N 53 2014 milan napoli

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QUALE MANGIARE? www.stadio5.it

domenica 14 dicembre 2014 Anno 4 n 53

MILAN

info@stadio5.it COPIA OMAGGIO

NAPOLI

Uno dei due potrebbe

risultare indigesto


domenica 14 dicembre 2014

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Sandro Mazzola

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’ passato il primo ostacolo. Sotto, ora, con le ultime due partite, prima della pausa natalizia, per digerire il panettone scippato a Mazzarri, qualche settimana fa. Da chiedersi se, nelle tre partite di campionato, il Walter di San Vincenzo avrebbe fatto meglio del Mancio di Jesi. Bella domanda, ma nessuno ha una risposta. L’idea malsana che balla nella testa è che l’Inter di una settimana fa, sia peggio di quella dell’ex tecnico del Napoli. Non è una critica a Mancini, per carità, ma è una nota. Milano che piange anche dall’altra parte. Gli Inzaghi-boys hanno quattro punti in più dell’armata Brancaleone nerazzurra, ma le lacrime sono a dirotto. Una letteratura che non piace a Berlusconi, che pensava di aver trovato con il “falso nueve” la colomba dalle uova d’oro. Contro il Napoli, Pippo proverà ancora con Torres, esorcizzando il malessere dello spagnolo, chiamato a prove convincenti sul suo stato psico-fisico. Non sarà una passeggiata di salute, speriamo che non sia piuttosto un Calvario. L’Europa League può aver lasciato qualche tossina nelle gambe dei partenopei, i quali però non possono più perdere terreno dal Genoa, che sta disputando partite sempre più convincenti. Lo stesso dicasi per l’Inter, già in ritardo sui rossoneri, anche se il Chievo non è il Napoli. La mancanza dell’Europa potrebbe dare risorse fisiche ai rossoneri, che le devono fruttare nelle partite contro le “grandi” del campionato. Per l’Inter perdere col Chievo sarebbe tragico. Comincerebbe a guardarsi indietro con insistenza e si butterebbe sul mercato di gennaio col rischio di fare ancora danni. Senza una programmazione seria anche uno come Mancini farebbe molto fatica. Thohir dovrebbe cominciare a studiare meglio il panorama internazionale, chiedendo aiuto a un d.s. di spessore internazionale. E’ fondamentale per accontentare una piazza in fermento, stufa di vedere una squadra in balia dell’avversario ogni benedetta (o maledetta) partita. Per fare una buona polenta, la pentola deve essere quella adatta.

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l primo bilancio con Mancini non è sicuramente esaltante per l’Inter. D’accordo, il Mancio ha preso in mano una squadra con mille problemi. Mazzarri, per conto mio, ha cercato di

miracoli a mezzogiorno dovrà vedersela con la Juventus a Torino e se Mihajlović riuscirà a fare uno sgambetto ai bianconeri il torneo diventerebbe ancora più interessante, tenendo in considerazione che questo pomeriggio l’altra squadra ligure, cioè il Genoa, ospiterà a Marassi una Roma probabilmente ancora sotto choc per la sconfitta interna all’Olimpico con Manchester United costata l’eliminazione

Milan-Napoli chi vuol esser da Champions? l Milan di Pippo Inzaghi affronta a San Siro, nell’ultima gara davanti al proprio pubblico, il Napoli di Rafa Benitez,

del prossimo grande impegno, che chiuderà il 2014 rossonero, a Roma contro i giallorossi di Garcia. Una gara in cui non dovrebbero mancare i gol, in virtù di un rendimento non proprio sufficiente di entrambi i reparti difensivi e con l’opzione “Combo Gol + Over 2,5” (ci aspettiamo una gara con minimo tre

lante vittoria di Copenhagen che ha regalato a Ventura la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, mentre la squadra di Sarri è in un gran momento di forma come dimostra l’ottimo pareggio del San Paolo contro il Napoli: la stanchezza dei granata potrebbe essere un fattore determinante contro una for-

nel 14° truno della Serie A. Una gara non decisiva, come è ovvio essendo dicembre, ma che può dare una svolta determinante a chi dovesse uscire con i 3 punti con i rossoneri che, indietro proprio di tre lunghezze sugli azzurri, potrebbero agganciare i partenopei e dare un segnale importante alle altre concorrenti. Di contro il Napoli, in caso di vittoria, potrebbe dare una mazzata gigantesca alle ambizioni del club rossonero. Attenzione ad Higuain e compagni: gli azzurri arrivano da tre pareggi consecutivi, di cui l’ultimo dopo una prova non brillantissima contro l’Empoli, ma che sono imbattuti in campionato da ben 11 turni, una striscia di risultati utili consecutivi che non ha pari in serie A in questa stagione. I rossoneri vogliono, invece, riscattare l’opaca prova di Genova e rilanciarsi anche in vista

reti e con entrambe le squadre a segno) che paga oltre due volte la giocata: una possibilità da tenere in forte considerazione. Come ‘Primo Marcatore’ le quote vanno in direzione di Higuain offerto a 4 volte la posta, seguito da Menez (5,50), Callejon (6,50) e Honda (7,00). Attenzione anche ai due esterni offensivi che dovrebbero agire sulla sinistra Mertens offerto a 7,50 e El Shaarawy che paga ben oltre otto volte la giocata. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete scaricare le applicazioni di diversi Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine uno sguardo ai posticipi di domani sera: alle 19 c’è Empoli-Torino con i granata reduci dalla bril-

mazione come quella empolese che gioca un gran calcio, soprattutto al Castellani. Andiamo dunque in direzione di un segno 1 che viene mediamente offerto intorno al 2,50. Alle 21 al Bentegodi l’Inter va a caccia della prima vittoria in campionato della nuova gestione Mancini ma di fronte c’è un Chievo che con la cura Maran ha avuto un rendimento importante, dopo l’inizio difficile con Corini, come dimostrano gli ultimi brillanti risultati dei clivensi: ora o mai più per i nerazzurri, appoggiati dai pronostici e offerti intorno a due volte la giocata. In bocca al lupo e alla prossima.

scommesse Pino Sardiello

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Inzaghi e Benitez devono fare i conti con due difese rivedibili E ADESSO SOTTO COL CHIEVO tamponare parecchie situazioni negative ma alla fine ha dovuto arrendersi. Mancini in tre partite ha fatto un solo punto ed è logico, per i tifosi nerazzurri, con il Chievo di attendersi un cambiamento di marcia. Mi scuso con i tifosi del Milan per aver iniziato il mio commento parlando di Inter e non di Milan. A proposito, sempre di Inter, vorrei sottolineare la buona prova dei giovani nel match di Europa League di Baku. Anche se alla fine l’arbitro ha inspiegabilmente negato il gol alla squadra azera. Oggi il campionato potrebbe subire una svolta. La Sampdoria dei

dalla Champions. Per quanto concerne il Milan, alla pari dell’Inter, quella di San Siro col Napoli potrebbe essere l’ultima spiaggia, considerando tra l’altro che il prossimo appuntamento dei rossoneri è fissato contro la Roma fra sei giorni. Chiudo rivolgendo un pensiero al Parma se verrà rilevato dalla nuova cordata che io mi auguro possa servire al rilancio della squadra.

Milan

STADIO

Allenatore

MEAZZA

ORE 20.45

Napoli Allenatore

Filippo Inzaghi

Rafael Benitez

Arbitro: Antonio

MILAN (4-3-3) Diego Lopez; Bonera, Rami, Mexes,Armero; Montolivo, De Jong, Muntari; Bonaventura, Menez, El Shaarawy;

Damato di Barletta

NAPOLI (4-2-3-1) Rafael; Henrique, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Gargano, Jorginho; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain


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partita Severa Bisceglia

centrocampo dovrebbe essere superata, il rientro di Montolivo, già contro il Genoa ha dimostrato di essere tornato, e quello di De Jong, ancora

di mettere in cassaforte più punti possibili prima della sosta natalizia. Contro il Genoa i rossoneri hanno manifestato ancora notevoli difficoltà,

SAN SIRO-SAN GENNARO

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l Milan questa sera se la deve vedere con un attacco formidabile e non sarà semplice contenere gli allunghi e le trovate di Zapata, Higuain e Collejon. Inzaghi deve trovare il modo di inibire il Napoli facendo la partita in attacco e non in difesa, dove per la legge dei numeri la partita sarebbe già persa, questa è una partita dove puoi solo aggredire inibendo ogni loro manovra per sperare di vincerla. La difficile situazione a

a ricoprire il ruolo di terzino destro. Come anzidetto l’attacco ed il centrocampo danno maggiore sicurezza, Muntari è rientrato nel gruppo, El Shaarawy e Honda stanno facendo bene ma mancano ancora nella continuità e spesso latitano in zona gol. Menez fa il suo dovere, ma altra cosa sarebbe se i due attaccanti esterni arrivassero a dargli

A QUALE SANTO RIVOLGERSI? un po’ appesantito, riporteranno movimento e qualità in un reparto che ha fatto molta acqua l’ultimo mese. Inzaghi sa molto bene che la sfida di questa sera contro il Napoli e la prossima contro la Roma non sono tra le più facili, ma l’obiettivo è quello

ma il recupero del capitano dovrebbe muovere il gioco e dare maggiore sicurezza. La difesa resta ancora il punto più debole, De Sciglio e Alex non sono ancora pronti mentre Abate potrebbe rientrare questa sera e quindi Inzaghi riporterebbe Rami o Bonera

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bioritmi Enzo Occhiuto

psicofisico del Napoli 6.08 contro un valore medio di 5,98 dei padroni di casa. Pertanto, nello specifico dei dati di rendimento dei singoli giocatori, i rossoneri risultano essere leggermen-

MILAN ANCORA UNA

S C O N F I T TA

sostegno. Per battere il Napoli ci vuole un collettivo che regga la fatica, quella vera, perché Higuain e compagni vogliono riprendersi il terzo posto prima di Natale. Il Milan ha assoluto bisogno di punti per non perdere di vista l’unico obiettivo stagionale. Marek Hamšík, l’uomo decisivo

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l grande frullato di giocatori rossoneri inseriti affannosamente in ogni reparto, non ha consentito alla squadra di avere una precisa identità. Infatti, ogni volta che il Milan cerca di avvicinarsi al terzo posto inciampa in qualche partita storta. Inzaghi deve rendersi conto dei limiti di una squadra capace solo di vincere 5 partite su 14 gare disputate. Purtroppo, a detta dei bioritmi, anche questa contro il Napoli si presenta molto complicata e difficile per i rossoneri. La differenza dei potenziali bioritmici, che riassumono la Forza Fisica, il coordinamento motorio, la partecipazione Emotiva, la visione del gioco e la rapidità delle Intuizioni personali dei singoli atleti, mette in evidenza un maggior stato di benessere

te più tonici 6.05 rispetto agli ospiti con 6.03. Dal punto di vista emotivo i partenopei sono fortemente stimolati agonisticamente con 6.22 contro 5.75 degli uomini di Pippo, forse per una momentanea mancanza di autostima dopo l’ennesimo risultato negativo di Genova. Sul fronte delle energie intellettive ed intuitive i padroni di casa risultano più ordinati mentalmente e con molta fantasia personale 6,25 contro 6.06 dei giocatori napoletani. I più incisivi: il portiere Diego Lopez e Armero, 6.50, Poli e Bonaventura 6.48, Niang e Torres 6.45, da parte milanista, Hamsik 6.50, Inler 6.45, il portiere Rafael 6.42, Ghoulam 6.41 e Mertens e Higuain 6.39. E, come al solito, l’ultima parola passa al campo.


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l’ospite Alessandra Caronni

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onzalo Gerardo Higuaín non poteva fare altro che il calciatore. Nato in Francia, ma nelle sue vene scorre sangue tutto argentino, perché il padre, calciatore professionista, ha giocato una stagione come difensore del Brest e durante quell’esperienza in terra di Francia nasce el Pepita. L’attaccante del Napoli, fortissimo in aria di rigore e dotato di tecnica o potenza fisica, la gavetta l’ha fatta proprio tutta. Parte con l’Atletico Palermo ma all’età di 10 anni viene acquistato dal River Plate con cui fa tutta la trafila

UN PIPITA TUTTO D’ORO Gonzalo Gerardo Higuaín

delle categorie giovanili. All’età di 17 anni fa il debutto in prima squadra nella sconfitta casalinga contro il Ginnasia La Plata. Solo 4 presenze in questa stagione. Daniel Passarella, subentrato a Reinaldo Merlo, crede nel suo estro e potenza e lo impiega con maggior continuità. La prima rete arriva contro il Banfield il 12 febbraio 2006 ed in Coppa Libertadores realizza la doppietta decisiva che consegna la vittoria alla sua squadra per 3-2 contro il Corinthians. Il palcoscenico delle grandi occasioni arriva con il Real Madrid, all’età

di 19 anni viene acquistato dal club spagnolo per 13 milioni di euro che lo lega per sei anni e mezzo. Con le merengues debutta in una gara di Coppa del Re contro il Real Betis, la prima rete arriva nel derby contro l’Atletico Madrid portando la sua squadra al definitivo pareggio (1-1). Qualche giorno prima ha giocato come titolare la gara, valida per l’andata degli ottavi di finale, di Champions League contro il Bayern Monaco al Calderon. Match vinto per 3-2. Il 27 luglio 2013, dopo la conquista di sei trofei e 121 reti realizzate, approda a Napoli con un contratto di cinque anni. L’esordio con la maglia azzurra avviene il 25 agosto dello stesso anno nella prima giornata di campionato contro il Bologna, gara vinta per 3-0, ma la prima rete arriverà alla seconda giornata contro il Chievo. Con i partenopei l’argentino ha conquistato nella scorsa stagione la Coppa Italia. Il Pipita per il suo ventisettesimo compleanno, festeggiato mercoledì scorso, vuole regalarsi e regalare ai tifosi partenopei la vittoria contro ill Diavolo oltre alla vittoria contro la Juventus in Supercoppa


INTER, CONTRO IL CHIEVO DEVI SOLO VINCERE… domenica 14 dicembre 2014

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uperata con tranquillità e senza sconfitte la fase a gironi di Europa League, l’Inter potrà concentrarsi da qui a febbraio, quando si disputeranno le gare di andata e ritorno dei sedicesimi della competizione internazionale, solo sul campionato. Bisogna infatti al più presto scalare posizioni in classifica, se non si vuol correre il rischio di andare in depressione e trovarsi in posizione scomode, molto pericolose. La gara con il Chievo di domani al Bentegodi non è facile. La squadra del tecnico Maran con l’ultima vittoria conquistata a Cagliari è per ora fuori dalla zona rossa in classifica e contro i nerazzurri, sfruttando il fattore casa, cercherà di migliorare ulteriormente la sua posizione. Una eventuale affermazione contro l’Inter infatti non solo consentirebbe ai gialloblu di avvicinarsi alla beneamata, ma darebbe a tutta la squadra una carica in più in vista del derby con il Verona in programma la settimana prossima. Buone le condizioni di forma dei ragazzi di Maran. Soddisfacente il loro bottino. Nelle ultime cinque gare di campionato i clivensi hanno conquistato ben nove punti (tre pareggi e due vittorie). Due le sconfitte casalinghe nelle gare disputate contro Parma e Genoa. L’

Rolando Maran

Roberto Mancini

Infermeria rossonera Marjlja Bisceglia

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ulley Muntari, dopo lo stop contro Udinese e Genoa, lascia l’infermeria ed a tratti segue il lavoro con i compagni unitamente a quello personalizzato sul campo ribassato ed in palestra. Contro il Napoli potrebbe già rendersi protagonista per essere determinate nella prossima sfida contro la Roma. Da Milanello ancora nessuna buona nuova relativamente al recupero di Abate (sorvegliato speciale degli ultimi giorni in vista di questa sfida), De Sciglio e Alex. Montolivo e

De Jong si sono fatti in quattro per farsi trovare pronti, consapevoli di essere indispensabili come l’aria a centrocampo. La loro presenza darebbe velocità, movimento e qualità. De Jong contro il Genoa ha dimostrato, rientrato dopo un mese di stop, di essere lontano dalla condizione ottimale. Su Montolivo ricade il dubbio di voler anticipare troppo i tempi del suo rientro per necessità. Il capitano, ovviamente non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, al Marassi ha dimostrato di essere pronto.

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i cugini Luigi Rubino unica vittoria finora conquistata dai gialloblu davanti ai propri tifosi risale a poco più di un mese fa (9 novembre Chievo-Cesena 2-1). Da parte dell’Inter c’è quindi bisogno di una pronta risposta. I nerazzurri non vincono in campionato da cinque turni (ultima vittoria: Inter-Sampdoria 1-0 del 29 ottobre) e Mancini, da quando siede sulla panchina della nerazzurra, non ha ancora assaporato il dolce e piacevole gusto della vittoria. Per la gara contro il Chievo, il Mancio dovrà quindi schierare una formazione agguerrita con uomini in perfetta forma se si vuole tornare a vincere lontano da S. Siro, dopo parecchio tempo. Importante sarà confermare la grinta, come quella giovanile intravista in Europa League contro il Qarabag e garantire il giusto equilibrio tra i reparti. C’è da lavorare molto in fase difensiva. L’arrivo eventuale del tecnico brasiliano Sylvinho potrebbe migliorare questo reparto che, in quattordici gare di campionato disputate, ha incassato 21 gol; una media preoccupante se si pensa che il Chievo ha subito finora meno gol dei nerazzurri (17 ), mentre cinque sono finora le squadre, tra cui Parma, Cesena, Cagliari, Verona e Palermo che hanno subito finora più reti dell’Inter.


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Milan Club Riccione Giovanni Labanca

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ra in carica dal 1984 e dopo 30 anni di presidenza, Cesare Berardi lascia le redini del Milan Club Riccione a Luciano Bertolucci, eletto nell’ultima ri-

unione del consiglio direttivo. Prosegue, quindi, la vita del club rossonero Riccionese che con il nuovo presidente vedrà alla luce nuove iniziative e proposte per tutti i soci presenti e futuri. La lunga e splendida presidenza Berardi si è conclusa con la visita del Club presso la nuova sede del club Rossonero, Casa Milan il 26 Novembre. E’ stata la

Milan Club in trasferta

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bbiamo il grande piacere di segnalare alcuni dei numerosi Milan Club che seguono la squadra in trasferta, a dimostrazione del loro attaccamento alla squadra, anche nei momenti meno felici, proprio come è

successo a Genova. Si tratta dei Milan Club Bassano Bresciano e Milan Club 049, che hanno sempre creduto nei valori della squadra e di quello ha rappresentato nella lunga storia del calcio mondiale. Complimenti.

nuova elezione, un preciso segnale di rinnovamento, nel momento in cui si avvertiva il bisogno di una virata verso nuove prospettive di lavoro che pure erano state vive e prestigiose nei trent’anni della vecchia presidenza. Nella riunione del direttivo, il presidente uscente ha tracciato, come è consuetudine, il bilancio di un periodo d’oro che ha toccato il Milan Club Riccione. Esso è stato il baricentro dei milan club della zona che ha coagulato gli interessi dei numerosi tifosi che hanno riscontrato in quello pesarese un leader, cui hanno volentieri offerto la loro massima disponibilità, aderendo a qualsiasi iniziativa intrapresa. Tra le tante trasferte fatte a Milano, una bella consuetudine era la frittura di pescetti della riviera marchigiana, del mare pesarese, che veniva fatta nell’antistadio, prima della partita, cui partecipavano molto volentieri gli amici tifosi milanesi e non. Grande festa, ogni qual volta si toccava la sponda milanese del tifo. Ma a parte questo, come ha ricordato il presidente Berardi, quello che

maggiormente ha esaltato la vita del Club è stata la miriade di occasioni create per aggregare, in un valido contesto sociale, i tantissimi ragazzi che formano la nuova ossatura del club del futuro. E al futuro guarda con determinazione anche il nuovo presidente Luciano Bertolucci che, nel suo intervento, ha ringraziato il suo vecchio amico per quanto ha dato al sodalizio rossonero, con abnegazione e disinteresse. Ha parlato, successivamente, di obbiettivi futuri cui guardare con lo stesso impegno della passata presidenza, tenendo anche conto delle diverse condizioni economiche in cui i soci hanno ad affrontare. Saranno tenute presenti le trasferte a Milano, quelle che eventualmente il prossimo anno si dovrebbero affrontare, qualora il Milan rientrasse nella competizione della Coppa dei Cam-

pioni, cosa che tutti si augurano con tutto il cuore. Non ultimo , è stata ribadita dal neofita presidente, la fiducia massima nella squadra e nella stessa presidenza, anche se, è stato sottolineato senza remore, c’è tanta delusione nei risultati finora raggiunti. Un fragoroso applauso ha salutato l’abbraccio tra i due presidenti, vecchi e blasonati amici, che hanno condiviso gioie e dispiaceri di un Diavolo che hanno visto più volte campione, proprio come lo vorrebbero adesso. Una magnifica cena ha conclusa la cerimonia del passaggio di consegne con brindisi alle fortune del Milan e del Milan Club Riccione, segnalato come uno dei più attivi del firmamento rossonero. Da parte di Stadio5 i migliori auguri per i prossimi trent’anni di attività.


amarcord domenica 14 dicembre 2014

Il figlio d’arte Ignazio Abate, dotato di grande velocità, difensore del Milan e della Nazionale italiana, inizia la sua carriera nelle giovanili della squadra di

Rescaldina e nel 1999 passa al Milan con il quale ha vinto il Campionato Allievi Nazionale nella stagione 2002-2003. L’esordio in prima squadra, a 17 anni, è in Coppa Italia contro la Sampdoria in sostituzione di Dario Šimić. La settimana successiva, a San Siro, contro il Celta Vigo ottiene anche la prima presenza in Champions League, diventando a 17 anni e 27 giorni il giocatore più giovane, successivamente superato da Bryan Cristante, nella

storia rossonera a esordire nella competizione. Successivamente viene mandato, in prestito, al Napoli in Serie C1. Con i partenopei collezionerà 32 presenze e 2 reti. Dopo essere passato da Genoana, sponda blucerchiata, Piacenza, Modena, Empoli e Torino, nel

2009 torna al Milan. Con i rossoneri ha vinto un Campionato italiano e una Supercoppa italiana. Anche il padre Beniamino Abate, di ruolo portiere, parte dalla primavera rossonera senza, però, mai esordire in prima squadra. Nella stagione 82-83 indosserà

la maglia del Napoli senza mai scendere in campo. In carriera conquisterà solo una Coppa UEFA, ma con

l’Inter. Attualmente Abate è allenatore dei portieri della Primavera, ma dal 2004 al 2008 ha allenato i portieri della prima squadra. L’attuale allenatore rossonero Massimiliano Allegri ha iniziato la carriera come calciatore nella Cuoiopelli, successivamente ha fat-

to esperienza nelle società toscane di Livorno, Pisa e Pro Livorno, i campi si Serie A li calpesterà con la maglia del Pescara e il suo primo gol lo segnerà proprio al Milan al primo minuto, partita persa poi per 4-5. Con il Pescara, in Serie A, segnerà 4 gol in 46 pre-

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fatto parte sia della Nazionale brasiliana, con cui ha vinto il mondiale nel 1958 in Svezia segnando due reti

Campioni l’anno successivo ancora. Dopo le sette stagioni al Milan passò altri sette anni con la maglia

in tre partite, che della Nazionale italiana dal 1961. Dal ‘58 al ’76, con 120 reti in 205 presenze, ha indossato i colori rossoneri vincendo due scudetti e una Coppa dei Campioni, in quest’ultima competizione ha segnato ben 14 reti

del Napoli collezionando 71 reti in 180 partite giocate e vincendo una Coppa delle Alpi. Piccola nota di Gossip che all’epoca, parliamo della fine degli anni ’60, era semplicemente uno scandalo. Josè Altafini, già sposato con una ragazza

con Giorgio Braglia arrivato al Napoli allenato da Luís Vinício nell’estate del 1973. Con gli azzurri vivrà il periodo più brillante della sua carriera, in tre stagioni segnerà ventiquattro reti in ottanta partite contribuendo alla conquista della Coppa Italia del ’76, suo uno dei quattro gol che il Napoli segnò al Verona nella finale dell’Olimpico. Finita l’avventura campana Braglia arriva al Milan nel ’76 giocando poco in campionato, solo tre incontri disputati, ma determinante per la conquista della Coppa Italia, di cui si aggiudica anche il titolo di capocannoniere con sei reti a pari merito con il compagno di squadra Calloni, andando a segno anche nella finale di San Siro contro l’Inter. La stagione successiva, però, non viene confermato e parte alla volta del Foggia.

senze. Una volta appese le scarpette al chiodo inizierà la carriera di allenatore. Con il Milan ha vinto uno

scudetto e una Supercoppa italiana e al Gran Galà del calcio AIC ha vinto il premio individuale quale migliore allenatore, tutto nella stagione del suo esordio sulla panchina rossonera. Chi non ricorda il grande José João Altafini, brasiliano ma di origini italiane? Ha

e nella partita vinta contro l’Union Luxembourg per 8-0 segnò 5 reti, record che detiene con altri otto calciatori e ancora imbattuto. In rossonero sarò anche capocannoniere della Coppa Italia ’60-61, della Serie A nella stagione successiva e della Coppa dei

brasiliana, si innamora di Annamaria Galli moglie del suo ex compagno di squadra al Milan Paolo Barison e madre di tre figli. La donna lascerà il marito per andare a vivere con Altafini che poi sposò nel 1973. Lasciamo la cronaca rosa per tornare a calciare il pallone

L’attaccante Giuseppe Damiani, da tutti conosciuto come Oscar Damiani, cresciuto nelle giovanili dell’Inter gioca nel Napoli la stagione ’72-73 segnando 5 gol in 26 partite. Con i rossoneri, invece, giocherà dal 1982 al 1981, di cui una stagione in Serie B. “Flipper” , questo il suo soprannome, con il Milan vincerà il Campionato italiano di Serie B 82-83. Dopo l’attività agonistica ha intrapreso la carriera da procuratore occupandosi di Billy Costacurta, Massimo Marazzina, Beppe Signori, Christian Panucci, Marco Simone, Lilian Thuram e Andriy Shevchenko. Oggi e agente di Tommaso Rocchi, Kevin Constant, Mikael Silvestre, Sergio Pellissier, Jean-François Gillet e Flavio Roma.


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gli ospiti

Giovanni Labanca

L’incompiuta sotto il Vesuvio

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e aspettative erano tante e legittime nella bella partenope, dopo l’arrivo di Benitez e l’abbandono di Mazzarri. L’impianto di una bella squadra c’era tutto, anche se qualche ottima pedina è lasciata andare per motivi di cassa. La squadra, dopo il primo anno da Champions. Fuori pur non avendo mai perso una partita, aveva dimostrato di proseguire in campionato quello che non aveva potuto finire nel suo compito principale che il presidente De Laurentiis avrebbe preferito svolgere fino in fondo. Pazienza se le cose sono andate diversamente, anche se il rammarico per il cassiere è stato tanto per la perdita secca di bei milioncini su cui si faceva grande affidamento. La vita continua e, passata a nuttata, come diceva De Filippo, il Napoli, quel Napoli che era una ammirazione unica per i tifosi ben abituati, non ha più brillato in campionato. Lo ha fatto poco, perdendo tantissimi punti proprio al San Paolo e compromettendo la classifica, sempre tesa a quel benedetto terzo posto lasciato libero per le speranze altrui da

Juve e Roma, che veleggiano in coppia su un altro mare. Benitez ne ha piena consapevolezza e non ne fa misteri ad ammetterlo. “Abbiamo passato momenti belli e brutti. Certe vittorie ci

sono sfuggite per poco, come certi pareggi in casa sono stati acciuffati da noi con grande fortuna. Non mi capacito di cosa possa aver determinato un certo scollamento nella squadra,

ma certamente riprenderemo il ritmo giusto dopo aver superato il turno della Coppa Europea che stiamo raggiungendo. E’ pur sempre un bel traguardo iniziale che ci porterà serenità e corag-

gio per il campionato. Mi sento anche di chiedere scusa al nostro pubblico che merita tantissimo rispetto”. Ora con il Milan, reduce da prove non esaltanti ed una brutta sconfitta a Genova, ci

sarà da suonare una musica diversa con un mandolino ben accordato e con le corde ben tese. Fidarsi del Diavolo non è stato mai un gran bene, anche se ridotto in malo modo, perché, in effetti sia per lui che per il Ciuccio la gara è ugualmente importante. Si vedrà, come si dovrà vedere se sarà uguale la pazienza dei gran signori del cinema, De Laurentis produttore e Berlusconi distributore. Entrambi hanno fame di punti e il napoletano non ammette mezze misure “A san Siro per vincere, solo per vincere” Questo è il suo imperativo categorico che rimbomba nelle orecchie degli azzurri che faranno bene a svegliarsi e darsi il giusto coraggio di non ripetere a San Siro le gare decisive, quelle che contano, come avveniva con il passato Mazzarri. San Gennaro, pur volendolo fortemente, non può ripetere il suo miracolo proprio nella città di sant’Ambrogio, anch’egli incline a dare una mano, udite udite, proprio al Diavolo. La partita nella celeste dimora dei santi è già iniziata. Che stiano patteggiando un bel pareggio, per accontentare i due bisognosi supplicanti? Solo Dio lo sa già.


domenica 14 dicembre 2014

giù al nord

Fiore Marro

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uest’oggi ho intenzione di aprire l’articolo con l’invio del mio augurio per il genetliaco di Gonzalo Higuian che in questi giorni ha raggiunto il 27° anno di vita, (beata gioventù). Auguri sinceri a ”Il Pipita” dunque, anche se resto dell’idea che proprio il centravanti argentino sia stato la causa dell’eliminazione dalla Champions e della posizione in classifica, non certo edificante, che il Napoli sta attualmente vivendo. Troppi gli errori dal dischetto, troppi anche quelli sotto porta, l’ultimo

contro l’Empoli a 10 minuti dalla fine, davvero imperdonabile. Nonostante tutto, buon compleanno Gonzalo. Si ritorna a Mila-

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Ci fanno soffrire ... è vero. Ma cosa c’è di più bello di essere napoletani?

no, un tempo la città più terrona del nord, quella che ti invitava in calabrese e ti rispondeva in apulano mentre un siciliano e un napoletano ti consigliavano altro, questo almeno fino a qualche decennio fa (sigh), oggi questa città ha assunto un aspetto molto più cosmopolita, le lingue e le inflessioni hanno ampliato la visione verso orizzonti che spaziano dall’est europeo al sud est asiatico passando per l’area centrafricana. Risaliamo in Lombardia per la seconda volta in quest’anno calcistico, la prima volta abbiamo offerto una bella prova contro l’Inter di Mazzarri da poco messo da par-

te in favore di Roberto Mancini, artista e genio del football che però e impossibilitato a produrre miracoli così come non potrà

farne Filippo Inzaghi, allenatore sponda rossonera che una certa stampa professionistica pompa quasi indecorosamente, quasi a mascherare una realtà evidente afferma che il Milan è inferiore sia all’Inter e ad almeno altre 6 o 7 altre compagini della massima serie, e questo lo affermo al di là del risultato espresso domenica dalla sferica fortuna tra gli azzurri e i meneghini milanisti. Milan–Napoli ha perso il sapore di sfida scudetto che fino a pochi anni fa infiammava il cuore dei tifosi, in confronto che assegnava il responso del fato sul vertice del campionato, ora invece questo scontro sarà solo una classica, senza pretese ne da parte dei milanisti ne da parte nostra. È vero che in campionato non perdiamo dalla terza giornata, però, abbiamo perso la terza posizione e, questo non è un bene anzi, la Fiorentina incalza e le due liguri, che attualmente ci precedono, non hanno voglia di cedere eppure nessuno mi toglie la convinzione che siamo una spanna sopra tutti gli altri, peccato questa discontinuità bene indicata da un giornalista televisivo: Il Napoli è come la metropolitana partenopea, in alcuni tratti è la più bella d’Europa come indicato dai tabloid stranieri, funzionale e affascinante come lo è l’attacco azzurro, ma poi, ha dei tratti assolutamente

Diego Maradona e Bruno Giordano nel 1986 espugnarono Milano non funzionali, in via di allestimento, ancora da lavori in corso proprio come la disastrata difesa partenopea, un assioma davvero calzante. In Europa abbiamo visto l’agevole passaggio alla fase successiva, il Napoli corre come un treno verso la finale e la strada sembrerebbe in discesa. Questo avvalorerebbe la mia sensazione di avere una compagine assolutamente eccellente nel torneo di coppa, potrebbe anche essere la sensazione di un tifoso impenitente, ma questa consapevolezza mi viene dall’analisi dei numeri, almeno per quel che riguarda la tre quarti in su dell’equipe napoletana. Ci

fanno soffrire è vero, ma come è bello essere tifosi del Napoli! Le sfide del passato tra Milan e Napoli di cui parlare sono davvero tantissime, ricordi indelebili, momenti incancellabili, trasferte esaltanti ma anche sconfitte mortificanti, chi di noi potrà mai dimenticare L’ultima vittoria del Milan risale al 13 gennaio 2008: un umiliante 5-2 : con doppietta di Ronaldo e reti dei carioca Kakà e Pato e dell’olandesino Seedorf, per gli azzurri segnarono “pampa” Sosa e Maurizio Domizzi. Ma la partita fu un disastro per azzurri. L’anno scorso dopo ben 17 anni la squadra di Benitez ha espugnato il

Meazza, la penultima volta ebbe come protagonista della vittoria esterna il “pibe” nel lontano 13 aprile 1986 con un faticoso 1-2 segnarono Bruno Giordano e appunto Maradona, intervallati da un gol del compianto Agostino Di Bartolomei, MilanNapoli della passata stagione terminò con lo stesso punteggio grazie a Britos e Higuain, Napoli andò in estasi. Nonostante un grande colpo di Balotelli sul 2 a 0 il 22 settembre 2013 la gara finì con la vittoria per gli azzurri portando tra l’altro il Napoli a +8 dai rossoneri. E per oggi …... intrecciamo le dita, agitiamo i cornetti, speriamo bene!


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Severa Bisceglia

L

Champions

e prime sentenze, alcune già annunciate, sono ufficiali. La Juventus, grazie allo 0-0 fatto registrare allo Juventus Stadium contro un Real Madrid privo di stimoli, continua la sua corsa. I bianconeri, unica squadra italiana ancora in competizione, si sono qualificati agli ottavi tra le seconde con Basilea, Bayer Leverkusen, Arsenal, Manchester City, Paris SG, Schalke 04 e Shakhtar. La Roma, da canto suo, si lecca ancora le ferite per le tante sconfitte collezionate in Champions. I giallorossi, in realtà, non si sono mai più ripresi dall’umiliazione subita dal Bayern Monaco e devono ringraziare la sconfitta del CSKA Mosca, o la caparbietà dei bavaresi di giocarsi tutte le partite, anche quelle già vinte, come se fosse la partita della vita, se possono ancora competere in Europa, anche se in quella minore. Ancora una figuraccia all’Olimpico, sotto lo

JUVENTUS SENZA FRENI ROMA ELIMINATA sguardo attento e preoccupato del ct azzurro Antonio Conte, contro un Manchester City che si è risparmiato rifilandole solo due sberle. Se i Citizens si fossero presentati in Capitale al

gran completo, Kompany, Yaya Tourè e Aguero non si sarebbero accontentati del modesto, si fa per dire, 0-2. Il gelo sceso all’Olimpico al 15’ della ripresa per la prodezza di Nasri, bravissimo a

INTER IMBARAZZANTE BENE LE ALTRE ITALIANE

L

’europa League si fa più ricca accogliendo le squadre orfane della Champions. Su tutte la Roma che lascia proseguire l’avventura Champions al Manchester City. Unitamente ai giallorossi approdano a que-

sta competizione l’Olympiacos, il Liverpool, lo Zenit, l’Anderlecht, l’Ajax, lo Sporting Lisbona e l’Athletic Bilbao. L’Inter, già qualifica in anticipo, giovedì è andata a fare scena muta anche a Baku. Si spera che Mancini

non perda l’entusiasmo di “SALVATORE DELLA PATRIA” perché questa Inter farà veramente poca strada e non solo in Europa. Un errore del team arbitrale ha mandato a casa il Qarabag che al 94’ ha segnato

sbilanciare la difesa giallorossa con una finta e battere di destro l’incolpevole De Sanctis, ha raffreddato tutti gli sportivi italiani che ovviamente tifavano Roma. Inutile anche il raddoppio inglese, Zabaleta servilissimo da Nasri, dal momento che il controllo della partita è stato tutto sui loro piedi. L’entusiasmo di giocarsi una partita che andava vinta per 3-1, come auspicato dal presidente James Pallotta, si è infranto ancora una volta contro una squadra inglese, il passato l’ha vista soccombere al Liverpool e all’Arsenal. Possiamo aggrapparci al palo di Manolas o alla parata decisiva di Hart sulla conclusione di Gervinho, ma la verità è sotto gli occhi di tutti. L’undici di Rudi Garcia non è più la stessa squadra vista ad inizio campionato, quando i palloni li mangiava con la terra del rettangolo di gioco. Peccato, una buona rosa che ha perso sicurezza e che, con ogni probabilità, farà poco anche in Europa League dal momento che le partite se le deve giocare al giovedì, questo potrebbe creare qualche

un gol regolarissimo e clamorosamente annullato. Neppure la formazione sperimentale messa in campo dal tecnico nerazzurro ha convinto. La benamata continua a fare acqua in tutti i reparti, salvo solo Marco Andreolli che difende con autorevolezza. Yann M’Vila inguardabile. Contro gli azeri è finita 0-0, per colpa della classe arbitrale capitanata dal ceco Miroslav Zelinka, e l’Inter passa il turno da prima squadra del Girone F. L’ultimo match di questa fase a gironi ha visto, invece, il Torino trionfare in Danimarca contro il Copenaghen. Un 1-5 che lascia pochi spazi a dubbi. Non è stato tutto merito della superiorità numerica, il Copenaghen ha subito due espulsioni. Non era iniziata bene per il Toro che ha subito l’1-0 al 5’ grazie all’errore di Gilk che non è riuscito a spazzare via la palla, ne approfitta Amartey deviandola in rete. Nove minuti dopo ci pensa Martinez, servito da Maksimovic, a far tornare il buonumore ai tifosi granata con sinistro micidiale. A questo punto tutto dice bene ad Amauri e compagni, al 40’ lo stesso Amauri trasforma un rigore, su di lui fallo da espulsione di Jorgensen, che rimette in pista il tecnico Ventura. Nel secondo tempo tutto è risultato in discesa per la squadra piemontese, al secondo minuto ancora Martinez che firma la doppietta col cucchiaio. Due minuti dopo è Darmian ad infil-

difficoltà in schiave scudetto. Mercoledì scorso la Lupa ha messo in campo tutti i suoi limiti psicologici contro una squadra esperta come il City che è scesa all’Olimpico per fare la sua partita, e c’è riuscita. La Roma, se vuole proseguire da padrona in Europa, deve ritrovare quella si-

curezza devastante che ha messo in campo nelle prime sei partite di campionato. l’Europa League è la giusta competizione per Totti e compagni che probabilmente non hanno mai pensato di vincere la coppa dalle grandi orecchie, ma vincere la “cugina” farebbe cassa oltre che morale.

zare il Copenaghen e dopo solo tre minuti toccherà a Gaston Silva dare il colpo di grazia agli avversari. Il Torino si qualifica ai sedicesimi grazie al secondo posto conseguito nel Girone B. Anche il Napoli si concede una passeggiata al San Paolo, Dries Mertens e Marek Hamsik chiudono la pratica già nei primi 16 minuti, al 75’ entra anche la zampata di Zapata e il primo posto del Girone I è meritatissimo. Fatica invece la Fiorentina all’Artemio Franchi contro

prattutto può pensare al futuro con tranquillità. Marin segna il gol bandiera per la squadra di Vincenzo Montella ed il vivaio sembra dare buoni frutti: otti-

Dinamo Minsk. Al 39’ il gol di Sergey Kontsevoy impensierisce i viola e Nemanja Nikolic al 55’ chiude la partita. Ma nulla è perduto, la Fiorentina passa il turno restando salda al primo posto del Girone K con 13 punti e so-

ma la prestazione del diciassettenne Simone Minelli. Le quattro squadre italiane seguono il percorso di Europa League. Festeggia anche il Dnipro che prosegue la sua avventura europea battendo il Saint Etienne per 1-0

Marjlja Bisceglia Europa League


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LA BELLA REALTÀ È IL GENOA VAN GAAL TENTA LA RIMONTA campionato Laura Tangari

S

ant’Ambrogio amaro per le milanesi con l’Inter di Mancini che incassa due sberle in casa dall’Udinese e col Milan che esce sconfitto da Marassi battuto da un Genoa che non finisce di stupire. Il vecchio Grifone ora è terzo e questo

ti ma non meno è la formazione di Mihajlović capace nell’ultimo turno ad espugnare il Bentegodi infilando il Verona con tre gol. Tornando alle milanesi, i rossoneri di Pippo Inzaghi sono chiamati questa sera a San Siro all’importante test col Napoli precipitato al quinto posto dopo il pareggio con l’Empoli e di conseguenza superato sia dal Genoa che dalla Sampdoria. Il Napoli, reduce dalla sfida di Europa League del San Paolo con

ro per il successo esterno col Cagliari. I sardi dal canto loro oggi saranno a Parma affrontando al Tardini un’avversaria sempre più in sfacelo al quale è stato anche tolto un punto in classifica. Da seguire con interesse la trasferta della Fiorentina, dove l’undici di casa dopo la rocambolesca sconfitta di Bergamo con l’Atalanta ha licenziato Bisoli assumendo Di Carlo. Infine prova del nove dell’Udinese, reduce dal suc-

ria. I bianconeri martedì hanno festeggiato la qualificazione in Champions League e sono gasa-

lo Slovan Bratislava fanalino di coda del girone, sicuramente darà filo da torcere ai rossoneri e dal canto loro non devono più perdere il passo nei confronti di chi li precede in classifica. Poco ci manca, che vengano superati

dal sorprendente Sassuolo. Idem per l’Inter in trasferta a Verona con un Chievo in gran spolve-

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Luigi Sada

estero

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pomeriggio aspetta all’ombra della lanterna la Roma di Garcia reduce dalla sfida dell’Olimpico col Manchester City. Ma la giornata odierna si apre con la sfida di mezzogiorno di Torino tra Juventus e Sampdo-

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l Manchester United non si ferma più. Anche sette giorni fa ha tirato fuori dal cilindro una grande partita espugnando Southampton, rivelazione della Premier League in seconda posizione fino a due turni fa. Regalare il

lingo col Basilea in Champions League costato l’eliminazione. Battuta d’arresto invece per il Chelsea fermato per la prima volta quest’anno dal successo del Newcastle per 2-1. Ne ha approfittato subito il Manchester

successo all’undici di Van Gaal è sta la doppietta di Van Persie che ha risposto al momentaneo pareggio siglato dal nostro Pellè. Oggi per lo United altra prova di conferma col Liverpool, in piena crisi reduce dal pareggio col Sunderland e dall’1-1 casa-

City battendo l’Everton per 2-1. In Bundesliga sempre primo il Bayern Monaco tallonato dal Wolfsburg impegnato questo pomeriggio fra le mura amiche dal neo promosso Paderborn. Sempre più sorprendente il terzo posto dell’Augusta vincitore

la scorsa settimana in casa del Colonia. Per la quarta piazza questo pomeriggio al Bayer Arena il Leverkusen affronterà il Moenchengladbach. In Francia prosegue il braccio di ferro tra il Marsiglia e il PSG. Il Marsiglia ha steso il Metz una settimana fa e ha tenuto a debita distanza l’undici di Blanc. Non molla il Lione corsaro a l’Evian mentre il Saint Etienne oggi dovrà vedersela sul difficile terreno del Nizza, vincitore nel turno scorso a Caen con un rocambolesco 2-3. Da seguire oggi alle 17.00 il Lille impegnato col Tolosa. Infine alle 21.00 di oggi prova del fuoco del Marsiglia contro il Monaco allo stadio Louis II.

cesso di San Siro con l’Inter, al Friuli contro l’Hellas Verona dal dente avvelenato per l’1-3 con la Sampdoria. Insieme all’Inter, come detto in trasferta col Chievo, domani sera la quindicesima giornata chiuderà i battenti con

Empoli-Torino, con i granata col fiato grosso per la fatica in Europa League con il Copenhagen.

Bar Fusina

APERITIVO FUSINA IN CANTINA DEGUSTAZIONE VINI ROSSI E BIANCHI CON TAGLIERE DI SALUMI E FORMAGGI CON MARMELLATA E MIELE PIAZZA FUSINA, 1 - MILANO - TEL. 02 701 237 96

Il Spagna il Real Madrid, Barcellona e Atletico tutti in un fazzoletto. La squadra di Simeone stasera avrà un compito difficile ospitando il Villarreal quinta forza del campionato, reduce da un poker alla Real Sociedad.


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DANILO GOFFI TRA CORSA E SOLIDARIETA’

atletica di Chiara Franzetti

È

tornato al lavoro Danilo Goffi. Non solo quello operativo, nella caserma in cui presta servizio; ma anche quello sportivo. Smaltita la fatica della Maratona di New York e riposti in un cassetto i ricordi della

gara nella Grande Mela, il Campione Italiano di Maratona ha ripreso gli allenamenti in vista dei prossimi impegni sportivi. La sua è stata una ripartenza lenta e graduale, anche a causa di un risentimento muscolare accusato al termine dei 41k oltreoceano che ne ha condizionato il rientro; una ripresa con regolari sedute di allenamento alternate alla partecipazione ad eventi di natura più mondana. Il primo, il sabato successivo al rientro a Milano in occasione dell’appuntamento autunnale del Monza Challenge: un momento di sport durante il quale

festeggiare il successo newyorkese coi compagni di squadra. Non con le scarpette ai piedi, ma Goffi non è poi mancato alla Maratona di Torino: ospite speciale presso lo stand ProAction, realtà da qualche mese al suo fianco. Indimenticabile la premiazione del portacolori del Monza Marathon Team durante

partirà insieme per 40’ di corsa. E al ritorno, per chi ha offerto una donazione minima di EUR 5.-, l’estrazione di due magliette tecniche running logate adidas. “So che stiamo attraversano un momento particolarmente difficile”, chiosa Danilo impegnato con Chiara Caserini nella definizione degli ultimi dettagli per domenica. “Ma so anche che noi runner siamo gente di cuore: un cuore sano, che ci permette di affrontare le nostre piacevoli fatiche sportive. Un cuore grande, capace di pulsare il sangue e

le celebrazioni per il centenario del CONI, una serata doppiamente speciale: medaglia ufficiale e festa di compleanno. Ma è nel sociale che Goffi è particolarmente attivo. Dopo la partecipazione alla prima Urgent Run insieme ad ACRA-CCS, il prossimo finesettimana affiancherà Telethon. Il campione italiano assoluto dei 42k getterà infatti un ponte ideale tra la maratona benefica Telethon e la maratona sportiva attraverso un allenamento in sua compagnia. Il ritrovo è alle ore 9.00 in Piazza Maggiolini a Parabiago, proprio di fronte alla chiesa, da dove si

l’energia necessarie per correre e per vivere. Un cuore generoso, pronto a donare per sostenere la ricerca a favore di chi soffre per una malattia rara. Un cuore blu, verde e rosso al fianco di Telethon.” Immancabile, prima dei saluti finali, la domanda sul prossimo obiettivo del campione nervianese. “Di certo quello di vedere tantissima gente al nostro stand Telethon sabato e domenica prossimi..sperando di dover richiedere altri cuori di cioccolato da vendere per la ricerca visto l’elevato numero di amici passati da noi: non mancate, vi aspetto numerosi!”

Cross per tutti Edizione 2015 U

c.f.

n mese oggi, e il Cross per Tutti - edizione 2015 avrà già rotto il ghiaccio: la prima prova del circuito lombardo di corsa campestre si svolgerà infatti domenica 11 gennaio a Cesano Maderno, tappa che lo scorso anno ha regalato fango in abbondanza agli amanti della specialità. Scoprire i dettagli e le novità di quanto disposto dagli organizzatori della manifestazione è molto semplice: basta infatti collegarsi al nuovo sito istituzionale (www.crosspertutti.it), e correre, per una volta, non tra fango, freddo e fatica, ma tra le pagine ricche di informazioni utili; anzi, in questo caso, perché andare veloci? Una visita rilassata e approfondita alla pagina web sarà un vero piacere! Il rinnovato sito ora on-line è infatti molto accattivante e al tempo stesso semplice, intuitivo e immediato. Il filo conduttore che lega tutte le pagine in cui si sviluppa è una banda superiore nera nella quale campeggia il logo multicolore del Cross per Tutti. Nella home page, oltre agli sponsor e ai media partner che sostengono il circuito, alcune foto della passata edizione scorrono a loop: una visione d’insieme sugli atleti di tutte le età immortalati nello sforzo del gesto sportivo; e tutti, nonostante la fatica, con un bel sorriso stampato sul volto. E proprio le foto - per ora delle passate edizioni, sono l’elemento che impreziosisce il sito della

manifestazione: ogni scatto è un ricordo, un’emozione che rimane indelebile nella memoria di chi ha preso parte anche a solo una delle tappe in cui si articola il circuito. Ed è per questo motivo che l’organizzazione invita ogni appassionato non solo a partecipare ad ognuna delle cinque prove in programma da gennaio, ma anche ad inviare le proprie foto per vederle poi pubblicate nell’apposita sezione on-line. Tutte le pagine del sito sono importanti. Ad un mese dal via, quella che oggi forse merita un po’ più di attenzione è quella relativa al regolamento Cross per Tutti. La partecipazione alle gare è riservata agli atleti delle categorie Esordienti, Ragazzi e Cadetti - per i quali l’iscrizione è gratuita-, e a quelli delle categorie Allievi, Juniores, Promesse, Senior, M/F tesserati FIDAL per l’anno 2015 e Amatori - per tutte queste ultime divisioni il costo di partecipazione è di EUR 5.- Sono ammessi al circuito anche i runner in regola col tesseramento per un Ente di Promozione Sportiva, disciplina Atletica Leggera, convenzionato con la Fidal. Per quanto riguarda le iscrizioni che anche quest’anno verranno gestite da TDS - Timing Data Service, dettagli precisi verranno comunicati e pubblicati online a tempo debito poco prima dell’apertura: sappiamo che siete trepidanti, ma portate ancora un attimo di pazienza, ormai ci siamo, manca davvero poco!


domenica 14 dicembre 2014

musica Riccardo Sada

L

a nuova edizione Zanichelli nei 60 anni del rock ‘n’ roll (1896 pagine Volume rilegato + download senza scadenza e

sta più meritevole della stagione passata”. Un riconoscimento grazie al suo album “Mondovisione” al quale il Dizionario ha dato cinque stelle (il massimo voto): una manciata di canzoni che “impongono l’assegnazione di capolavoro al “mediano” del Rock” come scritto sulla scheda nel volume. Sono riportati altri

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sempre prendendo in considerazione menti geniali del passato (De Andrè) e del presente (99 Posse, Caparezza e tantissimi altri). Con oltre 35mila dischi e più di 2300 artisti recensiti, “Il Dizionario del Pop-rock 2015” risulta essere un vero compendio. Qualche aneddoto? 19542014: il Rock compie 60 anni.

“Il Dizionario del Pop-rock 2015” da Enzo Gentile e Alberto Tonti consultazione online 365 giorni, € 33,50) incorona Ligabue come miglior artista dell’anno. Secondo gli autori Enzo Gentile e Alberto Tonti, il cantautore è stato “in assoluto il protagoni-

determinati fatti, nel pesante tomo: l’ingresso dei figli dei talent show (Amoroso, Ferreri, Marrone), dei ragazzi dell’hiphop (Fedez, Clementino, Club Dogo, Snoop Doggy Dogg),

Tanti sono passati dal 1954, anno in cui Bill Haley & his Comets eseguirono per la prima volta “Rock Around The Clock”. Il rock era nato e cambiò il modo di pensare e di fare musica.

Boomboombabylon fuori con “DuePuntoZero”

Tipic on Tour

Giovedì 18 al Divina con NRD1

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rosegue il tour italiano del Tipic, il locale numero uno di Formentera. Giovedì 18 dicembre la crew del club balearico si presenta al gran completo al Divina di Milano, musicalmente capitanata dal dj e produttore NRD1 ”www.nrd1.it, nella foto), che proprio in questi giorni esce con il suo nuovo disco “Stilla Be The On” (Netswork Records),

I

Boomboombabylon nascono nel 2009 dopo l’incontro artistico tra Renato Ferrucci e Alfonso Ciulla. Inizia da subito la stesura di alcuni provini ma dopo appena pochi mesi realizzano il primo disco intitolato “On”. Nel progetto coinvolgono alcuni musicisti con cui collaborano da anni e con cui condividono una forte amicizia: Gianfranco Nasso (basso nei Mambassa), Exir Gennari (batteria nei Tribà e Fratelli di Soledad) e Graziano Giordanengo alla chitarra. Con questa formazione i

Boomboombabylon si esibiscono dal vivo al Tavagnasco Rock Festival, all’Hiroshima mon amour di supporto al Casino Royale e successivamente come open guest degli Africa Unite, senza dimenticare esibizioni in vari locali del Piemonte e manifestazioni come LoveArtom. Trascorso il 2010, la band si ferma per la realizzazione del secondo disco che viene registrato tra la fine del 2012 e la metà del 2013. Il secondo album “DuePuntoZero”, totalmente prodotto dai Boomboombabylon, rappresenta un cambio di rotta.

una traccia che si avvale di un autentico All Stars Team: la voce di Cozi Costi (“Baby When The Light” di David Guetta, la sua hit più clamorosa), della stesura del testo di Tara Mc Donald, cantautrice britannica già collaboratrice di Guetta, Axwell, Van Helden e Todd Terry, e della coproduzione del mago Paolo Sandrini, autore di grandi hit inter-

nazionali, indiscussa autorità in materia. Il suo sogno nel cassetto? “Chi diceva, se vuoi qualcosa, sognala? Io il mio sogno lo sto già vivendo: essere un dj. E se si tratta di sogno, che nessuno provi a svegliarmi. Se non facessi il dj oggi forse farei lo chef; credo mi sarei dato alla cucina sperimentale, quella molecolare soprattutto”. Tra i suoi hobby, “calcetto, tennis e equitazione.


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BRAMANTE, IL GENIO POLIEDRICO

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arte Marby

A cinquecento anni dalla morte, la Pinacoteca di Brera celebra l’artista marchigiano

Foppa, Madonna del tappeto

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onato Bramante era artista ingegnoso e oggi diremo multitasking. Frà Sabba da Castiglione lo descriveva così: “Cosmografo, poeta volgare, et pittore valente… et gran prospettico”. I curatori della mostra hanno voluto ricostruire questa personalità così particolare attraverso le sue opere e il lungo soggiorno che Bramante ebbe a Milano e in Lombardia. Dall’anno 1477 fino al 1499 Bramante operò, infatti, in questa regione e la sua opera divenne fonte di ispirazione per gli artisti e gli architetti lombardi. Giorgio Vasari, noto biografo dell’epoca lo definiva il prosecutore dell’opera del grande architetto Filippo Brunelleschi. E sempre il Vasari scrive del Bramante ne “Le Vite dé più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani” che “né poteva la natura formare

uno ingegno più spedito, che esercitasse e mettesse in opera le cose dell’arte, con maggiore invenzione e misura e con tanto fondamento quanto costui” L’artista nasce a Fermignano paesino vicino all’armoniosa città di Urbino, costruita secondo i dettami dell’architettura rinascimentale e inserita in un meraviglioso paesaggio collinare. Sicuramente qui Bramante s’ispira e trae insegnamento sia per le sue opere architettoniche future sia per quelle pittoriche. Conosce Piero della Francesca, il pittore ideatore della bellezza ieratica inserita nella perfetta architettura rinascimentale che faceva della geometria euclidea il suo principale fondamento. L’artista marchigiano non poteva rimanere indifferente dalla bellezza del ducato dei Moltefeltro; da lì parte poi

per lavorare in Lombardia . Le sue prime opere sono documentate nella città di Bergamo dove, nel 1477, affresca i Filosofi e prospettive architettoniche sulla facciata del Palazzo del Podestà. A Milano, forse fin dal 1478, dirige i lavori per la ricostruzione della chiesa di Santa Maria presso San Satiro. E’ proprio qui che il Bramante, raccogliendo l’eredità dei due massimi architetti dell’epoca Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti pone le premesse per dare un nuovo corso all’architettura rinascimentale. All’interno della chiesa, Bramante aveva ideato una spettacolare rappresentazione dello spazio fondendo le reali strutture

prospettiva. Fu anche amico di Leonardo da Vinci con cui fu impiegato nelle maggiori imprese del ducato negli ultimi decenni del secolo, ma l’opera capitale che realizzò a Milano fu la ricostruzione della tribuna in Santa Maria delle Grazie. Nel percorso espositivo possiamo ammirare il Bramante, pittore e architetto allo stesso tempo. Le sue figure, di stile rinascimentale, sono eleganti e armoniche e s’ispirano all’arte antica come vuole la tradizione rinascimentale. Sono incassate in architetture perfette e studiate con quel metodo prospettico tipico del secolo cui Bramante aggiunge elementi di novità come l’illusione

rinascimentale in Lombardia come Vincenzo Foppa, Ambrogio Borgognone e Bernardo Zenale, detto il

luppa in varie sezioni che interagiscono con le opere della collezione permanente. L’esposizione ha ricevu-

BRAMANTE Poeta laureato o Il cantore

to l’importante sostegno di Giorgio Armani, che ha risposto con entusiasmo al Bando per la ricerca di finanziamenti lanciato dalla Pinacoteca di Brera.

Bramante Eraclito e Democrito

architettoniche con quelle più illusionistiche sfruttando lo studio accurato della

ottica molto spinta. Non si sottraggono al suo fascino i protagonisti della pittura

Bramantino. La mostra, allestita nelle sale della Pinacoteca di Brera, si sviBramante Uomo dalla mazza

Pinacoteca di Brera

Bramante a Milano Le arti in Lombardia 1477-1499 Dal 4 dicembre 2014 al 22 marzo 2015 Zenale Angeli Cantori


Editore Edizioni SBM Via Domodossola, 21 Milano Tel/fax 02.36563906 Sito internet www.stadio5.it

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Direttore responsabile Grafica Beppe Vigani - mail: direttore@stadio5.it Team grafico Edizioni SBM mail: grafica@stadio5.it Collaboratori: Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Bianca Ara, , Giovanni Labanca, Marby, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Rubino, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011


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