INTER ATA L A N TA mercoledì 24 settembre 2014 Anno 4 n 36
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info@stadio5.it - COPIA OMAGGIO
IL RITORNO DEL GUERRIERO
Parola al Baffo
CI MANCA SEMPRE QUALCOSA
Il commento della bandiera interista
Sandro Mazzola
pag 3
LA PARTITA
PAREGGIO siamo alle solite Severa Bisceglia
pag 2
STATISTICHE
INTER A DIGIUNO DA TRE SFIDE Marjlja Biscegli
pag 3
BIORITMI
DODÒ e KOVACIC per il riscatto nerazzurro
TRE punti a firma DODÒ Enzo Occhiuto
pag 3
SCOMMESSE
INTER-ATALANTAnel segno di ICARDI
Pino Sardiello
pag 4
COMMENTO
Palacio e Kovacic per curare la pareggite mazzarriana
I PRIMI VERDETTI Marco Papetti
pag 4
ARTE & FOTOGRAFIA
CHAGALL A PALAZZO REALE
Marby
pag 14
mercoledì 24 settembre 2014
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Pensiero Stupendo...
la partita
di Beppe Vigani
Severa Bisceglia
D
opo tre giornate ecco i primi mugugni. Il cambio di stagione solitamente produce effetti indesiderati. Per Walter Mazzarri soprattutto. Il pareggio di Palermo è stata una sberla per il morale dell’Inter che ha ridimensionato, per il momento, le sue ambizioni di classifica. Nulla di male ma, ora, con l’Atalanta non si può sbagliare, se non si vogliono critiche a pioggia. E i bergamaschi arrivano da una sconfitta casalinga con il Genoa, un passo falso che brucia parecchio. Stefano Colantuono difficilmente sbaglia due partite di fila, Mazzarri è avvisato. Là davanti, Juventus e Roma continuano la corsa verso il cielo, il Milan è uscito sconfitto dalla sfida con i campioni d’Italia, ma non ridimensionato. La vera delusione, in questo primo scorcio di stagione, è senza dubbio il Napoli. Eliminato dalla Champions, zero punti nelle ultime due partite di campionato, non riesce a decollare. Il successo in Europa League è un brodino che difficilmente basta alla piazza. Il Verona ha iniziato dove ha finito: è terzo in classifica con 7 punti. I meriti di Andrea Mandorlini sono tanti. Fa stropicciare gli occhi l’Udinese di un altro Andrea, Stramaccioni che ha bacchettato il Napoli. E’ un campionato che non può passare inosservato, soprattutto perché le milanesi sembrano meglio rispetto la scorsa stagione. La Juventus, con la vittoria di sabato scorsa lascia aperta una striscia di dieci vittorie in campionato (le sette di quello scorso e le tre di questo inizio), ma la Roma non molla. I cinque gol rifilati al CSKA Mosca hanno dimostrato la sua maturità. Tornando all’altro campionato (in palio il terzo posto, per intenderci), l’Inter ha il dovere di lottare per entrare in Champions League. Contro il Palermo si sono fatte sentire le fatiche di Coppa, se è vero che Kovacic (migliore in campo contro i rosanero) è uscito stremato dal campo e Icardi è sembrato appesantito nelle gambe. Scuse che, però, non bastano: in trasferta i nerazzurri sembrano troppo leggeri. Se poi l’esperienza di Nemanja Vidic è un optional (vedi il gol subito a Palermo) allora tutto diventa più difficile. Ma bisogna crederci. Mi torna in mente Paulo Coelho (nella foto): “Per credere nel proprio cammino, un guerriero non ha bisogno di dimostrare che quello dell'altro è sbagliato”.
T
ra stanchezza per l’Europa League, gol annullati, errori eclatanti e decisioni a dir poco azzardate di mister Mazzarri, l’Inter ha fatto ancora una volta la sua pessima partita deludendo le più rosee aspettative. Il risultato più giusto, domenica al Barbera, sarebbe stato 2-1, vittoria per i rosanero ovviamente. E’ bastato l’errore dell’ex United, umano oltretutto, per mandare in bambola i nerazzurri che recuperano grazie all’ormai insostituibile Kovacic. Proprio perché insostituibile il croato, Mazzarri ha pensato bene di sostiturlo, in effetti perché tenere in campo l’unico uomo che da l’anima per un gol e corre per tutti i novanta minuti? Sbagliata l’intera partita. L’esame di maturità è fallito ancora una volta. Pos-
DELUDE L’INTER
Continua la pareggite mazzarriana siamo discutere per settimane dei due gol annullati all’Inter a Palermo, ma il risultato non cambia, i nerazzurri mancano sempre nelle partite utili a muovere la classifica. Premesso che la classe arbitrale in campo ha pochi secondi per decidere, la moviola emette i suoi verdetti: il primo gol
Inter
non andava annullato, D’Ambrosio in fuorigioco non partecipa all’azione né disturba gli avversari in marcatura su Vidic; neppure il gol di Icardi andava annullato. Ricomincia il festival degli errori a danno dei nerazzurri, ma la musica non cambia: è l’Inter che deve faticare per portare a casa
STADIO
il risultato. Oggi a San Siro il risultato è quasi scontato: l’Atalanta non regalerà nulla e soprattutto deve riscattare la sconfitta in casa rimediata con la Fiorentina. Con tutto il rispetto per il Palermo, gli uomini di Colantuono sono altra cosa e soprattutto carichi delle ultime vittorie rac-
MEAZZA
colte a San Siro, i bergamaschi non perdono a Milano dal 24 aprile 2010 (un pareggio e due successi consecutivi). In considerazione dei tanti impegni tra campionato ed Europa League, Walter Mazzarri sarà impegnato a studiare come distribuire le energie e gli uomini. Sicuramente in
ORE 20.45
campo vedremo Jonathan, Dodò e Hernanes, finalmente titolare dovrebbe partire Rodrigo Palacio, alla sua prima partita stagionale, pochi minuti al Barbera sono stati utili solo a riscaldare i muscoli, probabilmente in sostituzione di Osvaldo. In difesa bel match tra Andreolli e Campagnaro, altra prima uscita ufficiale sarà quella di Vidic al Meazza che aveva saltato sia l’incontro con lo Stjarnan che quello con il Sassuolo perché squalificato. L’Atalanta, amareggiata dalla sconfitta in casa con la Fiorentina, arriva decisa al riscatto.
Atalanta
allenatore
allenatore
Stefano Colantuono
Walter Mazzarri
Arbitro: Andrea
INTER (3-5-2)
Handanovic; Andreolli, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Kovacic, M’Vila, Hernanes, Dodò; Osvaldo, Icardi
Gervasoni di Mantova
probabili FORMAZIONI
(4-4-1-1) ATALANTA
Sportiello; Zappacosta, Benalouane, Biava, Dramè; Raimondi, Baselli, Carmona, Estigarribia; Moralez; Denis
mercoledì 24 settembre 2014
Sandro Mazzola
P
unto perso o punto guadagnato a Palermo? Il dubbio mi viene quando penso al gol annullato ai siciliani in dirittura d’arrivo. Oppure, al contrario, quando rivedo la rete di Icardi messa a segno con Sorrentino fuori causa. Insomma, a Palermo diciamo che il pareggio ci stava tutto, però dopo la goleada col Sassuolo tutti ci aspettavamo
CI MANCA SEMPRE QUALCOSA INTER A DIGIUNO un’Inter con maggior mordente. Si gira pagina subito perchè questa sera a San Siro scende l’Atalanta, squadra piuttosto ostica per noi in particolare modo in questi ultimi anni, I bergamaschi avranno il dente avvelenato per la sconfitta interna con la Fiorentina e sicuramente venderanno cara la pelle. Per vincere l’Inter non dovrà sbagliare nulla perchè il minimo errore potrebbe costare caro. Dando un’occhiata alla
classifica vedo che non è cambiato nulla o quasi rispetto alla scorsa stagione. La Juventus è al comando delle operazioni con la Roma e noi siamo in ritardo di quattro punti. Di conseguenza non possiamo fallire l’obiettivo questa sera perchè un altro piccolo passo falso potrebbe essere letale, dal momento che la Juventus in casa oggi avrà di fronte il Cesena, ottima formazione, però senza dubbio con dei limi-
ti rispetto all’undici di Allegri. Questo quarto turno, in pratica, dovrebbe essere, anche se mi dispiace, favorevole alla Juventus dal momento che la Roma sarà impegnata in trasferta a Parma contro un’avversaria che arriva da un bel risultato ottenuto in rimonta a Verona col Chievo. Sicuramente ci sarà da divertirsi al Bentegodi dove l’Hellas affronterà il Genoa. La squadra di Mandorlini è terza in classifica grazie al successo conquistato col Torino e farà di tutto per confermarsi rivelazione del campionato. Il Genoa con la Lazio ha colpito nei minuti finali ma i rossoblu hanno confermato, grazie anche a Gasperini, di possedere quelle qualità per far bene in questa stagione. Pinilla è stato bravo e mi meraviglio perchè non sia mai riuscito a giocare con l’Inter dal momento che c’erano state le possibilità. Momento difficile invece per il Napoli finito ancora al tappeto con l’Udinese dopo il capitombolo casalingo col Chievo. Col Palermo non sarà facile, anche perchè i siciliani contro l’Inter hanno dimostrato di essere in ottima salute.
I TRE PUNTI PORTERANNO LA FIRMA DI DODÒ L ’Inter, memore della
(quoziente medio). Secon-
colare citiamo Dodo 6.49,
pesante sconfitta su-
do questa lettura bioritmi-
Osvaldo 6.39, Guarin 6.45
bita in casa dall’Atalanta
ca, i nerazzurri di Milano,
e Kusmanovic 6.49 contro
nel precedente campio-
dovrebbero essere avantag-
Estigarribia 6.45 e Gomez
nato, questa volta tenta la
giati ed avere quindi più
6.22. Gli atalantini risulta-
rivincita e pregusta la vit-
possibilità di vittoria ri-
no leggermente più dotati
toria consapevole di ave-
spetto ai nerazzurri di Ber-
fisicamente con 5.93 contro
re dalla sua i bioritmi più
gamo. Nello specifico delle
5.90 dei milanesi. I più in
favorevoli della squadra
potenzialità di rendimento
forma risultano Sportiello,
bergamasca. Infatti l’anali-
dei singoli atleti, i padro-
Drame e Del Grosso 6.47 e
si eseguita sui bioritmi dei
ni di casa risultano, dal
Carmona 6.37 mentre tra
singoli giocatori mette in
punto di vista emozionale,
gli interisti segnaliamo Pa-
evidenza un maggior sta-
maggiormente
stimolati
lacio 6,49, Nagatomo 6.44
to di benessere psicofisico
agonisticamente con 6.09
e Guarin 6.32. Sul fronte
di 5.97 dell’Inter, contro la
rispetto alla squadra ospite
delle energie intellettive e
compagine allenata da Ste-
che ha un quoziente di 5,86
intuittive l’Inter risulta più
fano Colantuono con 5.85
(sotto la media). In parti-
perspicace ed intrapren-
bioritmi
Enzo Occhiuto dente con 5.95 contro 5.88 degli avversari. I più incisivi risulterebbero Jonathan 6.50, Dodo, D’Ambrosio e Nagatomo 6.49 contro Carmona 6.46, Morales 6.45 e D’Alessandro 6.49. Ovviamente i valori totali espressi sono legati alle formazioni ipotizzate dai due allenatori durante la settimana.
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DA TRE SFIDE statistiche Marjlja Bisceglia
L
e statistiche sentenziano a favore dei nerazzurri di Walter Mazzarri, non certo per merito del tecnico toscano che ha
dominata per 3-1 sotto la guida di Josè Mourinho, apre le marcature l’Atalanta al 5’ con Tiribocchi, a recuperare le sorti inferiste ci pensano al 24’ l’argentino Diego Milito, al 35’ Mariga e chiude al 78’ Chivu. L’ultimo pareggio, invece, risale alla stagione 2011-2012 finita a reti inviolate. La vit-
Diego Milito
contribuito ad abbassare la media portando a casa il 100% degli insuccessi con una partita disputata e una sconfitta incassata: 23 marzo 2014 persa per 1-2: per l’Atalanta firma la doppietta Bonaventura al 35’ e al 90’ il gol bandiera degli uomini di Mazzarri è siglato da Icardi al 36’ per il momentaneo pareggio. I precedenti di Inter-Atalanta in Serie A e Coppe danno un totale di 106 partite disputate: 57 le vittorie per l’Inter, 27 i pareggi e 22 le sconfitte. Ben 6 i match in Coppa Italia (4-1, 1-1, 1-2, 2-0, 3-1 e 3-0), uno solo in Coppa UEFA (2-0 grazie alle reti di Aldo Serena al 60’ e Matthaeus al 63’ nella stagione 90-91). L’ultima vittoria della Beneamata risale al 24 aprile 2010, campionato 2009-2010,
toria più colorita della Beneamata porta la data del 25 marzo 1990, 30° giornata del campionato 89-90, il condottiere è Giovanni Trapattoni, ben 7 i gol segnato contro i 2 incassati: apre le marcature Beppe Bergomi al 6’, raddoppia Matthaeus al 9’, ancora per l’Inter vanno in gol Beppe Baresi al 24’ e Nicola Berti al 27’, c’è spazio anche per l’autorete di Riccardo Ferri al 46’. A riportare il buonumore in campo ci pensa Klinsmann con una doppietta (gol al 63’ e su rigore al 70’), chiude i giochi il gol del bergamasco Nicolini. Da segnalare una piccola curiosità: l’Inter negli ultimi 16 incontri casalinghi di campionato disputati contro l’Atalanta non è riuscita ad andare in rete in una sola delle partite.
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INTER-ATALANTA NEL SEGNO DI ICARDI scommesse Pino Sardiello
Dopo il pari di Palermo al Meazza c’è la scivolosa Dea
L
’Inter di Mazzarri, dopo il pareggio con molte ombre e poche luci di Palermo, si ripresenta a San Siro per affrontare l’Atalanta di Colantuono, reduce dalla sconfitta interna contro la Fiorentina ma che ha dato l’impressione di essere una formazione tosta, in grado di mettere sotto qualsiasi avversario. La Dea arriverà comunque in una situazione di classifica buona e cercherà di tornare a far punti contando sul ritorno al gol in tempi rapidi di Denis, dal momento magico, anche se sfortunato (due pali con la viola) di Boakye e la scoperta in porta Sportiello. Il tecnico interista adotterà un turnover ragionato, figlio del quarto impegno consecutivo giocato ogni tre giorni con davanti altre 4 gare a ritmi forsennati. A Palermo è mancato Mauro Icardi che, invece, a San Siro pare trasformarsi: ecco dunque servita su un piatto d’argento la giocata più interessante sul match, ovvero l’opzione dell’ex Sampdoria come ‘Primo Marcatore’ offerto intorno al 4,50. Più staccati Osvaldo (5,50), Guarin (6,5) e Kovacic (7,00), mentre tra i nerazzurri di Bergamo i più gettonati risultano essere Boakye (7,00) e Denis (7,5). Per il risultato della gara da non farsi sfuggire l’1+Gol in lavagna a 2,90.
Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine uno sguardo alle altre sfide del mercoledì dedicato al turno infrasettimanale: al San Paolo il Palermo fa visita ad un Napoli in crisi di risultati che
non può più permettersi passi falsi: l’Over 2,5 a 1,75 è una giocata da prendere al volo. Altro Over 2,5 a Torino dove la Juventus ospita il Cesena (quota 1,50), ma anche a Parma, dove la Roma di Garcia sfida il Parma di Cassano (1,80). Attenzione infine alla sfida di domani dell’Olimpico di Roma tra Lazio e Udinese con la possibilità, mica tanto remota, di un pareggio con gol: giocata X+Gol molto interessante e offerta a 4,30. In bocca al lupo
riflessioni Marco Papetti
L
a partita di questa sera tra Inter e Atalanta rappresenta già un incontro verità per la squadra milanese. Due pareggi e 1 vittoria dopo 3 giornate è un bottino sufficiente ma non entusiasmante per Thohir e la sua continua ricerca di sponsorizzazioni per rimpinguare il bilancio. Diciamo che il cammino è iniziato senza tonfi clamorosi (vedi il Napoli) che mettono in discussione tutti: dal mister alla campagna acquisti alla dirigenza della società. L’inizio di stagione d’altro canto non è stato neanche scoppiettante in termini di punti conquistati ma sicuramente in gol realizzati. Siamo a 8 gol in 3 partite con i nostri attaccanti Osvaldo e Icardi in testa alla classifica capocannonieri e solo un gol subito, più per una distrazione individuale che per un errore collettivo della difesa. Data la premessa si capisce come la partita di questa sera sia molto delicata per valutare come pro-
I PRIMI VERDETTI seguirà la stagione: “pareggite” e mal di pancia vari da una parte o un campionato al vertice pronti ad approfittare di eventuali passi falsi di Roma e Juventus. L’Atalanta non ha più Bonaventura che lo scorso anno ci fece due gol e permise agli orobici di portare a casa i 3 punti mentre l’Inter scenderà in campo più
compatta, consapevole che vincere significa mantenere il contatto con le migliori per poi giocare domenica ancora in casa con il Cagliari e infilare un filotto di vittorie. Ma andiamo con ordine, un passo alla volta come predica da sempre Mazzarri e incameriamo i punti che servono per guardare tutti dall’alto!
Una Dea per il pathos della Beneamata sata tanto agevolmente. Il campionato va così e quello spirito combattiero di un tempo sembra scalfito poco da uno scivolone che, in fin dei conti, ci può stare, se poi tutto servirà da lezione per raggiungere il traguardo minino sindacale della salvezza agevolmente alla loro portata. Di fronte, però, c’è l’Inter che, vista a Palermo, ha dimostrato di dimenticare quello che aveva fatto la settimana prima e riprende a cincischiare sotto le sferzate palermitane. E’ la squadra che soffre di una Mazzarrite cronica e cercherà il riscatto proprio contro gli atalantini, che per bocca del mister mandano un
S
e c’è una squadra tra tutte quelle del campionato italiano che ha sempre avuto poca paura di scendere a San Siro ed affrontare le milanesi a viso aperto, questa è
l’Atalanta. Gli Orobici della squadra di collegiali, quelli che la fondarono ispirandosi alla Dea Atalanta, appunto, hanno sempre costituito un duro banco di prova per tutti.
Stasera, nella prima notte autunnale di san Siro vengono, però, da una brutta sconfitta casalinga, anche se patita dalla Fiorentina che, in altre occasioni non sarebbe pas-
messaggio chiaro agli emuli nerazzurri. “Non dimenticate quello che siamo stati nel passato. Venderemo cara la pelle e certamente non siamo disposti a fare la fine del Sassuolo, perché noi le racchette le abbiamo lasciate a casa e non giocheremo a tennis, ma ad un calcio che vi sorprenderà”. Più chiaro di così non si può essere. Un avvertimento all’Inter arriva anche dai supportes atalantini, quelli che tanti anni fa con il loro atteggiamento poco educato, provocarono il lancio del famoso motorino ad opera di alcuni deficienti interisti. Noi vorremmo venire a San Siro in santa pace e tifare per la
gli ospiti Giovanni Labanca nostra squadra, se ce lo permetteranno. I tempi sono abbastanza maturi per abbattere certi vecchi steccati anche nei confronti della tifoseria interista che ci ospita. Faremo i bravi, molto più di prima”. Se la Dea ha plasmato anche i tifosi in questa maniera, avrà una ragione in più per venire a San Siro, non solo per misurare la febbre ai tremebondi interisti, ma ricevere anche un accoglienza diversa.
mercoledì 24 settembre 2014
Guarin un campione ritrovato ...Ora ama l’Inter L
’Inter sembra aver ritrovato Guarin. Spesso criticato per le sue prestazioni altalenanti, il colombiano non si può dire che non ami la maglia nerazzurra. Sul punto di essere ceduto nelle ultima sessione di mercato alla odiata Juventus, Fredy ha iniziato questo campionato con uno spirito diverso rispetto al passato. Mazzarri crede in lui. Il giocatore lo ha capito e quando scende in campo la sua volontà di spaccare il mondo o meglio le difese è tanta che spesso le ciambelle non riescono con il buco. Importante comunque proseguire nella giusta direzione. E’ vero che nell’ultima gara disputata contro il Palermo, il giocatore non ha fornito
una prestazione super, ma le manovre nerazzurre di una certa pericolosità sono partite proprio dai suoi piedi. Segno evidente di una volontà che
certamente non manca ad un centrocampista, che fa della combattività la sua arma migliore. Contro il Sassuolo, nella prima gara disputata da-
vanti al proprio pubblico, il Guaro, entrato a partita in corso, ha soddisfatto il palato fino del popolo nerazzurro. Un assist a Osvaldo e un gol sono le cose migliore che ogni tifoso aspetta da un centrocampista di qualità dotato di potenza fisica, velocità e tecnica, capace di bucare le difese avversarie con tiri da lunga distanza. Fredy, in questo inizio di campionato è comunque felice. Un certa emozione, il calciatore l’ha certamente provata quando Mazzarri ha affidato a lui, nella gara di Europa League contro il Dniepro, la fascia di capitano, portata con vanto da tanti campioni del passato; tra i più recenti ricordiamo il compianto Facchetti, Mazzola e l’intramontabile Zanetti, ultima dinastia di un campione indiscusso e forse
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unico nel calcio di oggi. Fredy aspetta ora fiducioso la gara interna con l’Atalanta. Forse contro i bergamaschi, il giocatore colombiano potrebbe partire dalla panchina, ma poco importa, anche perché la maglia neraz-
protagonista Luigi Rubino
zurra, quella dell’Inter va sempre conquistata ed onorata con grande impegno e sacrificio. Parola di Guarin…
IN TESTA SOLO UNA IDEA mercoledì 24 settembre 2014
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l’ospite Alessandra Caronni
L’armata nerazzurra di Rolando Bianchi
R
olando Bianchi na-
to per 13 milioni di euro dal
sce nel bergamasco,
Manchester City allenato da
calcisticamente
Sven Goran Eriksson. Con
parlando. Entra nel set-
gli inglesi segna al debutto
tore giovanile nerazzur-
contro il West Ham. L’espe-
ro nel 1993 percorren-
rienza anglosassone dura
do tutti gli step fino alla
19 partite e 4 gol. Nel 2008
prima squadra. L’esordio
il bergamasco viene rimesso
in Serie A , lanciato da
sul mercato e parte alla vota
Giovanni Vavassori nel-
di Roma per indossare i co-
la stagione 2000-2001,
lori laziali con un contratto
è contro la Juventus, in-
di 1,5 milioni di euro all’an-
contro perso a Torino
no per quattro anni. Il 23
per 2-1, questa resterà
agosto 2008 viene acquistato
l’unica presenza in quella
dal Torino per poco meno
stagione vissuta per die-
di 7 milioni di euro con un
anche
ci minuti. Resterà con i bergamaschi fino al 2004 totalizzando 20 presenze e nessun gol segnato. Il campionato
2004-2005
gioca, in comprorietà, con la maglia rossoblu del Cagliari, in 39 incontri disputati segnò 4 gol. Il 28 giugno 2005 l’Atalanta riscatta il calciatore per 1,8 milioni di euro cedendolo successivamente, sempre in compartecipazione, alla Reggina che fu coinvolta
compenso di 1,2 milioni a sta-
nella vicenda Calciopoli.
gione per cinque anni. Dopo
Nonostante gli 11 punti
cinque anni a Torino, nel club
di penalizzazione com-
granata occupa la decima posi-
minati
giustizia
zione nella classifica dei miglio-
sportiva, la Reggina riesci
ri marcatori del club, si ritrova
a salvarsi anche grazie ai
svincolato a parametro zero e,
suoi gol (18 in 37 partite)
dopo la parentesi con il Bologna
e, udite udite, l’allora tec-
(28 presenze e 3 reti segnate), il
nico degli amaranto era
5 agosto 2014 torna ad indos-
proprio Walter Mazzarri.
sare, in prestito dal Bologna, la
Rolando Bianchi non si
maglia dell’Atalanta dove trova
fa mancare neppure l’e-
anche una vecchia conoscen-
sperienza d’oltre Manica.
za, Stefano Colantuono, allo-
Nel 2007 viene acquista-
ra allenatore del suo Torino.
dalla
Chi è ... Rolando Bianchi nasce a Lovere il 15 febbraio 1983 e cresce nel bergamasco, precisamente ad Albano Sant’Alessandro. Dal maggio 2007 è anche cittadino onorario della città di Reggio Calabria.
mercoledì 24 settembre 2014
Giovanni Labanca
vita di club Il 13 settembre ha avuto luogo la Terza edizione del Torneo dedicato a Giancarlo Bellotti, fondatore del Club San Pietro Neroazzurra di Seveso. Ampia è
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Inter Club SEVESO stata la partecipazione del pubblico e molto qualificata la rappresentanza di altri Inter Club, che hanno voluto onorare la memoria di Bellotti. Al torneo hanno partecipato le squadre dell’Inter Club Seveso , dell’Inter Club Gallo d’Oro Seregno e
delle associazioni Rete Speranza (legata a progetti in Brasile) e LA PRE’VOYANCE (legata ad iniziative e progetti in africa) di cui il Bellotti ne era uno dei fondatori. L’Inter Club Gallo d’Oro di Seregno si è aggiudicato il Torneo, gen organizzato, come sempre.
DIRETTIVO DEL CLUB PRESIDENTE Franca Pogliani Bellotti VICE PRESIDENTE Emanuele Viscardi “Lele” Giuseppe Teodori “Teo” SEGRETARIA Rossella Spimpolo
TESORIERE Laura Cattaneo CONSIGLIERI Luisa Collodel “anima del Club, pilastro fondamentale, animatrice delle serate.....” Ernesto Spimpolo “Tino” Adriano Vaghi Michele Capezzera
Tiziana Meli Piergaetano Motta Antonella Ratti Marco Sedini Alberto Vaghi Paolo Villa “Bala” Fausto Ravelli Fabio Bonato Matteo Vergani
li anni del Club sono
che le squadre scendano in
trenta, festeggiati in
campo, gli specialisti soci
maniera memorabile in
si apprestano a preparare
un rinomato grande al-
un bel banchetto perché
bergo alle falde del Polli-
gli eventi siano favorevoli
INTER CLUB FRANCAVILLA SUL SINNI
no. A Francavilla, ridente
alla Beneamata. Camillo
suoi giovani tornati baldi e
cittadina adagiata sul Sin-
Mangieri, presidente e Vi-
spavaldi, almeno a giudica-
ni, il vecchio fiume Siris,
taliano Fanelli, segretario
re da quanto visto contro il
G
tendete da Mazzarri e dai
nella Lucania più antica,
fac -totum, spiegano così
Sassuolo. “Quest’anno non
però, vige una tradizione
il rituale tra gli elfi che, di
ammettiamo mezze misu-
che il luogo asseconda e la
nascosto, osservano ciò che
re. Vogliamo, anzi, preten-
volontà dei soci la mette
accade. “ Abbiamo scelto
diamo il massimo e non
a disposizione: vedere la
di trasformare in gita in
sopporteremo
prima partita di campio-
campagna un avvenimento
Si deve puntare più in alto
nato non nella solita sede
sportivo, visto che il tempo
possibile e convincere, ol-
del Club, che ben si presta
è ancora clemente e porta-
tre che vincere”. E di Thohir
anche a feste varie, ma tra
re con noi anche le famiglie
che giudizio date, come
i boschi rigogliosi del Fri-
per unire amore coniugale
presidente? “Il più positi-
da, in pieno Parco Nazio-
e patriottico, inteso come
vo possibile, perché ha ri-
nale. Parabolica e grande
amore per la squadra. Il
creato una società snella e
televisione montati su un
pranzo si prepara con ma-
retta da competenti che, al
apposito mezzo e, in attesa
estria, la stessa che si pre-
primo sgarro, conosceran-
sottintesi.
no l’uscio di Corso Vittorio
ringraziamenti per la visita
dove Spartacus ha mosso
Emanuele nove. Non è uno
ed i complimenti da girare
la ribellione degli schia-
sprovveduto e lo dimostre-
a Stadio5, il cui staff al com-
vi contro Roma, più volte
rà con il tempo. Fiducia
pleto è atteso da queste par-
malmenata,
piena ed incondizionata.
ti, una delle più belle della
te, dall’esercito dei primi
La giornata si chiude con i
Terra della luce, proprio da
Lucani, alleati con i Bruzi.
militarmen-
mercoledì 24 settembre 2014
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campionato
Laura Tangari
I
l MIlan ci ha provato. Ma alla fine la Juventus ha colpito duro con Tevez confermando che, con Conte o Allegri, la squadra più forte del campionato è sempre lei malgrado qualche critica piovutale addosso dopo la risicata vittoria in Champions League con gli svedesi del Malmoe. Pippo Inzaghi, insomma, non ce l’ha fatta a regalare al popolo rossonero una vittoria con i bianconeri che avrebbe potuto spalancare le porte del paradiso per un testa testa con la Roma che ancora una volta senza faticare molto ha incamerato i tre punti liquidando all’Olimpico il Cagliari nel giro di un quarto d’ora. Roma e Juventus, come voleva il copione, sono già in fuga e stasera, soprattutto la Vecchia Signora, potrebbe-
FUGA BUONA PER JUVE E ROMA? ro incrementare il vantaggio dal momento che la squadra di Allegri ospiterà a Torino il Cesena e che quella di Rudi Garcia scenderà al Tardini affrontando un Parma si gasato dal successo con Chievo ma anche con una difesa colabrodo visti gli otto gol incassati in tre partite. Alle spalle delle due capolista c’è il sorprendente Verona di Mandorlini andato a rovinare la serata ai granata di Ventura nel posticipo di domenica. I veneti riceveranno un Genoa su di giri per aver battuto in extremis la Lazio e per loro non sarà un compito facile conquistare l’intera posta. Prova del fuoco invece per il Napoli battuto a Udine dalla squadra di Stramaccioni che al San Paolo ospiterà il Palermo reduci dall’ottimo pareggio conquistato con l’Inter
alla Favorita. Benitez non parla di crisi ma due sconfitte consecutive in due turni di campionato col Chievo e l’Udinese sono sicuramente un campanello d’allarme. Per l’Inter test difficile a San Siro contro un’Atalanta dal dente avvelenato con la Fiorentina. mentre la Viola in gran spolvero dovrà
vedersela la Franchi col Sassuolo pronto a battersi fino in fondo per tranquillizzare la tifoseria dopo il pareggio con la Sampdoria. Blucerchiati alla ricerca del secondo successo a Marassi col Chievo Verona. Un occhio alla Lazio, infine, che riceve l’Udinese lanciata verso i piani alti della classifica.
Alessandro Florenzi
Forza Napoli e forza Palermo a beneficio dello straniero del Vesuvio o dell’Etna o agli oltraggi contro San Gennaro o ancora sulle accuse del nostro problema dei rifiuti come che Impregilo fosse un’azienda di Casoria e non una holding potente del nord italico. Certo avremo avuto forse meno spessore europeo e mondiale e non avremo mai potuto vantare Coppe del Mondo, anche se l’ultima vinta dall’Italia portava un marchio abbastanza duosiciliano con i vari Cannavaro, Gattuso, Materazzi, Iaquinta, Barone, Oddo e Perrotta. Mi chiedo spesso come mai in Gran Bretagna ci sono i vari campionati, come quello di Scozia e di Irlanda e comples-
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alvolta la mente ama volare, a me capita di fantasticare e pensare di trovarmi ancora nello Stato delle Due Sicilie, immaginando per esempio che a Garibaldi, che ebbe il compito di venire ad occupare le nostre contrade, andò male e fu cacciato nel Volturno. Cosa sarebbe successo, cosa saremo stati adesso noi che siamo considerati i terroni di questa nazione talvolta indicati come un peso? Così capita di immaginare ancora lo Stato che fu ricco, prospero e all’avanguardia fino all’aggressione savoiarda di metà ottocento, fantasticando anche nello sport un target tutto nostrano, con la bandiera gigliata al posto del tricolore, avremo potuto udire l’inno di Paisiello e non quello di italiota di Mameli
guidando la nostra Pietrarsa S.W. o la Mongiana T.D. Berlina, titirando soldi nelle banche duosiciliane, usufruendo di assicurazioni autoctone, avremmo avuto un campionato di calcio tutto nostro, dove ad essere chiamati “terroni” e senza la cattiveria di adesso nel dirlo, non saremmo stati noi di Caserta o quelli di Teramo ma semplicemente i nostri di Comiso o di Brindisi. Ci saremo certo persi: “ Passaportoli”, “Moggiopoli” e magari i tanti e ripetuti momenti di “Scommettopoli” e sinceramente li avremo persi molto volentieri. Avremo avuto modo di evitare magari assalti e ingiurie che bene che vanno si riducono al “Benvenuti in Italia ma lavatevi” per non dimenticare le varie volte che si inneggia all’eruzione
sivamente parliamo di 10 milioni di abitanti mentre nell’ex regno delle Due Sicilie dove siamo oltre 14 milioni senza elencare quelli nati al nord di seconda e terza generazione, questo non è potuto mai accadere, magari ci saremo così risparmiati tante offese gratuite, come con la morte di Ciro Esposito, avremo avuto modo di evitare sanzioni o far fare leggi specifiche contro il tifo razzista. Sarebbe stato bello si credo proprio di si. Ma siamo in Italia e facciamo la parte dei gallesi nel campionato inglese, siamo lo Swansea o il Cardiff, tra alti e bassi, tra posti d’onore o discesa agli inferi della seconda serie o serie
giù al nord Fiore Marro B come meglio ci piace dire. Si il Napoli ha vinto due volte il campionato italiano certo, ma quando è successo? Quando c’era Lui, El Pibe, Dieguito, el 10, Diego Armando Maradona il migliore di tutti i tempi ed è stato credo solo per questo che è accaduto di vincere. Mercoledì 24 settembre 2014 c’è il derby delle Due Sicilie, Napoli – Palermo le antiche capitali rese sperdute province di una Nazione matrigna che ha sempre e solo tolto, nella società civile e nello sport. Forza Napoli e forza Palermo per una notte fratelli contro fratelli a beneficio dello straniero.
mercoledì 24 settembre 2014
CROLLO DELLO UNITED
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embrava tutto okay per il Manchester United dopo il 4-0 al QPR e l’arrivo di Falcao e Di Maria. Invece, ecco un altro patatrac col modesto Leicester che, sotto di due gol non solo li
rato le valigie per l’addio. In Premier League, infatti, non ci si annoia mai. Basta vedere cose è successo nel match clou di Manchester dove il City in extremis ha acciuffato il pareggio col Chelsea
prese pure in Bundesliga dove il Bayern Monaco fa fatica ad ingranare pareggiando con l’Amburgo. Nella giornata dove si è segnato poco è da registrare la sconfitta del Borussia Dortmund a
il passo falso di Bilbao con la Real Sociedad e strapazza con otto gol (3 di Ronaldo) a La Coruna i galiziani del Deportivo. Vince anche il Barcellona con una cinquina al Levante mentre i campioni in carica dell’Atletico
Madrid non vanno oltre il pareggio a Luis Calderon col Celta Vigo. Bene il Granada col suo terzo posto, In Francia delude ancora il Psg fermato a Parigi sull’1-1 dal Lione. Ne approfitta il Marsiglia 3-0 al Rennes per
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estero Luigi Sada balzare al comando della classifica col Bordeaux e il Saint’Etienne, il primo grazie al successo con l’Evian, il secondo con la vittoria di misura di Lens.
IL LEICESTER ASFALTA VAN GAAL
rimonta alla grande, ma poco dopo stende con una cinquina il povero De Gea mandando su tutte le furie Van Gaal che con Giggs già pregustava la vittoria. Insomma, ancora una volta lo United fa cilecca bocciando il tecnico olandese al quale la dirigenza milionaria, considerate le spese pazze per i nuovi acquisti, gli ha già prepa-
passato in vantaggio con un gol di Schurrle. La giornata molto pirotecnica ha registrato anche la sconfitta del Liverpool a Londra col West Ham mentre l’ex rivelazione Swansea crolla di fronte ai propri tifosi perdendo con il Southampton ora in terza posizione in classifica. Bene l’Arsenal che batte l’Aston Villa a Birmingham per 0-3. Sor-
GLI EUROPEI 2020 ANCHE A ROMA
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utto deciso, Euro 2020 coinvolgerà la città di Roma tra le 13 città ospitanti. Alcune gare degli Europei, per la precisione tre gare di girone e una partita dei quarti di finale, saranno disputate nella nostra Capitale, uno stimolo in più per Conte e i suoi ragazzi: “La scelta della UEFA rappresenta un prezioso riconoscimento per il calcio italiano, un’occasione di crescita e una ve-
trina importante per tutto il nostro movimento. Il mio lavoro da Ct e da responsabile delle Nazionali giovanili non può che essere orientato anche al futuro, con l’obiettivo di valorizzare quei ragazzi che un domani potrebbero essere tra i protagonisti di EURO 2020. L’opportunità di giocare in casa alcune gare dell’Europeo fornirà certamente a tutti stimoli e motivazioni supplementari”.
Magonza col Mainz per 2-0 con i biancorossi di Hjulmand che si piazzano con prepotenza nei piani alti della classifica insieme al Leverkusen fermato dal Wolsfburg con un clamoroso poker. In paradiso viaggia anche il neo promosso Paderborn che prosegue la sua serie positiva. In Spagna il Real Madrid spegne tutte le critiche dopo
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mercoledĂŹ 24 settembre 2014
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CHAGALL, IL CANTASTORIE sima Bella Rosenfeld e nel 1917, partecipa alla Rivoluzione di Ottobre, per cui è nominato Commissario del popolo per le Belle Arti
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a mostra di Marc Chagall, promossa dal comune di Milano-Cultura a Palazzo Reale, è la più grande retrospettiva degli ultimi 50 anni mai dedicata in Italia all’artista russo. Sono oltre 200 i dipinti, dal 1908, data in cui Chagall dipinse le prime opere fino alle ultime, quasi monumentali degli anni ‘80. I visitatori potranno ammirare il percorso umano e stilistico dell’artista anche attraverso capolavori inediti provenienti dai maggiori musei del mondo come il MoMa, il Metropolitan Museum
tempo stesso drammatico. Le sue opere contengono la simbologia della sua terra che si esprime con la rappresentazione degli
come simboli, vedi mucca o asino, ricordano anche le icone dei trittici medievali, dove la pittura è racconto. Chagall sembra essere un pittore letterato in grado di parlarci attra-
Il compleanno 1915
manenza a Parigi, fino al definitivo abbandono dalla propria patria per rifugiarsi in America, durante il nazismo e,
illustratore russo. Nel 1911 si trasferisce a Parigi ed entra in contatto con i poeti e gli artisti più rivoluzionari dell’arte
Figura davanti alla volta blu 1911
La più grande retrospettiva dell’artista a Palazzo Reale
La mucca e l’ombrello 1946
di New York, la National Gallery di Washington, il Museo Nazionale Russo, il Centre Pompidou e le collezioni private e pubbliche che hanno generosamente collaborato all’evento. La mostra si articola in varie sezioni con un percorso cronologico che va dagli esordi dell’artista in Russia, alla sua per-
arte e fotografia Marby
successivamente, la scelta definitiva di stabilirsi in Costa Azzurra. L’artista è nato a Vitebsk, città dell’Impero Russo in una famiglia contadina di religione ebraica di umili origini e di costumi tradizionali. Si trasferisce presto a San Pietroburgo per studiare arte e alla fine dell’anno per conoscere Léon Bakst, noto pittore e Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it
moderna. Il poeta Guillaume Apollinaire lo presenta a noti mecenati e mercanti d’arte e lo invita a partecipare al salone autunnale tedesco che lo vedrà protagonista per la sua prima mostra personale nella redazione di “Der Sturm” a Berlino. Dopo questo esordio, l’artista ritorna in Russia e si sposa con la sua amatis-
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e direttore dell’Accademia di Vitebsk. Il nuovo governo rivoluzionario apprezza la sua opera ma l’artista subirà gli attacchi dei suoi stessi colleghi, come il noto artista Malevic, per cui lascerà l’incarico, come direttore della stessa accademia pochi anni dopo. Ritorna in Francia. Ma è durante la persecuzione nazista che parte per l’America nel 1941, dopo la morte della moglie, per stabilirsi a Saint Paul de Vence, in Costa Azzurra, e per risposarsi con Vava Brodskij nel 1951. Il suo intenso lavoro creativo non sarà solo quello di pittore ma anche quello di ceramista e illustratore di fiabe. Per questo motivo Marc Chagall può annoverarsi il diritto di essere artista a tutto campo non solo nella tecnica espositiva, ma anche per aver affrontato tecniche e linguaggi diversi pur rimanendo ancorato alla tradizione della cultura russo-ebraica. E’ un artista gioioso e al
animali e delle piante, per raccontarci le più straordinarie storie di noi umani. Il matrimonio e la coppia sono molto rappresentati nel suo lavoro, gli animali
verso le immagini, con un linguaggio stilistico non tradizionale, dove i piani prospettici si confondono, perché quello che importa non è la sequenzialità del racconto, ma il racconto stesso, che può essere visto da punti di vista diversi.
La paseggiata 1918
“Chagall, una retrospettiva 1908-1985” Palazzo Reale Milano (giovedì e sabato 9.30-22.30) In programma fino al 1°febbraio 2015
www.mostrachagall.it
Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - mail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM mail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Aldo Colombo, Lara Comi, Luca De Franco, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Marby, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Rubino, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011