Milan Fiorentina
domenica 26 ottobre 2014 Anno 4 n 44
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l’HONDA che trascina il Milan
info@stadio5.it - COPIA OMAGGIO
Parola al Baffo
I CUGINI DEVONO PROVARCI Sandro Mazzola
FIORENTINA
pag 2
LA PARTITA
FIORENTINA COTTA E MANGIATA ?
cotta e mangiata
Severa Bisceglia
pag 2
BIORITMI
MENEZ protagonista
MILAN
Enzo Occhiuto
pag 3
SCOMMESSE
FIORENTINA
Milan-Fiorentina aria di Over 2,5 Pino Sardiello pag 3
I CUGINI INTER A CESENA PER ONORARELA TRADIZIONE Luigi Rubino pag 4
Pensiero Stupendo... 2
di Beppe Vigani
domenica 26 ottobre 2014
CUGINI PROVATECI Fiorentina cotta e mangiata?
U
na Milano che ride c’è, questa è la buona notizia. Quella brutta è che quell’altra non sa più vincere. L’ottava giornata presenta Milan-Fiorentina, non proprio una sfida inutile, poiché la classifica dei rossoneri è importante. Pippo Inzaghi è riuscito a rivitalizzare Honda, che l’anno scorso aveva stentato parecchio. Con i viola, sempre privi di Pepito Rossi e Mario Gomez, Menez e compagni ritrovano De Jong e sperano di poter sorpassare la Sampdoria, impegnata in casa con la Roma. Un momento d’oro per il Milan che, grazie anche all’assenza di coppe internazionali, hanno tutta la tranquillità possibile per prepararsi al meglio le partite di campionato. Il terzo posto, seppure nel momento più acerbo della stagione, sarebbe un traguardo incredibile solo a pensarlo a inizio campionato. E’ tutto vero, invece, in barba a tutti coloro i quali hanno denigrato Adriano Galliani, il vero nostromo di una barca che molti avevano già data per affondata. Giovedì scorso l’Europa League ci ha consegnato un’Inter che non sa più vincere. Contro il St. Etienne è stato un pareggio deludente, di quelli che non passerà alla storia. Davanti al loro pubblico i nerazzurri non sono riusciti a vincere, a questo punto è tempo di riflessioni. Non so se è giusto puntare il dito contro solo a Mazzarri, certo è che da qualcuno bisogna pur iniziare. In Italia non c’è tempo per aspettare, quindi il toro va preso per le corna. L’ultima settimana in Europa non è andata benissimo, anche se altre volte è andata peggio. In Champions solo dolori, mentre in Europa il ko del Napoli contro lo Young Boys ha del clamoroso. Non che il pareggio del Meazza sia da meno, ma non è una sconfitta. Il bilancio europeo recita tre sconfitte, due vittorie e un pareggio. Il ranking Uefa continua a piangere insieme con qualche tifoso. Come avrebbe detto Ennio Flaiano (nella foto): “Il malato è grave, ma non è una cosa seria”.
Sandro Mazzola
Q
uesta sera a San Siro dovremmo divertirci. Il Milan, dopo tante nubi di tempesta, dopo la vittoria di Verona serba più sereno e con la Fiorentina potrebbe toccare il cielo una caso di vittoria. La squadra di Montella potrebbe pagare lo sforzo dell’impegno Europeo col Paok concedendo qualche possibilità in più ai rossoneri per chiudere a loro favore la sfida. Sono curioso di vedere all’opera Cuadrado che per conto mio è il calciatore più pericoloso della squadra viola. Ho qualche dubbio sulla solidità del Milan perché parecchie volte è stata beffata per qualche disattenzione. In merito all’Inter mi dispiace parecchio per l’addio di Moratti alla presidenza onoraria. Ma c’era da aspettarselo perché il presidente oltre alla sua carica è sempre stato tifoso eccellente della sua squadra. Le critiche a Mazzarri sono un suo sfogo dal momento che sul tecnico dell’Inter da tempo c’è ormai la pressione di tutti. Mettendo a fuoco la par-
tita col Cesena penso che non si debba commettere alcuna distrazione perché la formazione di Bisoli sul proprio campo ha sempre messo alla frusta tutti gli avversari. E’ chiaro che un pareggio non basta perché la classifica piuttosto negativa per i nerazzurri dopo otto giornate. Siamo lontani addirittura anni luce dalla zona Europa League. A proposito dell’impegno dell’altra sera a San Siro con il Saint Etienne sono rimasto piuttosto deluso. L’Inter ha fatto una partir fotocopia di quella giocata con il Qarabag lasciando a tutti l’amaro in bocca. I francesi hanno preso la partita come fosse un allenamento e i nerazzurri non hanno saputo approfittare, anzi se non ci fosse stata quella parata di Carrizzo sul calcio di punizione le cose sarebbero finite addirittura male. E il futuro, indipendentemente da Mazzarri, non è sicuramente roseo. La Juventus oggi dovrà fare molta attenzione col Palermo, dal momento che in Champions ha pagato a caro prezzo la gara con l’Olympiacos. Il Palermo gioca un buon calcio e ha un ottimo allenatore. I bianconeri dovranno fare molta attenzione a Dyvala.
Milan
STADIO
I
partita Severa Bisceglia
rossoneri ospitano la Fiorentina a testa alta. La vittoria sul fatal Verona ha caricato, anche se non c’era un gran bisogno, Inzaghi e i suoi. La Fiorentina, invece, arriva a San Siro speranzosa di curare le ferite rimediate domenica scorsa al Franchi contro la Lazio, due gol che fanno ancora male. Il Milan prosegue per la
che fece perdere lo scudetto ai rossoneri. Una buona squadra messa in campo con ordine ed armonia, un gruppo che riesce a restare tale anche nei momenti più bui. Quella di questa sera è anche la prima sfida, da allenatori, tra i due numeri nove che per anni hanno fatto faville nel nostro campionato: Inzaghi e
chimera con Juventus e Roma che procedono come treni, e la Fiorentina deve tornare sui binari per non lasciarsi assorbire dal gruppo dietro. Filippo Inzaghi fa fatica a schierare una buona difesa che sovente si lascia sorprendere, anche a Verona ha
sua strada partita dopo partita, senza guarda in faccia a nessuno e senza polemizzare troppo. La settima giornata è servita a SuperPippo a sfatare l’incubo trasferta con il Verona che in passato ha sempre dato del gran filo da torcere e vincendo, sotto la guida di Bagnoli, la partita
Montella, sfida all’ultimo gol da calciatori e sfida al primo gol, che consentirebbe la guida dei giochi, da allenatori. Quella del Meazza è una posta pesante per entrambe le formazioni, il Milan deve continuare il suo percorso per non perdere di vista la zona Champions, lo scudetto pare una
permesso ai gialloblu di arrivare al tiro troppe volte. Montella, invece, ha un gruppo che può dettare legge su tutti: Cuadrado che cresce partita dopo partita e Gomez che in giornata buona può davvero fare la differenza. A questo punto resta poco da dire, al campo l’ardua sentenza.
MEAZZA
20.45
Fiorentina
Allenatore Vincenzo Montella
Allenatore:
Filippo Inzaghi
Arbitro: Luca Banti di Livorno MILAN (4-3-3)
(4-3-1-2) FIORENTINA
Diego Lopez Abate, Alex, Rami, De Sciglio; Muntari, De Jong, Bonaventura; Honda, Torres, El Shaarawy
Neto Tomovic, Rodriguez, Savic, Alonso; Aquilani, Pizarro, Borja Valero; Fernandez; Cuadrado, Babacar
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I BIORITMI PROIETTANO IL MILAN AL TERZO POSTO Milan-Fiorentina, aria di Over 2,5
O
ccasione più unica che rara per il Milan, che dopo un anno abbondante, può toccare con mano il terzo posto in classifica ed il traguardo della Champions League. L’occasione è abbastanza possibile per tre motivi: il Milan ospita la Fiorentina in crisi di risultati e di uomini, gode del vantaggio di non giocare le Coppe Europee e può quindi rifiatare e concentrarsi solo sul campionato e ha dalla sua parte un gran numero
bioritmi Enzo Occhiuto di bioritmi positivi divisi quasi equamente tra i suoi giocatori. Se gli allenatori confermeranno gli uomini selezionati durante la settimana, i rossoneri stasera a San Siro dovrebbero conquistare la posta piena battendo la
Jérémy Ménez
Fiorentina. I bioritmi, infatti, risultano favorevoli ai padroni di casa dal momento che al 6.04 dei ragazzi di Pippo Inzaghi si contrappone un 5.99 della Viola allenata da Vincenzo Montella. Tre punti importanti questi per entrare da oggi nella fase calda e centrale del torneo, dove non si può più sbagliare. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei vari atleti, si nota che la squadra viola ha una capacità di resistenza alla fatica di 6,05 maggiore della compagine rossonera con 5,90. Mentre dal punto di vista emozionale i padroni di casa godono di maggiore entusiasmo e creatività con 6.14 contro 6.09 dei fiorentini. Per quanto concerne la fantasia nel gioco e l’istintività personale, i rossoneri risultano superiori con 6.01 contro 5.97. I giocatori che maggiormente potrebbero mettersi in vista sono: Menez 6.50, Honda e El Shaarawy 6.47, Diego Lopez e De Sciglio 6.45, Alex 6.41 da parte del Milan; Tomovic e Aquilani 6.50, Boria Valer 6.48, Neto 6.47, Pizarro e Babacar 6.45 della Viola.
Marjlja Bisceglia
Viola già all’ultima spiaggia per le ambizioni di terzo posto terzo posto. Diverso l’umore di Montella che continua a dover fare a meno della sua coppia offensiva titolare Gomez-Rossi e che, dopo l’ottima partita contro l’Inter, è crollata sotto i colpi
con l’1 + Over 2,5, offerto intorno al 3,30, che può es-
rona che ha consegnato un Honda inarrestabile, autore già di 6 reti in campionato, e rilanciato le ambizioni di
della Lazio di Pioli, facendo emergere un certo nervosismo della piazza e della società con Della Valle che si è lamentato di quei giocatori che pensano più ai rinnovi dei loro contratti che a giocare: a proposito di rinnovi, Cuadrado ha prolungato fino al 2019 con ingaggio raddoppiato. Sfida che si preannuncia equilibrata, con il Milan che potrebbe dare una spallata già decisiva alle ambizioni Champions dei viola, e con i due attacchi che potrebbero avere la meglio sulle difese: ecco, quindi, che l’opzione Over 2,5 in lavagna a 1,90, diventa la nostra scelta primaria per il match. Visto lo stato d’animo delle due squadre, non è da sottovalutare una vittoria dei rossoneri con tanti gol segnati nel match
sere una buona soluzione in singola Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine uno sguardo alle quote sul “Primo Marcatore” che vedono Honda favorito e offerto intorno al 4,50, seguito da Cuadrado in lavagna a 5 volte la posta, poi ci sono Menez a 6,00 ed El Shaarawy a 7.00. Per i viola attenzione anche a Babacar (già in rete contro l’Inter) offerto a 8,00 e al rientrante Borja Valero, offerto mediamente intorno a 11 volte la giocata. In bocca al lupo
Infermeria rossonera Il Milan, con la speranza
resta ancora Montolivo,
di acciuffare il terzo po-
in fase di recupero dopo
sto già questa sera, non
l’intervento alla tibia si-
ha una situazione pesan-
nistra. Recupero totale
te relativamente agli in-
per Bonaventura Menez
fortuni. Bandiera verde
e Van Ginkel. Anche Die-
dunque, tutto pronto per
go Lopez ha recuperato,
affrontare la Fiorentina
pronto a tornare a difen-
carica del successo in Eu-
dere la porta rossonera.
invece, per Saponara e
munque disponibili per
ropa. Ai box di Milanello
Lavoro
Mastour che saranno co-
la partita di questa sera.
personalizzato,
scommesse
Serie A che giunge all’ottava giornata e a San Siro il Milan di Pippo Inzaghi affronta la Fiorentina di Montella. Rossoneri che arrivano a questa sfida galvanizzati dall’ottimo successo di Ve-
Pino Sardiello
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L
’Inter ha mostrato segnali di risveglio a San Siro domenica sera contro il Napoli. Gara rocambolesca che ha visto ben 4 gol realiz-
Marjlja Bisceglia
i cugini
Luigi Rubino
A CESENA PER L’ENNESIMO PAREGGIO Inter a Cesena per continuare la tradizione
zati e tutti in successione. Al primo vantaggio del Napoli, bisogna attendere il 79’,
ritrovare la forma in questa stagione, all’82’. Al 90’ Callejon firma la doppietta
realizzato dal chirurgo Jose Callejon risponde Guarin, appena entrato in partita in sostituzione di un dolorante Palacio che non riesce a
con un imparabile tiro al volo. Tutto sembra perduto, ma l’Inter reagisce e sul tiro perfetto di Dodò si presenta Hernanes che incorna da
distanza ravvicinata, tiro potente sul quale Rafael Cabral non poteva proprio arrivarci. L’Inter avrebbe potuto segnare anche il terzo gol se un difensore del Napoli non avesse bloccato in scivolata un tiro di Fredy Guarin che tutti avevano già visto in rete. Un pareggio che non serve a nessuna delle due squadre ma che ha mostrato segnali di ripresa nella concentrazione da parte dei nerazzurri. Oggi deve giocarsela alle 18.00 con il Cesena e i tre punti
P
iù che positivo è il bilancio dell’Inter nelle gare finora giocate al “Manuzzi” con il Cesena. Nei
15 incontri disputati contro il club romagnolo, i nerazzurri hanno perso solo una volta; precisamente 1 a 0,
in B. A decidere l’incontro fu allora capitan Ranocchia, bravo a siglare di testa al 63’ in seguito ad una punizione in area calciata da Maicon. In quella partita, contro i cesenati, giocò anche l’ex Nagatomo. Questa volta però Naga dovrà molto probabilmente guardare la partita dalla tribuna, a causa di un infortunio. Nei 24 incontri finora disputati in campionato, Inter e Cesena hanno pareggiato soltanto sette volte. L’unica vittoria sorprendente, la squadra bianconera l’ha ottenuta 37 anni fa a S. Siro (0 – 1). Il ricordo casalingo più bello per i tifosi romagnoli fu invece il 2 a 2 nella stagione 1987/1988, quando a guidare l’Inter c’era il grande Trapattoni. Al doppio vantaggio nerazzurro siglato da Altobelli e Serena, risposero Bordin e Lorenzo. Elettrizzante fu poi la vittoria della beneamata nel campionato 2010/
sono d’obbligo se non vuole lottare per il treno Europa fino all’ultima giornata.
trentuno anni fa solo nelle fasi iniziali di qualificazione di Coppa Italia (21 agosto 1983). Decisivo fu allora il gol di Bonesso, realizzato a otto minuti dal termine. Sulla panchina sedeva allora Gigi Radice, in attacco lo “Spillo”(Altobelli), a centocampo il “Beck” (Beccalossi) e tra i pali il fatidico “uomo ragno” (Walter Zenga). In serie A, invece, continua l’imbattibilità della squadra nerazzurra che contro i romagnoli non hanno mai perso. L’ultimo successo interista è recente e risale alla stagione 2011/2012, quando il Cesena disputò l’ultimo campionato nella massima serie, prima della retrocessione
2011 quando Pazzini, con una formidabile doppietta nei minuti di recupero ( 91’ e 93’), consentì all’Inter di sconfiggere i romagnoli ( 2 – 1) dopo il vantaggio siglato da Budan.
amarcord domenica 26 ottobre 2014
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Marjlja Bisceglia
Alberto Aquilani al Milan nel campionato 2011-2012
Alberto Aquilani alla Fiorentina dal 2012
Alberto Gilardino al Milan 2005-2008 Alberto Gilardino alla Fiorentina 2008-2012
Massimo Ambrosini alla Fiorentina dal 2013-2014
Massimo Ambrosini al Milan 1995-1997 e 1998-2013
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vita di club
Giovanni Labanca
MILAN CLUB Fiavè
I
l Milan Club Fiavè Alto Garda, fondato nel 2009, ha organizzato il 1° Torneo di calcio “Futbol Para Todos”,un grande evento che ha coinvolto i Milan Club Trentini , tra i quali la squadra di casa, Trento, Bolzano, Adamello, Ledro, Carano e con la magnifica partecipazione del Club CecoSlovacco e Havana ed altre squadre di simpatizzanti e amici. Ben dodici sono state le squadre che si sono affrontate in un competitivo e avvincente susseguirsi d’incontri, che hanno entusiasmato i numerosi spettatori che hanno riservato scroscianti applausi per tutti gli atleti. Divise in quattro gironi, con partite da venti minuti, senza soste e giocate anche in contemporanea, le squadre hanno dato vita a
un pomeriggio all’insegna dello sport e dell’amicizia. Il ricavato dell’incasso e delle numerose offerte è stato devoluto alla scuola di Calcio dell’Havana (Cuba). Il presidente Marzio Fruner ci ha
dichiarato: “ E’ stato un Torneo organizzato per favorire l’integrazione sociale tra i ragazzi della nostra zona ed i tanti stranieri che sono presenti nella nostra accogliente comunità. Ringrazio
tutti gli spettatori che ci hanno sostenuto e l’AIMC che ci è stata vicina e ci ha inviato, come tangibile segno di apprezzamento, la Coppa dei Campioni, portata dalla segretaria Nuccia Malvestiti. Infine, tramite l’ospitalità di Stadio5,rivolgo un grande
incoraggiamento alla squadra perché possa tornare presto ai vertici del campionato”. Un gran finale con una sontuosa cena in un Ristorante di Riva del Garda ha concluso degnamente la manifestazione, con l’ arrivederci al prossimo anno. Direttivo: Mar-
zio Fruner; vice presidente Fabiano Bortolameotti; segretario Ivan Bombardelli, cassiere Donato Gruppi, c onsiglieri, Massimo Cosetti, Paolo Zambotti, Christian Bonomi, Alex Bombardelli, Stefano Civettini, Gian Maria Regoli, Alessandro Negri.
ci, splendido uomo “tuttofare” del Milan Club , che da anni si impegna con abnegazione e tanta passione alla crescita del Milan Club di Fabriano. La ceri-
monia, che ha occupata tutta la giornata, è stata trasmessa in diretta dall’emittente locale Radio Gold ed immortalata dagli scatti fotografici di Photo Studio Cico.
zato per il 50° anniversario di fondazione. Erano presenti soci vecchi e nuovi ,oltre al presidente del Milan Club Crans Montana e il presidente AIMC. Giordano Maestroni. Il presidente Nicolò Zanda ha accolto gli entusiasti ospiti con estrema cordialità ed ha detto, tra l’altro, “ Festeggiamo oggi un traguardo prestigioso, raggiunto con il lavoro di tutti che ringrazio di cuore. Il nostro impegno , durante questo primo mezzo secolo, si è concretizzato con il tifo per la squadra, che ci auguriamo tutti, possa riprendere la giusta collocazione nel campionato, per aspirare almeno alla qualificazione per la Coppa dei Campioni. La nostra fiducia per la Società ed Inzaghi è ben salda, ma ,al tempo stesso, chiediamo maggiore impegno e continuità, con la speranza che il presidente Berlusconi
torni presto ad occuparsi a tempo pieno della squadra”. Durante i festeggiamenti , in momenti di commozione ben visibile, sono stati premiati tutti i consiglieri che nel corso degli anni hanno sostenuto l’attività del club, i familiari dei soci fondatori e i soci iscritti dall’anno di fondazione. L’organico dell’associazione rossonera è così composto: Nicolò Zanda presidente, Roberto Fusi vice presidente, Mario Colombo segretario, Giuseppe Lentini tesoriere e cassiere, Fiorella Nardin pubbliche relazioni e i consiglieri Francesco Moroni, Gianpiero Bugatti, Pietro Magistrelli, Giovanni Dall’Olio. L’AIMC, oltre alla Coppa dei Campioni, ha inviato al sodalizio legnanese, un bel messaggio di congratulazioni per tutto quello che nella città del Carroccio è stato messo in atto per il Milan.
MILAN CLUB FABRIANO
M
agnifica giornata quella del 12 ottobre scorso per il Milan Club Fabriano ,che ha festeggiato un traguardo prestigioso, i 35 anni di attività e di
affiliazione all’AIMC. Una data indimenticabile che ha visto la compartecipazione di Silvano Ramaccioni, Giovanni Lodetti e di Milena, la giovane compagna
Milan Club Legnano
del giornalista di Milan Channel Lippi, prematuramente scomparso. Sandro Barocci, il presidente del sodalizio, ha espresso tutta la sua soddisfazione per come è stata preparata la manifestazione : “ Non ho parole per la commozione che ,in questi casi, è inevitabile. Siamo soddisfatti per quello che abbiamo fatto in questi primi 35 anni ,che ci hanno visti sempre protagonisti di un tifo caloroso e pulito per la squadra, che abbiamo sempre seguito e per le numerose iniziative sociali che hanno accompagnate quelle sportive. Ringrazio gli ospiti, in modo particolare la
L
’Hotel Villa Carlotta di Belgirate è stata scelta come la sede più idonea e
signora Milena, che hanno dato lustro alla nostra tanto attesa festa. Un augurio da Fabriano va a tutta la Società ed alla squadra che ci aspettiamo sempre più combattiva per raggiungere importanti obiettivi, che farebbero felici proprio tutti “ A tutti i consiglieri, ai fondatori del Club ed ai rappresentanti dell’AIMC, che hanno portato per l’occasione, la Coppa dei Campioni sono stati donati “ricordi” della giornata. L’AIMC, da Milano, da parte sua ,ha fatto pervenire al Club un piatto commemorativo per i 35 anni del sodalizio, consegnati nelle mani del presidente Baroc-
prestigiosa per ospitare la grande festa che il Milan Club Legnano ha organiz-
LA VESPA
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l’ospite Alessandra Caronni
PRONTA A PUNGERE IL DIAVOLO J
uan Guillermo Cuadrado Bello ha fatto della velocità il suo punto di forza ed ha fatto bene Toni a ribattezzarlo ‘Vespa’. Per lui Della Valle ha fatto follie spendendo ben 21 milioni di euro: 1 milione per il prestito del primo anno, 5,5 milioni per la prima metà e 14,5 milioni per il definitivo riscatto. Il ventiseienne viola è veramente inarrestabile quando parte, oltre alla velocità ha anche un buon dribbling e Montella può schierarlo senza difficoltà sull’intera fascia destra, da terzino a esterno di centrocampo fino all’ala offensiva. Cuadrado muove i primi passi nelle giovanili dell’Atletico Uraba e successivamente ingaggiato dall’Indipendente Medellin che nel 2008 lo aggrega in prima squadra collezionando 21 presenze e 2 gol. Il centrocampista viola arriva subito in Italia, prima all’Udinese con un contratto di cinque anni che lo fa debuttare in Serie A il 1° novembre 2009. Con l’Udine non è riuscito a segnare nelle 20 presenze ufficiali. Nell’agosto 2011 passa in prestito al Lecce con cui sigla anche la prima rete nel nostro campionato e che regala la vittoria alla sua squadra nello scontro diretto con il Cesena. La squadra salentina non riesce a restare in A ed il colombiano fa ritorno a Udine con tre reti in 33 presenze con i pugliesi. Il 23 luglio 2012 Cuadrado viene acquistato dalla Fiorentina in prestito oneroso per 1 milione di euro con diritto di riscatto della metà a 5 milioni. L’esordio in maglia viola è nella gara di Coppa Italia vinta contro il Novara per 2-0 il 18 agosto successivo subentrando al 58’ a Manuel Pasqual. Il primo gol in viola lo segna il 4 novembre dello stesso anno in Fiorentina-Cagliari finita con il risultato di 4-1. La prima doppietta la sigla in trasferta contro il Chievo, partita finita 1-2. Ad oggi ha collezionato 72 presenze e 17 gol in casacca viola. la ‘Vespa’ ha fatto bene anche con la sua Nazionale ai mondiali in Brasile 2014 giocando tutte e tre le partite di qualificazione alla fase successiva ad eliminazione diretta segnando 1 gol e fornendo 4 preziosi assist.
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I
Chi è…
l calciatore colombiano, centrocampista della Fiorentina e della Nazionale colombiana, nasce a Necoclì il 26 maggio 1988 da mamma Marcela Bello Guerrero e papà Guillermo Cuadrado. Oggi dalla Fiorentina percepisce uno stipendio annuo base di 550.000 euro, oltre ai vari premi.
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gli ospiti Giovanni Labanca
A
rriva a proposito la gara con il Milan a San Siro, come una specie di esame, dopo appena dieci partite di campionato. Per la Fiorentina si tratta di una prova importante, se non proprio decisiva per il proseguo di una avventura che, almeno per il momento, ha preso una brutta piega. Bella in Europa League, anche per lo scarso peso delle avversarie incontrate, la squadra di Montella balbetta e di brutto in campionato, tanto da invocare, quasi quasi, l’intervento di uno psicologo che i Della Valle, però, non avrebbero tanta voglia di chiamare al capezzale della loro creatura. Il motivo è presto detto: perché dopo il brillante campionato scorso, quando ha accarezzato il sogno della
A
l loro “Benvenuti in Italia ma lavatevi “rispondemmo con: Giulietta è una zoccola! Il Verona per noi napoletani rimane una tappa obbligata, per quel che concerne l’infame storia che è il razzismo da stadio purtroppo. Quel “benvenuti in Italia ma lavatevi” messo in bella mostra tanti anni fa nella curva scaligera, rimane un marchio indelebile per quel che riguarda la deriva del fanatismo ultrà, un punto di non ritorno per le vicende del tifo calcistico, lo spartiacque tra gli ingenui sfottò degli albori dei tifosi delle curve al becero razzismo da stadio che vige oggi, una devianza senza sorta di discontinuità. Tutto ciò ha indotto a far si che Napoli - Verona, dell’ottava giornata di campionato in programma domenica 26 ottobre alle ore 18:00 al San Paolo, saranno attuate delle limitazioni per i tifosi ospiti residenti nel Veneto onde evitare disordini, come dire: Era meglio quando stavamo peggio. Verona è stata la città che ha visto esordire in Serie A Diego Armando Maradona, 30 anni fa, nel 1984.
FIORENTINA PRONTA AL COLPACCIO
Coppa dei Campioni, questo calo improvviso, quanto inaspettato, che di solito si deve a continuare a migliorare? Montella e tutti i fiorentini non si capacitano di questo improvviso calo di tensione, infortuni a parte, di giocatori che avevano fatto sognare in riva all’Arno ben altre e legittime aspettative. Lo stesso mister non si capacita, anche se, per il momento, continua a godere della fiducia dei padroni. “Non sono un mago, ma non ci vuole tanto a capire che qualcosa è successo alla squadra e che più di un granello di sabbia abbia inceppato un meccanismo che sembrava perfetto. Sono cosciente di questo, ringrazio la presidenza per la loro sincera fiducia, ma a me serve scoprire ed eliminare il malanno che ci affligge, altrimenti c’è il pericolo di una spiacevole de-
riva che, francamente, Firenze non merita per quanta passione segue i gigliati. Voglio vedere la reazione dei miei ragazzi già da oggi e capire meglio cosa li abbia cambiati in
peggio, e contro il Milan non sarà una passeggiata” I tifosi sperano ovviamente che tutto sia un malanno momentaneo, ma certamente, non vedendo più la squadra volare, qualche
dubbio sulla preparazione ce l’hanno eccome, tanto da far capire al mister che un salutare risciacquo dei panni nell’Arno non sarebbe male, come hanno fatto illustri po-
eti nel passato per ritrovare la giusta parlata italiana. Insomma, un bagno di umiltà non sarebbe mica male, anche per i giocatori che, dal canto loro, non si nascondono dietro ad alibi di comodo. Il capitano, a nome di tutti, assicura il massimo impegno ed un pronto riscatto contro il Diavolo, niente affatto disposto a lasciare agli avversari una parte del prezioso bottino che lo farebbe volare verso l’alta classifica. Le cose, insomma, si complicano e, in caso di ulteriore sconfitta, non sarebbe impossibile prevedere che i Tod’s possano fare anche a Montella, aereoplanino senza ali, un bel paio di scarpe, da consumare, però, lontano dal campanile di Giotto. Per questi motivi, possiamo concludere che, a ragione, la Fiorentina è sempre più Viola, ma di rabbia.
NAPOLI e VERONA non Montecchi e Capuleti ma sapone e corna giù al nord Fiore Marro Aveva solo 23 anni, cominciò con quella sconfitta ( 3 a 1) contro il Verona, il capitolo di maggior successo della sua carriera. Giocando nel Napoli per sette anni, vinse due Scudetti, una Coppa Italia, una Coppa UEFA, ed una Supercoppa Italiana e il Mondiale con l’Argentina a Messico ’86. Per dovere di cronaca c’è da sottolineare che proprio in quella stagione i gialloblu veronesi vinsero il loro primo e finora unico scudetto. Al Verona anni dopo, Diego segnò quel gol incredibile e indimenticabile con un tiro da centrocampo che si insaccò alle spalle del povero Giuliano Giuliani, portiere che tempo dopo venne a sostituire tra i pali degli azzurri quel Claudio Garella, anche egli proveniente dalla squadra veneta allena-
ta da Osvaldo Bagnoli, giunto subito dopo avere vinto il famoso campionato del Verona e che venne a ripetersi anche all’ombra del Vesuvio. Contro gli scaligeri nel lontano 197576 vincemmo la seconda della 5 Coppa Italia che annoveriamo nella bacheca dei trofei. La Coppa Italia 1975-1976 è stata la ventinovesima edizione del secondo torneo calcistico italiano; nella finale a Roma i gialloblu tennero “botta” fino ad un quarto d’ora dalla fine, il Napoli di Vinicio dilagò con un corposo 4 a 0 così che la squadra azzurra vinse il torneo. La partita di domenica 26 ottobre inutile dirlo, è l’ennesimo tentativo della squadra di Benitez di riagganciarsi al treno dei primi, cosa che mai come adesso può avvenire, visto lo stato d’animo delle prime, umiliate in Europa in questa ultima tornata all’estero. Gonzalo Higuain ha dichiarato in un’intervista radiofonica “Sappiamo che sarà una gara pe-
sante. Loro stanno facendo un grande campionato e sarà dura. Noi vogliamo fare il nostro gioco e vincere la partita”. Noi tifosi ci auguriamo tra l’altro
che proprio Il Pipita si sblocchi finalmente anche in campionato, sono proprio i suoi gol e quelli di Marek Hamsik che sono finora mancati allo score
della nostra squadra. Benitez proprio per questa situazione ha tra l’altro dichiarato che non esiste un “caso” Hamsik e Higuain: “L’importante per noi è che la squadra arrivi al gol. Al Napoli manca ‘cazzimma’? Le statistiche potevano essere migliori, mancano punti e dobbiamo migliorare questa ‘cazzimma’ come dite. La strada è quella giusta, miglioriamo sull’intensità ed altre 2-3 piccole cose”. Sarà una partita difficile con la squadra di Andrea Mandorlini, che annovera tra le sue fila calciatori di spessore e talento oltre che di una grande esperienza come Luca Toni, Rafa Marquez e Javier Saviola. Comunque vada per i napoletani Giulietta sarà sempre ‘na zoccola.
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primavera
Bianca Ara
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no scatenato Puscas, autore di una tripletta, umilia i cugini nella sesta giornata di campionato Primavera. Il Milan può fare poco con-
tro l’immediato doppio vantaggio nerazzurro, in dieci minuti vanno in gol prima Camara all’8’, sull’errore ingenuo della coppia Mordic-De Santis ne approfitta battendo Livieri, e poi il liberissimo Puscas al 10’ con un Milan completamente in
bambola. Quasi allo scadere della prima frazione di gioco i rossoneri riaprono la partita con il rigore trasformato da Vado che si era anche procurato il fallo, Radu spiazzato e trafitto. Da sottolineare l’espulsione con due gialli di De Santis autore di un
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È NERAZZURRO IL DERBY PRIMAVERA
duro intervento prima su Baldini e poi su Dimarco. Null’altro da dire, Puscas mette in campo il suo personalissimo show segnando ancora due reti, al 38’ gli basta un tapin e al 43’ conclude una magistrale azione messa in campo da Camara che
palla al piede si beve l’intera difesa del Milan prima di passargli palla, e successivamente manda alto il pallone del poker. Anche Camara ha tentato la doppietta con un bel tiro dalla destra che termina a fil di palo. Nelle fila rossonere da notare
il palo preso da Modic dai 40 metri e deviato da Radu. Vittoria meritata quella nerazzurra almeno quanto la sconfitta rossonera. A nulla sono serviti i cinque minuti di recupero, il Milan non è mai riuscito ad entrare in partita.
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RIFLETTORI SU JUVENTUS PALERMO campionato
Laura Tangari
C
ampionato spezzatino quello delll’8° giornata. Mai nella storia del calcio italiano c’è stata una mitragliata di partite nell’arco di un weekend. E pensare che non si gioca di lunedì perché nel nono turno, programmato per mercoledì, le squadre tornano puntualmente in campo
dopo soli tre giorni. Ieri sera è andata in onda Sampdoria Roma mentre i due anticipi, spezzati nel giro di tre ore, hanno visto come protagoniste il Cagliari a Empoli e il Sassuolo a Parma nell’inedito derby emiliano. Riflettori puntati, di conseguenza, questo pomeriggio su JuventusPalermo con altre due partite in programma fra Chievo e Genoa e Udinese-Atalanta. Se non è record questo, visto che il pomeriggio della domenica sulle tradizionali dieci partite ne vanno in onda soltanto tre. In serata, si fa per dire, scende
in campo anche l’Inter impegnata alle 18.00 al Manuzzi col Cesena mentre a seguire, stesso orario, all’Olimpico la Lazio riceverà il Torino. Stesso discorso per il Napoli, castigato dagli svizzeri in Europa League, che proverà a rialzare la testa col Verona pure con il dente avvelenato per la sconfitta del Bentegodi con il Milan. Chiuderà il programma domenicale alle 20.45 la sfida di San Siro fra Milan e Fiorentina con i rossoneri lanciati verso il terzo posto in caso di vittoria con l’undici di Montella.
SUPERSFIDA A MANCHESTER FRA UNITED E CHELSEA estero
Luigi Sada
A
nche all’estero non si scherza con le parti-
te spezzate nel giro di tre giorni. Dopo essere scese in campo Manchester City, Liverpool e Arsenal, insieme al sorprendente Southampton tocca oggi a tre partite, con la sfida-principe fra il capolista Chelsea e il Manchester United sempre più alle prese con i tentativi di rimonta dopo una partenza disastrosa. La squadra di Mourinho vanta ben dieci punti di vantaggio nei confronti della
squadra di Van Gaal. L’ul-
tro fra la terza e quarta
corrente del risultato di ieri
dovrà respingere gli attac-
e al Siviglia affrontare ri-
tima spiaggia per Di Ma-
forza del campionato fra
sera tra il PSG e il Borde-
chi del Metz per mantenere
spettivamente il Getafe e
ria e compagni per tenere
il Wolfsburg e il Mainz. In
aux, le due squadre alle sue
la quarta posizione. Infine
il Villarreal mentre il sor-
in piedi l’unifichi guidato
Ligue 1 scontro fra due co-
spalle. Nel tardo pomerig-
in Ligua, spenti i fuochi di
prendente Rayo Vallecano
dal mister olandese. In-
lossi dove il Lione attende
gio il Saint Etienne, redu-
Real Madrid- Barcellona,
affronterà in trasferta il
teressante vedere come si
la capolista Marsiglia, già al
ce dal pareggio con l’Inter,
tocca all’Atletico Madrid
Malaga.
comporterà il Tottenham, reduce dal 5-1 inflitto all’Asteras con il Newcastle. In Germania partitissima a Moenchengladbach dove il Bayern Monaco affronterà il Borussia sorprendentemente alle sue spalle in seconda posizione in classifica. I bavaresi arrivano, come noto, dall’1-7 inflitto alla Roma e proveranno a ripetersi con la formazione biancoverde. Da segnalare, manco a farlo apposta, nel secondo match in programma per oggi lo scon-
LA CHAMPIONS DICE NO ALLE ITALIANE domenica 26 ottobre 2014
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Severa Bisceglia
champions league
L
a Juventus esce sconfitta dallo Karaiskakis e la Roma porta a casa l’umiliazione delle sette reti subite all’Olimpico. Settimana no per entrambe le italiane in corsa. Andiamo per ordine. I giallorossi necessitavano della benedizione del Santo Padre e invece in Vaticano, il giorno dopo, ci hanno mandato i tedeschi con Pepe Guardiola in testa. La squadra bavarese è stata ricevuta dal pontefice che si è complimentato per la bella prestazione senza però esporsi più
di tanto: “Ho saputo del risultato della partita, no comment”. Secondo alcune voci, invece, il pontefice, in posa per le foto di rito, avrebbe aggiunto -ieri sera hanno giocato una partita meravigliosa - riferendosi ovviamente ai calciatori tedeschi. Torniamo al dolore terreno di Garcia e i suoi. Una sconfitta contro il Bayern ci stava, era nell’aria, ma 7 pere no. No per quella Roma che si gioca, e come gioca, lo scudetto con la Juventus. E’ risaputo che a Roma nevichi poco e che Monaco vive sotto la neve circa otto mesi l’anno, ma allora quella valanga da dove è arrivata? E’ arrivata direttamente dalla Germa-
Roma umiliata all’Olimpico
Striker Robert Lewandowski, che gol nia ad insegnare calcio nella nostra Capitale. Non poteva finire diversamente, il Bayern ha mes-
Juventus
so in campo la testa, il carattere e la tattica con una tale velocità dando ai giallorossi poche occa-
sioni di vedere la palla di sfuggita. Robben, per due volte, Gotze, Lewandowski, Miller, Ribery e Shaqiri ha fatto vedere come si gioca a calcio, quello vero, lasciando basiti i nostri. L’Olimpico ancora una volta ha detto chi può salire in cattedra e Guardiola ha urlato sette volte a Garcia chi merita il palcoscenico delle grandi occasioni. I bavaresi hanno annientato la Roma in ogni reparto, dalla difesa all’attacco, sorvoliamo sul centrocampo, no comment, come il Papa. Peccato per i 60.000 spettatori accorsi all’Olimpico per la partitissima.
La rinuncia dell’ultima ora a Maicon, per un problema al ginocchio, ha impensierito i tifosi che si sono però subito ricreduti, Iturbe e Gervinho non sono poi così male. Lo spettacolo c’è stato ed il viaggio all’Olimpico non è risultato vano, peccato che il monologo ha parlato tedesco e quindi pochi dei presenti hanno compreso ed apprezzato. Alla Roma l’onore del gol bandiera, per altro in fuorigioco, di Gervinho. Nulla però è perduto, dietro sono messi anche peggio: Bayern Monaco 9 punti, Roma 4, City 2 e Cska Mosca 1 punto.
battuta allo Karaiskakis A
ltra nota dolente viene ‘suonata’ in Grecia. I bianconeri, prima frazione di gioco da dimenticare e buone giocate nella ripresa con diverse palle gol, si giocheranno tutto nelle prossime tre gare, intanto sono risultati imprecisi nelle conclusioni, anche un po’ sfortunati, Morata decide di non segnare pur giocando una buona partita, Tevez
N
sembra tornato all’incubo del non gol in Europa e Roberto Jimenez ha parato anche l’imparabile. In conclusione l’Olympiakos, con il gol vittoria, si porta in testa al girone con 6 punti appaiato all’Atletico Madrid che ha batto del Malmoe un unico boccone (5-o) e la Juventus resta a 3 punti, in compagnia del Malmoe, che non la escludono dal
passaggio del turno, ma questa partita i bianconeri dovevano vincerla. Il cammino europeo delle zebre, almeno in Champions, era già difficoltoso prima, ora è alquanto arduo ma ancora alla portata della capacità di soffrire e sfruttare le tante occasioni che i ragazzi di Allegri sanno creare.
Bianca Elton Ara
egli altri gironi tutto
gol dal Dortmund e l’An-
secondo i pronostici:
derlecht perde (1-2) con
il Real Madrid, primo del
l’Arsenal. Nel gruppo F
girone a punteggio pieno,
vincono Psg e Barcellona,
champions le altre
rifila tre gol al Liverpool
rispettivamente con Apoel
dallo Schalke 04, che ha
dello sbiadito Balotelli e il
(0-1) e Ajax (3-1). Il Chel-
avito la meglio sullo Spor-
Basilea perde (0-1) con il
sea, vincente per 6-0 col
ting (4-3), con 5, chiudono
Ludogorets. Il Galatasaray
Maribor, conduce la clas-
Maribor e Sporting con 2 e
perde in casa subendo 4
sifica con 7 punti seguito
1 punto.
TELENOVELA BALOTELLI
A
Cristiano Ronaldo apre le danze al 23’
ltra figuraccia e serata no per l’eterno incompreso Mario Balotelli. L’ex rossonero è ad un passo dal salutare anche i Reds. Eterno incompreso o eterno ex? Di difficile adattamento, e non più SuperMario già da un pezzo, Balo continua a far parlare di se, peccato che sia solo in ne-
gativo. Ha già perso la stima, ovviamente sul campo, dei suoi compagni che quasi non gli passano più la palla perché sprecata. Contro il Real Madrid mercoledì sera è stato anche sostituito, al fischio dei primi 45’ aveva già fatto la doccia. Inutili persino le polemiche sullo scambio di ma-
glia con Pepe, in effetti avrebbe potuto farlo a fine gara, come accade sempre, ma si sa, Mario Balotelli è allergico alle regole oltre che al buonsenso. Quale nuova squadra avrà il coraggio di farsi carico di un calciare dalle buone potenzialità, non ho detto campione, ma di difficile gestione?
domenica 26 ottobre 2014
Bisceglia Marjlja
europa league
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a terza giornata di Europa League elenca le sue vittime. Una su tutte, non ha stupito poco, è il Napoli che a Berna perde contro lo Young Boys per 2-0. Rafa Benitez manda in campo una squadra rivoluzionata, rispetto a quella di dome-
EUROPA: I DURI INIZIANO A GIOCARE
nica a San Siro partono titolari solo Rafael, Albiol e Inler, ma il turnover questa volta non da i risultati sperati decretando il primo stop europeo per gli azzurri. Primo tempo passato a studiarsi, col Napoli attento in difesa pronto a colpire con le ripartenze veloci e per poco non riesce a passare in vantaggio, prima con De Guzman e poi con Mertens. Ma la palla è ro-
tonda e nella ripresa gli svizzeri puniscono gli ospiti: Hoarau fulmina Rafael con un rasoterra. Il tecnico azzurro prova a correre ai ripari mandando subito in campo Hamsik, al posto di un insignificante Michu, e Callejon. Una soluzione che pare premiare Benitez, infatti lo spagnolo trova subito il gol, peccato fosse irregolare. La palla torna rotonda ed il Napoli si spegne, niente idee, solo un gioco confuso. Berone chiude definitivamente le speranze partenopee, servito dal solito Steffen, trafigge un desolato Rafael. Va bene alla Fiorentina che torna da Salonicco con tre punti che fanno morale in vista dello scontro di oggi con il Milan. Vargas ha dimostrato che in Grecia si può anche vincere. Il peruviano al 39’ firma il terzo successo consecutivo viola. La Fiorentina marcia alla grande battendo Guingamp, Dinamo Minsk e il Paok per 0-1, un risultato, questo, che sta anche un po’ stretto. I viola hanno controllato l’intera partita, qualche brivido sul finale, sprecando almeno due occasioni per il raddoppio. Tutto liscio per il Torino che batte in
casa l’HJK con un meritatissimo 2-0. Al 34’ il preludio con il gol giustamente annullato ad Amauri per fuorigioco. Al 35’ ci pensa Cristian Molinari a fare esplodere l’Olimpico con bellissimo gol sulla sinistra, servito a dovere da Matteo Darmian. La partita la fanno i granata che al 58’ raddoppiano con Amauri, questa volta il gol è regolare. L’Inter invece parte
bene. Corre e crea grandi movimenti, nei primi 20 minuti già tre palle gol. Ci volevano le dimissioni di Massimo Moratti da presidente onorario e l’ansia di Mazzarri di ricevere il primo esonero in carriera per svegliarsi. Sulle dimissioni dell’ex patron nerazzurri sorvoliamo, su quello del tecnico toscano possiamo anche parlarne, anche perché è già nell’aria, deve
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solo atterrare. Anzi, passiamo direttamente alla partita. Giovedì a San Siro l’Inter ha provato ad imporre il suo gioco al Saint-Etienne con un buon possesso palla lasciando agli ospiti l’impegno in difesa. Nei primi 45’ è mancato solo il gol ai nerazzurri. Nella ripresa tutti si aspettavano un’Inter esplosiva ed invece è ricaduta nel sbollito torpore. Pessimo gioco, tanta confusione e qualche pericolo di troppo sul finale di gara. A San Siro la gara termina a reti inviolate.
IN AUSTRALIA ANCHE I CANGURI FESTEGGIANO VALENTINO Bisceglia Marjlja
motomondiale
Rossi-Lonenzo: lotta per il secondo posto
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e Honda hanno evidentemente abbassato la guardia visto il disastro a cui abbiamo assistito domenica scorsa. Phillip Island ha detto bene al Dottore, non vinceva su quella pista dal 2005, in lotta per il secondo posto del mondiale con 8 punti di vantaggio su Lorenzo, e alle Yamaha che hanno occupato i tre gradini del podio. Il nove volte campione del mondo ha festeggiato la sua vittoria numero 108 e la seconda stagionale con il tempo di 10’46.405 a seguire, si fa per dire, con un ritardo di oltre 10” Jorge Lorenzo e sul terzo grazino del podio è salito per la prima volta Bradley Smith che ha corso su Yamaha-Tech3. Il Dottore ha tantissimi sostenitori in Australia e con loro ha potuto festeggiare questa vittoria: “Gara stupenda. E’ stato bello vincere qui dove ho tanti tifosi. Quando la gente viene a festeggiarti c’è sempre una atmosfera speciale. La cosa più bella comunque è stata verso la fine della corsa, mentre ero in piega nell’ultimo curvone con il gomito a terra a 200 all’ora con un po’ di sole che sbucava dalle nuvole, è stato bello”. Valentino Rossi riesce ancora ad emozionarsi, forse è questo il segreto che lo porta a lottare ancora in ogni gara come se dovesse farsi strada per emergere. Marc Marquez è scivolato al 18° giro quando era in testa. Gara emozionante, Valentino vince il
duello con Lorenzo e va a vincere. Peccato per Carl Crutchlow su Ducati che va a cadere a due tornate dal podio lasciando il secondo posto a Lorenzo. Giornata no per le Honda, anche Dani Pedrosa è fuori grazie ad Andrea
Iannone che lo centra con precisione. I migliori piazzamenti per la Ducati sono il quarto posto di Andrea Dovizioso e il quinto tempo di Hector Barbera. Il centauro di Tavullia è un fiume in piena: “La soddisfazione più
grande all’ultimo giro è stato vedere sulla tabella che avevo sette secondi su Lorenzo, quello mi ha dato anche gusto e la sensazione di avercela fatta”. Meno felice il compagno di scuderia Jorge Lorenzo: “Ho avuto problemi verso
fine gara con la gomma anteriore, credo di averne usata una fallata, anche se la Bridgestone nega. Non sono soddisfatto anche perché me la sarei potuta giocare con Valentino”. Mancano due gare alla fine del mondiale,
due possibilità per Valentino di piazzarsi al secondo posto. La prossima gara è a Sepang, pista favorevole al Dottore, e l’ultima a Valencia dove Marquez farà di tutto per bissare il successo della scorsa stagione.
domenica 26 ottobre 2014
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tiro con l’arco
Severa Bisceglia
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l 19 ottobre scorso a Vignone (VB) è stato disputato il XX° Trofeo Valgrante, abbinato alla nona prova del Campionato Insubria 2014, organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica che ha consentito agli Arcieri e Arciere del VCO “Verbano, Cusio e Ossola” di cimentarsi nella gara 3D per le categorie Arco Storico, Long Boow, Arco Ricurvo, e Arco Nudo. Per la categoria Cacciatori Femminili Arco Ricurvo sottolineamo il terzo piazzamento, dietro Anna Vallo e Giulia Cavallin, della promettente Silvia Questore, della compagnia 04ARCH, con 190 punti.
Silvia Questore (al centro) ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA Arcieri del Verbano, del Cusio, dell’Ossola e della Valgrande www.arcoverbano.net =========================================================================== Gli Arcieri del VCO & Valgrande con il Patrocinio del COMUNE DI VIGNONE sono lieti di invitarvi al
X X T ROF EO V A LGR A NDE DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 a VIGNONE (VB) – Località Bureglio GARA ABBINATA ALLA NONA PROVA DEL CAMPIONATO INSUBRIA 2014 ore 8:15 raduno delle Arciere e degli Arcieri presso la Struttura Feste di Bureglio ore 9:00 chiusura conferme e chiamata pattuglie - ore 9:30 inizio tiri
TIPOLOGIA DI GARA: 3D (due frecce a piazzola) A norma del Regolamento del CAMPIONATO INSUBRIA: a) le categorie ammesse sono: Arco Storico, Long Bow, Arco Ricurvo, Arco Nudo, Categoria Unica Compound b) non sono previsti tiri su bersagli mobili, tiri in ginocchio, tiri a tempo c) spot/superspot sono validi anche se la freccia taglia solo in parte la linea di demarcazione
ISCRIZIONI solo via e-mail indirizzando TASSATIVAMENTE a 01verb.iscrizioni@gmail.com QUOTE DI ISCRIZIONE 15 euro adulti - 10 euro scout - 5 euro cuccioli PAGAMENTO (indicare nella causale numero e tipo degli iscritti e codice/nome ASD) CCP 33511288 intestato ad Arpaia Giuseppe, Verbania IT50 E076 0110 1000 0003 3511 288 ovvero RICARICA POSTEPAY 4023600644299093 intestata ad Arpaia Giuseppe, Verbania SARANNO PREMIATI I PRIMI TRE DI OGNI CLASSE E CATEGORIA COME DA TRADIZIONE, IL PREMIO SPECIALE DEL TROFEO SARÀ ASSEGNATO SU UNA PIAZZOLA SPECIALE
Silvia Questore
domenica 26 ottobre 2014
DANILO GOFFI: DOPO CREMONA, NEW YORK atletica
Chiara Franzetti
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erminato anche l’ultimo test in vista della Maratona di New York, Danilo Goffi si prepara ora a finalizzare gli allenamenti e scaricare i km macinati in questi mesi per partire poi nelle migliori condizioni alla volta della Grande Mela. La
Maratonina di Cremona di domenica scorsa, gara su percorso interamente pianeggiante e identico a quello della scorsa edizione sulla quale il portacolori del biancorosso Monza Marathon Team già si era cimentato, è stato il banco di prova finale. L’attuale detentore del titolo nazionale di maratona è stato uno degli undici atleti in gara capaci di scendere sotto il muro dell’ora e sette minuti: sua infatti l’undicesima
piazza assoluta in 1:06’24”, secondo italiano al traguardo alle spalle del giovane Nekanegent Crippa e dietro la solita nutrita compagine di atleti africani; il tutto in una domenica dominata da nebbia e umidità. E Goffi sembra aver sofferto proprio la metro non particolarmente favorevole: “ho patito le condizioni atmosferiche”, racconta comunque soddisfatto a fine gara, “a causa delle quali ho lasciato sul
percorso almeno un minuto. Nel complesso però, sono abbastanza contento: mi sono espresso bene e i tifosi lungo il tracciato sono stati determinanti nei punti più critici; sono il secondo italiano alle spalle di un giovane con una ventina di primavere meno di me. Quindi, direi prova superata.” Ammirevole la sua condotta di gara, frutto di maturità ed esperienza accumulate dal maratoneta nervianese nel corso degli anni. Goffi non si è fatto prendere dalla frenesia e dal ritmo veloce -3 minuti al km-, imposto dai
15 soliti atleti keniani fin dalle prime battute; ha invece corso con la testa. “Sapevo di non poter reggere a lungo una simile andatura, oltre a sentirmi inizialmente un po’ contratto. Non riuscivo a sbloccare le gambe, quindi ho preferito stare nel gruppetto di ricorsa insieme ai fratelli Crippa e a Palamini; quest’ultimo è stato il primo a staccarsi, mentre io ho avuto un momento di incertezza dopo il decimo km che mi è purtroppo costato nel proseguio della gara condotta infatti in solitaria. Ma non ho mollato
e grazie alla testa, oltre che alla bontà del lavoro svolto finora, dalla 13.a posizione in cui mi son trovato a metà gara son risalito fino al l’undicesima posto.” Soddisfatto anche l’allenatore di Goffi sponsorizzato, tra gli altri, da Reale Mutua Assicurazioni. Poche parole, ma dense di significato quelle pronunciate a fine gara: “l’atleta c’è fisicamente e mentalmente; stiamo lavorando bene e la Maratonina di Cremona ne è stata la prova. Adesso, testa a New York dove Danilo darà il massimo.”
La famiglia a teatro teatro Marco Papetti
A
partire da sabato 1° novembre il teatro Manzoni porterà in scena una serie di spettacoli dedicati interamente alla famiglia con una rassegna rivolta ai più piccoli, dai quattro ai dodici anni, ma in realtà adatta a tutto il nucleo famigliare. I Family Show, come vengono definiti da teatro, raccontano le storie più famose del mondo della fantasia immergendole in un mondo fatto di personaggi originali e divertenti, di costumi e scenografie colorate e sempre accompagnati dall’allegria delle musiche. Gli spettacoli
sono concepiti per divertire ed emozionare i più piccoli avvicinandoli ai beniamini delle loro storie preferite. Dieci sono le storie in programma: Harry Potter, Il Re Leone, Spettacolo di Natale, Il mago di Oz, Trilli, Il Gobbo di Notre-Dame, Pinocchio e Alice, Peppa Pig e infine Mrs. Spelling e i Fumbles. Si parte sabato 1° novembre con Harry Potter che vede in scena 13 performer e 1 mago. In questo spettacolo gli studenti-maghi cercheranno di vincere l’incantesimo che si abbatte sull’Accademia e solo uno di loro sarà in grado di combattere la magia nera: il grande Potter. Tra musiche e magia una storia avvincente per tutti soprattutto per i più piccoli che così si possono avvicinare al mondo del teatro e scoprire un nuovo modo di trascorrere il tempo libero, vivendo un’emozione rale e non virtuale.
Fidelia: cercasi accompagnatore/trice con regolare contratto
(Messaggio alla redazione di Stadio5 del 19 ottobre 2014) Ciao io sono Fidelia e sto cercando una persona interessata a lavorare, con un regolare contratto, come mio accompagnatore/accompagnatrice. La persona che cerco deve avere una età tra i 25 e i 40 anni, e vorrei che fosse creativa e interessata all’arte e alla musica. Io vivo a Mattinata, ma nella maggior parte dei casi i miei impegni mi portano a Manfredonia, è importante dunque che questa persona sia automunita ma che si impegni anche ad accompagnarmi in brevi tragitti a piedi. Proprio riguardo a questo, è abbastanza importante che il candidato o la candidata abbia una qualche dimestichezza con persone con disabilità come me o che sia disposto a imparare. Prenderò inoltre in considerazione eventuali “coppie di amici” che vogliano candidarsi insieme e insieme svolgere l’attività con me, in questo caso, essendo in due, anche una semplice passeggiata risulterà più agevole per tutti. Di seguito i riferimenti telefonici per fissare un colloquio. CASA: 0884/550734 Fidelia cell.: 3398210789 PAPA’ Giovanni cell: 3420107463.
Ciao redazione di Stadio5, potete pubblicizzare questo messaggio? Grazie.
domenica 26 ottobre 2014
Giacometti, l’esistenzialista che piaceva a Sartre
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Testa del padre
“Ho visto sculture di Giacometti che sono così potenti,
eppure così delicate, da far venir voglia di descriverle come neve che conserva l’impronta di un uccello” aveva annotato nel suo diario Opium, Jean Cocteau
LE OPERE DELLO SCULTORE SVIZZERO ALLA GALLERIA D’ARTE DI MILANO U
omini e donne scolpiti nel bronzo, sottili e attoniti di fronte a un’esistenza più grande della loro stessa vita. Uomini e donne che camminano su basamenti pesanti come se volessero staccarsi dalla gravità della terra. Uomini e donne stupiti dall’immensità dell’universo e colti nella loro essenza più profonda. Alberto Giacometti percorre con la scultura ciò che gli scrittori definiti “esistenzialisti” come Jean Paul Sartre e Samuel Beckett ci raccontano attraverso i loro libri.
Annette, moglie dell’artista
L
’artista nasce il 10 ottobre del 1901 a Borgonuovo, piccolo villaggio sopra Stampa, nella Svizzera italiana. E’ il primo dei quattro figli di Giovanni, pittore postimpressionista che sarà commissario per la Svizzera alla Biennale di Venezia. Alberto si dimostra da subito allievo appassionato agli studi storici e letterari e rivela ben presto anche le sue capacità artistiche. Curioso e appassionato di conoscenza, accompagna il padre a Venezia nel suo primo viaggio in Italia e rimane affascinato dalla pittura del Tintoretto. Ventunenne giunge a Parigi per frequentare l’Académie de la Grande-Chaumière e si stabilisce nel quartiere di Montparnasse che rimarrà per tutta la vita il suo luogo
di elezione. Inizia a studiare disegno e anatomia e si appassiona alla rappresentazione della figura umana. Più tardi affiterà un piccolo atelier in rue HippolyteMaindron, dove mancano persino l’elettricità e il riscaldamento, qui resterà tutta la vita. E’ in questo studio che, dice Giacometti, “ho potuto fare di tutto”, comprese le grandi figure in piedi del 1959, che compongono un gruppo monumentale con “l’homme qui marche”. E’ sempre a Parigi che incontra artisti e scrittori appartenenti al gruppo surrealista, il movimento artistico e letterario fondato da André Breton che nel 1924 scrive il Manifesto del surrealismo nel quale delinea i presupposti per una nuova idea
di rappresentazione e interpretazione della realtà. I surrealisti si prefiggono di superare il concetto di realtà come pura rappresentazione formale. Studiano le teorie di Freud e si pongono lo scopo di attingere solo dall’inconscio, dal sogno e dalla scrittura in automatismo la vera rappresentazione della realtà. Definiscono che la realtà è sogno. Il sogno è anche realtà. In questo contesto si muove Alberto Giacometti che partecipa attivamente alle riunioni del gruppo surrealista, disegna per Aragon sulle riviste comuniste dell’epoca: “La lutte” e “Commune”. E’ proprio in questo periodo che le sue sculture diventano simboliche e allusive e lo rendono l’interprete ideale del concetto di surrealismo in scultura. Nel 1939 conosce Jean Paul Sartre che riterrà Giacometti interprete ideale dell’esistenzialismo in scultura. Non sono momenti facili
La coppia
per la sua scultura, ma la mecenate americana Peggy Guggenheim gli sarà d’aiuto nelle vendite. In seguito all’occupazione dei nazisti nel 1940, Giacometti lascia la Francia
e si rifugia in Svizzera. In questo periodo scolpirà figure sempre più piccole di
arte e fotografia
Marby
dimensioni ed esporrà molto poco. Solo dopo il 1945, sposa Annette Arm che diventa la sua modella preferita e quando ritorna a Parigi avrà l’idea di realizzare sculture sempre più grandi che gli verranno commissionate a livello internazionale come le figure monumentali da collocare nella piazza antistante la Chase Manhattan Bank di New York. Alberto Giacometti è ormai riconosciuto a livello internazionale. Lui ,che per tutta la vita si è dedicato al ritratto e a scolpire teste, affermerà con amarezza che mai era riuscito a mettere in un ritratto tutta la forza che c’è in una testa. “Il solo fatto di vivere esige una tale volontà e una tale energia”, dice Giacometti alla fine di una vita dove niente è stato sprecato ma tanto ci è stato restituito dalla sua arte.
La madre
Busto
Alberto Giacometti A cura di Catherine Grenier GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano In collaborazione con Fondazione Alberto et Annette Giacometti
Musica Dance
musica Riccardo Sada
M
y Digital Enemy feat. Lizzie May To Dust esce in Italia il 17 novembre su Je Just Entertainment. La label di Sergio Cerruti ha appena aperto la sua nuova sede a Milano e pubblica una traccia house targata Toolroom di cui si parla già piuttosto bene a livello internazionale. Ad esempio, i My Digital
My Digital Enemy feat
Lizzie May su Je Just Entertainment Enemy sono appena stati guest di Pete Tong nel suo show su iHeartRadio. Nella release spicca anche un interessante remix di Rektchordz. Ecco come la presentano gli stessi Serg & Kieron (MDE): “Negli ultimi anni ci siamo concentrati sul basso, che è
diventato essenziale per il nostro progetto. Passiamo un sacco di tempo a creare le nostre linee di basso con effetti, compressori e gadget da nerd. Questa traccia, ‘To Dust’, mette insieme il nostro amore per il basso e quello per lo stile euforico anni ’90. In due, quando
lavoriamo in studio, abbiamo il doppio delle idee e se capita di andare contro un muro di mattoni almeno uno di noi resta con le orecchie intatte. E poi ci piace molto produrre House music, visto che è da sempre legata al divertimento...”.
Info su www.j-e.com
Halloween: Capodanno d’autunno Monika Kruse, autentica
Nina Kraviz
regina della techno. www. monsterland.it Al Fabrique di Milano al Dude Club, Amnesia Milano, Sincronie Milano, Funk You e Fabrique medesimo presentano Il Grande Ballo di Halloween. On stage Marcell Dettmann, Nina Kraviz, Nathan Fake, The Electricalz; un party all’insegna esclusivamente della buona musica, senza l’obbligo di maschera né
Milano non si fa trovare
loween Festival The Zom-
di dress code. Fari puntati
utentico capodanno
impreparata, con una serie
bie Circus, sette stage con
sulla Kraviz, prossima al
d’autunno, Hallowe-
di appuntamenti in grado
musica edm, tech house,
lancio della sua nuova label
en è ormai diventato da
di attirare pubblico da tutta
commerciale, deep house,
e del suo nuovo album.
anni l’appuntamento più
Italia. Al Centro Congressi
we love the 90’s, electro e
Info su
atteso dai clubbers di tutta
di Assago Milanofiori, va
techno. Tra i special guest
www.fabriquemilano.it
Italia. Venerdì 31 ottobre
in scena Monsterland Hal-
Philippe Zdar (Cassius) e
A
Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it
Amministrazione mail: commerciale@stadio5.it Concessionaria pubblicità Edizioni SBM Tel. 329 3847157 mail: commerciale@stadio5.it
Monika Kruse
Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - mail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM mail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Bianca Elton Ara, , Giovanni Labanca, Marby, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Rubino, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011