N 6 2014 inter sassuolo

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NO COMEBACK Domenica 9 febbraio 2014 Anno 4 n 6

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Profeta…

Parola al Baffo

Ultima chiamata

Il commento della bandiera interista

Sandro Mazzola pag 4

LA PARTITA INTER

Ultima chiamata per L’Europa

pensaci tu

E. Tramacere

pag 2

PALLA ALL’ONOREVOLE Intervista a Mario Lucini sindaco di Como “Col Profeta centreremo l’Europa League” Lara Comi

pag 2

BASKET

L’EA7 e la montagna da scalare Beppe Vigani

pag 11

MUSICA

Inter

Nono si vive

Sassuolo

di solo Sanremo Riccardo Sada

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pag 13


2

Pensiero Stupendo...

domenica 9 febbraio 2014

Contro il Sassuolo l’Inter è all’ultima chiamata per l’Europa PRIMA VOLTA DEL SASSUOLO AL MEAZZA la partita

di Beppe Vigani

V

ecchie nuove. O nuove vecchie. Quest’anno è così, rassegniamoci. Torino vince ampiamente la sfida con Milano, strappando un pari in trasferta e strapazzando in casa: 4 punti contro 1. Il Milan pareggia, laddove avrebbe potuto anche vincere, l’Inter perde male, ma avrebbe potuto farlo peggio. A oggi la Madonnina è fuori dall’Europa: i nerazzurri non vincono dal derby di Natale, mentre i cugini sembrano avere qualche battito d’ali in più, soprattutto dall’arrivo di Clarenzio, il quale sembra essere mai andato via da Milanello. Il mercato si è appena concluso e le due squadre non sembrano avere fatto affari entusiasmanti. Il Milan ha preso Honda, Remi (decisivo col Torino) ed Essien e ha ceduto Matri, mentre dall’altra parte sono arrivati D’Ambrosio e Hernanes ed è partito Belfodil. Marco Branca, a breve, dovrebbe fare le valigie e tutto sarà scaricato sulle spalle del ds Piero Ausilio. Che Dio ce la mandi buona, dicono dalle mie parti. Le sorti dei Mazzarri-boys ora sono appollaiate sulle motivazioni del Sassuolo, appena reduce dal cambio allenatore (è arrivato Malesani) e sconfitto ancora domenica scorsa. Se l’Inter non dovesse vincere, è facile immaginare un terremoto sulla panchina. In anni addietro Moratti ha cambiato allenatori per molto meno (vedi Simoni e Ranieri, ad esempio). Viene da chiedersi dove sia finita quell’Inter che fine alla trasferta di Udine aveva sciorinato un gioco decoroso, con risultati eccellenti, tanto da essere lì alla pari con Juve, Roma e Napoli? Che fine ha fatto quel giocattolo? Qualcosa è successo, non vi è dubbio, perché una dicotomia del genere è straordinaria anche tra i dilettanti. Hernanes non può essere la panacea di tutti i mali, D’Ambrosio non è Maldini: gli errori difensivi contro la Juventus sono più di tipo mentale che tecnico. I difensori sono da assolvere, i centrocampisti, in-

Emanuele Tramacere

N

on c’è più spazio per gli errori, la pazienza di tutto l’ambiente è ridotta all’osso e se a questo si aggiunge una pre-

contro il Sassuolo ma che, da li in avanti ha iniziato ad intraprendere una parabola discendente che non sembra avere fine. Proprio il Sassuolo del patron Giorgio Squinzi arriva a San Siro per chiudere virtualmente un cerchio aperto proprio al Mapei Stadium. La voglia di rivincita degli emiliani è grande, le novità

Walter Mazzarri sempre più preoccupato stazione tutt’altro che presentabile all’interno dello Juventus Stadium, salta subito all’occhio la panchina di Walter Mazzarri abbia clamorosamente iniziato a traballare. Ciò che più fa tremare il presidente Erick Thohir e con lui tutti i tifosi non è solo la mancanza di risultati, che comunque vede l’Inter con una sola vittoria, nel derby, nelle ultime 10 giornate, ma è la completa involuzione nel gioco e nella condizione atletica di una squadra che, a conti fatti ha vissuto un apice clamoroso nella trasferta a Reggio Emilia

Inter

rispetto alla sfida di andata sono altrettanto spropositate. I neroverdi hanno rivoluzionato nella sessione invernale di calciomercato l’intera formazione, allenatore compreso. Non sarà più lo “sprovveduto” (così fu descritto da tutti dopo lo 0-7 dell’andata) Eusebio Di Francesco, ma il più collaudato Alberto Malesani a vestire i panni del leader in panchina. Nove undicesimi di formazione hanno cambiato casacca a gennaio. Stop al 4-3-3 e largo ad un più solido 3-5-3 e se all’andata Palacio e Alvarez han-

STADIO

In Casa Ultima Vittoria 22/12/13 Inter-Milan 1-0 Ultimo Pareggio 26/1/14 Inter-Catania 0-0 Ultima Sconfitta 6/10/13 Inter-Roma 0-3

no avuto la meglio sulla sfortunata coppia Acerbi-Rossini, ora si troveranno davanti il trittico di mastini composto da Paolo Cannavaro, Antei e Manfredini. Per fortuna Mazzarri potrà finalmente sfruttare tutti i colpi che il calciomercato ha riservato alla rosa nerazzurra. Hernanes troverà l’esordio con la casacca interista alle spalle di Diego Milito che darà un turno di riposo all’esausto Rodrigo Palacio. Sempre più probabile anche l’utilizzo del 3-4-2-1 con Ricky Alvarez candidato a fare da spola fra trequarti e centrocampo. Bocciato, sia a parole nel post partita dello Juventus Stadium che sul rettangolo verde Mateo Kovacic che tornerà a sedersi in panchina pronto a subentrare nel corso dell’incontro. Danilo D’Ambrosio, dopo un’ottima prestazione nella ripresa contro la Juventus, troverà spazio dal primo minuto al posto di Jonathan ma la vera sorpresa potrebbe essere rappresentata da Fredy Guarin, recuperato fisicamente ma anche mentalmente, che potrebbe trovare a sorpresa grande spazio nel corso dell’incontro. Tanti dubbi, una sola certezza. Walter Mazzarri non può più fare a meno di una vittoria sul campo che sappia rilanciare il morale della sua squadra. Erick Thohir osserva da lontano e se Marco Branca a fine stagione saluterà Appiano Gentile, il futuro dell’allenatore toscano è altamente legato ai risultati sportivi oggi più che mai attesi dalla proprietà.

MEAZZA

domenica 9 febbraio 2014

INTER-SASSUOLO NEL SEGNO DELL’OVER 2,5 scommesse

All’andata fu goleada per i nerazzurri

I

nter-Sassuolo, da quando esiste il campionato a girone unico, ovvero dal campionato 1929-1930, non hanno mai avuto l’opportunità di incontrarsi. Il match è pertanto inedito in Serie A. Vedendo le classifiche di queste due squadre, saltano all’occhio diverse cifre: l’Inter in questo campionato ha realizzato ben 39 reti complessive, mentre gli emiliani 23, in casa i nerazzurri ne hanno segnati solo 17 contro i 6 in trasferta degli avversari. I gol subiti nelle mura amiche per i Mazzarri boys sono 17, per gli uomini di Malesani 25. Cifre che sono abbastanza lontane, anche se è il Sassuolo che ha la vitto-

ORE 20,45

L

statistiche Severa Bisceglia ria più fresca: 12 gennaio contro il 22 dicembre dei milanesi. L’Inter occupa la sesta posizione in classifica, mentre i neroverdi sono penultimi. Ricordiamo che all’andata vinse l’Inter per 7-0, grazie alla doppietta di Milito e alle reti di Taider, Palacio, Cambiasso, Alvarez e autorete di Pucino, peggior risultato conseguito dai modenesi.

Sassuolo

In Casa Ultima Vittoria 26/1/14 Livorno-Sassuolo 3-1 Ultimo Pareggio 8/12/13 Livorno-Milan 2-2 Ultima Sconfitta 12/1/14 Livorno-Parma 0-3 Fuori Casa Ultima Vittoria 1/9/13 Sassuolo-Livorno 1-4 Ultimo Pareggio 2/2/14 Catania-Livorno 3-3 Ultima Sconfitta 19/1/14 Roma-Livorno 3-0

Fuori Casa Ultima Vittoria 3/11/13 Udinese-Inter 0-3 Ultimo Pareggio 24/11/13 Bologna-Inter 1-1 Ultima Sconfitta 2/2/14 Juventus-Inter 3-1

Pino Sardiello a 23ª giornata della Serie A propone a San Siro la sfida tra l’Inter di Mazzarri e il Sassuolo, rinnovato dal mercato di gennaio, di Malesani. Una sfida molto importante per entrambe: per i neroverdi che necessitano disperatamente di punti salvezza visto il penultimo posto occupato in classifica mentre per i nerazzurri c’è da mettersi un periodo nero alle spalle (una sola vittoria, nel derby, nelle ultime 10 di campionato) e provare a stabilirsi maggiormente nelle zone che portano in Europa. Nelle ultime settimane in molti hanno iniziato a sentire scricchiolare la panchina di mister Mazzarri, ma per i quotisti esteri il pericolo di un esonero è ancora lontano. Secondo quanto riferisce Agipronews, il cambio in panchina entro la fine della stagione si gio-

Nerazzurri in cerca di riscatto per tentare di allontanare la crisi ca a 7,00, mentre restare ancora alla guida dei nerazzurri fino al termine del campionato è un’opzione da 1,05 volte la giocata. Dunque il tecnico livornese si gode la rinnovata fiducia e cerca la soluzione ai problemi con una mano che potrebbe essergli stata tesa del mercato: l’arrivo di Hernanes potrebbe aver dato quella scarica emotiva a un gruppo apparso poco motivato e anche dal punto di vista tecnico l’ex Lazio è elemento che può far salire il livello della squadra. A tal proposito, ci piace molto l’ipotesi Hernanes, eventualmente, “Primo Marcatore” dell’incontro, una proposta che paga quasi 8 volte la giocata. Non dimenticatevi che scommettere Live su questo evento è possibile, basta scaricare una delle tante applicazioni dei maggiori concessionari italiani dal vostro Smartphone,

Iphone o Tablet ed entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimento del match. Scommettete Live sulla vostra squadra del cuore ed esultate il doppio, ma ricordatevi di farlo con RESPONSABILITA’. E a proposito di pronostico per la gara di oggi attenzione alle motivazioni del Sassuolo che vorrà anche mettersi definitivamente alle spalle lo 0-7 dell’andata anche se nettamente sfavoriti dalle previsioni. Potrebbe essere una partita molto aperta con tante conclusioni in porta ed un Inter che potrebbe prevalere in un match da fiera del gol: 1+Over 2,5 è la nostra proposta, con i nerazzurri vincenti in un match da 3 o più gol totali, eventualità che paga intorno a 2 volte la giocata. In conclusione vi ricordiamo che a breve riparte la Champions League e dunque uno sguardo alle quote sulla “Vincente” del trofeo per club più ambito: favoriti i tedeschi e detentori del titolo del Bayern a 3,40, segue Ancelotti con il suo Real offerto a 5 poi c’è il Barcellona a 6,50, 12 è la quota per Manchester City, Psg e Atletico Madrid, via via tutte le altre con i rossoneri di Seedorf, unica italiana in lavagna, offerti intorno a 40 volte la puntata. In bocca al lupo.

LA CLASSIFICA Pos. Squadra P.ti G V N 1 Juventus 59 22 19 2 2 Roma 50 21 15 5 3 Napoli 44 22 13 5 4 Fiorentina 41 22 12 5 5 Verona 35 22 11 2 6 Inter 33 22 8 9 7 Torino 33 22 8 9 8 Parma 32 21 8 8 9 Lazio 31 22 8 7 10 Milan 29 22 7 8 11 Genoa 27 22 7 6 12 Atalanta 27 22 8 3 13 Sampdoria 25 22 6 7 14 Cagliari 24 22 5 9 15 Udinese 23 22 7 2 16 Chievo 18 22 4 6 17 Bologna 18 22 3 9 18 Livorno 17 22 4 5 19 Sassuolo 17 22 4 5 20 Catania 15 22 3 6

S Gf Gs +/1 54 16 38 1 45 11 34 4 44 26 18 5 40 24 16 9 37 35 2 5 39 27 12 5 35 28 7 5 32 27 5 7 29 29 0 7 35 32 3 9 23 28 -5 11 24 30 -6 9 26 32 -6 8 21 31 -10 13 22 32 -10 12 16 29 -13 10 20 38 -18 13 22 40 -18 13 23 48 -25 13 16 40 -24

classifica marcatori errare humanum est, perseverare autem diabolicum vece, sembrano abbiano disimparato le coperture, a partire da Kovacic e dai laterali che sono sembrati sprovveduti allo sbaraglio. Questione di personalità e di quella cosa che si chiama “non all’altezza della bisogna”. Mazzarri con la Juventus cercava delle risposte: speriamo che siano servite a qualcosa. “Errare è umano, perseverare è diabolico”. Lo diceva un tale, che talmente era timido che non piaceva apparire. Ne conserviamo gelosamente l’identità. Per la gioia di qualcuno.

Arbitro: Sebastiano

Peruzzo di Schio Allenatore:

Allenatore:

Alberto Malesani

Walter Mazzarri

INTER (3-5-2)

Handanovic;

Campagnaro, Rolando, Juan Jesus; Jonathan, Hernanes, Kuzmanovic, Taider, Nagatomo; Milito; Palacio.

(2-5-3) SASSUOLO Pegolo;

Cannavaro, Manfredini, Antei; Rosi, Brighi, Marrone, Biondini, Ziegler; Berardi, Floccari

Pos. Giocatore Gol Squadra 1. Giuseppe Rossi 14 Fiorentina 2 Domenico Berardi 12 Sassuolo 3 Carlos Tévez 11 Juventus 3 Arturo Vidal 11 Juventus 3 Ciro Immobile 11 Torino 6 Rodrigo Palacio 10 Inter 6 Gonzalo Higuaín 10 Napoli 6 Luca Toni 10 Verona 6 Alessio Cerci 10 Torino 10 Fernando Llorente 9 Juventus 10 Alberto Gilardino 9 Genoa 10 Mario Balotelli 9 Milan 10 José Callejón 9 Napoli 10 Germán Denis 9 Atalanta

3

PER L‘INTER POTREBBE ESSERE LA DOMENICA GIUSTA bioritmi

rima o poi l’Inter deve tornare alla vittoria e l’occasione buona è quella odierna col Sassuolo che scende in campo a San

nica scorsa per opera del Verona. L’Inter, come team completo, fa registrare un negativo e preoccupante 5,96 però il Sassuolo, come detto, non è da meno facendo segnare un significativo punto rosso con il 5,91 in tabella. Sulla carta potrebbe trattarsi di una partitaccia dal momento

con 6,43, con Icardi a 6,35 e la coppia Rolando-Botta appaiati con 6,31. Palacio sembra in più scarso ma solo sul piano emotivo. L’ex genoano tocca i 6,21 grazie al valore sopraccitato che rilancia leggermente intelletto e la fisicità. Per quanto riguarda il Sassuolo chi sta meglio di

Siro con i bioritmi leggermente inferiori a quelli dei nerazzurri. La differenza dei valori totali (fisicità, emotività, intelletto) è lieve fra le due squadre ma quel poco che fa la differenza potrebbe diventare determinante ai fini del risultato finale, dato che il Sassuolo sembra ancora sotto tono mentalmente per via della sconfitta incassata in casa dome-

che anche i due allenatori toccano per poco il 6,01 con Mazzarri e addirittura un 5,70 negativissimo di Malesani. Va un po’ meglio fra i giocatori sul piano individuale. Il più in palla dei nerazzurri è capitan Zanetti con un bel 6,48 ma bisognerà vedere se verrà impiegato da Mazzarri. Stanno bene anche Handanovic e il nuovo arrivato D’Ambrosio

tutti è Berardi con 6,35. Gli altri hanno bioritmi mediocri come il portiere Pegolo a quota 6,10 insieme al nuovo arrivato Paolo Cannavaro. Floccari e Brighi hanno 6,11 mentre Manfredini con 6,08 precede Sansone fermo a quota 5,88. Ovviamente i valori totali espressi sono legati alle formazioni ipotizzate dai due allenatori durante la settimana.

P

Enzo Occhiuto

MIGLIOR ATTACCO

TURNO ODIERNO

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 7 9 10 11 12 13 13 15 15 17 18 19 19

23. Giornata

Sabato 8 Febbraio 18:00 Fiorentina-Atalanta Stadio Artemio Franchi, Firenze 18:00 Udinese-Chievo Stadio Friuli, Udine 20:45 Napoli-Milan Stadio San Paolo, Napoli

Domenica 9 Febbraio - 23. Giornata 12:30 Torino-Bologna Stadio Olimpico, Torino 15:00 Lazio-Roma Stadio Olimpico, Roma 15:00 Sampdoria-Cagliari Stadio Luigi Ferraris, Genova 15:00 Parma-Catania Stadio Ennio Tardini, Parma 15:00 Livorno-Genoa Stadio Armando Picchi, Livorno 15:00 Verona-Juventus Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 20:45 Inter-Sassuolo Stadio Giuseppe Meazza, Milano

PROSSIMO turno

24. Giornata

Milan-Bologna Fiorentina-Inter Catania-Lazio Cagliari-Livorno Sassuolo-Napoli Atalanta-Parma Juventus-Chievo Genoa-Udinese Roma-Sampdoria Verona-Torino

Squadra Gol fatti Juventus 54 Roma 45 Napoli 44 Fiorentina 40 Inter 39 Verona 37 Milan 35 Torino 35 Parma 32 Lazio 29 Sampdoria 26 Atalanta 24 Sassuolo 23 Genoa 23 Livorno 22 Udinese 22 Cagliari 21 Bologna 20 Chievo 16 Catania 16

Miglior DIFESA

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 7 9 9 11 12 13 13 13 16 17 18 18 20

Squadra Gol subiti Roma 11 Juventus 16 Fiorentina 24 Napoli 26 Parma 27 Inter 27 Torino 28 Genoa 28 Lazio 29 Chievo 29 Atalanta 30 Cagliari 31 Udinese 32 Sampdoria 32 Milan 32 Verona 35 Bologna 38 Catania 40 Livorno 40 Sassuolo 48


domenica 9 febbraio 2014

4

ULTIMA CHIAMATA COL SASSUOLO A MILANO REGNA L’INCERTEZZA Sandro Mazzola

E

ro ospite a Telenova domenica sera per il derby d’Italia fra Inter e Juventus e in tutta sincerità mi sono preso un’altra delusione. Ho guardato piuttosto sconcertato Visnadi e Marocchino e mi sono chiesto dove era finita la mia Inter che

tanto ci aveva illuso all’inizio di stagione. Sparita. Un vero peccato, perché aveva tutte le ragioni Stadio5 qualche settimane fa quando scriveva in copertina si stava meglio quando si stava peggio. In effetti, peggio di così non potrebbe andare. Auguriamoci stasera di battere il Sassuolo altrimenti si va col sedere per terra, anche se ci siamo già. Sono soddisfatto per l’arrivo di Hernanes. Il ragazzo ha il piede magico è intelligente e potrebbe dare una svolta al gioco dell’In-

ter, soprattutto in fase offensiva. Il Sassuolo ha cambiato tutta la squadra, o quasi, e sicuramente ci darà filo da torcere. Attenzione al ragazzino Berardi e a Floccari un vero falco dell’area. Per quanto riguarda la Juventus, dico che il campionato non glielo porta via nessuno, neanche una bella Roma come quella attuale. La corsa allo scudetto per conto mio è già risolta a meno di sorprese clamorose. Impossibili, direi, in questa circostanza. Il Napoli ha ormai abbandonato la lotta per il primato. Si è preso tre pere dall’Atalanta e come dicono a Milano ‘ciapa su e porta a ca’. Comunque, ho visto una bella Atalanta, una signora squadra. Un mio amico napoletano, Vittorio, ha detto che l’Atalanta ha fatto tre tiri in porta e fatto tre gol. Io gli ho risposto: quanti ne ha fatti di tiri il Napoli verso Consigli? Pochi, troppo pochi per una grande squadra. Faccio per l’occasione i miei complimenti alla Sampdoria per aver battuto nel derby della Lanterna un bel Genoa. Oggi andrà in onda quello fra Roma e Lazio e ci sarà da divertirsi. Si divertirà però di più la Juventus se batterà il Verona e la Roma le beccherà dalla Lazio. In questo caso calerà definitivamente il sipario sul campionato dove si giocherà solo per un posto in Champions e per i preliminari.

Mazzarri prepara il miracolo Seedorf non ha la bacchetta magica

C

on i nerazzurri, ormai, è aria fritta e rifritta. Continuare a parlare di un gruppo (calciatori, allenatore, dirigenza) che non fa gruppo, è fatica sprecata. L’Inter va rivoluzionata. A Torino nessuno si aspettava il miracolo, ma almeno salvare la faccia si. La Juventus ha giocato la sua partita da prima della classe aggiudicandosi il derby d’Italia c o n assoluta facilità contro una squadra che non è mai entrata in partita. L’Inter non potrebbe mai entrare in partita, con ogni probabilità non ci riu-

l’ospite Alessandra Caronni Domenico Berardi è il nuovo paladino verdenero. Piace a Prandelli. Piace alla Under 21 azzurra. Piace a Balotelli (“è davvero bravo”, dice il rossonero). E soprattutto piace alla Juventus, che vorrebbe tenerlo con rimpiazzo di lusso di Tevez. Berardi è mancino. Un calabrese che sogna ad occhi aperti. Sta facendo una gavetta importante nella Nazionale Under 21 di Mangia e ora a disposizione di Gigi Di Biagio. Che abbia voglia di preparare le valigie anche per i mondiali in Brasile? Scoperto durante una partita di calcetto a Modena, ora è il talento che tutti vogliono. Prelevato dal Cosenza all’età di 16 anni, Berardi il 27 agosto del 2012 ha debuttato come professionista in B con la maglia del Sassuolo. La gara era interna, contro il Cesena, e finita

3-0. Il successivo primo settembre ha siglato l’1-0 al Crotone, in una gara vinta dai verdenero per 2-1. Durante la stagione gioca 37 partite segnando 11 reti e contribuendo alla prima promozione del Sassuolo in A. Il 2 settembre dell’anno scorso è stato inserito nell’affare comprensivo della compartecipazione di Luca Marrone, passato dalla Juve al Sassuolo. Nonostante ciò, la Vecchia Signora ha deciso di lasciare Berardi in prestito gratuito al club emiliano, che ha ottenuto anche un accordo di partecipazione per una cifra di 4,5 milioni di euro

Chi è Domenico Berardi Nato a Cariati, in provincia di Cosenza, il primo agosto del ‘94, Domenico Berardi è un calciatore mancino del Sassuolo in prestito dalla Juventus. Dotato di un

buon fisico e di un fulminante scatto, nell’allungo progressivo non ha rivali, soprattutto quando è in possesso palla. Classico ester-

pagabili in cinque anni. Il 25 settembre scorso Berardi ha fatto il suo esordio in A contro il Napoli. La sua prima marcatura nella massima serie è arrivata nel 3-1 al passivo col Parma: lì trasforma un rigore nel momentaneo pareggio per 1-1. Ma Berardi è andato a segno anche nella prima e storica vittoria col Bologna: 2-1. Il 3 novembre, durante la sfida con la Sampdoria (3-4), ha messo a segno la sua prima tripletta. Ma il trionfo risale al 12 gennaio, quando, con un personalissimo poker, ha steso il Milan (4-3). Solo Silvio Piola fece come lui. n o

destro, ma all’occorrenza anche sinistro, si muove ottimamente anche come punta centrale.

il punto Severa Bisceglia gio rimediato a San contro il Torino ha di un colpo di mama i due punti li ha il Milan. Contro il i punti dovevano estre, con tut rispetto il Ton o

Siro l’aria gia, persi To r o sere to il per riche ha

strameritato la vittoria.

Un Sassuolino nella scarpa

BERARDI, PER LA NAZIONALE NON È MAI TARDI I

Scoperto durante una partita di calcetto

scirà neppure contro il Sassuolo. Una squadra inesistente, senza schemi né idee condotta da un tecnico inappropriato alla panchina nerazzurra. Converrebbe chiudere il sipario e riaprirlo, si spera, nella prossima stagione. Un consiglio a l pre s i dent e Thohir: n on ricostruisca la Beneamata sulle ceneri attuali, n o n usi il c u ore . Oggi ci vuole solo testa, via i senatori, inutili alla ricostruzione della squadra. In casa Milan le cose non vanno molto meglio, si respira aria più fresca con l’arrivo di Seedorf, ma restano i soliti problemi. Il pareg-

gli ospiti Giovanni Labanca

l suo destino sembrava già segnato sin dal momento della conquista della serie A, quando i festeggiamenti sembravano non finire mai. Non si rendevano conto nella cittadina emiliana di quello che avevano messo in bacheca, un sogno inseguito dal lontano 1922, a cui nessuno dava, per la verità, tanto credito. Il suo posto era quello di buon ultimi, destinato ad essere preda facile delle altre concorrenti. E finora è stato quasi sempre così: pochissimi punti in trasferta e sconfitte in casa a ripetizione, salvo qualche miracoloso episodio, come quello avvenuto contro il Milan, rimontato, incredibilmente, con quattro reti del calabrese Domenico Berardi, dopo averne prese ben sette, inspiegabilmente, dall’Inter, che

stasera si trova di fronte. E’ questa forse l’avversaria più comoda, che cade a fagiolo, dopo il penoso maltrattamento juventino, contro cui giocarsi i tre punti e lasciare la scomoda posizione in classifica che sa di serie B, ma non è detto che lo sarà fino alla fine. Insomma, una bella lotta tra diversamente disperate, ma pur sempre con l’acqua alla gola. Per questo, è stato ingaggiato, non si capisce perché, lo spaesato Malesani come ultima speranza, proprio quella che è dura a morire, anche se vedi il baratro sottostante. La speranza porta soprattutto il nome di Berardi che dovrebbe aver ben assimilato il gusto di rifilare gol a raffica alle squadre della grande, geograficamente si intende, metropoli milanese. In questo, avrà il buon Domenico, oltre all’aiuto dei compagni, naturalmente, anche quello , finora insperato, della stessa Inter, con la sua proverbiale difesa, che più che ilarità

non suscita, tanto è inguardabile. Non scende, dunque, in campo completamente rassegnata ad offrirsi come predestinato agnello sacrificale alla Beneamata che, in caso di altro assai probabile passo falso, non uscirebbe dallo stadio se non a calci nel sedere. Questa e non altro è la fune a cui si aggrappa questo volenteroso gruppo di ragazzi per tentare il colpo in un campo non più tabù per nessuno. E perché dovrebbe esserlo proprio per loro? Lo stanco Biscione deve stare molto attento perché sulla sponda opposta sperano ardentemente in un fastidioso ed imprevisto Sassuolino nelle scarpe nerazzurre , che possa farle inciampare sul suolo amico, con gran dolore per il magnate Thohir che, mai e poi mai, potrebbe sopportare un altro ridicolo tonfo dei suoi spaesati ragazzi . Nella città delle ceramiche le quotazioni per una buona serata salgono verso il sereno.

domenica 9 febbraio 2014

“HERNANES NON BASTA. SERVE MOLTO DI PIÙ ALL’INTER”

R

esponsabile dello sport del Messaggero dallo scorso agosto e soprattutto principale opinionista sportivo in forza delle 12 stagioni di militanza a “Quelli che... il calcio”, Massimo Caputi ha parlato con Stadio5 di campionato e della sua esperienza in tivù. Massimo, inutile dire chi sia la favorita di questa stagione

“La Juventus è una squadra fortissima, costruita in modo intelligente, ha un grande allenatore e dopo anni di sacrifici mi sembra logico che raccolga così tanto. Conte sta facendo uno splendido lavoro. E alla lunga, oggi c’è un grande divario tra sé e le altre. Senza contare poi che giocare in uno stadio come quello conta davvero tanto”. La minicrisi del Napoli, come la valuti? “Dopo una crescita costante, la piazza (partenopea) aspettava da tempo di divenire una rivale della Juve. Ma la Juve alla fine ha vanificato il lavoro di tutti. Dopo Mazzarri, il Napoli avrebbe pagato lo scotto. Ci sono delle responsabilità. La società ha in-

vestito molto negli elementi d’attacco. Ma il centrocampo? Anche i difensori non sono all’altezza. In Italia poi il Napoli gioca male, non ha una compagine adatta al campionato bensì vicina allo stile delle competizioni europee”. Cosa pensi di Osvaldo?

“È un talento su cui puntare, è uno che va seguito, è della Juve e quando la Vecchia Signora se lo riprenderà, farà una grande cosa. Berardi è un ottimo giocatore anche per Prandelli. Pochi in Italia sono dotati come lui”.

“È un gran giocatore: con la cura di Conte, con la giusta disciplina, il corretto rigore, farà bene”.

Parliamo di tivù. E di “Quelli che... il calcio”. Come ti trovi con Nicola Savino?

E il Milan?

“Lo conoscevo da tempo. Questa edizione è divertente e corale, Nicola poi è uno che ascolta molto. Qui si fa gioco di squadra. Anche con la Ventura era così. Sono tre ore di diretta, c’è una scaletta da rispettare ma è l’improvvisazione a fare la differenza. Durante la settimana gli autori non si fermano, hanno grandi idee. É tornato anche il regista Paolo Beldì”.

“C’è stato un depauperamento della squadra. Il Diavolo è crollato sul piano tecnico: il dna e la maglia imporrebbero altro. Insomma, si e abbassato il livello tecnico dei singoli”. E l’Inter di Thoihr? “Qui siamo fermi al ‘triplete’. Dopo la partenza di Mourinho la società avrebbe dovuto vendere i giocatori più importanti e fare cassa. Hernanes è un acquisto di livello ma non basta: ne servono almeno tre di giocatori così all’Inter per fare bene”. Si parla tanto di Berardi del

Chi è Massimo Caputi Nato a Roma il 5 dicembre del 1961, Massimo Caputi ha iniziato la propria carriera giornalistica nell’84 collaborando le emit-

tenti romane Teleregione, GBR e Teletevere. Giornalista, conduttore televisivo e telecronista sportivo italiano, nell’87 passa

Massimo Caputi Mundi

Sassuolo

5

l’itervista Riccardo Sada

Cosa pensi della radio di oggi? Savino arriva da lì. “È il mezzo più antico e nello stesso tempo attuale, oggi, ed è più difficile da fare rispetto alla tivù. In radio devi catturare l’attenzione dell’ascoltatore con le parole”. a Telemontecarlo dove conduce Galagoal. Nel 2001 si licenzia da La7 e si trasferisce in Rai per la trasmissione “Quelli che... il calcio”. Ha fatto anche l’inviato per la terza edizione de “L’Isola dei Famosi”.

Inter e Sassuolo sparigliano ricordi

I

Marco Papetti

nter e Sassuolo si ritrovano a metà campionato con dei risultati al di sotto dei propri obiettivi stagionali. Da una parte l’Inter di Thohir alla ricerca di una identità a tutto tondo: da quella societaria con la stesura di un organigramma chiaro e definito a quella sportiva con l’assorbimento di una filosofia di gioco finalizzata ai risultati e allo spettacolo. Dall’altra parte il Sassuolo che dopo aver dominato lo scorso campionato di Serie B, terminando primo a 85 punti davanti al Verona di Mandorlini (a 82), ora si ritrova distanziato

da 18 punti in classifica rispetto agli scaligeri. Era chiaro fin dall’inizio che il Sassuolo avrebbe lottato per la salvezza ma forse patron Squinzi&Company ambivano ad un campionato con più soddisfazioni in termini di risultati. E allora entrambe le società sono corse al riparo con il mercato di gennaio, rivoluzionando in corsa il proprio assetto di gara e scegliendo di sparigliare le carte sul tavolo, alla ricerca della giocata vincente. L’Inter infatti ha scelto di puntare su giocatori con poca esperienza in serie A come D’Ambrosio, Botta e sul talento di Hernanes mentre il Sassuolo ha stravolto completamente la squadra, puntando su calciatori esperti del massimo campionato italiano come Can-

navaro, Floccari e Manfredini, affidandoli ad un allenatore con

molta panchine sulle spalle, Alberto Malesani. Stasera nello scontro diretto avremo il piacere di vedere chi ha compiuto la scelta migliore o meglio quale dei due azzardi porterà i frutti sperati alle società.


amarcord 6

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Marco Andreolli è cresciuto nelle giovanili dell’Inter (20032005) ed esordisce con la prima squadra il 29 maggio 2005 nell’ultima giornata di campionato. Nella stagione 2005-06 fa il suo esordio in Champions League 1 contro i Rangers Glasgow. In campionato colleziona solo 2 presenze, di cui una da titolare. Al termine della stagione vince la Coppa Italia e lo scudetto (assegnato alla società milanese dopo le sentenze di Calciopoli). Nella stagione 2006-2007 segna il suo unico gol in nerazzurro, realizzando una rete nel ritorno degli ottavi di finale contro il Messina (partita vinta 4-0): in quest’annata vince il secondo tricolore consecutivo, primo sul campo. In tre stagioni con l’Inter

nel mercato estivo del 2008 viene ceduto dalla Roma, proprietaria del suo cartellino, in prestito al Sassuolo in Serie B dove totalizza 28 presenze ed una rete. Nel 2013, dopo sei anni, fa ritorno all’Inter a parametro zero indossando la maglia n 6.

al Sassuolo come attaccante nelle stagioni 2001-2003. Ha segnato 6 reti in 36 gare disputate. Oggi allena, da 3 anni, i ragazzi della Primavera della squadra emiliana

Andrea Poli è stato anche un centrocampista dell’Inter nel campionato 2011-2012 a digiuno di gol segnati nelle 18 partite disputate al Sassuolo nella stagione 20082009 ha segnato 5 reti in 32 partite giocate

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INTER CLUB RAVENNA IInter Club Basilicata i club

Giovanni Labanca

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erata memorabile quella del 25 gennaio scorso, presso il ristorante “Radicchio Rosso” ,

ha collezionato 13 presenze totali (7 in Serie A, 2 in Coppa Italia, 4 in Champions League) e vinto due scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.

Paolo Mandelli è cresciuto nelle giovani dell’Inter con cui ha esordito in prima squadra nel campionato del 1984. Restò in nerazzurro fino all’86. Una sola presenza per lui e nessun gol segnato.

Andrea Poli al Sassuolo nella stagione 2008-2009 ha segnato 5 reti in 32 partite giocate.jpg

domenica 9 febbraio 2014

per il “ battesimo” del neonato Inter Club “Bedy Moratti”, con padrino eccezionale Paolo Bonolis, nominato ,nella speciale occasione, Presidente onorario. Il presidente Emiliano Pagano ha ringraziato l’importante e gradito ospite per la sua appassionata partecipazione e dichiarato, tra l’altro, “vogliamo che il nostro club cresca anche con momenti genuini e spontanei come questo; inoltre stiamo progettando iniziative a sostegno di chi è più in difficoltà per non dimenticare che le persone uni-

te da una qualsivoglia passione, possono divertirsi, passare momenti belli insieme ma anche aiutare gli altri” . Bonolis, dal canto suo, ha salutato la gremitissima sala così: “essere con voi stasera è un grande onore ed è la prima volta che partecipo ad una serata del genere in un Inter Club . Sono interista da sempre e

vedere una così calda partecipazione e l’entusiasmo di Ravenna nerazzurra, mi aiuta a dimenticare per un attimo le difficoltà che sul campo sta attraversando la nostra società in questi giorni. Sono felice di essere il Presidente Onorario di un club così attivo e pieno di grandi idee che anche io aiuterò a realizzare”. La serata si è conclusa con uno scherzo inscenato a insaputa di Bonolis in cui il conduttore di “Avanti un altro” si è ritrovato a fare il concorrente e a rispondere a 21 domande sull’Inter, incalzato da un suo ex concorrente, Simone Donini . Applausi e foto ricordo, con taglio della torta ,hanno chiuso la magnifica ed indimenticabile serata, in attesa di organizzare la prima trasferte a San Siro. L’Inter Club “Bedy Moratti “ ha sede presso il negozio E.P. Store di via Romea , che è possibile contattare al numero 0544423077.

n occasione di Inter–Catania, alcuni club del Coordinamen-

smo. Questi i rappresentanti dei Club: Carlucci Francesco (IC Bernalda), Giannace Michele (IC Senise), Ricchiuti Gaetano (IC Marconia), Laurino Vito (IC Francavilla), Pizzolla Pino (IC Matera Massimo Moratti), Buono Francesco (IC Salandra), Borracia Pasquale (IC Marconia), De Luca Luigi (IC Aliano),

De Luca Salvatore (IC Sant’Arcangelo), Soranno Rocco (IC Montescaglioso), Lisco Giuseppina (IC Anzi), Lisco Lorenzo (IC Pignola), Viceconti Nicola (IC Valle Noce). Gli ospiti, anche se delusi dalla prestazione dell’Inter, hanno manifestato piena soddisfazione per quanto è stato organizzato per loro.

to Basilicata sono stati ospiti del C.C.I.C. Accompagnati dal funzionario Alessandro Buono e dal coordinatore Basilicata Ludovico Iannotti, hanno visitato spogliatoi, sala stampa, Museo e provato anche il brivido della panchina, con grande entusia-

Inter Club Busto Arsizio L’Inter Club “Il Capitano e le monelle” di Busto Arsizio ha organizzato una raccolta fondi destinati alla Onlus “Bianca Garavaglia”, che da oltre 25 anni si occupa della promozione di studi scientifici e cure mediche per i tumori dell’età infantile.


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Lara Comi

europarlamentare

intervista a Mario Lucini, sindaco di Como Si diventa interisti perché Como sta a pochi passi da Appiano Gentile? “No, per tradizione di famiglia. Sono un convinto tifoso nerazzurro, anche se non vado allo stadio tutte le domeniche e vivo la passione più serenamente rispetto a qualche anno fa. Da bambino, grazie alla Grande Inter, sono stato più fortunato dei miei figli che invece hanno avuto

giù al nord

Q

Fiore Marro

uei fischi a Insigne (in occasione dell’incontro di Coppa Italia con la Lazio del mai dimenticato mister Edy Reja, ex trainer degli azzurri partenopei, anche lui tra l’altro oggetto talvolta di critiche a suon di fischi, fatti dai soliti ignobili e occasionali spettatori), quei fischi, dicevamo, sono un campanello di allarme che oramai è in fase avanzata: la totale mancanza di affetto verso chi invece dovrebbe essere un beniamino, un vessillo, perché Insigne è napoletano, perché è figlio del popolo, perché è uno di noi, perché dovrebbe essere una Bandiera nostra e le bandiere come gli inni non devono mai essere oltraggiati. Le bandiere già, quelle che nel calcio di un tempo erano l’esempio, il mito dei ragazzini tifosi delle varie compagini, il capitano, il mito della fascia. Quando è cominciata l’era, non lo so. Io da ragazzino li stimavo tutti i capitani: dall’abatino Gianni Rivera del Milan all’ebetino Giancarlo Antognoni dei Viola di Firenze, al compianto Giacomo Bulgarelli del Bologna a Sandro Mazzola sponda nerazzurra e poi Gigi Riva del Cagliari e poi Roberto Bettega della Juve e Ciccio Cordova, della Roma e Giorgio Chinaglia della Lazio e Claudio Sala del Torino. Per non parlare di Franz Beckenbauer e di Johan Cruijff immensi capitani di squadre meravigliose come la Germania di Helmut Scho-

“L’ INTER HA SOLO UN PROBLEMA DI TESTA, COL PROFETA CENTREREMO L’EUROPA LEAGUE” Con la giustizia sportiva non abbiamo debiti, solo crediti Il caso Vucinic un cedimento alla piazza ma meglio l’arrivo di Hernanes solo delusioni. Ma ci siamo rifatti col Triplete”. Cosa ha detto il match con la Juve? “Che c’è molta differenza in termini di valori di squadra. Il rendimento è preoccupante. L’Inter non è eccezionale, si sa, ma all’inizio della stagione si erano visti promettenti indicazioni di ripresa. Oggi invece ci sono evidenti

segnali di cedimento, soprattutto mentale, che ricordano il recente passato”. Si è chiuso il mercato con alcune novità importanti a cominciare da Hernanes. Come giudica le operazioni? “Io sono soddisfatto dei due acquisti, Hernanes e D’Ambrosio. Hernanes è molto valido. Giudicheremo in seguito se sia stato pagato troppo” L’acquisto del Profeta e il no a Vucinic è una cessione alla piazza? “Sì, in effetti il caso VucinicGuarin è stato un cedimento alla piazza. Ma io sono più contento che si sia concretizzato l’affare Hernanes”. Milito, Icardi e Alvarez hanno fatto insieme meno gol di Berardi del Sassuolo. Non era più utile comprare un attaccante da affiancare a Palacio? “È vero, ma bisogna anche dire che Milito e Icardi hanno giocato pochissimo. La questione degli attaccanti dipende dalla capacità di recupero di questi due. Se si hanno troppe punte, poi, può determinarsi un problema di gestione.

E fino a qualche mese fa i gol, con Palacio, comunque arrivavano”. Il modulo di Mazzarri non prevede mezze punte e la società gliene ha messo a disposizione tre, Kovacic, Alvarez e Hernandez. Il tecnico deve cambiare schema? “Kovacic a mio parere non è propriamente una mezza punta. E Hernanes può tranquillamente giocare insieme con Alvarez”. Dopo gli interventi sul mercato Thohir deve attuare un rinnovamento anche nella dirigenza? “Quando si cambia il vertice è normale che ci possa essere anche un rinnovamento a livello dirigenziale. È possibile che accada”. L’Inter non ha ancora avuto un rigore a favore e ne ha subiti 4 contro, la peggiore media del campionato. C’è qualche relazione col fatto che la proprietà sia lontana? “No, non credo. Anche perché parte di questo record è arrivato quando la proprietà era ancora di Moratti. L’Inter, comunque, con la giustizia sportiva non ha debiti, semmai ha crediti”. L’obiettivo Europa League è an-

Hendrik Johannes Cruijff,tra i migliori giocatori della storia del calcio

Bologna, Bruno Giordano dalla Lazio, Valerio Majo del Palermo. Per non smentire questa brutta abitudine, ci pensò Gianni Di Marzio a Napoli ad ammainare la nostra bandiera di sempre, facendo allontanare il nostro Totonno Juliano da San Giovanni a Teduccio, dal Club azzurro dopo un lungo, acclamato, inimitabile curriculum calcistico sotto l’ombra del Vesuvio: 394 presenze in serie A e 16 reti in sedici anni di militanza oltre ai 18 gettoni di presenza in nazionale. Bandiere ammainate, storie diverse, un calcio antico ma che comunque era pieno di passione. Adesso c’è prima di tutto il conto bancario da ingrossare, come quello di Cavani, che sognava fin da bambino di giocare nel Paris Saint Garmain … Il calcio era poesia ora è prosa, talvolta sgrammaticata. Oggi vi sono troppi eccessi, un modo di ragionare che fa tranquillamente a meno di avere bandiere rappresentative, appena un giocatore fa un anno di qualità, non si preoccupare di ripetersi o della maglia da onorare ma di avere più soldi, tutto il resto è noia. Bandiere ammainate e offese come quella che risponde al nome di Paolo Maldini, fischiato nella sua ultima apparizione, vessilli salutati con leggerezza come accadde ad Alessandro Del Piero. C’era una volta un bambino, un pallone, una fascia portata con or-

campionato Laura Tangari

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i bianconeri di Conte saranno chiamati alla verifica al Bentegodi contro quel Verona che, col successo esterno con il Sassuolo, sembra aver allontanato i fantasmi di una crisi dovuta alle tre sconfitte consecutive. La Roma proverà a risponderle nel derby capitolino con la Lazio rilanciata dai tre punti conquistati a Verona col Chievo domenica scorsa.

col Torino. Il pomeriggio è caldo non solo per la stracittadina di Roma ma anche per il match di Livorno dove scenderà in campo un Genoa dal dente avvelenato per la sconfitta di Marassi con la Sampdoria. Gasperini ha un conto aperto con i labronici e non regalerà nulla. Occhio anche alla Samp lanciatissima che ospiterà un Cagliari risanato dal

Il neoacquisto nerazzurro Hernanes ha detto: “Ammiro l’Inter, club senza scandali”. Escluso quello di aver fatto 2 punti nelle ultime 10 giornate.

Balotelli ha riconosciuto sua figlia Pia. Che probabilmente, appena capirà com’è pettinato, disconoscerà lui.

cora possibile? “Sì, ne sono convinto. Stiamo solo attraversando una fase di appannamento fisico e qualcosa si è anche inceppato a livello di testa”. Al «Meazza» arriva il Sassuolo,

in caso di caso di flop Mazzarri dovrebbe lasciare? “Non ci voglio nemmeno pensare. L’Inter deve assolutamente vincere questa partita. Non se ne può più di pareggi”.

Le bandiere ammainate del calcio di un tempo Fece 84 presenze nei tre campionati giocati qui da noi. Il suo gol alla Germania in quel famoso 4 a 3 di Mexico 1970, rimane la chicca di una splendida, onorata carriera di calciatore e dopo anche come tecnico. Da noi non arrivò solo La Roccia di Ruda, ma pure altri capitani di altre squadre tipo Vittorio Caporale dal Torino, Mauro Bellugi dal

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JUVENTUS REGINA DEL CAMPIONATO e qualcuno aveva ancora qualche dubbio sulla forza d’urto della Juventus ora non lo ha più. La Vecchia Signora

CE L’HO, CE L’HO, MI MANCA … en e l’Olanda di Rinus Michels , campioni di un calcio lento ma tecnico, superbo da vedere. Poi qualcosa di strano è iniziato a scricchiolare, forse cominciò proprio con un arrivo che fece comodo al mio Napoli, quel Tarcisio Burgnich , mandato via come una scarpa vecchia da Milano e che venne a deliziarci qui per qualche lasso di tempo.

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goglio, c’era una volta ma in un tempo lontano. “Ma Nino non aver paura di tirare un calcio di

ha travolto l’Inter senza grandi accelerate ed è tornata prepotentemente alla vittoria dopo il pareggio impostole dalla Lazio all’Olimpico nell’ultimo turno di campionato. La Roma, seconda, è adesso a nove lunghezze di distacco dal momento che la gara interna col Parma è stata rinviata ad aprile causa il nubifragio abbattutosi sulla Capitale. Ma fa lo stesso. Oggi pomeriggio

Un derby sicuramente di fuoco aperto forse a una possibile contestazione dei tifosi laziali per via della cessione di Hernanes all’Inter. Ieri sera, intanto, si è giocata Napoli-Milan una sfida quella del San Paolo chiamata a regalare nuove emozioni e Benitez e Seedorf dopo il passo falso dei partenopei con l’Atalanta battuti per 3-0 con doppietta di Denis e la frenata dei rossoneri di San Siro

successo conquistato con la Fiorentina mentre a Parma arriverà un Catania sempre pià disperato dopo il pareggio casalingo col Livorno nello scontro diretto per la salvezza. Oggi aprirà la giornata il Torino col Bologna e la chiuderà l’Inter col Sassuolo che non ha sicuramente dimenticato la goleada dell’andata che fece sognare i tifosi nerazzurri in una grande stagione di riscatto.

INTER E MILAN TORNANO A SORRIDERE

I nerazzurri passano alla grande a Cittadella

rigore, un giocatore si vede dal coraggio, dall’altruismo dalla fantasia”…

primavera

R

Sandro Mazzola mitico capitano dell’Inter

la bandiera della Juventus Alessandro Del Piero

Per andare via dall’Inter, Branca ha parlato di una buonauscita di 1 milione di euro. “Sono anche pochi”, ha replicato Thohir “Con tutti i casini che ha fatto, di milioni minimo me ne deve dare almeno 10!”.

Daniel Rizzo

itorna il sereno in casa delle due milanesi. La squadra di Pippo Inzaghi e i ragazzi di Cerrone ritrovano la vittoria in campionato dopo un gennaio poco brillante, e adesso possono prepararsi al meglio al Torneo di Viareggio. Entrambe le squadre inizieranno la propria avventura direttamente agli ottavi finale. Tornando al campionato, Super Pippo ha ottenuto una vittoria fondamentale in quella che era forse la sfida più delicata della stagione: al Vismara i baby rossoneri hanno sconfitto per 4-2 un Chievo lanciatissimo, che solo pochi giorni prima aveva umiliato l’Inter al Giacinto Facchetti. Per l’occasione Inzaghi ha potuto schierare Petagna e Cristante, in ‘prestito’ dalla prima squadra. Il centravanti non ha deluso le attese trascinando alla vittoria i propri compagni grazie a una splendida doppietta. Super Pippo al termine dell’incontro non ha potuto trattenere la sua soddisfazione: “Sapevamo delle difficoltà della partita, però siamo contenti. Le prestazioni c’erano state sia con l’Atalanta, sia col Pescara, però alla lunga il gioco paga. Abbiamo soffer-

I rossoneri calano il poker col Chievo

to un po’, ma teniamoci quello che di buono abbiamo fatto. Poi sull’interessamento del Sassuolo ammette: “Sono gratificato da questa proposta, ma il Milan e Galliani mi hanno blindato e questo mi fa piacere. Qui ho tutto, un giorno dovrò staccarmi da questo ambiente, ma io devo procedere pian piano nella mia crescita. Lasciare i ragazzi in questo momento sarebbe sta-

to una cosa difficile per me”. Da segnalare anche l’ottimo esordio del neo acquisto Gori, baby portiere arrivato al Milan in cambio di Andrenacci. Tutto facile, invece, per i nerazzurri, i quali si sono imposti per 3-1 in casa del Cittadella, ultima in campionato. Ora Cerrone punterà tutto sull’estro di Bonazzoli per arrivare fino in fondo nella coppa di Carnevale.


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ALLO STADE LOUIS II STASERA VA IN ONDA MONACO-PSG estero

Luigi Sada

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utti a Montecarlo stasera per la sfida di Ligue 1 fra il Monaco e il Paris Saint Germain. In palio c’è il vertice della classifica e la possibile fuga di Ibrahimovic e compagni in caso di vittoria. L’undici di Ranieri, come è noto, ha Falcao out fino al termine della stagione e venendo a mancare il grande bomber colombiano i risultati sonnecchiano, tanto vero che nell’ultimo impegno esterno con il Lorient i monegaschi sono stati fermati sul pareggio. Naturalmente il Psg non è rimasto a guardare e si è messo in tasca tre preziosi punti battendo il Bordeaux al Parco dei Principi per 2-0 con le reti firmate da Ibra e Alex nella ripresa. Annaspa ancora il Marsiglia fermato in casa sul 2-2 dal Tolosa mentre il Nizza si è tolto la soddisfazione di bat-

tere il Lille, terza forza del campionato, per 1-0. In Spagna. nel turno che ha preceduto le gare di

ieri sera dove erano impegnate il Real Madrid col Villareal e l’Atletico ad Almeria, ha fatto notizia

a inizio settimana il capitombolo del Nou Camp del Barcellona per opera del Valencia, capitom-

bolo che ha proiettato solitari al comando della classifica i biancorossi di Simeone grazie al suc-

cesso conquistato al Calderon con la Real Sociedad. Il Real di Ancelotti, da parte, sua non è andato oltre l’1-1 a Bilbao con l’Atletich sempre più in zona Europa dopo questo pareggio. Stasera il Barca scenderà in campo contro il Siviglia. In Premier League colpaccio del Chelsea a Manchester col City con gol di Jvanovic alla mezz’ora. Cade nuovamente lo United con lo Stoke e alle 17 di oggi proverà a rialzarsi col Fulham fanalino di coda del torneo. L’Arsenal, primo, ha battuto il Crystal Palace e ieri pomeriggio ha aperto le ostilità affrontando il Liverpool. Alle 14,30’ da seguire Tottenham-Everton. In Bundesliga continua il dominio del Bayern Monaco. I campioni d’Europa rifilano cinque gol all’Eintrach Francoforte mentre non perdono terreno per la piazza d’onore il Bayer Leverkusen e il Borussia Dortmund. Crolla in casa l’Herta Berlino, col Norimberga che esulta.

IL COLPO E’ HERNANES, OSVALDO JUVENTINO mercato

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Luigi Sada

ernanes è arrivato e adesso Mazzarri, in prospettiva della sfida di oggi col Sassuolo, dovrà trovargli il posto giusto per non far cadere l’Inter ancor più in depressione. E’ stato un bel colpo ma è egualmente poca cosa per rilanciare la Beneamata dopo l’ennesima sconfitta in campionato. Il calcio mercato poteva regalare qualche altra pedina ai nerazzurri invece le

zarri lo accoglierebbe a braccia aperte. La Juve vorrebbe Guarin dando una forte contropartita all’Inter ma di mezzo si è messo il Galatasaray deciso a rinforzare la squadra per collocarsi alla grande nella prossima stagione sul gradino più alto del calcio internazionale. Merita una nota di rilievo il Sassuolo molto attivo sul mercato grazie a una valanga di acquisti, fra i quali spiccano i nomi di Paolo Cannavaro e Floccari, seguiti a ruota da Manfredini, Sansone e altri accompagnati

trattative si sono fermate a Hernanes. Il Profeta saputa la cessione all’Inter ha pianto davanti ai tifosi laziali ma probabilmente ha ragione Striscia la Notizia che ha fatto notare, ironicamente, che il pianto di Hernanes era per essere stato ceduto all’Inter non per l’addio alla Lazio. E Striscia difficilmente sbaglia… Intanto Quagliarella tolto dalla Juve dalla lista dell’Europa League dopo l’arrivo di Osvaldo, ha pronte le valige per Milano dove Maz-

UN PASSO AVANTI PER UDINESE E ROMA coppa Italia Marjlja Bisceglia

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na bella partita, quella dell’Olimpico fra Roma e Napoli, nel primo dei due round di semifinale di Coppa Italia. A

vincerla sono i giallorossi di Garcia, grazie a una bella doppietta di Gervinho che col trascorrere delle settimane diventa sempre più una pedina fondamentale nello scacchiere dell’attacco romanista. L’ivoriano ha aperto le marcature con un guizzo che ha bruciato la difesa partenopea ed ha chiuso i giochi a una mancia-

ta di minuti dalla fine superando con un gran gol l’incolpevole Reina. Il portiere del Napoli l’ha fatta da protagonista in altre occasioni quando la Roma ha cominciato a spingere sull’acceleratore. La partenza dei giallorossi è stata fulminante e alla rete d’apertura di Gervinho ha fatto seguire una prodezza persona-

le dal limite messa a segno con un bolide preciso scagliato da Strootman. Sul 2-0 si è andati al riposo ma all’inizio di ripresa la squadra di Benitez ha accorciato le distanze con un’infelice deviazione di De Sanctis nella propria porta complice una zampata vincente di Higuain. Il Napoli ci ha creduto e a metà gara Martens

con un capolavoro ha siglato il pareggio. Alla fine però Gervinho ha rimesso le cose a posto regalando il successo alla Roma per 3-2. Al San Paolo, comunque, fra una settimana al Napoli sarà sufficiente vincere 1-0 per staccare il biglietto della finalissima. Nell’altra semifinale, quella del Friuli, fra Udinese e Fiorentina, le zebrette di Guidolin superano i viola di Montella per 2-1 grazie alle reti di Di Natale e Muriel. Giocata sotto la pioggia, la partita ha avuto diversi risvolti con i padroni di casa decisi a chiudere l’impegno in modo positivo. La Fiorentina è apparsa appannata, forse ancora sotto choc per la sconfitta rimediata in campionato col Cagliari e l’Udinese l’ha castigata. Al Franchi non sarà facile per i friulani ma Guidolin col gol di scarto conta di poter bruciare la Viola conquistando la finale dell’Olimpico contro la Roma o il Napoli.

pure con il cambio di panchina da Di Francesco a Malesani, anche se quest’ultimo ha fatto flop nel match inaugurale di Reggio Emilia col Verona. Bene anche il Genoa con l’arrivo di Burdisso e, naturalmente, del Milan grazie agli acquisti di Honda, Rami (gran gol il suo al Torino), Essien e del marocchino Taarabt. Bel colpo della Fiorentina (di un mese fa) con Matri mentre valide novità si registrano in casa Napoli in merito a Jorginho, ex pupillo di Mandorlini.

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Montagna da scalare NUVOLE SU VETTEL basket Beppe Vigani

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re partite come bere uno sciroppo, cinque giorni dopo l’Eurolega come un Fernet. L’EA7 giocherà venerdì al Palau Blaugrana con le fatiche di una Coppa Italia elettrizzante che è costata sangue e sacrifici. Il Barcellona è una delle squadre più forti del torneo e Luca Banchi lo sa bene. Contro gli spagnoli la tenuta nervosa è fondamentale, per non andare incontro a una sconfitta scassa ossa. La squadra di Xavier Pascual è una batteria di campioni a cominciare dall’ala Bostjan Nachbar. Lo sloveno è approdato in NBA con gli Houston Rockets, poi nel 2004 passa ai New Orleans Hornets, due anni dopo si trova nei New Jersey Nets, in cui raggiunse l’apice della sua carriera, sfiorando la doppia cifra a partita nei punti e affermandosi come uno dei migliori specialisti della lega nel tiro da 3. In NBA, tra il 2002 ed il 2008, ha collezionato 317 partite (7,1 punti/partita) in regular season e 18 nei playoff (7,4 punti/partita). In questa Eurolega viaggia con 7.5 di media con una discreta percentuale da due (46.3%). Ha 33 anni, sembra un po’ in calo, ma è capace di fare ancora la differenza nei momenti topici del match. Juan Carlos Navarro è un altro di quei campioni che possono spaccare la partita in qualsiasi momento. Tira con il 48.3% da due e il 35.6% da tre. Nel 2008 anno è volato Oltreoceano per andare a giocare in NBA

C’è il Barcellona, una delle squadre più forti dell’Eurolega ai Grizzlies Memphis: 82 partite con più di 10 punti di media. Un altro giocatore da citare assolutamente è l’ala greca Kostas Papanikolaou, già vincitore di due Eurolega con l’Olympiacos. Ha 23 anni e se dovesse andare in NBA, i diritti sono di Portland. Quest’anno viaggia con una media di 8.6, cattura 4 rimbalzi e sforna 2.6 assist a partita, la media al tiro da due è 66.7% e da tre è 34.2, anche se è un pessimo tiratore di liberi (33.3%). Marcelinho Huertas è il playmaker dei blaugrana. Ottimo tiratore con il 64.2% da due e con oltre il 37% da tre. Ha anche una media interessante di 3.7 assist a partita. In-

teressante la batteria dei centri: Ante Tomic (10 punti di media con 5.5 rimbalzi a partita), Maciej Lampe (8.2 punti di media con oltre 4 rimbalzi a partita) che ha giocato in NBA con Phoenix, New Orleans e Houston, Erazem Lorbek, dotato di mani vellutate che gli permettono grande abilità al tiro (65.5% da due), anche da 3 punti (30% di media), di grande conoscenza del gioco e intelligenza cestistica e di un talento sopraffino. Chiudiamo con Joey Dorsey, altro centro di Pascual, che, oltre a 5.8 rimbalzi a partita, ha un’eccellente 74.1% da due, frutto anche delle molte schiacciate.

Juan Carlos Navarro, pericolo pubblico numero uno

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Nei test invernali la Red Bull appare in ritardo

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e i quattro giorni di test a Jerez fossero un preludio del campionato che verrà, coloro che hanno mal sopportato il dominio di Vettel avrebbero di che festeggiare. Ma si sa, meglio non indulgere in voli pindarici sulla base di qualche giro di pista, specialmente quest’anno che si assiste alla nascita dei motori V6. Perché a dominare la scena sul circuito spagnolo è stata la Mercedes. Sia la scuderia, sia il fornitore hanno brillato in termini di prestazioni e affidabilità. Il nuovo propulsore tedesco si è imposto sugli altri motori, ma anche Ferrari ha chiuso positivamente l’esperienza andalusa, raccogliendo dati preziosi su cui lavorare in fabbrica. Stefano Domenicali lo ha fatto presente all’indomani del rientro a Maranello, sottolineando anche come Raikkonen e Alonso siano subito entrati in sintonia con la nuova monoposto, fornendo utili informazioni. «I parametri tecnici della F14 T, - sostiene il team principal su Ferrari.com - e i riscontri aerodinamici verificati in pista, rientrano nelle nostre aspettative e ci offrono una solida base di partenza che ora dovremo continuare a sfruttare al meglio». Troppo presto per fare previsioni sugli avversari, al momento tutta l’attenzione è rivolta ai test in Bahrein, in programma dal 19 al 22 febbraio. Per quel che riguarda la Mercedes i dati raccolti a Jerez hanno soddisfatto le aspettative. Il direttore della gestione sportiva Toto Wolff ha

invitato tutti alla calma, prospettando un lungo lavoro per correggere alcuni difetti. «I dati che abbiamo raccolto a Jerez dimostrano che il raffreddamento sarà un problema. Anche in Spagna, con un ambiente piuttosto freddo, abbiamo notato temperature elevate: sarà una delle principali sfide della stagione». Una verifica resa possibile grazie agli oltre 300 giri compiuti da Hamilton e Rosberg, quest’ultimo autore di ben 188 tornate. Considerando inoltre le prestazioni dei team che montano un motore Mercedes, il numero di chilometri percorsi rispetto agli altri costruttori

formula 1

Debora Cheli

è impressionante: 3874 km contro i 1961 delle scuderie a motore Ferrari, mentre la Renault ha totalizzato solamente 664 km. A test conclusi, Rob White, responsabile tecnico del fornitore francese, si è scusato per i problemi di affidabilità e ha promesso un consistente miglioramento per la prossima settimana. Quasi tutti i motori presentati in Spagna avevano una serie di difetti di costruzione, cosa che ha penalizzato considerevolmente la Red Bull, vista a sprazzi a Jerez e costretta a chiudere la sessione con un magro bottino di appena 21 giri.

I PRIMI TEST DICONO ANCORA MARQUEZ Il risveglio di Shumi A

moto mondiale

I prezzi più bassi e competitivi

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Marjlja Bisceglia

artiti i test, le prime giornate vedono sempre le Honda davanti a tutte. Per non perdere il vizio Marc Marquez si fa trovare sempre primo con il tempo eccezionale di 1’59”926. Il campione in carica è il primo pilota ad abbattere il muro dei due minuti nel 2014 e il record della pista è fissato a 1’59”607. Il più giovane campione del mondo di tutti i tempi ha lanciato il suo guanto di sfida, le Yamaha dovranno sudare le proverbiali sette camice per balzare agli onori della cronaca. Nulla di nuovo fin qui. Chi, invece, merita una nota positiva è il compagno di scuderia Dani Pedrosa che abbiamo visto decisamente più in pista che fissa il cronometro a 410 millesimi dal primo, ma che lo vedrebbe anche quest’anno all’affannosa ricerca di superare il giovane compagno e rivale. Stefan Bradl fa segnare il terzo tempo, 423 millesimi dalla testa della classifica e a soli 3 da Pedrosa. Anche in casa Yamaha la preparazione sembra procedere bene, ma la Hrc ha lanciato un messaggio forte e chiaro. Nelle prime due giornate di test

le Yamaha hanno fatto registrare tempi al di sotto delle aspettative, ma Valentino Rossi ha preceduto il compagno di squadra Jorge Lorenzo per due giornate consecutive, questo si che è degno di nota. Il Dottore ha fatto registrare il quarto tempo 2’00”464 a 538 millesimi da Marquez. Lorenzo, invece, lo vediamo decisamente sotto tono, solo sesto. Il nome che spicca su tutti è quello dello spagnolo Aleix Espargaro, (nella foto in basso) in sella alla Ftr-Yamaha, che si è piazzato tra Rossi e Lorenzo dimostrando di saper stare in pista e correre come un forsennato. Nella prima giornata si è piazzato settimo e nella seconda ha fatto registrare il quinto tempo precedendo uno dei mostri della MotoGp come Lorenzo. Si inizia a pensare che possa fare un mondiale al di sopra delle aspettative. La

nota negativa di queste prime giornate di test arriva, tanto per cambiare, dalla Ducati. Se consideriamo che il primo tempo interessante lo fa registrare il privato Andrea Iannone, relegato in ottava posizione, è facile immaginare quanto sarà dura per Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, rispettivamente undicesimo e dodicesimo, questo mondiale. Tutto lascia presagire che anche questa annata la correranno da comparse. Altro mondiale difficile per la nostra Ducati.

un mese dal tragico incidente a Méribel, il sette volte iridato si sta risvegliando lentamente dal coma. I medici dell’ospedale di Grenoble, dove Schumacher è ricoverato dal 29 dicembre, stanno riducendo le dosi di farmaci onde interrompere lo stato comatoso, indotto dagli specialisti al fine di circoscrivere le gravi lesioni al cervello del campione. E’ presto per fare previsioni, ma sembrerebbe che il tedesco reagisca in modo positivo. Secondo l’Equipe, l’ex ferrarista avrebbe risposto correttamente alle sollecitazioni

dei medici sbattendo le palpebre. Al momento i dottori non si sbilanciano sulle possibilità di recupero, parlando di un risveglio che potrebbe durare molto a lungo. Nel frattempo colleghi e tifosi di Schumi non mancano di esprimere la propria solidarietà. Durante i test di Jerez le monoposto recavano un messaggio d’incoraggiamento sulla carrozzeria. Senza dimenticare i 2000 appassionati che hanno partecipato alla marcia sul circuito di Spa per sostenere l’ex pilota. In bocca al lupo Shumi


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RGM INIZIA L’ANNO COL BOTTO DANILO GOFFI ARCHIVIA LA PORTOFINO di Toni Morandi

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RUN E LA MEZZA DELLE DUE PERLE

I milanesi superano Biella e n tuffo nel passato con un U occhio verso il futuro e la ora attendono il Cus Brescia consapevolezza del lavoro da

opo due mesi Rugby Grande Milano torna a casa al Giuriati. Domenica la squadra di Gianluca Ragusi ospiterà il Marco Polo Cus Brescia nella seconda giornata di ritorno del campionato di Serie B. La tra-

doppia soddisfazione - afferma il metaman di RGM - perché ho visto realizzare quanto avevamo provato in allenamento. I con-

ma dovremo cercare di adeguarci alla situazione del campo. Speriamo anche di recuperare qualche giocatore, non ancora

sferta di Biella, che poteva essere una classica buccia di banana, è stata messa alle spalle con soddisfazione, grazie ad un 26 a 19 davvero molto combattuto: “Siamo contenti - dice Mauro Vaghi allenatore della mischia RGM - perché abbiamo lottato in una situazione difficile. forse potevamo chiudere prima la partita, se fossimo stati più lucidi e disciplinati, nello sfruttare la supremazia che avevamo in mischia ordinata”. Contro Biella la vittoria è arrivata praticamente a tempo scaduto, grazie ad una meta di Filippo Vicinanza: “E’ stata una

sigli di Ragusi e Vaghi hanno funzionato e sul contrattacco mi sono ritrovato praticamente in meta”. Domenica prossima sarà un’altra partita da maneggiare con cura, perché i bresciani sono molto forti fisicamente ed è prevedibile che si debba giocare su un terreno molto pesante: “A Biella abbiamo potuto correre dice il direttore tecnico Gianluca Ragusi - perché si giocava sul sintetico. Il Giuriati, dopo due settimane di pioggia, potrebbe favorire i nostri avversari. Noi siamo costruiti per un rugby più di corsa e giocato alla mano,

al meglio della condizione fisica”. Parallelamente al campionato di Serie B, i giovani di Rugby Grande Milano hanno iniziato la preparazione per il Campionato Universitario di rugby a 7, la versione del gioco che dal 2016 a Rio de Janeiro farà parte del programma dei giochi olimpici. Sará numerosa la rappresentanza di RGM nella selezione universitaria. Il torneo è inserito all’interno dei Campionati Nazionali Universitari di tutti gli sport che saranno ospitati dal 17 al 25 maggio a Milano con l’organizzazione del CUS Milano.

fare nel presente: si riassume così il fine-settimana in trasferta di Danilo Goffi, impegnato a Santa Margherita Ligure in una 10k e in una 21k. Le porte sui bei tempi che furono si aprono appena arrivato nella perla del Tigullio grazie all’incontro con Stefano Baldini, Ottaviano Andriani e Denis Curzi, compagni di tante corse e altrettanti successi durante la carriera di atleta professionista. E’ con loro e con Valeria Straneo che, sabato mattina, partecipa alla presentazione della Mezza delle Due Perle nella Sala Consiliare del Comune della cittadina ligure; ed è con il marchigiano Curzi che, approfittando di un momento senza pioggia, si allena in previsione delle due gare. Sono però gli altri due campioni a fargli compagnia nel pomeriggio alla Portofino Run, corsa competitiva di 10km

che si sviluppa sul lungomare tra Santa Margherita e Portofino: un percorso frazionato da continui saliscendi, ideale per un allenamento muscolare; ed è proprio così che Goffi interpreta questa manifestazione, correndo in scioltezza e senza forzare, persino chiacchierando con gli stessi Andriani e Baldini – 37’10’’ il suo tempo finale. La giornata termina con la classica cena da atleta a base di carboidrati insieme ai ragazzi del Monza Marathon Team, realtà sportiva brianzola che da quest’anno annovera tra le proprie fila il maratoneta nervianese: quale occasione migliore per la consegna della maglia coi colori sociali da indossare la mattina seguente? E durante la Mezza delle Due Perle sono i compagni di squadra incrociati lungo il percorso – un anello di una decina di km da ripetersi due volte, ad incitare Danilo che, dopo una buona partenza, si ritrova ad avere le gambe dure.

Ciononostante, caparbio e determinato come sempre, grazie alla grande forza di volontà riesce a reagire con prontezza e, con una buona condotta di gara in solitaria, sfrutta la particolare morfologia del percorso per un buon allenamento, chiudendo ottavo assoluto e primo di categoria in 1:09’32’. Goffi ha dichiarato a caldo dopo l’arrivo ”sono parzialmente soddisfatto e ho analizzato i punti di forza di questo weekend: la corsa su un tracciato così duro darà infatti i frutti nel medio termine.” Concorde anche lo staff tecnico che, consapevole del fatto di aver visto comunque l’Atleta 41enne reggere bene su due giornate di allenamento impegnativo nella bellissima cornice ligure, ha già programmato il lavoro futuro sia per motivarlo ulteriormente, sia per raggiungere, passo dopo passo, gli obiettivi definiti all’inizio di questo nuovo anno agonistico. Chiara Franzetti

NON SI VIVE DI SOLO SANREMO domenica 9 febbraio 2014

musica Riccardo Sada

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Ozark Henry e il pop votato al sacrificio Lana Del Rey, “Born To Die” è da primato Mercoledì 12 sarà impegnato a Milano alla Salumeria della Musica. Ozark Henry (all’anagrafe Piet Goddaer) è instancabile, uno che lavora da sempre sulla forma del pop e sui suoi esiti migliori. Soprannominato in Francia “il David Bowie fiammingo”, grazie all’incontro con Amaryllis Uitterlindenm conferma le proprie doti con l’ultimo progetto, “Stay Gold” (pubblicato su etichetta X-Energy e distribuito da Sony Music), un album che va dal pop sintetico al soul contemporaneo. Il singolo apripista, “I’m Your Sacrifice”, è nato da un’idea melodica semplice e unica. Un po’ pop anni 80 e un po’ dark e new wave, il suono di Ozark Henry rimanda quasi ai Coldplay. “Abbiamo radici comuni, osserviamo tutti il mondo attorno a noi e commentiamo quello che vediamo e proviamo”, dicono Ozark Hen-

ry e Amaryllis Uitterlindenm. “Quello che noi creiamo è una riflessione personale della nostra società. Mi piacciono i film, la

moda, l’architettura, le arti plastiche e la letteratura. Mi danno nuovi stimoli e nuove intuizioni”.

Lana Del Rey con il suo album “Born To Die” ha venduto più di cinque milioni di copie nel mondo e in Italia ha ottenuto la certificazione di disco di Platino. Resta pertanto l’artista con più settimane consecutive di permanenza nella classifica dei dischi più venduti in Italia. “Born To Die” infatti è stato pubblicato due anni fa ed è presente in classifica da ben 104 settimane. Anche la chart dei singoli vede Lana Del Rey protagonista con “Young and Beautiful” (brano pubblicato nel maggio del 2013 e presente tra i primi 10 singoli più scaricati in Italia) che ha ottenuto la certificazione di digital download Oro. “Summertime Sadness” ha fatto poi il resto grazie anche al remix del dj Credic Gervais.

Da Irma il tocco di Loop Therapy Kylie Minogue presenta l’album Loop Therapy è un progetto musicale che nasce dalla creatività e dalla grande passione per la cultura hip-hop di due musicisti di Milano, il contrabbassista Cesare Pizzetti e il pianista Fabio Visocchi che, con l’aiuto e la collaborazione di Matteo Mam-

moliti alla batteria, hanno dato vita ad un gruppo che fonde le sonorità funk e hip-hop con il sound e l’improvvisazione jazz. Il risultato è l’album “Opera Pri-

ma” uscito per Irma Records. I brani proposti sono strumentali ricchi di contaminazioni sonore che spaziano dalla musica jazz all’elettronica, da sonorità squisitamente acustiche a campionamenti e scratch. A questi, si aggiungono tre brani rap nati dalla

collaborazione con alcuni tra i più importanti artisti hip-hop della scena italiana: Colle Der Fomento, Turi e Bassi Maestro.

Arisa svela l’artwork Arisa ha svelato sui suoi social la copertina del suo nuovo album di inediti “Se vedo te”, che verrà pubblicato durante il Festival di Sanremo. L’album, che vede la produzione artistica di Saverio Lanza per Pastis, conterrà i brani in gara sul palco dell’Ariston: “Lentamente (Il Primo Che Passa)” e “Controvento”. “Lentamente (Il Primo Che Pas-

Kylie Minogue pubblicherà il suo nuovo album “Kiss Me Once” il 18 marzo su etichetta Parlophone. Il primo singolo estratto è “Into the Blue”, e ha scatenato subito un’enorme eccitazione su Twitter guadagnandosi subito un voto di 9/10 da Popjustice. “In to the Blue” è in radio e disponibile nei digital store ed è stato remixato da Vanilla Ace, Roger Sanchez e Patrick Hagge-

nar. Arriverà presto il video ufficiale, che vede la partecipazione dell’attore Clement Sibony. Questo è il nuovo album in studio di Kylie dopo “Aphrodite”, del 2010, e il primo dopo la firma dell’artista con Roc Nation Management. L’album, un deciso ritorno al dancefloor dopo “Abbey Road Sessions” del 2012, ha come executive producers Kylie e Sia, che ha firmato anche la title track.

sa)” (scritto da Cristina Donà e Rosalba Pippa, musica di Saverio Lanza e Cristina Donà) è un brano che descrive un risveglio, la magia di ritrovare se stessi senza bisogno di altro. Ricominciando da un nuovo giorno. “Controvento” (testo e musica di Giuseppe Anastasi con la produzione di Carlo U.Rossi) è invece una vera promessa.


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arte

di Marby l fumetto o l’arte di mettere in scena con un segno grafico il grande cinema. Si, perché il fumetto nasce da una storia narrata che si spiega con sequenze grafiche, dette frame, simili alle inquadrature dei film. La Galleria Monopoli, presenta Pietro Finelli, artista e grafico che nelle sue opere s’ispira al cinema degli

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METROPOLIS NON È SOLO UN FILM

Pietro Finelli rivisita il grande cinema del secolo scorso col fumetto soppianterà il linguaggio comico per intraprendere la strada del genere “noir” e di fantascienza. Il fumetto che è nato negli

da quegli artisti di ispirazione Pop come Roy Liechtenstein ed Andy Wharol, è sempre stata l’arte popolare per eccellenza,

Pietro Finelli -Noir VII 2011 olio su tela cm 165X200 Il bianco e nero del noir ame- nero che accomuna nella loro ricano diventa nelle intenzioni diversità interpretativa e storica dell’artista un mystery lighting, tanti artisti – Caravaggio, De Ricioè una vera e propria immer- bera, Rembrandt, Goya, Odilon sione in un universo buio, di Redon, Manet, Burri – costretti angoscia che passa attraverso la ad arrendersi al rigore imposto forza e l’interrogazione proble- dal colore dell’assenza: il non matica di ogni singola immagi- colore, nel quale solo una granne. Nella pittura dell’artista ri- de abilità tecnica riesce a trovare troviamo l’eterna ossessione del sfumature e vibrazioni.

Pietro Finelli -Noir IV 2010 olio su tela cm 130X99 anni Quaranta, di scuola tedesca o americana, firmato dai maestri della suspense, come Fritz Lang nel film Metropolis, capolavoro e simbolo del cinema espressionista tedesco, universalmente riconosciuto come film ispiratore anche del cinema di fantascienza, proiettato per la prima volta nel 1927 a Berlino, o Robert Siodmak nel film “La scala a chiocciola”, dove un serial killer si aggira per le strade della provincia americana per uccidere poveri disabili. Questo per dire che nei dipinti di Finelli, forse

possiamo vedere una scuola dallo sguardo sedotto dall’indizio, dall’azione voluta e non intrapresa, tipico del thriller. Le figure accennate nel buio della tela e la tavolozza fatta solo di bianco e nero ci conduce nel mondo inconscio delle nostre paure, dell’inaspettato dove il soggetto si espone allo spettatore solo per pochi tratti accennati di luce, e dobbiamo perderci nel buio per vedere meglio la scena. L’opera di Finelli si ispira al linguaggio colto e di avventura del fumetto che verso la fine degli anni Venti,

Pietro Finelli, Cinema II, 2009 olio su tela, cm 165x255 Pietro Finelli, Noir XL, 2013, olio su tela, cm 255X165 Stati Uniti nell’ultimo decennio dell’ottocento, sugli allegati domenicali dei quotidiani per catturare potenziali lettori di giornali e ripreso negli anni Sessanta

con il suo linguaggio diretto e di facile comprensione ma in questa mostra possiamo coglierne l’aspetto meno pop più elegante e insolito.

Pietro Finelli, Noir XXIX, 2012, olio su tela, cm 56X76

Pietro Finelli. Border Painting Galleria Monopoli, Via Giovanni Ventura 6, Milano Fino al 15 marzo 2014 Orari: martedì – sabato dalle 14 alle 19. Domenica e lunedì chiuso. Tel. 02 36593646 | 333 5946896 info@galleriamonopoli.com www.galleriamonopoli.com

BERTOLANI: “TARDELLI, CHE GIOCATORE!” C

di Luca De Franco

ampione di football americano, conduttore di programmi televisivi sullo sport, ideatore della Football Academy a Gaggiano (alle porte di Milano), Max Bertolani è la persona giusta con cui discutere di sport italiani ed americani. Nel Superbowl i Seattle Seahawks hanno asfaltato i Denver Broncos (43-8). Da ex atleta, come spiega una prestazione tanto deludente da parte di una squadra fortissima nella par-

Il campione italiano di football americano ha fondato la Football Academy

tita più importante dell’anno? “Il football americano non è solo uno sport di contatto, ma anche e soprattutto uno sport in cui la determinazione nel perseguire l’obiettivo, la capacità di concentrarsi e la grinta fanno la differenza. Ho capito che i Denver Broncos avrebbero perso la partita pochi minuti dopo l’inizio, quando hanno commesso un errore madornale che ha consentito ai Seahawks

Max Bertolani con Marcello Lippi

di segnare due punti. Errori tanto grossolani non sono accettabili in una partita di campionato, figuriamoci nel Superbowl. Le finali sono partite diverse dalle altre, bisogna essere sempre concentrati per limitare al minimo gli errori. Nel football americano si dice che gli attaccanti vendono i biglietti, ma i difensori vincono le partite. La difesa dei Broncos ha fatto ridere, mentre quella dei Seahawks non ha concesso nulla.” Tra i personaggi di spicco degli altri sport, chi è appassionato di football americano? Marcello Lippi. L’ho conosciuto alle Olimpiadi del Cuore a Sestriere. E’ un vero appassionato ed ha voluto conversare a lungo di football. Mi disse che seguiva il campionato italiano perché un suo nipote giocava negli Squali di Genova. L’ho rivisto a un’altra edizione delle Olimpiadi del Cuore, in Versilia, e poi al carnevale di Viareggio. Abbiamo sempre parlato di foot-

ball e del mio lavoro di “strenght conditioning coordinator” (una figura professionale che è più di un preparatore atletico). Ha voluto conoscere nei dettagli i programmi di allenamento che preparo per i miei atleti, aveva quella voglia d’imparare cose nuove che solo i grandi possiedono. Ha accettato di essere capitano ad honorem della nazionale italiana di football americano, gli ho regalato la mia maglia prima dei Mondiali del 2006, il nostro rapporto di amicizia continua ancor oggi.” Lei segue il calcio? “Certamente. Da bambino il mio idolo era Marco Tardelli. Conoscerlo è stato un sogno. Poi siamo diventati amici. Fra i calciatori attuali ammiro Francesco Totti, mi piacciono le bandiere come lui e Alex Del Piero. Ho grande stima di Antonio Conte, lo conosco benissimo e posso dire che ha una grinta che farebbe diventare una formica persino un vichingo. Se la Juven-

Max Bertolani con Gianfranco Zola tus è una squadra vincente è in gran parte merito suo.” Per concludere, ci parli della sua Football Academy.“Ho fondato questa scuola per aiutare la diffusione del football americano e dei suoi valori. Il mio sport insegna a lavorare in gruppo, a perseverare nel conseguimento dell’obiettivo senza farsi demoralizzare dai problemi, a vincere le sfide della vita. Per questo, alleno anche i bambini dagli 8 anni in su. Naturalmente, i bambini non si placcano a vicenda: devono solo

staccare al giocatore avversario una delle due bandierine appese ai fianchi. Questa specialità si chiama flag football (flag significa bandiera). Per i più grandi c’è il football tackle, che consente i placcaggi solo dal busto in su. Gli adulti, invece, giocano al football americano vero e proprio. Vengono da me sia persone prive di esperienza che vogliono imparare a giocare sia ex giocatori che vogliono tenersi in forma disputando qualche partita con degli amici.”

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marito imprenditore una cifra importante per un investimento nella società Lambretta Moto Life e Gi & Gi Tecnology che si sarebbe rivelato sbagliato. *** Valeria Marini, è già tempesta. A meno di un anno, 5 maggio 2013, dal matrimonio, la situazione sentimentale per la bella Valeriona è già in mare aperto. Sembra ci sia una grossa crisi in atto con il marito Giovanni Cottone che l’ha portata a traslocare le proprie cose

***Fabrizio Corona sembra aver ritrovato, finalmente, la sua dimensione più reale. La *** Rocco Casalino, ex Grande Fratello, non le manda certo a dire alla nota giornalista e conduttrice de “Le invasioni Barbariche” Daria Bignardi. Forte del suo ruolo presso l’ufficio comunicazione del Movimento 5 stelle. Con un post pubblicato sul sito del movimento, in occasione della seconda puntata che ha ospitato Alessandro Di Battista, deputato del movimento: “Cara Daria Bignardi ti propongo questa riflessione sulla trasmissione di venerdì sera. Come sarebbe per te se ti invitassi a

dalla residenza milanese. Secondo i bene informati la stilista, e non solo, sembra abbia già trasferito tutte le sue cose abbandonando il tetto coniugale. Alla base di tanto disastro ci sarebbe l’amico Gigi D’Alessio, suo testimone di nozze con la moglie Anna Tatangelo, che avrebbe affidato al vita difficile del carcere lo porta quotidianamente a riflettere sugli errori commessi, senza sottrarsi alle proprie responsabilità, e sulle possibilità di recupero. Ciò che più sta a cuore all’ex re dei paparazzi, è non perdere il rispetto e la fiducia del figlio. Dal carcere, con il fratello Federico, ha scritto un libro “Mea Culpa” senza perdere l’occasione di mandare messaggi alla

Si parla di otto milioni di euro che Cottone starebbe restituendo a rate per problemi legati, così si dice, alla registrazione del marchio. In tutto questo la bella Valeria ha pensato bene di fare le valige.

***

sua famiglia e alle donne che comunque hanno fatto parte della sua vita. Una su tutte l’argentina, attuale signora De Martino, Belen Rodriguez, alla quale ha dedicato una lunga lettera. Questo il nuovo Fabrizio Corona: “Sono riuscito a fermarmi, ad avere il tempo di riflettere. Non voglio sembrare drammatico, ma se non fossi finito in prigione, sarei potuto morire. Ero ossessionato

dal successo, dai soldi. Dovevo avere le donne più belle, il fisico più scolpito, il look più alla moda. Volevo una vita perfetta e avevo il terrore di perdere tutto. E così mi ammazzavo di lavoro, incontri, appuntamenti, palestra. Il mi chirurgo mi aiutava a fermare il tempo, le sostanze chimiche mi davano una mano a reggere. Mi riempivo di pillole. Pillole per allenarmi, per

una trasmissione tv e le domande fossero: come si sente tuo figlio a scuola ad avere il nonno mandante di un assassinio? Come è l’aver sposato il figlio di un assassino?”. Daria Bignardi è sposata con Luca Sofri, figlio di Adriano Sofri. L’ex gieffino ha continuato: “E se insistessi su questa domanda come hai fatto tu per il padre ex fascista di Di Battista? E se dopo aver avuto te ospite invitassi uno scrittore che invece di parlare del suo libro raccontasse di cosa è stato Lotta Continua e di cosa pensa di te? E se questo scrittore utilizzasse *** Andrea Pirlo non si nasconde dietro a un dito. Ormai il matrimonio è dietro le spalle e si fa vedere tranquillamente in giro con il suo nuovo amore, la bionda Valentina Baldini. Le gossippate sono durate pochissime settimane,

fare l’amore, per dormire. Dopo un anno di carcere mi guardo allo specchio e mi vedo diverso. Ho i capelli lunghi e ricci, la barba curata, ho perso molti denti, sono dimagrito, la mia faccia non ha più quel gonfiore chimico”. Il sesso dietro le sbarre non gli manca: “Ne ho fatto così tanto prima del mio arresto che quasi avevo la nausea. Quello che mi manca sono le emozioni” il suo tempo non per parlare del suo libro ma per denigrare te che, oltretutto, saresti impossibilitata a difenderti? Tu penseresti che io sia stato corretto come conduttore o penseresti che questo invito sia stato una trappola ben orchestrata per far prevalere una idea e una tattica precostituita? Ad esempio che il Movimento 5 Stelle e i suoi parlamentari sono squadristi. Con una grande abilità sei passata dal papà fascista (tra l’altro, ex fascista, ora vota M5S) ad Augias che ci dipinge come neofascisti”. Oggi

qualche chiacchiera per la separazione dalla madre dei suoi figli Deborah Roversi è stata fisiologica. Andrea è sempre stato un uomo riservato che non ama sbattere la sua vita privata, soprattutto i figli, sulle prime pagine dei giornali. Ma ora tutto è sereno, il

regista bianconero vive con tranquillità la sua nuova storia d’amore anche fuori porta. E’ stato visto in giro per la città di Milano, dove ha cenato in un noto locale e poi passeggiato con la fidanzata, ormai, ufficiale Valentina e altri amici. Deve averci riflettuto parecchio

lo juventino per mandare a rotoli un matrimonio durato dodici anni e rinunciando a frequentare quotidianamente, si fa per dire, i due figli Niccolò di 10 anni e Angela di 7. Nella vita di Andrea sembra tornato il sereno.

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Rocco Casalino è lontano dal ragazzo chiuso nella casa del GF: “E’ come se si fosse chiuso un ciclo. Come se, 15 anni dopo, mi fossi messo definitivamente alle spalle l’esperienza del Grande Fratello. Daria Bignardi la consideravo un’amica. Fu la prima a intervistarmi quando uscii dalla casa. E adesso ci confrontiamo su un piano diverso. Di lei mi fidavo. Invece ci ha teso una trappola”. La nostra stima per Daria Bignardi ci lascia dedurre che la giornalista sarà assolutamente all’altezza della situazione.


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