N 2 2014 inter chievo

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PIU’ RAMAZZE MENO MAZZARRI Lunedì 13 Gennaio 2014 Anno 4

n 2

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Il grande disastro

Parola al Baffo Inter, basta delusioni Sandro Mazzola

a pag. 7

LA PARTITA

Tre punti fondamentali E. Tramacere

a pag. 2

COMMENTO

Inter senza ambizioni

Severa Bisceglia a pag. 3

BIORITMI

Inter favorita Enzo Occhiuto

a pag. 3

INTERVISTA

Marazzina: “Sarà una partita bloccata”

E.Tramacere a pag. 6

MERCATO

Osvaldo e Lamela in Pole Position

Inter

Luigi Sada

a pag. 9

PALLONE D’ORO

Ronaldo... oggi il verdetto a Zurigo Luigi Sada

a pag. 9

COPPA ITALIA

Inter a casa

Chievo

Severa Bisceglia a pag.10

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lunedì 13 gennaio 2014

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Pensiero Stupendo...

INTER-CHIEVO NON È MAI STATA COSÌ DECISIVA! BEFANA CON I “MUSSI VOLANTI’’ la partita

di Beppe Vigani

C

ome volevasi dimostrare, il Naviglio è sempre mezzo pieno e mezzo vuoto: quando vince il Milan, perde l’Inter e viceversa. Anche nel derby è successa la stessa cosa. I nerazzurri sono andati incontro alla terza sconfitta della stagione (secondo ko consecutivo in trasferta), i rossoneri hanno centrato la quinta vittoria in campionato. Le due squadre del “Meazza” quest’anno rischiano entrambe di stare fuori dall’Europa che conta: figura buffa se si pensa che Milano è l’unica città ad annoverare in bacheca Coppa Campioni e Champions League con due squadre diverse. Londra (innumerevoli le squadre di questo luogo che hanno partecipato come teste di serie alla massima competizione europea), è stata vicino così per fare una clamorosa doppietta con altro club, ma alla fine si è dovuta accontentare di una (stessa) squadra. Stasera l’appendice dell’ultima giornata del girone d’andata è InterChievo. Vincere è l’unico verbo che bisogna coniare, altri non ne conosco. In questo inizio di calciomercato il primo “colpo” è Radja (per quelli che masticano basket, questo sì che era un campione) Nainggolan. Avessi detto. Il centrocampista del Cagliari è passato alla Roma per circa nove milioni. Un buon giocatore, ma i campioni hanno stimmate riconoscibili (Vidal, Pirlo, Kakà, Palacio, Klose, per citarne qualcuno). Una eco pazzesco per il belga, sintomo di un livello non eccelso. La fuga della Juventus non è nient’altro che la cartina di Tornasole di quello che sta accadendo dietro. E’ una corazzata la squadra di Conte, il resto è ciurma al servizio di un padrone che non ha pietà di alcuno. L’ultima preghiera è per “Pepito” Rossi. Il “Paisà” si è ancora fatto male. Il 2014 ha già lasciato il segno. Spero sia l’ultimo. Quest’anno ci sono i Mondiali: senza di lui sarà un po’ più dura. Ma c’è un ricorso storico che ci fa sperare: nella stagione 2005-2006 Totti s’infortunò per un intervento di Vanigli. Fu un brutto incidente. Poi, però, il capitano si riprese e tutti sappiamo come andò a finire. Sognare si fa la stessa fatica di non farlo. L’importante è svegliarsi in tempo.

Tre punti fondamentali E

ialzarsi e lavorare serenamente, dopo una settimana di critiche, un’eliminazione bruciante in coppa Italia e tante voci di mercato non è mai facile. Soprattutto la sconfitta in coppa contro l’Udinese non solo non

chiudere bruscamente tutti gli spazi e provare a pungere l’Inter in contropiede. Pesante per il tecnico dei gialloblù l’assenza a centrocampo di Luca Rigoni. In attacco la sola certezza è Thereau a cui verrà affiancato uno fra Paloschi, Sestu e Pellissier. Sarà un Chievo molto difficile da attaccare e questo atteggia-

posto al fianco di Juan Jesus e Rolando rispedendo in panchina e, chissà, anche sul mercato quell’Andrea Ranocchia reo di essersi fatto scavalcare da Klose nell’unica sbavatura di tutto il suo incontro. Tanti i dubbi nella linea mediana con Kovacic che scalpita ma la cui titolarità è direttamente collegata a quel-

ha dato le certezze necessarie ma, se possibile, ha aumentato le zone d’ombra di una squadra che sembra aver perso tutta la concretezza messa in campo nell’inizio di questa stagione. Situazione complessa, sì, ma con qualche notizia positiva. Il rientro di Milito, l’esordio di Ruben Botta e la certezza che l’Inter con 2 punte in campo può far paura a chiunque. Anche il Chievo non vive un buon momento di forma. Il turno di coppa contro la Fiorentina ha testimoniato come le difficoltà della squadra clivense non siano ancora archiviate e che, quella di San Siro, sarà soprattutto una sfida incentrata sul

mento è il tipico aspetto tattico che mette in difficoltà la squadra allenata da Mazzarri. L’allenatore toscano proverà a confermare ancora una volta il 3-5-1-1 dal primo minuto con Rodrigo Palacio, unico terminale offensivo in grado di garantire continuità di rendimento in tutti i 90 minuti. L’assenza forzata di Fredy Guarin, al contrario, potrebbe spingere il tecnico nerazzurro a forzare l’approdo delle due punte nel modulo titolare, con Diego Milito che tornerà a ricoprire il ruolo di terminale offensivo arretrando di qualche metro la posizione di Palacio. Rientra Campagnaro che ritroverà il suo

la di Diego Milito. Entrambe le squadre sono alla ricerca di punti fondamentali. Una sconfitta vorrebbe dire l’addio ai sogni e agli obiettivi di tutta una stagione. Il Chievo rischia di essere risucchiata pericolosamente verso la zona calda della classifica che dista soltanto 3 punti. L’Inter, invece, potrebbe veder sfuggire definitivamente il treno Champions League, già distante 8 punti e con Fiorentina e Verona lanciatissime davanti ai nerazzurri. Tutto in una partita, tutto in una notte. Nessuno alla vigilia avrebbe mai potuto immaginare che Inter-Chievo sarebbe stata una partita così decisiva.

R

Emanuele Tramacere

INTER In Casa Ultima Vittoria 22/12/13 Inter-Milan 1-0 Ultimo Pareggio 8/12/13 Inter-Parma 3-3 Ultima Sconfitta 6/10/13 Inter-Roma 0-3

STADIO

’ il dodicesimo campionato di Serie A per il Chievo, quindi il numero di match disputati al “Meazza” tra Inter e clivensi è pari a 11. Questa partita di conseguenza non è proprio una classica: i nerazzurri hanno ottenuto 8 vittorie tra le proprie mura contro 1 degli ospiti. In tutto i pareggi sono 2. La vittoria più ricca di gol per la Beneamata risale al campionato 2006-2007, quando alla 4ª giornata la squadra allenata da Roberto Mancini vinse per 4-3, grazie a una doppietta di Crespo e reti di Samuel e Stankovic per i padroni di casa, mentre per gli avversari andarono a segno Pellissier, Tiribocchi e Brighi. Per l’unica vittoria del Chievo bisogna risalire alla 15ª giornata della stagione 20012002, il primo anno in massima serie dei veronesi: finì 2-1 grazie ai gol di Corradi, pareggio dei padroni di casa con Vieri e gol

statistiche Severa Bisceglia decisivo per gli ospiti da parte di Marazzina (tra l’altro un ex di turno). Inter-Chievo ha registrato in totale 36 gol, di cui 23 a favore dei nerazzurri e 13 a favore dei veronesi. In questa partita sono stati segnati 15 gol nel primo tempo e ben 21 nel secondo. Nel primo tempo è andata più volte a segno l’Inter con 11 reti contro 4 degli avversari, mentre nella ripresa sono sempre i padroni di casa ad essere andati più volte in gol: 12 contro 9 degli ospiti. L’ultima vittoria dei nerazzurri risale alla 24ª della scorsa stagione: 3-1 con reti di Cassano per i padroni di casa, pareggio di Rigoni e poi Ranocchia e Milito per concludere.

Diego Milito a segno contro i clivensi nella scorsa stagione

MEAZZA ORE 20,45

Fuori Casa Ultima Vittoria 3/11/13 Udinese-Inter 0-3 Ultimo Pareggio 24/11/13 Bologna-Inter 1-1 Ultima Sconfitta 6/1/14 Lazio-Inter 1-0

CHIEVO In Casa Ultima Vittoria 1/12/13 Chievo-Livorno 3-0 Ultimo Pareggio 6/1/14 Chievo-Cagliari 0-0 Ultima Sconfitta 15/12/13 Chievo-Sampdoria 0-1 Fuori Casa Ultima Vittoria 8/12/13 Sassuolo-Chievo 0-1 Ultimo Pareggio 3/11/13 Bologna-Chievo 0-0 Ultima Sconfitta 22/12/13 Torino-Chievo 4-1

migloiri Marcatori Rodrigo Palacio 10 Yuto Nagatomo 4 Ricky Álvarez 4

migloiri Marcatori Cyril Théréau 4 Alberto Paloschi 3 Luca Rigoni 2

Arbitro: Dino

Tommasi di Bassano del Grappa

Allenatore:

Allenatore:

Walter Mazzarri

Eugenio Corini

INTER

CHIEVO

Handanovic;

Puggioni;

Campagnaro, Samuel, Juan Jesus, Jonathan, Zanetti, Cambiasso, R. Alvarez, Nagatomo, Palacio, Milito

Sardo, Cesar, Dainelli,Frey, Dramé, Sestu, Bentivoglio, Radovanovic, Hetemaj, Thereau


lunedì 13 gennaio 2014

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INTER SENZA AMBIZIONI INTER LEGGERMENTE FAVORITA Il Milan mette la marcia

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l Milan, partito subito alla grande, batte l’Atalanta e porta a casa i tre punti più preziosi di questo campionato. Atmosfera ancora natalizia a San Siro, il pubblico da il benvenuto ai nuovi arrivati, Honda che si guarda la partita dalla tribuna, e Rami che parte subito dalla panchina. Ottimo debutto da titolare per il diciottenne Cristante, ma la festa è tutta per Kakà che festeggia la vittoria con il gol numero 100 in maglia rossonera e, grazie alla doppietta, i gol diventano 101. L’Inter, invece, resta una squadra spenta e senza nessuna ambizione, tutto qua. Il Napoli prosegue lungo il percorso disegnato da Benitez. I partenopei, ai danni di una sfortunata Sampdoria, mettono in tasca tre punti, grazie alla doppietta del bel-

ga Dries Mertens, che l a proiettano a meno 2 dalla Roma e quindi dal secondo posto. Peccato per i blucerchiati alla prima sconfitta sotto la gestione Mihajlovic. La Juventus asfalta anche la Roma, netta l’inarrestabile supremazia bianconera, laureandosi campione di inverno e, con ogni probabilità, campione d’Italia dal momento che metà dello scudetto è già cucito sulla maglia. I rinforzi di

commento Severa Bisceglia

questo mese delle altre squadre difficilmente potranno fermare la fuga dei zebrati. La Juventus trova l’arma vincente nella consapevolezza di essere la più forte e che nessuna squadra potrà demolire la propria certezza e la forza dei vari Vidal, Pirlo o Buffon. Antonio Conte corre da solo su altri binari che difficilmente si incroceranno con quelli delle altre squadre.

C

on fatica l’Inter ce la potrebbe fare, col Chievo. I bioritmi della squadra di Mazzarri sono infatti leggermente superiori a quelli della formazione veronese di Corini. I valori totali (fisicità, emotività, intelletto) danno infatti un 6,05 ai nerazzurri contro un 6 secco dei gialloblu. L’Inter arriva dalla sconcertante e umiliante sconfitta dell’Olimpico con la Lazio mentre il Chievo nell’ultima uscita al Bentegodi registra un discreto pareggio col Cagliari, pareggio che tutto sommato non è dispiaciuto all’ex giocatore del-

la Juventus, cioè Corini, visto il grosso rischio di sconfitta corso nella ripresa per via del penalty calciato da Pinilla poi finito alto. Per quanto riguarda i giocatori Handanovic segna un valore di 6,07 contro il collega Puggioni a quota 6,14. Il momento attraversato dal portiere sloveno in effetti non è tanto felice e questa cosa potrebbe far correre qualche rischio all’Inter nel contesto della gara. I valori più fra i nerazzurri sono invece quelli di Milito e Kuzmanovic entrambi a quota 6,49. Discreto anche il biortmo di Palacio (6,44) men-

biorittmi

Enzo Occhiuto tre più staccati ci sono Jesus con 6,27, Alvarez con 6,19 e Rolando con 6,06. In casa veronese troviamo Paloschi con 6,31 seguito a ruota da Dainelli con 6,22. Per il resto Hetemaj segna 6,19, Thereau 6,11 e Pellissier 5,99. In merito agli allenatori Mazzarri sembra più in palla di Corini. Il tecnico toscana ha al suo attivo un discreto 6,20 contro lo 6,05 del mister clivense.

Walter Mazzarri non nasconde la preoccupazione

LA CLASSIFICA

Pos. Squadra P.ti G V N S 1 Juventus 49 18 16 1 2 Roma 41 18 12 5 3 Napoli 39 18 12 3 4 Fiorentina 36 18 11 3 5 Verona 32 18 10 2 6 Inter 31 18 8 7 7 Torino 25 18 6 7 8 Parma 23 18 5 8 9 Genoa 23 18 6 5 10 Lazio 23 18 6 5 11 Milan 22 18 5 7 12 Cagliari 21 18 4 9 13 Udinese 20 18 6 2 14 Sampdoria 18 18 4 6 15 Atalanta 18 18 5 3 16 Chievo 16 18 4 4 17 Bologna 15 18 3 6 18 Sassuolo 14 18 3 5 19 Livorno 13 18 3 4 20 Catania 13 18 3 4

MIGLIOR ATTACCO

Gf Gs +/1 42 11 31 1 35 10 25 3 38 20 18 4 34 20 14 6 34 27 7 3 37 22 15 5 31 27 4 5 26 26 0 7 19 20 -1 7 23 26 -3 6 28 26 2 5 18 24 -6 10 18 25 -7 8 19 27 -8 10 18 28 -10 10 13 23 -10 9 17 33 -16 10 17 38 -21 11 16 30 -14 11 12 32 -20

classifica marcatori Pos. Giocatore Gol Squadra 1. Giuseppe Rossi 14 Fiorentina 2 Carlos Tévez 11 Juventus 3 Rodrigo Palacio 10 Inter 4 Gonzalo Higuaín 9 Napoli 4 Ciro Immobile 9 Torino 4 Luca Toni 9 Verona 4 Alessio Cerci 9 Torino 8 Alberto Gilardino 8 Genoa 8 José Callejón 8 Napoli 8 Arturo Vidal 8 Juventus 11 Éder 7 Sampdoria 11 Jorginho 7 Verona 11 Domenico Berardi 7 Sassuolo 14 Marco Parolo 6 Parma 14 Germán Denis 6 Atalanta

Pos. Squadra Gol fatti 1 Juventus 39 2 Inter 37 3 Napoli 36 4 Roma 35 5 Fiorentina 33 6 Verona 31 7 Torino 30 8 Milan 25 9 Parma 23 10 Lazio 22 11 Sampdoria 19 12 Cagliari 18 12 Atalanta 18 14 Sassuolo 17 14 Bologna 17 14 Udinese 17 14 Genoa 17 18 Livorno 16 19 Chievo 13 20 Catania 10

MIGLIOR DIFESA Pos. Squadra Gol subiti 1 Roma 10 2 Juventus 11 3 Napoli 20 3 Fiorentina 20 3 Genoa 20 6 Inter 22 7 Chievo 23 8 Cagliari 24 9 Udinese 25 10 Lazio 26 10 Parma 26 10 Milan 26 13 Sampdoria 27 13 Torino 27 13 Verona 27 16 Atalanta 28 17 Livorno 30 18 Catania 32 19 Bologna 33

TURNO ODIERNO

19ª Giornata

Sabato 11 Gennaio 18:00 Livorno-Parma Stadio Armando Picchi, Livorno 20:45 Bologna-Lazio Stadio Dall’Ara, Bologna

Domenica 12 Gennaio 12:30 Torino-Fiorentina Stadio Olimpico, Torino 15:00 Atalanta-Catania Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 15:00 Roma-Genoa Stadio Olimpico, Roma 15:00 Verona-Napoli Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 15:00 Cagliari-Juventus Stadio Sant’Elia, Cagliari 20:45 Sassuolo-Milan Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia Lunedì 13 Gennaio 19:00 Sampdoria-Udinese Stadio Luigi Ferraris, Genova 21:00 Inter-Chievo Stadio Giuseppe Meazza, Milano

Roma-Livorno PROSSIMO turno Juventus-Sampdoria Udinese-Lazio Genoa-Inter Bologna-Napoli Chievo-Parma Sassuolo-Torino Atalanta-Cagliari Catania-Fiorentina Milan-Verona


lunedì 13 gennaio 2014

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Sergio Pellissier Non si è mai tiradavanti alla fatica, e alle responsabilità

F

u convocato da Lippi in una giornata di giugno di cinque anni fa. Quell’esordio in Nazionale, per l’amichevole ItaliaIrlanda del Nord (finita 3-0), sarebbe potuto essere l’inizio di una nuova fase di una carriera impensabile, con una ascesa incredibile. Una rete siglata dopo soli pochi minuti dal proprio ingresso in campo avrebbe fatto i miracoli. Invece, a testa bassa Sergio Pellissier è tornato sulla terra, direttamente dal paradiso azzurro. Un’illusione vera, quel

IL PRIMATISTA to indietro a l l’ i m p e g n o

Alessandra Caronni

ricordo. In tutti questi anni l’attaccante ho spostato la propria attenzione sulla compagine che più crede in lui, quella da club: il Chievo Verona. Pellissier ai veneti ha sempre dato quello che aveva, mai gli si è potuto e voluto imputare nulla. Non è stato poi così supportato. E forse neppure compreso. Nonostante tutto, il capitano ha mostrato di avere voglia di impegnarsi, di correre. Non si è mai tirato indietro davanti alla fatica, all’impegno, alle responsabilità. Cresciuto

Chi è Sergio Pellissier N

ato ad Aosta il 12 aprile del ‘79, Sergio Pellissier è il capitano del Chievo Verona. Con la maglia gialloblu detiene il primato di presenze in A e an-

l’ospite

che in tutte le competizioni. È recordman anche per il numero di gol segnati in massima serie: 86 reti in 330 presenze.

nel Torino, con cui ha esordito in B nel ‘97, è passato al Varese in C1 l’anno seguente. Sotto la guida di Beretta, Pellissier ha contribuito alla conquista dei playoff nella stagione 1999-2000. L’anno dopo è stato acquistato d a l Chievo Verona ma a gennaio è stato prestato alla Spal e a Ferrara realizza 17 reti in 4 4 partite. Torna al Chievo Verona nel 2002 e nella prima stagione in A colleziona 25 presenze e 5 gol. Nel 20042005 contribuisce alla salvezza della squadra: sono 7 le reti. Che diventano 13 poi nel 20052006. In seguito allo scandalo di Calciopoli il Chievo Verona termina al quarto posto (verrà anche inserito nella lista degli indagati del processo “Last Bet” relativo al calcioscommesse il 18 febbraio 2012). Nel 2007 (9 reti) retrocede in B, dove realizza 22 gol. Nel 2011 festeggia le 300 presenze con il Chievo Verona: 287 in campionato, 3 in Europa e 10 in Coppa Italia. Risale al 2 febbraio del 2012 il suo 100esimo gol con i veneti.

LA DONZELLETTA CHE VIEN DALLA CAMPAGNA

I

Romani lo hanno chiamato “Clivius mantici”, la collina del buon bosco mistico, per la sua posizione assolutamente privilegiata come osservatorio militare, il villaggio che oggi conta meno di tremila anime e porta, con onore ultrasecolare, il nome di Chievo, alle porte di Verona, sotto il maestoso campanile campanaro di ben 9 campane in scala musicale, con annessa Scuola per campanari. A parte i Romani e gli illustri altri ospiti che vi hanno soggiornato,

il mito di questo borgo che, con orgogliosa determinazione, tipo scozzese, non si fa fagocitare dalla grande limitrofa città, ma difende la sua identità a denti stretti, tanto che, in campo sportivo soppianta l’Hellas e fa faville, seminando il panico, come un oggetto impazzito nei campionati disputati, tanto bene da arrivare fino ai preliminari di Coppa dei Campioni e Coppa Uefa, per la gioia del suo presidente Luca Campedelli . Questi, giovane ed entusiasta imprenditore del

vigazione tranquilla in classifica, tanto da essere costantemente “tra color che son sospesi”, tra la A e la B, allo stesso modo della Beneamata che, ora come ora, dopo l’acuto fortuito del derby, torna anch’essa nello stesso girone dantesco, con l’aggravante di

compreso il terribile Federico Barbarossa, di questo bel lembo del circondario scaligero, esclusi gli abitanti, pochi conoscevano Chievo, fino a che un giorno, qui comincia la storia, nel 1929 viene approntata una squadra di calcio con baldi giovani, arruolati rigorosamente dal vivaio paesano, rifondata dopo il periodo bellico nel 1948. Gradino dopo gradino, ma senza soluzione di continuità, comincia la scalata a tutte le categorie del calcio, tanto da passare, soprattutto sotto la guida si Gigi Del Neri, dalle regionali alla seria A, senza mai fermarsi un attimo. Nasce

pandoro, assicurata una sana gestione economica, mette i suoi pupilli nella “ dolce” condizione di giocare senza patemi d’animo. E senza alcun timore si presenta a San Siro, in questo gelido ed inusuale lunedì, il ChievoVerona, la donzelletta che vien dalla campagna. Non è tremula né svampita. È solo la fresca espressione di un territorio dove le polemiche non sono di casa, dove la gioia e la passione per un bel gioco sono gli elementi del successo. Si presenta alla Scala del calcio (sempre in attesa di veri orchestrali) con 16 punti, che non le permettono una na-

essere tornata da Roma sempre più simile ad una accozzaglia di poveri pellegrini smarriti che ad una ambiziosa squadra di pallone. Lo sanno bene il mister ed i suoi giovani spavaldi del Chievo e, fra poco, scenderanno in campo con la convinzione di poter dare anche all’Inter una bella suonatina di campane, stordirla quanto basta ed assestarle un imprevedibile ma non impossibile K O. Nessuno ci scommetterebbe uno scellino, ma esperienza dopo esperienza e con la voglia di salvarsi, il colpo potrebbe riuscire alla simpatica donzelletta che vien dalla campagna.

gli ospiti Giovanni Labanca


amarcord lunedì 13 gennaio 2014

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Júlio César Soares Espíndola all’Inter dal 2005 al 2012. Ha scritto il suo nome, a caratteri cubitali, nella storia vincente della squadra

Nel 2005 andò in terzo nella gerarLuca Marchegiani e le ha sempre viste dalla tribupanchine

prestito al Chievo, chia dei portieri dopo Sergio Marcon. Le partite na, eccezione fatta per tre

Massimo Marazzina, 4 stagioni al Chievo

Marco Andreolli all’Inter 2005-2006, fa il suo ritorno ad Appiano Gentile da questa stagione Al Chievo 2010-2013 Alberto Fontana al Chievo nel 2006, in sostituzione di Luca Marchegiani ritiratosi dal calcio giocato. Con i clivensi ottiene la qualificazione, con il 7° posto in classifica, alla Coppa Uefa

Massimo Marazzina, cresciuto nelle giovanili della squadra nerazzura con cui debutta in Seri A

Portiere nerazzurro per 4 stagioni in sostituzione del primo portiere Francesco Toldo Victor Nsofor Obinna 2008. In campio nato collezionerà 9 presenze che gli consentiranno di festeggiare il suo primo scudetto italiano personale Marco Veronese nelle giovanili dell’Inter con cui ha debutatto in Serie A.

Luca Mezzano in nerazzurro 1997-1999, scende in campo solo 4 volte e vincerà comunque la Coppa Uefa Ha indossato la maglia del Chievo Verona nella stagione 2001-2002 scendendo una sola volta in campo

Al Chievo 1996-1999 Nella stagione 2006-2007 viene squalificato dalla FIFA, per sei mesi, per aver firmato il contratto con il Chievo dopo averne già firmato uno con l’Internacional di Porto Alegre.


lunedì 13 gennaio 2014

MARAZZINA DICE INTER, MA OCCHIO AL MERCATO! 6

intervista

Emanuele Tramacere

C

resciuto nelle giovanili del Fanfulla a cui fecero seguito innumerevoli provini con Cremonese, Atalanta, e Pergocrema, Massimo Marazzina deve tanto della sua carriera sportiva all’osservatore dell’Inter Buzzi che lo segnalò ai nerazzurri. Tanta gavetta con una squadra importante e l’esordio in prima squadra nel 1993-94 condito da 3 presenze senza gol. Per lui, tifoso nerazzurro, è il coronamento di un sogno che, però coincide con l’inizio di un giro infinito senza ritorno. Si accasa in prestito al Foggia prima al Chievo poi. Con i clivensi colleziona 157 presenze e 50 reti arrivando all’esordio in Uefa e nazionale. Prima e dopo, però, arrivarono troppi alti e bassi e delle scelte sbagliate che posero, di fatto, termine ad una carriera che poteva essere molto

Sarà una partita bloccata, ma i nerazzurri sono superiori

più prolifica. Il calcio non ha mai voluto abbandonarlo tanto da diventare, in questi ultimi anni, voce e volto di Rai Sport. Marazzina che partita si aspetta domenica sera a San Siro? Vista la classifica attuale delle due squadre, mi aspetto la classica partita fra Inter e Chievo con i nerazzurri propensi ad attaccare e i veronesi intenti a chiudere tutti gli spazi e cercare di ripartire in contropiede. Certo, l’Inter non è più quella formazione schiacciasassi di un tempo, e le squadre che tendono a chiudersi danno molti problemi agli uomini di Walter Mazzarri ma i valori assoluti in campo restano a favore dell’Inter. Il pareggio può andare bene solo al Chievo che, però può giocare per due risultati. Inter che arriva dalla sconfitta in coppa Italia, quanto può

influire il risultato della coppa nell’andamento del campionato? Una vittoria contro l’Udinese sarebbe stata una buona medicina, perché arrivata in una competizione ufficiale. Invece è arrivata una battuta d’arresto che potrebbe essere difficile da assorbire in un organico comunque provato dagli infortuni. L’obiettivo rimane il terzo posto in campionato, ma sarà difficile arrivarci perché davanti all’Inter ci sono tante squadre molto attrezzate. L’Inter di Mazzarri ha segnato un brusco passo indietro dal punto di vista del gioco nelle ultime uscite stagionali, a cosa è dovuto? Credo che una piccola involuzione sia arrivata dal momento dell’inversione di ruolo fra Alvarez e Guarin, ma è anche vero che se non segna Palacio non segna nessun altro in questa squadra. Non è un segreto che la fortuna degli allenatori sono gli attaccanti. Anche la squadra che gioca il peggior calcio, se segna e vince le partita trasforma l’opinione di tutti. In Italia, puoi giocare bene o male, ma purtroppo conta solo il risultato. Stesso discorso si può fare anche per il Chievo di Corini, che dopo un avvio sprint con i deludenti risultati degli ultimi

INTER-CHIEVO SEGNO 1 E TANTI GOL NEL MONDAY NIGHT scommesse

L

Pino Sardiello

a Serie A chiude il girone di andata e dunque 19° turno con in programma a San Siro la sfida tra Inter e Chievo. Faccia a faccia Mazzarri-Corini due tecnici che si conoscono bene e che tra le caratteristiche principali delle loro squadre in comune hanno grinta e affidabilità difensiva. Guardando però i numeri stagionali il nerazzurro sta soffrendo e non poco la scarsa attitudine di alcuni suoi elementi alla difesa a 3 e il gioco che, in generale, non decolla; il tutto si è visto sul campo dove l’Inter nelle ultime 6 gare ha pareggiato 3 volte, perso a Napoli e con la Lazio e vinto solo in occasione del derby. Le uniche certezze arrivano da Palacio: se in condizione è in grado di prendersi la squadra

Nerazzurri aggrappati al “Trenza” tra i favoriti per il trono del gol sulle spalle e trascinarla alla vittoria ma in alcune circostanze è apparso troppo solo e mal servito in attacco, allungando notevolmente la squadra che ne risente dal punto di vista della solidità difensiva. Chievo che con la cura Corini, subentrato a Sannino, ha visto riaccendersi la fiammella della speranza di una salvezza che pareva irraggiungibile. Un solo punto però per i clivensi nelle ultime 3 gare quello ottenuto nello scorso turno in casa contro il Cagliari. Vittoria e tanti gol è l’imperativo per i Mazzarri’s boys che devono convincere oltre che vincere e dunque la possibilità di giocata 1 + Over 2,5 (Inter vincente con più di 2 gol segnati nella gara), offerta mediamente intorno al 2,30 sembra essere la scelta migliore. Vi ricordiamo la possibilità di scommet-

Dopo l’infortunio di Rossi, Carlos Tevez è il favorito tra i marcatori

tere Live sull’evento attraverso i vostri Smartphone, Iphone o Tablet dai quali, scaricando le applicazioni dei maggiori concessionari italiani, potrete entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimento degli eventi. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine uno sguardo alle quote aggiornate per il capocannoniere della Serie A che tengono conto soprattutto dell’infortunio dell’attaccante della Fiorentina Giuseppe Rossi che dovrà restare lontano dai campi per almeno un paio di mesi: fino al giorno dell’infortunio avvenuto durante la sfida di domenica scorsa in FiorentinaLivorno Rossi, dall’alto delle sue 14 marcature era il favorito in lavagna a 2,20, ora la sua quota, come riporta Agipronews, è salita fino a 20 volte la scommessa. Spazio dunque al dominio argentino, infatti, a balzare in testa ai favori dei concessionari italiani è adesso Carlos Tevez, miglior marcatore della Juventus con 11 centri in campionato, che viene offerto a 3,50. Alle sue spalle l’ex Real Madrid e attaccante del Napoli di Benitez Gonzalo Higuain già autore di 9 reti ed offerto a 4 volte la giocata. Chiude il podio il bomber di Walter Mazzarri Palacio che ha già messo a segno 10 gol in questo torneo e che paga 4,50 la scommessa. In bocca al lupo.

incontri si sta facendo risucchiare nella complicata zona retrocessione… In realtà io credo che dopo l’arrivo di Corini il Chievo stia tenendo un andamento di risultati in linea con il campionato di una squadra che prova a salvarsi. Non si può pretendere costanza di rendimento a queste squadre e ci può stare che arrivi un momento di appannamento. Però il Chievo ha un valore aggiunto che, secondo me, è il reparto avanzato che dispone di attaccanti più pronti rispetto ad altre squadre. Fredy Guarin e Luca Rigoni non saranno del match perché squalificati. Quale assenza peserà di più? All’Inter manca in rosa un centrocampista in grado di dettare l’ultimo passaggio, capace di mettere l’attaccante in condizione di calciare in porta quelle 4-5 volte nell’arco dei 90 minuti. Guarin ci stava provando e sicuramente senza di lui mancherà un po’ di vivacità. Rigoni è un buon centrocampista, si parla di paragone con lo stesso Corini, ma io con Eugenio ho avuto la fortuna di giocarci insieme e spero per rigoni che possa avere la stessa carriera. Non lo conosco così bene da poter dire se sia veritiero questo paragone. Se lo è sarà un’assenza pesante. Dove si possono migliorare, in

sede di mercato, Inter e Chievo? Partiamo dal presupposto che questo mercato invernale sarà utile più per le squadre in lotta per la retrocessione che per quelle in lotta per le posizioni di alta classifica. Ora dovrà essere molto bravo il direttore sportivo del Chievo per trovare il giocatore adatto e pronto fin da subito per lottare con un gruppo ben impostato. Al Chievo credo serva un centrocampista o, al massimo, un difensore di grandissima esperienza, perché il segreto delle squadre in lotta per la salvezza è, prima di tutto avere una difesa solida. Poi in attacco il Chievo ha delle ottime alternati-

ve. L’Inter, invece, dovrà assolutamente fare un acquisto davanti, al di là che Milito stia bene o meno. L’Inter ha bisogno di recuperare punti importanti e, quindi non potrà permettersi pause lungo il percorso, perciò avere un attaccante in grado di segnare con costanza di rendimento diventa fondamentale. Chi uscirà vincitore da San Siro? Penso che vinca l’Inter. In un modo o nell’altro ha bisogno di fare punti e non credo che si lascerà scappare l’occasione di portare a casa i tre punti contro il Chievo.

OLIMPICO 6 GENNAIO campionato Laura Tangari

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a notizia non è nuova. Anzi, è vecchia. Perché la Juventus, già prima della sosta natalizia, con largo anticipo, si era laureata campione d’Italia gettando le basi per lo scudetto numero 3 dell’era di Antonio Conte. Adesso il titolo è ufficiale. Quindi, tutti a casa e arrivederci al prossimo anno. Per le avversarie, vedi Roma e Napoli, un altra stagione da comprimarie o quasi col solo obiettivo di centrare l’Europa che conta alle spalle della Vecchia Signora. Qualcuno alla vigilia della sfida di Torino fra l’undici di Conte e quello di Garcia si era illuso su un possibile colpaccio mes-

IN ONDA IL PECCATO E LA VERGOGNA

so in atto alla grande e concretizzato da Totti e compagni allo Juventus Stadium. Invece cosa è successo? Che la Juventus ha fatto polpette della Roma - che può è vero, rammaricarsi per le espulsioni di De Rossi e Castan - lasciando non poco amaro in bocca ai tifosi della Capitale per il risultato finale. La Juventus è scappata ed ha lasciato le briciole al Napoli e alla stessa Roma. Nei piani alti della classifica, dunque, tutto sembra ormai scontato, le formazioni di Benitez e Garcia che provano a farsi male a vicenda per strappare quel secondo posto, alle spalle degli uomini di Conte, che vale la Champions diretta senza preliminari. Chi rischia di restar fuori dai giochi europei sono le due milanesi, più

il Milan che l’Inter, anche se il braccio di ferro a distanza rimane quello fra nerazzurri, Fiorentina e Verona, quest’ultima vera rivelazione del campionato grazie a quel Toni che sente sempre più odore di azzurro a distanza di quattro anni. Oggi l’Inter sfiderà il Chievo Verona rinfrancato dai risultati positivi di Corini e vedremo cosa succederà. La partita dell’Inter con la Lazio è stata la più brutta esibizione a livello nazionale di due squadre italiane su un campo di calcio. Auguriamoci che non succeda più perché se la cosa dovesse ripetersi, come non dar torto a chi diserta gli stadi andandosene a spasso in centro con la fidanzata a guardare le vetrine ancora allestite per il Natale.


lunedì 13 gennaio 2014

INTER, BASTA DELUSIONI Sandro Mazzola

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ia cara Inter così non va. La sconfitta con la Lazio non ha solo fatto male. Ha riaperto tutte le ferite che sembravano rimarginate con il successo nel derby sul Milan centrato prima delle feste. All’Olimpico, non solo secondo me, abbiamo assistito davvero a una brutta partita, piena di errori e mancanza di lucidità da entrambe le parti. L’unica cosa bella, ma non per noi interisti ovviamente, è stata

la rete realizzata da Klose. Un signor gol, quello del tedesco, che in pratica ha fatto la differenza in questa gara dove tutti hanno assistito al festival del nulla. Un vero peccato perché in molti credevamo nella rinascita dell’Inter dopo l’1-0 di San Siro con i cugini. Oggi col Chievo c’è un’altra occasione d’oro per far pace con i tifosi. Non sarà facile perché Corini ha rimesso in piedi una squadra che fino a qualche settimana fa aveva il fiatone, però l’Inter deve provarci se non vuol perdere l’ultimo autobus per l’Europa. La Fiorentina e il Verona stanno correndo mentre noi marciamo. Auguriamoci che col

ritorno di Milito qualcosa cambi, altrimenti e veramente buio pesto. Per il resto, complimenti alla Juventus per aver centrato con largo anticipo il titolo di campione d’inverno mentre per la seconda piazza sarà una bella lotta fra il Napoli e la Roma. Prima dell’Inter stasera scenderanno in campo a Marassi la Sampdoria e l’Udinese e fra Mihajlovic e Guidolin ci saranno sicuramente scintille perché entrambi arrivano da due sconfitte dolorose.

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Pepito Rossi è andato in America con le stampelle. Totti – che se ne intende di geografia – ha detto: “E quando ariva co le stampelle? Era mejo co le pinne!”.

Sulla sua versatilità tattica Keisuke Honda ha dichiarato: “Posso giocare ovunque”. Berlusconi - che se ne intende di calcio - ha detto: “E no, ti paghiamo noi, giochi qui con noi!”.

Miroslav Josef Klose, autore del gol laziale

Mercato Inter. Immobile. Nel senso che comprano Ciro? No, nel senso che non comprano nessuno.

primavera Daniel Rizzo

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ra poche settimane prenderà il via ufficialmente la 66ª edizione del Torneo di Viareggio che dal 3 al 17 febbraio riunirà le migliori squadre giovanili a livello internazionale. La squadra da superare è per tutti l’Anderlecht, la formazione belga che l’anno scorso trionfò superando in finale il Milan per 3 - 0. Grande novità di questa stagione è la partecipazione di 32 squadre: 16 italiane e 16 straniere, oltre l’ingresso a partire dagli ottavi di finale di 4 big del nostro campionato: Juventus, Inter, Milan e Fiorentina. Lunedì 27 gennaio al Gran Teatro Puccini di Torre del Lago si terrà la presentazione ufficiale della manifestazione che avrà inizio il 3 febbraio, i cui sorteggi sono stati effettuati pochi giorni fa e questa sarà la composizione dei gironi:

TORNEO DI VIAREGGIO MOMENT Inter e Milan entreranno in scena direttamente dagli ottavi di finale

GRUPPO A Girone 1: Atalanta, Nordsjaelland, Rappresentativa Serie D, Club Guaranì. Girone 2: Napoli, Anderlecht, Palermo, Apia Leichhardt. Girone 3: Roma, Benfica, Livorno, Envigado. Girone 4: Torino, Stabaek, Siena, Santos Laguna.

ntanto, la Primavera allenata da Super Pippo è pronta a giocare la prima partita della stagione 2014: l’ inizio anno è da alta

protagonista a suon di gol nella prima parte della stagione: “E’ stato un buon 2013 sia a livello personale, sia per la squadra. E’ stata una ripresa un po’ amara

andiamo avanti. Il Mister è un agonista, vuole sempre vincere, ma la vittoria arriva attraverso il gioco. Stiamo esprimendo un buon calcio, ma si può sempre

tensione. Domenica pomeriggio, infatti, i rossoneri affronteranno l’Inter di Cerrone nel recupero della 8ª giornata del campionato. Tra i vari protagonisti della banda guidata da Pippo Inzaghi, ha parlato uno dei talenti più rappresentativi, Marco Pinato,

per il derby di Coppa Italia perso, ma il 12 gennaio lo rigiochiamo e sotto di nuovo”. Poi aggiunge: “Secondo me è stata una partita comunque buona da parte del gruppo, poi nei supplementari forse è uscita anche un po’ di stanchezza e abbiamo perso ma

migliorare e Inzaghi punta a questo”. Infine sulla Champions afferma: “Il duro sorteggio di Youth League che ci presenta il Chelsea? Fa niente, siamo più forti di certe cose. Andiamo a Londra a giocarcela e, come sempre, daremo del filo da torcere”.

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GRUPPO B Girone 5: Sampdoria, Rijeka, Reggina, Under 17 Congo. Girone 6: Lazio, Belasica Strumica, Varese, Club Nacional. Girone 7: Empoli, Psv Eindhoven, Hellas Verona, L.I.A.C. New York. Girone 8: Parma, Pakhtakor, Spezia, Desportivo , Brasil.

Primavera Anderlecht. Vincitori della scorsa edizione del torneo


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Inter Club Vittorio Veneto Inter Club Follonica

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atale è sinonimo di feste, ma anche di bilanci dell’anno passato. Così, tanti Inter Club hanno fatto le due cose assieme, unendo l’utile al dilettevole. L’Inter Club Vittorio Veneto, Città della Vittoria, al suo quarto anno di vita, quest’anno ha programmato la cena sociale per sabato 14 dicembre, presso il noto ristorante “Antica Vittorio”, dove si é svolto il tradizio-

nale incontro con soci, familiari ed appassionati della squadra nerazzurra. Il Presidente del club, Fabio Amadio ha ricordato l’attività del club nel 2013, mettendo in giusta evidenza la forte crescita del numero degli associati, dovuto in modo particolare alla nascita della nuova sezione “La Vallata” di Cison di Valmarino. Attualmente, il Club conta 150 soci. Il segretario Fer-

nando Caggia ha avuto parole di encomio e di ringraziamento per tutti i membri del Direttivo per la loro fattiva collaborazione nella riuscita delle tante iniziative, non solo calcistiche, di cui il Club si fa promotore sin dalla sua nascita. Una ricca sottoscrizione a premi ha suggellato la riuscita della serata, conclusa con brindisi augurali per il Club e la Beneamata.

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ena di Natale per l’Inter Club Follonica “Giacinto Facchetti”. Erano sessanta i soci del club maremmano che si sono dati il consueto appuntamento natalizio presso il famoso ristorante Mixeria, (non inganni il nome) per il tradizionale scambio di auguri. L’Inter club

INTER CLUB IMBERSAGO

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abato 14 dicembre, il direttivo dell’Inter Club “Angelo Moratti” di Imbersago, con i soci e familiari, si è riunito presso la gelateria “Al Porto” a Imbersago, sulle placide rive del fiume Adda, proprio di fronte al famoso traghetto leonardesco, per il classico scambio di auguri. Il Presidente Valentino Caimi ha salutato e ringraziato i presenti (circa una quarantina) e rivolto un affettuoso pensiero anche agli

assenti, perché anche quest’anno hanno dato fiducia alla nostra Inter, rinnovando la tessera socio e portando anche nuovi iscritti. Attualmente, i soci iscritti all’Inter Club sono 280, ma le iscrizioni sono ancora aperte e si possono ricevere le adesioni fine a fine gennaio. Ai soci junior è stato fatto un piccolo regalo, il pallone Campioni del Mondo e a tutti i presenti è stato offerto un ricco buffet dolce e salato,

Follonica, fondato nel lontano 1977, conta 140 soci ed è un punto di riferimento importante non solo per la Toscana, ma, grazie alle numerose iniziative svolte in quest’ultimi anni, anche per buona parte d’Italia. La lauta cena ha scaldato non poco i cuori e per tutto il suo trascor-

vita da club Giovanni Labanca rere ha registrato continui cori di incitamento per i nerazzurri ed, in particolare, per il presidente Thohir. Il finale ha visto il classico brindisi e taglio della torta da parte del presidente Maurizio Ceccarelli, insieme ai soci Silverio Fierli e Luigi Baiocco, con l’augurio che il 2014 possa portare tantissimi successi, per ridare serenità ai tifosi tutti ed alla stessa Società.

con abbondante e fresco gelato appena fatto per la lieta occasione. Il coordinatore provinciale Roberto Colnaghi ha portato al Direttivo del Club ed a tutti i soci gli auguri del Centro Coordinamento Inter Club e della Società. Brindisi a volontà anche per il nuovo presidente Thohir, a cui i tifosi hanno chiesto a gran voce rinforzi per la squadra, se si voglia raggiungere almeno l’obbiettivo della partecipazione alla Coppa dei Campioni. Per info: www.interclubangelomoratti.it


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OSVALDO E LAMELA IN POLE POSITION CRISI PROFONDA DELLO UNITED IN PREMIER

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’Ambrosio è ormai dell’Inter. Il Toro ha concesso semaforo verde al giocatore di Ventura chiedendo quale contropartita Duncan, attualmente in forza al Livorno in forma di prestito, e il giovane difensore Mbaye. Ma le prossime mosse di mercato del club nerazzurro dovrebbero interessare in partico-

poche ore. Mourinho lo aspetta a braccia aperte, anche perché Lampart e Terry sembrano arrivati al capolinea. Per il Milan c’è il rituale assalto a Balotelli, con il Galatasaray in pole che lo vuole ad ogni costo. La Juve, dal canto suo, sta lavorando alla grande per impostare la formazione del prossimo campionato. Si fanno

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campionati esteri

mercato

Luigi Sada inseguito, stavolta senza esito, da Juventus Inter e Milan. Alla corte giallorossa potrebbe arri-

Danilo D’Ambrosio, difensore-centrocampista del Torino

L lare modo un’attaccante, qualcuno che la metta dentro, in attesa del recupero progressivo di Milito e il ritorno al gol di Palacio. I nomi sono i soliti: Osvaldo, ex Roma, del Southampton e Lamela, altro ex Roma, caduto in disgrazia col Tottenham dopo l’addio di Villas Boas. Vedremo cosa succederà Il Chelsea, intanto, insiste per Guarin, col colombiano pronto a fare le valige nel giro di

i nomi dell’argentino Di Maria del Real Madrid e Cerci del Torino mentre sul piede di partenza dovrebbero esserci Quagliarella (Milan o Tottenham). Marchioro verso lo United, Ogbonna al Galatasaray e Motta al Livorno. Sempre al Livorno potrebbe finire De Ceglie col Sassuolo in agguato. La Roma ha nel frattempo concluso l’acquisto del cagliaritano Nainggolan spesso

vare anche il parmense Parolo mentre si profila uno scambio fra Chievo e Bologna in merito a Paloschi e Rolando Bianchi. Il Genoa ha preso Cabral giocatore nato a Capo Verde con passaporto svizzero. L’interista Pereira è finito al Marsiglia. Il romanista Bradley è andato al Toronto per 7 milioni di euro Il Monaco, infine, sta trattando Thomas Ince, figlio dell’ex giocatore dell’Inter.

panchina. L’Arsenal, il City e il Chelsea, nel frattempo, hanno allungato il passo creando le premesse per una corsa a tre in funzione del titolo di quest’anno. Il Liverpool, leggermente staccato, prova a risalire la corrente con quel fenomeno di Suarez ma la strada da percorrere è piuttosto insidiosa. In Germania, dopo la caduta del Borussia Dortmund per opera dell’Herta Berlino prima della sosta invernale, fra una quindicina di giorni in Bundesliga si riprende con il capolista Bayern Monaco in trasferta a Moenchengladbach col Borussia meno noto attualmente al terzo posto davanti alla squadra di Klopp. Alle spalle del Bayern

il Leverkusen che non finisce di stupire. In Spagna si è ripreso il cammino col solito braccio di ferro fra il Barcellona e l’Atletico Madrid la cui sfida diretta è andata in onda mentre veniva chiuso il nostro giornale. Intanto in settimana il Real Madrid di Ancelotti ha liquidato la pratica del Celta Vigo con tre gol a Luis Enrique bravo comunque a tenere duro per oltre metà partita. In Francia ha allungato sul Monaco il Psg trascinato dal solito Ibrahimovic. Terzo incomodo il Lille che fa sentire il proprio fiato ai monegaschi di Ranieri grazie al successo con lo Stade Reims.

ggi a Zurigo viene assegnato il Pallone d’oro. Il favorito è Cristiano Ronaldo del Real Madrid seguito a ruota da Frank Ribery del Bayern Monaco squadra campione in carica della Champions League 2012-2013. In terza posizione dovrebbe esserci Leo Messi, il vincitore delle ultime quattro edizioni. Il portoghese rispetto al giocatore francese del Bayern e al fuoriclasse

tempo per infortunio e questo dovrebbe regalare qualche chance in più a CR7 quasi sempre in campo dal primo minuto. I voti per eleggere il nuovo Pallone d’oro sono stati raccolti attraverso un sondaggio promosso da France Football composto da oltre seicento giornalisti di tutte le testate del mondo in rappresentanza di 209 Paesi. Prima di Natale qualcuno aveva ipotizzato la

pensava potessero esserci anche i nostri Buffon e Pirlo ma ancora una volta le preferenze sono state dirottate sui tre campioni del Real, Bayern e Barcellona come è accaduto negli ultimi tempi. In lizza d’erano pure Van Persie e Lewandoswi. Per il calcio rosa la favorita è la brasiliana Marta. Per quanto concerne Ribery, l’asso transalpino ha ricevuto nei giorni scorsi a Dubai l’Award Globe

argentino del Barcellona gode del favore dei pronostici in quanto più continuativo nell’andare a rete sia in Liga che in Europa nelle competizioni ufficiali. Messi, tra l’altro, è fermo da diverso

vittoria di Frank Ribery grazie soprattutto al Triplete messo a segno dal Bayern Monaco guidato lo scorso anno da Heynckes al quale e poi subentrato Pep Guardiola. In dirittura d’arrivo si

Soccer quale miglior giocatore del 2013. Il prossimo anno, su suggerimento di Busacca e Collina verrà allestito il Premio per il Miglior Arbitro internazionale.

o United come il Milan. Ovvero, due grandi in crisi. In Inghilterra lo squadrone di Moyes precipita a centro classifica, nell’anonimato, della Premier League, affonda sotto i colpi dello Swansea negli ottavi di Fa Cup e riceve il colpo di grazia perdendo anche contro il fanalino di coda del campionato Sunderland nella gara d’andata di Coppa di Lega. Insomma, un disastro vero e proprio per Rooney e compagni in questo Manchester del dopo Ferguson che era partito con grandi ambizioni di vittoria. I conti in pratica non tornano e il 2014 si prospetta parecchio difficile per chi si era detto tranquillo in partenza con Moyes in

Luigi Sada

OBIETTIVO 2014: QUALIFICAZIONE CHAMPIONS FESTA GRANDE A ZURIGO PER IL PALLONE D’ORO Marco Papetti

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l 2014 è appena iniziato e per quanto riguarda la Serie A sembra aver dato già il verdetto scudetto con la Juventus a + 6 dalla seconda e una squadra che non sembra conoscere battute d’arresto superiori ad un tempo di gioco. Sul versante Inter, invece, il 2014 è stato definito come l’anno della transizione, l’anno della ristrutturazione e della ripartenza. L’anno non è iniziato bene con la sconfitta di Roma con la Lazio e l’eliminazione dalla Coppa Italia e pertanto viene facile chiedersi verso dove è puntata la transizione. L’Inter vuole essere una realtà della

scena nazionale ed internazionale, suo posto naturale, tatuato nel suo dna di squadra, o vuole scoprire una realtà nuova inedita nei suoi cento e passa anni di storia che la vede incuneata in una classifica modesta e senza troppe ambizioni. Per seguire la prima via è necessario che il 2014 porti la qualificazione alla Champions League- e quindi il terzo posto in campionato, ora lontano 8 punti oltre allo spareggio estivo che spesso riserva sorprese nel tabellone. Bisogna vincere iniziando dal Chievo e puntando su una squadra offensiva, con i sincronismi oleati e la voglia di portare a casa i tre punti. Al di là dei moduli della difesa a 3 o 4 l’importante per questo reparto è che sappia ergere delle dighe impenetrabili agli attaccanti avversari e non delle

dighe foranee con dei buchi o amnesie che compromettono il risultato finale. A centrocampo Kovacic sembra indispensabile: il ragazzo ha piedi vellutati e una buona dose di fantasia in grado di accendere qualsiasi partita, anche quelle il cui il calcio risulta sbiadito e incolore. In attacco oltre a Palacio ci vorrebbe un’altra punta in grado di sgravare l’argentino dai compiti di copertura e supportarlo nelle azioni offensive. Se L’Inter vince questa sera si porta a 34 punti: lo scorso anno il Milan ha centrato la qualificazione Champions con 72 punti e due stagioni fa l’Udinese si è aggiudicata lo spareggio estivo Champions con 64 punti. Insomma l’obiettivo è ambizioso ma non impossibile e magari con qualche innesto di mercato ancora più abbordabile.

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Luigi Sada


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Lara Comi intervista: Andrea Fanzago, consigliere del Comune di Milano

Lara Comi

europarlamentare È normale che l’Inter sia a 18 punti dalla vetta? “Assolutamente no, se consideriamo l’avvio

Mai un rigore a favore giocando in attacco Mazzarri non farà la fine di Stramaccioni ma occorre intervenire sul mercato, servono giocatori esperti, non giovani promesse. Che invidia il Milan che compra a prezzi stracciati

significare che gli attaccanti, vicino alla porta avversaria ci vanno,

no e costantemente, anche se da lontano. Le distrazioni continue, che poi sono la causa maggiore delle sconfitte, sono dovute a inspiegabili cali di concentrazione e, secondo il mio modesto parere, anche da scelte tecniche non sempre azzeccate”. Come deve agire la società sul mercato di gennaio? “Deve cercare giocatori esperti e precisi per ruoli specifici. Ad esempio: un attaccante di peso, altrimenti il buon Palacio non regge tutto il campionato da solo; un esterno capace di essere pericoloso sotto porta, un difensore centra-

promettente dell’Inter di quest’anno. Se invece prendiamo come riferimento l’Inter dell’anno scorso, in fondo è cambiata poco, anzi, forse in attacco, a causa dei continui infortuni, si è addirittura indebolita!”.

eccome. È veramente sbalorditivo l’atteggiamento della classe arbitrale. A tale proposito non vorrei che l’Inter raggiungesse un nuovo record tra i tanti già conquistati: concludere il campionato senza ricevere rigori a favore”.

Mandorlini (ex Inter) finora ha fatto meglio col Verona. Mazzarri rischia di fare la fine di Stramaccioni? “Non credo che Mazzarri rischi di fare la fine di Stramaccioni. La situazione è diversa, oggettivamente. C’è un nuovo assetto societario, e le premesse per fare bene ci sono”.

Certe voci di mercato possono avere dato scarsa tranquillità ad alcuni giocatori, vedi Ranocchia? “Ranocchia è un giocatore importante, se vicino a lui, come centrale difensivo, gioca un calciatore esperto e bravo, che riesce a dargli sicurezza. Se viene affiancato da una seconda scelta ecco che commette errori e distrazioni fatali. Fateci caso alle formazioni della difesa e alle sue prestazioni: sono altalenanti e dipendono proprio dalla presenza del compagno di linea”.

L’Inter non ha ancora avuto un rigore a favore. Conta il fattore arbitri nella posizione di classifica? “Quest’anno sono convinto di sì. Basta guardare la situazione delle squadre che stanno davanti all’Inter e il peso che hanno avuto le relative decisioni arbitrali, a favore di esse, in alcune fondamentali partite. Tra l’altro l’Inter sino a qualche giornata fa aveva il miglior attacco e questo sta a

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Severa Bisceglia

uori dalla Coppa Italia. Fuori da tutto. Per l’Inter è proprio un momento stregato. Già a piedi in Europa per la sciagurata stagione scorsa, balbettante fino all’asfissia in campionato con la Juventus lontana anni luce, adesso è arrivata anche la botta dell’eliminazione dalla Tim Cup

I tifosi sono stati abituati da Moratti a grandi acquisti e hanno il palato fine. Thohir

Lavezzi, Lamela, Pastore, di quali grandi giocatori la squadra avrebbe bisogno per un salto di qualità? “Sono tre giocatori forti, già esperti, anche in Italia, che non stanno giocando tanto delle rispettive società e che potrebbero essere venduti a prezzi ragionevoli. Solo il Milan, e non abbiamo ancora capito come fac-

Il fatto che Thohir sia per il maggior tempo lontano può incidere sul rendimento dei giocatori? “Non penso proprio. I giocatori sanno che il nuovo Presidente segue la squadra da vici-

per opera di una Udinese per nulla trascendentale ma concreta, scesa in campo con l’obbiettivo della vittoria, cascasse il mondo. L’Inter, al contrario, non ha fatto altro che subire per tutta la gara il pressing dei ragazzi di Guidolin dando l’impressione di essere sintonizzata su un’altra lunghezza d’onda e ancora sotto choc per la sconfitta dell’Olimpico in campionato rimediata con la Lazio al termine di una partita da far vergognare gli amanti del calcio. La verità è che Mazzar-

le esperto in grado di sostituire Campagnaro o Ranocchia a secondo delle esigenze. Purtroppo il tempo per amalgamare nuovi giocatori non c’è e quindi occorre che la società faccia delle scelte mirate su giocatori già esperti, inutile rischiare su giovani scommesse. A gennaio non c’è più tempo per esperimenti: l’assetto della squadra è quello, e quindi occorre necessariamente ragionare su degli innesti di esperienza unita alla classe”.

farà degli investimenti in top player? “Sino ad ora non sembra, anzi le voci di mercato dicono che non arriveranno top player in questa sessione. Mi sembra che l’attenzione ai conti economici della società sia la caratteristica che accomuna le due Presidenze (Moratti-Thohir). Quindi non penso proprio a colpi di mercato eclatanti. A meno di una offerta interessante a prezzi accessibili, sempre nell’ottica di far quadrare il bilancio”.

INTER, ADDIO COPPA ITALIA coppa italia

INTER PUNITA DAGLI ARBITRI

ri, ormai sulla graticola, ha in mano, si fa per dire, un pugno di giocatori che non sono da Inter bensì da serie B, e questi sono i risultati, anche in considerazione che lo stesso tecnico non è da Inter. Dal Vesuvio alla Madonnina era difficile con questo organico compiere miracoli se si pensa che il miglior attuale calciatore in maglia nerazzurra è rappresentato dal quarantenne Xavier Zanetti, travolto pure lui, ancora una volta, dal nulla della Beneamata. Al Friuli è bastata la rete di Maicosuel per far saltare il banco e forse anche i nervi a qualche giocatore di Mazzarri. Guarin è meglio spedirlo subito a Londra approfittando dell’offerta del Chelsea mentre Alvarez in molti lo vedrebbero bene, pur con tutto il rispetto, con i colori del Rayo Vallecano, fanalino di coda della Liga. Insomma, chi sperava in un derby della Madonnina targato Coppa Italia (il Milan giocherà con lo Spezia) è rimasto con le pive nel sacco. Ma quest’anno non è la prima volta.

cia, riesce ad avere giocatori a prezzi stracciati, con pagamenti pluriennali, e contemporaneamente, con contratti sotto costo. Incredibile!”. Inter-Chievo è già l’ultima spiaggia per agganciare l’Europa League?“Non credo sia l’ultima spiaggia. Il campionato è giunto al giro di boa, e nella storia ne abbiamo viste di rimonte importanti. Basta ritrovare l’equilibrio delle prime partite e infilare un filotto di risultati positivi e ti ritrovi in corsa per obiettivi minimi, come un posto per la Champions, quindi sono fiducioso. Aggiungo anche, se possibile, l’esenzione agli infortuni, altra tegola che rende a rischio qualsiasi rimonta possibile. Forza Inter, e ricordati, siamo gli unici in serie A a non essere mai stati in serie B! Ma proprio gli unici!”.


lunedì 13 gennaio 2014

SPERANZA SCHUMI formula 1

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Debora Cheli

tifosi non lo mollano un attimo. Il piazzale davanti all’ospedale è diventato una sorta di accampamento, dove decine di appassionati guardano spesso in su, verso la stanza dove lotta il loro campione. Per il suo compleanno hanno cantato e sven-

tolato le bandiere del Cavallino per tutta la giornata. Dentro a quel palazzo grigio invece regna il silenzio. Da qualche giorno i bollettini medici si sono fatti sporadici, ma le notizie sono buone: le condizioni di Michael Scumacher sarebbero in lieve miglioramento, benché la situa-

11 L’ospedale di Grenoble in cui Schumacher è ricoverato

L’ex pilota tedesco è migliorato sensibilmente zione dell’ex pilota resti grave. Lo ha affermato lo staff dell’ospedale di Grenoble, dove il sette volte campione del mondo è ricoverato dal 29 dicembre in coma farmacologico. Secondo gli specialisti, Schumi sarebbe dunque stabile, ma resterebbe in pericolo di vita, anche se non più imminente come lo era una settimana fa. La moglie Corinna in un comunicato ha chiesto esplicitamente ai giornalisti di lasciare il complesso ospedaliero, al fine di permettere ai medici di lavorare serenamente. Nonostante ciò i media si stanno dando da fare per chiarire la dinamica dell’incidente. Qualche giorno fa si è parlato di un testimone che avrebbe ripreso il fatto con il suo telefonino. Poi è arrivata la notizia che l’accaduto sarebbe stato interamente ripreso da una telecamera piazzata sul casco del tedesco. Martedi è arrivata la notizia che il filmato era perfettamente fruibile. Secondo le prime indiscrezioni, il video confermerebbe la tesi espressa dalla manager Sabine Kehm, la quale aveva da subito puntualizzato che Schumacher non sciava

ad alta velocità: esattamente il contrario di quanto l’équipe medica aveva sostenuto in un primo momento. Nelle immagini, tuttavia, non si vedrebbe la prima roccia che avrebbe fatto perdere l’equilibrio a Schumi, forse perché dissimulata sotto la neve fresca, non abbastanza coperta però da attutire l’impatto. Se il contenuto del video fosse effettivamente quello appena citato, la responsabilità dell’ex ferrarista nella caduta verrebbe ridimensionata. Ogni dettaglio viene vagliato con cura e ogni sfumatura conta, perché è su questa prova che ci si sta muovendo per valutare eventuali azioni penali. Qui infatti si apre un altro capitolo, quello delle responsabilità esterne. Su questo terreno si giocherà con tutta probabilità una battaglia legale, qualora venisse aperta un’inchiesta dal procuratore della repubblica di Albertville Patrick Quincy, attualmente impegnato insieme alla gendarmerie ad indagare sull’accaduto. Secondo il sito France tv info, la famiglia del pilota potrebbe in futuro agire nei confronti dei gestori dell’impianto di Méribel

per mancata segnalazione del pericolo, ma anche, per responsabilità indiretta, sul scomune di Allues, la cittadina dove si trova la stazione sciistica. Entrano in gioco anche le assicurazioni, pronte ad inviare a turno i propri periti per valutare l’entità della faccenda e di un eventuale risarcimento ai parenti dell’ex pilota. Il clan Schumacher potrebbe chiedere milioni di danni. E non solamente loro. Benché ritirato dalle corse, Michael è sotto contratto con diverse imprese che ne usano l’immagine: se, a causa dell’incidente, il loro investimento sul tedesco andasse in fumo e le aziende in questione trovassero un modo per rivalersi, sarebbero dolori.

MELANDRI ALLE PRESE CON I VECCHI PROBLEMI Q

I MARQUEZ VIAGGIANO SU DUE RUOTE

moto mondiale

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cinque giorni dall’inizio dei test di Portimao, in programma dal 18 gennaio prossimo, e a poco più di un mese dall’inizio del mondiale 2014, Marco Melandri è ancora alle prese con le difficoltà mai risolte di vecchi infortuni. Tra pochi giorni dovrà iniziare a riscaldare

il motore della sua Aprilia, ma Marco Melandri, nonostante l’intervento dello scorso novembre, sfruttando la pausa invernale, non è ancora in perfetta forma. La caviglia, nonostante siano passati due mesi dall’intervento, continua a dargli problemi. Nonostante le difficoltà fisiche, Melandri è determinato e vuole partire bene. Intento continua il piano di sviluppo della sua Aprilia, in Portogallo interverranno ancora sul telaio per adattare la moto al suo stile

di guida e a Phillip Island punteranno tutto sul set up per farsi trovare pronto alla prima gara della stagione. Anche il pilota di punta della Honda, Jonathan Rea, è alle prese con il recupero dall’infortunio, e conseguente intervento chirurgico, subito durante il round del Nurburgring che lo ha costretto a chiudere in anticipo la stagione. Il centauro Honda spera sempre di tornate in MotoGp, dopo l’esperienza del 2012 che lo ha portato a sostituire Stoner in due appuntamenti.

uando buon sangue non mente… proprio come accade in casa Marquez. Il campione del mondo di MotoGp che al suo primo anno in classe regina ha letteralmente annientato mostri sacri dal calibro di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, è seguito a ruota da suo fratello Alex che correrà il mondiale 2014 in Moto3. Il campione spagnolo punta molto sul fratellino diciassettenne e spera che possa vincere subito il titolo: “Il mio sogno nel 2014? Che mio fratello Alex vinca il titolo in Moto3. L’ideale sarebbe che vincessimo entrambi, ma se proprio dovessi scegliere, spero sia lui a vincere il titolo 2014. In fondo, io il titolo mondiale l’ho già vinto”.

Álex Márquez Alenta, fratello minore di Marc

MARC MARQUEZ DIFENDE IL TITOLO

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Marco Melandri sulla sua Aprilia

l campione del mondo in carica non molla, l’obiettivo è sempre lo stesso: vincere. Difenderà con i denti, anzi con l’acceleratore, il titolo conquistato alla sua prima stagione in MotoGp. Marquez, un pilota dalle capacità sorprendenti, non ci sta, non vuole vedere il codino della moto di Lorenzo né quello di Pedrosa: “Il mio obiettivo per il 2014 è difendere il titolo, spero di stare bene, il resto verrà da sé. Per fortuna ho già realizzato tutti i miei sogni. Sono campione in tutte tre le categorie e mi sono tolto la soddisfazione di essere il numero uno per due anni consecutivi”. Lo spagnolo sa di non avere vita facile con avversari come Lorenzo e Pedrosa, non sottovaluta neppure Valentino Rossi: “I rivali sono sempre gli

di Marjlja Bisceglia

stessi, soprattutto Lorenzo e Pedrosa. Mi incuriosisce Valentino Rossi, chissà se correrò anche nel 2015”. Fa bene Marquez a guardarsi le spalle, un ‘vecchio’ leone

Bianca Elton Ara come il Dottore può ruggire anche nel prossimo mondiale.

il piccolo Marc Marquez con il suo idolo Valentino Rossi


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L’EA7 CONTRO IL SUO PASSATO basket

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Beppe Vigani

opo il match contro l’Olympiacos, l’EA7 si scopre principessa in Eurolega, diventando di diritto quasi “illegale” in campionato. Dopo la vittoria di ben 30 punti (81-51) contro

L’Olimpia incontra Scariolo nel prossimo match di Eurolega

al successo contro i greci, con il Laboral Kutxa Vitoria guidata da Sergio Scariolo, la passata stagione sulla panchina proprio di Milano. Un destino beffardo quello dell’Eurolega, che ha voluto infierire sul coach bresciano che sotto la Modonnina ha trascorso due stagioni fallimentari. Passando al prossimo incontro di

rossi griffati Armani hanno dato ai greci, ora qualsiasi traguardo appare a portata di mano. L’EA7 è impegnata in quattro match casalinghi consecutivi, due dei quali sono stati archiviati e il primo è stato probabilmente il piede di porco che è servito a dare la consapevolezza che è indispensabile per vincere qualco-

Febbre di Sei Nazioni Il 1° febbraio l’Italia debutta con il Galles a Cardiff

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di Toni Morandi

’ iniziato il conto alla rovescia per l’inizio del Torneo delle Sei Nazioni. L’Italia, dopo il miglior Sei Nazioni di sempre e il quarto posto dello scorso anno, ambisce a nuovi exploit, anche se i risultati recenti non sono stati altrettanto positivi. Il ct Jacques Brunel questa settimana ha annunciato i convocati per le prime due partite, che rappresentano subito un Everest

ai quarti e serve dare credibilità alla squadra. Coppa del Mondo a parte, il nostro Paese sarà il teatro di due grandi eventi del 2015: l’Heineken Cup che giocherà la sua finale allo Stadio Meazza, e la Coppa del Mondo Under 20, ancora da assegnare, ma che potrebbe avere come teatro proprio la Lombardia e Milano. Inoltre, c’è una novità che potrebbe accelerare la crescita: dopo quattro anni, il torneo torna tutto

per la crescita del movimento ovale. Sul piano della squadra, Brunel ha richiamato Mirco Bergamasco, che ha finalmente recuperato appieno, dall’infortunio al ginocchio. Una buona notizia e un premio per il più giovane dei Bergamasco, a oltre un anno dall’infortunio subito contro l’Australia nel 2012, che per inseguire la maglia azzurra aveva scelto una piazza storica, ma in Eccellenza, come Rovigo:

Il ct Jacques Brunel mentre conduce un allenamento con l’Italia rugbystico per gli azzurri: s’inizia fuori casa, contro i campioni in carica del Galles e contro la Francia, che non può permettersi un’altra sconfitta, dopo la sorprendente caduta all’olimpico di Roma di dodici mesi fa. Un torneo convincente è necessario per l’intero movimento, perché il 2015 sarà un anno speciale per il rugby italiano. C’è la Coppa del Mondo da affrontare con l’obiettivo della qualificazione

i campioni d’Europa allenati da Georgios Bartzokas. Gli uomini di Luca Banchi, dopo il match di Sassari di ieri, venerdì prossimo sono chiamati a replicare

Eurolega, l’Olimpia ha la grande possibilità di proseguire il cammino verso il superamento delle Top 16, che saprebbe di impresa. Dopo la spazzolata che i bianco-

sa. Contro la squadra basca del Leboral, prudenza sì, ma con la determinazione usata contro i greci. Il Laboral non èl’Olympiacos, ma non bisogna commettere l’errore di non utilizzare la stessa intensità di una settimana fa: sarebbe imperdonabile. Il Vitoria annovera come playmaker Peppe Poeta, fino a qualche giorno fa a Bologna. Come guardia tiratrice, Fernando San Emeterio è un elemento interessante: viaggia con 7.8 punti a partita col 48% da due e 44% da tre al tiro. Walter Hodge è un altro uomo di Scariolo con una buona mano: 57% da tre, che in Europa non è proprio da buttare. Andres Nocioni è un giocatore argentino e passaporto italiano: ala che è gravitata anche in Nba e che ha esperienza da vendere. Lamont Hamilton è il centro del Laboral, che viaggia con una media di 12 punti e quasi 5 rimbalzi catturati e tira con un interessante 45% da tre. Tibor Pleiss è l’altro centro che segna 9.8 punti di media cattura 5 rimbalzi a partita.

in diretta in chiaro, grazie ad un canale come DMAX, che ha macinato successi in termini di auditel e ha scelto proprio il rugby per l’esordio nel mondo dello sport. DMAX, che fa parte del gruppo Discovery, promette di far le cose in grande, offrendo un modo nuovo di raccontare lo sport e il rugby in particolare. Il ritorno in chiaro, se accompagnato da risultati positivi, potrebbe dare una spinta decisiva

“Avevo detto chiaramente a Mirco - ha sottolineato il ct Jacques Brunel - che se si fosse espresso a un livello superiore alla media nell’Eccellenza italiana non avrei avuto difficoltà a convocarlo in Nazionale: è costantemente tra i migliori in campo con Rovigo, ha una media realizzativa interessante come piazzatore e senza dubbio è il più esperto dei tre quarti in attività a livello internazionale”.


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musica Riccardo Sada

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LE SORPRESE ERANO NELLA CALZA

Il 2014 sarà accompagnato da novità. Entra in rotazione radiofonica un nuovo astro della musica: Dente. La Befana ha portato molti regali

LA VERA MUSICA LEGGERA E’ DI DENTE

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isponibile su iTunes dallo scorso primo gennaio il singolo di Dente, “Invece Tu”, che anticipa l’uscita del nuovo album “Almanacco del Giorno Prima”, prevista per il 28 di questo mese su RCA/Sony Music. Immersa nell’estetica della musica leggera italiana degli anni ‘60, “Invece Tu” è una canzone scritta, arrangiata e registrata... come

una volta. Si tratta sì di pop contemporaneo, dal suono attuale, ma con una melodia davvero irresistibile e senza tempo. A tre anni dall’ultimo album, “Io tra di noi”, e dopo aver portato la sua musica live in Italia e all’estero, il cantautore torna in gran stile nella scena musicale indipendente. Info su www.amodente.com

Into The Blue Laura Pausini da primato Il nuovo singolo di Kylie Minogue L

a prima donna in Italia a raggiungere il milione di follower su Twitter? Laura Pausini. Che ha festeggiato il traguardo postando un messaggio di ringraziamento in 6 lingue sul suo profilo. Oltre ad aver celebrato l’epifania con l’immagine di una calza accompagnata dalla scrit-

K

ylie Minogue ha annunciato il titolo del primo singolo estratto dal suo nuovo e dodicesimo album: si tratta di “Into The Blue”. È interessante avere una conferma dallo stesso staff della cantante australiana secondo cui oltre all’intervento di produttori come Fernando Garibay, Pharrell Williams, Darkchild, Jay-Z e Sia, ci sarà ancora una volta il nome delle Nervo. Le due dj in

ta “Happy Fania”, la Pausini si è congratulata con il nuovo commissario tecnico della Nazionale di ciclismo Davide Cassani che è di Solarolo, il paesino emiliano in cui è cresciuta. Cassani ha risposto ai complimenti con un messaggio personale all’artista emiliana.

passato hanno collaborato con Kylie in veste di autrici e compositrici ma secondo i ben informati per “Into The Blue” ci sarà anche un intervento come produttrici. “Into The Blue” potrebbe anche essere il titolo dell’album, che sarà distribuito via Warner (dopo il passaggio di Parlophone dalla EMI). Info su www.kylie.com

JOVANOTTI SBANCA: SUO L’ALBUM PIU VENDUTO JUSTIN BIEBER ECCO IL FILM EVENTO BELIEVE “BackUp 1987-2012” di Jovanotti è in Italia l’album più acquistato dell’anno lasciato da poco alle spalle. In attesa dei dati ufficiali, la top ten tricolore relativa alle vendite e anticipata dalla rivista Musica e Dischi (che prende ovviamente in considerazione anche gli artisti stranieri) vede

al vertice per la prima volta una raccolta. Jovanotti così si conferma stella nazionale dell’anno e questo grazie anche alle mille iniziative (tra cui il tour “Lorenzo negli Stadi” e l’inerente show su Rai Uno, “In Questa Notte Fantastica”). Alle sue spalle nella graduatoria i Modà (con “Gio-

ia”), Emma (“Schiena”), Fedez (“Signor Brainwash, l’arte dell’accontentare”), Marco Mengoni (“Pronto a Correre”), Negramaro (“Una Storia Semplice”), Moreno (“Stecca”), Max Pezzali (“Max20”), Violetta (“Hoy Somos Mas”) e Gianna Nannini (“Inno”).

“Believe”, l’attesissimo film sul tour di Justin Bieber, arriverà nei cinema italiani il 4 e 5 febbraio. In America saranno più di 1500 gli schermi che lo proietteranno. Un numero eccezionale per un film evento che oltre oceano si avvicina ormai al sold out intasando i botteghini. Del resto già

due anni fa Justin Bieber sbancò i cinema americani con “Never Say Never”, il docu-concerto firmato da Jon Chu, che incassò nei soli cinema statunitensi oltre 73 milioni dollari. Un risultato da capogiro che l’ha trasformato in una vera star anche sul grande schermo. Ma la dimensione del

fenomeno Bieber (40 milioni di follower su Twitter, oltre 59 milioni di fan su Facebook) è tale che lo scorso anno la rivista Forbes l’ha nominato come la terza celebrità più potente del mondo, con i suoi 15 milioni di album venduti. Info su www.nexodigital.it


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arte

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pri bozzetti fotografici per documentare meglio i fatti storici che volevano rappresentare. In seguito anche il mezzo fotografico cambierà linguaggio in un alternanza di stili e sintassi che saranno quelli del fotogiornalismo e dell’impegno civile come

di Marby

a mostra alla galleria M&DArte, propone una ricca carrellata di fotografie, dalle performance di Vanessa Beecroft, considerata una delle giovani artiste più accreditate del panorama internazionale, a Tina Modotti nata nel secolo scorso, donna battagliera e in prima linea con lo sguardo da reporter, a Diane Arbus, pietra miliare della fotografia di impegno sociale e civile,con i suoi ritratti amari di chi è considerato “diverso”. E ancora le statunitensi Francesca Woodman e Margaret BourkeWhite, che documenta con le sue immagini i famosi grattacieli americani. Sono venticinque, le autrici presentate in un percor-

in modo più massificato. Dopo la grande popolarità del mezzo fotografico, usato in pubblicità e nella moda, negli anni sessanta, con grandi autori che ne hanno fatto la storia come R. Avedon, H. Newton e I. Penn, il mezzo fotografico subisce oggi un’altra

Dal 13 gennaio la galleria M&D Arte, presenta a Gorgonzola alcune icone della fotografia

maternità. Presente alla mostra anche il fotografo giapponese Yasumasa Morimura che ritrae se stesso nei panni di una donna. Del resto anche per quanto riguarda la tecnica fotografica, vero e proprio linguaggio co-

con numerose esperienze sulla sensibilità furono uomini, come Joseph Niépce che insieme a Daguerre misero appunto la tecnica del dagherrotipo, una prova unica su lastra di rame argentata sensibilizzata con vapori di

successivi la possibilità di riprodurre la realtà con mezzi sempre più sofisticati aiuterà anche i pittori dell’ottocento a rappresentare meglio le loro narrazioni storiche con le tecniche pittoriche. L’ingresso della fotografia nell’o-

Tina Modotti, nata nel 1896, autoritratto

foto di Diane Arbus iodio e sviluppata con vapori di mercurio. Ma già nella Historia Naturalis, Plinio il Vecchio collega l’origine della pittura e della scultura al desiderio di rendere permanente l’aspetto effimero del reale e poi ancora nei secoli

limpo delle belle arti si fa strada con Nadar, e l’impiego della fotografia è noto anche per molti pittori francesi come E.Delacroix, J. A. D. Ingres e italiani come F. Hayez, G. Induno, che fin dal 1850 si servivano di veri e profoto di Tina Mondotti

Diane Arbus nata nel 1926 so cronologico che ne celebra a seconda dei casi, la creatività, l’impegno civile, il coraggio e la classicità. Fra gli autori sono presenti anche i fotografi Andreas Serrano e Jan Saudek con due immagini che ritraggono la

quella di Robert Capa alla fotografia sperimentale di MoholyNagy e Man Ray fino a diventare negli anni trenta anche il punto di partenza per un dibattito sulla riproducibilità dell’opera d’arte attraverso l’immagine fotografica che darà il via con il cinema alla possibilità di comunicare

municativo, come in altre arti, le donne non erano purtroppo in prima linea nel secolo scorso tranne in alcuni rari casi. I più famosi innovatori che scoprirono la tecnica di riprodurre la realtà con il mezzo fotografico,

rivoluzione data dai mezzi tecnici e dai programmi informatici in uso che creano nuovi stili di rappresentazione. L’importante è considerare sempre anche il passato come storia, evoluzione, insegnamento e questa mostra attraverso l’opera delle autrici presenti ne mostra il segno.

Margaret Bourke White nata nel 1904

foto di Diane Arbus

INFO: M&D Arte, via Cazzaniga 43, Gorgonzola, Milano Dal 13 gennaio al 15 febbraio

foto di Margaret Bourke White

foto di VANESSA BEECROFT nata nel 1969 fotografa e performer


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spettacolo di Luca De Franco

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TORTI: “BOSKOV, CHE RICORDI!”

La presentatrice è appassionata di calcio e non dimentica il mitico tecnico blucerchiato guendo l’esempio di quelli inglesi e americani. E’ vero che ai tifosi italiani interessa solo guardare la partita e che la vivono con un’intensità di gran lunga superiore a quella degli americani (per cui lo sport è solo uno spettacolo al pari del cinema e del teatro) e forse anche degli inglesi, ma quando gli italiani vanno all’estero e visitano quegli stadi enormi con all’interno attività commerciali di ogni genere come ristoranti di qualità e negozi (non solo di gadget calcistici) non si annoiano. La scorsa estate sono andata in vacanza a Miami e c’era un concerto di Jay Z e Justin Timberlake in uno stadio a circa trenta minuti dalla città. Sono arrivata tre ore prima, ho girato per i negozi dello stadio e mi sono divertita. Quelle tre ore sono passate in un baleno”. Tra i calciatori che hai conosciuto, chi ti ha colpita? “Ricordo con piacere l’intervista a Fabio Quagliarella, quando gio-

F

ederica Torti è un volto noto agli appassionati di calcio: ha condotto programmi su reti televisive locali e nazionali e sulla web tv Alice, ha presentato gli “Oscar del calcio 2006” ed ha intervistato moltissimi calciatori e allenatori. E’ quindi la perso-

na giusta con cui discutere dello sport più amato dagli italiani. Vai spesso allo stadio? “Sì, soprattutto, al “Ferraris”. Vivo a Milano, ma vado spesso a Genova dove ho lavorato molto con le reti locali. Secondo me, gli stadi italiani andrebbero migliorati se-

*** Fabrizio Corona nel suo libro autobiografico scritto dal carcere di Opera con il fratello Federico ‘Mea Culpa –Voglio che mio figlio sia orgoglioso di me’ scrive delle lettere alla sua ex moglie Nina Moric e alla fidanzata storica Belen. Qui uno stralcio della lettera : Dopo che abbiamo iniziato a frequentarci la mia vita è completamente cambiata e più passava il tempo, più il diavolo si allontanava da me. La mia immagine non ti ha rovinato, anzi ha contribuito a creare un personaggio incredibile, unico, uno strano mix di

bellezza e trasgressione, fama e disobbedienza. Un’altra storia d’amore a metà tra un reality e vita vera, con improvvisi e continui colpi di scena, dove purtroppo, ancora una volta, ero io il regista. Ero all’apice della carriera. Non avevo imparato ancora la lezione, non mi era bastato il fallimento del mio matrimonio e così ho continuato a commettere gli stessi errori, che però hanno contribuito a farti diventare quello che sei oggi. In effetti la signora De Martino deve anche a Corona la sua notorietà. In bocca al lupo Fabrizio.

cava nella Sampdoria, dopo che aveva segnato un gol al Chievo tirando da trentotto metri. Era il campionato 2006-2007 e quella stagione Fabio segnò tredici gol. L’ho incontrato a Genova, in una location bellissima, e lui è stato molto bravo a rispondere a tutte le domande con naturalezza. E’ un uomo maturo e ben educato. Come pure l’ex portiere di Lazio, Siena, Cagliari, Milan e Genoa Mario Ielpo, che è laureato in giurisprudenza. Ho studiato giurisprudenza e mi sono divertita a

parlare con lui di questa materia. A me piace uscire dagli schemi quando faccio un’intervista. Non posso dimenticare Javier Zanetti, una colonna portante dell’Inter e di tutto il calcio, un grande professionista.” E fra gli allenatori? “Vujadin Boskov. Indimenticabili le sue battute. Come quella con cui zittiva i giornalisti e gli addetti ai lavori che volevano alimentare le polemiche relative all’arbitraggio: ‘E’ fallo solo quando arbitro fischia’. Poche parole, ma geniali.

*** Mauro Icardi e Wanda Nara

sono la ‘nuova’ coppia del gossip. La prosperosa modella ha una particolare predilezione per i calciatori, meglio se argentini, se non tirano calci ad un pallone, non riesce proprio ad amarli. La show girl ventisettenne ha lasciato il marito, l’attaccante argentino, oggi al Catania, Maxi Lopez e con il quale ha avuto tre figli, per il ventenne, amico dell’ex marito, Mauro Emanuel Icardi Rivero. Il

*** Maradona, da buon ar-

gentino, si sente chiamato in causa dalla storia d’amore, vissuta ormai alla luce del sole, tra Wanda Nara e Mauro Icardi. Non le manda certo a dire il Pibe de Oro: “Per me, Mauro è un traditore. Va a casa, gioca a fare l’amico e poi gli soffia la donna. Questo è un tradimento. Ai nostri tempi se qualcuno osava guardare la donna di un compagno, nello spogliatoio ci davamo il cambio per prenderlo a pugni”. Da che pulpito arriva la predica! A giudicare la nuova coppia dei giornali rosa è nientemeno l’uomo che ha fatto sì sognare Napoli e non solo, il calciatore più grande persino di Pelè, ma sicuramente un pessimo esempio fuori dal campo. L’uomo

Maradona, almeno dalle notizie riportate negli anni, si sarebbe dato alla bottiglia senza particolari limiti, alla droga senza nessun problema. L’uomo accusato di evasione fiscale in Italia e poi assolto giudica il concittadino di tradimento dimenticando, però, quante volte ha tradito la propria moglie con la donna di altri, anche non calciatori, ma pur sempre mogli di altri uomini. E peggio ancora ha dimenticato di appartenere a quella categoria di uomini che ha seminato figli in giro rifiutandosi persino di riconoscerli legalmente, lo ha fatto solo perché costretto da un giudice dopo anni di udienze in tribunale. Da quale pulpito arriva la predica! E comunque chi e senza peeccato....

calciatore nerazzurro è colpito continuamente da piccoli fastidi che gli impediscono di giocare, oggi ha problemi di pubalgia… e se la vera patologia dell’attaccante fosse Wanda? Delle tante foto postate sui social dai diretti protagonisti, ha attirato particolare attenzione una in cui l’attaccante dell’Inter bacia la pancia della sua bellissima compagna… piccolo Icardi in arrivo?


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