mercoledì 28 ottobre 2015 anno 5 numero 37
Milan Chievo
Sport
& Spettacolo
www.stadio5.it info@stadio5.it COPIA OMAGGIO
“Ragassi se oggi non corremo tutti lo ciapemo nel cul…”
(Nereo Rocco)
Ai cugini dico occhio al Chievo
U
n po’ di fortuna ci voleva anche per l’Inter. Ho temuto per qualche attimo che finisse male la gara col Bologna dopo l’espulsione di Melo. E’ andata bene e ci intaschiamo i tre punti sorpassando la Roma in classifica. Non sembra vero di vedere l’Inter al comando delle operazioni alla decima giornata. Ma finalmente la cosa si è avverata. Auguriamoci che questa sera l’Udinese metta un bavaglio alla Roma, anche se i giallo-
ovviamente, perché la squadra di Sarri giocherà al San Paolo col Palermo che non mi è sembrato affatto irresistibile qualche giorno fa con l’Inter. Comunque, avrà vita più dura sicuramente la Lazio a Bergamo con l’Atalanta men-
rossi visti a Firenze mi sono sembrati in gran spolvero ed in ottima forma. In testa alla classifica, sempre che la Roma non batta l’Udinese, questa notte assieme a noi potrebbero esserci anche Lazio, Fiorentina e Napoli. Più Napoli,
tre la Fiorentina col Verona al Bentegodi potrebbe trovare la strada leggermente in discesa rispetto alla formazione di Pioli. Tirando in ballo i cugini direi che il match col Chievo dovrebbe farli salire in classifica superando il momento delicato dei rossoneri. Però, attenzione perché il Chievo ha il dente avvelenato per le
sconfitte con il Genoa e col Napoli. Non avrà vita facile neppure la Juventus col Sassuolo perché la squadra di Di Francesco, pur perdendo col Milan, ha confermato tutte le sue qualità meritando l’attuale posizione in classifica.
Tempi andati!
MEAZZA
Milan STADIO
Chievo ORE 20.45 Allenatore
uesto campionato è ‘nu babbà’ direbbero a Napoli. Una squadra davanti, è la Roma, poi una grande ammucchiata: Fiorentina, Inter, Lazio e Napoli, appunto, distanziate di soli due punti. Il Milan è dietro, la Juventus gli fa ombra. Prima di loro c’è il Sassuolo, che ha perso con i rossoneri, anche se il rigore non c’era. A proposito dei rossoneri, ora c’è il Chievo. Contro il Napoli gli uomini di Maran si sono comportati molto bene, quindi Mihajlovic, che ha visto la partita, è avvisato. Un’altra vittoria e il tecnico serbo avrebbe inchiodata la panchina, ma guai dare qualcosa di scontato. In questo campionato è molto pericoloso. Dopo nove giornate, tutte le squadre hanno subito sconfitte, la Juventus già tre, il Milan addirittura quattro. I Mihajlovic-boys hanno rosicchiato qualche punticino là dietro, ma sono attesi da prestazioni molto più convincenti. Il 4-3-3 è il modulo che funziona di più e Bacca con Luiz Adriano sembrano gli attaccanti più affidabili. E’ comunque risaputo che il Milan non può che vincere con “mussi volanti”, perché qualsiasi risultato diverso sarebbe un passo indietro nella crescita della squadra. Dal punto di vista morale, più che della classifica. I tifosi rossoneri sono ben lungi dal perdonare una dirigenza che non riesce a essere chiara fino in fondo sulle strategie del club. Mister Bee aleggia come se fosse un’entità mistica, c’è, si vede, ma nessuno sa cos’è. Silvio Berlusconi professa sicurezza, Adriano Galliani distribuisce messaggi di tranquillità, la realtà in verità non abita certo in Via Aldo Rossi. La scelta di far giocare Donnarumma al posto di Diego Lopez la dice lunga sulla situazione buffa che sta vivendo la squadra. Un portiere così giovane, un bambino, (classe ’99) buttato in mezzo alle ortiche di San Siro contro il Sassuolo, subendo un gol non irresistibile. Avesse perso contro gli emiliani, probabilmente staremmo qui a parlare di Mihajlovic all’esilio, come ennesimo fallimento di Galliani e compagni. Il serbo per il momento resiste. Galliani sorride. Noblesse oblige.
PER UNA NOTTE SIAMO IN CIMA ALLA CLASSIFICA Sandro Mazzola
Q
mercoledì 28 ottobre 2015 Stadio5.it
Allenatore
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Sinisa Mihajlovic
MILAN
Rolando Maran
(4-3-3)
Arbitro: Piero
Donnarumma Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Kucka, Montolivo, Bertolacci; Cerci, Bacca, Bonaventura
Giacomelli di Trieste
(4-3-1-2)
Bizzarri Cacciatore, Gamberini, Cesar, Gobbi; Castro, Rigoni, Pinzi; Pepe; Paloschi, Meggiorini
CHIEVO
Rimandato a settembre mercoledì 28 ottobre 2015 Stadio5.it
la partita
C
classifica marcatori
i sono voluti 86 minuti al Milan per avere la meglio sul Sassuolo rimasto in dieci per oltre 1 ora di gara. Nulla di eccezionale, una vittoria poco convincente, ma contano i tre punti e sono arrivati, dopo oltre un mese di astinenza. I tre punti conquistati domenica scorsa non metto al sicuro Sinisa Mihajlovic ma lo aiutano a preparare la gara di oggi con meno tensione. Contro il Sassuolo qualcosa di buo-
no si è visto e soprattutto si è rivista la testata vincente di Luiz Adriano, ma vincere una partita in casa in superiorità numerica per oltre 1 ora non promette nulla di buono. Tocca sempre a Bacca sbloccare il risultato, pronto all’appello e ci riesce alla mezz’ora grazie al rigore che è costata l’ingiusta espulsione del portiere neroverde Consigli. Come da copione, a Di Francesco è toccato sacrificare Floro Flores per Pegolo, alla ripresa arriva puntuale il pareggio di Berardi che su punizione sorprende il sedicenne debuttante Donnarumma preferito a Lopez. Lo schieramento più consono a Mihajlovic resta il 4-3-3, utilissimo oggi alla seconda prestazione da dentro o fuori. La curva Sud protesta lascino nell’area solo striscioni di protesta, in questo momento il Milan è ingiustamente solo. Troppo facile riempire gli spalti se la squadra del cuore vince. I tifosi rossoneri non risparmiano nessuno, proprio come recita uno degli striscioni in curva:
cinque i pareggi. Al Meazza le vittorie del Milan sono 11 e due pareggi. I gialloblu a San Siro non hanno mai vinto contro i rossoneri. Il Chievo questa sera proverà a vincere la prima partita sotto gli occhi attenti della Madonnina. Maran potrebbe schierare il 4-3-1-2 con Bizzarri; Cacciatore, Gamberini, Cesar, Gobbi; Castro, Rigoni, Pinzi; Pepe; Paloschi, Meggiorini. Mihajlovic risponderà con il modulo più consono al gioco rossonero, il 4-3-3 con il
“Da questa situazione imbarazzante non salviamo nessuno”, neppure il tecnico che si vede uno striscione dedicato solo a lui: “Un allenatore che a parole si è dimostrato un grande Sergente ma nello spogliatoio e sul campo non ha cambiato niente”. Momenti difficili per l’intero abbiente rossonero. Nota positiva dell’incontro Milan-Sassuolo è quella sul portierino rossonero Donnarumma, spiccata personalità, buona scelta di tempo nelle uscite su palle alte e basse, bravo ma con
Gonzalo Higuain
Éder Citadin Martins
Lorenzo Insigne
Mohamed Salah
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Carlos Bacca
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Nikola Kalinic
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1 partita in più
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giovanissimo, alla sua seconda partita in Serie A, Donnarumma tra i legni con Abate, Alex, Romagnoli e Antonelli a proteggerlo; a Kucka, Montolivo e Bertolacci il compito di macinare gioco e servire il tridente incaricato al gol Cerci (sicuramente preferito a Luiz Adriano, almeno nella prima frazione di gioco), Bacca e Bonaventura. Il dubbio in casa rossonera è sempre lo stesso: Abate o De Sciglio come trezino destro?
qualche responsabilità sul pareggio di Berardi. Oggi altra partita e altro giro di giostra. Sulla carta il Milan porterà a casa gli altri 3 punti utili al tecnico per disfare la valigia, ma guai a dare per scontata la vittoria, soprattutto con l’ottimo Chievo che domenica scorsa ha subito un vero e proprio scippo. Di certo i clivensi renderanno la vita difficile ai rossoneri. Il passato dà ragione al Diavolo: 26 fin qui le gare disputate dalle due formazioni, 19 vittorie rossonere contro le due dei gialloblu,
LA CLASSIFICA
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Valter Birsa Torino contro i suoi ex compagni granata (2-2). In rossonero segnerà 2 reti in 37 presenze. Il 9 luglio 2014 passa al Chievo in prestito per un anno. Con i gialloblu esordisce nella partita di Coppa Italia persa 1-0 con-
V
alter Birsa, classe 1986, è un centrocampista sloveno arrivato in Italia il 2 febbraio 2011 per indossare la maglia del Genoa grazie ad un contratto quadriennale. L’anno successivo passa al Torino neopromosso in Serie A. Il 31 agosto 2013 passa a titolo definitivo al Milan con un contratto triennale e con scadenza 30 giugno 2016. La maglia rossonera la indossa per la prima volta il 14 settembre all’Olimpico di
Massimo Gobbi M
assimo Gobbi nasce a Milano il 31 ottobre 1980. Cresce nel Cormano, squadra della periferia del capoluogo lombardo ma supportato dall’agrgazione alle giovanili del Milan, e nella stagione 1999-2000 inizia il suo girovagare in Serie C. Nel 2004 con il Cagliari gio-
tro il Pescara. In campionato, invece, esordisce contro la Juventus. Il 2 luglio 2015 il Chievo acquista definitivamente il centrocampista sloveno per 1.500.000 di euro della durata di tre anni. Ad oggi con i clivensi ha realizzato due reti in 37 presenze.
Alberto Paloschi
A
lberto Paloschi, nato a Chiari in pro-
vincia di Brescia, si forma nelle giovanili del Milan dal 2002 al 2008. L’esordio in prima squadra è vincente pur perdendo l’incontro, a 17 anni, contro il Catania, gara di Coppa Italia persa in casa per 1-2, suo il gol partita. Anche alla seconda uscita ufficiale con la prima squadra segna ancora il gol partita, 1-1 sempre contro il Catania nella partita di ritorno di Coppa Italia. In Serie A debutta in casa contro il Siena il 10 febbraio 2008 (1-0). Dopo l’esperienza a Parma in Serie B e la conquistata promozione in Serie A l’anno successivo, Alberto Paloschi passa al Genoa. Il Milan ha provveduto intanto a riscattare l’altra metà del suo cartellino dal Parma e gioca con i rossoblu che ne detengono la comproprietà con la società rossonera. L’8 agosto 2011 è passato in prestito con diritto di riscatto della comproprietà al Chievo. L’esordio in gialloblu è contro il Parma il 18 settembre 2011, gara persa per 2-1. Dal 2011 con il Chievo ha totalizzato 130 presenze e realizzato 38 reti.
cherà la sua prima partita in Serie A. Nel giugno del 2006 passa alla Fiorentina per 3,8 milioni di euro. L’esordio in viola è contro l’Inter il 9 settembre 2006 e la prima rete, invece, arriva contro la Juventus il 2 marzo 2008. Nel 2010 passa al Parma e il 30 giugno si accasa finalmente a Verona indossando i colori del Chievo con cui firma un contratto biennale. Con i clivensi ha giocato sette partite senza ancora andare in gol.
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Il Milan è guarito? Ai clivensi l’onere della prova
I
Parliamone
l passo è breve. Mihajlo-
in alto e perlomeno ripren-
vic non fa nemmeno
dersi un posto in Europa. In
in tempo a godersi la
difesa, contro il Sassuolo, il
vittoria
conquistata
tecnico serbo ha riproposto la
domenica scorsa contro il
coppia centrale Alex-Roma-
Sassuolo che già deve pensare
gnoli che, come già accennato
all’imminente sfida di questa
nel numero scorso, ha dato
minuti al posto di Kucka, si è
sera contro il Chievo. In altri
maggiore sicurezza e stabili-
dimostrato utilissimo in più
tempi la gara casalinga contro
tà ad una squadra in cerca di
occasioni alla squadra, grazie
i clivensi non avrebbe rap-
una precisa identità tecnica e
al suo continuo movimento e
presentato un problema, ma
tattica in tutti i reparti. Con-
smarcamento di fronte ad un
il Milan attuale è un malato
tro il Chievo, invece, Mihajlo-
avversario tenace e ridotto
ancora in convalescenza, al-
vic potrebbe far riposare Alex
in dieci dopo l’espulsione di
meno in parte, e la guarigione
e schierare Zapata, ripropo-
Consigli decretata dall’arbitro
completa potrà essere annun-
nendo contro i clivensi per
nel primo tempo per fallo da
ciata non solo con l’arrivo di
l’ultima volta il modulo 4 - 3 –
rigore commesso su Bacca.
altre vittorie, ma con presta-
3. A centrocampo la gestione
Note positive provengono
Luigi Rubino
zioni migliori, da qui fino a
campionato, dello scudetto
squadra tedesca attualmente
risposte che arriveranno dal
del gioco è migliorata anche
anche dal reparto offensivo
Natale. Poi ci sarà il mercato
e lontano dalla gloria. In so-
proprietaria del cartellino del
campo e dal suo allenatore,
grazie all’ennesima prestazio-
composto da Bacca ed Adria-
invernale, quello di riparazio-
cietà, intanto, già lavorano
giocatore, poi si opererà sul
spesso “messo alla berlina” da
ne positiva di Bonaventura
no e soprattutto da Cerci, cri-
ne e non crediamo che Berlu-
per rinforzare la squadra.
mercato, non solo in base alle
tutti e al quale non viene dato
sempre pericoloso con le sue
ticato fino a pochi giorni fa
sconi, al di là dei suoi impegni
Sicuro per ora il ritorno del
reali potenzialità economiche
il tempo di lavorare in una
incursioni da lontano e del
e che ora sembra recuperato,
quotidiani in politica, voglia
centrocampista Kevin Prin-
della società, che sono ancora
squadra in cui, purtroppo,
ritrovato Bertolacci che, sep-
pronto a riportare il Milan in
rimanere fuori dai giochi del
ce Boateng dallo Schalke 04;
da decifrare, ma anche sulle
l’obbligo è quello di puntare
pur impiegato negli ultimi
alto in classifica.
I Cugini
Inter sempre meno convinta
Severa Bisceglia
quanto in una finale di Champions League per racimolare i tre punti in una gara che sembrava riservare l’ennesimo pareggio. Tre punti che non danno infamia né lode. Imbarazzante vederli in campo senza nessun senso, né gioco, né fortuna. Sembrerà un controsenso ma il gioco lento dei nerazzurri, a tratti, dava la sensazione che fosse ben organizzato e con a capo una regia ben precisa. Dopo il Barcellona incontrato al Barbera in quel di Palermo e ancora il Barcellona di ieri sera al Dall’Arra, i nerazzurri sono sempre meno convinti di
A
nche ieri sera l’Inter ha affrontato il miglior Barcellona di sempre, con tutto il rispetto per il Bologna. I nerazzurri, nell’anticipo di questa 10° giornata, al Dall’Ara hanno faticato
vincere. Il copione è sempre lo stesso. Grande fatica a trovare la strada del gol e grandissima fatica a riuscire a chiudere la partita in undici, dopo Palermo anche a Bologna l’ennesima espulsione ha fatto temere il peggio. Felipe Melo, due gialli rimediati e conseguente espulsione, ha lasciato i suoi in grande difficoltà, l’affanno dell’Inter è sempre più vistoso. Sabato al Meazza ci sarà la Roma che oggi ospita all’Olimpico l’Udinese, si salvi chi può. Difficile pensare ad un Inter capace di contenere la furia giallorossa che miete vittime
con un bel gioco e soprattutto concreto, escludendo il buio calato nei minuti finali della gara di Europa League. Garcia contro Mancini, un bel match con un finale quasi scontato salvo sorprese dell’ultimo minuto. I tre punti conquistati ieri sera, faranno dormire, almeno per una notte, sonni tranquilli all’intera banda nerazzurra. Inter prima in classifica in attesa di capire chi le terrà compagnia fra Lazio, Napoli e Fiorentina, probabilmente tutte e tre per poi tornare seconde se la Roma batterà l’Udinese.
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Jeremy Menez
C
ontinuano i problemi per Jeremy Menez legati alla schiena. Non è bastato un periodo di riposo e recupero di due mesi dopo l’ultimo intervento. L’incontro in Coppa Italia disputato dai rossoneri contro il Perugia ha risvegliato i vecchi dolori costringendo ancora una volta il francese al riposo forzato. La speranza di Sinisa Mihajlovic è di riaverlo a Milanello almeno fra una decina di giorni. L’attaccante, ancora a Montecarlo, sta terminando il periodo di riabilitazione. Presto per ipotizzare quando Menez potrà scendere in campo ad allenarsi con i compagni ma allenamenti individuali sono ipotizzabili già fra dieci giorni come anzidetto.
Mbaye Niang
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ifficile ipotizzare oggi il ritorno in campo di Niang. I tempi di recupero per lui sono purtroppo lunghi.
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ntonelli e Bertolacci, invece, sono sulla via del pieno recupero. Nè il difensore né il centrocampista sono ancora scesi sui campi di Milanello ad allenarsi con i compagni, ma potrebbero farvi ritorno già la prossima settimana. L’auspicio del tecnico rossonero è di averli in rosa almeno per la trasferta ligure contro il Genoa.
Luca Antonelli
mercoledĂŹ 28 ottobre 2015 Stadio5.it
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amarcord mercoledĂŹ 28 ottobre 2015 Stadio5.it
Sergio Pellissier mercoledì 28 ottobre 2015 Stadio5.it
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Marjlja Bisceglia
l’Ospite
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l capitano del Chievo Verona Sergio Pellissier, nato ad Aosta il 12 aprile 1979, ha indossato poche casacche nella sua vita professionale. Inizia dal Torino con cui esordisce in Serie B il 9 marzo 1977 nella partita persa contro la Salernitana in esterna. Non scenderà più in campo con i colori del Toro nelle stagioni ’96-’98 tranne una comparsata in Coppa Italia nell’agosto del 1998. A settembre dello stesso anno passa al Varese che milita in Serie C1 e si pone subito determinate nei successi della sua squadra. Col Varese totalizza 53 presenze e 9 reti. Nel 2000 viene acquistato dal Chievo che a gennaio lo spedisce alla Spal per due anni a farsi “le ossa” (44 presenze e 17 gol). Nel 2002 torna al Chievo che lo considera subito pedina inamovibile della rosa che scenderà in campo. Il primo gol con i clivensi arriva contro il Parma mentre la prima doppietta la realizza l’anno successivo contro il Siena alla nona giornata di campionato. Ad oggi con la maglia del Chievo ha totalizzato, comprese le partite di Coppa, 410 presenze e 116 gol realizzati. Sergio Pellissier è stato convocato nell’Under-17 cinque volte e il 16 giugno 2009 l’allora tecnico Marcello Lippi lo convocò anche in Nazionale maggiore esordendo nell’amichevole, giocata a Pisa, Italia-Irlanda del Nord vinta per 3-0.. Il debutto in Azzurro è stato festeggiato dalla prima rete personale con la Nazionale mettendo a segno il primo dei tre gol fatti dai nostri dopo pochissimi minuti dal suo ingresso in campo. Questa resterà l’unica sua presenza in nazionale. Nella militanza tra le giovanili ha conquistato 1 Trofeo di Viareggio con il Torino e con il Chievo Verona, nella stagione 2007-2008, vince il campionato di Serie B.
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Inter in testa per una notte grazie al successo col Bologna Oggi possibile sorpasso della Roma impegnata con l’Udinese
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’Inter per una notte torna a sognare. Ringrazia Icardi, ma soprattutto Ljajic per il perfetto assist all’argentino. Ha rotto il ghiaccio Icardi ma soprattutto ha spezzato la serie di pareggi l’Inter, tra l’altro in dieci uomini col Bologna per il doppio giallo di Felipe Melo rimediati nella ripresa. Ma oggi all’Olimpico la Roma con l’Udinese può effettuare il controsorpasso ai nerazzurri, soprattutto se Gervinio e compagni ripeteranno la bella prova di Firenze. La Viola, dal canto suo, andrà a Verona af-
1 pensiero a...
Johan Cruijff
...Per quelle maledette sigarette…
J
Fiore Marro
ohan Cruijff ha un cancro ai polmoni. Lo riferisce Radio Catalunya, con una notizia-shock che fa preoccupare l’intero mondo del calcio (e non solo). Un cancro ai polmoni sarebbe stato diagnosticato all’ex fuoriclasse olandese, stella dell’Ajax, del Barcellona e della nazionale oranje, martedì scorso nella città catalana. Fonti vicine al tre volte Pallone d’Oro assicurano che l’olandese volan-
te avrebbe “accolto con serenità la notizia e si preparerebbe ad affrontare, con speranzosa fiducia, questa nuova battaglia ”. Il 68enne ex tecnico del Barça si starebbe sottoponendo in questi giorni ad ulteriori accertamenti per verificare a fondo le sue condizioni. Cruijff è stato un accanito tabagista fino al 1991 fino a quando un’insufficienza coronarica l’ha costretto ad un intervento a cuore aperto, che comunque non gli ha impedito di sedere sulla panchina blaugrana fino al 1996. Dopo l’intervento, l’olandese non solo ha abbandonato le sigarette, ma si è reso anche protagonista di una popolare campagna contro l’uso della nicotina. Johan Cruijff è l’uomo
simbolo del calcio totale professato dall’allenatore olandese Rinus Michels. Cruijff ha vinto tre Coppe Campioni con l’Ajax, da giocatore, e una con il Barcellona, nella finale di Wembley del 1992 contro la Sampdoria di Vialli e Mancini, da allenatore. Per chi come me ha scoperto il calcio, ai tempi della TV in bianco e nero, attraverso l’osservazione dei suoi dribbling, dei suoi gol impossibili, delle sue corse nervose verso la porta avversaria, del suo incidere da capopopolo assoluto, venire a conoscenza del malanno che ha aggredito l’ idolo della propria fanciullezza, è stato di sicuro un bruttissimo colpo, un dispiacere di quelli che, di solito, si provano quan-
do si viene a conoscenza che un parente prossimo, un amico d’infanzia, viene colpito da queste brutte malattie. Johan Cruijff rimane un punto di riferimento, non solo calcistico, un modello di vita come lo sono stati Franz Beckenbauer, Ruud Krol e Kevin Keegan. Questi grandi giocatori, grandi uomini, sono stati per me esempi di vita, riferimenti esistenziali che mi hanno forgiato, che mi hanno fatto decidere da che parte stare e che mi accompagneranno fino alla fine dei miei giorni. Il grande Johan è stato un buon modello se non fosse stato per quelle maledette sigarette… Ti sono vicino grande Oranje, forza e onore!
frontando una squadra col dente avvelenato per la serie di risultati negativi di questa stagione. A far corsa con la Fiorentina c’è il Napoli che al San Paolo Ospiterà il Palermo, reduce dal bel pareggio contro l’Inter di tre giorni fa. Senza dimenticare la Lazio, altra squadra attualmente a 18 punti, pronta all’impresa con l’Atalanta sul difficile terreno di Bergamo. Il Milan, rigenerato, si fa per dire, dal successo casalingo con il Sassuolo, proverà a ripetersi col Chievo. I veronesi hanno infilato una serie negativa nelle ultime giornate, però rimango-
no sempre un avversario ostico per qualsiasi squadra. Da seguire con curiosità la trasferta della Juventus a Reggio Emilia col Sassuolo. I campioni d’Italia tre giorni fa hanno superato agevolmente la pratica Atalanta ma col Sassuolo sicuramente sarà un’altra musica perché la formazione di Di Francesco è senz’altro un osso duro per tutti gli avversari. Da seguire la sfida di Frosinone dove al Matusa i padroni di casa riceveranno il Carpi, altra matricola della Serie A decisa a risalire la corrente in classifica.
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PANINI: ESCE IN EDICOLA “CALCIATORI ADRENALYN XL 2015-2016” te dedicate alle 3 squadre promosse in Serie A TIM, le card dei due capocannonieri della passata stagione Luca Toni e Mauro Icardi, la card del portiere meno battuto della stagione 2014-2015 Gianluigi Buffon, oltre che quelle dedicate alle nuove sezioni “Moto Perpetuo”, “Duo Meraviglia” e “Giocatore Chiave”. Per poter rappresentare in
E
’ uscito in edicola “Calciatori Adrenalyn XL 20152016”, la raccolta di card Panini dedicata ai grandi protagonisti della nuova stagione calcistica. La collezione è composta da 369 bellissime card (di cui ben 209 in materiali speciali: fluo, acetato, lenticolari) su tutte le squadre della Serie A TIM. Oltre ad essere un collezionabile, nella migliore tradizione Panini, questa raccolta è anche un appassionante gioco che si ispira alle partite di calcio e che consente a chiunque di cimentarsi con la propria formazione preferita. Le partite posso-
no essere disputate sia sul campo di gioco, contenuto nello Starter Pack od abbinato alla Guida Ufficiale, oppure online sul sito w w w.paniniadrenalyn. com. La nuova collezione è stata presentata oggi alla
stampa a Milano presso la sede della Lega Serie A, alla presenza di rappresentanti del mondo del calcio italiano. La collezione “Calciatori Adrenalyn XL 2015-2016” dedica più di 13 card ad ogni squadra di Serie A TIM, alle quali si aggiun-
gono la card dedicata al Mister e quella con il logo del club. La raccolta si caratterizza per un numero elevato di card speciali: tra queste, le novità assolu-
maniera più completa la stagione calcistica appena iniziata quest’anno, oltre allo Starter Pack è prevista anche la Guida Ufficiale, pubblicazione che verrà distribuita con 10 card “Last Change” con alcuni dei più
rilevanti colpi di mercato. Numerose anche le limited edition a tiratura limitata, tra cui le quelle raffiguranti i 3 principali trofei del calcio italiano e quelle de-
dicate ad alcuni giocatori di primo piano. Per giocare online e sfidare migliaia di altri tifosi in tutta Italia, è sufficiente registrarsi su www.paniniadrenalyn.it e sbloccare le card con il codice posizionato sul retro di ognuna di esse. “Siamo orgogliosi di partecipare al lancio della nuova collezione Calciatori Adre-
nalyn XL 2015-2016, un prodotto sempre più innovativo, una collezione che avvicina molti appassionati al nostro campionato”, ha affermato il direttore generale della Lega Serie A, Marco Brunelli. “Grazie a Panini, i campioni della Serie A TIM saranno protagonisti anche durante la settimana, diventando og-
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369 CARD ESCLUSIVE NELLA NUOVA COLLEZIONE DEDICATA ALLA SERIE A TIM
getto ludico per i tifosi di tutte le età”.
“La collezione Calciatori Adrenalyn XL 2015-2016, giunta alla settima edizione, inaugura come di consueto la stagione dei collezionabili dedicati alla Serie A TIM”, ha dichiarato Antonio Allegra, direttore Mercato Italia di Panini. “Una raccolta che si arricchisce di anno in anno come materiali speciali utilizzati, soluzioni grafiche e in termini di giocabilità. Inoltre, la possibilità di disputare incontri online e sbloccare preziosi bonus per la propria squadra rende le partite a Calciatori Adrenalyn XL veramente uniche ed emozionanti”. La collezione “Calciatori Adrenalyn XL 20152016” è già in vendita in tutte le edicole. Una bustina contenente 6 card è in vendita a 1,50 euro, mentre lo Starter Pack (con raccoglitore, campo da gioco, 4 bustine, regole del gioco, 1 card limited edition) è in vendita a 6,90 euro. Disponibile anche la Guida Ufficiale con gli aggiornamenti (comprendente guida magazine, campo da gioco, 10 card Last Change, 2 card limited edition di Juan Cuadrado e Adem Ljajic) al prezzo di 4,90 euro. Sul sito ufficiale www.paniniadrenalyn.com, gli appassionati potranno trovare suggerimenti, news, curiosità e tutte le informazioni necessarie per ottenere le card limited edition.
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Con il Chievo una vittoria da squadra vera in un campo spesso ostico per il Napoli Non lo dite a Romeo però
E
’ stata battuta anche la cabala, nonostante ci siano voluti 17 tiri in porta per fare un solo goal. Una sola rete che vale, però, il secondo posto in classifica! Siamo riusciti ad ottenere tale posizione dopo un inizio di stagione stentato e fiacco. Mi auguro che la voglia matta dell’allenatore Maurizio Sarri di giocare con un trequartista, responsabile della perdita,di molti punti, non risulti poi, alla fine, l’errore madornale
che ci farà perdere il campionato. La Fatal Verona non sarà più, per almeno quest’anno e per almeno quel che riguarda il Chievo, un tabù. Esorcizzata, così, la bestia nera che in questi anni è stata davvero una maledizione divina, manco fossimo stati noi napoletani a far morire Giulietta! Se si vince pure contro il Chievo, prendendo due pali e fallendo altre tre occasioni, allora è davvero l’anno buono. Ma da buon terrone incrocio le dita. Come ha detto Sarri abbiamo fatto una vittoria importante contro una squadra tosta, dura a morire. I loro numeri parlano chiaro:
è una formazione che concede poco. I ragazzi sono stati bravi. Ma per continuare a dirla alla Sarri:” Per lo scudetto è ancora troppo presto”. Come dargli torto? Coloro che ci ritengono già pronti per vincere il campionato, non vogliono bene al Napoli. Non dimentichiamo che davanti c’è la Roma, e a par punti con noi l’Inter, la Fiorentina e c’è la Juventus che sta recuperando. Troppe squadre, troppa concorrenza, rendono la situazione complessa e poco comprensibile. A mio sommesso avviso tutto sarà più chiaro dopo marzo 2016. Aggiungo, inoltre, che la scaramanzia è stata sempre il nostro forte. Al termine della gara vinta contro il Chievo Verona, ai microfoni di Premium Calcio, ha parlato Gonzalo Higuain. “Sono contento per aver vinto col Napoli una partita molto difficile. L’anno scorso è andata male, per questo siamo doppiamente contenti. E’ stata una gara contro una squadra forte, che però siamo riusciti a contenere, per questo oltre alla vittoria diamo a noi stessi un messaggio importante, non al campionato, visto che siamo ancora all’inizio. Sarri il segreto del Napoli? Si, è un allenatore che trasmette molto, se quest’anno stiamo dimostrando la nostra forza è merito nostro. Che campionato è? Equilibrato in alto per il momento, ma manca tantissimo”. Della serie ho detto tutto. Al San Paolo arriva, per la gara infrasettimanale di mercoledì 28 ottobre, il Palermo, l’altra squadra che rappresenta il sud italico in questo torneo, formato da quasi tutte compagini nordiche. Il Palermo è una squadra gestita dal doge Maurizio
Higuian se fatta a giulietta, non ditelo a Romeo però! Zamparini, a cui va riconosciuto il merito di avere creato una struttura seria, consistente, una grande merito a lui che si è saputo integrare nel nostro tessuto territoriale, portando in dote le sue peculiarità di magnate e di grande esperto di mercato. L’anno scorso, anche contro il Palermo subimmo una delle tante rimonte, perdendo quei punti preziosi che ci hanno,per l’ennesima volta, lasciato indietro nella corsa per il trofeo Champions. Se non ricordo male, anche quella gara si fece durante un turno infrasettimanale e quel giorno in molti capimmo che non era l’anno buono. Mercoledì in molti capiremo fin dove potremo spingerci. Non si può parlare di questo match senza dire due parole su Edilson Cavani, che proprio
a Palermo mosse i primi passi. In questi giorni il bomber uruguagio del PSG, che ci ha fatto gioire per tre stagioni realizzando la bellezza si 104 reti in 138 partite, ha rilasciato un’intervista al Corriere Del Mezzogiorno, dove non esclude un suo ritorno nel club azzurro: “Tornare in azzurro? Perché no. Mi piacerebbe tornare dove ho passato tre anni meravigliosi, il destino dei calciatori è imprevedibile. E’ vero, ora sono qui, ma in futuro chissà. Qui a Parigi ho sempre seguito il Napoli in televisione quando ero libero dagli allenamenti e dagli impegni settimanali. Confesso che mi sto appassionando molto alla squadra, perché diverte e gioca un calcio meraviglioso, il più bello di Serie A. Sono convinto che, in questa
stagione, il Napoli possa arrivare in alto e puntare allo Scudetto. A Napoli ho ancora tanti amici, è una città che mi è rimasta nel cuore. Provo un piacere immenso”. Cavani ha concluso la chiacchierata con i giornalisti dicendo: “I fischi quando sono tornato al San Paolo? Sono stati fischi d’amore”. Su Higuain: “Io e Higuain siamo due giocatori diversi e non si possono fare dei paragoni. Posso dire che si tratta di un fuoriclasse e i tifosi azzurri devono essere felici di averlo nella loro squadra del cuore”. E’ vero quei fischi furono ingenerosi ma il suo comportamento da mercenario fece tanto male a chi ama il calcio e Napoli non ha mai amato i mercenari. Nonostante Sarri sia partito con la 500, siamo già a buon punto.
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Nuovo record del mondo di volo in parapendio: 514 chilometri!
T
re piloti brasilia-
di Natal e Fortaleza affaccia-
circa 100 km da Natal, per di-
può accadere che il pilota non
giorni, visto che è tornata con
dio Mancino di Treviso e Eric
ni, Frank Thoma
te sull’Atlantico. Parapendio
rigersi verso nord ovest. Han-
trovi condizioni favorevoli
questo intento nel paese sud
Galas anch’egli di Trento. An-
Brown, Marcelo
e deltaplani per reggersi in
no toccato terra nei pressi di
per guadagnare quota e, con
americano, a Quixadà. Nel
che loro hanno scelto Tacima
Prieto e Donizete
aria sfruttano le masse d’aria
Lagoa do Mato nello stato
essa, proseguire il volo. In tal
frattempo, anche loro con il
come base di partenza per poi
Baldessar Lemos hanno stabi-
ascensionali scaturite dall’ir-
del Cearà dopo undici ore di
caso sarà obbligato ad atter-
proposito di battere il nuovo
seguire i rilievi verso nord
lito il nuovo record mondiale
raggiamento solare del terri-
volo. Il terzetto era equipag-
rare dove si trova, suo mal-
record, il 30 ottobre altri sette
ovest. Oltre ad attrezzatura
di distanza di volo in para-
torio e le correnti dinamiche
giato con ali perforanti che
grado. Se il record mondiale
italiani attraverseranno l’oce-
adeguata, per il successo sono
pendio, ben 514 chilometri.
provocate dall’azione del ven-
sfiorano i 70 km/h di veloci-
maschile di distanza in para-
ano. L’avventura passa sotto
fondamentali
Il precedente, 503 chilometri
to sui rilievi montani. Seguen-
tà massima, sellette integrali,
toccati in Sud Africa da Ne-
do queste leggi inviolabili del
GPS ed altra strumentazio-
vil Hulett, resisteva dal 2008.
volo libero, cioè senza moto-
ne. Due auto li seguivano da
Teatro dell’impresa il nord est
re, i tre piloti sono decollati
terra ed un elicottero era in
del Brasile, esattamente dove
uno dopo l’altro alle 7 e 45 da
allerta nel caso di atterrag-
si trova la punta più orienta-
Tacima, un paesino nell’en-
gi in zone non raggiunte da
le delle Americhe, con le città
troterra dello stato di Paraìba,
strade. Infatti, nel volo libero
pendio passa ai piloti verde-
il nome di Project +500 ed è
fisica e mentale, alimenta-
oro, resiste in azzurro quello
nata dalla mente di Moreno
zione appropriata, i liquidi
femminile, 377 chilometri,
Palmesan, pilota trentino che
in particolare, ampiamente
stabilito dalla friulana Nicole
ha coinvolto i compagni Lu-
consumati durante le lunghe
Fedele nel 2013, ancora una
igi Grandi, Giulio Michelin,
permanenze in volo, ed infine
volta in Brasile, salvo che ri-
Paolo Grigoletto di Vicenza,
il favore della meteo.
esca a migliorarlo in questi
Lorenzo Zamprogno e Clau-
preparazione
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finestra sul mondo e dintorni buco NERO
emigranti in cerca della terra promessa L’UE: si rischia la catastrofe
Luigi Sada
N
on si ferma l’onda di immigranti verso l’Europa. I bombardamenti Russi sulla Siria e l’Irak contro l’Isis mettono in allarme la popolazione civile delle due Nazioni confinanti, anche perché i Mig di Putin parecchie volte colpiscono senza “volere” i ribelli che
combattono Assad. Conclusione: la fuga continua verso l’Europa di questa povera gente. E’ bene ricordare che il Libano ospita già un milione di rifugiati, 1/3 rispetto alla popolazione del Paese. Anche Kobane, cittadina di frontiera con la Turchia, sta scoppiando per quanto concerne i campi profughi. Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, nel mini vertice UE di domenica dedicato all’emergenza emigranti ha fatto rimarcare che “Con l’inverno rischiamo la catastrofe umanitaria”. Schulz
si è detto molto preoccupato perché il clima è stato a tratti spettrale: spesso i governi fanno proclami che non vengono rispettati. “La crisi dei profughi -ha proseguito Schulz- può distruggere conquiste come la libera circolazione del trattato di Schengen”. Della stessa opinione anche il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Intanto Barack Obama sta valutando la possibilità di spostare le truppe americane vicino alla linea del fronte nella lotta all’Isis in Irak e Siria.
Non sono solo canzonette Suoni e sapori del Mediterraneo
“I
o che sò l’ultimo emigrante….”, cantava Mario Merola, profetizzando ciò che sarebbe avvenuto. Infatti l’opera di questo grande artista e tutto l’archivio storico della canzone napoletana vanno via, partono, migrano all’ombra del Dom de Milan. Come al solito i lamentosi napoletani si sono permessi di porre obiezione al trasferimento, affermando che non si comprende come Milano possa essere considerata la sede più opportuna per l’archivio della canzone storica napoletana, espressione dell’identità culturale partenopea (duosiciliana) e non meneghina. Qualcun altro degli appartenenti alla genia terronica, inoltre, asserisce e divulga l’idea che sia in atto un fare colonialista del nord verso il
sud: “Il meridione – dicono – ha subito un’invasione da parte dello stato savoiardo ed oggi ne subisce le conseguenze. Come tutti gli stati colonia, anche il sud Itaglia, è progressivamente sfruttato e spogliato da un altro stato invasore. Eravamo un paese florido, con poche tasse, con una ricchissima banca nazionale, all’avanguardia in tanti settori ed oggi siamo la pattumiera d’Italia. Ora ci hanno tolto ciò che nel mondo viene riconosciuto come la manifestazione più bella dell’arte napoletana. L’arte napoletana la si vuol far diventare arte italiana e la napoletanità colta deve essere cancellata”. Per fortuna la ragione da opporre a tali insulse obiezioni è inoppugnabile: il trasferimento si è reso necessario in quanto l’archivio sarebbe pro-
gressivamente andato in degrado per un grave problema esistente a Napoli. Quale problema? L’umidità. Infatti Napoli è città di mare, dunque è umida per definizione. Si sa che tra i napoletani l’artrosi è diffusissima. Certo è evidente che con tale ragionamento il leone di San Marco a Venezia, ad esempio, dovrebbe erodersi un po’ alla volta per l’umidità, perché la splendida città che lo ospita è città sul mare, più che di mare. Ma anche il castello sforzesco, a Milano, dovrebbe ammuffire per l’umidità della nebbia del territorio. Perché ciò non accade? Perché quelle sono nebbia ed umidità padane ed in quanto tali rispettose dell’ambiente e della cultura, mica come l’umidità camorristica napoletana. Tuttavia, attraverso indagini
non solo calcio
Lucia Di Mauro effettuate da capacissimi giornalisti padani, è emerso che la richiesta di collocare una parte della storia di Napoli nel capoluogo lombardo, proviene da molto in alto. Sembra, infatti, che la stessa Madunina de Milan abbia, più volte, richiesto d’ascoltare canzoni napoletane. S’era stufata della solita lagna: O mia bela Madunina che te brilet de luntan….” Facciamo sentire la nostra voce: firmate la petizione!
mercoledì 28 ottobre 2015 Stadio5.it
Riccardo Sada
Musica
J
Jade And The Freeways “There Is A Light” difendere e preservare per una ricongiunzione con il nostro essere piu profondo, i brani raccontano attimi di vita di donne indipendenti e libere che non credono più nelle favole e mosse dal loro orgoglio e dalla loro saggezza camminano a testa alta.
Dopo molte relazioni sbagliate ed esperienze negative, la donna viene fuori più forte e rinnovata pronta ad andare avanti con ottimismo e fiducia. L’amore ritrovato e la passione che ci fa superare ogni cosa e ci fa volare è uno dei temi princi-
ade And The Freeways nasceono dalla collaborazione di musicisti le cui esperienze individuali si incontrano nella dimensione live che crea una forte energia con il pubblico.permettendo al gruppo di esprimersi completamente. Da qui l’album “There Is A Light”, su Funky Juice Records. Le temeatiche fondamentali del lavoro discografico vertono in due direzioni: la donna e la sua emancipazione, attraverso i rapporti d’’amore in tutti i suoi aspetti. L’essenza della natura da
ottobre
sua proposta musicale è
veri appassionati del ge-
(dalle ore 20) oltre
all’insegna della trasver-
nere, Monsterland rega-
50 artisti italiani e inter-
salità più assoluta, con
la a tutti i presenti una
nazionali sono pronti ad
una serie di deejay e per-
vera chicca: la proiezio-
esibirsi a Monsterland,
former assolutamente di
ne in anteprima assolu-
il più importante Hal-
livello. Qualche nome e
ta dei primi due episodi
loween Festival italia-
i rispettivi generi? Don
di iZombie, la serie che
no, in programma all’
Joe dei Club Dogo (hip-
rilegge con ironia il ge-
Estathé Market Sound
hop),
nere dei morti viventi,
di Milano. Sette gli stage
Merk&Kremont,
Mar-
che Premium Action tra-
in tutto, quattro indo-
nik e Blasterz (EDM);
smetterà in esclusiva dal
or e tre outdoor, spal-
Eiffel 65 e Datura (We
4 novembre, ogni merco-
mati su un’area di oltre
Love 90’s); Max Brigante
ledì in prima serata. Un
30mila metri quadrati.
e Andrea Pellizzari (one-
motivo per vivere con
Monsterland deve essere
night Mamacita), Reset
Monsterland un Hallo-
una festa per tutti quan-
(electro), Paul Ritch e
ween indimenticabile.
ti; per questo motivo la
Sossa (techno). E per i
abato
L
pali dell’album insieme alla natura, grande fonte inestimabile di benessere, la quale mostra i suoi colori brillanti e il suo perfetto equilibrio e ha bisogno di essere salvaguardata, soprattutto per le generazioni future. Il disco rispecchia molto le caratteristiche intime dell’artista, della sua volontà e determinazione nell’andare avanti, con la musica e nella vita malgrado le tante difficoltà comuni. La sensibilità verso certe atmosfere musicali retrò e la passione per le grandi cantanti della scena black-soul hanno guidato Jade per tutta la vita e speriamo che l’autenticità della sua musica vi raggiunga nel profondo dell’anima. I musicisti: Piera “Jade” Pizzi: Lead and background vocals Silvano Melgiovanni: Fender Rhodes, Hhmmond, Keyboards Alessandro Marzi: Drums and percussion Stefano Nencha: Electric Guitars Stefano Nunzi: Electric Bass
SYROSSIAN E RALF PER L’AMNESIA S MILANO IN VERSIONE HALLOWEEN
e serate dell’Amnesia Milano sono sempre un po’ speciali. Se ad Halloween tutti i locali e gli eventi si focalizzano su allestimenti, costumi e make up più o meno convenzionali, il club milanese sforna una maratona musicale dura e pura, senza trucchi e senza inganni. Sabato 31 ottobre 2015 l’Amnesia Milano ospita Darius Syrossian, Ralf e B.Converso. L’anglo-irania-
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no Darius Syrossian va considerato uno dei re indiscussi dell’estate appena trascorsa; merito della sua one-night Do Not Sleep, che ha rappresentato una delle più belle sorprese di quest’anno a Ibiza. La miglior conferma dopo tante stagioni con il party Tribal Sessions e la relativa compilation che festeggiava i vent’anni del Sankeys, senza dimenticare la sua vittoria nel 2014 ai Best of British della rivista
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Lush&Simon,
inglese Dj Mag, quale Best Dj Resident. Ralf non smette mai di stupire, basti pensare alla sua label Laterra Records, alla sua one-night Bella Ciao e alle sue serate in giro per il mondo. B.Converso, Amnesia Milano resident, propone una selezione musica che spazia dalla house alla techno, senza mai trascurare una palese matrice funk.
Paul Ritch
Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011 Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it
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