N 30 2015 inter milanweb

Page 1

Sport & Spettacolo

Il derby della svolta domenica 13 settembre 2015 anno 5 numero 30

Inter

www.stadio5.it

info@stadio5.it COPIAOMAGGIO

Milan


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

2

Sandro Mazzola

STRACITTADINA DI LUSSO

S

i apre o si chiude. Il derby della Madonnina partorirà le prime sentenze. Il risultato farà da capolinea al primo step delle due squadre, che hanno iniziato in modo diverso il campionato. L’Inter bene, se non altro per le due vittorie, il Milan viaggia in chiaroscuro, ma è reduce dal 2-1 con l’Empoli. I nerazzurri hanno conseguito due successi, ma non hanno convinto nel gioco, anche per la rivoluzione copernicana voluta da Mancini, mentre i rossoneri hanno provato fino alla fine a prendere Witsel; è inutile dire che Galliani ha dovuto alzare bandiera bianca. Questo derby sarà più importante per chi lo perderà; alla terza giornata non stupiamoci, se già ci saranno processi a chi uscirà con la testa rotta. Chi rischia di più è Mihajlovic, se non altro per i continui mal di pancia dell’ambiente, che non ha digerito né la sconfitta contro la Fiorentina, né il gioco poco spumeggiante fatto vedere si qui. Se il club nerazzurro ha già dimostrato piena fiducia a Mancini (le sue richieste sono state tutte soddisfatte, non negli uomini ma nei ruoli), dall’altra Mihajlovic non sembra molto stabile. Sensazioni. Un’altra considerazione da poter snocciolare è che, a distanza di almeno tre anni, questo derby vale veramente tanto. Non solo per quello che abbiamo detto, ma per la classifica. Poiché le grandi favorite sono dietro l’Inter e perché la Juventus è ancora a zero punti. Il Milan non è molto distante dalla Roma e anch’esso è davanti ai campioni d’Italia. In questa stracittadina la squadra di Mihajlovic è quella che ha più da perdere, anche dal punto di vista della classifica. Una sconfitta vorrebbe dire andare a -6 dai cugini ed essere raggiunti dalla Juventus che questa volta non si lascerà sorprendere tra le mura amiche. Se, invece, dovesse conquistare i tre punti, la pressione andrebbe tutta dall’altra parte. Atalanta e Carpi (vittorie arrivate nel recupero e all’ultimo minuto) non sono impegni probanti, quindi Mancini dovrà dimostrare che non sa vincere solo con le squadre che non hanno certo velleità di classifica. Comunque sia, si ‘annusa’ il tutto esaurito. L’incasso sarà sui 4 milioni. Basta questo dato per capire che questo è un derby ‘d’altri tempi’.

Noi interisti con qualche chance in più ticare parecchio. Altra vip, cioè il Sassuolo, dovrà vedersela con l’Atalanta e penso che questa sera prima del derby possa vedere già Palermo e Sassuolo a punteggio pieno in cima alla classifica. Bella e interessante partita quella di mezzogiorno del Bentegodi tra il Verona e il Torino. Sono contento per il primo posto dei granata, che lo sapete tutti ho nel cuore ricordando mio papà Valentino. Per quanto riguarda la Lazio, in crisi profonda, non sarà facile con l’Udinese anche se tutto l’Olimpico tiferà per i biancocelesti.

S

iamo solo alla terza giornata ed è già tempo di derby. Correndo in dietro negli anni non mi ricordo una sfida stracittadina nelle prime giornate di campionato. Comunque sia, prima o poi questa partita ce la dobbiamo giocare. Personalmente, non perché tifi contro i cugini, penso che l’Inter abbia molte possibilità di far suoi i tre punti. Il Milan mi sembra un po’ un cantiere. Mihajlovic ha degli ottimi giocatori, però devono ancora amalgamarsi per trovare il passo giusto. E’ chiaro che dovremo avere un occhio di riguardo per Bacca, uno dei giocatori più talentuosi in Europa. Per quanto concerne Adriano credo che Melo e compagni possano a turno tenerlo a bada. Noi partiamo con i favori del pronostico, non tanto perché siamo primi in classifica ma per il fatto che il presidente Thohir quest’anno ha veramente rinforzato la squadra. La nostra punta di diamante è si-

curamente Jovetic e sono pronto a scommettere che il ragazzo un regalo ce lo farà. Sicuramente, se vinciamo col Milan, è un bel passo avanti, non dico per la fuga

che risulta prematura, ma per un allungo di una certa consistenza. Altra squadra che potrebbe fare compagnia all’Inter, sempre in caso di nostra vittoria, è il Pa-

Inter Allenatore

STADIO

Roberto Mancini

MEAZZA

Arbitro: Gianluca

INTER (4-3-3)

Handanovic; Santon, Juan Jesus, Melo, Ranocchia; Murillo, Guarin, Kondogbia; Icardi, Jovetic, Perisic

lermo che riceverà alla Favorita il Carpi. Sulla carta i rosanero partono favoriti, anche se noi per strappare i tre punti alla neopromossa abbiamo dovuto fa-

Milan ORE 20.45

Allenatore

Sinisa Mihajlovic

Rocchi di Firenze MILAN (4-3-1-2)

Lopez; RAbate, De Sciglio, De Jong, Zapata; Romagnoli, Montolivo, Bonaventura; Luiz Adriano; Bacca, Kucka


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

3

DERBY non solo per la gloria I

classifica marcatori

l calciomercato ha chiuso i battenti e Mancini avrà l’imbarazzo della scelta ma con molta attenzione al modulo che manderà in campo. I nuovi arrivati non avranno nelle gambe i novanta minuti e nella testa gli schemi di gioco teoricamente vincenti dettati dal tecnico. Il mister jesino potrà optare per un gioco a trazione anteriore con Kondogbia e Melo a macinare gioco con una buona tecnica e fisicità, Ljajic, Jovetic, Perisic e Icardi oltre ad una difesa considerata, almeno sulla carta, una vera e propria muraglia, con Santon, Miranda (grande assente in questo derby), Murillo e Telles. Sulla carta tutto è pronto ma in campo? I nerazzurri faticano a trovare il ritmo giusto e soprattutto devono provvedere il prima possibile a recuperare una difesa che continua ad essere un colabrodo, almeno negli incorri amichevoli. Dal test contro il Lecco, persa da Mancini per 1-2, si fa fatica a comprendere Martin Montoya che ha difatti il demerito delle due reti subite nel primo tempo aprendo delle vere autostrade in difesa. E’ presto per giudicare lo spagnolo che, almeno a Lecco, è apparso l’ombra di quel calciatore che ha vinto solo l’anno scorso il triplete col Barcellona. Palacio, esattamente come l’anno scorso, fa fatica a trovare la prima rete stagionale e spesso si mangia dei

dire, resta da capire quanto sia migliorato il carattere e la capacità di convivere con i compagni prima ancora che con gli avversari. Siniša Mihajlović dovrà fare i conti anche con il recupero di Andrea Bertolacci che ha accusato problemi muscolari durante la gara con la Nazionale contro il Malta. Il centrocampista ex Genoa ha riscontrato un fastidio all’adduttore destro che lo ha co-

Zapata, Romagnoli, Montolivo a guidare la regia e nel reparto avanzato ci butterà Bonaventura, Luiz Adriano, Bacca e Kucka. Chi la spunterà, Jovetic il trascinatore che con i suoi tocchi porta la squadra al successo e che non sbaglia un colpo segnando

gol già fatti. Buone prestazioni da parte degli ultimi arrivati Alex Telles e Felipe Melo. Il Milan, ancora in pieno rodaggio, non è messo meglio dei cugini. Buona la gara di Mario Balotelli autore di un gol e di un assist. Sulle qualità tecniche e fisiche dell’attaccante bresciano rimane poco da stretto a lasciare il campo. L’ambizione del tecnico croato, in parte già sui carboni ardenti, è di averlo in campo in questo derby che risulta già significativo più in termini di fiducia che di classifica. Il tecnico rossonero è quello che ha più da perdere in questa sfida, brucia ancora la sfida contro la Fiorentina nonostante la vittoria ai danni dell’Empoli. Il tecnico croato deve convincere più del collega jesino e prove-

Éder Citadin Martins

Alberto Paloschi

4

Stevan Jovetic

3

Partita

rà a rispondere con Lopez tra i pali, Abate, De Sciglio, De Jong,

pina e freddezza come visto contro il Carpi o Bacca che sull’altra sponda nel Naviglio deve confermare il suo ruolo di attaccante decisivo come quello visto in Europa League con il Siviglia e che potrebbe presentare le sue doti proprio a San Siro questa sera? Attendiamo l’apertura e la chiusura dei giochi… In bocca al lupo e che vinca la squadra migliore assistita da un pizzico di fortuna che in queste occasioni non guasta mai.

gol di classe come quello realizzato contro l’Atalanta e gol di ra-

Nelle ultime cinque sfide tra Inter e Milan in Serie A il bilancio si chiude in pareggio: tre pareggi e una vittoria per entrambe le formazioni. Negli ultimi sei derby di campionato nessuna delle due squadre ha mai segnato più di un gol. L’Inter ha perso solo uno degli ultimi 10 derby di campionato giocati come squadra ospitante (7V, 2N) – 0-1 nel novembre 2010. L’Inter è partita con due successi in campionato: nelle precedenti 11 stagioni era successo una sola volta, nel 2013/14, quando chiuse al quinto posto. Considerando l’ultima gara dello scorso campionato, i nerazzurri hanno ottenuto tre vittorie consecutive: non ne raccolgono quattro di fila in Serie A da novembre 2012. Il Milan ha tenuto la porta inviolata una sola volta nelle ultime nove partite giocate in Serie A (contro il Torino lo scorso maggio). Il Milan non pareggia in campionato da nove partite (4V, 5P) – l’ultimo pareggio è arrivato proprio nel derby contro l’Inter dello scorso 19 aprile (0-0). Il Milan è la squadra che ha fatto meno tiri nello specchio dopo le prime due giornate di questo campionato (solo quattro). L’Inter è la squadra che ha fatto più passaggi in quest’inizio di Serie A: 1220, ben 447 in più rispetto al Milan. Stevan Jovetic in gol in tutte le ultime tre presenze in Serie A, considerando anche l’ultima giocata con la Fiorentina. Durante la sua prima esperienza in Italia, Jo-Jo trovò una sola rete in sei presenze di campionato contro i rossoneri in maglia viola. Giacomo Bonaventura ha realizzato quattro gol nei sei precedenti personali contro l’Inter in Serie A: a nessun’altra squadra ha segnato così tanto nel massimo campionato italiano.

Marcos Alonso

Gonzalo Higuain

Fabio Quagliarella

2

2

2

3

LA CLASSIFICA

6

6

6

6

6

4

3

3

3

1

1

0

4

0

3

0

3

3

0

0


4

gli Ospiti

Giovanni Labanca

V

i siete mai domandati perché è soprannominato Diavolo? Ecco la curiosa storia, finora la più accreditata. Herbert Kipling era un giocatore della “Internazionale di Torino”, squadra che, il 16 aprile 1899 nella finale di calcio, venne sconfitta per 2 a 0 dal Genoa, che, così,

domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

Milan, Diavolo alla ricerca delle corna perdute vinse per la seconda volta il campionato. Il dopo partita, di solito, a quei tempi, si concretizzava in una suntuosa mangiata, e Kipin, in quell’occasione, era seduto vicino a Pasteur, capitano del Genoa. Kilpin, sapendo di trasferirsi a Milano per ragioni di lavoro, si rivolse a Pasteur, dicendogli: “Questa sarà l’ultima vittoria del Genoa, presto sarò a Milano e lì formerò una squadra di veri “DIAVOLI”, che ti darà filo da torcere!”. Promessa e minaccia mantenute , che segnarono, per sempre Il destino del Milan che, travestito da Diavolo, fece, in gran parte la storia del calcio italiano, fino a diventare la Società più titolata al mondo, come

recitava, fino a qualche tempo fa, un lungo striscione in via Turati. Cosa rimane, oggi di quella in-

vincibile armata, di quel Diavolo dalle narici infuocate? E’ finita, per lui, un’epoca esaltante, sen-

za che, però, ne sia cominciata un’altra, purtroppo per il popolo rossonero. Di nuovo ha solo la bella Casa in Bovisa, in una desolata piazza, che si ostinano a chiamare bella e moderna, sarà, ma a noi sembra essere proprio lo specchio stesso dell’AC Milan. Le hanno provate proprio tutte, in quella eccelsa dimora piena di trofei, a rifondare il vero Milan, senza cambiare quasi nulla, se non un paio di sprovveduti allenatori pescati a forza in un mare di mediocrità e l’inserimento di Barbara, altra bella figlia del cavaliere, che sembra aver creato più contrasti interni che un sereno clima collaborativo, che il buon vecchio Galliani deve sforzarsi ogni giorno di dimostrarne l’esistenza. E di esistenza si sta occupando in prima persona proprio Berlusconi che, a caccia, pure lui, di quattrini, ha trovato l’America, pardon, l’Asia a offrirgli contante denaro, come sangue rossonero per una salutare trasfusione, mentre per quanto riguarda la panchina troppo calda, vi hanno messo a sedere Sinisa Mihajlovic, credendo che lo stesso avrebbe, da subito, trasferito il medesimo spirito battagliero, che animava la vecchia Samp della Lanterna. Invece, niente o meglio, niente ancora, se si vocifera già di discrepanze interne, sanate dalla solita cena

ad Arcore. Per fortuna o sfortuna, fate come volete cari lettori, arriva il Derby, la partita che vale una stagione. “E’ per noi la prova del fuoco, quella che si addice ad un Diavolo, ci dichiara il nuovo mister, proprio l’occasione che ci voleva per dimostrare allo strapieno San Siro, che il campionato comincia adesso e vorremmo che fosse una bella vittoria a scacciare le dense nuvole che promettono pioggia. Abbiamo avuto delle difficoltà iniziali, ma tutto sommato, la fortuna ci è stata amica e non vorremmo, certo, buttarla via proprio adesso. Non è una mia scusante quella della forzata amalgama, ma succede sempre il primo anno, anche se sono conscio che i tifosi, dopo tante delusioni, non hanno più pazienza ad aspettare il bel gioco. Il mio impegno sarà totale, come lo sarà quello dei giovani che manderò in campo”. Galliani, capo e che capo, chiosa perentorio: “Il Milan tornerà ad essere il Diavolo che è nel cuore di tutti i rossoneri e, visto che anche la Juve arranca, non ci preoccupiamo più di tanto. Il sereno tornerà ed anche presto, magari già da stasera”. Vi bastano queste dichiarazioni cacciaviti milanisti? Vuoi vedere che, realmente, il Diavolo di Kipin ritroverà le sue corna proprio stasera sotto il cielo stellato di Milano?


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

Marjlja Bisceglia

l’Ospite

5

Carlos Arturo Bacca

Da controllore di autobus di linea a controllore dell’attacco rossonero

I

dica il titolo di capocannoniere con 15 gol, le numerose serie di gol anche l’anno successivo ha suscitato l’interesse di squadre come il Boca Juniors e il Racing Club. Nel 2012 viene acquistato dai belgi del Club Bruges per 1,5 milioni di euro, che con l’aiuto del giocatore consolida il secon-

do posto nel campionato, l’anno seguente Bacca verrà infatti nominato come miglior calciatore nel campionato belga. Nel 2013 viene ingaggiato dal Siviglia per 7 milioni di euro in cui giocherà delle favolose stagioni fino al 2015, quando la squadra annuncia l’acquisizione di Bacca dal

ar

ru

cc a

gaggiato per la prima volta dal Barranquilla, nel 2007, squadra di serie B, passando poi nella serie A colombiana già l’anno successivo, anno in cui si aggiu-

ro ss

on

er

o

El Peluca

Il p

l Derby della Madonnina, una delle partite più importanti e attese del campionato, è arrivato. Vincere non significa solo guadagnare i tre punti, ma affermarsi come squadra più forte di Milano, la partita vedrà come squadra che gioca in casa l’Inter, il Milan dovrà quindi mettercela tutta per conquistare la vittoria. Un attaccante nella rosa del Milan sicuramente da non sottovalutare è Carlos Arturo Bacca Ahumada, meglio conosciuto solo come Carlos Bacca, calciatore nato a Barranquilla nel 1986. Il giocatore colombiano è soprannominato El Peluca, “il parrucca”, ed ha una storia davvero singolare, Carlos infatti coltivava la sua grande passione per il pallone, allenandosi nel Junior de Barranquilla, solo nel poco tempo libero dal suo lavoro di controllore degli autobus nella sua città natale, ha lottato per diventare un calciatore professionista ma come afferma sempre “ne è valsa la pena”. Bacca ha un passato straordinario che lo ha avvicinato alla religione, ha avuto qualche incidente all’inizio della sua carriera che potevano costargli il futuro e per questo ogni volta che segna un gol infatti ringrazia il signore, che a suo parere “lo ha aiutato a riconoscere la retta via”. El Peluca è un temibile avversario, dotato di un’ottima tecnica, abile nel gioco aereo, sa anche difendere bene la palla, come se non bastasse ha un innato senso del gol, aggiungendo anche al suo stile una forte attenzione difensiva. La sua carriera inizia quando viene in-

Milan per 30 milioni di euro, che sceglie la maglia numero 70. Debutta con la squadra rossonera il 17 agosto nella partita di coppa Italia contro il Perugia, partita vinta 2-0 e contribuisce alla vittoria della seconda partita

di campionato segnando un gol contro l’Empoli. Carlos ha inoltre partecipato al Mondiale 2014 e alla Copa de Amèrica in Cile del 2015. All’Inter converrebbe non averlo nella squadra avversaria.


6

I

l centrocampista rossonero Andrea Poli parte dal Treviso e subìto dopo alla Sampdoria con cui giocherà le stagioni 2007-2008, 2009-2011 e 20122013 passando anche dal Sassuolo. Il 29 agosto 2011 si trasferisce all’Inter con la formula del prestito con diritto di riscatto. La prima gara disputata in nerazzurro è contro il Genoa, gara di campionato vinta dalla squadra milanese per 1-0. La prima rete arriva invece il 19 gennaio 2012 sempre contro il Genoa in occasione degli ottavi di finale di Coppa Italia vinta dall’Inter per 2-1. A fine stagione la società nerazzurra non eserciterà il diritto di riscatto rispedendolo alla Sampdoria. Dall’8 luglio 2013 è ufficialmente un calciatore del Milan con cui debutta nei playoff di Champions League pareggiata 1-1 contro il PSV Eindhoven. Quattro giorni dopo arriva il primo gol rossonero nella gara persa per 2-1 in casa dell’Hellas Verona. L’attaccante della Nazionale italiana e del Milan Mario Balotelli ne ha fatta di strada da quando, all’età di sette anni, correva dietro al pallone con l’U.S.O. San Bartolomeo che pensò bene di mandarlo, solo dopo tre mesi, all’U.S. Oratorio Mompiano. Dai primi calci mostrò subito le sue doti da futuro calciatore professionista ma nel contempo manifestava già l’incapacità di adatta-

domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

mento alla squadra. L’attaccante bresciano passò gli anni successivi da sorvegliato speciale ma solo il G.S. Pavoniana di Brescia volle rischiare ospitandolo dietro richiesta del Lumezzane che lo aveva acquistato per un milione di lire investito in attrezzatura e divise sportive. Con il Lumezzane, non ancora sedicenne e grazie a una derogoa speciale concessa dalla Lega, esordisce in prima squadra che militava in Serie C1. Nel 2006 sostiene un provino per il Barcellona che lo scarta per motivi economici. Nell’agosto dello stesso anno approda nelle giovanili dell’Inter, prima nella categoria Allievi e dopo pochi mesi nella squadra Primavera con la quale vince il campionato 2006-2007. Il grande palcoscenico per il calciatore di origini ghanesi si tinge di nerazzurro. Il tecnico Roberto Mancini, alla sua prima esperienza in nerazzurro, lo volle in prima squadra. Correva la stagione 2007-2008 e SuperMario conquistava tutti con la sua classe, la sua velocità palla al piede e la notevole resistenza allo sforzo. Il tecnico ha l’imbarazzo della scelta, può impiegarlo un po’ in tutto il reparto offensivo, centravanti, seconda punta o attaccante ester-

no non c’è alcuna differenza, Mario si trova bene nell’intero reparto tranne che negli spogliatoi. Questo suo problema di ragazzo poco incline alle regole ed alla convivenza lo porta a girovagare facendo passare in secondo piano le sue capacità sul terreno di gioco ad appannaggio della sua sofferenza di ragazzo incompreso. Il Milan, sua squadra del cuore, lo acquista dal Manchester City dove ritrova il buon Mancio e colleziona multe per motivi disciplinari. La stagione

2012-2013 e la successiva la gioca indossando la divisa del cuore quella rossonera. Anche sull’altra sponda del Naviglio le cose non vanno benissimo e riparte alla volta del Liverpool che versa nelle casse rossonere 16 milioni di euro. Anche in terra straniera le cose non vanno meglio per poi fare ritorno a casa, nell’ultima sessione di mercato appena conclusa, ma senza grossi slanci da parte della società. Il Milan si è impegnato, solo in prestito, per un anno e senza nessun obbligo di riscatto a fine stagione. Bisogna sottolineare che gli unici titoli vinti da Mario Balotelli sono stati con la maglia nerazzurra.


parliamo di Derby

domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

7

Derby, orgoglio di una città e non solo

La stracittadina inizierà sugli spalti. Quale spettacolo ci offriranno le due curve? D

opo la sosta dovuta agli impegni della Nazionale, a S. Siro si riaccendono le luci. Siamo alla terza giornata ed è subito derby Inter-Milan. Tra le due tifoserie c’è grande voglia di cancellare le delusioni dello scorso anno. Il pubblico certamente si farà sentire. Il Meazza registra da tempo il tutto esaurito. Notevoli saranno i supporter nerazzurri che, giocando in casa, occuperanno quasi l’intero stadio, ad eccezione della Curva Sud, dalla

quale partirà il consueto e caloroso apporto dei sostenitori rossoneri. Sicuramente non mancheranno le coreografie delle due curve, la Nord interista e la Sud milanista, che prima del fischio d’inizio, come ormai consuetudine, ci offriranno un colpo d’occhio divertente, ironico, condito di tanta fantasia forse unica nel suo genere. Le varie coreografie proposte con il Duomo, la Basilica di S. Ambrogio, le parole di Alessandro Manzoni e dei Pro-

messi Sposi, il Castello Sforzesco fanno parte ormai di un orgoglio e di una cultura radicata tra i tifosi che dimostrano l’attaccamento alla città, attraverso il tifo genuino per la propria squadra a tinte nerazzurre o rossonere. Possiamo quindi dirlo: il vero derby di Milano inizia dagli spalti e mai sugli spalti è stato disputato in tono minore, neanche in periodi non felici per i due club, come accaduto lo scorso anno, quando le due squadre milanesi

viaggiavano in posizioni di classifica non consone al loro blasone. Come dire? L’amore per la propria squadra non ha confini e per fortuna nessuna barriera. Moltissimi infatti sono i tifosi organizzati che sono arrivati da ogni regione d’Italia, per assistere ad una gara che si preannuncia scoppiettante nella scala del calcio. “Il derby? Certamente è la sfida cittadina più suggestiva, ma anche una sfida da due mondi diversi, quello nerazzurro e quello

rossonero. Altra storia, altri valori”. Ci dice Adriana De Leva, coordinatrice degli Inter Club della Campania, che questa sera, insieme ai tanti iscritti dei club nerazzurri campani sarà sugli spalti, a tifare Inter. “Ne ho visti tanti di derby. Sia come ospite che da “ospitante” Ricordo addirittura quelli persi e posso dire, sinceramente, che in quei momenti ci si sente, comunque, maggiormente uniti tra interisti uscendo dallo stadio. Quello che mi piace

– precisa la vulcanica presidente degli Inter Club campani - è vedere interisti e milanisti che vanno insieme allo stadio senza attriti e senza danni. Dovrebbe essere sempre così. Il derby che ricordo ancora con grande emozione è quello della stagione 2009/2010… preludio ad un campionato indimenticabile. Alla fine del primo tempo, il Milan perdeva già 3-0 e il colpo di grazia lo diede Stankovic nel secondo tempo”.


8

Vita di CLUB

Giovanni Labanca

S

i può mai passare dalla disperazione più assoluta alla gioia più sfrenata? In certi casi può succedere, come, appunto, è quello dei tifosi dell’Inter. I poveri bauscia ne hanno passato di tutti i colori, l’anno scorso, nel vedere la squadra del cuore sballottata come un fuscello, in casa e fuori, alla pari di una qualsiasi principiante, con il pessimo risultato di essere rimasta fuori anche dalle competizioni europee che, comunque, qualche soldarello lo avrebbero portato dalle parti di corso Vittorio Emanuele. Disperazione, dicevamo, che si leggeva dopo ogni partita, specialmente quelle perse o pareggiate a San Siro all’ultimo secondo, grazie alle papere, meglio chiamarli svarioni, di difensori che avrebbero fatto meglio a fare una gita fuori porta. Oggi, e qui sta il miracolo della sempre più invocata Madonnina di oro vestita, dalla tempesta si è passato al sereno cielo, che sa essere di blu intenso anche a Milano. La campagna acquisti, quella di nuova concezione nelle saldi mani di Ausilio, ha portato tante belle novità, tanto reclamate dal popolo nerazzurro, quanto preteso dal tecnico di Jesi, chiamato apposta per raddrizzare il timone in un mare in tempesta e puntarlo verso traguardi più onorevoli, come, tanto per citar-

Ritorno dall’inferno domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

ne alcuni, il tricolore e l’accesso alla Coppa dei Campioni (a noi piace chiamarla sempre così). Soddisfatti, dunque, gli alfieri della Beneamata? Sentiamo, a campione, alcuni degli Inter Club che tingono di nerazzurro l’Italia tutta. Bettino Calcaterra, inossidabile presidente dell’Inter Club Castellanza Ganassa, sembra essere tornato a nuova vita dopo quanto aveva esternato l’anno scorso. “Abbiamo fatto una campagna acquisti dignitosa e dobbiamo darne atto alle nuove strategie di Ausilio che, con astuzia e perizia, ha consegnato, su un vassoio d’argento, a Mancini i campioni di cui aveva assoluto bisogno. Ora il mister può lavorare con più tranquillità, sapendo di contare anche sulla nostra disponibilità, mai messa in discussione, a sostenere la squadra. Niente più brutte figure o partite scialbe come le prime due vinte per intervento divino: a cominciare da stasera, deve dimostrare di saperci fare contro un Milan già decotto, per cui prevedo una netta vittoria per 2 a 0”. E’ quasi identico, gioco forza, il pensiero di Anna Maria Cantù, presidentessa dell’Inter Club Somma Lombardo, la cittadina natia del presidente Moratti. “Mancini non ha più alibi, perché è stato accontentato in tutto e se non arriviamo almeno

terzi, sarà stata un’altra stagione fallimentare. Dopo tante critiche ad Ausilio è giusto applaudirlo. L’unico neo, per me, è stata la cessione di Hernanes alla Juve, dopo le dichiarazioni di Marotta che non avrebbe mai trattato con l’Inter. Per il derby, sono abbastanza fiduciosa, anche se mettere assieme nove nuovi giocatori non sarà una cosa semplice. Mancini deve dimostrare di essere un buon allenatore, con una vittoria, sia come sia, contro il Milan dell’amico Mihajlovic”. Molto simili sono anche i commenti che ci giungono dagli Inter Club Seregno, Templari, Gallarate, Legnano, Senago, Melegnano e Vigevano, tanto per restare al Nord. La musica, chiamiamola pure così, cambia poco se scendiamo verso il centro della Penisola. Da Reggio Emilia a Pesaro, da Bologna a Fano, fino ad arrivare nella Capitale, dove si respira decisamente aria nuova, dopo tanto scoramento. Qualcuno si azzarda a parlare addirittura di scudetto, esagerando un po’, ma tutti non ne vogliono sapere più di brutte partite, anche per approfittare delle due sconfitte consecutive della Juve, cosa mai successo prima. Il “nemico” da battere, comunque, rimane sempre il Diavolo, al quale tutti gli appassionati nerazzurri vorrebbero sradicare le corna, con una

sonora sconfitta che riporterebbe la squadra tra quelle che contano. Questo benefico contagio interessa anche i Club Vesuvio, Napoli, Rodi Garganico, Castro, Monopoli e tanti altri. Iacopo Petrachi dell’Inter Club Monopoli è lapidario.” In Puglia, dove operano tanti forti Club, non abbiamo più voglia di soffrire, sia ben chiaro. Mancini ha avuto quello che desiderava e non deve più accampare scuse. Si dimostri all’altezza dell’Inter o faccia le valige, se perde il derby, che è la vera prova del fuoco, dopo le brutte vittorie delle partite iniziali, che hanno evidenziato nebulose tattiche e scarsità di agonismo, quando si attendeva, almeno, una gara atletica. Non sarà stata sbagliata la preparazione? Pronostico derby, dettato dal cuore: tre a zero per noi”. Dalla ubertosa Puglia, con due passi siamo in Lucania, dove operano ben 32 Inter Club, molti rispetto alla popolazione, ben guidati dal coordinatore Ludovico Iannotti. Da quello di Terranova di Pollino, vicino ai 44 anni di attività, a quelli di Francavilla, Senise, Tursi, Sant’Arcangelo, Calvello, tanto per citarne alcuni, la musica suonata è la stessa di quella che giunge dal Nord: ribadiscono la stima al presidente Thohir, fanno i complimenti al riabilitato Ausilio, ma mettono sulla

graticola Roberto Mancini che, secondo i tantissimi tesserati, deve ancora dar prova di bravura e decisione, oltre che saggezza nell’impostare la squadra che, con Melo specialmente, può e deve ritrovare una precisa fisionomia ed intelligenza, se vuole arrivare in alto. Per la partita di stasera, a parte qualche raro dubbio perché la palla è rotonda, ci ricordano, i tre punti dovranno essere nerazzurri. Capita l’antifona mister? Sperano che l’abbia capita veramente anche i sodalizi calabresi, Terranova di Sibari, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Castrovillari, Trebisacce e Lauropoli, tra quelli sentiti. E proprio dal presidente Riccardo Maccaferri e dal segretario dell’Inter Club Lauropoli, Sergio Praino arrivano dichiarazioni limpide come il mare di Calabria ed il cielo del monte Pollino: l’attesa è finita. Chi non si dimostra all’altezza della blasonata Inter deve lasciare Milano, compreso Mancini, che non smette mai l’aria di supponente predicatore. Siamo stanchi di venire a Milano e vedere spettacoli osceni a San Siro. Stasera ci siamo e vogliamo uscirne a testa alta, incoraggiati dalla vittoria, per affrontare felici il lungo viaggio di ritorno. Un grande plauso va riconosciuto ad

Ausilio, di cui non si aveva una grande reputazione, almeno fino alla recente campagna acquisti. Varcato lo stretto, ecco la bella Trinacria, dove sono attivi ben 40 Inter Club, tra cui emerge quello di Sant’Angelo di Brollo, che è stato il primo Inter Club al mondo a rinnovare il tesseramento al Centro Coordinamento per il 2016. Complimenti. Gli stessi che vanno, tra gli altri, a quelli di Palermo, Enna, Catania, Trapani, Siracusa, Marsala, Messina che, consci della nuova situazione che la Società ha posto in essere, ribadiscono, non senza ritorno, la massima fiducia alla squadra, perché un interista non volta mai le spalle ai suoi beniamini, come dimostrato in questi anni. Vogliono, dopo che Mancini ha già abbondantemente ottenuto, un’altra squadra, più convinta e volitiva, ben lontana dalle litanie della scora stagione. Per questo, potendolo fare, ricaricherebbero gli atleti con il calore e l’energia dell’Etna. Più tardi sapremo la verità sull’Inter rinnovata. Solo un risultato positivo può mantenere intatto il ritrovato entusiasmo degli interisti che, tifo a parte, sanno usare molto bene anche la ragione nel giudicare la loro squadra, quella di Mancini e Thohir, i nuovi cavalieri della riscossa nerazzurra. Auguri e buon derby a tutti.


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

De Laurentis tra Soriano e Filumena Marturano

Gabbiadini in allenamento

S

oriano non è arrivato e in fondo è bene così, già immagino le battute e gli sfottò su Filumena Marturano e don Domenico Soriano a ogni tocco, stop o lancio sbagliato del talento italotedesco … Certo ADL e il suo entourage hanno dimostrato una carenza organizzativa pari alla Napoli disorganizzata di cui il presidente del club azzurro tanto ama screditare, per chi si aspettava un suo apporto per il malessere che attanaglia la città che fu capitale delle Due Sicilie, quando si primeggiava con Londra e Parigi, magari se qualcuno sperava che con lui qualcosa sarebbe cambiato, sia meglio che si ricreda, l’imprenditore romano pare si sia adeguato all’andazzo che vige e per giustificare i suoi flop si sfoga sparando menate sulla città napoletana. Il peggio però che è che in questa campagna acquisti, tornando al calcio, a non essere stato preso è stato

un centrale difensivo degno di questo nome, che dopo le disastrose performance di Raul Albiol ( a proposito auguri a lui che in questi giorni ha compiuto gli anni, tra l’altro il Terzo compleanno azzurro), Vlad Chiricheș e Kalidou Koulibaly, serve come il pane, perché la nota dolente finora è e rimane il reparto difensivo, che Dio ce la mandi buona per il futuro o almeno fino a gennaio; è arrivato dal Chelsea il giovanissimo Nathaniel Chalobah, di lui dicono un gran bene, staremo a vedere; per fortuna pare che finalmente sia stata sotterrata l’ascia di guerra tra Juan Camilo Zúñiga e la società, infatti altro ruolo scoperto rimane quello dell’esterno basso a destra visto che sia con il Sassuolo che con la Sampdoria i gol sono arrivati tutti da quella corsia, certo Christian Maggio ha scritto per sempre il suo nome nella storia del club partenopeo, per essere

entrato nella top ten delle presenze con la casacca azzurra, ma non vorremo che battesse pure il record del peggiore esterno basso di destra per via delle tante reti che ci fa prendere, ora che il primato è stato stabilito, magari un buon sano riposo non guasterebbe a nessuno, specie alle coronarie dei tifosi della nostra squadra. Domenica Maurizio Sarri torna nello stadio che lo ha reso famoso, a Empoli, in quel campo dove il Napoli non ha mai fatto bene, specie dal punto di vista delle vittorie, in serie A per esempio non è mai accaduto mentre l’anno scorso perdemmo prendendo 4 pappine e una sconfitta disonorevole, risultando tra l’altro uno dei peggiori match che la compagine sotto gli ordini di Rafa Benitez con-

9

giù al nord

fezionò nella stagione passata. Certo il Napoli del primo tempo visto contro i blucerchiati è stato fantastico, era dai tempi di Marcello Lippi e Gianfranco Zola, che non si vedeva giocare così bene: difesa alta, pressing veloce, aggressione sul portatore di palla e una miriade di soluzioni per andare in porta, due gol, un palo, qualche errore sotto porta e tanta roba ancora, ma è durata 60 minuti e le partite terminano dopo il novantesimo, le incognite sono ancora tante, finora per esempio Mirko Valdifiori non ha dato nessuna certezza. Anzi pare l’anello debole del centrocampo a tre, quindi ai soloni che si lamentavano del centrocampo a due di Benitez, non resta che zittirsi e comprendere che non è un centrocampo a due,

tre o quattro che cambia le cose non è lo spartito che conta ma i musicisti che lo suonano e se il nostro musicante è ai livelli di adesso, siamo messi male anzi di più; certo nessuno obietta che siamo solo alla seconda di campionato, ma anche l’Empoli di Sarri dello scorso anno spesso ha giocato alla grandissima nel primo tempo per poi sciogliersi come neve al sole, come accadde proprio al San Paolo, quando per un tempo e più strapazzò gli azzurri, per poi farsi recuperare nel finale, speriamo sia solo un caso, sarebbe drammatico, si drammatico perché con la Juventus in quelle condizioni e con il vuoto pneumatico che vige nel campionato italiano, buttare alle ortiche questo campionato sarebbe davvero imperdonabile, mai come in questa stagione si è presentata una occasione così ghiotta, ai posteri l’ardua sentenza. Mi auguro che al “Castellani” di Empoli venga data questa benedetta chance a Manolo Gabbiadini che a mio sommesso avviso è l’unico vero partner da affiancare a Gonzalo Higuain, perché è a differenza degli altri, una punta vera e non inventata, capace di fare sia da prima punta che da attaccante di appoggio e tra l’altro bravo a vedere la porta da ogni posizione. Spazio a Manolo quindi. Tra qualche giorno ci sarà anche l’esordio in Europa, sesto consecutivo, cosa successa solo da queste parti negli ultimi sei anni, possiamo vantare anche noi qualcosa, poca cosa ma sempre un buon punto, che ci ha proiettato tra l’altro nei primi venti nella classifica europea nonostante l’enorme differenza di fatturato con club anche italiani.


10

domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro Raimondi

IL DERBY DELLA MADONNINA

pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00 isbn 978-88-6218-242-3 ell’ottobre del 1908, curioN samente a Chiasso, si disputava il primo Inter-Milan,

la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. Il derby della Madonnina ne celebra la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace racconto, ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con entrambe le maglie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e van Basten, Ibra e Kaká, a giocatori magari meno celebri ma che un’impronta, nella stracittadina, l’hanno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tanti altri. Calcio, dunque, ma non solo. Poesia, musica, fatti di cronaca si inseriscono spesso e volentieri nei racconti, al pari delle vicende di una città fortunata a possedere il derby. Perché la stracittadina, oltre a essere emozione allo stato puro, è anche de-

mocrazia: una sorta di bipolarismo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della libertà. Questo libro rappresenta un sincero, appassionato atto d’amore nei suoi confronti. Alberto Figliolia è giornalista pubblicista. Collabora con il «Gazetin», periodico indipendente di cronaca civile, e «tellusfolio», rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i concetti di agonismo, democrazia e solidarietà. Collabora con Silvana Ceruti alla conduzione del Laboratorio di Scrittura creativa nella Casa di Reclusione di MilanoOpera. Ha scritto numerosi libri navigando fra poesia e sport. Condivide con Çlirim Muça la vocazione alla divulgazione dello haiku e crede con fermezza nel martello libertario e gandhiano della poesia. Davide Grassi, giornalista pubblicista, ha collaborato con diversi quotidiani nazionali – tra cui il «Corriere della Sera» – prima di approdare agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie! (Limina, 2002), Rossoneri comunque (Limina, 2003) – antologia curata con Andrea Scanzi –, La palla è rotonda? (Limina, 2003),

Rossoneri. Il manuale del perfetto casciavit (Fratelli Frilli Editori, 2008). Nel 2013, ha curato il Diario della mia guerra (Segni e Parole), scritto da suo padre Paolo, e nel 2014 ha partecipato all’antologia 33 Racconti rock (QuiEdit). Il suo sito è www.davideg.it, il blog www.fuorigiocoblog.com. Mauro Raimondi, milanese, ha esordito nel 2003 con Invasione di campo. Una vita in rossonero (Limina), partecipando all’antologia Rossoneri comunque (Limina, 2003). Insegnante di Storia di Milano, ha curato la biografia del poeta Franco Loi in Da bambino il cielo (Garzanti, 2010). Della sua città ha raccontato il cinema in Milano Films 1896/2009 (Frilli, 2009, coautore M. Palazzini), le testimonianze dei viaggiatori stranieri in Dal tetto del Duomo (Touring Club, 2007) e i libri in CentoMilano (Frilli, 2006). I tre autori hanno pubblicato insieme Centonovantesimi (Sep, 2005), Eravamo in centomila (Frilli, 2008) e Portieri d’Italia (A.Car, 2010). Nel 2010, Figliolia e Grassi hanno inoltre scritto La sua Africa. Storia di Samuel Eto’o (Limina), e nel 2012 Grassi e Raimondi hanno pubblicato Milano è rossonera (Bradipolibri).







 

  

  

     


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

APPUNTAMENTO DI LUSSO A SAN SIRO L’Inter prova l’allungo L

a terza giornata finalmente riapre i giochi con partite di cartello, una su tutte il derby della Madonnina che da quest’anno torna ai vecchi fasti facendo registrare da settimane il tutto esaurito al Meazza. Grande Derby dunque questa sera a San Siro. Siamo solo agli inizi però sicuramente ci sarà da divertirsi. I nerazzurri hanno acquistato tutto quello che potevano e questa volta difficilmente non centreranno l’obiettivo. Mancini parla di scudetto e fa bene perché l’Inter è veramente un ottimo complesso. Se guardiamo da Handanovic a Jovetic chi può dire di non trova-

Serie B

Christopher Nasso

D

opo la solita estate passata nei tribunali, la Serie B è finalmente partita, una prima giornata ricca di emozioni, un antipasto di quello che potrà regalarci l’intero campionato, grandi piazze che tornano alla ribalta, tifosi da palcoscenici superiori. Salernitana-Avellino è stata puro spettacolo, 25 mila spettatori presenti allo stadio Arechi; un ritorno da sogno, quello nella serie cadetta, della squadra del Presidente Lotito. La prima giornata ha poi confermato sul campo come il Cagliari sia la squadra da battere, una corazzata costruita per tornare imme-

Serie B, che Inizio!

11

re alcuna sfasatura. In difesa con Melo Miranda e Montoya si direbbe che la squadra è veramente a posto e competitiva. Poi è arrivato anche Persivic a completare l’organico che per conto nostro era già di primissima qualità. Se aggiungiamo Jovetic si direbbe una squadra perfetta. Le prime due uscite dei nerazzurri contro l’Atalanta e il Carpi non sono state il massimo, però quando questi fuoriclasse cominceranno ad ingranare sarà facile vedere grandi risultati, tra l’altro, attesi da anni dai tifosi nerazzurri. Il Milan di Firenze e di San Siro con l’Empoli ha segnato mica male il passo e se qualcuno degli addetti ai lavori dovesse fare un pronostico sicuramente direbbe Inter. La squadra nerazzurra, in caso di successo, portebbe accelerare il passo lasciando dietro di

un bel po’ di punti lo stesso Milan e la Juventus, ieri impegnata col Chievo. Due partite che calamitano l’attenzione restano quelle di Palermo e Reggio Emilia con i rosaneri favoriti sul Carpi e i neroverdi emiliani sull’Atalanta. Difficile anche il compito della Lazio che proverà a rialzare la testa contro una Udinese 2paperina2, che prima va a vincere a Torino con la Juventus e poi perde al Friuli col Palermo, che sicuramente non è più quello di Divala. Non avrà vita facile neanche il Napoli in campo a Empoli contro una squadra che ha fatto vedere i sorci verdi al Milan. Curiosità, infine, per il match di Marassi dove il Bologna già bastonato due volte in due partite dovrà vedersela con la Sampdoria, reduce dal pirotecnico 2-2 del San Paolo col Napoli.

diatamente in Serie A, con alla guida un allenatore esperto della categoria come Massimo Rastelli. Nel match scoppiettante del San Nicola, Bari e Spezia si sono date battaglia fino all’ultimo secondo, la strada è ancora lunga ma entrambe hanno tutte le credenziali per giocarsi la promozione nella massima serie. Grande attesa per la seconda giornata, che vedrà l’esordio delle 2 ripescate Entella ed Ascoli, impegnate rispettivamente in casa contro l’ottimo Cesena e a Lanciano, con la Virtus reduce dalla sconfitta sul campo della Pro Vercelli. Bella sfida al Partenio tra il nuovo Avellino di Tesser e il Modena di Hernan Crespo, entrambi alla ricerca dei primi punti in campionato. Gara di “alta” classifica tra Vicenza e Bari, al Rigamonti di Brescia è invece attesa la Salernitana, lanciatissima dopo la vittoria nel derby e con un Gabionetta in forma splendente, le rondinelle sono invece alla ricerca di risposte positive dopo la deludente prestazione alla prima di campionato. Il Crotone, vittima del grande esordio del Cagliari, ospiterà il Novara di Baroni, ferito e in cerca di riscat-

to dopo la vittoria sfumata solo nei minuti di recupero contro il Latina. Per battere Sau e compagnia, invece, servirà un’impresa da parte del Ternana di Mimmo Toscano, che davanti ai propri tifosi dovrà reagire dopo la brutta sconfitta di Trapani. Completa le partite di questo pomeriggio Como-Livorno, la neopromossa guidata da Sabatini e reduce dallo 0-2 di Perugia affronterà il Livorno di Cristian Panucci, partito bene dove aveva finito male nella scorsa stagione, contro il Pescara di Massimo Oddo, impegnato ieri sera nell’anticipo della seconda giornata proprio contro il Perugia di Pierpaolo Bisoli. Nel posticipo del pomeriggio della Domenica scenderanno in campo Spezia e Pro Vercelli, mentre lunedì sera, ore 20.30, chiuderà la seconda giornata di Campionato LatinaTrapani. Dopo il pareggio siglato Brosco nei minuti finali contro il Novara i neroazzurri ospiteranno la squadra guidata da Serse Cosmi, che ha dato seguito all’ottimo finale della scorsa stagione, con uno scatenato Ernesto Torregrossa, attaccante classe ’92, nuovo beniamino dei tifosi.


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

12

Calcio USA

Christopher Nasso

N

el Week-end che ha visto scendere in campo solamente 10 delle 20 squadre totali della Mls, la scena se l’è presa tutta Didier Drogba, all’esordio con la maglia dei Montreal Impact. 3 gli incontri tra team delle 2 Conference, nel posticipo grande vittoria dei Dallas(Western) in casa dei Columbus Crew(Eastern), 3-0 finale con reti di Harris, Barrios e David Texeira, attaccante uruguaiano ex Groningen. Grande successo esterno per i Philadelphia(eastern) contro San Jose Earthquakes(western), 2-1 in rimonta firmato Connor

MLS: Drogba, che Esordio! Casey, esperto centravanti statunitense con un trascorso in Bundesliga da giocatore del Mainz. Firme prestigiose nel 2-1 casalingo dei Sounders FC sui Toronto dell’assente Giovinco, Oba Oba Martins e Clint Dempsey lanciano i Seattle in piena zona playoff nella Western Conference. Nella Eastern Conference ennesima brutta sconfitta per l’Orlando City di Kakà, impegnato con la Nazionale Brasiliana, 3-0 a favore dei New England Revolution, reti del classe ’95 uruguaiano Diego Fagundez, di Juan Agudelo e in pieno recupero del centrocampista Chris Tierney. Match spettacolare tra i Chicago Fire, ultimi in classifica, e i Montreal Impact. Sono bastati 27 minuti a Didier Drogba per siglare la prima rete in Mls e portare in vantaggio la propria squadra, assist di Reo-Coker (ex Aston Villa). Dopo il 2-2 del primo tempo sono stati i Chicago Fire a passare in vantaggio con l’attaccante

nigeriano Igboananike al minuto 59, altre 2 reti di Drogba, al ’61 e al ’65, hanno però ribaltato il punteggio e regalato un successo importantissimo ai Canadesi, 4-3 il risultato finale per la squadra di casa. Nella nottata di Giovedì, anticipo del 30°turno, sono scesi in campo Whitecaps FCColorado (2-0) e Portland Timbers-Sporting KC (0-0), questa notte è stato il turno di NY Red Bulls-Chicago Fire. In attesa che scendano in campo tutte le altre squadre, la classifica della Western Conference vede i Vancouver al 1°posto, 2 punti di vantaggio sui Los Angeles Galaxy (28 gare a testa), che ospiteranno il Montreal Impact, in lotta per la zona Playoff nell’altro girone, con solo 24 gare all’attivo. I Dallas, impegnati nel match casalingo contro il deludente New York City di Pirlo Lampard e Villa (East), seguono a 4 punti dalla vetta ma con 2 partite in meno. Nella Eastern Conference

bellissima lotta in zona Playoff, con i Columbus Crew, impegnati sul campo dei Philadelphia, New England Revolution e Toronto

(scontro diretto in Canada domani) rispettivamente a 41(28 match) 40(27match) e 37(26 match). Houston Dynamo-Real

Salt Lake, Colorado Rapids-DC United, San Jose-Seattle, Orlando City-Sporting Kansas City le altre sfide.

FUGA PER LA VITTORIA DEL MANCHESTER CITY Ieri grande sfida della squadra di Pellegrini contro il sorprendente Crytal Palace

L

’intraprendente Leicester di Claudio Ranieri va all’assalto dell’Aston Villa per cercare di frenare il City che viaggia a punteggio pieno. Lo United, pure lui impegnato ieri con il Liverpool, cerca di recuperare il terreno perduto nei confronti del capolista City. Come detto il Leicester affronterà oggi pomeriggio l’Aston Villa provando a tenere a distanza l’Arsenal impegnato all’Emirato Stadium contro lo Stoke City mentre il Thottenham nel

tardo pomeriggio proverà a risalire la classifica affrontando in trasferta il fanalino di coda Sunderland. Prova del fuoco sempre ieri per il Chelsea di Mourinho castigato per la terza volta in cinque giornate. I Blues hanno affrontato a Liverpool l’Everton. In Germania Bayern Monaco e Dortmund provano a correre appaiate cercando di superare, l’undici di Guardiola all’Allianz Arena l’Augusta mentre il Borussia ha dovuto incrociare le armi

in trasferta con l’Hannover. Oggi due sole partite in programma: l’Hoffenheim ospiterà il Werder Brema e lo Schalke 04 sul terreno amico riceverà il Mainz. Intanto nell’anticipo di due giorni fa grande impresa dell’Amburgo che ha rifilato un secco 0-3 al titolato Borussia Mönchengladbach. In Francia frena il PSG bloccato dal Bordeaux sul 2-2 al Parco dei Principi per via di una disgraziatissima papera del portiere parigino Trapp che si fa soffiare il pallone da Khazri rendendo così quasi inutile la doppietta di Cavani. Da segnalare che il Bordeaux era in inferiorità numerica dalla mezz’ora del secondo tempo. il Monaco bastonato quindici giorni fa dal Paris Saint-Germain andrà oggi in Corsica ad affrontare l’Ajaccio mentre l’alta squadra dell’isola, il Bastia, sarà di scena al Vélodrome contro il Marsiglia, che orfano di Bielsa, non riesce

Campionati Esteri

ugualmente con Michel a risollevarsi dopo le batoste iniziali. Scontro per il vertice a Nantes tra i padroni di casa e il Rennes terzo in classifica. In Liga mentre il giornale chiudeva il numero si sono scontrate al Calderon l’Atletico Madrid di Simeone e il Barcellona di Luis Enrique. Da seguire con attenzione la sfida di Vigo dove il Celta, all’immediate spalle del capolista Barcellona, affronterà il neopromosso Las Palmas. Occhio anche al Eibar, terza forza del torneo, impegnato a Malaga mentre domani il Deportivo La Coruña sarà a Madrid per l’impegno col Rayo Vallecano.

Al PArco dei Principi in metropolitana F uori programma alla vigilia della partita tra il Paris Saint-Germain e il Bordeaux. La squadra ospite a causa di un guasto al bus che l’avrebbe portata dall’aeroporto allo stadio Parco dei Principi sono stati costretti a scendere con l’intero staff raggiungendo con la metropolitana il terreno di gioco. Il presidente del Bordeaux Triaud ci ha scherzato sopra riferendosi ad un

giovane calciatore brasiliano Girondino da poco innestato nella rosa ha detto: “Al ragazzo gli abbiamo fatto credere che le trasferte le facciamo sempre così”. Per il Bordeaux, comunque, è stata una serata positiva dal momento che è riuscita a strappare con notevole caparbietà il 2-2 a Cavani e compagni giocando in dieci uomini dal 70° minuto di gioco.


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

13


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

14

Rossi Re Valentino

C

he dire! Asfalto bagnato e Valentino torna in testa al mondiale. Il GP di Gran Bretagna riporta Valentino Rossi sul gradino più alto del podio. Sotto la pioggia di Silverstone il podio è tutto italiano, secondo piazzamento per Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso taglia il traguardo in terza posizione. Lo sfidante diretto Jorge Lorenzo arriva solo quarto e Marc Marquez sembra l’ombra di se stesso. Lo spagnolo cade proprio quando era in lotta con Rossi. Sul bagnato, pur non amandola la pioggia, il Dottore non conosce rivali e si riporta in testa in classifica generale a + 12 da Lorenzo. Il pluricampione di Tavullia ha fatto capire, non c’era bisogno, a chi lo credeva già in pensione che sa ruggire più di

prima. Un Warm up che lasciava già presagire l’epilogo finale e che ha visto Valentino strappare il miglior tempo. 25 minuti di ritardo alla partenza non hanno dato a Lorenzo la sicurezza di poter gareggiare alla pari con il suo compagno di scuderia. Il maiorchino ha fallito l’obiettivo di portarsi in testa alla classifica sulla pista amica di Silverstone ed il quarto tempo al traguardo è stato del tutto fortuito grazie ad alcune circostanzi a lui favorevoli, vedere la caduta di Marc al 13° giro e il botto tra Miller e Crutchlow. Il campione del mondo in carica Marc Marquez in classifica guarda Valentino col binocolo, 77 punti di distacco che gli lasciano poco sperare la conquista del terzo titolo con-

Formula 1

Bianca Elton Ara

N

eppure il Gp italiano sul circuito di Monza ha detto bene alle Ferrari anche se fortunate. Gli onori sono tutti per Lewis Hamilton che domina la gara dal primo all’ultimo giro, sfortunato Nico Rosberg che vede il motore della sua monoposto andare a fuoco a tre giri dalla conclusione e fa largo a Sebastian Vettel, secondo, e Felipe Massa che racimola il terzo gradino del podio. Seguono Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen autore di una incredibile rimonta dopo lo choc allo start che vedeva la sua Ferrari ancora ferma sulla griglia di partenza. I giochi riaprono il 20 settembre a Singapore.

Delude Lorenzo, Marc cade

MotoGP secutivo. Il vero miracolo lo ha compiuto uno stratosferico Petrucci partito dalla 18° posizione per piazzarsi dietro a Rossi e conquistare il primo podio della carriera in MotoGP superando i grandi nomi Pedrosa, Lorenzo e Dovizioso. Oggi i giochi si riapro sulla pista romagnola di Misano per il Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini. L’effetto Valentino Rossi fa presagire il tutto esaurito. Il “Marco Simoncelli Circuit” secondo le previsioni ospiterà oltre centomila spettatori per la tredicesima tappa del Motomondiale e vedrà in pista ben 12 piloti nati in terra romagnola.

HamiltoN in solitaria, vettel fortunato


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

TRIONFO DI FABIO ARU ALLA VUELTA DE SPAGNA

15

Ciclismo

Oggi per il sardo passerella finale per l’ultima tappa che arriva a Madrid

P

asserella trionfale per Fabio Aru oggi al giro di Spagna. Il nostro portacolori, diventato capitano dell’Astana dopo la squalifica di Vincenzo Nibali, ha schiantato ieri l’olandese Dumolin infliggendogli oltre 4 minuti di distacco e di conseguenza strappandogli la maglia rossa di leader della classifica. Grande lavoro dell’Astana a 48 km dall’arrivo con l’allungo imperioso di Landa che si è trascinato appresso Aru staccando progressivamente da Dumolin. Il ragazzo di Villacidro doveva recuperare sei secondi da Dumolin, invece ha chiuso in cassaforte, come già detto, più di quattro minuti. Dumolin era riuscito a recuperare in un primo tempo il ritardo

inflittogli da Aru e dall’Astana, ma progressivamente è crollato giungendo al traguardo con più di sette minuti di ritardo dal vincitore di tappa Ruben Plaza, eroe di giornata per la sua lunga fuga iniziata prima dei quattro Gran Premi della Montagna. Oltre al successo, oggi ci sarà la passerella finale per Aru, l’Italia in questa avventura spagnola può essere contenta per aver chiuso anche con un successo di tappa di De Marchi, tra l’altro buon terzo ieri nell’ultima frazione. Al secondo posto, alle spalle di Aru, troviamo “prurito” Rodriguez che precede Majka e Quintana. In precedenza la Vuelta de Spagna aveva regalato ai tifosi delle due ruote i bei affondi del

nostro Fabio Aru. Il ragazzo sardo, rilevata la maglia di capitano della Stana dopo la squalifica di Nibali, nella settima tappa con arrivo a Sierra Nevada in salita, dove ha trionfato Lindeman davanti a Koshevoy, con Aru terzo e con un brillante Pozzovivo c’era stata bagarre con Chaves che ha conquistato la maglia rossa di leader. Nell’undicesima tappa Aru ha alzato la testa piazzandosi alle spalle del compagno di squadra Landa. Ad Andorre l’olandese Dumolin, frazione costellata da quattro GPM, Chaves perde la maglia a favore dell’olandese. Nella quindicesima frazione, sempre con GPM, Rodriguez taglia vittorioso il traguardo con Aru secondo in

pieno recupero. Aru conquista la maglia rossa. Nella sedicesima tappa con 5 Gran Premi della Montagna capolavoro di Frank Schelek. Il lussemburghese arriva solo a Evirita e Alba e Aru perde la maglia di leader a favore di Rodriguez. Nella cronometro della diciassettesima frazione dominio dell’olandese Dumolin che fa il vuoto con Aru al decimo posto. Oggi Aru è staccato di 3” dal sorprendente olandese e accumula un’altro ritardo di tre secondi nella tappa di venerdì la Medina del Campo-Avita di 185 km vinta dal francese Gougeard portando a sei il ritardo in classifica da Dumolin. Ieri il tappone che ha deciso la Vuelta.

Flavia Pennetta

Orgoglio tutto ITALIANO Atletica Chiara Franzetti

DANILO GOFFI: A MILANO PER IL KENYA

È

di nuovo tempo di correre per Danilo Goffi: lo attende un bel settembre ricco di appuntamenti sportivi con le scarpette ai piedi prima di salutare definitivamente la carriera agonistica sportiva il prossimo 3 ottobre a Nerviano con la CORRIconDANILO, circondato dall’affetto e dalla simpatia degli amici campioni azzurri e di chi, come lui, ha una passione smisurata per la corsa. Senza tralasciare quindi l’impegno e i lavori per l’organizzazione della sua festa in corsa del prossimo mese, il portacolori del Monza Marathon Team sta continuando ad allenarsi per non arrivare impreparato agli impegni di fine estate. Il primo in calendario è la Kenya Expo Run del prossimo 10 settembre: 10k da correre tutto d’un fiato all’interno del sito espositivo di Expo Milano. Una prima mai andata in scena finora, alla quale il campione nervianese ha subito risposto con entusiasmo. “Ieri come oggi, dire Kenya significa dire atletica. Forse ai miei tempi il movimento sportivo in terra africana non era ancora così sviluppato come invece lo è oggi. Ma è innegabile che questi due vocaboli vadano - o, meglio, corrano, a braccetto.” Non ha vellei-

Roberta Vinci

tà di vittoria e non è una distanza sulla quale l’atleta sta specificamente lavorando. L’obiettivo di questo mese è un altro - ma non c’è verso di farlo cantare a riguardo... Questa manifestazione sarà comunque propedeutica ai progetti imminenti di Goffi; quel Goffi che, comunque, anche alla Kenya Expo Run non si tirerà indietro e darà, come sempre, il massimo. “È vero che non sto allenandomi per andare veloce su una 10k; ma è anche altrettanto vero che una gara è pur sempre una gara. Quindi, seppur consapevole che per me sarà una tappa importante nel mio programma di allenamento, di certo giovedì prossimo non mi tirerò indietro.”

E ci sono almeno un paio di altri motivi che hanno convinto Goffi a partecipare a questa iniziativa: prima di tutto, la stima e l’amicizia con il gruppo dell’Atletica Stramilano Associazione Sportiva Dilettantistica, la società organizzatrice della 10k all’interno dell’Expo, con il quale il Campione Italiano di Maratona 2014 ha sempre piacere di collaborare. Secondariamente, il piacere di incontrare nuovamente dei vecchi amici-avversari di lunga data che presenzieranno alla manifestazione. A questo punto ci siamo: aspettiamo la Kenya Expo Run, e poi ... un po’ di pazienza per le prossime tappe in corsa di Danilo Goffi!


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

16

Volo libero in Trentino ed Alto Adige tra innovazione e nostalgia

Volo

Gustavo Vitali

N

el magnifico contesto delle Dolomiti di Fassa, esattamente in località Ischia a Campitello di Fassa (Trento), dal 25 al 27 settembre l’associazione Icarus Flying Team organizzerà l’edizione 2015 della Fassa Sky Expo. E’ una fiera del mondo del volo libero, presenti i principali produttori di parapendio, deltaplano e strumentazione tecnica, ospitata nel vasto spazio ai piedi del Col Rodella (2360 m.). I visitatori che ancora non volano potranno informarsi su come funzionano questi mez-

zi che si reggono in aria senza aiuto di motore, sfruttando le correnti ascensionali scaturite dall’insolazione del territorio. Sono mezzi semplici, ecologici, eppure entusiasmanti, con i quali si può veleggiare per valli e pianure e scavalcare montagne, sulle ali del vento. Basta citare i record mondiali, 700 km in deltaplano, 478 quello maschile in parapendio e 376 quello femminile. Quest’ultimo, stabilito dalla pilota friulana Nicole Fedele, ci rende particolarmente orgogliosi. I piloti già esperti

potranno testare le ultime novità prodotte per un mercato sempre alla ricerca di nuova tecnologia, migliori prestazioni e maggior sicurezza, sorvolando ii magnifici scenari del Sassolungo, Sella, Pordoi e Marmolada. A fianco dell’esposizione funziona una funivia che in cinque minuti porta in vetta circa 120 passeggeri per volta. Utilizzeranno il decollo vicino al rifugio Des Alpes, atterrando nella zona dell’esposizione. Incontri con i campioni Aaron Durogati e Jimmy Pacher, tendone gastronomico con fe-

ste e musica durante le tre sere competano la manifestazione. L’edizione dello scorso anno ha quantificato 1400 visitatori ed oltre 3800 ingressi totali. A Campo Tures (Bolzano), il 12 e 13 settembre di terrà un raduno internazionale di piloti di deltaplano, sotto il nome di “Fledge Meeting – Coppa Erwin Ausserhofer”. La manifestazione è organizzata dal Falken Club Valle Aurina che celebra il suo quarantesimo anniversario e commemora Erwin Ausserhofer che fu campione italiano di deltaplano nel 1978.

L’evento contempla un raduno dei modelli ancora esistenti del famoso deltaplano “Fledge”, un’ala ricordata con nostalgia dai pionieri del volo per le eccellenti prestazioni per quei tempi. L’Alto Adige-Sud Tirolo è considerata la patria del volo in deltaplano, disciplina ampiamente praticata dai nostri concittadini di lingua tedesca e no. In particolare la Valle Aurina ha ospitato i primi campionati. Favoriscono il volo libero la conformazione del territorio e la particolare aerologia della regione.


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

17

COLLABORAZIONE CON FIDAL PER UNA NUOVA GESTIONE DEL C.S. XXV APRILE Un nuovo inizio per lo storico impianto sportivo di via Cimabue COMUNICATO STAMPA XXV APRILE

I

l Centro Universitario Sportivo di Milano arricchirà la propria esperienza gestionale occupandosi del pluridecorato campo sportivo XXV Aprile. Il protocollo, firmato lo scorso 27 luglio, tra FIDAL e Comune di Milano è entrato ufficialmente in vigore martedì 1 settembre e prevede su mandato FIDAL la completa gestione dell’impianto da parte della nostra sezione di atletica CUS Pro Patria Milano e di Happy Runner Club. Un comitato di governance composto da cinque dirigenti sovraintenderà alla gestione dell’impianto: i componenti saranno i Presidenti FIDAL Lombardia e FIDAL Milano, Grazia Vanni e Sabrina Fraccaroli, il Presidente del CUS Milano Alessandro Castelli, il Presidente dell’Happy Runner Club Paolo Talenti e Gino Brizzi, consigliere FIDAL Lombardia e nostro dirigente dell’atletica quale direttore del centro. FIDAL, CUS Pro Patria Milano (che è capofila della gestione) e Happy Runner Club subentrano così a Milanosport. “Ci auguriamo che questo nuovo inizio sia d’aiuto per lo sviluppo dell’atletica sia a Milano sia in regione” ha commentato il Presidente del Comitato Regionale Grazia Vanni. Il campo sportivo è sede di allenamento, tra gli altri, di tre atleti azzurri presenti agli ultimi Campionati del Mondo di Pechino: Eleonora Giorgi, Giulia Riva e Matteo Giupponi. E’ uno degli impianti italiani più carichi di gloria, visto che tra mezzofondo e marcia sono state conquistate oltre trenta medaglie nelle varie gare internazionali dai tanti atleti che vi si sono allenati. Il presidente del CUS Milano Alessandro Castelli auspica

che da questo accordo possa scaturire una visione più moderna dell’atletica meneghina: “Siamo assolutamente convinti che il team che si è costituito per la gestione del XXV Aprile possa essere di esempio e stimolo per un cambio di mentalità nel mondo dell’atletica. Come Centro Sportivo Universitario abbiamo

già avuto modo di arricchire la nostra esperienza organizzativa con il Giuriati e con il Centro Sportivo Pro Patria Bicocca: con il XXV Aprile avremo l’occasione per lanciare un centro federale di atletica e di tennis aperto alla città e al mondo universitario e scolastico”.


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

Acqua azzurra, acqua c

18

La materia più preziosa raccontata in una mostra fotografica al P A

Palazzo della Ragione a Milano continua la più grande rassegna di fotografia nazionale e internazionale. Il progetto curato dal comune di Milano in occasione di Expo ha raccolto per la prima volta in Italia i migliori fotografi italiani ed esteri che con il loro lavoro hanno saputo rappresentare l’Italia e il mondo con lo sguardo attento al paesaggio ambientale e umano e al processo della sua sostenibilità in termini non solo ambientali ma economici ed estetici. Dopo l’opera di Sebastiano Salgado, l’uomo e il fotografo che attraverso il suo progetto di sostenibilità ambientale, ha piantato un milione di alberi e ci ha restituito le immagini più interessanti di popoli, paesi e animali del nostro pianeta, ecco che con la stessa intensità emotiva e passionale per l’amore dell’ambiente, l’opera in mostra di Edward Burtynsky. L’autore è noto per essere uno dei più apprezzati fotografi canadesi. Si è laureato in arti applicate con specializzazione in Fotografia/ Studi sui Media presso l’Università Ryerson nel 1982, e nel 1985 ha fondato la Toronto Image Works. La mostra dal titolo Acqua Shock a cura di Enrica Viganò, inaugura la stagione autunnale del Palazzo della Ragione con la sua visione liquida di sorgenti e devastazioni, dal delta dei fiumi ai pozzi a gradini, dall’acquacoltura alle irrigazioni a pivot centrale con 60 fotografie per

Rise Sobborghi di S

bilità ambientale, a non dare per scontata l’inesauribilità di questo elemento prezioso che per la nostra ingordigia consumistica si va esaurendo. L’autore attraversa i cinque continenti per farci

Deltadel fiume Coloradon.2

San Felipe, Bassa California, Messico 2011© Edward Burtynsky/courtesyAdmira, Milano sette capitoli. L’autore ci racconta l’acqua, la materia più preziosa e primaria del nostro pianeta, fonte di vita e parte essenziale del nostro corpo e del nostro vivere quotidiano. Burtynsky c’invita a riflettere sui temi della sosteni-

scoprire ‘situazioni al limite’, che hanno anche un fascino estetico sorprendente. Le miniere di fosforo, i cui residui finiscono nelle acque, alimentano le alghe che tolgono ossigeno e atrofizzano l’acqua stessa, creando allo

Fuoriuscita di petrolio n.2

Discover Enterprise, Golfo del Messico, USA 2012© EdwardBurtynsky /courtesyAdmira, Milano

stesso tempo meravigliosi specchi azzurri che incantano l’occhio. Per questo enorme e ricco lavoro d’immagini, Burtynsky si è avvalso di tecnologie avanzate diventate indispensabili per la vastità del progetto. Le riprese delle immagini sono aeree e ci spiazzano per l’inafferrabilità della scala visiva. Lo stesso autore ci racconta “Spesso il mio

approccio, la comprensione dello spazio attraverso la luce e l’ottica, determina anche un’ambiguità di scala. Devo inserire un particolare per intuire le reali dimensioni di un soggetto”. Con la sua opera il fotografo ci svela luoghi in cui l’intervento dell’uomo ha rotto l’equilibrio delle continue trasformazioni naturali degli elementi, incidendo ferite alla madre terra. Ha seguito con il suo occhio attento il corso dei fiumi e studiato i mari fino ad arrivare al fiume sacro, il Gange e tutte le sue implicazioni sociali, territoriali e religiose. Nella foto dal titolo Kumbh Mela, India, l’autore ha scelto un luogo che ogni anno raccoglie cento milioni di persone che scelgono la purificazione con i classici rituali sacri che implicano anche l’uso di gettare nel fiume carcasse di animali, umane e residui tossici di concerie molto inquinanti. L’artista ci offre comunque immagini di rara bellezza che senza il ragionamento analitico ci riportano all’universo puramente estetico con le particolari irrigazioni a pivot, una tecnica che crea numerosi cerchi simili a un’opera di arte astratta. Queste immagini così surreali e astratte che sembrano uscire dal pennello di un artista d’avanguardia gratificano l’occhio e la mente con l’intensità


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

chiara

19

Palazzo della Ragione

Diga d iXiaolang n.1Fiume Giallo - Provincia diHenan, Cina 2011© Edward Burtynsky/courtesy Admira, Milano

erva indiana Salt River Pima Maricopa Scottsdale,Arizona, USA 2011© Edward Burtynsky /courtesyAdmira, Milano

di chi sceglie di vedere non solo quello che ci appare ma molto di più. La terra, però, lancia un grido di allarme e per finire Burtynsky dà un monito: “Ciò che facciamo oggi determinerà il nostro futuro e quello del pianeta”.

Kumbh Mela n.1Haridwar, India 2010© Edward Burtynsky courtesyAdmira, Milano

Aridocoltura n.2 Regione dei Monegros Aragona, Spagna 2010 © Edward Burtynsky/courtesyAdmira Milano

Dobbiamo imparare a pensare più a lungo termine alle conseguenze di ciò che stiamo facendo, mentre lo stiamo facendo. La mia speranza è che queste immagini stimolino un pensiero rivolto a quegli elementi essenziali per la nostra sopravvivenza che spesso diamo per scontati, finché non scompaiono. Edward Burtynsky

Palazzo della Ragione Milano

Piazza dei Mercanti 1 EDWARD BURTYNSKY Titolo: ACQUA SHOCK Fino al 1° novembre 2015 martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 20.30


20

domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

Inizia una nuova stagione ricca di corsi e di splendide novità! Dagli sport di squadra, all’acrobatica, passando per la capoeira e spartaCUS per arrivare all’ultimate frisbee! In più corsi per bambini, ragazzi e corsi di ginnastica per la terza età!


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

21

Cinema & spettacoloico

S

e ci allontaniamo per un attimo dalla Capitale, attraversiamo lo stretto di Messina e proseguiamo per duecento chilometri circa lungo la costa, approdiamo nella bellissima

MAGIA MUSICALE OLTRE LO STRETTO Palermo con la sua ricca e fascinosa cultura arabo-normanna il quale sfondo è tratteggiato da un mare azzurro pieno d’incanto. Città ricca d’arte, teatro, cultura e musica e proprio di musica vogliamo parlare, noi della redazione di Stadio5 siamo andati a curiosare là dove le note risuo-

nano di magia. La location? Ci troviamo all’interno del chiostro dell’ex-convento di Sant’Anna, oggi Galleria d’Arte Moderna (GAM), suggestiva location nel quartiere Kalsa nel centro storico di Palermo per un evento che viene caratterizzato dalle performance di brani adattati

esclusivamente per l’Orchestra Sinfonica. Insieme alla bellissima voce di Bria Drain, cantante di talento e acclamata musicista, musicisti solisti del calibro di Raphael Gualazzi, piano e voce, vincitore dell’edizione di Sanremo nel 2011, Fabrizio Bosso alla tromba, musicista jazz che suona dall’età di cinque anni e conosciuto in tutto il mondo, Giuseppe Milici all’armonica, uno dei

Giuseppe Milici

più dotati armonicisti dei nostri tempi. A dirigere l’orchestra Stefano Nanni, già dotato musicista e compositore che ha fatto della direzione d’orchestra non solo una passione ma un vero e proprio credo. Tutti insieme, hanno dato vita a performance uditive eccezionali con brillanti improvvisazioni su alcuni dei più famosi brani che hanno segnato la musica pop, spaziando da Gershwin, Ennio Morricone, Duke Ellington, John Lennon e altri ancora. Non solo musica classica quindi: perché note e linee di pentagramma danno vita a differenti generi, che, ognuno a suo modo, tocca le corde dell’anima in maniera irripetibile. Così, all’interno del “IV Festival Internazionale Palermo Classica”, il 29 agosto alla Galleria D’Arte Moderna il sipario si è alzato sulla grande musica internazionale con “Song Symphony” con replica a Taormina il 31 agosto. Che dire di piu’? Con una semplicità allarmante, è proprio questa magica armonia, bellezza di suoni e incanto culturale che ci offre l’Isola.

MAGIC MUSIC ACROSS THE CHANNEL

I

Raphael Gualazzi

Bria Drain

f we move away for a moment from the Capital, cross the Channel of Messina and drive for about two hundred kilometers along the southern coast, we arrive in the beautiful Palermo with its rich culture and fascinating Arab-Norman background outlined by a blue enchanting sea. A city rich in art, theatre, culture and music and music is what we shall talk about this week, the editorial staff of Stadio5 went snooping where the notes ring out of magic. The location? We happen to be in the cloister of the former convent of St. Anne, now the Gallery of Modern Art (GAM), picturesque location in the Kalsa district in the heart of Palermo for an event that is characterized by the

Fabrizio Bosso

performance of songs adapted exclusively for a Symphony Orchestra. Along with the beautiful voice of Bria Drain, talented singer and acclaimed musician, solo musicians of the caliber of Raphael Gualazzi, piano and voice, winner of the 2011 Sanremo edition, Fabrizio Bosso playing the trumpet, a jazz musician who has played since the age of five and well-known throughout the world, Giuseppe Milici playing the harmonica, one of the most gifted harmonica players of our time. Conducting the orchestra Stefano Nanni, already an acclaimed musician and composer who has made conducting not only a passion but a true passion. All together, they performed in an exceptional performance brilliant ly improvising

with some of the most famous songs that have characterised the pop music era, from Gershwin to Ennio Morricone, Duke Ellington, John Lennon and many more. It’s not just classical music then, ‘because notes and lines on a musical score give rise to different styles, which, each in their own way, touches the strings of the soul. So, on August 29th, at the “IV International Festival Palermo Classica” edition, at the Gallery of Modern Art, the curtain was raised to an International repertoire with “Song Symphony” and one replica in Taormina on August 31st. What more to be said? With incredible simplicity, it is this magical harmony, beauty of sound and cultural charm that the Island offers us.


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

22

BUON COMPLEANNO FABRIQUE Musica Riccardo Sada

V

enerdì 18 settembre 2015 è festa grande al Fabrique di Milano, con una consolle mai vista e sentita prima in città: in cartellone figurano infatti Sven Väth, Nina Kraviz e Dorian Paic. Meglio di uno stage da festival, meglio di una serata ibizenca, meglio di qualsiasi altra cosa. La classica serata e la classica festa che non si vorrebbero finissero mai. Il miglior modo per festeggiare il primo compleanno

del locale. Con il party di venerdì 18 settembre l’Amnesia Milano conferma la sua vocazione all’organizzazione, alla produzione e alla supervisione dei più eventi musicali elettronici milanesi, nel caso specifico in collaborazione con Loud&Contact. Scelte di location strategie, concept funzionali sia ai live che ai djset, un’intelligente gestione delle sinergie e delle proposte artistiche. Ecco spiegati in estrema sintesi i motivi dei risultati raggiunti dall’Amnesia Milano negli ultimi anni, basti pensare anche e soprattutto all’esperienza di Social Music City. Sven Väth. Indiscusso pioniere ed ambasciatore universale della

REKIDS010CD Nina Kraviz Packshot

migliori club tedeschi e nei più importanti eventi mondiali di Cocoon, Dorian Paic è un indiscusso amante dei set in vinile (Sven Väth docet, del resto).

Sven Vath@IMS Grand Finale

techno, da oltre trent’anni Sven Väth diffonde emozioni musicali diffuse in tutto il mondo, in particolare con la sua creatura Cocoon, che da sedici estati infiamma i lunedì sera a Ibiza. Unico, inimitabile, sempre un passo se non due avanti a tutti gli altri. Basti pensare che lo scorso autunno ha festeggiato il suo 50esimo compleanno con un’edizione speciale della kermesse tedesca Timewarp, per tacere del suo

stage al festival Tomorrowald lo scorso luglio. Nina Kraviz: La siberiana Damela Ayer, meglio nota come Nina Kraviz, è una delle dj techno più amate e più seguite al mondo: Milano in particolare e l’Italia ospitano sempre i suoi set con grande piacere. Un amore ricambiato, merito anche di un’educazione musicale impartita dal padre, che l’ha cresciuta facendole ascoltare le compo-

sizioni di Nino Rota. Da pochi mesi ha dato vita alla sua nuova etichetta dicografica, Trip, così come ad inizio anno ha presentato il suo ultimo album per la rinomata collana Dj Kicks. Dorian Paic: nato a Franforte, da sempre protagonista nei

Autentico scopritore di talenti con la sua etichetta discografica „raum...musik“, negli anni ha battezzato tantissimi club nella sua città natale, così come gode del rispetto universale di tantissimi dj guru quali Ricardo Villalobos.

Venerdì 18 settembre 2015 (dalle ore 23) Fabrique Milano 1st Anniversary djs Sven Väth, Nina Kraviz, Dorian Paic via Fantoli 9 – telefono 02/5063008 - www.fabriquemilano.it

Paolo Aliberti e una vita rivoluzionata Gli piacerebbe riprendere in mano qualche artista che ha fatto la storia della dance negli anni ’90 Per questo motivo il dj e produttore piemontese lavora a stretto contatto con il talent manager Gianfranco Bortolotti

A

lcuni mesi fa, quando l’imprenditore e talent scout musicale Gianfranco Bortolotti stava valutando l’ipotesi di riprendere l’attività discografica, propose al dj e produttore Paolo Aliberti di iniziare una collaborazione più strett. I due si sono rivisti dopo anni, hanno valutato alcune cose. E Bortolotti è diventato il manager di questo poliedrico artista piemontese. Paolo, tra poche settimane uscirà “Proximus”? Si tratta della mia rivisitazione di uno dei tanti successi prodotti da Gianfranco sulla BXR, che farà parte del progetto “Golden Collection”. Come dj, dove suoni? Dove mi capita … ma in particolare dove posso esprimere al meglio le mie sonorità. Dove e cosa farà Paolo Aliberti tra una ventina di anni? Dove non lo so, ma se la salute me lo permette mi piacerebbe, anche se in altri termini, poter ancora dare un piccolo contributo alla musica alla quale ho dedicato la

mia vita. Che genere ti piace, oggi? Parlare di genere oggi mi viene un po’ difficile perché ritengo ci sia un po’ di confusione per via della miriade di suddivisioni fatte.

Mi piace quello che mi trasmette emozioni ed energia … a prescindere dal genere! Cosa pensi di questa voglia di dance da parte dell’opinione pubblica mondiale?

Come dj e produttore credo sia un ottima cosa. Mai come in questi ultimi anni il così detto “Pop” ha un sapore sempre più dance e comunque quando non lo ha, viene affiancato da un remix dance. Credo che la dance oggi sia la musica più fruibile per la massa. Cosa ti aspetti da Gianfranco Bortolotti e da questo percorso comune?

L’opportunità che mi ha dato Gianfranco è molto importante per me, sia dal punto di vista personale che artistico. Il percorso sarà sicuramente molto interessante e divertente … ma più che aspettarmi qualcosa da lui spero di essere all’altezza per quello che lui si aspetta da me.


domenica 13 settembre 2015 Stadio5.it

23

A

A

lessandro Preziosi è arrivato alla Mostra Del Cinema di Venezia accompagnato dalla sua incantevole ma notevolmente più giovane fidanzata, Greta Carandini. La coppia, che non si era più vista e sulla quale si era ipotizzata una rottura, è stata avvistata più felice e sorridente che mai. L’attore 42enne non poteva mancare ad un evento cinematografico di tale importanza e non

ha avuto alcun problema ad essere accompagnato dalla compagna, studentessa in Bocconi, di circa 17 anni più giovane di lui, la storia sembrerebbe più forte che mai. Lo stesso Preziosi avrebbe rilasciato un’intervista a “Vanity Fair” in cui dichiara di ritenersi fortunato ad avere incontrato la sua Greta, definendo la relazione un amore importante. Ed è proprio ciò di cui aveva bisogno

nche questa settimana le star continuano a far parlare di sé. Dalle coppie con sostanziale differenza di età ai litigi non senza passare dai figli d’arte decisi proprio a farsi strada. l’attore, dopo la burrascosa storia con Vittoria Puccini, con la quale ha avuto Elena, di otto anni. Alessandro Preziosi non sembra però pensare al matrimonio, almeno per ora, vorrebbe solo un po’ di tempo libero per vivere al meglio il suo ruolo di padre e fidanzato

A

A

ltra lite per Selvaggia Lucarelli e Barbara D’Urso, che sembrerebbero non lascarsene sfuggire neanche una. La Lucarelli ha commentato l’ospitata del fidanzato di Nina Mo-

ric nel conosciuto programma della D’Urso, Pomeriggio5, il compagno della showgirl avrebbe infatti accusato Selvaggia di aver creato un inutile polverone riguardo gli insulti scritti dalla

Moric nei riguardi di un ragazzo disabile. Come ben si sa, non corre buon sangue tra Selvaggia e Barbarella, che solitamente si ignorano a vicenda, la presentatrice durante il programma

urora Ramazzotti e Sara Daniele, già conosciute per essere figlie di genitori famosi, nonché la presentatrice Michelle Hunziker e i cantanti Eros Ramazzotti e Pino Daniele, stanno facendo ora parlare di sé per essere diventate molto amiche. Aurora è già stata molto criticata per aver intrapreso la sua avventura ad X Factor, che sembrerebbe non essere però il suo unico progetto. Le due figlie d’arte, hanno trascorso alcuni giorni alla tenuta di Al Bano a Ciellino Sanmarco, Sembrerebbe, secondo Dagospia, che il motivo di questa rimpatriata sia il nuovo album di Loredana Lecciso, per la quale starebbero scrivendo alcuni testi. Questa notizia però non è ancora stata confermata e sembrerebbe alquanto strana.

S

embrerebbe finita la solida amicizia tra Lorenzo Fragola e Fedez, il cantante ex concorrente di X Factor sembra essere passato da pupillo a sconosciuto per il rapper. I due cantanti avrebbero seriamente litigato, la ragione però non è ancora nota. Gli indizi di questa rottura però sono numerosi, durante

ha infatti evitato di nominare la “rivale”, mentre parlava con Luigi Mario Favoloso, il quale però ha difeso la sua fidanzata, affermando che gli insulti erano stati scritti da un hacker che aveva preso possesso del suo profilo, accusando inoltre la Lucarelli di aver ingigantito il problema senza prima essersi informata realmente sui fatti. La reazione di Selvaggia era inevitabile, che ha controbattuto scrivendo di essersi limitata a riportare ciò che è stato pubblicamente scritto sui social, inoltre ha accusato la Moric di aver inventato la storia dell’hacker aggiungendo che anche la caduta della D’Urso era stata preparata. Insomma sembra essere impossibile per le due non discutere, aspettiamo quindi la risposta di Barbarella.

l’intervista nell’ultimo numero di Chi infatti, rilasciata da Fedez , il rapper non vuole neanche che sia nominato Fragola, che a sua volta in un’intervista a Gioia avrebbe deciso di non rispondere alla domanda: “Ha qualche amico nel mondo dello spettacolo? Fedez ad esempio?”, facendo poi il nome invece di cantanti come

Nek e i componenti del volo. Ciò che sembra strano è che improvvisamente quella che sembrava una grande amicizia sia terminata, nonostante Fedez fosse stato “maestro” di Fragola, portandolo alla vittoria del programma, ovviamente i pettegolezzi sono numerosissimi, speriamo che i due tornino in buoni rapporti.


Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011 Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it

Amministrazione commerciale@stadio5.it Concessionaria pubblicitĂ Edizioni SBM Tel. 329 3847157 marketing@stadio5.it

Direttore responsabile Grafica Responsabile WEB Beppe Vigani - direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM - grafica@stadio5.it Riccardo Maggese - grafica@stadio5.it Collaboratori: redazione@stadio5.it Andrea Anelli, Bianca Ara, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Aldo Colombo, Lara Comi, Luca De Franco, Giovanni Labanca, Marby, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Christopher Nasso, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Rubino, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.