sabato 19 settembre 2015 anno 5 numero 31
Milan
Sport
& Spettacolo
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Palermo
Il DIAVOLO Chiamato al Riscatto
Ma in campionato i bianconeri avranno un compito difficile col Genoa
F
inalmente la mia Inter è in testa al campionato. Non me ne abbiano i tifosi del Milan che domenica sera sono usciti con le ossa rotte dal derby di casa nostra. Onestamente un pareggio non avrebbe fatto gridare allo sfandalo, però come ha detto lo stesso Mihailovic in una stracittadina l’importante è vincere. E l’Inter ha vinto. Dall’alto della classifica guarda il plotoncino di squadre distanziate di due punti e se il buongiorno si vede dal mattino, domani nel primo pomeriggio, se ce la faremo a conquistare i tre punti col Chievo Verona, si aggiungerà unaltro sorrisonel guardare la classifica. Oggi sicuramente non sarà facile per il Milan far sua la sfida col Palermo perché i rosane-
ro, pur pareggiando in casa col Carpi, hanno mostrato di essere un complesso di alto livello. Iachini sta lavorando bene e sta supportando con gride merito la partenza di Dibala alla Juve. A proposito di bianconeri, faccio un complimento a loro per la bella vittoria di Manchester col City. Qualcuno ha avuto alcune parole di critica nei confronti dei giocatori di Allegri nella prima parte di gara, ma questi ultimi
Milan STADIO
sono stati smentiti dal risultato e dal gol vincente di Morata, un vero tocco da biliardo che ha messo a tappeto Heart. Un elogio anche alla Roma per aver bloccato il Barcellona all’Olimpico. Il pareggio di Florenzi è stato un hautentico capolavoro. In tutta onestà quando io giocavo un rischio simile difficilmente lo correvo perché segnare da 54 metri è veramente una cosa fuori dal normale. Ci provi ma
MEAZZA
difficilmente ti riesce, per quello io non ci ho mai provato, anche perché il mio ruolo era piuttosto avanzato rispetto a quello del giocatore della Roma. Il programma di oggi per i giallorossi è abbastanza proibitivo, anche se passare dal Barcellona al Sassuolo sembra quasi una barzelletta, pur con tutto il rispetto per la squadra di Di Francesco. In merito alla Juventus la trasferta di Marassi col Genoa direi che è
Palermo ORE 20.45
Sinisa Mihajlovic
MILAN
insidiosissima perché la squadra di Gasperini è in credito con la classifica. Domani sera vedremo all’opera il Napoli al San Paolo contro la Lazio, due squadre che avranno il fiatone per l’impegno di giovedì in Europa League.
Allenatore
opo il derby perso, il Milan prova a riscattarsi. Cosa c’è di meglio del Palermo, che precede i rossoneri con uno score migliore, anche per un calendario più agevole. Gli undici di Mihajlovic hanno già incontrato Fiorentina e Inter. Proprio fuori dalle mura amiche (il derby è stato giocato in trasferta), il Milan ha sempre steccato. Ora ci sono i rosanero, che sabato sera scendono al ‘Meazza’, reduci da un pareggio casalingo abbastanza deludente contro il Carpi a tastare i polsi a una squadra in crescita. Il Milan contro l’Inter, infatti, ha dimostrato di essere molto migliorato rispetto alle precedenti uscite. Il flop di Honda ha messo sotto accusa Mihajlovic, che con i siciliani proverà a fare ammenda e schierare una formazione priva del nipponico. Là davanti Luiz Adriano e Bacca sono attaccanti pericolosi, soprattutto se lasciati agire in contropiede. Il brasiliano è molto veloce, il colombiano verticalizza e crea spazi, oltre a giocare con sagacia tattica. Guai dimenticare Balotelli. L’ex nerazzurro ha saputo riconquistare i tifosi con quei venti minuti scarsi che hanno fatto tremare Mancini in più di un’occasione. All’uscita dallo stadio, domenica scorsa non ho visto musi lunghi tra i milanisti, anzi. Come se ci fosse la consapevolezza che qualcosa stia cambiando. Ritengo che Mihajlovic giochi con uno scacchiere imperfetto, cui manca un trequartista come Witsel, obiettivo sbandierato per lungo tempo e fallito per questioni di liquidità. Tra le mani il tecnico serbo ha succedanei, che non soddisfano la piazza milanista, ma con quello deve fare i conti. Contro l’amico Mancini, Miha ha perso per inesperienza, per incapacità di gestire la squadra nel momento nevralgico. Lasciare dentro uno spento Honda e tirare fuori Bacca che, seppur non brillantissimo, incuteva timore ogni qual volta la palla passava la metà campo rossonera. Scevro da queste piccole ingenuità, Mihajlovic comincerà a raccogliere soddisfazioni. La parvenza di gioco il Milan l’ha (guardare il primo tempo del derby), ora manca solo l’assestamento. Con il ritorno di Bertolacci e Antonelli il buio si allontana. Se Romagnoli e Zapata riusciranno a essere complementari e Montolivo entrerà in condizione, allora qualcosa cambierà. Nonostante il mercato non sia stato indimenticabile.
COMPLIMENTI A JUVE E ROMA Sandro Mazzola
D
sabato 19 settembre 2015 Stadio5.it
Allenatore
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Giuseppe Iachini
(4-3-1-2)
Arbitro: Carmine
Diego Lopez Abate , Romagnoli, Zapata, De Sciglio; Kucka, Montolivo, Bonaventura; Suso; Balotelli, Bacca
Russo di Nola
(4-3-1-2)
PALERMO
Sorrentino Vitiello, Gonzales, El Kaoutari; Rispoli, Rigoni, Jajalo, Quaison, Lazaar; Vazquez, Gilardino
È qui la festa sabato 19 settembre 2015 Stadio5.it
la partita
3 concedendo ampi margini di miglioramento, lascia intravedere il ritorno delle squadre milanesi ad alti livelli. Torniamo a San Siro per commentare questa sera Milan-Palermo e vedere i padroni di casa più offensivi, questo Palermo potrebbe fare male al Diavolo, un Honda finalmente sbloccato e decisivo con un passaggio vincente. Anche Bonaventura manca all’appello dei ‘presenti’ in campo. Insomma, a questo Milan che comunque mostra di aver capito come deve giocare, manca ancora quella sana cattiveria agonistica. Il tecnico serbo sembra deciso a non schierare, neppure contro il Palermo, Balotelli dal primo minuto che richiederebbe inevitabilmente l’esclusione di uno dei due tra Bacca e Luiz Adriano. Da sciogliere anche il nodo nella trequarti rossonera: Honda o Bonaventura? Posso giocare entrambi, magari Bonaventura arretrato a centrocampo a sostenere Kucka e Montolivo. Il tecnico ascolano, invece, punterà tutto sugli svedesi Hiliemark e Quaison che danno una certa sicurezza a centrocampo grazie anche al rientro di Luca Rigoni che sembra aver recuperato al 100% ma, se schierato, il nome da sacrificare al Meazza può essere solo Hiljemark. In difesa per Iachini dovrebbero non esserci più problemi, lo sloveno Struna, scontato il turno di squalifica, torna a difendere il centrodestra, ciò escluderebbe Vitiello, sostenuto dalla coppia Gonzalez-El Kaoutari. In attacco l’ex Gilardino e Vazquez potrebbero impensierire non poco l’ottimo Lopez.
I
classifica marcatori
l dopo derby conta la certezza, al di là della vittoria dell’Inter, che a fare beneficenza non è stato solo Mihajlovic in riferimento all’accordo preso con l’amico Mancini: “chi perde paga”. Il Milan visto nel secondo tempo domenica sera, il migliore di queste prime tre partite, è un buon Milan ma manca ancora qualcosa. L’ingresso di Balotelli, autore di buone giocate soprattutto sui calci piazzati, ha dimostrato che la squadra ha bisogno e può puntare su di lui. Il Milan ha fatto dei grandi passi avanti rispetto a quello visto contro l’Empoli e grande miglioramento lo ha dimostrato anche Mario Balotelli ma c’è ancora molto da lavorare. Chi invece ha deluso è sicuramente Luiz Adriano, certi gol un attaccante non può non segnarli. I rossoneri hanno perso un derby, non meritatamente, pur giocando una partita molto equilibrata con ritmi sostenuti ma l’avversario è stato più incisivo e li ha castigati. Il derby appartiene già al passato, bisogna
guardare avanti e il futuro non può che chiamarsi Mario Balotelli, anche al posto di Honda. L’attaccante bresciano va messo nella condizione di lavorare con
Éder Citadin Martins
serenità e, quando nelle gambe avrà anche i novanta minuti, i risultati inevitabilmente arriveranno a costo di giocare solo da trequartista, Mihajlovic permet-
Alberto Paloschi
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Stevan Jovetic
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tendo. La differenza la fa anche avere in campo Montolivo invece di De Jong, spesso arretrato anche in zona difensiva, che ti consente alcune giocate sistema-
tiche e fraseggi di qualità grazie anche alla maggiore intelligenza tattica. Il dubbio in formazione resta sempre Montolivo-De Jong. Quanto fin qui visto, pur
Riccardo Saponara
Antonio Floro Flores
Fabio Quagliarella
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LA CLASSIFICA
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I Cugini
Severa Bisceglia
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’Inter ha fatto suo il derby, utile alla classifica quanto al morale, meritatamente ma oggi è un altro giorno e un’altra partita. La squadra messa in campo domenica scorsa contro il Milan ha palesato quanto già noto agli addetti ai lavori ed ai tifosi: Mancini ha a disposizione molti elementi validi e con buoni piedi che dovrà schierare nel giusto modo creando le intese e l’armonia che ti fanno vincere le partite. Nove punti in tre partite, punteggio rotondo in classifica
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VINCERE PER CONVINCERE
per la squadra nerazzurra, non accadeva dal 2010 la guida in solitaria, che punta sui nuovi innesti senza dimenticare uomini come Freddy Guarin che con la sua tecnica, sostanza, capacità e intuito del gol può fare la differenza, anche nel derby. Questa Inter, protetta dall’inossidabile Handanovic, in attacco può essere molto pericolosa, Melo anche nella parte centrale del centrocampo e con Perisic che può ricoprile diversi ruoli, esterno sinistro, esterno destro, centravanti o mezzapunta, qualche sassolino dalla scarpa se lo può togliere. A secco Icardi e Jovetic domenica, domani è l’occasione giusta per riprendere la corsa alla classifica cannonieri. Contro il Chievo Verona non sarà una passeggiata. Il tecnico Rolando Maran ha dimostrato di saperci fare e lo dimostrano i sette punti ed il secondo posto in classifica. Sul terreno di gioco del Marcantonio Bentegodi bisogna mostra-
re non solo gli abituali tiri dalla distanza ma anche e soprattutto le manovre sulle fasce puntando sugli esterni per arricchire anche il lavoro di Icardi per tornare a Milano con i tre punti in tasca. Questa Inter ha bisogno di giocare per consentire ai tanti nuovi innesti di amalgamarsi col gruppo. Grandi rivoluzioni, dunque, in casa nerazzurra e non solo in campo. Anche alle scrivanie in corso Vittorio Emanuele è in pieno fermento una sorta di mercato riparatore che coinvolge la dirigenza. Il direttore generale dei nerazzurri Marco Fassone, in prima linea nelle trattative che hanno portato ad Appiano Gentile Kondogbia e Perisic, sarebbe in procinto di lasciare il posto con un anno di anticipo. Il d.g., voluto dalla famiglia Moratti, è all’Inter dal 2012. L’avvicendamento dei colletti bianchi interessa poco ai tifosi interisti che voglio vedere il Biscione sgattaiolare via anche dal Bentegodi.
e b Al
no i d r la i G o rt
Antonio Nocerino
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Jeremy Menez
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ontinuano i problemi per Jeremy Menez legati alla schiena. Non è bastato un periodo di riposo e recupero di due mesi dopo l’ultimo intervento. L’incontro in Coppa Italia disputato dai rossoneri contro il Perugia ha risvegliato i vecchi dolori costringendo ancora una volta il francese al riposo forzato. La speranza di Sinisa Mihajlovic è di riaverlo a Milanello almeno fra una decina di giorni. L’attaccante, ancora a Montecarlo, sta terminando il periodo di riabilitazione. Presto per ipotizzare quando Menez potrà scendere in campo ad allenarsi con i compagni ma allenamenti individuali sono ipotizzabili già fra dieci giorni come anzidetto.
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Mbaye Niang
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ifficile ipotizzare oggi il ritorno in campo di Niang. I tempi di recupero per lui sono purtroppo lunghi.
Luca Antonelli
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ntonelli e Bertolacci, invece, sono sulla via del pieno recupero. Nè il difensore né il centrocampista sono ancora scesi sui campi di Milanello ad allenarsi con i compagni, ma potrebbero farvi ritorno già la prossima settimana. L’auspicio del tecnico rossonero è di averli in rosa almeno per la trasferta ligure contro il Genoa.
Andrea Bertolacci
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Vita di CLUB
Giovanni Labanca
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otto più toccante non poteva essere scelto dal Milan Club “Lucio D’Angelo” di Rionero in Vulture, Potenza, da porre come granitico piedistallo alla base dello spirito anche del 5° Trofeo Piccoli Campioni: “Per far felice un bambino, bastano un pallone e qualcuno che si ricordi di essere stato bambino”. Anche questo si è giocato nel nuovo campetto in erba sintetica di Villa Catena, pagato dal Club, nella capitale dell’Aglianico, quel famoso vino di origine greca che, come narra Omero, servì ad Ulisse per “addormentare” il riluttante Polifemo. Questa è, ormai, storia vecchia. Quella odierna ci consegna un Milan
Milan Club Rionero in Vulture Club che, nato solo nel 2011, è già tra i più accreditati presso l’AIMC e tra i più stimati dalla stessa Società. Lo guida, sin dalla fondazione, l’ottimo presidente Virgilio Ricciardi, che si avvale della infaticabile collaborazione, tanto per citarne qualcuno, del vice Alfredo Montesano e dal vulcanico segretario Domenico Schirò, visto che siamo ai piedi di un vulcano per fortuna spento. Tutti i restanti soci, comunque, vanno elogiati per la passione e l’impegno sociale e civile con cui partecipano alla vita del Club, che, anno dopo anno, si impreziosisce di una miriade di attività che finiscono, ovviamente, per contagiare, positivamente, tutta la comunità, interisti e juventini compresi. Fiore all’occhiello del vasto programma è il Trofeo Piccoli Campioni, giunto alla quinta edizione, aperto ai giovanissimi e preparato con massima cura e che, puntualmente, riscuote ampio consenso,
se si pensa al coinvolgimento di intere famiglie in quello che è diventato un vero progetto fisso , nel più vasto ambito regionale. Il presidente Virgilio Ricciardi ne va fiero e lo dimostra con la sua costante attenzione e competenza. “Abbiamo cercato di investire sui ragazzi, che rappresentano il nostro futuro, per farli crescere nel rispetto delle regole sportive di lealtà e collaborazione, cose che serviranno loro da base per
la stessa vita futura. Tramite Stadio5, mi sia consentito ringraziare, innanzi tutto le famiglie e, non da meno, l’Amministrazione che ci è sempre vicina. Ci auguriamo, visto come stanno andando le cose, che i nostri sforzi vengano ripagati dalla squadra, con vittorie sonanti, anche se abbiamo buttato alle ortiche un Derby quasi vinto, ciò che non scalfisce minimamente la nostra fiducia nel mister e nei giocatori”. “Al
Trofeo avrebbe dovuto presenziare, tra gli ospiti d’onore, anche il “Capitano” Franco Baresi che, tenuto lontano da Rionero per sopraggiunti inderogabili impegni, ha, tuttavia, inviato un bellissimo video saluto ed inviato un gagliardetto, simile a quello che lui scambiava con i capitani avversari, e la maglia autografata di Pietro Vierchowod, altro grande del passato. Insomma, è stata pur sempre una bella dimo-
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strazione di affetto e di riconoscenza, che noi rossoneri abbiamo molto apprezzato”. Andiamo ai risultati del Trofeo, con i nomi delle squadre vincitrici: Fascia A, Aston Vigna; Fascia B, Selecao; Fascia C, Football Friends; Fascia D, Bridgeston Team. A tutti i giocatori partecipanti, comunque, sono state consegnate medaglie commemorative di una bella esperienza di sport e di vita, proprio quella che va perseguendo, con sempre maggiore impegno, il Milan Club “ Lucio D’Angelo” di Rionero in Vulture, bel fazzoletto di terra della magnifica Basilicata. Il direttivo Presidente, Virgilio Ricciardi; vice, Alfredo Montesano; segretario e webmaster, Domenico Schirò. Collegio sindacale, Gerardo Petruzzelli, Giacomo Abbamonte, Gastone Urciuoli;Consiglieri, Claudio Caruso, Luca Caruso, Luigi Ricciardi, Rocco D’Angelo, Francesco Paolino; Addetto Stampa, Lucia Nardiello.
ubblichiamo con estremo piacere questa foto che ritrae un folto gruppo di tifosi rossoneri riuniti ad Amman sotto la bandiera del Milan. Vuol essere, altresì, un sentito omaggio all’abnegazione ed al coraggio che, senza misura ogni giorno, devono impiegare per la vita stessa resa assai difficile in una antica e nobile terra.
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Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro Raimondi
IL DERBY DELLA MADONNINA
pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00 isbn 978-88-6218-242-3 ell’ottobre del 1908, curioN samente a Chiasso, si disputava il primo Inter-Milan,
la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. Il derby della Madonnina ne celebra la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace racconto, ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con entrambe le maglie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e van Basten, Ibra e Kaká, a giocatori magari meno celebri ma che un’impronta, nella stracittadina, l’hanno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tanti altri. Calcio, dunque, ma non solo. Poesia, musica, fatti di cronaca si inseriscono spesso e volentieri nei racconti, al pari delle vicende di una città fortunata a possedere il derby. Perché la stracittadina, oltre a essere emozione allo stato puro, è anche de-
Ospiti Giovanni Labanca
Rossoneri. Il manuale del perfetto casciavit (Fratelli Frilli Editori, 2008). Nel 2013, ha curato il Diario della mia guerra (Segni e Parole), scritto da suo padre Paolo, e nel 2014 ha partecipato all’antologia 33 Racconti rock (QuiEdit). Il suo sito è www.davideg.it, il blog www.fuorigiocoblog.com. Mauro Raimondi, milanese, ha esordito nel 2003 con Invasione di campo. Una vita in rossonero (Limina), partecipando all’antologia Rossoneri comunque (Limina, 2003). Insegnante di Storia di Milano, ha curato la biografia del poeta Franco Loi in Da bambino il cielo (Garzanti, 2010). Della sua città ha raccontato il cinema in Milano Films 1896/2009 (Frilli, 2009, coautore M. Palazzini), le testimonianze dei viaggiatori stranieri in Dal tetto del Duomo (Touring Club, 2007) e i libri in CentoMilano (Frilli, 2006). I tre autori hanno pubblicato insieme Centonovantesimi (Sep, 2005), Eravamo in centomila (Frilli, 2008) e Portieri d’Italia (A.Car, 2010). Nel 2010, Figliolia e Grassi hanno inoltre scritto La sua Africa. Storia di Samuel Eto’o (Limina), e nel 2012 Grassi e Raimondi hanno pubblicato Milano è rossonera (Bradipolibri).
Zampa ha fame di vittorie assoluta, perché ho smesso di avere fame di allenatori, che fagocitavo, ad essere sinceri, con molta disinvoltura”. Giuseppe Iachini è, per questo, molto sereno ed i risultati gli danno ragione fino in fondo. “Sto lavorando circondato dall’affetto straordinario del pubblico, che ci segue anche nelle trasferte, perché sa che qualcosa riusciamo a portare sempre a casa. I calciatori risentono positivamente di queste circostanze e danno il massimo, cosa che li spaventa nella difficile partita di San Siro, dove tante saranno le bandiere rosanero a sventolare per noi, con la speranza che non sarà la classica vittima sacrificale questo giovane Palermo, che ha buone carte da giocarsi sul tappeto verde di Milano, che suona anche come speranza di un risultato che potrebbe avere del clamoroso”. Tutto può veramente accadere in questo sabato di fine estate, che vedrà presenti sugli spalti tantissimi tifosi, dell’Isola e di Milano, che chissà se riusciranno a commuovere anche Zamparini, come facevano con il mai dimenticato presidentissimo Renzo Barbera, che ebbe a dire “La cosa che non potrò mai dimenticare sono le lacrime di gioia e di dolore di coloro che ci seguono a Roma, Napoli”. A Zamparini, dalla scorza dura ma dal cuore tenero, spunta già una lacrimuccia sul viso.
E
mò, come comincio il pezzo sul Palermo, la squadra ospite di questo sabato milanese, se la stessa non offre gli appigli giusti, una aneddotica adeguata? Riflessione da vero professionista ed ecco il lampo, quello che arriva a ciel sereno: Zamparini, proprio il presidente. Altro che aneddoti, si potrebbe scrivere una vera e propria enciclopedia su questo personaggio che è vulcanico senza essere alle falde dell’Etna. E’ tutto il Palermo, dalla A alla Zeta, nel bene e nel male, che significa la serie A o la B, ma più la A, che non ha intenzione di lasciare più facilmente, tanto è vero che i rosanero, per il momento, navigano in acque assai tranquille, da far ben sperare per il futuro. Il grande commerciante, sceso dal lontano Veneto, si è costruito i suoi Supermercati in Sicilia e, grazie ai buoni affari e alla allettante offerta del mercato, giacché c’era, ha pensato bene di comperarsi anche una squadra di calcio, da modellare a sua immagine e somiglianza, compresi gli allenatori. Un personaggio, insomma, che ha reso alla Trinacria in immagine ed entusiasmo, quello che i bravi isolani continuano a versargli nelle casse. C’è da dire, però e subito, che Zampa ci sa fare e risulta essere, alla fine della fiera, anche un buon intenditore di calcio, che non lesina di tirare calci a destra e a manca, senza paura di nessuno. E’ fatto così, come il suo Palermo che è sulla breccia dal 1900, con alterne fortune o sfortune, che lo hanno portato alla tanto agognata Serie A nel 1932. Grande festa per tutta l’Isola che è super contenta di avere una compagine che, nel tempo, ha sfornato anche ottimi giocatori che, al mer-
mocrazia: una sorta di bipolarismo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della libertà. Questo libro rappresenta un sincero, appassionato atto d’amore nei suoi confronti. Alberto Figliolia è giornalista pubblicista. Collabora con il «Gazetin», periodico indipendente di cronaca civile, e «tellusfolio», rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i concetti di agonismo, democrazia e solidarietà. Collabora con Silvana Ceruti alla conduzione del Laboratorio di Scrittura creativa nella Casa di Reclusione di MilanoOpera. Ha scritto numerosi libri navigando fra poesia e sport. Condivide con Çlirim Muça la vocazione alla divulgazione dello haiku e crede con fermezza nel martello libertario e gandhiano della poesia. Davide Grassi, giornalista pubblicista, ha collaborato con diversi quotidiani nazionali – tra cui il «Corriere della Sera» – prima di approdare agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie! (Limina, 2002), Rossoneri comunque (Limina, 2003) – antologia curata con Andrea Scanzi –, La palla è rotonda? (Limina, 2003),
cato o al supermercato, come volete voi, hanno portato sempre monete sonante che lo scaltro presidente-padrone ha sempre trasformato in mille occasioni di crescita. Ora come ora, assomiglia tanto alla bella aquila dalle ali bianche di purezza e slanciata verso il cielo sempre azzurro, che fa bella mostra sulla maglia rosa, che alcuni identificano con il colore del vino rosato molto abbondante da quelle parti o con gli alti e bassi della vita, quella calcistica si intende, laddove il nero è riservato ai momenti brutti. “Ne abbiamo avuti tanti di gioie e dolori, ma ne siamo sempre usciti a testa alta e con coraggio, virtù che metteremo in campo anche stasera contro il Milan assai arrabbiato per l’immeritata sconfitta nel derby. Ora siamo sereni e, come avete notato, ho confermata, ancora una volta, la fiducia a mister Iachini, che può lavorare con tranquillità
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Marjlja Bisceglia
l’Ospite
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utto è pronto, Milan Palermo si gioca questa sera nell’anticipo della quarta giornata, lo scontro ospitato a San Siro, è tra due squadre tra le più temibili di questo campionato anche se i rossoneri hanno ancora qualche difficoltà nell’assestamento di gioco. Entrambe le compagini rientrano di diritto nella storia del calcio. Gli ospiti rosanero hanno poco da invidiare ai rossoneri anzi, questo avvio di stagione risulta sicuramente più dolce rispetto a quella del Diavolo. Particolare attenzione questa sera al Meazza va riservata al centrocampista Enzo Maresca, che in passato giocato anche nelle giovanili del Milan. Maresca, nato a Pontecagnano Faiano, il 10 febbraio 1980, è infatti un calciatore italiano con molta esperienza e nonostante l’età ha sicuramente energia da vendere, è in grado di giocare un po’
Enzo Maresca
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in tutti i ruoli ma predilige quello di regista, buone capacità offensive e dotato di una buona tecnica e visione di gioco. Grazie alle sue grandi capacità, nel 2004 è stato definito dal suo allenatore, nonché allenatore della Fiorentina, come “un centrocampista di movimento con ottima tecnica e dotato di grande capacità tattica, che fa della consistenza fisica e del girovagare per il campo due delle sue caratteristiche principali. Un giocatore completo perché in grado di garantire un ottimo apporto in fase offensiva grazie ad una facile intuizione dei tempi di inserimento. Come anzidetto, Enzo è cresciuto nelle giovanili del Milan, in seguito in quelle del Cagliari ed a soli 18 anni lascia l’Italia, trasferitosi nel West Bromwich Albion, squadra nella First Division, in Inghilterra. Dopo un anno però torna in Italia sotto gli occhi attenti della Juventus, che lo acquista per 10 miliardi di lire lasciandolo giocare una sola partita. Nel 2000 viene ceduto al Bologna, questa stagione risulta ancora negativa nel complesso, a causa di alcuni scontri con l’allenatore Francesco Guidolin e i compagni di squadra. Nelle seguenti stagione passa dal Bologna, alla Juve di Marcello Lippi, al Piacenza e per ultimo alla Fiorentina, neopromossa in serie A e non convincendo pienamente l’allenatore, viene riscattato completamente dalla Juventus, a fine stagione. Nel 2005 parte nuovamente, questa volta per la Spagna, a Siviglia, iniziando l’ennesima stagione sfortunata a causa di un infortunio al tendine d’Achille, con il club andalusa vice però due Coppe UEFA, una Supercoppa Europea, una Coppa di Spagna e per finire una Supercoppa di Spagna. I problemi fisici sembrano però non volere abbando-
nare il calciatore che nel 2009 si aggrega ai greci dell’Olympiakos per 5 milioni di euro, squadra nella quale non trova gli stimoli necessari, dopo solo un anno infatti decide di rescindere il contratto, rinunciando a 2 milioni di euro di ingaggio. L’anno successivo si allena nuovamente con la Fiorentina, prima di firmare un contratto con Malaga, nel quale rimarrà ben due anni. Nel 2012 torna in Italia con un contratto biennale con la Sampdoria, e nel 2014 finalmente viene acquistato
a titolo definitivo dal Palermo, con il quale firma un contratto fino con scadenza giugno del 2015 ma rinnovato a gennaio, dopo un’operazione per appendicite acuta. Nella nazionale italiana ha collezionato un totale di 50 convocazioni, 45 presenze e 13 gol, oltre ad essere stato capitano della Nazional Under 20. È evidente che Maresca abbia una notevole esperienza grazie alle numerose squadre in cui ha giocato.
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Sarri? Non lo capisco ma mi adeguo N
egli ultimi campionati, da quando siamo tornati in Serie A, solo nella stagione 2009 – 2010 abbiamo preso più reti di adesso, nelle prime tre giornate di campionato, quella volta furono sette i gol subiti, anche se delle tre partite almeno una la vincemmo, ad allenare c’era Donadoni che finì poco dopo la sua esperienza partenopea come tecnico, esonero all’ottava giornata, dopo una vittoria striminzita contro il Bologna, un tristissimo
di una differente rosa tra le due squadre, colgo l’occasione per intavolare un paragone tra Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri. Allegri appunto che l’anno passato ha dovuto prendere possesso di una squadra vincente, ben definita in ogni particolare sia tecnico che tattico che psicofisico, lasciatagli in eredità da Antonio Conte, compagine con una infinità di primati polverizzati , subentrando con l’intera piazza bianconera contro, per i
tutto e sfiorando l’impresa della vittoria nella finale Champions; naturalmente nessuno pretende da Maurizio Sarri di fare il verso a chicchessia, però a mio sommesso avviso la sua partenza mi pare del tipo descritto da Bartali: ” l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”. Abbiamo 4 esterni bassi dediti alla fluidificazione ( Ghoulam, Strinic, Maggio, Zuniga), giochiamo con i terzini bloccati, tra l’altro incapaci di fare il terzino vecchio stampo, immaginate
fermatelo!
2 a 1 che diede il la al licenziamento dell’ allenatore lombardo, figura triste e poco amata dal popolo napoletano. Naturalmente come dice De Gregori, non si giudica un giocatore da un calcio di rigore e nemmeno aggiungo io lo si può fare con un trainer dopo appena sole tre partite, però … però con le debite proporzioni e con le dovute giuste considerazioni, come quella
suoi trascorsi milanesi, eppure la bravura dell’allenatore livornese è stata quella di entrare in punta di piedi, sapendo di dovere sostituire una sorta di “Mostro Sacro”, prendendo per mano la compagine piemontese, senza stravolgere tattica, schemi, sistema mentale, poi con il tempo, risultato dopo risultato, ha cambiato tutto modellando la squadra a sua immagine, vincendo quasi
Bruscolotti e guardate Maggio, terzini talmente bloccati che contro l’Empoli, la corsia destra sembrava l’autostrada del Sole in pieno inverno, cioè triste e vuota; abbiamo fatto 200 gol in due anni, sfruttando le praterie che lo schema di Benitez ci consentiva di attuare e grazie soprattutto alla potenza e alle progressioni dei vari Higuain, Mertens, Callejon, Gabbiadini, potenza che si sprigionava davanti agli spazi ampi, con il sistema di gioco studiato apposta per le caratteristiche dei vari punteros azzurri e mister Sarri che ne fa? Ingabbia i suoi tre davanti nello spazio di 20/30 metri, ma come si può tarpare le ali in questo modo? Ma il mister prima di venire conosceva le caratteristiche dei nostri attaccanti? A me pare proprio di no. Continuo a non raccapezzarmi, continuo a ripetermi ma davvero Inler è più scarso di Valdifiori? Ma davvero Hamsik è un mediano? Sicuro che in giro non c’era un centrale messo meglio di Albiol e un terzino “bloccato” più capace di Maggio? Mi chiedo perché a Empoli il regista lo fa un ragazzino di 17 anni e da noi un centrale nazionale under 21 non può farlo, perché? Queste domeniche passate in totale tristezza, guardando gli altri sfuggire, non sono molto salutari, dal punto di vista del tifoso che vive in me, per quel che riguarda il mio ruolo di tecnico, modesto, modestissimo allenatore settore giovanile,
devo per forza ammettere che ci vuole ancora tempo, il danno psicologico che Benitez ha causato ai nostri calciatori non si risolve certo nel giro di qualche mese, questo è lapalissiano, per quel che concerne il narratore di calcio, faccio rispondere al caro intramontabile Eduardo: Adda passà a nuttata. La nuttata sarà quella che ci vedrà affrontare quella Lazio che l’anno passato ha ammazzato tutti i nostri sogni, estromettendoci dalla Champions e dalla finale di Coppa Italia, cose che poi ha perso in maniera ignominiosa. Sarà una notte di sofferenza e di speranza, quella contro i capitolini, sarà un momento che ci vedrà ancora una volta stringerci attorno alla maglia azzurra, la Bandiera del Sud, il vessillo dei figli delle Due Sicilie, la nazionale di milioni di “terroni” che non smetteranno mai di gridare il loro amore per quello che il Napoli rappresenta, non solo come squadra di calcio. Per il futuro anche noi diciamo: Io speriamo che me la cavo.
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RISCHIO MARASSI PER LA JUVENTUS
L’Inter col Chievo prova l’allungo A
pre questa sera a San Siro la quarta di campionato con Milan-Palermo. Anzi, in precedenza, avevano iniziato le danze Udinese e Empoli, due squadre alla ricerca della quadratura del cerchio. Uno spettacolo che nel nuovo Friuli, stile inglese, è pronto per le grandi sfide. Ma a tenere cartello, come detto, ci pensano questa sera Mila e Palermo. I rossoneri arrivano dalla battuta di arresto con l’Inter nel derby mentre il Palermo, pur acciuffando in extremis il pareggio col Carpi alla Favorita,
tenterà le prove per recitare un ruolo da protagonista in questa prima fase del torneo. E’ chiaro che per la squadre di Mihailovic una battuta d’arresto anche in questa occasione sicuramente farebbe scattare con largo anticipo un campanello d’allarme sicuramente mal digerito dai tanti tifosi del Diavolo. Domani, invece, l’Inter a Verona col Chievo proverà a pigiare il piede siull’acceleratore per consolidare il primato in classifica conquistato con la vittoria ai danni proprio del Milan sei giorni fa. Ma
fra il dire ed il fare c’è di mezzo, questa volta, il Chievo: Maran ha messo in piedi una squadera di tutto rispetto, capace di piegare la schiena alla Juventus, anche se non eè più quella dello scorso campionato, proprio allo Stadiu dove lo scorso anno quasi tutti avevano pagato dazio. Il 4-0 inflitto alla Lazio vorrà pur dire qualcosa, ha dato un input importante ai clivensi permettendogli di giocare in scioltezza contro qualsiasi avversaria. Di conseguenza quella di oggi sarà una partita dura per l’Inter. Ma
con un Jovetic in gran spolvero Mancini spera di fare il quarto centro consecutivo in campionato. Occhio a Marassi dove un Genoa dal dente avvelenato è pronto a fare uno sgambetto alla Vecchia Signora che arriva col petto gonfio dopo aver alla grande espugnato Manchester con i gol di Mandistik e Morata. Un brutto cliente, comunque, per i pianconeri e soprattutto in funzione della magra classifica attuale occupata dopo sole tre giornate. E’ bene ri-
cordare, in effetti, che i campioni d’Italia solo sette giorni fa hanno rischiato grosso allo Stadium col Chievo, solo il rigore “dell’ultimo minuto” li ha salvati. Per i piani alti della classifica c’è un bel duello a Torino fra i granata di Ventura e la pimpante Sampdoria di Walter Zenga. Sono entrambe a sette punti ma c’è da giurare che nessuno dei due allenatori sarebbe disposto ad accettare uno scontato pareggio in partenza. Altro match da seguire, sempre per l’alta classifica,
Grande attesa per CAGLIARI-AVELLINO D
opo il recupero della 1° giornata, giocatosi martedì sera tra Ascoli ed Entella, si è è definitivamente completato il quadro delle prime 2 giornate del campionato di Serie B. Il match tra le 2 ripescate si è concluso 1-0 a favore dei bianconeri, padroni di casa, decisiva la rete del capitano Luca Antonini, all’esordio con la nuova maglia. La squadra di Mario Petrone si è così subito rialzata dopo lo 0-2 di sabato in casa del Lanciano, non è riuscita invece a ripetersi la Virtus, protagonista di un ottimo 2-1 casalingo contro il Cesena di Massimo Drago nella gara valida per la 2°giornata di cam-
pionato. Tuttavia è già tempo di 3° turno, dopo gli anticipi di ieri sera, Modena-Ternana e Livorno- Brescia, oggi scenderanno in campo tutte le altre squadre.
Spicca il big match tra il Cagliari del grande ex in panchina Massimo Rastelli, 4 punti in classifica, e l’Avellino di Attilio Tesser, subito rialzatosi in casa contro i
canarini dopo la sconfitta all’esordio nel derby con la Salernitana. Quest’ultima, reduce dal 2-2 sul campo del Brescia (firmato ancora Gabionetta), ospiterà lo Spezia di Bjelica, fermo a un solo punto, ottenuto domenica scorsa in casa contro l’ottima Pro Vercelli di questo inizio stagione. Altro match di grande spessore quello che si terrà al San Nicola tra Bari e Pescara, 2 delle squadre candidate a un campionato da protagoniste, a 4 punti la rosa guidata da Davide Nicola dopo il pareggio senza reti in casa del Vicenza, a 3 quella guidata da Massimo Oddo, vittoriosa nel match casalingo contro il Peru-
gia dopo la disfatta di Livorno. La squadra di Bisoli ospiterà il Crotone, reduce dal 2-1 sul Novara, con i piemontesi di Baroni che saranno invece impegnati in casa contro l’Entella, con l’obiettivo di ottenere la prima vittoria. Il Vicenza di Marino grande favorito contro il Como di Sabatini, fermo ancora a 0 punti, in cerca di rilancio il Cesena, impegnato tra le mura amiche contro l’Ascoli, pesante l’assenza di Cascione (espulso contro l’Entella) con Aglietti che può però contare su un Antonino Ragusa in ottima forma, 2 goal nelle prime 2 giornate. A 2 reti anche Nicola Ferrari (Lanciano) e Luca Casti-
è quello dell’Olimpico dove la Roma ospiterà il Sassuolo, anche lui a sette punti, come i giallorossi e quindi pronto al colpaccio nel tentativo di agguantare l’Inter. In proramma domani pomeriggio già uno scontro diretto per la salvezza, quello di Bologna, fra i padroni di casa e il Frosinone. Chi perde va sicuramente in crisi profonda. In serata la Fiorentina andrà a Modena a giocarsela col Carpi mentre al San Paolo il Napoli ospiterà la Lazio.
Serie B
Christopher Nasso glia (Pro Vercelli), che saranno impegnati rispettivamente sul campo del Trapani di Cosmi, a 4 punti e privo dello squalificato Scozzarella, e in casa contro il Latina di Mark Iuliano, protagonista fino a questo momento di due pareggi, entrambi per 1-1.
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Partita Perfetta ma senza enfatizzare troppo in fondo era solo il Bruges mica il Sassuolo P
artiamo dal fatto che il Club Bruges è una squadra scarsa, nonostante la figura carismatica del suo allenatore Michel Preud’homme, che è stato per molti della mia generazione un mito, un idolo assoluto, ma come allenatore ha scelto davvero la conduzione di una equipe davvero agghiacciante, inguardabile anche se la società in questione appartiene alla nobiltà del calcio europeo. Però la cosa che è saltata subito agli occhi
TIENE BANCO IN PREMIER LEAGUE LA SFIDA CHELSEA-ARSENAL
A
pre le danze questo pomeriggio in Premier League la sfida di Londra fra il Chelsea di Mourinho e l’Arsenal di Wendell. I Blues, reduci dal poker rifilato in Champions a Maccabi di Tel Aviv, proverà a ripetersi anche in campionato dopo la disastrosa partenza che hanno visto Diego Costa e compagni incassare tre sconfitte su cinque partite. Va sicuramente meglio l’Arsenal piazzato alle immediate spalle del City che oggi in tarda serata a Manchester affronterà il Westham, altra sorpresa in questa fase d’avvio del torneo insieme al Leicester di Ranieri attualmente secondo impegnato, sempre oggi, sul terreno dello Stoke City. Di scena invece domani il Manchester United in casa del Southampton di Pellè, mentre il Liverpool ospiterà il Norwich. Compito difficile per il Tottenham che riceverà il Crystal Pala-
E.League
in questa partita è stata la collocazione finalmente consona degli esterni d’attacco, grande Dries Mertens e stratosferico Josè Maria Callejon, imprendibili. Certo qualche sfasatura specie a sinistra la si è notata anche in questo match, rimango del parere che Marek Hamsik non è un mediano, e in fase difensiva non è il massimo, viceversa buona prova degli altri due di centrocampo nonostante i piedi maleducati di David Lopez e talune facilonerie di Jorginho, che fanno accapponare la pelle ma la prova è stata davvero da incorniciare per entrambi. Peccato per Gonzalo Higuain che non è andato oltre il palo, nel secondo tempo. Rimango del parere che non servono alchimie per andare in rete, questa squadra ha tante di quelle soluzioni che schemi e tatticismi esasperati non servono per niente, piuttosto gli azzurri vanno registrati dalla cintola in giù. Buona prova di Raul Albiol
Estero
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Rischia in Ligue1 il PSG a Reins ce bloccato dopo la serie positiva dalla capolista Manchester City. In Bundesliga trasferta insidiosa per il capolista a punteggio pieno Bayern Monaco in casa del Darmstadt. La neopromossa pare sia decisa a rendere la vita difficile ai campioni di Germania reduci dalla non facile trasferta di Atene con l’Olimpyakos in Champions. L’altra big del campionato tedesco, Borussia Dortmund, pure lei a punteggio pieno dovrà vedersela domani fra le mura di casa col Bayer Leverkusen reduce dal poker rifilato al Bate Borisov. Il Wolfsburg, terza forza della Bundesliga, riceverà invece l’Hertha Berlino quest’anno partito bene per non ripetere le paure dello scorso campionato. In campo oggi il Colonia, attualmente quarto in classifica, deciso a dare il colpo di grazia al fanalino di coda Borussia Moenchengladback. I neroverdi, ultimi in campionato, hanno perso pure in Champions aprendo così una forte crisi a novanta gradi. In Francia prova ad allungare il passo il Paris SaintGermain sul campo del Reins. La squadra dello Champagne,
attualmente al quarto posto distanziata di quattro lunghezze dai parigini. Zlatan Ibrahimović e compagni hanno faticato parecchio in Champions col Malmoe e potrebbero risentire le fatiche. Difficile per il Caen il compito contro il Mointpellier, quest’ultimo in coda alla classifica con un solo punto all’attivo in compagnia dell’Ajaccio. Si gioca un pezzo di futuro il Marsiglia di Michel al Velodrome contro il Lione mentre il Monaco al Saint Luis II riceverà il Llorient. In Spagna il Barcellona sale in campo domani col modesto Levante e proverà di conseguenza a centrare la quarta vittoria consecutiva in Liga. Tranquillo il Real Madrid, sulla carta, per la sfida del Santiago Bernabeu contro i granada, mentre l’Atletico Madrid, reduce dalla sconfitta con i catalani della scorsa settimana, saranno a Eibar, squadra decisa a quanto sembra a ripetere le belle imprese dello scorso campionato. Attesa, infine, per il match ad alta tensione fra quelli del sottomarino giallo Villa Real contro i baschi dell’Atletico Bilbao, squadra che non “muore” mai.
finalmente. Mi auguro che mister Maurizio Sarri abbia tratto le dovute considerazioni da questa partita che non è stata certo “maschia” anzi ha dato l’impressione di un buon allenamento infrasettimanale, cosa adesso desueta ma che in altri momenti della storia del calcio era consuetudine, per due ragioni importante, provare gli schemi e far conoscere nella Regione di appartenenza della squadra i beniamini della tifoseria tutta, passa il tempo passano le mode ades-
so bisogna aspettare l’Europa League per provare gli schemi. Due parola su Diego Armando Maradona, l’immenso Pibe de Oro, l’irraggiungibile Campione Assoluto, caro Diego non è attaccando in quel modo l’allenatore dei partenopei che facciamo un favore a Napoli anzi, si fa il gioco di quelli che non ci vogliono bene, se Maurizio Sarri non è adatto per la nostra piazza sarà il tempo a dirlo, noi ci auguriamo non sia così, che questo Maestro del calcio non fallisca proprio da noi, noi amiamo Napoli e vogliamo il bene di tutti trainer compreso, un’ultima postilla: chi ama questa maglia non può attaccare in quel modo lì l’attuale tecnico, pare brutto, nu sta bene. Avanti tutta, Napoli siamo noi. Un postilla personale, agli amici di Stadio5, fatemi l’imbocca al lupo per la nuova stagione 2015-2016, allenerò i Giovanissimi 2001–2002 della Stellabiancoceleste società casertana
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campionato USA
Christopher Nasso Sempre più avvincente ed emozionante la Mls, un altro weekend pieno di sorprese e di grandi giocate, a partire da quelle viste nel match tra New England Revolution e Toronto. Uno scontro in piena zona Playoff (Eastern Conference), con i canadesi sconfitti davanti al proprio pubblico, nonostante la grande prestazione di Sebastian Giovinco, protagonista di una giocata che ha fatto il giro del web, 1-3 il risultato finale. Altra vittoria esterna quella dei Columbus Crew, sempre più su in classifica, sui Philadelphia, mattatore
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MLS: si avvicina il rush finale della sfida l’attaccante classe ’84 della Sierra Leone Kei Camara, autore della doppietta valsa il 2-1 definitivo. Nella sfida tra prima e ultima della classe, i New Yord Redbull hanno battuto 3-2 i Chicago Fire, passati in vantaggio per 2-0 e rimontati dalle reti di Bradley Wright Philphs, di Mike Grella e di Kljestan su rigore. Nelle sfide incrociate tra club della western e eastern conference, gli Orlando City(Est) hanno la meglio sullo Sporting Kansas City, 3-1 con doppietta del centrocampista svizzero Adrian Winter. Vittoria casalinga anche per i Dallas(Ovest), sempre più in alto in classifica, 2-1 sui New York City. Pareggio senza reti tra Los Angeles Galaxy(Ovest) e Montreal, 1-1 Colorado(Ovest)Dc United. Nella western conference, nella sfida di bassa classifica, grande vittoria esterna dei Real Salt Lake sul campo degli Houston Dynamo, reti di Mo-
rales, Sandoval e dell’ex Boca Juniors Juan Martinez, inutile il goal su rigore dell’esperto Brad Davis. Pareggio tra San Jose e Seattle Sounders, 1-1 firmato Fatai Alashe, attaccante statunitense classe ’93, e Oba Oba Martins, in grandissima forma nelle ultime giornate. In attesa di scendere in campo per il 31°turno, giovedì notte sono state recuperate alcune gare, nella eastern conference i New York City hanno ottenuto una vittoria importantissima contro i Toronto, un 2-0 firmato Lampard e Mullins che riaccende la speranza Playoff dopo 3 sconfitte consecutive. Sfida di altissima classifica tra i New England Revolution, alla 6°vittoria consecutiva, e i New York Redbulls, 2-1 per i padroni di casa, ancora protagonisti il classe ’95 Diego Fagundez e il centrocampista Kelyn Rowe, a nulla è valso il goal del momentaneo pareggio degli ospiti
(Mike Grella), che ora inseguono a un punto ma con 2 partite in meno. Altro pareggio per San Jose(Ovest) e Montreal, un 1-1 che tiene entrambe le squadre appese alla lotta per i Palyoff, migliore comunque la situazione dei Canadesi, che nella eastern
conference occupano momentaneamente il 6° posto con 3 gare da recuperare sulle inseguitrici. Tra le gare che si giocheranno nel weekend spicca Sporting KC-Dallas, anticipo del Sabato, con gli ospiti che cercheranno di consolidare la seconda posi-
COLPO DI NIBALI ALLA VIGILIA DELLE CONVOCAZIONI IRIDATE PER GLI STATI UNITI Dopo il secondo posto nella Coppa Agostoni il messinese fa centro alla Bernocchi
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ibali non si smentisce. Lo squalo dello Stretto, ancora imbufalito per la squalifica rimerita alla Vuelta di Spagna dove è andato a segno il compagno di squadra Fabio Aru, fa sua a Legnano la Coppa Bernocchi, seconda frazione del Trittico Lombardo in preparazione ai mondiali USA di Richmond. Il fuoriclasse dell’Astana in fuga con Mauro Finetto (Southeast) e Matteo Trentin (Etixx-Quick-Step) arriva sul traguardo della città del Carroccio alzando le braccia al cielo davanti ad un foltissimo pubblico. C’erano un mucchio di
NICOLE REINA ORO JUNIORES AI CAMPIONATI ITALIANI DI CORSA SU STRADA Andrea Torelli
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i Campionati Italiani Assoluti e Giovanili di corsa su strada 10 km svoltisi a Trecastagni (CT) dal 10 al 13 settembre la nostra atleta Nicole Reina ha ottenuto il titolo italiano Juniores sbaragliando la concorrenza e confermandosi così regina indiscussa del mezzofondo nazionale. L’allieva di Giorgio Rondelli ha concluso la gara in 35:42, tempo che vale, oltre
L’argento va alla Roscalla, altra atleta del CUS Milano Pro Patria
al primo posto Juniores, anche l’ottava posizione Assoluta della competizione. Per l’atleta del CUS Pro Patria Milano è il terzo titolo italiano consecutivo nella corsa su strada dopo i due ori vinti da Allieva nel 2013 (10 km) e nel 2014 (6 km). Questo successo rappresenta inoltre il quarto titolo nazionale Juniores vinto in questa stagione dopo quelli di cross, 3000
siepi e 5000 su pista. A suggellare l’ottima prestazione di Nicole, è arrivato anche il secondo posto di un’altra atleta del CUS Pro Patria Milano: Maria Cristina Roscalla. L’atleta pavese ha dovuto lottare contro forti dolori alla bendelletta ileotibiale ma è riuscita nell’impresa di concludere la gara in 38:12 aggiudicandosi l’argento di categoria.
Le due ragazze sono state premiate da Alberto Cova, oro olimpico a Los Angeles nei 10000 metri e presidente onorario del comitato organizzatore della gara. Alla premiazione erano presenti anche altri campioni del nostro mezzofondo e fondo come Salvatore Antibo, Giuseppe D’Urso, Massimo Vincenzo Modica e Stefano Baldini. Andrea Torelli
rappresentanti della Lega Nord a festeggiare Nibali, anche se qualcuno, polemicamente, ha fatto notare i natili di Vincenzo sono siciliani e non lombardi. Un bel biglietto da visita per Vincenzo Nibali con questa fuga per la vittoria in prospettiva dell’appuntamento iridato. La Coppa Bernocchi si è corsa sulla distanza di 192 km e precede di quindici giorni il terzo appuntamento pre mondiale con la Tre Valli Varesine che si disputerà a fine mese. Felicissimo il ct Cassani per la performance del corridore siciliano, che va ad aggiungersi col trionfo del sardo Fabio Aru nella Vuelta spagnola che si è
Nicole Reina
zione, dall’altra parte i padroni di casa potrebbero avvicinarsi a soli 3 punti. Sempre nella Western Conference i Whitecaps, attualmente al 1° posto, ospitano i Seattle Sounders, in gran forma nell’ultimo periodo e in piena zona Playoff. I Los Angeles Galaxy, dopo un punto nelle ultime 2 partite, cercheranno il riscatto sul campo dei Salt Lake. Nella eastern conference sfida tra la 3° e la 4° della classe, i Dc United(45) ospitano i Columbus Crew (44). New England e Montreal scenderanno nuovamente in campo per affrontarsi in Canada domenica notte, gli Orlando City saranno impegnati in casa dei Chicago Fire, ultimi in classifica ma a solo 5 lunghezze dalla squadra di Kakà, con anche una gara in meno. Completano il quadro Toronto-Colorado, New York City-San Jose, Portland-NY Red Bulls e il postico di lunedì Philadelphia-Houston Dynamo.
Ciclismo
conclusa domenica scorsa. Beffa, infine, per il siciliano battuto allo sprint nella Agostoni da Rebellin. Sono undici i convocati per i mondiali: Daniele Bennati, Sonny Colbrelli, Fabio Felline, Vincenzo Nibali, Gaicomo Nizzolo, Daniel Oss, Salbatore Puccio, Manuel Quinziato, Matteo Trentin, Diego Ulissi, Elia Viviani. Per la prova a crono in gara Adriano Malori e Moreno Moser.
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finestra sul mondo e dintorni buco NERO
LA PACE CHE NON ARRIVA La fuga dall’Africa non si ferma senza l’ONU
Luigi Sada
V
i siete mai chiesti perché gli alieni non sono ancora sbarcati sulla Terra? Semplice, guardando la sistemazione politica del nostro fottuto Pianeta, uscendo dalla navicella chi mai dovrebbero incontrare i nostri visitatori dallo spazio? Barack Hussein Obama, Vladimir Vladimirovič Putin, la Merkel o Matteo Renzi? Ma dai! Tutti questi grandi personaggi non possono, in questo momento, rappresentare il genere umano sapendo com’è questo sistema in cui ci siamo cacciati, promuovendo questo stillicidio di guerre sbagliate come quelle promosse in Irak, Libia e Siria. Di conseguenza una destabilizzazione sconcertante di tutto il territorio
r. d.v.
mediorientale, dove fortunatamente resiste il bastione protettivo di Israele. E quindi se qualcuno si chiedesse ancora il perché, non dell’arrivo degli extraterrestri ma dell’invasione gigantesca attuale di profughi clandestini verso l’Europa, questa è la risposta. La fuga dall’Oriente non è sicuramente legata al cosiddetto regime sanguinario di Bashar alAssad, bensì all’Isis, califfato che non aspettava altro che i bombardamenti sponsorizzati, prima dagli USA, poi da Francia ed Inghilterra, nazioni che comunque è bene ricordare hanno salvato il mondo cancellando il Nazifascismo di Adolf Hitler e Benito Mussolini. Stadio5 non produce scienziati, però con un minimo di sale in zucca qualunque persona comprende che se questa gente scappa, fugge da una guerra prodotta dai venditori di armi occidentali. Pur con il pericolo deflagrante dei Saddam Hussein, degli Assad e dei Gheddafi chie-
detevi un po’ se la situazione non fosse più tranquilla una quindicina di anni fa quando questi dittatori tenevano ferme le teste matte delle tribù dislocate in tutto il Medio Oriente e di una possibile nascente Isis, dove prosperano i “tagliagole”. In Italia, anzi in Europa, l’invasione è in atto. Nulla possono, almeno per il momento, speriamo, i Salvini o le trasmissioni di Paolo Del Debbio a chiudere le porte a questa gente disperata. Solo l’intervento armato dell’ONU, sul tipo di Desert Storm del ’90 può raddrizzare la situazione, anche se alla fine tutti noi siamo convinti che per tamponare questa falla ci vorrebbe un Gheddafi 2 e un Assad 3, quest’ultimo con l’aiuto della Russia che ha sempre avuto le idee più chiare degli USA e dei suoi alleati. Per avere questo aiuto l’Europa dovrà, intanto, togliere subito le sanzioni a Putin. Una cosa più che normale per chi ha un pizzico di cervello.
Morire senza far notizia in Italia è possibile se sei donna e non sei immigrata
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orire e trasformarsi subito in un fantasma di cui nessuno parla. Morire mentre si lavora per guadagnarsi da vivere. E’ quanto è accaduto a Paola, in un giorno di Luglio così assolato da spaccare la terra. Ma nessuno ne ha parlato fino ad oggi. Muore sotto il sole e alla sua morte non viene dato rilievo mediatico perché donna e perché non immigrata, Questa è l’Italia oggi. In uno Stato come l’Italia, che non tutela né i lavoratori onesti né la famiglia con misure adeguate, non c’è avvenire. Meglio andarsene, meglio chiedere asilo politico altrove: paradossale non è vero? La notizia di Paola, bracciante agricola di San Giorgio Jonico, morta per un malore mentre lavorava in un vigneto ad Andria mi ha sconvolta. Prendeva il bus ogni notte alle tre con grande sacrificio per poter essere sul posto di lavoro in orario, lasciando a casa
Paola Clemente, 49 anni, morta nei campi il 13 luglio scorso
tre figli ed in cambio la sua paga ammontava a 27 euro al giorno, la metà di quanto dichiarato in busta paga. La sua morte è passata nell’indifferenza delle istituzioni e dei media. Tragedie come questa ci lasciano senza parole. Quanto accaduto deve comportare riflessioni urgenti sulle condizioni dei braccianti agricoli. Sono necessari interventi mirati delle Istituzioni per debellare il fenomeno del caporalato che è ancora tanto diffuso nel nostro meridione così da riuscire a mimetizzarsi nel tessuto sociale. In Italia si introduce il reato di tortura ma si consentono condizioni lavorative disumane. Controlli puntuali e specifici sarebbero sufficienti per un riequilibrio tra manodopera e datore di lavoro. Mentre parliamo di Europa la giustizia sociale in Italia è sempre più un miraggio.
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BOLLETTINO TEATRALE DALLA CAPITALE
Teatro
11/13 settembre 2015
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hi è di scena? Noi di Stadio5 siamo andati a sbirciare cosa c’è in scena al Teatro Argentina di Roma
TEATRO DA MANGIARE?
di Paola Berselli e Stefano Pasquini con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini regia Stefano Pasquini Teatro delle Ariette 14/15 settembre 2015
MEDEA
di Euripide Bianca Elton Ara regia Dario D’Ambrosi con Almerica Schiavo, Dario D’Ambrosi, Mauro F. Cardinali, Michela D’Ambrosi coro Attori diversamente abili del Teatro Patologico musiche originali Francesco Santalucia direzione coro Papaceccio 16 settembre 2015 coreografia Marisa Brugarolas OMAGGIO A KANTOR costumi Giuseppe Avallone Proiezione di La classe morta (1975) scene Maria Grazia D’Ambrosi di Tadeusz Kantor luci Claudio Giordano, Luca Giordano regia cinematografica di Andrzej Wajda Produzione Teatro PatologICO in collaborazione con la Festa del Cinema 29 e 30 ottobre, 5 e 6, 12 e 13, 19 e 20 novembre, 3 e 4 dicembre 2015
PROGETTO ODISSEA
20 ottobre – 8 novembre 2015
IL PREZZO
di Arthur Miller traduzione di Masolino D’Amico con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, Elia Schilton regia Massimo Popolizio scene Maurizio Balò costumi Gianluca Sbicca luci Pasquale Mari direzione artistica Umberto Orsini PRODUZIONE COMPAGNIA ORSINI PRIMA NAZIONALE
Un progetto di Eva Cantarella e Giovanna Bozzolo con Eva Cantarella e Giovanna Bozzolo musiche a cura di Oreste Bossini PRODUZIONE TEATRO DI ROMA
17 settembre 2015
MILITE IGNOTO
quindicidiciotto uno spettacolo di Mario Perrotta tratto da Avanti sempre di Nicola Maranesi e da La Grande Guerra, i diari raccontano un progetto a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi per Gruppo editoriale L’Espresso e Archivio Diaristico Nazionale Produzione Permàr, Archivio, Diaristico Nazionale, dueL, La Piccionaia 0 - 15 novembre 2015
LA BOTTEGA DEL CAFFE’
di Carlo Goldoni regia di Maurizio Scaparro con Pino Micol e cast in via di definizione 7 - 22 novembre 2015 musiche Nicola Piovani di Carlo Goldoni FATHER AND SON regia Maurizio Scaparro ispirato a Gli sdraiati e Breviario comico con Pino Micol, Vittorio Viviani, Manuele Morgese, Ruben Rigillo, di Michele Serra Carla Ferraro, Maria Angela Robustelli , Ezio Budini, Giulia Rupi, regia Giorgio Gallione Alessandro Scaretti con Claudio Bisio musiche Nicola Piovani e con i musicisti Laura Masotto (violino) - Marco Bianchi (chitarra) eseguite dalla violinista Lisa Green scene e costumi Guido Fiorato scene e costumi Lorenzo Cutùli musiche Paolo Silvestri luci Maurizio Fabretti luci Aldo Mantovani PRODUZIONE FONDAZIONE TEATRO DELLA TOSCANA PRODUZIONE TEATRO DELL‟ARCHIVOLTO
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ays Dubfire: “I’d always intended for my music to be performed live, supported by the latest advancements in music, stage design, lighting and sound technology. It took me years to build up a body of work that I’m proud to stand behind and to find the team to create the HYBRID show. It’s been an incredibly inspiring ride and I’m tremendously excited to finally bring the show to the fans who continue to support me and my sound”
D
Live HYBRID World Tour heads to Paris, Brazil and Argentina down
at
industry-leading
events like ADE, Time Warp and Sonar, fans in Paris, Brazil and Argentina will now have the opportunity to witness the experience that’s been taking electronic music world by storm. HYBRID travels to South America next month for Orfeo Superdomo and
ubfire’s critically ac-
Tribaltech, then to Big Bang
claimed
project
in Paris for the official French
dubfire:live HYBRID adds 4
premiere, before wrapping up
more dates to the world tour.
at the mighty EDC Brazil this
Having previously touched
December.
live
Presenting at 2015’s major electronic events, don’t miss your chance to experience this years most talked about electronic event. Take a sneak preview at what’s in store here: https://www.youtube.com/watch?v=iuORN3mydD0 2015 HYBRID DATES 09.10.15 - ORFEO SUPERDOMO - CORDOBA - ARGENTINA 11.10.15 - TRIBALTECH - CURITIBA - BRAZIL 07.11.15 - BIG BANG - PARIS - FRANCE 05.12.15 - EDC BRASIL - SAO PAULO - BRAZIL
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Just Entertainment vola col cd di Tomorrowland Riccardo Sada
Musica
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uest’anno Tomorrowland ha festeggiato la sua undicesima edizione con un doppio week-end, 360mila spettatori ed una compilation da collezione. Nel 2016 la storia continuerà a fare il suo corso, grazie alla nuova compilation. Quest’anno è “Melodia” a farla da padrone: un triplo
cd firmato da un autentico all stars team, un’autentica lineup da main stage: Armin Van Buuren, Dimitri Vegas & Like Mike, Martin Garrix, Oliver Heldens, Robin Schultz e Steve Angello. Il tutto incastonato in un cofanetto deluxe con finiture dorate, e accompagnato da un photobook di oltre 40 pagine, con le migliori foto di Tomorrowland 2015. La compilation di Tomorrowland è disponibile anche in formato digitale su iTunes ed in Italia esce su JE|Just Entertainment (distribuzione Sony Music Italy). JE|Just Entertainment, etichetta discografica italiana indipendente fondata nel 2003 dal suo A&R Sergio Cerruti, è particolarmente attiva nel mercato
della musica elettronica, dance e pop. Tra i suoi artisti e brand in catalogo, insieme a Tomorrowland, spiccano Dimitri Vegas & Like Mike (numeri due nella classifica Top100 di DJ Mag), il cui primo album sarà pronto ad
EDMedia e gfb.guru L il botto di Dzeko & Torres
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HEDlove è il tema e l’hastag della stagione 2015/16 dello Shed Club di Busto Arsizio, a pochi chilometri da Milano, e che inaugura ufficialmente venerdì 18 e sabato 19 settembre. SHEDlove significa amore per la musica, per il design, per la buona cucina e per i contenuti di qualità, da sempre tratti distintivi del club bustocco. E per meglio ribadire il concetto, sono state realizzate strutture e installazioni in 3D, destinate a caratterizzare sia l’interno che l’esterno del locale. Il venerdì sera Shed sarà caratterizzato da musica prevalentemente house; venerdì 25 settembre è il turno del primo guest internazionale: Daddy’s Groove (nella foto) talento italiano assoluto, capace di col-
laborare con djs superstar quali Axwell e David Guetta ma anche con icone pop quali Lady Gaga e Britney Spears, nonché da anni on stage nei festival più importanti quali Tomorrowland e nei locali come Pacha Ibiza e Ministry of Sound di Londra. Venerdì 16 ottobre, invece, uno degli appuntamenti clou della stagione: il Dom Perignon Luminous Party con un super-ospite ancora topsecret, facente parte dell’elite dei dj statunitensi appartenenti alla cosiddetta old-school. Il sabato sera è resident Digei Angelo, direttamente dal programma Ciao Belli di Radio Deejay, con l’allegria e la verve dei suoi personaggi; allestimenti, gadget e selezione musicale studiati ad hoc saranno le caratteristiche princi-
a Golden Collection e le superhits Media Records anni ‘90 in versione EDM/techno iniziano a deflagrare e come missili intelligenti centrano il primo obiettivo: Beatport. In pieno stile EDMedia, “L’Amour Toujours” di Dzeko & Torres (Tiësto Edit) fa suo il primo posto della più popolare classifica in circolazione. Gianfranco Bortolotti, CEO di gfb.guru e del marchio EDMedia, si è dichiarato “totalmente soddisfatto” di questo target raggiunto a soli 5 giorni dalla sua prima pubblicazione. Golden Collection e le superhits Media Records anni ‘90 in pieno stile EDM/techno, marchiate EDMedia, saranno anche disponibili su supporto fisico (vinile d’oro 12”) e in digitale (download gratuito).
pali del nuovo sabato Shed. Da giovedì 1 ottobre, la novità vera e propria stagionale sarà costituita dal rinnovato Shed Restaurant, aperto dal giovedì alla domenica con inediti menù, sia tapas che fissi, atti a garantire velocità nel servizio, qualità del cibo e prezzi contenuti; ogni mese saranno inoltre proposte degustazioni tematiche, oltre ad un’ampia scelta di vini e distillati. Il tutto grazie alla fresca sinergia tra Shed il ristorante AMeMI Tapas & Gineria di Busto Arsizio.
Shed Club Busto Arsizio (VA) Corso XX Settembre 53 infoline 340/0516484 www.shedclub.it
ottobre, anticipato dai due singoli Dimitri Vegas & Like Mike vs Ummet Ozcan “The Hum” (uscito il 4 maggio) e Dimitri Vegas & Like Mike feat. Ne-Yo e “Higher Place” (uscito lunedì 20 luglio scorso).
SHED CLUB OSPITA DADDY’S GROOVE
sabato 19 settembre 2015 Stadio5.it
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za di volontà per perdere un po’ di peso”. Platinette aveva già deciso di compiere un intervento simile una decina di anni prima, che trattava l’introduzione di un by-pass gastrico, operazione che aveva poi non fatto, stavolta ha però optato per una procedura meno invasiva. L’opinionista televisivo ha inoltre partecipato alla creazione di un documentario sul web riguardante l’obesità, vista come una malattia alla stregua dell’anoressia, in cui, intervistato, ha espresso il suo disagio nei confronti del suo corpo, dichiarando il suo desiderio di dimagrire. Gli auguriamo buona fortuna!
atrimonio, gravidanze, operazioni al fine di dimagrire, queste sono alcune delle cose per cui le star della settimana hanno fatto parlare di sé.
tore del programma di Maria De Filippi “Amici”, programma nel quale Elisa fa il giudice, il cantante è stato sicuramente il volto atteso del matrimonio, generando urla pari a quelle per la sposa. L’uscita dei due sposini, accompagnati dai figli Emma Cecile e Sebastian, è stata immortalata da innumerevoli dispositivi, dando la possibilità, anche a chi non era lì, di vivere il momento, grazie al caricamento delle centinaia di immagini sui social network, in tempo reale. Anche i vip presenti
alla cerimonia si sono affrettati a postare immagini con la sposa, in una giornata aperta a tutti, soprattutto all’allegria. Elisa, nel suo abito in pizzo bianco, con una corona di fiori sui capelli, e Andrea, batterista della cantante, con il suo stile rock, hanno dato vita ad un matrimonio straordinario concluso dalla loro salita in moto, accompagnata dalle grida dei fan, di lei ma soprattutto di Stash.
arrebbe che Fiorello sia stato sottoposto recentemente ad un’operazione molto delicata, che però lui riesce a sminuire facendoci sorridere. L’operazione in questione sarebbe stata di rimozione di svariati nei sul suo
su Periscope, al giornalista nonché amico, Stefano Meloccaro, che spesso è anche suo ospite a Radio Rai. In questa intervista è sicuramente uscita una parte di lui nascosta ai fan. Il presentatore ha raccontato la storia con
alla rimozione dei nei, perché si trattava di una zona del corpo delicata. Fiorello conclude dicendo “Mi hanno fatto le punture di anestetico, sono stato venti giorni come un pacco regalo. Ero tutto fasciato, avevo un bozzo”.
pene, il tumore a testicoli è uno dei problemi di salute più diffusi nel mondo maschile, Fiorello ha quindi deciso di parlare della sua esperienza personale, in diretta
molta serenità: “Io mi abbasso le mutande, tiro fuori la belva e lui mi guarda: ‘Qui hai sette nei’. E io rispondo: ‘Che bisogna fare?’” Il medico ha subito provveduto
Anche se il genio della comicità ci ride sopra, comprende che si tratta di un argomento delicato, ragione per cui ha condiviso la sua storia.
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lisa Toffoli e Andrea Rigonat, si sono finalmente
sposati, il matrimonio è stato un evento mediatico seguito dai maggiori media nazionali e da migliaia di fan, ma il matrimonio non è statao l’unico evento ad attirare attenzione, ospiti dell’evento erano infatti i cantanti, Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Ligabue e ultimo ma più importante, Stash con la sua band i Kolors. Quest’ultimo è il vinci-
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auro Coruzzi, la celebrità televisiva conosciuta come Platinette, ha compiuto un passo importante, ha deciso di sottoporsi ad un intervento per ridurre il peso corporeo nell’ospedale di Parma, dove risulta ancora ricoverato. L’operazione consiste nell’introduzione di un palloncino intragastrico, che potrà togliere tra circa sei mesi, il noto personaggio ha ironizzato su Rai 1 affermando: “Non farò un cambio di sesso, ma di stomaco”, inoltre con molta sincerità aggiunge: “È una soluzione per chi, come me, non ha grande for-
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aola Ferrari, giornalista sportiva, che a metà settembre tornerà in tv alla conduzione di “Novantesimo Minuto”, dovrà competere con Paola Perego, alla conduzione di “Domenica In” e con Barbarella, che tornerà a presentare “Domenica Live”, ma si sente carica ed è serena, oltre a stimare le sue colleghe. La Ferrari si è aperta infatti durante un’intervista a “Gente”, dichiarando: “Sono entrambe amiche e
due splendide persone, Barbara la conosco da quando eravamo ragazze, Paola ha la mia stima”. Durante l’intervista al settimanale, l’ex presentatrice della “Domenica Sportiva”, ha parlato anche della sua vita privata, come della sua battaglia contro un calcinoma sulla guancia, che ha dovuto rimuovere dichiarando: “Eliminato il male, è rimasta una cicatrice che lentamente sta andando via. Ma questo non è
mai stato un problema per me, essere guarita vale molto di più”. La Ferrari ha inoltre parlato del marito Marco De Benedetti e dei figli, di diciassette e sedici anni, e del suo desiderio di adottare un bambino: “Il mio sogno sarebbe di adottarne uno”, ha appunto svelato la 56enne, sarebbe però il marito che la frena, lei però non si arrende e in quanto donna tenterà in tutti i modi di avverare questo desiderio.
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