N 52 2014 inter udinese

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domenica 7 dicembre 2014

VINCER E

Anno 4 n° 52

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COPIA OMAGGIO

A GIOCARE

CI PENSA LUI

Parola al Baffo

INTER UDINESE

NON MALE ALL’OLIMPICO MA CI SERVONO PUNTI Sandro Mazzola pag 2

LA PARTITA

UNA VITTORIA PER PER IL MORALE Severa Bisceglia pag 2


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on va niente bene. I siluri del presidente dell’AIA Nicchi sono le querimonie più antipatiche che uno possa manifestare. Perché suffragate da un velo di mistificazione che serve a salvaguardare il più possibile un potere. Incontrastato dai vertici di UEFA, FIFA, ma soprattutto dal calcio italiano. Come può dire che gli arbitri di porta non hanno mai sbagliato sulle decisioni del gol-non gol e quindi non serve la tecnologia? Sono del parere che un soggetto così pernicioso vada sollevato dall’incarico: l’incompetenza è una brutta bestia, la malafede è peggio. In Inghilterra la tecnologia è servita a evitare un sacco di sciocchezze, cioè a convalidare dei gol che sembravano improbabili. Contro l’Udinese, il Milan si è lamentato di un gol non visto; proteste infondate perché la palla non era entrata del tutto. Poca roba, questione, forse, neanche di un centimetro e così la decisione di annullarlo si è rivelata esatta. Pura fortuna, nulla di più. Molte situazioni non sarebbero state falsate, se ci fosse stato l’impiccio della tecnologia. Il campionato, intanto, va avanti. L’Inter incontra l’Udinese, mentre il Milan va a far visita al Genoa, appena eliminato dalla Coppa Italia da un sorprendente Empoli. I nerazzurri devono vincere per non perdere il treno che porta in Europa, mentre i rossoneri proveranno a mettere alle corde un Grifone un po’ spelacchiato, nonostante il terzo posto. Al Meazza, Roberto Mancini proverà a dare un dispiacere al suo amico Stankovic, ora vice di Stramaccioni. Una vittoria scaccerebbe i fantasmi da una società che sta grondando di difficoltà. Le scelte sul mercato sono state fallimentari e ora correggere in corsa non è per nulla semplice. Contro la Roma si è vista una squadra più reattiva, più combattiva, vogliosa di riprendersi in mano la gara. I giallorossi, troppo superiori, hanno dovuto sudare qualche camicia in più per uscire vincitori. A Marassi gli Inzaghiboys proveranno a fare il colpo: ci dovranno mettere tanto cuore, perché “Il coraggio è la prima delle qualità umane, quella che garantisce le altre”.

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agazzi, che scoppola con la Roma. L’Inter, in effetti, non ha giocato male all’Olimpico ma alle fine hanno vinto le migliori individualità tecniche dei giallorossi che sono sicuramente più valide delle nostre. Mancini dovrà lavorare parecchio per poter ottenere qualche risultato positivo cominciando dalla partita di questa sera con l’Udinese che si ripresenta

per il 2-0 incassato con i nostri cugini rossoneri. A proposito di Milan, sono curioso di vedere come va a finire la sfida di Marassi col Genoa, squadra, con un po’ di esagerazione, paragonata al Real Madrid. La formazione di Gasperini gioca sicuramente un ottimo calcio e i risultati sono più che soddisfacenti. E’ un gran momento per il Grifone e il Milan dovrà sudare le proverbiali sette camice per uscire dal Ferraris con un risultato positivo. Due parole sulla Champions: la

LA ROMA

HA I CAMPIONI

NOI NO

a San Siro a distanza di pochi giorni dal match perso col Milan. Guardando la classifica dell’Inter c’è da spaventarsi, dal momento che siamo nella parte seconda della graduatoria. Davanti a noi, pur con tutto il rispetto per gli emiliani, abbiamo il Sassuolo e se mi viene in mente che lo abbiamo battuto per 7-0 vengono i brividi a solo pensarci. Comunque sia oggi non bisogna fallire il bersaglio anche se l’Udinese scenderà in campo col dente avvelenato

Roma a Mosca ha gettato al vento tre punti che sanno di beffa ed ora col City dovranno fare la partita della vita per qualificarsi. Sta sicuramente meglio la Juventus che però dovrà dare il massimo con l’Atletico Madrid perché Simeone, col suo passato da interista, tenterà sicuramente di farle uno sgambetto.

stadio

INTER

UDINESE IMBATTUTA DA TRE SFIDE CONTRO L’INTER A SAN SIRO

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la partita

ndubbiamente l’Inter di Mancini gioca in modo diverso, soprattutto gioca, e con il cambio di allenatore la cosa è normale. Nonostante ila sconfitta dell’Olimpico la squadra scende in campo galvanizzata, più convinta e con un atteggiamento più forte. Oggi il Meazza ospita per la seconda giornata consecutiva l’Udinese. Domenica scorsa i bianconeri hanno dovuto fare i conti con la doppietta di Jérémy Ménez incassando, così, la sconfitta dal Milan. Oggi i colori dei padroni casa cambiano, si spera non il risultato finale. Questa sera Roberto Mancini può regolarmente occupare il suo posto sulla panchina nerazzurra, domenica scorsa contro la Roma ha rimediato una espulsione, però senza squalifica perché considerata una ammonizione con diffida, per un’espressione irriguardosa nei confronti del quarto uomo. Assodata la non espulsione del Mancio e il rinnovo praticamente firmato con Kovacic che lo legherà alla Beneamata fino al 2019, l’Inter potrà tornare a giocare anzi, iniziare a giocare, almeno si spera. Al

MEAZZA

tecnico jesino si chiedono risultati ed il raggiungimento di obiettivi all’altezza del blasone dell’Inter, di contro Mancini chiede, giustamente, a Thohir un mercato atto a far sì che gli stessi obiettivi non restino una mera utopia. Come ha sostenuto l’ex presidente onorario Massimo Moratti, l’Inter è un club diverso da tutti gli altri, unico e come tale non può accontentarsi della mediocrità né del 10 posto in classifica, l’obiettivo minimo del terzo posto deve essere raggiunto. Il campionato è lungo, vero, ma troppi interventi da attuare, difesa letteralmente da ricostruire, il centrocampo merita non pochi miglioramenti e l’attacco decisamente da rafforzare. Gli ex nerazzurri Stramac-

ore 20,45

UDINESE

Handanovic Campagnaro, Ranocchia, Jesus, Dodò; Guarin, Medel, Kuzmanovic; Palacio, Osvaldo, Kovacic Roberto Mancini

INTER (4-3-3)

Karnezis Piris, Heurtaux, Danilo, Widmer; Badu, Allan, Guilherme; Kone, Thereau; Di Natale Arbitro: Andrea Gervasoni di Mantova

Johann Wolfgang von Goethe

cioni e Stankovic sfideranno Mancini e con lui il mondo nerazzurri che mal digerirebbe ulteriori passi falsi. Il tecnico nerazzurri si dice fiducioso, e fa bene, che il momento positivo arriverà anche per l’Inter e che riuscirà finalmente a portare la squadra a vincere tante partite consecutive. La garanzia resta ancora una volta Handanovic tra i pali, il centrocampo sarà probabilmente affidato a Guarin, Medel e Kuzmanovic. La difesa a quattro non si tocca, in attacco è la volta del trio PalacioOsvaldo-Kovacic, Icardi potrebbe restare in panchina, nonostante i capricci dell’ultima ora, oppere essere preferito comunque ad Osvalto che non è ancora al 100% della forma.

Andra Stramaccioni

UDINESE (4-3-2-1)


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INTER-UDINESE PIOGGIA DI RETI TRA EX

Strama e Stankovic tornano da ex per sfidare la nuova Inter di Mancini

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’Udinese di Stramaccioni torna a San Siro, dove solo 7 giorni fa è stata battuta dal Milan, per affrontare l’Inter di Mancini. Friulani reduci dalla sfida di coppa Italia che li ha qualificati agli ottavi dopo i tempi supplementari ma che in campionato non vincono da cinque turni. Di fronte i nerazzurri che vogliono riscattare la sconfitta di Roma e rilanciarsi in chiave Champions. Nella gara dei tanti ex sono attesi tanti gol in virtù dei numeri offensivi delle due formazioni e per questo andiamo in direzione di un Over 2,5 che viene posto in lavagna dai maggiori concessionari italiani intorno all’1,80. Seguendo questa linea ci si può sbilanciare su un successo dei nerazzurri con entrambe le squadre a segno (1 + Gol) che viene offerto intorno al 3,20.

Come ‘Primo Marcatore’ le quote vanno in direzione di Osvaldo, tornato al gol contro la Roma e offerto intorno al 4,50, più staccati Palacio (5,50), Guarin (6,5) e Kovacic (7,00), mentre tra i friulani i più gettonati risultano essere Di Natale (5,00) e Thereau (7,50). Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine uno sguardo ai posticipi di domani sera: alle 19 il Cagliari di Zeman affronta al Sant’Elia il Chievo in un vero e proprio spareggio salvezza con le due formazioni divise in classifica da

un solo punto, 11 a 10 per i sardi, in piena zona retrocessione. Cagliari molto discontinuo e ancora a caccia dei primi tre punti in casa, mentre il Chievo di Maran arriva da ben quattro risultati utili consecutivi. Tutto fa pensare ad una gara con tanti gol e con un successo dei ragazzi di Zeman: un’opzione, quella dell’1 + Over 2,5 che paga oltre 2 volte e mezzo. Alle 21 al Bentegodi c’è Verona-Sampdoria con i blucerchiati alla ricerca di un successo in chiave europea mentre per Mandorlini continua la ricerca della contiunuità dopo la vittoria in Coppa Italia contro il Perugia. Gara equilibrata e segno X che si lascia preferire anche in virtù di una gran bella quota: 3,40 secondo i concessionari italiani. In bocca al lupo e alla prossima.

Contro Stramaccioni i primi tre punti dell’era Mancini Mauro Icardi riusterà l’uomo partita

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oberto Mancini, dopo la sconfitta contro la Roma, ha dichiarato di sentirsi fiducioso di rimettere a posto la squadra in brevissimo tempo. Accettare anche le sconfitte e i momenti difficili per ripartire e, da questo momento, sarà fondamentale fare più punti possibili anche per una questione di autostima. L’Udinese si offre quindi come prima vittima sacrificale secondo la teoria dei bioritmi. Infatti dall’analisi dei potenziali bioritmici, che riassumono la Forza fisica, il coordinamento motorio, la partecipazione Emotiva, la visione del gioco e la rapidità del-

le Intuizioni personali dei singoli atleti, emerge un maggior stato di benessere psicofisico dell’Inter 5.93 contro un valore medio di

razzurri risultano più tonici e forti 5.99 rispetto agli ospiti con 5.88. Dal punto di vista emotivo i padroni di casa risultano maggior-

bioritmi Enzo Occhiuto

Scossa vincente di Mancini 5.87 dell’Udinese. L’interpretazione di questa lettura bioritmica avvantaggia gli uomini di Mancini rispetto ai bianconeri allenati dall’ex Stramaccioni. Pertanto nello specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli giocatori, i ne-

mente stimolati agonisticamente con 5.89 contro 5.80 dei friulani. Sul fronte delle energie intellettive ed intuitive i nerazzurri risultano più ordinati mentalmente e con un pizzico di fantasia in più della squadra ospite. I più incisivi e determi-

nanti saranno: Icardi 6.50, Handanovic ed Obi 6.46, Palacio 6.45, Guarin 6.42 e Kusmanovic 6.41 da parte della squadra nerazzurra, contro Badu 6.50, Zapata 6.46, Di Natale 6.45 , Thereau 6.44 e Pasqual 6.25 della formazione bianconera.


Mantenere alta la media punti

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riflessioni Marco Papetti

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’ vero, è cambiato l’allenatore, è variato l’approccio alla partita, si sono modificati i movimenti con e senza palla, si sono avvicendati i giocatori, si sono alternate le posizioni in campo ma il risultato finale, al netto di tutte queste positive considerazioni non cambia: in 3 partite, 2 di campionato e 1 di Europa League con il Macio in panchina è stata raccolta solo una vittoria. E’ vero che gli avversari in campionato sono state squadre costruite per la vittoria finale o comunque un piazzamento in Champions League ma è altrettanto vero che i prossimi impegni da qui alla fine del girone d’andata non sono semplici: Udinese, Lazio e Genoa a San Siro e Chievo, Juventus e Empoli fuori casa. Insomma 6 partite di varie difficoltà con l’apice della trasferta di Torino contro la Juventus e le insidie della Lazio e del Genoa. Mancini rischia di fare una

media punti più bassa del suo predecessore e questo probabilmente riporterebbe l’ambiente interista nella depressione appena superata, sbiadendo l’entusiasmo che ha accompagnato l’arrivo del tecnico di Jesi. Mancini

consapevole di questi rischi sta spingendo molto sull’aspetto mentale perché fare punti significa mantenere alto il morale della truppa e avere credito nei confronti della società per l’acquisto mirato di giocatori.


Tenere duro in attesa di riforzi domenica 7 dicembre 2014

L’accordo potrebbe essere raggiunto con la formula del prestito oneroso per 1/2 milioni e riscatto già fissato. L’Atletico Madrid, da canto suo, non ha ragioni di trattenerlo. Tante le voci di mercato che vorrebbero la società di corso Vittorio Emanuele sul difensore del Manchester City Aleksandar Kolarov, sul centrocampista Roberto Soriano e sull’attaccante Stefano Chuka Okaka, entrambi alla Sampdoria. Sul ventiquattrenne italiano di origine nigeriana ha gli occhi puntati anche il Galatasaray.

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lessio Cerci, non molto soddisfatto della poca continuità di gioco con i rojblanco, vuole tornare in Italia. Se la squadra che lo acclama fosse l’Inter beh, non ci sarebbero parole. L’ex attaccante del Torino, oggi in forza ai Colchoneros, vuole l’Inter e Mancini vuole lui per dare vita al 4-2-3-1 ed in alternativa al 4-3-3 così come il tecnico jesino lo intende. La Beneamata potrebbe metterlo a libro paga senza problemi per le tasche di Thohir e soci. Lo stipendio di due milioni di euro non sarebbe un problema neppure per questa Inter in piena crisi economica.

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STANKOVIC TORNA A S. SIRO DA AVVERSARIO 6

Pronti gli applausi per l’ex “drago” nerazzurro

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iamo sicuri che questa sera dagli spalti del Meazza, in occasione di Inter–Udinese non mancheranno gli applausi del pubblico nerazzurro per Dejan Stankovic che, per la prima volta da avversario e come vice allenatore, siederà sulla panchina, accanto all’altro ex di turno Andrea Stramaccioni. Per l’ex calciatore serbo sicuramente sarà grande l’emozione quando spunterà dal sottopassaggio per salutare un po’ tutti; i tanti amici, il presidente Moratti, capitan Javier, l’ex allenatore Mancini e i tanti tifosi di fede nerazzurra, che per tanto tempo lo hanno osannato, incitato come giocatore, con Mancini prima e Mourinho poi, vincendo in Italia e nel mondo. Indimenticabile la lettera che il campione serbo scrisse ai supporter dell’Inter nel 2013, anno del suo addio al calcio giocato e che ancora oggi il popolo nerazzurro forse ricorda. Ecco alcuni passi:

“Sono stati i dieci anni più importanti della mia vita. Anni in cui sono cresciuto come uomo e calciatore”. Queste le prime frasi del giocatore che poi non ha voluto dimenticare il compianto Giacinto Facchetti, il gigante “buono” emblema storico della grande Inter di papà Moratti: “Se penso che non indosserò ancora i colori nerazzurri mi vengono le lacrime, ma purtroppo nella vita bisogna guardare avanti. Questi colori, rimarranno per sempre sulla mia pelle. Non lo potrò mai cancellare, nessuno potrà mai cancellarlo.” Combattente di classe e di cuore, come lo ha definito Massimo Moratti, dopo il suo saluto definito al calcio, Dejan ha giocato ben 326 partite con la maglia nerazzurra, realizzando 42 gol, molti dei quali hanno fatto saltare di gioia dai sediolini i supporter interisti, in occasione di grandi sfide che hanno reso imbattibile l’Inter delle “triplete”di Mourinho.

Luigi Rubino


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vita di club

INTER CLUB AZZANO

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50 anni di vita per qualsiasi sodalizio sportivo è una meta prestigiosa che, soprattutto se raggiunta con enormi sacrifici, va festeggiata nel migliore dei modi, tanto da dover risultare memorabile nella mente dei tifosi e nella storia. Ancora più bella se impreziosita dalla partecipazione di grandi campioni, di personaggi del calcio che, a loro volta hanno fatto la leggenda della squadra del cuore. Tutto questo è successo il 29 novembre scorso, ad Azzano Decimo in provincia di Pordenone, dove il locale Inter Club ha organizzato, nella sede ANA, una serata speciale per la grande occasione alla quale ha partecipato Mariolino Corso, in rappresentanza del Centro Coordinamento e della Società. Il “piede sinistro di Dio”, così chiamato per i due magici gol su punizione segnati in una partita valida per la qualificazione ai mondiale del 1962 del Cile, ad Israele, (nota a beneficio dei più giovani) ha acceso subito gli entusiasmi degli oltre 200 appassionati tifosi che hanno partecipato alla cena di gala e che lo hanno accolto con un vero e proprio boato da stadio. Mariolino, apparso sorpreso e commosso

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icilia nerazzurra in festa. Ad Enna, nello specifico, il locale Inter Club “Javier Zanetti” ha festeggiato un lustro di attività nel nome della Beneamata, una tappa importante nella storia del tifo organizzato. Dopo la prima giornata nerazzurra dello scorso settembre, l’Inter Club ha organizzato, sabato 15 novembre, una sontuosa cena cui hanno preso parte tutti i soci iscritti, i simpatizzanti e relative famiglie,

ad una manifestazione memorabile, nel suo breve ed intenso saluto ha ribadito, se ce ne fosse stato bisogno, l’attaccamento alla squadra e la fiducia massima nella nuova dirigenza di Thohir che, ne sono tutti certi, avrà modo di riportare l’Inter nei piani nobili della classifica che le competono per la gloriosa tradizione mondiale. A tutti i partecipanti è stata consegnata anche la maglietta ufficiale del Club, prodotta per

che si sono ritrovati in un bel ristorante della cittadina, trasformato, per l’importante occasione, in una specie di stadio con tantissime bandiere nerazzurre. E’ stato, inutile scriverlo, un grandissimo successo che ha coinvolto oltre 250 tifosi che si sono ritrovati per una serata

la speciale occasione e subito indossata, tale da formare, in un attimo, una enorme squadra nerazzurra, simbolo della smisurata passione con cui i siciliani seguono la squadra, nella buona e nella cattiva sorte. A dimostrazione dell’affetto e della stima di cui gode l’Inter Club di Enna,

sotto l’egida dei brillanti colori nerazzurri. Il presidente Paolo Fazzi, con l’instancabile organizzatore e vice presidente Peppe Scillia, dopo aver accolto tutti i partecipanti con calore e gratitudine per aver accettato l’invito

sono giunti numerosi messaggi di auguri da parte di tutti gli Inter Club della Sicilia e, a nome del Centro Coordinamento, anche quello del Coordinatore regionale Francesco Scuderi.

INTER CLUB ENNA

da tanto calore, ha ringraziato il presidente Gianni Sponga ed i convenuti tutti, con parole altrettanto affettuose e non mancando di sottolineare i grandi meriti di uno degli Inter Club più longevi dell’organizzazione interista, cui la Società si dimostra sempre grata per il continuo e caloroso apporto di tifo che i tesserati fanno sentire a San Siro ogni domenica che gioca la Beneamata. In segno di ringraziamento e di stima, il campione nerazzurro ha consegnato al presidente del Club un prezioso cofanetto contenente i Pin storici della FC Internazionale ed una maglia nerazzurra celebrativa dell’evento. A fine serata, con la consueta gentilezza, “Mandrake”

si è concesso ai tifosi per le foto di rito e per i preziosi autografi che saranno gelosamente custoditi. Il presidente Sponga, nel suo breve ma denso discorso, ha ripercorso le tappe principali del Club, ricordando anche, con commozione e riverenza, i tanti tifosi che, purtroppo, mancano all’appello e, non da meno, tutti i solerti collaboratori con i quali ha già programmato i traguardi da raggiungere

per il prossimo mezzo secolo con la viva speranza che la squadra, nel frattempo, risponda alla meglio ai legittimi desideri dei sei suoi tifosi. Presenti alla serata anche Lorenzo Buffon, portiere dell’Inter alla fine degli anni 50 e Marco Zuliani, coordinatore dei club Friulani. La festa si è protratta fino a notte fonda, allietata dal comico di Zelig “Celly” salutato con scroscianti applausi.

Riunione Inter Club Milano

Prima e dopo la partita... Vino, birra e il gusto di un panino espresso

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l 25 novembre scorso, nella la sala Executive dello stadio Meazza si è tenuta la riunione di tutti i club della città e della sua provincia. Il saluto ai numerosi convenuti lo hanno portato, a nome della Società, Marco Andreolli ed Andrea Romeo che hanno ringraziato i tifosi per l’apporto che sempre garantiscono alla squadra. Importanti sono stati i temi trattati a riguardo dei rapporti tra Inter e tifoseria e, per questo, ampio spazio è stato concesso ai partner commerciali di Deutsch Bank e di Pirelli. Roberto Madona, direttore marketing di DB, ha illustrato i

vantaggi del nuovo conto bancario dedicato appositamente ai soci degli Inter Club club, mentre Jan Telecki, Marketing Manager di Pirelli, ha illustrato la convenzione DRIVER, studiata in esclusiva per i tifosi nerazzurri. La parte più strettamente legata al rapporto, in continua evoluzione, tra Inter e i suoi club è stata, invece, trattata prima da Luca Innocenti, Stadium revenues Manager di Fc Internazionale, che ha anche risposto alle molte domande dei presidenti degli oltre 50 club intervenuti e successivamente da Nicola Ranieri che ha illustrato le novità predisposte per tutti i soci degli Inter Club.


amarcord domenica 7 dicembre 2014

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Samir Handanovic è sicuramente il portavoce di questo amarcod. Il portiere sloveno, nato a Lubiana, arriva a Udine direttamente dal Domzale, squadra in cui cresce calcisticamente ed esordisce in campionato, all’età di 20 anni. L’esordio nel campionato italiano è contro il Lecce, incontro valevole per la Coppa Italia, gara vinta per 4-5. Dopo la doverosa gavetta passata tra Treviso e Rimini, una puntatina anche con la Lazio in prestito, ritorna a Udine nel luglio 2007 facendosi subito valere. Alla seconda partita da titolare para il rigore a Sebastian Giovinco e due settimane dopo, a San Siro parerà un rigore anche a Kakà. Il 9 luglio 2012 arriva all’Inter con un contratto che lo lega alla Beneamata per quattro anni con un ingaggio di 1,7 milioni di euro. Ad oggi è secondo solo a Gianluca Pagliuca (24) nella speciale classifica di rigori parati totalizzandone 20, se parliamo di Serie A, in carriera, invece, ne ha parati 26 su 56. In questa stagione ha parato il rigore di Larrondo, Cossu, Toni e di Konopljan in Europa League che, sommati ai due della precedente stagione, porta la sua imbattibilità a 6 i rigori consecutivi parati. Andando indietro nel tempo, correva l’anno 1958, si presentò in prima squadra con la maglia bianconera, quella friulana, un ragazzo ventenne che sarebbe diventato da li a poco uno dei più grandi terzini degli anni sessanta: Tarcisio Burgnich. La “Roccia” (soprannome nato in occasione dello scontro avuto con Carlo Novelli che disse al suo compagno di squadra Armando Picchi, faticando non poco ad alzarsi, di essersi appena scontrato con una roccia) cresce nelle giovanili dell’Udinese con Dino Zoff e debutta in prima squadra nell’umiliante partita contro il Milan di Lorenzo Buffon, Cesare Maldini e Nils Liedholm, già matematicamente campione d’Italia, persa per 7-0. Giocherà con le Zebrette anche l’anno successivo. Dopo

occasione di una partita a Como fu colpito da un sasso lanciato da un tifoso milanista negli spalti), si trasferisce sull’altra sponda del naviglio dove resta fino all’86 segnando tre gol in 109 presenze. A termine dell’avventura nerazzurra si trasferisce a Udine per

una stagione che gli consente di scendere venti volte in campo e mettendo a segno anche due reti. Fra i tanti ex delle due squadre troviamo anche Beniamino Abate, Antonio Bacchetti, Marco Delvecchio, Pietro Fanna e Davide Fontolan. Olivier Bierhoff

un anno passato alla Juventus, con cui vinse subito lo scudetto, e uno a Palermo, arriva all’Inter per volere di Helenio Herrera, altre fonti attribuiscono il merito del trasferimento a Italo Allodi, per 100 milioni di lire. Vince lo scudetto alla sua prima stagione nonostante le difficoltà che lo vedono impegnato anche nel servizio militare a Bologna costringendolo, così, a saltare diversi allenamenti con i compagni. In nerazzurro colleziona 467 presenze in dodici anni conquistando quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Altro personaggio di tutto rispetto, campione del mondo in Spagna 1982, sei

scudetti, una Coppa Italia e una Coppa UEFA con la Juventus, è il leccese Franco Causio. Il Barone esordisce in Serie A con il Lecce, ma la Juventus, squadra in cui ha dato il massimo, ci vede lungo e lo porta Torino per calcare le scene del calcio che conta. Dal 1981 al 1984 indosserà l’altra maglia bianconera, quella dell’Udinese, giocando ad alti livelli che lo portano a riconquistare la maglia della nazionale. Con i friulani segnerà undici reti in ottantatré presenze. Nel 1984 si trasferirà all’Inter per una sola stagione, prima di fare ritorno a Lecce, giocando 24 incontri senza segnare. Un breve tuffo negli anni ’50 ci riporta alla mente,

Franco Causio

Franco Causio

fra glia altri, il portiere Livio Puccioni, all’Inter per 2 stagioni e una passata all’Udinese, e il centrocampista Giorgio Tinazzi che indossa la maglia dell’Inter per due stagioni non consecutive totalizzando tredici presenze e due gol, passato poi all’Udinese trova maggiore continuità di gioco e segna tre reti in ventuno presenze. Tornando al più recente passato troviamo, qualche anno dopo, Olivier Bierhoff che con l’Udinese vinse il titolo di capocannoniere ( ottantasei presenze e 57 reti) passo all’Inter nel 1991 senza mai scendere in campo, Fulvio Collovati campione del mondo in Spagna ’82 e oggi opinionista della Rai. Il difensore centrale, cresciuto nelle giovanili del Milan con cui gioca anche in prima squadra fino all’82 conquistando, tra l’altro, lo scudetto della stella, passa nelle file dell’Inter in cambio di Pasinato, Canuti e Serena nel 1982. Decise di passare ai cugini dopo la seconda retrocessione del Milan in Serie cadetta, la prima a termine della stagione 79/80 arriva la condanna alla Serie B per illecito sportivo, in questo caso Collovati non abbandona la barca, e la seconda retrocessione è decisa dal campo. Questa volta, però, il difensore non ci sta e, a spese di non poche contestazioni che lo accusano di tradimento (in

Tarcisio Burgnich

Giorgio Tinazzi


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L’Ospite Orestīs

Karnezīs

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Ορέστης Καρνέζης

Dal Panathinaikos a Udine, nel bagaglio un campionato greco e due coppe nazionali alle giovanili dell’OFM Creta, nel 2007 passa al Panathinaikos con cui vince un

successivo torna a Udine debuttando il 31 agosto 2014 contro l’Empoli e parando tutto. La gara finirà 2-0 per l’Udinese. Orestīs Karnezīs convince i friulani e diventa titolare a difendere i pali scalzando l’inamovibile Scuffet. Contro

campionato gravo e due coppe di Grecia. Con i biancoverdi giocherà 6 stagioni, contribuendo alla salvezza, subendo 61 reti in 70 presenze. Il 24 luglio 2013 viene acquistato dall’Udinese per 180.000 euro e mandato subito in prestito, per una sola stagione, al Granada. In Liga gioca poco, solo otto presenze e 15 reti subite in terra di Spagna. Il campionato

il Palermo parerà un rigore a Vazquez oltre a numerosi altri interventi utili a salvare 1-1 finale. Viste le buone prestazioni, il commissario tecnico greco Fernando Santos lo convoca in nazionale nell’amichevole contro il Belgio il 29 febbraio 2012. Non prenderà parte, però, alla spedizione per gli Europei 2012 e viene, invece, convocato come titolare per i mondiali Brasile 2014

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Infermeria nerazzurra Marjlja Bisceglia

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idic è recuperato, ma Jonathan e

statistiche

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li incontri tra Inter e Udinese, nella massima serie, sono 82 e i numeri danno ragione ai nerazzurri: 38 vittorie contro le 19 dei bianconeri, i pareggi sono 25. In Serie A, negli ultimi dodici incontri disputati a San Siro, è stato registrato un solo pareggio che risale al marzo scorso, partita finita a reti inviolate. Al Meazza le due squadre si sono incontrate, in Serie A, 42 volte, 23 i successi ne-

Hernanes restano ancora fuori dai giochi.

INTER IN VANTAGGIO

razzurri e per i friulani solo 8 vittorie, i pareggi sono 11. La prima sfida a Milano tra le due compagini risale al 28 febbraio 1926 con vittoria dei nerazzurri per 4-2, le reti bianconere, che hanno portato la squadra in vantaggio in entrambe le occasioni, sono state realizzate da Agostini e Pollack, per i nerazzurri andò a segno Cevenini e Conti, entrambi con una doppietta. La prima vittoria dell’Udinese a San Siro, reti di

Ploger e Szoke, risale al 6 dicembre 1953, Il risultato più colorato dei nerazzurri risale al campionato ’50’51 battendo l’Udinese per 6-1, a segno Nyers con una tripletta, Wilkes, Rossetti e Lorenzi, il gol bandiera bianconero fu realizzato da Paulinich. L’Udinese invece espugnò il Meazza con un clamoroso 2-5 il 19 maggio 2013. Per l’Inter segnò Juan Jesus e Rocchi, mentre Pinzi, Domizzi, Di Natale, Gabriel Silva e Muriel

segnarono l’ultima vittoria bianconera a Milano contro l’Inter. Per l’Inter, invece, l’ultima vittoria contro la squadra di Stramaccioni l’ha firmata l’11 settembre 2010 per 2-1, in rete Lucio e Samuel Eto’o, il gol bandiera bianconero è segnato da Floro Flores. Tanti i gol registrati in quest’incontro. I meneghini sono andati a segno in 75 occasioni, mentre i friulani in 45 per un totale di 120 reti segnate.


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Napoli avanti tutta Gianluca Rocchi, dodicesimo uomo dei blucerchiati

li si presentava in massima serie; ma di delusioni cocenti e sconfitte pesanti con la squadra del presi1986, cominciata con un dente Fabrizio Corsi, noi bel 4 a 0 per noi, con reti tifosi del Napoli abbiamo di Diego Maradona, dop- pesanti ricordi, per esempietta di Andrea Carnevale pio quando al San Paolo e in chiusura all’ 80° con il davanti a 50mila tifosi sugol di Salvatore Bagni. Era bimmo il KO con 3-1, era la prima volta che l’Empo- l’era di mister Edy Reja, fi-

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nimmo la partita in 9 per l’espulsione di Marcelo Zalayeta e di Maurizio Domizzi. La sfida che in assoluto mi brucia più di tutte come tifoso del Napoli, rimane quella in serie B del 1999-00 un 4 a 1 con doppiette di Marchionni e Saudati, fu l’anno che ci vide ritornare in serie A ma che

giù al nord

Fiore Marro ci vide prendere una batosta terrificante propr.io in quel di Empoli. La squadra della provincia di Firenze ha tra le tante buone cose da mettere in risalto una

Terzo posto nonostante le avversità arbitrali e gli errori dal dischetto di Higuain C

ominciamo con il congratularci con De La e i suoi collaboratori. Per il nono anno consecutivo, si chiude la stagione con il bilancio in attivo, un plauso encomiabile al presidente che così facendo dimostra che anche a Napoli, dove tutti gli enti amministrativi risultano deficitari sotto il punto di vista dello spreco di danaro pubblico e dell’incapacità manageriale, lui con la sua realtà calcistica riesce comunque a vincere e a far quadrare i conti come nessuno. Applauso. Non solo per questo la squadra partenopea va esaltata, dopo la partita con la Sampdoria, dove era pacifico riscontrare che per buoni tre quarti di gara si è giocati in undici contro dodici, fermo restando che non contento di come stavano andando le cose, il dodicesimo della Samp, tale Gianluca Rocchi ha pensato bene, con l’aiuto scriteriato del difensore azzurro, di espellere Koulibaly, così da farci giocare in dieci contro dodici; ma la forza e la costanza della squadra di Benitez neanche contro questi eventi si è arresa, pareggiando con Duvan Zapata una partita che allunga la striscia positiva di ben 10 risultati utili consecutivi in campionato. Bellissima sensazione. Napoli che rimane saldamente al terzo posto, che passa il turno di Europa League con una giornata di anticipo e che riesce a far quadrare la cerchia nonostante le assenze importanti di Lorenzo Insigne, Camilo Zuniga, Jonathan

de Guzmán e con Dries Mertens a mezzo servizio. Ovazione. Urgono rinforzi per terminare la stagione in maniera onorevole, In questi giorni di mezza festa e di quasi male, dove rincorrono voci di ritorno a casa da parte di Pepe Reina e soprattutto del nostro Pocho, in giro si dice che il figliol prodigo sembri pronto a tornare a casa sua, nel suo habitat naturale; sarebbe davvero un grande regalo per Napoli e i napoletani se De Laurentis riportasse al San Paolo Ezequiel Lavezzi, la “Giostra Azzurra” si tingerebbe di altri colori vivaci e smaglianti, ne gioverebbe non solo il palato sopraffino del nostro pubblico che però merita assieme a una buona e nutrita schiera di giornalisti anche una grossa tirata d’orecchi per l’atteggiamento incomprensibile che stanno avendo negli ultimi tempi. Affrontiamo per il prossimo incontro l’Empoli, miracolo italiano che dimostra come sempre che non bastano solo i soldi per fare un buon lavoro ma anche la caparbietà di chi lo intraprende, Empoli potrebbe essere paragonata all’Avellino di Antonio Sibilia, alla Cremonese diDomenico Luzzara, a quel mondo che riesce in maniera eccellente a sopperire la mancanza di fondi con la capacità gestionale, esempio di come andrebbe comunque e dappertutto svolto il lavoro non solo calcistico. Delle sfide con la squadra toscana che valgono la pena di essere ricordate, una risale a domenica 23 novembre

peculiarità particolare, è la squadra che ha svezzato alcuni calciatori campani, che si sono fatti onore nella massima serie e a livello internazionale, come Francesco Tavano, Nicola Caccia, Francesco Lodi ma su tutti Antonio Di Natale mister 200 gol in serie A e l’indimenticabile “aereoplanino” Vincenzo Montella, oggi tecnico affermato della Fiorentina nonché probabile sostituto di Rafa Benitez sulla “panca” del Napoli. Diego Armando Maradona autore della prima rete subita dall’Empoli in serie A al San Paolo

Lucas Silva

M

ancini ordina, l’Inter esegue, almeno ci prova. Si fanno tanti nomi per il mercato di riparazione nerazzurro, il Mancio vuole portarsi avanti per la prossima stagione, non ultimo quello di Cerci. Il mister ha le idee chiare e sembra che abbia fatto richiesta di portare a Milano nel sacco della Befana Lucas Silva.

Il giocatore del Cruzeiro verrebbe ad Appiano immediatamente ma il costo del suo cartellino potrebbe

deludere anche i più ottimisti. Il ventunenne centrocampista ricorda tanto Veron e risulterebbe la giu-

sta pedina in una squadra che, liberatosi dei senatori, non ha più centrocampo. I tifosi nerazzurri


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I

n Premier League la sfida per il secondo posto va al Manchester di Pellegrini che con una tripletta siglata

E

se in Champions andasse il Genoa? Juventus e Napoli hanno già messo una seria ipoteca sull’Europa che conta disputando un campionato a parte, ma la prospettiva di vedere il vecchio Grifone fra le elette non è assolutamente da scartare dal momento che la squadra di Gasperini anche nell’ultimo turno ha spadroneggiato infilzando al Manuzzi un Cesena in discreto spolvero dopo le ultime prestazioni casalinghe positive. Il Genoa oggi pomeriggio ospiterà il Milan e se arrivasse un’altra vittoria sicuramente la situazione dei rossoblù metterebbe a tacere anche i gufi più beceri con un solidissimo terzo posto. Terzo posto sfuggito per un nonnulla ai cugini blucerchiati rimontati all’ultimo secondo a Marassi dal Napoli nel

GENOA SUPER STAR posticipo di lunedì scorso. I partenopei a mezzogiorno apriranno le ostilità al San Paolo incrociando le armi con l’Empoli mentre la Samp farà visita domani al Verona dove Mandorlini rischia la panchina con un altro risultato negativo che farebbe seguito alla sconfitta di Reggio Emilia col sempre più sorprendente

Sassuolo. I ragazzi di Di Francesco sono addirittura davanti dell’Inter in classifica, Inter che questa sera contro l’Udinese dovrà dimostrare di aver digerito le quattro reti incassate domenica sera all’Olimpico da una Roma che non vede l’ora di scendere in campo col Manchester City per chiudere la pratica Cham-

pions avvelenata dal pareggio di Mosca col Cska. Ieri sera Fiorentina e Juve se le sono date di santa ragione mentre la Roma si giocava il prestigio casalingo con Zaza e compagni davanti ai tifosi giallorossi. Oggi la Lazio al Tardini verificherà lo stato di salute proprio e del Parma sempre più in crisi societaria e di risultati.

estero

IL CITY STENDE IL SOUTHAMPTON

da Yaya Tourè, Frank Lampard e Clichy. Il Southampton va a tappeto insieme a Pellè. Ad approfittarne è il Chelsea di Mourinho, che però pareggia in casa del Sunderland. Quarto posto, finalmente, per il risorto Manchester United di Van Gaal che stende con un secco 3-0 l’Hull City. Il Crystal Palace deve cedere all’Aston Villa per 0-1 mentre il West Ham ha la meglio per 1-2 sul West Brom. Torna alla vittoria il Liverpool che batte il Leicester per 1-3. Le reti sono realizzate tutte dal Liverpool, al 26’ ci pensa Simon Mignolet ad aprire le marcature con un autorete. Il pareggio arriva al 26’ con Adam Lallana, chiudono la partita i gol di Steven Gerrard e Jordan Henderson. In Bundesliga il Bayern Monaco supera a Berlino l’Hertha per 0-1 grazie alla reti di Robben. Alle spalle dei bavaresi non molla il Wolfsburg vincitore per 1-0 col Borussia Moenchengladbach. Gol partita realizzato da Knoche. Continua la crisi del Borussia Dortmund che perde anche a Francoforte col modesto Eintracht. Grande partita tra l’Hoffenheim e l’Hannover (43) a segno Schwegler, Volland, Polanski e Süle per l’Hoffenheim, per gli ospiti invece vanno in rete Stindl, Joselu e Stindl. Un sonoro

5-1 permette al Leverkusen di avere la meglio sul Colonia. In Francia pronta la risposta del PSG al Marsiglia vincitore sul Nantes due giorni prima. I parigini battono il Nizza al Parco dei Principi grazie al rigore realizzato da Ibra. Stop clamoroso del Lione travolto per 3-0 dal Saint Etienne andato a segno con Bayal Sall, Van Wolfswinkel e Cohade. Vittoria anche del Bordeaux ai danni del Lilla che sprofonda in bassa classifica. Altra battuta d’arresto, invece, per il Monaco battuto per 2-0 dal Rennes. Il Nantes perde in casa per 1-2 contro il Tolosa. In Spagna Il Real Madrid fa fatica ma alla fine, e con un uomo in meno, espugna Malaga e mantiene la testa della classifica su Barcellona e Atletico Madrid rispettivamente vincitori con il Valencia i blugrana e con il Deportivo La Coruna l’undici di Simeoni che ha chiuso la partita con un uomo in meno. Il Getafe perde (1-2) in casa con l’Atletico Bilbao e il Real Sociedad rifila tre pappine all’incolpevole Elche, 3-0 il risultato finale. Manolita del Siviglia col Granada. Il Siviglia è ora quarto avendo sorpassato il Valencia. Torna infine alla vittoria il Villarreal che espugna Cordoba sempre più ultimissimo in classifica.


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POKER DI ANNI PER IL CROSS PER TUTTI - EDIZIONE 2015 atletica Chiara Franzetti

“I

l Cross per Tutti é un bel momento di incontro tra tutti gli sportivi del nostro movimento. FIDAL é a fianco degli organizzatori perché crede nel progetto di rete e condivisione. Tutti insieme facciamo meglio. Scaldate i motori che il Cross per Tutti sta arrivando!” Non potevano esserci parole migliori di quelle pronunciate da Sabrina Fraccaroli, Presidente FIDAL Milano, per dare il via alla quarta edizione del circuito lombardo di corsa campestre. Le fa eco la Professoressa Grazia Maria Vanni, Presidente FIDAL Lombardia, che definisce la manifestazione “un’iniziativa molto bella per i giovanissimi, ma che sicuramente riscuoterà successo anche nel settore assoluto con il cross corto.” Un successo documentato dai numeri: seppur ancora

giovane, il Cross per Tutti ha registrato una crescita continua nel numero dei partecipanti; nella quantità e qualità degli sponsor che lo sostengono; nell’interessa mediatico sollevato intorno a sé; e nell’entusiasmo dei volontari che lo animano. “Il lavoro che sta dietro al Cross per Tutti è davvero ingente”, ricorda Felice Delaini, portavoce delle società organizzatrici. “Stiamo collaborando da mesi per offrire agli atleti gli stessi servizi degli anni precedenti cercando, nel limite del possibile, di aggiungere qualcosa di nuovo. La crisi economica che attanaglia il nostro paese non ci aiuta, anzi, rende tutto più difficile; ma entusiasmo e determinazione non ci mancano, daremo il massimo.” Ma veniamo ora ai dettagli tecnici del Cross per Tutti - edizione 2015. La prima grande novità è il nuovo sito internet (www.crosspertutti. it): più dinamico, intuitivo,

di immediata fruizione e sempre aggiornato con tutte le informazioni relative al circuito; stesse caratteristiche e utile per interagire sia con l’organizzazione, sia con gli appassionati di corsa campestre, anche la pagina facebook della manifestazione - www.facebook. com/crosspertutti. Cinque le società organizzatrici del circuito insieme a FIDAL Milano e con il patrocinio

di FIDAL Lombardia. Atletica Cesano Maderno, Atletica Cinisello, Marathon Club Seveso, EuroAtletica 2002 e Atletica Team Brianza Lissone. Si inizia l’11 gennaio a Cesano Maderno, tappa inaugurale tradizionalmente piovosa e ricca di fango. Una settimana di pausa prima di correre nel verde del Bosco delle Querce di Seveso il 25 gennaio; il tempo di riprender fiato, e la domenica successiva si approda a Cinisello Balsamo con un percorso tutto nuovo ricavato nel Parco Grugnotorto Villoresi. La quarta tappa andrà in scena l’8 febbraio

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a Paderno Dugnano: un tracciato prevalentemente pianeggiante su un soffice manto erboso aspetta gli iscritti della manifestazione che termineranno le proprie fatiche a Lissone il 22 febbraio nel Bosco delle Querce. Riconfermata TDS quale partner ufficiale della manifestazione per il rilevamento cronometrico. Ancora a fianco della macchina organizzativa, Affari&Sport, ASdoMAR, Energie Centro Medico, ProAction, Sport. Org e l’Osteria del Pagan. Con loro, le new entry di quest’anno: De Rica, Manzotin e Serim. Non cam-

bia la squadra mediatica: i media partner sono ancora una volta La Gazzetta dello Sport, MBNews, Podisti. net e Runner’s World. E da quest’anno il circuito si avvale anche di un fotografo ufficiale pronto ad immortalare gli atleti prima, durante e dopo la gara: Roberto Mandelli. Presentata la squadra, non resta che aspettare i veri protagonisti del Cross per Tutti: gli amanti della corsa, della campestre; grandi e piccini, uomini e donne, sono loro i nostri atleti, gli attori.

Consiglia


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NATALE CON DEEJAY

La canzone di natale di Radio Deejay, scritta e cantata da Max Pezzali, è già ai vertici della classifica di iTunes

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a lunedì scorso è on air “Natale con Deejay”, la nuova canzone di Natale di Radio Deejay, scritta e cantata per l’occasione da Max Pezzali. Il brano, già ai vertici della classifica di iTunes, è contenuta nello speciale cofanetto “Natale con Deejay” (realizzato in collaborazione con Warner Music) in uscita il 9 dicembre, che include la raccolta delle più belle canzoni di Natale realizzate per il network radiofonico e il film in versione rimasterizzata che quest’anno compie dieci anni. Mercoledì 10 dicembre Linus presenterà “Natale a casa Deejay” alle ore 18,30 alla Feltrinelli di

musica Riccardo Sada Milano (Piazza Piemonte). Special guest dell’incontro sarà Max Pezzali. Il film “Natale A Casa Deejay” è nato da un’idea di Linus ed è liberamente tratto da “A Christmas Carol” di Charles Dickens con la partecipazione di Linus, Albertino, Daria Bignardi, Digei Angelo, Platinette, Alessio Bertallot, Trio Medusa, Luciana Littizzetto, Elio E Le Storie Tese e Nicola Savino e con la partecipazione straordinaria di Fiorello, Gianni Morandi, Stefano

Baldini, Gerry Scotti, Paola Cortellesi, Articolo 31. Prodotto da Marco Cohen, Fabrizio Donvito, Maurizio Totti, vede la regia di Lorenzo Bassano e la sceneggiatura di Linus e Andrea Garello, con la collaborazione di Rocco Tanica e Lorenzo Bassano. La storia è ambientata in una non meglio identificata cittadina di fine ottocento dal sapore molto dickensiano. Protagonista è il Temibile Cavalier Di Molfetta, tirannico titolare di Tubo Deejay, antesignana della moderna radio. Grazie a un suo brevetto, la musica viene diffusa in tutta la città, non sempre col gradimento del pubblico.

Di seguito la track list di “Natale a casa Deejay”

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allo scorso mese di ottobre, Supalova è tornata in pianta stabile a Milano. La one-night di Joe T Vannelli si svolge infatti tutti i giovedì al Grey’s Room, locale ubicato in via Carducci che con Supalova torna a rivivere i fasti dei bei tempi che furono. Sempre confermatissima la consolle, composta da Joe T Vannelli, Vannelli Bros e Ugo Lucchese (i dj), Mc Cody, Anja (vocalist e performer) e Tanghetti (percussioni); punto di forza indiscusso della serata vannelliana, la diretta radiofonica (dall’1 alle 3 di notte) su m2o, la più importante radio dance italiana. Sempre su

m2o, Vannelli va in ogni sabato, dalle 7 alle 8 di sera con Slave To The Rhythm, il suo programma dedicato alle migliori anteprime di musica house. Slave To The Rhythm è il radio-show house italiano più importante, trasmesso in versione inglese da emittenti radiofoniche di tutto il mondo. Supalova è un marchio creato dal dj/produttore italiano Joe T Vannelli, assoluto personaggio di riferimento nello scenario dance internazionale. Supalova è nata come serata nel novembre 2000, nell’estate 2001 come compilation discografica, nel 2003 come programma radiofonico. Supalova one-night

si è svolta e si svolge in location fondamentali quali Milano, Riccione, Ibiza, nonché in concomitanza con eventi speciali quali Capodanno, Halloween, Ferragosto ed altri importanti prefestivi. Tra i guests storici ospiti di Supalova, doveroso citare David Guetta, Little Louie Vega, Todd Terry, Roger Sanchez, Mousse T, Boris Dlouglash, Francois Kevorkian, David Morales, Andy Fletcher (Depeche Mode), Dennis Ferrer e tanti altri ancora. Una storia davvero lunga da raccontare, quella di Supalova, e che ha ancora tanti capitoli da scrivere a suon di musica. House, naturalmente.

Supalova, Joe T Vannelli tutti i giovedì al Grey’s Room

1) Max Pezzali - Natale con Deejay 2) Indy stinty feat. J-ax / M. Mengoni - Comunque Auguri 3) Deejay All Stars feat. Jovanotti - A Te 4) Deejay All Stars feat. Fabri Fibra / J-ax / A. Amoroso / Marracash - Regalami Un Deejay 5) EELST - Natale allo Zenzero 6) Il Complesso Misterioso - Christmas With The Yours 7) Irene Grandi & Free Climbers - Babbo Baby 8) EELST - Presepio Imminente 9) EELST feat. Jovanotti - Baffo Natale 10) Deejay All Stars - Tutti Pazzi Per Merry Xmas 11) EELST - Babbo Natale 2000 (Caro 2000) 12) Mario / Laura / Tiziano / Giorgia - Massena Xmas Party 13) Gringo Boys - Xmas 2010 14) Deejay All Stars - Fossi Christmas (Fossi Figo) 15) Il Complesso Misterioso feat. Linus - Oh Happy Day

Ariana Grande la più ascoltata su Spotify

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opo i successi di “Problem” (Platino in italia con oltre 5 milioni di copie vendute nel mondo) e “Break Free” (Oro in Italia e oltre 2 milioni di download nel mondo), Ariana Grande torna con il nuovo singolo da venerdì nelle radio “Love Me Harder” featuring The Weeknd, il cui video è già stato visto oltre 41 milioni di volte su YouTube. Dopo aver spopolato portando a casa 2 premi (Best Female e Best song) agli ultimi EMA di MTV con una performance mozzafiato, la giovane artista italo americana è stata tra i protagonisti anche degli ultimi American Music Awards dove ha cantato anche il nuovo singolo “Love Me Harder” in uno speciale medley durante il quale Ariana ha ammaliato

il pubblico con una versione inedita di “Problem” e “Break Free” mettendo in mostra le sue straordinarie capacità vocali. Tutti i brani sono tratti dall’ultimo album di questa giovane stella della musica americana “My Everything” che dopo aver raggiunto la vetta delle classifiche iTunes in 80 paesi (Italia compresa) ha già venduto oltre 2.7 milioni di copie nel mondo. L’album arriva a meno di un anno di distanza dalla prima posizione ottenuta in America con il disco “Yours Truly”, risultato, quello del mercato americano, che ha reso la giovane italo-americana la prima donna ad entrare al primo posto della classifica USA con due nuovi dischi dal 2010. Ariana sbarcherà a Milano per la prima volta dal vivo il

prossimo 25 maggio per un atteso concerto al Mediolanum Forum di Milano.


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BRAMANTE, IL GENIO POLIEDRICO

arte Marby

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A cinquecento anni dalla morte, la Pinacoteca di Brera celebra l’artista marchigiano

Foppa, Madonna del tappeto

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onato Bramante era artista ingegnoso e oggi diremo multitasking. Frà Sabba da Castiglione lo descriveva così: “Cosmografo, poeta volgare, et pittore valente… et gran prospettico”. I curatori della mostra hanno voluto ricostruire questa personalità così particolare attraverso le sue opere e il lungo soggiorno che Bramante ebbe a Milano e in Lombardia. Dall’anno 1477 fino al 1499 Bramante operò, infatti, in questa regione e la sua opera divenne fonte di ispirazione per gli artisti e gli architetti lombardi. Giorgio Vasari, noto biografo dell’epoca lo definiva il prosecutore dell’opera del grande architetto Filippo Brunelleschi. E sempre il Vasari scrive del Bramante ne “Le Vite dé più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani” che “né poteva la natura formare

uno ingegno più spedito, che esercitasse e mettesse in opera le cose dell’arte, con maggiore invenzione e misura e con tanto fondamento quanto costui” L’artista nasce a Fermignano paesino vicino all’armoniosa città di Urbino, costruita secondo i dettami dell’architettura rinascimentale e inserita in un meraviglioso paesaggio collinare. Sicuramente qui Bramante s’ispira e trae insegnamento sia per le sue opere architettoniche future sia per quelle pittoriche. Conosce Piero della Francesca, il pittore ideatore della bellezza ieratica inserita nella perfetta architettura rinascimentale che faceva della geometria euclidea il suo principale fondamento. L’artista marchigiano non poteva rimanere indifferente dalla bellezza del ducato dei Moltefeltro; da lì parte poi

per lavorare in Lombardia . Le sue prime opere sono documentate nella città di Bergamo dove, nel 1477, affresca i Filosofi e prospettive architettoniche sulla facciata del Palazzo del Podestà. A Milano, forse fin dal 1478, dirige i lavori per la ricostruzione della chiesa di Santa Maria presso San Satiro. E’ proprio qui che il Bramante, raccogliendo l’eredità dei due massimi architetti dell’epoca Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti pone le premesse per dare un nuovo corso all’architettura rinascimentale. All’interno della chiesa, Bramante aveva ideato una spettacolare rappresentazione dello spazio fondendo le reali strutture

prospettiva. Fu anche amico di Leonardo da Vinci con cui fu impiegato nelle maggiori imprese del ducato negli ultimi decenni del secolo, ma l’opera capitale che realizzò a Milano fu la ricostruzione della tribuna in Santa Maria delle Grazie. Nel percorso espositivo possiamo ammirare il Bramante, pittore e architetto allo stesso tempo. Le sue figure, di stile rinascimentale, sono eleganti e armoniche e s’ispirano all’arte antica come vuole la tradizione rinascimentale. Sono incassate in architetture perfette e studiate con quel metodo prospettico tipico del secolo cui Bramante aggiunge elementi di novità come l’illusione

rinascimentale in Lombardia come Vincenzo Foppa, Ambrogio Borgognone e Bernardo Zenale, detto il

luppa in varie sezioni che interagiscono con le opere della collezione permanente. L’esposizione ha ricevu-

BRAMANTE Poeta laureato o Il cantore

to l’importante sostegno di Giorgio Armani, che ha risposto con entusiasmo al Bando per la ricerca di finanziamenti lanciato dalla Pinacoteca di Brera.

Bramante Eraclito e Democrito

architettoniche con quelle più illusionistiche sfruttando lo studio accurato della

ottica molto spinta. Non si sottraggono al suo fascino i protagonisti della pittura

Bramantino. La mostra, allestita nelle sale della Pinacoteca di Brera, si sviBramante Uomo dalla mazza

Pinacoteca di Brera

Bramante a Milano Le arti in Lombardia 1477-1499 Dal 4 dicembre 2014 al 22 marzo 2015 Zenale Angeli Cantori


Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it

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Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - eMail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM eMail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Andrea Anelli, Bianca Ara, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Leone Di Lernia, Giovanni Labanca, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo,, Luigi Rubino, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon. Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011


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