N 37 2014 inter cagliari

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Inter Cagliari domenica 28 settembre 2014 Anno 4 n 37

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INIEZIONE DI AUTOSTIMA

Forse la svolta... Il ritorno di HERNANES

Ancora sotto esame Mazzarri e i suoi uomini Parola al Baffo

MONDIALE CICLISMO

IL CAGLIARI È DA BATTERE

NIBALI

Sandro Mazzola pag 2

Luigi Sada pag 11

Il commento della bandiera interista

cerca il colpaccio

L’OSPITE

Zeman

ULTIMA SPIAGGIA Marjlja Bisceglia pag 6


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Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

D

ue squadre in fuga, un campionato finito. All’alba degli ultimi risultati, questi sono i pareri che serpeggiano per tutto lo Stivale. Oltre a Juventus e Roma, solo l’Inter ha avuto il merito di conquistare i tre punti, le altre al massimo ne hanno ottenuto uno. I nerazzurri, domenica, ospitano il Cagliari, compagine in crisi. Ultima in classifica, ha bisogno di fare punti, ma al Meazza sarà molto dura. E’ un’occasione troppo importante per Mazzarri che, quarto in classifica, vuol fare più punti possibili per non perdere di vista la zona Champions. Dopo sole quattro giornate dall’inizio, l’Udinese le è davanti, quasi una sorpresa. Se poi in panchina c’è Stramaccioni, allora la cosa si fa interessante. L’ex tecnico nerazzurro sta facendo davvero le uova d’oro in Friuli, anche se il campionato è ancora lungo. Troppo, se si pensano alle esperienze dell’allenatore romano che proprio con la Beneamata, all’inizio della stagione 2012-2013, fece faville, per poi sprofondare alla fine. Non succederà lo stesso, ma ricordarselo non fa male. Tornando al pianeta nerazzurro, le cose cominciano a funzionare. I successi con Sassuolo e Atalanta non possono fare impazzire i tifosi, ma qualcosa sembra illuminarsi. Non gridiamo troppo forte, ma attendiamo fiduciosi. Dall’altra parte del Naviglio le cose vanno a corrente alternata. Il Milan dopo due vittorie consecutive ha perso con la Juventus e pareggiato con l’Empoli. In trasferta, come i cugini, fa fatica e la cosa non conforta. Inzaghi riuscirà, comunque, a fare bene, perché l’entusiasmo è un’ottima medicina. Il resto del campionato si gioca in zona salvezza. Sarà una stagione avvincente, emozionante e sfibrante. Le matricole giocano molto bene, l’Empoli è organizzato, il Cesena è tosto e il Palermo ha anche qualità. Sta facendo fatica la Lazio, la Fiorentina ha perso due pezzi fondamentali, il Parma stenta. Il Napoli è a pezzi e questa è la vera novità. La stagione è lunga, ma in Serie A tutto appare così breve. Non bisogna disperarsi, ma darsi una mossa. Perché chi va piano arriva sano, ma tardi.

domenica 28 settembre 2014

SFATATA LA TRADIZIONE NEGATIVA CON L’ATALANTA

’Inter con l’Atalanta mi è piaciuta a metà. Il problema è stato non aver chiuso subito la partita con un secondo gol. Di conseguenza, come spesso accade, i tifosi hanno sofferto fino alla fine prima di poter esultare e tirare un bel sospiro di sollievo per i tre punti conquistati. C’è ancora da lavorare parecchio per far quadrare i conti perchè ancora troppo spesso per sbloccare il risultato occorre una prodezza personale, come è accaduto con Osvaldo nel primo tempo poi con Hernanes nel secondo. Oggi col Cagliari i nostri ragazzi dovrebbero far meglio anche perchè la squadra di Zeman l’ho vista molto in difficoltà col Torino dove una volta subita la doppietta granata non è stata più capace di costruire qualche azione valida per mettere in difficoltà Padelli. Comunque, quella di oggi, dovrebbe essere la gara che ci proietta al terzo posto solitario dal momento che la Sampdoria nel derby della

INTER

torete di Astori regalerà un sofferto pareggio ai nerazzurri), 1-1 e ancora 1-1). Oggi i giochi dovrebbero essere diversi, i nerazzurri a 8 punti e quarta posizione in classifica contro i rossoblù che sono riusciti a racimolare un solo punto che li tiene inchiodati alla ventesima posizione della classifica generale. Altra differenza di non poco conto è l’attacco: 10 gol segnati in quattro gare di Serie A dall’Inter ed un solo gol subito, il Cagliari me ha segnati 3 contro le 7 reti incassa-

a segno 100 volte, 68 per la Beneamata e 32 per gli ospiti. Poca la deferenza reti tra il primo (3216) ed il secondo tempo che fissa a 36 gol per l’Inter e 16 per il Cagliari. Le statistiche, e soprattutto lo stato di salute delle due compagini, darebbero vincenti i ragazzi di mister Mazzarri, da non sottovalutare, però, l’abitudine interista di fallire le gare disputate con le squadre cosiddette piccole del nostro campionato. La bestia nera per i nerazzurri resta Marco Sau (nella foto).

statistiche Marjlja Bisceglia

ORA IL CAGLIARI L

Sandro Mazzola

L

a quinta giornata di campionato arriva per sbloccare il pareggio che perseguita le due squadre dal 7 aprile 2012. Inter e Atalanta ha fatto registrare tre pareggi negli ultimi tre scontri diretti al Meazza: 2-2 (l’Inter di Stramaccioni se l’è vista brutta, in vantaggio con Palacio e superata dalla doppietta di Sau, solo l’au-

te. Zeman ha non pochi problemi anche in attacco, suo punto di forza da sempre, la sua panchina inizia a traballare. La squadra milanese e i sardi hanno disputato in totale 35 partite a San Siro, l’Inter nettamente in vantaggio con 21 vittorie, 9 pareggi e solo 5 sconfitte. Il Cagliari non vince al Meazza dalla stagione 1994-95 (1-2 il risultato finale con autorete di Paganin. L’incontro disputato nella stagione 98-99 fece ben sperare gli isolani andando in vantaggio già al terzo minuto, hanno dovuto poi arrendersi alle 5 reti realizzate dall’Inter. Nerazzurri e rossoblu sono andati

Lanterna non avrà vita facile con il Genoa. Crisi del Napoli? Per conto mio Benitez ha in mano una patata bollente. I giocatori ci sono, però sem-

brano l’ombra di quelli dello scorso anno. Il pareggio con il Palermo ha spaventato un po’ tutti ma è pure vero che l’undici di Iachini è una formazione di tutto rispetto con

STADIO

elementi emergenti come Belotti (nella foto), Dybala e Vazquez che sono una garanzia per il futuro. Vedremo cosa succederà oggi col Sassuolo nella partita di mezzogiorno. Per quanto concerne i cugini, Inzaghi ha le belle gatte da pelare. La squadra in difesa fa acqua e i gol incassati a Empoli confermano questa lacuna. I rossoneri sono un po’ strani, vanno a folate. Sembrano quasi robot in attesa della carica. Comunque, aver preso Torres è stato un ottimo affare. Lo vorrei io nell’Inter un giocatore del genere. Col Cesena il Milan è sotto osservazione. Una partenza come quella di Empoli penso non sia più tollerata dalla dirigenza rossonera. Juventus e Roma? Stanno confermando che sono loro le due formazioni più forti del campionato. Indipendentemente dai prossimi risultati.

MEAZZA

ORE 15,00

CAGLIARI

Allenatore:

Allenatore:

Walter Mazzarri

Zdeněk Zeman

Arbitro: Luca

INTER (3-5-2)

Banti di Livorno (4-3-3) CAGLIARI

Handanovic;

Cragno;

Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Jonathan, Kovacic, Medel, Hernanes, Nagatomo; Osvaldo, Palacio

Balzano, Ceppitelli, Rossettini, Avelar; Dessena, Conti, Crisetig; Ibarbo, Sau, Cossu


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la partita Severa Bisceglia

S

ulla Carta la sfida tra Inter e Cagliari non dovrebbe sentenziare altro risultato se non la vittoria dei nerazzurri, ma troppo spesso la banda mazzarriana ha deluso le aspettative, soprattutto contro le squadre cosiddette piccole, bruciando punti preziosi. E’ prudente, quindi, attendere il triplice fischio del direttore di gara Luca Banti per allungare la striscia positiva che dura dal maggio 1995 dal momento che gli sfidanti oggi sono guidati da Zeman e si sa, lui punta tutto sull’attacco. Da non dimenticare, poi, Marco Sau, vera bestia nera dell’Inter. Certo, i risultati ed il gioco fin qui mostrato, non dovrebbe dare adito a dubbi: l’Inter, miglior attacco di questa stagione in compagnia del Milan, ha segnato 10 reti subendone una sola. Il Cagliari, invece, non poteva iniziare peggio, 1 solo

bioritmi Enzo Occhiuto

A

differenza del campionato precedente dove la partita è finita in parità per la differenza dei valori bio fra le due squadre ridotti all’osso, quest’anno invece la condizione generale psicofisica dell’Inter è nettamente superiore a quella del Cagliari. Infatti i giocatori nerazzurri registrano un controvalore di 6.09 rispetto agli avversari isolani con 6.03 di quoziente media. Inoltre i bio positivi degli uomini di Walter Mazzarri, risultano distribuiti più equamente nei diversi reparti di gioco. Secondo questa lettura bio, l’Inter dovrebbe essere più favorita e quindi avere un margine superiore di vittoria rispetto alla squadra ospite. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli atleti il Cagliari risulta leggermente più

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CON LA PAZZA INTER NULLA È SCONTATO

punto in classifica e fanalino di coda. Walter Mazzarri ha le idee chiare: Ranocchia, Vidic e Juan Jesus a proteggere Handanovic; Jonathan, Kovacic, Medel, Hernanes e Nagatomo (l’alternativa vedrebbe in campo Nagatomo, Kovacic, Medel, Kuzmanovic e D’ambrosio) a macinare gioco e servire Osvaldo e Palacio. Icardi salterà sicuramente anche la partita di Europa League. Il Cagliari proverà a spaventare la difesa nerazzurra, scendendo in campo con il classico 4-3-3 zemaniano, con Ibarbo, Sau e Cossu, invece Balzano (ex Pescara), Ceppitelli (ha fatto molto bene nei tre anni di Serie B con il Bari), Rossettini e l’esterno sinistro Avelar tenteranno di frenare Osvaldo e Palacio e proveranno a contenere l’imprevedibile Kovacic. In porta sarà confermato il giovane Cragno alla sua prima stagione in Serie A. Dopo la bella vittoria contro l’Atalanta i tifosi

nerazzurri sono carichi, non hanno dubbi, dopotutto affrontano l’ultima della classe che fa fatica evidentemente ad assimilare gli schemi di Zeman e che ha conquistato un solo punto utile fin qui contro contro il Sassuolo al Mapei Stadium nella gara d’esordio, seguono tre sconfitte consecutive contro Atalanta, Roma e Torino. il boemo probabilmente inizia a temere l’ennesimo esonero anche se Tommaso Giulini, patron e presidente del Cagliari, conferma la piena fiducia nel mister ceco. L’Inter, se vuole restare in scia Champions, non può commettere passi falsi e deve liquidare subito la pratica Cagliari per tuffarsi nella seconda giornata di Europa League in programma giovedì 2 ottobre, ore 21.00, a San Siro contro il Qarabav. Il Cagliari,invece, ha solo bisogno di tempo per assimilare il gioco voluto da Zeman, il resto verrà da sé.

INTER AVANTI TUTTA tonica e resistente con 6.09 contro il 6.07 dei padroni di casa. Invece, dal punto di vista emotivo, i padroni di casa con 6.09 dimostreranno più caparbietà e maggiore grinta rispetto ai rossoblu sardi con 5.98 (leggermente sotto tono nell’umore). Sul fronte delle energie intellettive ed intuittive, l’Inter sarà più lucida e concentrata con 6.09 contro il 6.02 degli uomini di Zdenek Zeman. In sintesi i giocatori che dovrebbero essere più in palla sono: Palacio 6.47, Handanovic 6.42, M’Vila 6.34, Icardi 6.31, Kusmanovic 6.15, Nagatomo 6.09, Andreoli 6.08 di contro troviamo Avelar 6.48, Conti e Longo 6.46, Ibarbo 6.42, Dessena 6.20, Gragno 6.18 e Rossettini 6.18. Naturalmente bisognerà vedere se verranno impiegati dai due allenatori .

L’Inter comunica sul proprio sito l’addio a Ivan Cordoba, grande protagonista della squadra nerazzurra,.

FC. Internazionale e Ivan Cordoba comunicano di avere risolto consensualmente il loro rapportodi lavoro. F.C. Internazionale saluta un indimenticabile campione, ringrazia un grande uomo e gli augura il meglio per il futuro.


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scommesse Pino Sardiello

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a Serie A giunge al quinto turno e a San Siro l’Inter di Walter Mazzarri affronta il Cagliari di Zeman, con la formazione sarda già alla disperata ricerca di punti salvezza dopo un avvio deludente, non all’altezza delle aspettative (un solo punto nelle prime 4 giornate). Di fronte c’è un’Inter consapevole della propria forza che cerca una vittoria per restare in scia del duo di testa formato da Roma e Juve, puntando a quel terzo posto Champions, reale obiettivo del presidente Thohir. I nerazzurri sono reduci dal successo interno contro l’Atalanta che ha ridato entusiasmo dopo la non brillante prova di Palermo e che puntano a vincere per presentarsi al Franchi, tra sette giorni, nelle migliori condizioni psico-fisiche e di classifica, per dare già una prima botta ad una diretta concorrente come la Fiorentina, prima di tornare a San Siro dopo la sosta, quando l’avversario sarà il Napoli di Benitez (forse). Tornando alla sfida contro il Ca-

gli ospiti Giovanni Labanca

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questo punto della stagione, dopo un solo pareggio e altre scoppole che farebbero piangere qualsiasi tifoso, non si può capire che Cagliari si presenterà oggi a San Siro. Lo scaltro Cellino ha cambiato aria, anche se è assai difficile trovarne una più salubre di quella sarda. Ha lasciato la società in mani di gente volenterosa che, per prima cosa si sono as-

INTER-CAGLIARI C’È PROFUMO DI 1+OVER 2,5 Mazzarri vs Zeman, due filosofie a confronto gliari, i nerazzurri godono dei favori del pronostico e l’opzione 1 + Over 2,5, offerta intorno a due volte la giocata, è quella migliore per quota e possibilità di uscita. Da segnalare anche le quote sul “Primo Marcatore” che vedono Osvaldo l’uomo più giocato e offerto intorno al 3,50, seguito da Palacio (offerto a 4,50) e Kovacic in lavagna a 7,00, mentre tra i sardi occhio a Sau, che paga oltre 8 volte la giocata, e Ibarbo, offerto a 9,00. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABI-

LITA’. Infine uno sguardo al posticipo domenicale di Marassi dov’è tempo di derby della Lanterna: entrambe le formazioni sono in un buon momento di forma e risultati e vogliose di puntare a qualcosa in più di una semplice salvezza, da un lato il Genoa che dopo la sconfitta all’esordio contro il Napoli ha ottenuto due pareggi e un successo, mentre la Sampdoria di Mihajlovic è ancora imbattuta avendo ottenuto due vittorie e due pareggi. Una sfida che ci aspettiamo molto equilibrata e che potrebbe finire in pareggio, una possibilità, quella della X finale, offerta mediamente intorno a tre volte la giocata. In bocca al lupo

Cagliari, Mamuthones Zeman a san Siro… sicurato un allenatore dalle tante esperienze, tante fallite, ma che passa per un rivoluzionario: Zeman. E la rivoluzione si è vista subito con sconfitte a non finire e le sue giustificazioni che i giovani giocatori non abbiano ancora ben assimilato i suoi metodi innovativi quanto vecchi, che poteva sorprendere e lo hanno anche fatto, ai tempi del Foggia. L’eredità di una squadra che ha avuto bomber ecce-

zionali, Riva, per esempio, è pesante e la nuova società dovrà compiere ogni sforzo per salvarla dal baratro della B che si preannuncia in prospettiva. E Zeman, allora, cosa escogiterà per sorprendere l’Inter che ha recuperato fiducia e forza?, Un sistema ci sarebbe, u trucco che si rifà alla tradizione sarda: travestire i suoi calciatori in tanti Mamuthones, con campanacci annessi e sfoderare la rab-

bia accumulata da tempo e giocare un brutto scherzo ai pari nerazzurri. Non è una battuta, ma a sentire i rossoblu isolani non tutte le speranze sembrano svanite già in partenza “ Il pronostico dice Inter, ma noi faremo il possibile perché non debba essere per forza così; siamo motivati, ammonisce l’allenatore, ed il nostro gioco veloce a trazione anteriore potrebbe mettere la squadra di

Mazzarri in difficoltà. Ce la giocheremo tutta e, forse, un risultato diverso, potrebbe uscire da san Siro”. Ci sarà da prestargli attenzione perché di uomini validi ne ha a disposizione e basterà solo che scendano in campo con le geometrie zemaniane ben impresse nei loro cervelli. Il Cagliari, quello nuovo, non più protetto dalle diplomatiche diavolerie del vecchio padrone, dovrà riprender-

si in mano la vecchia e sacra bandiera, emblema di una cara isola in cerca di riscatto, ma anche desiderosa di dare conferme della sua storia passata che nessuno ha mai dimenticato. Aspettiamo, dunque, ancora qualche ora e vedremo se l’effetto Mamuthones di Zeman sarà riuscito o si debba cominciare a preoccuparsi per la seconda lettera dell’alfabeta che si chiama, purtroppo, B.


amarcord domenica 28 settembre 2014

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Il mediano Cesare Poli indossa anche la maglia del Cagliari nelle stagioni 1969-1971 scendendo in campo per 35 incontri Cesare Poli all’Inter dal ‘67 al ‘69, ha disputato 17 partite a reti inviolate

Marco Branca all’Inter prima come calciatore, dal ‘95 al ‘98, segnando 23 reti in 52 partite giocate e poi torna come dirigente nel 2002 fino alla stagione in corso

59-1?Q?to_l’attacante_ del_Cagliari_con_cui_i?= nizia la carriera da professionista. In 52 presenze ha segnato 4 reti

Roberto Boninsegna al Cagliari nelle stagioni 6669 totalizzando 23 gol in 83 presenze Roberto Bonisegna cresce nelle giovanili dell’Inter. Torna in nerazzurro da professionista, dal 1969 al 1976. Le presenze totali sono 197 e i gol 113.

Giovanni Trapattoni ha allenato il Cagliari nella stagione 1995-1996 nel mezzo dei tre ann passati in Germania al Bayern Monaco Trapattoni, tra il 1986 e il 1991, ha riportato la Beneamata ai vecchi lustri. Il Trap risulta l’allenatore pù vincente nella storia del campionato italiano con 7 scudetti. Vince subito il campionato ottenendo il record di punti per un campionato di Serie A a 18 squadre (58 punti su 68, nell’epoca dei 2 punti a vittoria), una Supercoppa Italiana e una Coppa UEFA.


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l’ospite Marjlja Bisceglia

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l boemo fa le sue prime esperienze da allenatore in squadre siciliane dilettantistiche, una volta preso il patentino di allenatore professionista a Coverciano inizia dalle giovanili del Palermo e vi resta fino al 1983. Nel 1986 viene ingaggiato dal Foggia in Serie C1 e successivamente dal Parma in Serie B. Farà ritorno in Sicilia alla guida del Messina giusto il tempo di lanciare Totò Schillaci. L’anno successivo torna al Foggia di Pasquale Casillo in Serie B. Il 1989 è l’anno di grazie del ceco e del suo Foggia che vince subito il campionato di Serie B con il trio d’attacco

invidiato dalle squadre di Serie A: Francesco Baiano, capocannoniere del campionato, Giuseppe Signori

e Roberto Rambaudi. Con il Foggia farà tre stagioni degne di nota: nono posto e secondo migliore attacco del campionato dopo il Milan campione, undicesimo posto e ancora nono posto nonostante la cessione del trio delle meraviglie. Anche alla guida dei rossoneri ha tempo di lanciare il suo ragazzo Luigi Di Biagio che ritroverà successivamente alla Roma. La stagione 94-95 sarà alla guida della Lazio, dove ritrova Beppe Signori, lottando fino alla fine per lo scudetto, si accontenterà del secondo piazzamento ma ancora una volta con il migliore attacco del campionato, grazie anche ai risultati tennistici con Fiorentina (8-2) e Foggia (7-1). Il secondo anno alla Lazio chiude la stagione al terzo posto e Beppe Signori conquista la

classifica cannonieri. Il terzo anno in Capitale non va bene, sarà esonerato dopo la sconfitta in casa subita

“A mio parere, la grande popolarità che ha il calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza in ogni angolo del mondo c’è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi. Ma il calcio, oggi, è sempre più un’industria e sempre meno un gioco” Zdenek Zeman

dal Bologna per 1-2. Anche alla guida della Lazio è riuscito a lanciare calciatori del calibro di Alessandro Nesta, Marco Di Vaio e Pavel Nedved. L’anno successivo resta a Roma, si sposta solo di panchina, Franco Sensi lo chiama alla guida dei giallorossi reduci da una stagione disastrosa. La prima stagione ottiene il quarto posto e la stagione successiva al quinto posto. Anche con la Roma sfoggia il miglior attacco del campionato. Con i giallorossi mette in evidenza Marco del Vecchio e Francesco Totti che diverrà l’inamovibile capitano proprio in quel periodo. A questo punto inizia l’avventura del Boemo sempre con la valigia in mano. Prima tappa in Turchia, con il Fenerbahçe, che dura solo tre mesi. Si dimette per allenare il Napoli appena promosso in Serie A, anche l’esperienza partenopea si rivela disastrosa: due soli punti in

sei partite costringono il neo presidente Corbelli ad esonerarlo. L’anno successivo ricomincia dalla Serie B, prima con

marzo 2006 vola al nord, destinazione Brescia, in sostituzione dell’esonerato Rolando Maran. Il 21 giugno 2006 torna a Lec-

Serie A dopo diciannove anni e consacrare Ciro Immobile, Lorenzo Insigne, già allenato al Foggia, e Marco Verratti. Il 2 giugno 2012 torna a sedere

la Salernitana, esonerato l’anno dopo, e successivamente con l’Avellino lancerà il giovane centrocampista Antonio Nocerino. La stagione 2004-2005 la passerà alla guida del Lecce lanciando Mirko Vučinić e Valeri Emilov Božinov. Il 5

ce ma viene ancora esonerato alla vigilia di Natale, ma non senza avere prima lanciato il giovane Pablo Osvaldo. Dopo una parentesi con la Stella Rossa torna a Foggia per lanciare Lorenzo Insigne, puntatina al Pescara per riportarlo in

sulla panchina della Roma fino alla 23° giornata, dopo la sconfitta interna contro il Cagliari viene esonerato dall’incarico e comunque ha trovato il tempo di lanciare Alessandro Florenzi. Dal 2 luglio 2014 è allenatore del Cagliari.

Z

Chi è…

deněk Zeman nasce in Cecoslovacchia, Praga, il 12 maggio 1947, eredita la passione per il calcio dallo zio materno Čestmír Vycpálek ex allenatore della Juventus. Arriva in Italia nel 1968 ospite dello zio Čestmír a Palermo dove si laurea all’ISEF con il massimo dei voti. Sposato con Chiara Perricone, ex nuotatrice, dalla quale avrà due figli, Karel che segue le orme del padre e Andrea. Da ragazzo ha praticato hockey su ghiaccio, pallanuoto e pallamano.


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protagonista Luigi Rubino

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l pubblico interista, soprattutto quello della curva Nord, in questa prima fase della stagione lo ha subito apprezzato e per Gary Medel, “il pitbull” nerazzurro anche nell’ultima gara disputata al Meazza contro l’Atalanta, sono arrivati applausi ed ovazio-

campionato

Laura Tangari

C

’era d’aspettarselo. Dopo solo quattro turni di campionato Juventus e Roma hanno spiccato il volo salutando le rivali per il titolo senza dannarsi tanto l’anima. I bianconeri di Allegri hanno liquidato tranquillamente la pratica Cesena facendo riposare parecchi i big mentre i giallorossi di Rudi Garcia, forse con un po’ di fatica in più, hanno strappato un’importante vittoria al Tardini battendo il Parma nella fase finale della partita. Alle loro spalle c’è il vuoto, in primo luogo perchè il Milan per poco non le ha buscate a Empoli rimediando nella ripresa un pareggio che grida vendetta per i toscani, in secondo perchè l’Inter pur vincente con l’Atalanta non rivela ancora segnali positivi per poter mettere paura al tandem di testa. Complimenti all’Udinese per il successo con la Lazio, con Stramaccioni proiettatto al terzo posto solitario. aura di un altro flop invece al San Paolo per il Napoli pareggiante col Palermo pronto

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Medel non si ferma mai! ni. Con l’impiego costante del centrocampista cileno davanti alla difesa, l’Inter è veramente cambiata. La squadra ora morde di più a centrocampo. Chi ne bene-

ficia è soprattutto la difesa che, a differenza dello scorso anno, ha subito una vera metamorfosi, incassando appena un gol in quattro gare di campionato. Il se-

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fensiva, cercando poi di recuperare palla una volta in cui la si è persa. Certamente il giocatore contro il Cagliari domenica pomeriggio al Meazza vorrà stravincere,

Ora a centrocampo comanda lui e l’Inter va… gnale certamente è positivo, anche perché di solito i grandi successi di una squadra partono soprattutto dal reparto difensivo. Anche contro i bergamaschi, come nella precedente gara disputata davanti al pubblico di casa contro il Sassuolo, Medel non si è mai risparmiato. I suoi “morsi” spesso hanno complicato la vita ai giocatori atalantini che hanno cercato di aggirarlo, fuggendo dall’aggressività del cileno, senza però riuscirvi. Nella gara disputata mercoledì scorso contro l’Atalanta, Gary ad inizio partita ha addirittura sfiorato la rete, con violento drop dal limite che è finito di poco alto sopra la traversa. Le sue scorte di ossigeno evidentemente sono molte. Come da vero guerriero non si è mai fermato, abbinando al puro agonismo anche tanta personalità in fase of-

soprattutto ora che il pubblico gli è vicino. L’Inter per Medel è sicuramente una grande squadra, con tanti amici e sudamericani pronti ad aiutarlo nei momenti difficili. La fiducia dei compagni, dell’allenatore e dell’intero staff per il calciatore

cileno seppur nazionale, ma arrivato in punta di piede senza tanta popolarità, è certamente importante in questo momento soprattutto in squadre di rango come quella di Mazzarri dove non mancano le alternative a centrocampo. E’ vero che i

traguardi sono ancora lontani ma, se c’è volontà ed armonia e un giocatore tutto cuore e muscoli come Medel, l’Inter, c’è da giurarci, andrà sicuramente lontano. Ora contro il Cagliari, dal cileno i tifosi nerazzurri aspettano l’ennesima conferma…

FUGA PERFETTA PER JUVE E ROMA con Belotti a pugnalare l’undici di Benitez in qualunque momento. Il Verona, terzo in classifica alla vigilia del quarto appuntamento per poco non finisce a gambe all’aria col Genoa di fronte al proprio pubblico mentre la Fiorentina non è andata al di la di un pareggio al Franchi col Sassuolo orfano, o quasi, di Zaza. Bene la Sampdoria vittoriosa a Marassi col Chievo che stasera sarà chiamata al derby della Lanterna con un Genoa apparso quanto mai pimpante col Verona come si diceva più sopra. Ieri sera invece la Roma col Verona e la Juventus a Bergamo con l’Atalanta hanno provato ad allungare il passo. Oggi aprono le ostilità a mezzogiorno a Reggio Emilia proprio quel Napoli in crisi e un Sassuolo che si è abbonato ai pareggi dopo i sette gol incassati a San Siro dall’Inter. Inter che sarà invece ancora di scena al Meazza contro il Cagliari di Zeman ultimissimo in classifica dopo la sconfitta del Sant Elia col Torino nel match che sapeva già da spareggio per la salvezza. Toro che questo pomeriggio riceverà

una Fiorentina anemica con i gol alla ricerca di se stessa dopo il nuovo stop di Pepito Rossi. In

onda un’altra trasferta di sangue in quel di Cesena per il Milan di Pippo Inzaghi che sta ancora

chiedendosi cosa è successo ai suoi a Empoli nel primo tempo quando Tavano e compagni per

poco non affondavano la navicella rossonera con i loro colpi micidiali per le coronarie di Galliani.


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A

rchiviato il successo contro l’Atalanta l’Inter torna a San Siro non da terza classificata, seppure a pari merito, ma da quarta. Una piccola parentesi per un plauso a Stramaccioni che con la sua Udinese giovedì sera ha preso il terzo posto e propone i friulani come la vera outsider del campionato. Aveva ragione Moratti a puntare sul giovane tecnico romano a cui è mancata un pizzico di fortuna e una rosa veramente competitiva. Il suo successore nonostante i vari scossoni societari che hanno stravolto l’organigramma quest’anno può schierare su una formazione completa in ogni

reparto. Il mercato non ha portato il grande nome che stuzzica i palati più esigenti e svuota le casse ma l’Osvaldo di questo inizio stagione certamente fa sognare i tifosi (e le tifose…) oltre a garantire gol di pregevole fattura e determinanti. Questo pomeriggio si affronta il Cagliari che con Zeman non ha ancora ingranato la marcia giusta. Lo scorso anno finì in pareggio (1-1 rete di in rimonta di Rolando) e iniziò la pareggite mai digerita da nessuno e che per poco ci costava l’Europa. Ripetere la gara con l’Atalanta potrebbe non bastare se gli uomini del boemo mettono in atto pressing, corsa

riflessioni Marco Papetti

Continuare così

e ripartenze. L’Inter dovrà certamente essere più propositiva con i movimenti con e senza palla, puntare maggiormente sulle triangolazioni e gli inserimenti di Kovacic, il gioiellino in grado di spostare gli equilibri. Vincere significa non solo mantenere il distacco dal vertice ma mettere le basi per avvicinarsi ulteriormente dato che il 5 ottobre le prime due si sfideranno tra di loro mentre noi andremo a Firenze, squadra che non ha ancora espresso il suo potenziale.

Il Napoli di quest’anno sta pagando tutto assieme quello che nelle altre

stagioni calcistiche è stata fortuna giù al nord Fiore Marro

C

’è poco da dire, il Napoli non c’è più, anche se ad analizzare le partite qualche perplessità comunque rimane e si passano ore a comprendere e discutere del perché si è perso o pareggiato in partite “facili”. In 4 partite di campionato appena 4 punti, eppure eravamo tutti convinti, noi napoletani dal cuore azzurro, che fino alla VI avremo fatto filotto. In fondo però la cosa che sconvolge è sapere che a parte Kalidou Koulibaly con le sue immense pecche tattiche, gli altri che si vedono in campo sono stati protagonisti della stagione scorsa che ha tra le tante peculiarità l’avere stabilito il record di punti del Napoli Calcio e su tutti il record di reti realizzate nel campionato italiano (104) per quel che concerne gli azzurri partenopei. Cosa è successo allora? Da dove nasce questa involuzione? Probabile che come spesso è accaduto uno dei motivi è il post mondiale di taluni calciatori, ma non può essere solo questa la causa che sta generando il peggiore Napoli dell’era de Laurentis. In questi momenti c’è bisogno di grinta, di cuore, di anima. Tutte cose che con Reja e mio malgrado anche con Mazzarri spesso erano il motivo dominante della squadra napoletana, dove faceva difetto la tecnica si sopperiva con la forza di volontà, con la determinazione, con il carattere battendo squadroni come il Manchester City e Chelsea con Aronica, Grava e

Cannavaro, è mai possibile che adesso con Huguian e Co manco contro il Chievo o l’Udinese riusciamo a vincere? Era dai tempi di Carlo Mazzone ( stagione 1997) che non si vedeva una desolazione simile a Napoli, ma la serietà di Sor Carletto lo spinse a dimettersi, cosa che Benitez non farebbe mai, per questa generazione di profeti senza fede, l’importante è la pagnotta

e quella di Rafa è una “merenda” di ben 3 milioni e mezzo, dura da rinunciarci. Quattro punti conquistati in altrettante gare giocate con cinque goal fatti e sei incassati: questo, finora, il magro bottino del campionato dei partenopei, che dovrebbe portare de Laurentiis a cambiare rotta, oltre al tecnico dovrebbe esonerare anche Riccardo Bigon ma soprattutto se stesso. Se do-

vesse accadere il cambio tecnico spero arrivi Luciano Spalletti, che ritengo più adatto di Roberto Mancini per una piazza come la nostra. Dopo quattro partite simili, oltre allo squallore per i preliminari di Champions League andarsene sarebbe un dovere, Benitez dovrebbe sentire l’obbligo morale di farlo. In genere, dopo quattro match del genere è la società a esonerarti.

Il Napoli non lo farà perché se da un lato c’è l’anima mercenaria del tecnico, come contraltare c’è l’avarizia senza frontiera del presidente del club azzurro. Naturalmente le colpe non sono tutte da imputare allo spagnolo, anche la campagna acquisti è stata fallimentare, calciatori inadatti, rotti, improponibili, il Napoli sta pagando in questa stagione tutto assieme le fortune che invece lo

hanno accompagnato in questo ritorno nella massima serie. In questo momento un tifoso vero non può fare altro che stingersi attorno alla squadra e stringersi attorno ai propri colori, anche se a sopportare di vedere lo squallore tecnico-tattico nonché caratteriale visto in questo scorcio di inizio stagione, diventa davvero difficile turarsi il naso, ma dobbiamo farlo, il Napoli è una fede.


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estero

Luigi Sada

I

n Liga succede di tutto. Succede che, dopo il kappaò del Real Madrid di Carletto Ancelotti nella terza di campionato per opera della Real Sociedad e il mezzo passo falso casalingo dell’undici campione di Spagna di Cholo Simeone di domenica scorsa col Celta Vigo, nell’ultimo turno è toccato al Barcellona a dover inserire il freno a mano bloccato in quel di Malaga sullo 0-0 dove metà squadra, Messi compreso, è sembrata una foto sbiadita rispetto alla scorsa stagione. Dello stop della formazione catalana ha subito approfittato il Real, e il Valencia, che ha concesso il bis con un tondo 5-1 inflitto all’Elche dopo il 2-8 chiuso in cassaforte in Galizia col povero Deportivo

DOPO IL REAL MADRID E L’ ATM STECCA ANCHE IL BARCA Blanc espugna Caen mentre quella monegasca torna da Montpellier con i tre

anche il Colonia per 1-0. Clamoroso in Inghilterra in Coppa di Lega dove il

punti in tasca grazie al gol di Germain. Marsiglia a valanga a Reims con un probante 0-5 che conferma il bel lavoro di Bielsa. In testa il Marsiglia con due punti

Liverpool di Balotelli per avere ragione del Middlesbrough ha dovuto battere La Coruna. Mentre il Valencia con il successo per 3-0 sul Cordoba è schizzato pure lui al primo posto. Al comando delle operazioni di conseguenza, insieme al Barca troviamo il Siviglia andato a segno con la Real Sociedad con un gol Doulofeu. Alle spalle delle due capolista troviamo il Granada i compagnia del Real e dell’ATM. Crisi profonda per l’Atletich Bilbao battuto anche dal Rayo Vallecano ed ora al penultimo posto. In Francia si risvegliano Psg e Monaco, la squadra di

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di vantaggio sulla coppia Bordeaux-Saint Etienne, in trasferta a Saint Etienne dove il big match è finito in parità. Cade il Lille a Nizza. In Bundesliga il Bayern Monaco di Pep Guardiola fa poker con la rivelazione Paderbon mentre il Borussia Dortmund non ingrana ancora pareggiando in casa 2-2 con lo Stoccarda. Tornano alla vittoria il Levekusen e l’Herta Berlino rispettivamente con l’Augusta e il Wolfsburg, Bene l’Hannover che conferma il proprio stato di grazia superando

sedici calci di rigore dopo il 2-2 dei tempi supplementari. Eliminato invece

l’Arsenal dal Southampton per 1-2 in casa propria. In Premier sempre al coman-

do il Chelsea dopo il pareggio di Manchester col City.


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TUTTA A DRITTA


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NIBALI PROVA IL COLPACCIO A PONFERRADA ciclismo

di Luigi Sada

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catta oggi in Spagna, a Ponferrada, il Mondiale 2014 di ciclismo professionisti su strada dove l’uomo da battere è l’australiano Gerrans favorito dai pro-

corridore più propenso per le manifestazioni a tappe, essendo la prova su circuito, però in virtù dello stato attuale di forma del corridore messinese mai dire mai, anche perchè il nuovo cittì Cassani a disposizioni di Nibali ha messo il migliori corridori italiani del

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vedere Quintana trionfatore dell’ultimo Giro d’Italia. Al via (ore 10) ci sarà anche il campione uscente, il portoghese Rui Costa vincitore della scorsa edizione iridata svoltasi a Firenze. Si diceva di Gerrans che parte col favore dei pronostici ma l’australiano non avrà vita

Simon Gerrans

Vincenzo Nibali

nostici per questo genere di percorso dove sono incluse due salite a metà gara da ripetersi quattordici volte. Il tracciato iridato di Ponferrada misura in totale 254 chilometri con caratteristiche importanti e determinanti per quegli atleti battaglieri capaci di esprimersi al meglio sulle lunghe distanze. Forse non è la corsa ideale per Nibali,

momento fra i quali spiccano Aru e de Marchi reduci da una strepitosa Vuelta di Spagna dove Contador è risultato imbattibile dopo l’ultima frazione della gara che si concludeva a Santiago di Compostela. Contador ha rinunciato però al Mondiale e ai nastri di partenza, insieme al vincitore del Tour de France Vincenzo Nibali, potremo

facile perchè sull’insidioso tracciato dovrà respingere gli attacchi di un bel plotoncino di corridori dove primeggiano gli specialisti Cancellara, Valverde, Gilbert, Sagan, Degenkolb, lo stesso Rui Costa, Tom Boonen, Uran e Sagan. In questa 87a edizione della corsa iridata, come detto, lungo i 254 chilometri del tracciato diviso in 14 giri

sono inserite due salite, la Confederacion e la Mirador con strappi che variano dal 5 al 10 per cento. La prima asperità misura 5,2 chilometri, la seconda 1,5.

la formazione azzurra diretta da Devide Cassani è formata dai seguenti corridori: Nibali, Aru, Bennati, Damiano Caruso, Giampaolo Caruso, De Marchi,

Formolo, Coldrelli, Zardini, Quinziato e Visconti. Intanto la cronometro individuale su strada è stata vinta dal britannico Wiggins, Il migliore degli italiani Malori, sesto.


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“Queen Forever” Freddie Mercury e Michael Jackson

per registrare l’album “Hot Space” (1981). La band ha registrato una backing track, ma il brano non è mai stato completato. Mercury è andato a trovare MJ in studio a Los Angeles dove sono state registrate le parti di Michael per una versione ancora non definitiva. I Queen hanno ripreso in mano la traccia nel 1984, durante le registrazioni di “The Works”, ma ancora non

Il nuovo album dei Queen con Freddie Mercury. L’album contiene tre brani inediti e sarà disponibile in tutti i negozi da martedì 11 novembre

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Marco Faraone

“cose a cui abbiamo lavorato insieme e che sono rappresentative della nostra crescita forse più delle grandi hit”; una collezione messa insieme dallo stesso May e Roger Taylor che rappresenta il meglio del meglio delle canzoni d’amore dei Queen. L’attesa per questi nuovi brani con Freddie Mercury alla voce è altissima da quando a inizio anno May e Taylor hanno dichiarato di essere al lavoro su del materiale inedito. Parlando alla conferenza stampa prima del loro tour in Nord America di

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inizio anno con il cantante Adam Lambert, May ha dichiarato: “Avevamo un po’ più materiale del previsto chiuso in un cassetto, quindi al momento stiamo lavorando su alcuni pezzi. Freddie suona fresco come ieri”. Sull’argo-

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mento, Taylor ha detto: “Abbiamo dei brani fantastici che non sono mai stati ascoltati e c’è una selezione molto interessante di materiale più datato”. Il duetto è nato da una canzone scritta da Freddie Mercury durante le sessioni

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foto di Neal Preston (Copyright Queen Productions Ltd)

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no degli inediti è l’attesissimo duetto tra i Queen e Michael Jackson “There Must Be More To Life Than This”, l’inedito “Let Me In Your Heart Again” che arriva dalle recording sessions di “The Works” (del 1984), e una nuova versione del primo lavoro solista di Freddie Mercury “Love Kills”, una collaborazione con Giorgio Moroder. Il resto della tracklist è composto da hit dei Queen, brani classici e nuovi take di canzoni ben conosciute, affiancate a registrazioni che Brian May descrive come

musica Riccardo Sada in forma definitiva. Un anno dopo una versione solista della canzone appare nell’album di debutto di Freddie, “Mr Bad Guy” (1985). Questa nuova produzione di una ballata di tale impatto si fonde con la backing track originale dei Queen, le voci indimenticabili di Mercury e Jackson, ed è stata prodotta e remixata dal celebre producer William Orbit (Robbie Williams, Madonna).

Brian May e Michael Jackson

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AMNESIA MILANO: OLTRE IL FUTURO Madga

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antissime novità caratterizza la stagione 2014/15 dell’Amnesia Milano, caratterizzata da una serie di fondamentali modifiche strutturali, grazie in particolare alla consulenza di SGM, società fondata nel 1975, assoluta leader in sistemi e tecnologie per l’intrattenimento. Tra gli interventi più rilevanti, quelli che coinvolgono luci ed illuminazioni, con relative installa-

zioni tra le più grandi in Italia, Tra i prossimi guests, da citare Marco Faraone (sabato 27 settembre) e Madga (sabato 04 ottobre). Marco Faraone produce dischi dal 2008, anno dei suo esordio sulla label Tenax Recordings di Alex Neri; da allora la sua escalation è stata costante, al punto da portarlo ad uscire su Desolat, Get Physical e Moon Harbour. Insieme a Luca Agnelli ha Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it

dato vita all’etichetta Etruria Beat, una delle novità più interessanti nel panorama elettronico italiano negli ultimi anni. Lo scorso anno è uscito il suo primo album “I will wait”, presentato nientemeno che al Panorama Bar di Berlino, riproposto la scorsa primavera con nuovi remix. Nata in Polonia e cresciuta negli Stati Uniti, Magdalena Chojnacka in arte Magda è stata folgora-

Amministrazione mail: commerciale@stadio5.it Concessionaria pubblicità Edizioni SBM Tel. 329 3847157 mail: commerciale@stadio5.it

ta sin da giovanissima sulla via di Detroit, catturata dalla musica techno e mai più convertita ad altri generi musicali. Battezzata da Richie Hawtin in persona, già nel 1998 faceva parte dell’universo Minus ed era in tour con Hawtin medesimo. Tra le sue pietre miliari

musicali, la compilation 49 per Fabric London, i suoi remix per Plastikman, Depeche Mode e Mark Houle e soprattutto la sua label Items&Things, di recente tornata sul mercato in una nuova veste e con nuovi artisti. Seguiranno eguire Per quanto concerne i sa-

bati successivi dell’Amnesia Milano, la programmazione prevede tra gli altri Deetron e Bella Sarris (sabato 11), Idriss D, Amnesia Milano resident e Karotte (sabato 18) e Leon e Neverdogs, grandi protagonisti della serata ibizenca Music On di MarcoCarola(sabato25).

Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - mail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM mail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Aldo Colombo, Lara Comi, Luca De Franco, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Marby, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Rubino, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011


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