N 40 2013 inter sampdoria

Page 1

Domenica 1 dicembre 2013 Anno 3 n° 40

www.stadio5.it

L’IRA DI THOHIR

info@stadio5.it COPIAOMAGGIO

Parola al Baffo

l’Amministratore delegato a vincere

“Inter non mollare”

Il commento della bandiera interista Sandro Mazzola

a pag.7

L’INTERVISTA

Riccardo Ferri

“Mi Piacerebbe far parte dell’Inter di Thohir” Tramacere a pag. 6

MERCATO LAVEZZI all’ Inter

L. Sada a pag. 9

CHAMPIONS Milan tre note d’autore Juventus tre perle di Vidal Napoli tre pere incassate S. Bisceglia a pag.10

Arte ‘Lucas, la vita e nient’altro’

INTER

SAMPDORIA

mostra del fotografo milanese a S. San Giovanni Marby a pag. 13

TECNO MOTORS SPA

AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA

TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960

TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588

TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978


2

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani “Lassù qualcuno ci ama”, avrà detto il popolo rossonero impegnato al Celtic Park martedì sera. Un risultato rotondo che stempera per un momento il periodo difficile del Milan impegnato nel matinée di domenica. Il ritardo in campionato è davvero considerevole per gli Allegri-boys, ma la qualificazione agli ottavi di Champions League, ormai a un passo, mitigherebbe questo buco nero. E’ interessante notare questa dicotomia in uno dei club più leggendari d’Europa. Pareggi incolori con Chievo e Genoa, senza contare le copiose sconfitte d’inizio torneo, e poi 3-0 al Celtic, come se l’Europa fosse una passeggiata salutare sulla montagnetta di San Siro. Una squadra da mandare in analisi o da studiare sotto il profilo mentale, direbbe qualcuno. Ma vi è un altro motivo che ha scatenato questo incorreggibile momento. Il cambio societario, ad esempio. In una situazione così disturbata, era necessario mettere un panzer in gonnella che mettesse a ferro e fuoco una realtà già di per sé imbarazzante, cancellando in un amen l’unico punto di riferimento della società: Adriano Galliani? L’a. d. è stato il grande eroe dell’era berlusconiana, sciorinando colpi di mercato (mai dimenticare il fido Ariedo Braida), molti passati alla storia. Secondo le fonti più autorevoli, ora la figlia di Silvio Berlusconi, Barbara avrebbe in mano la mannaia per fargli saltare la testa (metaforicamente parlando). Questo si chiama suicidio, ma i giochi di potere non s’inginocchiano di fronte a nulla. Dall’altra parte del Naviglio l’orizzonte è abbastanza

limpido. Walter Mazzarri deve essersi consumato le mani a furia di morderle, dopo il pareggio al Dall’Ara. Due punti gettati al vento che gridano vendetta. Ora, c’è la Sampdoria dell’ex Siniša Mihajlovic, vietato commettere sciocchezze che metterebbero in forte imbarazzo Erik Thohir. L’Inter ha dimostrato di poter avere le carte per giocarsi un posto in Champions, ma deve crescere sotto il profilo della consapevolezza. Mazzarri insista, i giocatori, però, lo seguano: essere innocenti è pericoloso perché non si hanno alibi!

domenica 1 dicembre 2013

ARRIVA LA SAMPDORIA PER LA FESTA NERAZZURRA GOL A RAFFICA

L’ex Mihajlović proverà a rovinare la giornata Inter e Sampdoria spesso regalano risultati generosi partita

S

arà un giorno di festa per i colori nerazzurri. Erick Thohir è tornato in Italia chiamando a raccolta tutto il popolo nerazzurro, con i più grandi giocatori, allenatori e presidenti del passato a fare da contorno a una partita che dovrà fare da apripista a un nuovo percorso che lo stesso Thohir attribuirà alla sua squadra. Inter–Sampdoria potrà rappresentare il “chilometro zero” che segni l’inizio per una realtà tanto complessa quanto emotiva come quella nerazzurra. Una realtà speculare a quella degli avversari di giornata, vittime designate, ma mai arrendevoli

in passato e, tantomeno oggi, in cui un vecchio cuore nerazzurro come Siniša Mihajlović ne ha preso le redini. C’è da scommetterci, i blucerchiati non arriveranno a Milano con la difesa abbassata e con gli striscioni a festa per il nuovo presidente nerazzurro. Gli occhi di tutto il calcio italiano saranno sintonizzati sul terreno del “Giuseppe Meazza” e, un risultato diverso da una vittoria, consegnerebbe alla storia un fallimento nella giornata dedicata al nuovo presidente. L’allenatore toscano è molto abile nel tenere la squadra lontana da questo genere di pressioni ma San Siro sa essere tremendamente spietato, soprattutto in queste occasioni in cui il minimo errore potrebbe rivelarsi fatale. Il tecnico interista valuterà e alternative presenti per garantire di-

namismo e qualità nelle giocate. Recuperato Ranocchia, che con Campagnaro e Juan Jesus completerà il reparto arretrato, sarà il centrocampo a riservare i dubbi più grandi. Taider è apparso molto nervoso nella sfida contro il Bologna. Kovacic potrebbe ritrovare il campo nella posizione di trequartista riportando Guarin in mediana al fianco di Cambiasso e Alvarez. Palacio contro la Sampdoria ha sempre fatto bene. Vietato sbagliare. In questa particolare occasione, gli obiettivi stagionali passano in secondo piano perché contro la Sampdoria il risultato non è importante, è tutto. Con buona pace alla prestazione e ad una squadra che sta continuando un processo di crescita importante. L’Inter di Erick Thohir inizia oggi un nuovo percorso.

statistiche

A

Milano, Inter e Sampdoria, si sono incontrate 56 volte. I nerazzurri hanno collezionato 34 vittorie contro 7 dei blucerchiati. In tutto i pareggi sono 15. La vittoria più larga della Beneamata risale alla stagione 19551956, quando alla 24ª giornata i padroni di casa superarono gli ospiti per 7-1. In gol per tre volte Armano, due Lorenzi e Massei, mentre il gol della bandiera per i doriani fu realizzato da Tortul su rigore, quando il risultato era sul 2-0. Gli uomini della Lanterna ottennero il miglior risultato nella 25ª giornata della stagione 1947-1948 quando vinsero per 4-2. Andarono a segno per i blucerchiati Silvestrelli, con una tripletta, e Baldini, mentre per i milanesi segnò Zapirain, autore di una doppietta. Nel corso della storia di questo match, le due squadre hanno realizzato 154 gol, di cui 106 a favore dei padroni di casa e 48 a favore dei

Erik Thohir prova a ripararsi dalle sorprese

liguri. Inter-Sampdoria ha registrato un maggior numero di reti nel secondo tempo. Nella prima frazione di gara le due squadre hanno segnato complessivamente 60 gol, nella ripresa la somma sale a 94. Nel primo tempo l’Inter ha centrato 40 volte la rete avversaria contro le 20 della squadra dei “ciclisti”. Nella ripresa chi è andato più a segno è l’Inter che ha gonfiato la rete per 66 volte, contro le 28 degli avversari. L’ultimo successo della Samp risale alla 13ª giornata del 1996-1997: finì con il punteggio di 3-4 (gli uomini di Sven Goran Eriksson ribaltarono il risultato sotto di 1-3) con doppietta di Montella, gol di Franceschetti e Mancini (realizzata al 90’) per gli ospiti, mentre per i padroni di casa guidati da Roy Hodgson, andarono in rete Branca con una doppietta e Berti. L’ultima vittoria dell’Inter risale alla 10ª giornata della scorsa stagione quando terminò 3-2 con gol di Milito (rigore), Palacio e Guarin per i nerazzurri e reti di Munari ed Eder che aprirono e chiusero il match. La partita più spettacolare fu sicuramente quella della 18ª giornata della stagione 2004-2005, quando all’88’ i nerazzurri sotto 0-2, riuscirono a vincere 3-2 grazie ai gol di Martins, Vieri e Recoba (al 94’).Tra i bomber più prolifici della sfida tra le due squadre annoveriamo Lorenzi con 7 gol, Boninsegna, Armano e Angelillo con 5.

SAMPDORIA

INTER In Casa

STADIO

Ultima Vittoria 10/11/13 Inter-Livorno 2-0

MEAZZA

In Casa

ORE 15,00

Ultima Vittoria 27/10/13 Sampdoria-Atalanta 1-0

Ultimo Pareggio 15/9/13 Inter-Juventus 1-1

Ultimo Pareggio 24/11/13 Sampdoria-Lazio 1-1

Ultima Sconfitta 6/10/13 Inter-Roma 0-3

Ultima Sconfitta 3/11/13 Sampdoria-Sassuolo 3-4

Fuori Casa

Fuori Casa

Ultima Vittoria 3/11/13 Udinese-Inter 0-3

Ultima Vittoria 20/10/13 Livorno-Sampdoria 1-2

Ultimo Pareggio 24/11/13 Bologna-Inter 1-1

Ultimo Pareggio 22/9/13 Cagliari-Sampdoria 2-2

Ultima Sconfitta 5/5/13 Napoli-Inter 3-1

Ultima Sconfitta 10/11/13 Fiorentina-Sampdoria 2-1

Arbitro: Carmine

Allenatore:

Russo di Nola

Allenatore

Siniša Mihajlović

Walter Mazzarri

INTER (3-5-1-1)

Handanovic;

Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Taider, Cambiasso, Alvarez, Pereira; Guarin; Palacio

SAMPDORIA ( 4-2-3-1) Da Costa;

De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Costa; Palombo, Obiang; Soriano, Eder, Wszolek; Gabbiadini


domenica 1 dicembre 2013

LA JUVENTUS GUARDA DALL’ALTO, ROMA E NAPOLI AUTOLESIONISTE

la delusione di un grande Pandev

C

ampionato con continui passi avanti ed inaspettati passi indietro o brusche frenate. Il Napoli, con ogni probabilità, ha lasciato al San Paolo la corsa per lo scudetto e mandato su tutte le prime pagine l’indomito Cassano, re di Parma, che in solitario, dopo i tantissimi assist non concretizzati dai compagni, si fa trenta metri, palla al piede, e segna con un diagonale rasoterra all’81’. La seconda sconfitta consecutiva per i partenopei, la prima a Torino contro i bianconeri guidati da Conte, potrebbe innescare un blocco psicologico, il timore di non appartenere alla terna delle grandi. Il Ko contro il Dortmund ha, con ogni pro-

babilità, compromesso anche la Champions. Due sole le possibilità di proseguire l’avventura europea: battere con tre gol di scarto l’Arsenal oppure vincere, anche per 1-0, e sperare che il Marsiglia batta il Borussia, insomma, San Gennaro deve fare il miracolo. La Juventus non si lascia scappare l’occasione di balzare in testa alla classifica. La Roma, al terzo pareggio consecutivo, evidentemente soffre l’altitudine. Le due squadre milanesi guardano al campionato da postazioni diverse. L’Inter, seppur incapace di approfittare delle partite che dovrebbe portare a casa a qualunque costo, prova a tenere il passo che pro-

fuma d’Europa. il Milan, da canto suo e dal basso della classifica, sembra mettercela tutta per non rischiare la retrocessione. Sarà sufficiente il mercato di gennaio? A San Siro ha dimostrato ancora una volta le difficoltà di tutti i reparti. Un attacco che non segna, neppure a porta vuota. Balotelli, ombra di se stesso, ancora un rigore sbagliato e qualche pallido tentativo sotto rete. Un Milan che non riesce a raccogliere i tre punti in campionato neppure in superiorità numerica, molto merito va dato al Genoa e al suo portiere Perin, magistrale in diverse occasioni e capace di neutralizzare il rigore calciato da Balotelli. Il gioco rossonero, in crisi di risultato dal 19 ottobre, non può non far riflettere. Contro il Genoa gli uomini di Alle-

il punto

gri hanno chiuso il match con il 65% di possesso palla, 12 angoli e 37 conclusioni che, però, non hanno concretizzato il risultato. Il club più titolato al mondo, in passato, con questi numeri, avrebbe fatto dell’avversario un solo boccone. Significativa, del momento critico rossonero, l’uscita dal rettangolo di gioco di Allegri prima del triplice fischio. La musica è diversa in Europa, il secco 0-3 dice tutto sull’orgoglio rossonero e la voglia di riscatto guidata da Kakà, Zapata e Balotelli.

Kakà, grande trascinatore in terra straniera

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/1 Juventus 34 13 11 1 1 28 10 18 2 Roma 33 13 10 3 0 26 3 23 3 Napoli 28 13 9 1 3 24 12 12 4 Inter 26 13 7 5 1 30 13 17 5 Fiorentina 24 13 7 3 3 24 15 9 6 Verona 22 13 7 1 5 22 20 2 7 Genoa 18 13 5 3 5 14 15 -1 8 Lazio 17 13 4 5 4 17 17 0 9 Parma 16 13 4 4 5 18 20 -2 10 Atalanta 16 13 5 1 7 14 17 -3 11 Udinese 16 13 5 1 7 12 15 -3 12 Torino 15 13 3 6 4 22 22 0 13 Milan 14 13 3 5 5 18 20 -2 14 Cagliari 14 13 3 5 5 13 20 -7 15 Sassuolo 13 13 3 4 6 15 28 -13 16 Livorno 12 13 3 3 7 13 20 -7 17 Bologna 11 13 2 5 6 15 25 -10 18 Sampdoria 10 13 2 4 7 14 23 -9 19 Chievo 9 13 2 3 8 8 18 -10 20 Catania 9 13 2 3 8 9 23 -14

Pos. Giocatore Gol Squadra 1. G. Rossi 11 Fiorentina 2 A. Cerci 8 Torino 3 C. Tévez 7 Juventus 3 R. Palacio 7 Inter 3 D. Berardi 7 Sassuolo 6 J. Callejón 6 Napoli 6 M. Hamšík 6 Napoli 6 A. Gilardino 6 Genoa 9 A. Cassano 5 Parma 9 L. Toni 5 Verona 9 G. Higuaín 5 Napoli 9 M. Parolo 5 Parma 9 G. Denis 5 Atalanta

INTER VINCENTE S

econdo i bioritmi a far vincere l’Inter, oggi pomeriggio a San Siro, con la Sampdoria dovrebbe essere una prodezza di Jonathan, l’uomo più in forma dei nerazzurri e autore del gol pareggio di domenica sera col Bologna. I valori di Jonathan sono infatti leggermente superiori a quota 6,50, un tetto che difficilmente viene toccato da un calciatore. Ma non è il solo Jonathan a dimostrarsi in palla sul

bioritmi

piano dell’emotività e dell’aspetto fisico: Mazzarri dispone anche di un bel terzetto formato da Handanovic, Cambiasso e Jesus che ferma i valori a 6,49. Più sotto troviamo capitan Zanetti con

Jonathan, il più in forma dei nerazzurri

LA CLASSIFICA

classifica marcatori

3

6,41 seguito a ruota da Palacio con 6,40. Sta bene di salute pure Walter Mazzarri che registra un totale dei valori di 6,30 contro i 6,20 di Siniša Mihajlović. Per contro la Sampdoria presenterà Sansone e il portiere Da Costa con il massimo di 6,50 con vicino Palombo e Gabbiadini rispettivamente collocati a quota 6,49 e 6,45. Viaggiano a ritmi discre-

ti anche Soriano, Gastaldello e Eder, tutti a attorno ai al 6 punto 40. In sintesi l’Inter registra un valore complessivo (fisicità, emotività, intelletto) attorno ai 6,08 mentre i liguri sono a 6,03. La Sampdoria risulta più tonica sotto l’aspetto fisico rispetto ai nerazzurri che vantano invece un buon 6,18 contro il 5,95 della squadra avversaria.

TURNO ODIERNO 14ª Giornata Sabato 30 Novembre 18:00 Parma - Bologna Stadio Ennio Tardini, Parma 20:45 Genoa - Torino Stadio Luigi Ferraris, Genova Domenica 1 Dicembre 12:30 Catania - Milan Stadio Angelo Massimino, Catania 15:00 Cagliari - Sassuolo Stadio Sant’Elia, Cagliari 15:00 Chievo - Livorno Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 15:00 Atalanta - Roma Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 15:00 Inter - Sampdoria Stadio Giuseppe Meazza, Milano 18:30 Juventus - Udinese Juventus Stadium, Torino Lunedì 2 Dicembre 19:00 Fiorentina - Verona Stadio Artemio Franchi, Firenze 21:00 Lazio - Napoli Stadio Olimpico, Roma

MIGLIOR ATTACCO Pos. Squadra Gol fatti 1 Inter 30 2 Juventus 28 3 Roma 26 4 Fiorentina 24 peggIOR DIFESA 4 Napoli 24 Pos. Squadra Gol subiti 6 Verona 22 1 Sassuolo 28 6 Torino 22 2 Bologna 25 3 Catania 23 3 Sampdoria 23 4 Torino 22 5 Milan 20 5 Parma 20

PROSSIMO TURNO 15ª Giornata Venerdì 6 Dicembre 20:45Bologna - Juventus Stadio Dall’Ara, Bologna Sabato 7 Dicembre 18:00 Livorno - Milan Stadio Armando Picchi, Livorno 20:45 Napoli - Udinese Stadio San Paolo, Napoli Domenica 8 Dicembre 12:30 Roma - Fiorentina Stadio Olimpico, Roma 15:00 Cagliari - Genoa Stadio Sant’Elia, Cagliari 15:00 Torino - Lazio Stadio Olimpico, Torino 15:00 Verona - Atalanta Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 15:00 Sampdoria - Catania Stadio Luigi Ferraris, Genova 15:00 Sassuolo - Chievo Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia 20:45 Inter - Parma Stadio Giuseppe Meazza, Milano


domenica 1 dicembre 2013

4

SERBO TANTE NOVITÀ Sampdoria pronta alla riscossa Il nuovo tecnico della Sampdoria ci spera L l’ospite

Q

uando si subisce una rete negli ultimi secondi, la cosa non fa mai piacere. Ma quando l’acqua stagnante si muove e il cielo si rasserena, tutto inizia a girare per il verso giusto. Trattasi di contagio. E Siniša Mihajlović è uno che fa sentire la propria presenza. Influisce. Si dispiace per i giocatori doriani. “Ovvio che pareggiare così rode a tutti, ma non bisogna buttarsi giù. Da giorni cerchiamo di dimenticare tutto e siamo pronti ormai per la prossima gara”, dice pensando ovviamente alla sua ex, l’Inter. Perché qualcuno non lo ricorda, ma Siniša ha militato anche tra le file dei nerazzurri. Una bella esperienza. “Ma nella mia vita da calciatore, sono stato quattro anni bellissimi quel-

li qui alla Samp: è una società a cui sono legato e quando mi hanno chiamato ho deciso di tornare. Mi mancava il lavoro di tutti i giorni, la tensione”. La Nazionale? Un gran bel lavoro, impegnativo. “Ma diverso”. Inutile parlare delle indubbie doti da calciatore, di Mihajlović, tanto quanto è prematuro discutere di quelle dal allenatore. Meglio soffermarsi sulle sue stravaganti vedute da estremista, sempre molto criticate dai media e un po’ meno dal pubblico. Sostenitore di Željko Ražnatović (capo degli ultras della Stella Rossa e noto criminale serbo accusato di crimini contro l’umanità),

Mihajlović ha anche confermato la simpatia per Ratko Mladić e Slobodan Milošević (il primo generale accusato di genocidio e il secondo reo di aver commesso crimini contro l’umanità). Alti e bassi, umori e malumori, per un professionista che sul campo dà parecchio ma che lontano dal rettangolo di gioco riesce a farsi squalificare per ben otto giornate e pagare oltre 12mila euro di multa dall’UEFA per aver scalciato e sputato al rumeno Mutu. Mihajlović è così, prendere o lasciare. La Samp è cosciente di essersi tirata in casa una persona di sostanza e che spesso risulta borderline.

Chi è Siniša Mihajlović

N

ato in Serbia, a Vukovar, il 20 febbraio del ‘69, Siniša Mihajlović è un ex calciatore (centrocampista e difensore) ora allenatore della Sampdoria.

È stato ct della nazionale serba dal mese di maggio del 2012. In possesso di passaporto italiano, Mihajlović da giocatore ha sempre prediletto la fascia sinistra.

Bene, bravi, bis!

Segnali positivi a Glasgow … tutti da replicare i cugini

T

rasferta di campionato per il Milan al Cibali di Catania dove rischia di inanellare la seconda vittoria esterna stagionale. Di clamoroso c’è solo che siamo a dicembre e la squadra di Allegri non era mai riuscita a imporsi lontana da San Siro. Sarebbe riduttivo dire che è bastata la musichetta della Champions League per cambiare registro, forse proprio la lontananza dal Meazza ha inciso, in particolare, sulla psiche dei giocatori. L’ultimo pareggio interno con il Genoa ha inasprito i rapporti tra tifosi e squadra tanto da valutare positivamente questo mini ciclo di gare esterne che continuerà anche la prossima giornata con il Livorno. Giocatori trasformarti da una situazione difficile che li ha portati a una vittoria convin-

cente (anche se non ancora definitiva per il passaggio del turno) che deve essere assolutamente replicata contro gli uomini di De Canio altrimenti la classifica prenderà, domenica dopo domenica, sempre più le sembianze di un K2 da scalare senza bombole d’ossigeno. Problemi d’infermeria per Allegri che ha in dubbio parecchi giocatori da Mexes a De Sciglio passando per El Shaarawy senza dimenticare Abate, uscito malconcio dal campo in Scozia. Di certo c’è che Zapata deve scontare un turno di squalifica e allora largo a Silvestre ex di turno che ha lasciato un segno positivo nella storia recente del Catania, anche se agli occhi dei tifosi è quel giocatore che scelse di vestire l’odiata maglia del Palermo, in una parola: tradimento! Sembra aver guadagnato una posizione Emanuelson sulla sinistra al posto di Constant. mentre a centrocampo l’assenza di Muntari promuove titolare ancora Poli insieme con De Jong e Montolivo. In avanti sicuramente troverà

spazio Kakà alle spalle di Balotelli e Matri. Il numero 45 rossonero ha ritrovato il gol dopo lungo tempo e una prestazione degna di nota che allontana Tweet vari e polemiche infinite. La squadra di De Canio non conta nessuno squalificato, solo una bella schiera d’infortunati, tra cui Almiron che certamente non sarà della partita. Tutti pronti gli altri per la grande sfida che arriva nel momento giusto, dopo la batosta subita a Torino contro i granata, un 4-1 senza storia che grida vendetta. Tridente d’attacco che non dovrebbe avere sorprese con Castro, Lopez e Barrientos, un tasso sudamericano altissimo che non può lasciare tranquilli i rossoneri. Anche se il Milan si troverà davanti non il miglior Catania della storia, per vincere al Massimino ci vuole attenzione costante e cinismo sotto porta, qualità viste in coppa e che vanno replicate senza se e senza ma altrimenti si torna sull’altalena che però, alla lunga, fa venire la nausea.

a Sampdoria non vanta una storia che si possa definire “blasonata”, dovuta in gran parte alla sua giovane età. Nata a Genova nel 1945, quando ancora si sparava per le vie della città. Essa, se vogliamo, è tutta racchiusa nella inconfondibile faccia o testa di Giovanni Battista Parodi, in arte genovese Baciccia. In questo efficace schizzo del simpatico pescatore c’è tutta la vita della fusione di due altre piccole compagini di Sampierdarena, perché a Genova città già spadroneggiava il grande Genoa, il più vecchio club dell’Italia. Non è di poco conto che un ometto così gracile potesse sintetizzare, in modo abbastanza perentorio, tanta passione, energia ed entusiasmo. Qualità cresciute nel tempo, anche se la squadra ha compiuto tanti viaggi in serie B, da cui è prontamente riemersa, fino a vincere uno scudetto nel 91, con a capo Paolo Mantovano a gestire Vialli e Mancini, grandi protagonisti di eccelsa classe pedatoria. La Sampdoria è sorretta in modo esemplare e “pulito” dal suo amatissimo pubblico che si assiepa nella curva sud per garantire un tifo assiduo e caloroso. Ai Baciccia blu cerchiati interessa che i suoi beniamini si comportino sempre dignitosamente e se vincono, almeno in casa, sono contenti come una Pasqua, anche se in questo momento, tira per tutti un brutto maestrale. Stasera la Samp si presenta al cospetto dell’Inter con una novità: il nuovo mister di vecchia conoscenza Siniša Mihajlovic, pronto e felice di mettere a disposizione della squadra la sua preziosa esperienza di allenatore del nuovo mondo. Porterà una ventata di

freschezza in uno spogliatoio con aria appesantita da troppe sconfitte nelle ultime fasi , da cui bisogna uscire al più presto. Il presidente Garrone vorrebbe una vittoria, ma non sarà proprio questa la gara da vincere, i doriani ben ricorderanno gli scherzetti fatti ai nerazzurri, in più di una occasione. E’ la convinzione che rende forte una squadra. Baciccia è calmo e certo che riuscirà ad imbrigliare l’Inter nella sua rete, con la speranza di portare a Genova almeno un paio di triglie dal Naviglio. La sua pipa, in fondo, incute un certo timore se è pur vero che da spenta aveva sollecitato il Centro antitabacco di Genova di farla sparire dalle

gli ospiti

maglie della squadra. Cosa impossibile a cui rispose, nel 2009, il giovane presidente, perchè tutte le gioie, le delusioni, la vita stessa della Samp sono racchiuse e ben custodite in quella pipa spenta che al suo interno, invisibile a tutti, batte, come su di uno scoglio, il forte mare del tifo dei figli di Baciccia. Il Biscione ha preso coscienza dei pericoli che vengo da tutte le squadre e non si farà certo incantare da una pipa senza un qualsiasi fil di fumo.


domenica 1 dicembre 2013

Antonio Cassano all’Inter nel campionato 2012-2013

Siniša Mihajlović alla Sampdoria dalla stagione ‘94 al ‘98,attuale allenatore

Antonio Cassano alla Sampdoria dal 2007 al 2011

Evaristo Beccalossi all’Inter dal 1078 al 1984

Siniša Mihajlović all’Inter dal’98, fu anche il vice di Mancini

5

Hugo Campagnaro all’Inter da questa stagione

Evaristo Beccalossi alla Sampdoria nel campionato 1984-1985

Stefano Bettarini all’Inter nelle stagioni ‘89-’91

Hugo Campagnaro alla Sampdoria nei campionati 2007-2009

Stefano Bettarini alla Sampdoria dal 2002 al 2004


domenica 1 dicembre 2013

6

Lo dice Riccardo Ferri che si divide: “Contro la Samp sfida del cuore” l’intervista

O

ltre a quella della Nazionale, in carriera ha vestito soltanto due maglie: quella nerazzurra dell’Inter e quella blucerchiata della Sampdoria. Riccardo Ferri è stato un grande difensore centrale, marcatore roccioso vecchio stile che con l’Inter dei primi anni Novanta è riuscito a mettersi in mostra vincendo titoli importanti in Italia e in Europa. Lo scudetto dei record con Giovanni Trapattoni in panchina ha inciso il suo nome nella storia, le due coppe Uefa sono state la gioia più grande a livello internazionale anche se, con la nazionale italiana, ha sfiorato in più occasioni il traguardo più grande. Argento e Bronzo agli Europei Under 21, ma è con la spedizione italiana di Italia 90 che arriva la delusione più grande, con la semifinale persa ai rigori contro l’Argentina di Maradona che ancora brucia negli annali della storia del calcio. Che partita si aspetta di vedere?

“MI PIACEREBBE FAR PARTE DELL’INTER DI THOHIR” Beh, innanzitutto sarà una partita non facile, per nessuna delle due squadre, poi per me si tratta anche di una partita molto speciale. Sono interista e all’Inter ho passato un bel periodo della mia vita all’Inter, però sono anche molto grato alla Sampdoria di avermi concesso di rientrare in un periodo complicato della mia carriera, perché mi ero fatto male, e di ritornare a giocare ancora ad alti livelli. Sarà la festa dei colori nerazzurri, con Erick Thohir che ha invitato tutte le vecchie bandiere nerazzurre a presenziare per la partita. Lei andrà? Si andrò e sono molto contento di poter conoscere il nuovo presidente dell’Inter che vedo molto giovane e ambizioso e questo è importante soprattutto per i tifosi nerazzurri. Quello di oggi è un evento importante che rievoca grandi sentimenti passati per un grande progetto futuro che si sta delineando sempre di più. Anche il fatto che Thohir abbia voluto invitare proprio

tutti coloro che anche solo per un minuto hanno vestito la maglia nerazzurra è un segnale molto positivo, una speranza di potersi riavvicinare al mondo Inter per tutti.

Che impressione le ha fatto, finora, Erick Thohir? L’impressione è davvero ottima. L’importante è che porti avanti la storia e il blasone di questa società, che non è fatta solo d’investimenti e di periodi, ma anche di tante persone che hanno dato molto alla causa. Queste persone hanno tanta qualità da mettere a disposizione di Thohir, ma soprattutto dell’Inter. La mia non è un’autocandidatura, ma è un concetto generale che si può applicare anche a tante altre persone che hanno fatto la storia e che sono pronte a mettersi a disposizione per far sì che l’Inter possa continuare ad essere una grande e prestigiosa realtà non solo nazionale, ma anche internazionale. L’impronta di Thohir è manageriale ed attenta soprattutto al rendere l’Inter sempre più internazionale e questo mi interessa molto personalmente.

Questa bella iniziativa può influire o condizionare il rendimento della squadra?

In realtà non penso proprio che potrà essere una distrazione perché, almeno finora, Walter Mazzarri è stato sempre molto bravo a tenere la squadra compatta e al riparo da ogni tipo di voce o distrazione derivante da questa vicenda. Anche i cambiamenti che ci sono stati non hanno intaccato, finora, il rendimento della squadra o il lavoro che il tecnico sta portando avanti. Anche questo, a conti fatti, è un altro plauso che va naturalmente fatto a Mazzarri. L’evento potrà, al contrario, essere uno stimolo per tutti coloro che scenderanno in campo.

Sinisa ha idee molto chiare. Inoltre lui è un personaggio che ha scritto la storia di questa società da giocatore e con il suo arrivo la società si è tolta un problema importante di una possibile contestazione dei

tifosi. Penso che Mihajlovic possa guidare questa squadra, ha bisogno di ritocchi, ma che può raggiungere sicuramente traguardi importanti.

Come vede l’approccio di Sinisa Mihajlovic sulla panchina della Sampdoria? La Sampdoria ha fatto la scelta giusta, perché va incontro a una delle volontà del popolo blucerchiato. Dal punto di vista dello spogliatoio, ovviamente è una scelta molto valida, perché

SORPASSO JUVENTUS IL RIBALTONE DI OTTO ANNI FÁ Campionato

F

inalmente un ritorno alle origini. Oggi a San Siro si gioca al pomeriggio e i ricordi non possono non tornare sulle sfide alla luce del sole degli anni passati quando il campionato non era lo spezzatino attuale che piace ai tifosi in poltrona ma che fa parecchio soffrire gli amanti calcio domenicale delle 15. Si gioca Inter-Sampdoria, gara importantissima per entrambe le squadre, ma i riflettori sono puntati sullo Juventus Stadium dove la Vecchia Signora, tornata capolista solitaria dopo tredici giornate grazie al successo di Livorno e al pareggio della Roma all’Olimpico con il Cagliari, affronta un’Udinese in buona salute in virtù della vittoria della scorsa settimana del Friuli contro la Fiorentina. Ci sono buone possibilità di un allungo dell’undici di Conte dal momento che la Roma, reduce da tre pareggi consecutivi, andrà a Bergamo affrontando un’Atalanta nervosa e con una grande voglia di riscatto dopo la sconfitta incassata a Reggio Emilia col Sassuolo. Sulla stessa lunghezza d’onda dei giallorossi di Rudi Garcia c’è anche il Napoli bastonato al San Paolo otto giorni fa dal sorprendente Parma di Donadoni che si è preso una piccola rivincita personale con i partenopei che lo

ROMA CAPOCCIA AL TERZO

PAREGGIO CONSECUTIVO avevano licenziato alcuno anni fa. La truppa di Benitez sarà di scena all’Olimpico con la Lazio, orgogliosa per aver agguantato un importante pareggio al 94’ a Marassi con la Sampdoria. Una parola anche per il Milan che scenderà a Catania incrociando le armi con una squadra rabbiosa reduce dal poker incassato a Torino dai granata di Ventura. Per i rossoneri è veramente l’ul-

tima spiaggia per un campionato cominciato male che potrebbe finire peggio. Da seguire con attenzione la gara del Sant’Elia col Cagliari in gran spolvero che riceve il Chievo di Corini gasato per il successo nel derby scaligero col Verona. Domani, infine, il Verona va a Firenze mentre il Napoli, come già detto, proverà a rialzare la testa con la Lazio all’Olimpico.

un momento dell’incontro che ha riportato la Juventus in testa alla classifica

Q

uando si parla di Inter e Sampdoria a molti interisti viene istintivo ripensare a quell’incredibile ribaltamento di risultato che i nerazzurri imposero ai blucerchiati nella 18° giornata del campionato 20042005, vinto poi dalla Juventus. Era il 9 gennaio 2005, la prima partita dopo la pausa natalizia la Sampdoria si presentò a San Siro, con Novellino in panchina e Palombo (in campo anche oggi) schierato tra i titolari. L’Inter aveva una rosa di grandi nomi, da Adriano a Vieri, da Materazzi a Recoba allenati da Roberto Mancini, al primo anno sulla panchina. Nonostante questi campioni la squadra faticava in campionato e la partita era quindi da vincere assolutamente.

E invece a 2 minuti dal triplice fischio finale l’Inter si ritrovava in apnea, sotto di due reti con San Siro rumoreggiante nei confronti dei propri beniamini. Ma si sa, la pazzia è nel dna interista e al 43’ della ripresa iniziò una sequenza entusiasmante di gol e gioco, di grinta e determinazione. Obafemi Martins dimezzò le distanze con un tocco morbido e poco dopo recuperò una palla battezzata fuori da tutti, e la mise in mezzo (in rovesciata) per il capoccione di Bobo Vieri che non ci pensò due volte a siglare il pareggio interista. A quel punto lo stadio divenne una bolgia: i tifosi e i giocatori intuirono la possibilità di conquistare i 3 punti e firmare una rimonta impossibile. E proprio il Chino Recoba, il gio-

ricordi

catore probabilmente più amato dal patron Moratti (ormai ex…) nel secondo minuto di recupero indirizzò la sfera con un bolide dei suoi proprio sotto il sette, là dove il portiere Antonioli proprio non poteva arrivare. La partita terminò subito dopo e ci piace pensare che proprio da lì vennero gettate le basi per i successi seguenti, a partire dalla Coppa Italia vinta dai Mancini’s boys (dopo 23 anni di astinenza) nel giugno di quell’anno contro la Roma.

Alvaro Recoba, suo il gol vincente di quella roccambolesca partita


domenica 1 dicembre 2013

7

I ROSSONERI SI RIALZANO IN CHAMPIONS INTER, VINCI E VAI IN ZONA CHAMPIONS PRIMAVERA, Il Milan pareggia a Glasgow C

he peccato ragazzi quel pareggio col Bologna. Vincendo avremmo agguantato il Napoli al terzo posto, che non è poco se consideriamo a fondo come sono andate fino adesso le cose in casa nerazzurra. Pazienza. L’importante è non mollare e tenere al meglio il passo delle tre grandi del campionato. Certo, nessuno forse si aspettava una frenata così brusca della Roma dopo dieci vittorie consecutive. Invece lo stop è arrivato quasi all’improvviso grazie alle imprese di Cagliari, Sassuolo e Torino. La Juventus ne ha subito approfittato balzando al comando della classifica. Per l’Inter poi, il capitombolo del Napoli al San Paolo col Parma sembrava un piatto pronto da gustare, servito apposta per farle recuperare terreno e le tossine delle giornate poco felici. Non ce l’abbiamo fatta e adesso non ci rimane che battere la Sampdoria, un avversario ostico che il nostro amico Mihajlovic sta rimettendo in piedi dopo un avvio difficile e disastroso di stagione. La squadra ligure

domenica scorsa ha avuto poca fortuna a Marassi con la Lazio, perché prima e rimasta in dieci poi, dopo il gol del vantaggio, ha incassato la rete del pareggio proprio negli ultimi disgraziati secondi di partita quando ormai le bandiere blucerchiate stavano festeggiando l’1-0. Sicuramente i nostri avversari scenderanno in campo rabbiosi per quanto è successo sette giorni fa. I nostri ragazzi dovranno cercare di imporre il proprio gioco soprattutto a centrocampo e non farsi aggredire. Questa Sampdoria ha grinta da vendere, pressa bene e parte spesso in contropiede. Domenica abbiamo sciupato un’occasione d’oro per portarci alla pari col Napoli, questo pomeriggio abbiamo un’altra possibilità perché la formazione di Benitez

a Roma, con la Lazio, domani sera, non avrà sicuramente vita facile. Per una notte potremmo essere davanti al Napoli battendo la Sampdoria. Poi attenzione alla Roma impegnata su un terreno insidioso come quello di Bergamo contro l’Atalanta. Per la Juventus, salvo sorprese, questo sulla carta dovrebbe essere un turno favorevole. Dunque, antenne alzate perché i bianconeri già stasera potrebbero innestare la quinta e andare in fuga. Per finire , complimenti al Milan per la vittoria di Glasgow col Celtic.

I

Uno dei tanti tetativi di Palacio di mettere la palla in rete

INTER-SAMPDORIA E LA VOGLIA DI VOLARE scommesse

L

Entrambe a caccia di un successo

a 14ª giornata della Serie A mette di fronte l’Inter di Mazzarri e la nuova Samp di Mihajlovic, entrambi ex degli odierni avversari. Una gara che può delineare il futuro delle due squadre con i nerazzurri che dopo l’inizio esaltante di stagione hanno sbattuto contro il muro di Bologna che ha impedito a Palacio e soci di agguantare il terzo posto occupato dal Napoli: un successo oggi metterebbe però momentaneamente l’Inter in zona Champions in attesa della gara del Napoli che nel posticipo di lunedì farà visita alla Lazio di Petkovic e con lo scontro diretto al San Paolo in programma il 15 dicembre tutto può succedere. Liguri che, dopo il drammatico avvio culminato con l’allontana-

mento di Delio Rossi e il conseguente arrivo del serbo, hanno prodotto una gara di sacrificio e cuore con la Lazio che solo il pareggio di Cana in extremis ha offuscato; voglia dunque di confermare le buone impressioni destate all’esordio con il nuovo tecnico, che si avvarrà del ritrovato Eder. Una gara che ci aspettiamo ricca di reti con l’Over 2,5 offerto intorno all’1.80 che si lascia preferire; si può virare su una giocata 1 + Over2,5 prevedendo un successo dei padroni di casa con 3 o più gol segnati nel corso della gara, un’ipotesi che paga bene per una giocata in singola: 3,50. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi

Walter Mazzarri, ex tecnico doriani per due stagioni

Siniša Mihajlović interista, oltre che della Sampdoria.

l’Inter continua la sua serie positiva in campionato

Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Diamo uno sguardo alle partite che completeranno la giornata di campionato in Serie A: in serata protagonista la Juventus di Conte che ospita l’Udinese di Guidolin, con i campioni d’Italia lanciati verso record sempre più importanti, sono ben 6 i punti in più rispetto alla già straordinaria stagione scorsa, e vetta ritrovata grazia al rallentamento della Roma di Garcia, Udinese che ha ritrovato il successo contro i viola sette giorni fa ma che deve fare a meno di Muriel infortunato. Non sembra esserci spazio per le sorprese ed il segno 1 dei bianconeri è molto probabile ma, per osare qualcosina in più, aggiungiamo anche in questo caso l’Over 2,5 per una quota che si aggira introno a 2 volte e mezzo la posta. Infine lunedì alle 19 Fiorentina che ospita il Verona in una gara tra 2 squadre che hanno sempre molte occasioni per segnare ed il Gol, che paga intorno all’1,85, pare la miglior soluzione; chiude il programma Lazio-Napoli alle 21 con i partenopei favoriti ma attenzione all’ultima spiaggia per Petkovic: potrebbe venire fuori una gara con molti gol e l’Over2,5 a 1,90 non è per niente male. In bocca al lupo.

Federico Bonazzoli, attaccante dell’Inter

l Milan di Inzaghi, dopo essere caduto in campionato contro il Brescia, ritrova il sorriso grazie all’ottimo pareggio strappato in casa del Celtic. A Brescia i baby rossoneri , nonostante fossero stati in superiorità nell’ultima mezzora di gioco, non sono riusciti a capitalizzare la mole di gioco creato cadendo sotto le ripartenze letali delle rondinelle. Un 3-2 pesante soprattutto in chiave classifica, che adesso vedono i rossoneri scavalcati da Inter e Brescia scivolando al quinto posto in classifica a quota 16 punti. In Champions, invece, il Milan continua il suo trend positivo e Inzaghi non trattiene la sua soddisfazione: “Abbiamo preso un gol casuale. Siamo finiti in un girone con squadre fortissime. Il Barcellona qui ha vinto

all’ultimo e l’Ajax ha preso quattro gol. Dopo il loro vantaggio ci potevano tagliare le gambe, Pinato ha sempre lavorato bene. La squadra ha dimostrato grande carattere. Abbiamo fatto un bel cammino fino a qui. Siamo contenti per il Milan, dobbiamo migliorare e abbiamo avuto anche un po’ di paura ma torniamo a casa con grande soddisfazione di quello che abbiamo fatto. Io non sono preoccupato se perdiamo come a Brescia. Ci sta nel calcio, dobbiamo migliorare in certi frangenti e a ogni errore che facciamo prendiamo dei gol incredibili. Oggi abbiamo dimostrato tanto, sabato c’è il Cittadella e non possiamo perdere punti in campionato. Siamo un gran gruppo che può rendere la vita difficile a tutti. La Youth è

primavera

una manifestazione stupenda e ci teniamo tanto ad andare avanti”. I rossoneri, ieri, allo Stadio Chinetti hanno giocato contro il Cittadella, fanalino di coda. L’Inter, invece, nell’ultimo di turno di campionato batte con grande merito il Verona per 2-1 balzando al terzo posto in classifica a soli 5 punti dalla capolista Atalanta. Mattatore della giornata il solito Bonazzoli, autore di un gol meraviglioso. Su di lui Mazzarri e Branca hanno messo gli occhi da tempo, soprattutto in questo momento nel quale l’attacco nerazzurro latita sotto porta. Ma lui non si scompone: “Ci tenevo a fare bene questa partita, perché nel derby Allievi non ho segnato e dunque ci tenevo oggi. E’ stato importante aver giocato bene per la squadra e per il gol, sono soddisfatto. Ho giocato con tre squadre diverse questa settimana ma sono a completa disposizione della società, tra Allievi, Primavera e prima squadra io ci sono. Devo uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto, devo giocare sempre con umiltà. Dedico il gol di oggi ai miei genitori, che se lo meritano...”. La squadra di Cerrone ieri è andata a far visita al Virtus Lanciano. I frentiani, penultimi a quota 4 punti, in casa hanno dato sempre filo da torcere alle avversarie.

Thohir sta studiando il mercato. Ma per ora l’acquisto migliore l’ha fatto Icardi: fidanzandosi con quella gnocca di Wanda Nora.

Cassano, che ha segnato contro il Napoli, sta vivendo decisamente un momento d’oro. Pare addirittura che abbia perso dieci chili: ha finito di spurgarsi i brufoli.

Garcia, una volta espulso, ha continuato a dare indicazioni ai suoi uomini usando dei walkietalkie. Senza fare tante scene nè parlare di “colpo di stato”.


domenica 1 dicembre 2013

8

Raduno Inter Club Basilicata Thohir, Selamat Datang “ Uno di noi” Lettera dagli Inter Club

i club

Caro Presidente,

L

’annuale raduno degli Inter Club della Basilicata si è tenuto, quest’anno, presso la sede dell’Inter Club Montescaglioso, il 10 novembre scorso. Agli “ordini” del Coordinatore regionale Ludovico Iannotti, insignito l’anno scorso del prestigioso titolo di “migliore Coordinatore d’Italia”, la maggior parte dei rappresentanti dei club lucani, tra cui quelli di Aliano, Castelmezzano, Bernalda, Episcopia, Marconia, Tursi, Sant’Arcangelo ,Terranova di Pollino , Vallenoce Trecchina, Matera Massimo Moratti, Matera Angelo Moratti, Matera

Cambiasso, Montescaglioso, Salandra, Potenza, Vaglio di Basilicata, Pignola, Pomarico, Rionero in Vulture. Presente alla riunione anche Michele Giannace, vecchio coordinatore di qualche anno fa. I temi trattati da Iannotti hanno riguardato soprattutto i nuovi e moderni servizi che il Centro ha messo in atto per agevolare sempre più i rapporti con i 1000 club affiliati, le nuove disposizioni in tema di assegnazione biglietti e le iniziative del

Centro che riguardano anche i rapporti commerciali e le tante agevolazioni che si possono avere con il possesso della tessera del tifoso. E’ stato fatto un lungo applauso di benvenuto al nuovo presidente Erick Thohir, seguito da un comune e festante brindisi a base di Spumante del Vulture di annata, riservato per la importante occasione. Una cassa intera dello stesso prezioso liquido è stata riservata per brindare al prossimo vicino scudetto.

Il titolo dovrebbe esseregiusto. Abbiamo usato la sua lingua per un sincero segno di simpatia e di cortesia, per farle capire, subito, come siamo noi tifosi nerazzurri. Innanzi tutto, un grazie mille per aver scelto la “nostra” Inter per farne, dopo tante vittorie prestigiose sotto la guida di Massimo Moratti, una compagine ancora più forte, da riportare, con la dovuta necessaria programmazione, ai vertici europei e mondiali. In questo cammino, non certamente faci-

le, signor Presidente, può contare sulla nostra forza, quella indomita degli Inter Club. Siamo più di mille in tutto il mondo, con 115mila soci , affiliati “felicemente” al Centro Coordinamento Inter Club, per noi una guida indispensabile e sicura , che “detta” le regole di comportamento per un tifo sano e costruttivo. Noi ne siamo fieri, perché siamo superiori a tutte le altre squadre per l’aspetto organizzativo in questo campo. Saremmo ancora più fieri se Lei, signor Presidente, volesse ascoltare anche le nostre voci, i nostri “interessati” consigli, le nostre

longeve esperienze, perché abbiamo un cammino comune da percorrere, con onestà ed ostinazione. Lo vorremmo fare fianco a fianco, come una “testuggine” romana, perché conosciamo già i suoi progetti e la sua disponibilità per la fede interista , che le viene direttamente dal nobile cuore. La consideriamo ,per questo, “ Uno di Noi”, uno che sembra essere stato, già tante volte ,in mezzo a noi, tra bandiere e striscioni gloriosi, a tifare e gridare : Viva L’Inter. E noi aggiungiamo, con estremo piacere: Viva il Presidente, Viva Thohir.


domenica 1 dicembre 2013

9

L’Onorevole Lara Comi intervista Alan Christian Rizzi consigliere del Comune di Milano

M

azzarri il migliore acquisto, nessun derby per il nuovo stadio: il Milan non lascerà mai San Siro L’Inter ha fallito l’aggancio al Napoli. Il suo campionato sarà

“Con Leonardo e Cristiano Ronaldo sarebbe un’Inter super” le grandi capacità di Mazzarri. È grazie a lui se siamo lì, segnano tutti, difensori compresi. Provo stupore e interesse per quello che sta realizzando”. Ciclone Thohir, qual è il primo

L’attuale dirigenza va confermata?

strizza

Come vede Moratti nel ruolo di presidente onorario?

“All’inizio della stagione pensavo che Juve, Napoli e Fiorentina fossero più forti dell’Inter (la Roma si sgonfierà). Non avevo calcolato

“Positivo. Una novità necessaria. Il fatto che Moratti lo abbia scelto è una garanzia. Se in passato mi avessero detto che l’Inter sarebbe diventata indonesiana mi sarei messo a ridere”.

“Se sta bene, Milito tutta la vita. Ma non so se potrà essere pronto per il derby. I campi nel periodo invernale sono pesanti e chi viene da infortuni muscolari rischia di più”.

l’occhio

“Sarebbe una grande risorsa. Lui sa valorizzarsi ovunque, pure in panchina. Io punterei decisamente sul suo ritorno. Thohir ci sarà e non ci sarà, serve uno che ‘presidi’. Leo sarebbe la scelta ideale”.

giudizio?

Milito potrebbe rientrare per il derby. Si può ancora contare su di lui?

“C’è l’occasione di cambiare, perché non farlo? Ritengo che anche Branca abbia fatto il suo tempo. Giusto ripartire”. Leonardo all’Inter…

una sfida con i partenopei per un posto in Champions o può fare di più?

serve avere dei top player”.

“Non mi sarei mai aspettato la cessione, ha capito che i tempi erano cambiati anche per il calcio. Soffrirà di questa scelta e sta soffrendo. Ma anche in questa decisione si vede il grande amore che ha per l’Inter”. Il primo banco di prova è il mercato di gennaio: cosa serve per fare un ulteriore salto di qualità? “Il primo colpo di mercato è stato… valorizzare quello che ave-

vamo già in casa. Non servono molti rinforzi, magari qualcosa a centrocampo. Non però Nainggolan, è poca roba, anche se, con il padre che ha origini indonesiane, sarebbe un’operazione di marketing”.

A proposito di derby, ce ne è uno anche per un nuovo stadio in zona Expo. “Nessun derby, il Milan non lascerà mai San Siro, ne sono convinto. Credo invece nell’interesse

Per un problema di stampa, Luca Lotti, intervistato in occasione di Milan-Genoa, è stato erroneamente riportato sul numero 39 di Stadio5 come Luca Liotti. Ce ne scusiamo con l’On. deputato e i lettori.

dell’Inter a un nuovo stadio di proprietà. Io sono d’accordo”. L’Inter affronta la Samp guidata da una vecchia conoscenza nerazzurra, Mihajlović. Rischi? “La Samp è la mia seconda squadra, ma è tutto cuore e poca roba. Viene da una buona partita con la Lazio, ma non credo a sorprese”.

Thohir fa già sognare i tifosi, Messi ha però frenato i suoi desideri, dicendo che resterà a vita al Barcellona. “Messi lo vedrei bene in Inghilterra, all’Inter servirebbe uno come Cristiano Ronaldo. Thohir comprerà comunque dei big, aspettiamocelo. Lui deve aumentare i ricavi, vendere magliette dell’Inter in tutto il mondo. E per questo

LAVEZZI ALL’INTER PER FAR FELICE MAZZARRI mercato

P

iace a Mazzarri l’idea di portare Pocho Lavezzi all’Inter a gennaio. L’argentino nel Psg trova ormai da troppo tempo poco spazio personale e da quanto si

è capito tornerebbe volentieri a giocare nel campionato italiano agli ordini del suo ex allenatore col quale ha diviso gioie e dolori nel Napoli scintillante di tre anni fa. Molto dipenderà dalla cifra che sparerà il club parigino alla Beneamata ma non è detto che l’Inter non possa mettersi d’accordo effettuando una contropartita, magari con la cessione di

Jérémy Ménez ex Roma attualmente al PSG

Alvarez o Ranocchia, che accontenterebbe le due parti. Il Pocho è rimasto lusingato dall’interessamento del club nerazzurro e, a quanto sembra, verrebbe volentieri a giocare a Milano ritrovando Walter Mazzarri pronto a fargli un monumento se il giocatore dirà di sì. Blanc, mister del Psg, ha una valanga di attaccanti a disposizione e dal momento che quanto prima potrebbe aggiungersi a questa rosa pure Balotelli si può percepire che dal punto di vista del tecnico transalpino non dovrebbe esserci alcun veto per il passaggio di Lavezzi all’Inter a gennaio. La Beneamata di Thohir non si fermerebbe però qui. Sul taccuino del presidente indonesiano, dietro indicazione di Mazzarri, c’è segnato anche l’ex romanista Menez, pure lui in forza al Psg e pure lui con poche chance di poter scendere in campo agli ordini di Blanc con una certa continuità. Ecco, di conseguenza, affacciarsi l’ipotesi di vedere in nerazzurro anche Menez un giocatore che è sempre piaciuto a Mazzarri. In questo caso l’Inter potrebbe concedere semaforo verde alla cessione di Jonathan tenuto molto in considerazione dallo staff parigino in particolare modo dopo un avvio brillante di stagione completato con l’ultimo gol capolavoro realizzato col Bologna nell’ultima di campionato

Ezequiel Iván Lavezzi in forza al PSG


domenica 1 dicembre 2013

10

MILAN TRE NOTE D’AUTORE champions

M

usica diversa quella del Milan formato europeo. Il rientro in squadra del centrale Bonera e il duo Kakà-Birsa a servire Balotelli, unica punta, mette letteralmente in ginocchio il Celtic. Peccato per il risultato di Ajax-Barcellona che rinvia i festeggiamenti per il passaggio del turno agli ottavi, non v’è ancora la matematica certezza, ma il passaggio è ormai vicino. Rossoneri scatenati che tornano a vincere, dopo un digiuno durato quasi un anno, in trasferta in Coppa. Una vittoria a coronamento di una prestazione convincente che lascia ben sperare anche per il campionato. Allegri dispone e carica i suoi ragazzi nel modo giusto, i risultati si vedono subito, al 13’ il colpo di testa di Kakà, lasciato solo dalla difesa scozzese, apre le danze. Complice anche un Celtic sprecone che non è riuscito a sfruttare neppure l’occasione più clamorosa della ripresa, autore del misfatto Van Dijk che calcia addosso ad Abbiati un gol praticamente fatto. Tutto in discesa per il Milan,

UNITED A VALANGA COL LEVERKUSEN champions

JUVENTUS TRE PERLE DI VIDAL

IL REAL PUNISCE IL GALATASARAY DI MANCINI

NAPOLI TRE ‘PERE’ INCASSATE I

la delusione di Hamsik il raddoppio porta la firma di Zapata che deve solo accompagnare la palla in rete. Una gara che ha visto tutti i rossoneri ‘in partita’, nessuno escluso. Il protagonista assoluto della serata è stato un superlativo Kakà. A chiudere i giochi ci ha pensato SuperMario, tornato al gol dopo quasi due mesi, che segna su assist di Montolivo. Ora al Milan, per passare il turno, basta anche un pareggio con l’Ajax in casa all’ultima giornata. Non si può dire altrettanto del Napoli, letteralmente de-

Arturo Vidal, grande protagonista contro il Copenhagen

molito dal Borussia Dortmund. Benitez ha sbagliato tutto e si nasconde dietro un dito. L’analisi della partita è presto fatta: tre gol subiti e almeno altri quattro avrebbe potuto subirne senza avere nulla da recriminare considerato che ai tedeschi è stato concesso di andare a conclusione per ben 18 volte. Solo il tecnico partenopeo è riuscito a vedere nei suoi uomini una prova di carattere, intensità e voglia di vincere. Ammettendo, tra l’altro, di aver commesso solo qualche piccolo errore concedendo agli avversari spazi per le ripartente. Evidentemente Benitez, contrariamente a tutti noi, ha visto un altra partita. La Juventus, da canto suo, ha tenuto fede alla parola d’ordine urlata da Conte: Contro il Copenhagen dobbiamo vincere. Passata in vantaggio con un rigore nettissimo, fallo di mano di Jacobsen in anticipo su Pogba, trasformato da Vidal. Il momentaneo pareggio porta la firma dell’ex Melnerg al 56’. I bianconeri non demordono, proseguono per la loro strada e il raddoppio arriva, sempre ad opera del centrocampista cileno e ancora una volta su calcio di rigore. La partita non ha più nulla da raccontare: Arturo Erasmo Vidal Pardo, ancora lui, sigla la tripletta, questa volta di testa devia in rete un cross di Pogba. A questo punto alla Juventus, grazie anche alla vittoria del Real nonostante l’inferiorità numerica, basterà pareggiare nell’ultima giornata a Istanbul per passare agli ottavi.

l Milan sbuffa col Barcellona che va a perdere ad Amsterdam con l’Ajax lasciando così aperta una porta allo spareggio qualificazione agli ottavi di Champions in programma a San Siro con gli olandesi mercoledì 11. Gli spagnoli, orfani di Messi, stavano pagando a caro prezzo l’assenza del fuoriclasse argentino, poi, per fortuna loro, la sconfitta è stata ridimensionata dall’1-2 grazie a una buona reazione finale che comunque ha bocciato la prestazione nella terra dei tulipani. L’Arsenal, nel girone del Napoli, è praticamente qualificato dal momento che dovrebbe perdere con tre gol di scarto la sfida del San Paolo del giorno 11. Al Borussia Dortmund basterà strappare i tre punti al fanalino di coda Marsiglia al Velodrome. Crolla invece al Bernabeu il Galatasaray di Mancini contro un Real ridotto

ci pensa il solito Zlatan Ibrahimovic in dieci per l’espulsione di Sergio Ramos. E la Juve ringrazia. Lode al Basilea che stende nuovamente il Chelsea di Mourinho rimettendosi saldamente in corsa per il passaggio del turno. Lo Schalke non approfitta del tonfo dei Blues ed è inchiodato sullo 0-0 a Bucarest dalla Steaua sotto la neve. Lo United, micidiale

l’esultanza dell’Ajax all’Amsterdam Arena

nel contropiede, ne fa addirittura cinque a Leverkusen al Bayer che rimette in gioco lo Shakhtar vincitore con un poker sulla Real Sociedad. L’Atletico Madrid frena la sua corsa impattando a San Pietroburgo con lo Zenit che tira un sospirone grazie al pareggio imposto dall’Austria Vienna al Porto. Al Parco dei Principi il Psg soffre con l’Olympiacos ma poi Ibra mette le cose a posto agguantando il successo nei minuti finali. Il Benfica strizza l’occhio ai parigini e col 2-3 di Bruxelles con l’Anderlecht aggancia i greci in classifica. Il Bayern Monaco, in gita a Mosca, non ha pietà del Cska e gli rifila tre reti mentre il City, prima di aver ragione su un tenace e imprevedibile Plizen, deve sudare freddo davanti al proprio pubblico.

ATLETICO MADRID A VALANGA IN LIGA COL GETAFE

I

n Spagna Atletico, Real e Barcellona continuano a far divertire. I catalani, senza pigiare il piede sull’acceleratore, al Nou Camp rifilano un poker al Granada mentre il Real di Ancelotti passeggia sui resti dell’Almeria con un secco 0-5 esterno. Ma fa meglio di tutte l’Atletico di Simeone che seppellisce di gol (7-0) il povero Getafe, che comunque, per dovere di cronaca, non è affatto l’ultimo arrivato in Liga. Di conseguenza al comando resta sempre il Barca con l’Atletico che insegue a tre lunghezze, col Real un paio di gradini più sotto pronto, al momento, ad approfittare di un qualsiasi passo falso dei catalani e dei cugini fin dal prossimo turno. In Liga va forte anche il Villareal, attualmente quarto, che a Valencia fa un bel tris al Levante costretto a giocare in dieci per quasi tutta la gara, mentre il derby fra il Siviglia e il Betis finisce con un 4-0 per i padroni di casa. In Bundesliga il Bayern Monaco detta legge andando a vincere per 0-3 a Dortmund col Borussia che ora è staccatissimo in classifica nei confronti dei bavaresi. La Supersfida vinta dai campioni d’Europa in carica è firmata da Gotze, Robben e Muller. Non molla intanto il Bayer Leverkusen che espugnano Berlino battendo l’Herta grazie al gol messo a se-

IN PREMIER IL CITY GIOCA A TENNIS COL TOTTENHAM gno da Klessling. Impresa invece del Monchengladbach a Stoccarda per 0-2, stesso discorso per il Mainz che fa il corsaro a Brema col Werder, ombra della squadra che ha vinto il campionato quattro anni fa. In Premier fa la voce grossa il City di Pellegrini che gioca a tennis (6-0) col Tottenham di Vilas Boas ormai in piena crisi. L’Arsenal capolista si toglie il sassolino dalla scarpa battendo la rivelazione Southampton per 2-0, pareggia invece il secondo in classifica Liverpool nel pirotecnico derby (3-3) con l’Everton mentre il Chelsea dilaga col

West Ham con una tripletta. Lo United è beffato in zona Cesarini col meritato pareggio del Cardiff e il fanalino di coda Crystal Palace fa bottino pieno in trasferta con l’Hull. In Francia vincono le prime quattro della classe: il Psg brindando a champagne col Reims, il Marsiglia in Corsica fa soiu i tre punti con l’Ajaccio, il Monaco torna al successo a Nantes e il Lille si piazza in terza posizione grazie a un gol di Souare che stende in extremis il Tolosa.

Luigi Sada

Cristano Ronaldo impegnato a neutralizzare il gioco avversario


domenica 1 dicembre 2013

11

LE PAGELLE DI UNA STAGIONE

Vettel su tutti, ma Alonso ha fatto quello che ha potuto

il team Red Bull Sebastian Vettel tra Adrian Newey (a sin.) e il team principal Christian Horner

Sebastian Vettel 10 e lode

Ha corso un campionato a parte, battendo tutti i record con le sue 13 vittorie, di cui nove consecutive, per un totale (mostruoso) di 397 punti. Certo, se non avesse potuto contare sulla Red Bull, la migliore macchina in circolazione, forse non avrebbe imposto una tale supremazia, ma è un fatto che il 26enne di Heppenheim sia un fuoriclasse.

Fernando Alonso 8 e 1/2

E’ stata un’annata di passione per il ferrarista, che si consola con il secondo posto nel campionato piloti, risultato ampiamente meritato considerando la mo-

noposto a sua disposizione. Ha vinto in Cina e Spagna, è arrivato cinque volte secondo e due volte terzo. A peggiorare la situazione nella seconda parte della stagione ci si è messo proprio il suo team, che ha accumulato errori in termini di strategia e di sviluppo della vettura. L’asturiano ha lamentato la mancanza di aggiornamenti nel momento «clou» del campionato, quando poteva ancora sperare nel titolo: il suo grido è rimasto inascoltato. Nico Rosberg: 8. Il figlio del più famoso Keke ha dimostrato di saperci fare. Protagonista a

inizio stagione di qualche frizione, dentro e fuori pista, con il compagno di squadra, Rosberg si è imposto nel GP d’Inghilterra, è giunto secondo in India ed è salito sul terzo gradino del podio ad Abu Dhabi. Dopo una prima parte travagliata, è sempre andato a punti, con l’eccezione dell’Ungheria. Il suo team ringrazia per il secondo posto nella classifica costruttori. Mark Webber 8. Ultima stagione in F1 per l’australiano, che chiude la carriera al terzo posto, con un bilancio di otto podi, ma nessuna vittoria. Il suo 2013 è stato funestato da problemi meccanici o con le gomme, che lo hanno costretto al ritiro in tre occasioni. Rispetto al recente passato, condito di polemiche e lotte in pista con il compagno di squadra, Webber quest’anno ha dovuto accontentarsi di un ruolo da gregario. Lewis Hamilton: 7. Rallentato dalla rapida degradazione degli pneumatici, l’inglese ha passato un anno sofferto. Nonostante gli alti e bassi, il pilota della Mercedes è riuscito a vincere in Ungheria e ad ottenere quat-

tro terzi posti, qualche lampo in un campionato che offriva pochi spiragli. Giunto nono in Brasile, Hamilton ha fretta di archiviare la sua prima, difficoltosa stagione alla Mercedes.

Kimi Raikkonen: 7 e 1/2.

Non ha potuto disputare le ultime due gare a causa di un intervento alla schiena: il quinto posto è decisamente un buon risultato. A dispetto dei numeri, è stato un 2013 travagliato per Kimi, il quale non ha gradito la politica della Lotus in termini di stipendi e lo ha reso noto. Il rapporto con la scuderia si è incrinato, malgrado le prestazioni più che positive in pista e una vittoria al GP d’Australia. Poco importa, visto che dall’anno prossimo (ri)vestirà di rosso, ma in molti si chiedono se le sue condizioni fisiche gli permetteranno di esprimersi al meglio.

particolar modo nell’ultima fase grazie a quattro podi in cinque gare. Sponsorizzato dalla Total, sarà l’uomo di punta della Lotus anche nella prossima stagion Felipe Massa: 6 e 1/2. Il suo ultimo GP in Ferrari si è concluso con l’amaro in bocca, quasi una metafora dei suoi 10 anni a Maranello, due da collaudatore e otto da titolare. Il brasiliano ha avuto parecchie difficoltà a gestire la sua F138, specialmente nell’ultima parte del campionato. Ora lo aspetta la Williams e restare in F1 di questi tempi è già

formula 1

una buona notizia.

Jenson Button: 6. Prigio-

niero di una monoposto con problemi di affidabilità, l’inglese ha passato un anno nella parte bassa della zona punti, con l’eccezione del terzo posto in Brasile e un quarto piazzamento in Cina. L’inglese, noto per la sua intelligenza tattica, sarà l’arma in più del team di Woking per lo sviluppo dei nuovi motori.

Romain Grosjean: 7 .

Era considerato lo sfasciacarrozze del Circus, «il folle del primo giro», l’autore di incidenti spettacolari. Ora il pilota franco-svizzero ha trovato la sua dimensione ed è stato uno dei protagonisti del campionato, in

OCCHIO NELLA CAPITALE VALENTINO ROSSI PROTAGONISTA DEL MONDIALE 2014 basket

L

’EA7 prosegue il suo cammino verso la cima della classifica. La squadra di Luca Banchi dopo la trsferta di Kaunas prova a ricaricare le batterie per la sfida al PalaTiziano, dove lunedì li attende la squadra della Virtus Roma. Due trasferte in te giorni non sono uno scherzo, ma il momento è di quelli giusti: capitalizzare ciò che di buono arriva senza lamentarsi del gioco. Quello arriverà col tempo, magari mercato permettendo. Nella Capitale la squadra biancorossa proverà nuovamente a mostrare il carattere. Lo stesso che gli ha permesso di raddrizzare partite quasi perse (vedi con l’Efes) o nate male (Reggio Emilia ne è un esempio), grazie, però, a un pubblico coinvolto ed entusiasta (una passione del genere non si assaporava dai tempi di Lino Lardo). I vicecampioni d’Italia hanno gli stessi punti di Milano, con quattro vittorie e due sconfitte (otto punti complessivi) e domenica scorsa hanno superato Cremona grazie ai 18 punti di Trevor Mbakwe, centro nigeriano nativo di St. Paul (USA). La squadra guidata da Luca Dalmonte costruisce le sue giocate partendo da Jordan Yaylor, 12 punti di media, con un 40.8% da due e il 26.7% da tre. Buon numero di assist (4.4 a partita) e di rimbalzi (2.7). Phil Goss è la guardia di Washington che

L’EA7 in trasferta a Roma non vuole perdere altro terreno

domenica corsa ha realizzato 12 punti. Infallibile o quasi dalla lunetta (15/16) viaggia col 56.1 da due. Alex Righetti, 36 anni, è l’ala piccola che parte nel quintetto. Ma l’esperienza in alcuni frangenti della partita sono la quintessenza. L’ala grande è Quinton Hosley, 11.4 punti di media e 4.4 rimbalzi a partita. Buon difenso-

re tira col 46,1% da due. Da non dimenticare Bobby Jones, ala di Compton, che viaggia con 9 punti di media, e Jimmy Baron, guardia-ala che tira con una media del 41%. Riccardo Moraschini è una guardia di buon talento: deve migliorare nel tiro e nella continuità. Ventidue anni non sono tanti, ma sono abbastanza.

Keith Langford è il vero valore aggiunto dell’EA7

Il ‘Dottore’ vuole correre ancora due anni

S

penti i motori sulla stagione appena conclusa con la vittoria da record di Marc Marquez che continuerà a correre con il suo personale numero 93, si parla del mondiale 2014. La notizia più interessante la troviamo nell’elenco provvisorio, reso noto dalla Federmoto, degli iscritti alla prossima stagione. Sale a 16 il numero degli italiani che vedremo in pista per il prossimo mondiale nelle tre categorie, all’elenco si aggiunge Alex de Angelis. Diversi i cambiamenti: in MotoGP potrebbe arrivare Niccolò Canepa, notizia fin’ora ancora non confermata dal team Iodarancing che, anzi, viene sottolineato il mancato accordo con il pilota ligure. Pare che la Iodaracing Project stia ancora cercando il nuovo compagno di Danilo Petrucci. In mancanza di Canepa, potrebbe arrivare Claudio Corti. Gli italiani in pista in MotoGp saranno: 4 ANDREA DOVIZIOSO - DUCATI TEAM - DUCATI, 9 DANILO PETRUCCI - IODARACING PROJECT - TBA, 29 ANDREA IANNONE - PRAMAC RACING - DUCATI, 46 VALENTINO ROSSI - YAMAHA FACTORY RACING - YAMAHA, 59 NICCOLÒ CANEPA - IODARACING PROJECT - TBA. In Moto2, invece troveremo: 3 SIMONE CORSI - NGM MOBILE FORWARD RACING - FTR, 7 LORENZO BALDASSARRI - GRESINI Moto2 - SUTER, 54 MATTIA PASINI - NGM MOBILE FORWARD RACING -

FTR e con il numero 88 ALESSANDRO NOCCO - SPEED UP - SPEED UP. Gli italiani iscritti alla Moto3, ad oggi, sono: 3 MATTEO FERRARI - SAN CARLO TEAM ITALIA - MAHINDRA, 5 ROMANO FENATI - TEAM SKY-VR46 - KTM, 19 ALESSANDRO TONUCCI - CIP Moto3 - MAHINDRA, 23 NICCOLO ANTONELLI - GO&FUN GRESINI Moto3 - KTM e con il numero 55 ANDREA LOCATELLI - SAN CARLO TEAM ITALIA - MAHINDRA.Valentino Rossi, negli ultimi quattro mondiali solo tre vittorie, per il prossimo mondiale ha le idee chiare, o risulta competitivo già nelle prime sei gare, o si ritira: “Io vorrei corre-

la grinta del centauro di Tavullia

motoGP

re altri due anni, ma solo se sarò competitivo Nel 2014 dovrò stare davanti, più vicino ai primi tre. I test da febbraio a giugno saranno decisivi sulla scelta a fine stagione”.Con abilità evita le polemiche nate dalla separazione con l’ex capotecnico Jeremy Burgess, sostituito dal tecnico Silvano Galbusera: “Non scendo nei dettagli. Spiegare troppi particolari di ciò che non andava potrebbe essere un problema, allora è meglio che si pensi che è stata una bizza del pilota”.


domenica 1 dicembre 2013

12

Chance mondiale per Fragomeni RGM alla prova Rovato

Anche la Galassi per la corona iridata, mentre Di Rocco difende il titolo europeo boxe

D

icembre sarà un mese straordinario per la boxe milanese e italiana. Il grande Giacobbe Fragomeni e la forlivese Simona Galassi avranno una nuova possibilità di salire sul tetto del mondo, così come il campione europeo Michele Di Rocco difenderà il titolo. Il 6 dicembre, a Chicago (USA), Il pugile del quartiere Stadera Gabibbo Fragomeni (31 vittorie, 3 sconfitte, 2 pari) sfiderà il campione WBC Krzysztof Wlodarczyk (48 vittorie, 2 sconfitte, 1 pari). Si tratta della terza sfida

Michele Di Rocco, attuale campione europeo dei pesi Superleggeri dipenderà soltanto da me. Sono e supermosca IBF), mentre l’arconvinto, deciso e determinato mena ha vinto tre versioni del a far mio il titolo. Dovrò stare mondiale dei pesi mosca (WBA, attento a non commettere erro- WIBF e WBO). Il record di Susi ri perché lui è bravo a sfruttare Kentikian è composto da 31 viti lati deboli dell’avversario. E’ un torie (16 per knock out), 2 sconpugile sornione, furbo, quindi fitte e 1 no-contest. Ha 26 anni dovrò essere molto concentrato (15 in meno della Galassi) ed è una star in Germania, dove i media sportivi e generalisti le dedicano grande spazio. Il 21 dicembre a Brindisi (città europea dello sport 2014), infine, il campione d’Europa dei pesi superleggeri Michele Di Rocco (35 vittorie, 15 prima del limite, 1 sconfitta e 1 pari) difenderà il titolo contro il finlandese Ville Piispanen (17 vittorie, 6 per knock out, 3 sconfitte e 3 pari). Di Rocco è uno dei migliori pugili italiani e la OPI 2000 ha grandi progetGiacobbe Fragomeni e Simona Galassi, entrambi a caccia del titolo mondiale ti per lui, la conferma europea è solo una tappa verso il mondiale. mondiale tra i due. La prima si per vincere”. Il giorno dopo, a Piispanen ha combattuto contro svolse a Roma il16 maggio 2009 Stoccarda (Germania), la cam- Giuseppe Lauri (perdendo per e terminò in parità (Fragomeni pionessa d’Europa dei pesi mo- ko tecnico al sesto round), Emaera il campione WBC in carica sca Simona Galassi (19 vittorie, 2 nuele De Prophetis (vincendo e conservò la cintura). La secon- sconfitte, 1 pari e 1 no-contest) per abbandono al termine delda ebbe luogo a Lodz (Polonia), sfiderà la campionessa mondiale la quarta ripresa) e Vittorio Oi il 15 maggio 2010 e si concluse con la vittoria di Wlodarczyk per ko tecnico all’ottavo round (il titolo WBC era vacante). Da allora il pugile nato a Varsavia ha difeso 5 volte la corona, in Polonia, Australia e Russia. La sua più grande vittoria è stata quella contro il forte australiano Denny Green (TKO all’11° round), un idolo di prima grandezza nel suo continente. A Chicago WloGiacobbe Fragomeni nell’ultimo match vinto contro Silvio Branco darczyk potrà contare sul tifo di migliaia di americani di origine dei pesi mosca WBA Susi Ken- (perdendo per decisione tecnica polacca, ma questo non spaventa tikian. Sarà una sfida difficile al settimo tempo in un match di certo il pugile della OPI 2000: per entrambe e di conseguenza molto equilibrato). I tre match “Conosco bene il mio avversa- dovrebbe essere equilibrata e dovrebbero essere trasmessi in rio – commenta Fragomeni -. spettacolare: la romagnola ha Italia da un network televisivo Non sarà un’impresa facile, ma conquistato il mondiale in due nazionale. Gli accordi sono in so anche che l’esito del match categorie di peso (mosca WBC via di definizione.

Mischia RGM

Per i milanesi match di conferma contro i bresciani di Toni Morandi

P

rima il riposo, meritato, poi il lavoro, intenso, come sempre. I ragazzi di Rugby Grande Milano si sono goduti così la vittoria sul Parabiago per trenta a quattordici che ha fruttato anche il punto di bonus per le quattro mete segnate. Un successo, seguito a quello su Asti, che ha ridato fiducia ad una squadra giovane, che proprio di convinzione aveva bisogno: “Ho visto negli occhi dei ragazzi – afferma il ds Antonio Raimondi – una luce diversa, dopo il successo contro Parabiago. Una vittoria significativa contro una delle squadre più attrezzate del torneo, arrivata dominando sul piano del gioco. Questa è la cosa più importante perché quando hai una rosa così giovane, puoi prevedere di avere

un andamento poco costante”. Il successo su Parabiago potrebbe essere il giro di boa della stagione dei milanesi: “Domenica prossima siamo chiamati a una conferma – continua Raimondi – Saremo in trasferta a Rovato, una squadra che in casa diventa molto pericoloso sia per l’aggressività sia per la grande fisicità che hanno. Non sarà facile vincere ma, se riusciremo a essere vicini al rendimento che abbiamo avuto con Parabiago, possiamo battere qualsiasi squadra in questo campionato”. Contro Rovato ci sarà comunque lavoro supplementare per il pacchetto di mischia: “Siamo una squadra giovane – dice Mauro Vaghi il coach della mischia di RGM – e abbiamo ampi margini di miglioramento. I ragazzi stanno

lavorando duro e i primi frutti s’iniziano a vedere. Non è facile perché, anche a causa degli infortuni, non sempre abbiamo potuto lavorare a ranghi completi”. La pausa è servita per recuperare qualche infortunio: “Abbiamo avuto un inizio di stagione davvero sfortunato – conclude Raimondi - tanti infortuni, a volte neppure legati strettamente al gioco, che hanno tolto possibilità di scegliere al nostro allenatore Ragusi. Anche giocare sette partite consecutive ha complicato sia la gestione delle forze dei ragazzi, sia il recupero degli infortunati. Ora dobbiamo fare uno sforzo fino a Natale, poi avremo modo di riprendere la seconda parte della stagione, approfittando del mese di sosta che è stato programmato per gennaio”.


domenica 1 dicembre 2013

13

Lucas, la vita e nient’altro

La mostra del fotografo milanese a Sesto San Giovanni di Marby

Sesto San Giovanni Milano 1968

U

liano Lucas è il fotografo dell’impegno civile, intellettuale e umano. La Fondazione Isec insieme al Comune di Sesto San Giovanni lo celebrano in una mostra allo Spazio Arte, che raccoglie 200 immagini fotografiche, libri, riviste e giornali che documentano l’informazione italiana degli ultimi 50 anni dove la fotografia era un vero strumento di testimonianza e impegno politico. Lui appartiene alla generazione che nasce nel lungo cammino della ricostruzione civile e intellettuale del dopoguerra. Lucas nasce a Milano in una famiglia operaia e frequenta i convitti della rinascita, dove insegnanti prestigiosi come Luciano Raimondi e Albe Steiner istruivano i figli delle famiglie meno abbienti. Ribelle e indisciplinato ne sarà presto espulso e già diciassettenne fre-

quenterà quel clima intellettuale del bar Giamaica a Milano, ritrovo di artisti, grafici e scrittori. E’ lì che matura l’idea di diventare fotoreporter, unendo la passione del viaggio a quella dell’impegno sociale. Nelle sue istantanee ritrae in un primo tempo i suoi

amici artisti e scrittori per fotografare subito dopo, la Milano dell’immigrazione e del boom economico. Uomo colto e creativo, Uliano prova a opporre l’indagine fotografica attraverso l’inchiesta, all’informazione consueta del tempo, poco attenta alla valorizzazione della fotografia e imperniata sulle notizie di cronaca rosa e attualità politica. Crea contatti con alcuni preziosi direttori di carta stampata, impegnati come lui in una densa indagine sulle realtà del Paese. E’ attraverso loro che potrà sviluppare progetti editoriali, mostre e reportage per la rivista Azimut e l’Illustrazione Italiana. Collabora con le testate più note del periodo, come Il Mondo di Mario Pannunzio, il Tempo, L’Espresso, L’Europeo, Vie nuove, La Stampa, Il Manifesto, Il

Su un pullman di emigrati in viaggio per il Marocco 1996

Statua di Padre Pio nel quartiere Enziteto, Bari, 2011

Info: Spazio Arte Dal 22 novembre al 22 dicembre Sesto San Giovanni Milano Ingresso libero

Giorno, e con tanti giornali del sindacato e della sinistra extraparlamentare, alternando a servizi di attualità quelli di arte e cultura. Affronta anche il tema della condizione manicomiale degli anni 70 e documenta attraverso le immagini la vita di quei pazienti che poi con la legge Basaglia saranno liberati dalla loro triste condizione. Viaggia per molto tempo in Spagna e Portogallo durante la dittatura, per L’Espresso fotografa nel 1982 gli scrittori israeliani e marocchini e firma corrispondenze sulla mafia dalla Sicilia, dalla Puglia e dalla Calabria, per L’Europeo documenta il disastro dell’Icmesa di Seveso e racconta in diversi servizi le molte realtà del mondo cattolico. Collabora anche per la stampa estera, L’Express, Le Nouvel Observateur, e il Time con servizi di attualità, politica e costume. Va in India e in Corea e coopera in Africa nelle associazioni di volontariato. Durante la guerra jugoslava vive e restituisce in immagini le tragiche condizioni di esistenza della popolazione in assedio. Negli anni 80 e 90 la crisi dell’editoria che si esprime nella chiusura di molti periodici e nel cambiamento del mestiere di fotoreporter lo impegnano a continuare il suo lavoro in studio più che in viaggio. Lavora ancora negli anni 90 per la rivista King, il Corriere della Sera e il supplemento Sette e. realizza reportage sulle architetture e gli spazi di Milano e del suo infinito hinterland che si inseriscono in un lavoro mai interrotto sul cambiamento del territorio come specchio delle trasformazioni nell’economia e nel tessuto socio-culturale.

La mostra è promossa dalla Fondazione Isec, Istituto per la storia dell’età contemporanea www.fondazioneisec.it

Scuola rurale nei pressi di Jari, Etiopia, 1996


domenica 1 dicembre 2013

14

S U M

A C I

IL BOSS E I DINTORNI

Arriva Springsteen col suo nuovo album. In serbo anche un film su Beyoncé. La nuova conquista di Robbie Williams con il suo ultimo album

Album nuovo anche per Springsteen

I

l 14 gennaio verrà pubblicato il diciottesimo album di Bruce Springsteen dal titolo “High Hopes”(Sony Music). Il disco, registrato in New Jersey, Los Angeles, Atlanta, Australia e New York City, vede Springsteen collaborare con i membri della storica E Street Band, con il grande chitarrista Tom Morello e molti altri musicisti. Nel booklet di “High Hopes” sono

Un docufilm su Beyoncé

inseriti appunti e note personali di Springsteen scritti durante la realizzazione del disco. Morello si è unito a Springsteen e alla E Street Band nel marzo 2013, durante il tour australiano (dove ha sostituito Steve Van Zandt), diventando, come lo definisce Bruce, “la mia fonte di ispirazione che ha portato questo progetto a un altro livello”.

Robbie Williams è davvero un numero uno Il nuovo album di Robbie Williams, “Swings Both Ways”, ha debuttato al primo posto della classifica ufficiale di vendite inglese. Questo risultato lo porta a diventare il millesimo artista ad aver raggiunto la vetta di questa classifica nei 57 anni della sua storia. Un successo davvero significativo per Williams dato che il primo artista a conquistare la vetta della classifica nel ‘56 è

I

n attesa del suo nuovo album, previsto per il prossimo anno, è disponibile in tutto il mondo da qualche giorno “Life Is But A Dream”, un imperdibile film-documentario sulla più grande artista degli ultimi anni: Beyoncé Knowles. “Life Is But A Dream” è composto da due dvd della durata totale di oltre 2 ore e 30 minuti. Il primo contiene un ritratto intimo

stato Frank Sinatra. “Sono sulla luna per il primo posto di ‘Swings Both Ways’”, ha detto Williams. “Grazie a tutti quelli che hanno comprato il disco. Ci vediamo in tour l’anno prossimo”. L’album, stabile nella Top10 iTunes Italia fin dal debutto, contiene duetti con Lily Allen, Michael Bublé, Kelly Clarkson, Olly Murs e Rufus Wainwright.

che vede Beyoncé nelle vesti di entertainer di fama planetaria, vincitrice di 17 Grammy Award. Il video, grazie a filmati tratti da diari e archivi personali, ripercorre un anno importante della vita e carriera di Beyoncé. Il secondo include il concerto “Live In Atlantic City”, girato nel corso dei quattro show tenuti da Beyoncé al Revel Casino Hotel, nel Maggio 2012.

La matematica arriva in teatro N

on siete mai stati bravi in matematica e volete rimediare? Volete scoprire le incognite che compongono un’equazione senza pensarci tutta la notte e il

giorno successivo? Domani al teatro Carcano di Milano, in occasione della giornata dedicata alle iniziative della campagna di sensibilizzazione NO SLOT contro le ludopatie lanciata dall’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, ci saranno una serie di appuntamenti per scoprire tutti i segreti matematici soprattutto quelli ab-

ficile vincere ai giochi d’azzardo ma questa volta saranno usati i concetti algebrici per arrivare alla conclusione più logica.

binati al calcolo probabilistico. Alle 11.30 e in serata alle 20.30 viene proposto lo spettacolo Il caso probabilmente: una partita a dadi. Lo show è un noir metropolitano, con le caratteristiche dei classici del fumetto, che passa in rassegna tutti i possibili esiti di un evento, tutte le possibili strade di una storia, come succede nel calcolo delle probabilità. Alle 19.30 è in program-

IlCasoProbabilmente

00-parallelismi

ma l’aperitivo matematico con i matematici Elio Piazza, Tullia Norando, Alberto Colorni. La verve e l’umorismo di matematici e/o probabilisti rivelano scientificamente quanto sia rischioso e insensato inseguire il sogno di diventare ricchi praticando tutti i tipi di giochi d’azzardo. Infine ci sarà un incontro multimediale con i professori del Politecnico di Milano in cui verranno forniti gli strumenti base per il calcolo probabilistico abbinati ai giochi d’azzardo. Insomma si scoprirà l’acqua calda ossia come sia dif-

00-irrazionali

teatro


domenica 1 dicembre 2013

*** FABRIZIO CORONA ha potuto finalmente, dopo dieci mesi, rivedere il figlio Carlos che gli ha fatto visita in carcere accompagnato dalla madre e la nonna. Fabrizio, dal carcere di Opera, dopo un lungo silenzio torna a dire la sua, lo fa con una lettera indirizzata ad una nota trasmissione di Canale 5 e successivamente pubblicata da un quotidiano. Riportiamo il contenuto della lettera: A chiunque incontro e mi chiede come sto rispondo sempre la stessa cosa: ‘Sto bene, molto bene’. Ma risponderei così anche dopo 30 coltellate, sanguinante, in fin di vita. Ho sempre risposto così, a tutti. Penso che dopo la scoperta di una grave malattia, il carcere sia la

cosa più brutta che possa accadere ad un uomo. È la realtà dell’inferno in terra, dove colpevoli e innocenti sono costretti a vivere in condizioni vergognose e disumane nell’indifferenza istituzionale. Io però, in questo momento, non provo più rabbia, né rancore per chi mi ha condannato e inflitto questa pena così eccessiva e così assurda, ma anzi lo ringrazio perché mi ha dato la possibilità di capire tante cose, mi ha aiutato a riconoscere i tanti sbagli, ad ammettere gli errori, a guardarmi dentro, nel profondo della mia anima e a capire finalmente, a quasi quarant’anni, chi sono e cosa voglio veramente. Il mio avvocato mi dice sempre: ‘Sii forte del fatto che ciò che è giusto alla fine vince’, e io continuo a combattere come ho fatto dal primo giorno che sono entrato in questo nuovo mondo, con questa nuova vita, per dimostrare che nei momenti di difficoltà si deve niente affatto ripiegare le ali, abbassare il tiro, ma anzi, tentare di rilanciarsi lavorando sui propri margini di miglioramento e sulla riscoperta dei valori veri e dei sentimenti come l’orgoglio e il coraggio, perché alla fine, quello che conta veramente (nothing else matter) è il carattere e il cuore che metti nella tua vita. Bisogna saper rispondere alla disperazione con un sorriso di sfida e il dito medio alzato. E questo, oggi, deve essere d’esempio e di aiuto ai molti che pensano di non farcela e decidono di lasciarsi andare… Io non l’ho fatto e mai lo farò! Stare in prigione in questo paese è come morire lentamente, ma io continuo a vivere lo stesso, di notte, nei miei sogni, anche attraverso i ricordi di quella che è stata la mia incredibile vita: le tante emozioni provate, il grande amore dato e quello ricevuto, convinto, ancora oggi, che i sogni, se li desideri veramente e fai di tutto per raggiungerli, prima o poi diventano realtà. Oggi, chiuso dentro la mia cella, la numero 1 del primo reparto del carcere di massima sicurezza di Opera, guardandovi seduto dal mio sgabello di legno mezzo rotto, attraverso un minuscolo televisore degli anni Settanta, voglio vedere mia madre sorridere: ha già pianto e sofferto troppo. Fabrizio conclude salutando la conduttrice della trasmissione - Un bacio e un ringraziamento speciale a te, Silvia. Con affetto. E’ chiara la sofferenza ed il disagio vissuto in prigione dall’ex re dei paparazzi, e concludiamo con l’augurio di superare presto questa disavventura e di tenere duro.

15

CHARLOTTE MARIE POMELINE CASIRAGHI GRIMALDI figlia di

Carolina di Monaco e dello sfortunato imprenditore Stefano Casiraghi, morto giovanissimo nel 1990 proprio nelle acque di Montecarlo, partorirà il prossimo dicembre, rigorosamente sul territorio del Principato, il bambino avuto con il compagno Gad Elmaleh a cui è legata da due anni. La principessina e l’attore comico di origini marocchine sono al settimo cielo, il bambino sarà chiamato Stefano, come il nonno italiano di Fino Mornasco, imprendi- tore di successo e pilota di motonautica sportiva che ebbe la sfortuna di andare incontro all’onda anomala che gli costò la vita in quella maledetta gara, quando Charlotte aveva solo quattro anni.. Lo sfortunato Comasco aveva, solo l’anno prima della sua morte, vinto il titolo Mondiale di Off-Shore. La ventiseienne principessina di Monaco è ‘superpaparazzata’, a differenza del passato discreto e lontano dalle luci della ribalta. Attendiamo tutti la di conoscere la data delle nozze.

*** Rosalinda Celentano fa coming out confermando quanto già abbondantemente presupposto dai tanti giornali di gossip e non. Ne parla apertamente in occasione di una intervista rilasciata a Vanity Fair, senza porsi ulteriori problemi in relazione a dicerie o altro, chiarendo anche gli ultimi dubbi e soprattutto dichiarando, cosa più importante, di essersi lasciata alle spalle i problemi legati all’alcol. Claudia Mori, in qualità di mamma, e nella speranza di essere di aiuto ad altri genitori che potrebbero vivere male l’omosessualità dei propri figli, parla a supporto della sua terzogenita da lei stessa sorpresa a baciare un’altra ragazza in età adolescenziale: “…Per la verità io allora interpretai la cosa come un’ingenuità tra ragazze. Quasi una “bravata”. Tra l’altro Rosalinda è sempre stata espansiva con tutti... Rimasi sorpresa, questo sì, ma niente di più. E non perché volessi scacciare l’idea che Rosalinda potesse essere attratta dalle donne. …Non cambiò in alcun modo il rapporto con lei. Ne ho parlato subito a Rosita che sul momento ha negato. Ma presto ha iniziato a farmi domande: “Mamma ma anche se fosse, cosa ci sarebbe di grave? Non è importante solo la sua felicità?”. Rosita è stata ed è una sorella meravigliosa, ha avuto un ruolo importante nel percorso di Rosalinda. Con Adriano ne ho parlato un po’ dopo, con estranei, invece, mai. Ho sempre pensato che fosse una forzatura che poteva diventare addirittura una discriminazione. Come molti genitori abbiamo pensato e temuto che la vita sarebbe potuta essere più difficile per l’ignoranza e le discriminazioni, ormai parti imperanti di questa orrenda società becera. Ma le nostre reazioni e sentimenti partivano sempre dalla condanna di qualsiasi pregiudizio. Non voglio dire e far credere che sia stato tutto così automatico e logico, sarei bugiarda. Anche noi abbiamo avuto dei momenti cupi ma non ci siamo mai chiusi nel silenzio, nel “far finta di niente”... mai”. Anche Adriano Celentano si è dimostrato all’altezza della situazione, così come precisato dalla moglie: “…E’ stato fantastico perché ha aggiunto amore e attenzioni a quelle per sua natura già molto presenti. Non ho mai provato alcun senso di colpa, semplicemente perché non esiste alcuna colpa e diversità da “riparare”. Mia figlia Rosalinda non sempre l’ho capita e non sempre ho condiviso certi suoi atteggiamenti o dichiarazioni. Ma mai per i suoi orientamenti sessuali. Io credo fermamente che questi ragazzi vadano aiutati non a cambiare, ma a sopportare questa società violenta e razzista”. Anche i problemi avuti in passato con l’alcol, secondo Claudia, erano legati alla non accettazione di sé: “…Sì, credo che lei non si accettasse fino in fondo. Penso alle sue interviste, dove parlava di amare tutto: un albero, un tramonto, una statua, un bambino... Lei è si tutto questo, ma oggi sono portata a pensare che fosse un modo per mandare dei segnali. A un certo punto l’abbiamo convinta a farsi guidare in un percorso di conoscenza di sé. E credo che questo cammino “guidato” abbia avuto un ruolo importante. La questione dell’alcol potrebbe essere collegata a questo”.


Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it

Amministrazione mail: commerciale@stadio5.it Concessionaria pubblicitĂ Edizioni SBM Tel. 329 3847157 mail: commerciale@stadio5.it

Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - mail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM mail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Simone Aiello, Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Bianca Elton Ara, , Giovanni Labanca, Marby, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.