domenica 18 gennaio 2015 Anno 5 n. 4
www.stadio5.it
info@stadio5.it COPIA OMAGGIO
MILAN
ATALANTA
OCCHIO ALLA DEA
NON È BENDATA
domenica 18 gennaio 2015
2
Sandro Mazzola
I
l Milan passa ai quarti di Coppa Italia e l’incubo è finito. Carlo Ancelotti sulla coppetta nostrana diceva che contava qualcosa solo dalla semifinale in poi. Il convento passa questo ed è cotica da mangiare con allegria. Riccardo Montolivo proprio giovedì ha frustato la squadra: “Voglio il terzo posto”. Ora tocca l’Inter che il 21 gennaio ospiterà la Sampdoria che potrebbe schierare Samuel Eto’o, protagonista della più bella stagione nerazzurra da mezzo secolo a questa parte. Non sarà una passeggiata per i Mancini-boys che cercheranno di passare il turno per poi giocarsi un tuffo verso la semifinale probabilmente contro il Napoli, che giovedì prossimo incontrerà l’Udinese. Andiamo con ordine. L’ultima giornata del girone d’andata vede la squadra di Pippo Inzaghi affrontare in casa l’Atalanta. Proverbialmente gli orobici non sono avversari teneri per i rossoneri che si sono dovuti piegare proprio due anni fa per 1-0 con un gol di Cigarini. I rossoneri sono riusciti a vincere addirittura per 9-3, ma in un’epoca in cui l’850 e la 600 andavano per la maggiore: si parla della stagione 1972-73. Altri tempi, altro calcio. La Dea è in debito di punti, mentre i rossoneri sono obbligati a vincere se vogliono approfittare dello scontro Lazio-Napoli, in cui una delle due perderà sicuramente qualche punto. L’a.d. Adriano Galliani, in ottica mercato, ha praticamente chiuso la trattativa con Suso, trequartista del Liverpool che in Premier League non ha mai giocato. Lui la faccia la mette sempre, nonostante sia uno dei dirigenti più criticati del painetacalcio. Il dirigente rossonero non vorrebbe fermarsi davanti all’orizzonte, ma i soldi sono quelli che sono e quindi per Siqueira (esterno dell’Atletico Madrid) ha nicchiato: “Se c’è l’opportunità si porta a casa, altrimenti facciamo con quello che abbiamo”. Il club rossonero non vuol spendere soldi, ma spera sempre di entrare nel calcio che conta, poiché dietro Juventus e Roma, tutte sembrano raggiungibili. Sognare non costa nulla e illudersi non è il peccato peggiore. Giacomo Leopardi la vedeva così: “Il più solido piacere di questa vita, è il piacere vano delle illusioni ”.
L
a Juventus non la ferma più nessuno. Da interista non dovrei dire queste cose ma la verità è sotto gli occhi di tutti. Ho seguito con interesse la partita di Coppa Italia della formazione di Allegri contro il Verona e sinceramente devo ammettere che i bianconeri sono una forza dirompente del nostro calcio. Stasera ci sarà il bis del match col Verona e per gli scaligeri, se la Juventus giocherà agli stessi livelli di giovedì, non ce ne sarà per nessuno. Tra l’altro rientrando Tevez e Pirlo la forza della Vecchia Signora aumenterà ulteriormente. Ho visto l’Inter ieri sera con l’Empoli, nell’anticipo di questa ultima giornata del girone di andata, e la delusione è stata tanta. Perdere punti preziosi su campi in cui bisogna solo vincere, allontanata ulteriormente qualsiasi obiettivo stagionale. Visto che il duello per lo scudetto è un affare privato tra Roma e Juventus, la lotta sarà apertissima per la terza piazza che vuol dire preliminare di Champions. Se la giocano oggi Lazio e Napoli. La squadra di Pioli mi sembra in forma smagliante, non tanto perché ha battuto nettamente la Sampdo-
ria la scorsa settimana, quanto al fatto di giocare un ottimo calcio anche con le seconde linee com’è successo mercoledì sera a Torino contro i granata. Se poi Klose fa il serpente velenoso in area avversaria le cose migliorano ulteriormente. Il Napoli non ha tante alternative: deve uscire con un risultato positivo da questa sfida che potremmo considerarla in qualche modo anche un derby del sud. Vogliamo parlare di Milan? L’obiettivo dei rossoneri, ha predicato Berlusconi, deve essere il terzo posto. Ma
Milan
STADIO
Allenatore
MEAZZA
Chievo. I veneti questo pomeriggio ospiteranno la Fiorentina. I viola mi sono sembrati in ripresa non tanto per i quattro gol segnati a Palermo quanto per l’ottimo gioco espresso dal collettivo. Interessante anche la sfida di Marassi dove il Genoa dovrà vedersela col Sassuolo. La formazione di Di Francesco gioca il miglior calcio, in questo momento, e sicuramente non smetterà di stupire anche in questa circostanza. Tornando alla lotta per il terzo posto vedremo come se la caverà la Sam-
ORE 15.00
pdoria col Parma che mi è sembrato in leggera ripresa in Coppa Italia nell’impegno casalingo vinto col Cagliari. I sardi questo pomeriggio saranno impegnati a Udine contro i bianconeri di Stramaccioni e per Zola sarà ancora una giornata di sofferenza.
Atalanta Allenatore
Filippo Inzaghi
Stefano Colantuono
Arbitro: Antonio
MILAN (4-3-3) Diego Lopez Abate, Rami, Mexes, Armero; Montolivo, De Jong, Bonaventura; Cerci, Menez, El Shaarawy Giacomo Leopardi
per quanto si è visto in questa prima metà del campionato le cose sono molto più complicate per i cugini guidati da Pippo Inzaghi. A proposito ho sentito voci su un possibile affiancamento di Arrigo Sacchi al Pippo nazionale. Ma sinceramente sono cose che vanno discusse tra i diretti interessati. Oggi con l’Atalanta per i rossoneri è sicuramente un esame difficile, anche perché la squadra di Colantuono scenderà in campo col dente avvelenato per il pareggio incassato a tempo scaduto col
Damato di Barletta
ATALANTA (4-4-2) Sportiello Benalouane, Stendardo, Biava, Dramé; Zappacosta, Baselli, Carmona, Moralez; Pinilla, Denis
domenica 18 gennaio 2015
partita Severa Bisceglia
N
ell’ultima giornata del girone d’andata il Milan è chiamato a dimostrare che non si tratta di crisi, vista anche la presenza di Arrigo Sacchi nella fortezza rossonera. Inzaghi continua a sostenere che la sua squadra va bene così, ma i risultati, quelli utili a risalire la classifica, fanno fatica ad arrivare. Intanto il flop in terra lombarda Fernando Torres, appena ha respirato l’aria di casa si è dimostrato decisivo al passaggio del turno dell’Atletico Madrid rifilando una doppietta al Real Madrid, e non stiamo par-
QUESTA DEA NON È BENDATA lando dell’ultima squadra spagnola. Dopo i pareggi contro Torino e Chievo Verona i rossoneri devono puntare dritti ai tre punti, non è ammesso altro risultato. La cabala da il Milan vincente, anche per allungare il passo sugli scontri diretti. Fin qui 53 le partite disputate a San Siro contro l’Atalanta, 28 le vittorie rossonere contro le 8 degli avversari, i pareggi sono 17. I tifosi del Diavolo si aspettano una partita come l’ultimo scontro diretto: grazie alla doppietta di Kakà e la rete di Cristante il Milan ha battuto la squadra bergamasca per 3-0. Pippo
Inzaghi ha ancora diversi problemi da risolvere, soprattutto in difesa dopo il forfeit di Mattia De Sciglio e Zapata. Meglio nei reparti più avanzati dopo il recupero di Muntari, Bonera ed il rinato Pazzini andato a segno in Coppa Italia, quest’ultimo ha saltato, però, le ultime sedute di allenamento per febbre. Vedremo un Milan a trazione anteriore con il trio Menez, unico uomo decisivo nella prima frazione di stagione, El Shaarawy e Cerci. Al posto di De Sciglio sono in ballottaggio Armero e Bonera mentre Abate parte titolare. L’A-
talanta è alla portata del Milan, ma da non sottovalutare, Colantuono ha più problemi del collega rossonero, rischia la retrocessione, ne sente già l’odore. Super Pippo punterà ancora sul 4-3-3 con l’inamovibile Diego Lopez a difendere la rete, in difesa Rami, Mexes e Armero. La regia è affidata al trio Montolivo, De Jong e Bonaventura per servire il tridente d’attacco. Colantuono, costretto a rinunciare a Bellini (squalificato), Cherubin, Estigarribia e Raimondi per infortunio, proverà a contenere la furia rossonera con un 4-4-2 puntando tutto sulla coppia Pinilla-Dennis.
3
bioritmi Enzo Occhiuto
M
ilan con qualche chance in più per la gara di oggi contro l’Atalanta. La squadra di Pippo Inzaghi, reduce dalla rocambolesca vittoria in Coppa
lore medio di 5,95 dell’Atalanta. Secondo questa lettura bioritmica, i rossoneri risultano avantaggiati sulla carta, ed avere più possibilità di vittoria rispetto alla formazione nerazzurra. Attenzione Milan, però, a non sottovalutare troppo gli avversari, in quanto la capacità intellettiva dei loro attaccanti risulta superiore alla media. Comunque, nello specifico delle potenzialità
MILAN CON IL RITMO GIUSTO Diego Lopez
Italia con il Sassuolo, non è sicuramente guarita, però i segni, seppur deboli di ripresa, sembrano regalare un leggero ottimismo in prospettiva dei prossimi impegni. Dopo i venti di guerra emersi ultimamente per via di una serie di risultati sconfortanti, il convalescente Diavolo contro i nerazzurri di Stefano
di rendimento dei singoli atleti, i padroni di casa risultano, dal punto di vista emozionale, maggiormente stimolati agonisticamente con 6,16 della compagine bergamasca con 5,80 di valore assoluto. Inoltre i rossoneri, dal punto di vista intuitivo, saranno dotati di molta fantasia e spiccata creatività. I giocatori
Tre punti ai rossoneri Marco Sportiello
Colantuono, si metterà in tasca i tre punti che vorrebbero dire rilancio in grande stile verso i piani alti della classifica. Infatti l’analisi della biosituazione dei singoli giocatori mette in risalto uno stato di benessere psicofisico del Milan 6,05 contro un va-
che si metteranno in vista come condizione psicofisica saranno: Diego Lopez, Montolivo, Bonaventura, Zapata, Pazzini e Essien per quanto riguarda il Milan. Dalla parte atalantina invece: Sportiello, Stendardo, Dramè, Carmona, Denis e Gomez.
Denis che segna non si cambia domenica 18 gennaio 2015
4
L’argentino lo sa bene
Chi è Germán Denis
Argentina, il 10 settembre dell’81, Germán Denis è sposato con Natalia, una bella ragazza di origini italiane e da cui ha avuto tre figli. Nell’estate di due anni fa è diventato cittadino comunitario e infatti ora
circola con un passaporto italiano. Grande amico di Javier Zanetti, capitano dell’Inter e suo connazionale, Denis è il classico centravanti di peso che viene impiegato spesso come prima punta.
D
opo la pausa per la Nazionale e il fiato tirato, per Denis in programma c’è l’impegnativo duello odierno. L’argentino ha dalla sua parte Colantuono, che lo ha confermato come punto di riferimento avanzato, certo, ma il banco di prova è uno dei peggiori. Il Milan dell’era Pazzini è una brutta bestia. La formazione atalantina va modificata il meno possibile, nonostante il passo
Inoltre, è abile nel gioco aereo come tiri al volo e colpi di testa. Nel suo Paese è stato soprannominato… El Tanque, in italiano il… carroarmato, per via della sua forza fisica. Denis la sfrutta per avere la meglio sulle difese avversarie. E pensare che il suo esordio nel calcio professionistico nel 1997 nel Talleres de Remedios de Escalada è passato quasi in sordina. “Era la squadra
Andes, in Primera División, poi retrocesso in Primera B Nacional. Ha così realizzato col Lomas de Zamora complessivamente 18 gol in 28 partite, nel gennaio 2002 si trasferisce al Cesena, non prima di aver disputato la prima parte della stagione 2001-2002 nella seconda divisione argentina. Così, in seguito a due stagioni con la maglia della squadra romagnola, chiude con un at-
falso nell’esordio interno di campionato con la Lazio e il pareggio esterno col Cagliari. L’argentino lo sa bene e resta il punto di riferimento avanzato. Lui è capace di fare reparto da solo: sa difendere il pallone, aiutare la squadra ad avanzare e fornire assist ai compagni.
di cui sono sempre stato tifoso”, ha rivelato. Denis ha militato nella Primera B Metropolitana, divisione regionale della terza serie argentina. Dopo due stagioni si è trasferito al Quilmes, dove ha realizzato quattro presenze e due gol. Nel 2000 è passato al Club Atlético Los
tivo di 29 presenze e 3 gol. Denis è tornato in Argentina nel 2003, poi ha fatto di nuovo le valigie per l’Italia per trasferirsi prima a Napoli nel 2008 e poi all’Udinese nel 2010. Il 25 agosto 2011 è passato in prestito all’Atalanta con diritto di riscatto. Nato a Lomas de Zamora, in
domenica 18 gennaio 2015
Luigi Rubino
5
Milan, occhio a Dea non bendata
A
rchiviata con successo la qualificazione ai quarti di Coppa Italia, con la vittoria sul Sassuolo (2-1) il Milan contro l’Atalanta non intende assolutamente lasciare punti per strada. L’occasione per i rossoneri di scalare posizioni in classifica è propizia, ma bisogna fare molta attenzione alla Dea, vogliosa di tirarsi fuori dalla zone minate e pericolose della classifica. I bergamaschi sono quart’ultimi e il pareggio (1-1), maturato domenica scorsa nel finale su punizione contro il Chievo in casa, ha lasciato tanta amarezza tra i tifosi, che non vedono vincere la propria squadra dal 7 dicembre 2014 (AtalantaCesena 3-2). Soltanto 3 finora sono le vittorie degli orobici in campionato, 7 le sconfitte; una media che va sicuramente migliorata se non si vuole precipitare negli inferi della serie cadetta. L’unica vittoria in trasferta gli atalantini l’hanno con-
Prati soprannominato la “peste” Gianni Rivera, Bigon, Chiarugi e Benetti tra i rossoneri, Ghio e Carelli per la squadra ospite. La gara assumerà un fascino particolare soprattutto per Giacomo Bonaventura che per la prima volta quest’anno, dopo tre stagioni con il club bergamasco, giocherà da avversario. Tra i rossoneri, oltre a Bonaventura, anche Pazzini, Montolivo, Cerci, Agazzi e il tecnico Filippo Inzaghi hanno indossato in passato la maglia atalantina. Ben 25 il bottino dei gol realizzati dall’allenatore del Milan con la società orobica.
quistata contro il Cagliari (1-2). Nei 55 incontri disputati al Meazza, i rossoneri hanno vinto per ben 30 volte, 17 i pareggi, 8 le vittorie atalantine. Particolare curioso: la prima sfida storica tra le due squadre che risale alla stagione 1937/1938, si concluse 3-0 per i padroni di casa. Lo stesso risultato tra le due squadre si è verificato anche lo scorso anno sempre a Milano. La vittoria più vistosa del Milan contro i nerazzurri di Colantuono (9-3) è datata, invece, 15 ottobre 1972. Tra i marcatori di allora spiccano i nomi di Pierino
è f a C d n o l B l A
Via Biondi 1 Milano tel. 02.33107473
tutto è .... Spe ciale
amarcord domenica 18 gennaio 2015
6
Giacomo Bonaventura
Riccardo Montolivo
Gianpaolo Pazzini
Alessio Cerci
Filippo Inzaghi
Riccardo Montolivo
Marjlja Bisceglia
domenica 18 gennaio 2015
Milan Club Isola di Capri
I
MILAN CLUB MOZZANICA
L
e Valli bergamasche riecheggiano ancora più forte dell’Inno del Milan, da quando nella graziosa cittadina di Mozzanica è stato fondato un nuovo Milan Club, che va ad aggiun-
corso di tutta la giornata dalle nove, proseguendo nel pomeriggio con gli esordienti, i giovanissimi e gli allievi. Sul Torneo ha vegliato, si fa per dire, la maestosa Coppa dei Campioni, giunta
gersi ai tanti già esistenti nella provincia. E’ l’otto dicembre la data storica che segna una uova vita, dunque, grazie ai magnifici ragazzi che ,guidati dal presidente Gabriele Brigatti, hanno magnificamente organizzato un torneo di calcio per inaugurare il loro club e la loro sede, situata nella palestra comunale. Un’organizzazione perfetta, che ha coinvolto tantissimi bambini e ragazzi , che si sono affrontati in mini tornei, all’insegna dello sport e dell’amicizia. Gioca Gol, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi e Allievi si sono affrontati nel
appositamente da Milano con la “vestale” Nuccia Malvestiti, ospite d’onore della manifestazione. E’ stata, in conclusione, una splendida giornata di sport che ha mostrato tutto il bello del calcio e dei ragazzi che animano il club di Mozzanica, ragazzi che hanno ricevuto i complimenti anche dal sindaco della città e dal rappresentante dell’Associazione, Roberto Buongiorno. Ultima piacevole nota da segnalare, ad impreziosire ulteriormente il loro impegno, la decisione di devolvere quanto ricavato durante la manifestazione alla Croce Rossa.
OSPITI TRIBUNA MILAN-SASSUOLO
Milan Club Podenzano, Ra-
venna e Forza Milan Argenta.
l Milan Club Isola di Capri, alla pari dell’incantevole paesaggio mozzafiato che lo ospita, è uno dei più apprezzati nel firmamento del tifo rossonero. Nato negli anni ottanta per volontà di alcuni amici, oggi vanta una sequenza di attività che i 120 soci mettono in atto ogni anno per fare dell’Isola incantata un continuo palcoscenico che coinvolge tutta la cittadinanza ed i turisti che, sempre più numerosi, vi convergono durante tutto l’anno. Principali animatori del sodalizio sono il presidente Massimo Coppola ed il segretario tuttofare Maurizio Salzano, senza dimenticare, tuttavia, il prezioso apporto degli altri attivi soci. Le trasferte, tra l’altro, costituiscono una parte importante del programma, soprattutto verso Milano, città che poi diventa, dopo la partita, una bella occasione culturale che i soci sembrano apprezzare molto. “Noi a Milano - dice il segretario Salzano - si può dire
che siamo di casa. Ci piace la città e per i nostri ragazzi, soprattutto, è una ghiotta occasione di arricchimento culturale e di vita. Questo, in fin dei conti, ha importanza alla pari del tifo
che, a San Siro, facciamo sentire molto forte ed appassionato. Le famiglie ci danno una mano nelle spese e sono ben disposte ad affidarci i propri ragazzi, anche se il viaggio è molto lungo”.
7
vita di club Giovanni Labanca Quest’anno, il Milan Club ha scelto una partita Milan Sassuolo, che sulla carta sembrava facile, ma che il verdetto del campo ha reso bruttissima. “Ci dispiace per i nostri tifosi che, dopo tanti sacrifici, hanno dovuto subire una cocente delusione, confessa il presidente Coppola, ma dobbiamo essere abituati a tutto, come è nel DNA di ogni milanista che si rispetti. Il Milan, tuttavia, non può e non deve essere questa brutta squadra che scompagina la storia stessa della Società”. L’amarezza è stata in parte mitigata dalla visita a Casa Milan di cui tutti sono rimasti entusiasti e di piazza Duomo, ancora scintillante delle luminarie di Natale. In conclusione, una bella esperienza finita, tanto per stare in tema, con un bel pareggio, accettato da tutti, per amore del Diavolo e della bella desiderata Capri.
Prima e dopo la partita... Vino, birra e il gusto di un panino espresso
domenica 18 gennaio 2015
8
ospiti Giovanni Labanca
La Dea sbendata
Atene. Con garbo saprà raccogliere le forze, non ancora residue, ma non al massimo della condizione, per opporre una degna resistenza ad avversari che hanno sempre spaventato senza remore. La storia si ripeterà, assicurano Denis e compagni, perhè considerano quella di san Siro una partita derby, a parte per i colori, perché saranno di fronte due formazioni che se la sono sempre date di santa ragione, in senso calcistico, ovviamente e non si capisce perché non dovrebbero farlo ancora. San Siro attende fiducioso, anche nella speranza che i boys bergamaschi se ne stiano buoni buoni sui loro seggiolini, a godersi la loro Atalanta che, prima o poi, dovrà risorgere dall’Egeo mare, come quell’altra Dea più provocante e famosa. Tanto per fare spettacolo.
T
ira una brutta aria dalle parti delle valli bergamasche. Il venticello piacevole che le ha sempre accompagnate, per il sollievo delle sue laboriose genti si sta tramutando in tempesta, a ben guardare la situazione di classifica che, contrariamente agli altri anni, pone la squadra di Colantuono ad uno schioppo di tiro dal baratro infernale della serie cadetta, per non dire serie B. I punti sono pochi, a dispetto delle aspettative di quanti fremono per i colori nerazzurri ed anche per gli irrequieti supporter delle curve che ne combinano ogni domenica di tutti i colori. Va bene pure il dissenso, ma sarebbe ora che la smettessero di finire, praticamente dopo ogni partita, tra le colonne della cronaca quasi nera e poco azzurra. Ci hanno fatto talmente l’a-
tiamo i riflettori su San Siro, dove due squadre in pena si disputeranno una posta che servirebbe ad entrambe intera se vogliono trarne vigore al
un Diavoletto dimesso, ma non rassegnato. “Questa è una partita decisiva, soprattutto per il morale dell’ambiente. Abbiamo la fortuna
bitudine, che anche le forze dell’ordine sembrano quasi di aver voglia di sorvolare sulle indecenti intemperanze di quelli che ancora vengono ostinatamente chiamati tifosi. Lasciamo stare e pun-
miglioramento delle rispettive posizioni. Colantuono ha le sue brave gatte da pelare in questo periodo e si affida ai suoi nella speranza che, come ai vecchi tempi, ritrovino verve e grinta per affrontare
di affrontare il Milan in crisi e facilmente abbordabile nel suo complesso. Non dobbiamo dimenticare, tuttavia, che è pur sempre una bella squadra che non può ancora balbettare e prendersi i sono-
ri fischi dei suoi tifosi proprio a Milano. Noi le proveremo tutte per tornare a Bergamo con qualcosina nel sacco, se poi fosse pieno del tutto sarei contento come una Pasqua”. La nobile Dea non può non tener conto della sua storia, figlia di liceali, studenti e professori, amanti dell’Antica Grecia e del classicismo più bello dell’epoca d’oro di
domenica 18 gennaio 2015
9
PASSEGGIATA IN TOSCANA
L
’armata Mancini stecca al Castellani e la delusione del mister a fine gara è la stessa dei tifosi. Ancora un passo indietro per i nerazzurri. Il tecnico jesino le ha provate tutte, ma invano, buttando nella mischia anche Shaqiri al suo esordio in nerazzurro. Il girone d’andata l’Inter lo chiude con un fallimentare 0-0 contro un Empoli che in difesa ha costruito un vero e proprio fortino. Nulla hanno potuto Kovacic e compagni, timorosi sin dall’inizio, che non sono riusciti a creare gioco degno di questo nome. Contro l’Empoli è arrivata anche la tegola Ranocchia,
giù al nord
Fiore Marro
S
e dal Napoli si aspettavano riscontri su cosa volesse fare da “grande” al San Paolo, contro la Juventus, ha chiaramente fatto intendere che per le Grandi Imprese non è ancora pronto. Peccato. La differenza in campo oltre a Tagliavento, si è vista: da una parte la rabbia concreta dei piemontesi e dall’altra, almeno nel primo tempo, un gruppo di ragazzini timorosi e senza palle; poi naturalmente ci si è messo l’arbitro che, paradossalmente, ha dato l’alibi ai partenopei per nascondere le proprie pecche. De Laurentiis su Twitter ha sbottato : “Ci siamo stancati! La
Bruno Giordano Stella delle due squadre
cugini Severa Bisceglia sospetta distorsione al ginocchio per lui. Bravissimo Sarri a disporre il giusto schieramento inculcando ai suoi uomini la giusta mentalità per fermare i nerazzurri, almeno per i toscani questo è un punto d’oro. L’Inter è scesa in campo timorosa, Kovacic parte dalla panchina e per lo svizzero venti minuti di gioco per fare le presentazioni ufficiali. Palacio avrebbe potuto essere l’uomo decisivo se non si fosse letteralmente man-
giato un gol già fatto. Mancini ha mandato in campo la formazione che ha battuto il Genoa, unico cambio Ranocchia, rientrato dopo la squalifica, al posto di Andreolli. Forse l’errore sta qui. Poco gioco macinato anche dal trio Hernanes, Palacio, Podolski che hanno foraggiato poco la punta Icardi. L’Empoli ha dato una lezione di calcio ai nerazzurri giocando a testa bassa e creando tante occasioni da gol, ha fatto girare la palla lasciando pochi spazi alla banda Mancini. La Champions resta un miraggio per il patron Thohir, almeno per questa stagione.
Come dice Don Rafè: Con la Juve? ...Ci può stare! Juve è una squadra forte, se è anche aiutata dagli arbitri diventa imbattibile. E’ inammissibile che con 6 arbitri non si vedano 2 giocatori in fuorigioco. O è malafede o è incompetenza. Questi 6 arbitri devono restare fermi a lungo”. Chi può dargli torto? Nessuno, ma tutto questo ha fatto sì che si sia distolto l’interesse dal vero problema di questa stagione: la sua fallimentare campagna acquisti. Quando si tratta di Juventus poi l’aiutino è la regola, come d’abitudine. Ha ragione il DS bianconero Giuseppe Marotta: Non si vince il campionato con la lotteria dei rigori; servono i fuorigioco a favore non fischiati dagli arbitri, servono i direttori di gara che non ammoniscono quando si fanno proteste plateali e falli da killer, ci vogliono giacchette nere che fischiano rigori a favore fuori dall’aria di rigore o peggio ancora inesistenti! Tutto questo con la Juventus è prassi. Come dice Don Rafè : “Con la Juve ? Ci può stare!”. Ai tifosi della Juve che hanno intonato “Napul’ è mille tumure!” ( Napoli è mille tumori) , mentre scorrevano le immagini e la musica di Pino Daniele allo stadio di Fuorigrotta, auguro di non dovere mai
affrontare con nessuno dei loro familiari questa piaga; in fondo siamo napoletani, e la vita ci ha insegnato che la regola prima deve essere il perdono e anche se l’offesa è grave e desolante: auguriamo loro tutto il bene possibile, famiglie comprese. Che campionato dovremo aspettarci
dal Napoli d’ora in avanti? Benitez dice che bisogna lottare per il terzo posto; in verità, almeno per noi tifosi, appare stretto come risultato finale, ma tant’è, questo passa il convento. Speriamo che questo risultato negativo conseguito contro la Juve, associato alla vittoria della Su-
percoppa italiana, non inneschi una spirale involutiva: di solito capita così quando si fallisce un obiettivo primario e si raggiunge contemporaneamente un risultato stagionale positivo, confidiamo nelle qualità del trainer iberico per tenere alta la tensione e l’interesse. La Lazio che af-
fronteremo è una della migliori compagini di questo campionato e sta tra l’altro vivendo un periodo psico–fisico ottimale, il peggiore degli avversari nel momento meno opportuno della stagione. come diceva Marcello D’Orta, Io speriamo che me la cavo. Non ho memoria, a Roma, di una partita “amarcord”; tra l’altro il club biancoceleste capitolino, sarà per i colori, sarà perché da lì arrivò Bruno Giordano, sarà per mister Edy Reja che dopo di noi andò proprio a Roma sponda laziale ad allenare, sarà per i doppi ex come Goran Pandev, Valon Berhami, Ciccio Colonnese, rimane una squadra da annoverare tra quelle per cui vale la pena tifare, la Lazio che diede voce ai napoletani del glorioso Internapoli, con i famosi Ciccio Cordova, Peppe Massa, Pino Wilson, Giorgio Chinaglia. L’ultima vittoria azzurra è avvenuta la stagione scorsa. Anche allora si arrivava da un periodo negativo, gli azzurri ritrovarono la luce addirittura dopo tre sconfitte di fila. Ci fu la doppietta del Pipita, segnarono anche Pandev e Callejon. I biancocelesti realizzarono grazie a un autogol di Behrami e una bella rete di Keita.
domenica 18 gennaio 2015
LA JUVE VUOL GIOCARE A TENNIS COL VERONA 10
campionato Laura Tangari
Q
uesta Juve è proprio forte. Giovedì sera, con le cosiddette seconde linee in Coppa Italia ha liquidato col punteggio tennistico l’Hellas di Mandorlini, scesa in campo a Torino non sicuramente come vittima predestinata. La Vecchia Signora non ha avuto pietà e probabilmen-
te non ne avrà neanche stasera nel posticipo che chiuderà il girone d’andata del campionato. I bianconeri di Allegri sono già campioni
d’inverno e vorranno legittimare il titolo indipendentemente dal risultato della Roma impegnata ieri sera a Palermo contro i rosanero di Iachini. Anche l’Inter, targata Podolski-Shaqiri ha dovuto fare i conti con l’Empoli ma il futuro di Mancini è abbastanza sereno. Oggi ad aprire le ostilità alle 12.30 la super Lazio di Pioli proverà a distaccare il Napoli, attualmente sotto di un punto. L’arbitraggio è affidato a Rizzoli: ci sarà da divertirsi. Attesa
questo pomeriggio a San Siro per Milan-Atalanta con i rossoneri non molto tranquilli dopo il risicato pareggio dell’Olimpico col
Torino. I piani di battaglia di Inzaghi per conquistare il terzo posto che vale i preliminari di Champions sono per il momento accantonati, anche perché Lazio e Sampdoria hanno dato una forte accelerata nelle alte sfere della classifica. Occhio pure al Genoa chiamato a Marassi contro il Sassuolo, pronto a regalare altre soddisfazioni ai propri tifosi malgrado l’eliminazione dalla Coppa Italia per opera del Milan. La risorta Fiorentina, reduce
dal poker a Palermo, sarà a Verona con il Chievo, bravo ad acchiappare al volo il pareggio a tempo scaduto con l’Atalanta a Bergamo.
L
a Coppa del Re ha regalato una delusione a Carletto Ancelotti, finito al tappeto ed eliminato dall’Atletico Madrid col 2-2 del Bernabeu dopo lo 0-2 del Calderom. Oggi le merengues
non sono riusciti a recuperare il terreno al vertice della classifica dopo la sconfitta del Marsiglia, chiamato oggi al Velodrome contro il Guingamp. Sant Etienne, attuale terzo in classifica
Luigi Sada
estero
IL BARCA ATTESO ALLA CORUNIA DAL DEPORTIVO
affronteranno un altro derby, quello di Liga, contro il Getafe, che viaggia nei bassifondi della classifica. Un po’ come il Deportivo chiamato, come detto, allo scontro con la Corunia con Messi e compagni, con la Pulce ancora imbufalita per aver visto soffiarsi il Pallone d’Oro d Cristiano Ronaldo. Facile sulla carta, il match casalingo dell’Atletico Madrid col fanalino di coda Granada. Torres è tornato grande ed ha segnato due reti in Coppa del Re al Real, vedremo se regalerà ai chocioneros altre prodezze, col Milan pronto a mangiarsi le mani per averlo lasciato partire troppo frettolosamente. Scontro per la zona UEFA questa sera tra Siviglia e Malaga. Nell’anticipo di venerdì pareggio fra Cordoba e Eibar. In Francia atteso alla prova questo pomeriggio il PSG contro l’Evian. Hibra e compagni hanno superato il turno di coppa ma in campionato vanno sempre malissimo, dal momento che
davanti al PSG andrà a Rennes mentre il Bordeaux sesta forza della Ligue 1 l’altra sera è stato infilzato davanti ai propri tifosi dal Nizza. I Girondini sono passati in vantaggio con un rigore messo a segno da Rolan, poi Amavie e Pleia hanno ribaltato la partita. In Premier League il Chelsea, ieri in campo in Galles contro lo Swansea sono in attesa del risultato odierno fra il Manchester City e l’Arsenal, comunque, quest’ultimo staccato
di dieci lunghezze da Aguero e compagni. Il Southampton, attualmente sorprendentemente terzo in classifica ha sfidato 24 ore fa il New Castel, mentre il Manchester United alle sue spalle ha incrociato le armi a Londra col QPR. Attesa fra meni o di due settimane la ripresa delle ostilità in Bundesliga col capolista Bayern Monaco in trasferta a Wolfsburg, secondo in classifica con sei punti di vantaggio sulla terza Bayer Leverkusen.
domenica 18 gennaio 2015
11
domenica 18 gennaio 2015
12
teatro Marco Papetti
A
l teatro Nuovo di Milano dal prossimo 3 febbraio è di scena Alessandro Pre-
Alessandro Preziosi al Nuovo ziosi con lo spettacolo Il don Giovanni di Moliere. L’attore napoletano cura anche la regia e riesce a regalare al per-
sonaggio la complessità che lo avvolge anche grazie ad un allestimento tecnologico e multimediale. Il Don Gio-
vanni di Molière è un testo eccezionale che suona ancora oggi come attuale senza aver accumulato nel tempo
un grammo di polvere, ma è anche un’opera misteriosa e sublime, dal genere “unico” sotto molti punti di vista, soprattutto dal punto di vista stilistico: una commedia irresistibilmente atipica rispetto alla vasta produzione del commediografo francese, una tragedia quasi Shakespeariana con una trama apparentemente poco lineare, e personaggi e caratteri in apparenza incredibilmente distanti fra loro. In questo nuovo adattamento il copio-
ne assume un carattere spiccatamente “postmoderno” e cinematografico, che conferma il piacere agli affezionati della prosa, ma capace di introdurre degli elementi che attivano il pensiero, come ad esempio l’episodio introduttivo del duello con il Commendatore, matrice di tutta la vicenda narrata. Questa versione di Alessandro Preziosi ha l’obiettivo di portare a teatro anche il pubblico giovane facendo attenzione però al confezionamento editoriale.
domenica 18 gennaio 2015
“I MEI Vent’anni” da festival a libro I musica Riccardo Sada
“I
MEI Vent’anni - Il Meeting delle Etichette Indipendenti 1994-2014” (VoloiLibero, Collana FS - Fuori Sacco; Formato 14 X 21 cm; 208 pagine b/n; Prezzo: 16,50 Euro), a cura di Daniele Paletta e Giordano Sangiorgi, è il libro che raccoglie contributi e testimonianze di chi il MEI lo ha vissuto da dentro, da protagonista. 16 firme tra giornalisti, operatori ed addetti ai lavori hanno scritto un loro “pezzo” su questa esperienza disegnando così il percorso della manifestazione. Si aggiungono poi le foto di Roberto Tassinari che completano il volume. Un volume che non è la semplice storia di un appuntamento sempre più grande ed importante ma che va oltre: è il racconto per emozioni e sensazioni di un incontro unico atteso da molti
e per molti diventato occasione di scoperta, di lancio o di conferma. Un mondo variegato, in continuo movimento, ricco (non certo dal punto di vista economico) di spunti, di idee, di musica “diversa” da quella sovente plastificata che spesso si sente in circolazione. Il libro racconta di un mondo artistico che, pur frammentato in mille rivoli, ha una sua forza e valenza che il MEI ha sempre valorizzato e mostrato. L’importanza de Il Meeting delle Etichette Indipendenti è documentato anche dalle cifre: nella sua storia ha registrato oltre 500.000 presenze, la partecipazione di oltre 10.000 tra artisti e band. 10.000 tra etichette discografiche indipendenti, siti, riviste, promoter, booking, festival e tanti altri operatori del settore e centinaia di personalità del mondo dello spettacolo e della cultura. Da non dimenticare anche la precisa cronologia, edizione per edizione, curata da Daniele Paletta che racconta con precisione la cronaca degli eventi.
13 di Riccardo Sada
l 19 e 20 dicembre scorsi Dimitri Vegas & Like Mike hanno presentato il nuovo concetto del loro tour mondiale, “Bringing The World The Madness”. Salendo sul famoso palco del Sportpaleis di Antwerp per una doppia sessione di spettacoli, il duo ha regalato ai fan in delirio l’assaggio di quella che sarà la tournée 2015, visibile anche via streaming. Oltre 40mila appassionati dell’EDM e della coppia belga musica si sono trovati ad essere parte integrante di un incredibile show. Lo spettacolo è caratterizzato da un gran numero di nuove tracce, edit e
mash-up unici, e include a sorpresa anche la partecipazione dell’head honcho della Dim Mak, Steve Aoki, che ultimamente ama unirsi ai due fratelli finiti secondi nella classifica di DJ Mag (la famosa Top 100). Per questo tour quindi performance inaspettate e un progettato ideato dalle menti del team che sta dietro il più grande dance festival del mondo, il Tomorrowland. Il distintivo sapore della loro label, la Smash The House (in Italia via Just Entertainment), sbarcherà il 31 gennaio a Città del Messico. Si apre un nuovo capitolo, per Dimitri Vegas & Like Mike.
Dimitri Vegas & Like Mike e il trionfo del tour “Bringing the World The Madness”
14
domenica 18 gennaio 2015
arte Marby
domenica 18 gennaio 2015
15
16
B
domenica 18 gennaio 2015
elén Rodríguez e Stefano De Martino sono da poco
D
iego Armando Maradona,
dopo ben diciannove anni, riconosce ed abbraccia la figlia Jana, che fino ad allora non aveva voluto neanche incontrare. La figlia, avuta nel 1995 con l’Argentina Valeria Sabalain, ha perdonato il padre da lungo atteso, descrive inol-
tre il momento come commovente. L’ex calciatore del Napoli l’avrebbe incontrata e con le lacrime agli occhi le avrebbe chiesto perdono, Jana afferma si non avere nessun rancore,0”la cosa importante è solo poter dire di avere un padre”. La studentessa diciannovenne avrebbe anche rifiutato un aiuto economico da parte del padre, affermando di non essere interessata ai soldi ma solo al suo affetto. Questo evento può forse dare speranza al figlio Diego Armando Junior, che attende il riconoscimento da 29 anni.
tornati in Italia dalla meravigliosa e rilassante vacanza nella terra natale della showgirl, l’Argentina. Dopo questa pausa dai paparazzi , la coppia pubblica delle foto in bianco e Nero che li immortalano in gesti di tenerezza. Il famoso ballerino commenta le foto ironizzando: “questa è mia moglie, non è famosa quan-
I
l sessantacinquesimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo sarà condotto da Carlo Conti e si svolgerà dal 10 al 14 di febbraio come di consueto al Teatro Ariston. Sul palco dell’Ariston a sostenere
C
ristiano Ronaldo non si ferma.
La carriera di calciatore è senz’altro spettacolare. Terzo Pallone d’Oro, secondo consecutivo, una
sessantina di gol segnati nel 2014 e un incasso di decine di milioni di euro a stagione fanno di CR7 un super calciatore poco più che ragazzo. Il campione
to me, ma vi assicuro che è una bellissima donna e una bella persona, se dovesse avere un enorme successo come il mio, potrete vederla in televisione, avendo così modo di conoscerla meglio”. Molti infatti hanno soprannominato De Martino “mantenuto” a causa della popolarità della bellissima argentina, lei però dichiara che suo marito ha una professionalità definita, affermata ed è normale che a volte lei gli rubi i riflettori.
*****
il conduttore, nel ruolo di vallette, ci saranno le cantanti Emma Marrone, Arisa e l’attrice spagnola Rocco Munoz Morales, fidanzata di Raul Bova. Le due cantanti italiane non disdegnano il termine valletta, si considerano invece onorate del ruolo. Questa edizione del festival proporrà numerose novità, durante la conferenza stampa Conti ha sottolineato il suo legame
portoghese, leader indiscusso del Real Madrid dell’italiano Carletto Ancelotti, starebbe però attraversando un momento difficile dal punto di vista sentimentale. È stata infatti notata l’assenza della compagna, la top model Irina Shayk, alla cerimonia di premiazione del Pallone d’Oro. Lo stesso Ronaldo non l’avrebbe neppure citata nei ringraziamenti. Si ha quindi il sospetto che dopo ben 5 anni di relazione e un figlio, nato da una madre surrogata, la top model lo avrebbe lasciato, l’ ultima foto pubblicata della coppia risale infatti a luglio dello scorso anno. Che il più desiderato e celebre dei calciatori sia tornato single?
con Sanremo e ha affermato che quest’anno il festival sarà incentrato sulla musica pop, orecchiabile e cantabi-
le da tutti. Lo slogan dell’evento più importante della musica italiana è infatti “tutti cantano Sanremo”.
Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it
Amministrazione mail: commerciale@stadio5.it Concessionaria pubblicitĂ Edizioni SBM Tel. 329 3847157 mail: commerciale@stadio5.it
Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - mail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM mail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Bianca Ara, , Giovanni Labanca, Marby, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Rubino, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011