V OL AT E BAS S O Anno 4 n째 54
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COPIA OMAGGIO
MILANO-ROMA
ROMA-MILANO
domenica 21 dicembre 2014
I TIFOSI NERAZZURRI NON LO RIVOGLIONO
domenica 21 dicembre 2014
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icominciamo da Verona. L’Inter vince col Chievo e comincia bene la settimana che porta alla Lazio. Un esame importante per Roberto Mancini, che conta di raggiungere al più presto la parte sinistra della classifica. Farlo con i biancocelesti sarebbe un ottimo segnale, poiché la squadra allenata da Stefano Pioli è alle spalle di Juventus e Roma e appare une delle candidate per il terzo posto. I nerazzurri anche contro il Chievo non hanno impressionato, troppi giocatori non all’altezza, intanto, però, gli stimoli sopiti da delusioni neanche tanto antiche, sembrano essere tornati a galla. Una buona notizia per il Mancio che adesso può fare i conti con una vittoria che dà morale e fiducia. A dire il vero non può essere felice per altro, l’ex tecnico del Manchester City, perché i clivensi sono davvero poca cosa. Rispetto per gli uomini di Maran, ma gli impegni improbi sono altri. domenica prossima potremmo già fare i conti con una partita di cartello, dove Kovacic e compagni cercheranno di capire qual è la soglia abbordabile di questa squadra. “E’ solo una vittoria”, ha detto Mancini al termine della disputa contro i veneti. Fa bene il mister di Jesi a non fare voli pindarici, ora serve altro. Piedi per terra, umiltà prima di tutto. I cugini stanno sorprendendo tutti: contro il Napoli hanno sciorinato una prestazione maiuscola, con tutti i loro limiti. Intanto, però, il terzo posto è lì a un soffio. Il calcio italiano ha dovuto fare i conti anche con l’Europoa. Lunedì scorso ci sono stati anche i sorteggi di Champions ed
Europa League. Non è andata male. In Champions la Juventus affronterà i tedeschi del Borussia Dortmund, in Europa League la Roma incontrerà il Feyenoord, il Napoli i turchi del Trazbonspor, l’Inter gli scozzesi del Celtic, mentre la Fiorentina avrà gli inglesi del Tottenham, mentre il Torino sfiderà i baschi dell’Athletic Bilbao. Non è andata male. Obiettivo almeno due squadre in semifinale. E’ il minimo sindacale. Il ranking non ci sorride, non facciamolo piangere.
I zio a Close e compagni. Per quanto concerne il campionato, dopo il pareggio della Juventus con la Sampdoria e la vittoria della Roma al Marassi col Genoa, tutto diventa più interessante, anche se il Genoa, perdente con i giallorossi, è stato costretto a
FINALMENTE UN RAGGIO DI SOLE
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uesta volta la mia vecchia Inter non ha deluso. A Verona col Chievo ha conquistato un indiscutibile vittoria che apre uno spiraglio per i piani alti della classifica. Ci voleva proprio perché sinceramente non saprei dirvi come sarebbe finita se dal Bentegodi fossimo tornati a mani vuote. La classifica è sempre deficitaria però se questa sera riusciremo a battere la Lazio un altro piccolo passo in avanti verrebbe fatto. Mancini sta lavorando parecchio per rimettere insieme questa squadra che Mazzarri aveva tentato in vano di ricostruire. La Lazio è un avversaria temibile perché l’ho vista molto in palla la scorsa settimana all’Olimpico con l’Atalanta, una formazione che difficilmente incassa gol con facilità. Il 3-0 è molto significativo e l’Inter non dovrà assolutamente concedere spa-
ridimensionare i propri programmi. I rossoblu questo pomeriggio andranno a Torino ad affrontare i granata di Ventura e un successo potrebbe rilanciarli nuovamente al terzo posto. Due parole per due derby, quello di Firenze tra la Viola e l’Empoli e quello del Bentegodi, cittadino, fra il Verona e il Chievo. Prima di chiudere parlo volentieri della Supercoppa di domani tra la Juventus e il Napoli.
STADIO
tifosi nerazzurri, molto allenati alla sofferenza, non si stancheranno mai di amare la loro Inter. Una squadra così pazza non
nore, quella che conta. Se la befana nel sacco porta i giusti innesti, utili come l’aria, l’Inter potrà ambire alla Champions League, maga-
la partita
ri non con il terzo posto in campionato, ma vincendo l’Europa League si. Questa sera a San Siro è ancora big match, almeno una volta era così! La partita è quella delle grandi occasioni e nulla è scontato. E’ vero che la Lazio è reduce dal rotondo successo sull’Atalanta, il 3-0 difficilmente arriva per caso, ma è altrettanto vero che l’Inter è di ritorno da quel di Verona dove il secco 0-2 rifilato al Chievo ha riacceso un lumino di speranza nelle capacità sovrumane del tecnico Mancini, con questa Inter si tratta di pura magia. La prima vittoria in campionato, conquistata al Bentegodi, della nuova era Mancini lascia ben sperare per il match di questa sera
che chiuderà la sedicesima giornata, aperta giovedì da Cagliari-Juventus. Roberto Mancini, chiusa la pratica 2014, spera con l’anno nuovo di avere in rosa anche giocatori nuovi, magari all’altezza di curare le tante ulcere nerazzurre. Vincere con la Lazio al Meazza potrebbe dare gas agli animi in vista della riapertura dei giochi nel 2015 che vedrà la beneamata impegnata nel match dei match. Il 6 gennaio, allo Juventus Stadium, sarà di scena il derby d’Italia, i bianconeri ospiteranno i nerazzurri. La befana nel sacco porterà anche del carbone, ma non ha ancora deciso, anche se sembra scontato il risultato finale, a quale delle due squadre regalerà dolci.
SEMPRE PIÙ PAZZA LA PAZZA INTER potrà mai stancare né annoiare. La benamata non smette di stupire, tenendo i suoi sostenitori col fiato sospeso, capace di passare dal fantastico triplette alla pericola zona rossa della classifica con una facilità disarmante. Anche questa stagione sembra buttata alle ortiche. Passato l’entusiasmo per l’arrivo di Mancini? Il presidente Erick Thohir deve rendersi conto che il Mancio non ha la bacchetta magica, neppure lui può rendere campione una rosa male assortita come quella attuale. Ora c’è il tecnico giusto, ma mancano i giusti giocatori. Con il tecnico jesino i nerazzurri possono puntare all’Europa, non quella mi-
MEAZZA
ORE 20.45
Roberto Mancini
Stefano Pioli
INTER (4-3-1-2)
Arbitro: Mauro
Handanovic Nagatomo, Ranocchia, Jesus, D’Ambrosio; Guarin, Medel, Kuzmanovic; Kovacic Palacio, Icardi
Bergonzi di Genova
LAZIO (4-3-3)
Marchetti Basta, De Vrij, Cana, Radu; Parolo, Ledesma, Lulic; F.Anderson, Djordjevic, Mauri
SVOLTA MANCINI, segnali di vera Inter domenica 21 dicembre 2014
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on i tre punti presi meritatamente contro il Chievo, l’Inter si è rimessa in cammino e domenica sera, ospitando la Lazio, ha la possibilità, secondo i bioritmi, di tornare a re-
allenatore. Quindi la sfida contro la Lazio sarà per la nuova Inter l’esame della verità. L’occasione propizia dovrebbe coglierla approfittando anche dell’aiuto dei bioritmi favorevoli. Per
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damentali per la classifica generale, salvo rivoluzioni di formazioni dell’ultima ora. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli atleti, la Lazio risulta più tonica fisicamente
L’Inter incasserà i tre punti
Mateo Kovacic, il più in forma
spirare l’aria Champions, l’obiettivo sul quale sta spingendo Roberto Mancini. Peraltro, in questo momento, Palacio e compagni hanno bisogno di una vittoria importante, contro un avversario diretto che alzi il livello di autostima dell’intero gruppo e che dia forza alle idee del nuovo
Non c’e nove senza dieci
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n Serie A Inter e Lazio si sono scontrate in 142 occasioni, 58 le vittorie nerazzurre, i pareggi 51 e le vittorie biancoceleste sono ferme a 33. L’ultimo pareggio risale al 2008 e da allora i tre punti sono arrivati a
nel maggio del 2013, ultima vittoria dell’Aquila al Meazza. Il calciatore più proficuo della banda nerazzurra, del recente passato, risulta essere Rodrigo Palacio: 6 reti in otto sfide di campionato contro la La-
per i capitoli è stato messo a segno da Guarisi su calcio di rigore. Ancora un risultato da capogiro il 5 marzo del 1961. Il 7-0 questa volta è stato firmato dal fenomeno Firmani (quattro reti per lui), Gatti, Angelillo e
Milano in sette occasioni, la strada per Roma, invece, è stata presa cinque volte. Non c’è nove senza dieci… Nelle ultime nove sfide casalinghe si è imposta l’Inter per ben otto volte, la Lazio ha conquistato i tre punti
zio. La stagione 1933-34 ha fatto registrare il risultato tennistico di 8-3 per l’Inter. A segno Agosteo (doppietta), Demaria (doppietta), Serantoni, Meazza (doppietta) e De Manzano per i nerazzurri, il gol bandiera
Morbello. Negli ultimi dieci anni, in campionato, ad eccezione dei due pareggi per 0-0 il 25 aprile 2004 e l’1-1 dell’ottobre successivo, è stata l’Inter a dettare legge con 9 vittorie, ben due con il risultato rotondo di
fortuna, dalla lettura della biosituazione dei singoli giocatori delle due squadre, emerge un maggiore stato di benessere psicofisico dell’Inter 6.02 contro un valore medio di 5.98 della Lazio. Secondo questa analisi il pronostico dovrebbe favorire i nerazzurri ad incassare altri tre punti fon-
statistiche
4-3 e 4-1. Il 10 maggio 2014 la benamata a San Siro trafigge la rete biancoceleste in quattro occasioni, partita finita 4-1. Sembrava una partita tutta in salita, alla mazzarriana, maniera e invece, dopo la doccia fredda per opera di Biava arrivata al 2’, nell’ordine ci pensano Palacio che firma una doppietta, Icardi e l’ex Hernanes a mandare in delirio il pubblico del Meazza. Per la Lazio, invece, la vittoria più rotonda è nella stagione 98-99 dove a festeggiare sul pullman di ritorno a Roma c’era anche l’attuale tecnico nerazzurro Roberto Mancini. Sulla panchina nerazzurra sedeva Gigi Simoni, a lui l’onere di consolare i calciatori della benamata dopo il 3-5 subito. Le marcature le apre la Lazio con Salas che va a segno dopo solo 2 minuti. Venti minuti dopo è Winter ad acciuffare il momentaneo pareggio nerazzurro. La Lazio non ci sta e manda in rete Conceicao con una doppietta, Roberto Mancini e Nedved. Inutile la doppietta finale di Nicola Ventola.
con un valore complessivo di 6.13 rispetto ai giocatori di casa con 5.98. Dal punto di vista emotivo, invece, i nerazzurri con 6.04 dimostreranno maggiore grinta e volontà rispetto agli avversari con 5.90. Sul fronte delle energie intellettive ed intuitive i padroni di casa risulteranno più incisivi
bioritmi Enzo Occhiuto
e lucidi mentalmente con 6.03 contro 5.92 dei laziali. I più in quota bio saranno: Kovacic 6.50, Guarin e Dodò 6.49, Medel e M’vila 6.48, Ranocchia 6.47 ed il portiere Handanovic 6,41 giocatori nerazzurri; tra i laziali emergono Keita,Radu e De Vrij 6,50, Djordievic 6.49, Klose 6.44, Anderson 6,41 e il portiere Marchetti 6.46. Al campo, dunque, l’ultima parola.
AVANTI TUTTA
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i, l’Inter dopo la vittoria in trasferta sul Chievo non deve più fermarsi. Il terzo posto ora è distante solo sei punti. Conquistare la terza piazza non sarà facile. Gli avversari sono tantissimi e tutti agguerriti, ad iniziare dalla stessa Lazio, avversaria stasera proprio dei nerazzurri al Meazza. Una vittoria sui biancocelesti, al di là dei punti che riusciranno ad incamerare le altre contendenti, consentirebbe ai nerazzurri di avvicinarsi alla posizione champions e a Mancini di conquistare la prima vittoria casalinga in questo campionato da quando è sulla panchina nerazzurra contro una squadra tosta, scorbutica, che in trasferta ha vinto finora tre gare contro Palermo, Fiorentina e Parma. Nel campionato di serie A, Inter e Lazio si sono affrontati a S. Siro 71 volte. Ben 40 sono state le vittorie dei nerazzurri, a partire dalla
Luigi Rubino prima sfida che risale alla stagione 1929/1930, (4–2), 23 i pareggi e 8 le affermazioni laziali. I biancocelesti non perdono in trasferta in questo campionato dal 9 novembre (Empoli-Lazio 2–1). L’ultima sfida a Milano dello scorso anno si concluse con la netta affermazione dei nerazzurri per 4 a 1. L’ultimo gol di quel match fu realizzato dall’ex Hernanes, ristabilitosi ora dall’ultimo infortunio e pronto a scendere in campo e magari tornare a segnare al Meazza, dopo le due reti messe a segno in campionato contro Atalanta e Napoli, in una gara che per il brasiliano ha un sapore particolare, perché il passato, bello o brutto nel calcio come nella vita, non si dimentica mai.
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ULTIMO SFORZO DA COMPIERE riflessioni Marco Papetti
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punti separano la Lazio, terza in classifica e l’Inter, ferma a quota 20, prima del posticipo serale della sedicesima giornata. La vittoria di lunedì scorso contro il Chievo ha giovato alla banda Mancini sia ovviamente in termini di punti che in termini
di acquisizione della necessaria sicurezza per ambire a trofei importanti. Inoltre il sorteggio di Europa League contro il Celtic ha garantito alla squadra interi-
sta un impegno europeo di livello che sebbene difficile può paradossalmente aiutare la squadra a crescere. Per diventare grandi è spesso auspicabile affrontare sfide complicate che regalano le giuste emozioni e motivazioni piuttosto che giocarsi un passaggio di turno con avversarie morbide con relative sorprese al novantesimo minuto. Ma febbraio è ancora lontano e prima bisogna chiudere questo controverso 2014 con una vittoria an-
che se la Lazio di questi tempi è una squadra in forma, con varie alternative offensive e difensive e che non vuole perdere ulteriori punti e allontanarsi dai cugini
romanisti. Mancini sta guidando Kovacic a diventare leader in campo aiutandolo a compiere quelle verticalizzazioni di gioco che garantiscono lo scardinamento degli equilibri. Piano piano anche Palacio sta riprendendosi dal trauma mondiale e anche se per ora non segna i suoi movimenti e il suo sacrificio nella corsa e rincorsa degli avversari permette alla manovra maggiori possibilità di sbocco nell’area avversaria. Pertanto ai
ragazzi non resta che compiere l’ultimo sforzo del 2014 e aprire il 2015 in una posizione migliore, vicina ai confini sempre più incerti della Champions League.
Arriva dal Belgio il regalo di Natale per Mancini Il giovane Januzaj ad un passo dall’Inter Luigi Rubino
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a convincente vittoria contro il Chievo apre nuovi scenari sul mercato nerazzurro. Mancini vuole rinforzi. La squadra, se vuole andare lontano, deve assolutamente rinforzarsi. Tanti finora i nomi accostati al club di Thohir. Difficilmente arriveranno i grandi calibri che fanno la differenza, anche perchè ci sono da rispettare i vincoli del fair play finanziario. Ausilio lavora in questa direzione ed è pronto a sfruttare qualsiasi opportunità che offrirà la sessione invernale del calcio mercato di gennaio. Pur di accontentare Mancini, molte trattative probabilmente verranno chiuse con la formula di prestiti e riscatti successivi. Il primo colpo potrebbe essere il giovane centrocampista belga, classe 1995 in forza al Manchester United, Adnan Januzaj di origini kosavate, in grado di soddisfare il Mancio
sulle corsie esterne. Il padre, che è anche procuratore del ragazzo, è molto lusingato della richiesta del club milanese. La trattativa, se non accadranno fatti nuovi, potrebbe presto concretizzarsi. Il ragazzo addirittura potrebbe sbarcare a Milano in prestito anche fra poche ore, regalando a Mancini la prima strenna di Natale per il rilancio “new style” della società meneghina. C’è chi in Inghilterra lo paragona a Giggs, chi a Cristiano Ronaldo. Il ragazzo ha talento e si vede. Le sue accelerazioni sulla corsia di sinistra, con dribbling ubriacanti: arresto improvviso della corsa, controllo di suola lasciano spesso sul posto i difensori avversari. Il piede preferito di Januzaj è il sinistro, ma il talentino belga se la cava anche abbastanza bene con l’altro piede. A scoprire il calciatore, all’età di 18 anni, è stato il tecnico scozzese Davide Moyes, attuale al-
lenatore della squadra spagnola Real Sociedad, il quale lo ha lanciato in prima squadra, prelevandolo dal serbatoio under 21 sempre dei Reds durante la sua permanenza sulla panchina del Manchester United nella stagione 2013/2014.
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ospiti Giovanni Labanca
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l volo, questa volta, è deciso e nessuna maligna corrente d’aria lo potrà mai deviare. L’Aquila, quando sembrava che stesse atterrando, ha ritrovato, come è nelle sue prerogative, la forza per abbandonare quello radente e riprendere il volo degno delle sue vestigia. Come quella di Cesare. Terzo posto dopo una volata di vittorie che le hanno permesso di scavalcare nobili avversarie decadute, per il momento, e posizionarsi alle spalle di quelle due che, secondo i desideri capitolini, potrebbero cadere vittime di qualche infido cacciatore. Tutto è possibile. Per il momento il chiacchierato Lotito gongola e si gode una situazio-
VOLA ALTO L’AQUILA CAPITALE ne felice, proprio come la desiderava anche il mister con i suoi ubbidienti ragazzi. “Ero preoccupato, dice Lotito, di come si stavano mettendo le cose e la classifica, oltre alle prestazioni, non erano da Lazio nel modo più assoluto. Abbiamo fatto un Time out per schiarirci le idee e siamo riusciti a focalizzare da subito i problemi che riguardavano la forma e l’assetto in campo, che stranamente sembravano essersi smarriti senza motivi plausibili. La sostanza c’era come negli anni passati e non avrebbe tardato a venire fuori, con la buona pace di tutti”. Il più contento di tutti è Stefano Pioli che avrebbe perso tutto il suo lavoro
in un attimo, se i suoi uomini non avessero rialzato la testa in modo risoluto. “Alcune volte, bisogna essere chiari con i propri figli e far capire loro, anche a muso duro, l’importanza di
certi atteggiamenti, di certe situazioni. La nostra immagine s’era appannata fin troppo e mi sono sentito pure io come smarrito. Per fortuna il bel filotto di vittorie ci ha portato i punti
assortita. Questo si chiama amore e noi ne traiamo le felici conseguenze”. Come
buoni, uniti allo stop delle concorrenti. A tutto questo, dobbiamo aggiungere l’affetto del pubblico che non abbandona nei momenti brutti ma ci fa sentire sempre come una famiglia ben
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si vede che il celeste è proprio il colore adatto alla esaltazione, alla pace ed alla serenità che, se vai ben a vedere, sono gli elementi base anche per il buon andamento di una squadra di calcio. Lo hanno capito anche Klose e compagni, che stasera troveranno uno stadio caldo ed amico, anche per via dei passati favori che la “celeste” voleva portare su un piatto d’argento che avrebbe significato scudetto, poi sciupato malamente. Stasera il Biscione non deve guardare in faccia a nessuno, ma questo i laziali lo sanno già, come sanno che una battuta d’arresto significherebbe essere risucchiati nel vortice affollato dei pretendenti al terzo posto o alla Europa League, cosa che non dispiacerebbe, comunque, agli aquilotti capitolini.
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Infermeria nerazzurra Marjlja Bisceglia
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problemi oggettivi dell’Inter legati alla rosa non aspettano e non aspetta neppure il Fair Play finanziario, l’Europa le sta col fiato sul collo. Ma le problematiche vanno comunque affrontate e risolte. Altrimenti si rivela inutile anche l’espiazione finanziaria che vede la stessa società sostenere per intero il costo due staff tecnici. L’Inter con il mercato riparatore di gennaio deve portare a Milano almeno due utili soluzioni. In questi giorni si fa un gran parlare e lo stesso Piero Ausilio incalza i sostenitori della beneamata con continue ipotesi di arrivi e conseguenti partenze. Anche i tanti quotidiani sportivi impazzano asso-
ciando quotidianamente nomi alla società di Thohir. Parrebbe certa la partenza di Nemanja Vidic, arrivato come salvatore della “patri”
Nemanja Vidic
d Appiano Gentile il cantiere è sempre aperto. Mancini spera di riuscire a schierare questa sera un recuperato Hernanes e resta in stand by ancora Jonathan. Per l’Inter aumenterà il problema a gennaio in occasione della partenza dei giocatori giapponesi per la competizione che li riguar-
da. Tra poco avrà inizio la coppa d’Asia e il tecnico del Giappone Javier Aguirre ha pensato bene di richiamare in Patria convocando, della nostra Serie A, Yuto Nagatomo dell’Inter e Keisuke Honda del Milan. La speranza è riposta tutta nella pausa natalizia, tempo utile al recupero ed alla ricostruzione.
e dimostratosi, almeno fin qui, un flop. Come dargli torto. Il difensore centrale ex Manchester United non rientrerebbe nei piani del
nuovo tecnico. Il Mancio boccerebbe anche M’Villa e vorrebbe portare all’ombra della Madonnina Lucas Levia, Lulic mentre serba convincere meno Cerci, dato per certo invece nelle ultime settimane. Siamo ancora lontani dal carnevale ma gli scherzi sono già iniziati. Sicuramente non è uno scherzo l’affannosa ricerca di giocatori utili al progetto messo in piedi dal tecnico jesino. Il mercato è in piena attività, sia in entrata che in uscita. Roberto Mancini vuole una squadra a sua immagine e somiglianza. A rinforzare il centrocampo, a sostegno di Kovacic ed Hernanes, la pedina giusta è il brasiliano già citato. Ma l’operazione risulta tutt’altro che semplice. Come far fronte al costo di 15 milioni di euro dal momento che il Liverpool non sembra intenzionato a
lasciare libero Leiva in prestito? Ancora più complessa è la situazione relativo all’attacco. Escluso il ritorno di Mario Balotelli, francamente inutile peraltro, e quello di Alexander Pato
formula del prestito. Dal Manchester City potrebbe arrivare il difensore serbo Nastasic, se nel frattempo avrà risolto i continui problemi di infortunio, oppure il gioiellino belga dello
Adnan Januzai
poco apprezzato dai cugini rossoneri, resterebbe Cerci. Anche l’ex Toro ha deluso in quel di Madrid. Probabilmente l’Atletico se ne libererebbe volentieri, ma vale la pena rischiare? Alla fine l’operazione più probabile e soprattutto indolore resterebbe lo scambio non oneroso, quindi con la formula del prestito: Andreolli per l’esterno bincoceleste Senad Lulic. Le operazioni a titolo oneroso sembrerebbero proibitivi, almeno fino a febbraio quando la UEFA richiamerà a rapporto i dirigenti nerazzurri in relazione ai deficit in bilancio presentati per gli anni 2012 e 2013. Continuiamo, dunque, sulla
United Adnan Januzai, fin qui schierato poco da van Gaal. Una cosa è certa, chiunque arriverà all’Inter avrà l’onere di dare immediate certezze di affidabilità e gioco. Il biscione non può permettersi di perdere altro tempo. Meno complessa sembrerebbe la questione cessioni. Il tormentone Fredy Guarin potrebbe trovare soluzione al Liverpool. I Reds vorrebbero il centrocampista colombiano in prestito con diritto di riscatto, ma questo farebbe poco gioco all’Inter che, oltre a risolvere il problema della rosa, ha la necessità di fare cassa. Da escludersi in modo categorico lo scambio Guarin-Balotelli.
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INTER CLUB OLKETSWIL vita di club
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umerosi sono gli Inter Club oltre confine, nella vicina Svizzera che, data la ragionevole distanza da Milano, possono seguire nel migliore dei modi la squadra del cuore. Uno dei più attivi è nel Cantone tedesco, ad Olketswil. Sabato 29 novembre ha festeggiato il 25° anniversario di fondazione, con una cena organizzata. dal Presidente Claudio Celli nella splendida località di Dubendorf, per celebrare l’importantissimo traguardo. Ospite d’onore della serata è stato l’ex portierone dell’Inter, Francesco Toldo accompagnato da Veronica Oldani e Rodolfo Rerrari di
Inter Forever. A completare la bella compagnia, per il Centro Coordinamento
era presente il responsabile Nicola Ranieri. Il presidente Celli nel suo applaudito
intervento di saluto agli invitati ha ripassato la storia del club, come sempre
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avviene in questi casi, ma ha guardato anche al presente che vede il Club in una posizione di assoluta preminenza nel panorama della confederazione elvetica. Non ha mancato, tra gli applausi convinti dei soci presenti, di ribadire la fiducia degli iscritti nella nuova presidenza, che, tuttavia, ha sollecita ad un ulteriore impegno e sforzo economico per garantire alla squadra ulteriori rinforzi, in vista di un campionato più consono alle prerogative della squadra. Per fare cosa gradita ai numerosi tifosi, la cena è stata preceduta dalla proiezione di due bellissimi video dedicati a Francesco Toldo, con le sue più belle e memorabile parate-miracolo e alla storia stessa del sodalizio. Non poca è stata la commozione nel rivedere
il glorioso tempo passato, con la speranza che il prossimo futuro possa riservare ancora tante belle soddisfazioni. Presente alla serata tutto il direttivo composto da: Lamorea Orlando (vice-presidente), Lamorea Domenico (segretario), Iemmallo Alessandro (tesoriere), Giambarresi Gianni (consigliere), Incollino Sabatino (consigliere) e Pranovi Mauro (consigliere). Durante la cena, Toldo, in modo particolare si è concesso ben volentieri ai tifosi per gli autografi e le foto di rito, prima che si passasse allo scambio di doni natalizi ed al classico e tanto atteso taglio della torta, che ha fatto felici tutti i convenuti. Per avere informazioni sull’iscrizione al club potete scrivere a INFO@ I N T E R C LU BW Z . C H .
INTER CLUB ATESSA
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resce il numero dei soci, aumentano le esigenze logistiche di un vitale spazio più ampio, per dare sfogo alle nuove necessità e per garantire il sempre più crescente bisogno di continuare la buona conduzione del Club. Queste esigenze inderogabili hanno indotto i dirigenti dell’Inter Club di Atessa, stupenda località abruzzese, tinta di nerazzurro a trovare una nuova e più adeguata sede, come in effetti è avvenuto. L’inaugurazione è avvenuta il 5 dicembre scorso, con
una manifestazione ben organizzata dal presidente Enzo Rotolo e culminata con la più classica cena di Natale, riservata ai 130 soci e alle rispettive famiglie. famiglie. Ospite d’onore per celebrare questi due importantissimi eventi è stato Mario Corso, giunto da Milano con Nicola Ranieri, responsabile del Centro Coordinamento e dal coordinatore regionale abruzzese, Alfredo Amante. Durante l’evento serale, condotto magistralmente dal presidente Enzo Roto-
lo, tantissimi sono stati i momenti dedicati agli ospiti e ai soci presenti. Fra tutti da segnalare un toccante video messaggio da parte dei giocatori, la lotteria con in palio una maglietta della stagione 1972-73 e due bellissimi filmati dedicati alla storia del Club e la top ten dei fantastici gol di Mandrake. Mario Corso che ha molto apprezzato l’omaggio, segno inequivocabile che della vecchia guardia dell’Inter mondiale nessuno si dimentica mai.
Prima e dopo la partita... Vino, birra e il gusto di un panino espresso
Inter Club Monopoli
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’Inter Club “Sante Puteo” di Monopoli, ridente cittadina sullo splendido mare di Puglia, in provincia di Bari, ha brillantemente raggiunto il traguardo ambitissimo dei 25 anni di attività. Festeggiamenti di ogni genere ne hanno ricordato la felice ricorrenza, ma la festa, come si dice, continua nelle forme meno ufficiali. Infatti, la bella sede del Club è diventata preziosa galleria-mostra di foto della gloria dell’Inter e della stessa magnifica vita del Club, tra l’ammirazione di tifosi e semplici cittadini che non hanno perso la ghiotta occasione per rivedere un passato
calcistico glorioso. Visitatore eccellente e tanto atteso, tra gli altri, è stato anche Nicola Ranieri, segretario generale del Centro di Coordinamento Inter Club che, giunto appositamente da Milano, ha visitato in forma ufficiale e privata, al tempo stesso, il magnifico campionario di foto storiche, accompagnato nel tour visivo da Jacopo Petrachi, amabile “Virgilio” e dal coordinatore dei Club pugliesi, Giovanni Pezzuto. Il gradito ospite meneghino ha espresso il suo apprezzamento per una iniziativa che, certamente, rimarrà nella storia del tifo nerazzurro.
amarcord 8
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Il grande EX
Roberto Mancini
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L’Ospite Filip
Đorđevićī
Филип Ђорђевић senze e 7 reti contribuendo alla promozione della sua squadra in Ligue 1. Il club francese decide di riscattare l’attaccante che esordisce nella massima serie il 9 agosto 2009. Il primo gol in Ligue 1 lo realizza contro il Le Havre, 2-0 il risultato finale. L’annata nel campionato francese non sarà tra le migliori e il club retrocede ancora in seconda divisione. Dopo 4 anni Djordevic contribuisce a riportare i canarini in Ligue 1 grazie
dio poté festeggiare i due titoli stagionali conquistati: Campionato serbomontenegrino e la Coppa di Serbia e Montenegro. L’anno successivo vine mandato a fare esperienza nella seconda divisione del campionato indossando i colori del Rad Belgrado totalizzando 16 gol in 35 presenze. La stagione 2007-2008 lo riporta in prima squadra ma viene utilizzato poco e nel mercato invernale viene ceduto in prestito al Nantes in Liga 2. L’esordio in seconda divisione del campionato francese è l’11 gennaio contro la Chateauroux, partita vinta per 2-1, ma il suo primo gol in terra di Francia lo realizza contro il Brest, subentrato ad Aurelien Capoue, segna il momentaneo 2-0 all’82°, la partirà finirà 2-1. Nel febbraio successivo arriva anche la prima doppietta nella partita vinta per 2-1 contro il Sedan. A fine stagione totalizzerà 19 pre-
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ilip Đorđević, normalmente schierato nel ruolo di prima punta centrale, è il classico bomber d’area di rigore, dotato di forza fisica e buona tecnica di base. L’attaccante serbo cresce nelle giovanili della Stella Rossa di Belgrado con cui fa l’esordio in prima squadra nella stagione 2005-2006, resterà questa l’unica apparizione della stagione. Grazie alla partita d’esor-
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alle 20 reti realizzate. Il 19 marzo 2014 l’attaccante serbo approda in Italia, firma un contratto che lo lega alla Lazio fino al 2018. L’esordio nel Bel Paese è in occasione della partita di Coppa Italia vinta per 7-0 contro il Bassano Virtus. L’esordio in campionato è segnato dalla sconfitta per 3-1 contro il Milan il 31 agosto, nel settembre successivo firma una tripletta nella partita vinta per 4-0 contro il Palermo.
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Na Bu on ta le
Auguri ai nostri lettori da ogni singolo collaboratore di Stadio5 Andrea Anelli, Bianca Ara, Marcella Baldassini Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia Alessandra Caronni, Debora Cheli Aldo Colombo, Lara Comi, Leone Di Lernia Giovanni Labanca, Fiore Marro Sandro Mazzola, Toni Morandi Enzo Occhiuto, Marco Papetti Paolo Pirovano, Daniel Rizzo Luigi Rubino, Luigi Sada Riccardo Sada, Pino Sardiello Laura Tangari Emanuele Tremacere Daniela Veronese Beppe Vigani Gustavo Vitali Federico Zanon
STAGIONE A UN BIVIO
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giù al nord
Fiore Marro
errori sotto rete, quel modo davvero oramai insopportabile di stare in campo e litigare con tutti, quel continuo lagnarsi per un pallone arrivato male o per una decisione seppure errata dell’arbitro; è tra l’altro diventato un momento fastidioso per chi ama il Napoli e il calcio in generale, non credo sia più tempo di sopportare tali atteggiamenti e se il centravanti argentino vuole andarsene, credo che
Napoli proviamoci...
sei punti alla fine del girone d’andata annunciarono una retrocessione certa che si consumò appunto in quel di Parma (Parma-Napoli 3-1) con le lacrime del portiere Pino Taglialatela, consolato dall’ex Fabio Cannavaro. Protagonista contro di noi, il Parma lo fu anche in occasione della retrocessione del campionato 2000- 2001, quando si consumò l’infamia di un Parma-Verona che finì con la vittoria degli scaligeri che così riuscirono a salvarsi a nostro discapito. Altra nota poco carina da sottolineare
Bin Hamad Stadium. La sfida vedrà contrapposte la Juventus, vincitrice della Serie A 2013-2014, e il Napoli, detentore della Coppa Italia 2013-2014. Sarà la terza finale nella storia della competizione in cui si affrontano bianconeri e azzurri, dopo le edizioni del 1990 vinta dai partenopei per 5-1 e del 2012, conseguita dai torinesi per 4-2 ai tempi supplementari con l’appoggio al limite della denuncia penale dello staff arbitrale. Una vittoria potrebbe ridare nuovo smalto agli azzurri, che proprio contro il più scarso Milan degli ultimi vent’anni, hanno dato prova di avere davvero le batterie scariche, oltre alla certezza che alcune scelte di mercato sono state davvero orrende. Sul banco degli imputati metto Gonzalo Higuain, nonostante i sette gol realizzati in campionato, restano comunque intollerabili quei troppi rigori sbagliati, quei troppi
sul Parma è che per anni ha saccheggiato la “rosa” partenopea approfittando del momento economico grave così da approvvigionarsi negli anni del nostro “materiale umano” migliore, con i vari Gianfranco Zola, Massimo Crippa, Alain Boghossian, Jonas Thern, Fabio Cannavaro e tanti altri. Da sottolineare che questo stesso Parma, l’anno scorso riuscì a strappare l’intero bottino di punti, nella doppia sfida, sembrando quasi accompagnato da una sorta di incantesimo fortunato e stregonesco nel momento che affronta la squadra del Napoli, Ma stavolta l’incantesimo che pareva non finire mai è stato sventato grazie a Duvan Zapata e la sua potenza trascinante e quindi le distanze rimangono ancora sotto controllo, siamo ancora in corsa per la terza piazza.
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erto che se il buongiorno comincia dal mattino, la stagione del Napoli ha avuto di sicuro il peggiore di essi. Stagione cominciata male, così male che si sta trascinando i postumi ancora adesso e che dovrebbe avere il primo step lunedì 22 dicembre in occasione della sfida di Supercoppa Italia che si terrà in trasferta a Doha, in Qatar, al Jassim
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L’indimenticabile pianto di Pino Taglialatela per la retrocessione del Napoli ad opera del Parma
E soprattutto crediamoci! IN QATAR PER LA SUPERCOPPA ITALIANA vada accontentato; per me rimane lui assieme a Rafa Benitez il protagonista in negativo di questa stagione finora orrenda. Un capitolo a parte merita la sfida del Napoli con il Parma, Parma che ci condannò alla serie B l’11 aprile del 1998, una stagione quella del 1997/1998, che risulta ancora oggi la peggiore disputata dal Napoli in massima serie escludendo quella del 1926-1927, che però giustificò la debacle essendo la stagione dell’esordio. Vero è che furono conquistati appena 14 miseri punti e si che alternarono in corso d’opera ben quattro allenatori, Bartolo Mutti, Carlo Mazzone, Giovanni Galeone e Vincenzo Montefusco. Si annotano solo due vittorie interne, con la squadra inchiodata all’ultimo posto in classifica dalla nona giornata in poi. Solo
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utto è pronto per la sfida, soprattutto per il Napoli, che varrà quasi una stagione. I biancone sono partiti direttamente da Cagliari con l’ennesima
gioia per la conquista dei tre punti a danno dell’undici di Zeman, e il Napoli è partito lo stesso giorno da Capodichino. Le squadre italiane hanno il piacere di rendere particolari e lieti questi giorni agli abitanti di Dhoa ed ai tifosi accorsi numerosi. Entrambe le squadre hanno studiato gli ultimi dettagli e sostenuto gli ultimi allenamenti nell’avveniristico Aspire Center. Domani alle ore 20.30 locali, 18.30 in Italia e trasmessa in diretta da RaiUno, all’Al Sadd Stadium partirà la ventisettesima finale della Supercoppa italiana che, in ogni caso, ha già portato nelle casse delle due società tre milioni di euro circa fra ingaggi e diritti e senza sostenere alcun costo per la trasferta. L’accoglienza più calorosa è stata riservata ai bianconeri che, unitamente al Milan resta la squadra più seguita.
Tevez non mascone l’entusiasmo e si dice sicuro di conquistare un’altra coppa, come ha scritto su Twitter. Ai bianconeri, seppur presenti in Qatar con il loro compagni, mancheranno le acrobazie degli infortunati Barzagli, Caceres e Marrone. Benitez, da canto suo, potrà contare su una rosa quasi completa. Ben 25 calciatori si sono imbarcati il giorno successivo all’esaltante vittoria sul Parma. Questi i convocati biancoazzurri: Rafael, Andujar, Colombo, Rosati, Maggio, Mesto, Albiol, Britos, Koulibaly, Henrique, Ghoulam, Luperto, Romano, Radosevic, Jorginho, Inler, Gargano, David Lopez, De Guzman, Romano, Callejon, Mertens, Hamsik, Higuain e Zapata.
domenica 21 dicembre 2014
IL NAPOLI GETTA IL GUANTO DI SFIDA ALLA JUVE P 12
Domani a Doha Supercoppa per Allegri e Benitez
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uventus implacabile al Sant’Elia col Cagliari di Zeman. I bianconeri hanno affilato le armi in prospettiva della Supercoppa del Qatar contro i biancoazzurri di Benitez. Entrambe le squadre nell’anticipo di giovedì hanno messo sotto le rispettive avversarie, cioè il Cagliari la Juventus e il Napoli il Parma, quest’ultimo sempre in crisi profonda sprofondato all’ultimo posto in classifica con pochissime prospettive di salvezza. Infatti, la squadra di Donadoni al San Paolo è sembrata una formazione di fantasmi. Non si vede come Donadoni possa risollevare le sorti di questa squadra, anche se proprio in questi giorni pare sia arrivata finalmente la cordata per poter rimettere in sesto la società. Il campionato, indipendentemente dal
nato da Genoa, Sampdoria e Lazio, quest’ultima chiamata questa sera a San Siro contro l’Inter alla conferma del buon momento attraversato. L’Inter, dal canto suo, non può assolutamente regalare niente
ti persi in questa prima fase del torneo ed ora non ci sono altre alternative per risalire la corrente, che continuare a vincere. Le altre due squadre che compongono il terzetto sotto di un punto in classifica
risultato della Roma col Milan, sembra sempre un’affare privato fra giallorossi e bianconeri. Alle loro spalle prova ad incalzare il Napoli, staccassimo, al terzo posto tallo-
all’undici di Pioli. I nerazzurri arrivano dal successo esterno del Bentegodi col Chievo e vogliono continuare il cammino positivo. Troppi punti, ha detto Mancini, sono sta-
dal Napoli, sono come detto Sampdoria e Genoa. Il Grifone dovrà vedersela all’Olimpico col Torino risultato piuttosto sciupone nella trasferta con l’Empoli dopo la
rosegue in Ligue 1 la sfida a due fra il Marsiglia e il PSG. Ma in agguato alle loro spalle spunta il Lione che dopo aver battuto in casa il Caen con la tripletta tenta ora l’aggancio
sabato scorso con un poker sul New Castel affronterà il
alla coppia di testa. Il Lione, come ricorderete, per sette volte campione di Francia qualche anno fa, ha subito approfittato del crollo del Marsiglia battuto dal Monaco per 1-0 e dal clamoroso capitombolo del PSG a Guingamp, riducendo lo svantaggio. Stasera il Lione proverà a fare il corsaro col Bordeaux quinta forza del campionato. Intanto, i parigini orfani di Ibrahimovic, hanno espugnato in coppa di Lega Ajaccio, rimontando lo svantaggio di 1-0 del primo tempo. In Inghilterra il Chelsea torna alla vittoria liquidando l’Hull City mentre risale la classifica lo United battendo per 3-0 il Liverpool. Balotelli è entrato ad inizio ripresa coi Reds già sotto di 2-0 con i gol di Roone e Mata. Vaan Persiee ha poi arrotondato il punteggio. In seconda posizione i campioni in carica del Manchester City bravi ad espugnare Leicester. Cade ancora il Southampton di Pellè battuto dal Burnley che ha lasciato il fanalino di coda all’Hula City e il Leicester. Domani sera il capolista Chelsea andrà a fare visita allo Stoke City. Oggi L’Arsenal, vincitore
Liverpool in crisi profonda. Cala il sipario sulla Bundesliga per la sosta invernale dove il Bayern Monaco ha concluso la sua fatica al primo posto staccando di una dozzina di punti il secondo in classifica Wolfsburg. La squadra della Wolfswagen ha impattato a Dortmund con il Borussia, sempre relegato nei bassi fondi della classifica. Questo pomeriggio a chiudere le ostilità del campionato tedesco saranno il Friburgo con l’Hannover, preceduto dalla sfida di Berlino fra l’Hertha, reduce dal rocambolesco 4-4 con l’Elntracht Francoforte, contro l’Hoffenheim. In fine in Liga il Real Madrid ha allungato il passo distanziando il Barcellona bloccato sullo 0-0 dal Getafe. Le merengues, hanno dal canto loro, rifilato un poker alla cenerentola del campionato armeria. Cade in casa l’Atletico Madrid di Cholo Simeone per opera del Vilarreal a rete con Vietto. I Cholcioneros saranno chiamati questa sera al riscatto sul difficile terreno dell’Atletich Bilbao che artiva dal derby dei paesi baschi ottenuto a San Sebastian con la Real Societad.
estero
MARSIGLIA-PSG È BRACCIO DI FERRO
passeggiata in Danimarca col Copenaghen in Europa League. La squadra di Gasperini ha ancora il dente avvelenato per la sconfitta rimediata al Marassi con la Roma e farà di tutto per strappare al Toro i tre punti. Sta sicuramente meglio la Sampdoria reduce dal pareggio di Torino con la Juve. I blucerchiati ospiteranno l’Udinese di Stramaccioni che al Friuli ha gettato al vento i tre punti conquistati a Milano con l’Inter malamente con il Verona. Verona che oggi al Bentegodi avrà difronte il Chievo nel derby cittadino. Altro derby, infine, quello del Franchi fra Fiorentina ed Empoli. Montella dovrà stare molto attento dagli affondi della coppia di vecchietti (settant’anni in due) formata da Maccarone eTavano. Interessante questo pomeriggio, nel computo dei quattro incontri in programma, il match di Bergamo fra Atalanta e Palermo, con i rosaneri che presentano il loro gioiello Dyvala inseguito dal Chelsea di Mourinho.
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atletica Chiara Franzetti
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DANILO GOFFI & TELETHON: BUONA LA PRIMA!
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uona la prima! Già, parafrasando il nome di una nota trasmissione televisiva che vedeva protagonista un altro nervianese doc, Alessandro Besentini del duo Ale & Franz di Zelig, Danilo Goffi, Campione Italiano in carica di Maratona, ha contribuito al successo della raccolta fondi Telethon. Con lui, un nutrito gruppo di amici appassionati di corsa; adidas, sponsor tecnico a fianco di Danilo non solo in ambito sportivo; i volontari impegnati nella vendita dei cuori di cioccolato a sostegno della ricerca; e la gente pronta ad applaudire i runners al loro passaggio. “Non potevo proprio rifiutare l’invito di Chiara Caserini, promotrice di questa giornata”, ci spiega il portacolori del Monza Marathon Team. “Il legame tra la Maratona Telethon e i 42k a me più congeniali era intrigante. Quindi, perché non condividere
una seduta di allenamento facendo anche del bene?” Poco prima delle 9.00, la Piazza Maggiolini di Parabiago si anima grazie ai colori fluo delle divise di chi corre con Danilo. Prima di iniziare la sgambata in compagnia, qualche foto di rito scattata da AsseFocale e una rapida spiegazione del percorso; due battute, qualche risata...e via lungo il tragitto che Goffi, a poco più di un mese dalla splendida prestazione alla maratona di New York, percorre
quotidianamente. I 50’ di corsa volano, nel vero sen-
so della parola. Il tempo di vendere qualche cuore di cioccolato, ed ecco arrivare gli atleti guidati da Danilo. Ed è lo stesso Danilo a procedere con l’estrazione dei due numeri vincenti che si aggiudicano le maglie tec-
niche adidas messe in palio come ringraziamento per chi, dietro un’offerta pro Telethon, ha partecipato all’allenamento di gruppo. “Questa mattinata era un po’ una incognita: non avevo idea di quante persone
avrebbero risposto all’invito e invece... E invece, personalmente, sono contento: sabato sera gli amici dell’Atletica Nervianese hanno aperto le danze con una generosa donazione; e per domenica mattina è stato fondamentale l’aiuto del Betti’s Grüp Run di Parabiago. Tutti insieme abbiamo dato il nostro contributo per la ricerca; e mi auguro che in tanti abbiano fatto la stessa cosa. E insieme a Chiara e a chi ci ha aiutato quest’anno, stiamo già pensando all’edizione 2015”. A giudicare dall’entusiasmo dei protagonisti, i cuori grandi domenica scorsa non erano solo quelli di cioccolato venduti. E, sicuramente, la prima è stata proprio buona...in tutti i sensi.
Consiglia
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musica Riccardo Sada
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a Serie A va in vacanza sino all’Epifania, discoteche e djs invece non si fermano mai; per il Veglione, in particolare, le proposte davvero non mancano, sia a Milano che nelle zone più limitrofe. Fa le cose in grande, ad esempio, il Galimba’s Space di via Toffetti, che propone sia la one-night Supalova di Joe T
djs milanesi più conosciuti, in consolle Mauro Miclini, Vannelli Bros, Biagio D’Anelli, Xoxo, Mc Cody, Davidessa e Mc Cecco Corvasce. Al Factory di via Mecenate tornano i grandi appuntamenti con la musica elettronica, che anche in questa circostanza vedono protagonisti sia l’Amnesia Milano che il team di Sincronie. Per l’ultima notte dell’anno il Fabrique presenta una super-consolle, sei deejays tutti in grado di costituire garanzia di qualità assoluta: Umek (numero 75 della Top 100 di DJ Mag), Oscar Agui-
31 dicembre, la notte più lunga dell’anno
Luca Agnelli
Vannelli, sia Albertino, Stefano Fontana aka Stylophonic e Lele Sacchi (nella foto), questi ultimi tre in pratica, la giuria del talent Top Dj, che tornerà l’anno prossimo in primavera. Insieme ai quattro
lera, Luca Agnelli, Stefano Di Miceli, B. Converso e Andrea Rango (m2o). L’Amnesia in quanto tale resta aperta, con il tradizionale veglione The Farm. A pochi chilometri da Milano, lo Shed Club di
Busto Arsizio (VA) propone il party Boardwalk Empire, con scenografie, allestimenti, animazione e menù ispirati all’epoca anni trenta del proibizionismo. Per chi invece volesse abbinare un Capodanno fuoriporta in montagna, da suggerire il festival White Bormio, in Valtellina, i festeggiamenti organizzati in Val di Fassa dall’Hexen di Canazei (TN) e la musica dei
deejays Simson e Albert One, nonchè le atmosfere sia da pianobar che da club del Piano 54 di Madonna di Campiglio (TN), con i dj Ciuffo e Frankie P. Al Courmaclub di Courmayeur (AO) inve-
ust Entertainment e Dipiù danno vita a una selezione di cover davvero unica, “Christmas Cocktail”, con il meglio delle canzoni natalizie rivisitate appositamente per un’atmosfera soft, elegante e perfetta per i brindisi. SI parte da Cecilia Dale e “Jingle Bells” e si passa a Tahta Menezes e “Happy Christmas (War Is Over)”, che origi-
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elle armonie nei due cd, perché di doppio album si tratta. Bei testi. Una tristezza assoluta venire a conoscenza che il popolare gruppo dei Röyksopp sia però arrivato al capolinea. I richiami alle produzioni precedenti ci sono e le contaminazioni anche. Inoltre,
la collaborazione con Sunsanne Sundfør, una delle voci ancora meno scoperte del panorama europeo, si fa egregiamente sentire. “The Inevitable End” è un mix di electroclash, Jarre e Calvin Harris con spruzzate di baguette beat. Pubblicato su Dog Trium-
ph, l’album ha debuttato al numero trentotto sulla UK Albums Chart, vendendo 3487 copie nella prima settimana. Negli Stati Uniti, “The Inevitable End” è entrato nella Billboard 200 al numero 102 e nella classifica Album Dance alla posizione numero due.
di Busto Arsizio. Su Stadio5, le news connesse all’intrattenimento serale e notturno tornano con il primo numero del magazine del 2015. A tutti i lettori, a tutti i tifosi, Buon Natale e Felice Anno nuovo.
Christmas Cocktail, il suono di Natale J
L’inevitabile fine dei Röyksopp
ce, il recentissimo cambio di gestione vede in prima linea lo staff di Club Haus ’80, che ha ricevuto come suol dirsi il testimone – per i prossimi due anni – dai team del The Club di Milano e dello Shed
nariamente fu scritta dalla coppia John Lennon-Yoko Ono. Segue Monique Kessous con “Last Christmas”, di nuovo Cecilia Dale con “White Christmas” e poi via a Liz Menezes con “Joy To The World”, Marcela Mangabeira “All I Want For Christmas Is You”, e la sempre attiva Cecilia Dale con un filotto che mette insieme “Jingle Bell Rock”, “Have Yourself A Merry Little Christmas” e “I’ll
Be Home For Christmas”. Nuovamente spazio a Liz Menezes con “Winter Wonderland”, Montserrat “Silent Night”, Bob Tostes con “Rudolph, The Red Nosed Reindeer”, Sáloa Farah con “This Christmas”, Marcela Mangabeira con “Santa Baby” e tantissime altre canzoni, 22 per la precisione. I dj che cercavano atmosfere perfette per questo periodo dell’anno sono accontentati.
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arte
L’ispirazione dell’espressione
Marby
incent Willem Van Gogh è a Milano. Il celebre artista olandese in mostra a Palazzo Reale per indagare il profondo rapporto tra uomo e natura. (fino all’8 marzo 2015). L’esposizione è stata realizzata in occasione dell’EXPO di Milano per mettere in relazione le opere esposte con il tema dell’Esposizione Universale dal titolo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Curata da Kathleen Adler e un un comitato di esperti dell’opera di Van Gogh come Cornelia Homburg, Sjraar van Heugten, Jenny Reynaerts e Stéphane Guégan. Nel percorso espositivo si possono ammirare 47 opere di Van Gogh tra cui alcuni capolavori assoluti come l’Autoritratto (1887), Il Ritratto di Joseph Roulin (1889) e Il Paesaggio con covoni e luna che sorge (1889). Il corpus principale delle opere, diviso in sei sezioni, proviene dal Kröller-Müller di Otterlo, cui si
15 patate”, dove la povertà si fonde con la spiritualità e la consapevolezza del vivere. Poi a fasi alterne nei suoi repentini viaggi tra l’Aia, l’Inghilterra e Parigi si dedicherà sempre di più alla pittura non solo da cavalletto ma “en plain air”come insegnavano gli impres-
al disegno fin quando giovanissimo era commesso da Goupil, una delle maggiori ditte internazionali di arte, continua la sua ossessiva ricerca attraverso l’arte pittorica di trasporre nella natura quell’armonia che l’uomo agogna per stare bene con se stesso. Lì
Vincent van Gogh 1885 Contadina che lega fascine di grano
Gessetto nero e guazzo grigio
affiancano il Van Gogh Museum di Amsterdam, il Museo Soumaya-Fundación Carlos Slim di Città del Messico, il Centraal Mu-
seum di Utrecht, e importanti collezioni private. Il progetto allestitivo, affidato al celebre architetto giapponese Kengo Kuma (tra i cui progetti si rammentano il Museo Hiroshige e il Tokyo Suntory Bu-
1889 Natura morta con cipolle Olio su tela
A Palazzo Reale mostra di uno dei più grandi pittori dell’Ottocento
ilding), immerge il visitatore nel tema dell’esposizione, nel rispetto del progetto scientifico e della poetica del grande olandese. Ispiratosi al paesaggio rurale e ai suoi colori neutri, Kengo Kuma ha ricercato un materiale che potesse rievocare la matericità, l’organicità e l’odore della terra – la iuta trasformandola in uno spazio avvolgente che ricorda le linee libere della pittura di Van Gogh. Ma vediamo chi era quest’artista che ha saputo lasciare lezioni di arte e di vita ispirata cosi eloquenti. Da sempre lo abbiamo conosciuto per la riproduzione dei bellissimi girasoli, fanno parte quasi della nostra memoria collettiva. E’ lui che ci ha fatto conoscere il meraviglioso colore giallo e tutte le declinazioni dei colori caldi e freddi. Scrive al fratello Theo: “Credo che in questo momento è necessario dipingere gli aspetti ricchi e magnifici della natura, abbiamo bisogno di buon umore e felicità, speranza e amore”. Van Gogh ha saputo trasmettere il suo infinito amore per la natura immortalandola nei meravigliosi
sionisti. E’ da loro che Van Gogh trae ispirazione per le successive fasi tecniche della sua pittura ma non lo convince la vita dei pittori parigini, lui così agreste, selvaggio e istintivo. Scriverà comunque che è sempre importante passare da Parigi. Lì aveva nutrito la sua cultura artistica e visiva. Ma Van Gogh da sempre interessato
olio su tela
Matita, gessetto litografico, pennarello e inchiostro
1887 Sottobosco - Olio su tela
1888 La vigna verde - Olio su tela
Quando conosce Paul Gauguin s’innamora di lui, pensa di trovare un amico cui confidare le sue ispirazioni artistiche ma presto si accorge che i loro ideali divergono su tanti punti. La loro etica è profondamente diversa, Van Gogh è più
1889 Paesaggio con covoni e luna che sorge
1883 Testa di pescatore con cappello di tela cerata
campi di grano e di girasoli ma non solo, la sua innata compassione per il genere umano lo porta più volte a considerare l’idea di essere un pastore evangelico. Aiutare gli altri è importante, ma medita che sarà fatto attraverso la tensione creativa che ispirerà sempre la sua opera. Dipinge anche la classe povera e contadina costretta al lavoro dei campi e vi mette quella giusta tensione, come nel quadro “I mangiatori di
vede il Dio incarnato che cerca.
vicino alla realtà sociale degli uomini più calato nella realtà, Paul Gauguin vuole evadere dalla città per riscoprire il paradiso perduto che troverà poi vivendo più stabilmente a Tahiti in Polinesia.Van Gogh, autore di ben 864 tele e ben più di 1000 disegni, morirà nel 1890 a soli trentasette anni per una ferita di arma da fuoco probabilmente auto inflitta. La sua vita così passionale e ispirata all’arte rimane per noi un immancabile appuntamento per conoscerlo sempre meglio.
Palazzo Reale - Piazza del Duomo, 12 Milano Orari lunedì 14.30 – 19.30 martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30 giovedì e sabato 9.30 – 22.30 Infoline prevendita visitatori individuali: 02 54913 gruppi e scuole: 02 542727
Buone Feste a TUTTI
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