STRACITTADINA STRAMALATA Domenica 22 dicembre 2013 Anno 3 n 43
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la serata dei derbyvory
Parola al Baffo
Col derby la gente torna a sognare Sandro Mazzola
a pag. 4
LA PARTITA
LA GARA CHE CAMBIA LA STAGIONE
Tramacere
a pag. 2
COMMENTO
SI SALVI CHI PUÒ
S. Bisceglia
a pag. 3
I CUGINI
CONTA SOLO VINCERE
Anelli a pag. 4
INTERVISTA
COLLOVATI “E’ FINITO IL TEMPO DEGLI 0-0” Tramacere
a pag. 6
PALLA ALL’ONOREVOLE
CARLO FIDANZA
GUIDO PODESTÀ
Lara Comi
a pag. 7
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Pensiero Stupendo...
di Beppe Vigani
Questa gara cambia tut a una stagione domenica 22 dicembre 2013
L’Inter non vince da oltre un mese partita
I
nter e Milan non riescono più a vincere. I nerazzurri non lo fanno dal 10 novembre, i rossoneri da due partite, se poi contiamo che in mezzo c’è stata anche la partita di Champions sale ulteriormente il deficit di queste due squadre. In totale sei partite in campionato con cinque pareggi e una sconfitta. Gli uomini di Walter Mazzarri hanno vinto con il Trapani in Coppa Italia (avessi detto…). Là davanti c’è un treno che si chiama Juventus, la Roma è a -5, poi Napoli e Fiorentina. Questo derby arriva in un momento agrodolce: Inter quasi in ginocchio con le sue incertezze e misteri da risolvere e Milan in netta ripresa, ma ancora non troppo lontano dall’apatia che lo assalito nelle prime giornate. La Champions è rosolio, è una cura termale che tonifica corpo e mente, ma qualcosa ancora non va. Terremoto Barbara sembra che si sia placato, ma chissà ancora per quanto. Girano voci pericolose sul suo operato, ma finché sono voci prendiamo tutto con le pinze. Dall’altra parte del Navaglio, Mazzarri mastica amaro. Contro il Napoli non ha sfigurato, ma la dote tecnica non è una cosa che s’improvvisa. Taider non è Xavi, Alvarez non è Baggio, Rolando e Ranocchia danno affidabilità come un sacchetto della spesa con dentro cinquanta chili: facile capire il destino del povero sacchetto. Si pensa al mercato, ma vendere Guarin non risolve tutti i mali. In giro ci sono ottimi giocatori, ma costano e se sono giovani ancora di più. I giovani l’Inter non li tiene: Biraghi, Donati, Caldirola, Bardi, Livaija, M’Baye e Duncan giocano altrove, Kovacic sembra un pesce fuor d’acqua, Taider non può fare la differenza e il resto è un pianto. Palacio, prima o poi, salterà in aria, non me ne vogliano i tifosi nerazzurri, ma ancora per quanto l’argentino dovrà sobbarcarsi tutte le paturnie di uno schema che non lo agevola per niente. Ha realizzato già nove gol: un fenomeno. Manca una punta vera, perché Icardi ha la testa da un’altra parte e Belfodil per Mazzarri è più antipatico del signor Burns, il ricco della serie di cartoni animati dei Simpson. Non se ne esce. E poi c’è la sfiga. Da quando Thohir è sbarcato a Milano, la sua squadra non ne sta azzeccando una. Forse è solo una coincidenza. Forse… Intanto c’è il derby. Chi perde affoga, chi vince ha poco da brindare. Ma da qualche parte bisogna pure iniziare. Non importa chi vince, purché qualcuno riesca. Chi perderà vorrà sparire sicuramente, magari fischiettando le note della canzone di Eugenio Finardi: “Extraterrestre portami via, voglio una stella che sia tutta mia, extraterrestre vienimi a cercare, voglio un pianeta su cui ricominciare”.
Emanuele Tramacere
S
i dice spesso che una partita come un derby, racchiuda al suo interno ben più di una semplice questione legata ai tre punti in palio. Non è solo il concetto di una settimana (in questo caso 20 giorni) di sfottò e predominio territoriale di una città, non è solo la possibilità di vivere il periodo susseguente in un’ottica positiva o negativa in base al risultato. Questo derby, che arriva alla 17esima giornata di campionato comprende, soprattutto per l’Inter, un bivio a due vie che i nerazzurri imboccheranno in base a come ne uscirà la squadra capitanata da Walter Mazzarri. La sconfitta subita sul campo del Napoli ha confermato come, nonostante l’attenzione maniacale per i dettagli del suo allenatore, l’Inter sia ben lontana dall’essere uscita dal periodo negativo che ha portato a soltanto 3 punti
sui 12 disponibili nelle ultime 4 giornate e un bottino interessante di 7 gol fatti, ma ben 9 subiti. Proprio il dato relativo ai gol incassati da Samir Handanovic nell’ultimo sfortunato periodo fa storcere fortemente il naso all’allenatore originario di San Vincenzo. L’equilibrio tattico fra i reparti, la rinuncia alla seconda punta di ruolo, la scelta di adottare un atteggiamento prudente, ma volto a ripartire velocemente in contropiede erano tutti accorgimenti che, ad inizio stagione, avevano come primo e unico obiettivo quello di garantire solidità al reparto arretrato. I primi infortuni di stagione, il calo di forma e di rendimento dei titolarissimi e la mancanza di vere e proprie alternative, tuttavia, hanno portato i nerazzurri a mancare clamorosamente gli ultimi appuntamenti. Ma, come detto, questo derby è ben più di un semplice, importante appuntamento. Questa stracittadina consegnerà alla nuova proprietà un’idea ben chiara di quanto questa squadra potrà ottenere, in queste condizioni. Da qui al
il tecnico nerazzurro Walter Mazzarri
INTER
STADIO
termine della stagione. Con il mercato alle porte, dare un forte segnale di rilancio potrebbe portare Erick Thohir ad un cospicuo investimento per poter inseguire il sogno di una qualificazione in Champions League. Un fallimento, al contrario, potrebbe accelerare il processo di ringiovanimento programmato alla fine di questa stagione con la scelta di non rinnovare la maggior parte dei giocatori al di sopra dei trent’anni d’età. Ecco perché Mazzarri, che ovviamente prediligerebbe la prima via di questa biforcazione, si affiderà ancora una volta alla migliore delle formazioni possibili. Il 3-51-1 tornerà, in virtù della squalifica di Ricky Alvarez, ad essere molto più compatto e molto meno spregiudicato. Kovacic e Taider affiancheranno Cambiasso in mediana e sarà ancora una volta il partente Fredy Guarin a supportare Rodrigo Palacio in attacco. I maggiori dubbi riguardano, ovviamente, la difesa. Ranocchia-Juan Jesus e Rolando si giocano le due maglie rimanenti al fianco di Campagnaro, ma non va sottovalutato il rientro di un leader come Walter Samuel. Sì, questo derby vale molto di più di tre semplici punti e la gioia della supremazia territoriale con i vicini rossoneri. Sotto gli occhi del presidente Thohir, la partita contro il Milan sarà uno sguardo verso il futuro prossimo dell’intera società nerazzurro. La palla passa a Mazzarri che sarà, una volta per tutte, padrone del proprio destino.
MEAZZA
DERBY INCERTO La favorita è l’Inter ma il Milan non è morto
E
statistiche
’ il derby della Madonnina n. 81, quello che si celebra questa sera, in casa dei nerazzurri. Negli 80 match disputati da quando esiste il girone unico, l’Inter ha vinto 27 volte, contro le 24 dei cugini. I pareggi sono 28. Il primo match giocato nel campionato di Serie A, risale al 13 aprile 1930 e fu vinto dai nerazzurri con una doppietta di Serantoni. La stracittadina con più
giocata in casa della Beneamata vede segnare più gol nel secondo tempo. Nella prima frazione le due squadre hanno realizzato 103 reti, mentre nella ripresa sono 115. Nel primo tempo l’Inter ha realizzato 53 gol, il Milan
gol è stata quella del 6 novembre 1949, conclusasi sul punteggio di 6-5 per l’Inter. Comincia bene il Milan con una doppietta di Candiani, poi i nerazzurri accorciano le distanze con Nyers, Nordhal e Liedholm allungano per i rossoneri, poi Amadei e ancora Nyers per il momentaneo 4-3. I padroni di casa ribaltano il punteggio con Amadei e Lorenzi, pareggio di Annovazzi e, infine, vittoria dei padroni di casa con il terzo gol di Amadei al 19’ della ripresa. Lo scarto maggiore tra le due squadre è quello registratosi nel derby dell’11 maggio 2001 terminato 6-0 in favore dei rossoneri. E’ la 30ª giornata: vanno a segno Comandini e Shevchenko con una doppietta a testa, Giunti e Serginho. Nel derby disputato in casa interista sono stati messi a segno 218 gol, di cui 110 a favore dei nerazzurri e 108 per i rossoneri. La stracittadina
3 di meno. Per quanto riguarda la seconda frazione di gioco, è il Diavolo ad aver segnato più reti: 58, contro le 57 dei rivali. L’ultimo successo del Milan risale alla 12ª giornata della stagione 2010/2011 e finì con il punteggio di 0-1 con gol di Ibrahimovic su rigore dopo appena cinque minuti. L’ultima vittoria dell’Inter risale alla 37ª giornata della stagione 2011/2012 e terminò 4-2 con reti di Milito, doppietta di Ibrahimovic per i rossoneri, ancora una doppietta di Milito e ultimo gol di Maicon. Una curiosità: in questo match furono concessi e trasformati ben quattro rigori (due per parte). Lo scorso campionato finì 1-1 con gol di El Shaarawy e pareggio di Schelotto al 71’. I grandi goleador della sfida giocata in casa dei “bauscia” sono Istvan Nyers con 8 centri e Andriy Shevchenko con 7.
Severa Bisceglia
MILAN
ORE 20,45
In Casa Ultima Vittoria 10/11/13 Inter-Livorno 2-0 Ultimo Pareggio 8/12/13 Inter-Parma 3-3 Ultima Sconfitta 6/10/13 Inter-Roma 0-3
In Casa Ultima Vittoria 20/10/13 Milan-Udinese 1-0 Ultimo Pareggio 15/12/13 Milan-Roma 2-2 Ultima Sconfitta 3/11/13 Milan-Fiorentina 0-2
Fuori Casa Ultima Vittoria 3/11/13 Udinese-Inter 0-3 Ultimo Pareggio 24/11/13 Bologna-Inter 1-1 Ultima Sconfitta 15/12/13 Napoli-Inter 4-2
Fuori Casa Ultima Vittoria 1/12/13 Catania-Milan 1-3 Ultimo Pareggio 8/12/13 Livorno-Milan 2-2 Ultima Sconfitta 27/10/13 Parma-Milan 3-2
Arbitro: Paolo
Allenatore:
Mazzoleni di Bergamo
Allenatore:
Walter Mazzarri
Masimiliano Allegri
INTER (3-5-1-1)
Handanovic;
Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Taider, Cambiasso, Kovacic, Nagatomo; Guarin; Palacio.
MILAN (4-3-1-2) Abbiati; De Sciglio, Bonera, Zapata, Constant; Poli, De Jong, Muntari; Kaka; Balotelli, Matri.
SOTTO A CHI TOCCA SI SALVI CHI PUO’ domenica 22 dicembre 2013
commento
L
’Inter, in questo derby, farà fatica a liberarsi dei fantasmi di Napoli, sono ben quattro quelli che angosciano i nerazzurri: Higuain, Mertens, Dzemaili e Callejon. Solo per un piccolo errore, all’elenco non si è aggiunto l’ex Pandev che si è fatto parare un rigore da Handanovic nei mi-
nuti finali. Da non sottovalutare in questa stracittadina l’assenza di Alvarez a causa dell’espulsione rimediata, sempre in terra vesuviana, per doppia ammonizione e la partita che farà Fredy Guarin, a lui il merito, sembrerebbe, della prima cessione di lusso della nuova gestione. Il Chelsea
sarebbe pronto a versare per lui 11 milioni di euro più 3 di bonus. Quella di Napoli è stata una partita dal grande significato: il riscatto. L’ex tecnico nerazzurro Benitez ha avuto la meglio sull’ex tecnico partenopeo Mazzarri, si sono giocati tutto in 35 minuti di gara. Oggi l’Inter, sempre
Fredy Guarin in partenza per Londra subito dopo il derby
LA CLASSIFICA Pos. Squadra P.ti G V N 1 Juventus 43 16 14 1 2 Roma 38 16 11 5 3 Napoli 35 16 11 2 4 Fiorentina 30 16 9 3 5 Inter 28 16 7 7 6 Verona 26 16 8 2 7 Torino 22 16 5 7 8 Lazio 20 16 5 5 9 Genoa 20 16 5 5 10 Milan 19 16 4 7 11 Parma 19 16 4 7 12 Cagliari 19 16 4 7 13 Atalanta 18 16 5 3 14 Sampdoria 17 16 4 5 15 Udinese 17 16 5 2 16 Chievo 15 16 4 3 17 Sassuolo 14 16 3 5 18 Livorno 13 16 3 4 19 Bologna 12 16 2 6 20 Catania 10 16 2 4
classifica marcatori Pos. Giocatore Gol Squadra
1. 2 3 4 4 4 7 7 7 10 10
G. Rossi 13 Fiorentina C. Tévez 10 Juventus R. Palacio 9 Inter J. Callejón 8 Napoli A. Cerci 8 Torino G. Higuaín 8 Napoli A. Gilardino 7 Genoa Jorginho 7 Verona D. Berardi 7 Sassuolo A. Cassano 6 Parma G. Pandev 6 Napoli
S Gf Gs +/1 35 10 25 0 31 7 24 3 35 19 16 4 32 20 12 2 36 21 15 6 27 25 2 4 26 23 3 6 21 22 -1 6 17 19 -2 5 25 25 0 5 22 24 -2 5 17 23 -6 8 17 21 -4 7 18 24 -6 9 15 21 -6 9 12 19 -7 8 17 35 -18 9 15 27 -12 8 16 31 -15 10 10 28 -18
Severa Bisceglia
più ‘incerottata’ proverà a dire la ‘sua’ (in realtà non si è ancora ben compreso quale sia la ‘sua’) contro un Milan galvanizzato dalla passaggio del turno in Champions, ma sempre più demoralizzato dalla patologia del pareggio che l’ha colpito anche contro la Roma. Capitan Totti, rientrato dopo 59 giorni in sostituzione di Destro al 64’, ha provato ad andare oltre il pari, che non è servito a nessuna delle due squadre, senza però riuscirvi. Balotelli al 92’ si è divorato, mettendo la palla al lato dopo un dribbling degno di nota, il gol che valeva 3 punti. Il Milan sembrava deciso a risalire la china, ma non va proprio. La classifica rossonera grida vendetta, si salvi chi può. Se questo non bastasse a rendere sempre più povero il nostro campionato, con la Juventus lanciata in solitaria verso lo scudetto, ci aggiungiamo anche i nuovi sviluppi legati all’inchiesta sul calcioscommesse. Nuovi indagati Gattuso e Brocchi, nell’occhio del ciclone le partite, finora escluse dall’inchiesta, di Milan, Juventus e Inter. Sotto a chi tocca.
3
IL MILAN PARTE FAVORITO I
l derby della Madonnina regala molte incertezze in merito ai bioritmi stilati alla vigilia della partita. La squadra rossonera è leggermente favorita rispetto ai nerazzurri che vantano un valore attorno 5,99 contro il 6,04. L’Inter, infatti, sia intellettivamente che emotivamente risulta essere un gradino più sotto nei confronti del Milan. L’undici di Allegri registra sul piano emotivo un significativo 6,15 mentre su quello intellettivo i bioritmi si aggirano attorno ai 6,01, cioè leggermente superiori al team di Mazzarri fermo a quota 5,98 e 5,93. Sul piano individuale tiene banco Mexes che registra un valore totale di 6,49 (intelletto, emotività, fisicità) mentre a breve distanza troviamo De Sciglio con 6,46 seguito a ruota da Zapata con 6,45. La classe operaia rossonera che ha salvato il risultato con la Roma dovrebbe essere il punto di forza per frenare le
TURNO ODIERNO 15ª Giornata
Sabato 21 Dicembre 18:00 Livorno-Udinese Stadio Armando Picchi, Livorno 20:45 Cagliari-Napoli Stadio Sant’Elia, Cagliari Domenica 22 Dicembre 12:30 Bologna-Genoa Stadio Dall’Ara, Bologna 15:00 Verona-Lazio Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 15:00 Sampdoria-Parma Stadio Luigi Ferraris, Genova 15:00 Sassuolo-Fiorentina Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia 15:00 Atalanta-Juventus Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 15:00 Roma-Catania Stadio Olimpico, Roma 15:00 Torino-Chievo Stadio Olimpico, Torino 20:45 Inter-Milan Stadio Giuseppe Meazza, Milano
PROSSIMO turno Chievo-Cagliari Fiorentina-Livorno Juventus-Roma Napoli-Sampdoria Udinese-Verona Milan-Atalanta Catania-Bologna Genoa-Sassuolo Parma-Torino Lazio-Inter
Bioritmi Enzo Occhiuto folate dell’Inter in questo derby particolare della Madonnina. Un po’ sotto tono risultano Kakà e El Shaarawy con un valore che varia tra i 6,34 e 6,35. In campo interista risulta piuttosto sotto media Handanovic non tanto per le quattro reti incassate al San Paolo dal Napoli quanto per l’attuale sua condizione psicofisica negativa. Il portiere sloveno registra infatti un bioritmo di 5,88 contro il collega Gabriel fermo a 6,19. Gli altri nerazzurri vantano discreti valori. Stanno bene soprattutto Guarin (6,41), Palacio (6,49) e Kovacic (6,49). In difesa troviamo su tutti Rolando con 6,49 mentre Ranocchia registra 6,45.
MIGLIOR ATTACCO
Pos. Squadra Goal 1 Inter 36 2 Napoli 35 2 Juventus 35 4 Fiorentina 32 5 Roma 31 6 Verona 27 7 Torino 26 8 Milan 25 9 Parma 22 10 Lazio 21 11 Sampdoria 18 12 Sassuolo 17 12 Cagliari 17 12 Genoa 17 12 Atalanta 17 16 Bologna 16 17 Livorno 15 17 Udinese 15 19 Chievo 12 20 Catania 10
Miglior DIFESA Pos.
Squadra
1 Roma 2 Juventus 3 Genoa 3 Chievo 3 Napoli 6 Fiorentina 7 Inter 7 Udinese 7 Atalanta 10 Lazio 11 Cagliari 11 Torino 13 Sampdoria 13 Parma 15 Milan 15 Verona 17 Livorno 18 Catania 19 Bologna 20 Sassuolo
Goal
7 10 19 19 19 20 21 21 21 22 23 23 24 24 25 25 27 28 31 35
domenica 22 dicembre 2013
SOLO VINCERE COL DERBY LA GENTE TORNA A SOGNARE CONTA Tra assenze, disordine societario e sorprese tattiche 4
Sandro Mazzola
I
l derby è sempre il derby. Inter e Milan possono viaggiare a centro classifica ma quando arriva la stracittadina tutti alzano le antenne indirizzandole
l’ospite
A
Alessandra Caronni
llegri si aspettava molto di più da Alessandro Matri. È stato proprio il tecnico rossonero a fine mercato a chiedere alla dirigenza che stava in via Turati l’acquisto dell’allora attaccante della Juventus. Arrivato a Milano per 12 milioni di euro, Matri non ha soddisfatto le esigenze del club, per ora ha segnato solo un gol in campionato. Se contro la Roma non farà bene è previsto il taglio a gennaio. La Lazio è pronta a fare un’offerta consistente. Matri tuttavia sembra sia abituato a tenere semiaperta la valigia sul letto. Lo sa bene anche la sua compagna ed ex Velina Federica Nargi. Almeno sino dal periodo in cui esordì in A nel 2003 durante la partita con il Piacenza persa dai rossoneri per 4-2. Matri ha sempre giocato da titolare e sempre ha viaggiato
su e giù per l’Italia, indossando le maglie di Prato e Lumezzane. Il 30 agosto di quest’anno, dopo diversi passaggi tra Rimini, Cagliari e infine Juventus, è stato ufficializzato il suo ritorno al Milan; il giocatore arriva alla corte del Diavolo a titolo definitivo per 11 milioni di euro (pagabili in 4 anni) scegliendo di indossare la casacca numero 9.
su San Siro per vedere come va a finire. Sulla carta stavolta non c’è una favorita, in primo luogo perché la squadra di Mazzarri arriva dalla pesante sconfitta del San Paolo col Napoli, in secondo perché i cugini con la Roma nel posticipo di lunedì sera sono riusciti per un soffio, anche con un po’ di fortuna, a raddrizzare un risultato che parlava tutto a
favore dei giallorossi. Col pareggio di San Siro la Juventus scappa. I bianconeri a Torino hanno messo al tappeto il Sassuolo e ora il loro vantaggio è aumentato in maniera preoccupante sulla coppia Roma e Napoli che insegue. Senza dubbio è un anno difficile per le due milanesi che fanno fatica ad ingranare malgrado le belle premesse di inizio stagione.
Per il Milan il discorso è un po’ diverso: loro hanno la Champions noi la Coppa Italia. A proposito di Champions, attenzione all’Atletico Madrid. La squadra di Simeone in Liga sta rendendo la vita difficile al Barcellona e al Real e negli ultimi quattro anni si è portata a casa due Supercoppe europee con una disinvoltura straordinaria. Quindi occhio a sottovalutare l’impegno sorridendo al sorteggio di Nyon per lo scampato pericolo. E’ vero, se dall’urna fosse stato estratto il Bayern Monaco o il Real Madrid, visto che il Barcellona era già stato avversario dei rossoneri nel girone di qualificazione, l’Atletico sarebbe stato il risultato più gradito, però con Chelsea o Borussia la situazione poteva essere migliore. Tornando al campionato oggi le difficoltà maggiori sembra forse averle la Juventus impegnata a Bergamo con l’Atalanta. La Roma ospiterà il Catania probabilmente la domenica potrebbe regalare qualche nuova sorpresa.
ALESSANDRO MATRI PUPILLO DI ALLEGRI
La valigia è pronta, ha deluso le aspettative di tutti
È il primo giorno di settembre quando, in occasione della partita interna vinta per 3-1 contro il Cagliari, sua ex squadra, Matri è nuovamente milanista. Il 27 ottobre è la volta del suo primo gol nella trasferta persa per 3-2 contro il Parma. Ma il capitolo importante è la parentesi sempre aperta con la Nazionale. Il 6 febbraio del 2011 è la data che lo ha chiamato in causa per la convocazione in Azzurro: la prima volta arriva grazie al cittì Cesare Prandelli in vista dell’amichevole contro la Germania (finita 1-1 e durante la quale non viene però impiegato). A marzo sfida la Slovenia (0-1). Contro l’Ucraina
(0-2) entra al posto di Giuseppe Rossi e segna il gol dello 0-2.
Chi è Alessandro Matri
Nato a Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, il 19 agosto dell’84, Alessandro Matri è un attaccante del Milan che ama muoversi lungo la profondità del campo. Spicca inoltre per la qualità dei movimenti offensivi e dei tempi di inserimento. Dotato di spirito di sacrificio, è anche abile nel pressing.
I
l Milan deve essere sempre padrone del campo e mostrare un gioco spettacolare sia in casa sia in trasferta. Questo è il famoso diktat di Silvio Berlusconi, la mission che impartisce ad ogni allenatore che siede sulla panchina rossonera. Ci sono serate, però, che rientrano nei “casi speciali” quelli cui non si fa riferimento al precetto presidenziale, serate in cui va bene anche subire il gioco avversario per novanta minuti e segnare in contropiede, oppure vincere grazie ad un autogol. Di più, un gol in fuorigioco e di meglio non si può chiedere! Questa è una di quelle serate, senza se e senza ma, conta soltanto la vittoria finale, per troppi motivi. Il Milan non vince un derby ormai da troppo tempo, l’ultimo risale al mese di aprile 2011, stagione coronata con lo scudetto, tempi lontani. Da quel momento sono arrivate solo delusioni e pareggi che lasciano comunque l’amaro in bocca, stasera serve vincere anche per la classifica. Non dimentichiamo che la risalita in classifica è lenta e faticosa, oltre al fatto che andrà anche iniziata prima o poi. La qualificazione agli ottavi di Champions League ha offuscato leggermente anche la situazione societaria ambigua che persiste ormai da quasi un mese. Difficile immaginare un futuro roseo per la coppia di amministratori delegati più bella del mondo. I rapporti di facciata sono buoni, ma l’apparenza inganna e quando ci sarà da mettere mano al portafoglio per rinforzare la rosa con un mediano (Montolivo e Muntari squalificati per l’andata con l’Atletico Madrid) si riapriranno le dispute
i cugini Andrea Anelli tirando in ballo anche tutto il resto. Herbert Kilpin sarebbe contento di festeggiare con qualche giorno di ritardo il compleanno del Milan o di ricevere un degno regalo di Natale; insomma, una serie infinita di buoni motivi per portare a casa i tre punti. Non mancano le difficoltà per Allegri che dovrà reinventarsi mezza squadra in virtù della squalifica di Montolivo e di alcuni lungo degenti che sembrano non voler lasciale solo il dott. Tavana in infermeria. Abbiati dovrebbe recuperare il suo posto visto anche il poco affidamento che si può fare ora su Gabriel, in difesa ci sarà De Sciglio a destra con Zapata e Bonera centrali, a sinistra potrebbe rientrare Emanuelson e non si può escludere uno spostamento a sinistra di Mattia De Sciglio se rientrasse anche Abate. Meno dubbi dalla cintola in su. De Jong, Muntari e Poli sulla linea mediana mentre davanti Balotelli, osservato speciale, “disobbedisce” a Berlusconi che lo vorrebbe più vicino alla porta avversaria retrocedendo sulla linea di Kakà lasciando Matri unica punta. Qualche anno fa l’ultima gara prima della sosta natalizia era considerata da bollino nero per Adriano Galliani che temeva (a ragione) il calo mentale, ora con un derby tutto da giocare almeno questo aspetto pare essere superato.
amarcord domenica 22 dicembre 2013
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SuperMario al Milan dal 2013
Mario Balotelli con i colori nerazzurri 2007-2010
Andrea Poli in nerazzurro 2011-2012
Andrea Poli al Milan dal 2013
Christian Vieri all’Inter dal 1999 al 2005
Christian Vieri al Milan nella stagione 2005-2006
Antonio Cassanonell’unica stagione nerazzurra 2012-2013.
Antonio Cassano al Milan nella stagione 2011-2012
Gianpaolo Pazzini all’Inter, stagione 2011-2012
Roberto Baggio all’Inter dal 1998 al 2000
Gianpaolo Pazzini al Milan dal 2012
Il ‘divin codino’ in rossonero dal 1995 al 1997
domenica 22 dicembre 2013
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Fulvio Collovati l’intervista Emanuele Tramacere
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ifensore centrale dotato di grande capacità tecnica, Fulvio Collovati a Milan ha trovato, per larga parte della sua carriera una casa da cui difficilmente si sarebbe staccato. Nato e cresciuto nelle giovanili rossonere, con il Milan ha esordito, ha ottenuto la gioia dello scudetto della stella (disputato da titolare) e si è anche sacrificato (retrocedendo in Serie B). Poi la rottura
“E’ FINITO IL TEMPO DEGLI 0-0” DERBY DI FUOCO Al Milan mancherà Montolivo
campionato
Se l’Inter gioca alla Mazzarri può far male
Laura Tangari
partenze allora potrà fare bene, ma se deve rincorrere come fatto con il Napoli, abbiamo visto che fa enormemente fatica. L’Inter giocherà “in casa” ma senza i suoi tifosi più accesi. Può influenzare il risultato la squalifica della curva? Dal punto di vista coreografico è sicuramente un dispiacere. Però non credo che andrà ad influire sul rendimento della squadra. Io ho giocato i derby per 12 anni, ma
questo è fuori discussione. È in ripresa perché prima aveva delle difficoltà sia in fase difensiva che sul piano del gioco, ma già contro la Roma ha avuto degli spunti interessanti. Ha migliorato la manovra offensiva dando qualità all’attacco. Ecco, se devo dire cosa mancherà a questa squadra nel derby, beh, potrebbe pesare molto l’assenza di Montolivo che, nell’ultimo periodo, è sembrato il giocatore chiave per questo tipo di discorsi.
Fulvio Collovati in compagnia di Enzo Bearzot e Gaetano Scirea
e la decisione, nell’estate dell’82, di passare il naviglio e accasarsi all’Inter. Con i nerazzurri disputò 4 stagioni, ma è con la nazionale italiana che Collovati, proprio in quella famosa estate, trovò la più grande soddisfazione di tutta la carriera: si laureò Campione del Mondo con l’Italia allenata da Enzo Bearzot. Che partita si aspetta? Mi aspetto una partita decisa da degli episodi. Sono finiti i tempi dei derby che finiscono 0-0. Vedendo la realtà delle difese sicuramente mi aspetto una partita con gol da entrambe le parti e, vedendo come si sono comportate le due formazioni nell’ultimo periodo, probabilmente vincerà chi farà meno errori in difesa. Il potenziale del Milan in fase offensiva è molto più ampio di quello nerazzurro. Allegri fa giocare la sua squadra con due e a volte anche con tre punti. L’Inter invece si ostina a giocare con una sola punta e questo condizionerà il gioco delle due squadre. Se l’Inter giocherà alla Mazzarri, ovvero con le ri-
nel momento in cui inizia la partita ci si concentra solo sul campo. Quando si deve giocare il contorno non è più importante come può sembrare in televisione. Non ci sarà Ricky Alvarez, squalificato e in campo dovrà scendere forzatamente Fredy Guarin che, però, ha già le valigie pronte… Ma sai, nel 2013 ormai se sei un professionista non dovresti guardare questo genere di discorsi. Credo che se scenderà in campo Guarin saprà dara tutto. Ciò che mi stupisce, invece è che l’Inter di Thohir debba fare cassa cedendo un giocatore come lui. Se Guarin non rientra nei piani tecnici di Mazzarri allora va bene una cessione. All’Inter non ha mai convinto al 100% è vero, ma se deve essere ceduto soltanto per racimolare un gruzzolo da spendere sul mercato allora non va bene e piuttosto mi terrei Guarin. Il Milan è riuscito, nonostante le difficoltà, a non fallire gli appuntamenti più importanti dell’ultimo periodo. E’ un buon segnale? Il Milan è in ripresa,
Questo Milan ricorda quello del 2010 con Leonardo in panchina? Forte e pericoloso in attacco tanto quanto traballante in difesa? Il Milan è in ripresa, ha queste caratteristiche, è vero, però quel Milan è arrivato secondo alla fine del campionato e pensare oggi che questa squadra possa arrivare a toccare una posizione da Champions League mi sembra sia impossibile. Le prime tre forze del campionato sono ben delineate. Capitolo dirigenti: Thohir e Barbara Berlusconi sono alle prese con delle piccole rivoluzioni. Ma il mercato è ancora nelle mani di Marco Branca e Adriano Galliani. Cosa può significare per le due squadre? Ma, io credo che per ora non cambi molto, ma sicuramente un passo importante entro la fine dell’anno verrà fatto e qualcosa cambierà. Non a gennaio, ma a giugno sicuramente qualcosa negli assetti societari muterà, anche perché i segnali arrivati finora vanno in direzione di una rottura.
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i alza il sipario stasera a San Siro sul derby della Madonnina. E’ una stracittadina che si presenta un po’ anomala in questa circostanza per la posizione in classifica delle due squadre ma è pur sempre una sfida capace di infiammare la passione dei tifosi per una notte dopo le delusioni in campionato. Se vince l’Inter cosa cambia? Poco e niente. Se vince il Milan? Idem. Si fa solo un piccolo passo avanti in graduatoria e poi si va mangiare il panettone di Natale che potrebbe risultare indigesto per l’allenatore che perde l’appuntamento di oggi in funzione futura. Classifica alla mano la posizione delle due milanesi è veramente preoccupante anche perché, poco per volta, sia a Mazzarri che ad Allegri corrono il rischio di perdere il treno dell’Europa con largo anticipo a dispetto delle belle premesse di inizio stagione. Su una sponda c’è il nuovo arrivato Thohir che scalpita per un primo successo targato Inter della sua nuova gestione, dall’altra c’è il Cavaliere tormentato e
CHI PERDE VA IN CRISI
pieno di incubi per la sua squadra rossonera che non decolla in campionato manco a spingerla su un Airbus. Un successo del Diavolo potrebbe dare uno scossone all’ambiente ma il guaio è che anche in casa del Biscione la situazione è la stessa di quella del Portello (ndr nuova sede milanista in fondo al Sempione). Intanto questo pomeriggio, aperitivo del derby della Madonnina, la Juventus va a Bergamo affron-
tando un’Atalanta avara di punti con le avversarie sul proprio terreno di gioco, pronta ad azzannare la Vecchia Signora al primo errore. Poi c’è la Roma che ospita all’Olimpico un Catania sempre più in crisi, infine da occhi lucidi il viaggio a Reggio Emilia della Fiorentina, quarta in classifica, contro quel Sassuolo incoraggiato dalla critica malgrado il poker incassato a Torino da Buffon e compagni domenica scorsa.
il derby di Natale, panettone indigesto per chi perde
IL BARCELLONA SU HANDANOVIC
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l Barcellona stringe i tempi con l’Inter per Handanovic. Il portiere sloveno non sta attraversando un grande momento di forma, tuttavia i catalani stanno facendo pressione sul club nerazzurro per strapparlo alla concorrenza allargatasi con grande preoccupazione negli ultimi tempi. La scorsa settimana fra i pali del Barca col Villareal si è rivisto Pinto, il che non è un buon segno in prospettiva futura dal momento che Victor Valdes sembra sul procinto di fare le valige per Milano sponda rossonera. Qualcuno ha parlato dell’interessamento degli spagnoli anche per il giovane Gabriel ma dopo la gara di campionato del Milan contro la Roma
questa ipotesi sembra essersi sciolta come neve al sole nel giro di ventiquattro ore per via della prestazione poco felice del portierino milanista. Intanto Galliani, dopo l’acquisto di Remy e il confermato arrivo di Honda a gennaio, sta prendendo in esame la possibilità di un aggancio a Basta dell’Udinese per rinforzare le retrovie. La squadra, intanto, con l’arrivo di Remy e Honda ha un organico di trentuno giocatori e di conseguenza la rosa verrà sfoltita con la partenza di almeno tre elementi. Zapata dopo il gol alla Roma non sembra più in pool position per partire, anche se potrebbe essere usato come pedina di scambio con l’Udinese in merito a Basta. L’Inter ha
meracato Luigi Sada richieste invece per Alvarez che piace parecchio al Genoa. Si fa l’ipotesi di Gilardino quale mossa nerazzurra ma l’ex milanista a Genova dopo le reti che hanno rilanciato il Grifone, sembra veramente intoccabile. Si torna a parlare di Mascherano al Napoli in cambio di Zuniga che piace a Tata Martino. Infine, il Sassuolo ha richieste per il giovane Berardi che potrebbe andare alla Juve se partirà Vucinic, seguito con attenzione da Milan e Inter.
Handanovic potrebbe partire a gennaio per la Spagna
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“Basta Inter a una sola punta: due attaccanti e una partita gagliarda e battiamo il Milan ”
Stankovic un campione che ho nel cuore No a dirigenti che arrivano dalla pallavolo Oriali via dalla società rimane un mistero
Carlo Fidanza Europarlamentare
Lara Comi Dopo Mou i presunti maghi si sono rivelati dei flop. Rischia anche Mazzarri? “No, Mazzarri è un tecnico di valore che sa tirare fuori il meglio dalle sue squadre. L’Inter è in fase di ricostruzione e bisogna dare fiducia al Mister, anche se mi piacerebbe che rischiasse un po’ di più. Siamo l’Inter e giocare con una sola punta, costringendo Palacio a sfiancarsi su tutto il fronte di attacco, è un’anomalia che va superata trovando il giusto equilibrio a centrocampo. WM ha il merito di aver rigenerato Alvarez e Jonathan ma deve chiarire l’equivoco tattico di Kovacic, per evitare di bruciarlo”. Mou ha di nuovo promesso che tornerà all’Inter.“Mou rimane nelle leggenda ma non dimentico la notte di Madrid e il mancato saluto al ‘Meazza’. Ho la fortuna di non appartenere alla categoria ‘vedove di Mou’, a mio avviso troppo ampia tra gli interisti”. WM chiede rinforzi a gennaio. Quali giocatori servono? “Mi pare serva un bel centrocampista, capace di rompere ma anche di costruire. Quello che avrebbe dovuto essere Paulinho e che non
è ancora Taider. Se lo troviamo possiamo tornare alle due punte, sperando nel pieno recupero di Milito e Icardi (o almeno uno dei due) da affiancare a Palacio. Se così non fosse, dovremmo cercare anche una prima punta, mi piacerebbe Dzeko. Poi dobbiamo sfoltire un po’ (Pereira, Kuzmanovic e uno tra Ranocchia e Guarin) per provare a prendere un centrale difensivo e un cursore di fascia sinistro”. Si parla di un cambio anche alla dirigenza. Ma perché è stato fatto fuori Oriali? “È uno dei tanti misteri dell’era Moratti,
una delle famose dodici domande della Curva Nord rimaste inevase. A maggior ragione con la nuova presidenza serve un uomo di collegamento tra società e spogliatoio ma io francamente lo cercherei nel calcio, non nella pallavolo”. Cosa deve fare l’Inter per vincere il derby? “Una partita gagliarda in mezzo al campo e ripartenze veloci. Nelle ultime in casa, contro avversari meno insidiosi, siamo stati troppo lenti in contropiede. Senza Alvarez proverei le due punte e punterei molto sulla spinta dei laterali. Ma
prima di tutto viene la testa”.
che porterò sempre nel cuore”.
con inglesi, spagnoli e tedeschi”.
Come commenterebbe Peppino Prisco l’attuale situazione di classifica del Milan? “Le tante giornate del Milan nella parte destra della classifica lo avrebbero divertito, così come il doppio amministratore delegato. Ma forse avrebbe fatto notare la disparità nel numero di rigori concessi, ancora zero per noi”. E cosa direbbe di un’Inter a guida indonesiana? “Il Prisco vicepresidente avrebbe detto solo bene di Thohir”.
Lo stadio di San Siro è da rottamare? “Affettivamente pensare di rinunciare a San Siro fa male, ma il calcio del futuro è fatto di stadi di proprietà con 50 mila posti sempre pieni e aree commerciali tutte intorno. Senza questa riforma difficile tornare a competere
Chi sarà la carta vincente per questo derby e come finirà? “Dire Palacio è troppo facile. Ho visto Guarin in ripresa, spero in un’altra bella prestazione. Ma pronostici non ne faccio, non voglio trasformarmi in una sorta di Enrico Letta in nerazzurro”.
Il derby più bello e il più brutto che ricorda. “Sarebbe facile ricordare il derby del 6-0 ma rivivo con più malinconia l’eliminazione in semifinale di Champions con doppio pareggio. Ricordo i gol di Minaudo e De Agostini, il derby di Adrimano ma forse, di recente, ricordo con piacere lo 0-4 in casa Milan del 29 agosto 2009: una dimostrazione di forza straripante che fece da preludio al magico Triplete. Ma mi piace ricordare anche quel 4-3 dell’ottobre 2006 quando l’Inter di Mancini in vantaggio 4-1 resistette in 9 contro 11. In entrambi questi trionfi ci fu il sigillo di Dejan Stankovic, un grande campione che ho conosciuto anche fuori dal campo e
“Prendiamoci lo scalpo dei nerazzurri e vediamo di risalire la china” Allegri mangerà il panettone. Rottamare San Siro un insulto: è come rottamare la Scala
Guido Podestà
presidente della Provincia di Milano Il Milan è l’unica italiana in Champions, bene in Europa e male in Italia. “Il Milan non ha avuto continuità di rendimento per diversi fattori, non ultimo quello di essere costretta a mettere in campo una squadra non all’altezza a causa degli infortuni. Ma il profumo d’Europa è sempre attrattivo per i rossoneri. E quando ci sono eventi importanti riesce a giocarsela con chiunque”. Vista la classifica, è un derby che rispecchia il tempo della crisi delle squadre milanesi?
“A livello europeo la concorrenza sul piano degli investimenti si è fatta sentire, ma non a livello italiano. il problema della classifica non dipende dalle risorse economiche, piuttosto dalla condizione. Ci sono poi anni che le cose riescono, altri invece non girano. La Juve, per esempio, è in un ciclo positivo”. Se il Milan batte l’Inter salva la
stagione? “Cominciamo a prendere lo scalpo dei nerazzurri… poi possiamo ragionare se basta o se invece ci darà un po’ di voglia di riprendere la corsa. Certo la classifica non è da Milan”. Allegri mangerà il panettone, comunque vada? “Lo mangia di sicuro. In Italia c’è la brutta abitudine di scaricare le colpe sul tecnico se i risultati sono negativi e di condividere i meriti tra tutti quando si vince. Allora dico che il passaggio in Champions è grazie ad Allegri”. Cosa deve fare il Milan per vincere? “Giocare con la consapevolezza che il Milan è superiore, ma non deve fare l’errore che sia sufficiente. Il modello è giocare col cuore come ha fatto con l’Ajax. Abbiamo anche un portiere che è una saracinesca”. Un suo ricordo di un derby passato. “I più belli sono quelli in cui il Milan è riuscito a rimontare lo svantaggio iniziale e a vincere. Nel calcio, come nella vita, non ci si deve arrendere mai”
Come vede il varo del tandem di amministratori delegati, Barbara Berlusconi e Adriano Galliani? “Un passaggio di generazione, utile in questo momento. Se si trova l’equilibrio può funzionare anche per il futuro”. Se qualche tifoso interista in-
sultasse l’ex Balotelli, cosa dovrebbe fare la squadra? Uscire dal campo? “Se dobbiamo fare dei gesti eclatanti in riposta a gesti imbecilli non si fa mai un salto di qualità. Non meritano reazioni di questo tipo. Ma tra Inter e Milan, poi, non c’è mai stato astio”. San Siro è da rottamare? “Se una delle due squadre milanesi
si costruisce il suo stadio, l’altra potrebbe investire su San Siro e adeguare l’impianto in modo da fornire più servizi. Rottamare San Siro è un insulto, sarebbe come rottamare la Scala”. Chi vincerà la stracittadina? “Da tifoso rossonero spero il Milan. Ma comunque sarà una bella partita. Nel derby esce sempre l’anima della città”.
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i club Giovanni Labanca
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empo di rinnovo di esecutivi in numerosi Inter Club: Uno di questi è stato quello di Melissano, dedicato all’indimenticabile Sandro Mazzola. In assemblea l’Inter Club ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali e alla programmazione
Inter Club Melissano delle iniziative per la stagione 2013/2014. Alla riunione ha partecipato anche il Coordinatore Regionale, Giovanni Pezzuto. Il Sodalizio, ha ridato fiducia al presidente Endemione Giovanni e rinnovato il Consiglio direttivo composto da: Muscella Rossano (Vicepresidente), Loredana Greco (Segretario) e da Enrico
Maggio (Tesoriere). Melissano fa parte del territorio salentino con la maggiore concentrazione di Inter Club, cresciuti anche con il valido ausilio di quello di Castro, il cui presidente Fernando Schifano ha validamente contribuito alla crescita esponenziale del tifo organizzato, nell’interesse dell’Inter e della Società
Raduno Inter Club Veneto
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er il Centro Coordinamento ed i coordinatori regionali è tempo di gran lavoro, imperniato soprattutto sulle riunioni regionali che servono per tastare il polso delle attività dei Club. Si è cominciato dalla Sicilia ,dalla Basilicata, fino a risalire lo stivale tra mille bandiere nerazzurre ed occasioni anche di feste ben accette. Ci occupiamo, questa volta, del raduno degli Inter Club del Veneto ,che si sono ritrovati nell’amena Soave, in quel di Verona. La riunione regionale del Coordinamento Veneto, ha visto presenti all’incontro Sergio Spairani, responsabile del Coordinamento Inter Club, Nicola Ranieri, Segretario del Centro
Coordinamento, Andrea Rizzi, Coordinatore del Veneto e Stefano Stefani Coadiutore del coordinamento Veneto e ben trentadue Inter Club, che vi hanno aderito con spirito costruttivo . I temi all’ordine del giorno sono stati, come per le altri sedi, i dati dell’andamento della campagna tesseramento in corso, l’ospitalità in tribuna e quella dedicata ai bambini, oltre ovviamente, ai nuovi metodi adottati dal Centro per sempre meglio organizzare la vita stessa associativa con sistemi moderni e veloci, oltre che estremamente efficaci. Le novità del “Mondo Inter”, in questo senso, sono state salutate con entusiasmo e grande favo-
re. Insomma, il passato è passato, mentre il sol dell’avvenire splende ormai più caldo che mai sull’intero universo nerazzurro. Durante la riunione, è avvenuta la distribuzione dei biglietti del prossimo derby , accompagnata da una crescente ovazione da stadio intesa come esplicito augurio di vittoria sul Milan. Va da sé che la riunione è avvenuta durante una sontuosa cena organizzata nella splendida cornice della Cantina di Soave, durante la quale tutti i soci si sono scambiati gli auguri per il prossimo Natale ed hanno ricevuto un simpatico quanto desiderato omaggio di prodotti della stessa rinomata Cantina di Soave.
dettagliato resoconto delle attività svolte e di quelle in programma, e per raccogliere nuove iscrizioni. Una ricca tombolata a premi ha fatto da intermezzo ed è stata inoltre assegnata, su iniziativa del Club di Masate, una borsa di studio a beneficio dell’alunna masatese che si è particolarmente distinta per meriti sportivi e scolastici Sabrina Solcia, 10 anni. Sabrina ha superato tutte le selezioni per entrare nel primo corso dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano, dove frequenta una delle
più prestigiose scuole di danza del mondo. Presenti alla premiazione anche l’insegnante Elisa della A.S.D. Tersicore di Masate, dove l’allieva ha mosso i primi passi di danza e l’Assessore alla Cultura del Comune di Masate, Luca Stucchi. Alla bella e simpatica Sabrina,Stasio5 augura di diventare, al termine dei corsi, la nuova étoile della Scala, la preferita di Bolle e di Claudio Coviello, nuovo astro nascente del corpo di ballo della Scala. All’Inter Club di Masate, parimenti, il nostro giornale formula i migliori complimenti per le attività svolte, con un incoraggiante “Ad maiora semper”.
Inter Club MASATE
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il direttivo al completo
’Inter Club Masate Nerazzurra, in provincia di Milano, ha compiuto, lo scorso ottobre, il quarto anno di età. Un compleanno, comunque, importante sebbene di non grande longevità che segna, con il passare del tempo, la vita di un Club quanto mai attivo e con grandi progetti in divenire. La cena di compleanno si è tenuta presso il Bar Kalì, ed è stata anche la buona occasione per organizzare l’assemblea annuale dei Soci che ha provveduto ad approvare il bilancio, fornire un
QUANDO IL DERBY DIVENTA UNA LEZIONE
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Marco Papetti
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re pareggi, una sconfitta in campionato e una vittoria in Coppa Italia contro il modesto (solo per il blasone e non per quanto fatto vedere a San Siro) Trapani: questo è lo scarno bottino della presidenza di Thohir. Ma il derby natalizio giunge a pennello per la formazione calcistica sul campo del tycoon indonesiano. Il quale certamente avrà percepito il fascino della partita ma viverlo in prima persona come primo tifoso è probabilmente una sensazione che si porterà dietro per un bel pezzo. E come frequentare un corso di paracadutismo in aula e poi ritrovarsi sull’aereo a pochi secondi dal lancio. Puoi conoscere a memoria tutte le procedure, i movimenti da eseguire, i rituali da rispettare ma una volta che si apre il portellone si viene investiti dal vento e da una pletora di sensazioni uniche, che nessun manuale è in grado teorizzare. Quelle emozioni le devi solo vivere, percepire, annusare, tastare e testare sulla tua pelle. Il primo lancio è un battesimo folle mentre il primo derby è una la partita delle follie con coreo-
grafie gigantesche che occupano interi settori dello stadio, canti assordanti, clima incandescente. E poi c’è la partita, da vincere assolutamente data la deficitaria classifica per entrambe le squadre e soprattutto per conquistare l’egemonia cittadina fino al derby di ritorno o fino al prossimo, che quest’anno potrebbe essere già a gennaio per i quarti di Coppa Italia. Per Thohir e il nuovo management interista questa ultima partita dell’anno solare rappre-
senta un importante banco di prova per immergersi nella realtà italiana sportiva e non e gettare le basi per il prossimo anno. Il messaggio che deriva dall’attesa spasmodica del derby è sinonimo che una squadra di calcio non può essere analizzata e vivisezionata solo attraverso i bilanci e il merchandising ma anche e soprattutto attraverso la passione dei tifosi e le emozioni che i colori sanno regalare ad un’intera città (di fede nerazzurra).
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Inter–Milan non può sfuggire il “Gol” Derby decisivo per evitare una stagione anonima
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l 17° turno della Serie A propone l’atteso derby in clima natalizio con Mazzarri e Allegri che, per varie ragioni, non se la passano alla grande: nerazzurri senza successi in campionato dal 9 novembre quando ebbero la meglio nei confronti del Livorno, nelle 4 gare successive 3 pareggi e la sconfitta di Napoli di sette giorni fa. Rossoneri che nell’ultimo turno hanno reso difficile la vita alla Roma di Garcia fermandola a San Siro sul 2-2, ma a preoccupare è la classifica deludente che la vede occupare le posizioni di metà con un bottino magro di soli 19 punti. Entrambe le formazioni hanno la caratteristica di fare gol in buona parte dei match giocati: Palacio e soci sono rimasti a secco solo in occasione dello 0-3 subito ad opera della Roma, ma possono vantare il miglior attacco del torneo, Kakà e compagni non hanno trovato la via del gol nella sconfitta interna 0-2 con la Fiorentina e nello 0-0 di Verona contro il Chievo; facile dunque aspettarsi una partita in cui entrambe le formazioni, che non brillano per le rispettive fasi difensive, possano andare a rete ed in questo senso l’opzione Gol, in lavagna intorno all’1,70, è una soluzione da tenere in forte considerazione. Sempre in questa direzione è interessante la giocata X + Gol, quindi un pareggio con entram-
be a rete, che viene mediamente offerta dai concessionari italiani intorno al 3,80. Vi ricordiamo la possibilità di scommettere Live sull’evento attraverso i vostri Smartphone, Iphone o Tablet dai quali, scaricando le applicazioni dei maggiori concessionari italiani, potrete entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimento degli eventi. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine vi riportiamo le quote aggiornate relative alla “Vincente Serie A” e quelle per il Pallone d’oro che verrà consegnato a Zurigo il 13 Gennaio 2014. Per quanto riguarda la prima tipologia di scommessa quota dei bianconeri di Conte in caduta libera giunta al minimo stagionale intorno all’1,30, staccata la Roma di Garcia ed offerta a 5 volte la giocata, interessante l’alta quota con cui viene messo in lavagna il Napoli
scommesse Pino Sardiello di Benitez, ben oltre 14 volte la posta; impresa impossibile per tutte le altre con la Fiorentina a 100 e l’Inter a 150, mentre Milan e Lazio sono inserite nella giocata “Altro” che comprende tutte le rimanenti formazioni della Serie A con una quota al di sopra del 300. Per quanto riguarda il Pallone d’oro tutto fa pensare che alla fine possa essere Cristiano Ronaldo ad alzare il massimo trofeo per un giocatore e le quote non danno troppe possibilità ai suoi concorrenti: 1,20 la quota del portoghese con il detentore Leo Messi offerto a 4,50 ma attenzione a Frank Ribery: ha vinto tutto con il Bayern Monaco, ha impressionato per tutta l’anno e secondo molti meriterebbe questo riconoscimento e la quota di 5 volte la giocata è decisamente stuzzicante. Buone Feste a tutti ed in bocca al lupo.
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MILAN ATTENTO L ‘ATLETICO NON SCHERZA EDerby alla Diavola Beneamata permettendo
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l Milan dall’urna di Nyon ha pescato l’Atletico Madrid. Ma non è una buona notizia perché la squadra di Cholo Simeone è un avversario da prendere con le pinze, capace di tutto in questo momento, non solo per l’attuale collocazione al comando della Liga in compagnia del Barca, bensì per il fatto di riuscire, senza dannarsi tanto l’anima, ad esprimere un gioco pratico ed essenziale ai fini del risultato in qualsiasi occasione.
estero Luigi Sada
D’accordo, se capitavano Real Madrid, Chelsea, Psg o Bayern forse sarebbe stato peggio però se dall’urna uscivano il City, lo United o il Borussia, secondo noi, la situazione avrebbe, probabilmente, regalato, sia pure leggermente, qualche chance in più ai rossoneri rispetto agli spagnoli della Capitale. L’ATM è veramente una forza d’urto in questa fase della Champions dove il Bayern crolla in casa nell’ultima gara del girone col City dopo un avvio pazzesco e il Milan dovrà stare molto attento e non sbagliare una virgola se vorrà guadagnarsi la qualificazione ai quarti con i ragazzi di Simeone. Il clou degli ottavi è comunque la sfida di Manchester fra il City e il Barcellona mentre a segui-
re sarà interessante vedere chi avrà la meglio nel match inaugurale di Londra fra l’Arsenal e i campioni in carica del Bayern Monaco in leggera flessione nelle ultime settimane ma sicuramente in grado di rientrare nei giochi alla grande il prossimo 19 febbraio dopo la sosta invernale della Bundesliga. Non dovrebbero esserci invece problemi per il Real di Ancelotti opposto allo Schalke 04 e per lo stesso Borussia Dortmund in trasferta a San Pietroburgo con lo Zenit. Stesso discorso per lo United che va al Pireo per affrontare l’Olympiacos mentre qualche piccolo problema potrebbero averlo il Chelsea a Istanbul con il Galatasaray dell’ex Drogba e il Psg in viaggio a Leverkusen.
’ nato prima l’ouvo o la gallina? Ancora oggi, eccelsi menti filosofiche non sono state in grado di sciogliere il dilemma che arrovella cervelli su cervelli. Si continuerà fino alla line dei giorni, finché un bel gallo che abbia imparato a parlare ce lo dirà in modo definitivo. Non è un dilemma, invece, quest’altro quiz: è nato prima il Milan o l’apposizione “ Il Diavolo“? Per un po’ pensateci e provate a darvi una risposta. Non ci siete riusciti? Vi togliamo subito dall’impaccio: è nato prima Il Diavolo ed esattamente il 16 aprile del 1899, nella scaltra mente di un giocatore del Genoa, dopo la finale persa contro il Torino Internazionale per il titolo tricolore di allora. Si tratta, per non tirarla troppo alla lunga , di Herbert Kilpin che, durante il pranzo post partita, confidò al collega Pasteur che l’anno dopo sarebbe andato a lavorare a Milano, dove avrebbe fondato una squadra di calcio di “Diavoli”, tanto forti da non temere né Genoa né Torino.
In effetti, andò proprio in questo modo: nacque il Milan, in onore della città che gli dava lavoro, che negli anni, come sappiamo, sarebbe diventata la squadra più titolata al mondo. Fin qui la storia o la leggenda, fate voi. Stasera il Milan sa di avere di fronte una squadra che, in apparenza, sembra debole dopo essere stata stesa per bene in terra di Partenope, dove, di contro, ha mostrato di saper imporre, per lunghi tratti, anche un bel gioco con un attacco trasformabile a secondo le necessità. Il Diavolo , al di là di quello che dice la classifica, ha ritrovato contro la Lupa di Totti una delle sue peculiarità meglio apprezzate: l’orgoglio di vecchia, grande squadra blasonata. Una parola magica che non è una sorpresa in casa Milan, dove giocatori vecchi e nuovi si sanno ritrovare. Non partono favoriti i rossoneri, come non lo fanno i nerazzurri. Entrambe le squadre sanno di attraversare un momento non felice e non ne vogliono sapere di pronostici. Se
gli ospiti
Giovanni Labanca la giocheranno alla pari, come alla pari sono esattamente le loro ambizioni che fanno sperare in un bel derby, lontano assai dallo zero a zero che tante volte ha chiuso le partite che sapevano di paura. Non dovrebbe essere il caso di stasera, perché, anche nella poco chiara situazione societaria il Diavolo risente in corpo la sua rabbia, il suo fuoco, giusto in quelle dosi che gli saranno sufficienti per dare un’altra stiracchiata maligna ai timorosi cugini del Biscione, che non riescono a nascondere bene il disagio di una presidenza impalpabile, quasi fantasma. Avrà avuto ragione il presidente Kilpin a chiamare Diavoli i suoi prima ancora di averli visti giocare? La notte fredda di San Siro emanerà più di una sentenza.
il britannico Herbert Kilpin, co-fondatore, primo capitano e allenatore del Milan
PROGRAMMAZIONE
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SALTA LA PANCHINA DI VILAS BOAS AL TOTTENHAM JUVENTUS ALLA RISCOSSA CON I TURCHI DEL TRABZONSPOR
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osta cara a Vilas Boas la sconfitta casalinga del Tottenham per opera del Liverpool finita 0-5 per Suarez e compagni. Il tecnico degli Spurs è stato licenziato in tronco e il suo posto, momentaneamente, viene rilevato dal giovane Tim Sherwood. Il Tottenham in Premier precipita in sesta posizione alle spalle di Arsenal, Chelsea, City, Liverpool e Everton. La capolista, cioè l’Arsenal, crolla pure lei clamorosamente a Manchester col City di Pellegrini che glie ne fa addirittura sei (incassandone tre) facendo imbufalire il calmo Wenger. Torna finalmente alla vittoria lo United con tre reti a zero rifilate a Birmingham all’Aston Villa mentre il Chelsea prevale di misura allo Stamford Bridge col modesto Crystal Palace. In Bundesliga allunga il passo il Bayern Monaco grazie al successo casalingo con l’Amburgo e va al Mondiale per Club rinviando a dopo la sosta invernale
l’impegno esterno di oggi con lo Stoccarda. I bavaresi ringraziano il Leverkusen per il passo falso interno con l’Eintracht Francoforte. Stop col pareggio per il Borussia Dortmund sul campo dell’Hoffenheim mentre l’Herta Berlino risale bene la corrente liquidando il Wolfsburg. In Liga
Vilas Boas licenziato dopo la sconfitta rimediata dal suo Tottenham
estero Luigi Sada perde i colpi il Real Madrid che a Pamplona in rimonta riesce a stento a pareggiare con l’Osasuna. I baschi avevano già bloccato qualche settimana fa il Barcellona sempre sul pari. Vola sempre l’Atletico Madrid di Simeone vincitore per 3-0 sul Valencia. Gli risponde subito il Barca con un risicato 2-1 al Camp Nou col Villareal. Nei bassifondi della classifica va a picco il Betis Siviglia che ne prende 5 da una Real Sociedad dal dente avvelenato per l’uscita dall’Europa. In Ligue 1 vincone Psg e Monaco rispettivamente a Reims e Guigamp con i parigini sempre al comando delle operazioni. Si stacca invece il Marsiglia col 2-2 di Lione mentre il Lille, in recupero, batte il Bastia.
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orteggio tutto sommato positivo per le italiane in Europa League. Dall’urna di Nyon per la Juventus sono usciti i turchi del Trabzonspor, recenti antagonisti della Lazio e vincitori del Gruppo J nella fase di qualificazione per i sedicesimi di finale. I turchi nel loro campionato sono attualmente sesti in classifica ma negli incontri disputati con la squadra di Petkovic hanno avuto la meglio pareggiando all’Olimpico (0-0) nell’ultima gara valida per il passaggio del turno. La Juventus, che arriva dalla sconfitta con il Galatasaray, non dovrebbe però avere grossi problemi in merito all’accesso agli ottavi dove la situazione diventerà sicuramente più esplosiva rispetto a questa fase centrale della manifestazione. La Lazio, dal can-
to suo, dovrà affrontare invece i bulgari del Ludogores vera sorpresa iniziale di questa Europa League. L’undici dell’Est ha addirittura eliminato il Psv battuto sia a Eindhoven che a Sofia. Per la Lazio non un impegno facile, soprattutto in considerazione dello scontro del 20 febbraio dove si presume in Bulgaria ci siano ancora terreni ghiacciati e neve. Non è andata tanto bene al Napoli che si sta ancora leccando le ferite dovute all’incredibile bocciatura in Champions per opera dell’Arsenal e Borussia Dortmund. I partenopei di Benitez andranno in Galles incrociando le armi con lo Swansea, formazione di ottima levatura della Premier League piazzata a centro classifica. Più abbordabile senza dubbio l’impegno
europa league Severa Bisceglia della Fiorentina con gli svedesi dell’Elfborg, gara che si giocherà alle 19. Da seguire con la massima attenzione il match fra il Maccabi Tel Aviv e il Basilea. Gli svizzeri si presentano in Israele con un significativo biglietto da visita: eliminati sì dallo Schalke 04, ma due volte vincenti senza discussioni col Chelsea di Josè Mourinho nella fase a gironi di Champions. Roba da non crederci specialmente se gli inglesi dovessero arrivare alla finale di Lisbona
RISPETTO NON PAURA primavera
Daniel Rizzo
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ilippo Inzaghi, tecnico della Primavera, durante la festa di Natale del settore giovanile rossonero ha stilato un mini bilancio sulla prima parte di stagione dei suoi ragazzi : “E’ sempre bello quando ci si ritrova in queste feste, stiamo ottenendo grandi risultati e quindi fa sempre piacere vedere tutti i ragazzi del settore giovanile. Il Milan ha tanti bravi giocatori e ragazzi, stanno crescendo nel modo giusto. Noi abbiamo un ruolo importante, speriamo di dare giocatori im-
Galli
portanti per il Milan del futuro. Bilancio del 2013? Sono molto felice. L’anno scorso con gli allievi siamo arrivati in semifinale e siamo usciti ai rigori. Quest’anno in Youth League ci siamo confrontati con scuole calcio importanti e ci siamo qualificati con una giornata d’anticipo. Ora abbiamo il Chelsea che sono i più forti di tutti. La cosa che mi riempie più d’orgoglio è vedere la crescita dei miei ragazzi. Contro il Chelsea sarà una grande esperienza per i miei ragazzi, noi come sempre daremo il massimo. Il sorteggio di Champions League? Penso sarà una bella sfida, io da calciatore non ho mai
giocato né contro l’Atletico, né contro Chelsea. Noi facciamo un grande tifo per i grandi, se loro vanno bene siamo tutti felici”. Gli fa eco Filippo Galli, responsabile del settore giovanile rossonero: ‘l Sorteggio ci oppone ad una delle squadre più forti dell’intero torneo, come il Barcellona, ma lo spirito è quello di confrontarsi con altri Settori giovanii all’avanguardia e sarà così anche per la nostra partita sul campo del Chelsea. Lo abbiamo fatto con Barcellona, Ajax e Celtic e lo faremo anche con loro. Sarà un momento di crescita, in ogni caso. Il valore tecnico del Chelsea è molto alto”.
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FRATELLI 12
basket
Beppe Vigani
I
l derby accende le luci anche nella palla arancione. L’EA7 va a far visita a Cantù, per una sfida che riabbraccia sapori antichi. Per qualcuno addirittura ancestrali, quando le due squadre primeggiavano anche in Europa. Oggi, tutto è fagocitato dal triste desio della crisi che vomita vittime e miete disillusione per chi sogna in grande. Milano sta passando un buon periodo, la qualificazione alle Top sixteen di Eurolega, addirittura con un turno d’anticipo, è un obiettivo che ha quasi del clamoroso se pensiamo alla scorsa stagione. Banchi sta riuscendo, pian pianino a plasmare una squadra meno talentuosa rispetto all’ultima di Scariolo, ma più equilibrata, più operaia, che ha imparato (finalmente!!!) a vincere anche di un
Foto di Savino Paolella 2013
Gattuso, accusato di aver truccato partite, nega di aver mai scommesso in vita sua e dichiara: “Alla fine verrò assolto. Scommettiamo?”
PROVE VIRTUALI PER ALONSO CONTRO domenica 22 dicembre 2013
La sfida tra Stefano e Alessandro
solo punto. Cantù non sarà un avversario facile, come da tradizione. La squadra allenata da Pino Sacripanti è ben organizzata, disposta a lottare e sacrificarsi fino all’ultima stilla di energia per portarsi a casa questa vittoria. Alla Mapooro Arena, lunedì ci saranno fuochi d’artificio, spettacolo garantito. Intanto la sfida tra i due fratelli Gentile: Stefano e Alessandro uno contro l’altro, loro che sono cresciuti all’ombra del Forum quando papà Nando vinceva il tricolore con la Stefanel. Il primo è il play che proverà a scardinare gli automatismi di Banchi, che su Alessandro fa molto affidamento. Talento straordinario la guardia di Milano, ma il fratello “canturino” appare più giudizioso, più armonioso nei momenti topici del match. Ma Cantù non è solo Stefano, il quale comunque ha percentuali
interessantissime al tiro (53.6% da due e 47.7% da tre). Michael Jenkins è una guradia che fa terribilmente male a piedi per terra (da due ha il 60%) e ha una media di 13.5 punti con un massimo di 26. Joe Ragland lo si vede anche in cabina di regia, ma ha un tiro mortifero (56.7% da due e 46.2% da tre) che può spaccare in due le partite. Pietro Aradori è uno dei pochi giocatori nostrani che fanno la differenza. Punto fisso per Pianigiani in Nazionale, la guardia bresciana tira con il 59.6 da due e il 48.7 da tre, ma si fa sentire anche sotto le plance e a smazzare assist. Un fattore del match sarà la lotta a rimbalzo. Contro Lawal e Melli, Sacripanti propone Cusin, gigante friulano di 211 cm, anch’egli nazionale ha una discreta mano da due, tanto che il suo 71.4 lo colloca tra i più precisi del campionato.
Alessandro Gentile, guardia dell’EA7 Milano
Il ferrarista prepara la prossima stagione
S
ono settimane di lavoro intenso per tutte le scuderie, impegnate nello sviluppo delle nuove monoposto. Lo scorso week-end Fernando Alonso ha provato per la prima volta la vettura 2014 della Ferrari, anche se per ora solo la sua versione virtuale. Lo spagnolo ha effettuato una serie di intense sessioni al simulatore, rilasciando dichiarazioni incoraggianti sul sito ufficiale del Cavallino. “Sono contento per come sia andata questa giornata di lavoro”, ha affermato l’asturiano. Il quale sottolinea come la tabella di marcia sia rispettata: “Siamo riusciti a completare tutto il programma. Anche se soltanto virtualmente, è stato bello tornare a guidare. Abbiamo condiviso tante idee insieme con i tecnici: siamo soltano all’inizio di un processo di apprendimento e crescita continua ed è bello poter dare il proprio contributo”. Il giorno successivo, Alonso ha partecipato al tradizionale pranzo natalizio a Maranello, facendo un bilancio della stagione e motivando il team affinché si possa tornare a lottare per il titolo. “Tutti si aspettano sempre molto da noi – ha esordito Fernando su Ferrari.com –. L’anno prossimo cercheremo di fare meglio e so che state lavorando molto intensamente. Ci sono nuove regole e del lavoro extra per tutti, ma sappiate che da parte nostra ci sarà il massimo impegno nella preparazione fisica e mentale per arri-
vare al 100% alla prima gara”. Ai team non è mancato il lavoro in pista. Da martedì a giovedì scorso, alcune scuderie hanno preso parte ai test degli pneumatici organizzati dal fornitore unico e aperto a tutte le squadre. Hanno partecipato Red Bull, Toro Rosso, Ferrari (presente con i collaudatori Pedro De la Rosa e Bianchi) e Mercedes. In Bahrein, Nico Rosberg è sceso in pista per provare personalmente le nuove gomme Pirelli, mentre il suo compagno Lewis Hamilton era impegnato altrove nella preparazione atletica. Il team tedesco ha tenuto comunque a specificarlo sul sito ufficiale, onde evitare ogni fraintendimento. Nel frattempo si discute del nuovo regolamento, approvato all’unanimità nel corso di una riunione fiume dello Strategy Group. Sono state delineate importanti modifiche a partire dal prossimo anno. In primis una brutta notizia per i piloti, con l’arrivo di un
formula 1
Debora Cheli
sistema di penalità a punti, un po’ come la patente dei comuni mortali. Il conducente, se avrà maturato 12 penalità nel corso del campionato, dovrà scontare una squalifica nella gara successiva. I punti saranno cumulativi e le sanzioni applicate anche all’inizio di un nuovo mondiale. Inoltre i team hanno concordato nuove penalità per le piccole infrazioni commesse in gara: sarà applicata una sanzione di 5 secondi di stop ai box. Un’altra novità consiste nel raddoppio dei punti assegnati al termine dell’ultimo GP della stagione, regola valida sia per i piloti che per i costruttori. Infine, ogni driver potrà scegliere il proprio numero che manterrà fino al termine della sua carriera in F1. Il numero 1 invece resterà privilegio del campione del mondo, il quale potrà decidere se adottarlo o mantenere il proprio.
RGM: VINCERE AIUTA A VINCERE Vittima di turno è il Settimo Torinese Secondo Thoir, l’Inter deve velocizzare il gioco a centrocampo. Branca gli ha proposto Sara Tommasi: è giovane e la dà via subito
I Antonio Cassano tornerà a giocare nel 2014: gli hanno levato le placche e le viti dal metacarpo. A dimostrazione che non tutti i divi del calcio sono dei montati: alcuni sono degli smontati.
di Toni Morandi
l terzo posto è a distanza di un punto, la zona play off è un po’ più lontana e prima di provare a pensarci, Rugby Grande Milano vuole finire l’anno con un altro successo, domenica prossima sul difficile campo di Sondrio. Un nuovo risultato positivo, sarebbe il sesto consecutivo, e chiuderebbe il girone di andata con un bilancio di otto vinte e tre perse, aprendo a qualsiasi prospettiva il girone di ritorno. Domenica scorsa a cadere al Giuriati di Milano è stato il Settimo Torinese. Con la vittoria è arrivato anche il punto di bonus per le quattro mete segnate: “Ci stiamo godendo il momento positivo – dice il direttore sportivo Antonio Raimondi – Vincere aiuta a vincere e i ragazzi hanno una maggior consapevolezza della loro forza. Anche contro Settimo Milanese abbiamo risolto una partita piena di trappole, che si era messa male, dopo un primo tempo chiuso in svantaggio. Ciò che ci dà fiducia è l’atteggiamento collettivo e la voglia che hanno i ragazzi di migliorare e continuare a stupire”. L’ultima partita dell’anno solare nasconde nuove trappole per RGM. Sondrio la scorsa settimana ha perso nettamente in casa del Lumezzane,
secondo in classifica, ma quando gioca sul terreno di casa è una bestia completamente differente: “L’incognita principale riguarda le condizioni atmosferiche – sostiene Gianluca Ragusi il direttore tecnico di Rugby Grande Milano – fortunatamente a Sondrio c’è il terreno sintetico, tuttavia questo potrebbe crearci qualche problema, perché bisogna adattarsi al diverso rimbalzo e alla diversa consistenza del terreno, dovremo stare molto attenti, usarlo come un altro momento di crescita e soprattutto dovremo adattarci in fretta”. La solidità mentale è stato l’elemento sottolineato nel successo di domenica scorsa. Senza non sarebbe stato possibile recuperare una partita in bilico almeno fino all’ultimo quarto: “I ragazzi – dice Mau-
ro Vaghi il coach della mischia RGM – hanno dimostrato di saper uscire da una situazione davvero difficile. Tra tutte le note positive, dobbiamo pensare anche a cosa è andato male e allora dobbiamo lavorare molto sulla disciplina. Domenica scorsa abbiamo tenuto in corsa i piemontesi per i troppi falli che abbiamo commesso, concedendo al loro calciatore la possibilità di trasformarli in punti. Abbiamo lavorato molto su questo e sulla tecnica di mischia, che ci sta dando molte soddisfazioni”. Dopo la partita di Sondrio ci sarà una lunga pausa, prima dell’inizio del girone di ritorno. La zona play off è lontana: il Lumezzane, secondo, è nove punti più avanti. Una rimonta è pensabile, ma serve un’altra vittoria convincente.
La dance è una benedizione domenica 22 dicembre 2013
Riccardo Sada
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Nelle discoteche aumenta l’euforia per le festività
Il Papa sull’edizione italiana di DJ Mag Un imperdibile libro Che buon Veglione sia sui Pink Floyd
DJ Mag Italia è un mensile italiano e dedicato ai dj e al clubbing. Per il mese di dicembre ha scelto di mettere in cover Papa Francesco, che secondo editore e direttore rappresenta sicuramente una novità da diversi punti di vista, “è moderno: anzi, è contemporaneo”. E non si tratta solo di capacità di comunicare o di simpatia: “se la prima è una dote ormai indispensabile per ogni uomo pubblico, la seconda non è certo fondamentale, non sta scritto da nessuna parte che un capo religioso debba essere simpatico. No, la forza di Papa Francesco è quella di portare con sé una mentalità che gli permette di sintonizzarsi, e di sintonizzare un’istituzione secolare come
la Chiesa cattolica, sul presente. Per il linguaggio, per una corrente di pensiero, per l’attenzione
verso certe tematiche di stretta attualità che sono le stesse di cui tutti ci preoccupiamo, nel quotidiano. E per l’entusiasmo”.
Esce “The Dark Side Of The Moon. Viaggio nell’identità dei Pink Floyd” di Marco Bracci (pag. 128; € 16,00; collana Itinerari Musicali di Aereostella; distribuzione: Messaggerie Libri), un libro che è l’omaggio ai quarantanni di “The Dark Side Of The Moon” (1973) e l’analisi delle vicende che hanno contraddistinto la storia dei Pink Floyd a partire dal contesto socio-culturale della fine degli anni Sessanta per passare a inquadrare la svolta artistica e culturale della band durante la sua lavorazione e il folgorante, quanto inaspettato, successo globale. L’album viene ripercorso, traccia dopo traccia, per comprendere quanto il viaggio dell’identità narrato in musica sia anche quello che la band compie, forse nel suo massimo sforzo d’insieme. In fin dei conti, quel 1973 sembra essere l’inizio della fine dei Pink Floyd: l’incerta situazione che vivrà la band dopo The Dark Side Of The Moon, in cui la dimensione visionaria risulterà utile a Roger Waters per cercare risposte
ai suoi dilemmi intimi, piuttosto che funzionale alla crescita personale e professionale della band. Fino al “final cut” voluto
Party di Capodanno? L’East End Studios punta su Richtie Hawtin. L’Amnesia di Milano si concentra sulle serate pre e post veglione, in particolare mercoledì 25 dicembre con la maratona di Ilario Alicante (nella foto) e le sue sette ore di dj set, mentre domenica 5 tocca a Ralf e Laura Jones. Al Fellini di Pogliano Milanese ci si collega via satellite con i migliori Capodanni di tutto il mondo proponendo spettacoli con artisti di strada e altre mirabolanti idee. Allo Shed di Busto Arsi-
zio il tema è “She Around The World”: ogni tavolo è dedicato alle capitali mondiali del divertimento. Per una gita fuoriporta, l’Arena di Mendrisio, in Svizzera, propone una cena gourmet e spettacoli di musica dal vivo e mixata. E per il milanese che si trovasse in montagna? A Hexen di Canazei, Courmaclub di Courmayeur e Des Alpes Mood Club di Madonna di Campiglio, le cosiddette proposte di “Movida in alta quota” non mancano mai.
da Waters, nel vano tentativo di mettere fine per sempre alla storia dei Pink Floyd. Ma non sarà così e la band, scomposta e ricomposta sotto la guida gentile di David Gilmour, proseguirà il suo percorso, fino alla ricerca di una forma di riconciliazione personale espressa nell’ultimo studio album pubblicato nel 1994, The Division Bell.
Idel14Festival artisti di Sanremo GRRR! a caccia di talent
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ono stati resi noti i nomi dei big che parteciperanno al prossimo Festival di Sanremo. Sono quelli di Arisa, Noemi, Raphale Gualazzi & Bloody Beetroots (nella foto), Perturbazione, Cristiano De Andre’, Renzo Rubino, Frankie Hi-Nrg, Giuliano Palma, Riccardo Sinigallia, Antonella Ruggiero, Giusy Ferreri, Francesco Renga, Francesco Sarcina e Ron. Questi parteciperanno con 28 canzoni nuove e presenteranno due canzoni a testa. Si aggiungeranno in seguito le otto Nuove Proposte annunciate nei giorni scorsi selezionate da Fabio Fazio, Claudio Fasulo, Pietro Galeotti, Massimo Martelli, Francesco Piccolo, Stefano Senardi, Michele Serra e Mauro Pagani.
L
Info su www.egomusic.net
a chiamano tutti EDM, ovvero Electronic Dance Music. Sulla scia di questo trend e delle produzioni più hard, electro e con la “cassa in chiave”, insomma del sound che fa più tendenza
da almeno un annetto, la casa discografica Ego Music apre una nuova etichetta: la GRRR!. Che ha una missione speciale: scoprire e fare crescere talenti. Un marchio, questo, che si fa sentire, che
urla. Anzi… ringhia. Ad aprire le danze ci pensa Luke Skies, soprannome di Luca Schifignano, che è presente su Beatport con “Shake It”, un pezzo che conta sulla collaborazione con il cantante Max’C.
KANDINSKY, L’AVVOCATO PITTORE domenica 22 dicembre 2013
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Il pioniere russo tracciò le linee guide per la comprensione dell’arte astratta di Marby
A
Palazzo Reale, ottanta capolavori dalla collezione del Centre Pompidou del grande pittore astratto Vassily Kandinsky. La mostra è ricca di dipinti, disegni, acquerelli e litogra-
fie che furono donati al celebre museo francese dalla moglie, Nina von Andreevskij. La mostra, a cura di Angela Lampe con la collaborazione per l’Italia di Ada Masonero, ci consentirà di percorrere tutte le tappe del percorso artistico e intellettuale dell’artista, nato in Russia, vissu-
Figure e cavalieri
e superficie che scrive due anni dopo in Svizzera, dove si rifugia con la Munter, allo scoppio della prima guerra mondiale. Scrive Kandinsky nel capitolo “Il problema delle forma”… “nessuna forma è la migliore,né si può considerare che una forma o un gruppo di forme siano le migliori per tutti. Deve regnare una libertà totale e si deve concedere validità e considerare giusta (artistica) ogni forma che sia espressione esterna di un contenuto interiore. L’arte astratta, è il modo più sintetico e profondo per sentire le forme nel loro contenuto interiore, perché secondo Kandinsky, la grande liberazione per la strada del sentire sensibilmente, colori, luci, suoni e parole è liberare l’oggetto che guardiamo dal suo guscio esterno e più materiale, per raggiungerlo nella sua parte più intima.” In sintesi questo è il concetto che il grande pittore e intellettuale russo ha cercato di esprimere sull’arte
astratta. Kandinskij espone poi le sue teorie sull’uso del colore, intravedendo un nesso strettissimo tra opera d’arte e dimensione spirituale. Il colore, dice può avere due possibili effetti sullo spettatore: un “effetto fisico”, superficiale e basato su sensazioni momentanee, determinato dalla registrazione da parte della retina di un colore piuttosto che di un altro; un “effetto psichico” dovuto alla vibrazione spirituale, prodotta dalla forza psichica dell’uomo attraverso cui il colore raggiunge l’anima. Il colore ha un odore, un sapore, un suono. Kandinsky, porterà la sua singolare esperienza e le sue teorie sull’arte astratta alla scuola del Bauhaus che rappresentò il punto di riferimento per tutti i movimenti d’innovazione nel campo del design, della pittura, grafica e architettura moderne, chiusa nel 1933 durante l’ascesa del nazismo. Nel 1937 a Monaco, Hitler condanna le avanguardie
to in Germania e morto in Francia. Ha già trent’anni Kandinsky quando decide che la sua missione è la pittura. Rifiuta il posto di docente di diritto all’Università di Dorpat per studiare all’Accademia di Belle Arti dove è allievo di Franz von Stuck, pittore della Secessione Viennese, dal quale andarono a lezione tutti i pittori dell’avanguardia moderna e astratta tedesca. Alle vicende e ai cambiamenti esistenziali si succedono anche quelli sentimentali. Sposato con la cugina Anja, che conosce all’università, incontra dopo aver fondato il gruppo Phalanx, la sua allieva del cuore, Gabriele Munter con cui stabilisce un felice connubio artistico e si trasferisce con lei a Murnau in Alta Baviera in una casa denominata “ la casa dei russi”, che diventerà il luogo di incontro di innumerevoli pittori, poeti e musicisti di tutto il mondo e da qui probabilmente Kandinsky traccia quelle prime idee sull’arte astratta che poi porrà come linee guida nei suoi libri, Lo Spirituale nell’ Arte che pubblica nel 1912 e Punto, linea
e Kandinsky dopo aver lasciato Gabriele, incontra Nina von Andreevskij, aristocratica e perfetta signora borghese, moglie felice di avere accanto un marito prestigioso di cui curerà alla perfezione tutte le incombenze economiche. Kandinsky muore in Francia nel 1944, di lui rimane indelebile l’esperienza di quell’arte astratta che ha immaginato, descritto e analizzato oltreché nei suoi dipinti anche nei suoi libri.
Info: Kandinsky a Palazzo Reale dal 17 dicembre 2013 al 27 aprile 2014 Orari, lunedì fino a venerdì 14.30-19.30 giovedì e sabato 9.30- 22.30 www.kandinskymilano.it
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domenica 22 dicembre 2013
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