon and Maddalena Crippa as Titania who transforms the goblin Puck into a mature, bizarre and homosexual artist, Cyprian, whose magic manifests itself in the form of amulets that determine the behaviour of the wearer provoking follies and sexual deviancy. Then the “dream” and enchanted fairytale become soiled with an everyday life with no values, superficial and is set in a metropolitan city of the eighties where we are witnessing a collapse of a transgressive society, economically adrift. A long and difficult show for an immediate interpretation that lends itself to a staging with a perfect succession of rhythms thanks to a valid use of technical means, the actors for their part engage deftly managing to support the less fluid succession of coherent events in the story but that unquestionably bring the “brand” of their Director. The connecting element is represented by the figure of Titania who with multiple interpretive skills brings characters to life adapting to the environments in which they find themselves; at the beginning of the show she appears from the

bushes of a dried up park, then she is a seductive noblewoman, a hungry beggar of intercourse with a particularly convincing animal mimicry, she then transforms into an attractive high society lady with white hair whose legendary power has now disappeared, just like Oberon who has now become a bourgeois middle-class gentleman, and would like to do business in a climate of social climbing and contrasts, the so-called American dream. Interesting staging of an outdoor bar located just in front of the public where high society people meet, it would appear to be “the sad conclusion of a world without ideals and that has given up fighting”. The last and unexpected part of the show is represented by the twenty-fifth anniversary of Titania’s marriage, a lady of high society conversing on existential issues with her homosexual son, a Minotaur wearing gold clogs. Her son has prepared a feast with many guests, only five attend to the party and a unique Paolo Graziosi as Oberon, wanders into this semideserted big hall in search of a place to stay. It is a sharp and sad ending that underlines the squalor of a world without ideals and without values… who knows if these sad and desperate souls can aimlessly act as ransom for a better world.

Maddalena Crippa in scena


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Amnesia Milano: musica per adulti Amnesia Milano - via Gatto angolo Viale Forlanini - infoline 348/7241015 - www.amnesiamilano.com

Riccardo Sada

Musica

S

empre più adulta, la programmazione dell’Amnesia Milano, sempre più esclusivamente e tassativamente vietata ai minori di diciotto anni. La stagione 2015/16 vede il locale milanese sempre più autentico hub e snodo degli eventi di musica elettronica del capoluogo lombardo, esodando con piacere e metodo in altre location di riferimento, quali Fabrique e Social Music City, così come è possibile preannunciare la collaborazione con il Tunnel (un venerdì al mese) e con il Fluid di Bergamo (presso il Setai, one-night dalla

frequenza variabile). Per quanto concerne la programmazione in quanto tale, si esordisce sabato 05 settembre con Joseph Capriati e si prosegue con Magda, Ben Klock e Marcel Dettmann, Sven Väth, Nina Kraviz, Dorian Paic, Loco Dice, Da Vid, Dubfire, Paco Osuna, Matador (live), Fer Br, Chris Liebing, Cw/A, Pfirter, Ellen Allien, Solomun, Julien Jeweil, Carola Pisaturo, Leon, Ralf e Darius Syrossian. Nessun locale italiano annuncia le sue line-up con questo anticipo e con questa costanza, un’altra caratteristica che rende l’Amnesia Milano sempre più un punto di riferimento e di ispirazione per tante altre realtà del settore. Del resto, pochi inventano, tutti gli altri copiano. Sabato 5 si inizia davvero nel migliore dei modi, grazie alla presenza di Joseph Capriati, le cui maratone musicali nel locale milanese sono diventate con il tempo più che proverbiali. Definire scintillante il 2015 di Capriati risulta persino riduttivo. Basti

Joseph Capriati by Fiamma Tedaldi pensare alla sua compilation, firmata per l’epico club Fabric di Londra, la numero 80 della serie: il primo italiano ad meritarsi questo onore, dopo Marco

Carola. Perfetta per riassumere il suo stile musicale, oscillante tra techno e tech house, senza per questo trascurare melodie e vocals. Capriati arriverà a Mi-

lano dopo le sue performance all’Amnesia di Ibiza (Music On di Marco Carola), al festival Mysteryland in Olanda e all’inaugurazione dello Space di Mosca.

Dopo la data milanese, sarà protagonista del party di chiusura della serata Paradise di Jamie Jones allo Space di Ibiza, così come tornerà al Fabric di Londra (il prossimo dieci ottobre). Di sicuro stiamo parlando di uno dei massimi esponenti, sia italiani che mondiali, della musica techno. Ideale per inaugurazione la stagione 2015/16 dell’Amnesia, nonché nuovo after-show di Social Music City, in programma sempre sabato 05 settembre a Milano dalle 16 a mezzanotte. Le novità che riguardano l’Amnesia Milano non si fermano certo qui, basti pensare alle consuete migliorie destinate a coinvolgere sound system, impianto luci e design e che saranno definite e finalizzate nelle prossime settimane. E sull’onda lunga di Expo2015, l’Amnesia Milano esalta il design musicale della città, con l’hastag #ArchitectureOfMusic e una serie di immagini di edifici nuovi, storici, dismessi che caratterizzeranno la grafica Amnesia per i prossimi mesi.

SDG e Bismark a tutta trance

SDG e Bismark su Royal Supreme, l’e tichetta italiana che crede nella trance I

l gioco di frammenti vocali di Stefano Di Girolamo, ovvero SDG, che va ben oltre il chopped vocal, punta anche alla distorsione. Per il singolo “Infinity”, su etichetta Royal Supreme, ha coinvolto anche l’amico di tante battaglie, il mitico Bismark, eclettico dj romano molto conosciuto nella nightlife della Capi-

tale, nel ’96 entrato a far parte dell’universo BXR con singoli come “Double Pleasure”, “Parapapà” e “Reactivate”. Qual è l’alternativa alla musica electro EDM oggi durante i festival? Bismark: “La scena techno è sempre alla ricerca di nuove e valide alternative. Voto techno”.

SDG: “Le alternative sono poche: comunque sarebbe bello ascoltare della synth pop dal vivo”. Cosa manca alla cultura clubbing italiana? Bismark: “La cultura stessa”. SDG: “La mentalità della gente”. Perché l’accoppiata SDG e Bismark? Bismark: “Siamo amici da tanti

La coppia si diverte a mettere insieme più generi creandone uno nuovo di zecca anni”. SDG: “Perché c’è molto feeling e in più sappiamo sempre quel che vogliamo”. Siete spesso in studio, cosa state producendo? Bismark: “Tutto cio che ci passa per la mente. Siamo liberi di spa-

ziare”. SDG: “Sì, stiamo producendo elettronica molto tirata, spinta, ma non solo”. Come è nato “Infinity? Bismark: “Per gioco. Come tutti i pezzi, del resto”. SDG: “È nato così, per caso, suo-

DJ Bismark e SDG

nando qualche parte in studio insieme a Marco (Bismark). Spesso le cose nascono così, dal nulla”. Pensate a un ritorno di una vecchia prog in stile BXR? Bismark: “Non credo. Tuttavia, quel suono rivisto e corretto po-

trebbe avere una buona possibilità di fare bene”. SDG: “Sarebbe una figata. Ma ci vorrebbe anche un nuovo G.B. E non penso che in Italia ce ne siano molti di personaggi come lui”.


sabato 21 marzo 2015

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’estate appena trascorsa è stata sicuramente testimone di numerose gravidanze nel mondo dello sport e dello spettacolo, dopotutto si sa che non esiste nulla che renda le donne più splendenti e meravigliose di una gravidanza.

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laria D’Amico, compagna di Gigi Buffon, dal quale aspetta un bambino, è apparsa per la prima volta in tv con il pancione, nella conduzione di “Sky Calcio Show”. La bellissima mamma ha sfoggiato un meraviglioso vestito premaman giallo e un tubino nero. La presentatrice sembrerebbe essere più in forma che mai, vorrebbe lavorare fino all’ottavo mese, ovviamente se la gravidanza lo consentirà. È il primo figlio per la coppia D’amico-Buffon, ma entrambi sono già genitori rispettivamente di uno e due figli avuti durante le precedenti relazioni. La gravidanza era inizialmente solo un vociferarsi, che è stato poi confermato dalle foto scattate dal settimanale “Chi”, che ritraevano Ilaria in barca, con forme che non lasciavano dubbi. La dolce attesa è stata in oltre oggetto di numerosi pettegolezzi, nonostante infatti le voci riguardanti la sostituzione della D’amico nella conduzione del programma, è tornata

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lisabetta Canalis, grazie a quanto rivelato dalle foto da lei pubblicate sui social, sembrerebbe essere al settimo cielo in questo periodo, sia grazie all’imminente arrivo della sua bambina, ma anche, come rivela infatti ai suoi followers, anche grazie al sostegno di due persone per lei fondamentali, il marito Brian Perri e la sua migliore amica, ex velina Maddalena Corvaglia. Le due Showgirl starebbero passando molto tempo insieme a Los

Angeles, soprattutto in questo periodo, poiché la Corvaglia vive in Italia, ma periodicamente soggiorna in California terra natale del marito. La bellissima Elisabetta ha pubblicato recentemente un bellissimo collage di foto con una dedica al compagno e all’amica: “Niente dà più gioia della consapevolezza di avere chi ti vuole bene vicino a te” ha dichiarato. La prima gravidanza della Canalis è quasi a termine, e il compagno, emozionato quanto

lei, la riempie di attenzioni e nonostante il peso della gravidanza si lasci sentire, nelle foto da lei pubblicate si vede una Canalis divertita e spensierata.

ta scattata durante la pausa per la ristrutturazione di un locale, l’AkBar, che i due attori Primo e Francesco hanno aperto a Roma insieme ai colleghi Matteo Braciamore e Nicolas Vaporidis. Gli attori hanno deciso di occuparsi dei lavori di ristrutturazione personalmente, aiutatati dalle dolci compagne che si impegnano nonostante i problemi legati alle

curve della gravidanza della Capuano, Francesco ha dichiarato infatti in un’intervista: “La gravidanza le ha regalato una forza pazzesca, ma anche una dolcezza unica, negli occhi ha una luce che la rende ancora più bella”. Non resta che augurare agli attori buona fortuna per tutto.

più forte che mai e ha ripreso le redini della trasmissione, con un pancione in aggiunta.

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lisabetta Gregoraci sta per diventare nuovamente zia, sua sorella Marzia aspetta infatti un altro bambino del quale non si conosce però ancora il sesso. La showgirl, al settimo cielo, viene infatti fotografata mentre bacia amorevolmente il visibile pancione della sorella e scrive: “Sono felice! Una bambina o un bambino? La famiglia si sta ingrandendo, speriamo sia femmina”. La Gregoraci in questo periodo è molto vicina alla sorella, con la quale trascorre le vacanze e intanto attende di abbracciare una piccola bambina che, come da lei affermato, vorrebbe avere anche lei, si spera quindi che anche per lei il desiderio possa realizzarsi, nel frattempo da molte attenzioni alla sorella con la quale non è mai stata così unita. Elisabetta ha inoltre dichiarato che il suo matrimonio con Briatore va a gonfie vele e lo si può notare dalle numerose foto della vacanza, che sia in programma un fiocco rosa anche per loro?

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a ex velina Costanza Caracciolo, compagna dell’attore Primo Reggiani, ha postato una foto in cui bacia il pancione della sua amica Irene Capuano, che aspetta un figlio all’attore Francesco Arca. La ex velina ha infatti scritto sotto la foto pubblicata sul suo profilo instagram: “tutto non sembra ma già è … #aspettandosole”, La foto è sta-


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