domenica 11 gennaio 2015
Anno 5 n째 2
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AAA... CERCASI
TRIDENTE INTER GENOA
COPIA OMAGGIO
domenica 11 gennaio 2015
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’Inter che non t’aspetti, il Milan che non t’aspetti. I nerazzurri non perdono allo Juventus Stadium, i rossoneri, invece, perdono eccome al Meazza con il Sassuolo. Roba d’altri tempi, quando battere una grande non destava così clamore. La Juventus era la padrona, mentre il Milan ha rialzato la testa solo alla fine degli anni Ottanta, l’Inter più a intermittenza. Era il calcio dei Bagnoli, Liedholm, Trapattoni, Sacchi, poi Capello e Lippi. I bianconeri facevano paura in Italia, in Europa un po’ meno. In Coppa Campioni legnate con Ajax, Amburgo, Borussia Dortmund, Real Madrid, senza dimenticare il Milan di Ancelotti. Ci piace parlare di quello che sarebbe stato se l’Inter avesse iniziato con Mancini. La squadra non ci fa andare in giro tronfi, ma ora sembra avere qualche nastrino luccicante in più. Contr Madama i nerazzurri hanno disputato un secondo tempo gagliardo, con voglia di piegare una squadra più forte. Ciò si chiama mentalità. La Premier League ha fatto bene al Mancio che,
come quando era giocatore, non è mai entrato in campo per perdere. Per il Milan il discorso non può essere paragonabile. Inzaghi è un carneade e, per il momento, non appare neanche un predestinato, come lo è il tecnico di Jesi. Piaceva di più la squadra allenata da Seedorf, mandato via con troppa fretta, ma il discorso è da trovare in altre stanze. Questo turno di campionato (matinée di domenica) vede l’Inter contro il Genoa dell’ex Gasperini. Una signora squadra che in questa stagione ha castigato Juventus e Milan e ha fatto sudare più del previsto la Roma, che ha vinto grazie a una perla di Nainggolan. Non sarà un compito facile per Icardi e compagni, che avranno anche la possibilità di far giocare Shaqiri al fianco di Podolski. Lo svizzero di origine kosovara è un’ala, che sa giocare anche da prima punta, quindi un attaccante che potrebbe fare molto comodo per il ritorno di campionato. Un successo per i vincitori di tutto nel 2010 li porterebbe in una zona di classifica più interessante, perché Roma-Lazio e Napoli-Juventus potrebbero regalare delle sorprese. E se iniziasse oggi il campionato?
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icuramente l’Inter che scende in campo oggi a San Siro contro il Genoa è una squadra più qualitativa rispetto alla precedente grazie all’innesto di Podolski e Shaqiri. Il tedesco è un campione del mondo
superava la metà campo. A proposito di derby d’Italia devo dire che Icardi
E’ TORNATA L’INTER DEI CAMPIONI Con Podolski e Shaqiri bel salto di qualità ed ha già dimostrato tutto il suo valore in nazionale e col Bayern Monaco ed Arsenal mentre lo svizzero-kosovaro l’ho seguito con molta attenzione nel campionato elvetico e in Champions. E’ un ragazzo di grandi capacità tecniche e realizzative, l’uomo giusto direi per questa Inter che fa parecchia fatica ad andare in gol. Avete visto tutti, in particolare modo, nella gara con la Juventus di inizio settimana quando nel primo tempo Buffon è rimasto disoccupato e pronto ad andare a bersi un caffè mentre l’Inter non
STADIO
impegnata al San Paolo col Napoli. Se la Roma scatterà al comando della classifica ci sarà un bel vedere, anche se sul piano tecnico e qualitativo la Juventus mi sembra superiore alla Roma, che tra l’altro in questo mese sarà costretta a rinunciare a Gervinho impegnato in coppa d’Africa.
l’ha fatta veramente grossa non passando la palla gol a Osvaldo. L’italo-argentino, per conto mio, è un elemento prezioso per l’Inter e la società commetterebbe un grosso errore cederlo. Oggi mi attendo una grande prestazione della mia Inter, al di là dell’innesto dei nuovi arrivati. Mi si stringe il cuore quando guardo la classifica vedendo che l’Inter è nella parte destra. E’ un campionato aperto alla sfida fra le due protagoniste Roma e Juventus. Sicuramente se la Roma batterà oggi la Lazio diventerà dura per la Juventus
MEAZZA
ORE 12.30
Gian Piero Gasperini
Roberto Mancini
INTER (4-2-3-1)
Arbitro: Mxx
Handanovic Campagnaro, Andreolli, Vidic, D’Ambrosio; Guarin, Medel; Shaqiri, Hernanes, Podolski; Icardi
Bexxi di Gxx
GENOA (3-5-2)
Perin Izzo, Burdisso, De Maio; Edenilson, Sturaro, Bertolacci, Rincon, Antonelli; Falque, Matri
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INTER A TRAZIONE ANTERIORE L
’Inter vuole fare sul serio e ce la sta mettendo tutta per impedire a Mancini di rifare le valige a giugno. Scatenatissima sul mercato di riparazione, e che riparazione! I primi segnali positivi sono arrivati dal derby d’Italia, l’Inter di Mazzarri allo Juventus Stadium avrebbe perso 5-0. Una chiara dimostrazione che i nerazzurri iniziano ad acquisire la mentalità vincente del mister che sin da calciatore scendeva in campo per vincere anche contro la prima della classe. I nuovi innesti possono solo
dare maggiore potenza ad una squadra arrivata fin qui persa e senza alcuna personalità, in balia della squadra fortunata del momento che poteva incamerare
accompagnato nei piani alti della classifica non certo per caso. Il Genoa chiuderà sicuramente i canali con una solida difesa a quattro e Mancini potrà contare su Palacio rientrato sereno nel gruppo e sul possibile impiego di Guarin a dare forza al reparto offensivo. Bella mossa di Mancini se schiera subito in campo Shaqiri e Podolski, da lui voluti per vincere, a foraggiare Icardi unica punta. Roberto Mancini questa partita la vuole vincere e quindi col muro Handanovic in campo oggi alle 12.30 ci manderà
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la partita
quasi tutta, bisogna soltanto fare attenzione che non bruci! Gasperini, li davanti va sul sicuro, Falque e Matri sono una garanzia. Fin qui contiamo 94 incontri di Serie A a San Siro e l’Inter è nettamente in vantaggio con 47 vittorie contro le 18 dei Grifoni. Di contro, però, i nerazzurri hanno vinto solo una gara delle ultime quattro disputate in campionato col Genoa (2 pareggi e 1 vittoria rossoblu). Il Genoa non vince al Meazza dal 1994 e Mancini vuole allungare la serie positiva.
Campagnaro, Andreolli, Vidic e D’Ambrosio a stoppare le incursioni dei rossoblu. Guarin e Medel a creare gioco e confondere gli avversari, nel reparto avanzato del campo ne vedremo delle belle: Shaqiri, Hernanes e Podolski dovrebbero dare del lungo agli uomini di Gasperini oltre a foraggiare la punta di riferimento Maurito Icardi. Ora la carne al fuoco è messa
senza particolare difficoltà i tre punti. Oggi sembra già diversa, più consapevole di essere l’Inter e non una squadra che può lottare per il posto che occupa in classifica. Dalla partita di oggi contro il Genoa la benamata può solo fare meglio pur consapevole di incontrare una squadra che Gian Piero Gasperini ha
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all’analisi dei potenziali bioritmi che riassumono la forza Fisica, il coordinamento motorio, la partecipazione Emotiva, la visione del gioco e la rapidità delle Intuizioni personali dei singoli atleti, si evince un maggior stato di benessere psicofisico del Genoa 6,22 contro un valore medio di 6,01 dell’Inter. L’interpretazione di questa lettura bioritmica avvan-
padroni di casa con 6,11. Dal punto di vista emotivo i liguri risultano fortemente stimolati agonisticamente con 6,42 contro 6,07 dei nerazzurri. Anche sul fronte delle energie intellettive ed intuitive il Genoa risulta più incisivo mentalmente e con maggiore fantasia ispiratrice 6,02 contro 5,84 dei nerazzurri. Singolarmente i giocatori che vanno per la maggiore sono quelli,
taggia la squadra dell’ottimo Gasperini che promette maggiori possibilità di vittoria rispetto alla compagine nerazzurra allenata da Roberto Mancini, salvo rivoluzioni di formazioni dei due trainer dell’ultima ora. Pertanto, nello specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli giocatori, i rossoblu risultano essere più tonici e resistenti alla fatica 6,20 rispetto ai
come detto, in maglia rossoblu. Specificatamente possiamo dire che i più in palla in casa Inter sono: Handanovic, Ranocchia, Guarin, Osvaldo, Icardi e Podolski mentre da parte del Genoa troviamo Perotti, Fetfatzidis, Iago, Tino Costa, Antonelli, Matri e il portiere Perin. Gasperini espugnerà San Siro, salvo clamorosi errori arbitrali.
Il Genoa espugnerà San Siro bioritmi Enzo Occhiuto
Samir Handanovič, il più in forma dei nerazzurri
Alessandro Matri, l’uomo vincente di rossoblu
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Dominare il Genoa riflessioni Marco Papetti
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el giro di 10 giorni l’Inter affronta entrambe le squadre di Genova partendo domenica con il Genoa e terminando il 21 gennaio con la Sampdoria per gli ottavi di Coppa Italia. La squadra di Mancini ha così la possibilità di testare, valutare, analizzare le due squadre rivelazione di questa stagione arrampicatesi fino ai vertici
della classifica e che non sembrano intenzionate a mollare il colpo. Ma d’altra parte l’Inter dopo l’ottima prestazione contro la Juventus ha la necessità di raggranellare punti e qualificazione per non gettare al vento una stagione che finalmente sembra sbocciare verso una serie di risultati positivi e continui. Podolski è un acquisto in grado di accontentare l’esigente pubblico di San Siro e portare l’entusiasmo dei tempi migliori: la rosa interista infatti è composta da ottimi giocatori che hanno bisogno di un scintilla per accendersi e bruciare via la negatività che li attanaglia. E’ un lavoro di testa che Mancini prima e poi i leader in campo devono compiere per conquistare punti e vittorie. Si pensava che Vidic potesse assumere questo ruolo in base alla sua esperienza e al curriculum ma per motivi misteriosi non si è mai inserito nell’ambiente. L’ultimo arrivato invece ha un carattere espansivo e il desiderio di dimostrare di non essere arrivato al capolinea di una carriera ricca di soddisfazioni personali e titoli.
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Mancini alla ricerca della prima vit oria casalinga in campionato
Grande attesa per Shaqiri B rava Inter, bravo Mancini. A Torino, i nerazzurri, contro l’eterna rivale Juventus, hanno sfiorato l’impresa. Il pareggio siglato da Icardi, dopo il vantaggio lampo di Tevez, ha spento i bollori di un match tiratissimo, avvincente come non mai soprattutto nel finale. L’Inter, contro la Vecchia Signora, dopo aver subito tanto nella prima parte della gara, ha rischiato addirittura di vincere anche in inferiorità numerica. Un segnale confortante che deve concretizzarsi, quest’oggi, nella gara un po’ scomoda contro il Genoa. Contro i grifoni, selvaggi battaglieri e forse vera rivelazione di questa prima parte del campionato, i nerazzurri devono sferrare l’assalto ad una squadra che nelle otto gare disputate finora in trasferta ha vinto per ben quattro volte (contro Parma, Chievo, Udinese e Cesena), tre i pareggi (Fiorentina, Verona e Cagliari). Unica sconfitta del grifone, lontano da casa, è invece recente ed è datata 21 dicembre: Torino–Genoa
2-1. L’impegno dei nerazzurri contro la squadra di “Gaspersini” non è agevole, anche perché i rossoblu non vincono da tre giornate in campionato. L’ultima vittoria genoana risale addirittura al 7 dicembre e, guarda caso, contro l’altra squadra di Milano, (1-0 ) davanti ai propri tifosi. Gli scongiuri per i tifosi interisti sono qui di rito. L’Inter dovrà fare molta attenzione soprattutto in difesa. Impressionante è infatti il numero di reti realizzate dal Genoa nelle gare finora disputate lon-
Luigi Rubino tano dalle mura amiche: ben 15. Circa la metà dei gol sono stati messi a segno da Matri (7 centri), attuale miglior cannoniere in trasferta. L’ultima vittoria genoana, in campionato e al Meazza contro i nerazzurri è datata 26 marzo 1994: 1-3. ( doppietta di Ruotolo e gol di Skuhravy per i rossoblu. Rete di Schillaci per i nerazzurri). Il pari conquistato a Torino e strappato con tanta grinta e coraggio contro la Juve capolista ha
comunque caricato tutto l’ambiente nerazzurro. Il pubblico della beneamata ora veramente ci crede; soprattutto dopo l’ingaggio di Luca Podolski, (determinante la sua forza prorompente, a fianco di Icardi) e dell’altro validissimo e giovane talento svizzero Shaqiri. Vincere contro il Genoa è fondamentale per la classifica, per smorzare polemiche, acquisire la giusta mentalità, quella vincente, mai riscontrata con Mazzarri alla guida. La gara di oggi sarà stimolante soprattutto per Mancini, ancora alla ricerca della prima vittoria casalinga sulla panchina nerazzurra in questo campionato, dopo sei gare. Umori diversi invece per Osvaldo che, dopo la reazione scomposta contro Icardi per un passaggio mancato, con rissa sfiorata in campo e il diverbio con Mancini, potrebbe essere giustamente punito, con un’ eventuale cessione, che potrebbe concretizzarsi subito, portando contante fresco nella casse della società utile ad un nuovo acquisto per potenziare l’organico… che colpo sarebbe l’arrivo dell’esterno Januzaj (n.d.r).
La Lanterna magica
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ospiti Giovanni Labanca
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rifone ad alta quota. Eccolo lì tra le migliori squadre del momento con i suoi 27 punti veleggiare tra le maggiori con un vento in poppa che fa onore alla più antica, alla prima squadra del campionato. Ha origine straniere dall’alba dei suoi giorni, tanto da chiamarsi anche Cricket e dal 1893 ad oggi ha ben figurato nei suoi numerosi passaggi in serie A, anche con il tricolore sulla maglia rossoblu. Oggi con Gasperini sulla tolda mostra il meglio della sua struttura societaria e di squadra velleitaria, che non concede tregua a nessuno. Basta vedere il pareggio di domenica per rendersi conto che ,in fatto di verve e gioco, ha da impartire lezioni a più di una rivale. Il “maghetto”, mancato mago nerazzurro per le vicende che sappiamo, ha trasmesso quello che non dimostra di avere, almeno in apparenza: coraggio e determinazione che ne fanno non più una cadetta destinata a salvarsi, ma una bella signora d’epoca che mena fendenti senza remore e irriverenza. Sembra voglia dire: qui ci sono anche io a fare la gran dama del campionato e non ho intenzioni di mollare. Sarà. Lo potrà dimostrare già a mezzodì di oggi alla Scala del Calcio, a San Siro, chiamato così per abitudine più che
per il valore espresso dalle milanesi di questi ultimi tempi. Sempre Scala rimane e, quindi, bisogna fare bella figura e stare attenti a non steccare. Il maestro lo sa e dalla sua bacchetta potrebbero anche scaturire delle note di movimento andante con moto, molto moto, per mettere in crisi il Biscione, appena rianimato dal pareggio con la Juve. Gasperini cova vendetta e non lo può nascondere e un bel successo lo consacrerebbe alla storia della città che potrebbe pensare anche ad un monumento in suo onore, a fianco a quello di Colombo. La storia viene scritta anche dai “piccoli” uomini che ,però, sono capaci anche di compiere grandi imprese. “Certo, non lo nascondo. Alcune cose non si possono
dimenticare ,come dolorose ferite incarnate. Rispetto l’Inter che mi avevo scelto, ma ora alleno il Genoa e per questa squadra lavoro per vincere. Ho gli uomini per farlo se prendono alla lettera le mie indicazioni e le trasformeranno in azioni di gioco. L’Inter si è trasformata con il nuovo arrivato e avrà tanta voglia di riscatto, che suonerebbe bene anche alle orecchie dell’amico Mancini. Vedrete una bella gara, anche per rispetto dei nostri tifosi che ci seguiranno numerosi”. Ipse dixit e c’è da giurare che i giocatori vogheranno con foga, con tanta foga, nel vedersi davanti nuovamente colori a strisce nerazzurre. San Siro ritroverà lo spettacolo, dunque e, se lo augurano i liguri, anche bellissimi …giochi Preziosi.
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Inter-Genoa, si balla per l’Europa nel segno dell’Over 2,5
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’Inter rinvigorita dal mercato di gennaio, con gli arrivi di Podolski e Shaqiri, torna a San Siro per affrontare il Genoa dell’ex Gasperini, nella pe-
dell’incontro di San Siro, le quote vanno in direzione di Icardi, che paga 4 volte la giocata, più staccati Podolski (5,50), Palacio (6,5) e Guarin (8,00), mentre tra i rossoblu i più gettonati risultano essere Matri (7,00) e Bertolacci (9,50). Attenzione alla quota di Yago
tenopei e la Juventus. Per Allegri l’occasioni di vendicare la sconfitta di Doha in Supercoppa ma anche di mantenere il vantaggio, o consolidarlo, nei confronti della Roma impegnata nel derby alle 15. Napoli che ha l’occasione di accorciare le distanze dai bianconeri e
Falque che viene posto in lavagna intorno a dieci volte la giocata. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permette-
riaprirsi un piccolo spiraglio tricolore. Gara equilibrata, come sempre tra le due compagini, che potrebbe riproporre il medesimo risultato del 22 dicembre al 90’: dunque l’opzione del pareggio, offerto a 3,35, è quella da preferire. Provia-
ranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine diamo un’occhiata al posticipo delle 20,45 quando al San Paolo di Napoli si accenderanno i rfilettori sulla gara più importante della giornata tra i par-
mo a sbilanciarci sul ‘Risultato esatto’ proponendovi l’1-1 offerto mediamente a 6,50. In bocca al lupo e alla prossima.
Grande attesa per i nuovi arrivati Podolski e Shaqiri, ma occhio al Grifone nultima gara del girone di andata. I nerazzurri hanno l’obbligo di vincere, dopo l’ottimo pareggio di Torino contro la Juventus, per provare a riavvicinare la zona Champions ora distante 8 punti. Mancini deve fare a meno degli squalificati Ranocchia, Jesus e Kovacic, oltre a Nagatomo impegnato in Coppa d’Asia, e dunque scelte obbligate in difesa con Vidic al fianco di Andreolli e Campagnaro confermato sull’out destro. Anche Gasperini deve fare i conti con assenze di rilievo: non saranno della gara per squalifica, infatti, Perotti e Roncaglia ma Grifone che si affiderà al sinistro del neo arrivato Tino Costa. Una gara che ci attendiamo equilibrata ma che, viste le tante assenze in difesa, dovrebbe vedere tanti palloni in rete: viriamo dunque con decisione verso l’Over 2,5 che i vari concessionari italiani offrono mediamente intorno all’1,85. Per quanto riguarda il ‘Primo Marcatore’
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Infermeria nerazzurra Marjlja Bisceglia
Continuano a cadere
dato, grazie alla doppia
tegole sull’Inter. Il giu-
ammonizione ha preso
dice sportivo ha dato
una giornata di squa-
quattro
di
lifica da sommare alle
squalifica a Juan Jesus
tre. Una giornata è stata
per la gomitata rifilata
rimediata anche da An-
al difensore bianconero
drea Ranocchia, già dif-
Giorgio Chiellini al 32’
fidato, e Mateo Kovacic
del primo tempo dell’ul-
espulso nella stessa par-
tima partita di campio-
tita contro la Juventus
nato disputata dai ne-
per un fallo grave di gio-
razzurri allo Juventus
co. Indisponibile ancora
Stadium. Il difensore
Nagatomo sempre im-
brasiliano era già diffi-
pegnato in Coppa d’Asia
giornate
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Inter Club Terranova di Pollino vita di club
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e notizie che non vorresti mai scrivere, purtroppo, non tardano ad arrivare. Il 6 gennaio scorso, ci ha lasciato Salvatore Caprara, Toro per tutti, segretario e grande sostenitore dell’Inter Club sin dalla fondazione avvenuta nel lontano 1972. Per amore della squadra nerazzurra aveva fatto del suo mitico Bar 007, in piazza Generale Virgallita, la sede ufficiale del sodalizio, il primo della Basilicata. Era, è, e lo sarà il ritrovo di ragazzi e seniores che, specialmente durante le partite della Beneamata, vi trascorrevamo momenti di tifo indimenticabili, nella buona e cattiva sorte, sempre animati dal grande calore umano che
Toro Caprara con la Coppa dei Campioni Toro sapeva infondere in ogni occasione. Una figura, quella di Salvatore, che non
potrà mai essere cancellata dalla memoria e dal cuore dei moltissimi che hanno
Inter Club Castellanza
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l 18 Dicembre scorso, dopo la Festa con Capitan Zanetti per la sua Fondazione PUPI, l’Inter Club Castellanza Ganassa raddoppia e organizza, presso il Caffè Club di Castellanza, un Xmas, per il tradizionale scambio di auguri e per l’immancabile e meritoria serata a favore del progetto “Agorà97” che fa capo ai G.S. Bindùn. L’intero ricavato della serata, totalmente offerta dal Club è stato, infatti, devoluto a favore di Casa di Gabri comunità socio-sanitaria, per bambini e neonati affetti da
avuto la fortuna ed il piacere di conoscerlo, anche per la sua attività di raffinato patologie ad alta complessità assistenziale e tecnologicamente dipendenti, Progetto di Agorà97 Onlus (G.S. Bindun). “E’ la fine di un anno che ha visto l’Inter Club Castellanza chiudere in bellezza dodici mesi pregni di attività sportive, volte, oltre alla disciplina dei ragazzi, alla solidarietà che fa parte del DNA dei nostri soci, ci dice il presidente Bettino Calcaterra. Presidente, quindi non è la solita festa di routine, organizzata tanto per rimpinguarsi di ottime mangiate? “Non direi. La dimostrazione che la nostra azione è decisamente mirata alla beneficenza per le ONLUS viene dalla par-
Prima e dopo la partita... Vino, birra e il gusto di un panino espresso
Toro Caprara al lavoro barista. Tutti i soci continueranno, in nome suo, a tenere alto il nome dell’In-
ter Club che coincide non a caso, con quello del Paese: Terranova di Pollino.
tecipazione accorata dei nostri numerosi soci che, oltre ovviamente al calcio e quindi al tifo, si occupano anche di seri e sentiti problemi sociali che non sono pochi nella nostra zona. Un vero Inter Club, oltre allo striscione allo stadio, deve ostentare con orgoglio la sua natura benevola ed affettiva, se vuole considerarsi maturo e vero sportivo. Noi, sin dalla fondazione, abbiamo posto come obiettivo fondamentale del nostro statuto quello della condivisione della speranza per una esistenza migliore per chi ha più bisogno di noi e lo stiamo perseguendo, anche se le difficoltà non sono poche. Di questo devo dare atto all’impegno del direttivo e dei soci tutti che coinvolgono pure le rispettive famiglie in questa grande e bella gara di vita. Io ne sono personalmente orgoglioso e gratificato anche dai numerosi riconoscimenti ufficiali che ci vengono dal Centro, dalla stessa Società e dalle istituzioni della nostra provincia”. Insomma, caro Presidente, vincete facile uno scudetto speciale ogni anno, proprio come vorreste fosse per l’Inter. A proposito, vi soddisfa la scelta di Mancini e la nuova gestione societaria?
“E’ proprio così: è come portarsi a casa una Coppa dei Campioni. Quanto alla nostra Beneamata, fatti salvi il rispetto e la riconoscenza per Mazzarri, abbiamo tanta fiducia in Mancini e nella nuova gestione, nella speranza di rivedere presto la luce, già come è successo contro la Juve. Vorremmo sempre una squadra così determinata, ma per tutta la partita”. Tantissimi gli ospiti della serata accorsi per sostenere la fondazione, a cominciare da Beppe Bergomi, Giuseppe Baresi, Evaristo Beccalossi, Nazzareno Canuti, Daniele Gilardoni (canoista, 11 volte campione del mondo) e Alessandro Scanziani. Insomma un parterre de roi, a testimonianza della altissima stima di cui gode il sodalizio in terra lombarda e non solo. Beppe Bergomi, a nome del Bindun, un gruppo sportivo formato da vecchi calciatori e atleti vari che giocano solo per beneficenza, ha avuto sincere parole di ringraziamento per l’accoglienza ricevuta, ben “condita” da un robusto assegno per la sua ONLUS. Presenti anche gli Inter Club di Busto Arsizio, il Capitano, le Monelle e quello di Cislago.
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Marjlja Bisceglia
sare la maglia del Grifone il 15 luglio 2009 per circa cinque milioni di euro. La prima rete nella città della lanterna arriva il 5 novembre successivo in una partita di Europa League contro i francesi del Lille, incontro vinto per 3-2. In dicembre arriva anche la prima rete in campionato contro il Parma (2-2) e la prima doppietta arriva sempre contro il Parma, in trasferta, 3-2
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odrigo Sebastián Palacio, attaccante argentino dell’Inter. El Trenza è figlio d’arte, suo padre, José Ramòn Palacio, è stato un giocatore dell’Olimpo de Bahìa Blanca degli anni 80. L’attaccante dal doppio passaporto, argentino e spagnolo, è dotato di intelligenza tattica e buone capacità tecniche, può ricoprire diversi ruoli del reparto avanzato: prima punta, seconda punta e ala. Dal Boca Juniors approda a Genova per indos-
il risultato finale. L’ultima partita in rossoblu porta la data del 6 maggio 2012 contro l’Udinese. Con i Grifoni, dal 2009 al 2012, totalizzerà 90 presenze mettendo a segno 35 reti. Il 7 giugno 2012 viene acquistato dall’Inter per 10,5 milioni di euro con un contratto triennale che scadrà il 30 giugno di quest’anno da 2,7 milioni l’anno. Anche in nerazzurri siglerà la prima rete in Europa Legue il 23 agosto contro il Vaslui. La prima rete in Serie A arriva nell’ottobre successivo contro il Catania e la prima doppietta, ancora in Europa League, contro il Partizan Belgrado. Palacio ha dignitosamente indossato anche i guantoni del portiere, in sostituzione di Luca Castellazzi, negli
ultimi 15 minuti di Inter-Verona, incontro di Coppa Italia, mantenendo inviolata la porta nerazzurra (2-0). In questa stagione è rimasto a digiuno di gol, dopo l’infortunio alla caviglia rimediato al mondiale, solo nell’ultima gara prima della sosta natalizia rompe il silenzio segnando la rete del 2-2 contro la Lazio a San Siro.
Lukas Podolski
domenica 11 gennaio 2015 o ala dalla spiccata potenza fisica. Un ottimo esterno destro dotato anche di gran velocità e dribbling, voluto anche dalla Juventus, ma il calciatore vedeva solo nerazzurro. L’Inter ha messo sul tavoloe un contratto di 4 anni a 2,5 milioni di ingaggio a stagione più i bonus legati agli obiettivi raggiunti dal Messi svizzero, al Bayern Monaco,
invece, prestito oneroso per 2 milioni con riscatto fissato a 13-15. Ottima manovra quella nerazzurra che con l’arrivo del 23enne svizzero ha dato potenza al reparto offensivo. Bel colpo per l’Inter della nuova era Thohir-Mancini.
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ukas Podolski, classe 1985, è arrivato in nerazzurro, primo acquisto del mercato invernale, tenendo fede rigorosamente alla formula del prestito seppur oneroso, grazie anche alla riduzione dell’ingaggio accettata dal calciatore tedesco. L’ex Arsenal, ormai ai margini del progetto, ha accettato di buon grado la nuova avventura agli ordini di Roberto Mancini che è stato subito accontentato, il primo esterno offensivo è ar-
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rivato. L’attaccante tedesco, dotato di fisicità e tecnica oltre ad un buon spirito di sacrificio per il bene della squadra, potrà finalmente soddisfare le idee di gioco del tecnico nerazzurro nei moduli a lui più cari. Schierabile sia nell’attuale 4-3-12 che nel più ambito 4-3-3, anche nel ruolo di seconda punta si trova bene, sulle fasce è capace di sfruttare rapidità e precisione del tiro. L’esperienza internazionale e nei club più titolati della Premier League e Bundesliga lo annoverano tra i calciatori più incisivi attualmente in circolazione e dalla mentalità vincente. Altro colpo secco l’arrivo di Xerdan Shaqiri, svizzero dalle origini Kosovarealbanesi, centrocampista
Xherdan Shaqiri
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o di Marjlja Bisceglia
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to tutti sul tempo, un lavoro lampo come quello di Podolski. Un buon investimento quello nerazzurro, Sušić arriverà a risolvere parzialmente i problemi a centrocampo con un contratto quadriennale a costo accessibilissimo per le casse lasciate vuote dal patron Thohir, cinque milioni di euro il costo del cartellino. Non finisce qui il mercato dell’Inter, il ds Piero Ausilio si da un gran da fare. Occhi puntati sempre su Ezequiel Iván Lavezzi, trattativa
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l mercato dell’Inter vorrebbe lasciare il segno, ma poco può in considerazione del fair play finanziario. Nonostante i limiti economici, l’Inter in questo mercato riparatore prova comunque a portare a San Siro calciatori di esperienza e ancora giovani che possano garantire l’attuazione del progetto esteso almeno ai prossimi tre anni oltre a soddisfare le esigenze di gioco di Roberto Mancini. Nel cassetto è ormai al sicuro il contratto di Lukas Podolski, arrivato in prestito oneroso fino a giugno con la clausola del riscatto, a fargli compagnia, e presto, arriva
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che si fa sempre più difficile. Intanto il progetto giovani procede come auspicato dal presidente Erick Thohir, i giovani prima di tutto e Boris Rapaic, come già sapete, è stato tesserato dall’Inter in prestito con diritto di riscatto fino a giugno, da luglio partirà il contratto triennale. L’attaccante croato si è ben inserito nella Primavera allenata da Vecchi e Mancini lo vede bene in prima squadra sia come prima che seconda punta. Avanti così.
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quello di Tino Sven Sušić, centrocampista dell’Hajduk Spalato. Il calciatore bosniaco, con il consenso di Mancini, resterà all’HS fino a fine campionato, a giugno si presenterà alla corte del tecnico jesino. L’Inter è riuscita a spiazzare il Siviglia che ha prontamente messo sul tavolo un offerta di circa 5 milioni di euro oltre al PSG e il Chelsea. Anche Wenger ha sperato di portare all’Arsenal il nazionale bosniaco. Ausilio ha battu-
amarcord domenica 11 gennaio 2015
Molti ricorderanno la mezzala Antonio Valentín Angelillo, italo-argentino cresciuto calcisticamente nell’Arsenal de Lavallol. Dall’Argentina va a giocare in Perù, dove si fa notare da molti club europei. L’Inter lo porta a Milano nell’estate del 1957, alla prima stagione in nerazzurro segna 16 gol, ma il capolavoro lo confeziona l’anno successivo con 33 reti (in due occasioni segna 5 gol) in 33 presenze, un record imbattuto nei tornei a 18 squadre. Nel 1961 passerà alla Roma, successivamente al Milan, piccola parentesi al Lecco, e nella stagione 68-69 giocherà con il Genoa segnando
fino al 1973. Con un contratto da settantamila lire al mese esordisce in maglia nerazzurra a 17 anni in Coppa Italia. Con l’Inter vincerà quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali, segnerà 75 gol in 413 presenze. Lascerà l’Inter a giugno del ’73 per giocare due stagioni nel Genoa, dove concluse la carriera,
segnando 3 reti in 23 presenze. Il centrocampista Camillo Achilli, detto Dino, è cresciuto nell’Inter e, dopo una stagione in prestito al Caproni Milano, fa il suo esordio nel campionato 1945-1946 segnando 11 gol, resta in nerazzurro fino al 1951 segnando 19 gol in 198 presenze, l’anno successivo passa al Genoa, dove segna un
successivo Roberto Mancini lo fa esordire in prima squadra all’ultima giornata di campionato in sostituzione di Solari al novantesimo minuto, sarà questa l’unica presenza in nerazzurro in Serie A. La stagione successiva vince il Campionato Primavera 2007. Dopo essere passato da Treviso e Pisa approda a Genova, che lo acquista a titolo definitivo nel 2009, ma con il Grifone non giocherà alcuna partita. Nel luglio 2012 viene deferito dalla Procura Federale della
vince anche il Torneo di Viareggio 2008 senza, però, mai esordire in prima squadra. Il 21 luglio 2010 viene ceduto al Genoa, attraverso la formula del prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino a favore della squadra ligure. Con il Genoa fa il suo debutto in Serie A, Genoa-Chievo, realizzando il suo primo gol dopo sei minuti. Chiudiamo la carrellata degli ex con “El Principe” l’argentino di origini italiane, Diego Alberto Milito. L’attuale attaccante dell’Inter non
Claudio Ambu
Antonio Valentín Angelillo
5 gol in 22 presenze. Un uomo simbolo della grande Inter è stato il centrocampista Mario Corso, scoperto dalla società nerazzurra agli inizi della sua carriera quando giocava nell’Audace San Michele. Soprannominato “Mariolino” o “il piede sinistro di Dio”. Si trasferisce a Milano nel 1957 e vi resta
un tumore al fegato nel 2001. La sua morte fu accostata all’inchiesta sull’uso di sostanze dopanti nel calcio, a seguito delle dichiarazioni rilasciate all’Espresso da Ferruccio Mazzola. Gli attuali ex di entrambe le squadre sono tanti, partiamo da Leonardo Bonucci, attuale difensore della Juventus e della nazionale italiana, che cresce nelle giovanili della Viterbese, viene ingaggiato dall’Inter l’11 luglio 2005 che lo inserisce nella propria squadra Primavera. L’anno
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solo gol in 25 presenze. L’attaccante Claudio Ambu, di origine sarda, debutta in maglia nerazzurra il 2 gennaio del 1977 contro la Roma, questa resterà l’unica presenza della stagione. Viene mandato a fare esperienza nell’Ascoli in Serie B. Torna all’Inter nella stagione 79-80 e vince lo scudetto, l’anno successivo viene ceduto e
Mauro Bicicli
Mario Corso
Camillo Achilli
Leonardo Bonucci
FIGC nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse, con l’accusa di illecito sportivo, ma sarà assolto in due gradi di giudizio. Il 30 novembre la procura di Cremona chiede una proroga di sei mesi per lui a altri 32 degli indagati per illecito sportivo. Il figlio d’arte Mattia Destro, attaccante della Roma e della nazionale italiana, inizia a tirare i primi calci nel settore giovanile dell’Ascoli, arriva all’Inter nel 2005 e vince due scudetti con i Giovanissimi e gli Allievi, diviene capocannoniere nella Primavera e
ha bisogno di grandi presentazioni, dal 2009 ha conquistato uno scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppe italiana, una UEFA Champions League e una Coppa del mondo per club FIFA. Nel 2010 viene premiato come UEFA Club Footballer of the Year. Ha vinto, inoltre, quattro edizioni dell’Oscar del calcio AIC, un Guerin d’oro e il Premio Olimpia nel 2012 come calciatore argentino dell’anno. Prima di approdare all’Inter, l’argentino ha giocato nel Genoa, due campionati in Serie B e uno in Serie A.
Roberto Bergamaschi
Mario Corso
arriva al Genoa nella stagione 86-87 dove segna sei gol in 38 presenze. Il centrocampista Roberto Bergamaschi, di proprietà dell’Inter dal 78 all’83, viene mandato a Pisa (Serie B) e Brescia per fare esperienza. Il primo anno in nerazzurro non gioca neppure una partita, vi farà ritorno a Milano nel campionato 8283 e scenderà in campo 25 volte segnando 2 reti. L’anno successivo viene ceduto al Genoa, dove segnerà ancora due reti ma in cinquanta presenze. Mauro Bicicli, di ruolo attaccante, fu soprannominato, per la sua rapidità, “bicicletta”. Il suo nome è legato a quello della ‘Grande Inter’, dove fa il suo esordio in Serie A il 17 aprile 1955, in Inter-Genoa. Giocherà in nerazzurro, ad intermittenza, per nove stagioni e con 27 gol all’attivo in 182 presenze. Successivamente gioca, per due stagioni, nel Genoa di Gigi Meroni. Con l’Inter vincerà solo uno scudetto. Mauro Bicicli scomparve per
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12 giù al nord
Fiore Marro
N
eanche il tempo di gioire per Doha, nemmeno un momento per salutare il 2015 sperando in un anno migliore e Napoli torna a piangere, piange la perdita di un suo figlio prediletto, “magico”, il “menestrello” con la chitarra. Da qualche giorno siamo lazzari meno felici. Ciao Pinuccio nostro, andrai a procurare giornate effervescenti e piene di ritmo&blues agli angeli lassù e non dimenticare di
sonora. Ma Pino Daniele in verità non morirà mai veramente, lui è come il Vesuvio, il nostro mare, il nostro sole, non è morto perché si muore quando il mondo si dimentica di te, e le sue canzoni, le sue parole non moriranno mai, perché non saranno mai dimenticate. Che la terra ti sia lieve. Certo scrivere di calcio con lo stato d’animo di questi giorni diventa davvero difficile, in ogni angolo di strada, per radio, sui network si “sente” l’odore dell’aria triste che solo la perdita di un amico, un fratello, un amore trasmette ma come amano dire gli
siamo a meno dieci punti dalla “Vecchia Signora”, dal risultato che scaturirà dal match in questione si deciderà il futuro della stagione partenopea che ha già prodotto senza dimenticarlo un titolo nazionale. La partita di Cesena ha dato le risposte che cercavamo, Callejon, Hamisik e Higuain stanno facendo la loro parte e il resto della banda ha capito che il momento è propizio come diceva uno famoso: Se non ora, quando? Partita perfetta in terra emiliana anche se non è certo la squadra di Mimmo Di Carlo il banco di prova assoluto. Nemmeno l’even-
Dove va la palla? Maradona e Dio lo sanno!
Vogliamo ricordarlo così
salutarci Massimino nostro, la nostra Terra avrà una Stella di meno, quella tua che ci ha accompagnato come fa una colonna
americani: The show must go on. La partita di domenica: Napoli-Juventus sarà un punto cruciale per il campionato del Napoli,
tuale vittoria sui piemontesi zebrati a mio sommesso avviso potrà essere considerata la svolta, la vittoria servirà solo per accorciare
ulteriormente le distanze, la partita che dirà se siamo tornati in piena lotta scudetto sarà lo scontro con la Lazio che a questo pun-
to merita di essere indicata come la vera rivelazione del campionato 2014-2015. Di partite indimenticabili in questi anni tra il Napoli e la Juve ce ne sarebbero a iosa da sottolineare, l’ultima quella del 22 dicembre scorso, ma pure una sfida europea che ci portò poi a vincere l’allora Coppa Uefa, dove ribaltammo con un 3 a 0 lo 0 a 2 dell’andata. Maradona, Carnevale e Renica all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare trascinarono gli azzurri verso la semifinale contro il Bayern di Monaco. Una rete in rovesciata nel 2006 di Paolo Cannavaro che consentì il passaggio del turno della Coppa Italia, riconsegnò al Napoli il colore del ritorno tra le big, i gol di Lavezzi e Cavani nell’era De. La. momenti di gioia infinita, ma ritengo assolutamente che l’esperienza più bella resta quella del campionato 8586. Al San Paolo arrivava la Juve di Trapattoni reduce da un filotto di 8 vittorie in 8 gare, ma l’imbattibilità
della Vecchia Signora venne infranta dal sinistro vellutato di Diego Armando Maradona. Dopo un primo tempo opaco, la gara si sbloccò al 27’ quando l’arbitro fischiò una punizione indiretta nell’area di rigore bianconera. Pecci toccò il pallone, l’argentino calciò inventando una traiettoria “assurda” contro ogni legge della fisica: la sfera salì e scese in un lasso di tempo brevissimo beffando un esterrefatto Tacconi. Una magia pazzesca divenuta storia. Giampaolo Ormezzano splendido giornalista sportivo, durante una trasmissione televisiva disse: “Dove va il pallone? Maradona e Dio lo sanno.” Napoli deve crederci, perché la Juve di adesso non è nemmeno la brutta copia della squadra dell’anno passato e la Roma vista a Udine è una squadra per nulla imbattibile, anzi. Peccato per i tanti punti persi per strada: Chievo, Udinese, Atalanta, Cagliari. Però non è certo più il caso di piangere sul latte versato.
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ULTIMA CHIAMATA PER IL NAPOLI CON LA JUVENTUS Oggi derbyssimo all’Olimpico tra Roma e Lazio
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l clou è quello del San Paolo fra il Napoli e la capolista Juventus che sente il fiato sul collo della Roma. Ma è il derbyssimo a tenere banco questo pomeriggio con i giallorossi decisi a prender il comando provvisorio del campionato in attesa del risultato della Vecchia Signora con l’undici di Benitez. La Lazio è caricata a dovere, sei giorni fa ha mandato al
tappeto la Sampdoria, una delle più belle sorprese del torneo, e vista la facilità con cui ha conquistato i tre punti con i blucerchiati sicuramente sarà un avversaria molto ostica per i giallorossi di Garcia che hanno sì accorciato ad un solo punto lo svantaggio con i bianconeri di Allegri, ma sono anche reduci dalla contestata vittoria di Udine per il gol fan-
tasma deciso dall’arbitro fra la contestazione generale dei tifosi friulani e di tutta la dirigenza dell’Udinese. Detto questo, se la Roma riuscirà ad avere la meglio nel derby senz’altro il vantaggio provvisorio sulla Vecchia Signora in campo al San Paolo in serata, probabilmente potrà servire da viatico per il prossimo turno che vedrà impegnata la Roma a Palermo con i rosanero di Iachini. Per la Juve l’attesa per l’assegnazione dello scudetto d’inverno, passerà attraverso la sfida di Torino con l’Hellas
Verona. Ma tutto potrebbe decidersi per il titolo invernale tutto questa sera se la Roma cederà le armi alla Lazio. Oggi a mezzogiorno con Podolski e Shaqiri vedremo il nuovo volto dell’Inter di Mancini a Sn Siro contro il Genoa che pur avendo rallentato il passo, resta sempre un cliente difficile per qualsiasi squadra. I rossoblu di Gasperini hanno pareggiato
con l’Atalanta e vorranno riprendersi con i nerazzurri quanto hanno perso in parte a Marassi. Da seguire con attenzione la sfida del Franchi tra Fiorentina e Palermo, con la Viola in flessione preoccupante non solo per la sconfitta di martedì al Tardini col Parma. I siciliani sono in forma smagliante, infatti, ne sa qualcosa Zola dopo aver incassato cinque pesanti ceffoni nel suo esordio sulla panchina del Cagliari, chiamato oggi allo scontro salvezza del Sant’Elia col Cesena, pure lui col dente
avvelenato per il poker incassato al Manuzzi per opera del Napoli. Atteso rilancio della Sampdoria fra le mura amiche con l’Empoli dopo la debacle dell’Olimpico con la Lazio. In programma una sfida salvezza anche a Bergamo fra Atalanta e Chievo, mentre il Parma sarà impegnato a Verona alla ricerca di Altri pungitopo il bel successo sulla Fiorentina.
BARCELLONA-ATLETICO MADRID, CI VEDIAMO ALLE 17.00
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n Liga dopo la caduta delle due big, Real Madrid e Barcellona, tornano i riflettori sui colchoneros di Simeone, pronti al sorpasso se riusciranno a far loro la sfida di oggi del Camp Nou con i blaugrana di Luis Enrique. Il Barcellona ha gettato al vento una buona occasione per mettere la freccia nei confronti della capolista Real Madrid finita a gambe all’aria nello scorso turno a Valencia. Il Barca, invece di approfittare del passo falso di Ronaldo e compagni ha perso clamorosamente a San Sebastian con la Real Sociedad, che sul suo campo ha dimostrato di essere veramente micidiale visto che aveva battuto sia il Real che l’Atletico Madrid. Nei bassifondi della classifica finisce intanto 0-0 l’anticipo fra il Levante e il Deportivo La Coruña, mentre questo pomeriggio è l’Almeria ad essere chiamata alla prova del fuoco col Siviglia quinta forza del campionato. un occhio anche al Cordoba,
impegnato domani a Madrid contro un Rayo Vallecano in gran spolvero per la serie positiva intrapresa prima di Natale. In Francia, dove si piange per quanto accaduto a Parigi, tutte le squadre osserveranno un minuto di silenzio in memoria delle vittime degli attentati portando anche una fascia nera in segno di lutto. Il Montpellier nell’anticipo di venerdì ha intanto mandato al tappeto la capolista Marsiglia, autrice di una sconcertante prestazione. L’OM è caduto sotto i colpi di Berlgaud e Lasne accorciando le distanze con Omrani. Glignac s’è “mangiato” sulla’1-0 un gol clamoroso sparando altissimo un facile tiro all’altezza del dischetto di rigore. Di conseguenza questo pomeriggio il Lione, secondo in classifica a due punti dai marsigliesi, battendo il Tolosa passerebbe al comando della classifica. Altra partita da seguire, quella di questa sera, fra il Monaco e il Bordeaux in program-
estero
ma nel Principato. In Inghilterra esaurito il turno di Fa Cup si riprende con la sfida ad alto livello tra il Manchester United nello col Southampton mentre la seconda gara odierna vedrà l’Arsenal impegnato davanti al pubblico amico contro lo Stoke City. In Bundesliga, intanto, è cominciato il conto alla rovescia per la ripresa delle ostilità. A fine mese il capolista Bayern Monaco è atteso nello scontro diretto con la seconda in classifica Wolfsburg. L’unica squadra che potrebbe intaccare, si fa per dire, il vantaggio dei bavaresi, dal momento che la terza forza del torneo il Bayer Leverkusen è staccato di sedici punti. Le “aspirine” ospiteranno il sempre più in crisi Borussia Dortmund, relegato in fondo alla classifica col modesto Friburgo.
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tutte e 3 le divise di gioco di ogni squadra che hanno, altra novità, una figurina dedicata stampata su “raso” per ricreare l’effetto del tessuto. Presenti inoltre i dati societari, i profili Facebook e Twitter, i risultati sportivi e le curiosità sulla storia del club. Nella sezione dedicata alla Serie B, sulla pagina di ogni squadra trovano spazio 18 calciatori, 3 per figurina, ognuno con una serie di dati anagrafici e sportivi. Presente anche la figurina dello scudetto, dell’allenatore e della squadra schierata. Non mancano le informazioni sulla società, i principali risultati e l’immagine di I e II divisa da gioco. Ai team di Lega Pro è dedicata la figurina di squadra schierata e scudetto, oltre a logo della Lega e pallone ufficiale; per i club di Primavera TIM la figurina della squadra schierata, oltre al loghi e trofei delle competizioni di categoria; per la Serie D lo scudetto di Lega e della competizione. Una pagina dell’album è dedicata anche ai club di Serie A Femminile, con la figurina del logo di Lega e del campionato, oltre all’immagine di tutte le squadre, stampata in formato figurina. La collezione “Calciatori 20142015” contiene diverse sezioni speciali. Innanzitutto, le pagine “L’Italia che verrà”, con le figurine di 12 giovani promesse che stanno calcando i campi della Serie A TIM e che, in futuro, potrebbero vestire la maglia della Nazionale maggiore. Un’altra se-
pa, radio e web. Saranno anche sviluppate tante attività multimediali, collegate dall’hashtag #celocelomanca: dal sito internet www.calciatoripanini.it alla pagina Facebook Calciatori Panini, dal canale YouTube e feed Twitter dedicati al profilo Instagram, la app “iCalciatori” e MyPanini per creare la propria figurina personalizzata. A febbraio partirà il “Panini Tour 2015 – Le Figuriniadi”, che proseguirà fino ad aprile: le strutture itineranti Panini raggiungeranno le principali piazze ed i grandi centri
trodotto tante novità sul prodotto, sia modificandone elementi tipici, come il meccanismo degli aggiornamenti a seguito del Calciomercato, che introducendo nuovi elementi, come ad esempio le figurine delle divise e i quiz del tifoso. Siamo fiduciosi che i collezionisti di tutte le età sapranno apprezzare queste innovazioni ad arricchimento del prodotto” La collezione “Calciatori 2014-2015” è in vendita in tutte le edicole. Una bustina contiene 6 figurine e costa 0,70 euro, come negli ultimi anni.
commerciali di tutta Italia (con un totale di oltre 120 giornate/ evento) per presentare al pubblico, attraverso attività e giochi a premio, le novità della collezione “Calciatori 2014-2015” e altri prodotti Panini. “La collezione Calciatori 2014-2015 rappresenta per noi un punto di svolta nella storia di questa raccolta”, ha dichiarato Antonio Allegra, direttore Mercato Italia della Panini. “Quest’anno abbiamo in-
In vendita, sono disponibili anche due speciali blister: il primo contiene l’album e 18 figurine al prezzo di 1,40 euro, mentre il secondo contiene 16 bustine (di cui 2 in omaggio) a 9,80 euro. Ogni scatola da 100 bustine, in vendita al prezzo di 70 euro, contiene una maxi-card da collezionare con una delle 20 squadre di Serie A TIM. Disponibile anche una scatola da 50 bustine (di cui 8 in omaggio) a 29,40 euro.
IN EDICOLA LA NUOVA COLLEZIONE “CALCIATORI 2014-2015” NOVITA’: LE FIGURINE DELLE MAGLIE, “CALCIOMERCATO” E “L’ITALIA CHE VERRA’” E CON IL RETRO DELLE FIGURINE SI GIOCA AL “QUIZ DEL TIFOSO”
E
’ appena uscita in edicola “Calciatori 2014-2015”, la 54esima edizione della collezione di figurine Panini dedicata ai protagonisti del campionato di calcio italiano. Questa nuova raccolta comprende 782 figurine (di cui 656 di carta e 126 in materiali o lavorazioni speciali) su giocatori e squadre di Serie A TIM, Serie B, Primavera TIM, Lega Pro, Serie D e Serie A Femminile. L’album di 128 pagine ha una copertina di grande impatto, stampata in rilievo con una verniciatura ed un trattamento particolari: quest’anno è dedicata a 20 giovani talentuosi giocatori della Serie A TIM, oltre all’immancabile immagine del “calciatore in rovesciata”. Tante sono le novità e le sezioni speciali della raccolta, tra cui “L’Italia che verrà” dedicata alle giovani promesse del calcio italiano e “Calciomercato” con le figurine sui colpi del mercato di gennaio. Un’altra novità riguarda proprio le figurine: sul retro hanno stampati centinaia di appassionanti quiz sulle squadre di Serie A. Per la prima volta poi, a tutte le maglie ufficiali di Serie A TIM è dedicata una figurina speciale. Anche quest’anno, la collezione è accompagnata da un grande concorso a premi, che consentirà alle scuole di ricevere in regalo attrezzature e materiali didattici o sportivi. L’album “Calciatori 2014-2015” si apre con la sezione dedicata ai “simboli” della Serie A TIM, con le figurine di loghi e trofei. Ogni club è rappresentato dalle figurine di 20 gio-
catori, che sono una vera “carta d’identità” sportiva dei singoli calciatori, con dati e informazioni anagrafiche, numero di maglia e trofei vinti in Italia, oltre all’indirizzo Twitter. Una grande novità riguarda i retro di queste figurine, che potranno essere utilizzati per un simpatico gioco tra appassionati di calcio: vi sono stampate, infatti, 400 domande del “Quiz del tifoso”, 20 per ogni squadra di Serie A TIM. Anche sull’album sono stampate delle domande, la cui risposta è rap-
presentata da una figurina. Per ciascun club, sono previsti anche la figurina dell’allenatore e dello scudetto su materiale metallico, oltre a degli spazi prestampati per tutti gli altri giocatori della rosa, con foto e principali informazioni. Le 4 pagine dell’album dedicate a ogni squadra di Serie A TIM – i cui sfondi sono caratterizzati dalle immagini della rosa schierata e dell’esultanza di un calciatore dopo un gol – contengono anche altri elementi tra cui spiccano, per la prima volta,
zione speciale è “Calciomercato”, realizzata in collaborazione con Sky Sport HD, dove troveranno spazio le figurine di 44 calciatori protagonisti dei colpi di mercato. Confermata la sezione “Film del Campionato”: saranno realizzate ben 16 figurine extra sui leader del girone di andata e di ritorno dei campionati di Serie A TIM e di Serie B, che verranno distribuite gratuitamente in abbinamento con i quotidiani Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport il 2 febbraio e il 29 giugno 2015. A “Calciatori 2014-2015” sono anche legate due grandi operazioni. La prima è denominata “Panini per la Scuola e lo Sport”: le scuole elementari e medie inferiori come anche le società sportive dilettantistiche che, grazie all’aiuto dei propri studenti e iscritti, raccoglieranno le bustine vuote “Calciatori” e le spediranno a Panini, potranno ricevere gratuitamente buoni spesa per attrezzature e materiali didattici e sportivi; e quest’anno anche le famiglie che supporteranno l’iniziativa potranno vincere: 10 vacanze per tutta la famiglia. La seconda operazione è invece “Crescendo si scambia”: le scuole primarie e d’infanzia potranno ricevere un kit didattico per impostare delle attività basate sulle figurine e la comunicazione e lo scambio tra le generazioni, coinvolgendo anche le famiglie; gli elaborati migliori saranno premiati con dei buoni-spesa a favore dell’Istituto. Il lancio della nuova collezione prevede una grande campagna di comunicazione su tutti i media: tv, stam-
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atletica Chiara Franzetti
S
i è tenuta lo scorso 8 gennaio presso il Palazzo della Regione la conferenza stampa di presentazione del Cross per Tutti -edizione 2015, il circuito lombardo di corsa campestre che apre i battenti oggi a Cesano Maderno. A fare gli onori di casa davanti a un discreto pubblico di giornalisti ed appassionati della disciplina, Antonio Rossi, Assessore allo Sport e alle Politiche per i Giovani, che ha subito evidenziato l’importanza e il ruolo della corsa campestre - domenica scorsa era infatti a San Giorgio su Legnano in occasione del Campaccio. “Il Cross è un mezzo per far capire ai giovani che fare fatica è bello e fa sentire bene quando si torna a casa. E l’atletica è capace di fare numeri eccezionali nella partecipazione, è uno
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CROSS PER TUTTI 2015: PRESENTAZIONE UFFICIALE sport che piace.” E il Cross per Tutti non fa che confermare le dichiarazioni dell’Assessore Rossi. Questi i numeri della manifestazione snocciolati dalla voce ufficiale del circuito, Gianni Mauri: - 7 prove per 2198 partecipanti unici alla prima edizione, quella del 2012; - stesso numero di gare, ma con 3309 partecipanti unici l’anno successivo; - e, la scorsa edizione, una tappa in meno rispetto alle due precedenti, ma 3343 partecipanti unici e 7742 presenze-gara per un totale di 292 società rappresentate. Assente giustificata Sabrina Fraccaroli, Presidente Fidal Milano che affianca le società sportive nell’organizzazione del circuito, la parola passa alla professoressa Grazia Maria Vanni, Presidente Fidal Lombar-
dia, che riconosce la valenza della manifestazione non solo per li atleti assoluti. “Il Cross per Tutti è una festa e uno spettacolo meraviglioso per le categorie promozionali. I miei complimenti agli organizzatori che interpretano al meglio il concetto di
corsa campestre.Il rammarico è non avere prove di carattere regionale nel circuito di quest’anno: mi auguro che l’anno prossimo si possa trovare un accordo, magari anche ‘sposando’ la Giornata regionale del Cross a una tappa del Cross per Tutti.” Risponde positivamente e con entusiasmo alla Presidente FIDAL Lombardia Felice Delaini, patron di EuroAtletica 2002 e da sempre portavoce delle società che animano il circuito. “Accolgo volentieri lo spunto di Grazia Vanni”, esordisce dal tavolo dei relatori, “per il 2016 avere una prova di respiro regionale é un nostro obiettivo. Consorziandoci, cerchiamo di creare un evento di spessore: il nostro motto è ‘l’unione fa la forza!” Anche quest’anno la conferenza stampa è stata imprezio-
sita da altri due addetti ai lavori: Giorgio Rondelli, allenatore che ha guidato al successo grandi campioni di ieri e di oggi - Alberto Cova, solo per ricordare un nome; e Omar Guerniche, atleta del CS San Rocchino che ha già vestito la maglia azzurra. “Perché amare il cross?”, esotdisce Rondelli, penna de La Gazzetta dello Sport. “Per più di un motivo: perché è la specialità promozionale per eccellenza; perché è un indicatore estremamente attendibile dei miglioramenti di un atleta dal punto di vista organico; perché nella corsa campestre si può apprezzare meglio di qualunque altro settore le qualità tecniche degli specialisti africani. Il Cross per Tutti deve arrivare a conquistare soprattutto i giovani e giovanissimi, e gli amatori e i Master: trovare
appeal nel settore Assoluto è difficile, e non è detto neppure che ne valga la pena.” Si è messo alla prova sul circuito anche l’azzurrino ai Mondiali Juniores 2014 sui 10.000 e nell’Incontro internazionale su strada di Udine: “Lo scorso anno corsi a Cesano Maderno”, ci ricorda Guerniche, “dove giunsi terzo: fu una campestre d’altri tempi con molto fango. Spero che quest’anno ci sia maggiore competizione a livello assoluto.” Ricordiamo le tappe del Cross per Tutti 2015: - 11.01.2015: Cesano Maderno - 25.01.2015: Seveso - 01.02.2015: Cinisello Balsamo - 08.02.2015: Paderno Dugnano - 22.02.2015: Lissone
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Carola Pisaturo regina dell’Amnesia Milano
musica Riccardo Sada
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arola Pisaturo si sta confermando sempre più una delle pochissime dj donne da esportazione, come certificano le sue performance alla Red Bull Music Academy e le sue performance al Momà di New York e al Sonar di Barcellona. A dicembre ha
suonato a San Francisco e a Capodanno – in Toscana – ha diviso la consolle con Sven Vath; nel frattempo la sua label Clacque Music sforna produzioni che suscitano sempre più attenzione da parte di tutti i dj. A Milano Carola Pisaturo è di casa, grazie alla sua residenza all’Amnesia, dove si è esibita in un par-
ty pre-natalizio che ha suscitato grandi entusiasmi. Quali sono stati i tuoi esordi artistici? “La passione per il djing è nata a Napoli, il colpo di fulmine l’ho avuto sentendo quello che allora era un nerd pelato, che faceva una musica molto diversa da quelli che avevo sentito fino ad allora, lui era Richie Hawtin. Ho iniziato per gioco e mi sono ritrovata quasi subito in consolle a fianco a dj come Sven Vath, Villalobos, lo stesso Richie. Da ognuno di loro ho cercato di rubare qualcosa e di farlo mio. Da lì è arrivata poi la voglia di lavorare in un negozio di dischi, di produrre, di studiare ingegneria del suono, di lavorare come fonico, di fondare una label”. Come nascono le tue produzioni discografiche? “A volte rimango stupita da come le cose ci influenzino, senza che ce ne rendiamo conto. Ad esempio ieri ero alle prese con una traccia,
stavo lavorando su un suono e decido che è il caso di fare una pausa e ascoltare altro. Inizio a sentire delle tracce di riferimento e trovo somiglianze, similitudini a cui non avevo fatto caso, così mi sono autoproclamata una copiona, ma insomma tutti assorbiamo quello che ci piace e inconsciamente tendiamo a riproporlo, più
o meno dignitosamente”. Ti ispiri a qualcuno in particolare? “A nessuno in particolare, a parte i miei nonni. Ammiro chi lavora con determi-
nazione senza farne un’ossessione, a chi conserva la curiosità anche dopo tanti anni di carriera, a chi sa essere leggero senza essere superficiale”.
Amana Melomè
Il nuovo album è “Look and Key” mo di Amana Melome’ che ci vuole accompagnare in un viaggio di alti e bassi e chiaroscuri dalla sua vita, cercando con la voce di essere elegante quanto sincera, “nu-soul meets nu-jazz vibes”. “Ognuno di noi può essere il peggior nemico di se stesso: lucchetto (lock) oppure, all’opposto, la chiave alla propria felicità (key), essendo comunque tutti en-
trambe le cose”, spiega l’artista. “One By Blood” è la canzone che racconta l’incontro, per la prima volta, di Amana con il suo vero padre che non vedeva dalla tenera età due anni. “If and When” narra di alti e bassi, “Save My Soul Yonight” è una canzone d’amore e “Icarus” è l’ascesa e poi la caduta dello stesso personaggio mitologico.
Just Fit Playlist su Spotify per bruciare le calorie
D “L
ock and Key” è il ritorno di Amana Melomè, un EP che vede nuove collaborazioni musicali ed un sound più contemporaneo che comunque sempre gravita nel mondo nu-soul e nu-jazz. Con questo progetto c’è la ricerca di un maggiore sviluppo del sound e della visione musicale di Ama-
na anche grazie all’avvio di nuove ed emozionanti collaborazioni: Itai Shapira (Rhye, The Decoders, Aloe Black, Kelis) e Adam Berg (produttore nominato per Grammy) risultando probabilmente uno dei suoi progetti più forti ed intimi. “Look and Key” è un e.p. di cinque tracce che disegnano i diversi stati d’ani-
urante le feste, tra Natale e la Befana, è molto difficile essere a posto col proprio corpo. Anche i più sportivi qualche caloria di troppo spesso la accumulano. Ma ecco la soluzione! Muovere il corpo e nutrire l’anima con la musica di Katerine, Nicky Romero, Mark Knight, Tocadisco, Calvin Harris, Miley Cyrus, Gareth Emery, Amtrack e decine di altri artisti. Muoviti a tempo della musica di Just Fit Playlist, su Spotify, la colonna sonora per il tuo mo-
vimento con stile selezionata da Just Entertainment. Su “https://play.spotify. com/user/just.entertainment” gratis un sacco di musica per il tuo piacere. Tra le recenti playlist create dalla label italiana: Just New, con le hit più recenti, Just the Best, Just Party e Just the Best Annual 2015 “https://play.spotify.com/ user/just.entertainment/pl aylist/1UZLDcRszSHR06a g2DYvK8”per chi vuol riascoltare e magari ballare il meglio della musica del 2014.
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arte Marby
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l GAMManzoni, centro studi per l’Arte moderna e Contemporanea, ospita una mostra dedicata a Giovanni Boldini. L’esposizione curata da Enzo Savoia e Francesco Luigi Maspes, ripercorre le tappe fondamentali del pittore ferra-
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Belle Epoque tricolore
Manet e nel 1870 volò a Londra per eseguire piccoli
colse l’essenza più vera. Anche se nella sua giovinezza aveva frequentato il Caffè Michelangelo e gli amici Macchiaioli come Fattori, Giovanni Boldini non si era soffermato all’ambiente italiano. Lui amava il bel mondo parigino e fu-
Le viole del pensiero 1910
rono gli stessi Macchiaioli a stimolarlo alla frequentazione dell’arte europea. Quando si recò per la prima volta a Parigi, egli potè conoscere l’opera di Gustave Courbet e Edouard
ritratti sotto l’influsso della ritrattistica inglese di fine Settecento. Ed è soprattutto nei ritratti femminili la sua vera forza creativa che lo fecero apprezzare da pittori come Edgar Degas e John
Mostra di Boldini ispirata ai miti francesi rese attraverso la selezione di quaranta opere, alcune delle quali mai esposte al pubblico, provenienti da prestigiose collezioni private italiane, privilegiando opere eseguite tra il 1871 e il 1920. L’esposizione, aperta al pubblico fino al 18 gennaio, ci narra attraverso le opere dell’artista uno dei periodi più fecondi della sua arte a Parigi dove il gusto della Belle Epoque spadroneggiava. E lui ne
Il cappellino nuovo (Lina Cavalieri) 1900
Sargent. Da non perdere a questo punto l’ispirazione dell’artista che rappresenta le donne dell’alta società in pose sensuali e di un erotismo venato di pizzi ma non di passione. Vanitose e belle nei loro vestiti quasi scintillanti, le mani come dice la mia amica, fatte di ali d’uccello vibranti e quasi inesistenti, ma vive e in movimento. E’ bello osservare queste donne che si guardano allo
Donna in casacca rossa 1878
specchio compiaciute della loro estrema femminilità tutta grazia e merletti con qualche furbizia maliziosa come nel quadro “Donna alla toilette”, lei nuda davanti allo specchio che guarda quasi sorpresa le sue bellissime gambe e anche il suo grazioso fondoschiena. Boldini è l’artista che con l’immediatezza
società meno riconosciuta ma pur sempre viva e scanzonata. Boldini sceglie invece le donne più borghesi con la loro fragilità nascosta e il loro erotismo meno eloquente. Eppure nei suoi quadri fatti di un meraviglioso virtuosismo tecnico l’occhio scivola felice e vibra di un po’ di lussuria. Le sue pennellate veloci e
Ritratto della contessa de Leusse nata Berthier 1890
della pennellata ci ricorda la tecnica degli impressionisti francesi e in alcuni quadri quella del maestro Toulouse Lautrec che a differenza di lui si spingeva oltre le case degli aristocratici francesi dell’epoca. Lui andava nei Salon parigini a ritrarre anche quel pezzo di
sicure si trasformano da macchie informi a gioiosi corpi vibranti che si stagliano in ambienti quasi inesistenti perché ciò che conta di più sono loro, le donne direi “boldiniane” perché solo lui ha saputo rappresentarle così bene nel suo inconfondibile stile.
Dal 24 Ottobre 2014 al 18 Gennaio 2015
GAMManzoni
Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea di Milano
La toeletta 1880
Al parco 1872
info +39 02 62695107 E-MAIL INFO: info@gammanzoni.com SITO UFFICIALE: http://www.gammanzoni.com
domenica 11 gennaio 2015
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L
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iocco azzurro per la ballerina Eleonora Abbagnato e il calciatore Federico Balzaretti, il 3 gennaio 2015 è infatti nato, al Policlinico Gemelli di Roma, Gabriel, secondo figlio per la coppia. Nel 2012 è nata la primogenita Julia, la quale avrebbe scelto il nome del fratellino. La ballerina dell’Operà di Parigi, con alle spalle una meravigliosa carriera, ha messo su famiglia con il calciatore. Federico Balzaretti, noto difensore della Roma è invece padre di altre due bambine, nate da una precedenze relazione, Lucrezia e Ginevra. Nonostante i due figli la Annegato non vuole appendere le scarpette al chiodo, le ultime indiscrezioni la vorrebbero giudice di Italia’s got talent 2015.
a lunghissima storia d’amore tra Francesco Totti e Ilari Blasi vede l’insorgere di parecchie tensioni. La coppia, che da sempre prende le distanze dalla vita mondana, sarebbe stata avvistata durante un furente diverbio in un noto ristorante di Roma. La causa del litigio tra il calciatore e la conduttrice sarebbe il desiderio di lui di avere un terzo figlio. La signora Tot-
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ti, da anni impegnata nella conduzione del programma televisivo “Le Iene”, sarebbe candidata anche alla conduzione de “Il Grande Fratello”, vorrebbe quindi concentrarsi sulla sua carriera, mentre il capitano della Roma desidererebbe allargare la famiglia.
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aká e Caroline Celico sono tornati insieme dopo la separazione avvenuta a novembre, la riconciliazione è stata resa nota dallo stesso ex calciatore del Milan con uno scatto romantico pubblicato su Instagram accompagnato dalla didascalia “per sempre felici e contenti”. La coppia storica, sposata nel 2005, dopo 3 anni pa-
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rturo Vidal si è sposato con Maria Teresa Matus, nella chiesa di San Ignacio de Loyola, a Santiago in Cile, approfittando della sosta natalizia della serie A. La coppia era già unita in matrimonio con rito civile avvenuto nel 2009. Alla cerimonia il calciatore della Juventus ha indossato un vestito poco sobrio, dal colore blu elettrico. Al matrimonio han-
no partecipato numerose personalità cilene, come la presidentessa Michelle Bachelet e il ministro dell’interno Rodrigo Peñailillo. Hanno partecipato alle nozze anche alcuni colleghi del calciatore, come Martin Carcere, difensore della Juve e Gary Medea, centrocampista dell’inter. Per la meravigliosa festa, conclusasi all’alba, Vidal avrebbe speso 800000 mila dollari.
reva giunta ad una fine, lo scorso novembre. La causa sembrava essere dovuta alla presenza di Jakelyne Oliveira, Miss Brasile 2013, con la quale Kakà avrebbe tradito la compagnia. Dopo natale alcune foto postate dal calciatore lasciavano intendere un riavvicinamento reso noto infine dalla foto in questione.
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