N 38 2013 inter livorno

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FULMINI E FOLGORE

Sabato 9 novembre 2013

Anno 3 n. 38

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Inter

COPIA OMAGGIO

Livorno TECNO MOTORS SPA

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sabato 9 novembre 2013

LA DOPPIA INTER

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Pensiero Stupendo... di Beppe Vigani

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ue Milano diverse che fino all’anno scorso sembravano inimmaginabili da raccontare. E invece eccoci qui a capire quel che sta accadendo in Corso Vittorio Emanuele e in Via Turati. L’Inter agli indonesiani e il Milan a B.B. che non è Brigitte Bardot (non scherziamo), ma Barbara Berlusconi che segna il nuovo corso rossonero o, per lo meno, il tentativo è quello di tracciarlo. I due destini in campionato, però, fanno da capolino in modo contrastante. I nerazzurri sono quarti in classifica, i cugini sono addirittura nella parte destra della classifica. Dieci punti di differenza, dopo solo undici partite. Mazzarri vola, Allegri frigge. Da una parte c’è entusiasmo, dall’altra c’è sconforto, con il rischio di mandare tutto alla malora, diciamo noi. Ora c’è il Livorno in casa per Mazzarri, mentre il Chievo domenica attende Allegri. Un turno ideale per le due milanesi che possono muovere la classifica. Contro i labronici è un derby per Mazzarri, che portò gli amaranto in Serie A dopo 55 anni. Per il tecnico di San Vincenzo fu il trampolino che lo condusse prima sulla panchina della Reggina (capolavoro salvezza con -11 di penalizzazione), poi su quella della Sampdoria (con un sesto posto al primo anno) e infine su quella del Napoli (secondo posto la stagione passata e Coppa Italia in quella precedente), prima di passare su quella dell’Inter. Acqua passata, mentre per il suo dirimpettaio è acqua alla gola. Nell’anticipo serale della 12ª giornata potrebbe passare alla storia per il rientro di Javier Zanetti, dopo sei mesi d’assenza. Dall’altra parte, anzi al Bentegodi di Verona, il giorno dopo il Milan non avrà, per l’ennesima volta Balotelli, il quale è nel mirino di società, tifosi e giornali. Così come Allegri e Galliani, che nelle ultime ore sembra abbia in tasca una bomba a orologeria. E’ un momento delicato in casa rossonera, dove l’esperienza e la calma faranno la differenza e la faranno uscire dalle sabbie mobili. L’importante, come dice Demetrio Albertini, è “l’unità d’intenti”, mentre Barbara Berlusconi ha fretta di cambiare di tutto. Ricordiamole però che “Le buone maniere richiedono tempo, e nulla è più volgare della fretta”.

La Partita

A San Siro tanti ex legati a doppio filo È

proprio vero, all’Inter e per l’Inter non esiste pace. Alcuni la definiscono la chiave dei successi così esaltanti, altri il motivo per cui i nerazzurri alternino grosse e sonore cadute a prestazioni altamente soddisfacenti. Non c’è pace in Corso Vittorio Emanuele, perché il “caso” Campagnaro continua ad animare i dibattiti fra la società e la federazione Argentina. Una questione scabrosa che a Walter Mazzarri proprio non va giù perché, pur non potendo schierare il suo fedelissimo in virtù del risentimento muscolare alla coscia destra, rischia di vederlo volare in Argentina senza la possibilità di proseguire

in casa il processo riabilitativo. Con queste premesse, insomma, dopo una vittoria convincente ed esaltante contro un’avversaria storicamente ostica come l’Udinese, il livello di attenzione prestato da Mazzarri alla preparazione della sfida contro il Livorno non potrà che essere ai massimi livelli. Proprio nel Livorno, atteso in grande spolvero a San Siro, giocano calciatori che all’Inter e con l’Inter hanno un conto ancora molto aperto. Luca Siligardi, Ibrahima Mbaye, Francesco Bardi, Alfred Duncan, Marco Benassi e, in futuro anche Ruben Botta, sono tutti giocatori che nell’Inter, ai tempi del settore giovanile, sono esplosi

Inter

mettendosi in mostra alla ricerca di un club di Serie A disposto a farli giocare. Davide Nicola gioca un calcio che può essere difficilmente digerito dal 3-5-2 di Mazzarri. Squadra chiusa in difesa e rapida in ripartenza. Paulinho è l’ultimo degli obiettivi di mercato nerazzurro sfuggito per mancanza di liquidità nel corso della campagna acquisti estiva. Il 3-5-1-1, nonostante il rientro di Ishak Belfodil dalla squalifica, sarà il modulo confermato da Mazzarri che, ancora una volta, è alle prese con il dubbio per il ruolo di trequartista. Sì, perché rientrato l’allarme per gli infortuni di Walter Samuel e Andrea Ranocchia, il ballottaggio sarà ancora tra Kovacic-Taider. Se in campo scenderà Kovacic, allora sarà Alvarez ad affiancare Cambiasso e Guarin in mediana. Inter –Livorno sarà, quindi, uno scorcio di presente con un forte sguardo verso il futuro. Dai talenti nerazzurri in maglia amaranto all’occhio vigile della nuova proprietà tutti i presenti sul campo di gara saranno chiamati a dare risposte importanti in vista della prossima stagione.

STADIO

In Casa Ultima Vittoria 27/10/13 Inter-Verona 4-2

MEAZZA

LIVORNO SENZA VITTORIA DA OLTRE SETTANT’ANNI Solo due le vittorie dei labronici contro i nerazzurri

Q

uesta sera si disputa la 18ma sfida tra Inter e Livorno a Milano. I nerazzurri hanno ottenuto 12 vittorie contro 2 degli amaranto. In tutto i pareggi sono stati 3. Il match con più gol risale alla stagione 1929/1930, 18ma giornata: Inter-Livorno si concluse per 6-2. Doppiette di Blasevich e Meazza e gol di Rivolta e Serantoni per i padroni di casa, mentre Silvestri e Palandri erano riusciti a pareggiare prima 1-1 e poi 2-2 per i labronici. La vittoria più larga, invece, risale alla stagione 2005-2006, settima giornata, quando l’Inter allenata da Roberto Mancini, piegò gli uomini guidati da Roberto Donadoni per 5-0. In gol Materazzi, Cruz. Cambiasso, Cordoba e

Recoba. La prima vittoria del Livorno è della stagione 1933-34, 24ma giornata. Il risultato terminò 1-2, grazie ai gol di Ferrara e Busoni, Levratto siglò il momentaneo pareggio dei nerazzurri. Nel primo tempo sono stati realizzati 31 gol, mentre nella ripresa sono 25. Nella prima frazione di gara l’Inter ha segnato 26 reti, il Livorno 5. Nella ripresa i nerazzurri hanno bucato la rete avversaria per 17 volte mentre i toscani 8. L’ultimo successo del Livorno risale all’ottava giornata nella stagione 1942-1943 grazie al gol di Raccis. L’ultima vittoria dei padroni di casa, invece, risale alla 30ma della stagione 20092010: finì 3-0 per la doppietta di Eto’o e il gol di Maicon.

Samuel Eto’o artefice dell’ultima vittoria

Livorno

ORE 20.45

In Casa Ultima Vittoria 3/11/13 Livorno-Atalanta 1-0

Ultimo Pareggio 15/9/13 Inter-Juventus 1-1

Ultimo Pareggio 30/10/13 Livorno-Torino 3-3

Ultima Sconfitta 6/10/13 Inter-Roma 0-3

Ultima Sconfitta 20/10/13 Livorno-Sampdoria 1-2

Fuori Casa

Fuori Casa

Ultima Vittoria 3/11/13 Udinese-Inter 0-3

Ultima Vittoria 1/9/13 Sassuolo-Livorno 1-4

Ultimo Pareggio 30/10/13 Atalanta-Inter 1-1

Ultimo Pareggio 22/9/13 Genoa-Livorno 0-0

Ultima Sconfitta 5/5/13 Napoli-Inter 3-1

Ultima Sconfitta 27/10/13 Bologna-Livorno 1-0

Arbitro: Sebastiano

Peruzzo di Schio Allenatore

Allenatore:

Davide Nicola

Walter Mazzarri

INTER (3-5-1-1)

Handanovic;

Rolando, Ranocchia, Andreolli; Nagatomo, Taider, Cambiasso, Alvarez, A. Pereira; Guarin; Palacio.

LIVORNO ( 4-3-3) Bardi;

Valentini, Emerson, Ceccherini; Schiattarella, Luci, Duncan, Benassi, Mbaye; Paulinho, Emeghara.


L’OCCHIO DEL CICLONE

sabato 9 novembre 2013

Momento difficilissimo, il Chievo può essere il salvagente

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a tempesta infuria, sei in balia delle onde, non sembrano esserci possibilità di salvezza, la sensazione di impotenza di fronte alla violenza della natura è angosciante ma ad un certo punto scorgi una ciambella di salvataggio, un’opportunità per non soccombere. Ecco, sportivamente parlando, cos’è il Chievo per il Milan oggi, un’occasione da non perdere per nessun motivo. Perché? Tanti, tantissimi i motivi per sottolineare l’importanza di una gara così. Iniziamo dal pratico, la classifica. Troppo brutta per essere vera e c’è troppa distanza dalle posizioni che contano, senza considerare la testa. Fondamentale spezzare la collana di risultati negativi e prestazioni deludenti che ha infilato la squadra di Allegri da troppo tempo a questa parte compromettendo in parte anche il passaggio del turno agli ottavi di Champions League. La sosta per le nazionali incombe e lasciare come ultima gara una sconfitta vorrebbe dire portarsela dietro per due settimane dando fiato a polemiche e insinuazioni varie. Il momento è¨ così difficile che anche all’interno della società stessa, quasi sempre dipinta come impeccabile nel gestire i momenti delicati

Pos. Squadra 1 Roma 2 Napoli 3 Juventus 4 Inter 5 Verona 6 Fiorentina 7 Lazio 8 Genoa 9 Atalanta 10 Udinese 11 Milan 11 Torino 13 Parma 14 Livorno 15 Cagliari 16 Bologna Sampdoria 17 18 Sassuolo 19 Catania 20 Chievo

I C UGINI

(vedi questo stesso periodo della stagione scorsa) , si sono registrate forti scosse di terremoto tanto da dover far intervenire Silvio Berlusconi per tentare di circoscrivere una disputa inter-

tensione maggiore ma si sono visti ancora errori noti, vedi le marcature generose sulle palle ferme. Il Tata Martino ha serenamente ammesso di aver ordinato ai suoi la battuta dei calci

na tra la figlia Barbara e Adriano Galliani. Troppo importante dunque conquistare i tre punti e verificare che il salvagente trovato sia integro, capace di mantenere a galla un disperso, comunque in difficoltà , ma in grado di mantenersi in vita in attesa di un soccorso più efficace. I ragazzi di Allegri sono sembrati veramente allo sbando nell’ultimo turno contro la Fiorentina e tanto meglio non è andata a Barcellona dove c’è stata sicuramente una

d’angolo e delle punizioni laterali corte, senza provare il cross al centro vista la mancanza di centimetri in mezzo all’area…¦ nonostante questo Busquets e un altro paio di compagni erano fin troppo liberi di colpire in occasione del secondo gol blaugrana. Insomma salvarsi da questo naufragio non sarà facile ma il bello del calcio è che le occasioni per rimettersi sui giusti binari sono tante. Allegri ritrova qualche “vecchio” che tra squalifiche e

per lui è previsto il rientro dopo la sosta insieme ad El Shaarawy. Non dovrebbero esserci sorprese sulla linea mediana con De Jong, Montolivo e Poli, davanti invece confermato Kakà con Birsa e Matri data la squalifica di Balotelli per somma di ammonizioni. Nel Chievo non ci sono squalificati ma al contrario ci sarà Paloschi, un erede di Pippo Inzaghi che muore dalla voglia di rientrare alla casa base senza più dover fare le valigie.

P.ti G V N 31 11 10 1 28 11 9 1 28 11 9 1 22 11 6 4 22 11 7 1 21 11 6 3 15 11 4 3 14 11 4 2 13 11 4 1 13 11 4 1 12 11 3 3 12 11 2 6 12 11 3 3 12 11 3 3 10 11 2 4 10 11 2 4 9 11 2 3 9 11 2 3 6 11 1 3 5 11 1 2

S 0 1 1 1 3 2 4 5 6 6 5 3 5 5 5 5 6 6 7 8

classifica marcatori

9 reti Rossi (Fiorentina; 3 rigori) 8 reti Cerci (Torino; 4 rigori) 7 reti Palacio (Inter) 6 reti Tevez (Juventus; 1 rigore) Callejon (Napoli) Hamsik (Napoli) 5 reti Denis (Atalanta) Gilardino (Genoa; 1 rigore)

L’INTER NON SI ARRENDE acciacchi aveva perso per strada. Rientra Abbiati in porta e davanti a se Mexes a dirigere la difesa con Zapata mentre sugli esterni ci saranno Abate e probabilmente il ballottaggio tra Constant ed Emanuelson lo vincerà l’olandese. Ancora ai box De Sciglio,

LA CLASSIFICA

Vidal (Juventus; 1 rigore) Paulinho (Livorno) Higuain (Napoli; 2 rigori) Parolo (Parma) Berardi (Sassuolo; 4 rigori) Toni (Verona) 4 reti Alvarez (Inter) Candreva (Lazio; 2 rigori) Cassano (Parma) Florenzi (Roma) Eder (Sampdoria; 2 rigori) 3 reti

Gf Gs +/25 2 23 24 8 16 23 10 13 27 12 15 22 17 5 22 13 9 15 15 0 11 14 -3 12 14 -2 11 14 -3 17 19 -2 17 19 -2 16 19 -3 13 16 -3 11 19 -8 13 22 -9 12 20 -8 12 27 -15 7 19 -12 7 18 -11

Diamanti (Bologna; 2 rigori) Barrientos (Catania) Cambiasso (Inter) Pogba (Juventus) Balotelli (Milan; 1 rigore) Muntari (Milan) Pandev (Napoli) Gervinho (Roma) Ljajic (Roma; 1 rigore) Pjanic (Roma; 1 rigore) Totti (Roma; 1 rigore) Gabbiadini (Sampdoria) Floro Flores (Sassuolo)

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L

’Inter, rilanciata dalla vittoria contro l’Udinese, prova a farsi vedere, fanalino di coda, tra le grandi nella parte alta della classifica. Gli uomini di Mazzarri riassaporano il gusto della vittoria, quella che convince. Il quarto posto è stimolante e profuma d’Europa. I nerazzurri sembrano rigenerati, attaccano sin dalle prime battute, dettano regole e tempi di gioco, proprio come fanno le grandi. Contro gli uomini di Guidolin hanno provato anche, riuscendoci, a lasciare indenne la propria porta e a vincere in trasferta, non accadeva dal 22 settembre dopo l’incontro vinto per 0-7 contro il Sassuolo. Sembra tornata la squadra concreta che decide tutto nella prima mezz’ora per poi limitarsi ad amministrare il bottino, grande Palacio e Cambiasso che recupera ogni pallone. Qualche falla recuperata in difesa e ancora qualche uomo da lasciare in infermeria. Samuel si ferma ancora. Mazzarri si augura di ritrovare presta nella rosa Ranocchia, costretto a lasciare il campo nei minuti finali, e Jonathan. Tutta al tra musica, invece, in casa dei cugini. I rossoneri sembrano entrati in crisi e Aleg-

gi sempre più sui carboni ardenti, ma ornai ci ha fatto il callo. Dopo la sconfitta incassata a San Siro contro la Fiorentina e le reti subite in Champions contro il Barcellona di Messi, doppietta per lui, e compagni, ad Allegri, probabilmente, sarà dato solo il tempo di preparare le valige. 12 punti in classifica e, soprattutto, 19 gol subiti in undici giornate, pesano come un macigno. Per rivedere un Milan messo così male, bisogna tornare alla lontana stagione 1981-82 quando chiuse il campionato con la retrocessione in B.

Cambiasso, superbo a Udine

TURNO ODIERNO 12ª Giornata Sabato 9 Novembre 18:00 Catania - Udinese Stadio Angelo Massimino, Catania 20:45 Inter - Livorno Stadio Giuseppe Meazza, Milano Domenica 10 Novembre 12:30 Genoa - Verona Stadio Luigi Ferraris, Genova 15:00 Chievo - Milan Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 15:00 Atalanta - Bologna Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 15:00 Parma - Lazio Stadio Ennio Tardini, Parma 15:00 Roma - Sassuolo Stadio Olimpico, Roma 15:00 Cagliari - Torino Stadio Sant’Elia, Cagliari 20:45 Fiorentina - Sampdoria Stadio Artemio Franchi, Firenze 20:45 Juventus - Napoli Juventus Stadium, Torino

PROSSIMO TURNO 13ª Giornata Sabato 23 Novembre 18:00 Verona - Chievo Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 20:45 Milan - Genoa Stadio Giuseppe Meazza, Milano 23 Nov, 20:45 Napoli - Parma Stadio San Paolo, Napoli

Domenica 24 Novembre 15:00 Livorno - Juventus Stadio Armando Picchi, Livorno 15:00 Udinese - Fiorentina Stadio Friuli, Udine 15:00 Sampdoria - Lazio Stadio Luigi Ferraris, Genova 15:00 Sassuolo - Atalanta Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia 15:00 Torino - Catania Stadio Olimpico, Torino 20:45 Bologna - Inter Stadio Dall’Ara, Bologna Lunedì 25 Novembre 20:45 Roma - Cagliari Stadio Olimpico, Roma


sabato 9 novembre 2013

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PAULINHO MATRIMONI FORZATI Nell’attuale Livorno da inizio stagione brilla una stella verdeoro

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l direttore tecnico del Livorno, Attilio Perotti, ama ripeterlo: “Il rinforzo sorprendente? Paulinho: non venderlo è stato un bel… rinforzo”. Il bomber brasiliano piaceva alla Juve. Ma alla fine resterà in Toscana. Il suo agente, Andrea Bagnoli, ha rinviato alla prossima estate i propositi di possibile partenza: “Abbiamo parlato con Spinelli poco prima che cominciasse la stagione. Col presidente abbiamo deciso che era il caso che il ragazzo si mettesse per un anno alla prova in A con il Livorno, senza doverne necessariamente riparlare a gennaio”. Quindi è ufficiale: Paulinho si farà le ossa al Livorno per un’intera stagione in A, prima di compiere il definitivo grande passo. E magari proprio alla Juve. Sembra un matrimonio combinato, questo, di quelli che in oriente vengono chiamati “forzati”. Tutto è già scritto? Probabile. Intanto c’è chi

gironzola ancora attorno a questo destro naturale che ama stare là davanti come prima punta (ma che può giocare anche come seconda punta, trequartista ed esterno, grazie alla notevole tecnica individuale e all’ottima visione di gioco). Negli ultimi anni tra Sorrento e Livorno, Paulinho ha dimostrato di possedere anche buone capacità di andare in gol. Vero, non è molto alto, tuttavia si fa valere egregiamente anche nel gioco aereo. Cresciuto nella Juventude, nell’estate 2004

è stato acquistato dal Livorno su segnalazione dell’ex calciatore e connazionale Branco. Il 5 luglio 2007 passa al Grosseto ma in 31 partite fa solo due reti. Il 27 luglio 2009 va al Sorrento, in Lega Pro Prima Divisione. Nel giugno di due anni dopo torna a Livorno per fine prestito. La stagione si conclude con 13 reti in Campionato e due in Coppa Italia. Il 2 giugno scorso ha segnato il gol decisivo nella finale di play-off valida per il ritorno del Livorno in A.

Chi è Paulinho

nete. Sposato con Maynara (con cui ha avuto un figlio, Jann Mattheus), il giocatore ha un procuratore molto noto nell’ambiente: si tratta di Andrea Bagnoli, ex attaccante del Livorno negli anni Novanta.

Nato a Caxias do Sul, in Brasile, il 10 gennaio dell’86, Paulo Sérgio Betanin, noto ai più come Paulinho, possiede il passaporto italiano grazie alle sue origini ve-

Il Milan pareggia a Barcellona I

l Milan non si ferma più: dopo la vittoria sul campo del Varese, i rossoneri strappano un pareggio importantissimo in casa del Barcellona. Una grande prestazione dei baby di Inzaghi a lungo in vantaggio grazie al super gol di Bryan Cristante, ‘prestato’, come per l’andata, dal Milan di Allegri. Cancellato così il brutto 6-2 della gara di Sesto. SuperPippo cambia il sistema di gioco optando per il 4-3-3, con ancora tanti infortunati come all’andata, ma con in più i rientri dei vari De Santis, Di Molfetta, Vido e Fabbro. Ed è proprio Vido l’autore dell’assist decisivo per il gol di Cristante. Ora ai rossoneri, secondi nel girone H a quota 7 punti, basterebbe un pareggio in casa del Celtic e sarebbero aritmeticamente qualificati. Intanto, sabato al Vismara, riprenderanno la loro corsa in campionato contro la Ternana. Un match con poche insidie sulla carta. Il Milan, però, non vuole abbassare la tensione. L’Inter di Cerrone, invece, dopo il deludente pareggio interno col Padova, prova a rialzarsi in casa del Cagliari. Il tecnico dei nerazzurri si affiderà all’estro del talentino Tassi che si

Sabato torna il campionato. Tassi: “Bello essere paragonato a Baggio” racconta: “ Il paragone con Roberto Baggio fa sicuramente piacere ma non ho niente a che fare con lui perché Baggio è di un altro pianeta”. Ha mai pensato Tassi di proporsi per la prima squadra? “Quest’anno è importante far bene con la Primavera perché l’anno scorso abbiamo deluso le aspettative quindi c’è bisogno di riscattarsi. Poi se ci sarà l’opportunità in prima squadra sarò felice e speriamo che ciò avven-

ga in futuro”. Caldirola e Donati intanto giocano con regolarità in Germania “All’estero è diverso, hanno più ‘coraggio’ a lanciare i giovani. In Italia conta per primo il risultato e c’è sempre un po’ più di cautela nel lanciare i giovani”. Futuro all’estero? “Non lo so, fino a giugno non saprò niente”. Infine, sulle prospettive: “Nel futuro immediato la parole d’ordine è continuità, star bene e giocare. Dove lo vedremo”.

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ifensore arcigno e ruvido, Fabio Galante è sempre stato un marcatore promettente e dal futuro assicurato. Due ori con le nazionali Under 21, tante presenze da titolare fra Empoli e Genoa. Poi il passaggio all’Inter in un triennio tanto intenso quanto sfortunato. Diventa presto titolare inamovibile della difesa a tre dell’Inter di Simoni, nel ’98. Conclusa l’esperienza nerazzurra passa al Torino e poi al Livorno dove Galante ritrova la grinta e il carattere dei giorni magici trascorsi in nerazzurro. Che partita si aspetta di vedere a San Siro? Mi aspetto di vedere una bella partita, fra due squadre che stanno disputando un ottimo campionato. Sono due squadre che stanno facendo bene, anche se penso che possa esserci una favorita d’obbligo che non può che essere l’Inter. Un’Inter che avrà un grosso problema in difesa. Che idea si è fatto della querelle fra i nerazzurri, Campagnaro e la Federazione argentina? Ma io credo che Mazzarri abbia in mente di mettere in campo i giocatori che stanno meglio, quelli che in allenamento vede più in forma nonostante le defezioni. Nel caso in cui Ranocchia o Samuel non dovessero farcela, c’è Andreolli che può giocare dato che ha fatto il suo esordio nel finale della partita contro l’Udinese. Sul caso Campagnaro bisognerebbe essere all’interno per saper cos’è davvero successo. Sicuramente spero che in queste situazioni si possa arrivare il prima possibile a una soluzione. Tanti giocatori del Livorno provengono dalle fila dell’Inter. Da Bardi a Duncan, passando per Mbaye. E’ un vantaggio o uno svantaggio per mister Nicola? Quando sei in una squadra come il Livorno e giochi contro l’Inter, a

Galante: “Il Livorno ha grandi stimoli affrontando l’Inter, che però rimane favorita”

prescindere dalla squadra di provenienza, si hanno sempre degli stimoli particolari. Giocare contro una squadra come l’Inter significa avere davanti a te una vetrina importante, un’occasione per metterti in mostra e giocarti una chance importante per il futuro. Il fatto che siano anche giocatori in ballo fra Livorno e Inter potrà essere sicuramente uno stimolo in più. Sono giocatori sicuramente a Livorno di passaggio, ma mettersi in mostra e giocare alla grande in vista di un possibile rientro alla base. Paulinho è l’elemento in più di questa squadra? Paulinho è un giocatore completo, ha il colpo di testa, la rapidità nei movimenti, E’ un grande finalizzatore che vede la porta senza dimenticare la tecnica. E’ cresciuto moltissimo da quando è arrivato in Italia e ora sembra essere arri-

Dopo il due a zero contro la Fiorentina, Berlusconi ha imposto il ritiro. Per la precisione, quello di Galliani.

Scoop. Svelato il motivo per cui Balotelli si fa così spesso ammonire: gli hanno detto che sulla testa di moro, sta bene il giallo

Prima battuta d’arresto per la Roma. I Giallorossi sono stati messi così in difficoltà dal Toro… che sembravano in trasferta a Pamplona.

Lorenzo Tassi, classe ‘95, capitano nerazzurro

vata la sua consacrazione tanto da attirare l’attenzione di tante squadre italiane e non solo. Che impressione le ha fatto Thohir, date le ultime dichiarazioni pubbliche del futuro proprietario dell’Inter? Mi ha fatto un’impressione molto positiva. Lo ritengo una persona molto umile, ma molto intelligente. Non sta arrivando all’Inter da prepotente. Non si sta mostrando come una persona onnipresente che vuole comandare a tutti i costi, ma sta entrando in società in punta di piedi e questo ritengo sia molto positivo anche nel confronto che dovrà continuare ad avere con Massimo Moratti. Anche il fatto che voglia fare il mercato insieme a Moratti e Mazzarri, così come ha dichiarato, penso che sia positivo e dia una sorta di continuità al lavoro intrapreso quest’anno.


amarcord sabato 9 novembre 2013

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Francesco Coco al Livorno 2005-2006

Francesco Coco all’Inter 2002-2005

Corrado Colombo al Livorno 2004-2005

Fabio Galante all’Inter 1996-1999

Fabio Galante al Livorno 2004-2010

Corrado Colombo all’Inter nel 2000

LA GOLETTA CORSARA

Supersfida allo Juventus Stadium fra bianconeri e partenopei

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U

ncredibile quello che sta succedendo nel cielo buio sopra San Siro: una goletta dei Caraibi punta dritto verso lo stadio. Sulla tolda, ben eretto sulle gambe aperte a compasso, si erge minaccioso capitan Uncino, con la bandana amaranto e sciabola in pugno ben alzata nel cielo per indicare la giusta direzione ai suoi filibustieri: è Aldo Spinelli, presidente della terra di Livorno che, dopo averlo sentito mille volte per televisione, è convinto che a Milano ci sia veramente il mare, più noto come Idroscalo, appunto “il mare dei milanesi”. Non ha importanza, avrà detto ai suoi, tentiamo lo stesso la sorpresa via Naviglio al magnifico galeone sforzesco, ancora beatamente all’ancora nella rada milanese. Spinelli lo sa che la storia del suo Livorno, dal 1915, non è stata brillantissima, ha dovuto navigare sempre tra Scilla e Cariddi , dalla A alla B,

seguendo il pendolo del pallone. Non c’è più tempo, adesso, per ragionare. Il galeone della Beneamata è ben in vista e conviene fare presto, molto presto a caricare e puntare i cannoni contro il nemico. Da scaltri marinari, i livornesi hanno già messo il loro legno con la fiancata verso il nemico. Manca solo l’ordine di aprire il fuoco ed il gioco è fatto. “Fuoco, Fuoco”, si ode perentorio il comando dalla tolda del capitano. Bum, bum, bum,

ma la nave nemica è ancora lì, intatta, senza una scheggiatura. Diavolo, che sarà mai successo? Niente di particolare: nella fretta di salpare, gli armigeri livornesi hanno armato i cannoncini con pallettoni caricati con poltiglia di cacciucco ed addio sorpresa, proprio mentre parte una scarica da tribordo dal naviglio nerazzurro, che manda per aria, tra le luci di San Siro, i malcapitati labronici di capitan Spinelli. Chi sa se andrà proprio così!

Piermario Morosini, per non dimenticare

BRAVO IL TORO A BLOCCARE LA ROMA

na medaglia al valore al Toro di Ventura che domenica sera è riuscito a bloccare all’Olimpico granata la Roma sul pareggio dopo le dieci vittorie consecutive in campionato. Rudi Garcia c’è rimasto piuttosto male dal momento che i giallorossi, una volta passati in vantaggio, erano riusciti a controllare benino la situazione tanto da assaporare un altro successo da aggiungere alla serie magnifica. La Magica, invece, si è fermata e domani pomeriggio dovrà fare i conti con quel Sassuolo che ha sbancato Marassi battendo la Sampdoria con un pirotecnico e salutare 3-4 che ha lasciato l’amaro in bocca a Delio Rossi e compagni. Se la Roma non ride, la Lazio non è da meno, clamorosamente battuta in casa dal Genoa di Gasperini. L’undici di Petkovic oggi sarà di scena al Tardini col Parma di Donadoni liquidato sette giorni fa dalla Ju-

ventus, quest’ultima domani in campo nello scontro al vertice di Torino col Napoli dove le due squadre saranno già al corrente del risultato pomeridiano dell’Olimpico tra la Roma e il Sassuolo. Juventus e Napoli avranno da scaricare le tossine degli impegni di Champions di metà settimana ma chi perde corre il rischio di vedere vanificato il piccolo recupero di punti nei confronti della capolista fermata sull’1-1 all’Olimpico torinese. L’Inter, dopo il bel 0-3 del Friuli inflitto all’Udinese, tira sicuramente il fiato e col Livorno, se non succederanno terremoti, dovrebbe chiudere

L’imperturbabile Giampiero Ventura

altri preziosi punti in cassaforte guadagnandosi un futuro leggermente più sereno. Tira un sospiro di sollievo anche la Fiorentina grazie al successo col Milan a San Siro. La Viola ospiterà una Sampdoria costretta al recupero dopo il kappaò casalingo col Sassuolo. Il Milan, travolto dalle polemiche interne e dalla classifica deficitaria, male per lui, andrà a Verona contro un Chievo sempre disperato malgrado il pareggio nel posticipo col Bologna. Infine, la rivelazione del torneo Verona sarà di scena a Marassi contro il Genoa miracolato da Gasperini.


sabato 9 novembre 2013

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Inter Club Ferner INTER–LIVORNO PUNTI PESANTI E GOL A GRAPPOLI VITA DI CLUB

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l bellunese è un discreto bacino di Inter Club, che, come tanti altri della zona, aprono o concludono la campagna della nuova stagione calcistica con varie manifestazioni sportive e sociali, alla cui conclusione pongono sempre una magnifica e lauta cena. La tradizione è stata rispettata anche quest’anno dall’Inter Club Massimo Moratti di Ferner. Infatti, ben 87 soci e tifosi inte-

risti hanno partecipato sabato 19 ottobre alla cena sociale 2013, accompagnati dalle rispettive famiglie, per creare un momento di aggregazione. Graditissimi ospiti della manifestazione sono stati il coordinatore del Veneto, Andrea Rizzi e il coadiutore Stefano Stefani. Inoltre erano presenti anche i vertici dell’IC Castelfranco Veneto e dell’IC Cornuda, quest’ultimo gemellato con Ferner. Nel corso della serata sono stati consegnati i gadget e le tessere ai soci seniores e Juniores. Una ricca sottoscrizione a premi, con in palio maglie dell’Inter, è stata organizzata per raccogliere fondi da destinare ai

fabbisogni dello stesso Club e di meritevoli associazioni “sociali”. Infine, i primi 150 soci senior hanno concorso all’estrazione di una maglia originale del capitano, gentilmente autografata dallo stesso Zanetti. Ai primi 50 Junior è stata riservata l’estrazione di un biglietto omaggio per lo stadio Meazza”. Il direttivo del Club: Presidente: Andrea Tolain; vice presidenti: Omar Badoer e Stefano Vettoretti; Segretaria: Sonia Zanella; Cassiere: Daniele Gerlin; Consiglieri: Enzo Curto, Paolo Gobbo, Massimo Tagliapietra, Andrea Pontil Fabbro. Il socio fondatore è stato Umberto Tessaro.

Mazzarri contro il suo passato mira alla Champions

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erie A che vive la sua 12ª giornata e a San Siro arriva il Livorno di Nicola che sfida l’ex Walter Mazzarri e la sua Inter. Occasione importante per i nerazzurri che possono approfittare, Livorno permettendo, del fatto che una tra Juventus e Napoli, o addirittura entrambe in caso di pareggio, perderà punti in virtù dello scontro diretto in programma domani sera allo Juventus Stadium. Ecco che battere il Livorno diventa una priorità per poi accomodarsi in poltrona e vedere sfidarsi le avversarie in chiave Champions per poi godersi la sosta dovuta alle nazionali con più serenità. Nicola non ci sta a fare la vittima sacrificale e non snaturerà la sua creatura che arriva dalla buona prova offerta contro l’Atalanta decisa da una rete di Paulinho. Amaranto in crescita dopo l’inizio difficile ma che a San Siro non hanno una grossa tradizione: sono infatti solo 2 i successi livornesi su 22 incontri ma che risalgono al 1934 e al 1942 mentre si è verificato il segno 1 nelle ultime 7 sfide in serie A. Segno in schedina che non dovrebbe mancare an-

che in questa occasione al quale noi vi consigliamo di associare l’opzione Over 2,5; ecco dunque una bella singola per l’incontro 1 + Over 2,5 che viene offerta intorno al 3,50. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine diamo uno sguardo alle 2 partite più significative della domenica: iniziamo dal Milan che va a caccia del riscatto al “Bentegodi” per sfidare il Chievo di Sannino, non ci sono molte chance per i rossoneri di riagganciare le zone altissime della classifica ma è fondamentale rimettersi in marcia fin da subito per non complicare una stagione già non semplice di per se. Non sarà della contesa Balotelli, squalificato, ma la differenza tecnica tra le due compagini è evidente. Andiamo in direzione di un 2 + Gol che paga oltre 4 volte la giocata. Posticipo serale che profuma di scudetto tra Juventus e Napoli

in cui sarà da verificare la tenuta fisica di entrambe le squadre che concludono un faticoso tour de force composto da 7 partite in 22 giorni: partita equilibrata che può decidersi grazie ad episodi ed il pareggio sembra l’ipotesi migliore, tra l’altro molto remunerativa, offerta mediamente introno al 3,30. Occhio anche al “Primo Marcatore” con gli argentini Higuain e Tevez che se la giocano sul filo dei decimi: 4,50 per il Pipita, 4 volte la posta per l’Apache. In bocca al lupo e alla prossima.


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sabato 9 novembre 2013 Lara Comi intervista Franco D’Alfonso, assessore al commercio e turismo del comune di Milano

“Thohir ama fare l’allenatore? Se finanzia il mercato di gennaio

Parolo, D’Ambrosio e Basta i consigli per gli acquisti. Kovacic non è Pirlo ma non cediamolo al Milan”

L’Inter ha di nuovo ingranato la giusta marcia dopo una fase di rallentamento. Ha più pesato la mancanza di Campagnaro o l’assenza di Milito? “Milito, senz’altro. La difesa, quando è coperta dal centrocampo, come ad Udine, è più che dignitosa, sempre. I gol di Milito ci avrebbero portato punti pesanti, come sempre”. Roma schiacciasassi, Napoli e Juve non mollano. Il destino dell’Inter, Verona a parte, sarà una sfida coi Viola per entrare in Europa League? “Non è un traguardo che mi entusiasmi, sono più interessato alla crescita della squadra, che inserisca qualche giovane e si prepari a tornare nel primo cerchio”.Thohir ha detto che servono degli esterni, fa già l’allenatore? “Sempre sia lodato colui che ha pagato... Se finanzierà la campagna acquisti, può fare l’allenatore e anche il massaggiatore”.Quali acquisti consiglierebbe per gennaio? “Parolo del Parma, che era stato seguito già in estate mi pare. E poi D’Ambrosio del Torino e Basta dell’Udinese, gli esterni o meglio i terzini servono”. Palacio si sta dimostrando un grande giocatore. Lo voleva Gasperini ma non lo hanno ascoltato. Benitez a Napoli si sta dimostrando un ottimo tecnico, ma l’Inter in

passato lo ha scaricato. Thohir dovrebbe fare un cambio anche della dirigenza tecnica? “Forse, finendo un ciclo, cambiare tutti è necessario. Ma questi sono gli stessi che hanno trovato Maicon a 3 milioni, Julio Cesar, Cambiasso ‘a gratis’: sono professionisti bravi, non infallibili come chiunque di noi”. Kovacic non riesce a sfondare, diventerà mai come Pirlo? “Nel senso che lo cediamo al Milan in cambio di qualche altro Coco o Guly in maniera che faccia vincere lo scudetto ai ‘cugini?’ Non è un campione come Pirlo, è un buon giocatore pagato forse troppo, ma è giovane e troverà ruolo e posto”. Pisapia ha detto che gli dispiacerebbe se l’Inter (e il Milan) abbandonassero San Siro per impianti di loro proprietà. Qual è la sua opinione? “Sia io che il sindaco abbiamo un’età in cui dolce è il ricordo. Ma i tempi cambiano e un eventuale nuovo stadio diventerà il dolce ricordo del sindaco in carica nel 2035: uno o meglio una che si siederà da giovane sui nuovi spalti…”. In Francia i club protestano per l’aliquota del 75% sugli stipendi oltre il milione, e dunque anche a carico dei calciatori. Lei la applicherebbe in Italia? “Tutti guardano agli Usa come Paese dove le tasse sui ‘ricchi’ sono basse, ma lì non sono mai state inferiori al 60 per cento tranne in due casi, con la presidenza Hoover nel 1930 e con

Bush Jr nel 2001, che le abbatterono drasticamente. Visti i risultati, non una grande idea. Sì, penso che una aliquota alta per redditi alti sia possibile. Anche se prima di ogni altra cosa bisogna assicurarsi che tutti paghino il giusto e soprattutto render conto di come si spendono i soldi delle tasse!”. È circolata la strana voce, non si sa se quanto fondata, che col cambio ai vertici della società anche Mazzari possa essere messo in discussione. Mandorlini in futuro potrebbe essere un’idea per la panchina? “Mi pare un buon allenatore, ma troverei stravagante pensare a un cambio in questi giorni”. L’Inter affronta il Livorno con qualche assenza difensiva. Servirebbe un… Armando Picchi? “Tutti gli uomini della grande Inter di Herrera e del Triplete di Mou dovrebbero essere ibernati o clonati perché servirebbero sempre. E i capitani Picchi e Zanetti più di ogni altro”.

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L’INTER E’ SULLA BUONA STRADA

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inalmente una bella Inter. A Udine siamo stati proprio bravi. Siamo riusciti a colpire l’avversario al momento giusto vincendo una partita difficilissima sulla carta e insidiosa sul piano tecnico. Questi tre punti ci hanno fatto compiere un buon salto di qualità e importante passo avanti in classifica, gettando buone basi in prospettiva futura. Stasera col Livorno mi aspetto un’altra prova di carattere dai ragazzi perché un nuovo successo qui a San Siro potrebbe aprire uno spiraglio per un recupero progressivo nei confronti di Juventus e Napoli. Sicuramente la

sfida di Torino terrà i tifosi delle due parti sui carboni accesi considerando soprattutto il valore della posta in palio che alla fine potrebbe costare cara a una delle due contendenti. Tutto dipenderà dalle fatiche di Champions League dei bianconeri col Real Madrid e dei partenopei col Marsiglia ma sicuramente ci divertiremo, entrambe le formazioni giocano un calcio ad alto livello. La Roma, scendendo in campo all’Olimpico nel pomeriggio col Sassuolo, non dovrebbe avere vita difficile, anche se l’undici di Di Francesco ha fatto vedere di che pasta è fatto a Marassi con la Sampdoria. Gli emiliani potrebbero tirare anche uno sgambetto ai giallorossi, in particolare modo se questi ultimi ripeteranno la mediocre prestazione for-

nita col Chievo una settimana fa. Per quanto concerne la crisi del Milan, penso sia dovuta più che altro ai risultati non tanto al gioco. La difesa traballa, è vero, però la squadra e ben messa in campo. Comunque a Verona col Chievo sono curioso di vedere come andrà a finire. Per quanto riguarda invece la squadra di Mandorlini sono contento per lui. Senz’altro gli scaligeri faranno bene anche a Marassi col Genoa. Per quanto concerne la Champions, complimenti al Napoli. La gara con il Marsiglia non era facile. Mi dispiace per i cugini rossoneri, purtroppo stanno andando malissimo

PROFONDO ROSSO PER IL MILAN GRANDE CUORE BIANCONERO IL NAPOLI LIQUIDA IL MARSIGLIA

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isco rosso per il Milan. La squadra di Allegri ci prova, ma alla fine viene asfaltato da Messi e compagni. Una serataccia per il vecchio Diavolo, ormai sull’orlo di una crisi di nervi non solo di risultati. Per fortuna che l’Ajax ad Amsterdam ha fatto fuori di misura il Celtic, formazione con la quale i rossoneri incroceranno le armi a Glasgow fra quindici giorni. Eppure il Barca non era apparso così irresistibile, ma questo Milan è la brutta copia della squadra della scorsa stagione, con tanto di Balotelli ombra di se stesso. Se il Milan piange, al contrario, il Napoli per sua fortunah ride. Il team di Benitez ha corso parecchi rischi al San Paolo con il Marsiglia: è andato sotto di un gol, ha rimontato con una splendida rete di Inler ed ha raddoppiato col solito Higuain, bravo nel fulminare Mandanda. I francesi però hanno rimesso in sesto la gara centrando il 2-2 con Thauvin per poi perderla nuovamente per via di una nuova prodezza di Higuain. Nello stesso gruppo dei partenopei uno spavaldo Arsenal espugna Dortmund facendo imbufalire Klopp chiamato, fra due settimane, a giocarsi tutto davanti al pubblico di casa con il Napoli, al

comando delle operazioni insieme ai Gunnners di Wenger con tre lunghezze di vantaggio sui tedeschi. Ma il quarto turno di Champions non ha regalato solo le emozioni del San Paolo e del Nou Camp. Si sono qualificati il giorno prima, con due giornate di anticipo, il Bayern Monaco e il Real Madrid mentre l’altra promossa è l’Atletico di Simeone grazie al poker rifilato al Calderon all’Austria Vienna, cenerentola del gruppo G alla quale va però dato atto del puntici-

no chiuso in cassaforte il mese scorso a San Pietroburgo con lo Zenit di Spalletti bloccato in casa mercoledì pomeriggio dal Porto sull’1-1 e comunque bene o male secondo alle spalle dei biancorossi della Capitale. Resta a galla il Basilea che rimonta (1-1) alla Steaua, mentre il Chelsea di Mourinho fa polpette dello Schalke con un secco 3-0 (doppietta di Eto’o) istallandosi al comando del girone E dopo lo spavento nel turno inaugurale con gli svizzeri del Basilea.

l’esultanza dei giocatori del Napoli

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a sfida tra titani è finita in parità, 2-2 a conclusione di una partita bellissima e ricca di gol. I bianconeri hanno sperato di vincere a Trino la quinta sfida contro la squadra di Madrid, così era accaduto nei quattro incontri precedenti. La Juventus non ce l’ha fatta, ma arrivano buone notizie dalla Danimarca: il Galatasaray ha perso al Parken Stadium contro il Copenaghen. Non si è creato il vuoto, la qualificazione agli ottavi di finale non è lontana, i punti in classifica sono 3, ad una sola lunghezza dalla coppia olandese-turca. Peccato, i ragazzi di Conte hanno giocato bene e prodotto tanto, impostando il gioco a ritmi altissimi senza lasciarsi intimidire dal Real Madrid, squadra ricca di campionissimi che ha dovuto subire le manovre bianconere per quasi tutta la prima frazione di gioco. Antonio Conte non si risparmia, punta sul modulo 4-3-3, la squadra gioca bene ma non riesce a concretizzare, al 42’ un calcio di rigore perfetto, concesso dall’arbitro Webb per un fallo di Varane (ammonito) su Pogba, trasformato da Arturo Vidal, al suo settimo centro

stagionale, da l’illusione che la strada sia ormai aperta. Al 52’ il solito Cristiano Ronaldo riporta la Juve con i piedi per terra e a riflettere sul clamoroso errore di Caceres che invece di spazzare via il pallone tocca all’indietro favorendo Benzema che non fatica ad evitare una difesa non messa benissimo e a servire CR7 che supera Buffon con un tocco sotto. Continui cambi di fronte, al 60’ arriva la doccia fredda ad opera di Bale, ma per fortuna ci ha pensato Llorente, cinque minuti dopo, a tenere accesa la fiammella della qualificazione. Il Real dall’alto dei suoi 10 punti è già qualificato, i bianconeri ultimi a 3 punti, ma come già detto

è ancora tutto in gioco. La Juventus deve battere i danesi, quadra assolutamente alla sua portata, nel prossimo turno a Torino, mentre il Galatasaray deve vedersela con i blancos che potrebbero, però, risultare già sazi. Se il prossimo turno dicesse bene ai bianconeri, il doppio sorpasso sarebbe cosa fatta. Allo Juventus Stadium il pareggio, alla fine, è stato il risultato più giusto, ma la Juve ha dimostrato di poter fare sua la partita e, come all’andata, non è riuscita a portare a casa i tre punti, dando anche dimostrazione di una buona crescita europea, ora ha solo l’obbligo di qualificarsi per gli ottavi di finale, turchi permettendo.


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IL PADRONE DEL CIRCUS LORENZO CI CREDE I

l dominio di Sebastian Vettel in di F1 è incontrastato. Dopo l’ennesimo successo, il fuoriclasse di Heppenheim ha eguagliato Michael Schumacher nella classifica dei piloti che hanno ottenuto sette vittorie di fila. E non è finita, perché se il tedesco dovesse vincere anche le prossime due gare, sarebbe il pilota che ha conquistato più successi consecutivi nella storia di questo sport. Prima di lui c’è Alberto Ascari che di corse ne ha vinte 9 di seguito, ma nell’arco di due stagioni. Qualcuno ha definito le prestazioni della Red Bull e del quattro volte iridato come indecenti, specialmente per gli avversari, incapaci di porre un freno allo strapotere della scuderia anglo. Domenica scorsa si è ripetuto il solito copione. Dietro

di lui è arrivato il compagno di squadra Mark Webber, soddisfatto per il 40esimo podio della carriera. Tiene duro anche Fernando Alonso, ancora secondo in classifica piloti, giunto quinto negli Emirati e graziato dai commissari nonostante un sorpasso pericoloso nei confronti di Vergne. Alonso, comunque, è stato protagonista di un altro fine settimana difficile, a cominciare dalle qualifiche. Mancata per un soffio la Q3, lo spagnolo è partito dalla decima posizione, grazie all’esclusione di Raikkonen dalla griglia di partenza. Nonostante la situazione non proprio rosea con la Lotus, Kimi correrà comunque le ultime due gare con la sua scuderia, contrariamente a quanto paventato alla vigilia dello scorso GP. I rapporti fra il team inglese e il futuro ferrarista sono ormai logori, tanto più che ad Enstone ci si prepara ad accogliere Hulkenberg al suo posto, sempre che la situazione finanziaria rientri nella normalità.

Sebastian Vettel mentre sfreccia sul circuito di Abu Dhabi

l pilota spagnolo della Yamaha ha il dovere, e la stoffa, di crederci fino all’ultima curva. Il titolo sarà assegnato domani a Valencia e Jorge Lorenzo ce la metterà tutta per strappare la vittoria finale, difficile ma non impossibile, a Marc Marquez che lo precede di 13 punti in classifica generale. Sarà una gara avvincente e corsa fino all’ultimo istante di questo mondiale che li ha visti protagonisti per sette mesi e in diciassette gare. Un mondiale che non ha dato nulla per scontato, fino alla fine. “Fino all’ultima curva dell’ultima cor-

sa, nessuno può dire se abbiamo vinto o perso il campionato” Questo il messaggio al leader della classifica. Lorenzo non si da per vinto: “E’ chiaro che tutto dipenderà da cosa succederà a Valencia, ma noi fino ad ora abbiamo fatto il possibile, e anche andare a vincere su un circuito Honda come quello di Motegi è stata un’impresa. La pista di Valencia ci agevolerà sicuramente di più, ma tutto si deciderà all’ultima curva. Fino ad allora, io non mi do per vinto”. Il maiorchino fa bene a crederci, tutto può accadere, anche arrivare primo e Marquez piazzarsi non prima della quinta posizione. Prima dell’errore del giovane pilota della Honda, nella gara

Paura per Alonso

RUGBY

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l pilota della Ferrari è stato costretto a ricorrere all’infermeria dopo il sorpasso a Vergne. In quell’occasione l’asturiano ha effettuato la manovra fuori dai limiti del tracciato, toccando il cordolo alla velocità di 200 km/h. Un impatto che ha fatto scattare il sensore di segnalazione dell’accelerazione gravitazionale, risultata di molto al di sopra del consentito. Obbligatorio quindi un controllo medico, anche se Alonso ha voluto rassicurare i tifosi circa il suo stato di salute. “La botta c’è stata, e anche forte. Ma per fortuna ho ancora tutti i denti al loro posto. Comunque la schiena fa un po’ male, è normale, ma non vi preoccupate; sto bene e ad Austin ci sarò ovviamente”.

VIRTUS-OLIMPIA, chi vince è primo Bologna e Milano in passato erano il top

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opo la passeggiata con Pistoia e il match di Eurolega contro i tedeschi del Brose, i Banchi-boys sono attesi all’Unipol Arena, dove c’è la Virtus Bologna ad attenderli, una sfida che negli anni ’70 e ’80 era il top della pallacanestro italiana. I felsinei sono primi in classifica a pari merito con i milanesi, quindi il match si preannuncia torrido. Le “V” nere nell’ultima giornata hanno superato Montegranaro molto agevolmente, con Matt

Walsh che, partendo dalla panchina ha realizzato 21 punti. Il play dei bolognesi è Casper Ware, mentre la guardia è Dwight Hardy, l’ala è Viktor Gaddefors, l’ala forte è Brock Motum, mentre il centro è Shawn King. Il quintetto di Bechi è veloce, con buon talento e molta energia, un’arma ostica per Langford e compagni che nel giro di sei giorni giocano la terza partita. La Pallacanestro Olimpia EA7, intanto, ha raggiunto un accordo fino al termine di questa stagione con Gani Lawal, centro di 2.06, nato a College Park, Georgia, il 7 no-

Gani Lawal l’anno scorso a Roma

vembre 1988, in possesso di passaporto nigeriano. “Gani Lawal arriva a completare un pacchetto lunghi che fin dall’inizio della stagione ha dovuto fare i conti con una serie di pesanti infortuni che ci hanno obbligato ad effettuare un ulteriore intervento al roster, pensando alla possibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati anche a media scadenza – sono le parole di Luca Banchi - Contiamo che oltre alle sue indiscutibili qualità atletiche e tecniche, l’esperienza maturata nello scorso campionato possa permettere a Lawal di accelerare i tempi di inserimento in squadra rendendolo funzionale alle nostre attuali necessità”. La stagione passata Lawal ha giocato a Roma con 13.7 punti, 8.4 rimbalzi, 1.5 stoppate di media, il 62.6% dal campo, un top di 34 punti contro Sassari. Ha chiuso l’anno come miglior rimbalzista e secondo stoppatore del campionato. E’ stato ottavo nella valutazione ma secondo per minuto giocato, dietro Bryant Dunston. Nel 2010 è stato scelto con il numero 46 dai Phoenix Suns. Ha giocato una sola partita nella NBA, poi un infortunio ha chiuso anzitempo la sua stagione.

di Toni Morandi

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on una classifica in rosso, solo due vittorie in cinque partite, Rugby Grande Milano affronterà domenica la trasferta di Asti. Un appuntamento decisamente delicato che mette pressione ai milanesi: “Non è un buon momento per noi – afferma il direttore sportivo Antonio Raimondi – ed è meglio fare un’analisi seria e spietata della situazione, senza cercare alibi. Ci stiamo esprimendo su livelli che non sono nostri. Stiamo lavorando con lo staff medico per recuperare il più rapidamente possibile giocatori importanti. Purtroppo l’inizio di stagione da questo punto di vista non è stato fortunato. Domenica rientreranno Valtorta e Porreca in prima linea e quindi avremo anche più scelta. Purtroppo abbiamo qualche problema in più in terza linea, dove abbiamo perso dopo Di Maio anche McAlister.

di Chiara Franzetti

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l vento forte e contrario che ha sferzato lungo quasi tutto il percorso, domenica scorsa, ha infastidito il grande maratoneta ma non gli ha impedito di centrare l’obiettivo: primo master di categoria MM40; secondo italiano nella classifica generale; quarto europeo assoluto; ventunesimo posto overall ... Un bel regalo a un mese dal 41.o compleanno! “Sono contento per aver tagliato il traguardo primo nella mia categoria”, ci racconta

australiana, nessuno avrebbe pensato ad un mondiale ancora aperto. Senza quell’errore, la gara di domani sarebbe stata solo un giro d’onore per il giovanissimo Marc che sembra approcciarsi alla gara che vale un mondiale, con una certa serenità: “Sto pensando alla gara e al circuito. Ho sempre fatto delle belle gare qui,

13 ho dato il meglio di me sul quel tracciato. Ricordo con affetto la gara dell’anno scorso, in Moto2, ma il tempo sarà un fattore da tenere d’occhio perché è molto variabile. Ho voglia di entrare di nuovo nel box e salire sulla moto”. Domani il Motomondiale avrà il suo campione. Sapremo se sarà il fenomenale debuttante, che ha ottenuto nuovi record, Marc Marquez o il già quattro volte campione del mondo Jorge Lorenzo Guerreo.

ORGOGLIO CERCASI

I giocatori sanno che questa non è una scusa e che devono moltiplicare gli sforzi”. Effettivamente la risposta della squadra c’è stata: “Abbiamo un ottimo gruppo – continua Raimondi – e anche in questa situazione mi è piaciuta la reazione della squadra. L’im-

pegno negli allenamenti è stato massimo. Mercoledì i giocatori si sono ritrovati nella nostra clubhouse per una riunione che è servita per rinsaldare il gruppo e stringere un patto d’impegno. E’ un’ambiente sano e quindi attendiamo ora che anche il campo ci

dia dei riscontri positivi. La trasferta di Asti è davvero difficile, un po’ per il valore e l’aggressività dell’avversario, un po’ perché arriviamo da una striscia negativa da interrompere ad ogni costo. L’approccio mentale sarà fondamentale. Dobbiamo ritrovare sicurezza per non buttare al vento ciò che di buono facciamo in campo. Domenica scorsa contro Lecco, abbiamo avuto fretta di concludere, con il risultato di non raccogliere praticamente nulla, da una pressione costante portata nel primo tempo. In più dobbiamo essere più disciplinati per non concedere vantaggi agli avversari. Cinque cartellini gialli in cinque partite sono davvero troppi, così come concedere oltre quindici punizioni di media a partita. Gianluca Ragusi e Mauro Vaghi hanno lavorato molto in questa settimana con la squadra, per correggere questi difetti”.

Danilo Goffi prende il volo sul e strade di New York

subito dopo l’arrivo.” Temevo lo spagnolo Martinez che ho curato dal primo metro avendomi già battuto in passato per una manciata di secondi nel finale. Lo conosco da oltre 15 anni e questa volta volevo avere io la meglio...e ci sono riuscito. In tutta onestà, speravo di chiuderla un pochino meglio in termini cronometrici, ma la maratona è una competizione particolare diversa da tute

Momento della maratonaNew York 2013

le altre. Ho rotto il ghiaccio, ho centrato l’obiettivo, ora lavoro sul tempo e non mi ferma più nessuno”. Bravo Danilo, solo un atleta del tuo calibro, che non si cimentava sulla maratona da più di due anni, che è stato lontano dalle gare importanti dal gennaio 2012 e che ha ripreso a correre con serietà da maggio, preparando la maratona da agosto, poteva fare quel che hai fatto tu!


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MUSICA & ARTE

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Sorprendentemente in radio

Se Avril Lavigne duetta con Marilyn Manson, dal mondo della musica ci si può aspettare di tutto. Anche un Jovanotti che si fa in tre e un ritorno di Boy George Boy George, dopo il silenzio l’album Avril Lavigne duetta con Marilyn Manson a popstar canadese Avril Lavigne ha pubblicato lo scorso 5 novembre il suo nuovo album omonimo. “Avril Lavigne” è stato registrato nel corso di quest’anno in California, agli Henson Studios di Los Angeles ed è coprodotto da Chad Kroeger (leader dei Nickelback e marito di Avril), Martin Johnson (che ha già lavorato in precedenza con lei) e David Hodges (ex membro degli Evanescence che vanta numerose collaborazioni con artisti internazionali tra cui Anastacia e Céline Dion). L’album contiene tredici canzoni. In “Bad Girl” la ragazza duetta con Marilyn Manson e nella ballata “Let Me Go” canta insieme al compagno Chad Kroeger.

L

U

niversalmente riconosciuto come uno degli artisti più iconici della nostra generazione e come un dj che si dà un gran daffare, Boy George torna dopo diciotto anni di silenzio discografico con un disco di brani inediti. Dalla sua inconfondibile voce proviene “This Is What I Do”, che uscirà su Very Me, etichetta dello stesso Boy George gestita da Kobalt Label Services il prossimo 28 gennaio. Dallo scorso primo novembre è in promo radiofonica invece il primo singolo, “King Of Everything”. Alla realizzazione dell’album hanno partecipato diversi ospiti, come DJ Yoda, Kitty Durham, Ally McErlaine, MC Spee e Nizar Al Issa, che saranno in tour con lo stesso artista già da questo autunno.

Due video anticipano l’album di Gesaffelstein

“A

leph”, l’album di debutto del produttore francese Gesaffelstein, ha già raggiunto

Lorenzo negli Stadi, un libro, dvd e cd al 19 novembre in tutti i negozi di dischi, itTunes e store digitali, sarà in vendita “Lorenzo negli Stadi – Backup Tour 2013” (Universal), un doppio cd con doppio dvd e book di novantasei pagine che raccoglierà tutta l’emozione dell’ultimo tour di Jovanotti. Lo spettacolo dell’anno documentato in audio e video mette insieme cuore, tecnologia, innovazione, divertimento, allegria, ritmo, energia: musica live, videoarte, interazione video e sperimentazione. Il Dvd 1 contiene l’intero concerto senza tagli e interruzioni mentre il Dvd 2 contiene il documentario del backstage e delle prove e un file in Full HD per vedere il concerto nel computer, cellulari e tablet.

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la vetta della iTtunes Electronic Chart in tredici paesi fra i quali Usa, Francia, Canada e Australia. Un lavoro suggestivo, il suo, che racchiude tracce club così come produzioni più introspettive. L’uscita è stata anticipate da due video caratterizzati da un’estetica davvero raffinata, “Pursuit” e “Hate or Glory”, e che hanno raggiunto oltre due milioni di visualizzazioni su Youtube. “Pursuit” è stato anche premiato con due UK Music Video Awards come “Best Dance Video” e “Best Special Effects”.

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catole, bottiglie, tubetti di colori, oggetti di uso quotidiano vecchi rotti e consumati, tutto ciò di cui vorremmo liberarci , l’artista islandese Dieter Roth, lo recupera, lo rigenera lo riutilizza facendolo rivivere in opera d’arte. Hangar Bicocca, lo spazio per l’arte contemporanea di Pirelli, presenta dal 6 novembre 2013 al 9 febbraio 2014, la mostra antologica, “Island”. La rassegna propone per la prima volta in Italia 100 opere di Dieter Roth, nato ad Hannover, nel 1930 e morto a Basilea nel 1998, figura di riferimento della scena internazionale degli ultimi 50 anni. Dieter Roth, appartiene a quella generazione di artisti le cui manipolazioni creative prescindono spesso dall’uso di forme e colori miranti a ottenere piacevoli effetti cromatici, ma sono rivolte invece all’estrinsecazione di nuovi modi di essere o di vedere il mondo,

al 3 dicembre in tutti i negozi tradizionali e digitali “Pure Heroine”, l’album già al

La debuttante Lorde

a fianco di Messi vertice delle classifiche principali di tutto il mondo della debuttante Lorde, la 17enne neozelandese che si è fatta conoscere con il singolo “Royals”, brano con cui ha venduto più di due milioni di singoli sbaragliando tutta la concorrenza. Il singolo è ormai talmente popolare in tutto il mondo da essere stato scelto come colonna sonora dello spot Samsung con protagonista il calciatore Messi. Scoperta all’età di 12 anni, Lorde ha iniziato il suo sviluppo artistico lavorando già da subito con diversi compositori.

La dinastia Roth in mostra di Marby

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Arte e vita negli oggetti di uso quotidiano nell’Hangar Bicocca

e gli oggetti o addirittura l’uso di materiali organici diventano materiale provocatorio. Ma non solo, perché all’uso dei materiali più disparati che ritroviamo

nella nostra realtà si associa la voglia di usare le tecniche e linguaggi più diversi per rappresentarli. L’opera è così rappresentata con il teatro, la musica, il video,

Coquille Gnomes

Self Tower

la fotografia, la materia organica, come se l’arte e la vita abbiano un flusso continuo di svolgimento. Non più cesure tra ciò che è arte e ciò che è vita quotidiana. Dieter Roth, è stato un’ artistanomade e un viaggiatore instancabile, ha trascorso la sua vita tra la Germania e la Svizzera dove ha acquisito una formazione di grafico e incisore. Dal 1964 al 1966 si trasferisce in Islanda, dove fonda una piccola casa editrice a Reykjavik e crea i “libri d’artista”. Insegna per alcuni anni in America e inizia a concepire l’opera

d’arte come materiale mutuabile, non oggetto chiuso in sé ma flessibile e più interagente con la realtà. Influenzato anche dalle nuove correnti artistiche come Fluxus e il Nuovo Realismo, la visione artistica di Roth, che comprende il sapere e il fare, l’esperienza e la manualità, è stata integralmente riportata nell’ambito dello spazio di Hangar Bicocca, dove per un mese e mezzo sono stati allestiti ben 4500 metri quadrati che sono diventati un enorme laboratorio basato sulla trasformazione di oggetti e ma-

teriali in opera d’arte. L’esempio più concreto a questo proposito ci è dato dall’opera realizzata dai suoi collaboratori e dalla dinastia Roth, denominata , “Self Tower” e Coquille Gnomes”, compiuta nello spazio Hangar, sciogliendo e forgiando un’immensa fornitura di cioccolato fondente fornita al gruppo dall’azienda, NOVI leader nel settore del cioccolato italiano. Installazioni, sculture di zucchero e cioccolato, assemblaggi e stampe offrono un’interessante linguaggio artistico senza confini per dire che l’arte è nella vita di ogni giorno. Basta volerlo vedere e sentire.


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