N 35 2014 milan juventus

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Il Milan cavalca l’HONDA www.stadio5.it

Sabato 20 settembre 2014 Anno 4 n 35

MILAN

info@stadio5.it COPIA OMAGGIO

JUVENTUS

Due ingombranti ex a confronto

Per una sfida soprattutto personale

Parola al Baffo

LA PARTITA

A PARELMO PER I TRE PUNTI

Sandro Mazzola

AD ALTA QUOTA pag 3

Severa Bisceglia

HOCKEY

TRE punti targati HONDA

MATCH

Il commento della bandiera interista

BIORITMI

pag 2

Enzo Occhiuto

L’HOCKEY GHIACCIO TORNA IN SERIE A pag 3

Beppe Vigani

pag 13


Pensiero Stupendo... 2

di Beppe Vigani

S

abato sera Milano si fermerà alla vera “prima” di questa stagione. Milan e Juventus si sfideranno per rubarsi sin da subito lo scettro del campionato. Una classica che era caduta in disgrazia, non certo per colpa dei bianconeri, che improvvisamente riconquista l’interesse che gli compete, se non altro per le medagliette che i due club si portano sul petto. Merito soprattutto dei rossoneri che nelle prime due gare hanno liquidato con gol e spettacolo Lazio e Parma. MassimilianoAllegri si troverà di fronte uno dei senatori che lui fece fuori e che ora occupa la panchina che fu sua per tre stagioni e un pezzettino. Milan-Juventus è un match che vuol dire già molto. Per i campioni d’Italia sarà una prova di assoluta chiarezza: verificare se la squadra è la stessa dello scorso anno, anche se la vittoria in Champions League sembra abbia tolto qualsiasi dubbio. Per gli uomini di Filippo Inzaghi, invece, sarà un esame probatorio: verificare se anche quest’anno i tifosi dovranno accontentarsi di brodini più o meno saporiti oppure se potranno mangiare anche un po’ di polpa. In questo momento la Serie A ha dato squilli più o meno interessanti, ma la squadra che ha sorpreso di più è senza dubbio quella costruita dall’immarcescibile Galliani. Sempre lui. Maltrattato, denigrato, ma ugualmente attivo. Una carta fidaty per gli affari low cost. Alex, Menez, Torres, il maquillage a El Shaarawy, Diego Lopez, un portiere di livello mondiale che deve ancora ambientarsi, e l’ultimo schioppo targato Bonaventura, destinato all’Inter, soffiato all’ultimo secondo. Infine, se ciò non bastasse, il capolavoro di tessitore con Barbara, la figlia di Silvio Berlusconi, destinata a diventare, un giorno, la presidentessa del Diavolo. Qualcuno sostiene che la Juventus sia ancora la favorita per la vittoria finale del campionato, nonostante la dipartita di Conte. Il Milan davanti al proprio pubblico ha la possibilità di picconare queste certezze, diventate ineluttabili dopo la vittoria contro il Malmoe in Champions. Il ritorno al gol in Europa di Tevez sembra suffragare l’ennesimo anno di grazia bianconero. Troppo comodo, però. Diceva Eraclito: “Se non ti aspetti l’imprevisto, non lo incontrerai”.

MATCH AD ALTA QUOTA sabato 20 settembre 2014

partita

Severa Bisceglia

B

ig match già alla terza giornata, questo si che rende interessante un campionato che negli ultimi tre anni aveva perso, o quasi, il sapore delle sfide vere. La Juventus avrà la possibilità di dissipare ogni dubbio: le

senza timore alcuno? Il Milan, da canto suo, ha poco da invidiare ai bianconeri. Una società che inizia a diventare solida e coesa, ognuno ha il suo ruolo e tutti lavorano per l’obiettivo comune: la squadra deve tornare ai fasti di un tempo. Gli ingredienti ci sono tutti, assisteremo ad una partita quasi stellare. Da una parte l’incompreso, quando guidava i rossoneri, Allegri che punterà tutto su questo match per dimostrare che non era da

lino che pesa quasi un macigno dalla scarpa. Si prospetta una partita d’altri tempi. Inzaghi potrà finalmente contare, a dispetto della difesa che grida vendetta a causa delle assenze di Bonera per squalifica e Alex e Diego Lopez per infortunio, sul reparto attacco al gran completo grazie al recupero di Stephan El Shaarawy e Fernando Lopez. SuperPippo ha l’imbarazzo della scelta e, considerato il peso dell’incontro, sia il Faraone che il Niño non voglio

Almeno una delle due lascerà il primato in classifica

vittorie sono ancora un risultato sulla scia del condottiero Antonio Conte, o Allegri è riuscito a dare l’impronta, la sua, vincente ad una squadra che sa vincere

buttare via e dall’altra l’uomo, tra i più rappresentativi al Milan, che proprio lui aveva fatto fuori e che non perderà certo l’occasione utile per tirarsi via il sasso-

Milan

STADIO

mancare. Ma dovranno fare i conti con il super affollamento in attacco. Il tridente rossonero, dando per scontato la presenza di Menez e Honda, ha libero un

MEAZZA

solo posto con tre pretendenti, tra El Shaarawy che potrebbe partire dal primo minuto e Torres che potrebbe entrare a partita in corso, va inserito anche Bonaventura. A difendere la porta rossonera torna Christian Abbiati, in sostituzione dell’infortunato Lopez. Inzaghi dovrebbe, dunque, schierare Abbiati, Rami, Zapata, il centrocampo resta invariato. La Juventus ha recuperato sia Barzagli che Vidal, a disposizione in panchina, oltre a Chiellini rientrato dalla squalifica, ma resta fuori il regista Pirlo,

arriverà a San Siro carica degli ottimi risultati raccolti fin qui: in campionato tre vittorie su altrettanti incontri, 5 gol segnati e zero subiti, in Europa ne è uscita vincente. In tribuna d’onore l’intera famiglia Berlusconi e l’intramontabile Adriano Galliani che si giocherà la sua personale partita… a chi lo dava per finito la passata stagione, darà risposte concrete dell’esatto contrario: non solo non è mai finito, ma è riuscito a rimettere in piedi un Milan che farà a gomitate per la piazza d’onore.

juventus

ORE 20.45

Allenatore:

Allenatore:

Filippo Inzaghi

Massimiliano Allegri

Arbitro: Nicola

MILAN (4-3-3 )

Rizzoli diBologna

JUVENTUS (3-5-2)

Abbiati;

Buffon;

Abate, Rami, Zapata, De Sciglio;

Caceres, Bonucci, Chiellini;

Poli, De Jong, Muntari;

Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Pereyra, Evra;

Honda, Menez, El Shaarawy

Llorente, Tevez


Vittoria sull’HONDA bioritmica A PALERMO PER I TRE PUNTI sabato 20 settembre 2014

I

Sandro Mazzola

Carlos Alberto Martínez Tévez

I

n tutta sincerità non mi aspettavo una così grande goleada dell’Inter col Sassuolo. Dopo le premesse non molto buone della gara di Torino nella giornata inaugurale contro i granata di Ventura non potevo dare molto credito ai nerazzurri di Mazzarri, invece eccoci qui ad analizzare le sette reti finite nel sacco degli emiliani che, contro il Cagliari solo due settimane fa, avevano gettato le basi per togliere il sonno all’Inter alla vigilia della partita, Ma ora parliamo del prossimo turno di campionato dove il clou della giornata è la sfida odierna di san Siro fra il Milan di Pippo Inzaghi e la Juventus di Allegri, il primo col biglietto da visita del successo col Parma, il secondo con la vittoria

un ‘importante duello con una posta in palio decisamente valida, il primato in classifica, dal momento che rossoneri e bianconeri viaggiano in

Jérémy Ménez

con l’Udinese e il risicato 2-0 strappato in Champions col Malmoe grazie alla doppietta di Tevez. Al Meazza oggi c’è

testa assieme alla Roma che non dovrebbe faticare molto per avere ragione del Cagliari all’Olimpico malgrado le fati-

che di Champions con i russi del Cska. Insomma per l’undici di Rudi Garcia potrebbe essere un turno favorevole visto lo scontro diretto di San Siro di questa sera fra Juve Milan. Molto dipenderà dalla disponibilità di Torres, tra l’altro, bloccato a Parma per un lieve infortunio qualche ora prima dell’incontro. Per il resto penso che l’Inter nella trasferta di Palermo non avrà vita facile perchè i siciliani di Iachini hanno il dente avvelenato per la sconfitta rimediata col Verona nel posticipo dell’altro giorno. I nerazzurri dovranno confermare il proprio stato di grazie prendendo in pugno la partita fin dalle battute iniziali. Per non perdere contatto con le big della classifica a Osvaldo e compagni occorre una vittoria. Un’altra gara da tenere sotto controllo è quella del Friuli dove il Napoli, reduce dal passo falso casalingo con il Chievo, dovrà vedersela con l’Udinese di Stramaccioni che a quanto sembra sta facendo un ottimo lavoro con la sua nuova squadra. Curiosità per il Sassuolo dopo i sette gol di San Siro. Gli emiliani affronteranno la Sampdoria e di questi tempi con i blucerchiati non si scherza.

l “big match” di sabato sera a San Siro contro la Juventus, potrebbe risultare favorevole al Milan. Non solo per il grande entusiasmo e lo spirito di corpo trasmesso dal suo nuovo allenatore, ma anche per la contemporanea presenza di Bioritmi Positivi (70%) , tra i componenti della compagine rossonera che scenderà in campo. Infatti dall’analisi dei potenziali bioritmi che riassumono la forza Fisica, il coordinamento motorio, la partecipazione Emotiva, la visione del gioco e la rapidità delle Intuizioni personali dei singoli atleti, emerge un maggior stato di benessere psicofisico del Milan 6.09 contro un valore medio di 6.05 dei bianconeri . L’interpretazione di questa lettura bioritmica avvantaggia gli uomini di Pippo Inzaghi rispetto ai Campioni d’Italia allenati dall’ottimo Massimiliano Allegri. Comunque ogni partita ha la sua storia, però se Super Pippo tenesse conto dei dati bioritmici dei propri atleti, questi potrebbero essere decisamente “ispiratori”. Pertanto, nello specifico delle

statistiche Marjlja Bisceglia

L

a prima sfida tra Milan e Juventus a San Siro, finita sul risultato di parità (1-1, Orsini segna al 2’ per le Zebre mentre il pareggio dei Diavoli arriva all’86’ ad opera di Torriani), risale alla 26° giornata del campionato 1929-1930, stagione in cui nasce il campionato a girone unico per volere dell’allora presidente della FIGC Leandro Arpinati. Dal quel lontano 1929 ben 79 sono gli incontri disputati sul terreno del Meazza dalle due compagini in Serie A. Il Milan risulta in netto vantaggio con 27 vittorie rispetto alle 19 juventine, i pareggi sono ben 33. Anche il numero dei gol segnati vede in vantaggio i rossoneri con 112 reti a 94. Nell’ultima sfida di campionato, sempre 26° giornata -della passata stagione-, i bianconeri hanno fatto bottino pieno dei punti in palio, 0-2 il risultato finale e le reti portano la

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potenzialità di rendimento dei singoli giocatori, i rossoneri risultano essere più tonici e freschi 6.22 (valore assoluto) rispetto agli ospiti con 6.00. I più in forma risulteranno: Van Ginkel e Zapat 6.50, Rami e Bonaventura 6.47, Honda 6.45 contro Marchisio 6.50, Tevez 6.47, Caceres e Linchtsteiner 6.44, Asamoah 6.32. Dal punto di vista emotivo i rossoneri risultano fortemente stimolati agonisticamente con 6.12 contro 5.98 degli ospiti torinesi. I più motivati: Abbiati e Muntari 6.49, Bonaventura 6,45, Honda e Menez 6,39 contro Bar-

bioritmi

Enzo Occhiuto zagli, Asamoah e Giovinco 6.49, Linchtsteiner 6.45. Sul fronte delle energie intellettive ed intuittive i valori si equivalgono con 6.04 a squadra. I più incisivi sono: Honda 6.50, Rami 6,46, Van Ginkel e Abate 6.43 contro Buffon 6.48, Chiellini 6,46, Llorente 6.49 e Teves 6.42 (ottima condizione psicofisica generale).

Keisuke Honda

MILAN IN VANTAGGIO

firma di Llorente al 44’ e Tevez, una magia la sua, al 67’. L’ultima vittoria rossonera,

tecnico Marcello Lippi, grazie alla doppietta di Vieri, quella di Jugovic e la rete di Zidane

Robson de Souza, meglio noto come Robinho, autore dell’ultimo successo rossonero

invece, risale alla 14° giornata del campionato 20122013, il gol vittoria l’ha realizzato Robinho su rigore. La vittoria bianconera più larga (1-6) è nel 1996, alla guida il

e Amoruso, per il gol bandiera rossonero ci pensa Marco Simone. Riuscirà il Milan di Pippo Inzaghi a gonfiare la rete bianconera che non prende gol dallo scorso 28 aprile?


sabato 20 settembre 2014

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vita di club

Giovanni Labanca

U

n calendario capriccioso impone subito la super sfida d’Italia che, quando lo stilavano gli umani, veniva convenientemente collocata a metà girone, per ovvi motivi. Oggi che comanda “Lui”, il computer, tutto può accadere, anche di correre, ancora impreparati, a San Siro per vedere l’effetto che fa. E’ la serata di Allegri, che non tradirà, visto com’è, nessun forte desiderio di vendetta, ma non potrà certo non covare in cuor suo legittimi risentimenti per come la società si è comportata nei suoi confronti, cioè malissimo. Acqua passata, almeno per i tifosi che hanno pagato il biglietto per vedere di che pasta è fatto il nuovo Milan messo su dall’anguilla Inzaghi, con la benedizione di Berlusconi, che sembra essere tornato al suo primo amore. E’ primo in classifica e segna a valanga anche. Cosa vi

aspettate quest’anno, cari tifosi del Diavolo? Lo abbiamo chiesto tramite un breve sondaggio ai presidenti di alcuni Milan Club, scelti a campione, incominciando dal meridione, per

Milan, basta equivoci e scherzi

salire, via via verso Milano. Dalla calda Sicilia che può vantare una quarantina di sodalizi affiliati all’AIMC, giunge soddisfazione per come la squadra ha cominciato il campionato. Sei punti sono tanti rispetto all’anno scorso e ne sono tutti contenti. Quello che è piaciuto di più è l’approccio della squadra, nuovo, diverso a quello remissivo dell’anno scorso. Da

Palermo, Catania e Messina, dove ci sono i club con maggior numero di soci, hanno espresso solo un piccolo rammarico per come è stato trattato Seedorf. E se Inzaghi avesse bucato le prime partite? Aspettano conferma

Insomma, hanno tanta fiducia in Inzaghi che, dalla minuta figura di centravanti da quasi fuori gioco, non si aspettavano una cosa del genere anche se, ammettano i tifosi, la fortuna ha portato bei gol in quel di Parma. Sono contenti così, ma raccomandano continuità e determinazione, sempre e sarebbero contenti se il loro Milan si classificasse tra i primi tre per risentire profumo di coppa dei campioni, dopo anni di digiuno. Una forte raccomandazione la rivolgono a Berlusconi con il cuore in mano “Presidente, lasci da parte

tifosi che vorranno unirsi a noi. Alici e sarde del mare nostrum per quelli di Milano che il pesce lo pescano nei navigli”. Pesce a parte, dalle parti del veneto non vanno oltre come primi giudizi. “ Noi porteremo formaggi e salami in abbondanza, purchè i nostri beniamini ce la metteranno tutta per fare bella figura. Inzaghi sarà ripagato dal nostro tifo e dalla nostra amicizia, ma stia ben attento agli svarioni difensivi che non diventino una costante di allegra difesa. Noi saremo sempre a San Siro, ogni domenica.” Più atto di fede di così si muore

la troppa impegnativa politica e si dia un poco di più al Milan che, pur essendo in buone mani, belle quelle di Barbara, ruvide quelle di Galliani, ha bisogno di sentire la voce affettuosa del padrone, per crescere ancora meglio”. Detto questo, saltiamo verso la Capitale, dove, sorprendentemente, i tifosi rossoneri sono tanti ed anche molto accaniti, Unanime il loro sentimento di affettuosità verso Pippo, tanto da gradire molto il suo piglio da allenatore che sembra un consumato veterano, anche se alla sua prima esperienza da panchina importante. Speriamo che duri, ci ripetono i presidenti dei club laziali, e non venga defenestrato se dovesse non centrare obbiettivi importanti. Staremo a vedere. Aspettano la stessa cosa i ragazzi dell’Emilia Romagna con quelli di Cesenatico in testa, seguiti dai vicini colleghi pesaresi che son sempre pronti a portare il pesce a Milano per una bella fritturina sotto le torri dello stadio più bello del mondo. “ Se andremo oltre il dovuto, dichiarano, non baderemo a spese e faremo divertire tutti i

e bisogna arrivare in Lombardia e a Milano per sentire battere il cuore rossonero ancora più forte. Il Milan Club Nereo Rocco con le Femmine di Saronno hanno le idee molto chiare: “Non vogliamo più sentir parlare di obiettivi non dichiarati. Il Milan deve puntare più in alto possibile perché può farlo , dato che ha avuto bei rinforzi dalla campagna acquisti anche se si sarebbero aspettato qualcosa di più, pur comprendendo i motivi di bilancio con questa benedetta crisi che attanaglia anche il calcio.” Insomma, chiudendo questa veloce carrellata di opinioni , la sensazione è quella dell’ottimismi più sfacciato, della tanta fiducia in un Diavolo che dovrà avere, finalmente, le corna ben appuntite, da far paura a tutti, a cominciare dalla partita con la Vecchia signora che a San Siro ha gradito giocare sempre bene per spuntare quell’arma che tanto piace ai ragazzi di Inzaghi. Seedorf e Allegri non sono più nemmeno un ricordo perché non c’è più posto dei sentimenti dove c’è subito un nuovo amore. Speriamo che duri a lungo, tanto a lungo, per il bene di una squadra che deve lustrare anche la nuova bella sede, sebbene in una desolata nuova piazza di Milano.

dalle prossime gare. Dalla Basilicata, con Lauria, la cittadina dell’Ammiraglio Ruggero e Moliterno, patria del pecorino, in testa non si aspettavano, per la verità questa partenza fortunata che cerca conferma contro la Juve, l’eterna giovinetta del calcio italiano, l’eterna rivale nel derby d’Italia, I presidenti fanno sapere di essere vicini alla squadra, anche se qualche

risultato non dovesse arrivare, come è nelle giuste aspettative dei soci che rinnovano la tessera con devozione incredibile all’AIMC.L Le limitrofe Campania e Puglia si accodano alle speranze ritrovate, alle attese finite.


amarcord sabato 20 settembre 2014

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DUE GRANDI EX A CONFRONTO ROMA Il doppio ex Fabio Capello, oggi tra gli allenatori più rispettati nel mondo calcistico, ha giocato nella MILAN Roma dal 1967 al 1970, ha segnato 11 reti in 62 presenze e vincendo solo Fabio Capello ha indossato la 1 Coppa Italia nella stagione 1968- maglia del Milan dal 1976 al 1980 1969. Come allenatore, dal 1999 al vincendo 1 scudetto 1978-1979 e 1 Coppa 2004, ha conquistato 1 scudetto nella Italia 1976-1977. Ha segnato 4 reti in 65 partite stagione 2000-2001, sempre nel 2001 vince anche la Supercoppa italiana. giocate. Torna in rossonero alla guida della squaSempre con i giallorossi vince il pre- dra dal 1991 al 1998, fatta eccezione per la parentesi mio Panchina d’oro lo stesso anno al Real Madrid nella stagione ‘96-’97. Con il Milan ha dello scudetto. vinto di più da tecnico: 4 scudetti di cui 3 consecutivi, 3 Supercoppa italiana consecutive (1992, 1993 e 1994), 1 Champions League nella stagione ’93-’94, nella stessa stagione ha vinto anche 1 Coppa UEFA. Nelle stagioni ’92-’93 e ’93-’94 ha vinto il premio Panchina d’oro.

MILAN Con la maglia del Milan, Carlo Ancelotti dal 1987 al 1992, segna 10 gol in 112 presenze. In rossonero ha vinto 2 scudetti (’87-88 e ’91-’92), 1 Supercoppa italiana, 2 Coppa dei Campioni Carconsecutive (’88-89 e ’89-’90), 2 Supercoppa UEFA consecutive (1989 e 1990) e 2 Coppa Interlo AnROMA continentali, sempre consecutive (1989 e 1990). Torna celotti ha anche Carlo Ancelotad abbracciare i colori rossoneri come allenatore dal 2001 recitato nei film, con ti, l’uomo più vincente del al 2009 continuando a collezionare trofei: 1 Coppa Lino Banfi, ‘L’allenatore calcio italiano, ha giocato nella Italia (2002-2003), 1 scudetto nella stagione ’03nel pallone’ e ‘L’allenatore Roma, divenendo una bandiera, ’04, 1 Supercoppa italiana nel 2004, 2 Chamnel pallone 2’ e con Gigi dal 1979 al 1987. In 171 presenze pions League (2002-2003 e 2006-2007), 2 e Andrea nel film ‘Mezzo Supercoppa UEFA (2003 e 2007) e 1 ha segnato 12 gol e vinto 4 Coppa destro, mezzo sinistro’ oltre Coppa del mondo per Club nel 2007. Italia (’79-‘80, ’80-’81, ’83-’84 e a recitare con Terence Hill, ’85-’86). 1 scudetto nella stagione giocando nei “Devils” di Peppone, nel fil ‘Don 1982-1983. Camillo’.


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sabato 20 settembre 2014


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Filippo Inzaghi


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Massimiliano Allegri


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gli ospiti Giovanni Labanca

Juve, la nuova signorina d’Italia con tutto il rispetto di Pippo Inzaghi che ha preso il mio posto. Farà meglio di me? Il campo è il giudice più imparziale. Non temo nemmeno l’accoglienza dei tifosi con cui ho sempre avuto ottimi rapporti”. A sentire poi Tevez e compagnia bella, è solo un coro di grande volontà: “Siamo giovani e valorosi e con il nostro modulo faremo paura al

P

er favore non chiamatela più Vecchia signora. Ora è giovane pimpante che di più non si può. Ha subito lo smacco, per non dire altro, della porta che l’altezzoso Conte le ha sbattuto i faccia, ma dall’alto della sua signorilità, almeno quella dell’era dell’Avvocato, ha stravinto il duello. Ha messo su una squadra ancora rafforzata… dagli stessi elementi più motivati, ha un nuovo nocchiero dall’atteggiamento sornione, ma nient’affatto stupido, sebbene troppo riflessivo e, quello che conta ancora di più, è che ha fatto due vittorie. I nomi di calciatori valgono un bel peso e lo si vede anche in Coppa. Che problema c’è se manca il sempiteerno arrabbiato Conte in panchina, dove non si è mai seduto come da regolamento. Agnelli e Marotta non stanno nella pelle per la soddisfazione e a San Siro portano una squadra per vincere e dare spettacolo. “Cero che lo faremo, l’abbiamo sempre fatto

e continueremo a farlo perché è nel nostro stile e natura di grande squadra. Abbiamo chiuso un capitolo, ma la nostra storia non si è fermata a Conte che ringraziamo per il buon lavoro svolto, ma noi guardiamo avanti, molto avanti”. Allegri, poi, non sta nella pelle per la fretta che ha di di-

Diablo che affronteremo con la dovuta attenzione”. La Vecchia signora si mostrerà sempre ben attrezzata e con abiti e gioielli nuovi, da illuminare la scena del già splendido scenario milanese, ma, pur rimanendo Vecchia signora, vorrà dimostrare di essere, oggi come oggi, una pipante signorina, una nuova Lady del bel gioco e il Milan è avvertito:

mostrare agli “amici” rossoneri che poi non era così da buttare via così presto. “Non ho rancore per nessuno, anzi, ho gratitudine per la grande opportunità che una grande società come quella di Berlusconi mi ha offerto negli anni. Stasera abbiamo un solo obiettivo: vicere e anche bene,

BIANCONERI AVANTI CON FATICA

A

lla fine ci ha pensato Tevez a mettere le cose a posto nel match inaugurale di Champions della Juve contro gli svedesi del Malmoe. Sullo stadio bianconero per quasi un’ora era aleggiato il fantasma della pareggite venuta drammaticamente alla luce la scorsa stagione. La partita non si sbloccava e la gente, in primo luogo Allegri, non si dava pace per la porta ancora indenne difesa da Olsen, il bravo portiere degli scandinavi che sembrava avessero trovato il segreto per portarsi a casa un prezioso pareggio con i campioni d’Italia. Per poco Eriksson non faceva del

non fidarsi delle nomee e delle gonne troppo corte. Alla Scala gli applausi non mancheranno per due dei maggiori protagonisti di un campionato che più bello non può presentarsi. E siamo solo agli inizi di un vero torneo all’antica, tra vecchi cavalieri bardati di tutto punto e con l’acia lunga per disarcionare il nemico. I tifosi avranno con chi divertirsi.

champions

Luigi Sada misura per la Juventus per passare alla fase successiva senza grandi scossoni e preoccupazione. La Svezia, rappresentata dal Malmoe, che mancava dalla Champions da ben quattordici anni, ha fatto la sua bella figura. Nel lontano 2000 l’Helsingborg aveva addirittura bastonato l’Inter eliminandola dall’Europa. Ora gli svedesi ci proveranno in Scandinavia a far sentire la loro voce augurandosi di trovare un avversario non irresistibile come è accaduto l’altra sera allo Juventus Staduim nella prima di Champions League.

male a Buffon poco prima dell’intervallo ma al quarto d’ora della ripresa la Vecchia Signora finalmente andava in gol concretizzando con Tevez un’azione che sembrava la fotocopia di quella vista contro l’Udinese in campionato qualche giorno prima. Il diagonale dell’argentino fulminava Olsen facendo tirare un bel sospiro di sollievo al popolo bianconero. Allegri, pensando al match di San Siro col Milan di oggi, annuiva soddisfatto, anche perchè a una manciata di minuti dalla fine Tevez si ripeteva regalando il successo alla sua squadra in un girone che sembra proprio fatto su


INTER BENE COSÌ sabato 20 settembre 2014

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ri passano per 0-1, rete di Danilo D’Ambrosio al 71’, e balzano in testa al gruppo F grazie anche al pareggio tra St. Etien e Qarabag. L’Inter fatica un po’, non fa una grande partita ma riesce a gestire bene e, approfittando della superiorità numerica, espulso al 68’ per doppia ammonizione Rotan, mette in cassaforte i primi tre punti. Mazzarri ripropone lo stesso modulo seppur con interpreti diversi: in difesa, con Juan Jesus e Hugo Campagnaro, torna Vidic dal primo minuto. Al Centrocampo ci sono Kuzmanovic, Hernanes e M’Vila in sostituzione dello squalificato Medel, più avanzati

Severa Bisceglia

Europa League

G

iovedì si sono aperte le danze europee, dopo il debutto vincente di Juventus e Roma in Champions League, sono andati in scena i primi incontri di Europa League per le quattro italiane in gara, Inter, Torino -mancava dallo scenario europeo da 20 anni-, Napoli e Fiorentina. La partita più ostica è stata Dnipro-Inter giocata allo Stadio Nazionale di Kiev. I nerazzur-

IL MEAZZA NON DELUDERA’ L’ATTESA

Danilo D’Ambrosio e Dodò a servire Fredy Guarin, dietro, e Mauro Icardi la solita unica punta. Difficile comprendere il perché Mazzarri si ostini a giocare con un sola punta, finalmente, ma solo dopo il rischio corso su tiro di Konoplyanka finito di poco a lato, decide di inserire Osvaldo come seconda punta al posto di Kuzmanovic. Il centrocampo senza Kovacic e Medel fa fatica ad impostare il gioco, la prova non è stata esaltante ma lo scoglio più duro è superato senza poi faticare tanto. Se conta il risultato al di là del bel gioco espresso in campo, l’Inter guida il gruppo meritatamente. campionato

Laura Tangari

San Siro sotto i riflettori

fittare dello scontro diretto di San Siro per recuperare terreno in classifica dopo lo sbiadito pareggio col Torino nella prima di campionato. Sassuolo invece sotto verifica a Reggio Emilia dopo la raffica di gol pre-

R

oma in fuga se batte il Cagliari? Probabilmente sì, se a San Siro questa sera Milan e Juventus finiscono il match alla pari concedendo la chance extra ai giallorossi di poter allungare il passo in cima alla classifica. Le premesse per un nulla di fatto fra l’undici di Inzaghi e quello di Allegri (che bella rivincita personale per il grande Max) ci sono tutte in primo luogo perchè nelle gambe e nel cervello dei bianconeri potrebbero esserci particelle di stanchezza per l’impe-

gno di Champions di metà settimana con gli svedesi del Malmoe, in secondo perchè il Milan dalla difesa colabrodo sicuramente verrà rimessa in ordine da Inzaghi dopo i gol incassati a valanga col Parma. La Juventus al contrario non ne prende di gol ma come detto le tossine incamerate col Malmoe potrebbero indurre Allegri ad accontentarsi di un pareggio contro la sua ex squadra. Di certo la sfida di San Siro non deluderà i tifosi, soprattutto per il fatto che in campo

scendono le migliori firme del nostro campionato. Ma la giornata regala altre partite interessanti, la prima è quella del Barbera dove il Palermo, sconfitto qualche giorno fa dal Verona, riceverà un’Inter straripante reduce dalla goleada al Sassuolo, quest’ultimo ormai convinto che con l’undici di Mazzarri d’ora in poi dovrà portarsi appresso un pallottoliere quando si troverà di fronte ai nerazzurri. L’Inter, nella circostanza, se riuscirà a fare il pieno in Sicilia, potrebbe appro-

si dall’Inter contro la lanciatissima Samp vittoriosa senza problemi a Marassi domenica scorsa a mezzogiorno. Da verificare lo stato di salute del Napoli sul campo dell’Udinese dopo il passo falso del San Paolo

con il Chievo. Da seguire la trasferta della Fiorentina a Bergamo con l’Atalanta e la Lazio a Genova con l’undici di Gasperini caricato a dovere dopo il pari del Franchi con la Viola.


Quella volta che scoprimmo Lavezzi sabato 20 settembre 2014

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giù al nord Fiore Marro

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’Udinese credo sia stata la società che ha rifilato i peggiori “pacchi” in assoluto al Calcio Napoli fin dai tempi di Carlos Pavón, oggetto misterioso che arrivò al San Paolo con la nomea di grande bomber ma che in 13 partite in B non fece neanche un tiro nella porta degli avversari. Dicesi “pacco” una truffa fatta da un venditore che si improvvisa tale, che grazie ad alcuni trucchi riesce ad ottenere dei soldi senza vendere l’oggetto desiderato dall’acquirente. Viene definito pacco perché la maggior parte delle volte, l’acquirente riceve solamente l’involucro dell’oggetto desiderato. Se non sono stati dei pacchi alla Pavón si è talvolta trattato di oggetti non identificati per citarne uno su tutti: Fabio Rossitto uno dei protagonisti della discesa agli

inferi della serie B nella stagione 1998-99. Il costo cartellino se non ricordo male si aggirò attorno agli 8 miliardi di lire del vecchio conio, troppo per un calciatore così. Fabio Quagliarella non si può dire che fu certo un pacco o un oggetto misterioso, il bomber stabiese capitò in un Napoli sudamericano ed ebbe non poca difficoltà ambientale, fu osteggiato e trovò poco spazio, ma la sua decisione di andare alla Juventus fece in modo che gli rimanesse l’etichetta vita natural durante di 58 che nella smorfia napoletana corrisponde al tradimento. La chiosa di questa analisi di mercato si conclude con Gohan Inler, centrocampista che credo sia costato più del suo reale valore ma che comunque almeno a confrontarlo con gli altri venuti dal Friuli qualcosa di meglio ha dato, anche se proprio in questo scorcio di stagione sta mettendo tutti i suoi limiti. Fossi però il presidente del Napoli, prima di comprare

qualcosa da Patron Pozzo ci penserei mille volte visto l’esito. Per quel che concerne il risultato di Udinese–Napoli dopo la figuraccia fatta dagli azzurri contro il Chievo preferisco non fare previsioni, mi preme però ricordare che nella prima stagione del nostro ritorno in A ci capitò

CITY-CHELSEA PROFUMO DI PRIMATO estero Luigi Sada

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cchi puntati sulla sfida di Manchester fra il City di Pellegrini e il Chelsea di Mourinho questo pomeriggio in Premier League. Le premesse per una grande battaglia ci sono tutte perchè i campioni d’Inghilterra in carica non possono permettersi lussi con i Blues attuali

capolistl solitari del torneo grazie al successo, con goleada, nello scontro diretto di qualche giorno fa con i rivali gallesi dello Swansea. Attesa anche per il Liverpool alla ricerca del riscatto a Londra con il West Ham dopo la sconfitta casalinga rimediata con l’Aston Villa nel’ultimo turno. Aston Villa che a Birmingham proverà a ripetersi con l’Arsenal ubriacato e steso in Champions dal Borussia. Fari puntati anche su Leicester dove il

rinato United di Van Gaal con Falcao e Di Maria proverà a concedere il bis dopo il poker rifilato al QPR. In Liga difficile trasferta del Real Madrid di Carletto Ancelotti a La Coruna col Deportivo. Le Merengues devono far dimenticare il 2-4 di Bilbao col Sociadad, sconfitta che ha mandato in fuga il Barcellona tallonato dal Valencia e Celta Vigo. E soprattutto il kappaè del Bernabeu con l’Atletico di Simeone. Celta Vigo che comunque proprio oggi affronterà i campioni biancorossi sul proprio terreno per ribadire il buon avvio di campionato. Barca invece in casa del Levante e Valencia impegnato col Getafe. IN Bundesliga frena il Bayern oggi di scena ad Amburgo col Borussia Dortmund che va a Magonza e il Leverkusen in viaggio a Wolfsburg. Infine in Ligue 1 prova a rialzare la testa il Monaco affrontando al Saint Luis il Guingamp mentre il Psg al Parco dei Principi ospiterà il Lione. Da seguire la trasferta del Marsiglia a Lille.

una trasferta insidiosissima, subito dopo avere subito una sconfitta cocente in casa ad opera del Cagliari che uscì vittorioso con il risultato di 2 a 0 sotto gli occhi dei tifosi azzurri; il calendario ci dirottò proprio a Udine, precisamente il 2 settembre 2007, quel giorno tutta Napoli e tutto il

popolo azzurro ebbe modo di strabuzzare gli occhi grazie alla performance di Ezequiel Iván Lavezzi e di tutta la banda Reja che concesse pochissimo ai bianconeri e mostrò un calcio spettacolare e soprattutto concreto, la gara finì 5 a 0 per i partenopei. Mi accontenterei di molti meno gol. Per la

verità ed anche l’anno scorso la squadra friulana è stata una di quelle compagini che ci ha tolto punti pesanti per poi donarne alla Roma e alla Juve senza colpo ferire, speriamo cambi il tempo. La gara di domenica sarà una dura prova d’appello per Benitez che pare sia già ad un bivio, anche se credo sia troppo presto per giudicare il tutto, l’unica cosa che si può giudicare è la campagna acquisti che è, a mio sommesso avviso, la peggiore in assoluto da quando il Napoli è tornato nella massima serie, purtroppo all’avarizia atavica di De La dobbiamo sommare anche il basso potere economico di tutte le squadre del Sud, Napoli compreso, mai come in questo momento il proverbio se “autru nu tiene cu mammeta te curchi” (se altro non hai, ti corichi assieme a tua madre) è adatto alla situazione, finché ci sarà questa dirigenza e questo presidente dovremo accontentarci di quel che passa il convento: topi, cani e Michu compresi.


sabato 20 settembre 2014

Beppe Vigani

hockey su ghiaccio

Ritorna la Serie A di hockey su ghiaccio

Undici squadre all’inseguimento del Renon

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resentazione in grande stile per l’81esimo campionato di Serie A-Itas Cup di hockey ghiaccio e del Campionato di Ice Sledge Hockey. Al Palazzo del Coni a Milano c’erano davvero tutti gli attori della stagione che si è aperta giovedì con la disputa della Supercoppa Italiana e poi già oggi con la prima giornata della prima fase della Serie AItas Cup. A fare gli onori di casa il presidente della Fisg, Andrea Gios, che ha illustrato il suo progetto di lavoro e l’agenda “2022” con l’obiettivo di riportare in alto l’hockey italiano. Al tavolo dei relatori Tommaso Teofoli, responsabile del settore hockey ghiaccio, Reinhard Zublasing, Vice Presidente Fisg, Luigi Alverà, delegato Fisg-Paralimpici ed Ermanno Grassi, Direttore Generale di Itas. Il gruppo trentino si conferma “Title Sponsor” del massimo campionato di hockey ghiaccio.

foto di Carola Semino Dopo la lettura del saluto ufficiale del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, che ha sottolineato l’importanza di puntare sugli atleti del vivaio, come dimostrano le recenti norme che sono state introdotte nella Serie A-Itas Cup, con il dimezzamento degli atleti di formazione straniera, rispetto allo scorso cam-

pionato, è stata la volta del Presidente Andrea Gios: “ L’hockey ghiaccio è passione, entusiasmo e coraggio. Genera forti emozioni in chi lo guarda ed in chi lo pratica. Vogliamo riportare il movimento italiano a scalare posizioni importanti nel ranking mondiale della I.I.H.F. Ci sono paesi che hanno meno pratican-

TRITTICO LOMBARDO

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onto alla rovescia per il mondiale di ciclismo su strada in programma il 28 settembre in Spagna a Ponteferrada. Nel Trittico Lombardo per formare la squadra azzurra sono stati inseriti, come vuole la tradizione, la Coppa Bernocchi, il Trofeo Agostoni e la Tre Valli Varesine. Nel primo appuntamento di Legnano, sotto gli occhi vigili del ct Davide Cassani, Elia Viviani è sfrecciato vittorioso sul traguardo della 96° Coppa Bernocchi, dopo 192 km di gara, battendo allo sprint Filippo Pozzato e Simone

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ti e meno piste ghiacciate della nostra nazione ma con il tempo hanno saputo costruire qualcosa d’importante e raccogliere buoni risultati. Con un’agenda che guarda al 2022, vogliamo riportare l’Italia ad una posizione più consona della sua storia e dei suoi mezzi. Per far questo punteremo tanto sugli atleti di casa nostra cercando di potenziare tutto quello che serve per rinforzare dalle fondamenta il movimento dell’hockey italiano”. Grande attenzione anche per lo sledge hockey come ha sottolineato il presidente Gios “Lo sledge hockey ha la stessa importanza dell’hockey tradizionale. Per questa disciplina sono in programma cambi allo statuto federale per garantire la medesima rappresentanza in fase elettiva”. Il Responsabile di settore, Tommaso Teofoli, ha confermato che Rai Sport seguirà in diretta tutta la stagione della Serie A- Itas Cup, con un match a settimana, quello del giovedì. L’inizio delle

ciclismo Luigi Sada Ponzi. Tra i 21 del gruppo di testa anche Vincenzo Nibali, trionfatore dell’ultimo

dirette è già fissato per il prossimo 18 settembre con la disputa della Supercoppa che vedrà i Campioni d’Italia del Ritten Sport Hockey contro l’H.C. Val Pusteria Lupi nel remake della finale scudetto dello scorso anno. Il Vice Presidente Reinhard Zublasing ha presentato il nuovo sito della Federazione che in queste ore è stato lanciato (www.

fisg.it) come nuova e più performante piattaforma web al passo con i tempi e con una chiara visione delle singole discipline che compongono l’universo della F.I.S.G. Nel corso della stagione saranno presentate anche nuove iniziative come “Rookies of the Year e Young Italian Team” per dare maggiore visibilità al movimento del’hockey ghiaccio.

Ponzi, quest’ultimo ancora terzo. Bonifazio ha portato a termine la sua vittoria grazie alla fuga di altri otto compagni che hanno guadagnato progressivamente fino a 7’ e 20”. Giovedì nella

colare quella di Gasparotto al comando con altri sei corridori fino a pochi chilometri dall’epilogo. A farne le spese con le cadute, per l’asfalto viscido dalla pioggia, anche Vincenzo Nibali finito a gambe all’aria nella stessa curva dove

Coppa Bernocchi

Elia Viviani vincitore della 96° Coppa Bernocchi

Marco Albasini vincitore alla Tre Valli Varesine Tour de France, terminato in diciottesima posizione. Nel secondo appuntamento azzurro, la Coppa Agostoni, andato in onda mercoledì, sul traguardo di Lissone è sfrecciato il giovanissimo Niccolò Bonifazio. Bonifazio ha battuto lo sloveno Bole e Simone Niccolò Bonifazio vincitore della Coppa Agostoni

Tre Valli Varesine, con partenza e arrivo a Varese, sotto la pioggia ha centrato il

era caduto Gasparotto ed altri tre corridori. Cassani, al termine del Trittico, ha

bersaglio lo svizzero Marco Albasini. Secondo si è piazzato Coldrelli, terzo Pozzato. Tante cadute, in parti-

reso noto i nomi dei corrodiri che indosseranno la maglia azzurra in Spagna.

Trofeo Agostoni

Tre Valli Varesine


sabato 20 settembre 2014

Milano riscopre SEGANTINIl

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SEGANTINI La Primavera

arte e fotografia

Marby

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ravagliata l’infanzia di Giovanni Segantini, prima orfano e poi diretto al riformatorio di Milano dove uscì per frequentare fortunatamente l’Accademia di Brera e diventare un pittore protagonista e degno della scena artistica internazionale. E’ probabile che l’origine di quella vita infantile melanconica sia manifesta nelle sue opere tese alla spiritualità e permeate da un silenzio simbolico e alle volte drammatico. Siamo lontani dalla pittura “en

teatro Marco Papetti

A

settembre si ritorna in campo con l’inizio di tutte le competizioni calcistiche: dalla champions league al campionato di Eccellenza. Ma settembre segna anche l’inizio della stagione teatrale con il ritorno sul palcoscenico di attori conosciuti, spettacoli comici e drammatici e registi pronti a modificare in corsa l’assetto della compagnia. Il teatro Manzoni di Milano ha presentato proprio in questi giorni la stagione 2014/15 che propone ancora una volta un cartellone ricco di qualità e di varietà, dalla prosa al cabaret, dalla musica agli spettacoli

A PALAZZO REALE

plein air” tipica del movimento Impressionista, dove la ricerca della verità si esprime nel rappresentare la natura della luce sul paesaggio, nelle diverse ore del giorno. Dove i personaggi descritti vibrano e si muovono anch’essi nella luce e tutto diventa movimento ed espansione gioiosa, da cogliere in un attimo. Nei quadri di Giovanni Segantini l’atmosfera è più mistica e sognante anche se i temi sono simili a quelli del movimento naturalista. Egli mette in evidenza l’umanità dei personaggi. Descrive le loro fragilità, le loro riflessioni e i loro silenzi cogliendoli in attimi della vita quotidiana quasi fossero gli ultimi. Il suo stile si evolve verso il clima e lo stile di quel movimento denomi-

SEGANTINI Ritorno dal bosco

ideati per le famiglie, ai lunedì dedicati alle interviste ai protagonisti della nostra società. Si parte il prossimo 2 ottobre con lo spettacolo di Edoardo Sylos Labini dal titolo Nerone che inaugura la stagione e tratta la storia dell’imperatore romano e che prosegue poi con rappresentazioni di attori conosciuti al grande pubblico televisivo come Giuseppe Fiorello con Penso che un sogno così… che ripercorre la vita e le gesta di Domenico Modugno. Anche Pierfrancesco Favino con Servo per Due sarà in scena al Manzoni, sicuramente dimagrito dopo aver smaltito i 20 chili presi per esigenze cinematografiche. Nel 2015 poi Luca barbareschi, Sabrina Ferilli, Antonio Catania e altri grandi attori proporranno i loro spettacoli e di cui par-

nato Simbolismo che caratterizzò tutti i settori dell’attività estetica nel periodo tra il 1880 e il 1910 e divenne la bandiera dell’anti-impressionismo e del materialismo positivista. Milano è la città centrale nella breve e intensa vita di questo pittore che nasce ad Arco di Trento nel 1858 quando la metropoli era ancora sotto il dominio Asburgico. Muore a quarantun anni in Engadina. Rimane apolide tutta la vita perché perde la cittadinanza austriaca e anche se dichiara di sentirsi Italiano a tutti gli effetti, per il mancato servizio di leva e questioni burocratiche non riuscirà ad ottenere cittadinanza e passaporto Italiani. Questa situazione non gli permetterà la libera circolazione e quei viaggi necessari all’evoluzione di un’artista. Ma è a Milano che si evolve comunque il suo spirito e la sua opera. Qui è a contatto anche con l’arte internazionale attraverso le numerose pubblicazioni che gli organizzatori della galleria Grubicy gli procurano. Qui entrerà in contatto con la borghesia lombarda. La mostra, a cura di Annie-Paule Quinsac, maggior esperta del pittore e Diana Segantini, pronipote dell’artista propone per la prima volta a Milano, oltre 120 opere che arrivano da importanti musei e collezioni private europee e statunitensi divise in otto sezioni. Il percorso della mostra si apre con una sezione introduttiva di fotografie, documenti e lettere per seguire con una sezione dedicata a tutti gli autoritratti realizzati con uno stile che va dal realismo più spinto per arrivare poi allo stile più visionario e simbolista. Nella prima sezione, Gli esordi dedica alcune opere alla città di Milano e realizza alcuni scorci del Naviglio nelle varie stagioni rimanendo sempre un po’ estraneo alla trasformazione architettonica della città. Nella seconda sezione, il percorso si amplia at-

SEGANTINI San Marco

traverso la selezione di magnifici ritratti di cui uno di questi appartenente alla moglie del fondatore del “Corriere della sera”, Eugenio Torelli Viollier, nota come marchesa Colombi. La terza sezione presenta invece una serie di nature morte, un genere pittorico molto usato nell’ottocento, mentre la quarta sezione raccoglie tutti i capolavori della vita agreste caratterizzati dalla presenza femminile. L’artista, che lascia Milano nel 1881 per la Brianza e in seguito per la Svizzera, anche se condurrà una vita lussuosa e borghese avrà sempre uno sguardo attento alla vita degli umili che ritrae frequentemente nei suoi quadri. Ma è di “quella vita “en plein air” di cui vuole impossessarsi, della natura, degli animali e della gente che la popolano”, scrive la Quinsac, sua autorevole critica e curatrice. Nelle ultime sezioni sono presenti altri capolavori come il Trittico dell’Engadina, considerato il testamento spirituale dell’artista, e La maternità e Le due madri del 1889, considerato il manifesto del movimento Divisionista Italiano. Segantini muore ancora giovane e famoso nel 1899. Tra i pittori meglio pagati del suo tempo e riconosciuto anche a livello internazionale tanto che le sue opere si trovano in molte importanti collezioni pubbliche olandesi, belghe, austriache e ungheresi. Verrà isolato e un po’ dimenticato dalla critica. Il fascismo è alle porte, il movimento Futurista in Italia agli esordi e le avanguardie europee del 900’ incalzano.

Il teatro Manzoni scende in campo leremo nei prossimi numeri. Una delle grandi novità di quest’anno previste dal teatro sono gli show per la famiglia: 10 divertentissimi spettacoli per le famiglie che incontrano il gusto di adulti e bambini. Il sabato pomeriggio i bambini potranno incontrare dal vivo i loro personaggi preferiti, da Harry Potter (1° novembre) a Peppa Pig a Trilli, Pinocchio, Il mago di Oz ad Alice. Per chi invece vuole passare qualche ora senza gli assilli della vita quotidiana allora il Manzoni propone spettacoli comici con Giobbe Covatta, Paolo Migone, gli Oblivion, Barbara Foria e tanti altri ancora. A noi non resta che augurarvi buona visione! Marco Papetti


KIESZA scatta l’ora dell’album

musica Riccardo Sada

“Sound Of A Woman” è il nuovo lavoro della cantante canadese In Italia ha conquistato tutti con la hit “Hideaway” abato 20 e domenica 21 settembre Sprotagonista di “In-

timissimi Opera On Ice” all’Arena di Verona, Kiesza annuncia l’uscita del suo album di debutto “Sound Of A Woman” (Island Records/4th and B’way/Lokal Legend), che arriverà nei negozi il 21 ottobre. Dopo aver imperversato per tutta l’estate nelle classifiche e nelle radio di tutto il mondo, la cantante canadese dà vita a un un album che conterrà anche la hit “Hideaway”, biglietto da visita che ha raggiunto la posizione numero uno nelle chart di tutto il mon-

do, Italia compresa, diventando uno dei singoli d’esordio più venduti di sempre. Un successo di vendite ma non solo: “Hideaway”, infatti, è anche uno dei brani più suonati questa estate dalle radio di tutto il mondo (Italia compresa). Il singolo, certificato Platino anche in Italia, ha convinto fin dal primo ascolto così come a convincere i fan di tutto il mondo è stato HYPERLINK “http://youtu. be/ESXgJ9-H-2U”il video che in breve tempo ha totalizzato oltre 110 milioni di visualizzazioni. Kiesza ha annunciato alcune

date live che la terranno impegnata nei prossimi mesi tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Olanda e Belgio. Uno show il suo davvero molto atteso dopo che l’Evening Standard l’ha definita “la nuova Madonna, fresca e vitale, che ci porta in un’altra era musicale”. Artista del momento, selezionata da Shazam per partecipare alle recording session esclusive #FeaturedByShazam e da VEVO come Lift Artist nell’omonima serie dedicata agli artisti emergenti più promettenti, Kiesza sta sbancando.

Chi è Kiesza

Q

uesta straordinaria e poliedrica

ta, balla e compone dall’età di 17 anni,

artista canadese di 25 anni, con

ha studiato musica al celebre Berklee

un insospettabile passato nella Marina

College of Music di Boston per oltre

Militare canadese e la partecipazione al

10 anni. Un salto davvero notevole se

concorso di bellezza di Miss Universo

pensiamo che in questi mesi Kiesza ha

(è stata scelta da Fendi come testimo-

calcato i palchi dei maggiori festival

nial della collezione Fendi Eyewear), è

del mondo tra cui Glastonbury, Wire-

arrivata al successo dopo una lunga ga-

less, The Great Escape, Lovebox, Be-

vetta. Kiesza (si pronuncia Caisa) can-

stival, Isle of MTV e l’iTunes Festival.

Website:

HYPERLINK “http://kiesza.com/”http://kiesza.com Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it

Amministrazione mail: commerciale@stadio5.it Concessionaria pubblicità Edizioni SBM Tel. 329 3847157 mail: commerciale@stadio5.it

Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - mail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM mail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Simone Aiello, Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Bianca Elton Ara, , Giovanni Labanca, Marby, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011


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