N 6 2015 inter torino

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BUONA LA PRIMA

domenica 25 gennaio 2015

Anno 5 n. 6

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COPIA OMAGGIO

INTER TORINO

MANCINI CHIAMA SHAQIRI RISPONDE

Prendete il Toro per le CORNA


domenica 25 gennaio 2015

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Co

n il calciomercato protagonista (mai come quest’anno ci sono così tanti giocatori che arrivano o che cambiano maglia) l’Inter riceve il Torino con qualche novità ancora. Dopo Podolski e Shaquiri ecco il croato Marcelo Brozovic: testa, piede, qualità, rapidità. 22 anni, proprietà Dinamo Zagabria, è il rampicante predestinato della nuova era; l’ennesimo fiore profumato del florido vivaio balcanico, e il difensore colombiano Murillo, anche lui ventiduenne. Il difensore sudamericano arriverà a luglio, anche se la trattativa con il Granada continua, con i nerazzurri che provano a portarlo subito a Milano. Sulla sponda interista si sta facendo di tutto per accontentare Mancini, che prova anche a cercare un centrocampista di qualità e sostanza (Mario Suarez o Luca Leiva). La differenza dei cugini rossoneri, il Mancio ha un nome da spendere, l’esperienza vincente col Manchester City in Premier League gli hanno giovato e non poco. Andreolli e Vidic partiranno titolari contro i granata, mentre Ranocchia, recupe-

rato, andrà in panchina. E’ una delle scelte del tecnico jesino che sta provando ad amalgamare la squadra che, a parte il campionato, ha ancora Coppa Italia ed Europa League. Un piccolo passo indietro. Proprio negli ottavi di Coppa Italia, i nerazzurri hanno faticato ad avere ragione di una Sampdoria coriacea, che ridotta in 9, alla fine si è dovuta arrendere. Un successo, comunque, che ha alzato l’autostima di Handanovic e compagni che con gli uomini di Ventura devono solo vincere. Qualsiasi altro risultato sarebbe un fallimento che creperebbe la crescita di un gruppo che ha ancora tanto da lavorare. Mazzarri non ha lasciato un gran ricordo, ma Mancini ha qualcosa in più da perdere. Se non riuscisse a centrare un posto per la Champions sarebbero dolori, poiché potrebbe anche partire verso lidi più interessanti. Eppure la società si sta muovendo su sue direttive e questo fa accrescere speranze di avere il Mancio anche la prossima stagione, comunque vada a finire questa in corso. Al suo arrivo l’ex Citizen aveva promesso rivoluzione, e rivoluzione sarà. Perché “Laddove tutti pensano allo stesso modo, nessuno pensa un gran che”, è il grande credo del Mancio.

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iamo riusciti a battere la Sampdoria in Coppa Italia, ma quanta fatica ragazzi! Abbiamo avuto bisogno prima di un rigore, fallito da Icardi, poi dell’espulsione per far nostra

sorridevano dall’alto della loro posizione. I granata di Ventura, dopo un periodo di appannamento, sono tornati alla vittoria vincendo a Cesena e sicuramente proveranno a farci lo sgam-

IN COPPA ITALIA

betto. Uno sgambetto proibitivo per noi perché d’ora in avanti non si possono più commettere errori gettando al vento ogni possibilità per risalire la corrente. Spero che Shaqiri ci regali ancora un gol e magari pure Podolski pronto a darci ancora una mano. Per quanto concerne il campionato questo turno dovrebbe essere sicuramente

QUALCHE PASSO IN AVANTI la qualificazione. Non voglio tornare sulla gara con l’Empoli perché altrimenti ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Auguriamoci che il successo con la Sampdoria possa dare la spinta giusta alla squadra cancellando con un colpo di spugna tutte le amerezze del girone d’andata. Col Torino non sarà facile, però penso che i ragazzi ce la possano fare a conquistare i tre punti in palio. Servono assolutamente per risalire la classifica e magari mettere alle spalle i nostri cugini che fino all’altro giorno

STADIO

MEAZZA

ORE 15.00

rimediata a Verona dalla Fiorentina all’ultimo minuto. Molto dipenderà, per la fuga della Juventus, dal risultato di Firenze tra Fiorentina e Roma. I giallorossi non li ho visti tanto bene con l’Empoli in Coppa Italia, idem a Palermo con i rosanero. Probabilmente risentono dell’assenza di Gervinio impegnato in Coppa d’Africa. Per il terzo posto lotta aperta fra Napoli e Sampdoria. I blucerchiati hanno vinto tranquillamente a Parma mentre il Napoli ha compiuto l’impresa di battere la Lazio all’Olimpico. Sicuramente sarà un bel braccio di ferro fra queste due squadre dal momento che i partenopei dovranno affrontare domani il Genoa mentre la Samp dovrà vedersela col Palermo al Marassi. Una giornata, questa prima del girone di ritorno, senz’altro interessante soprattutto per Napoli e Sampdoria, le due candidate nella corsa ai preliminari di Champions League.

favorevole alla Juventus, anche se il Chievo scenderà in campo con il dente avvelenato per la sconfitta

Roberto Mancini

Giampiero Ventura

INTER (4-2-3-1)

Arbitro: Massimiliano

Handanovic Campagnaro, Andreolli, Vidic, D’Ambrosio; Guarin, Kuzmanovic; Palacio, Kovacic, Podolski; Icardi

Irrati di Pistoia

TORINO (3-5-2)

Padelli Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Vives, Gazzi, Farnerud, Molinaro; Quagliarella, Maxi Lopez


UN POKER QUASI PERFETTO domenica 25 gennaio 2015

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’Inter manciniana è a buon punto, a trazione anteriore, una squadra che gioca, rischia anche sbagliando, ma non si ferma e tiene il pallino del gioco senza lasciare molto tempo agli avversari di pensare sul da farsi. Questa è l’Inter che vuole Mancini ed è anche quella voluta di tifosi. Contro la Sampdoria a San Siro, per acciuffare i quarti di finale di Coppa Italia, il tecnico di jesi non ha badato a spese, subito dentro Podolski,Kovacic, Icardi e Shaqiri. Lo svizzero non ha deluso al suo esordio da titolare al Meazza. Dopo il rigore sbagliato da Icardi, ancora molto emozionato per la nascita della figlia Francesca, ci ha pensato lo svizzero a sbloccare la

situazione nella ripresa, prontamente imitato dallo stesso Icardi sul finale di gara. Per avere la meglio sui blucerchiati bisogna attendere, in superiorità numerica dal 10’, un rigore sbagliato e 71 minuti, non si può pensare di fare altrettanto contro il Torino ma la strada è quella giusta. Mancini deve studiare molto bene come contenere la furia degli uomini di Ventura. Là davanti l’inizio promette bene, bisogna porre lo stesso impegno nel reparto arretrato. I nerazzurri iniziano a piacere ma il timore è il gambero, vietato fare ancora passi indietro. Mancini deve riuscire a trovare continuità di risultati, il teso posto sembra sempre più lontano, ma con i tre punti in palio basterebbe anellare 3-4 successi consecutivi per vedere muoversi piacevolmente la classifica. Gli onori sono tutti per Xherdan Shaqiri ma l’intera squadra inizia a girare bene. Podolski, da vero panzer, attira gli uomini su di lui contenendoli senza perdere palla. Il gioco inizia a girare e oggi contro il Torino bisogna mettere in campo la stessa vivacità. Il Toro arriva a San Siro galvanizzato dalla bella prestazione di Cesena (2-3 il risultato finale) e che da sei

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Andrea Ranocchia

la partita

Osvaldo. Ranocchia potrebbe partire dalla panchina. La benamata dovrebbe scendere in campo col 4-2-3-1: Handanovic, i terzini Campagnaro e D’Ambrosio, a centrocampo la coppia Andreolli-Vidic, sulle fasce Guarin e Kuzmanovic, Palacio e Podolski, invece, pronti a servire Icardi. Quasi sicuramente Shaqiri partirà dalla panchina. Ventura non si farà cogliere impreparato, Bruno Peres il grande assente, e punterà tutto sulla coppia d’attacco Fabio Quagliarella ed il neo acquisto Maxi Lopez che ha già segnato contro il Cesena.

turni non incassa sconfitte, l’ultima nel derby contro la Juventus del 30 novembre. Anche l’Inter potrebbe giocare convinta di portare a casa il risultato, i nerazzurri non perdono contro i granata da ben 21 partite e la scida d’andata finì a rete inviolate all’Olimpico di Torino. Ancora una volta Mancini deve fare i conti con le assenze, Juan Jesus e Medel squalificati, Nagatomo ancora impegnato col Giappone in coppa d’Asia oltre all’ormai latitante

PER L’INTER UN SOFFIO DI SPERANZA

’Inter, forte del successo conquistato in Coppa Italia con la Sampdoria, torna in campo oggi a San Siro per affrontare il Torino di Giampiero Ventura. I nerazzurri, sulla carta, sono potenzialmente favoriti grazie ai nuovi innesti di Podolski e di Shaqiri che tra l’altro hanno fatto guadagnare alla squadra di Mancini un migliore tasso tecnico rispetto alla squadra guidata precedentemente da Walter Mazzarri. Il Torino arriva gasato dal successo conseguito contro il Cesena negli ultimi minuti della partita. Questo, sul piano psicologico, costituisce sicuramente un piccolo vantaggio rispetto all’Inter che invece è stato bloccato sullo 0 a 0 dall’Empoli. Comunque secondo i bioritmi, per un soffio, l’Inter dovrebbe farcela ad avere la meglio sul Toro. I valori complessivi della squadra di Mancini si aggirano intorno al 6,02 contro il 6,00 dell’undici

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di Ventura. La differenza è lieve, anzi lievissima, però salvo cambiamenti di formazione dell’ultima ora, il verdetto premierebbe i nerazzurri, facendoli fare un importante passo in avanti in classifica generale. Nello specifico delle potenzialità di rendimento dei singoli giocatori entrambe le squadre risultano avere un grande vigore fisico e una ottima resistenza alla fatica. Dal punto di vista delle energie intellettive la formazione meneghina risulta più concentrata e determinata agonisticamente. Attenzione però alla forte capacità del Toro dal punto di vista creativo e dell’intuizione personale dei propri attaccanti Fabio Quagliarella e Maxi Lopez che risultano essere capaci di esprimersi al massimo delle loro capacità. Partita quindi che potrebbe nascondere, durante i cambi, qualche pericolo per i padroni di casa. Tra i giocatori che maggiormente si dovrebbe-

ro mettere in bella evidenza segnaliamo Ranocchia (nella foto), Campagnaro, Vidic,

bioritmi Enzo Occhiuto

Hernanes , Icardi e Kovacic in grande spolvero, mentre tra granata si differenziano soprattutto Makximovic, Benassi, Gazzi, Darmian, Vives, Masiello e i due attaccanti Quagliarella e Maxi Lopez (nella foto) in stato di grazia.

Maxi Lopez


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Luigi Rubino

NON TEMETE IL TORO

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ttenuta brillantemente la qualificazione ai quarti di Coppa Italia a spese della Samp, l’Inter versione Shaqiri si rituffa in campionato. Al Meazza c’è il Torino, squadra che dista in classifica di appena quattro punti, ma che assolutamente i nerazzurri devono battere per continuare ad inseguire un piazzamento europeo per il prossimo anno. Si spera che sia quello della Champions League, ma non è facile, vista la folta concorrenza di avversari che precedono l’Inter in classifica. Gli innesti di nuovi colpi sul mercato invernale, comunque, potrebbero far volare la squadra verso il terzo posto, obiettivo dichiarato da tempo dalla società meneghina. Contro il Torino inizia anche il girone di ritorno e l’Inter non si deve far trovar impreparata. All’andata la sfida tra granata e nerazzurri, con Mazzarri in panchina, finì senza reti. Handanovic parò un rigore a Larrondo e i nerazzurri fecero poco per vincere. Ora però la musica

è cambiata. I protagonisti in campo sono diversi. I nuovi arrivati, Podolski e Shaqiri, sembrano aver trasformato l’Inter in un modello quasi alla…tedesca.

Il Toro va quindi preso per le corna. Il suo attacco è vero punge poco (terz’ultimo del campionato), ma la difesa è una delle migliori, risultando la quinta aven-

do subito 21 gol in 19 gare giocate. I bomber maggiori dei granata sono finora Quagliarella e Glik, un difensore quest’ultimo con il vizietto del gol e che, con i suoi costanti inserimenti in avanti, sta dando un grande contributo al tecnico Ventura in fase offensiva. Il Torino comunque viaggia positivo da ben sei giornate. L’ultima sconfitta risale al derby con la Juve (2-1) disputato il 30 novembre 2014. Poi sono arrivati tre pareggi e due vittorie. Ultima affermazione quella di domenica scorsa in trasferta contro il Cesena per 3-2, con il primo gol realizzato in questa stagione dall’ex e giovane centrocampista scuola Inter, Marco Benassi. Per gli amanti delle statistiche, il Torino non vince a Milano contro l’Inter da 27 anni. Era il 1 febbraio del 1988 e a decidere il match fu un gol del difensore Cravero su rigore. Nell’ultima gara di campionato dello scorso anno, l’Inter di Mazzarri sconfisse il Toro per 1-0. A decidere la sfida fu un gol dell’allora prolifico bomber Palacio.

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on lo scialbo pareggio di Empoli e la convincente vittoria con la Sampdoria negli ottavi della Coppa Italia si è conclusa la prima parte della stagione interista ed inevitabilmente è tempo di primi bilanci indicatori da un lato dell’andamento stagionale e dall’altro costruttivi per fare meglio nel-

portato entusiasmo nell’ambiente e probabilmente le loro prestazioni contribuiranno a rendere la squadra competitiva su tutti i fronti

la seconda fase. Ancora una volta l’Inter sta disputando una stagione altalenante dove accanto a prestazioni convincenti sono accoppiate partite poco spettacolari. Per gli interisti questa alter-

eliminando il cacofonico contrasto tra partite spettacolari e match inguardabili. Mancini sta lavorando molto e molto bene sulla testa dei giocatori e i risultati non dovrebbero tardare: certo

riflessioni Marco Papetti

SI RIPARTE

PRIMA I BILANCI nanza non è nulla di nuovo dato che questa è una caratteristica intrinseca del dna nerazzurro ma l’obiettivo è limitare al massimo questa discontinuità e iniziare un percorso di vittorie condito con qualche passo falso. Nel corso della stagione abbiamo visto innanzi tutto un cambiamento di strategia del vertice aziendale che con l’avvento di Mancini ha messo mano al portafoglio mettendo a disposizione del tecnico una rosa di livello potenzialmente capace di lottare per il terzo posto. Podolsky e Shaqiri hanno

l’Inter di Empoli e quella di mercoledì sera contro la Sampdoria sembrano ancora due squadre diverse ma l’esperienza del mister dovrebbe eliminare le amnesie di gioco e le ansie da prestazione. L’Inter inizia il girone di ritorno con l’obiettivo del terzo posto ancora a portata di mano, la qualificazione ai quarti di Coppa Italia (dove affronteremo il Napoli) e la qualificazione ai sedicesimi di Europa League (contro il Celtic) ma soprattutto con un rinnovato entusiasmo della rosa e dei tifosi. Bilancio positivo!


Milan alla deriva

domenica 25 gennaio 2015 cugini

Rischia grosso Pippo Inzaghi

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’onestà intellettuale vorrebbe la consapevolezza del presidente Berlusconi, e prima ancora del tecnico Pippo Inzaghi, che questo Milan poco può fare. Una nave alla deriva, senza condottiero e con motori quasi in avaria. Contro la Lazio all’Olimpico ha dimostrato ancora una volta tutti i limiti tecnici di questa

squadra, priva anche di un progetto concreto seppur a lunga gettata. Nonostante ci abbia provato ancora una volta il solito Menez, e ancora una volta non è stato sufficiente, alla Lazio sono bastati quattro minuti per la corsa al recupero e mandare a gambe per aria l’intero pianeta rossonero. Ogni merito va riconosciuto agli aquilotti, Un doppio Parolo e Klose hanno solo finalizzato quanto il gruppo ha creato in modo ordinato e con schemi ben studiati, se la Lazio occupa il momen-

taneo terzo posto ci sarà pure una ragione! Riscia grosso il Milan e ancor di più rischia Filippo Inzaghi. E’ sì una squadra priva di elementi validi a trascinare il gioco e i risultati, eccezione fatta per per il fenomenale portiere spagnolo che con le sue miracolose parate si guadagna con sudore ogni centesimo del suo sti-

pendio, ma è anche evidente quanto il gruppo manchi di una vera e propria guida tecnica. Il Milan mette in campo tutto il nervosismo di chi sa di non avere molte armi per attaccare e ancora meno per difendersi. Il 3-1 di Roma la dice lunga sullo stato di salute del Diavolo che ha subito la seconda sconfitta consecutiva, terza in quattro partite. Le macerie rossonere sono poco utili alla ricostruzione. Intanto, per coerenza, almeno una testa deve saltare e la più accreditata è quella di un

“incolpevole” Inzaghi che poco avrebbe potuto anche una squadra a gran completo di nomi eccellenti. Al tecnico piacentino manca comunque la necessaria gavetta, non basta vincere in Primavera per divenire leader in Serie A, vedasi lo Stramaccioni interista. Oggi all’Udinese mostra maggiore maturità. Al Milan, come già abbondantemente detto anche nelle precedenti giornate, non possono bastare i miracoli di Lopez né il solito personale gol di Menez, comunque bravo nella cavalcata dei 200 metri che infilza Marchetti con un preciso sinistro, regolarmente vanificato perché l’intero gruppo latita. Alla Lazio sono bastati quattro minuti, nella ripresa, per decidere di fare sul serio e Parolo, seguito a ruota da Klose, ha messo il sigillo alle vere intenzioni laziali. E’ andata anche bene alla banda di Inzaghi, un super Diego Lopez ha evitato, in più di un occasione, l’umiliazione rossonera. Sul comportamento antisportivo, sono buona a definirsi semplicemente tale, di Mexes preferisco non proferire parola, evidentemente nessuno ha provveduto ad informare il francese che la gara si giocava su un prato verde e non sul tappeto di un ring. Imbarazzante ed indegno di indossare la gloriosa maglia rossonera.

di Luigi Rubino

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Inter inarrestabile sul mercato

Preso il giovane talento croato Brosovic

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i è a lungo vociferato che soldi all’Inter non ce ne erano molti, anche perché l’obbligo partito da Thohir era quello di assestare il bilancio in rosso della società, invece, da quando è andato via Mazzarri dalla panca nerazzurra n’è passata acqua sotto i ponti. Arrivato Mancini, la società si è scatenata sul mercato e sotto

il flusso del tecnico di Jesi e l’abilità strategica di Ausilio, è andata all’attacco, sferrando colpi quasi a ripetizione in questa sessione invernale del calcio mercato. Dopo gli ingaggi di giocatori di sicuro valore come Shaqiri e Podolski, ecco arrivare il giovane e

promettente Brosovic, ragazzo 22enne proveniente dalla Dinamo Zagabria già da tempo in orbita nazionale, un acquisto, questo del centrocampista croato, che rispecchia i programmi a medio e lungo termine della società nerazzurra e che soddisfa in pieno la volontà del presidente Thohir; cioè quella di creare una squadra valida, giova-

ne e che diventi naturalmente competitiva per molto tempo. La mossa a sorpresa dell’Inter e soprattutto di Fassone ed Ausilio ha spiazzato la concorrenza di altri club come Everton, Liverpool, Valencia, Milan, Arsenal e soprattutto Napoli, che

ha cercato fino all’ultimo di soffiare Brosovic al club nerazzurro, per sostituire Inler che, poco impiegato, sembra non rientrare più negli schemi di Don Raffaè Benitez. Decisivo per la buona riuscita del trasferimento del giocatore, i buoni rapporti esistenti da tempo tra il presidente della Dinamo Zagabria, Zdavko Mamic e la beneamata. Marcelo Brosovic passa alla società nerazzurra per una cifra pari a 8 milioni di euro più bonus, in prestito oneroso per 18 mesi con obbli-

go di riscatto nel 2016 (3 milioni di euro verranno versati subito nei 18 mesi, 5 al momento del riscatto, con un contratto di quattro anni e mezzo da 1,5 milioni di euro. Ambidestro, grande personalità in campo, nonostante la giovane età, Marcelo fa parte di quella generazione di ragazzi talentuosi del calcio dell’Est, in auge a livello europeo ed anche mondiale soprattutto negli ultimi 14 anni. I suoi piedi sanno disegnare traiettorie precise ed indirizzare la palla con una precisione e freddezza unica, da lunga distanza e sottoporta. Il ragazzo in campo poi è un vero martello. Corre, corre e sembra non stancarsi mai.


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Infermeria nerazzurra Marjlja Bisceglia

Ancora grossi limiti per Mancini. L’Inter è ancora lontana dalla rosa al gran completo. Il tecnico nerazzurro spera di recuperare almeno Andrea Ranocchia, distorsione al ginocchio per lui, e di averlo in panchina contro il Torino di Giampiero Ventura. Fuori ancora Jonathan per infiammazione al ginocchio. Oltre a Nagatomo, impegnato in Coppa d’Asia, Mancini è orfano ancora di Juan Jesus e Medel, squalificati dai giudici di gara, Pablo Osvaldo merita una considerazione a sè. L’indisciplinato Johnny Depp di casa nostra non accetta nessun tipo di

affronto entrando spesso in collisione anche con i suoi stessi compagni. Bene ha fatto Roberto Mancini a sbarrargli le porte di Appiano Gentile dopo che per cinque giorni ha fatto il desaparesidos senza dare alcun segnale e soprattutto senza esserne stato autorizzato. Ormai è divorsio tra l’italo-argentino e l’Inter. Peccato, un ottimo elemento in grado di risolvere la partita con una quasi genialità dell’ultima ora. Il Milan e la Juventus lo vorrebbero, ma Inzaghi e mister Allegri hanno veramente voglia di tirarsi in casa una patata così bollente?


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L’Ospite

Fabio Quagliarella

Draconcello DOC e l’esordio in Serie A, nel 2000, è proprio con i granata nella partita TorinoPiacenza vinta 2-1. Verrà in seguito dato in presti-

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abio Quagliarella si distingue come calciatore per le sue grandi capacità. L’attaccante è in grado di giocare da prima punta ma anche come trequartista. Il suo repertorio include il colpo di testa, di tacco, la rovesciata e la sua precisione e potenza nei tiri gli ha permesso di fare gol a grandi distanze. Quagliarella, nato a Castellammare di Stabia il 31 gennaio 1983, nella provincia di Napoli, è cresciuto come calciatore nelle giovanili del Torino

ne cede metà alla Sampdoria con la quale avrà una stagione spettacolare, con nove partite su sedici nella prima stagione, e quattro nella seconda, che gli permettono di diventare tredicesimo nella classifica dei cannonieri di quella stagione. Nel 2007 le due squadre, Sampdoria e Udinese proprietarie del cartellino, offrono rispettivamente 6,5 milioni e 7,3 milioni per il so cartellino, L’udinese si aggiudica quindi il calciatore. Nel 2009 l’attaccante

Marjlja Bisceglia

viene acquistato dal Napoli per sedici milioni di euro, esordisce con la maglia azzurra nella partita di Coppa Italia contro la Salernitana, vincendo tre a zero. Nel gennaio 2010 ottiene l’Oscar del calcio AIC per aver realizzato il migliore gol della stagione nella partita contro l’Udinese del 31 gennaio 2009. Il suo destro da fuori area non poteva passare inosservato agli addetti ai lavori. Nell’agosto del 2010 il Napoli, nonostante le contestazioni dei tifosi

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partenopei, vende Fabio Quagliarella alla Juventus. Nella partita contro la Sampdoria segna il suo primo gol in bianconero e il 30 ottobre realizza la rete che contribuirà alla vittoria della sua squadra contro il Milan a San Siro. Nel 2012-2013 inizia

Chelsea-Juventus segnando il gol definitivo del 2-2 e tre giorni dopo ottiene una maglia da titolare. Nel 2013 segna il primo ed ultimo gol della stagione contro il Chievo, e a dicembre segna l’unico gol in coppa Italia contro l’Avellino. Il 17 luglio del 2014

la stagione con la Supercoppa italiana grazie alla vittoria sul Napoli, esordisce inoltre nella Champions League nella partita

il calciatore viene nuovamente acquistato dal Torino, dopo nove anni, firmando un contratto triennale. Ma la carriera di Quagliarella non finisce qui, venne infatti convocato per la prima volta nella Nazionale maggiore da Roberto Donadoni, a 24 anni, nella partita Italia-Scozia, giocata allo stadio San Nicola di Bari. Lo stesso anno sigla una doppietta contro la Lituania a Kaunas. Con 372 presenze e 107 reti nel campionato 4 reti nelle coppe nazionali e 17 nelle coppe continentali Fabio Quagliarella ha sicuramente contribuito alla storia del calcio italiano.

to alla Fiorentina Viola in serie C2, senza però grandi risultati, nel 2002 viene infatti dato in prestito al Chieti in C1 dove svolgerà una grandiosa stagione, 17 reti in 32 partite. L’anno successivo il Torino quindi lo riprende in vista della serie B. Nell’agosto del 2005 però, a seguito del fallimento della società, il calciatore si ritrova svincolato e va a giocare nell’Ascoli dove trova un posto da titolare. L’udinese, titolare del suo cartellino dal 2005,

Prima e dopo la partita... Vino, birra e il gusto di un panino espresso


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o z n a r

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arco Benassi, at-

attendere solo due mesi per il debutto in Serie A da titolare, nella partita casalinga contro il Pescara giocherà tutti i 90’. Pochi giorni dopo la società di Vittorio Emanuele ne rileva il 100% del cartellino. La stagione successiva l’Inter lo manda a Livorno a fare gavetta e nel luglio 2014 viene ufficializzato l’accordo di compartecipazione tra Inter e Torino. Il primo gol in maglia granata arriva il 18 gennaio 2015 nella trasferta di Cesena.

tuale centrocampista granata, è un ‘figlio’ dell’Inter. Cresciuto nelle giovanili nerazzurre ha fatto una capatina anche in prima squadra. Nella stagione 2011-2012 conquista la prima edizione del NexGen Series, vince il campionato di categoria ed il relativo campionato Primavera. La stagione successiva, una volta stabilita la compartecipazione con il Modena per 250.000 euro, pur restando un giocatore della Primavera, viene aggregato in prima squadra esordendo in Europa League il 22 novembre 2012 contro il Rubin Kazan. Il mediano modenese deve

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anilo D’ambrosio è cre-

sciuto a Caivano e calcisticamente inizia con la Salernitana ma milita subito nella Fiorentina che ne comprende le sue doti. Ma il grande pubblico può apprezzarne le sue qualità con indosso la maglia granata. Gioca col Torino dal 2010 al 2014, 119 presenze e 10 reti. Il 30 gennaio 2014, nella sessione di mercato invernale, approda all’Inter con la maglia numero 33. L’esordio in nerazzurro è contro la Juventus a Torino entrato in sostituzione di Jonathan. Il suo primo gol con la beneamata arriva in Europa League contro lo Stjarnan nell’andata dei playoff vinta dall’Inter per 0-3 il 20 agosto. Il 18 settembre si ripete, sempre in Europa League, segna il gol decisivo contro il Dnipro nella prima giornata della fase a gironi e, per non perdere il vizio, il 2 ottobre successivo castiga gli azeri del Qarabag. L’esordio in Coppa Italia è nell’incontro vinto per 2-0 dall’Inter contro la Sampdoria. In nerazzurro, ad oggi, ha totalizzato 27 presenze e reti.

con g li Ex


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mpossibile pensare di tenere il cacio moderno fuori dai vari social, tutto è postato o twittato. Francesco Totti manda in rete in tempo reale un selfie appena dopo il suo secondo gol utile al pareggio nel derby contro la Lazio, Mauro Icardi comunica, sempre in tempo reale, al mondo la nascita di sua figlia Francesca e Xherdan Shaqiri non vuole essere da meno. Il giorno dopo il gol che ha difatti deciso il match di Coppa Italia contro la Sampdoria ha affidato ad un Tweet la sua gioia: Grande prestazione di squadra ieri! E sono felice di segnare il mio primo gol per Inter.

La nuova moda

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C o d en om

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E

’ proprio il caso di dirlo, scatenata Inter. Nessuna squadra di Serie A è risultata così attiva in questo mercato riparatore di gennaio. Thohir non aveva intenzione di spedere, mancano i soldi e soprattutto bisogna far quadrare i bilanci pericolosamente in rosso. Ma Mancini parla una lingua universale, comprensibile anche in Oriente. O la squadra vie-

pr

o di Marjlja Bisceglia

Taider e Alvarez, si lavora per l’uscita di Kuzmanovic in partenza per l’Amburgo con una contropartita più che dignitosa: 4,5 milioni circa. L’inevitabile divorzio con Pablo Osvaldo dovrebbe portare altro danaro utile alle casse nerazzurre. Nonostante l’italo-argen-

proprio attacco. Dopo Podolski e Shaqiri la scena si sposta sull’acquisto del talentoso trequartista croato, subito disponibile in rosa, Marcelo Brozovic, preso dalla Dinamo Zagabria, e Jeison Murillo, strappato al Granada, bravo nella zona centrale di difesa. Il difensore colombiano arriverà a Milano a luglio, la speranza di Mancini è di averlo già settimana prossima, al costo di 8 milioni di euro da pagare a rate. Sorvegliato speciale resta il mediano brasiliano Lucas Leiva, ormai ai ferri corti con il Liverpool. Anche il centrocampista ivoriano Yaya Tourè, in scadenza di contratto col Manchester City, è nel mirino nerazzurro. Quest’ultimo lascia un po’ perplessi gli addetti ai lavori a causa della sua età non più così verde. I 32 anni del calciatore potrebbero essere un limite

ne creata a mia immagine e somiglianza, o a Milano la mia resterà una mera passeggiata… questo il messaggio del Mancio che nel calcio vuole solo vincere e non parteciparmi da inerme protagonista e spettatore del l’altrui gioco. Messe a segno le cessioni di

tino sia in forza all’Inter sotto la formula del prestito, spetta comunque alla società nerazzurra gestire le eventuali trattative. Diverse le squadre interessate al capriccioso nerazzurro, su tutte Milan e Juventus interessate a rinforzare il

ma pare che non la pensi così Mancini che mira a portarlo a Milano con uno stipendio dimezzato rispetto all’attuale. L’Inter può dunque tirare un sospiro di sollievo, ben quattro i colpi già messi a segno: Podolski, Shaqiri, Brozovic e Murillo


amarcord domenica 25 gennaio 2015

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Á

lvaro Alexander Recoba Rivero, soprannominato El Chino, esordisce nel campionato italiano nella stagione ‘97-’98 proprio con la maglia dell’Inter che lo aveva acquistato per 7 miliardi di lire. Nelle 8 partite giocate segna 3 gol e conquista la Coppa UEFA battendo la Lazio in finale. Già al suo esordio, contro il Brescia, fu amore a prima vista con i tifosi: nerazzurri sotto di un gol contro le rondinelle e nel secondo tempo Recoba, che giocava in coppia con Ronaldo, con un tiro dai 30 metri segna il pareggio e subito dopo il gol vittoria a conclusione di una punizione con palla a girare sotto l’incrocio sinistro. Dopo una pausa al Venezia, torna in nerazzurro fino al 2007. In 176 partite con la Benamata ha segnato 53 reti. Il 31 agosto 2007 passa in prestito al Torino dove, nell’unica stagione, segna un solo gol in 22 partite giocate.


12 giù al nord

Fiore Marro

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Lo “Stellone” di Benitez colpisce ancora, mentre ci accingiamo ad accogliere i fratelli genoani volta nella sua storia, il Milan alla serie B. Il tifo dei partenopei nei confronti della squadra genovese colpì molto sia i tifosi che la dirigenza del Genoa, che ringraziarono il pubblico presente allo stadio per il bel gesto. Da lì in poi le due tifoserie inscenarono grandi feste e belle coreografie ogni qualvolta ci fosse una sfida tra le due squadre. Il momento più bello rimane comunque la grande festa che si ebbe il 10 giugno, quando il sodalizio fra queste due tifoserie amiche fu consolidato in maniera inossidabile. Entrambe protagoniste di un campionato cadetto spettacolare, il Napoli e il Genoa raggiunsero a braccetto, la promo-

C

i voleva il famoso “Stellone”di Rafa Benitez per risolvere in positivo la giostra dei rigori di ieri sera al San Paolo, questa situazione di fortuna non è la prima che si manifesta quando in panchina siede il tecnico iberico. Anche a Doha contro gli odiati bianconeri la dea bendata ha scelto da che parte stare, così come quando l’allenatore pluridecorato fu baciato dalla fortuna in occasione della finale del 2005 di Champions contro il Milan e della FA Cup contro il West Ham sempre ai rigori. C’è poco da fare, puoi essere il migliore di tutti ma senza la sorte amica, non vinci. Quanti ne ho visti in questi anni di tecnici capaci, anche in campionati di periferia, allenatori pieni di idee, volontà, capacità, che non avendo quel pizzico di fortuna a favore, si sono persi scomparendo nel nulla. Certo che Napoli – Udinese non è stata solo fortuna, in fondo riguardando la formazione partenopea, qualche brivido viene. Mettere assieme Henrique e Britos assieme è un atto di coraggio unico, riproporre gli Hamisk eJorginho di questi tempi è davvero un atto di coraggio enorme, eppure a tenere in piedi la partita sono stati proprio loro due con i gol che hanno consentito di arrivare fino ai rigori, tra l’altro il gol di Marekiaro è stata una perla magnifica. Ultime considerazioni vanno fatte su Panagiotis Kone, che

Gemellaggio ultra trentennale tra Napoli e Genoa

quando gioca contro di noi si trasforma in CR7. Anche ieri sera ha fatto un gol fantasmagorico mentre per noi c’è da sottolineare che Manolo Gabbiadiniancora deve inserirsi negli schemi mentre Ivan Strinic pare sia stato davvero un acquisto azzeccato. Lunedì sera ci sarà Napoli – Genova, “fratelli contro”, che è il gemellaggio più bello della storia della tifoseria napoletana, tante cose ci accomunano con il Grifone ligure e la sua gente. Il mare su tutto, ma pure, storicamente parlando, le aggressioni piemontesi di casa Savoia oltre che una visione dello sport e soprattutto del calcio che ambisce a unire i popoli e non a dividerli. E’ appunto su questo fenomeno tra le due tifoserie che voglio

spendere qualche parola in più. Il gemellaggio tra le tifoserie di Napoli e Genoa è il più longevo di Italia. Per illustrare la nascita di questa amicizia bisogna andare indietro col tempo a circa 30 anni fa, precisamente il 16 maggio 1982. Il Napoli di Rino Marchesi aveva ormai ipotecato il quarto posto e la conseguente qualificazione in Coppa Uefa. Il Genoa, disperato, arrivò al San Paolo bisognoso di punti per la salvezza. La partita si mise subito dalla parte degli ospiti che riuscirono ad andare in vantaggio nei primi minuti di gioco. Il Napoli aveva bisogno di un solo punto per garantirsi il piazzamento europeo, riuscì però a rifilare un micidiale uno due che gli permise di iniziare

la seconda frazione di gioco in vantaggio. La diretta avversaria per la salvezza dei liguri era il Milan di Italo Galbiati, che intanto vinceva a Cesena. Dal

La gioia del Napoli dopo il gol risolutivo di Gonzalo Higuian

vantaggio partenopeo in poi, il popolo del San Paolo cominciò a tifare per il Grifone, invitando i propri calciatori a subire gol. La rete per i rossoblù arrivò quasi a tempo scaduto, un calcio d’angolo per i genoani. Proprio grazie al cross, che scaturì da quel corner, l’ischitano Marco Faccenda riuscì a marcare in rete, consentendo la permanenza in serie A dei rossoblù e condannando, per la prima

zione in serie A. Lo stadio Marassi ribolliva di bandiere e vessilli rossoblu e azzurri. La gioia a fine partita fu incontenibile. Napoli e Genova erano vicinissime, i carruggi distavano pochi metri dai vicoli partenopei, nord e sud Italia erano uniti dalla stessa felicità. Il pesto genovese quel giorno sapeva un po’ di pizza napoletana. Quando il calcio diventa “anima” neanche i Tagliavento posso rovinarlo.

Paolo Tagliavento


domenica 25 gennaio 2015

LA JUVE PROVA L’ALLUNGO COL CHIEVO L

a Vecchia Signora oggi allo Stadium parla ancora veneto. Dopo i dieci gol segnati al Verona tra Coppa Italia e campionato ecco un’altra avversaria scaligera, il Chievo di Maran intenzionato però a non fare la vittima sacrificale con Pogba e compagni. Cifre alla mano c’è da scommettere che i campioni d’Italia, con tutta probabilità, riusciranno a compiere una ulteriore accelerata in classifica, dal momento che la Roma, squadra che va a braccetto o quasi con i bianconeri, sarà impegnata questa sera al Franchi contro una Fiorentina su di giri per il successo chiuso in cassaforte sette giorni fa col Chievo. In teoria battendo i clivensi

di Garcia. La Roma, l’altro giorno, in Coppa Italia ha faticato le proverbiali sette camice per battere l’Empoli, un po’ come è successo al Napoli giovedì sera al

Sassuolo. A difendere il terzo posto con i partenopei c’è anche la Sampdoria impegnata questo pomeriggio col Palermo. Partita della disperazione al Tardi-

rova del nove oggi a Lione per la capolista di Ligue 1 contro il Mets, squadra dei bassifondi della classifica ma tosta e sempre pronta a fare lo sgambetto alle vip. Il Marsiglia, alle spalle del Lione, ha anticipato la 22° giornata disputando il derby della Costa Azzurra contro il

classifica, tutte in campo ieri sera col Real Madrid a Cordoba, il Barcellona a Elche e l’Atletico al Calderom nel derby di Madrid col Rayo Vallecano. Il Siviglia, quarta forza del campionato, proverà oggi a respingere l’assalto del Valencia, piazzato un gradino più giù dai Valenciani.

Nizza. Per il PSG prova di fuoco oggi a Saint Etienne, formazione attualmente in quarta posizione, davanti al Monaco sceso in campo ieri sera contro il Lille. Per il vertice del campionato, praticamente, tutte in un fazzoletto nel giro di sei punti. Questo pomeriggio in campo anche il Reims contro il Lenz invischiato nelle sabbie mobili a 1 punto sopra il fanalino di coda Caen in trasferta questa sera sul difficile terreno del Rennes. In Spagna le tre squadre al comando della

In campo anche l’Atletico Bilbao contro un Malaga deciso a risalire la corrente. In Galizia il Deportivo La Coruna, pericolante in classifica con soli 17 punti, proverà ad allontanare i fantasmi della retrocessione incrociando le armi col Granada ultimo in classifica. Difficile trasferta anche per l’Almeria a Barcellona contro l’Espanyol mentre il Getafe dovrà vedersela col Celta Vigo, una delle squadre più in forma della Liga. In Spagna, intanto, si è giocata la Coppa del Re giunta

estero

ai quarti di finale col Barcellona vittorioso sull’Atletico Madrid con un gol di Messi a cinque minuti dalla fine. Coppa di Lega anche in Inghilterra col pareggio

IL CAPOLISTA LIONE OGGI OSPITA IL METZ

La preoccupazione di Rafa Benitez

San Paolo con l’Udinese, qualificazione ai quarti di finale conquistata all’ultimo rigore. Un Napoli che posticiperà a domani sera la sua fatica affrontando in casa un Genoa che sta

ni fra il Parma e il Cesena mentre la pimpante Atalanta, reduce dalla vittoria di San Siro col Milan, sarà al Bentegodi col Verona. A San Siro va in onda invece Inter-Torino, coi nerazzurMarek Hamsik

la Juventus, scendendo in campo prima della Roma, nella classifica provvisoria potrebbe portare a 8 punti il vantaggio sui giallorossi

P

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esprimendo un gioco spumeggiante malgrado i due pareggi conseguiti negli ultimi turni, vedi il pirotecnico 3-3 di Marassi col

L’esultanza al rigore vincente

ri ringalluzziti dal 2-0 con la Sampdoria in Coppa Italia ma con la mente ancora ad Empoli dove Handanovic ha salvato il risultato.

del Chelsea a Liverpool. Conto alla rovescia, invece, in Germania dove fra cinque giorni, con l’anticipo Wolfsburg-Bayern Monaco, riparte la Bundesliga. Il match dei bavaresi è ad alto livello dal momento che il Wolfsburg è secondo in classifica. Il giorno successivo altro scontro fra big, quello di Leverkusen col Bayer impegnato col Borussia Dortmund, attualmente penultimo in graduatoria davanti al solo Frigurgo fanalino di coda.


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nello specifico, ad incentivare le iscrizioni alla SuisseGas Milano Marathon del prossimo 12 aprile - o a una delle staffette previste dal Charity Program della manifestazione. “Non potevo rifiutare questa pro-

la scritta follow me to the SuisseGas Milano Marathon indosso, e via verso nuovi allenamenti specifici, di gruppo, per finalizzare la preparazione in vista della gara meneghina - i dettagli che vedranno attivamente coinvolto Danilo saranno svelati nei prossimi giorni.

Basterà contattare direttamente il campione via mail all’indirizzo officinadellosportivo@gmail.com. E infine, perché non seguire Danilo nelle sue gare per sostenere il progetto Ambassador e verificare come si comporta lui in competizione? I suoi prossimi im-

Goffi non ha intenzione di darsi alla politica - non per il momento, almeno; poi, un domani, si vedrà. L’attuale detentore del titolo italiano sui 42km è stato invece coinvolto in questo progetto volto ad avvicinare quante più persone alla pratica attiva della corsa; e,

posta”, ci spiega l’atleta nervianese, “perché correre è la cosa che mi piace e mi riesce meglio. E adidas -tra i sostenitori di questa iniziativa, e la SuisseGas Milano Marathon hanno significato tanto per me: è giunta l’ora di ricambiare!” Quindi, maglietta adidas rossa con

Per il momento, segnaliamo che coinvolgimento di Danilo al programma Ambassador darà benefici anche al portafogli di chi decide di seguirlo: chi si iscriverà alla gara di Milano tramite l’Ambassador Danilo Goffi avrà diritto ad una scontistica particolare.

pegni sono la Mezza delle Due Perle di sabato 1 febbraio; la Mezza delle Terre Verdiane del 22 febbraio; la Roma-Ostia del 1 marzo. E a Milano... “Beh, non posso dirvi ora cosa farò a Milano: sono un Ambassador, creiamo un po’ di suspense e...chi mi segue, lo saprà!”

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Cross per Tutti 2015, è in arrivo la seconda tappa

atletica Chiara Franzetti

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mbasciatore, o meglio, Ambassador; per la precisione, SuisseGas Milano Marathon 2015 Ambassador. Nessun timore: il pluricampione Danilo

DANILO GOFFI AMBASSADOR PER LA SUISSEGAS MILANO MARATHON 2015

opo il debutto più che positivo di Cesano Maderno (bel tempo e 1204 partecipanti, il miglior debutto di sempre) di domenica 11 gennaio, domenica 25 è invece la volta di Seveso con il 29° Cross Marathon Seveso: organizza il Marathon Club Seveso, in collaborazione con il Comitato Provinciale della Federazione di Atletica Leggera. Da Cesano a Seveso, solo pochi chilometri di distanza per due gare invece molto diverse. A Seveso si correrà nel Bosco delle Querce, il parco artificiale sorto letteralmente sulle ceneri dell’area devasta dalla dios-

sina del 10 luglio 1976. Un luogo ricco di storia, di un evento mondiale che cambiò per sempre l’approccio

ecologico di ogni attività industriale. Per il quarto anno migliaia di atleti potranno correre su un pezzo

di storia del nostro paese, per una gara che va al di là del semplice evento agonistico. Il Bosco delle Querce è però anche un fiero campo di battaglia per crossisti veri. Se buona parte del percorso scorre veloce su ampi spazi verdi dal fondo regolare, un terzo è invece immerso nel profondo del bosco: stretto, nervoso, ricco di saliscendi insidiosi e curve improvvise. Molto dipenderà dalla tenuta del terreno: nel week end è previsto il sole, vedremo

quanto potrà aiutare gli atleti. Il programma gare è quello già visto e Cesano Maderno e che resterà tale fino all’ultima delle 5 prove: partenza alle 9 con le due gare master e assoluti maschili (6 km), poi la gara unica delle donne insieme ad allievi e juniores (4 km). Dalle ore 11 via all’attività giovanile con tutte le prove Esordienti, i Ragazzi e i Cadetti. L’anno scorso furono in 1071 all’arrivo della prova che assegnava anche i titoli di Campione

Provinciale di corsa campestre. L’appuntamento è in viale Redipuglia a Seveso, una zona ricca di parcheggi e facile da raggiungere. Dopo la prima gara è difficile disegnare un quadro dei favoriti per la vittoria finale nelle classifiche individuali. Qualcosa in più invece si può vedere nelle tre classifiche di società. Atletica Monza ed Euroatletica 2002 Paderno Dugnano dimostrano subito di avere la forza per puntare a più classifiche, starà agli avversari inseguire le due fuggitive. La prova di Seveso avrà anche un pas-

atletica Davide Viganò saggio televisivo giovedì 29 gennaio su Rete 82 (canale 82 del digitale terreste) alle ore 21.30, in una sintesi video realizzata da Telestudio8 con Fabrizio Gulmini. La sintesi video relativa alla gara di Cesano Maderno è disponibile invece su YouTube. Il servizio fotografico sarà invece curato dal fotografo ufficiale del circuito, Roberto Mandelli del sito Podisti.net, dove è possibile trovare le immagini relative alla 1° prova del circuito http://www. crosspertutti.it/cross-pertutti-2015-e-arrivo-laseconda-tappa-seveso/

Assoluti (All-Jun-Pro-Sen) 1 ATLETICA MONZA 10 (atleti in gara) 226 punti 2 PRO SESTO ATL. 9 191 3 FRIESIAN TEAM 9 175 Giovanile (Eso-Rag-Cad) 1 ATLETICA MONZA 43 (atleti in gara) 662 punti 2 EUROATLETICA 2002 58 630 3 ATL. CONCOREZZO 52 533 Master 1 EUROATLETICA 2002 40 (atleti in gara) 3062 punti 2 ATLETICA CINISELLO 28 1946 3 ATL. VIRTUS SENAGO 20 1466


domenica 25 gennaio 2015

musica Riccardo Sada

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Smash the House arriva in Italia su JE

Shed Club the kingdom of house

Paris Hilton e il Just Cavalli tutto esaurito V

Foto di Marco Vitelloni

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’hanno attesa dalle 23 e 30 sino a oltre le due di notte. Star incontrastata della serata, la starlette Paris Hilton sabato 17 gennaio scorso ha creato attimi di delirio all’interno del Just Cavalli di Milano, davvero al limite della capienza. Iniziato verso le 2 e 30, il suo dj set è stato tutto a base di musica EDM. Ancora una volta il Just Cavalli con la sua esclusiva cornice per gli eventi più glamour, è stato il fulcro di una nottata all’insegna del tutto esauri-

Dave Morales

Little Louie Vega

’etichetta Smash the House di Dimitri Vegas e Like Mike continua a far sognare e ballare i fan e ha una sorpresa per quelli italiani: sbarca ufficialmente nel nostro Paese grazie a JE Just Entertainment. Uno dei primi singoli sarà “Magic” della star belga Yves V, responsabile dei più grandi inni che Smash The House abbia pubblicato sino ad oggi, dall’anthem dell’after movie di Tomorrowland, “King Cobra”, al massiccio “Crash”. Unendo le forze con l’olandese Sidney Samson per “Magic”, Yves V punta dritto al vertice delle classifiche internazionali grazie a un pezzo euforico ed energico, fatto di build-up ed epici drop. Dopo aver ricevuto il supporto dalle più grandi stazioni radiofoniche dance, tra cui l’olandese Slam! FM e Dutch youth station Radio 538, Yves V va all’assalto di Beatport. Info su www.j-e.com

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to. Non si era mai visto così, pieno come un uovo, il locale firmato dal noto stilista Roberto Cavalli. In occasione dell’inaugurazione della Settimana della Moda Maschile a Milano, il pubblico ha potuto divertirsi in una serata unica alla quale hanno partecipato diversi vip. La Hilton si era già esibita in serate all’Amnesia Club di Ibiza, o all’Harrah Resort di Atlantic City, in Vietnam, a Shangai e ad un party di chiusura della Settimana della moda di Parigi e non

ha mai perso occasione di dichiarare che la musica è la sua vera passione; “E’ meraviglioso essere pagata per quello che ami fare e lo dico senza vantarmi”, ha commentato davanti al backdrop del Just Cavalli. Paris Hilton ha sfruttato in tutti i modi il sistema audio ad alta tecnologia del posto, forte anche di un’illuminazione con fibra ottica e mini proiettori, tra zone lounge e chill-out sotto il dehor. Info su www.justcavallimilano.com

enerdì 30 gennaio 2015 lo Shed Club di Busto Arsizio, a pochi chilometri da Milano e dall’aeroporto internazionale di Milano Malpensa, si conferma sempre più The Kingdom of House, il regno della house music. Dopo aver ospitato David Morales e Louie Vega, venerdì 30 gennaio il locale bustocco propone infatti un’altra leggenda della musica che più di ogni altra ha rivoluzionato il sound da club: Tony Humphries. Il modo migliore per celebrare l’anteprima nazionale di questa scintillante serata, con la quale viene presentata la nuova bottiglia Dom Pérignon con etichetta luminosa. Classe 1957, Tony Humphries è stato resident di locali epici quali lo Studio 54 di New York e lo Zanzibar Club nel New Jersey, così come il suo radioshow è stato trasmesso per quindici anni dall’emittente Kiss Fm; oltre 200 suoi remix, per artisti quali Donna Summer, Chaka Kan e Queen Latifah, giusto per citarne alcuni. In Europa è conosciutissimo e amatissimo, grazie alle sue residenze

al Ministry of Sound e all’Echoes di Misano Adriatico; è pertanto merito suo se il cosiddetto New York Garage Sound è approdato nel vecchio continente. Humphries è tutt’ora attivissimo anche sul fronte discografico, grazie alla sua etichetta Tony Records, fondata nel

2005 e che è succeduta alla sempre sua Yellorange. I set di Humphries sono sempre garanzia di qualità assoluta, per merito suo e di pochi altri la house music godrà sempre del posto che merita nei cuore dei veri appassionati di un sound immortale. Info su www.shedclub.it

Tony Humphies


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R ha ionizzato: “ Il matrimonio? È finito nel freezer”. Tra la coppia non vi è alcuna crisi, non è la prima volta però che le nozze sono rimandate, dal 2012 infatti, quando il calciatore ha regalato l’anello di fidanzamento alla Satta, le nozze sembrano sempre imminenti. D’altronde però si sa che il matrimonio perfetto richiedete tempo per essere organizzato, cosa che sembra mancare ad entrambi.

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I

è quella che vedeva il matrimonio di Gianluca Toz-

lido. È quindi previsto un roseo futuro per la coppia. si è scattata qualche foto in uno studio medico, dove si sarebbe sottoposta ad un esame di routine, foto che ha voluto condividere con i suoi innumerevoli fan. La showgirl è già mamma di Aurora, ormai grande, nata nel 1996 dal matrimonio con Eros Ramazzotti e Sole, nata nel 2013 dall’attuale marito Tomasi Trussardi, figlio dello scomparso stilista Nicola Trussardi.

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opo la scottante foto sulla copertina della una nota rivista Caras che raffigurava Wanda Nara in dolce attesa con la camicia sbottonata ed il calciatore Mauro Icardi, ecco il selfie

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che la loro è una famiglia confusionaria e violenta, in realtà lui e la Marcuzzi si vogliono bene, pur essendo sposati con altre persone. Ed essendo lui di nuovo padre di un bimbo nato dall’attuale relazione con Wanda, ribadisce il concetto affermando inoltre: “Evviva le famiglie allargare”.

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e Donna che ritraggono il dj e conduttore, durante una presunta lite sotto casa della sua ex di Alessia Marcuzzi. Dalla precedente relazione con la conduttrice è nata una bambina di nome Mia. Facchinetti ribadisce tramite Facebook che, anche se i giornali vorrebbero che lui smettesse

Hunziker

a circa due mesi dalla nascita della sua terza figlia, seconda con il marito erede Trussardi, appare meravigliosa nelle foto pubblicate da lei stessa sui social network e sulle foto pubblicate sul sito ufficiale di Verissimo, che la ritraggono raggiante con la presentatrice del programma, Silvia Toffanin. La conduttrice di Striscia La Notizia,

* F

rancesco Facchinetti fa parlare molto di sé ultimamente, prima a causa delle discussioni in tv e sul web con i cantante Fedez, poi a causa del gossip riguardante il suo matrimonio con la modella Wanda. Ora l’ennesima polemica sarebbe nata da degli scatti pubblicati dalla rivista Diva

zi con la sua ex compagna Elisa Persoglio ancora va-

Michelle

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l matrimonio più atteso del 2015 è senz’altro quello tra Melissa Satta e Kevin Prince Boateng, che però è stato nuovamente rimandato. Il matrimonio doveva essere celebrato questa estate in Sardegna, ma a causa dei vari impegni della coppia sembra impossibile da organizzare. La showgirl a sempre dichiarato di essere pronta a sposarsi e di stare solo aspettando il momento giusto, ora intervistato dal settimanale chi

Fico, la showgirl della quale si discute molto ultimamente, sarebbe pronta per convolare a nozze con Gianluca Tozzi, figlio del noto cantante Umberto Tozzi. Pare che i futuri sposi desiderino celebrare il matrimonio d’estate, a giugno, a Napoli o sulla costiera Amalfitana. La figlia della Fico, la piccola Pia, nata dalla precedente relazione con il calciatore Mario Balotelli, porterà gli anelli alla coppia. La showgirl ha inoltre smentito le voci riguardanti la sua possibile gravidanza che avevano invaso il web. Un’altra notizia smentita

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affaella

della piccola bimba appena nata Francesca. Alla rivista aveva dichiarato che sarebbe stato proprio il compagno a usurate il taglio dopo la nascita della bambina. La coppia è famosa proprio per l’abitudine di condividere sui social momenti importanti della loro vita insieme, come quello della nascita della loro prima figlia, che a pochi minuti di vita è già protagonista di un selfie fatto dal calciatore che aggiunge in spagnolo una didascalia alla foto: “ auguri mio amore Wanda, ora abbiamo Francesca, le amo!”.


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